Matera 2019

2018 NUOVE CATEGORIE

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Giovedì 28 novembre ore 17:00. L'asta benefica delle opere realizzate al Circolo La Scaletta.

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Matera protagonista il 14 ottobre (Columbus Day) nel giorno della inaugurazione di Eataly, la creatura di Oscar Farinetti, nella Grande Mela

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Quando? Il 3 Novembre 2013, presso il Vivaio Garden Dichio, partner e sostenitore di Matera 2019

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Domenico Pinto, presidente della Federazione Lucani in USA, promuoverà il crowfunding per una delle attività culturali che verranno inserite nel dossier definitivo

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E’ stata definita la giuria che dovrà scegliere le città finaliste. Sette giurati sono nominati dalle istituzioni straniere, sei dal governo italiano.

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Domani si firma un altro protocollo d'intesa fra candidate ECOC 2019: Matera e Veliko Tarnovo.

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Sostenuto da Matera 2019, il 24/10/2013 ore 18:30 si inaugura il 35° Congresso internazionale delle discipline della rappresentazione.

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In corso anche a Matera e a Potenza il LinuxDay2013, quest'anno sostenuto dal Comitato Matera 2019.

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Sabato 30 novembre. Il Centro Levi presenta il laboratorio urbano La Città del Dialogo

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09 febbraio 2014. Diretta tv alle 18:00 su trmtv.it della partita di basket Arcanthea Lucca - Bawer Matera

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14/02. Comune di Matera e Comitato Matera2019 aderiscono alla giornata del risparmio energetico di Caterpillar - Rai Radio2 

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Pubblicato qui, l'elenco, completo della 2°istruttoria, degli idonei della long list istituita dal Comitato Matera 2019

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Il primo corso, domani 23.05 negli spazi di unMonastery. Qui tutte le info

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Sabato 31 maggio alle ore 16:30 Fare Strada Matera a Piazza degli Olmi. Workshop sulla rigenerazione degli spazi sottoutilizzati della piazza.

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Appuntamento sabato 07 giugno alle ore 16:00 al centro visite di Jazzo Gattini. Qui tutte le info.

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Dal 07 al 10 giugno 2014. Tra le feste più belle del Mediterraneo! Qui il programma completo

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Pubblicato l'elenco dei vincitori del concorso Balconi Fioriti 2014 a Matera.

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Emma Books e il Women's Fiction Festival insieme per Matera 2019. In occasione del Women's Fiction Festival di Matera 2014 il lancio di una nuova antologia a cui tutti potrete partecipare.

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Inaugura domani 28 giugno alle ore 18:00 a Matera, al Parco Scultura La Palomba, la mostra dell'artista materano Dario Carmentano.

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Si conclude sabato 28 giugno, l'edizione 2014 del torneo internazionale, con la finale prevista alle 20:30 in Piazza Vittorio Veneto a Matera.

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Domani 18 maggio dalle 19 nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi, si esibiranno i 13 i finalisti del Premio indetto dal Laboratorio Arte Musica e Spettacolo (LAMS) di Matera.

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Dal 15 al 17 maggio, Il LFF torna in Europa e approda nella città di San Pietroburgo. Qui il programma degli eventi

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La vignettista tedesca, premio Nobel 2010 Hans Christian Andersen, sarà a Matera il 2 e 3 maggio due laboratori con bambini su iniziativa dell’Associazione materana Libermedia e del Goethe Institut di Roma

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16 febbraio ore 18:00 tutti al Palasport! Bawer Olimpia e Ravenna Basket, partita di sport e di amicizia

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Il 20 marzo la proiezione del film Deserto Rosso di Michelangelo Antonioni - Cinema Comunale ore 19:45

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Oggi seguiteci anche in streaming! Ecco il link alla diretta  http://www.lawebtv.tv/
Appuntamento alle 18:30

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Appuntamento domenica in Piazza Matteotti alle 9.30 per una passeggiata in stile vagabondo. Qui tutte le info

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Dal 22 al 24 aprile 2014, incontri e seminari tra l'Università degli studi della Basilicata e l'Università Aristotele di Salonicco

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Il quintetto di Marsiglia salirà sul palco di Casa Cava alle ore 21:00. Domani alle 20, di nuovo a Casa Cava per parlare dell'esperienza Marsiglia, capitale europea della cultura 2013.

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A Matera, al via il 1° maggio e durerà fino alla fine del mese, il campionato della raccolta differenziata di carta e cartone organizzato da COMIECO. Qui tutte le info

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15 febbraio ore 13:00, al Complesso del Casale, conferenza stampa per presentare gli UnMonasterians e i loro progetti

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Cosa devono sapere di Matera i non-monaci? Se ne discute qui.

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Sponsor di eccezione per i BBGames. Perchè? Ce lo ha spiegato Bruna Grieco

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Il bando è ancora aperto. Scade il 15 Novembre 2013.

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Labour Masters met in Castelmezzano supports Matera 2019 candidacy

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#mt2019contest pics showed in Pisa. Thanks to the Matera 2019 community!

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From September, 22 the urban game that animated Basilicata get in Matera!

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The great watercolourist Pedro Cano portrays Matera with his students.

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Scelta la proposta vincente

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Pubblicato l'elenco degli idonei a seguito della prima istruttoria.

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Un grazie di cuore alle aziende che hanno fornito materiale per il Quartier Generale itinerante

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In che modo le persone, attraverso la cultura, possono modificare comportamenti ed abitudini che abbiano un impatto virtuoso su natura e ambiente? Da questa riflessione nasce la rassegna delle arti e dell’ambiente “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza”, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e curata da Imma Tralli e Roberto Pontecorvo di Marea Art Project, con il patrocinio dei Comuni di Matera, Moliterno e Pisticci, in programma fra aprile e giugno a Matera, Moliterno (PZ) e Pisticci (MT).

La rassegna rappresenta la prosecuzione delle attività sul tema della relazione arte/ambiente avviata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con l'inaugurazione dell’opera di Tomás Saraceno “Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories” lo scorso novembre nella chiesa della Madonna del Carmine di Palazzo Lanfranchi, grazie alla collaborazione con il Museo nazionale di Matera.

Attraverso residenze artistiche, spettacoli, proiezioni e incontri che intendono raggiungere un pubblico ampio, con particolare attenzione ai giovani, utilizzando spazi non convenzionali della città di Matera per arrivare fino alle aree interne della regione Basilicata, la rassegna “Rizomatica. Nuove forme di coesistenza” invita a sperimentare il “potere sovversivo della catastrofe permanente”, per ripensare insieme nuove forme di riconnessione e coesistenza tra individui e natura.

“Attraverso la cultura e le sue molteplici forme di espressione la Fondazione Matera Basilicata 2019 - spiega il Direttore Giovanni Padula - può far parlare tra loro mondi diversi. In questo programma pubblico al centro del dialogo c’è il tema dell’ambiente e del cambiamento climatico con le sue urgenze, declinato attraverso differenti linguaggi come arte, cinema, musica, filosofia, teatro, sempre attenti a coniugare le questioni ambientali con il tema della democrazia e delle comunità”.

Il programma si apre simbolicamente il 22 aprile, Giornata mondiale della Terra, al Cineteatro Pino di Moliterno con un appuntamento dedicato agli studenti dell’Istituto superiore “F. Petruccelli - G. Parisi”, la proiezione del film “Futura” (2021) di Pietro Marcello, Francesco Munzi, Alice Rohrwacher, un’inchiesta collettiva che ha lo scopo di esplorare l’idea di futuro di ragazze e ragazzi tra i 15 e i 20 anni incontrati dai registi nel corso di un lungo viaggio attraverso l’Italia. Dal 7 al 26 maggio il comune dell'alta Val d’Agri ospiterà la residenza artistica del collettivo Post Disaster, interessato a sviluppare un progetto che mette in relazione il territorio della Val d’Agri con il golfo di Taranto. La residenza, che vedrà la collaborazione del biologo e musicista Donato Epiro, si chiuderà con una performance sonora in cui la sperimentazione elettronica post-industriale in corso nella città di Taranto incontra la tradizione musicale locale. Il 18 maggio alle 20:00, al Cineteatro Pino, ci sarà la proiezione e il talk con il regista Edoardo Morabito del film "L'Avamposto" (2023) con protagonista, Christopher Clark, un eco‐guerriero che alla spettacolare distruzione della foresta amazzonica oppone un evento altrettanto spettacolare: un concerto dei Pink Floyd dentro l’inferno verde, così da convincere il governo brasiliano a istituire una riserva.

A Matera sarà Piazza Cesare Firrao ad ospitare due appuntamenti del programma. Il 4 maggio alle 20:00 ci sarà la proiezione, seguita dal talk con la regista Elisa Flaminia Inno, di “Donne di terra” (2021) incentrato su un gruppo di donne che nel Sud Italia auto-produce cibo e risorse attraversando una trasformazione personale necessaria alla salvaguardia del pianeta. Il 5 giugno, nella Giornata mondiale dell’Ambiente, sarà proposto alle 20:00 il film “Il Buco” (2021) di Michelangelo Frammartino: un gruppo di speleologi scopre una delle grotte più profonde del mondo, l’Abisso del Bifurto dell’altopiano del Pollino, sotto lo sguardo di un vecchio pastore, unico testimone del territorio incontaminato.

Il 25 maggio alle 19:00 a Casa Cava si terrà la lectio magistralis “La natura, prossima ed estranea. Lezioni di democrazia” del prof. Piergiorgio Donatelli, docente di Filosofia morale presso la Sapienza di Roma, dove dal 2019 dirige il Dipartimento di Filosofia. Il 17 maggio alle 20:30 l’Ex Convento di SS Lucia e Agata alla Civita ospiterà “Eurybia”, la live performance della musicista e danzatrice Francesca Heart, che crea musica avventurosa ispirata alla mitologia del mare Mediterraneo e alle colonne sonore di film e videogiochi. Dall’1 al 15 giugno, Studio Andreco terrà un workshop per la co-creazione, nel quartiere di Serra Venerdì, di installazioni e infrastrutture verdi capaci di favorire i processi di rigenerazione ambientale e allo stesso tempo di allungare i tempi di permanenza e di interscambio tra gli esseri viventi e l’ecosistema.

Lo scenario naturale del Teatro dei Calanchi di Pisticci accoglierà, il 9 giugno alle 21:00, “Spira”, il concerto della musicista e cantautrice Daniela Pes che riporta ai suoni primordiali e profondi della terra per definire un nuovo archetipo di musica in cui radici ancestrali convivono con sonorità contemporanee, in una metamorfosi continua capace di restituire un paesaggio sonoro lunare, cosmico, futuribile.

A chiudere il programma, il 18 giugno alle 20:30 in Piazza San Giovanni a Matera, sarà lo spettacolo dei Deproducers “Botanica”, prodotto da Aboca, che mette in relazione musica e scienza per raccontare le meraviglie del mondo vegetale. La formazione live composta da Telmo Pievani - voce narrante, Vittorio Cosma - tastiere, Riccardo Sinigallia - voce e chitarra, Gianni Maroccolo - basso, Roberto Angelini - chitarra, Simone Filippi – batteria, condurrà in un paesaggio musicale inedito dove temi musicali e videoproiezioni originali racconteranno la magia del mondo vegetale e la sua importanza per la nostra stessa sopravvivenza.

L’ingresso agli appuntamenti del programma è gratuito e libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per il concerto di Daniela Pes del 9 giugno al Teatro dei Calanchi di Pisticci è necessaria la prenotazione, attiva a partire dal 13 maggio su Eventbrite. A supporto di tutti gli appuntamenti in programma ci sarà l’Associazione Volontari Open Culture 2019.

“Catastrofi ambientali, ecologiche, crisi politiche, sociali, economiche o migratorie sono diventate la lente con la quale leggiamo la contemporaneità, rendendo nebulosa ogni possibilità di futuro. Ma la crisi non è solo l’acme della malattia del mondo; è la forza trasformatrice che induce a prendere posizione dinanzi alla complessità del presente.
Movimenti ambientalisti, teorie filosofiche e pratiche di collettivi e artisti, ma anche la spinta propulsiva di gruppi informali di giovani individui, hanno intrapreso un percorso di comune presa di coscienza che vede nella rete, nella circolarità delle idee e delle azioni, l’unica strategia per mettere in pratica un altro modo di vedere, vivere, respirare insieme.
Studi scientifici hanno dimostrato che le uniche possibilità di sopravvivenza in ambienti estremi caratterizzati da scarsità di risorse risiedono nella piena e incondizionata collaborazione e nel mutuo appoggio tra individui della propria specie e con quelli di specie diverse (Fitopolis. La città vivente, Mancuso S., 2023).
Snodandosi attraverso una rete vivente capace di favorire il molteplice, la relazione e il decentramento e di resistere anche in condizioni ambientali avverse, il pensiero rizomatico invita a reimmaginare il presente ampliando la trama di relazioni ecosistemiche, celebrando attraverso l’arte e la cultura scenari inediti capaci di ispirare le scelte che l'umanità si troverà a fare nel prossimo futuro”.

Imma Tralli e Roberto Pontecorvo

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Come si struttura una serie podcast? Come si scrive per l’audio? Come si sceglie il suono ideale? La Fondazione Matera Basilicata 2019 con il supporto di Chora Media, in collaborazione con Fondazione Banco di Napoli e Fondazione Carical, intende finanziare e organizzare la prima Podcast Academy per il Sud Italia, un programma di formazione gratuito riservato a 40 partecipanti selezionati attraverso avviso pubblico. Nel percorso complesso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, grande attenzione è stata riservata al tema della formazione, con un potenziamento costante delle competenze a livello sistemico destinato agli operatori culturali del territorio.

La Podcast Academy – South edition è strutturata in due appuntamenti in presenza a Matera (7-8 giugno e 6-7 settembre 2024), 10 lezioni on demand, 3 incontri online, tutoraggio continuo. Il percorso formativo si snoda dallo sviluppo di un’idea originale di podcast fino alla strategia di promozione e monetizzazione e sarà guidato da professionisti di Chora Media, i talenti della più importante podcast company italiana.

L’Academy si rivolge a tutti coloro che desiderano esplorare ed esprimere il proprio talento nel mondo del podcasting, o perfezionare le proprie conoscenze in materia. Tra i profili più ricercati dall’Academy ci sono autori, giornalisti, creator, narratori, sound designer e producer. Possono partecipare alla selezione tutti i cittadini e le cittadine maggiorenni residenti o domiciliati nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Abruzzo, Sicilia e Sardegna.

I 40 posti disponibili saranno ripartiti secondo un criterio territoriale, ovvero 15 riservati ai partecipanti provenienti dalla regione Basilicata, 5 ai partecipanti provenienti dalla regione Campania, 5 ai partecipanti provenienti dalla regione Calabria e i restanti 15 ai partecipanti dal resto delle regioni.

La Fondazione si riserva il diritto di ridefinire le graduatorie regionali, sulla base delle domande pervenute.

Si può partecipare in forma individuale o in rappresentanza di un’organizzazione o di una istituzione culturale (associazioni, musei, fondazioni, imprese culturali e creative).

La domanda di partecipazione potrà essere inviata entro e non oltre il 9 maggio p.v. compilando il form disponibile sul sito www.matera-basilicata2019.it.

I risultati della selezione saranno pubblicati sul sito della Fondazione Matera Basilicata 2019 a partire dal 20 maggio p.v. Tutte le informazioni relative alle modalità di partecipazione e alla procedura di selezione sono disponibili nell’avviso, pubblicato sul sito della Fondazione Matera Basilicata 2019 www.matera-basilicata2019.it Per richieste di chiarimenti è possibile scrivere a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. con oggetto “Podcast Academy”.

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È stato presentato questa mattina alla Cte Matera il progetto "Airfare - Percorsi digitali per l'innovazione culturale", vincitore dell'Avviso pubblico TOCC (Transizione digitale organismi culturali e creativi) azione A1 della Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura, finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU, presentato dalla rete BAD (Basilicata Digital Academy) composta da Fondazione Matera Basilicata 2019 (capofila), Comune di Matera, Confapi Matera, CNA Matera, Fondazione ITS Academy di Basilicata.


“Airfare - Percorsi digitali per l’innovazione culturale” è il progetto vincitore dell’Avviso pubblico TOCC (Transizione digitale organismi culturali e creativi) azione A1 della Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura, finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU, presentato dalla rete BAD (Basilicata Digital Academy) composta da Fondazione Matera Basilicata 2019 (capofila), Comune di Matera, Confapi Matera, CNA Matera, Fondazione ITS Academy di Basilicata.

Airfare mira a produrre innovazione a partire da un concetto dinamico di “patrimonio culturale”, inteso come strumento partecipativo e generativo di nuovi prodotti culturali attraverso l’uso del digitale. Airfare si rivolge all’intera filiera delle industrie culturali e creative (ICC), al fine di creare un hub univoco della produzione culturale del territorio e, attraverso processi di design thinking e co-design, rafforzare le competenze degli operatori, incoraggiare la cooperazione e lo scambio di esperienze, facilitare l’aggiornamento professionale e la riqualificazione, migliorando l’intero eco-sistema. I soggetti proponenti rappresentano i vari ambiti delle ICC - produttori culturali e artisti (Fondazione Matera Basilicata 2019), piccole e medie imprese (Confapi), artigiani (CNA) - e offrono strumenti e laboratori all’avanguardia per lo sviluppo di soluzioni digitali come la Cte Matera (Comune di Matera), Open Design School (Fondazione Matera Basilicata 2019) e Fondazione ITS Academy di Basilicata.
Il progetto Airfare si svolgerà in un arco temporale di 24 mesi, beneficiando di un finanziamento di 288.000,00 €, a cui si aggiunge la quota di cofinanziamento di 72.000,00 €, per un valore totale di 360.000,00 €.

Azioni


MEDIA DIGITAL LIBRARY (24 mesi, da marzo 2024 a febbraio 2026): Sviluppo di una piattaforma integrata di accesso alle risorse culturali digitali che consenta la navigazione nell'enorme contesto informativo del patrimonio culturale, costantemente arricchito dalle attività di digitalizzazione.


CATALOGO CULTURALE DIGITALE (12 mesi, maggio 2024 - maggio 2025): Laboratori di co-creazione e produzione culturale digitale (manufatto artistico/artigianale, installazione, evento, etc.) finalizzata alla realizzazione di produzioni multimediali in grado di integrare differenti tecniche di espressione digitale (es. realtà aumentata).


CURATELA ARTISTICA DIGITALE (9 mesi, novembre 2024 - giugno 2025): Un percorso di informazione/educazione non formale sulla curatela artistica digitale, finalizzato alla formazione di una nuova figura professionale (curatore digitale), che possa confrontarsi con l’arte digitale, con le opere generate tramite l’intelligenza artificiale e con il patrimonio culturale, materiale e immateriale, digitalizzato e manipolato da artisti e creativi. Individuazione di profili professionali nuovi che possano giocare un ruolo chiave nei processi di innovazione delle ICC.


FABBRICAZIONE ARTIGIANALE (6 mesi, da settembre 2024 a febbraio 2025):
FABLAB IN PILLOLE: Una serie di incontri informali, aperti ad un pubblico eterogeneo e multidisciplinare (studenti, designer, architetti, imprenditori, artigiani) finalizzati alla conoscenza degli strumenti e delle tecniche di fabbricazione digitale. Temi: stampa 3D, Solidworks, Inkscape, Laser cutter, Robot line follower, Arduino.


RESIDENZE ARTIGI@NE: Residenze creative nelle botteghe artigiane. Selezione di designer, tramite bando, che “andranno a bottega” in residenza per un mese. Un processo di empowerment reciproco, ibridazione e scambio di competenze finalizzato all’innovazione dei processi e dei prodotti artigianali.


FABBRICAZIONE DIGITALE INCLUSIVA: Una serie di workshop (challenge-based) per designer, maker e artigiani in collaborazione con le aziende, per lo sviluppo di soluzioni orientate al design-for-all e alla silver economy. Durante gli hackathons saranno selezionate le sfide lanciate dai diversi target group (care giver, anziani, persone disabili) che indicheranno i fabbisogni da soddisfare e valideranno le soluzioni prototipate.

Seminari informativi: 3- 10 -17- 24 maggio, CNA Matera - Via Degli Aragonesi, 26/A 18:00 - 19:30

www.basilicatadigitalacademy.eu
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I numeri del progetto:


70 organizzazioni
15 seminari divulgativi
10 prototipi
30 archivi e collezioni digitali
50 open badge
30 laboratori
5 schede per la catalogazione dei prodotti digitali
16 artigiani/pmi
40 beneficiari individuali
16 designer
5 progetti di mostre digitali
4 sfide sulla disabilità
4 soluzioni per l’inclusività
6 residenze multidisciplinari
1 summer school
1 vademecum per la fabbricazione digitale
1 hackathon
1 media digital library

Dichiarazioni dei partner di progetto:


Giovanni Padula, direttore Fondazione Matera Basilicata 2019: «Per la Fondazione investire risorse in progetti come il TOCC Airfare significa spingere l’ecosistema delle industrie culturali e creative della Basilicata verso i livelli che vediamo in Europa dove questo settore contribuisce oggi a circa il 4% dell’occupazione totale. Ciò richiede uno sforzo delle imprese creative verso l’innovazione in campo digitale, che noi vogliamo sostenere in modo che una quota crescente del fatturato di queste imprese possa venire da nuovi prodotti a cui è stato applicato un cambiamento. I percorsi di formazione del TOCC Airfare mirano proprio ad incoraggiare creativi, artisti, artigiani a sviluppare nuove produzioni. E a questi operatori il TOCC Airfare offre anche una piattaforma digitale che accoglierà, catalogherà e farà conoscere questi prodotti: un grande archivio culturale in cui troverà posto il patrimonio culturale della regione, sia quello tradizionale ereditato dal passato, sia quello contemporaneo sviluppato dal nostro ecosistema delle ICC».

Rita Orlando, project manager, responsabile progettazione culturale Fondazione Matera Basilicata 2019: «Il progetto Airfare è un’occasione importantissima per avviare una collaborazione solida, a livello locale, per l’innovazione del settore culturale e creativo e fare sintesi delle migliori esperienze territoriali. Grazie all’offerta formativa che copre diversi ambiti, dalla curatela digitale alla fabbricazione artigianale, il progetto offrirà strumenti diversificati per l’aggiornamento delle competenze degli operatori a seconda dei sub-settori di interesse: dall’arte all’artigianato, dallo sviluppo di software alla catalogazione dei prodotti nativi digitali, fino ad arrivare alla sperimentazione di residenze artistiche nelle botteghe artigiane o allo sviluppo di prototipi per la disabilità. Airfare è il primo prodotto della rete BAD (Basilicata Digital Academy) che vuole essere un aggregatore di esperienze e supportare l’innovazione delle aziende e dei professionisti del settore culturale e creativo, per favorire la transizione digitale facendo leva su creatività e innovazione culturale. Grazie alla media digital library, BAD metterà disposizione una piattaforma generativa di nuovi contenuti culturali, progettualità e sviluppo di applicazioni digitali in campo culturale a disposizione di professionisti, creativi, artisti, aziende e istituzioni locali».

Angelo Cotugno, assessore ai lavori pubblici e innovazione del Comune di Matera: «La Cte Matera ha l’obiettivo di trasformare Matera in un centro di riferimento internazionale per l’applicazione, in ambito urbano, delle cosiddette Tecnologie Emergenti: Intelligenza Artificiale (AI), Blockchain, Internet delle Cose (IoT) e 5G. Tra i vari ambiti di innovazione in capo alla Cte Matera, la filiera delle industrie culturali e creative e gestione del patrimonio culturale rivestono un ruolo importante. Il progetto Airfare si inserisce nel solco di queste attività e andrà a rafforzare il sistema di open innovation al servizio delle imprese, dei cittadini, del mondo della ricerca, delle istituzioni. La Cte Matera, con i suoi laboratori e le sue expertise, offrirà strumenti all’avanguardia per l’innovazione e la transizione digitale e ospiterà le attività pratiche di progetto, per consentire ad imprese e creativi di sviluppare applicazioni concrete».

