Matera 2019

2018 NUOVE CATEGORIE

fdhshgsgs

Una ricerca sul corpo, sui linguaggi della danza e dell’arte figurativa che ha fatto riaffiorare memorie pittoriche, in un fluire di gesti e figure mai direttamente citati, ma solo accennati, che hanno permesso al pubblico di rivivere attraverso la musica di Bach quel pathos, quelle suggestioni, quella carica emotiva che solo i grandi capolavori dell’arte italiana dal ‘300 al ‘600 sono in grado di trasmettere. “Solo Goldberg Variations” del coreografo e danzatore d’eccellenza Virgilio Sieni portato in scena venerdì a Venosa in Piazza Municipio e domenica in piazza Giovanni Paolo II a Montescaglioso per il Festival “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci.

Si tratta del solo di danza più emblematico del percorso del maestro Sieni- artista pluripremiato, impegnato in esperienze corali, che lo hanno visto tra i protagonisti del programma di Matera Capitale Europea della Cultura nel 2019- e che in questi giorni ha proposto agli spettatori lucani, creando un’atmosfera altamente suggestiva tra luci soffuse, proiezioni di ombre sulle mura di edifici storici, e il ritmo scandito dalle musiche magistralmente suonate dal vivo dal pianista Andrea Rebaudengo. “Lo spettacolo Solo Goldberg nasce più di 20 anni fa - racconta il maestro - si sviluppa attraverso 30 variazioni e due aree, in tutto 32 brani ognuno associato a opere d’arte del Rinascimento. Opere che narrano di sospensione, di sostegno, di compassione, di pietà, di deposizione, tutto un atlante che si rivolge al dolore degli altri, e che per me significa tutte le volte pormi di fronte alle urgenze delle umanità. Il povero corpo, il corpo di tutti, che tutte le volte si deve applicare per andare incontro agli altri, includerli, abbracciarli”. Portare in scena il Solo Goldberg, “è sempre una prova estremamente complessa- prosegue Sieni - È come mettermi alla prova, perché è estremamente faticoso. Quando l’ho creato 20 anni fa, abitavo il mio corpo in un’altra maniera, adesso ho dovuto escogitare altre forme di narrazione. Quindi questa elaborazione delle tecniche, il virtuosismo, queste strategie per dare il meglio di se stessi, sono uno dei temi del lavoro, che mostra anche come l’uomo ha la possibilità, la capacità, in ogni istante, in ogni momento di cambiare”. Uno spettacolo che ha ancora una volta messo in luce l’abilità, la tecnica impeccabile del maestro e soprattutto il suo carisma, riuscendo a coinvolgere sul palco alcuni spettatori in un esercizio di vicinanza al tempo del distanziamento sociale, ricreando tra le altre, l’immagine della Pietà di Michelangelo.

“Ritorniamo a fare cultura dopo la chiusura del lockdown sotto l’egida di Matera 2019, che ringraziamo per questo dono fatto alla nostra comunità – ha sottolineato il sindaco di Venosa, Marianna Iovanni -. Con la candidatura di Venosa a Capitale Italiana della Cultura 2022 abbiamo voluto raccogliere l’esempio di Matera 2019 per fare in modo che la Basilicata tutta non vada disperdendo quello che è stato costruito lo scorso anno, ma possa portarlo avanti in maniera sinergica".

“Attraverso questo festival che siamo felici di ospitare anche nella nostra comunità – ha spiegato Francesca Fortunato, Assessore alla cultura del Comune di Montescaglioso -, Matera 2019 sta fungendo da modello nell’organizzazione, gestione e allestimento degli eventi dal vivo in questa fase infrapandemica; un modello che vogliamo seguire come esempio per la programmazione dei nostri futuri appuntamenti, avviati in forma ridotta durante l’estate”.

fdhshgsgs

RINVIATO AL 18 OTTOBRE CAUSA MALTEMPO

---

Dopo l’esperienza dello scorso anno con il progetto Gardentopia di Matera 2019 sulla cultura del verde e la cittadinanza attiva ibridati dall’arte contemporanea, l’artista Luigi Coppola torna a lavorare con la comunità di San Mauro Forte nell’ambito del Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano.

Domenica 27 settembre alle 10:30 in Piazza dei Caduti (presso la Torre Normanna) si terrà l’azione pubblica “Il paese dell’abbondanza. Visioni per una festa delle agriculture e delle transumanze” a cura di Luigi Coppola in collaborazione con Associazione Musei, Tradizioni & Territorio di San Mauro Forte, i cittadini e i produttori locali. Un evento straordinario radicato fortemente nella naturale predisposizione dei sanmauresi a celebrare con generosità (di produzione agricola, di ospitalità, di bellezza, di socialità). Lo spettatore sarà immerso nel cuore del borgo storico, dove saranno indicati dei punti di vista privilegiati attraverso un'opera visiva che si interroga su come trasformare questa abbondanza in condivisione e cooperazione come strategia necessaria per la “restanza”. Non è il presepe, ma il “presente vivente”; non è la tradizione che si ripete stanca, ma uno sguardo attivo sui rituali e sulla loro funzione di motore sociale e comunitario. Nel borgo saranno visitabili le corti, allestite insieme alle associazioni locali e ai produttori agricoli, nei vicoli riecheggeranno suoni arcaici di campanacci e urla cantate della morra. Il paese sarà abitato dai gesti e suoni antichi (vivi nel presente) dei pastori e degli animali. Lo sguardo artistico vuole infatti aprire la visione su questo luogo, ricco di risorse paesaggistiche e naturalistiche, di patrimonio storico, di biodiversità e di tradizioni rurali e culturali. Per chi volesse restare a San Mauro Forte fino al pomeriggio, le attività gastronomiche del paese potranno offrire menu ad hoc per degustare i prodotti locali.

Alle 15:00, sempre in Piazza dei Caduti, sarà possibile prendere parte al dialogo Praticare la “restanza", aperto alla comunità, agli spettatori, agli amministratori locali ed esperti sulle strategie della restanza attraverso alcuni esempi chiave che si stanno sviluppando a Sud. San Mauro Forte è infatti, tra le comunità lucane, una di quelle che sta scegliendo di combattere il pericolo di estinzione anche avviando un processo di appartenenza e rigenerazione culturale grazie agli stimoli mossi dall’arte. Con l’esperienza di Gardentopia, guidata l’anno scorso da Luigi Coppola in collaborazione con Casa delle Agriculture di Castiglione d’Otranto, San Mauro Forte ha fatto una scommessa verso un futuro sostenibile. La consapevolezza di una narrazione nuova, i moti di un’utopia calata nel reale, hanno cercato di costruire un orizzonte nuovo rinnovando i legami di comunità e ponendo le basi di una vera restanza. Al dialogo prenderanno parte Valentina Avantaggiato, vicesindaco uscente Comune di Melpignano (LE), Donato Nuzzo e Rocco Botrugno della Cooperativa Casa delle Agriculture di Castiglione d'Otranto (LE), l’artista Nico Angiuli (Adelfia, BA), Emanuele Derobertis dell’Associazione di Promozione Sociale Tipica Adelfia (BA), Marco Diluca e Giancarlo Mita dell’Associazione Musei, Tradizioni & Territorio di San Mauro Forte, Rossella Tarantino, direttore generale Fondazione Matera Basilicata 2019 e l’artista Luigi Coppola, con un saluto del sindaco di San Mauro Forte, Francesco Diluca. Alle 16:30 ci sarà infine il concerto di Daniela Ippolito “L'arpa, il canto, il disincanto”.

La partecipazione alla manifestazione è gratuita. Per l’appuntamento pomeridiano è necessaria la prenotazione sulla piattaforma Matera-Basilicata Events www.materaevents.it. Durante gli eventi saranno rispettate scupolosamente tutte le misure anti-Covid in vigore, in relazione alle quali il pubblico è invitato alla massima collaborazione.

fdhshgsgs

A nome di tutto lo staff, voglio ringraziare il presidente Salvatore Adduce per l’autorevolezza con cui ha guidato sia la candidatura di Matera a capitale europea della cultura in qualità di sindaco, sia la Fondazione Matera Basilicata 2019, in qualità di presidente del Cda, sin dal momento della sua costituzione per il grande senso di responsabilità e dedizione, per la capacità di interlocuzione e negoziazione ai più alti livelli istituzionali, per la leggerezza e la serenità con cui ci ha fatto lavorare, e per aver considerato Matera 2019 un bene pubblico, solo così in grado di produrre i migliori benefici per la collettività.
Sin dall’inizio di questo lungo e straordinario viaggio decennale, ho avuto modo di apprezzare il modo in cui Adduce, di intesa con tutti i maggiori rappresentanti delle istituzioni lucane, ha condiviso e spronato il gruppo di lavoro guidato da Paolo Verri a costruire un progetto dall’orizzonte lungo, fortemente sfidante, in cui Matera e la Basilicata potessero diventare un esempio da seguire.
A riprova di ciò, citiamo la cerimonia di chiusura del 2019, alla quale Adduce ha invitato il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, e il consiglio di amministrazione straordinario organizzato lo stesso giorno alla presenza anche dei Ministri Provenzano e Franceschini, in cui si è celebrata Matera 2019 come esempio da seguire e da rafforzare negli anni a venire; ma anche la guida sicura in un anno difficile come quello del 2020, in cui la pandemia ha bloccato molte delle attività di legacy in programma. Doti di responsabilità istituzionale, visione aperta e concretezza operativa che hanno caratterizzato anche la presidenza di Aurelia Sole, in una fase molto delicata e difficile del percorso di Matera 2019.
Facciamo i migliori auguri al neo Vicepresidente Somma che ha svolto un ruolo importante in questi anni per accrescere il capitale relazionale di Matera e della Basilicata e siamo certi che il prossimo Presidente coglierà e valorizzerà il posizionamento di Matera e della Basilicata acquisito sulla scena internazionale come luoghi di produzione culturale e di frontiera innovativa.

Rossella Tarantino
Direttrice Fondazione Matera Basilicata 2019

fdhshgsgs

Grande ritorno a Matera per il coreografo e danzatore Virgilio Sieni che, dopo le tappe a Venosa e Montescaglioso di “Solo Goldberg Variation”, incontra le comunità di Agna e del borgo La Martella attraverso due percorsi di coinvolgimento disegnati con la collaborazione e cura di Giulia Mureddu e Delfina Stella nell’ambito del Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano.

“La tattilità delle chiome” è un laboratorio aperto a tutti, che prende forma intorno alla chioma di un albero, e la cui presentazione pubblica si terrà giovedì 24 settembre presso Casino Padula, nel quartiere di Agna, alle ore 18.00. La proposta consiste in una serie di pratiche di vicinanza tra i corpi e le persone, svolte attraverso un ascolto della natura. Con grande semplicità i partecipanti saranno accompagnati all’apprendimento di sequenze di movimento, utilizzando il proprio corpo come strumento di conoscenza e relazione con la pianta. L’esperienza attiverà alcuni aspetti dell’osservare la natura, quali la luce, la forma, il frastagliamento dei dettagli e la trasmissione di volumi e vuoti, il suolo e l’aria, l’essere compresi e il sentirsi spostati dallo spazio. Sono pratiche che ci invitano ad assumere una nuova postura chiedendo all’albero il dono di abilità a noi sconosciute, di virtù capaci di indicarci nuovi modi di abitare e costruire. Ogni gesto nascerà in relazione all’albero e all’ambiente circostante, ovvero le altre persone, i loro spostamenti e le loro azioni. Lo scopo è quello di creare una sequenza di movimenti che si possa ricordare, ma resti sensibile ai minimi cambiamenti. La sequenza diverrà così rito collettivo dove ogni interprete è responsabile dell’altro e partecipa della relazione. Il percorso artistico coinvolge nel processo di creazione dal 19 al 24 settembre, gli abitanti del quartiere di Agna e i cittadini che hanno scritto il Manifesto della partecipazione per Matera 2019.

“Dolce lotta. La Martella #Ballo 1952” è invece un percorso di creazione rivolto a cittadini di ogni età, abilità e professione, ma anche ad artisti e performer interessati a un’esperienza poetica fondata sul senso della memoria in relazione alla pratica del gesto. La presentazione pubblica del percorso costruito nel laboratorio in programma dal 19 al 26 settembre, sarà ospitata in Piazza Montegrappa nel borgo La Martella, sabato 26 settembre alle ore 18.00. Il percorso si sviluppa a partire dallo studio di sequenze di gesti inventati, attivando il corpo attraverso esercizi mirati all’ascolto e alla consapevolezza percettiva di un oggetto dal valore affettivo: un oggetto come simbolo di racconti, immagini, affezioni, viaggi. Oggetti cari ma allo stesso tempo dimenticati, accuditi ma riposti in luoghi nascosti della casa, inamovibili, che ci hanno accompagnato nella vita e che lasciano emergere ricordi. Il lavoro mira a individuare momenti della memoria che s’incontrano con l’ascolto del corpo, avviando una riflessione condivisa sull’origine del gesto e su come la ripetizione e la formalizzazione mnemonica arricchisce la percezione di momenti nuovi e sempre più profondi. Si costruiranno sequenze di gesti in cui anche il movimento più semplice e piccolo troverà la propria vita e la modalità di essere condiviso dagli altri. Tutti i partecipanti andranno a formare, con i loro oggetti, un grande quadrilatero all’aperto: una sorta di agorà-paesaggio composto da stati d’affezione e gesti rituali.

La partecipazione ai due appuntamenti è gratuita previa prenotazione sulla piattaforma Matera-Basilicata Events www.materaevents.it . Nel caso di sold-out, verrà aperta una lista d’attesa a partire dalle ore 17:00. Durante l’evento saranno rispettate scupolosamente tutte le misure anti-Covid in vigore, in relazione alle quali il pubblico è invitato alla massima collaborazione.

fdhshgsgs

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019, riunitosi questa mattina a Potenza presso la sede della Regione Basilicata, ha approvato, con il parere favorevole del collegio dei revisori dei conti e della commissione di controllo sulle fondazioni della Regione Basilicata, il bilancio consuntivo del 2019, l’anno più importante nel lungo percorso di Matera Capitale Europea della Cultura, durante il quale la città dei Sassi e l’intera regione sono state al centro dell’attenzione nazionale e internazionale, raggiungendo risultati in termini economici, di partecipazione, di immagine, di competenze che ne hanno attestato il successo.

Per la parte relativa alle fonti istituzionali il bilancio si è chiuso in pareggio con entrate e spese pari a circa 28 milioni e 600 mila euro. Per la parte relativa alle attività commerciali il bilancio 2019 si è chiuso con un attivo di circa 731 mila euro derivante in parte dalle sponsorizzazioni, in parte da una quota della vendita dei passaporti, in parte derivante dal merchandising.

“L’approvazione in pareggio del bilancio dell’anno da Capitale europea della cultura è un risultato di grande importanza – sottolinea la Direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019, Rossella Tarantino-. Si tratta del bilancio più importante di questi anni, dai numeri finanziari consistenti a cui corrisponde il grande investimento nella produzione e realizzazione della manifestazione culturale che Matera ha messo in piedi per l’Europa ed il mondo. Un plauso a Giovanni Oliva, Segretario generale e manager amministrativo e finanziario e a tutto il team amministrativo per questo risultato. E a Paolo Verri che mi ha preceduto nell’incarico di Direttore generale, per averci guidato nel conseguire questi risultati che hanno fatto brillare Matera e la Basilicata”.

Nel corso della riunione, il Cda ha altresì provveduto alla nomina del Vicepresidente della Fondazione, incarico assegnato al Presidente della Camera di Commercio della Basilicata, Michele Somma, uno dei Soci che ha svolto un ruolo di rilievo nell’anno da Capitale europea della Cultura, contribuendo a rafforzare la visibilità di Matera e della Basilicata sulla scena economica internazionale.

fdhshgsgs

Ho sentito il dovere di accompagnare la Fondazione Matera 2019 fino all’approvazione del bilancio consuntivo dell’anno della Capitale Europea della Cultura avvenuta nella seduta del cda svoltosi nella mattinata di oggi a Potenza. A conclusione di questo straordinario lavoro, che ho svolto con dedizione ed entusiasmo a titolo gratuito, rassegnerò le dimissioni da Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Ringrazio i soci fondatori che mi hanno dato fiducia in questi anni molto intensi: dal Presidente Marcello Pittella al Presidente Vito Bardi, dalla Rettrice dell’Università della Basilicata Aurelia Sole, Presidente della Fondazione per due anni, ai Presidenti della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo e Piero Marrese, ai Presidenti della Camera di Commercio Angelo Tortorelli e Michele Somma. Sono particolarmente grato al Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, per avermi delegato nel CdA, riuscendo a ricomporre una frattura che avrebbe potuto provocare danni irreparabili all’immagine della città, ma soprattutto avrebbe potuto costituire un impedimento al regolare svolgimento del ricco programma contenuto nel dossier di candidatura.
La Fondazione è stata diretta in modo impareggiabile da Paolo Verri, affiancato da un gruppo di manager, Rossella Tarantino, Giuseppe Romaniello, Ariane Bieu, Giovanni Oliva, Anna Piscinnè, e da un formidabile professionista della comunicazione come Serafino Paternoster che hanno fronteggiato situazioni complesse in un clima spesso turbolento, in particolar modo dal punto di vista politico. Ci tengo a sottolineare che il personale che ha collaborato in questi anni è stato selezionato con cura e ha dato risultati eccezionali: a loro vanno i mie complimenti e la gratitudine per aver lavorato instancabilmente alla realizzazione dei circa 1.200 eventi in programma, che hanno rappresentato il grande racconto della città e della regione.
Siamo riusciti a mantenere con le autorità nazionali del Governo un rapporto positivo, lungo un percorso che ha visto alternarsi nel corso degli anni Primi Ministri e rappresentanti di diversi Ministeri: a tutti loro ed ai responsabili dei diversi uffici centrali va il mio ringraziamento. Con il Polo Museale della Basilicata e la sua Direttrice, Marta Ragozzino, abbiamo stabilito rapporti stabili e fruttuosi che sono stati una base solida per le produzioni culturali proposte al grande pubblico, recatosi a Matera da tutto il mondo.
Possiamo essere orgogliosi di quanto è stato realizzato e soprattutto della vitalità e dell’energia dimostrate dai nostri cittadini. A tal proposito ringrazio ciascuno dei 1570 volontari iscritti, 590 quelli attivi, di cui il 10% stranieri, che hanno collaborato con gioia ed entusiasmo al lavoro di accoglienza e sicurezza. Le forze dell’ordine sono state il caposaldo della sicurezza nell’anno 2019. Il coordinamento effettuato dalla Prefettura e dalla Questura di Matera è stato efficacissimo. Nel ringraziare i Prefetti Antonella Bellomo e Demetrio Martino, dedico un pensiero particolare al Questore, Luigi Liguori, con cui abbiamo condiviso le fasi più delicate del lavoro per l’ordine pubblico e la sicurezza, che ha consentito di confermare Matera come la città più sicura d’Italia. Non era affatto scontato che questa straordinaria avventura si svolgesse in modo così coinvolgente ed ordinato. Tutto questo deve renderci particolarmente orgogliosi e ci ha fatto meritare non solo la presenza del Capo dello Stato alla cerimonia di apertura, ma anche i suoi più sentiti ringraziamenti, per quanto realizzato nella nostra città, nel messaggio di fine d’anno agli italiani.
Il bilancio 2019 si chiude con un volume complessivo di 28,6 milioni di euro che hanno assicurato la produzione originale di 1.200 eventi tutti di grande profilo internazionale. Questo risultato ha comportato una spesa di personale di circa 3,0 milioni di euro, pari al 10,4%, un rapporto assolutamente virtuoso in un settore dove la spesa per il personale è per definizione quella più rilevante. Sono stati coinvolti attivamente nelle produzioni culturali 57.000 cittadini di varia provenienza e con diversi talenti e abilità, ponendo la città di Matera all’attenzione europea, quale luogo di co-creazione attraverso nuovi modelli culturali che abbattono le barriere tra artisti e pubblico. La dimensione internazionale si è coniugata con la dimensione regionale della manifestazione: 394 eventi su 1200 si sono realizzati nei vari Comuni della Basilicata, e più di 74.424 Passaporti sono stati venduti, di cui il 40% a turisti, il 28,2% a residenti della Regione Basilicata e il 20% a studenti.
Matera si è rivelata la Capitale Europea della Cultura che in assoluto ha registrato il tasso di crescita turistica più alto. Matera e la regione Basilicata hanno guadagnato una grande visibilità: 3,4 miliardi sono state le “Opportunity to see” (potenziali contatti), equivalenti ad un investimento in Comunicazione pari 110 milioni di euro; sono stati oltre 1500 i servizi radiotelevisivi e gli approfondimenti realizzati su Matera-Basilicata 2019; inoltre, sono stati pubblicati più di 68.000 articoli di stampa e web; infine, hanno parlato di Matera 2019 le testate di più di 41 paesi del mondo.
E’ compito degli osservatori dell’economia fare i conti sulle ricadute che il percorso e l’evento Matera 2019, durato quasi dieci anni, ha avuto e continuerà ad offrire alla città, alla Basilicata e all’intero Mezzogiorno. I numeri che abbiamo sotto gli occhi sono impressionanti, in primis la crescita esponenziale dei visitatori e volumi di affari che nel corso del tempo sono andati aumentando.
A fine dicembre 2019 abbiamo assunto l’impegno di continuare questo percorso. I Ministri Giuseppe Provenzano e Dario Franceschini avevano aderito entusiasticamente a quel programma e già nei primi due mesi del 2020 abbiamo sviluppato proposte e progetti che presto avrebbero prodotto risultati. Purtroppo l’emergenza sanitaria ha di fatto bloccato le attività. Ciononostante la Fondazione ha continuato ad operare non solo per chiudere e rendicontare le attività – e soprattutto pagare i fornitori (a tal proposito giova ricordare che, nonostante il blocco dovuto al covid-19 nel 2020, abbiamo effettuato pagamenti per oltre 9 milioni di euro corrispondenti a circa 2.000 operazioni) – ma anche per tener fede agli impegni assunti, finalizzati a tenere alta la reputazione della città in campo culturale. Non abbiamo mancato di partecipare alla gara di solidarietà nei confronti del personale sanitario, collaborando alla predisposizione di appositi box in plexiglass e di schermi facciali per aumentare la protezione dei medici e degli infermieri e che abbiamo donato agli ospedali.
Nei primi due mesi di quest’anno sono state predisposte specifiche attività per coinvolgere le associazioni e le imprese del settore e costruire insieme una piattaforma per il futuro. Al tempo stesso non sono mancati specifici eventi come quello del 23 febbraio 2020 quando le maschere dei carnevali lucani di Tricarico, Montescaglioso e Lavello sono state protagoniste della Parata internazionale del Carnevale di Rijeka2020, la città croata cui Matera ha passato il testimone da Capitale Europea della Cultura, insieme all’irlandese Galway. Questo è stato l’ultimo evento prima del lockdown. Da quel momento in avanti, come è noto, abbiamo dovuto rivedere tutti i nostri programmi. I giorni 8‐9 maggio 2020 abbiamo partecipato alla quarta edizione del “Festival della comunicazione non ostile”, che si è svolto interamente online. Il 5‐8 giugno 2020, il progetto pilastro di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, “I‐DEA”, dedicato ai materiali d’archivio della Basilicata, reinterpretati in chiave artistica, è stato presentato alla terza edizione di “Archivissima”, il festival che promuove al grande pubblico i patrimoni e le storie conservate negli archivi storici. Dal 9 al 13 giugno con un formato interamente online, è ripartita da Matera “Artlab. Territori, Cultura, Innovazione”, la piattaforma indipendente italiana dedicata all'innovazione delle politiche, dei programmi e delle pratiche culturali, promossa dalla Fondazione Fitzcarraldo. Lo scorso 21 giugno 2020, con la “Festa della Musica” abbiamo ripreso il viaggio di Matera 2019 lì dove è stato interrotto. Abbiamo deciso di ripartire da alcune delle fasce più colpite dall’emergenza Coronavirus: i malati, gli anziani, gli operatori sanitari e i musicisti. Dal 12 settembre alla fine di ottobre, Matera e diversi comuni della Basilicata sono lo scenario del Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano.
E, nonostante le stringenti regole dovute alla pandemia non abbiamo voluto rinunciare neanche quest’anno a "Materadio”, la festa di Rai Radio3, grazie alla preziosa disponibilità del direttore, Marino Sinibaldi e del suo staff. Un evento ormai consolidato in un arco temporale di ben dieci anni, e che quest’anno costituirà anche l’occasione per verificare le nuove forme di organizzazione degli spettacoli al tempo del Covid-19 grazie alle professionalità dell’Open design school.
Il 25 settembre Cava del Sole tornerà a risuonare attraverso il concerto “Passaggi nel tempo - Omaggio a Ennio Morricone” con protagonista la band dei Calibro 35 e due ospiti speciali come Roy Paci e Diodato. Il tempo che stiamo vivendo non è dei più facili, ma l’intero territorio nazionale ha dato forti segnali di coraggio e di ripresa, per poter ricominciare proprio da alcuni “esercizi di vicinanza”.
Il mio augurio, a conclusione di questo indimenticabile percorso che ho vissuto in questi anni, prima da Sindaco di Matera e poi da Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, è che questo viaggio possa continuare in futuro con lo stesso spirito e la stessa dedizione e impegno, nell’offrire ai cittadini e ai visitatori sempre nuove risposte alle domande e alle esigenze di una città e di una regione, che hanno raggiunto una visibilità internazionale da cui non si può più tornare indietro.
Salvatore Adduce

fdhshgsgs

Fondazione Matera Basilicata 2019 e Rai Radio3
presentano
Materadio special edition

“Passaggi nel tempo - Omaggio a Ennio Morricone”
con Calibro 35 featuring Roy Paci e Diodato

Cava del sole - 25 Settembre 2020, ore 21:30

 

“La musica è intangibile, non ha sembianze, è come un sogno”
Ennio Morricone

Materadio, la festa di Radio3 dalla città dei Sassi, torna per il decimo anno a Matera con una Special edition in programma venerdì 25 settembre, realizzata da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Rai Radio3 con l’intento di rilanciare, anche in questo 2020 flagellato dalla pandemia, il legame fra questo territorio, la radio e la grande musica.