Giuseppe Paternò, presidente dell'ITS Academy di Basilicata: «L'ITS Academy di Basilicata è l'unica Fondazione ITS in Basilicata. Nasciamo nel 2018 nell'area dell'efficienza energetica e da dicembre 2023 abbiamo esteso le nostre attività anche nel settore della meccatronica. La partecipazione al bando TOCC ha consolidato la partnership strategica con Confapi Matera e CNA Matera, già socie della Fondazione, ed ha avviato importanti rapporti e opportunità con la Fondazione Matera Basilicata 2019. Nel progetto organizzeremo dei workshop per trasferire ai partecipanti le infinite possibilità della creatività e della manifattura digitale così da orientare alle nuove professioni richieste dal mondo del lavoro. Il fabbisogno formativo è infatti emerso dal confronto continuo con i partner; dal tessuto produttivo rappresentato da Confapi Matera e CNA Matera, con il sapiente coordinamento della Fondazione Matera Basilicata 2019. Trasferiremo il contenuto di innovazione che è oggi richiesto dalle aziende, assecondando la spinta tecnologica e l'investimento in competitività e competenza che significa, per i beneficiari del progetto, creare opportunità di occupabilità in grado di arginare la fuga dei cervelli dalla Basilicata. I workshop saranno il primo tassello di un percorso che consentirà di sperimentare i nuovi processi produttivi, di scoprire talenti e vocazioni, di cucire il vestito migliore per l'inserimento in azienda dei nostri giovani lucani perché è per loro che nasce il progetto».

Leo Montemurro, presidente CNA Basilicata: «Siamo molto felici di aver preso parte a questo progetto come CNA in quanto ci consente di riprendere la collaborazione con l’Open Design School sul tema della fabbricazione digitale applicata principalmente agli artigiani del comparto artistico e tradizionale ma non solo. Siamo, altresì, convinti che dalla partecipazione nostra e delle nostre imprese a questo progetto ci saranno veramente tanti risvolti positivi che consentiranno di guardare con rinnovata fiducia al Futuro produttivo del comparto dell’artigianato sempre più ad un bivio: o si intraprende, senza più incertezza alcuna, la strada dell’innovazione oppure tutti avranno sempre più problemi a stare sul mercato. Questo progetto è una straordinaria occasione non solo di percepire concretamente l’innovazione ma soprattutto anche di metterla in pratica».

Santino Lomurno, presidente sezione UNIMATICA - CONFAPI Matera : «Confapi Matera è orgogliosa di avere ottenuto questo importante risultato, il cui merito va condiviso con le imprese della Sezione UNIMATICA, che la pone in sinergia con importanti istituzioni del territorio quali la Fondazione Matera Basilicata 2019, la Cte Matera, ITS e CNA. Siamo certi che le nostre imprese potranno portare un valore aggiunto nel raggiungimento dell’obiettivo della transizione digitale degli organismi culturali e creativi, arrecando un triplice beneficio: a se stesse per il ruolo di supporto nella realizzazione delle attività, agli operatori del settore della cultura, che potranno beneficiare di soluzioni digitali avanzate, e all’ambiente per le azioni di sostenibilità che saranno avviate».

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La Fondazione Matera Basilicata 2019, con il patrocinio del Comune di Matera, del Comune di Potenza e di Potenza Città Italiana dei Giovani 2024, ha pubblicato sul sito www.matera-basilicata2019.it la Manifestazione d’interesse per la proposta di progetti di comunità da realizzare nella Giornata europea del vicinato (European neighbors’ day) che quest’anno cade venerdì 31 maggio 2024.

La festa è nata in Francia, a Parigi, nel 1999, con l'obiettivo di rafforzare i legami di quartiere, sviluppare un senso di appartenenza e contrastare l'isolamento e l'esclusione. Dal 2003, la festa è diventata una ricorrenza europea che coinvolge circa 35 paesi, inclusa l’Italia, celebrando le comunità e i vicinati, i rapporti e le relazioni, i valori di solidarietà e vicinanza.

Per la Giornata Europea del Vicinato 2024, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 intende promuovere il protagonismo dei cittadini, la partecipazione democratica e la cittadinanza culturale, da sempre al centro della sua mission, attraverso azioni di animazione culturale dal basso. Mediante l’Avviso pubblico, saranno supportati progetti di comunità da realizzare a Matera e a Potenza per dare vita a una festa diffusa nelle due città, dove le comunità saranno invitate ad animare i quartieri, nell’intera giornata del 31 maggio.

Nello specifico, l’Avviso prevede l'assegnazione di un contributo a progetti di interesse collettivo e altre attività utili a favorire il senso di appartenenza alla comunità di quartiere, dal contenuto aggregativo, culturale, sociale, sportivo ed educativo. Si intende inoltre valorizzare il contributo dei giovani nei processi virtuosi di cittadinanza attiva, sostenendo iniziative presentate da associazioni giovanili o che prevedano il contributo dei giovani nell’ideazione e nella realizzazione delle progettualità.

Alle proposte ritenute idonee, fino ad un massimo di 10 per la città di Matera e 10 per la città di Potenza, sarà riconosciuto un contributo massimo pari ad Euro 1.500 lordi omnicomprensivi per la copertura delle spese relative alla realizzazione del progetto nell’arco temporale della sua organizzazione e produzione.

I progetti di comunità potranno essere presentati compilando la domanda di partecipazione al link riportato all’interno dell’Avviso entro le ore 23:59 del 18 aprile 2024. La lista dei progetti ammessi verrà pubblicata sul sito della Fondazione www.matera-basilicata2019.it, nella sezione “Amministrazione trasparente”, a partire dal 29 aprile 2024

Le informazioni sui requisiti di partecipazione, i valori che i progetti devono rappresentare, le modalità di invio delle candidature, la procedura di selezione e concessione del contributo sono contenute nell’Avviso.

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Si chiama AIRFARE, acronimo di “mediA dIgital libRary oF lucAnian cultuRE” (catalogo digitale della cultura lucana), il progetto vincitore dell’Avviso pubblico TOCC (Transizione digitale organismi culturali e creativi) azione A1 della Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura, finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEU, vinto dalla rete BAD (Basilicata Digital Academy) composta da Fondazione Matera Basilicata 2019 (capofila), Comune di Matera, Confapi Matera, CNA Matera, Fondazione ITS Academy di Basilicata.

AIRFARE mira a produrre innovazione a partire da un concetto dinamico di “patrimonio culturale”, inteso come strumento partecipativo e generativo di nuovi prodotti culturali attraverso l’uso del digitale. AIRFARE si rivolge all’intera filiera delle industrie culturali e creative (ICC), al fine di creare un hub univoco della produzione culturale del territorio e, attraverso processi di design thinking e co-design, rafforzare le competenze degli operatori, incoraggiare la cooperazione e lo scambio di esperienze, facilitare l’aggiornamento professionale e la riqualificazione, migliorando l’intero eco-sistema. I soggetti proponenti rappresentano i vari ambiti delle ICC - produttori culturali e artisti (Fondazione Matera Basilicata 2019), piccole e medie imprese (Confapi), artigiani (CNA) - e offrono strumenti e laboratori all’avanguardia per lo sviluppo di soluzioni digitali come la Casa tecnologie emergenti (Comune di Matera), Open Design School (Fondazione Matera Basilicata 2019) e Fondazione ITS Academy di Basilicata.

Il progetto AIRFARE si svolgerà in un arco temporale di 24 mesi, beneficiando di un finanziamento di 288.000,00 €, a cui si aggiunge la quota di cofinanziamento di 72.000,00 €, per un valore totale di 360.000,00 €.

Il progetto è suddiviso in sei azioni: sviluppo di una piattaforma integrata di accesso alle risorse culturali digitali (Media digital library) che consenta la navigazione nell'enorme contesto informativo del patrimonio culturale, costantemente arricchito dalle attività di digitalizzazione; laboratori di produzione culturale digitale, finalizzati alla realizzazione di produzioni multimediali in grado di integrare tecniche di espressione digitale; atelier tematici, focus group e laboratori sulla curatela artistica digitale, per offrire competenze di base finalizzate alla formazione di una nuova figura professionale, il curatore digitale, che possa confrontarsi con l’arte digitale, con le opere generate tramite l’intelligenza artificiale e con il patrimonio culturale, materiale e immateriale, digitalizzato e manipolato da artisti e creativi; seminari divulgativi sulla fabbricazione artigianale (Fablab); programmi di residenza multidisciplinari per l’introduzione, nelle botteghe artigiane, degli strumenti di fabbricazione digitale, per favorire l’innovazione dei processi di produzione e lo sviluppo di nuovi prodotti; hackathon per utilizzare gli strumenti digitali per l’ideazione di prodotti personalizzati e rispondenti ai fabbisogni del consumatore/fruitore, lavorando sulle diverse abilità, in ottica di inclusione sociale e sostegno alla silver economy.

AIRFARE è in linea con il progetto “Archivio Digitale della Memoria Lucana”, al cui sviluppo sta lavorando la Fondazione Matera Basilicata 2019, un archivio aperto, partecipato, in continua evoluzione, che vuole testimoniare la storia di un territorio complesso e affascinante, anche attraverso i documenti e i racconti della comunità lucana.

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“La Fondazione Matera Basilicata 2019 - sottolineano il Presidente Domenico Bennardi e il Direttore Giovanni Padula - si congratula con la città de L’Aquila per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026 vinto grazie al dossier “L’Aquila. Città Multiverso” che mira a far rinascere le aree interne dell’Appennino, trasformandole in laboratori di innovazione tecnologica e sociale.

Come Fondazione siamo particolarmente felici che il coordinatore scientifico di questa candidatura sia il prof. Pierluigi Sacco, fra gli esperti che hanno prodotto, tra l’altro, gli studi valutativi su Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Alla città lucana di Maratea, arrivata fra le dieci finaliste nella competizione, va il nostro plauso per l’importante traguardo raggiunto attraverso un progetto condiviso con Moliterno che mirava a unire il territorio lucano mediante la cultura e che non potrà andare disperso”.

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Nelle giornate dell’1 e 2 marzo si è recata in visita a Matera, Capitale europea della cultura 2019, una delegazione del Comune di Viterbo composta dalla sindaca Chiara Frontini, dall'assessore al Turismo Silvio Franco e da Maria Chiara Giovannelli, dottoranda presso l'università di Viterbo e responsabile per le attività di coordinamento per il progetto di candidatura di Viterbo a Capitale Europea della Cultura 2033.

Ieri pomeriggio, la delegazione ha incontrato nella sede dell’Ex Convento di Santa Lucia il direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula, e alcuni membri suo team, per approfondire il percorso che ha portato Matera alla vittoria del titolo di Capitale Europea della Cultura 2019, con uno specifico riferimento agli aspetti tecnici del processo, alle caratteristiche del dossier di candidatura e alla nuova mission della Fondazione. Fra i temi oggetto di confronto, le azioni messe in campo per stimolare il sostegno della comunità locale e delle istituzioni locali e nazionali, la struttura di governance per la gestione del processo di candidatura, i punti di forza dei dossier delle città candidate a Capitali europee della cultura risultate poi vincitrici.

Al termine dell’incontro, la delegazione è stata guidata alla visita delle collezioni e mostre del Museo di Palazzo Lanfranchi, tra cui l’opera di Tomás Saraceno Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories esposta nella Chiesa del Carmine grazie alla collaborazione tra la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Museo nazionale di Matera. L’opera, inaugurata lo scorso novembre, rappresenta da un lato il completamento di uno dei progetti del dossier di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, dall’altro l’apertura di un focus sulla relazione fra arte e ambiente, uno dei temi al centro della nuova programmazione della Fondazione.

Stamattina, la delegazione di Viterbo è stata ricevuta presso gli uffici del Comune di Matera, dove ha incontrato il sindaco e presidente della Fondazione, Domenico Bennardi. «Matera e Viterbo sono due città in cui la storia trova molte similitudini -ha detto Bennardi- la scelta di perseguire l’obiettivo della Capitale europea della cultura può segnare un interessante motivo di collaborazione per la futura crescita delle due realtà». La sindaca è stata accolta in municipio anche dal presidente del consiglio comunale, Francesco Salvatore, per la firma del Libro d’onore e lo scambio di doni istituzionali. Quindi, dopo la colazione con Bennardi, Frontini ha fatto una passeggiata in città godendo della bella giornata e dell’incanto dei Sassi.

«L’obiettivo della missione – ha spiegato la sindaca Frontini - è stato di condividere esperienze per valorizzare i successi e fare tesoro dei percorsi già battuti da chi è riuscito nell’impresa. Dobbiamo riflettere insieme alla città sulla dimensione europea nella quale Viterbo si può proiettare grazie a questo processo che, come ci è stato ribadito qui, è più importante dell’esito stesso. Va costruito un vero e proprio patto di cittadinanza culturale dove la cura del bene comune sia al centro, e questo porta con sè una serie di impatti di lungo periodo, sia a livello economico che sociale. Si tratta solo di una prima tappa di questo scambio, abbiamo già in mente i prossimi passi e aspettiamo gli amministratori e partner materani a Viterbo, certi che il racconto diretto della loro esperienza possa ispirare decisori e cittadinanza verso un obiettivo sfidante e ambizioso, che deve renderci tutti orgogliosi e determinati nel volerlo perseguire».

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«La Fondazione Matera Basilicata 2019 -sottolineano il presidente Domenico Bennardi e il direttore Giovanni Padula- si congratula con la città di Potenza per il premio, ricevuto oggi a Napoli, di Città Italiana dei Giovani 2024, promosso dal Consiglio Nazionale dei Giovani in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con l’Agenzia italiana per la gioventù.

Ad essere premiato, nella competizione che ha visto la città di Potenza nella cinquina delle finaliste, è stato il dossier dal titolo “Connessioni attive”, frutto di un percorso di co-progettazione fra le realtà e i giovani del territorio, che ha puntato a valorizzare il coinvolgimento dei giovani e potenziarne le competenze e il senso civico.

Con il loro sguardo proiettato al domani, i giovani sono stati fra i primi e più attivi protagonisti del percorso di Matera Capitale europea della cultura 2019, e per questo il sostegno della Fondazione a Potenza Città Italiana dei Giovani 2024, formalizzato la scorsa estate, proseguirà nelle azioni che saranno messe in campo nei prossimi mesi, con l’idea condivisa di rendere sempre più i nostri territori luoghi in cui i giovani possano scommettere per il futuro».

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“L’arte contemporanea vale un viaggio?” è stato il tema dell’incontro curato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, svoltosi questa mattina a Milano nell’ambito del programma di appuntamenti organizzati dall’Apt Basilicata e dalla Direzione generale per le politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata alla BIT - Borsa internazionale del Turismo.

Al centro del dibattito, aperto dall’assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata, Michele Casino, l’arte contemporanea come motivazione del viaggio, a partire dall’opera permanente per la città dei Sassi Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories dell’artista Tomás Saraceno, acquisita dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 nel 2023 ed esposta nella ex chiesa del Carmine di Palazzo Lanfranchi grazie alla collaborazione con il Museo nazionale di Matera. Uno spunto per allargare la riflessione alle diverse progettualità legate all’arte contemporanea nella città di Matera e nell’intera Basilicata, con un focus sull’opera d’arte come esperienza e sul dialogo fra arte pubblica e comunità, attraverso i contributi di Giovanni Padula, direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Tiziana d’Oppido, assessore alla Cultura del Comune di Matera, Fiorella Fiore, storica dell’arte PhD candidate DICEM - Università degli studi della Basilicata, Annamaria Mauro, direttore del Museo nazionale di Matera, Antonella Berruti e Francesca Pennone di Pink Summer Contemporary Art, Gabriele Sassone, docente NABA - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.

«Con questo progetto - ha spiegato il direttore Giovanni Padula - poniamo alla comunità locale un tema, il rapporto della specie umana con la natura, e la sollecitiamo ad affrontarlo, chiedendo di familiarizzare con l’opera, di farla propria. Ci rivolgiamo inoltre alla comunità degli appassionati d’arte contemporanea, in Italia e nel mondo, per far scoprire la presenza di un'opera di Saraceno a Matera. A questa comunità chiediamo di mescolarsi con quella locale e prendere parte ad un confronto sul tema dell’ambiente attraverso l’arte».

«Partecipiamo anche quest'anno con entusiasmo alla BIT - ha sottolineato l’assessore Tiziana d’Oppido -, appuntamento imprescindibile per promuovere in Italia e nel mondo Matera, stringere nuove collaborazioni e rinsaldare quelle già avviate, lanciare le novità 2024 - fra le altre cose una guida turistica per bambini della collana delle Divertimappe, e un parco ludico-educativo per la valorizzazione della balena Giuliana, il cui restauro è prossimo al completamento - raccontando una Matera da vivere e una città attrattiva dodici mesi all'anno. Se si pensa a Matera si immaginano i Sassi, il centro storico e le chiese rupestri non all’arte contemporanea, che esiste in città e può permettere di creare percorsi turistici alternativi, mettendo in relazione due mondi opposti. Si pensi a percorsi che vadano dal centro storico ai quartieri, con la street art dei murales da nord a sud. Poi ci sono installazioni permanenti come quella di Saraceno, ma anche temporanee come quella tutt’ora in corso di “Andrea Roggi”, o quella appena conclusa di Salvador Dalì. Un’altra permanente è la Goccia di Azuma dal 2010, ci sono i musei che si occupano di arte contemporanea e stiamo cercando di chiudere un protocollo d’intesa, per avviare il progetto “Matera contemporanea” con nuovi artisti in mostre e percorsi inediti».

«Esattamente 20 anni fa veniva pubblicato il volume “Sensi Contemporanei in Basilicata. Analisi e Prospettive di un Progetto di Arte Sviluppo”, che registrava quanto fatto alla data del 2004 in merito a uno dei progetti più emblematici condotti in Lucania sul contemporaneo - ha spiegato Fiorella Fiore -. Nel suo testo, Dario Pinton si domandava quanto fosse ancora lontano il Sud da Venezia, analizzando chiaramente la distanza non solo chilometrica, ma anche culturale, tra due realtà molto diverse tra loro. A distanza di 20 anni ho cercato di fotografare la situazione attuale attraverso quattro concetti chiave: comunità, inaspettato, futuro remoto, genius loci, illustrando best practices che mi portano ad affermare che sì, la Basilicata è ancora distante da Venezia; ma, forse, è proprio la sua natura di regione ai “confini dell’impero” a renderla un possibile palcoscenico di innovazione per le pratiche artistiche contemporanee, come dimostrano molti dei casi presentati durante la BIT».

«Il Museo nazionale di Matera - ha evidenziato il direttore Annamaria Mauro - è da sempre uno dei centri di promotori dell’arte contemporanea, istituendo attraverso di essa un dialogo continuo e fluido per valorizzare i reperti e le opere esposte. Un racconto che dal pleistocene ai giorni nostri diventa “circolare” in cui il presente può coniugarsi con elementi di ogni tempo. L’arte contemporanea è per il Museo un’occasione per sperimentare nuovi linguaggi e rendere il patrimonio culturale accessibile e “sempre nuovo” attraverso cui comunicare il passato, il presente e il futuro. Per queste ragioni il Museo nazionale di Matera ha deciso di aprire i suoi percorsi espositivi e le sue indagini altamente scientifiche alle pratiche contemporanee, un ambito che permette di riflettere e fare ricerca sul tempo presente e capire quali sono le dinamiche internazionali dell’arte oggi. In questo modo il museo può lavorare proponendo esposizioni selettive di opere d’arte contemporanea, che indichino i fondamentali contributi originali, creativi, alla formulazione delle espressioni del nostro tempo e su testimonianza criticamente motivata e ordinata, delle proposte più significative della ricerca artistica in corso. Tutto ciò permette al museo di proporsi come spazio flessibile, come luogo di dibattito e di relazione con l’attualità, come centro la cui funzione educativa si verifica nella comprensione, nel confronto e nell’indagine sulla realtà».

«Le installazioni di Tomàs Saraceno, tutte, compreso il confessionale di Matera - ha spiegato Antonella Berruti - tendono a far sperimentare, oltre a ogni parola, che la società non è separata dalla natura e il concetto di società per diventare ecologico, ambientale, pacifico, deve diventare il più inclusivo possibile, improntato non solo sul dialogo delle culture, sulla comunicazione globale che rispetta le comunità locali di ogni specie. Le installazioni di Saraceno sono un esperimento di cosmopolitica e, per dirla con Bruno Latour, di eterotarchia, un concetto che pur implicando l’ordine e la leggibilità rifiuta ogni gerarchia”. “La commissione pubblica di un’opera d’arte contemporanea come quella di Saraceno - ha completato Francesca Pennone - va a innestarsi inoltre nel tessuto cittadino, aprendo spazi di dialogo e di confronto nella comunità».

«Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories di Tomàs Saraceno, al pari di altri celebri esempi della storia dell’arte recente, dimostra quanto un’opera praticabile sia in grado di valicare i confini dell’estetica e della tecnica per accedere alla dimensione dell’esperienza - ha concluso Gabriele Sassone -. Un’esperienza non soltanto fisica, di contatto, bensì interiore. Un’esperienza che invita a mettere in discussione i propri meccanismi percettivi, nonché la relazione con sé e con l’altro, ma soprattutto con il mondo naturale».

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«Il 2023 è stato un anno importante per la Fondazione Matera Basilicata 2019, perché dopo lo stop imposto dalla pandemia è stato possibile riprendere le attività con rinnovato impulso e vigore, e con il nuovo management rappresentato dal direttore Giovanni Padula, l’organico della Fondazione ha potuto lavorare a pieno ritmo, rilanciando la macchina organizzativa di questa importante istituzione». Così il presidente e sindaco di Matera, Domenico Bennardi, traccia il bilancio dell’anno appena trascorso per la Fondazione nata dall’investitura a Capitale europea della cultura (Ecoc). «Con i soci della Fondazione è stata condivisa una sfida importante -prosegue Bennardi- ovvero continuare a valorizzare l’ambìto riconoscimento di Capitale europea della cultura a favore non solo della città di Matera, ma di tutte le bellissime aree interne della regione, le quali possono rappresentare una grande opportunità turistica e culturale per un territorio che ancora oggi è “Capitale europea”. Da presidente, ritengo che noi abbiamo un debito di gratitudine e riconoscenza nei confronti di tutti i Comuni lucani, che con le loro bellezze naturali, paesaggistiche e culturali, oggi più che mai rappresentano la forza e la prospettiva futura per l’intera Basilicata. Matera, come porta di accesso del turismo e polo culturale, intende mettere la propria reputazione al servizio di tutta la regione, per connettere ulteriormente le diverse aree del territorio ed innalzarne l’attrattività. Con questo fine, grazie all’operato del nuovo management e di tutto il suo staff, e grazie all’approvazione in agosto del nuovo Piano strategico, l’attività della Fondazione si è concentrata su due tipi di progettazioni: quelle più visibili attraverso eventi e iniziative sul territorio e quelle, altrettanto importanti, che hanno richiesto un lavoro dietro le quinte per partecipare a bandi e Avvisi pubblici con l’obiettivo di intercettare ulteriori preziose risorse.

Fra le attività di animazione culturale, spicca la seconda edizione del progetto “Creative communities”: sei settimane di residenza di co-creazione, trascorse in Basilicata da cinque giovani professionisti, esperti in progettazione culturale e innovazione sociale, e due imprese culturali lucane, selezionati attraverso avviso pubblico, per individuare bisogni e raccogliere proposte in termini di infrastrutture culturali, ovvero co-progettare un modello di presidio culturale che includa anche la biblioteca ma offra un ampio ventaglio di servizi. Un’iniziativa dedicata alla memoria di David Sassoli, promossa in collaborazione con il Polo bibliotecario di Potenza, il supporto di “Lo Stato dei Luoghi” e “Patto per la lettura” del Lagonegrese, patrocinata dei Comuni Balvano, Filiano, Latronico, Miglionico. Nell’anno da Capitale europea della cultura -prosegue Bennardi- Matera è stata un esempio di come città medio-piccole collocate in aree marginali, possano promuovere e dar luogo a nuovi modelli di cultura fortemente partecipata, dimostrando che molto spesso i vincoli sono un’occasione, per ripensare e riprogettare i modi di produrre e abitare la cultura. Sono stati coinvolti comuni importanti e belli, anche se non noti nei circuiti turistici nazionali. Naturalmente -rimarca il presidente Bennardi- una connessione territoriale non può prescindere dalle infrastrutture di trasporto, dalle trasversali viabili lucane e dai servizi di accoglienza e integrazione turistica, anche per arginare lo spopolamento dei piccoli comuni. Su questi temi sono convinto che la politica regionale e tutto il Consiglio di amministrazione (Cda) vorrà cogliere la sfida. Quindi la parola chiave della Fondazione resta “partecipazione”, con l’obiettivo di portarla nelle aree interne. La partecipazione è alla base di un percorso di coinvolgimento ma anche di consapevolezza, fondamentale per i residenti lucani e soprattutto per i giovani che dobbiamo sforzarci di trattenere».

Nel 2023 il tema dell’ambiente ha avuto come caposaldo per la Fondazione un progetto internazionale: l’opera “Life(s) of web. Arachnophobias, arachnophilias, and other stories” di Tomás Saraceno", un’installazione permanente, acquisita dalla Fondazione con fondi ministeriali, dopo un’attenta valutazione sulla congruità dei costi e sui benefici attesi, e inaugurata a novembre nella chiesa della Madonna del Carmine a Palazzo Lanfranchi, grazie alla collaborazione con il Museo nazionale di Matera. «Un luogo intimo -prosegue il presidente Bennardi- rappresentato da un confessionale, dove si vuole alimentare il dialogo con la natura e l’appello ecologista all’Umanità. Saraceno è uno degli artisti contemporanei più noti nel mondo, e questa installazione potrà diventare un altro attrattore turistico-culturale per la nostra città.

Per la 634esima edizione della festa della Bruna, la Fondazione ha rinnovato la sua storica collaborazione con l’associazione Maria SS della Bruna attraverso lo spettacolo “Tableaux Vivants da Caravaggio”, regia di Dora De Maio, cui hanno preso parte attori professionisti della Compagnia “Ludovica Rambelli” e comuni cittadini, coinvolti attraverso una chiamata pubblica, in un laboratorio teatrale organizzato a giugno per lavorare insieme alla ricostruzione umana delle tele del Caravaggio.

In occasione dei cento anni dalla nascita e i settant’anni dalla morte di Rocco Scotellaro, la Fondazione ha scelto di raccontare l’eredità e attualità del sindaco poeta di Tricarico, utilizzando uno dei linguaggi più diffusi di oggi. È nato così “Un filo d’erba”, podcast sulla vita e le opere di Rocco Scotellaro, prodotto da Chora Media, scritto e narrato da Franco Arminio, presentato a Matera a ottobre insieme al giornalista Mario Calabresi e allo stesso Arminio.

"Sassi e Memoria” è stato, invece, l’incontro promosso con il Dipartimento delle culture europee e del Mediterraneo – DiCEM dell’Università degli Studi della Basilicata a ottobre, dedicato alla restituzione degli esiti della ricerca universitaria effettuata tra il 2018 e il 2020 da alcuni antropologi e antropologhe dell’Ateneo lucano sulla memoria degli ex abitanti dei Sassi, nell’ambito delle attività sviluppate per il progetto I-Dea di Matera Capitale europea della cultura 2019. Grazie all’ascolto e alla registrazione di molteplici voci e testimonianze dirette, la ricerca ha preso in esame la “frattura” provocata dallo svuotamento progressivo dei rioni Sassi e dal contestuale trasferimento di gran parte degli abitanti nei nuovi quartieri periferici cittadini e nei villaggi rurali costruiti nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento.

Sempre sul fronte dell’animazione culturale, nell’ambito dell’accordo sottoscritto con la Regione Basilicata, la Fondazione ha pubblicato a settembre l’Avviso pubblico per l’erogazione di contributi finalizzati alla realizzazione di attività ed eventi culturali, finalizzato a sostenere l’attività degli organismi che operano nell’ambito storico-culturale, musicale, cinematografico e delle arti creative. Grazie alla dotazione finanziaria di 975mila euro assicurata dalla Regione, sono stati assegnati contributi per la realizzazione di progetti culturali in grado di potenziare la produzione e le opportunità di fruizione culturale nella Regione, entrambi fattori di crescita e di coesione sociale per il territorio lucano.

La Fondazione ha collaborato anche direttamente con il Comune di Matera sul bando degli eventi culturali, fornendo la propria esperienza nella selezione e orientamento dei progetti. Importante nel corso del 2023 è stato il lavoro della Fondazione per la partecipazione a bandi nazionali e internazionali. Su questo fronte, gli sforzi hanno portato all'aggiudicazione dell’Avviso pubblico Tocc A1 della Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura (con risorse in arrivo nel prossimo biennio per €280.000) per progetti di capacity building, che vedrà impegnata la Fondazione, insieme ad altri partner locali, per il rafforzamento delle competenze del settore culturale e creativo, con un’attenzione particolare alla creazione di nuove figure professionali e alla transizione digitale delle imprese artigiane.

Insieme alla città di Bourges, che a dicembre è stata nominata Capitale europea della cultura 2028, è stato sviluppato il progetto “Mobile Democracy” per rispondere alla call internazionale della European Cultural Foundation: la proposta promuove il dibattito informato tra cittadini sui temi caldi in Europa - a partire dallo spopolamento dei piccoli centri. Grazie alla designazione di Bourges a ECoC 2028 una parte di questo progetto sarà realizzata nel 2024 insieme alla città francese».

Nel corso dell’anno la Fondazione ha lavorato, inoltre, alla stesura di due progetti su scala regionale da candidare ai fondi Fsc: un progetto per la realizzazione di biblioteche e presidi culturali nelle aree interne (con il supporto delle biblioteche di Potenza e Matera) ed un progetto per la realizzazione di un archivio digitale del patrimonio culturale della Basilicata.

Numerose le occasioni di scambio e mobilità con Capitali europee ed italiane della cultura, città candidate a questi titoli, festival nazionali e internazionali, cui è stato raccontato il percorso e l’eredità di Matera 2019. È proseguita anche l’attività di networking che sostiene l’associazione Volontari Open Culture 2019, nata proprio dal percorso ECoC 2019.

Per l’attività di progettazione la Fondazione ha potuto contare su un finanziamento regionale complessivo pari a circa 2,2 milioni, di cui una parte saranno destinati alle attività del 2024, e risorse ministeriali per circa 500mila euro. Il Comune ha contribuito con proprie risorse e con la messa a disposizione della Fondazione della sede di via La Vista, la cui concessione in comodato gratuito si rinnova ormai da molti anni.

«Infine, nel Piano attività 2024 della Fondazione approvato dal Cda nel corso dell’ultima seduta di dicembre -conclude Bennardi- ho chiesto di inserire, tra le attività a supporto dei soci, un intervento della Fondazione in relazione alla biblioteca provinciale “Stigliani” al fine di favorire il suo auspicato rilancio, e di scongiurare la sua chiusura - aggiunge Bennardi. Nella stessa direzione va la richiesta di un aggiornamento del Piano economico e finanziario del MuDEAm, il museo demoetnoantropologico di prossima attivazione in città, facendo leva anche in tal caso sull’esperienza e competenza della Fondazione in questo ambito».

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 esprime grande soddisfazione per la designazione della città francese di Bourges a Capitale Europea della Cultura 2028, avvenuta ieri, e si congratula con tutto il team della città per il successo ottenuto. “Un risultato – sottolinea il Direttore Giovanni Padula - che ci rende fieri della stretta collaborazione sviluppata nell’ultimo anno”.

Proprio ieri, per una felice coincidenza, è arrivata anche la notizia di Maratea entrata tra le dieci città finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2026. “Un grande in bocca al lupo al team per l’audizione finale in marzo" – aggiunge Padula.

Nel corso di poco più di un anno si è sviluppata una sintonia profonda tra il progetto di Capitale Europea della Cultura 2028 di Bourges e la strategia della Fondazione Matera Basilicata 2019. Diverse sono state le visite scambiate tra Matera e Bourges con il sindaco della città Yan Galut e il direttore della candidatura Pascal Keiser. Nel dossier di candidatura di Bourges 2028, intitolato “Territoires d’Avenir” (territori per il futuro), Matera 2019 è tra i partner europei del progetto “La Matrice”, una nuova rete globale di città a misura d'uomo, per facilitare il consolidamento di progetti, idee e lasciti di Bourges 2028, nonché le interazioni con gli attori nazionali nel campo della mobilità e dello sviluppo sostenibile, agevolando gli scambi degli artisti e la democrazia nomade.

“Insieme – spiega Padula - abbiamo sviluppato inoltre il progetto “Mobile Democracy” per rispondere alla call internazionale della European Cultural Foundation: la proposta promuove il dibattito informato tra cittadini sui temi caldi in Europa - a partire dallo spopolamento dei piccoli centri - e grazie alla designazione di Bourges una parte di questo progetto sarà ora realizzata insieme. La questione delle piccole e medie città è un altro dei cavalli di battaglia di Bourges ereditato proprio dal dossier di Matera Capitale Europea della Cultura. Siamo fieri di questa collaborazione che porterà nei prossimi mesi e nei prossimi anni ad una ancora più stretta sintonia tra le due città sui temi della creatività e della cultura in Europa”.

Al successo di questo partner europeo, si aggiunge la soddisfazione per una realtà della Basilicata all’interno della competizione nazionale dedicata alla cultura. Il progetto presentato da Maratea, che ha puntato sulla compattezza del territorio lucano unendo il Mediterraneo con l’Appennino attraverso l’alleanza con Moliterno, continua infatti il suo percorso verso il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026. “Un traguardo – conclude il direttore - che ci riempie di orgoglio, anche perchè la candidatura ha voluto ispirarsi all’eredità di Matera Capitale Europea della Cultura 2019”.

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha pubblicato sul proprio sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it, nella sezione “Amministrazione trasparente”, la graduatoria finale delle proposte relative all’“Avviso pubblico per l’erogazione di contributi finalizzati alla realizzazione di attività ed eventi culturali” per l’anno 2023, in grado di potenziare la produzione e coordinare le opportunità di fruizione culturale in Basilicata.

L’Avviso, destinato agli organismi che operano nei settori storico-culturale, musicale, cinematografico e delle arti creative, si colloca nell’ambito dell’Accordo stipulato dalla Fondazione con la Regione Basilicata per la cooperazione sullo sviluppo dell’offerta culturale e creativa in Basilicata.

Le risorse complessive messe a disposizione dell’Avviso ammontano a 975.000,00 Euro, mentre le proposte progettuali pervenute sono state 97 (con due rinunce).

La graduatoria, divisa per le quattro Macroare oggetto dell’Avviso, contiene l’elenco dei progetti ammessi e finanziati (51), ammessi e non finanziati per esaurimento dei fondi disponibili (18), nonché l’elenco dei progetti non ammessi (26) per aver ottenuto una valutazione di merito con punteggio inferiore alle soglie minime indicate nell’Avviso e/o per documentazione sprovvista degli elementi necessari a regolarizzarla, tali da rendere improcedibile l’istruttoria.

Come previsto dall’Avviso, i contributi saranno liquidati subordinatamente alla presentazione di regolare rendicontazione delle spese sostenute, corredata dalla documentazione di spesa valida ai fini contabili e fiscali. In caso di rinuncia da parte di uno o più soggetti beneficiari, la graduatoria sarà soggetta a scorrimento, previa verifica della documentazione.

Link diretto alla graduatoria

 

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha pubblicato sul proprio sito web il documento che raccoglie gli esiti delle sei settimane di residenza di co-creazione svolta in Basilicata nell’ambito della seconda edizione del progetto “Creative communities” in memoria di David Sassoli promosso dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School in collaborazione con il Polo Bibliotecario di Potenza, con il supporto de Lo Stato dei Luoghi e il Patto per la Lettura del Lagonegrese e con il patrocinio dei Comuni Balvano, Filiano, Latronico, Miglionico.

Durante la residenza, il team di lavoro selezionato con bando pubblico, composto da cinque professionisti e due imprese culturali lucane, ha vissuto tra le comunità di Balvano, Filiano, Latronico e Miglionico per individuare bisogni e raccogliere proposte in termini di infrastrutture culturali, ovvero co-progettare un modello di presidio culturale che includa anche la biblioteca ma offra un ampio ventaglio di servizi.

Per fare questo, è stata condotta un'indagine attraverso incontri con scuole, amministrazioni, gruppi di cittadini, interrogandosi sui bisogni e i servizi che ci si aspetta di trovare in una biblioteca. La raccolta dei feedback è avvenuta anche attraverso la distribuzione di cartoline che i cittadini hanno potuto compilare e un form online.

Il documento prodotto come esito della residenza rappresenta un tool-kit, una sorta di “cassetta degli attrezzi” da poter mettere a disposizione dei policy maker regionali e delle singole comunità locali per definire policies locali stabili e replicabili. Il lavoro avviato durante le residenze proseguirà con un policy lab in programma il 17 febbraio 2024 : uno spazio per facilitare la collaborazione tra stakeholder e progettare le azioni future partendo dallo studio fatto nei quattro comuni pilota e allargandolo ad una dimensione regionale. Il policy lab è pensato per amministratori locali e regionali, personale che opera nelle biblioteche e progettisti culturali.

 

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Un filo d’erba
La vita e le opere di Rocco Scotellaro raccontate dal poeta Franco Arminio

Dal 9 novembre sulle principali piattaforme audio

 

- Il poeta Franco Arminio esplora la vita di Rocco Scotellaro, rivelandone la profondità e le molteplici sfide che ha affrontato

- Un podcast in due episodi per scoprire e riscoprire il poeta lucano e immergersi nell'animo di un uomo che ha lottato per la giustizia e l’uguaglianza, senza mai smettere di ispirare le generazioni future

- Il progetto rientra nell'ambito delle celebrazioni per i cento anni dalla nascita di Scotellaro ed è una produzione di Chora Media per Fondazione Matera Basilicata 2019

 

Milano, 9 novembre 2023 – Poeta, politico, intellettuale: Rocco Scotellaro ha vissuto una vita straordinaria, anche se breve, caratterizzata da coraggio, passione e desiderio di cambiamento.

Nell'ambito delle celebrazioni per i cento anni dalla nascita di Scotellaro, Chora Media e Fondazione Matera Basilicata 2019 presentano il podcast Un filo d’erba, una profonda esplorazione della vita e delle opere del poeta lucano, scritta e raccontata da Franco Arminio.

Nel corso di due episodi di circa 30 minuti, il podcast guida l’ascoltatore attraverso le molteplici vite di Scotellaro: dagli umili inizi agli studi nelle città del nord Italia così differenti dalla sua terra natale; dall'attività letteraria all’amicizia con intellettuali illustri come Carlo Levi; dall’elezione a sindaco di Tricarico all’ingiusta esperienza carceraria, fino alla morte, arrivata improvvisamente a soli trent’anni.

Franco Arminio, poeta, paesologo e autore di numerosi libri acclamati dalla critica, porta la sua esperienza e la profonda comprensione del territorio italiano in questo podcast. Arminio offre così, con il suo stile coinvolgente e appassionato, una prospettiva unica sulla vita di Scotellaro, cercando di illuminarne anche gli aspetti meno conosciuti.

“Rocco Scotellaro è un uomo che ha lottato per il riscatto della sua gente. Un uomo che ha scritto poesie ed è stato anche sindaco del suo paese. E questo intreccio di poesia e impegno civile rende la sua vita interessante e necessaria da raccontare”, racconta nel podcast Franco Arminio. “È importante far conoscere quello che ha fatto un uomo che si è speso senza riserve, che ha lottato per mettere al mondo una lingua nuova, che potesse raccontare il mondo in cui viveva e nello stesso tempo ha lottato per cambiarlo, quel mondo. Passione, impegno civile e utopia. Studio e calore, generosità e grande visione. C'è tanto per portarlo all'attenzione di questo tempo sfiduciato e mesto”.

Un filo d'erba è disponibile a partire dal 9 novembre su tutte le principali piattaforme gratuite (Spotify, Apple Podcast, Spreaker e Google Podcasts).

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Sinossi generale e dei singoli episodi
Poeta, politico, intellettuale. Quella di Rocco Scotellaro è stata una vita straordinaria, per quanto brevissima, interrotta a soli trent’anni. Una vita vissuta intensamente, con coraggio e voglia di cambiare lo status quo. Parlare di una sola vita forse non è abbastanza per raccontare la vastità delle sue esperienze: gli umili natali; gli studi nelle città del nord Italia, così diverse dalla sua Tricarico; l'attività letteraria e l'amicizia con grandi intellettuali come Carlo Levi; l'elezione a sindaco di Tricarico e l'esperienza del carcere. Mille vite racchiuse nell'esistenza di un idealista coraggioso chiamato Rocco Scotellaro.

Ep. 1 - Poeta di lotta
L’impegno politico di Scotellaro è stato il filo rosso della sua vita: le idee condivise con i grandi intellettuali dell’epoca, l’impegno per la comunità contadina, l’incarico a sindaco di Tricarico, fino all’arresto perché la sua denuncia sociale risultava scomoda. Raccontare la sua storia oggi significa tramandare la sua straordinaria passione civile alle nuove generazioni.

Ep.2 - Poeta d’amore
Nelle opere di Rocco Scotellaro emergono vividi i volti delle persone attorno a lui. E il suo legame con i compaesani, con la madre e la poetessa Amelia Rosselli è forte quanto quello con la sua terra e le sue radici. Raccontiamo la sua vita personale e le passioni che hanno infiammato la sua breve esistenza.

Credits
Un filo d'erba è un podcast di Fondazione Matera Basilicata 2019 prodotto da Chora Media.
Scritto e narrato da Franco Arminio.
Cura editoriale: Marco Villa.
Redazione e editing: Francesca Abruzzese.
Executive producer: Ilaria Celeghin.
Supervisione suono e musiche: Luca Micheli.
Post-produzione e montaggio: Guido Bertolotti, Cosma Castellucci, Mattia Liciotti.
Fonico di presa diretta: Livio Arminio.
Post Producer: Matteo Scelsa.
Si ringraziano per Fondazione Matera Basilicata 2019: Giovanni Padula, Rita Orlando, Rosa Carbone, Rita Scalcione.

Bio di Franco Arminio
Franco Arminio è nato nel 1960 a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente, dove vive tuttora. Ha pubblicato una trentina di libri, che hanno raggiunto decine di migliaia di lettori. Tra i tanti: Viaggio nel cratere (Sironi), Vento forte tra Lacedonia e Candela (Laterza), Terracarne (Mondadori), Cartoline dai morti (Nottetempo), Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori), Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere), La cura dello sguardo (Bompiani), Lettera a chi non c’era (Bompiani), Studi sull’amore (Einaudi), Sacro minore (Einaudi).
Come “paesologo” ha ideato nel 2012 il festival La luna e i calanchi, evento di cui è direttore artistico e che si svolge ogni anno ad Aliano (MT), con migliaia di partecipanti da tutta Italia. Nel 2014 ha creato e tuttora porta avanti la Casa della Paesologia a Bisaccia. Ha collaborato e collabora con vari giornali, tra cui Il Corriere della Sera, L’Espresso, Il Fatto Quotidiano e Il Mattino. Sul suo lavoro Rai 3 ha realizzato due puntate del programma Che ci faccio qui di Domenico Iannacone.
Ha vinto vari premi, tra cui il Premio Dedalus e il premio Gorky con Cartoline dai morti, il premio Volponi e Carlo Levi con Terracarne, il Premio Brancati con Cedi la strada agli alberi. Nel 2021 ha vinto il Premio Napoli alla cultura. Come osservatore di luoghi collabora con il Touring Club e con National Geographic.
Si occupa anche di documentari e fotografia. Tra i vari lavori, ha realizzato con Davide Ferrario Nuovo Cinema Paralitico (uscito nel 2020).

Chora Media
Chora Media è la podcast company italiana fondata nel 2020 da Guido Maria Brera, Mario Gianani, Roberto Zanco e Mario Calabresi che la dirige. Racconta storie autentiche, nuove prospettive e punti di vista, dando voce a talenti consolidati e scoprendone di nuovi, sempre in un’ottica di multiformat e multipiattaforma. Al suo attivo ha più di 175 serie pubblicate e più di 2.500 episodi, con ascolti medi mensili che si attestano intorno ai 3,3 milioni (con più picchi di 4,2 milioni di ascolti). Nel 2022 è stata fondata la Chora Academy, scuola per diventare podcaster, insieme alla Business Edition, dedicata ad aziende e professionisti che vogliono approfondire il valore strategico dei podcast. Nel 2023 nasce Chora Studio, la linea editoriale dedicata ai progetti podcast su commissione da parte di aziende, istituzioni culturali e realtà del terzo settore. Su questo fronte, inaugura anche la divisione Chora Agency, che mette a disposizione dei clienti il supporto tecnico e produttivo per realizzare serie podcast partendo da idee interamente proposte dal committente. Per maggiori informazioni: www.choramedia.com

Ufficio Stampa Chora Media
Now!PR | This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
Isabella Stucchi | This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. | Cell. +39 340.6291227
Giulia Mogavero | This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. | Cell +39 342 039 5746

Fondazione Matera Basilicata 2019
La Fondazione Matera Basilicata 2019 è nata nel 2014 per attuare le linee di azione delineate nel dossier di candidatura di Matera a Capitale e Cultura Europea 2019, al fine di consolidare il posizionamento acquisito da Matera e dalla Basilicata a livello europeo e di diventare una piattaforma culturale per il Sud Europa. Nel 2023, dopo aver completato il piano di attività per Matera e la Basilicata come Capitale Europea della Cultura e averne assicurato l'eredità, gli obiettivi e la durata della Fondazione sono stati estesi fino al 2035 per continuare a operare nel campo della creatività e della cultura con l'obiettivo di: promuovere e sostenere lo sviluppo di attività creative, artistiche e culturali nella città di Matera e a livello regionale in sintonia con le strategie degli enti locali e in collaborazione con il mondo dell'università, della ricerca e dell'impresa; consolidare e rafforzare la posizione nazionale e internazionale della Basilicata e di Matera come piattaforma di innovazione culturale che crea relazioni, scambi, progetti in Europa e nel mondo; favorire l'inclusione sociale attraverso l'arte e la cultura.

Ufficio stampa Fondazione Matera Basilicata 2019
Caterina Venece | This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. | Cell. +39 346.4901528

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In occasione dell'inaugurazione dell’opera di Tomás Saraceno Life(s) of Webs, arachnophobias, arachnophilias, and other stories, visitabile dal 25 novembre 2023 nella chiesa della Madonna del Carmine di Palazzo Lanfranchi grazie alla collaborazione con il Museo nazionale di Matera, la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha organizzato un programma pubblico alla presenza dell’artista che comincia nelle giornate del 24 e 25 novembre a Matera per proseguire fino alla primavera del 2024.

Il 24 novembre alle ore 18:00 a Casa Cava ci sarà un incontro pubblico incentrato sulla relazione tra l’opera e le sfide legate alla salvaguardia dell’ambiente e al rapporto tra l’uomo e le altre specie viventi. Tomás Saraceno dialogherà con il filologo, traduttore e drammaturgo Gianni Garrera, la sociosemiologa e curatrice Claudia Attimonelli e l’antropologo e ricercatore Salvatore Bevilacqua. L’accesso è libero fino ad esaurimento posti.

Nella mattinata del 25 novembre al Cine-teatro “G. Guerrieri”, gli studenti degli Istituti superiori di Matera, con i quali è stato avviato un percorso di approfondimento sul pensiero e l’opera di Saraceno, parteciperanno alla proiezione del suo film Fly with Pacha, into the Aerocene (2017-2023 in corso) e al talk con l’artista.

Le iniziative di queste due giornate segnano l’avvio di una ricerca collaborativa all’interno del progetto di Saraceno sull’Arachnophilia che culminerà nella presentazione di un libro d’artista nella primavera del 2024. Il volume raccoglierà una rete eterogenea di materiali di filosofi, artisti, scrittori e aracnologi.

Cartella stampa

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Il rilancio dell'interesse verso la ricerca intellettuale e politica di Rocco Scotellaro, per proiettarla nel dibattito attuale sullo sviluppo del Mezzogiorno, sarà al centro dell’incontro “Un filo d’erba. Cantiere Scotellaro” promosso dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 in collaborazione con Chora Media, in programma giovedì 9 novembre alle 18:00 a Matera nella sala conferenze di Basilicata Open Space, in piazza Vittorio Veneto.

In occasione dei cento anni dalla nascita e i settant’anni dalla morte del giovane poeta, intellettuale e politico di Tricarico, la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha scelto di raccontarne l’eredità e attualità, utilizzando uno dei linguaggi più diffusi di oggi, quello del podcast. Nasce così “Un filo d’erba”, podcast sulla vita e le opere di Rocco Scotellaro, prodotto da Chora Media per Fondazione Matera Basilicata 2019, scritto e narrato da Franco Arminio, che sarà presentato nel corso dell’incontro.

Dopo i saluti del Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula, si aprirà un dialogo fra il poeta, scrittore e paesologo Franco Arminio e il giornalista e direttore di Chora Media, Mario Calabresi, con la partecipazione di Rita Orlando, responsabile del team di progettazione culturale della Fondazione, e di Francesca Abruzzese, che ha seguito la produzione del podcast per Chora Media.

L’iniziativa non intende avere un carattere meramente celebrativo, ma punta a dare un contributo alle riflessioni sulle questioni legate alla crescita del Sud Italia, dallo spopolamento all’esodo dei giovani, ripartendo proprio dal pensiero e l’azione di Scotellaro. Il suo impegno è rimasto a un bivio perché interrotto bruscamente dalla sua prematura scomparsa: Rocco Scotellaro diventa oggi un cantiere all’interno del quale lavorare per costruire il futuro di questi territori.