A partire dalle 21:30, l’arena della Cava del Sole tornerà a risuonare attraverso il concerto “Passaggi nel tempo - Omaggio a Ennio Morricone” con protagonista la band dei Calibro 35 e due ospiti speciali come Roy Paci e Diodato. Presentato da Valerio Corzani e trasmesso in diretta da Radio 3 e in streaming sui canali web di Matera 2019, il concerto sarà interamente dedicato alle composizioni del grande maestro scomparso il 6 Luglio scorso. “Passaggi nel tempo” è infatti il titolo di un brano di Ennio Morricone tratto dalla colonna sonora del film western “Il grande silenzio” di Sergio Corbucci poi riutilizzato per il film thriller di Jordan Leondopulos “The Swap” con Robert De Niro.

Il progetto sviluppa un percorso sonoro particolarmente affine al combo costituito da Massimo Martellotta (chitarre, sintetizzatori, tastiere), Enrico Gabrielli (organi e fiati), Fabio Rondanini (batteria), Luca Cavina (basso elettrico), Tommaso Colliva (produzione), che ha sempre prediletto la rivisitazione di suoni e stili dalle grandi colonne sonore italiane degli anni sessanta e settanta del secolo scorso. Spesso i Calibro35 hanno regalato il loro tocco “retro-modernista” anche ad alcuni pezzi celeberrimi di Morricone, in particolare ad alcuni brani legati all’onda travolgente dei poliziotteschi (i thriller e i polizieschi con ambientazione in Italia che avevano sempre a corredo eccellenti soundtrack). È però la prima volta che il gruppo milanese lavora e propone un programma concertistico interamente dedicato alle opere di Morricone e lo fa tra l’altro convocando sul palco due valenti musicisti che spesso si aggiungono all’ensemble come Sebastiano De Gennaro (vibrafono e percussioni) e Beppe Scardino (sax baritono), ma anche due stelle della musica italiana come il trombettista e cantante Roy Paci e il cantautore Diodato.
L’excursus dei Calibro35 toccherà i vari filoni delle opere di Morricone: quello dei polizieschi, del giallo, del cosiddetto Spaghetti Western, delle escursioni del Maestro nel mondo della canzone e molto altro.

Il concerto è gratuito, come tutti gli appuntamenti realizzati in collaborazione fra Matera 2019 e Radio 3, previa prenotazione sulla piattaforma www.materaevents.it, disponibile dal pomeriggio di lunedì 21 settembre con tutte le informazioni sulle modalità di accesso. Durante il concerto saranno rispettate scrupolosamente tutte le misure anti-Covid in vigore, in relazione alle quali il pubblico è invitato alla massima collaborazione.

Nella stessa giornata, dalle 15:00 alle 16:30, Rai Radio3 dedicherà la puntata di “Fahrenheit” alla Capitale Europea della Cultura 2019 ad un anno di distanza, anche alla luce delle questioni e riflessioni poste dalla lunga pausa della pandemia.

 

Calibro35:
Massimo Martellotta (chitarre, sintetizzatori, tastiere)
Enrico Gabrielli (organi e fiati)
Fabio Rondanini (batteria)
Luca Cavina (basso elettrico)
Tommaso Colliva (produzione)

Ospiti speciali:
Diodato (voce)
Roy Paci (tromba e voce)

 

Musicisti aggiunti:
Sebastiano De Gennaro (vibrafono e percussioni)
Beppe Scardino (sax baritono)

 

 

fdhshgsgs

Apprendiamo con profonda tristezza della scomparsa di Enrique Irazoqui, attivista e artista cui la nostra città è stata fortemente legata nel corso degli anni. Fu suo il volto del Cristo scelto da Pier Paolo Pasolini per il suo “Vangelo secondo Matteo”, girato in una Matera d’altri tempi, contribuendo a consacrarla quale set biblico a livello internazionale ma anche a riaccendere l’interesse verso i Sassi, che da lì a qualche anno sarebbero diventati Patrimonio mondiale dell’umanità. «Proprio per questa ragione – sottolinea il Presidente della Fondazione, Salvatore Adduce - nel 2011, mentre Matera si candidava al titolo di Capitale Europea della Cultura 2019, in qualità di sindaco conferii ad Irazoqui la cittadinanza onoraria su proposta dell’associazione “Pasolini” del compianto Mimì Notarangelo». Nel 2019, quando Matera celebrava il suo anno speciale, il maestro è tornato a Matera per il progetto della Capitale Europea della Cultura “Topoi. Teatro e Nuovi Miti” coprodotto, fra gli altri, da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Consorzio Teatri Uniti di Basilicata, chiamato dal regista svizzero Milo Rau a prendere parte al suo lavoro teatrale e poi cinematografico “Il Nuovo Vangelo”, nel ruolo di Giovanni Battista. Un film che è un manifesto di solidarietà agli ultimi del mondo contemporaneo, i migranti, nei giorni scorsi applaudito alle Giornate degli Autori, la sezione parallela del Festival del Cinema di Venezia. Il ricordo di Enrique Irazoqui rimarrà indelebile in tutti coloro che hanno avuto l’onore e il privilegio di conoscerlo.

fdhshgsgs

“A nome di tutto il Cda, del Direttore Tarantino e dello staff della Fondazione Matera Basilicata 2019 rivolgo i migliori auguri al nuovo rettore dell’Università degli Studi della Basilicata, prof. Ignazio Mancini, che succede ad Aurelia Sole nell’importante ruolo di guida di una istituzione cardine per la crescita del nostro territorio. Siamo certi che il contributo del rettore Mancini in rappresentanza dell’Ateneo lucano all’interno del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019 sarà di fondamentale importanza per il futuro del percorso tracciato dall’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 a beneficio dell’intera Basilicata”.
Il Presidente Salvatore Adduce

fdhshgsgs

Nello scenario della Cava del Sole, luogo iconico di Matera 2019, presentato lo spettacolo “I Messaggeri” di Emma Dante, primo appuntamento del Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, salutato dal lungo applauso del pubblico.

Uno spettacolo intenso, profondo, che ha trasformato il palcoscenico nel teatro di orrendi delitti, consumati davanti agli occhi attoniti di un pubblico inerme. Un lavoro straordinario dalla forte valenza comunicativa in grado di unire in un unico atto, l’intramontabile fascino delle tragedie greche con i drammi della contemporaneità. E’ lo spettacolo “I Messaggeri” di Emma Dante portato in scena ieri sera nel suggestivo scenario della Cava del Sole di Matera, per il primo appuntamento del Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano.

Un lavoro tra recitazione, canti e musica in cui si sono alternati sul palco i messaggeri, Elena Borgogni, Sandro Maria Campagna, Adriano Di Carlo, Naike Anna Silipo e Sabrina Vicari che con grande maestria hanno fatto rivivere al numeroso pubblico in Cava, la furia omicida e le nefaste vicende narrate ne Le Baccanti, in Medea, nell’ Epido Re e ne L’Eracle, che hanno duramente colpito poveri sventurati. A rendere ancora più incisiva la scena, la musica e i canti eseguiti dai Fratelli Mancuso - cantanti, compositori e polistrumentisti originari della Sicilia che hanno aperto lo spettacolo, stretti in un abbraccio, “un gesto – raccontano - che rappresenta quello che siamo. Le nostre voci abbracciandoci si uniscono, diventano una voce unica che vuole scavare profondamente nel nostro animo e arrivare agli altri con una forza sincera e drammatica”, la stessa che pervade l’intera l’opera. “E’ un lavoro che cerca di collegare i testi degli antichi greci a quello che oggi stiamo vivendo con la pandemia: l’isolamento, il distanziamento, la tragedia che rappresenta questo momento della nostra esistenza e che vuole approfondire con l’arte, la poesia e la musica questo aspetto- spiegano i compositori-Noi ci troviamo dentro quest’opera e con le nostre musiche, con le nostre voci e i nostri strumenti cerchiamo di tornare a una dimensione ancestrale per riproporre attraverso la voce e il lamento, quello che nell’antica Grecia poteva essere la comunicazione musicale dell’epoca”. A rendere ancora più incisiva la narrazione, l’utilizzo di strumenti antichi. “La musica anche in questo ultimo lavoro di Emma Dante ha la funzione di rendere antico il contemporaneo e viceversa, attraverso gli strumenti che accompagnano le nostre voci - sottolineano i musicisti- Gli strumenti sono il risultato di una lunga ricerca, e si fondono di volta in volta con le nostre voci e con l’ evolversi tragico delle storie narrate dagli attori sulla scena”. Un perfetto connubio tra arte, musica e testi che nasce da una collaborazione di lunga data. “L’incontro con Emma Dante risale a tantissimi anni fa- affermano - Lei aveva comprato un nostro disco “Bella Maria”- era tornata a Palermo per mettere in piedi una compagnia- e attraverso questo disco scoprì le nostre musiche , le nostre canzoni i e le usò per le musiche di scena. Da lì nacque la collaborazione per lo spettacolo Medea e per il film via Castellana Bandiera- e aggiungono- Il rapporto artistico con Emma Dante è molto profondo. Entriamo tutti e tre in una visione della drammaturgia musicale molto sentita ed essenziale capace con poche cose di emozionare e di dare segno tangibile in scena di quello che lei con la scrittura, con la sceneggiatura e con il testo vuole rappresentare. Noi siamo onorati del rapporto privilegiato che abbiamo con lei e ogni volta che ci chiama siamo molto motivati nel creare musiche e andare in scena”. Anche il luogo fa la sua parte e Matera ha saputo emozionarvi ? “Questo è un luogo magnifico, Matera è unica, e ogni volta che vediamo tutto questo grande patrimonio non possiamo che emozionarci e sentirci parte di ogni pietra di questa città”- concludono i Fratelli Mancuso.

A rendere calda l’accoglienza al pubblico nella Cava del Sole, luogo iconico che ha ospitato i maggiori appuntamenti di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e oggi, con i protocolli Covid, in grado di accogliere fino a 1000 persone nella sua arena, sono stati il team dei volontari di Matera 2019 e gli allestimenti realizzati da Open Design School. Frutto di uno studio sulle relazioni sociali in questo periodo infrapandemico, tali strutture modulari, leggere e intercambiabili, consentono di comunicare un nuovo dizionario di gesti per far sì che il pubblico possa sperimentare nuovi esercizi di vicinanza durante gli eventi dal vivo, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza anti contagio.

fdhshgsgs

Il secondo appuntamento del Festival “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” - prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano - muove verso le aree interne del territorio lucano con la presentazione di un lavoro estremamente poetico nelle piazze di Venosa e Montescaglioso, rispettivamente il 18 e 20 settembre: “Solo Goldberg Variations” di Virgilio Sieni. Si tratta del solo di danza più emblematico del percorso di questo coreografo e danzatore d’eccellenza, artista pluripremiato nella scena internazionale quanto impegnato in esperienze corali che ne tratteggiano il lavoro degli ultimi anni, nonché tra i protagonisti del programma di Matera Capitale Europea della Cultura nel 2019.

“Solo Goldberg Variations”, che andrà in scena venerdì 18 settembre in Piazza Municipio a Venosa (PZ) e domenica 20 settembre in Piazza Giovanni Paolo II (presso Abbazia) a Montescaglioso (MT) alle ore 21.00, rappresenta il manifesto dell’arte coreografica di Sieni, apice delle sue ricerche sul corpo e sui linguaggi della danza e dell’arte figurativa, sempre protese a oltrepassare gli approdi formali e le codificazioni per lasciar emergere la visione profonda. Nella metrica e nell’architettura immateriale delle Variazioni Goldberg, suonate dal vivo al pianoforte da Andrea Rebaudengo, la danza fa affiorare memorie pittoriche, accennando a un articolato fluire di figure prostrate, tratte dall'arte italiana dal '300 al '600, mai citate direttamente, piuttosto affettuosamente evocate in un atto intimo che chiede condivisione.

«Penso che le Variazioni Goldberg non siano un invito alla danza, ma un atto di riflessione e introspezione dove niente appare se non un corpo “spellato” – spiega Virgilio Sieni -. Ecco che questo lavoro mi appare come un manifesto, qualcosa di più di un vocabolario di percorso, un atto sulle debolezze, le imperfezioni, lo sforzo, le pieghe e le polveri, qualcosa che vuol trapassare il corpo per donarsi alla figura, qualcosa che rende il corpo pagliaccio tragicomico dell’oggi».

L’evento è gratuito previa prenotazione sulla piattaforma Matera-Basilicata Events www.materaevents.it. Nel caso di sold-out, verrà aperta una lista d’attesa a partire dalle ore 20:00 esclusivamente presso il luogo dell’evento.

Durante l’evento saranno rispettate scupolosamente tutte le misure anti-Covid in vigore, in relazione alle quali il pubblico è invitato alla massima collaborazione.

 

fdhshgsgs

Sotto la guida di Aurelia Sole l'Università degli studi della Basilicata, la più importante istituzione culturale della regione, ha assunto via via un ruolo strategico a livello nazionale ed ancor più a livello meridionale. Straordinario è stato l'apporto al percorso di Matera, Capitale europea della cultura per il 2019. Alla vigilia delle elezioni per il rinnovo della governance dell'Unibas, sento il dovere di ringraziare la magnifica rettrice per il grande impegno profuso in questi anni nei diversi ruoli ricoperti, sia come presidente pro tempore della Fondazione sia come componente del cda. La sua preziosa collaborazione oltre alla sua visione culturale sono state fondamentali per la buona riuscita del programma e del grande consenso ricevuto dalle massime istituzioni nazionali ed europee. Sono certo che la sua ricca esperienza ed i suoi consigli potranno essere ancora di grande aiuto alla Fondazione in particolare per quel che riguarda il monitoraggio e la valutazione di tutto quello che è successo in questi anni straordinari. Alla magnifica rettrice, a nome del cda, dei dirigenti e di tutti i dipendenti della Fondazione vanno gli auguri più sinceri per un buon futuro.
Salvatore Adduce
Presidente Fondazione Matera Basilicata 2019

fdhshgsgs

From 12 September to the end of October, Matera and various municipalities across Basilicata are the venues for the “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” Festival of Performing Arts produced by the Matera Basilicata 2019 Foundation, with artistic collaboration from Silvia Bottiroli and Cristina Ventrucci, in partnership with APT Basilicata and ASM Matera and under the patronage of the Municipalities of Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico and San Severino Lucano.

The “So Far So Close" programme offers exercises in proximity as a way of re-embracing the existing reality through the performing arts, with a new awareness of our shared lives in an "infected planet", and rediscovering the force of collective action. These exercises also form part of a renewed citizenship, in the wake of the experience that made Matera and the whole of Basilicata a special place for shared creative processes and the relationship between art and space in the course of 2019.

Through the research carried out by the Open Design School, the Festival is an experiment aimed at putting on live events in the time of COVID by means of a study of new relationships and codes of social behaviour so that notwithstanding the distance between them, participants in the performance can feel that they are fully involved and protagonists in it. Emblematically, the name "So Far So Close" is an expression both of the work that is intended to be done on the new relations among people in the time of social distancing and the new relations that can be constructed between urban and remote areas, as part of a collective re-education that will define new rituals for spending time together and new ways of exploiting public spaces. As part of this experiment, all the artists will be called on to engage with the methods of the Open Design School, which in a co-creative logic that proved to be a highlight of Matera 2019, will bring together professional expertise from various disciplines: from experts in infectious diseases to security engineers, from designers to artisans and from architects to cultural inhabitants. The outcomes of the process of research and experimentation will come together in an open source manual, a kind of box of tools or vademecum that will be available to everyone.

The visionary crossovers that go to make up the programme are led by artists from the performing arts who have renewed their demands at this time of the pandemic, in which negotiating the distance between bodies is of crucial importance and requires particular care and delicacy when thinking anew about opportunities for live encounters. Proximity is a central element of their work, including in terms of the relationship between interpreting reality and constructing the imagination, in which the theatre in all its forms and with all its influences – from drama to performance, from the relationship with the cinema and music to dance and from the experience of public and relational art – becomes a tool for studying relations and places through intertwined narratives, and dedicating attention to the relationship between the human and the non-human and between the visible and invisible in a city that has always brought these dimensions together as its vocation. When reflecting on these hubs, the curators have focused on artists and works that use public spaces by giving them a new significance and making them more complex through forms of openness that can include audiences not only through the enjoyment of a finished work but, in very different ways, through the responsibility for constructing it; that are interested in the relationship with the various communities that make up the urban fabric, rural areas and the places within them; and that develop an idea of childhood and play capable of breaking through conventions.

In Matera, Emma Dante brings an evocative performance-concert to the stage at Cava del Sole to sublimate the pain the pandemic has brought with it, leaning on Greek tragedy as a form of catharsis; Virgilio Sieni returns with two new pathways involving citizens between Agna and Borgo La Martella; Chiara Guidi stages one of the most important works from children's theatre; the Deflorian/Tagliarini duo return to the work of the Dutch artist Lotte van den Berg with an itinerant pathway through the centre of the city; and the MK company performs in the Via Saragat car park, which becomes a new location for artistic visions of the city. The programme also extends into the inland areas of Basilicata: Venosa, the Lucanian city which is a candidate to become Italian Capital of Culture for 2022, and Montescaglioso host Sieni's manifesto of the art of choreography; Annamaria Ajmone performs a choreographic score in Latronico and San Severino Lucano, at two locations where nature meets the contemporary works of ArtePollino; and Luigi Coppola returns to Cirigliano and San Mauro Forte with two public art works in close contact with local communities. The schedule is completed by the Open Design School's Open Reviews in Casino Padula, a time of reflection to present the status of its work on participatory conception and planning, and the European Heritage Days, which will make it possible for visitors to discover the Teatro Quaroni in Borgo La Martella in Matera.

Access to all the Festival events is free of charge, but must be reserved on the Matera-Basilicata Events platform (www.materaevents.it). All the current anti-COVID measures will be scrupulously complied with during the events, and the public are invited to collaborate fully with these efforts.

 

Statements

"With this Festival", explains Rossella Tarantino, the Direttor of the Matera Basilicata 2019 Foundation, "we want to start putting on live events again to fill a gap left by the cancellation of numerous cultural productions in a year that is so important for relaunching the activities and cultural ferment we have successfully generated in previous years. We will achieve this by asking the questions posed by the pandemic in terms of social relations. Finally, we will seek to consolidate the legacy principles of Matera 2019: co-creation, breaking down the barriers between artists, designers, professionals and audiences and the relationship between urban areas and inland and marginal areas, further strengthening the ties between culture and tourism, thanks also to our collaboration with APT, so that we can enable permanent and temporary citizens to "inhabit culture"".

"As soon as we arrived in Matera, one of the first words we heard, as if it had been sculpted into the rock, was "neighbourliness", a term that characterises the structure of this unique city and its original sociability", say Bottiroli and Ventrucci. “We worked on closeness as a topic that relates to both the relationship between human bodies – and therefore community relationships and the trans-individual dimension – and public spaces in the city as a place where desires and needs remind us of the dimension of the many, and no less importantly, the essential connection between humans and non-humans, and therefore the profound need to look at ourselves today in relation to natural landscapes and elements. When we prepared our programme, we also focused on artists and practices that can include the public in the construction of the work, and not only in its performance. We were very well aware of the pitfalls hidden in every proposal to participate, and of the initiatory potential of emotion in an artistic process. We also pay close attention to childhood in terms of both an original gaze and a reinvention of language through the potential of play".

"Culture offers one of the principal opportunities for travel, and for this reason it is fundamental to the development of tourism in the territory", emphasises the Director of APT Basilicata, Antonio Nicoletti. “With a programme spread between Matera and various Lucanian municipalities, the So Far So Close Festival enables our region to return to the cultural tourist scene, empowered by significant numbers in terms of the presences recorded during the summer season, which gives us a good deal of hope for the autumn".

"Despite the great difficulties the tourist sector has faced as a result of the pandemic", notes Marianna Dimona, the Deputy Mayor and Tourism Councillor of the Municipality of Matera, "we are pleased that the city has still succeeded in attracting tourists. With the So Far So Close Festival, Matera is starting out again with its programme of events open to the public, and is doing so from an iconic location, the Cava del Sole, one of the few places in the South that can hold up to 1,000 people in the open air. It's a showpiece for us, but also a model we need to continue to enhance".

Salvatore Adduce, President of the Matera Basilicata 2019 Foundation: "With the festival that begins on Saturday with the Emma Dante performance, we are starting out anew with a series of activities that further strengthen Matera's position at the top of the list of cities that produce culture in Italy. We may be the only place in the South to have organised a festival of this kind under circumstances as difficult as the pandemic. Our strength is that we can also rely on a place like the Cava del Sole, that we are able to exploit certain features of cultural production such as co-creation, which is very much in demand among our citizens, and that we understood some time ago the need to move our events into the inland areas throughout Basilicata in the belief that culture can help reduce the risks of depopulation and social decline".

 


Artistic programme

The programme ranges across different kinds of artistic world that have emerged from the karstic dimension of the flows the curators have identified as they prepared the itinerary, brought together by the same thirst for the search for beauty.
With I Messaggeri, Emma Dante, with the participation of the Sicilian musicians Fratelli Mancuso, has created an evocative concert performance to sublimate the pain the pandemic has brought with it, using Greek tragedy as a format that purifies a community that has passed through a mystery of existence in unison through a process of catharsis. It is this work, which has recently debuted at the Spoleto Festival, that we wanted to inaugurate the programme at 9:00 p.m. on Saturday 12 September by summoning citizens to the expansive and evocative Cava del Sole.
The second Festival event takes us to the inland areas of Lucania, with the presentation of a highly poetic work in the squares of Venosa (Friday 18 September at 9:00 p.m.) and Montescaglioso (Sunday 20 September at 9:00 p.m.). This is Solo Goldberg Variations, the most iconic solo dance in the career of Virgilio Sieni, a world-class choreographer and dancer, and a multi-award-winning artist on the international scene. This solo performance, which represents the manifesto of the artist's choreographic art, the apex of his study of the body and the languages of dance and figurative art, extends beyond formal approaches and codifications to allow a profound vision to emerge. In the metrics and intangible architecture of Bach's Goldberg Variations, which are played live on the piano, Sieni's dance evokes picturesque memories, hinting at a complex flow of prostrate figures drawn from Italian art from the 14th to the 17th centuries. They are never cited directly, but are affectionately evoked in an intimate act that asks to be shared.
Alongside this performance, Sieni, with his company, has developed two separate participatory events, Dolce Lotta, which focuses on our emotional and tactile relationship with objects, and La Tattilità delle Chiome, which encourages us to listen to nature. They are respectively targeted at citizens who signed the Manifesto for participation in Matera 2019 in the La Martella district (from 19 to 26 September, with a presentation to the public at 6:00 p.m. on Saturday 26 September), and at the community of the Agna district near Casino Padula (from 19 to 24 September, with a presentation to the public at 6:00 p.m. on 24 September).
The site-specific staging of one of Chiara Guidi's most important works for the children's theatre, La Terra dei Lombrichi, has an exclusive feature: it is an itinerant experience set in the outside spaces of Masseria Radogna, involving children in the emotional development of scenic action. Founder of one of the world's best known contemporary theatre companies, Societas (formerly known as Socìetas Raffaello Sanzio), working for decades in search of a form of theatre that reinvents language partly through a child's gaze, Chiara Guidi has rewritten – especially for Matera – the "errant" drama of a journey with a happy ending that takes its inspiration from Euripides' Alcestis and ventures beyond the threshold into a world in which by constantly stirring the earth, earthworms bring what had been buried back to the surface. The project calls for the involvement of locally-recruited actors and teachers through a workshop entitled An actor's work before the eyes of a child, and will take place between 29 September and 4 October, with a presentation to the public on Friday 2 October (at 11:00 a.m. and 5:00 p.m. and Saturday 3 and Sunday 4 October (at 11:00 a.m. and 5:00 p.m. Places are limited).
The choreographer Annamaria Ajmone presents her solo work Trigger in two different locations curated by ArtePollino in Parco del Pollino, where nature meets art. Trigger is a choreographic piece that places itself in the locations it inhabits and takes a fresh look at stage layouts in relation to landscapes and architecture. This is why it was decided to complete the vision with walks and visits across the places where the work will be implanted: to Anish Kapoor's Earth Cinema on Friday 2 October at 6:00 p.m., with a walk in the Valle del Sinni starting at 3:30 p.m.; and to Carsten Höller's RB Ride carousel on Friday 3 October, with a walk in the Valle del Frido starting at 3:00 p.m. (places are limited on both days). The programme for the days curated with ArtePollino concludes on the morning of Sunday 4 October with the presentation (in Latronico at MULA+, the Museum and Library of Latronico, at 9:45 a.m.) of the results of the Ka Art. Towards a choral mapping of Basilicata project developed for Matera 2019, followed by the walk in the Valle del Sinni and the guided visit to Earth Cinema.
In Cinema Imaginaire, Daria Deflorian and Antonio Tagliarini, who have become well-known in recent years for a form of theatre that goes beyond the perception of reality through delicate, incisive disorientation, return to the work of the Dutch artist Lotte Van den Berg, and ask small groups of spectators to look at the life of the city as if it were a film, writing their own script for this personal overview. By pointing the gaze at something that is already known, this experience, which will take place around Piazza San Francesco and Piazza Vittorio Veneto and will be based in the Hall of Palazzo Santa Lucia, rediscovers the ability to project new narratives and visions, like a pathway back to the origins of the cinema (from Tuesday 6 to Thursday 15 October at 6:00 p.m., with two performances on Saturday 10 October at 11:00 a.m. and 6:00 p.m. There will be no performance on Monday 12 October).
In the same space, we also find the joyous invasion by MK, the company directed by Michele Di Stefano, with Bermudas Forever, a wild choral choreographic work based on powerful music and a system of gestures that produces perpetual movement. Designed to be "a condition for existing next to others and building a rhythmically shared world", this performance was included in the programme with the precise purpose of representing a bath of vital energy that then ultimately involves the audience in its turbine of energy in a free and protected form (Saturday 24 October at 9:00 p.m.).
Luigi Coppola, who has previously been the author of itineraries in 2019, continues his public work art in close contact with the communities of the inland areas. His project entitled Il Paese dell'Abbondanza (Visions for a festival of agriculture and pastoralism), which originated from his desire to work on certain signs and gestures in communications between humans and animals by creating an installation inspired by the passage of transhumance in the borgo, will take place in San Mauro Forte on Sunday 18 October, starting at 10:30 a.m. His initiative will be completed by a meeting entitled Praticare la restanza (at 3:00 p.m.) on topics around the depopulation of rural areas. The second edition of La parata delle stagioni che verranno, which is inspired by the traditions of the agricultural carnival and dedicated to the reopening of the abandoned sheep-tracks, will be held in Cirigliano starting at 10:30 a.m. on Sunday 25 October.

fdhshgsgs

Continuano a circuitare in Italia, in Europa e nel resto del mondo, i progetti di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. In questi mesi, alcuni dei progetti cinematografici nati dal percorso di Matera 2019, frutto di coproduzioni con la scena creativa locale e il coinvolgimento di artisti di fama mondiale, sono protagonisti di importanti appuntamenti internazionali.

Alle Giornate degli Autori, sezione parallela e autonoma della Mostra del Cinema di Venezia, in programma fino al 12 settembre, tra gli eventi speciali fuori concorso ci sarà "Il Nuovo Vangelo" (The New Gospel) del regista svizzero Milo Rau, girato a Matera per il progetto di Matera 2019 "Topoi. Teatro e Nuovi Miti" e realizzato in collaborazione con, fra gli altri, il Consorzio Teatri Uniti di Basilicata e Fondazione Matera Basilicata 2019. La prima mondiale del film, una produzione Fruitmarket, Langfilm, IIPM – International Institute of Political Murder, che vede protagonista l’attivista Yvan Sagnet nel ruolo del Cristo, migranti, attivisti e braccianti nel ruolo degli Apostoli, con la partecipazione di Marcello Fonte, Enrique Irazoqui, Maia Morgenstern e con la voce e le canzoni di Vinicio Capossela, si terrà il 6 settembre alle 11:00. Saranno presenti la Direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019, Rossella Tarantino, Yvan Sagnet, Marcello Fonte, Vinicio Capossela e gli interpreti degli Apostoli. La proiezione del film a Matera è prevista nella primavera del 2021.

A inizio agosto è stato invece presentato al Locarno Film Festival “Marghe e sua madre” (Marghe and her Mother), il film del regista iraniano Mohsen Makhmalbaf, nato nell’ambito del progetto di Matera 2019 “Formula Cinema” coprodotto da Allelammie, Fondazione Matera Basilicata 2019, Lucana Film Commission, Rai Cinema, Makhmalbaf Film House. Il film ha inoltre ricevuto due premi a fine agosto allo Scandinavian International Film Festival: il premio come miglior lungometraggio e il premio come miglior attrice ad Ylenia Galtieri, che nel film interpreta il ruolo della madre. Girato a Matera e altre località al confine tra Basilicata e Calabria, con il coinvolgimento di attori non professionisti, il film ha iniziato la sua circuitazione internazionale lo scorso anno, venendo presentato al Vancouver International Film Festival, Busan International Film Festival (Corea), International Film Festival of India (Goa), Hainan Island International Film Festival (Cina), São Paulo International Film Festival (Brasile). In primavera gli è stato assegnato il premio “Gold Remi” come film straniero al World-Fest Houston International Film Festival.

“La presenza di questi film in prestigiose manifestazioni cinematografiche – sottolinea Rossella Tarantino, Direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019 - è il riconoscimento del valore internazionale delle produzioni nate dall’esperienza di Matera 2019 sperimentate dalla scena creativa locale”.

fdhshgsgs

Dal 12 settembre e fino alla fine di ottobre, Matera e diversi comuni della Basilicata saranno lo scenario del Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza” prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, in collaborazione con il Comune di Matera e Apt Basilicata, curato da Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci. Il Festival propone esercizi di vicinanza per riabbracciare l’esistente attraverso le arti performative con una nuova consapevolezza rispetto alla nostra vita comune in un “pianeta infetto”, e per ritrovare la forza dell’agire collettivo. Esercizi, anche, di una rinnovata cittadinanza, dopo l’esperienza che nel 2019 ha fatto di Matera e dell’intera Basilicata un territorio privilegiato per i processi creativi condivisi e per la relazione tra arte e spazio.

Il Festival si aprirà il 12 settembre alle 21.00 nell’ampia arena della Cava del Sole a Matera, il luogo delle cerimonie di apertura e chiusura e dei grandi concerti di Matera 2019, con “I messaggeri” per la regia di Emma Dante, fresco di debutto al festival di Spoleto. Uno spettacolo-concerto evocativo per sublimare il dolore che la pandemia ha portato con sé costellando la nostra epoca di domande nuove, ma anche evocando crepe ataviche. “I messaggeri della tragedia greca ci riguardano da vicino, assomigliano ai nostri messaggeri contemporanei, portatori di dolore e lutto” – scrive Emma Dante, regista e drammaturga siciliana capace di innestare la parola in una corporeità irruenta, poetica e a tratti sottilmente grottesca. “Se accostiamo il racconto della Protezione Civile – che per circa settanta giorni alle 18.00 in punto ha scandito con notizie tremende le nostre giornate in quarantena – a quelli dei testi di Euripide e Sofocle, troveremo molte analogie. Il messaggero arriva più o meno verso la fine della giornata in cui si svolge la storia e, rivolgendosi direttamente al pubblico, come in un telegiornale, descrive per filo e per segno il racconto dell’orrendo evento senza risparmiarci i particolari che sono punte di coltelli affilati. Porta nel suo messaggio la parte più cruenta, quella che rende la storia insopportabile al cuore e alla mente. Attraverso il processo doloroso della catarsi, cerca di impietosire la comunità per mondare il corpo e l’anima da ogni contaminazione”. Nella grande cavità terrena di Matera, che raduna la cittadinanza sotto il cielo, ci si raccoglie intorno una compagnia unica nel suo genere, capace di riaccendere una piccola luce sui misteri dell’esistenza attraverso le parole delle Baccanti, di Medea, di Edipo e di Eracle, con le vocalità dagli echi lontani dei Fratelli Mancuso, per inaugurare un nuovo modo di stare insieme e per purificare l’atto di pensare l’arte e il teatro.

Lo spettacolo, così come tutti gli eventi del Festival, è gratuito previa prenotazione sulla piattaforma Matera-Basilicata Events (www.materaevents.it). Sulla base dell’esperienza di successo dello scorso anno, sarà possibile raggiungere la Cava del Sole a piedi o attraverso il servizio navette a pagamento, con partenza dall’autostazione di Piazza Matteotti, attivo dalle 18:45 alle 19:45. Per agevolare le operazioni di accesso agli autobus, il pubblico è invitato a munirsi preventivamente di biglietto presso le rivendite autorizzate.

Nel caso di sold-out dell’evento, verrà aperta una lista d’attesa a partire dalle ore 20:00 esclusivamente presso l’autostazione di Piazza Matteotti, da cui partiranno ulteriori navette, sulla base dell’effettiva disponibilità dei posti in Cava. Per i disabili che avranno effettuato la prenotazione, è previsto un parcheggio dedicato (massimo 5 posti), a cui potranno accedere solo i mezzi in possesso di regolare contrassegno, previo invio di una mail all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. indicante la targa del veicolo da autorizzare, nome e cognome del conducente e del passeggero disabile. Durante l’evento saranno rispettate scupolosamente tutte le misure anti-Covid in vigore, in relazione alle quali il pubblico è invitato alla massima collaborazione.

I successivi appuntamenti del Festival verranno presentati nel corso di una conferenza stampa in programma nei prossimi giorni.

ACCREDITI STAMPA

I giornalisti dovranno accreditarsi, inviando una mail a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. indicante nome, cognome, numero di telefono. Il giorno dell'evento ai giornalisti accreditati sarà inviata una mail per la compilazione dell'autodichiarazione sullo stato di salute, ai sensi della normativa anti COVID 19.

 

EMMA DANTE

I messaggeri

Spettacolo-concerto da Euripide e Sofocle

Regia di Emma Dante

Canti e musica dei Fratelli Mancuso

 

Messaggero de Le Baccanti

traduzione di Edoardo Sanguineti

Messaggero di Medea

traduzione di Emma Dante

Messaggero di Edipo re

traduzione di Adriano Di Carlo

Messaggero de L’Eracle

traduzione di Giorgio Ieranò

 

Con Elena Borgogni, Sandro Maria Campagna, Adriano Di Carlo, Naike Anna Silipo, Sabrina Vicari

 

Scene Carmine Maringola

Luci Cristian Zucaro

Costumi Italia Carroccio

Assistente alla Regia Federico Gagliardi

Writer Riccardo Spina

 

Coproduzione Spoleto63 Festival dei Due Mondi

e Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale

 

Coordinamento e distribuzione

Aldo Miguel Grompone, Roma

Coordinamento di Produzione Daniela Gusmano

 

fdhshgsgs

“A Matera si produce cultura” è il titolo del report di monitoraggio di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 presentato giovedì a Casa Cava nel corso di un incontro organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 in formula ibrida, ovvero con partecipanti e pubblico dal vivo e altri collegati in streaming.

Come ha spiegato la direttrice della Fondazione, Rossella Tarantino, il documento offre una ricchezza di dati, che raccontano quanto si è vissuto nel 2019, quanto si è investito in produzioni originali, quante relazioni internazionali si sono costruite, quanti cittadini temporanei sono venuti in questi anni, quante volte Matera e la Basilicata sono state sulla mappa della stampa e dei media nazionali e internazionali, quanti cittadini hanno preso parte al processo della produzione culturale, quanti spazi nuovi sono stati reinventati, in che modo si è abitato la cultura, quanto i comuni e le comunità remote e spesso isolate della Basilicata sono state Capitali con Matera. Molte delle sfide lanciate nel dossier di candidatura sono state colte appieno, altre solo in parte e restano perciò non solo aperte ma ancora molto attuali. Il contributo che il report e le valutazioni indipendenti, in pubblicazione nel periodo settembre-ottobre 2020, intendono offrire è quello di mettere a disposizione queste riflessioni per ripensare un futuro lungo per Matera e la Basilicata, per consolidare i risultati positivi della Capitale Europea della Cultura e anche perché “un anno a Matera non duri solo un anno”.

I dati di Matera 2019 sono stati resi altresì disponibili attraverso il nuovo portale open data opendata.matera-basilicata2019.it realizzato con la collaborazione di Sheldon Studio, rappresentato da Matteo Moretti, che ha illustrato le caratteristiche della piattaforma: l’integrazione fra dati qualitativi e quantitativi, attraverso l’uso di stratagemmi narrativi come foto, video, suoni, interviste, micro-storie che rendono i contenuti più coinvolgenti e orientati alle persone; le diverse forme di alfabetizzazione, per consentire la fruizione a pubblici diversi, dai cittadini agli attivisti ai data analists; la multimedialità, resa possibile dalla collaborazione tra professionalità diverse che hanno lavorato al progetto, dando vita ad un racconto organico e sfaccettato. Fra agosto e settembre si aggiungeranno, alle due già presenti, altre 4 sezioni, in vista dell’Open data school in programma in autunno.

I risultati di Matera 2019, in special modo la capacità di tale percorso di attivare le comunità attraverso la cultura, sono stati lo spunto di dibattito della successiva tavola rotonda sulle sfide future per Matera, il Mezzogiorno, l’Italia e l’Europa, cui hanno preso parte Raffaello de Ruggieri (Sindaco di Matera), Giuseppe Laterza (Editori Laterza), Carlo Borgomeo (Presidente Fondazione con il Sud), Pierluigi Sacco (IULM), Carola Carazzone (presidente Assifero), Giuseppe Bruno (presidente CGM), Marta Ragozzino (Direzione Regionale Musei Basilicata), Vania Cauzillo (scena creativa lucana), Giampaolo d'Andrea (consigliere del Ministro Franceschini), Paolo Verri, (manager culturale già Direttore di Matera 2019).

Fra i temi dibattuti, la stretta relazione che deve crearsi fra settore culturale e terzo settore; le politiche di welfare culturale, come ad esempio l’invecchiamento attivo e l’integrazione dei migranti; la necessità di coinvolgere le comunità nelle programmazione che le riguarda; la responsabilità che in questo hanno le istituzioni sia in termini di governance che di sostegno economico a quei settori che con la pandemia sono risultati strategici per lo sviluppo dei territori; il continuum fra capitale sociale, relazionale ed economico; i nuovi asset della programmazione europea incentrati su crossover tra cultura, coesione sociale, benessere; l’importanza di non chiudersi nei localismi a causa delle paure generate dalla pandemia, ma al contrario vincerle attraverso il dialogo con altre culture; la necessità di sostenere quei progetti di grande innovazione che partono dal basso; il valore generativo della cultura nelle aree remote; la necessità di dotare le Capitali Europee della Cultura di un sostegno per lo sviluppo della legacy e di un programma di comunicazione da parte di Bruxelles; l’opportunità di continuare l’attività della Fondazione per non disperdere i risultati conseguiti. Unanime in questo senso, da parte degli esperti intervenuti, è stato infatti il riconoscimento del grande successo dell’esperienza di Matera 2019 indicata come un modello sia a livello nazionale che internazionale.

Fra le testimonianze dei protagonisti di questo percorso presentate, quella del Polo Museale della Basilicata, che ha lavorato sin dalla fase di candidatura sull’avvicinamento sociale attraverso la cultura, e che dopo la pandemia va ricostruito in una nuova prospettiva; quella dei creativi lucani che hanno coprodotto il programma culturale di Matera 2019, da poco costituitisi in Comitato per mettere a valore questa grande occasione di sperimentazione e di crescita sia in termini relazionali che lavorativi, chiedendo con forza un confronto con le istituzioni e poter così progettare e costruire il futuro di chi ha scelto di lavorare e vivere in Basilicata. Le conclusioni dei lavori sono state affidate a Franco Bianchini dell’Università di Hull, esperto di Capitali Europee della Cultura nonché membro del comitato scientifico di Matera 2019, che ha evidenziato i diversi temi sollevati dal report a partire da quali progettare i prossimi anni e al Presidente della Fondazione, Salvatore Adduce, che ha auspicato per il prosieguo dell’ente, l‘apertura ad altri soggetti oltre a quelli istituzionali. L’incontro è stato arricchito dalla moderazione digitale del team di Onde Alte che ha ingaggiato il pubblico presente in sala e in streaming attraverso domande e sondaggi, sia rispetto ai temi sollevati dai relatori, sia rispetto al futuro di Matera 2019.

fdhshgsgs

“Quanto dura un anno a Matera?” è questo il titolo dell’appuntamento che sarà trasmesso giovedì 30 luglio dalle ore 17:00 in diretta streaming da Casa Cava sul canale Youtube di Matera 2019 dedicato alla presentazione del report di monitoraggio e del portale open data, due strumenti attraverso cui la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha raccolto e sistematizzato i dati emersi durante l’esperienza straordinaria di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

In particolare il report, realizzato con il coordinamento scientifico di Franco Bianchini, analizza le sfide poste già dal dossier di candidatura di Matera 2019: l'investimento sulle produzioni originali, la cittadinanza culturale, gli impatti sociali. Il portale open data, creato grazie alla collaborazione con Sheldon Studio, rende invece Matera la prima Capitale Europea della Cultura a rilasciare tutti i propri dati in formato aperto, mettendoli a disposizione di analisti, giornalisti, policy maker, studenti, per consentirne un loro riutilizzo.

Attraverso una tavola rotonda, si interrogheranno i dati raccolti per provare a rispondere a una serie di domande universali: Può una media-piccola città come Matera produrre cultura? Come Matera 2019 ha risposto alla sfida dell’accesso alla cultura? Quale ruolo ha avuto il Passaporto per Matera 2019 nel favorire l’accesso in una regione dai tassi di partecipazione culturale piuttosto bassi? Cosa vuol dire co-creazione? Quali sono le nuove forme di impatto sociale della cittadinanza culturale? Quale la prospettiva del welfare culturale?

Al dibattito prenderanno parte esperti del terzo settore e della cultura tra cui Carlo Borgomeo (Presidente Fondazione con il Sud), Pierluigi Sacco (IULM), Carola Carazzone (presidente Assifero), Giuseppe Bruno (presidente CGM), Marta Ragozzino (Direzione Regionale Musei Basilicata), Giampaolo d'Andrea (consigliere del Ministro Franceschini), Franco Bianchini (Università di Hull), Rossella Tarantino (Fondazione Matera Basilicata 2019), Paolo Verri, Giuseppe Laterza (Editori Laterza), Marianna Dimona (Comune di Matera), un rappresentante dei produttori culturali di Matera 2019, da poco costituitisi in Comitato. Concluderanno i lavori i rappresentanti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera-Basilicata 2019.

L’incontro verrà moderato digitalmente da Onde Alte che ingaggerà il pubblico presente in sala e in streaming attraverso domande e sondaggi, raccogliendo spunti utili ad arricchire e stimolare la conversazione dei relatori.

fdhshgsgs

Il cda della Fondazione Matera Basilicata 2019, riunito questa mattina su convocazione del presidente Salvatore Adduce, ha esaminato le questioni relative alle stato di avanzamento dell’attività di rendicontazione e dei pagamenti, offrendo al Consiglio tutti gli elementi per una valutazione della situazione economica e riferita in particolare alle somme che la Fondazione vanta da Regione e Ministeri.
Nell'occasione è stato offerto ai partecipanti un'ampia informazione sulle prossime iniziative a cominciare dalla presentazione il 30 luglio p.v. del report di monitoraggio su numeri e sfide del 2019.
Il Consiglio inoltre, su proposta del presidente Adduce, ha deciso di prorogare l’incarico ad interim di direttore generale alla dott.ssa Rossella Tarantino, fino al 15 ottobre 2020, ringraziandola per il lavoro che sta svolgendo.

fdhshgsgs

Raccogliere e analizzare i dati del 2019, consolidare i risultati ottenuti, chiudere pagamenti e rendicontazioni. Sono questi i tre obiettivi su cui la Fondazione Matera Basilicata 2019 sta lavorando in questi mesi. I dettagli delle attività messe in campo sono stati approfonditi nel corso della conferenza stampa svoltasi questa mattina presso la sede dell’Ex Convento di Santa Lucia a Matera, durante la quale sono intervenuti il Presidente della Fondazione, Salvatore Adduce, la Direttrice Rossella Tarantino e il Segretario Generale, Giovanni Oliva.

Centrale in questo momento – è stato sottolineato - risulta la chiusura della fase 1, ovvero la rendicontazione agli enti finanziatori e il conseguente completamento dei pagamenti ai fornitori. Grazie all’accelerazione impressa al lavoro, sono stati rendicontati ad oggi 38,7 milioni di euro, pari al 77% dei finanziamenti complessivi. In virtù di questa spinta, la Fondazione è in attesa di ricevere 5 milioni di euro con cui poter procedere ai pagamenti. Nei passati tre mesi sono stati effettuati 1.070 pagamenti per un totale di 3,791 milioni di euro.

Al tempo stesso, la Fondazione è chiamata a “riflettere e ri-connettere” rispetto a quanto accaduto nell’anno straordinario della Capitale Europea della Cultura. In questo senso, si sta perciò lavorando alla raccolta di tutti i dati del 2019, che saranno presentati attraverso due modalità: la piattaforma open data, che rende Matera la prima Ecoc a mettere i propri dati aperti a disposizione di analisti, giornalisti, policy maker, anche attraverso un programma di webinar incentrati sull’utilizzo di tali dati per raccontare delle storie; il report di monitoraggio, realizzato con il coordinamento scientifico di Franco Bianchini, che verrà presentato nel corso di un convegno in programma il prossimo 30 luglio dal titolo “Quanto dura un anno a Matera”. Il documento parte dalle sfide lanciate nel dossier di candidatura, provando a verificare cosa rispetto a queste è accaduto in termini di capacità di una piccola città del Sud di produrre cultura e di affermarsi sul piano internazionale, opportunità per i cittadini di diventare essi stessi produttori, cittadinanza temporanea, coinvolgimento delle aree interne.