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Nelle prossime settimane, i professionisti selezionati saranno in residenza in quattro comuni delle aree interne della Basilicata per l’ideazione di presidi culturali

Ha preso il via lunedì 23 ottobre a Matera negli spazi di Eco Verticale, con l’incontro di presentazione dei professionisti e delle imprese culturali e creative selezionati, la seconda edizione del programma di residenze di co-creazione “Creative communities” in memoria di David Sassoli promosso dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School in collaborazione con il Polo Bibliotecario di Potenza, con il supporto de Lo Stato dei Luoghi e il Patto per la Lettura del Lagonegrese e con il patrocinio dei Comuni Balvano, Filiano, Latronico, Miglionico.

Durante l’incontro, i professionisti Gabriella Mastrangelo, Marica Girardi, Liviano Mariella, Kedy Claudia Cellamare, Barbara Vecchione e le imprese culturali lucane, Torretta Srl e l’associazione Artepollino, selezionati tramite bando pubblico, hanno approfondito le caratteristiche dei quattro comuni lucani delle aree interne scelti per la residenza, che mira a sviluppare un modello di presidio culturale, a scala regionale, con al centro una biblioteca, attraverso un processo di co-creazione con le comunità ospitanti.

Quattro realtà che si caratterizzano per esperienze molte diverse fra loro sul tema dei presidi bibliotecari: Balvano non dispone di una biblioteca, Miglionico sta lavorando all’apertura di una biblioteca all’interno di uno spazio polivalente che già offre diversi servizi alla comunità. A Latronico la biblioteca comunale è ospitata negli spazi del museo Mula+. A Filiano, come raccontato direttamente dal sindaco Francesco Santoro, dall’assessore all’istruzione Carmela Monaco e dalla presidente della Pro-loco Maria Santarsiero che hanno preso parte all’incontro, la biblioteca è un punto di riferimento importante per la comunità, grazie all’impegno della Pro-loco che mette a disposizione servizi differenti per cittadini e visitatori.

Nel corso di questa prima settimana di residenza a Matera, il team di lavoro parteciperà a dei workshop sulla progettazione culturale e sulle tematiche riguardanti presidi culturali e biblioteche nei territori tenuti da esperti del settore quali Luigi Catalani (Direttore Polo bibliotecario di Potenza), Gabriele Sassone (scrittore in residenza per Ca’Mon, Centro per l’arte e l’artigianato della montagna), Alessandro Bollo (Officine della Scrittura), Chiara Faggiolani (Università La Sapienza), Emmanuele Curti (Lo Stato dei luoghi), compagnia Gommalacca teatro, Biblioteca OgniBene di Lecce.

Nelle quattro settimane successive, il team sarà poi in residenza nei comuni lucani secondo il seguente calendario: 28 ottobre - 04 novembre Latronico (PZ), 04-11 novembre Filiano (PZ), 11-18 novembre Balvano (PZ), 18-26 novembre Miglionico (MT), per poi lavorare, nell’ultima settimana di residenza a Matera, alla sintesi ed elaborazione del toolkit.

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La Fondazione Matera Basilicata, nell’ambito dell’Accordo stipulato con la Regione Basilicata per la cooperazione sullo sviluppo dell’offerta culturale e creativa in Basilicata, ha pubblicato nella sezione dedicata “Amministrazione trasparente” del proprio sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it l’“Avviso pubblico per l’erogazione di contributi finalizzati alla realizzazione di attività ed eventi culturali”.

L’Avviso intende sostenere l’attività degli organismi che operano nell’ambito storico-culturale, musicale, cinematografico e delle arti creative, nonché di carattere interdisciplinare, attraverso l’assegnazione di contributi per la realizzazione di progetti culturali in Basilicata in grado di potenziare la produzione e coordinare le opportunità di fruizione culturale nella Regione, come fattori di crescita e di coesione sociale.

Possono essere presentati e finanziati a valere sull’Avviso, i progetti rientranti in una delle tipologie denominate macroaree: Azione A Macroarea Grandi produzioni musicali (nuove produzioni discografiche che diffondano la cultura musicale lucana; circuitazione delle produzioni discografiche e musicali ovvero diffusione a livello regionale e nazionale); Azione B Macroarea Residenze artistiche ; Azione C Macroarea Festival e rassegne cinematografiche (festival cinematografici, rassegne cinematografiche); Azione D Macroarea Festival, rassegne culturali e iniziative convegnistiche di grande interesse (festival, rassegne, convegni di grande interesse).

Le risorse finanziarie disponibili per l’anno 2023 per l’attuazione dell’Avviso trovano copertura con DGR n. 480 del 10.8.2023 nel limite massimo complessivo di 975.000,00 Euro, di cui 300.000 € per l’Azione A, 100.000€ per l’Azione B, 350.000€ per l’Azione C, 225.000€ per l’Azione D.

I requisiti dei soggetti che potranno partecipare, le tipologie dei progetti ammissibili, i criteri di valutazione dei progetti e di quantificazione dei contributi, le modalità e le condizioni di erogazione, le modalità e i termini della rendicontazione nonché i casi di riduzione o revoca dei contributi stessi sono indicati nell’Avviso.

L’invio della Proposta progettuale, corredata di tutta la documentazione prevista dall’Avviso, dovrà avvenire esclusivamente mediante Posta Elettronica Certificata (PEC) del soggetto richiedente all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. entro le ore 23:59 del 26 ottobre 2023.

Sarà possibile inviare eventuali richieste di chiarimento, scrivendo all’indirizzo e-mail This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.. Le risposte ai quesiti richiesti verranno pubblicate sul sito della Fondazione www.matera-basilicata2019.it.

Link diretto all'Avviso

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha pubblicato sul proprio sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it gli esiti della selezione dei professionisti e delle imprese culturali e creative candidati per la seconda edizione del progetto “Comunità Creative. Programma di residenze di co-creazione” in memoria di David Sassoli, realizzato in collaborazione con il Polo Bibliotecario di Potenza, con il supporto de Lo Stato dei Luoghi e il Patto per la Lettura del Lagonegrese e con il patrocinio dei Comuni Balvano, Filiano, Latronico, Miglionico.

Per il profilo giovani professionisti under 40, esperti in progettazione culturale, community management, experience design, progettazione partecipativa, design thinking per la cultura, social design, social innovation, sono stati selezionati Marica Girardi, Liviano Mariella, Kedy Claudia Cellamare, Barbara Vecchione.

Per il profilo industrie culturali e creative lucane, la selezione è stata superata da due realtà attive sul territorio, la società Torretta Srl di Matera e l’associazione Artepollino di Latronico (PZ).

A partire dal 22 ottobre, i selezionati svolgeranno una residenza creativa di sei settimane in Basilicata durante la quale lavoreranno insieme per la creazione di un modello di biblioteca/presidio culturale, inteso come spazio ibrido, spostandosi a rotazione in uno dei quattro comuni lucani scelti per lo studio pilota del progetto sulla base delle loro diverse caratteristiche: Balvano (PZ), Filiano (PZ), Latronico (PZ), Miglionico (MT). Al progetto prenderanno parte anche le comunità ospitanti, ovvero le associazioni dei comuni coinvolti nella residenza.

Nella prima settimana di residenza, che si terrà a Matera, il team lavorerà alla co-progettazione attraverso una ricerca sperimentale e multidisciplinare, partecipando anche a dei workshop tenuti da professionisti provenienti da tutta Europa sulla progettazione culturale e sulle tematiche riguardanti presidi culturali e biblioteche nei territori. Le quattro settimane centrali della residenza saranno dedicate al lavoro nei quattro comuni lucani, dove saranno raccolti dati sul campo (analisi degli spazi, fabbisogni, risorse disponibili) ed avviate le attività e i laboratori di co-creazione con le comunità. L’ultima settimana sarà dedicata alla sintesi e alla preparazione del toolkit, ovvero alla definizione di strumenti, azioni e modalità possibili per la realizzazione di presidi culturali nelle aree interne della Basilicata. La residenza si concluderà il 2 dicembre con una presentazione finale dei risultati, che saranno integrati in un progetto strutturale a scala regionale della Fondazione sui presidi culturali, sviluppato insieme al Polo Bibliotecario di Potenza.

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"Sassi e Memoria” è il titolo dell’incontro promosso Dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo – DiCEM dell’Università degli Studi della Basilicata e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 in programma lunedì 9 ottobre alle 17.45 nell’Aula Magna del Campus Universitario di Matera (Via Lanera, 20), dedicato alla restituzione degli esiti della ricerca universitaria effettuata tra il 2018 e il 2020 da alcuni antropologi e antropologhe dell’Ateneo lucano sulla memoria degli ex abitanti dei Sassi, nell’ambito delle attività sviluppate per il progetto I-DEA di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Tale ricerca, condotta con rigoroso metodo etnografico, ha avuto come principale focus la “frattura” provocata dallo svuotamento progressivo dei rioni Sassi di Matera e dal contestuale trasferimento di gran parte degli abitanti nei nuovi quartieri periferici cittadini e nei villaggi rurali costruiti nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Un contributo, sul piano documentario, alla vicenda storica e umana dei Sassi, grazie all’ascolto e alla registrazione di molteplici voci e testimonianze dirette di tali vicende in una narrazione polifonica e condivisa di quella che si potrebbe definire una comunità di memoria. La ricerca è confluita nel volume “Sassi e memoria. Etnografia per un archivio delle voci” curato dal prof. Ferdinando Mirizzi e dalla dott.ssa Vita Santoro in cui sono raccolte le interviste fatte ai cittadini ex abitanti dei Sassi, archiviate su due piattaforme online che saranno presentate al pubblico.

L’incontro, coordinato dalla dott.ssa Vita Santoro del DiCEM- Università della Basilicata, sarà aperto dai saluti del direttore del DiCEM- Università della Basilicata, prof. Aldo Corcella. Seguiranno, per la Fondazione Matera Basilicata 2019, gli interventi del direttore generale Giovanni Padula e della responsabile del team di progettazione culturale Rita Orlando, e quelli di alcuni dei componenti del Comitato Scientifico del progetto I-DEA, la dott.ssa Véronique Ginouvès, archivista a Aix-en-Provence (CNRS/Aix-Marseille Université) e il prof. Pietro Clemente, Presidente Onorario di SIMBDEA - Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici. A questi si aggiungeranno gli interventi di Katia Ballacchino del DiSPS - Università di Salerno e Francesco Marano del DiCEM - Università della Basilicata. Le conclusioni saranno affidate al prof. Ferdinando Mirizzi del DiCEM- Università della Basilicata e responsabile del progetto di ricerca. Alla discussione seguirà la proiezione del documento audiovisivo di sintesi delle testimonianze sulla vita nei Sassi raccolte dal DiCEM, realizzato dalla società RVM, e il dibattito con il pubblico.

I-DEA è stato uno dei due progetti pilastro del programma di Matera 2019, dedicato all’esplorazione degli archivi e le collezioni della Basilicata da un punto di vista artistico. Un esperimento che ha visto gli archivi e le collezioni come organismi viventi per interpretare le complessità stratificate della storia della regione, attraverso la pratica di cinque artisti e designer, invitati nel 2019 a curare cinque mostre consecutive utilizzando gli archivi come punto di partenza. Le fondamenta di I-DEA sono state costruite partendo da uno studio e una mappatura degli archivi e collezioni lucane effettuato dall’Università della Basilicata.

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 rende noto che sul sito ufficiale, nella sezione Amministrazione Trasparente, è disponibile il Piano strategico che contiene il Programma di indirizzo strategico e il Piano delle attività 2023 approvati nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 10 agosto scorso.

Il Programma di indirizzo della Fondazione individua tre linee strategiche principali: riduzione dei divari strutturali in Basilicata nel settore delle infrastrutture, delle tecnologie e dei servizi culturali, anche per contrastare lo spopolamento, un fenomeno molto pronunciato nei centri più piccoli; sviluppo dell’animazione culturale come occasione di incontro tra scena creativa e pubblico e terreno di sperimentazione delle innovazioni nei settori dell’arte e della cultura; sviluppo delle relazioni nazionali e internazionali come occasione di proiezione globale della Basilicata attraverso l’arte, la cultura e le industrie creative e come ponte tra Europa e bacino di Mediterraneo.

«Questi otto mesi - sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula - sono stati molto intensi in quanto sono serviti per pianificare la seconda parte del 2023 e a creare una solida base su cui si può programmare l'attività per gli anni successivi, in particolare il 2024 e il 2025. In questi mesi abbiamo avuto continue interlocuzioni con tutti i soci della Fondazione e in particolare con la Regione Basilicata, socio di maggioranza della Fondazione. Grazie al continuo dialogo con i soci, la Fondazione ha acquisito nel corso dell’anno le risorse necessarie sia per il funzionamento che per la progettazione. Con l’approvazione ad agosto da parte della Giunta regionale della delibera che affida alla Fondazione delle risorse importanti da parte della Regione, la strada che vediamo davanti a noi è chiara: una dotazione di 2,2 milioni di euro, di cui circa un milione destinati alla scena creativa locale, attraverso avvisi pubblici che la Fondazione pubblicherà tra fine settembre e primi di ottobre; bandi legati a quattro macro settori (musicale, festival cinematografici, convegni e rassegne culturali, residenze artistiche). L’obiettivo è quello di impegnare risorse per progetti selezionando proposte con una elevata qualità progettuale.

In questa seconda parte dell’anno la Fondazione torna a ricoprire un ruolo propulsivo anche sul fronte delle iniziative culturali portando a compimento l’acquisizione di un’opera permanente dell’artista Tomas Saraceno che sarà legata ad uno dei temi di attualità su cui la Fondazione intende lavorare, come quello dei cambiamenti climatici, con un ricco programma pubblico che si dispiega da ottobre a dicembre. Altri progetti di animazione culturale che vedranno impegnata la Fondazione nei prossimi mesi sono il bando Creative Communities, le celebrazioni legate al centenario di Rocco Scotellaro, l’iniziativa Matera Cielo Stellato.

Oltre a ricevere per la propria progettazione i contributi in arrivo dai soci, la Fondazione dovrà impegnarsi a “conquistare” ulteriori risorse, candidando propri progetti ai fondi di sviluppo e coesione e ai bandi europei, puntando in particolare sui temi di interesse come quello delle aree rurali e piccoli borghi che vivono il problema dello spopolamento e la fuga dei cervelli, o della relazione fra arte e democrazia, con l’obiettivo di creare un sempre maggiore dialogo fra la scena creativa locale e quella europea, a beneficio della crescita del territorio».

A proposito delle aree tematiche di interesse, la Fondazione, coerentemente con le nuove finalità indicate dal nuovo Statuto approvato alla fine del 2022, ha individuato cinque grandi aree che fanno da cornice ai contenuti dei progetti da costruire e realizzare: democrazia e partecipazione pubblica; sostenibilità ambientale e cambiamento climatico; benessere e riduzione delle disparità sociali; innovazione culturale e digitalizzazione; sviluppo delle imprese creative e vita culturale. Le aree tematiche incrociano le impostazioni strategiche alla base dei Fondi europei per la politica di coesione con i suoi obiettivi strategici (Europa più intelligente; più verde; più connessa; più sociale e inclusiva; più vicina ai cittadini), attuati in Italia attraverso i Programmi Regionali, compreso quello della Regione Basilicata approvato nel dicembre 2022.

La Fondazione opera soprattutto come “fondazione di progettazione culturale": la dotazione di risorse, in arrivo dai soci e da altre fonti, serve a sostenere un’attività interna di progettazione il cui scopo principale è l’ideazione e lo sviluppo di iniziative e interventi nel settore creativo e culturale che possono essere realizzati dalla Fondazione, affidati ad imprese, artisti e operatori del settore o prodotti insieme a loro. Un'ulteriore possibile area di lavoro è data dalla progettazione e dalla gestione da parte della Fondazione di specifiche infrastrutture culturali, in particolare i contenitori culturali la cui proprietà è in capo ai soci della Fondazione e in generale agli enti locali della Basilicata.

Link diretto al documento: https://amministrazionetrasparente.matera-basilicata2019.it/download/del13-2023_all1_piano-strategico-indirizzo-strategico-650c4ed39f95c.pdf

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Il Polo Bibliotecario di Potenza, la Fondazione Matera Basilicata 2019 e l’Istituto comprensivo di Bella, in collaborazione con AIB - Associazione Italiana Biblioteche Sezione Basilicata, organizzano il 25 e 26 settembre prossimi un doppio appuntamento fra Potenza e Matera dedicato al ruolo delle biblioteche nell’infrastruttura sociale, attraverso l’incontro con Antonella Agnoli, autrice del volume “La casa di tutti. Città e biblioteche” (Editori Laterza, 2023).

Grazie alla presenza di Antonella Agnoli, profonda conoscitrice dei luoghi della conoscenza condivisa e acuta interprete delle dinamiche che legano le biblioteche e le città, i due incontri saranno l’occasione per confrontarsi con amministratori, bibliotecari, lettori, animatori culturali e sociali e cittadini sul futuro dei nostri centri, che passa anche da una rinnovata visione dei presidi bibliotecari in essi presenti.

Il 25 settembre alle ore 16:00, nella sede del Polo Bibliotecario di Potenza (Via don Minozzi), l’autrice dialogherà con Luigi Catalani, il direttore del Polo, Mario Priore, docente dell’Istituto comprensivo di Bella, Fedele Congedo, progettista di processi partecipativi, Giovanni Padula, Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019. Porgeranno i saluti Dina Sileo, Presidente della quarta commissione del Consiglio regionale della Basilicata con delega alla Cultura, e Alessandra Sagarese, assessore alla pubblica istruzione del Comune di Potenza. L’incontro si inserisce nell’ambito della collaborazione tra il Polo Bibliotecario di Potenza e l’Istituto Comprensivo di Bella, Scuola Polo per la promozione della lettura e delle biblioteche scolastiche per la Basilicata.  

Il 26 settembre l’appuntamento si sposta a Matera, nello spazio di Ecoverticale alle 18:30 (via d’Addozio, 141), dove in dialogo con Antonella Agnoli ci saranno Rita Orlando, project manager della Fondazione Matera Basilicata 2019, Emmanuele Curti, Lo Stato dei Luoghi, il direttore Luigi Catalani. Porterà i saluti l’Assessore alla cultura del Comune di Matera, Tiziana D’Oppido. L'incontro materano nasce dalla collaborazione avviata tra il Polo Bibliotecario di Potenza e la Fondazione Matera Basilicata 2019 su due iniziative: un progetto sui presidi culturali nelle aree interne, candidabile ai fondi sviluppo e coesione e il programma di residenze creative nelle aree interne della Basilicata "Creative Communities" che mira a ideare un nuovo modello di presidio culturale, a scala regionale, con al centro una biblioteca.

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Dopo il successo dello scorso anno, la Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School lanciano due nuovi bandi per la seconda edizione del progetto “Comunità Creative. Programma di residenze di co-creazione” in memoria di David Sassoli.

Il progetto, realizzato in collaborazione con il Polo Bibliotecario di Potenza, con il supporto de Lo Stato dei Luoghi e il Patto per la Lettura del Lagonegrese e con il patrocinio dei Comuni Balvano, Filiano, Latronico, Miglionico, intende promuovere un programma di residenze creative nelle aree interne della Basilicata, finalizzato ad ideare un nuovo modello di presidio culturale, a scala regionale, con al centro una biblioteca.

Durante l’anno da Capitale Europea della Cultura, Matera è stata un esempio di come città medio-piccole, collocate in aree marginali, possano promuovere e dar luogo a nuovi modelli di cultura fortemente partecipata, dimostrando come molto spesso i vincoli sono un’occasione per ripensare e riprogettare i modi di produrre e abitare la cultura.

Da qui la volontà di disegnare un modello per la creazione di presidi culturali territoriali, che possano svolgere un duplice ruolo di spazio educativo e di aggregazione insieme all’erogazione di servizi di base, con l’obiettivo di favorire, nei contesti maggiormente caratterizzati da povertà economica e relazionale, l’accesso alla cultura, alla socialità e all’educazione, creando occasioni di partecipazione e cambiamento sociale ed offrendo servizi di welfare di prossimità e servizi per i visitatori.

Le biblioteche hanno la caratteristica di essere distribuite capillarmente sul territorio, sono presidi di democrazia e di parità tra i cittadini e promuovono la coesione sociale e il benessere delle comunità locali attraverso la cultura. La sfida del nostro tempo è quella di sostenere l'attività e la centralità delle biblioteche rendendole luoghi sempre più sostenibili, attrattivi, accessibili, inclusivi e in grado di rispondere ai bisogni delle persone nei diversi territori di riferimento.

I due avvisi pubblici sono destinati a individuare rispettivamente quattro giovani professionisti, esperti in progettazione culturale, community management, experience design, progettazione partecipativa, design thinking per la cultura, social design, social innovation, e quattro imprese culturali e creative operanti in Basilicata, chiamati a realizzare una residenza creativa della durata complessiva di sei settimane tra ottobre e dicembre 2023.

I soggetti selezionati lavoreranno insieme per la creazione di un modello di biblioteca/presidio culturale, inteso come spazio ibrido, spostandosi a rotazione in uno dei quattro comuni lucani scelti per lo studio pilota del progetto, sulla base delle loro diverse caratteristiche: Balvano (PZ), Filiano (PZ), Latronico (PZ), Miglionico (MT). Il team di lavoro sarà affiancato anche dai rappresentanti di quattro associazioni locali dei comuni coinvolti nella residenza e da un coordinatore, individuati dalla Fondazione.

I requisiti di accesso, la procedura di selezione, il programma della residenza e le informazioni sulle modalità di partecipazione sono indicati nei due avvisi (Esperti e Imprese Culturali e Creative), disponibili sul sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it. Le candidature dovranno pervenire entro e non oltre le ore 23.59 del 17 settembre 2023.

In allegato foto della residenza di co-creazione svolta nel 2022 nel comune di Forenza (PZ).

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 esprime il suo profondo cordoglio per la prematura scomparsa, dovuta ad una malattia contro cui combatteva da tempo, dell'artista, designer relazionale e progettista culturale Anna Cellamare. Attiva in Puglia, fra Trani e Bisceglie, Anna è stata una delle giovani professioniste che hanno preso parte al progetto di Matera 2019 Open Design School. Una straordinaria compagna di viaggio, della cui intelligenza generosa abbiamo avuto il privilegio di poter godere, sempre aperta alla meraviglia e a guardare al futuro.

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Comporre e scomporre un’opera d’arte frutto del lavoro corale e appassionato di un gruppo di persone è l’elemento che accomuna la tecnica settecentesca dei Tableaux Vivants e la lunga tradizione del carro trionfale della Madonna della Bruna. Nell’ambito delle celebrazioni della 634° edizione della Festa della Bruna, la Fondazione Matera Basilicata 2019 e l’Associazione Maria SS della Bruna, in collaborazione con il Museo nazionale di Matera, presentano lo spettacolo “Tableaux Vivants da Caravaggio” che andrà in scena sabato 8 luglio alle 21:00 nel cortile dell’Ex Ospedale di San Rocco, per la regia di Dora De Maio, in collaborazione con Mauro Milanese.

Lo spettacolo rappresenta l’esito del laboratorio teatrale “L’ombra e la grazia. Ricreare quadri per abitare corpi” realizzato nel mese di giugno dalla Compagnia Ludovica Rambelli, cui hanno preso parte 14 cittadini che hanno risposto alla chiamata pubblica lanciata dalla Fondazione e dall’Associazione. Un gruppo eterogeneo, composto da persone giovani e meno giovani fra lavoratori, studenti, pensionati, provenienti da Matera e della provincia di Bari, alcuni già protagonisti, altri alla prima esperienza nelle progettualità di partecipazione attiva durante Matera 2019, si è messo in gioco a livello fisico e mentale, per entrare in relazione profonda con l’altro e lavorare insieme alla ricostruzione umana delle tele del Caravaggio. 

Durante lo spettacolo, il pubblico potrà assistere alla composizione dal vivo di 26 fra i più celebri quadri dell’artista, fra cui la Deposizione, la Morte della Vergine, la Madonna dei Pellegrini, il martirio di Santa Lucia, realizzati sia dai cittadini coinvolti nel laboratorio, sia dagli attori professionisti della Compagnia Ludovica Rambelli, famosa per la tecnica dei Tableaux Vivants. Sulle note dei più celebri compositori di musica classica come Mozart e Bach, arte pittorica e arte teatrale si sovrapporranno gradatamente fino a coincidere in maniera perfetta.