Alla raccolta dei dati segue poi l’attività di analisi, per valutare cosa si è imparato; un processo nel quale sono stati chiamati diversi esperti come Carmelo Petraglia, Mariavaleria Mininni e Daniela Carlucci dell’Università della Basilicata, Giovanni Padula, Lucio Argano, Pierluigi Sacco a valutare diversi aspetti quali l’utilizzo degli spazi, gli impatti economici, il turismo, lo strumento del Passaporto, le filiere, la co-creazione e il welfare culturale. Tali valutazioni saranno presentate nella seconda settimana di ottobre a Matera in una conferenza internazionale cui prenderanno parte rappresentanti di Commissione europea, Ministeri, altre Capitali Europee della cultura, nonché tutti i soci della Fondazione, a partire dalla Regione Basilicata. A settembre invece è previsto un focus sugli impatti che il 2019 ha avuto sul turismo. Sempre nell’ottica della raccolta dei dati relativi agli eventi che si svolgono a Matera e in Basilicata, è stato rinnovato nelle funzionalità e nell’interfaccia grafica il portale www.materaevents.it , che nel corso del 2019 ha ospitato il programma ufficiale della Capitale Europea della Cultura, per essere ancora di più al servizio degli organizzatori di eventi del territorio e degli utenti interessati a ciò che accade in regione.

I primi effetti della legacy del 2019 iniziano a emergere pubblicamente: a Matera viene riconosciuta la capacità di aver messo la cultura al servizio della rigenerazione del territorio, con particolare attenzione alle aree interne, come dimostrano i riferimenti contenuti nel Piano per il Sud voluto dal ministro Provenzano. Tale leadership ha avuto attestazioni sia a livello nazionale, come evidenziato nel corso della cerimonia di chiusura del 2019 da parte delle maggiori cariche istituzionali, sia a livello europeo. A ottobre infatti, la Fondazione terrà a Bruxelles un tavolo proprio sulla cultura che rigenera le aree interne, confrontando la propria esperienza con quella di tre Capitali Europee della Cultura collocate a diverse latitudini: Kaunas, Plovdiv, Galway. Con l’Open Design School, progetto pilastro di Matera 2019, è stato inoltre vinto il progetto Erasmus + “DeuS” da 1 milione di euro attraverso il quale ben 14 partner europei stanno lavorando all’applicazione del metodo ODS alle industrie culturali e creative.

Con l’idea di non dover disperdere quanto fatto fino ad ora e dare un segnale di continuità in tema di sperimentazione e dimensione comunitaria, la Fondazione ha previsto alcuni speciali appuntamenti fra agosto e ottobre. Alla fine di settembre ci sarà la decima edizione di Materadio, la festa di Radio3 nella città dei Sassi, in una versione a Cava del Sole rivisitata e adattata alle necessità poste dal Covid, ma che parlerà sempre dei Sud e dell’Europa dalla prospettiva di una piccola città come Matera.

Fra agosto e ottobre 2020 si svolgerà invece il festival “Così lontani, così vicini”, attraverso cui Matera ancora una volta vuole ribaltare il suo destino facendo dell’impossibile il possibile. Il festival metterà insieme varie professionalità per dare vita a nuove progettualità che intendono ripensare lo spettacolo dal vivo, partendo dai limiti imposti dall’emergenza Covid. Dottori, designer, falegnami, artisti, volontari lavoreranno fianco a fianco attraverso l’Open Design School per ridisegnare gli spettacoli, lavorando su un nuovo sistema di relazioni e sulla codifica dei comportamenti sociali, affinchè gli spettatori possano sentirsi coinvolti, nonostante il distanziamento sociale. Il ragionamento nuovo sugli spazi porterà a rendere protagonisti sia luoghi urbani come la Cava del Sole, sia quelli delle aree interne della Basilicata. A curare il festival, che si svilupperà in 12 appuntamenti replicabili, è stata chiamata Silvia Bottiroli, direttrice del Festival di Santarcangelo di Romagna, Direttrice dell’Istituto teatrale di Amsterdam, docente alla Bocconi, coadiuvata da Cristina Ventrucci. Esito di tale sperimentazione sarà la produzione di un manuale open source per reimpostare gli spettacoli dal vivo, a disposizione di tutti gli organizzatori di eventi. Il festival avrà sia una portata internazionale ma anche una forte componente locale grazie al coinvolgimento dei project leader della scena creativa lucana, con cui la Fondazione vuole proseguire il percorso di co-creazione iniziato nel 2018 e diventato esemplare a livello europeo. Saranno inoltre valorizzati i bambini e gli adolescenti, una fascia molto penalizzata dall’isolamento causato dal Covid ma anche forse poco coinvolta nel 2019, in linea con quanto si sta già facendo con il FabLab di Open Design School.

A conclusione della conferenza il Presidente Adduce ha sottolineato la necessità di aprire una nuova fase attraverso il ruolo determinante delle istituzioni pubbliche che hanno il dovere di offrire una visione per gli anni futuri. Soprattutto dopo la pandemia che ha messo in ginocchio in particolare le attività culturali. “Comune, Regione, Università, Provincia, Camera di Commercio ma anche la stessa città di Potenza capoluogo di Regione - ha aggiunto Adduce - devono incontrarsi per stringere un nuovo patto per la cultura centrato sull’intero territorio lucano. Occorre reperire risorse a favore di un progetto visionario che guardi al prossimo decennio con rinnovata fiducia”.

fdhshgsgs

Con i primi workshop dedicati a bambini e ragazzi prendono il via, il 23 luglio presso Casino Padula a Matera, le attività del Fablab di Open Design School “O.Ma.S.” ovvero “Open Maker Space”, abbreviato in “O+”, un laboratorio di fabbricazione, analogica e digitale, in cui si promuove la sperimentazione ma anche uno spazio aperto all’apprendimento, all’invenzione, alla prototipazione, in cui centrale è il ruolo della comunità delle persone che partecipano alle iniziative.

Utenti del FabLab “O+”, che rappresenta una delle eredità di Matera Capitale Europea della Cultura volute dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, saranno gli utenti esperti, che potranno usarlo come piattaforma di ricerca e sviluppo di progetti, gli utenti occasionali per soddisfare esigenze progettuali individuali, le persone di ogni età che desiderano acquisire nuove competenze, le imprese che intendono innovare un prodotto o processo, e la comunità dei FabLab per attività condivise.

Fra i servizi offerti dal FabLab "O+" ci saranno l’utilizzo di macchinari avanzati, la consulenza su prototipazione e produzione, i corsi di formazione, lo spazio coworking, gli eventi su temi di interesse dell’utenza. Grazie alla collaborazione con aziende locali, verrà inoltre sperimentata la formula del FabLab diffuso, che si avvarrà anche della partnership con la rete dei FabLab locali Officine Mediterranee, con cui Open Design School lavora da tempo.

Nella prima fase di attività, fra luglio e agosto, verranno attivati dei workshop gratuiti per i bambini dai 7 ai 12 anni e i ragazzi dai 13 ai 19 anni. Le attività proposte saranno differenziate in base alla fascia di età, ma avranno un comune denominatore nell’approccio non formale, nel learning by doing e nell’apprendimento tra pari, caratteristiche tipiche dei FabLab e anche del modello Open Design School. I principali ambiti di formazione saranno il design e la stampa 3D, il coding e la robotica, la fabbricazione analogica e digitale.

In particolare, le attività per i bambini dai 7 ai 12 anni si avvarranno di strumenti semplificati, che consentano un approccio alle tecnologie nella forma del gioco e con il raggiungimento di obiettivi immediati. La stampa 3D, ad esempio, sarà introdotta mediante l’uso di penne 3D, strumenti che consentono la comprensione della trasformazione fisica della materia e dei principi base della stampa in modo diretto e per mezzo della manualità del bambino. Il disegno 3D al computer utilizzerà il software TinkerCAD, pensato proprio per avvicinare i più piccoli ai principi del disegno virtuale. Il coding sarà applicato all’interazione con semplici robot autocostruiti e alla realizzazione di storie di fantasia in ambienti in cui l’architettura avrà un ruolo fondamentale. Saranno inoltre sperimentate applicazioni ludiche di Arduino.

Nei workshop destinati ai ragazzi dai 13 ai 19 anni saranno impiegati anche gli strumenti tecnologici disponibili in laboratorio, come la vinyl cutter, le stampanti 3D, il taglio laser. La formazione avrà lo scopo di sviluppare in loro la volontà di proporre e produrre, collettivamente, progetti originali nei campi della tecnologia, del design e dell’architettura mediante l’utilizzo di software professionali e kit Arduino.

I workshop si terranno il giovedì e venerdì, dalle 18:00 alle 20:00 a Casino Padula, e saranno accessibili ad un massimo di 8 utenti.

Il calendario degli appuntamenti, in costante aggiornamento, è consultabile sul sito www.odsmatera.it . Per l’iscrizione è necessario inviare una mail all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. entro il martedì della settimana in cui si tiene il workshop di interesse.

Tutti i workshop si svolgeranno nel rispetto della normativa anti-Covid, pertanto gli utenti avranno l’obbligo di indossare la mascherina e saranno sottoposti alla rilevazione della temperatura in ingresso.

fdhshgsgs

"L’intimidazione che ha raggiunto il giornalista del Quotidiano del Sud, Piero Quarto, attraverso un bigliettino fatto trovare sulla sua auto rappresenta il maldestro tentativo di mettere il bavaglio a una informazione libera e indipendente. E’ un segnale che non va sottovalutato e richiede una ferma condanna da parte di tutti, istituzioni e cittadini".
Lo afferma il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce.
"Occorre fermare sul nascere questi sentimenti di violenza e di odio, prima che possano diffondersi come una gramigna diventando poi difficili da estirpare. Matera, città della pace e Capitale europea della cultura, non può girarsi dall’altra parte.
La violenta e gravissima minaccia nei confronti del giornalista rappresenta il segnale di una crisi sociale che va affrontata con tutti gli strumenti possibili, economici e culturali.
Sono certo che le forze dell’ordine faranno subito chiarezza su quanto accaduto. E sono altrettanto certo che Piero Quarto non si farà intimidire e continuerà con maggiore determinazione il suo lavoro quotidiano sapendo che troverà al suo fianco sempre l’intera comunità materana e lucana".

fdhshgsgs

Ripartire da alcune delle fasce più colpite dall’emergenza Coronavirus, i malati, gli anziani, gli operatori sanitari e i musicisti, per riprendere il viaggio di Matera 2019 lì dove è stato interrotto. È stato questo lo spirito che ha animato le iniziative organizzate dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Comune di Matera fra la città dei Sassi e Potenza per la 26esima edizione della Festa della Musica, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dall’Associazione italiana per la promozione della festa della musica. 

In particolare la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha scelto di portare la musica nei luoghi emblemi della battaglia al Covid-19 dei due capoluoghi lucani, per ringraziare e portare conforto a operatori e degenti, mentre il Comune di Matera ha raccolto sul palco di Casa Cava cantanti, cantautori, musicisti e gruppi musicali che hanno aderito ad una call pubblica, in un’esibizione trasmessa in diretta streaming.
La giornata è iniziata a Matera con le note della Bassa Musica “Nunzio Paolicelli”- Città di Matera che ha portato allegria nello spazio esterno della Residenza Sanitaria Assistenziale "Brancaccio", per proseguire all’Ospedale Madonna delle Grazie con i violini, il violoncello e il contrabbasso del quartetto "L'altro 900", esibitosi fra la hall e gli spazi antistanti il reparto infettivi e la zona di osservazione. A portare il saluto della Fondazione Matera Basilicata 2019, sono stati il Presidente Salvatore Adduce e la Direttrice Rossella Tarantino, insieme al sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, Michele Plati, Presidente della Cooperativa Sicomoro che gestisce la RSA e il Direttore del nosocomio materano, Gaetano Annese.
“La Fondazione ha sempre organizzato iniziative pubbliche per la Festa della musica – ha evidenziato Salvatore Adduce-. Quest’anno, abbiamo voluto portare concerti negli ospedali ed RSA, per dare un messaggio di ripartenza. Come gli anziani, i malati, i sanitari, anche gli artisti, quindi i musicisti, sono stati fra le fasce più fragili ed esposte, rischiando di perdere il loro lavoro. Per questo, come Fondazione, vogliamo contribuire a ripartire, insieme alle altre istituzioni, associazioni e persone che si occupano di cultura, riprendendo insieme il cammino fatto in questi anni con Matera 2019”.
“L’Ospedale di Matera – ha detto Annese - viene fuori da un momento drammatico, avendo ospitato sia pazienti ordinari, sia Covid. È importante che la musica riparta da qui, luogo di sofferenze ma anche di cura e quindi di gioia. Dobbiamo infatti pensare a tutti coloro che pur colpiti dalla malattia, ne sono usciti guariti”.
Nel pomeriggio gli anziani della RSA “Raffaele Acerenza" di Potenza hanno accolto con gioia i brani della migliore tradizionale italiana del “Soranno Sax Quartet”, mentre il “Trio Accord” con violino, violoncello e fisarmonica, accompagnato dalla possente voce del soprano, ha fatto risuonare di note e canto l’Ospedale “San Carlo”, fra la hall, il corridoio del reparto di rianimazione e l’ingresso della pneumologia. Insieme ai rappresentanti della Fondazione Matera Basilicata 2019, sono intervenuti l’assessore alle politiche sociali del Comune di Potenza, Fernando Picerno, la Direttrice della RSA, Valentina Milano, il Direttore del nosocomio potentino Massimo Barresi. Ad emozionare, in particolari i presenti, fra medici, infermieri e operatori, l’Ave Maria di Schubert, “forse la più celebre preghiera in musica, in grado di toccare tutti i cuori provati da questo difficile periodo”, come ha sottolineato Giovanna D’Amato, di Ateneo Musica Basilicata, che ha collaborato all’organizzazione dell’iniziativa. “E’ un’emozione fortissima ritornare a suonare in pubblico proprio in occasione della Festa della Musica – ha detto la D’Amato-. La nostra missione è portare la musica nelle comunità e il filtro della tecnologia può aiutare in certi momenti, come accaduto nei mesi scorsi, ma non può sostituirla”.
“Dopo il periodo di totale isolamento e nel momento in cui le nostre residenze non sono ancora aperte alle visite, portare qui la musica significa provare ad accorciare le distanze – ha spiegato Valentina Milano -. La musica è infatti un linguaggio universale che arriva a tutti, quindi anche agli anziani, al di là delle patologie che ciascuno di loro ha. Fa inoltre da stimolo agli operatori, perché è un elemento di unione”.
“L’Ospedale pubblico è l’ospedale di tutti – ha detto Barresi – e per questo siamo stati ben lieti di accogliere la proposta della Fondazione di portare qui la musica, con l’augurio che si possano realizzare altre attività di questo tipo nel futuro. Cultura e assistenza sono infatti un connubio perfetto”.
“Dopo i grandi passi compiuti nel 2019 e lo stop forzato dei mesi scorsi – ha sottolineato Rossella Tarantino - abbiamo voluto ricominciare ad animare la città, scegliendo di andare a trovare chi è stato più isolato in questo periodo. Portare la cultura a tutti i cittadini è stato sempre un obiettivo primario nel percorso di Matera 2019. Questa azione si ricollega ad altre esperienze da noi fatte negli ospedali, a partire dai laboratori di costruzione delle luci per la cerimonia inaugurale, fino alle incursioni della banda dei Rulli Frulli durante le celebrazioni di chiusura del 2019. Il nostro obiettivo è continuare a realizzare cose belle insieme alla comunità”.

 

 

 

 

 

fdhshgsgs

Conclusa la prima tappa di Artlab 2020

Si è conclusa con il passaggio di testimone fra Matera e Bergamo la prima tappa di Artlab 2020, la piattaforma per l'innovazione delle pratiche e delle politiche culturali promossa dalla Fondazione Fitzcarraldo. Un’edizione realizzata dal 9 al 13 giugno totalmente online, incentrata sulla condizione del settore culturale durante l’emergenza sanitaria e sulle sue prospettive future. La città di Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, che ha fatto da sfondo virtuale alla manifestazione, è stata un punto di riferimento in questo senso, come ha sottolineato Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo. Nel raccogliere il testimone della tappa materana di Artlab, che a settembre si sposterà proprio nella città lombarda duramente colpita dal Coronavirus, la Ghisalberti ha evidenziato: “Matera ha una storia di rinascita importante e ha fatto vedere un cambiamento significativo diventando Capitale Europea della Cultura. Auspico che questo possa avvenire anche per Bergamo, una città che si era reinventata proprio attorno alla produzione culturale e al turismo, ora messi totalmente in ginocchio dal Covid. Tra le azioni previste per la ripartenza, c’è l’unione con la città di Brescia, anch’essa fortemente colpita dalla pandemia, per la candidatura al titolo di Capitale italiana della cultura 2023, sulla scia di Matera 2019. Ciò che è importante per noi non è tanto vincere il titolo, ma l’aver avviato un percorso per ridare entusiasmo al territorio, mettendo la cultura al centro della ricostruzione futura”. 

La spinta alla ripartenza che arriva da Sud è stato il cuore del messaggio lanciato da Matera per questa speciale edizione di Artlab  che ha visto come main partner la Fondazione Matera Basilicata 2019, il cluster Basilicata Creativa e il Consorzio Materahub. Matera ha scelto di raccontare il suo percorso attraverso la presentazione di alcuni dei processi di rigenerazione a base culturale sperimentati nelle aree interne della Basilicata, agganciandosi alla riflessione suoi luoghi marginali del nostro Paese avviata già prima dell’emergenza Covid e riesplosa oggi nel dibattito nazionale.  

In diretta dal Centro Polivalente - Palestra di Resilienza “D’amoroso foco” di Miglionico è arrivata la testimonianza di uno spazio pubblico rigenerato per far sì che la creatività giovanile possa essere il cuore pulsante di una intera comunità. “Un’operazione – ha spiegato Giulio Traietta, Assessore Turismo e cultura del Comune di Miglionico – attraverso cui abbiamo voluto prendere il meglio di Matera 2019, ovvero il tema della coproduzione e della co-creazione, per portarlo in uno spazio pubblico dove poter formare e coinvolgere i nuovi cittadini, creando una rete con i comuni circostanti”. La comunità è anche al centro del progetto “Wonder Grottole”: “Lo scorso anno, grazie alla partnership con Matera 2019 e Airbnb – ha raccontato Andrea Paoletti, co-founder di Wonder Grottole  –  abbiamo dato vita ad Italian Sabbatical, iniziativa che ha portato 5 volontari provenienti da diverse parti del mondo a vivere per i mesi estivi nel borgo di Grottole come “cittadini temporanei”, innescando uno scambio di esperienze, competenze e sguardi sul territorio con la comunità locale”.  

La riflessione sul turismo e il concetto di “cittadino temporaneo”, che sposta l’attenzione dai luoghi alle persone, è stato sin dall’inizio al centro del programma di Matera 2019. “Abbiamo voluto vedere i turisti non come consumatori – ha sottolineato Rossella Tarantino, Direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019 - ma come persone che vogliono scambiare mondi. Una delle strade per evitare la competizione fra residenti e turisti causata dall’overtourism, è secondo noi quella di allargare i confini della città e della regione. In questo senso le aree interne hanno un ruolo fondamentale. Diversi sono stati i progetti di Matera 2019 che hanno coinvolto le comunità “remote” della regione, da Capitale per un giorno ad AltoFest, a Gardentopia. In queste comunità la presenza degli artisti, che hanno lavorato sulla valorizzazione dei patrimoni materiali e immateriali del luogo, ha consentito di generare uno sguardo differente sul proprio territorio in chi lo abita e di portare nuovi stimoli”. Questo è ciò che è accaduto, per esempio, nei comuni lucani di San Mauro Forte e Cirigliano con il progetto Gardentopia: “La potenzialità dell’arte in queste comunità fragili ma allo stesso tempo ricche di energia ed estremamente aperte a nuovi immaginari, è davvero molto interessante da sperimentare in questa fase post-Covid – ha detto Luigi Coppola, artista del progetto Gardentopia-.”.

Il tema dello spazio pubblico è anche al centro delle ricerche e delle attività dell’Open Design School, il laboratorio sperimentale di Matera 2019, che ha realizzato una mappatura dei luoghi della Basilicata in cui poter ospitare gli appuntamenti della Capitale Europea della Cultura. “Un’attività attraverso cui abbiamo potuto rileggere il territorio – ha spiegato Rita Orlando, manager della Open Design School – realizzata con il coinvolgimento di tecnici, ma anche di creativi e delle comunità che hanno svelato tali spazi.  Il concetto di patrimonio culturale in questo modo si amplia, abbracciando anche la valenza sociale dei luoghi, ossia quanto un luogo ha un portato di valore per le comunità che lo abitano. Nei luoghi si sedimentano storie; sono come organismi viventi, che si trasformano nel tempo”.

Uno dei luoghi coinvolti per raccontare Matera all’interno di Artlab 2020 è stato il quartiere de La Martella, nato nella periferia della città, a seguito dello sfollamento dei Sassi e frutto della sperimentazione urbanistica di Adriano Olivetti, incentrata sui bisogni della comunità. La piazza centrale del borgo, insieme al Teatro Quaroni, hanno ospitato la performance “Sono qui” realizzata da #reteteatro41, una rete di 4 compagnie teatrali lucane protagoniste di Matera 2019: IAC (Matera), L’Albero (Melfi), Petra (Satriano), Gommalacca (Potenza). Una riflessione performativa sulle nuove relazioni tra spazio abitato e comunità. Un vero e proprio manifesto dei creativi lucani per la ripartenza post-Covid e post-Matera 2019, che mira a rimettere al centro delle politiche culturali regionali il teatro, l’arte, la musica, lavorando insieme alle comunità, negli spazi pubblici di tutta la Basilicata.  “Serve creare maggiori occasioni di sperimentazione, per dare vita a nuovi prototipi, nuove forme di collaborazione tra innovatori, ricercatori, imprenditori, artisti, creativi – ha osservato Raffaele Vitulli, Presidente del Cluster Basilicata Creativa -. Matera deve gran parte del suo risveglio culturale e del suo successo internazionale proprio a forme di contaminazione positiva tra visionari, pensatori, artisti registi e menti creative che hanno costruito forti legami con persone ed energie territoriali, soprattutto giovani. Questa eredità va estesa a tutto il territorio lucano, perchè si generino nuove sperimentazioni pluriennali e nuove anticipazioni di futuro, come è stato per Matera 2019. Il Cluster Basilicata Creativa sta lavorando in tal senso, con l’intento di mettere in campo laboratori creativi e sperimentazioni a cura di gruppi di lavoro multidisciplinare in tutta la Regione nei prossimi anni”.  

Artlab Matera si è chiuso con un confronto sulle pratiche e le politiche culturali per le aree interne, cui hanno preso parte operatori culturali, policy makers, fondazioni fra cui Fondazione Matera Basilicata 2019, Fondazione Simbola, Fondazione con il Sud, con le conclusioni affidate a Francesco Monaco, Consulente del Ministro Provenzano per le Aree Interne e Coordinatore SNAI - Strategia Nazionale Aree Interne. “La riflessione sulle aree interne lanciata da ArtLab – ha sottolineato Emmanuele Curti del Consorzio Materahub - è stata un’occasione speciale per riavviare il dibattito sul welfare culturale, diventato cruciale in questo tempo ‘sospeso’ della pandemia. La cultura è sempre più evidente lo strumento di cura della comunità, in particolare nelle aree più fragili, quelle della nostra Italia interna. È stato inoltre importante, nella dimensione nazionale ed europea, partire da Miglionico e Matera, per far capire come questo Sud sia in grado di rispondere alle crisi con visioni nuove del sistema economico e sociale”. 

"Passare online non è stato facile – spiega Ugo Bacchella, Presidente Fondazione Fitzcarraldo - ma siamo felici che oltre 2.300 persone abbiano seguito i 19 incontri di ArtLab in questi cinque giorni di eventi online (9-13 giugno). Le oltre 29.288 visualizzazioni del sito, i 5.125 utenti e una community con oltre 3644 iscritti sono alcuni dei dati di un successo, ottenuti anche grazie alla collaborazione dei partner. La partecipazione agli eventi e la qualità del dibattito confermano che Artlab continua a rappresentare un evento chiave per tutti coloro che sono accomunati da una visione di cultura capace di guardare all'interesse generale e al futuro". Sul sito artlab.fitzcarraldo.it  è possibile rivedere tutte le sessioni plenarie, le pillole di approfondimento e i webinar di Artlab Matera. 

fdhshgsgs

Il Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, ha inviato un messaggio di congratulazioni al nuovo Presidente di Confindustria Basilicata Francesco Somma.