«La forza di questo lavoro – spiega la regista Dora De Maio che ha coordinato il laboratorio con i cittadini a Matera -  è data dal fatto che è al contempo lavoro su se stessi e lavoro corale: imparare una nuova forma di relazione, in cui l’altro viene prima di me e in cui non posso fare senza di lui e viceversa; saper camminare insieme, seguendo lo stesso ritmo, la stessa direzione ed essere capaci per un istante di fermare il tempo e restituire agli occhi dello spettatore la meraviglia, un breve stato di grazia in cui il quadro si manifesta, ma non per mia volontà, solo grazie all’incontro di corpi, che senza darsi alcun segnale, decidono di fermarsi, passando dall’ombra alla luce, rinunciano insieme alla propria individualità e danno vita a Madonne, Santi e poveri Cristi. Proprio seguendo le orme di Caravaggio, diventiamo modelli da dipingere, dopo aver preso il divertimento di creare un costume con pochi drappi e una scena con semplici oggetti. La nostra ricerca non mira a una bellezza estetizzante e vuota, bensì a una bellezza sublime, data dall’unicità di ogni essere umano».

L’ingresso allo spettacolo “Tableaux Vivants da Caravaggio” è gratuito e libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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Matera 2019 continua ad essere un modello da studiare per le città che si candidano al titolo di Capitale Europea della Cultura. Nelle giornate del 15 e 16 giugno, una delegazione del Ministero della Cultura e del Patrimonio nazionale polacco, dopo aver fatto tappa a Roma presso il Ministero della Cultura, è stata in visita a Matera per approfondire il percorso della Capitale europea della Cultura in vista del 2029, quando a celebrare questo titolo sarà una città polacca.

La visita della delegazione ha fatto seguito all’incontro svoltosi a Varsavia lo scorso gennaio, dedicato alle città polacche interessate a candidarsi al titolo Ecoc, cui ha preso parte il Direttore della Fondazione Basilicata 2019, Giovanni Padula, chiamato a raccontare l’esperienza di Matera 2019 e le nuove sfide che attendono la Fondazione.

Nella due giorni materana, la delegazione composta da Monika Smoleń-Bromska, Direttore del Dipartimento per gli Affari Europei e i Fondi, Monika Krzyżanowska-Piróg, Capo della Divisione progetti di investimento, Joanna Gęziak-Kusio, Capo specialista del team di promozione, Tomasz Skorupski, Capo specialista della Divisione progetti di investimento, Andrzej Podściański, Capo specialista della Divisione progetti internazionali e affari europei, ha incontrato alcuni dei project leader della scena creativa lucana che hanno coprodotto i progetti di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e che ancora oggi lavorano sull’eredità di queste progettualità.

In particolare, il gruppo ha potuto sperimentare il progetto “Silent City experience”, un tour tra creatività e fantasia, dedicato alla città di Matera, alla sua storia e ai suoi abitanti, nato dal progetto di community opera “Silent City” della Compagnia Teatrale l’Albero, e fare la visita emozionale del percorso “La Secretissima Camera de Lo Core” prodotta dal Teatro dei Sassi che racconta la città attraverso le emozioni dei suoi cittadini. La delegazione ha altresì visitato le sedi Ridola e Lanfranchi del Museo nazionale di Matera, che nel 2019 hanno ospitato le grandi mostre della Capitale Europea della Cultura. Un momento di confronto sui temi del coinvolgimento delle comunità e del rafforzamento delle competenze dei creativi nel percorso di Matera 2019 si è svolto con i team dell’associazione Casa Netural e dello IAC – Centro arti integrate. L’incontro con il fondatore della testata Ecocnews, Serafino Paternoster, è stato funzionale per conoscere questa progettualità dedicata alle Capitali europee e nazionali della Cultura, nata proprio dall’esperienza di comunicazione di Matera 2019.

A chiudere le giornate è stato l’incontro con il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula, e la responsabile della progettazione culturale e networking, Rita Orlando, durante il quale sono stati approfonditi il ruolo strategico che svolge il Ministero della Cultura nel processo Ecoc, la necessità di lavorare alla legacy ben prima della fine dell’anno del titolo nonché di raccogliere i relativi dati in itinere per un efficace monitoraggio, i limiti della burocrazia e al contempo l’importanza della formazione dei funzionari pubblici per gestire questo complesso processo.

“La delegazione – sottolinea il direttore Giovanni Padula - ha apprezzato l’investimento in competenze fatto durante il percorso di Matera 2019, trasferito dalla voce diretta dei project leader lucani, ed ha toccato con mano il processo di co-creazione messo in campo per la Capitale europea della cultura, insieme agli effetti che tale processo di innovazione culturale può produrre. Alla delegazione abbiamo trasferito anche le lezioni che stiamo imparando per affrontare il passaggio dalla fase di gestione del titolo alla fase di gestione dell’eredità in cui è cruciale la ricerca di nuovi finanziamenti e lo sviluppo di nuovi progetti”.

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Partecipazione dei cittadini e valorizzazione della tradizione attraverso le arti e la sperimentazione sono gli elementi caratterizzanti il nuovo progetto della Fondazione Matera Basilicata 2019 e l'associazione Maria SS della Bruna, che anche quest'anno rinnovano la loro lunga collaborazione per la festa della Madonna della Bruna.

Cittadini permanenti e temporanei sono chiamati a prendere parte, nel mese di giugno, al laboratorio teatrale intensivo "L'ombra e la grazia. Ricreare quadri per abitare corpi" guidati dalla Compagnia Ludovica Rampelli Teatro per la realizzazione dello spettacolo Tableaux Vivants da Caravaggio che andrà in scena l'8 luglio in piazza San Pietro Caveoso alle ore 21:00 per la regia di Dora De Maio.

Lo spettacolo dei tableaux vivants raccoglie al suo interno sia la componente artistica sia quella religiosa: nei quadri plastici si fondono infatti pittura, fotografia, teatro, musica e linguaggio del corpo, restituendo nelle immagini rappresentante sul palco le scene ispirate al Vangelo e alla Bibbia. Obiettivo condiviso della Fondazione e dell'Associazione è infatti la valorizzazione della Festa della Bruna con l'allargamento del programma culturale ad essa connesso, facendo emergere la dimensione comunitaria, religiosa e artistica, partecipata e inclusiva, creando al contempo un'offerta turistico-culturale.

Al laboratorio potranno prendere parte 15 cittadini fra i 16 e i 65 anni. Non è richiesto nessun tipo di esperienza precedente, né di danza né di teatro, ma solo un ottimo stato di salute fisica e un'attitudine al lavoro corporeo.

Il laboratorio è strutturato in due fasi: la prima prevede un training fisico utile a sviluppare il ritmo, la gestualità, l'uso degli equilibri, la relazione con lo spazio, l'autocontrollo e la relazione armonica all'interno del gruppo di lavoro. Nella seconda sono previste elaborazioni di partiture di improvvisazioni, e la costruzione di tableaux vivants su Caravaggio.

L'impegno richiesto è di 6 ore al giorno nel fine settimana, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00, secondo il seguente calendario: venerdì 2 e sabato 3 giugno, venerdì 9 e sabato 10 giugno, sabato 17 e domenica 18 giugno, sabato 24 e domenica 25 giugno.

Il laboratorio si svolgerà nell'auditorium della parrocchia di Cristo Re (Via Antonio Gramsci, 11). Per partecipare è necessario inviare una mail all'indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. entro lunedì 29 maggio ore 12:00, specificando nome, cognome, data di nascita e contatto telefonico (per i minori dovrà provvedere il genitore). Le adesioni saranno accolte in ordine di arrivo. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web istituzionale www.matera-basilicata2019.it (link diretto http://bit.ly/tableauxvivants_2023 ).

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Il Direttore e tutto il team della Fondazione Matera Basilicata 2019 esprimono il loro cordoglio per l’improvvisa scomparsa dell’amico e collega, l’architetto Tonio Acito, unendosi all’immenso dolore che ha colpito la moglie Silvia, i figli Mauro e Laura, il fratello Gigi e la famiglia tutta.
Tonio Acito è stato una figura centrale per la città di Matera e nel suo percorso di Capitale Europea della Cultura 2019, che ha incoraggiato, sostenuto e facilitato sin dalla fase di candidatura. A lui si deve, nel 2017, la progettazione del nuovo allestimento della Cava del Sole in vista del 2019, che puntava a valorizzare, con grande rispetto per l’ambiente, il sistema delle Cave materane, di cui Tonio era uno dei massimi esperti.
La sua morte è una perdita immensa per il mondo dell’architettura, per la comunità materana e per noi che con lui abbiamo condiviso tantissimi momenti, lavorando al comune obiettivo di rendere Matera un città europea attraverso la cultura. La sua creatività ci lascia esempi e insegnamenti di cui continueremo a fare tesoro.

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Con la cultura si viaggia: e le sinergie tra Matera e le aree interne della Basilicata sono lo strumento fondamentale per far arrivare il turista culturale dalla Capitale europea della Cultura al resto della regione. È stato questo il focus al centro dell’incontro promosso ieri da Fondazione Matera Basilicata 2019, Regione Basilicata e Comune di Matera alla Bit di Milano all’interno dello spazio espositivo di Apt Basilicata e moderato dal direttore della Fondazione, Giovanni Padula.

Ad aprire l’incontro il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, che ha sottolineato quanto le aree interne possano essere una risorsa per la città di Matera per aumentare la permanenza del visitatore, evidenziando altresì le progettualità cui l’amministrazione comunale sta lavorando, come la collaborazione con il Museo nazionale di Matera per creare un nuovo attrattore intorno alla Balena Giuliana, il bando biennale degli eventi per promuovere una programmazione più ampia, la sinergia con il mondo del cinema per far sì che la città non sia solo un set diffuso, ma un luogo in cui formare talenti e competenze di settore.

L’assessore alla Cultura del Comune di Matera, Tiziana D’Oppido, ha spiegato come nel 2023 la programmazione delle iniziative in città sarà legata ad importanti anniversari, quali i trent'anni della nomina di Matera a patrimonio Unesco, il centenario della nascita di Rocco Scotellaro, gli ottant'anni dall’eccidio di Matera, i settant' anni del Borgo La Martella. Oltre alle iniziative legate alla 634° edizione della Festa della Bruna, si punta inoltre a storicizzare alcune manifestazioni ben consolidate, in particolare quelle di carattere musicale. In parallelo si sta lavorando ai contenitori culturali come le Fabbriche del sapere, la Casa del cinema, la Casa tecnologie emergenti, il teatro Quaroni, gli spazi nelle periferie come quello inaugurato a Spine Bianche, Palazzo Acito con il progetto nato da Matera 2019 “La secretissima camera de lo core”, che racconta la città attraverso le emozioni dei suoi cittadini.

Il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula, ha illustrato i temi e le progettualità su cui la Fondazione intende lavorare in questo suo nuovo corso, creando connessioni fra Matera e il resto della regione: il cambiamento climatico e la sostenibilità ambientale, anche in relazione alla fragilità dei nostri territori; l’innovazione e la digitalizzazione, attraverso la creazione di un grande archivio di memorie di quanti sono andata via dalla Basilicata; le residenze artistiche come attivatori di processi di co-creazione nelle aree interne e al contempo come strumento di ingaggio del visitatore.

Sul binomio arte e aree interne, due delle realtà virtuose attive in Basilicata presentate alla Bit sono state l’associazione Artepollino, che lavora nel Parco nazionale del Pollino, e il festival di arte pubblica AppARTEngo a Stigliano (MT). A rappresentare la prima è stato il presidente Gaetano Lofrano, che ha spiegato come l'inserimento di opere d’arte all’interno di un’area protetta quale quella del Parco ha consentito di attrarre un nuovo pubblico, dando la possibilità agli artisti coinvolti di andare alla scoperta del territorio e reinterpretarlo con uno sguardo differente. Pietro Micucci, ideatore di AppARTEngo, ha invece raccontato il festival come un manifesto del senso di appartenenza, capace di mostrare la Basilicata più accogliente e creativa. Attraverso lo sguardo di artisti nazionali e internazionali, si è puntato a ricostruire un’identità locale che si era ormai smarrita, riuscendo a reinterpretare le proprie radici.

A chiusura dell’incontro, sono intervenuti anche il Direttore di Apt Basilicata Antonio Nicoletti, il sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli, il sindaco di Pisticci, Domenico Albano, l’esperta di turismo delle radici Sonia Ferrari dell’Università della Calabria.

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Educare alle creatività e al rispetto dell’ambiente attraverso il coinvolgimento attivo della comunità è il miglior metodo per salvaguardare i nostri luoghi e riempirli di bellezza. È questo l’insegnamento che gli alunni dell’Istituto comprensivo di Miglionico si portano dall’esperienza di realizzazione dell’orto giardino di comunità, inaugurato ieri nello spazio verde del Centro Polivalente “D’Amoroso Foco” del comune della collina materana.

Nato dalla collaborazione avviata lo scorso dicembre tra Fondazione Matera Basilicata 2019, Comune e Istituto comprensivo di Miglionico, il progetto ha coinvolto gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado che hanno dapprima appreso in classe e poi sperimentato sul campo le tecniche di giardinaggio e messa a dimora delle piante, ma anche l’ibridazione fra natura e arte. Due sono stati infatti i laboratori che li hanno visti protagonisti e i cui esiti sono stati esposti in mostra per l’inaugurazione: uno sulla conoscenza delle piante attraverso la tecnica del frottage, l’altro sulla progettazione di gruppo mediante il disegno dell’orto ideale su carta con tecnica mista. Nelle attività di giardinaggio, i ragazzi sono stati affiancati anche dai cittadini-giardinieri dell’associazione “Giardino Evolutivo”, nata dal percorso di Matera 2019, che si prende cura del giardino di comunità realizzato negli spazi esterni del Casino Padula di Matera.

«La realizzazione di questo orto giardino – ha sottolineato l’Assessore alla Cultura del Comune di Miglionico, Giulio Traietta - è stata l’occasione per rafforzare la nostra collaborazione con enti quali la Fondazione Matera Basilicata 2019, che deve avere sempre più questo ruolo di contaminazione per i comuni lucani, e la scuola, dove si formano i nostri concittadini di domani. Il messaggio che come amministratori vogliamo lanciare è che gli spazi pubblici sono a disposizione di tutti, ma responsabilizzarsi nei confronti di questi spazi significa far crescere una comunità e stimolarla alla cura del bene comune. Iniziare questo percorso dalla più tenera età ci aiuta a costruire un cittadino molto più consapevole degli spazi che abita, ma anche dei propri diritti e doveri».

«I temi dell'ambiente, dell'agroecologia, delle relazioni sociali e dei beni comuni, di grande attualità per i nostri tempi, sono tutti racchiusi nella dimensione degli orti urbani e dei giardini di comunità – ha evidenziato Massimiliano Burgi, responsabile Dimensione città e cittadini della Fondazione e coordinatore del progetto -. L'esperienza della Fondazione su questi temi, sviluppata in particolare attraverso il progetto “Gardentopia”, è ampia ma ogni volta la realizzazione di un orto giardino è un'avventura avvincente e coinvolgente, in particolare con le comunità delle aree interne. Anche per il giardino di Miglionico abbiamo sperimentato da subito una bella sinergia con l’Amministrazione comunale e l’Istituto comprensivo, coinvolgendo cittadini di ogni età a partire dagli alunni della scuola, invitati a ripensare i propri luoghi e riempirli di bellezza, attraverso la fusione fra creatività e ambiente».

«Siamo davvero lieti – ha spiegato la Dirigente dell’Istituto comprensivo di Miglionico, Alma Tigre - di aver potuto avviare questa collaborazione con la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Comune nell’ambito dei “Patti educativi di comunità”, una preziosa opportunità per creare sinergie e fare aprire le scuole al territorio, consentendo al contempo ai ragazzi di realizzare attività che vanno ad arricchire il loro percorso scolastico tradizionale, come nel caso della costruzione di un orto giardino. La risposta entusiasta dei nostri studenti al progetto ci dice quanto sia importante sensibilizzare le giovani generazioni sui temi della cittadinanza attiva, stimolandoli alla cura del territorio e attivando processi virtuosi, che aprano a progetti di futuro da realizzare qui, dove si è nati e cresciuti. Processi che da loro si estendano anche alle famiglie e all’intera comunità»

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“Con la cultura si viaggia. Creatività e accoglienza a Matera e in Basilicata” è il titolo dell’incontro a cura di Fondazione Matera Basilicata 2019, Regione Basilicata e Comune di Matera per la Bit- Borsa internazionale del turismo di Milano, in programma il 12 febbraio alle 16:00 nello spazio espositivo dell’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata (Pad. 3 - Stand C57 C59 D56 D58).

I temi al centro dell’incontro saranno l’impatto che l'esperienza di Matera, Capitale europea della cultura nel 2019, ha avuto sul turismo e sull'economia in generale, la relazione che lega la cultura al turismo, le prospettive per la città di Matera e la regione Basilicata dopo l'anno di Capitale europea della cultura. Saranno altresì anticipate alcune delle progettualità che vedranno la collaborazione tra Fondazione Matera Basilicata 2019 e Apt Basilicata legate al turismo delle radici e alle celebrazioni in onore di Rocco Scotellaro.

All’incontro prenderanno parte il direttore generale della Fondazione Matera - Basilicata 2019, Giovanni Padula, l’assessore all'Ambiente ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, l’assessore alla Cultura del Comune di Matera, Tiziana D’Oppido, Gaetano Lofrano dell’associazione ArtePollino che lavora sulle connessioni fra ambiente e cultura nell’area del Parco del Pollino, Pietro Micucci organizzatore del Festival Internazionale di arte pubblica “AppARTengo” a Stigliano (MT). Le due realtà lucane, attive nelle aree più interne della Basilicata, rappresentano delle best practice sul territorio per la loro capacità di attrarre visitatori da ogni parte del mondo, grazie alla loro proposta creativa e di accoglienza. Un modello su cui la Fondazione Matera Basilicata 2019 intende lavorare nel suo nuovo mandato, attivando delle relazioni sempre più strette fra la città di Matera, porta di accesso per scoprire la Basilicata dopo l’esperienza del 2019, e le aree più periferiche della regione.

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Dopo le attività preparatorie del mese di dicembre, si inaugura venerdì 13 gennaio alle ore 12:00, nello spazio verde del Centro Polivalente “D’Amoroso Foco”, il primo orto giardino di comunità di Miglionico (MT), frutto della collaborazione tra la Fondazione Matera Basilicata 2019, il Comune e l’Istituto Comprensivo di Miglionico.

Questa progettualità nasce dalla sinergia avviata a ottobre 2020 tra la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Comune di Miglionico per la creazione di allestimenti, da parte di Open Design School, per lo spazio dedicato ad attività performative all’interno del centro “D’Amoroso Foco” nell’ambito del bando “Ultimo miglio”. Nel 2022 la collaborazione si è ampliata alla valorizzazione dello spazio verde del centro, in continuità con il progetto “Gardentopia” di Matera 2019 dedicato alla cittadinanza attiva e la cura del verde urbano. Grazie al coinvolgimento dell’Istituto comprensivo di Miglionico, con cui il Comune è in procinto di sottoscrivere i “Patti educativi di comunità”, si è così avviata la creazione di un orto giardino con l’obiettivo di dare nuova vita ad uno spazio verde del comune, rendendolo anche luogo di aggregazione in cui generazioni diverse condividono il tema della sostenibilità ambientale, dell’agricoltura ecologica e del Bene comune.

Protagonisti del progetto sono stati nel mese scorso gli alunni di alcune classi dell’Istituto Comprensivo di Miglionico. Per cominciare, i ragazzi hanno svolto delle attività laboratoriali all’interno della scuola, guidati da Massimiliano Burgi, responsabile Dimensione città e cittadini della Fondazione, per apprendere le prime nozioni di giardinaggio e scelta delle piante, selezionando quelle autoctone e i frutti minori, che risultano compatibili con il paesaggio miglionichese. Durante i laboratori i ragazzi hanno lavorato anche sulle connessioni fra natura e arte grazie al supporto dell’artista Marica Montemurro, dando vita a delle creazioni che saranno esposte in mostra. In una seconda fase i ragazzi, aiutati anche dalle loro famiglie, sono invece passati alle attività di giardinaggio sul campo, con la preparazione del terreno e la messa a dimora di piante e alberi, guidati dall’agronomo Andrea Camassa e dai cittadini-giardinieri dell’Associazione “Giardino Evolutivo” di Matera, costituita nel novembre 2022 per dare continuità all’esperienza informale sviluppata a partire dal 2019 nel giardino di comunità di Casino Padula, dove la Fondazione ha avviato un percorso di cura degli orti urbani, insieme all’artista Luigi Coppola.

All’inaugurazione dell’orto giardino di Miglionico saranno presenti i rappresentanti del Comune, della scuola e della Fondazione, insieme a tutta la comunità che ha collaborato alla realizzazione dello spazio verde. La cittadinanza è invitata a partecipare.

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«A un anno dalla scomparsa di David Sassoli, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 intende mettere al centro della propria attività, con convinzione, le tematiche a lui più care, quei valori e quelle urgenze che Sassoli da Presidente del Parlamento Europeo ha più volte scandito durante la sua azione – sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula -.
David Sassoli ha stabilito un legame particolare e profondo con l’intera Basilicata: è stato lui a chiudere a Matera, il 20 dicembre 2019, l’anno della Capitale Europea della Cultura, con un discorso di grande respiro europeista che in questi giorni ritroviamo pubblicato all’interno del volume “La saggezza e l’audacia. Discorsi per l’Italia e per l’Europa”. Oggi, ancora di più, le sue parole di quella importante giornata risuonano chiare: “Non ci vuole coraggio ad alzare i muri, ci vuole coraggio a scavalcarli”.
La cultura aiuta a superare i muri e le divisioni. Aiuta a modificare i comportamenti, a diffondere i principi e i valori democratici, a portare a galla le urgenze: dal clima, alle disuguaglianze. Sassoli è stato sempre lucido nel trovare i legami tra le sfide che abbiamo davanti: richiamandosi alle idee del professor Giorgio La Pira e dello storico Fernand Braudel ha parlato del nostro continente come di un “pluriverso di popoli”. Ci ha costantemente ricordato che non riusciremo a salvare la Terra se allo stesso tempo non risolviamo i conflitti e le ingiustizie. Nell’anno della Presidenza italiana del G20, Sassoli tenne a Bologna un discorso per il Forum Interfaith che riunisce le organizzazioni interreligiose e interculturali. Vogliamo ritornare su un suo pensiero:
"In un periodo in cui si cerca riparo, consolazione nella riscoperta della piccola dimensione o delle piccole patrie, è importante ribadire che oggi tutto si lega, “tutto è connesso”, che la risposta non è chiudersi in se stessi ma agire insieme, “prendersi cura” l’uno dell’altro, e affrontare con spirito di concordia e fraternità le emergenze del nostro tempo che vanno dal cambiamento climatico alle migrazioni, dalle sfide tecnologiche alle disuguaglianze economiche e finanziarie, al forte “scarto” tra ricchi e privilegiati ed enormi masse di povertà".
Attraverso la programmazione culturale della Fondazione intendiamo rimanere fedeli a questi principi e a questa chiamata all’azione. Nel 2022 lo abbiamo fatto, insieme alla sua famiglia, lanciando da una gremita Cava del Sole a lui da poco intitolata, un bando di residenze di co-creazione per giovani artisti dell’area euromediterranea che abbiamo portato nei comuni delle aree interne della Basilicata per lavorare con le comunità e i creativi locali. Nei prossimi mesi continueremo a farlo mettendo al centro della nostra attività l’accesso universale alla cultura e la sensibilizzazione verso il tema del cambiamento climatico che non può prescindere dal tema delle acute disuguaglianze. Lo faremo partendo dalla nostra regione e dallo spazio privilegiato del Mediterraneo come luogo di incontro di culture che crea dialogo e opportunità. Se l’Europa è assente in questo spazio culturale aumentano i conflitti, ha ammonito Sassoli. Seguendo il suo esempio, in questo grande spazio in cui lui ha vissuto con saggezza e con audacia, noi ci saremo».