“L’unanime consenso che la tua candidatura ha raccolto nella più importante Associazione d’imprese della nostra regione è segno di una coesione di cui c’è grande bisogno tanto più in questo momento di gravi sofferenze e difficoltà dovute alle conseguenze dell’emergenza sanitaria che rischiano di compromettere la tenuta del sistema economico del nostro territorio. Sono certo che saprai guidare con intelligenza e spirito innovativo la Confindustria con cui abbiamo condiviso alcune tappe significative del percorso culturale che ha portato Matera e la Basilicata ad un eccezionale posizionamento internazionale. L’industria culturale e creativa sempre più deve diventare parte integrante del sistema economico della Basilicata. A nome del Consiglio di Amministrazione e dell’intera Fondazione Matera-Basilicata 2019 giunga a te e alle donne e agli uomini che ti affiancheranno l’augurio di buon lavoro”

fdhshgsgs

Da Matera e Miglionico riparte il dibattito sulle politiche culturali in Italia. Anche un focus sullo sviluppo delle aree interne e marginali connesse ai percorsi di innovazione culturale sperimentati durante Matera 2019.

Dal 9 al 13 giugno con un formato interamente online, riparte da Matera “Artlab, Territori, Cultura, Innovazione”, la piattaforma indipendente italiana dedicata all'innovazione delle politiche, dei programmi e delle pratiche culturali, promossa dalla Fondazione Fizcarraldo. L’edizione 2020 - di cui sono main partner la Fondazione Matera Basilicata 2019, il cluster Basilicata Creativa e il Consorzio Materahub, intende accendere i riflettori sullo scenario di emergenza che la cultura sta vivendo a seguito della pandemia, ma anche provare a capire quale ruolo potrà giocare la cultura nella fase di ripartenza in termini di contributo alla rigenerazione sociale ed economica.

Matera torna quindi al centro del dibattito culturale nazionale grazie a un evento consolidato che da anni è un punto di riferimento per importanti player della cultura, istituzioni, fondazioni, grandi imprese culturali italiane, università e agenzie territoriali, patrocinato fra gli altri, da MiBACT, ANCI, ICOM e sostenuto da partner come Fondazione con il Sud, Intesa San Paolo, Symbola, British Council e tanti altri.

Un dibattito che soprattutto oggi vuole condividere nuovi modi di supportare il settore culturale, lavorando con le amministrazioni regionali, comunali, il Ministero e le fondazioni anche sul nuovi modelli di finanziamento e supporto alle imprese e alle associazioni culturali che operano sui territori. Quest’anno ArtLab ha scelto Matera come prima tappa, per arrivare poi a Bergamo a settembre. Un segnale forte che ci fa intendere quanto la città e il territorio lucano può continuare ad assumere un ruolo importante sulle politiche culturali in Italia.

Oltre a Matera, sarà protagonista anche Miglionico, dove si aprirà un dibattito online sui processi di sviluppo territoriale a base culturale nelle aree interne e marginali del nostro Paese: esperienze in cui la produzione artistica e culturale ha saputo generare contaminazioni ed esperimenti innovativi nel campo dell'educazione, del welfare e del turismo. Saranno presentati anche progetti e azioni sviluppate nell’ambito di Matera 2019, come ad esempio “Gardentopia”, che ha sperimentato la collaborazione fra artisti e cittadini, con gli esperimenti dei giardini di comunità realizzati nei comuni di San Mauro Forte e Cirigliano; oppure il progetto “Wonder Grottole”, che ha consentito a persone provenienti da tutto il mondo di scoprirsi cittadini temporanei del piccolo borgo lucano. L’appuntamento, a cura di Basilicata Creativa, Materahub e Fondazione Matera-Basilicata 2019, sarà trasmesso in streaming martedì 9 giugno alle 16:30, in diretta dal Centro Polivalente - Palestra di Resilienza di Miglionico, con la conduzione di Emmanuele Curti del Consorzio Materahub, e vedrà protagonisti Luigi Coppola, artista del progetto Gardentopia, Andrea Paoletti, co-founder di Wonder Grottole, Rossella Tarantino, Direttrice della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Giulio Traietta, Assessore Turismo e cultura del Comune di Miglionico.

“La Basilicata dopo il 2019 e dopo il Covid - sottolinea Raffaele Vitulli, presidente del Cluster Basilicata Creativa, co-founder e project manager di Materahub - deve continuare a essere una terra dove sperimentare nuovi modelli di convivenza, ma serve continuare a investire in progetti culturali per sconfiggere le fragilità dei lucani, soprattutto dei giovani che vivono le aree interne. Per questo Basilicata Creativa ha supportato anche la candidatura di Venosa a Capitale Italiana della cultura 2022 e per questo Materahub sta continuando a investire in progetti europei pilota, che supportano la cross innovation tra industrie culturali e creative e altri settori strategici come il Turismo”.
Una incursione creativa dalla città dei Sassi, in programma giovedì 11 giugno alle 15:00, sarà quella di “SONO QUI”, a cura di #reteteatro41 che raggruppa quattro compagnie teatrali lucane, protagoniste del percorso di Matera 2019. Una riflessione performativa sul valore delle relazioni sociali tra le persone, soprattutto quelle relazioni che si possono generare attraverso il teatro, perché gli “spazi della gente non sono di muri e altezze, metri cubi d’aria da respirare, ma sono sistemi di storie millenarie che si intrecciano”.
Servirà ripensare nuove relazioni tra spazio abitato e comunità, oltre il distanziamento fisico dovuto all’emergenza COVID. La performance è stata realizzata nella piazza centrale del quartiere La Martella di Matera e all’interno del teatro Quaroni, ponendo l’accento sulla necessità che abbiamo oggi di riportare il teatro, l’arte e la cultura nelle aree marginali e negli spazi pubblici periferici, una visione che ebbe Adriano Olivetti con la sua idea che le comunità potessero crescere ed autodeterminarsi, grazie alla scienza, all’arte, alla cultura, alla giustizia sociale e al lavoro dignitoso.
Matera sarà protagonista anche giovedì alle ore 17:00 nel panel “Spazi, Attività, Persone: Come cambiano i processi di valorizzazione e fruizione del patrimonio?”, durante il quale Rita Orlando, manager della Open Design School - il laboratorio sperimentale di design della Fondazione Matera-Basilicata 2019, presenterà il lavoro di mappatura e open data di oltre 400 luoghi utilizzabili per eventi culturali sul territorio lucano, realizzato nell’ambito di Matera 2019.
L’edizione materana di ArtLab si concluderà sabato 13 giugno alle 11:45, con un confronto fra operatori culturali, policy maker e fondazioni attraverso cui lanciare proposte per la prossima programmazione nazionale 2021-2027. La tavola rotonda sarà introdotta da un prologo dedicato all’eredità di Matera 2019.
“Siamo molto lieti che ArtLab si svolga ora a Matera – spiega Rossella Tarantino, Direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019 - . È un’edizione particolarmente importante, perché consentirà di dibattere sulle numerose sfide che la pandemia ha posto alla cultura e al modo di stare insieme. Matera 2019, che ha considerato i vincoli delle opportunità per ripensarsi e che ha lavorato sui ribaltamenti dei paradigmi, può offrire il suo contributo alla riflessione, partendo dalle esperienze di co-creazione nelle aree interne, dalle pratiche dell’Open Design School e da uno dei suoi luoghi simbolo: il teatro Quaroni voluto da Adriano Olivetti, che con Materahub e Basilicata Creativa abbiamo voluto riaprire per riportare in scena #reteteatro41, tra i principali protagonisti dell’anno da Capitale europea della cultura”.
Il ricco programma di ArtLab, fra sessioni plenarie, pillole di approfondimento, webinar, sarà fruibile sul sito artlab.fitzcarraldo.it e sulla relativa pagina Facebook. Iscrivendosi alla community sarà possibile commentare in diretta le sessioni, scaricare documenti aggiuntivi e fare networking online. Una importante occasione di formazione e confronto, in particolare per gli amministratori lucani e gli operatori locali, per costruire innovazione e futuro nella fase di post-pandemia all’interno della nostra regione.

 

 

 

fdhshgsgs

Il progetto pilastro di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “I-DEA”, dedicato ai materiali d’archivio della Basilicata, reinterpretati in chiave artistica, sarà presentato alla terza edizione di Archivissima, il festival che promuove presso il grande pubblico i patrimoni e le storie conservate negli archivi storici, in programma dal 5 all’8 giugno in diretta live.

Quattro giorni per gli archivi, al centro di una intensa programmazione fatta di podcast, dirette live, colazioni a tema, mostra digitale, dialoghi e riflessioni, con un focus tematico sul ruolo delle donne come protagoniste di percorsi di cambiamento e trasformazione. L’edizione 2020 vede la nascita del primo ciclo di Podcast interamente dedicato agli Archivi, lanciato nei giorni del Festival e distribuito sulle principali piattaforme di ascolto (Apple Podcasts, Google Podcasts, iHeartMedia, Spotify…).

Lunedì 8 giugno alle 17:00 in diretta live sul canale Instagram di Matera 2019 e Archivissima il progetto I-DEA sarà illustrato da Rossella Tarantino, Direttrice della Fondazione Matera Basilicata 2019, e Joseph Grima, Curatore di I-DEA, in dialogo con Alessandro Bollo del Polo del 900 di Torino.

Alle 17:30 sull’account Facebook di Matera 2019 e Archivissima verrà trasmesso il documentario "La forza silenziosa delle donne" realizzato nel 2019 da FILCAMS CGIL di Matera e RVM in collaborazione con la Fondazione Matera Basilicata 2019 e che ha visto in questo progetto l'impronta di I-DEA diffusa come patrimonio comune. Questo documentario, infatti, raccoglie le storie di 12 donne (archivi viventi) che in modo diverso hanno contribuito in modo spesso invisibile all’evoluzione della Basilicata.

IDEA è uno dei progetti della legacy di Matera 2019 che vuole creare un archivio degli archivi del Sud, attraverso anche un lavoro di riappropriazione e rielaborazione delle proprie storie da parte delle comunità locali e offrendo tale materiale ad artisti e designer internazionali per una loro rilettura e narrazione contemporanea da realizzare attraverso mostre, performance e workshop con le comunità. Il gruppo di ricerca del progetto ha costruito le fondamenta di I-DEA partendo da uno studio ed una mappatura degli archivi e collezioni presenti nella regione effettuato dall’Università della Basilicata. Cinque sono stati i percorsi di esplorazione dei materiali realizzati dagli artisti nel corso del 2019: “Le Due Culture. Artefatti e Archivi” a cura dall’artista e fotografo Mario Cresci; “Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation” a cura dello Studio Formafantasma; “Thauma, Atlante del Gesto”, una riflessione del coreografo e danzatore Virgilio Sieni; “The Land of Cockaigne/ Il Paese della Cuccagna”, curata da Navine G. Khan-Dossos e James Bridle; “Abitare gli archivi: Vita, movimento, raccolto” a cura di Pelin Tan & Liam Gillick.

“Con la partecipazione ad Archivissima – sottolinea Rossella Tarantino - il progetto I-DEA si apre ad una nuova dimensione di partecipazione e collaborazione con altre realtà al di fuori dell'anno da Capitale Europea della Cultura 2019. La manifestazione sarà la prima vetrina in cui il progetto verrà presentato nella sua visione, specificità e prospettiva di sviluppo. Presto verrà lanciato il sito di IDEA, una sorta di catalogo delle mostre e degli archivi e collezioni della Basilicata che hanno ispirato tali esposizioni”.

Il programma completo di Archivissima è disponibile sul sito https://www.archivissima.it/programma

fdhshgsgs

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera-Basilicata 2019 nella seduta odierna ha deciso di conferire alla dott. Rossella Tarantino l’incarico ad interim della Direzione Generale della Fondazione fino al 31 luglio p.v.. La decisione è stata assunta a seguito della scadenza a fine aprile del contratto del dr. Paolo Verri. La dott. Tarantino è la manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione ed ha progettato la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019 e successivamente ha avuto un ruolo di primissimo piano nella elaborazione dei dossier e nella realizzazione del programma con straordinario spirito innovativo. Il C.d.A. della Fondazione ha richiesto alla dott. Tarantino questo impegno supplementare che sarà svolto senza ulteriori oneri per la Fondazione. “Sono giorni molto complessi quelli che stiamo vivendo, - ha commentato il Presidente Salvatore Adduce -, a causa dell’emergenza sanitaria e la Fondazione sta comunque provvedendo a far fronte a tutti gli adempimenti soprattutto quelli relativi ai pagamenti dei fornitori. Ma la cosa non meno importante è progettare il futuro. Anche per questo l’incarico a Rossella Tarantino sarà utile per definire in poche settimane un programma che per grandi linee era stato già presentato alla conclusione del 2019 per consolidare il posizionamento di Matera e della Basilicata sulla scena culturale internazionale ”. Rossella Tarantino sarà affiancata dal Segretario Generale Giovanni Oliva a cui il C.d.A. ha conferito l’incarico ad interim di direttore amministrativo. "Le decisioni della Fondazione, come si può comprendere, sono state assunte anche nell’ottica della massima riduzione delle spese".

 

Biografia Rossella Tarantino

Come Manager sviluppo e relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019 ha sviluppato e seguito i progetti pilastro di Matera 2019 Open Design School e I-dea, i progetti di coinvolgimento dei cittadini (volontari, scuole, Gardentopia, Altofest, Community, Matera Alberga, Movimento libero) e le relazioni internazionali con la Commissione e Parlamento Europeo, nonché con le Capitali europee della cultura, in primis Plovdiv. Materana, si è laureata a Siena in Economia e Banca e contestualmente ha preso il diploma a Firenze di “Interprete -Traduttrice” ed è specializzata nel disegno di politiche pubbliche nel settore culturale ed innovazione sociale. Dal 2010 al 2014 è stata la project manager del Comitato (e componente del Comitato Scientifico) che ha preparato la candidatura con cui Matera ha vinto la competizione per il titolo di ECOC. Come project manager, ha curato i progetti e le residenze atte a rafforzare la dimensione europea e il coinvolgimento della città e dei cittadini, si è occupata di tutti gli aspetti concernenti la legacy del progetto, la sua fattibilità finanziaria, la sua connessione con le politiche urbane e regionali. Dal 2002 al 2014 ha lavorato nel Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici della Regione Basilicata, elaborando piani strategici -i.e.DPEF-, conducendo valutazioni, lanciando progetti pilota sullo sviluppo locale e creatività (i.e.Visioni Urbane). Dal 1995 al 2001 ha lavorato a Bruxelles maturando una lunga esperienza nella gestione e valutazione di progetti di cooperazione nel settore culturale ed educativo con paesi terzi (paesi Mediterranei e India), anche attraverso numerose missioni in loco. Ha inoltre lavorato a supporto della progettazione comunitaria dei Comuni, in collaborazione con l’Anci, e progettato e gestito un progetto europeo sullo storytelling e merchandising dei musei. Per la Commissione europea, ha preso parte a numerosi panel di valutazione di progetti europei nel settore culturale e media. Europeista convinta, ha avuto il privilegio di essere una delle prime studentesse Erasmus (Università di Louvain, 1988).

fdhshgsgs

“Come possiamo continuare ad essere d’aiuto alla nostra comunità nell’emergenza da Coronavirus?” E’ questa la domanda che si sono posti alcuni membri del team volontari di Matera 2019, quei cittadini che nel percorso della Capitale Europea della Cultura hanno messo il proprio tempo e le proprie abilità al servizio della comunità materana e dei visitatori arrivati in città.

La pandemia ha temporaneamente fermato le attività della Fondazione Matera Basilicata 2019 che li avrebbero visti ancora una volta protagonisti, ma non il loro desiderio di mettersi a disposizione degli altri, come fatto negli anni scorsi. Da questa precisa volontà e sulla scia della partecipazione dei volontari ai laboratori di sartoria organizzati dalla Silent Academy della Cooperativa sociale il Sicomoro, è nata l’idea di unire nuovamente le forze per realizzare delle mascherine di comunità per la protezione dal virus, da donare a chi ne avesse più bisogno, proprio attraverso la collaborazione con Il Sicomoro. Cultura e tradizione del cucito ma anche del riciclo. Mettendo mano ad ago, filo e macchina da cucire e recuperando tessuti fra lenzuola, tende o abiti non più in uso, grazie al sostegno della Fondazione Matera Basilicata 2019 che ha fornito elastici, bandierine in TNT rimaste in magazzino durante il 2019, riutilizzate per creare i filtri interni, e il contributo di Open Design School per il taglio delle dime, i volontari di Matera 2019 hanno realizzato 140 mascherine che, in accordo con il Sicomoro, si è deciso di donare agli operatori ed ospiti delle case famiglia della città.

Nel pomeriggio di ieri e nella mattinata di oggi, c’è stata la prima consegna presso le case famiglia “Il glicine”, “La casa di Robin”, “La casa di Abram”, “La casa sull’albero” e “L’individuo”. In ogni realtà i volontari hanno avuto una cauta ma festosa accoglienza da parte degli operatori che hanno apprezzato l’attenzione rivolta ad una fascia sociale così importante e delicata.

“Il dono – sottolinea Massimiliano E. Burgi della Fondazione Matera Basilicata 2019 - è uno degli aspetti che caratterizza l'attività dei volontari. Nella condizione di distanziamento fisico imposta dall’emergenza virus, questo dono diventa anche occasione per sentirsi vicini, sia come squadra che rispetto alla comunità. Questa della realizzazione e distribuzione delle mascherine è la prima attività che ha coinvolto i volontari dopo l’anno da Capitale, e grande è stata la loro emozione di rindossare maglietta e felpa marchiati “1+1 Fa 2019” (lo slogan dei volontari) e di tornare in azione, ma anche di buon auspicio per una ripartenza dei progetti di Matera 2019 con i cittadini, all’insegna di nuove relazioni in cui le stesse mascherine diventano occasione di abbattimento delle barriere. L’esperienza del team dei volontari è sicuramente fra le migliori eredità di Matera 2019: alcuni di loro hanno infatti deciso di dare vita ad una associazione con l’obiettivo di continuare a mettersi a disposizione della collettività in ambito culturale”.

fdhshgsgs

The project aims to create solutions for local development, through education in creative skills

“DeuS – European Open Design School for Sustainable Regional Development”, a project funded by the Erasmus + program, is coming to life. An international Vocational Educational Training project which aims to co-create a European-wide learning and training approach in design, critical thinking, and entrepreneurship to find creative and cost-effective solutions to local challenges, by unlocking the potential of the cultural and creative sector.

The project, which sees the Matera Basilicata 2019 Foundation as the leader and the participation of the Consorzio Materahub, with considerable experience of European projects in support of cultural and creative industries, will be implemented by a partnership of 9 European countries including Austria, Denmark, Finland, Italy, Lithuania, Malta, Netherlands, Slovakia, United Kingdom, and including the participation of three European Capital of Culture Cities (Kosice, Valletta, Kaunas).

DeuS is shaped around Open Design School, the pillar project of Matera European Capital Of Culture 2019. Its methodology - a design laboratory using a peer-to-peer approach, where professionals of any discipline work together sharing knowledge and expertise and testing the design solutions with the local community - will be used for DeuS training activities.

This training methodology will be used to develop a toolkit that will be made available on a Creative Knowledge Platform where the education system, in particular VET (vocational and educational training), and the cultural and creative industries (ICC) professionals will be able to draw on an open-source training offer, based on a participatory and co-creation approach. The platform also aims to establish a community for the different target groups across the ICC sector, encouraging cross-sector and cross-border collaboration and promoting the meeting between creatives, policymakers, and citizens.

Users can expect high-level and user-friendly training, tools, and sources in support of lifelong learning in the cultural and creative industries with a focused and pragmatic response also to the critical needs of the CCI sector apparent as a result of the COVID-19 crisis. Alongside the digital universe, the project will organize collaborative problem-solving sessions across Europe. The project will challenge the concept of sustainable local development by focusing on the transformative power of the cultural and creative industries.

The DeuS projects’ ultimate goal is to put human capital, local communities, and the creative and cultural operators at the forefront of regional development strategies, which is exactly what the combination of the Creative Knowledge Platform and the physical training and co-creation events can provide. The goal is to foster open dialogue with policymakers and to show them that the community of educators, creatives and local forces that the project is building is the key to enabling the innovative, sustainable and lasting solutions we need.

The first phase of the project involves the launch of four surveys aimed at everyone active within the cultural and creative sector - freelancers, companies, educators, researchers /institutions -, with the aim of understanding their needs, challenges, obstacles, innovative solutions, from which to create an optimized training program.

DeuS project which will develop over the course of two years and will also work towards future sustainability beyond the project timeframe. Together with the Matera Basilicata 2019 Foundation and Materahub, the other partners of the DeuS project are: Vytautas Magnus University – VMU (LT), XMAK – South Eastern University of Applied Sciences (FI), ECBN – European Creative Business Network (NL), University of Wales Trinity Saint David Royal Charter – UWTSD – Creative Industries Research and Innovation Centre – CIRIC (UK), Creative Region Linz & Upper Austria GmbH (AT), Creative Business Cup Foundation (DK), Valletta 2018 Foundation (MT), Creative Industry Košice – CIKE (SK). Info at www.deuscci.eu and This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

"Through the DeuS project - underlines Rossella Tarantino, development and relations manager of the Matera Basilicata 2019 Foundation - the legacies of the experience of Matera European Capital of Culture 2019 are beginning to be harnessed. The wealth of skills and good practices developed in this path from Open Design School, will be transferred to an international think tank, offering innovative solutions for the benefit of the local and European creative and cultural sector ".

fdhshgsgs

Ci sarà anche Matera 2019 alla quarta edizione del Festival della comunicazione non ostile che si svolgerà interamente online l’8 e 9 maggio prossimi. Organizzato dall’associazione di Trieste Parole O_Stili, attiva nel responsabilizzare ed educare gli utenti della Rete a un uso consapevole del linguaggio attraverso il “Manifesto della comunicazione non ostile”, il Festival di quest’anno, in un’edizione sperimentale rispetto al solito, sarà una finestra sulle dinamiche attivate sul web dall’attuale emergenza Coronavirus.

Il programma delle due giornate sarà articolato in una serie di panel tematici, che vedranno come ospiti personalità celebri e professionisti di diversi settori, per arrivare in chiusura alla presentazione del nuovo “Manifesto della comunicazione non ostile e inclusiva”. I canali social ufficiali dell’evento, durante i panel dedicati ai temi innovazione, politica e social media, saranno gestiti dal team digitale della Fondazione Matera Basilicata 2019 che ha sottoscritto il “Manifesto della comunicazione non ostile” sin dal febbraio 2017, adottandolo nella comunicazione web di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e promuovendolo fra le proprie relazioni.

Nel maggio 2017 infatti, grazie alla collaborazione tra la Fondazione e Parole O_Stili, circa 250 studenti degli istituti superiori lucani (quattro di Matera e due di Potenza) vennero chiamati a confrontarsi in rete con i loro coetanei di Milano, Trieste, Cagliari sui diversi punti del Manifesto. A ottobre 2018, il Manifesto e l’esperienza di Parole O_Stili furono presentati a Matera nel corso dell’Ecoc Family Meeting, l’annuale raduno dei rappresentanti delle Capitali Europee della Cultura passate e future. Nel 2019, l’anno di Matera Capitale Europea della Cultura, il Manifesto è stato sottoscritto da tutti i sindaci della Basilicata in occasione della giornata finale del progetto “Capitale per un giorno” dedicato ai comuni lucani, alla presenza del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Il 20 dicembre 2019 anche il Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli ha firmato il Manifesto a Matera, in occasione della cerimonia di chiusura della Capitale Europea della Cultura.