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Si è svolta questo pomeriggio in teleconferenza, l’annunciata riunione del Consiglio di amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019. Il Cda ha ratificato le deliberazioni sulle modifiche statutarie della Fondazione, così come approvate dal Consiglio di indirizzo. In relazione ai nuovi obiettivi da perseguire, sia nel contesto regionale che in quello nazionale e internazionale, il direttore generale, Giovanni Padula, ha illustrato il Piano delle attività che si potranno mettere in campo a partire dal nuovo anno, avendo un orizzonte temporale di azione molto lungo, quale quello del 2035. La Fondazione lavorerà prioritariamente sulla progettazione, valutando anche la possibilità della gestione di contenitori culturali. Insieme al contributo dei soci, si è stabilito che le attività della Fondazione potranno essere sostenute attraverso affidamenti e convenzioni con gli stessi soci, fondi ministeriali o rivenienti da autorità di gestione, bandi nazionali ed europei, a cui la Fondazione potrà candidarsi anche sulla base delle esperienze pregresse e di network già consolidate, oltre ad eventuali partner privati e co-finanziamenti. Il Consiglio ha anche ratificato il bilancio di previsione 2022 e approvato il differimento per quello 2023, in attesa della formalizzazione dei contributi da parte di soci. Infine, in linea con quanto previsto dall’Avviso pubblico per il conferimento dell’incarico di direttore della Fondazione, è stato prorogato di altri 12 mesi il contratto a Padula. All’incontro hanno preso parte il presidente della Fondazione e sindaco di Matera, Domenico Bennardi, il vice presidente e presidente della Camera di commercio della Basilicata, Michele Somma; il capo Gabinetto Michele Busciolano, su delega del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, il professor Ferdinando Mirizzi, su delega del rettore dell’università degli studi della Basilicata, Ignazio Marcello Mancini, il dg Padula, i revisori dei conti Stefano Bitetti, Silvana Mecca e Caterina Garofalo.

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“Nud (Niente) - Dai luoghi comuni ai luoghi di comunità, attraverso un racconto diffuso per il paese”, “The last things. Polifonia per Rionero”, “Basilicata calling. People of Tursi”, “We are Here -Celebrazione delle ricette e della vita della comunità locale attraverso installazioni d'arte pubblica” sono gli esiti finali delle residenze creative nei comuni lucani di Forenza, Rionero in Vulture, Tursi e Stigliano, presentati nel corso del fine settimana a chiusura del programma “Creative Communities” in memoria di David Sassoli, promosso dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School insieme a diversi partner nazionali ed europei.

Se il maltempo non ha consentito lo svolgimento delle iniziative programmate all’aperto, non è stato invece fermato il desiderio delle comunità di ritrovarsi tutti insieme a conclusione delle tre settimane di residenza, durante le quali i quattro creativi selezionati, il collettivo Happy Place per Tursi, il duo Anne Fehres e Luke Conroy per Stigliano, gli artisti Marco Piscopo per Forenza e Anna Serlenga per Rionero in Vulture, hanno sviluppato un percorso di co-creazione con i cittadini, supportati rispettivamente da quattro associazione del territorio, Tursi Digital Nomads , festival AppARTEngo, pro loco di Forenza, Vulcanica, e quattro realtà creative lucane, Casa Netural, Artepollino, Gommalacca, Allelammie.

Una grande rete che ha messo in relazione tante persone diverse, ognuna delle quali ha dato il suo speciale contributo per provare ad abilitare attraverso l’arte e la cultura, i comuni delle nostre aree interne. Esito del processo compiuto sono stati una serie di prodotti su cui le comunità e le amministrazioni potranno continuare a lavorare. A Tursi sono state realizzate delle videochiamate fra la comunità e alcuni nomadi digitali di Berlino, per la condivisione del reciproco patrimonio materiale e immateriale. A Stigliano, insieme ai murales ispirati alle ricette locali condivise con gli artisti in residenza, è stata creata una mappa digitale delle opere di arte pubblica realizzate nel comune nel corso degli anni. A Forenza è stata creata una campagna di comunicazione basata su fotografie e ricordi dei cittadini che attraverso l’ironia fa emergere la ricchezza custodita in un piccolo paese, oltre gli stereotipi. A Rionero è stata prodotta una mappa interattiva con una inedita lettura della città, mediante le voci dei cittadini che qui sono nati, fra anziani e bambini, o che qui sono venuti a vivere come i migranti.

“La scelta di far lavorare insieme soggetti differenti è stata a nostro avviso una formula vincente per la buona riuscita del progetto – sottolinea Rita Orlando, responsabile progettazione culturale e networking della Fondazione Matera Basilicata 2019- . Si è voluto infatti non solo portare gli artisti da fuori a lavorare con le comunità, ma dare anche a queste un ruolo centrale, riconoscendo alle associazioni locali una capacità di progettazione e di azione accanto all’artista, che le ha rese parte attiva del processo. I creativi lucani convolti hanno avuto invece la possibilità di trasferire le loro competenze sulla co-creazione, sviluppate nel lungo percorso di Matera 2019, ma anche fare formazione essi stessi attraverso l’affiancamento al progetto che l’artista aveva in mente. Le amministrazioni locali hanno infine riconosciuto e attestato l’importanza di questo tipo di pratiche di creazione artistica per portare nuove prospettive nelle loro comunità. Da un lato infatti la cittadinanza temporanea può diventare un meccanismo virtuoso per accrescere il numero di persone che vive nei luoghi, trasformarli e abilitarli all’esterno. Dall’altro, la creatività e l’arte, al di là della bellezza dell’esperienza di creazione in sé, possono diventare utili strumenti per generare delle economie”.

Sul sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it è disponibile una sezione dedicata al programma “Creative Communities” con focus sulle quattro residenze creative, cui seguiranno una serie di pubblicazioni di raccolta e restituzione relative a processi e metodologie del progetto.

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Dopo tre settimane di lavoro dei creativi nelle comunità di Forenza, Rionero in Vulture, Stigliano e Tursi, si avvia a conclusione il programma euro-mediterraneo di residenza di co-creazione in memoria di David Sassoli “Creative Communities” promosso dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School in partnership con GO!2025 (Nova Gorica-Gorizia), la Capitale Europea dei Giovani Tirana EYC 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della cultura 2022 Esch (Lussemburgo), Kaunas (Lituania) e Novi Sad (Serbia). Dal 25 al 27 novembre, si terranno infatti gli esiti finali dei percorsi sviluppati con le comunità dai quattro giovani creativi selezionati, in collaborazione con le associazioni dei quattro comuni e le realtà della scena creativa lucana coinvolte nel progetto.

Si comincia venerdì 25 novembre a Tursi (MT) alle 18:00 nel Palazzo Monumentale fratelli Bruno (ex Municipio) dove ci sarà la mostra finale del progetto “Basilicata Calling - Un legame personale con l’Italia rurale” realizzato dal collettivo italo-tedesco Happy Place in collaborazione con Tursi Digital Nomads e Casa Netural. La mostra prevede il racconto foto-documentario del viaggio degli artisti nella comunità ospitante, una sezione di ritratti e un'installazione digitale chiamata #PeopleOfTursi, un'opera d'arte basata su immagini della comunità di Tursi condivise su Instagram. Saranno inoltre proiettate le registrazioni delle videochiamate attraverso cui la comunità di Tursi è stata messa in contatto con tre nomadi digitali di Berlino.

Sabato 26 novembre alle 10:30 a Stigliano (MT) ci sarà una passeggiata partecipativa e radioguidata per le vie del paese con partenza dall’ Hotel Mariano. Si andrà alla scoperta delle installazioni artistiche del progetto "We Are Here" realizzate nel corso della residenza artistica dal duo olandese Anne Fehres & Luke Conroy utilizzando il cibo come elemento di co-creazione, ma anche delle opere d’arte urbana realizzate da artisti internazionali nell’ambito del festival AppARTengo, tutte mappate grazie alla collaborazione con Artepollino. La passeggiata esplorativa si arricchirà dei racconti soggettivi ed emotivi da parte della comunità locale che ne fruisce quotidianamente o con la quale gli artisti si sono relazionati durante le residenze. In caso di maltempo (pioggia forte) l’evento si terrà presso lo spazio “Residenza d’artista” dove verranno presentati i risultati del progetto di residenza.

Domenica 27 novembre alle 11:00 a Forenza (PZ) l’artista Marco Piscopo, in collaborazione con la pro-loco di Forenza e la compagnia teatrale Gommalacca, invita ad un percorso tra i vicoli del paese, con partenza da Piazza Regina Margherita, per conoscere spazi dimenticati, attraverso la raccolta di fotografie e testimonianze di un paese che ha avuto il coraggio di raccontarsi, ascoltare storie di chi resiste e scoprire come dei luoghi comuni possano trasformarsi in luoghi di comunità. In caso di maltempo l'evento si terrà presso il Circolo ricreativo dove verranno presentati i risultati del progetto di residenza.

Nella stessa giornata, a Rionero in Vulture (PZ), l’artista Anna Serlenga, in collaborazione con le associazioni Vulcanica e Allelammie, organizza una passeggiata performativa in cuffie per le vie del paese, con partenza dal Piazzale della stazione alle 12:00, alle 15:00 e alle 16:00. Obiettivo è quello di restituire in maniera rituale la ricerca compiuta intorno alla Storia e alle trasformazioni del paese, mettendo in relazione un anziano over 80 di Rionero e un giovane del Mali di 20 anni, attraverso la creazione di una rete. Questo lavoro resterà impresso su una mappa della città attraverso disegni dei bambini delle scuole elementare e QRCodes. Il racconto del percorso, che sarà trasmesso in live streaming anche dalla radio locale, Radio Vulture, verrà condiviso anche attraverso una presentazione pubblica alle 17.30 nel Centro Anziani - Centro sociale “P.Sacco”. In caso di maltempo ci sarà solo quest’ultimo appuntamento, anticipato da una diretta su Radio Vulture a partire dalle 15:30.

Nel corso degli appuntamenti delle tre giornate continuerà il progetto artistico di narrazione digitale dei giovani creativi del TAM – Tower Art Museum di Matera che hanno seguito i progetti di residenza nei quattro comuni, raccontandolo in maniera originale sui canali social “Volevo solo aprire un museo”.

Le informazioni dettagliate sui singoli appuntamenti in programma e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito ufficiale https://www.matera-basilicata2019.it/it/news/2898-creative-communities-2022.html 

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Forenza, Rionero in Vulture, Stigliano e Tursi sono i quattro comuni lucani che ospiteranno il programma euro-mediterraneo di residenza di co-creazione “Comunità Creative” in memoria di David Sassoli realizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School in partnership con GO!2025 (Nova Gorica-Gorizia), la Capitale Europea dei Giovani Tirana EYC 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della cultura 2022 Esch (Lussemburgo), Kaunas (Lituania) e Novi Sad (Serbia).

Questa mattina, nello spazio Hubout di Matera, si è svolto l’incontro di presentazione fra i giovani creativi selezionati per il programma, i sindaci e le associazioni dei comuni ospitanti, le realtà della scena creativa lucana che favoriranno il processo di co-creazione con le comunità. La scelta dei comuni e dei creativi è stata fatta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, in accordo con la Commissione di valutazione, sulla base delle connessioni fra queste realtà e i progetti selezionati dal bando.

Forenza (PZ), esempio di piccolo comune interno della Basilicata, ospiterà il progetto “[R]existenzminimum - Resistere allo spopolamento, decolonizzare gli immaginari e reclamare una narrazione” dell’artista italiano Marco Piscopo, che sarà affiancato dalla compagnia teatrale Gommalacca, già molto attiva in questa comunità, e dalla Pro Loco.

A Rionero in Vulture (PZ), protagonista dell’eccidio nazifascista del settembre 1943, è stato abbinato il progetto dell’artista italiana Anna Serlenga “Last Things” sulla memoria storica. Ad accompagnarla nel suo lavoro di documentazione audio/video sarà l’associazione Allelammie, specializzata sulla produzione cinematografica, insieme all’associazione culturale Vulcanica, attiva sul territorio del Vulture.

L’esperienza dell’arte pubblica sviluppata a Stigliano (MT) dall’associazione organizzatrice del Festival appARTEngo si intreccerà infine al progetto che unisce cibo e arte del duo olandese Anne Fehres & Luke Conroy. Sempre a Stigliano, l’associazione Artepollino realizzerà la mappatura e la cartografia narrante delle opere d’arte murali già presenti nel paese, realizzate negli anni da appARTEngo, e delle grandi istallazioni artistiche che prenderanno vita nel corso della residenza.

Tursi (MT) accoglierà il collettivo italo-tedesco Happy Place con il suo progetto “Basilicata Calling – Un legame personale con l'Italia rurale”, con il supporto dell’associazione Tursi Digital Nomads, che qui ha avviato un progetto di accoglienza per nomadi digitali, e dell’associazione Casa Netural, che da anni lavora su progetti di innovazione sociale nelle aree rurali.

Il racconto dei quattro percorsi di residenza, che definiscono una geografia diversa della regione dettata dall’arte e dalla creatività, sarà infine raccontato attraverso i social media dai giovani creativi del “TAM – Tower Art Museum” di Matera, un museo finalmente in via di apertura dopo rocambolesche vicissitudini, narrate in modo originale attraverso la campagna “Volevo solo aprire un museo”.

Dopo questo primo incontro conoscitivo, i creativi selezionati raggiungeranno i luoghi delle residenze dove lavoreranno in co-creazione con le comunità e gli artisti lucani per tre settimane, organizzando periodicamente dei momenti di condivisione pubblica. Gli esiti di questi percorsi saranno presentati al pubblico fra il 25 e il 27 novembre nei quattro comuni.

“La Fondazione Matera Basilicata 2019 - sottolinea il Direttore Giovanni Padula - continua a lavorare su una dimensione territoriale ampia, registrando come nei comuni delle aree interne ci sia sempre più fermento e capacità di innovazione. La creatività al servizio di questa reattività e voglia di fare ha l’obiettivo proprio di generare ricadute positive su questi territori. Con la localizzazione dei quattro comuni scelti per il progetto copriamo un’area vasta della regione, facendo in modo che i creativi locali associati agli artisti in residenza si debbano spostare da un luogo all’altro, a favore di quel nomadismo interno che non può che arricchire reciprocamente. Aree interne e Mediterraneo sono asset su cui si stanno costruendo gli scenari contemporanei, e su questi temi la Basilicata può diventare terreno di sperimentazione”.

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Dal 7 al 27 novembre i quattro creativi lavoreranno in altrettante comunità lucane, insieme ai professionisti locali

La capacità degli artisti di attivare le comunità e lasciare un segno sul territorio sono stati gli elementi che hanno portato alla scelta dei quattro giovani creativi selezionati per il bando “Comunità Creative. Programma di residenza di co-creazione euromediterranea - In memoria di David Sassoli” promosso dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School in partnership con GO!2025 (Nova Gorica-Gorizia), la Capitale Europea dei Giovani Tirana EYC 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della cultura 2022 Esch (Lussemburgo), Kaunas (Lituania) e Novi Sad (Serbia).

I creativi selezionati e i loro progetti sono stati presentati questa mattina al Museo Ridola di Matera in un incontro dal titolo "Creative communities. Pratiche di co-creazione tra Europa e Mediterraneo" organizzato dalla Fondazione in collaborazione con il Museo Nazionale di Matera, cui ha preso parte la Commissione di valutazione, tutta al femminile, che ha selezionato le oltre 70 candidature giunte da ben 20 Paesi dell’area euro-mediterranea.

In apertura, il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula, ha sottolineato quanto l’arte a livello europeo sia sempre più uno strumento fondamentale per il cambiamento di percezione delle aree rurali, nonché la centralità che nella progettazione culturale devono assumere i benefici sociali prodotti. Giovanni Oliva, Segretario generale della Fondazione, ha ricordato la genesi del progetto di residenza, lanciato in occasione dell’omaggio al Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, lo scorso 26 giugno, con l’obiettivo di raccogliere l’eredità del messaggio da lui lanciato nel discorso per la cerimonia di chiusura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, lavorando su una realtà che è stata sempre centrale nel percorso di Matera 2019, ovvero quella delle aree interne.

Un ringraziamento speciale per quella giornata di ricordo e per l’idea del programma di residenza, che rappresenta una eredità del percorso di Matera 2019, è stato portato da Alessandra Vittorini - Sassoli, Direttrice della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali, supporto fondamentale per la stesura del bando e poi membro della commissione di valutazione. Insieme a lei, Irena Topalli, Manager Relazioni internazionali di Tirana Capitale Europea dei giovani 2022, che ha spiegato come le progettualità proposte dai creativi per il bando residenze mostrano quanto la cultura possa fare per trasformare un territorio, proprio quello che sta succedendo alla capitale albanese, dove sono stati i giovani ad innescare questo processo.

A rappresentare la scena creativa lucana in commissione è stata invece Vania Cauzillo, regista, co-fondatrice della Compagnia Teatrale L'Albero, vicepresidente di RESEO, che si è soffermata sul ruolo centrale che la co-creazione ha avuto nel percorso fatto proprio dai creativi lucani per Matera 2019, tanto da essere ormai diventata una pratica imprescindibile, e sull’opportunità che gli artisti selezionati per le residenze avranno ora di condividere tale pratica, mettendosi in ascolto di ciò che le comunità vorranno dire e dare. Al ruolo dell’artista nella relazione con la comunità è stato dedicato il messaggio inviato da Sendi Mango, co-founder di BridA art collective, partner di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025 (Go!2025). Francesca Bertoglio, project manager di Bergamo-Brescia 2023 Capitale italiana della cultura, nonché presidente della commissione, ha parlato di Matera 2019 come “laboratorio di avanguardia”, “culla fertile” e “patrimonio da esplodere” rispetto alla capacità di innestare le pratiche nei processi, azione che si vuole portare avanti anche nell’area vasta coinvolta per la candidatura di Bergamo e Brescia, dove si sta lavorando affinchè realtà come le aziende, gli ospedali, le carceri si riscoprano produttori culturali.

Con questi molteplici approcci, ci si è posti di fronte alle candidature arrivate per il bando di residenze che, come spiegato da Rita Orlando, responsabile della progettazione culturale e networking della Fondazione Matera Basilicata 2019, rappresenta un primo esperimento attraverso cui mettere a frutto le pratiche sviluppate nel percorso di Matera 2019. Collegati da remoto, sono intervenuti i quattro giovani creativi selezionati, per illustrare i loro progetti: Anna Serlenga e Marco Piscopo dall’Italia, il duo Anne Fehres & Luke Conroy dall’Olanda ed il collettivo italo-tedesco Happy Place. Dal 7 al 27 novembre, ciascuno di loro lavorerà con una comunità della Basilicata e insieme a una realtà della scena creativa locale, prevedendo dei momenti pubblici di restituzione ma anche delle occasioni di incontro fra i comuni, per attivare connessioni di persone e progetti.

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Continuano e si rafforzano le attività di scambio dell’Associazione Volontari Open Culture 2019, nata dal percorso di Matera Capitale Europea della Cultura, che si afferma sempre più come best practice del volontariato culturale anche a dimensione europea.

Dopo le esperienze fatte a Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 e alla Stazione dei Rulli Frulli a Finale Emilia, l’associazione, insieme alla Fondazione Matera Basilicata 2019, ha accolto dal 3 al 6 ottobre a Matera una delegazione del team volontari di Kaunas Capitale Europea della Cultura 2022. Il gemellaggio è parte delle attività del Piano di networking messo in campo dalla Fondazione per accompagnare l’associazione nelle attività di scambio e mobilità in contesti culturali nazionali e internazionali.

“Le associazioni dei volontari si stanno rivelando un tassello sempre più importante nel supporto alla produzione di attività culturali in Europa – sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Padula-. A tutti gli effetti queste associazioni fanno parte della filiera creativa, hanno un beneficio sulla comunità locale e sui singoli cittadini coinvolti”.

La visita a Matera è nata in particolare dall’interesse per l’Associazione Volontari Open Culture 2019 come eredità della Capitale Europea della Cultura, un modello che si vorrebbe provare a riproporre nella città lituana alla fine del 2022.

Durante le giornate a Matera, la delegazione, composta da tre membri del team di Kaunas 2022 e tre volontari, ha avuto modo di approfondire il percorso dell’Associazione sin dal progetto volontari di Matera 2019, nonché la sua attività sul territorio. Per fare questo, insieme alla Fondazione è stato costruito un programma di incontri con alcune delle realtà locali che in questi anni si sono avvalse del supporto dell’Associazione o che la hanno sostenuta, come l’associazione Komen Basilicata, l’Onyx Jazz Club, il Matera Film Festival, B-link, il Comune di Matera, il Gruppo Maffei.

“Incontrare ragazzi interessati alla raccolta di informazioni sul volontariato culturale utili da riportare nel proprio gruppo è sempre un piacere – sottolinea il Presidente dell’Associazione Volontari Open Culture 2019, Ferdinando Trotta-. Questo è accaduto anche con la delegazione dei giovani volontari di Kaunas 2022 che ha trascorso con noi delle giornate intense e sperimentato la calda ospitalità dei nostri volontari, scoprendo ciò che maggiormente caratterizza i componenti dell’Associazione VOC 2019, cioè il sorriso, l’accoglienza e lo stare bene insieme. A loro abbiamo trasferito le nostre singolari competenze, illustrando le peculiarità della figura del volontario culturale oltre l’anno da Capitale. Dal nostro incontro i ragazzi hanno appreso come un gruppo eterogeneo per età e professionalità possa essere compatto ed interessato a collaborare, mosso dall’amore per la propria città e per il proprio territorio”.

“La visita di Matera è stata appagante, arricchente e più di quanto ci aspettassimo in tutti i modi – spiega Vitalija Lyska-Accossato, Coordinatrice del programma volontari di Kaunas 2022- . Abbiamo avuto modo di incontrare i volontari, che sono il cuore e il volto della città. Oltre alla magia, abbiamo visto negli occhi e nelle azioni dei volontari la grande cura e il fare bene per la città in cui vivono. È stato un bel momento insieme. I pranzi con le famiglie dei volontari sono stati per noi molto speciali. Il team della Fondazione ha reso la nostra visita assolutamente straordinaria accogliendoci nella loro sede e rendendo proficua questa collaborazione. Matera è una città magnifica con la sua bellezza indimenticabile e le persone cordiali che ci hanno fatto desiderare di tornare. Ringraziamo tutti per ogni pensiero e passo fatto verso di noi”.

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L’8 ottobre l’incontro pubblico per presentare i quattro progetti

La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha pubblicato sul sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it i nomi dei quattro giovani creativi selezionati, fra le oltre 70 candidature pervenute, per il bando “Comunità Creative. Programma di residenza di co-creazione euromediterranea - In memoria di David Sassoli” che si svolgerà in Basilicata nel mese di novembre.

Due sono i creativi candidati in forma singola, Anna Serlenga e Marco Piscopo, e due i collettivi, Anne Fehres & Luke Conroy ed Happy Place, scelti dalla Commissione di valutazione, composta da Alessandra Vittorini-Sassoli, Direttrice della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali, Francesca Bertoglio, project manager di Bergamo-Brescia 2023, Capitale italiana della cultura, Irena Topalli, Manager Relazioni internazionali di Tirana 2022, Capitale Europea dei giovani (TEYC 2022), Sendi Mango, co-founder di BridA art collective, partner di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025 (Go!2025), Vania Cauzillo, regista, co-fondatrice della Compagnia Teatrale L'Albero, vicepresidente di RESEO.

Visto l’alto valore delle progettualità presentate, la Commissione ha deciso di assegnare delle speciali menzioni ad altri quattro candidati che saranno ammessi a partecipare al progetto in caso di rinuncia dei selezionati: Annalisa Zegna, Maria Luisa Miraglia, Hypen Duo, Plam Creative Studio.

I quattro creativi selezionati e i rispettivi progetti saranno presentati in un incontro pubblico organizzato dalla Fondazione, in collaborazione con il Museo Nazionale di Matera, dal titolo “Creative communities. Pratiche di co-creazione tra Europa e Mediterraneo” in programma sabato 8 ottobre, alle 10:30 nella sala conferenze del Museo Ridola di Matera, cui prenderanno parte anche i membri della Commissione.

Il bando “Comunità Creative. Programma di residenza di co-creazione euromediterranea” è realizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School in partnership con GO!2025 (Nova Gorica-Gorizia), la Capitale Europea dei Giovani Tirana EYC 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della cultura 2022 Esch (Lussemburgo), Kaunas (Lituania) e Novi Sad (Serbia). Nell’Anno Europeo dei Giovani, punta a raccogliere l’eredità del messaggio pronunciato dal Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli durante la cerimonia di chiusura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

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“Creative communities. Pratiche di co-creazione tra Europa e Mediterraneo” è il titolo dell’incontro che la Fondazione Matera- Basilicata 2019, in collaborazione con il Museo Nazionale di Matera, organizza sabato 8 ottobre, a partire dalle 10:30 nella Sala conferenze del Museo Ridola di Matera, per presentare i quattro progetti selezionati nell’ambito del bando “Programma euro-mediterraneo di residenza di co-creazione (in memoria di David Sassoli)” in Basilicata.