“Quando Parole O_stili ha dovuto modificare, a causa dell'emergenza sanitaria, il programma del suo Festival annuale, scegliendo di puntare su un palinsesto tutto on line – spiega Raffaella Pontrandolfi, responsabile della comunicazione digitale di Matera 2019 - abbiamo pensato di dare il nostro contributo, aiutando a gestire proprio l'interazione del pubblico sui social network, principali canali di accesso per la partecipazione attiva alla manifestazione. In questo modo, abbiamo voluto rinnovare il nostro impegno a fare nostro il quinto principio del Manifesto della comunicazione non ostile, presente in home page sul sito web di Matera 2019 e sul Passaporto per Matera 2019, che dice “Le parole sono un ponte” ”.

Il programma completo del Festival della comunicazione non ostile con le informazioni sui canali per seguire la diretta streaming è disponibile sul sito ufficiale https://paroleostili.it/quarta-edizione-2020/

fdhshgsgs

“La notizia di un giornale che chiude non può che essere una brutta notizia. L’annunciata riduzione delle pagine del Corriere del Mezzogiorno, edizione Puglia, con la conseguente chiusura delle pagine di Matera, è un grave segnale di cui avremmo volentieri fatto a meno già in tempi normali, tanto più in un tempo così difficile come quello che stiamo vivendo”. Lo afferma il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce. “E’ proprio in questi periodi che è indispensabile avere a disposizione un robusto e plurale sistema di informazione capace di approfondire temi così delicati come quelli che stiamo affrontando ed evitando di lasciare ai social network questa pesante responsabilità.
Sono passati pochi giorni da quando, insieme al direttore, abbiamo tutti quanti celebrato un anno di vita delle pagine di Matera del Corriere del Mezzogiorno e la felice intuizione di accompagnare il nostro viaggio nell’anno da capitale europea della cultura. I risultati sono stati esaltanti, in tutte le direzioni. Chiudere questa voce autorevole su Matera significa ridurre l’attenzione su una città che ha saputo posizionarsi su livelli internazionali. E che si prepara ad affrontare un nuovo viaggio candidandosi a diventare un esempio nella gestione della produzione culturale post-covid.
Mi auguro come presidente della Fondazione Basilicata Matera 2019 e come presidente dell’Anci Basilicata che l’editore possa rivedere questa scelta anche alla luce delle risorse che le principali istituzioni nazionali e territoriali si preparano a mettere a disposizione dell’intero sistema imprenditoriale per uscire da questa fase con il minor trauma possibile".

fdhshgsgs

Con una istallazione sonora dalla Torre Normanna e una lettura di poesie a più voci in diretta streaming, è stato celebrato ieri a Tricarico il 97° anniversario della nascita del poeta, scrittore, politico lucano Rocco Scotellaro, su iniziativa dell’associazione di promozione sociale PLANAR di Tricarico, in collaborazione con il Comune di Tricarico, la Pro Loco di Tricarico, la Caritas diocesana e la Fondazione Matera Basilicata 2019. Una speciale festa di compleanno, celebrata “a distanza” data l’emergenza Coronavirus, che ha voluto rimettere al centro il patrimonio culturale, sulla scia di Matera 2019.

Dopo l’anticipazione in mattinata dello spot video dell’iniziativa, con i versi della poesia di Scotellaro "Sempre nuova è l'alba", nel pomeriggio, nella cittadina del materano sono risuonati i versi delle poesie di Scotellaro, trasmesse dall'alto della Torre Normanna, lette da personaggi della cultura e delle istituzioni che hanno unito le loro voci in un coro: il Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, il paesologo Franco Arminio, l’attore Rocco Papaleo, lo scrittore Paolo Rumiz, l’attivista Vladimir Luxuria, l’artista Mariangela Capossela (accompagnata da Sergio Scarlatella, Riccardo Manfredi, Andrea Tartaglia), il compositore Yuval Avital (accompagnato da Dario Vista, Rocco Spagnoletta, Antonio Paciello), il giornalista Oscar Iarussi, il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, il Presidente del Consiglio Regionale Carmine Cicala, il Sindaco di Tricarico Vincenzo Carbone, il Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019 Salvatore Adduce insieme al Direttore Paolo Verri, il Segretario Generale Giovanni Oliva e la manager Rossella Tarantino, la Direttrice del Polo Museale della Basilicata Marta Ragozzino, il Direttore del Lucania Film Festival Rocco Calandriello, i musicisti Rocco Spagnoletti, Erriquez della Bandabardò accompagnato da Giuseppe Oliveto dei Radio Lausberg, il giornalista e fotografo Lorenzo Scaraggi, gli artisti Nicoletto D'Imperio e Beatrice Candreva. Le letture, accompagnate da musiche e viste panoramiche della cittadina di Tricarico, sono state trasmesse in diretta streaming sui canali social degli organizzatori e condivise su quelli di Matera 2019.

Il video della diretta sarà trasmesso su TRM Art (digitale terrestre canale 602 Basilicata, 296 Puglia) e in streaming web anche da app su Trmtv stasera alle ore 20.00 e domani alle ore 09.00, 15.00, 23.00. Il video è inoltre disponibile sul canale Youtube dell’APS Planar (Link: https://www.youtube.com/watch?v=_6C-dfTMmqc&feature=youtu.be )

Le celebrazioni per Scotellaro si sono chiuse nella serata, con un video trasmesso sulla pagina Facebook del Comune di Tricarico, realizzato con il contributo di cittadini, artisti, docenti e personalità locali che hanno dato voce a poesie e riflessioni sulla figura del sindaco-poeta della cittadina lucana.

fdhshgsgs

Dal Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano al paesologo Franco Arminio, dall’attore Rocco Papaleo allo scrittore Paolo Rumiz, dall’attivista Vladimir Luxuria all’artista Mariangela Capossela, dal musicista Brunori Sas al compositore Yuval Avital fino ai cittadini di Tricarico, uno speciale ricordo dell’alfiere del mondo contadino

 

Il 19 aprile, nel silenzio di uno dei tanti paesi italiani lasciati vuoti a causa dell’epidemia da Coronavirus, un coro di voci, fra cui quelle di alcuni personaggi della cultura e delle istituzioni, festeggerà il 97esimo anniversario dalla nascita di un illustre cittadino di Tricarico, che nella sua breve ma intensa vita si è battuto per dare voce e speranza a coloro che non ne avevano: il poeta, scrittore, politico lucano, Rocco Scotellaro.

Questa speciale festa di compleanno, nata da un’idea dei giovani dell’associazione di promozione sociale PLANAR di Tricarico, in collaborazione con il Comune di Tricarico, la Pro Loco di Tricarico, la Caritas diocesana e la Fondazione Matera Basilicata 2019, sarà trasmessa via web, per allargare il più possibile la partecipazione in tempo di quarantena.

L’iniziativa, che rappresenta una nuova tappa di avvicinamento alle celebrazioni del centenario della nascita di Scotellaro, si inserisce sulla scia del progetto di Matera 2019 “Capitale per un giorno”, attraverso cui ogni comune lucano è stato chiamato a valorizzare il proprio patrimonio nell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura, con l’obiettivo di rilanciare la centralità della cultura in questo particolare momento storico.

Alle 11:30 sarà lanciato via social lo spot video dell’iniziativa, con i versi della poesia di Scotellaro "Sempre nuova è l'alba", definita da Carlo Levi “la marsigliese contadina”.

Alle 16:30, dalla Torre Normanna che domina la cittadina di Tricarico, un’istallazione farà risuonare fra le vie del centro lucano le letture di poesie e racconti di Scotellaro, con le voci di personaggi noti, legati in qualche modo alla figura del poeta: il Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, il paesologo Franco Arminio, l’attore Rocco Papaleo, lo scrittore Paolo Rumiz, l’attivista Vladimir Luxuria, l’artista Mariangela Capossela, il musicista Brunori Sas, il compositore Yuval Avital, il giornalista Oscar Iarussi, il Direttore di Matera 2019, Paolo Verri e la manager Rossella Tarantino. Le letture di questo coro di voci saranno trasmesse in diretta streaming sui canali social degli organizzatori e condivise su quelli di Matera 2019.

Alle 20:30 sarà trasmesso infine sulla pagina Facebook del Comune di Tricarico un video realizzato con il contributo di cittadini, artisti, docenti e personalità locali che daranno voce a poesie e riflessioni sulla figura del sindaco-poeta della cittadina lucana.

Quella di celebrare con una festa la nascita di Scotellaro, è un’idea nata nel 2018 dalla collaborazione fra Pro Loco di Tricarico, Comune di Tricarico e Fondazione Matera Basilicata 2019, quando per l’occasione venne organizzata una giornata intera di attività nel comune del materano, fra cui la realizzazione di un grande murale con il volto del poeta, i laboratori di poesia per bambini, e lo spettacolo teatrale “I fuochi di San Pancrazio” ispirato al soggetto cinematografico inserito nella raccolta di inediti “Giovani soli” di Scotellaro, scritto con la supervisione di Carlo Levi. Nell’agosto 2019, per Tricarico “Capitale per un giorno” il Comune, con la Fondazione Matera Basilicata 2019 e in collaborazione con il Teatro Rigodon di Rieti, ha invece portato in scena “Il Battello Ebbro”, rappresentazione teatrale ispirata ai versi metafisici di Scotellaro, in una lettura inedita della sua opera, ed inaugurato una mostra- installazione fotografica dedicata al Poeta.

 

***

Si allunga la lista dei personaggi del mondo della cultura e delle istituzioni che domani contribuiranno con le loro letture di poesie ai festeggiamenti per il 97° anniversario dalla nascita di Rocco Scotellaro. Fra questi ci sono anche il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, il Presidente del Consiglio Regionale Carmine Cicala, il Sindaco di Tricarico Vincenzo Carbone, il Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019 Salvatore Adduce e il Segreterio Generale Giovanni Oliva, la Direttrice del Polo Museale della Basilicata Marta Ragozzino, il Direttore del Lucania Film Festival Rocco Calandriello, i musicisti Rocco Spagnoletti, Erriquez e Radio Lausberg.

fdhshgsgs

A Villa Nitti ad Acquafredda di Maratea il 25 e il 26 ottobre
Prima edizione del Festival delle città narranti.
Oggetto del “numero zero” il racconto dell’esperienza di Matera 2019
Un progetto di Fondazione Francesco Saverio Nitti e Fondazione Matera Basilicata 2019
con Osservatorio Public branding Università IULM Milano e la collaborazione di Università della Basilicata

Venerdi 25 ottobre e sabato 26 ottobre si svolgerà a Villa Nitti a Maratea, la prima sperimentale edizione del “Festival delle Città Narranti”, progetto promosso dalla Fondazione Nitti di Melfi – nel quadro dello svolgimento degli eventi riguardanti il centenario del Governo Nitti – e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con il supporto dell’Università IULM di Milano (e del suo Osservatorio sul Public Branding) e dell’Università della Basilicata. Nella prima giornata la membership di questo progetto illustrerà le ragioni, le motivazioni, gli ambiti di coinvolgimento e le prospettive di una iniziativa che andrà a regime nel 2020.
Saranno il presidente della Fondazione Nitti Stefano Rolando (anche direttore scientifico dell’Osservatorio che si occupa di questa materia presso l’Università IULM di Milano) e gli esponenti di Fondazione Matera Basilicata 2019 – il presidente Salvatore Adduce e il direttore Paolo Verri – a tracciare le indicazioni per il 2020 che hanno già nella formula sintetica del Festival una efficace sintesi:
“Ogni città, ogni territorio, ogni luogo raccontano e fanno raccontare un grande patrimonio simbolico. Che muta. Ma anche si tramanda nel tempo. Esso forma identità e contribuisce alla attrattività. L’idea del Festival è mostrare questa complessità. Casi, modi, vicende, protagonisti. Quest’anno – “numero zero” – il caso di Matera 2019. A confronto con esperienze interessanti che, dal 2020, diventeranno una più ampia rassegna”.
Tra gli interventi istituzionali di apertura il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, il sindaco di Maratea Daniele Stoppelli, i rettori di IULM-Milano Gianni Canova e di Unibas Aurelia Sole, l’Assessore alla Cultura della città di Matera (e consigliere del Ministro del Beni Culturali Franceschini) Giampaolo D’Andrea.
Nel pomeriggio di venerdi 25 ottobre il modello stesso di futuro Festival si misurerà con operatori impegnati nel citytelling di alcune città che hanno svolto esperienze significative a ridosso di grandi eventi: Enric Truñó i Lagares (Barcellona), Radosław Michalski (Wroclaw), Marco Biazzetti (Petra). A conclusione Franz Cerami presenterà Lighting Flowers, installazioni digitali realizzate in alcune periferie nel mondo.
Sabato 26 ottobre al mattino il racconto dell’esperienza comunicativa e narrativa di Matera si aprirà con il team della Fondazione Matera Basilicata 2019 e in particolare con gli interventi di Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni internazionali, Serafino Paternoster coordinatore dell’ufficio stampa, Raffaella Pontrandolfi, responsabile della comunicazione digitale. Nel pomeriggio il concerto per piano e violino di Riccardo Galimi e Riccardo Perrone e letture a cura di Antonio Fulfaro.
Dice Stefano Rolando: “Le città sono luoghi che raccontano. Sono telai di narrazioni corali, complesse e composite, tessute da società, istituzioni e identità. Le città sono luoghi di armonie e contraddizioni; spazi di luce e di ombra; di conflitto ma anche di ricomposizione sociale e politica, attraverso cui tendere ad obiettivi riconosciuti e riconoscibili. Tutto questo costruisce storia e patrimonio, materiale e simbolico, delle città”. E Paolo Verri completa questa riflessione: “Questo patrimonio è in continuo movimento che rende le città potenzialmente più riconoscibili, caratterizzandole per le loro architetture; per l'ambiente naturale e quello antropizzato; per il clima; le tradizioni; la capacità di ospitare e produrre cultura, oggetto delicato e possente allo stesso tempo”.
Il Festival delle Città Narranti, ha deciso di svolgere la sua anteprima autunnale sulle coste della Basilicata, per lanciare un luogo stabile che richiami esperienze e dibattiti. Un luogo affacciato sul suggestivo mare che avvolge la villa che fu di Francesco Saverio Nitti a Maratea nell’obiettivo di comprendere come questo patrimonio possa riunire in positiva sinergia istituzioni, soggetti creativi e d’arte, sistema mediatico, operatori del turismo e dei beni culturali. Nel 2020 l’edizione sarà più lunga e articolata. A Maratea si passerà dall’idea al progetto.

fdhshgsgs

La Fondazione Matera Basilicata 2019, attraverso la sua Open Design School, il laboratorio sperimentale di design, progetto pilastro del programma e della legacy di Matera 2019, sta mettendo in campo una serie di attività a supporto del personale sanitario che si trova in prima linea nell’attuale emergenza da Coronavirus.

La Fondazione ha messo a disposizione strumenti e professionisti di Open Design School per la creazione di 500 scudi facciali da destinare agli operatori che lavorano in strutture sanitarie della Basilicata. Tale attività è inserita nel progetto di fabbricazione digitale diffusa sviluppato da Officine Mediterranee, rete di fab lab del Sud Italia, coordinata dall’associazione Syskrack di Grassano (MT), mediante il coinvolgimento di makers, professionisti, artigiani digitali e medici, su richiesta del 118 Basilicata e in coordinamento con la Protezione Civile Regionale per l’attività di distribuzione. Vista la nuova richiesta di altri 500 scudi, l’associazione Syskrack ha lanciato una raccolta fondi per l’acquisto dei materiali necessari alla produzione, fino ad ora recuperati dagli stessi makers: supporti in plastica creati con stampante 3D, elastici, supporti in gomma, fogli in PVC/PET.

Per la terapia intensiva dell'Ospedale “Madonna delle Grazie di Matera”, la Fondazione ha prodotto, in collaborazione con makers locali, teche in plexiglass che permettono di ridurre il rischio di contaminazione del personale sanitario durante le manovre a cui viene sottoposto il paziente Covid-19, a cominciare dalla intubazione, fornendo un ulteriore sistema di protezione. L’idea è nata da una sollecitazione di Francesco Zuccaro, medico presso il nosocomio materano, nonché appassionato di open data e open culture, che ha proposto al team di Open Design School la realizzazione di un “aerosol box” ideato da un medico di Taiwan e validato in un articolo del “The New England Journal of Medicine” da un team di medici di Boston (link: https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMc2007589) che ne ha testato l’efficacia protettiva attraverso simulazione. Dopo la riuscita di questo primo esperimento, il team di Open Design School realizzerà delle nuove teche da destinare ad altri ospedali lucani.

Infine, la Fondazione Matera Basilicata 2019, sempre con l’Open Design School, fornirà il suo sostegno al laboratorio di sartoria della Silent Academy della Cooperativa Il Sicomoro, dove i ragazzi del progetto SPRAR e gli operatori hanno avviato una piccola produzione di mascherine realizzate con tessuti africani, con il comune obiettivo di rendersi utili in un momento così difficile per l’intera comunità. “Continuiamo a sentire forte - spiega Michele Plati, Presidente della cooperativa - il bisogno di raccontare e scrivere “storie di integrazione” attraverso i colori vivaci delle stoffe, attraverso quelle cuciture profonde che uniscono tessuti e vissuti”. Le mascherine sono realizzate con due strati di cotone; quello interno è apribile per permettere l’inserimento di un panno filtrante. Le mascherine vengono tagliate, cucite, lavate a 40° e stirate con ferro a vapore a 100°. Il prodotto finale è lavabile per poter essere igienizzato e il filtro può essere giornalmente sostituito.

“Siamo molto orgogliosi - sottolinea il Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce - di poter mettere le migliori competenze sviluppate attraverso l’esperienza di Matera 2019 a disposizione del territorio in questa grande emergenza sanitaria. Cultura è infatti anche prendersi cura, in maniera concreta, delle persone, unendo le forze e cercando sempre nuove soluzioni alle sfide della contemporaneità. In questo, l’Open Design School della Fondazione rappresenta davvero un laboratorio di sperimentazione al servizio della comunità, che vogliamo valorizzare tra le principali eredità del 2019”

fdhshgsgs

La magia dell’opera lirica, ambientata nel teatro naturale della Capitale Europea della Cultura 2019, torna ed emozionare il grande pubblico.

Domani, 9 aprile, alle 21:15, Rai 5 trasmetterà la “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni diretta da Juraj Valčuha, andata in scena ad agosto scorso nel teatro naturale di Piazza San Pietro Caveoso a Matera per il programma ufficiale della Capitale Europea della Cultura 2019.

L’esecuzione della “Cavalleria Rusticana”, insieme al suo Prologo nei Sassi, è stata infatti parte del progetto “Abitare l’Opera”, coprodotto da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Teatro di San Carlo di Napoli, per la regia di Giorgio Barberio Corsetti, finalizzato a portare l’opera lirica nei Sassi di Matera attraverso il coinvolgimento attivo della comunità, chiamata a prendere parte alla costruzione dello spettacolo.

Nel Prologo, intitolato “I sette peccati capitalisti”, costituito da brevi quadri teatrali e danzanti ispirati ai sette peccati capitali, che ritraggono gli eccessi del neoliberismo contemporaneo, cittadini e performer professionisti, guidati da Giorgio Barberio Corsetti, hanno lavorato sul teatro canzone, trasformando i canti tradizionali di Matera e della Basilicata in partiture per coro e dando vita ad un corteo fra i Sassi guidato da due marionette giganti, il bene e il male. Nella messa in scena dell’opera di Mascagni, i cittadini-spettatori sono invece diventati parte integrante dello spettacolo, attraverso una soluzione scenica che ha portato gli artisti fra di loro: l’Orchestra e il Coro del Teatro di San Carlo e il cast di alto livello con Veronica Simeoni (Santuzza), Roberto Aronica (Turiddu), George Gagnidze (Alfio), Agostina Smimmero (Mamma Lucia), Leyla Martinucci (Lola). Le scene sono state firmate da Massimo Troncanetti, i costumi da Francesco Esposito e Maestro del Coro Gea Garatti. Il tutto reso ancora più emozionante da proiezioni in grande scala sulla roccia della chiesa rupestre di Santa Maria di Idris.

Ad agosto 2019 lo spettacolo è stato trasmesso in diretta tv, oltre che da Rai 5, anche dalle emittenti Rsi in Svizzera e Artè in Svizzera, Francia, Germania, Belgio, Austria, Lichtenstein, Lussemburgo, Principato di Monaco e nei paesi francofoni d'oltremare.

Domani, al termine della trasmissione della "Cavalleria Rusticana" (ore 22:45) andrà in onda, sempre su Rai 5, lo speciale “Prima della prima”, con un’intervista a Giorgio Barberio Corsetti sull’intero progetto “Abitare l’Opera”.

***

“Durante la rappresentazione di “Cavalleria” gli eterni duellanti, raffigurati dalle enormi e affascinanti marionette dell’Angelo e del Demonio, hanno seguito dall’alto i momenti del dramma fungendo da perfetto raccordo col Prologo. Per una sera tutti si sono sentiti figli della stessa magica terra”. Dinko Fabris, La Repubblica

“Fin dalle prime note si rivela uno straordinario accordo tra la vibrante interpretazione musicale e la linea registica. Il dramma della gelosia ispirato dall’omonima novella di Verga diventa una grande fantasmagoria a cielo aperto, capace di abbracciare l’alto e la piazza”. Katia Ippaso, Il Messaggero

“Mai come in questa serata sentiamo l’opera sprigionata dal nostro tessuto linguistico e visivo. Mai come nella piazza di Matera diventa specchio riflesso della nostra storia. La breve ora di Cavalleria suona ancora più veloce, nel contesto abbarbicato, oasi fuori dal mondo. Ogni numero si staglia nel tufo delle pietre, quasi estemporaneo, scaturito da esse: la canzone in dialetto, la preghiera di Pasqua, il brindisi, l’organo, le campane, l’Intermezzo, tutto appare come frutto di questa cultura. Siamo noi.” Carla Moreni, Il Sole 24 Ore – Domenica

“La parte ‘moderna’ y sorprendente era la ilustración en video sobre la roca, de un efecto singular, pero en la que desfilaron desde florecillas más bien ‘kitsch’ hasta los rostros de los artistas, cuyo primeros planos eran muy impresionantes y eficaces”. Jorge Binaghi, Mundoclasico

“Poi ti capita di girare la testa verso il fondo della piazza e si accende l’ennesima magia. Di questa non ti eri ancora reso conto, irretito da Cavalleria. Lo sfondo del teatro sono i vicoli di Matera illuminati da piccoli lampioni di un altro secolo. Luci rosate, ombre, finestre, miracolo di scenografia. (…) Così attacca l’intermezzo, il mai più eguagliato pezzo di Mediterraneo in musica. Nessuno fiata, nessuno batte le ciglia, nessuno respira”. Gianni Morelli, Touring Club Italiano

fdhshgsgs

Le immagini immersive proiettate sulle pareti della Cava del Sole il 20 dicembre 2019 durante il concerto della serata finale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, diretto da Manuel Agnelli, che ha portato tutti insieme sul palco gli Afterhours, Damon Albarn, Lous and the Yakuza, Fatoumata Diawara, Carmen Consoli, Daniele Silvestri e Rancore, sono diventate un nuovo progetto video con le musiche di Max Casacci.

“Matera 2019 Open Future /live visuals” è frutto della rielaborazione artistica del materiale d’archivio video della Fondazione Matera Basilicata 2019 realizzato durante la maggior parte delle iniziative di Matera Capitale della Cultura 2019. Fra queste, solo per citarne alcune, la Cavalleria Rusticana e il suo Prologo nei Sassi, il Purgatorio di Dante, le quattro grandi mostre, i progetti della scena creativa lucana, le mostre del progetto sugli archivi I-Dea, la cerimonia di apertura, i grandi concerti alla Cava del Sole, gli spettacoli di circo contemporaneo, mescolati al suggestivo scenario della città di Matera e della Murgia materana.

Commissionato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, il progetto video è stato realizzato da Donato Sansone con le musiche di Max Casacci, la direzione artistica e produzione esecutiva di Giorgio Testi e Martina Zambeletti, ed è una produzione Pulse Films powered by Indiana Production.

“Ho cercato di realizzare – spiega Donato Sansone, videomaker esperto di animazione, che ha all’attivo collaborazioni con importanti agenzie e musicisti italiani - un visual con un unico piano sequenza in cui tutti gli elementi video preesistenti si intersecano e si penetrano l'uno dentro l'altro, creando un’esperienza caleidoscopica e visivamente festosa”.

«Per il brano “Open future” ho seguito il flusso delle immagini, cercando soprattutto di tradurre in suono il linguaggio di Donato Sansone: artista che seguo e apprezzo da molti anni. – commenta Max Casacci - È la prima volta che io e lui lavoriamo direttamente insieme, anche se il suo stile mi è molto familiare (l’ho coinvolto anche in diversi video clip dei Subsonica). Credo che una specie di mood “torinese” contemporaneo ci accomuni. In questo “video” il suo tratto irrequieto conduce attraverso differenti stati d’animo, ho scelto quindi di imperniare tutto su una linea di basso costante, velatamente ossessiva in grado di supportare i vari cambi di scenario. La “serialità” del fraseggio visivo che viene puntualmente scompaginata da elementi a sorpresa è stata sottolineata dall’utilizzo di linee melodiche ripetute in modo matematico. Ma luminosità dei colori, la solarità della città di Matera, e la vitalità dei soggetti mi hanno suggerito l’innesto con percussioni acustiche, cercando di creare un progressivo “crescendo”.»

“La serata finale di Matera 2019 è stata doppiamente indimenticabile – sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri - per la straordinaria qualità del concerto e per le incredibili immagini che lo accompagnarono e fecero sentire Matera sul tetto del mondo. Ringraziamo Giorgio Testi per il lavoro fatto, per l’idea di Donato Sansone, Max Casacci per le sue musiche, che vanno ad arricchire il ricordo di quella serata, e tutti quelli che c’erano e si sono emozionati insieme a noi. Un pensiero molto sentito va a tutte le Capitali Europee della Cultura che stanno fronteggiando il Coronavirus, e agli amici della Capitale italiana della cultura, Parma, con la speranza di poter fare una festa insieme a loro alla fine del 2020. Che questo video sia di buon auspicio per le Capitali a venire. Ora più che mai possiamo capire quanto siamo stati fortunati ad avere un 2019 straordinario dal punto di vista climatico, del rapporto con la cittadinanza e con i media. Questo video è un po’ la “ciliegina sulla torta” che rilancia con forza il successo di Matera 2019”.

 

Il video è disponibile sul canale Youtube della Fondazione Matera Basilicata 2019 al seguente link: https://youtu.be/6_S-8b4Qip4

 

Biografia Donato Sansone

 

Dopo il diploma dell'Accademia di belle arti di Napoli, ha frequentato il Centro sperimentale di cinematografia, Dipartimento animazione di Torino, specializzandosi in animazione sperimentale e compositing di tecniche d'animazione e live action. I suoi lavori includono la realizzazione di spot pubblicitari, cortometraggi e videoclip. I suoi cortometraggi sono stati selezionati nei migliori Festival del mondo (Annecy Animation Film Festivam , Anima mundi Festival Brasil , Hiroshima animation.....) e linkati in molti blog popolari (stashmedia.tv, creativeapplications.net, motiongraphics.nu, wired.com, Vimeo, Staff Picks e molti altri. Nel 2011 the Cinemateque Quebecoise ha annoverato " Videogioco" tra i 50 cortometraggi brevi che hanno cambiato la storia dell'animazione. Nel 2009 il magazine francese "Cahiers du cinema " ha scritto su "Videogioco" e nel 2013 Canal+ ha realizzato un reportage sul suo lavoro. Nel 2014 "Grotesque Photobooth" è stato selezionato da Saatchi & Saatchi nello showcase di Cannes International Festival of creativity tra i 20 video dell'anno. Attualmente i suoi cortometraggi sono prodotti e distribuiti dalla compagnia francese "Autour de minuit" che ha prodotto anche un dvd di tutti i suoi lavori col supporto di Canal+. Lavora come freelance per importanti agenzie e musicisti italiani (Afterhours , Subsonica ,Verdena, Francesco de Gregori , Spaccamonti , Ferrari , Ford , Grom, ecc). Nel novembre 2015 ha realizzato il cortometraggio "Journal animè" prodotto da Canal+ per la "Collection dessine toujours " e nel novembre 2016 Journal animè è tra i finalisti del Premio “Cèsar” ed è nella lista dei 70 cortometraggi in corsa per gli Oscar. Nel giugno 2018 il suo video "Ghostcrash" è diventato virale su Facebook raggiungendo le 220 milioni di visualizzazioni. Oggi il cortometraggio "Bavure" è candidato tra i 12 finalisti del Premio Cèsar 2020.

fdhshgsgs

La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha pubblicato il catalogo “Diario di un incontro” in cui sono raccolte tutte le iniziative realizzate nell’ambito del programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 grazie alla collaborazione con l’Eu Japan Fest, organizzazione giapponese di imprese private che da 30 anni collabora con tutte le Capitali europee della cultura per creare occasioni di scambio e lavoro comune tra artisti giapponesi ed europei. Il catalogo, con testi di Edoardo Delle Donne e la cura di Tommaso Delvecchio, presentato in lingua italiana, inglese e giapponese, è scaricabile dal sito web della Fondazione Matera Basilicata 2019 www.matera-basilicata2019.it, nella sezione “News”.

Per Matera 2019, tanti sono stati gli artisti provenienti dal Giappone, coinvolti nelle diverse produzioni culturali: l’attrice Ema Tashiro nell’ambito dello spettacolo “Humana Vergogna”, parte del progetto la “Poetica della vergogna” coprodotto da #Reteteatro41; l’artista Kaori Kato nell’ambito dei workshop sulla carta e la creazione di installazioni per il progetto “M.e.m.o.ri. – Museo Euromediterraneo dell’oggetto rifiutato” coprodotto da La Luna al guinzaglio; il giocoliere e contorsionista Hisashi Watanabe, della compagnia Atama to Kuchi, in scena con "Inverted Tree" nell’ambito del progetto dedicato al circo contemporaneo “Circus+” ; l'artista Takashi Kuribayashi, con le sue due installazioni artistiche “Entrances” e “Cielo Capovolto”; l’artista intermediale Ryoichi Kurokawa con la sua performance audiovisiva “Subassemblies” nell’ambito del progetto “In Vitro - Artificial Sonification” coprodotto da LOXOSconcept e le sue animazioni del progetto “ground.alt” proiettate nella piazza centrale di Matera per l’Open Culture Festival; l’artista Hiroaki Umeda nella performance di danza e arte digitale “Intensional Particle” per il progetto “Quantum Danza”; l’architetto Gakutoshi Kojima, partecipante al concorso internazionale per il recupero dei Rioni Sassi nel 1974, protagonista di un workshop di progettazione e un talk organizzato da Open Design School, progetto pilastro di Matera 2019.

Nell’ambito del progetto “City Pop Up”, sempre l’Open Design School ha ospitato il workshop Solar Cooking Club con gli architetti giapponesi Yoshiharu Tsukamoto e Momoyo Kaijima dello studio Atelier Bow Wow, dedicato all'autocostruzione di un Solar Cooker, un forno che utilizza l'energia solare per riscaldare, cuocere, pastorizzare bevande e alimenti. Il workshop ha coinvolto l'Istituto Comprensivo Pascoli e la Scuola Don Milani di Matera, insieme alle comunità di Casa Netural e di Gardentopia. Inoltre, nell’ambito del progetto di Residenze artistiche, grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio della Basilicata, è arrivato a Matera l’artista giapponese Yu Araki, che ha lavorato a due progetti con il network di aziende legate a Casamatera: uno ha portato alla realizzazione di un timbro speciale per il pane dedicato a James Bond, la cui ultima avventura è stata girata proprio nella città dei Sassi; nell’altro l’artista ha immaginato le persone partecipanti a uno spettacolo collettivo, come denti di tante bocche, un’idea suscitata in lui dalle cave nei Sassi, bocche aperte a innalzare un unico grande urlo della città.

A ciò si aggiungono altre due importanti iniziative gestite in partenariato tra Fondazione Matera Basilicata 2019 ed EU-Japan Fest: il progetto “European Eyes On Japan”, che porta fotografi delle Capitali Europee in Giappone per una residenza artistica finalizzata a proporre uno “sguardo europeo” sulle zone rurali e marginali del Sol Levante, mostrando al pubblico occidentale la realtà del Giappone contemporaneo; e il progetto “Passport Program”, un Programma Congiunto di Scambi Culturali fra artisti e professionisti della cultura lucani e giapponesi che continueranno anche nel corso del 2020. Proseguiranno inoltre gli scambi fra volontari dei due Paesi grazie al programma “Volunteers exchange” che nel 2019 ha portato a Matera un entusiasta gruppo di volontari giapponesi, coinvolti in alcuni dei principali progetti della Capitale Europea della Cultura.

Infine, nel catalogo sono state inserite anche le collaborazione con l’EU Japan Fest da parte di alcune realtà del territorio lucano. Quella della FIJLKAM Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali che nell’ambito del progetto Movi…Mente ha organizzato il Convegno “I Pilastri Del Futuro: Salute, Scuola, Sport, Società Civile” e il Campus Internazionale per l’insegnamento delle discipline sportive nell’età scolare con un approccio di tipo ludico-sportivo. Quella dell’Associazione Musicale Fadiesis che ha dedicato l'VIII edizione del Fadiesis Accordion Festival, evento musicale internazionale di fisarmonica, all'incontro tra artisti Italiani e Giapponesi. In particolare, nel Santuario di San Francesco da Paola a Matera si è esibito il gruppo d’archi Giappone Matera Pordenone diretto del M° Ota Keisuke con la partecipazione delle giovani fisarmoniciste giapponesi Aoi Uegata, Naomi Okabe, Yumiko Tanaka; la Chiesa del Purgatorio ha ospitato il concerto del Rainbow Chorus Aichi, coro femminile istituito nel 1994 e composto da oltre sessanta membri che vivono nell'area di Tokai (Nagoya), mentre nell’Auditorium Gervasio si è esibito il fisarmonicista Yasuhiro Kobayashi, in arte Coba.

Il volume è costruito come una sorta di diario in versi, nel quale sono disseminate delle terzine, in omaggio alla tradizione dell’haiku giapponese, scritte da Edoardo Delle Donne, lo scrittore lucano autore del “Manifesto per Matera”, una mappa emozionale in otto punti da cui l’artista Kuribayashi ha ricavato i versi che hanno costituito il materiale verbale della sua installazione “Cielo Capovolto”.

fdhshgsgs

“Desidero esprimere il mio più profondo cordoglio per la scomparsa del premio Nobel della Pace, Betty Williams, protagonista di una delle pagine più belle e significative della storia recente della Basilicata”. Lo afferma Salvatore Adduce, sia come presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, sia come presidente dell’Anci Basilicata.

“Esattamente due anni fa – ricorda Adduce – nel mese di marzo 2018, posammo insieme la prima pietra della Città della pace e dei bambini, una felice intuizione proprio di Betty Williams per realizzare a Scanzano Jonico un rifugio per i bambini scappati dalle zone di guerra. Un progetto quanto mai attuale e importante che rende onore alla nostra regione. Betty Williams ha sempre creduto, poi, nel percorso di Matera verso il titolo di capitale europea della cultura. E su questo solco insieme a lei organizzammo la visita a Matera del Dalai Lama. Fu un avvenimento straordinario che contribuì non poco a far conoscere in Italia e nel mondo il viaggio che Matera aveva intrapreso. A marzo dello scorso anno, Betty William ha inoltre incontrato nella nostra città i migranti coinvolti nel progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 "Silent Academy", coprodotto dalla cooperativa sociale Il Sicomoro e la Fondazione Matera Basilicata 2019 e di cui la Fondazione Città per la Pace è Partner. Persona sensibile e sempre impegnata nella difesa dei diritti dei più deboli, Betty Williams nella nostra terra si è sempre sentita a casa. La sua scomparsa rappresenta una grave perdita per la Basilicata, per il Paese e per il mondo intero”.

fdhshgsgs

In ottemperanza alle disposizioni presenti nei DPCM degli ultimi giorni, relativi alle misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19, la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha riorganizzato il calendario del 2020.

Fra le attività che si svolgeranno nei prossimi mesi ci sono le Lezioni di storia in collaborazione con Laterza dedicate al cinema, come prosecuzione della riuscita esperienza del progetto del 2019 “Future Digs”; il rilancio delle attività dell’Open Design School, con laboratori per i cittadini, la scuola di architettura per bambini, una Summer School multidisciplinare a La Martella e la partecipazioni ad appuntamenti nazionali come la Milano Design Week; la conclusione del progetto I-Dea sugli archivi della Basilicata con un convegno finale insieme all'Università della Basilicata; il Festival della co-creazione. A questo si aggiunge tutta una serie di iniziative da realizzare su mandato del Comune di Matera, collegate al cinema in vista dell’uscita del film “No time to die” rinviata a novembre.

Matera 2019 continuerà attraverso i suoi canali social ad essere una finestra sulla cultura, promuovendo e condividendo le iniziative, fruibili on line, che le tante imprese culturali stanno già organizzando, oltre a riproporre il meglio dell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura. Stasera, per esempio, sulla pagina Facebook di Matera 2019 sarà trasmessa alle 19:00 la diretta integrale dello spettacolo “Galà del forum italiano nuovi circhi” andato in scena esattamente un anno fa nell’ambito del progetto “Circus +” dedicato al circo contemporaneo.

“La Fondazione Matera Basilicata 2019 – afferma il presidente, Salvatore Adduce – si è ovviamente adeguata a tutte le indicazioni arrivate dal governo nazionale e dal governo regionale. Avevamo previsto, anche per quest’anno, numerose iniziative anche connesse all’uscita del film “No time to die”. Purtroppo abbiamo dovuto rinviarle a tempi migliori. L’emergenza che stiamo tutti vivendo ci impone di organizzare le nostre vite in modo diverso. E anche la produzione culturale dovrà trovare nuove strade utilizzando le nuove tecnologie e nuove modalità di fruizione. Ecco perché stiamo immaginando di organizzare on line momenti di confronto connettendoci alle migliori pratiche europee. Tutti insieme, adottando i comportamenti che il buon senso ci richiede, ce la faremo a uscire da questa fase. Il mio pensiero, il mio abbraccio in questo momento, va alle capitali europee della Cultura, Rijeka e Galway, e, in particolare, alla capitale italiana della cultura, Parma, per le condizioni complicate a cui devono attenersi in questo difficile momento”.

La Fondazione Matera Basilicata 2019 risponderà alle richieste del pubblico via telefono dalle 09:30 alle 13:30 e dalle 15.30 alle 18.30 al numero 0835256384 e via email agli indirizzi This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. e This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.. Nel frattempo continua senza sosta, anche attraverso il ricorso al telelavoro, l'attività dell'area amministrazione per accelerare il più possibile il pagamento delle spettanze dovute in un tempo molto difficile soprattutto per le pmi, nonché quella di monitoraggio e valutazione su quanto fatto nel 2019, necessaria alla programmazione dei mesi futuri, che saranno assolutamente decisivi per il rilancio di Matera e della Basilicata. Rispetto a questo tema, sono inoltre in corso riunioni con il Comune di Matera e l’Apt Basilicata.

fdhshgsgs

Hanno conquistato il pubblico croato e non solo le maschere antropologiche lucane che domenica hanno rappresentato Matera 2019 alla 37esima Parata Internazionale del Carnevale di Rijeka, inserita nel programma ufficiale della Capitale Europea della Cultura 2020.

Grazie alla collaborazione tra la Fondazione Matera Basilicata 2019 e Rijeka 2020, la Rete dei carnevali lucani con i Cucibocca di Montescaglioso, la vacca e il toro di Tricarico e il Domino di Lavello, ha sfilato insieme ad altri 126 gruppi e oltre settemila figuranti provenienti da tutto il mondo.

La delegazione lucana, di cui facevano parte l'assessore di Montescaglioso, Francesca Fortunato, la consigliera del Comune di Tricarico, Antonietta Rago, il Presidente della Pro Loco di Lavello, Gaetano Vitale, e il presidente della Rete dei Carnevali Lucani, Rocco Stasi, è stata accolta in mattinata dal sindaco di Rijeka, che ha ricevuto in dono alcuni omaggi dalla Basilicata. Durante la Parata, lo stesso sindaco, anche lui mascherato con bombetta e cravatta rossa e bianca (i colori di Rijeka 2020), ha atteso il passaggio dei gruppi lucani, posando insieme a ciascuna maschera.

“L’opportunità offerta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 di portare le maschere lucane al Carnevale di Rijeka 2020 ci ha consentito di innovare la nostra tradizione attraverso nuove connessioni con altre realtà. Come Rete dei carnevali lucani – sottolinea il Presidente - siamo già al lavoro, insieme alla Pro Loco di Tricarico, per organizzare la nona edizione del Raduno delle Maschere Antropologiche che si terrà nei giorni 5, 6 e 7 giugno 2020 a Tricarico e che nel 2019, grazie alla collaborazione con la Fondazione Matera Basilicata 2019 e la Fondazione Plovdiv 2019, ha visto protagoniste anche le maschere bulgare dei Kukeri”.

“La valorizzazione dei carnevali lucani nel programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 - sottolinea Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019 - si è sviluppata attraverso la rilettura contemporanea che ne ha fatto sia la mostra “Visione Unica” dello Studio Formafantasma nell’ambito del progetto I-DEA sugli archivi della Basilicata, sia il monumentale corteo #URLA nell’ambito del progetto Open Sound, festival di contaminazione tra strumenti lucani antichi di millenni, maschere della tradizione e sonorità elettroniche contemporanee, coprodotto con Multietnica. Attraverso gli scambi come quello con Rijeka 2020 e Plovdiv 2019, abbiamo aggiunto un ulteriore tassello, connettendo la Rete dei carnevali lucani alla rete dei carnevali delle Capitali Europee della Cultura”.

 

Diretta VIDEO:

https://www.rijecki-karneval.hr/en/international_carnival_parade?tab=video-2020

fdhshgsgs

Le maschere dei carnevali lucani di Tricarico, Montescaglioso e Lavello saranno protagoniste il prossimo 23 febbraio della Parata internazionale del Carnevale di Rijeka2020, la città croata cui Matera ha passato il testimone da Capitale Europea della Cultura insieme all’irlandese Galway.

La sfilata è una rassegna di gruppi carnevaleschi tradizionali e urbani, che con le loro maschere intendono fornire una panoramica sull’attualità. Un carnevale europeo molto caratteristico, basato su costumi storici e culturali ed elementi del folklore e della mitologia, in cui ognuno può essere ciò che vuole.

A questa speciale edizione del Carnevale, che è la punta di diamante delle celebrazioni carnascialesche nella riviera del Quarnaro, parteciperanno gruppi provenienti da diverse città, in particolare dalle Capitali Europee della Cultura. A rappresentare Matera 2019, grazie alla collaborazione fra la Rete dei carnevali lucani e la Fondazione Matera Basilicata 2019, ci saranno alcune delle maschere antropologiche più antiche della Basilicata: la vacca e il toro di Tricarico, i Cucibocca di Montescaglioso, il Domino di Lavello.

Le maschere lucane avranno la possibilità di esibirsi sui palchi disseminati lungo il percorso della parata, a cui partecipano ogni anno centinaia di personaggi mascherati, più di 150.00 spettatori e importanti ospiti da tutto il mondo.

“La partecipazione delle maschere antropologiche lucane alla Parata internazionale del Carnevale di Rijeka 2020 è una straordinaria occasione per far conoscere a migliaia di persone la storia e le tradizioni della nostra regione, all’interno della collaborazione che caratterizza il network delle Capitali Europee della Cultura – sottolinea il Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce -. Voglio ringraziare la Rete dei Carnevali Lucani per aver accolto il nostro invito, individuando tre gruppi altamente rappresentativi della varietà di riti e miti che caratterizzano la cultura della Basilicata e che la rendono particolarmente attrattiva agli occhi del visitatore”.

fdhshgsgs

Dal oggi si arricchiscono i contenuti che raccontano Matera Capitale Europea della Cultura 2019 su Google Arts & Culture, la piattaforma tecnologica sviluppata da Google per promuovere e preservare la cultura online. Dopo il lancio della pagina dedicata a Matera 2019 tenutasi lo scorso 11 dicembre, con la presentazione dei primi contenuti articolati in 9 storie, 277 elementi multimediali e le viste museo in tre luoghi inediti della città (Cava paradiso, Cava del sole, Casino Padula) mappati per la prima volta con Street View, il racconto della Capitale Europea della Cultura si completa con nuovi aggiornamenti.

Ben 6 le nuove storie, che raccontano i pilastri valoriali di Matera 2019 attraverso uno stile narrativo di cui sono protagonisti le persone e i luoghi: "Matera Sotterranea", dedicata alle progettualità che hanno messo in risalto gli ambienti ipogei; "Basilicata 2019", che raccoglie quanto accaduto in giro per la Basilicata; "Motore, ciak, azione!" sulle produzioni cinematografiche; "Focus on it!" sulle mostre fotografiche e i murales che hanno dato risalto a tematiche importanti e luoghi dimenticati della città; "Bravo, bravissimo!" dedicata gli artisti; "This is not an exhibition!" sulle mostre più immersive. Completano il racconto nuovi contenuti fotografici e video, dedicati agli eventi del programma culturale di Matera 2019 che si sono svolti fra novembre e dicembre 2019, per un totale di ben 501 elementi.

Con questa nuova release si completa un racconto altamente rappresentativo dei maggiori filoni tematici di Matera 2019. Il risultato ottenuto, disponibile sia in italiano che inglese, è frutto di un grande lavoro di collaborazione tra il team di comunicazione digitale della Fondazione Matera Basilicata 2019 e la redazione di Google Arts & Culture, che ha validato tutti i contenuti proposti, confermando sia la qualità dei materiali che la metodologia di racconto scelta.

“Matera 2019 – sottolinea Raffaella Pontrandolfi, responsabile della comunicazione digitale della Fondazione Matera Basilicata 2019 - è la prima capitale europea della cultura ad essere presente sulla piattaforma Google Arts & Culture, accanto alle istituzioni culturali più prestigiose del mondo come il MoMa di New York, la Reggia di Versailles o la Biennale di Venezia. Si tratta di una delle opportunità di visibilità che Matera 2019 ha voluto cogliere e che potrebbe essere utilizzata anche dalle tante realtà culturali presenti in Basilicata, per la valorizzazione dei loro patrimoni materiali e immateriali”.

Link: https://artsandculture.google.com/partner/matera-basilicata-foundation-2019

fdhshgsgs

Sono stati presentati oggi, a Matera, nella sala conferenze della Camera di commercio della Basilicata, i risultati di una indagine condotta da Datacontact e voluta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 per comprendere “Il vissuto del 2019 e l’eredità della Capitale europea della cultura”. L’incontro è stato condotto dalla giornalista della redazione cultura del TG3, Luciana Parisi.

Il monitoraggio si articola in cinque capitoli: Domande introduttive (target residenti), eventi e Passaporto Matera 2019 (target residenti e turisti), soddisfazione programma e location (target residenti e turisti), aspettative per il futuro (target residenti), vissuto e opinioni dei turisti (target turisti).

A presentare i risultati è stata Rossella Tosto, vicepresidente di Datacontact. Due le modalità di interviste, effettuate dal 14 dicembre 2019 al 9 gennaio 2020: una modalità face to face con interviste ai residenti e turisti in visita a Matera e l’altra con domande effettuate alle persone iscritte alla newsletter di Matera 2019. Sono state 4609 le interviste effettuate così distribuite: 2866 a residenti (1700 face to face e 1166 interviste online); 1743 a turisti (845 face to face e 898 online).

Secondo l’indagine “Rispetto a come era Matera prima della candidatura a Capitale europea della cultura” il 96,8 percento ha risposto che oggi è più famosa e il 92,8 percento più internazionale. Ma per l’80 percento degli intervistati è anche più caotica.