Il bando, che nell’Anno Europeo dei Giovani punta a raccogliere l’eredità del messaggio pronunciato dal Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli durante la cerimonia di chiusura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, è realizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School in partnership con GO!2025 (Nova Gorica-Gorizia), la Capitale Europea dei Giovani Tirana EYC 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della cultura 2022 Esch (Lussemburgo), Kaunas (Lituania) e Novi Sad (Serbia).

All’incontro saranno presenti le componenti della Commissione, professioniste del settore culturale e creativo italiano ed europeo, che sta valutando le oltre 70 candidature arrivate da 20 Paesi dell’area euro-mediterranea: Alessandra Vittorini-Sassoli, Direttrice della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali; Francesca Bertoglio, project manager di Bergamo-Brescia 2023, Capitale italiana della cultura; Irena Topalli, Manager Relazioni internazionali di Tirana 2022, Capitale Europea dei giovani (TEYC 2022); Sendi Mango, co-founder di BridA art collective, partner di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025 (Go!2025); Vania Cauzillo, regista, co-fondatrice della Compagnia Teatrale L'Albero, vicepresidente di RESEO.

Come previsto dal bando, i nomi dei creativi selezionati saranno annunciati il prossimo 3 ottobre.

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Sono più di 70 le candidature presentate per il bando “Comunità Creative. Programma di residenza di co-creazione euromediterranea” che la Fondazione Matera Basilicata 2019 e Open Design School hanno lanciato lo scorso 26 giugno, in occasione dell’iniziativa di omaggio a David Sassoli. Il bando, che nell’Anno Europeo dei Giovani punta a raccogliere l’eredità del messaggio pronunciato dal Presidente del Parlamento Europeo durante la cerimonia di chiusura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, è realizzato in partnership con Gorizia Nova Gorica Capitale Europea della Cultura 2025, Tirana Capitale Europea della Gioventù 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della Cultura 2022 Esch (Lussemburgo), Kaunas (Lituania) e Novi Sad (Serbia).

Le proposte arrivano da Italia, Giordania, Marocco, Algeria, Tunisia, Ucraina, Polonia, Olanda, Repubblica Ceca, Irlanda, Croazia, Grecia, Albania, Germania, Serbia, Spagna, Slovenia, Francia, Ungheria, Cipro. L’età dei creativi va dai 20 ai 40 anni (limite massimo previsto dal bando) e, fra questi, 15 sono i collettivi artistici.

A valutare la candidature sarà una Commissione composta da professioniste del settore culturale e creativo italiano ed europeo e da rappresentanti del partenariato: Alessandra Vittorini-Sassoli, Direttrice della Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali; Francesca Bertoglio, project manager di Bergamo-Brescia 2023, Capitale italiana della cultura; Irena Topalli, Manager Relazioni internazionali di Tirana 2022, Capitale Europea dei giovani (TEYC 2022); Sendi Mango, co-founder di BridA art collective, partner di Nova Gorica -Gorizia Capitale europea della cultura 2025 (Go!2025); Vania Cauzillo, regista, co-founder Compagnia Teatrale L'Albero, vicepresidente di RESEO, in rappresentanza della scena creativa lucana che sarà chiamata a collaborare sui territori con i creativi selezionati.

Come previsto dal bando, i risultati della selezione saranno resi noti il 3 ottobre prossimo.

Le quattro proposte selezionate saranno realizzate nel corso di una residenza artistica di tre settimane, dal 6 al 27 novembre 2022, in Basilicata, attraverso un processo di co-creazione con la comunità e le imprese creative e culturali locali.

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 esprime profondo cordoglio per la scomparsa del divulgatore scientifico nonché grande uomo di cultura, Piero Angela. Nel 2019 fu tra i principali ospiti di Matera Capitale Europea della Cultura in occasione dell’inaugurazione della grande mostra “La poetica dei numeri primi. Da Pitagora agli algoritmi” coprodotta da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Polo Museale della Basilicata, con la direzione scientifica di Piergiorgio Odifreddi, allestita nel Museo Archeologico di Metaponto per riflettere sul rapporto fra arte e matematica. La sera del 22 giugno, un nutrito pubblico affollò il Parco Archeologico per ascoltarlo durante la conferenza “Scienza e tecnologia nella società moderna" con la conduzione dello stesso Odifreddi. In quella occasione, Piero Angela mise in rilievo come Matera, con la storia dei suoi Sassi e il lavoro di ricerca del Centro di Geodesia Spaziale, rappresentasse la giusta unione di passato e futuro, un binomio che è stato anche la cifra distintiva della sua lunga carriera al servizio della divulgazione della conoscenza. Per questo impegno, portato avanti con una attenzione speciale alle questioni etiche che la scienza è chiamata a porsi, intere generazioni gli saranno sempre grate e debitrici.

La videointervista di Piero Angela per Matera 2019

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C’è tempo fino al 2 settembre per candidarsi al bando “Comunità Creative. Programma di residenza di co-creazione euro-mediterranea” che la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha lanciato lo scorso 26 giugno, durante la serata di omaggio a David Sassoli.

Il 20 dicembre 2019 in occasione della cerimonia di chiusura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, il Presidente del Parlamento Europeo invitò l'Europa a diventare un presidio di pace, libertà e democrazia facendo leva sulla partecipazione culturale. Raccogliendo il suo messaggio, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Open Design School, in partnership con Gorizia Nova Gorica Capitale Europea della Cultura 2025, Tirana Capitale Europea della Gioventù 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della Cultura 2022 Esch (Lussemburgo), Kaunas (Lituania) e Novi Sad (Serbia), invita i giovani creativi europei e mediterranei a produrre quattro residenze artistiche in Basilicata, incentrate sui suddetti principi, attraverso la co-creazione con le comunità locali.

Nell’Anno Europeo dei Giovani, la chiamata di Matera 2019 si rivolge proprio ai giovani creativi per indagare una nuova idea di Europa che abbraccia l'area mediterranea come un luogo chiave per plasmare il suo futuro, continuando a inviare messaggi di uguaglianza, coesione sociale e benessere dalle aree remote del Sud. I quattro giovani creativi europei e mediterranei, individui e collettivi di età inferiore ai 40 anni che saranno selezionati, realizzeranno una residenza artistica di tre settimane in un piccolo paese della Basilicata da svolgersi nel mese di novembre 2022, sviluppando la loro proposta attraverso un processo di co-creazione con la comunità locale e le imprese creative e culturali locale. Nel 2019 Matera ha rappresentato non solo la ricchezza e la diversità culturale dell'intera regione Basilicata, ma ha anche attivato un movimento inverso, che ha portato il flusso culturale da Matera 2019 nelle aree remote, innescando processi virtuosi. Nonostante la loro fragilità geografica e socio-economica, le aree rurali della Basilicata rappresentano un ricco patrimonio immateriale in cui il passato incontra il futuro, l'arcaico si sovrappone al contemporaneo, una terra di frontiera per gli artisti che possono stabilire un contatto più vero con il territorio, la comunità e il paesaggio.

Il bando e tutte le informazioni sulla documentazione richiesta per la candidatura sono disponibili esclusivamente in inglese al seguente link

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La Murgia materana punteggiata da oltre cinquecento lumi a led e la voce raffinata di Malika Ayane diffusa in tutto il Sasso Caveoso nella notte di San Lorenzo sono state l’emozionante cornice di “Matera cielo stellato. A riveder le stelle”. Un evento diffuso organizzato per il secondo anno dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con il patrocinio del Comune di Matera per sensibilizzare sui temi dell’inquinamento luminoso, della valorizzazione del cielo notturno e del risparmio energetico.

La cantautrice milanese si è esibita sul palco naturale della rupe dell’Idris, da dove ha regalato una selezione dei suoi brani più celebri come “Controvento”, “E se poi”, “Sogni tra i capelli”, “Senza fare sul serio”, “Feeling better”, “Come foglie”, accompagnata da Stefano Brandoni alla chitarra e Raffaele Trapasso al contrabbasso.

A fare da sfondo alla sua performance, il Parco della Murgia trasformato in un cielo stellato grazie all’abilità e al lavoro di ricerca di Francesco Foschino, Saverio Tarasco e Vito Cappuccio, ideatori del progetto “Matera cielo stellato”, sperimentato già nel 2013, nel 2019 e nel 2021, attraverso la riscoperta di un’antica tradizione di cui si trova traccia negli scritti del Cinquecento. A loro il compito di posizionare i lumi a led, scelti per il loro basso impatto ambientale, in un’area di 500 metri di larghezza e 100 di profondità, collegati da fili per un totale di oltre 3 chilometri.

Calorosi e forti gli applausi del pubblico, che ha potuto godere dello spettacolo di luci e musica dalla platea a cielo aperto del Sasso Caveoso, dove è stata parzialmente spenta la pubblica illuminazione. L’iniziativa è stata seguita non solo dai cittadini permanenti e temporanei che hanno scelto Matera in questa notte di agosto, ma anche dal pubblico in rete grazie alla diretta streaming e ai racconti per immagini e video realizzati dalla community IgersItalia e da quelle regionali di Puglia, Campania, Calabria e Basilicata.

«La Fondazione Matera Basilicata 2019 – sottolinea il sindaco di Matera e Presidente della Fondazione, Domenico Bennardi - conferma con l'evento “Matera cielo stellato” la capacità di mantenere alta la percezione della Capitale europea della cultura, con il coinvolgimento di un'artista di altissimo livello. Sublime l'accostamento della dolce musicalità di Malika Ayane con un palcoscenico diffuso e millenario, illuminato solo dai lumini di un progetto che ha molteplici obiettivi, tra i quali quello di farci riflettere sui problemi dell'inquinamento luminoso. La sfida è ora far diventare “Matera cielo stelato” un appuntamento annuale sempre più importante, in grado di crescere e attirare artisti e musicisti di livello internazionale. Mi pare ci siano tutte le condizioni».

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Sarà la voce inconfondibile di Malika Ayane a risuonare nei Sassi di Matera il 10 agosto per “Matera Cielo Stellato. A riveder le stelle”, evento diffuso organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con il patrocinio del Comune di Matera nella notte di San Lorenzo per sensibilizzare ai temi dell’inquinamento luminoso, del risparmio energetico, della protezione e valorizzazione del cielo notturno.

Accompagnata da chitarra e violoncello, Malika Ayane omaggerà la città con una performance inedita, che farà da sottofondo allo spettacolo della Murgia illuminata da centinaia di lumi a led. Dalla rupe della Chiesa di Santa Maria de Idris, la sua voce dal timbro caratteristico e raffinato si diffonderà in tutto il Sasso Caveoso fra le 21:30 e le 22:15, dove all’imbrunire verrà spenta parzialmente la pubblica illuminazione.

Trattandosi di un evento diffuso, “Matera Cielo Stellato. A riveder le stelle” sarà fruibile dai diversi affacci del Sasso Caveoso. In concomitanza con l’evento, il Museo nazionale di Matera ha programmato l’apertura serale di valorizzazione di Palazzo Lanfranchi, con ingresso gratuito dalle ore 20:00 alle ore 23:00, per consentire la visita del Museo e mettere a disposizione la terrazza fra i luoghi da cui poter ammirare la magia del cielo stellato. Il Museo, nel caso di raggiungimento massimo della capienza della terrazza, provvederà a formare dei gruppi e a contingentare l’accesso.

Per l’occasione, saranno inoltre in visita a Matera due delegazioni europee: quella lussemburghese, costituita dal Presidente del Parco naturale Our nonché Membro del Parlamento e Sindaco di Clervaux, Emile Eicher, e dal Direttore del Parco naturale Our, Christian Kayser, ente che è stato partner del progetto Interreg Europe “Night Light” insieme alla Fondazione Matera Basilicata 2019 e la Regione Basilicata; quella francese costituita dal sindaco di Bourges, Yann Galut, città candidata al titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2028.

“Matera Cielo Stellato” ® è un marchio registrato di F. Foschino, S. Tarasco e V. Cappuccio.

Informazioni di servizio

Per questioni logistiche, dalle 20:00 alle 23:00 resterà chiuso al traffico il tratto compreso fra l’inizio di Via Buozzi e Porta Pistola, inclusa l’area di pertinenza di Piazza San Pietro Caveoso, mentre dalle ore 17:00 sarà interdetto l’accesso all’area circostante la Chiesa di Santa Maria de Idris, che resterà chiusa al pubblico.

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Dopo l’edizione molto partecipata dello scorso anno, torna a Matera il 10 agosto, nella notte di San Lorenzo dedicata all’osservazione degli astri, “Matera Cielo Stellato. A riveder le stelle”, evento diffuso organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con il patrocinio del Comune di Matera. Con questa iniziativa, che nasce dalla riattualizzazione di un’antica tradizione ad opera di Francesco Foschino, Saverio Tarasco e Vito Cappuccio, la Fondazione mira a sensibilizzare sui temi dell’inquinamento luminoso, del risparmio energetico, della protezione e valorizzazione del cielo notturno anche con proposte di ecoturismo, come l’astroturismo.

A trasformarsi in un cielo capovolto, grazie a centinaia di lumi a led a basso impatto ambientale, sarà ancora una volta l’area della Murgia materana visibile dai diversi affacci del Sasso Caveoso. All’imbrunire verrà spenta la pubblica illuminazione in una parte di questa area, per poter godere al meglio lo spettacolo della Murgia e della volta celeste punteggiate di tanti piccoli bagliori.

Anche quest’anno la Chiesa di Santa Maria de Idris sarà il palcoscenico dell’evento dalle ore 21:30 alle ore 22:15. Special guest a sorpresa della serata una cantautrice dalla grande classe ed eleganza che, con la sua voce dal timbro caratteristico e raffinato, si esibirà nel cuore di Matera omaggiando la città con una performance inedita in una location del tutto suggestiva, rendendo l'atmosfera della notte di San Lorenzo ancora più magica. Tutto il resto è un'esperienza da vivere.

L'evento vedrà la collaborazione con la community IgersItalia e la presenza delle community regionali del Sud Italia (Igers Puglia, Igers Campania, Igers Calabria, oltre che Igers Basilicata) che ne promuoveranno e valorizzeranno il fascino su Instagram. All’Associazione Volontari Open Culture 2019 è affidata invece l’azione di sensibilizzazione degli abitanti e dei commercianti del Sasso Caveoso sullo spegnimento delle luci di abitazioni ed esercizi commerciali.

L’invito a cittadini permanenti e temporanei è dunque ad alzare lo sguardo, oggi sempre troppo distratto, e riappropriarsi del contatto con la magia del cielo notturno, sullo sfondo di una città capace di trasformarsi, oggi come un tempo, in un vero e proprio cielo stellato.

Informazioni di servizio

L'evento è diffuso e sarà fruibile dai diversi affacci del Sasso Caveoso. Per questioni logistiche, dalle 20:00 alle 23:00 resterà chiuso al traffico il tratto compreso fra l’inizio di Via Buozzi e Porta Pistola, inclusa l’area di pertinenza di Piazza San Pietro Caveoso, mentre dalle ore 17:00 sarà interdetto l’accesso all’area circostante la Chiesa di Santa Maria de Idris, che resterà chiusa al pubblico.

Accrediti foto/video

Gli operatori foto/video potranno fare richiesta di accredito per l’accesso all’area dell’Idris inviando una mail all’ufficio stampa della Fondazione This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. entro le ore 12:00 del 9 agosto 2022.

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 esprime il proprio cordoglio per la scomparsa del designer, ingegnere robotico, artista e hacker Salvatore Iaconesi, avvenuta a causa di una malattia contro cui combatteva da oltre dieci anni e che da lui era stata trasformata in un progetto artistico aperto dal nome emblematico “La Cura”. Iaconesi è stato protagonista in diverse occasioni del percorso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 insieme alla sua compagna di vita e di lavoro, la scrittrice Oriana Persico. Nel 2016 idearono, tra le attività collaterali del programma di Materadio, il progetto -U-Topia, un laboratorio pubblico per reinventare le utopie contemporanee, e furono tra gli ospiti dei talk organizzati per il primo workshop dell’Open Design School, parlando di didattica e comunicazione Open Source, mentre nel 2017, sono stati tra gli esperti che hanno guidato i workshop di co-creazione con i project leader della scena creativa lucana. Nel 2020, Iaconesi ha firmato uno dei contributi del manuale “So Far So Close. Pratiche di vicinanza infra-pandemiche” sviluppato dall’Open Design School come esito della ricerca per il Festival di arti performative “So Far So close. Esercizi di vicinanza”. In questo contributo, dal titolo “Un Nuovo Abitare, dopo il COVID” dedicato all’esperimento dalla “Data Meditation” che durante il lockdown ha usato i dati per entrare in contatto empatico con i fenomeni complessi del nostro mondo, è sintetizzata la sua abilità nel mettere costantemente in dialogo tecnica e creatività e di lavorare per una cultura aperta e partecipata. Ed è proprio in questo modo che vogliamo ricordarlo, certi che i semi piantati nei suoi innumerevoli progetti continueranno a generare occasioni di ricerca e riflessione condivisa.

Link al contributo integrale disponibile sul sito di Open Design School: https://ods.matera-basilicata2019.it/esercizi-di-vicinanza/6048-un-nuovo-abitare-dopo-il-covid-salvatore-iaconesi

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Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019, riunito nella seduta di ieri, martedì 5 luglio, ha proceduto alla nomina del direttore generale della Fondazione in ottemperanza all’Avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse per il conferimento di tale incarico. Sulla base della valutazione dei curricula pervenuti e a seguito dell’interlocuzione fra il sindaco di Matera e il presidente della Regione Basilicata, si è proceduto ad assegnare l’incarico al dott. Giovanni Padula, riconosciuto come profilo più idoneo per il rilancio della Fondazione, in virtù della importante esperienza da lui maturata. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre eletto come presidente della Fondazione il sindaco di Matera, Domenico Bennardi.

«Ricoprire il ruolo di presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019 è per me prima di tutto un grande onore – sottolinea il sindaco Bennardi -. Una Fondazione che ha contribuito in modo fondamentale a far comprendere al mondo come l’essere diventati città Capitale Europea della Cultura non sia stato solo un semplice riconoscimento ma il frutto di un grande lavoro di partecipazione e coinvolgimento, anche dei comuni interni alla regione con il progetto Capitale per un giorno, con quel laboratorio partecipato di progettazione e sperimentazione, pilastro del dossier di candidatura che è l’Open Design School, diventato una best practice a livello internazionale, l’ostinata volontà di portare eventi e musica tra le comunità colpite dalla pandemia, come fossero una cura. Per tutto questo ringrazio i presidenti che si sono avvicendati, i direttori e tutto il personale che ha lavorato e che tutt’oggi lavora in Fondazione. Non tutto è andato sempre per il meglio, ma dagli errori si è creata esperienza, diventata oggi un ulteriore valore che, unito alle importanti relazioni e ad una obiettiva reputazione a livello internazionale, insieme alle importanti professionalità che ancora vi operano, fanno della Fondazione un ente con ancora molte potenzialità per un rilancio culturale di Matera e dell’intero territorio regionale, ma direi di un intero Sud che attende ancora un completo riscatto, come è stato possibile per Matera. Ho accettato questo incarico, che ricordo è privo di retribuzione, perché credo in un rilancio culturale di Matera e attraverso la città di tutta la regione, attraverso l’esperienza del 2019. L’unica condizione posta è che in prima battuta sia condivisa l’idea di una cultura come principale industria capace di generare crescita sociale e sviluppo per l’intero territorio regionale e, in secondo luogo, che tutti i soci della Fondazione ci credano davvero, oltre al Comune che oggi non si sottrae di assumerne la presidenza e responsabilità, anche la Regione, la Provincia, l’Università, la Camera di Commercio. Con convinzione, offrendo spazi, risorse, persone e tempo, per ricostruire insieme un ruolo e una mission, attualizzandole rispetto al periodo di candidatura».

«E’ un bel momento per me – evidenzia il direttore Giovanni Padula - perchè posso fondere diverse esperienze della mia vita professionale in un progetto che ha la cultura e i suoi benefici per la società come cuore pulsante. E perchè posso farlo nella regione dove sono nato e a cui devo tanto».

Nota biografica

Giovanni Padula è un economista urbano, direttore e fondatore di CityO. È docente a contratto presso l'Università Carlo Cattaneo di Castellanza (LIUC) con un corso sull'economia delle città e sull'analisi economico finanziaria dei progetti di investimento. Ha sviluppato numerosi progetti nel campo dell’analisi territoriale e degli studi di fattibilità economico finanziaria. Conduce regolarmente studi di impatto economico, analisi delle industrie creative e culturali, piani strategici di città; applica gli strumenti di valutazione e controllo finanziario alle organizzazioni del settore culturale e creativo e ai progetti di sviluppo economico locale.

Ha seguito come consulente della Fondazione Matera-Basilicata 2019 l’intero percorso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 - con analisi sul turismo, le infrastrutture, il sistema creativo e culturale, gli impatti economici. Tra gli studi di fattibilità economico finanziaria più recenti figura quello sul nuovo teatro di Rho e il Programma di valorizzazione del teatro Politeama di Viareggio e della rete di teatri e infrastrutture culturali della città.

In passato è stato direttore e socio fondatore di Creativity Group Europe Srl insieme a Richard Florida e Irene Tinagli. Creativity Group Europe ha operato come laboratorio di ricerca sull’economia creativa e ha prodotto, tra gli altri, i rapporti “L’Italia nell’era creativa” e “Sweden in the Creative Age”. Tra il 2000 e il 2001 è stato dirigente di Seat Pagine Gialle Spa e socio e amministratore delegato della internet start-up Polix Spa (controllata da Seat PG), una delle prime società europee a sviluppare tecnologie per i sondaggi online. Dal 1991 e il 2000 ha lavorato a New York, prima come corrispondente economico nella redazione del Sole 24 Ore, quindi come corrispondente USA del settimanale Il Mondo.

È laureato in Discipline Economiche e Sociali (DES) presso l’Università Luigi Bocconi di Milano.

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La centrale Piazza Vittorio Veneto di Matera, ancora tutta illuminata per i festeggiamenti della Madonna della Bruna del 2 luglio, ha risuonato ieri sera dei ritmi della tradizione lucana, araba e del sound della musica elettronica, intrecciati nella performance “Open Sound Matera Session”, frutto della collaborazione tra l’Associazione Maria SS della Bruna e la Fondazione Matera Basilicata 2019.

Un progetto sperimentale, prodotto dall’associazione culturale Multietnica, che ha messo insieme gli strumenti della tradizione lucana come la zampogna, la lira, il cucù, la cupa cupa, suonati dai musicisti Alberico Larato e Rino Locantore, la voce della cantante di origini algerine Badrya Razem, e i campionamenti del producer della scena musicale elettronica italiana go-Dratta (Gaetano Dragotta). Un’occasione per rileggere la tradizione in chiave contemporanea, anche nella scelta del palco su cui gli artisti si sono esibiti, la cassa armonica delle bande, elemento simbolo delle feste patronali. Accanto all’architettura in legno, un maxi schermo proiettava le immagini di alcuni dei riti più suggestivi della Basilicata, fra cui proprio la Festa della Bruna, riuscendo ad attirare un pubblico di ogni età, grazie alla contaminazione fra linguaggi differenti.

Ad aprire la performance è stato lo spoken dj set "Road to OSA" di Alioscia Bisceglia, nella doppia veste di dj selecter e Ambassador del progetto, nato per Matera Capitale Europea della Cultura 2019 grazie all’associazione Multietnica con l’obiettivo di creare un ponte tra la produzione musicale elettronica contemporanea e le pratiche sonore legate ai rituali più rappresentativi della tradizione lucana, raccolte e campionate in un repertorio open source, la Open Sound Library. Un viaggio sonoro che è proseguito fra il 2020 e il 2021 e che è arrivato anche all’Expo 2020 Dubai dove, in occasione della Giornata delle Capitali Europee della Cultura, ha incontrato i suoni della tradizione araba, grazie alla collaborazione con il musicista Imad Kawala.

Questo incontro fra culture è stato nuovamente al centro della performance ideata per la Festa della Bruna, dedicata nell’edizione numero 633 proprio al tema dell’accoglienza. Un tema che ha sempre accompagnato il percorso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, e che quest’anno ha avuto una declinazione ancora più speciale nella sera del 2 luglio, quando un gruppo di anziani della residenza “Brancaccio” di Matera ha potuto seguire i momenti principali della festa, dal passaggio del carro al suo strazzo, affacciati dalle finestre della sede della Fondazione Matera Basilicata 2019, in Piazza Vittorio Veneto. Un momento di grande emozione per chi non partecipava da tempo ai festeggiamenti, ma anche una occasione per riannodare i fili della memoria, visto che alcuni di loro avevano ricoperto ruoli di primo piano nelle celebrazioni del passato.

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I suoni della tradizione lucana, araba e nordafricana si incontrano e si fondono con la musica elettronica contemporanea

L’accoglienza e il dialogo fra popoli è il tema al centro della collaborazione per la Festa della Bruna 2022 tra l’Associazione Maria SS della Bruna, la Diocesi di Matera-Irsina e la Fondazione Matera Basilicata 2019, che nel loro lungo percorso insieme hanno sempre voluto dare una lettura contemporanea e sperimentale di questo evento, affidando alle Arti la valorizzazione di elementi religiosi e antropologici.

Il 3 luglio alle 22:00 in Piazza Vittorio Veneto, la cassa armonica che tradizionalmente ospita i concerti delle bande e che rappresenta un elemento simbolico per la Festa, si trasforma in una architettura generativa per accogliere la performance “Open Sound Matera Session”, frutto dell’originale incontro fra stili musicali e artisti diversi. Ideato nel 2019 dall’impresa culturale lucana Multietnica per il programma di Matera Capitale Europea della Cultura e riproposto in una nuova forma durante la Giornata delle Capitali Europee della Cultura ad Expo 2020 Dubai a ottobre 2021, il progetto pensato per la Festa della Bruna si arricchisce di nuove contaminazioni, configurandosi come un dialogo sonoro a più voci.

Da un lato andrà a creare un ponte tra la produzione musicale elettronica contemporanea e le pratiche sonore legate ai rituali più rappresentativi della tradizione lucana; dall’altro farà esibire insieme, come esito di un lavoro di co-creazione artistica e ibridazione culturale, un producer della scena musicale elettronica italiana, Gaetano Dragotta, in arte go-Dratta, i suonatori tradizionali della Basilicata Alberico Larato (zampogna, cucù e lira) e Rino Locantore (percussioni e cupa cupa), il musicista arabo Imad Kawala (caval), la cantante di origini algerine Badrya Razem (voce). In apertura, lo spoken dj set "Road to OSA" di Alioscia aka BBDai che racconta tra musica e parole della genesi di "OSA" -progetto del format Open Sound- di cui Alioscia Bisceglia cura la supervisione artistica. Il viaggio parte dall'Open Sound Library, repertorio open source in cui sono stati raccolti e catalogati campionamenti di suoni della tradizione lucana, per prosegue attraverso ricerca, scoperta e costruzione, fra sperimentazione, elettronica, strumenti tradizionali e interazione con i musicisti del territorio. Così, nella doppia veste di dj selecter e Ambassador del progetto, Alioscia racconta la strada che ha portato alle composizioni e performance inedite nate da questo percorso tra il 2019 e il 2021.

“Lo slancio con cui Matera è stata proiettata verso il futuro è stato il frutto, in gran parte, del meraviglioso lavoro svolto dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 che, ancora oggi, promuove questo splendido territorio – sottolinea il Presidente dell’Associazione Maria SS. della Bruna, Bruno Caiella. La Festa della Bruna, da sempre, rappresenta per Matera il momento più solenne: attraverso i suoi riti, tra sacro e profano, rinnova tra la gente quel senso di comunità, di devozione e di appartenenza alla nostra Città. La collaborazione e l'amicizia che unisce la Fondazione e l'Associazione è dunque naturale, sincera e proficua. Sono felice, dopo la positiva esperienza dell'anno passato, in cui si è realizzato l'evento della Poster Art, di aver stretto, anche quest'anno, questa meravigliosa partnership! La Città tornerà, infatti, a rivivere la splendida performance di Open Sound Matera Session con l'augurio che il linguaggio universale della musica ci continui a riunire, sempre, anche oltre la Festa”.

“In questo anno speciale che segna la ripartenza della Festa più importante per Matera, torniamo a collaborare con l’Associazione della Bruna attraverso un progetto musicale che rielabora artisticamente diversi elementi della festa stessa – spiega il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Oliva -. La musica, elemento imprescindibile della Festa della Bruna, diventa in tal modo occasione di incontro fra tradizione e innovazione ma anche abbraccio fra culture, continuando a diffondere il messaggio dell’Open Future lanciato da Matera Capitale Europea della Cultura 2019”.

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Solidarietà, libertà, diritti, democrazia, cultura, Europa, sono le parole che hanno risuonato domenica sera, insieme alla musica, nella Cava del Sole di Matera, tornata a riempirsi per rendere omaggio a colui che dal palco di quella stesso luogo, il 20 dicembre 2019, salutò la chiusura dell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura: il compianto Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli.

La serata, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e moderata dalla giornalista Beatrice Volpe, ha preso il via proprio dal video del discorso pronunciato in quella occasione da Sassoli, ripetutamente applaudito dal numeroso pubblico in platea, proprio come avvenne allora. A illustrare la genesi dell’iniziativa è stato il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Oliva, accompagnato dalla responsabile Relazioni istituzionali Claudia Di Perna, che ha portato il suo saluto e ringraziamento alle autorità locali presenti, fra cui oltre settanta sindaci arrivati da tutta la Basilicata, nonché alla moglie di Sassoli, Alessandra Vittorini, e i loro figli, Giulio e Livia, seduti fra il pubblico.

Il ricordo di Sassoli è stato affidato ad alcune personalità che lo hanno conosciuto direttamente come uomo delle istituzioni europee e giornalista. Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, ha sottolineato l’azione rifondativa che la presidenza Sassoli ha avuto quando sul futuro dell’Europa soffiava il vento del nazionalismo. Giampaolo D’Andrea, consigliere del ministro della Cultura, ha evidenziato quanto Sassoli avrebbe oggi apprezzato l’istituzione della Capitale della cultura del Mediterraneo, iniziativa che il ministro Franceschini ha proposto anche sull’onda del grande successo di Matera Capitale Europea della Cultura. Gianni Pittella, senatore e consigliere del ministro della Difesa per le Politiche europee, già vicepresidente del Parlamento europeo, ha rilanciato alcuni dei temi al centro dell’impegno di Sassoli in Europa come l’azzeramento del debito da Covid, il tetto allo spread, il ruolo negoziale dell’Europa nei conflitti, la risposta da dare alle disuguaglianze del mondo globalizzato. Marco Tarquinio, direttore del quotidiano Avvenire, ha ricordato il rigore e lo spirito di servizio con sui Sassoli svolgeva il suo lavoro di giornalista e che gli ha dato credibilità nel momento in cui ha deciso di impegnarsi in politica, senza uscire mai dalla strada intrapresa. Nel suo video messaggio, Monica Maggioni, direttrice del Tg1, ha riflettuto su quanto le parole dei Sassoli siano una guida oggi che la guerra ha messo in crisi una certa idea di Europa ma anche il lavoro di chi cerca ogni giorno di spiegare il pericolo che corrono i valori su cui si fondano le nostre società democratiche. Intenso il contributo video arrivato dalla Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che ha parlato di Sassoli come paladino della democrazia, invitando, sul suo esempio, a continuare a difendere quelle libertà democratiche di cui l’Europa è baluardo.

Proprio per raccogliere questa grande eredità lasciata dal Presidente Sassoli, la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha lanciato un bando, illustrato da Rita Orlando, responsabile dei progetti internazionali e Open Design School, aperto ai giovani creativi dell’Europa e dell’area mediterranea proprio in occasione dell’Anno Europeo dei Giovani. Realizzato in partnership con Gorizia Nova Gorica Capitale Europea della Cultura 2025, Tirana Capitale Europea della Gioventù 2022 e con il patrocinio delle Capitali Europee della Cultura 2022 Esch, Kaunas, Novi Sad, il bando promuove quattro residenze creative nelle aree interne della Basilicata, da sviluppare nel mese di novembre 2022 attraverso un processo di co-creazione con la comunità e le imprese creative e culturali locali (tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.matera-basilicata2019.it ).

Come accaduto nel 2019, il pubblico della Cava del Sole ha infine reso omaggio al Presidente Sassoli, sventolando le bandiere dell’Europa sulle note dell’Inno alla gioia, mentre sui grandi schermi campeggiava la scritta “Grazie David”, in ricordo del “Grazie Matera” con cui lui aveva chiuso il suo discorso nel 2019. La platea si è così preparata ad accogliere il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dal maestro John Axelrod, nella quarta tappa della sua Tournee fra le città del Mezzogiorno, trasmesso in diretta su Rai Radio 3. Nel teatro naturale della Cava del Sole, sono risuonate le note di Mendelssohn, Bellini, Verdi, Rossini, Puccini, per chiudere, nel bis fuori programma, con l’Intermezzo dalla “Cavalleria rusticana” di Mascagni, che ha riportato alla memoria la medesima esecuzione fatta nel 2019 nei Sassi di Matera.

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È stato sottoscritto questa mattina a Matera il protocollo d’intesa tra la Fondazione Matera Basilicata 2019 di Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, e la Fondazione Rossini Opera Festival di Pesaro, Città creativa UNESCO per la musica nel 2017 nonché Capitale italiana della Cultura 2024.

Con questa intesa si avvia una collaborazione fra le due realtà nell’ambito del percorso di avvicinamento all’anno di Capitale italiana della cultura di Pesaro nel 2024, attraverso la realizzazione di produzioni e coproduzioni, l’attivazione di corsi di formazione riconosciuti per le professionalità operanti nel teatro, la realizzazione di recital rossiniani e concerti lirici con cantanti dell'Accademia Rossiniana “Alberto Zedda” della Fondazione Rossini Opera Festival.

Alla firma erano presenti il direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Oliva, il vicesindaco di Pesaro e presidente del Rossini Opera Festival, Daniele Vimini, il direttore generale del Rossini Opera Festival, Cristian Della Chiara, l'assessore alla Cultura del Comune di Matera, Tiziana D'Oppido.

“Il legame con Matera è saldo e nasce dalla condivisione di un cammino comune verso uno scenario internazionale fatto di cultura, bellezza e cooperazione – spiega Daniele Vimini -. Nel 2018 le due città hanno siglato un protocollo d’intesa. Pesaro ha acquisito una nuova consapevolezza di sé, e sono così arrivati il riconoscimento di Città Creativa UNESCO per la Musica, il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura 2024 e la candidatura a Capitale Europea della Cultura 2033 assieme ad Urbino. In questo progetto, il Rossini Opera Festival è la punta di diamante”.

“Siamo davvero felici di aver potuto concretizzare quella sinergia con il Rossini Opera Festival che avevamo immaginato non appena la città è stata nominata Capitale Italiana della Cultura 2024 – sottolinea Giovanni Oliva-. Questa collaborazione intende proseguire il percorso già avviato nel 2019, quando a Matera ospitammo la presentazione della candidatura di Pesaro e Urbino a Capitale Europea della Cultura per il 2033 attraverso due produzioni dell’Orchestra Sinfonica Rossini e dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”. Proprio su questo solco continueremo a lavorare insieme”.

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È stata presentata questa mattina a Palazzo Malvinni Malvezzi a Matera l’iniziativa “Omaggio a David Sassoli”, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 sotto l'alto patrocinio del Parlamento europeo, in programma questa sera alle 20:00 nella Cava del Sole "David Sassoli".

La serata, condotta dalla giornalista Beatrice Volpe, sarà animata da alcune testimonianze istituzionali in ricordo della figura di David Sassoli, tra cui il video messaggio della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e dal concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che fa tappa a Matera per la sua Tournée al Sud.

Alla presentazione di questa mattina sono intervenuti il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Oliva, Rita Orlando, responsabile progetti internazionali e Open Design School per la Fondazione, Paolo Verri, consulente pro bono dell’evento, Gianluca Picciotti, Sovrintendente dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Giorgio Marino, regista della serata per Rai Radio 3, Alessandra Vittorini, moglie di Sassoli.

«Per me essere oggi qui a Matera ha il senso del ritorno – ha sottolineato la Vittorini - . Un ritorno particolare. Ero qui nel 2014, quando con la mostra dedicata a Pasolini e al suo "Vangelo" questo luogo si raccontava a partire dal suo passato e guardando al suo futuro. Pochi mesi dopo, ho seguito a distanza l'assegnazione del titolo di Capitale europea della cultura e ricordo l'urlo di gioia della piazza. Ero qui anche per la toccante cerimonia di chiusura del dicembre 2019. Oggi Matera riparte da lì, da quello spirito, dalle parole scelte da David quella sera, principi che hanno caratterizzato tutto il suo impegno in Europa. Un invito rivolto ai giovani europei e del Mediterraneo per lavorare sulla cultura come strumento di uguaglianza, benessere e coesione sociale. Una sfida importante lanciata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, che desidero ringraziare sentitamente, anche per l'omaggio di questa sera dedicato alla sua memoria».

Nel corso dell’incontro è stato altresì illustrato il bando che sarà lanciato questa sera, rivolto a giovani creativi dell’area euromediterranea, ispirato ai valori al centro del discorso del presidente Sassoli per Matera 2019 e di tutto il suo lavoro. Per tale ragione in sala erano presenti Blerta Tuci per Tirana Capitale Europea dei Giovani 2022, Sara Boskin e Neža Pavšič per Gorizia Nova Gorica Capitale europea della cultura 2025, le due capitali partner del bando, realizzato anche con il patrocinio delle Capitali Europee della Cultura 2022 Kaunas, Novi Sad ed Esch.

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Il team della Fondazione Matera Basilicata 2019 e tutti i colleghi dell’Open Design School si stringono intorno alla famiglia del giovane designer pugliese, Francesco Angelo Convertini (per tutti noi Ciulicchio), rimasto vittima di un tragico incidente ieri sera a Torino, dove viveva. Francesco è stato uno dei giovani professionisti che hanno lavorato all’Open Design School di Matera 2019, mettendo nel progetto tutto il suo entusiasmo e la sua competenza. Una perdita inspiegabile che riempie tutti noi, che lo abbiamo conosciuto e stimato, di immenso dolore.

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“Città e territori Unesco: Siena incontra Matera” è stato il titolo del convegno che si è tenuto nei giorni scorsi nel Complesso Monumentale Santa Maria della Scala a Siena. Organizzato dall’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Siena in collaborazione con l’Associazione Lucani di Siena, l’evento è stato moderato dal Presidente onorario dell’Associazione Lucani di Siena Domenico Benevento.

Ai saluti del sindaco di Siena Luigi De Mossi e del Presidente del consiglio comunale Marco Falorni hanno fatto seguito gli interventi di Francesco Foschino (ricercatore di Storia del territorio), Paolo Giuliani (dirigente Urbanistica del Comune di Siena), Francesco Michelotti (assessore all’Urbanistica del Comune di Siena), Antonio Nicoletti (direttore Apt Basilicata), Giovanni Oliva (direttore Fondazione Matera Basilicata 2019) e Annateresa Rondinella (coordinatrice Commissione Relazioni istituzionali Cattedre Unesco Italiane).

Gli interventi, dopo aver messo in evidenza le trasformazioni urbanistiche della città dei Sassi dal dopoguerra ad oggi e gli effetti prodotti nel territorio lucano dalla vincita della candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019, hanno dato risalto ad inediti punti di contatto tra le città di Matera e Siena ed alla comune volontà di intensificare sinergie e azioni tra le due città e le sue istituzioni in ambito culturale ed economico utilizzando anche importanti opportunità offerte dall’Unesco.

“Per noi è un grande orgoglio – ha evidenziato il Direttore Oliva - che una città del Sud possa essere chiamata a raccontare il suo percorso di sviluppo da una città prestigiosa come Siena. Negli anni scorsi le nostre città hanno condiviso l’appassionante candidatura per il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019 e proprio dalla cultura vogliamo ora far ripartire la nostra collaborazione”.

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On 20 December 2019 at the closing ceremony of Matera European Capital of Culture 2019, the Cava del Sole was thronged with citizens waving European flags and the President of the European Parliament David Sassoli, who passed away prematurely on 11 January, delivered an impassioned and warmly applauded speech on the value of culture for the building of Europe. The Matera Basilicata 2019 Foundation wishes to take up the important legacy he left and has organized an event in Matera entitled 'Omaggio a David Sassoli' (Homage to David Sassoli), under the high patronage of the European Parliament. The event will take place at 8 p.m. on Sunday 26 June at the Cava del Sole, a symbolic place that the City of Matera recently chose to name after Sassoli because of his deep commitment to the city.
The event, which will be attended by Sassoli's wife Alessandra Vittorini and their children, will be opened by contributions from representatives of local, national and European institutions and people who knew and admired him to share and discuss the values which Mr Sassoli cherished. The speakers will include Pina Picierno, Vice-President of the European Parliament, Giampaolo D'Andrea, advisor to the Minister of Culture, Gianni Pittella, Senator, advisor to the Minister of Defence for European Policies and former President of the European Parliament, Monica Maggioni, director of Tg1, and Marco Tarquinio, director of Avvenire.
A call for young creatives from Europe and the Mediterranean area will then be presented. In the European Year of Youth 2022, the Matera-Basilicata 2019 Foundation invites young people to conceive a co-creation project with Lucanian communities and creatives during a residency in Basilicata. A new idea of Europe, inspired by the principles and values dear to Sassoli, where the Mediterranean area has a key place in shaping its future. By drawing on creativity and co-creation, Matera 2019 seeks to continue sending messages to Europe from the remote areas of the South, thereby promoting universal values and building bridges.
A concert by the Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, conducted by maestro John Axelrod, will be the closing event of the evening. Following the concert held during the Matera 2019 programme, the Orchestra has chosen to return to the city of the Sassi as part of their “Sud Italia 2022” Tour sponsored by the Ministry of Culture’s General Directorate for Entertainment. The concert will be broadcast live on Rai Radio 3 and on the EBU (European Broadcasting Union) circuit. Moreover, the Open Culture 2019 Volunteers Association, which is one of the most valuable legacies of the European Capital of Culture project, will certainly make its contribution during this important occasion.
In order to take part in the 'Omaggio a David Sassoli' event, booking is required on Eventbrite.it. A shuttle service to the Cava del Sole will be running from Piazza Matteotti from 6.30 p.m. Detailed information on transport and access is available on the booking form by clicking on the following link.
Through this initiative - as the director of the Matera Basilicata 2019 Foundation Giovanni Oliva points out - we intend to honour the great person President Sassoli was. His testimony gave prestige to the Matera 2019 European Capital of Culture road map, a city that is home to "the most authentic values of Europe", as he underlined in his memorable speech at the Cava del Sole. We want those same values in which he strongly believed and which were at the heart of his work – initially as a journalist and later as a member of European institutions – to foster actions and ideas capable of building courageous proposals for the future".

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Il tema dell’eredità delle Capitali Europee della Cultura sarà al centro della nuova puntata di Radio DeuS, la piattaforma di radio streaming sviluppata nell’ambito del progetto Erasmus + “DeuS- European Open Design School for regional sustainable development” dedicato allo sviluppo di competenze per il settore culturale e creativo, guidato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 insieme al Consorzio Materahub e altri otto partner europei.

Attraverso le testimonianze provenienti dalle Capitali Europee della Cultura Kosice 2013, Leeuwarden 2018, Matera 2019, Rijeka 2020, Kaunas 2022, Veszprem-Balaton, il 9 giugno dalle ore 16.30 la puntata di Radio DeuS si concentrerà proprio sul tema della legacy presente e futura. A moderare l’incontro saranno Rita Orlando, Senior Project Manager Open Design School per la Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Paolo Montemurro, Direttore di Materahub. Le conclusioni saranno affidate a Sylvain Pasqua della Direzione generale Istruzione, gioventù, sport e cultura della Commissione europea. La riflessione proseguirà il 10 giugno a partire dalle ore 10 sui canali di Materahub e Matera 2019, con la presentazione di Cultourdata: il nuovo progetto europeo a trazione materana che ha l’obiettivo di promuovere l’utilizzo dei dati nell’ambito delle Capitali Europee della Cultura per la misurazione degli impatti.

L’appuntamento, ricco di ospiti europei, chiuderà la due giorni (9-10 giugno) dedicata alle considerazioni finali del progetto Interreg ECoC SME a cura di Materahub, incentrato proprio sulle opportunità che il programma Capitali Europee della Cultura offre allo sviluppo dei tessuti imprenditoriali dei territori coinvolti.

Attraverso un processo iterativo di apprendimento e co-creazione partecipativa interregionale, i partner del progetto europeo hanno esplorato il processo di cambiamento del tessuto imprenditoriale di alcune ECoC passate e presenti, da Leeuwarden, a Matera e Rijeka, da Timisoara a Kaunas, con la convinzione che il coinvolgimento delle PMI nell’evento, sin dalla fase preparatoria, sia capace di rafforzare e diversificare l'imprenditorialità locale incoraggiando la loro cooperazione creativa e intersettoriale "non convenzionale", nonché l’internazionalizzazione dei territori.

Sotto il coordinamento di un team di esperti dell'Università della Finlandia orientale e venti "Local Learning Labs", il partenariato composto da Inqubator Foundation (Finlandia), Materahub, (Italia), Municipality of Rijeka (Croazia), Municipality of Timisoara (Romania), Vytataus University of Kaunas (Lituania) ha dato vita a nuove pratiche di coordinamento delle politiche locali/regionali, ovvero i Programmi Operativi Regionali, per sviluppare nuovi piani di azione e orientare policy future.

Per rafforzare la virtuosa esperienza condivisa del progetto DeuS, la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Consorzio Materahub hanno sottoscritto nei giorni scorsi una convenzione finalizzata ad attuare forme di collaborazione sui temi della ricerca, formazione e orientamento nel settore artistico europeo, mettendo a valore in modo particolare l’esperienza dell’Open Design School.

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The cultural projects contained in the “Ancient Future” section allow for a careful reflection on the millennia-long relationship of humanity with space and the stars. By retracing the steps of Pythagoras, one of the region’s most illustrious residents , it explores the ancient universal beauty of mathematics. At the same time, the infinite possibilities of dialogue between man and nature will be analysed, through concerts and visits to spiritual places - such as rock-hewn churches - or places of cosmological interest - such as the Space Geodesy Centre- . Very old practices and new life models will be put on trial, hypothesizing new development models for the coming decades.

As in many other European cities, Matera’s relationship with modernity is conflicting. Twenty-five years after the inclusion of the “Sassi”, once a “national shame”, in the UNESCO World Heritage list, the city is still trying to come to terms with its physical identity. The section of the program called “Continuity and Disruptions” represents an opportunity to develop a collective therapy and the possibility to face not only the shame of the city itself but also its multiple forms at the European level. These range from increasing social inequalities, to the resurgence of racism, the inability of many European countries to offer a future and hope to their youth and the drama of the exodus of desperate people fleeing the ongoing wars in Africa and Asia. Matera 2019 will be an opportunity to witness the beauty of the city, not only in theatres and museums, but also in the spaces we live in everyday.

The theme “Reflections and Connections” starts from the classic Latin motto, later adopted by Lorenzo de’ Medici, “Festina lente” (make haste slowly). We must rediscover the value of time and slowness, distance ourselves from the hegemony of the immediate present and take a step back from the accelerated pace that marks life in the 21 st Century. The cultural program also intends to prove that art, science and widespread practice of cultural citizenship can represent, throughout Europe, the catalysing elements of a new, revolutionary model of community rooted in the “practice of daily life”. The physical environment of Matera encourages us to rethink things “ab initio” and to consider crucial questions and fundamental values.

Starting from the irrepressible utopian tension in the history of Matera, the theme “Utopias and Dystopias” intends to test new innovative schemes that represent a challenge to preconceptions about the cities of the South including that tourism is the only way to achieve economic stability, technology is the only model of mediation possible for relationships, industrial monoculture is the only opportunity for development and that food and wine are the main identifiers of a territory. There is a need for a profound change of mentality, which goes beyond fatalistic attitudes, amoral familism, and the opacity of information and management of public affairs, which have often hindered the renewal of Southern Italy. Through a series of urban and rural games and sports, Matera will be transformed into a terrain on which we can imagine possible alternatives to the realities that we take for granted.

The “Roots and Routes” section precisely explores the extraordinary possibilities of the mobility culture that unites Europe. The instinct for movement is rooted in the daily life of Matera, ever since the tradition of “transhumance”, which every year sees the herds of cattle move across the Murgia plateau. Mobility is the lifeblood of the region: from Magna Graecia to Rome, or from the age of the Byzantines and Longobards, Arabs, Swabians or Angevins, Basilicata has always been a place of meeting and convergence. Recently, like many other rural regions of Europe, Matera has had to face devastating migratory diasporas, to then see the recent beginning of a return of a generation of young people, attracted by the values rooted in southern Italian culture.