“Tanti i cittadini che, dopo l’esperienza di Matera 2019 si sentono cambiati. L’84,8 percento ha affermato di essere orgoglioso per il percorso che la città ha compiuto, il 66,8 percento ha detto di essere disponibile ad impegnarsi per rendere la città migliore anche facendo volontariato e quasi il 62 percento ha espresso la volontà di mettersi in gioco in prima persona rispetto a progetti culturali. Mentre l’82,5 percento ha risposto che è più aperto nei confronti di chi è diverso e di chi ha capacità diverse”.

Un dato molto importante riguarda una delle principali sfide di Matera 2019, quello dell’allargamento del pubblico e di portare la cultura nelle mani di tutti.

Secondo l’83,5 percento degli intervistati agli eventi di Matera 2019 ha partecipato un tipo di pubblico che in precedenza non frequentava questo genere di iniziative come teatro, danza e opera.

In particolare, rispetto a prima del 2019, circa un intervistato su due ha affermato di aver partecipato alle mostre più di prima, mentre una persona su tre è andata a teatro più di prima.

“Quasi il 70 percento degli intervistati ha affermato che grazie al Passaporto per Matera 2019 è stato stimolato a partecipare a un maggior numero di eventi rispetto a quello che avrebbe fatto senza Passaporto. E sempre secondo il 70 percento degli intervistati il Passaporto ha facilitato l’allargamento del numero degli spettatori agli eventi culturali in generale”.

Positivi anche i commenti relativi al programma culturale. Infatti, il 70,4 percento degli intervistati ha affermato di essere soddisfatto della manifestazione Matera 2019 esprimendo gradimento soprattutto per la varietà e la ricchezza del programma (66,3 percento), per l’originalità dei contenuti prodotti (63,8 percento) e per i contenitori culturali (72 percento).

Non mancano le criticità emerse e segnalate dai cittadini come il sistema di prenotazione agli eventi (53,1 percento), il sistema dei parcheggi (47,9 percento), la gestione dei flussi turistici (35,8 percento) e la richiesta di spazi di dimensione maggiore (28,7 percento). In ogni caso, secondo il 75,2 percento degli intervistati Matera ha saputo sfruttare al meglio questa opportunità per promuovere e valorizzare la sua immagine.

Particolarmente interessanti, infine, i dati relativi alle opinioni dei turisti sulla città e alle aspettative per il futuro dei cittadini materani.

Solo l’8 percento dei turisti intervistati ha detto che la visita alla città di Matera è stato al di sotto delle aspettative, mentre per il 36 percento è stata superiore alle aspettative e il 55,8 percento in linea con le aspettative.

La maggior parte dei turisti intervistati ha saputo di Matera Capitale europea della cultura dai media tradizionali, tv e stampa (59 percento), e molto ha inciso nella scelta di visita il titolo di Capitale europea della cultura (68,1 percento).

Infine, ma altrettanto importante, è il sentimento che Matera 2019 ha seminato fra i cittadini. “L’anno di Matera 2019 che sensazione le lascia?”. In prevalenza felicità perché è stato un anno eccezionale (36,8 percento), tristezza perché è già finito e vorrei che continuasse (31,7 percento).

Interventi:

Michele Somma, Presidente della Camera di Commercio della Basilicata: “L’ordinario per Matera non basta più. La città ha dimostrato di saperci fare. Ormai non si può tornare indietro, e tutti noi abbiamo una responsabilità sul futuro”.

Carmelo Petraglia, professore associato di economia politica dell’Università degli Studi della Basilicata: “Dall’indagine risulta una percezione positiva dell’evento, ma emergono anche delle forti aspettative sul post 2019. Esistono diversi segnali di incremento della domanda di fruizione di servizi culturali da parte dei residenti. Questo chiama in causa le politiche, che devono contribuire a rafforzare strutturalmente l’offerta di servizi culturali e su questi basare l’idea di sviluppo che sia inclusiva e che riesca a creare in loco altre professionalità connesse all’attività culturale”.

Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019: “I dati sono positivi in generale e in particolare su alcuni aspetti che possono essere forieri per gli anni a venire, come la percezione di come il Passaporto per Matera 2019 abbia accresciuto l’accesso alla cultura di chi generalmente non la frequenta. Questo è un riconoscimento di come si è cercato di lavorare sull’abbattimento delle disuguaglianze nell’accesso alla cultura, che è un indicatore importante per le Capitali europee della cultura ma anche un criterio di selezione per il titolo di Capitale italiana della cultura. Interessante è anche l’aspettativa su quello che si vuole si lasci per il futuro, ovvero che Matera si attesti come luogo in cui fare cultura, anche da un punto di vista economico. Questo in estrema analogia con il Piano per il Sud, in cui tra l’altro, si riconosce a Matera questo tipo di ruolo, come esempio per le città non solo del Sud ma di tutta Italia”.

Valentina Montalto, analista di politiche pubbliche per Joint Research centre della Commissione Europea, in collegamento da Parigi, si è soffermata su tre aspetti fondamentali per le nuove strategie di politiche culturali europee, a cominciare dalla partecipazione dei cittadini: “Da questo monitoraggio emerge chiaramente la capacità del progetto di coinvolgere i cittadini in piena coerenza con le nuove strategie europee che mettono al primo posto proprio la co-creazione. Un altro aspetto centrale è il tema del cultural divide e dalla ricerca emerge che a Matera c’è stato un grande allargamento di pubblico. Caratteristica importante è infine la “fame” di cultura, a cui le prossime politiche nazioni ed europee dovranno dare una risposta”.

Salvatore Adduce, Presidente Fondazione Matera Basilicata 2019: “I risultati emersi dall’indagine sono estremamente utili poiché ci danno sia indicazioni per apportare delle correzioni in corso d’opera, ma fungono anche da sprone rispetto al lavoro intrapreso, a partire dalle cose più interessanti evidenziate da cittadini e turisti. La vera sfida inizia oggi”.

fdhshgsgs

Il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, è intervenuto oggi alla presentazione della candidatura di Venosa a Capitale italiana della cultura per il 2021.

"Venosa – ha detto Adduce - deve credere alla candidatura. E devono crederci tutti i cittadini, sia individualmente, sia attraverso le diverse organizzazioni, dai sindacati ai partiti politici, dalle organizzazioni imprenditoriali a tutte le associazioni culturali. E’ necessaria una grande coesione territoriale sociale e politica. La Fondazione Matera Basilicata 2019 è felice di sostenere questa candidatura e di ipotizzare un progetto di area che rifacendosi alla grande iniziativa "Capitale per un giorno" metta a disposizione capacità progettuali e realizzative che possano stimolare creatività e innovazione soprattutto tra i giovani. Sarà possibile rafforzare anche dal punto di vista strutturale quest'area della Basilicata proprio grazie al progetto capitale italiana della cultura. In definitiva l'occasione è veramente felice per ripensare al ruolo di questa parte della Basilicata che ha il vantaggio di essere un giacimento culturale fantastico da Orazio a Gesualdo e così via".

fdhshgsgs

È venuto improvvisamente a mancare ieri Fabrizio Matteucci, l'ex sindaco di Ravenna che aveva accompagnato la città durante la fase di candidatura a capitale europea della cultura 2019. Dal presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, arriva un commosso messaggio di cordoglio. "Ho conosciuto Fabrizio quando, in fase di candidatura, tutti e due ricoprivamo il ruolo di sindaco rispettivamente di Matera e di Ravenna. Ed ho sempre apprezzato la sua disponibilità al confronto sui temi che riguardavano lo sviluppo delle nostre città. Ricordo bene il suo straordinario impegno per portare Ravenna a guadagnare il titolo che fu vinto da Matera.
Con Fabrizio ho condiviso la comune militanza nelle file del PCI e poi del PDS dei DS fino al PD. Da giovani abbiamo entrambi diretto la federazione giovanile del PCI. Il caso ha voluto che ci incontrassimo in età matura entrambi sindaci delle due principali città candidate a capitale europea della cultura per il 2019. Fu proprio lui a voler iniziare il percorso di collaborazione che avrebbe dato frutti straordinari con un invito a Ravenna dove partecipammo ad una grande iniziativa dove mettemmo mettemmo le basi per costruire i programmi delle nostre due città. Insieme costruimmo il progetto "Italia 2019" che avrebbe in seguito partorito il programma di "capitale italiana della cultura " di cui si stanno giovando tante città italiane.
Da qualche anno era direttore generale dell'anci Emilia Romagna e anche per questo suo ruolo abbiamo continuato a incontrarci e a lavorare insieme.
Con Fabrizio scompare un generoso interprete del nostro tempo e un uomo che ha fatto della politica una missione per dare risposte concrete ai bisogni della comunità. Alla sua famiglia e ai cittadini di Ravenna va il più sincero sentimento di cordoglio della Fondazione Matera Basilicata 2019". Al messaggio del presidente Adduce si associa il cordoglio del direttore della Fondazione, Paolo Verri, e della manager Rossella Tarantino che sia in fase di candidatura sia dopo l'assegnazione del titolo hanno più volte incontrato Matteucci apprezzandone le qualità di uomo e di politico.

fdhshgsgs

Quanto la città di Matera ha saputo sfruttare l’anno europeo della cultura per promuovere e valorizzare la sua immagine e investire sul suo futuro? Rispetto al passato, pensando alla possibilità di sentirsi “protagonista” e non solo “spettatore” di eventi e progetti culturali, pensa che la sua disponibilità a mettersi in gioco e a farsi coinvolgere in prima persona sia cresciuta? Che cosa vorrebbe che continuasse dopo il 2019? A queste come a molte altre domande hanno risposto cittadini e turisti di Matera 2019 nell'ambito di una indagine voluta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e affidata alla società Datacontact per comprendere la percezione della comunità permanente e temporanea su Matera capitale europea della cultura 2019. I risultati dell’indagine verranno presentati nell'ambito di un nuovo incontro "Riflessioni e connessioni" che si terrà mercoledì 19 febbraio alle 18:00 nella Sala Conferenze della Camera di Commercio di Basilicata a Matera. 

L’incontro, condotto dalla giornalista della redazione Cultura del TG3 Luciana Parisi, sarà aperto dai saluti del Presidente della Camera di Commercio, Angelo Somma e dall’introduzione di Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019. A seguire, la Vicepresidente di Datacontact Rossella Tosto, presenterà l’indagine condotta dal 14 dicembre 2019 al 9 gennaio 2020 su un campione di circa 5000 persone, intervistate sia in modalità face to face in diverse aree della città di Matera, sia online. 

La lettura dei dati sarà affidata a Carmelo Petraglia, Professore Associato di Economia Politica dell'Università degli Studi della Basilicata, e a Valentina Montalto, Analista di Politiche pubbliche per Joint- Research Centre della Commissione Europea, co-autrice del programma "Cultural and creative cities monitor". Il primo prenderà in esame le opinioni dei cittadini relative ai cambiamenti percepiti e auspicati, la seconda analizzerà il profilo della vivacità culturale della città e dell'accesso alla cultura. 

L’analisi fungerà da stimolo per un dibattito aperto su come meglio cogliere le sfide e le opportunità emerse alla luce di questa indagine. La chiusura dei lavori sarà affidata al Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019 Salvatore Adduce. 

“Nell’ambito dell’attività di monitoraggio e valutazione sull’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 che stiamo conducendo anche su richiesta della Commissione Europea, – sottolinea Rossella Tarantino - abbiamo voluto raccogliere mediante questa indagine il punto di vista di quanti, fra cittadini permanenti e temporanei, sono stati a Matera nel 2019, registrando la loro percezione dei cambiamenti prodotti dall’anno di Capitale Europea della Cultura e i loro desiderata rispetto al futuro. Questo lavoro ci consentirà da un lato di valutare gli effetti delle azioni messe in campo e delle lezioni da apprendere, e dall’altro di costruire una legacy coerente sia con il dossier che con le aspettative della comunità”.

 

 

fdhshgsgs

Dal 15 febbraio, saranno due le sessioni laboratoriali e di visite guidate organizzate il sabato e la domenica nell’ambito della mostra di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Blind sensorium, Il paradosso dell’Antropocene”, coprodotta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dal Polo Museale della Basilicata. L’esposizione, articolata fra la ex scuola Volta e la palazzina FIO del Museo Archeologico Nazionale Ridola, è il risultato di una ricerca decennale condotta dal fotografo e filmmaker Armin Linke sull’Antropocene, la nuova era in cui, per la prima volta, l’uomo diventa un fattore geologico in grado di produrre cambiamenti irreversibili sul pianeta Terra.

I laboratori e le viste guidate, che da diversi mesi vedono impegnati gli studenti di tante scuole, si estenderanno nel fine settimana anche a famiglie e visitatori organizzati in gruppi, con un doppio appuntamento: in mattinata alle 11:00 e nel pomeriggio alle 16:30.

Per partecipare alle attività, a ingresso gratuito, è preferibile prenotare la propria presenza inviando una mail con oggetto "Visita guidata Blind Sensorium" all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. con l’indicazione di nome, cognome, data e orario della visita prescelta. La mostra resterà aperta fino all’8 marzo, visitabile con biglietto di ingresso del Museo.

fdhshgsgs

In ordine alle notizie diffuse dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Gianni Perrino, la Fondazione Matera Basilicata 2019 ricorda che il dossier di candidatura con il programma culturale costantemente monitorato dagli organi della Unione Europea prevede la continuità delle attività oltre il 2019.

Nella seduta solenne del cda del 20 dicembre 2019, alla presenza di tutti i soci fondatori, e dei ministri Franceschini e Provenzano, e del presidente del Parlamento europeo, Sassoli, è stato approvato il documento della legacy dove sono previste diverse attività per il 2020 peraltro già programmate e consolidate nel bilancio di previsione.
Pertanto, non dovrebbe destare alcuna sorpresa che la fondazione non solo "non è finita", ma "cammina insieme alla Basilicata", come dice il consigliere Perrino a cui si ricorda che dal 23 marzo 2019 egli non è più componente del consiglio di indirizzo della Fondazione in quanto dopo le ultime elezioni regionali, il nuovo presidente della Regione non ha fatto alcuna nomina.

Gli affidamenti per servizi e/o forniture della Fondazione Matera Basilicata 2019 vengono effettuati nel rispetto del D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. (Codice degli Appalti) nonché del "Regolamento Interno Appalti e Sponsorizzazioni" approvato con Delibera del C.d.A. n. 11 del 16/10/2017.
Le nuove procedure semplificate previste dal decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32 convertito dalla legge 14 giugno 2019, n. 55 (Sblocca Cantieri) precisano che, per gli affidamenti di importo inferiore a 40.000 euro di cui alla lettera a) del comma 2 dell'articolo 36 D.lgs 50/2016, può essere utilizzato l'affidamento diretto anche senza previa consultazione di due o più operatori economici.
Per quanto concerne l'obbligo di uso dei mezzi di comunicazione elettronici, l'art. 40 del D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. (Codice degli Appalti), recita, al comma 2, che "a decorrere dal 18 ottobre 2018, le comunicazioni e gli scambi di informazioni nell'ambito delle procedure di cui al citato codice svolte dalle stazioni appaltanti sono eseguiti utilizzando mezzi di comunicazione elettronici"; pertanto, le richieste di preventivo per affidamenti diretti al di sotto della soglia dei € 40.000,00 vengono effettuate attraverso l'utilizzo della piattaforma telematica per la gestione delle gare in uso presso la Fondazione.
Alla luce delle vigenti normative, non sussistono in capo alla Stazione Appaltante obblighi di rispetto di termini minimi per la ricezione delle offerte per la tipologia di affidamenti diretti infra € 40.000,00.
L'art. 79 D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. (Codice degli Appalti) prevede che "nel fissare i termini per la ricezione delle domande di partecipazione e delle offerte, le amministrazioni aggiudicatrici tengono conto in particolare della complessità dell'appalto e del tempo necessario per preparare le offerte, fatti salvi i termini minimi stabiliti negli articoli 60, 61, 62, 64 e 65".
La Fondazione relativamente agli affidamenti diretti, nel definire i termini di ricezione delle offerte pari a uno o più giorni, effettua le seguenti valutazioni preliminari:
1. operatore economico invitato alla procedura già registrato sul portale e-procurement;
2. operatore economico sia inserito nell'elenco degli Operatori Economici
3. servizi analoghi affidati precedentemente

Tra l'altro, al fine di assicurare la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità ed alla trasparenza, è stata sottoscritta, in data 27 giugno 2018, l' "INTESA PER LA LEGALITÀ" con il Comune di Matera e la Prefettura di Matera, al fine di garantire la massima legalità e trasparenza nel pieno rispetto delle disposizioni afferenti alla normativa antimafia di cui al D.LGS. n. 159/2011.
Infine, per quel che riguarda il riferimento alla piattaforma Matera Events (che nulla ha a che fare con la piattaforma delle prenotazioni che invece era gestita da Ticket One, uno fra i più importanti operatori di biglietterie online in Italia) la Fondazione ricorda che ha registrato un enorme successo come testimoniato dai seguenti numeri: in un anno più di 3 milioni di visualizzazioni uniche, 1136 utilizzatori (organizzatori di eventi) di cui 456 iscritti nel 2018 e un incremento di 680 organizzatori solo nel 2019 con la pubblicazione di 2500 eventi. E' una piattaforma di grande utilizzo e di grande utilità che rappresenta una delle eredità che la Fondazione lascerà alla comunità come strumento di pianificazione e programmazione degli eventi organizzati in Basilicata. Anche per questo la Fondazione ha previsto la sua riprogettazione.

fdhshgsgs

Sarà inoltre illustrata la piattaforma digitale che raccoglierà materiali e documenti d’archivio

Dal progetto di Matera 2019 I-DEA, che nel corso dell’anno di Capitale Europea della Cultura ha esplorato gli archivi e le collezioni della Basilicata attraverso la lente dell'arte, è nata la collana editoriale “Archivi della Basilicata” pubblicata da Humboldt Books. Il progetto editoriale, articolato in 5 volumi, ciascuno dei quali incentrato su un archivio della regione, sarà presentato al pubblico mercoledì 5 febbraio alle 18:30 nella Libreria dell'Arco a Matera.

Come nelle 5 mostre temporanee del progetto I-DEA curate da artisti e designer selezionati in base al loro lavoro di ricerca e allestite presso l’hangar di Cava Paradiso, la collana propone l'unione di due figure artistiche emerse negli ultimi cinquant'anni: l'artista-archivista e l'artista-curatore. Grazie al contributo di artisti, scrittori e critici, e alla soggettività dell'approccio di ciascuno di questi, emergono nuovi orizzonti culturali in stretta relazione con la storia della Basilicata, che possiamo ora esplorare da angolazioni imprevedibili, fornendo allo stesso tempo uno spaccato storico del cammino verso la modernità dell'Italia intera. Durante l’incontro saranno presentati in particolare i primi due volumi della collana: “La Bonifica di Bradano e Metaponto” con i contributi di Andrea Bagnato e Marco Lupo e “Carlo Levi a San Costantino Albanese” con i contributi di Mia Fuller, Massimiliano Tommaso Rezza, Nicola Scaldaferri. Saranno presenti Salvatore Adduce, Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019, un rappresentante del Consorzio di Bonifica della Basilicata, i curatori Achille Filipponi e Chiara Siravo, gli scrittori Nicola Scaldaferri e Massimiliano Rezza.

Il primo volume riporta alla luce il patrimonio documentale dell'attuale Consorzio Bonifica Bradano e Metaponto, addentrandosi nelle questioni psico-politiche connesse al cambiamento del paesaggio, nelle relative implicazioni sul futuro prossimo e sulla cancellazione del passato. Questa prima uscita segna le coordinate della collana, sia in senso letterario che puramente accademico: i testi affiancano le fotografie, usandole come preziosa fonte originaria per le loro indagini e speculazioni. Le immagini guidano nei territori interessati dalla bonifica e dallo sviluppo della rete idraulica, tra sversamenti di terreno, pozzi artesiani e canali artificiali. Nuove forme costruite si stagliano nel loro lirismo violento dentro paesaggi asfittici e sottrattivi. Abbiamo di fronte un nuovo paesaggio politico-culturale e geologico, la bonifica cambierà per sempre il corso delle cose.

Il secondo volume è interamente dedicato a una giornata del dicembre 1974 a San Costantino Albanese, paesino della Val Sarmento di in cui risiede una comunità di profughi albanesi, noti come arbëreshë, e alle testimonianze fotografiche e pittoriche che ci ha lasciato. I documenti presentati – quattro fotografie di Carlo Levi a cena, in compagnia di politici locali e membri della comunità, e del murale di Levi dipinto quella sera – sono rispettivamente conservati nella Collezione privata frutto delle ricerche di Nicola Scaldaferri e sul muro dellʼex Pro Loco. Dalla lettura dei saggi raccolti nel volume risulta evidente come quattro fotografie di una collezione privata e un murale riescano a produrre una moltitudine di riflessioni che vanno oltre il tempo, il luogo e gli individui immortalati.

I libri sono a cura di Achille Filipponi, Joseph Grima, Matteo Milaneschi, Chiara Siravo.

La presentazione sarà inoltre l'occasione per raccontare il progetto dell'archivio web di I-DEA che sarà online a partire da metà febbraio con una sezione dedicata ad archivi e documenti in costante crescita.

fdhshgsgs

"Franco Gallo ha accompagnato da protagonista l'evoluzione di Matera in un arco temporale lungo e pieno di grandi eventi". Lo afferma Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019.
"Altri potranno ricordare la sua esperienza di sindaco di Matera in cui mostrò capacità visionarie sia sul versante della trasformazione urbana in un momento cruciale della città che nella promozione di nuove esperienze imprenditoriali. Mi piace qui ricordarlo per il suo entusiasmo nella partecipazione al lungo percorso di Matera 2019. Era orgoglioso della sua città ed era orgoglioso delle persone che avevano realizzato il sogno di farla diventare capitale europea della cultura. Una partecipazione attiva quella di Franco Gallo che ha colto in pieno l'invito a diventare "cittadini culturali" in grado di farsi carico della città mettendola in relazione con il resto del mondo. Avrebbe potuto esercitare a buon diritto soltanto la funzione di padre nobile della politica cittadina e invece fino all'ultimo volle stare in mezzo alla gente, insieme a tutti noi con quell'affetto che ci ha sempre ripagati delle inevitabili difficoltà che l'azione quotidiana riserva. Anche per questo è nostro dovere, mentre lo salutiamo, ringraziarlo".
Salvatore Adduce
Presidente Fondazione Matera Basilicata 2019

fdhshgsgs

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019, riunitosi stamane a Potenza nella sede della Regione Basilicata, ha approvato il bilancio di previsione 2020 e il documento di legacy che già era stato discusso nella seduta del 20 dicembre alla straordinaria presenza del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, del ministro ai Beni e alle Attività culturali, Dario Franceschini e del ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano.
La Fondazione Matera - Basilicata 2019 ha gestito il programma contenuto nel dossier di candidatura selezionato dalla Giuria. Tale dossier, che ha portato Matera ad essere la Capitale Europea della Cultura nel 2019, prevedeva che il lavoro della Fondazione fosse organizzato come un processo in evoluzione. Dopo il 2019 per gli anni 2020-22 è previsto il consolidamento della legacy finalizzato al rafforzamento del posizionamento acquisito da Matera e dalla Basilicata a livello europeo nel settore della creatività per diventare una piattaforma culturale del Mezzogiorno
I dati del 2019 danno contezza del successo di Matera-Basilicata 2019 testimoniato pubblicamente anche dal presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno, e dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli.
Nelle prossime settimane saranno resi pubblici i dati definitivi del monitoraggio. Intanto sono a disposizione quelli aggiornati al 31 novembre 2019 e dicono che:
- Matera e la Basilicata si sono attestate come luogo internazionale di produzione culturale: l’82% del programma culturale è stato costruito in Basilicata, con il coinvolgimento di circa 268 artisti italiani e 214 artisti internazionali.
- E’ stato effettuato un grande investimento sulla scena creativa lucana che ha avuto l’opportunità di avere per la prima volta un palcoscenico europeo e che è pronta a distribuire le produzioni 2019 in giro per il mondo;
- 18.000 cittadini di varia provenienza e rappresentanti le diverse abilità sono stati coinvolti attivamente nelle produzioni culturali, ponendo all’attenzione europea Matera quale luogo di cocreazione attraverso nuovi modelli culturali che abbattono le barriere tra artisti e pubblico;
- 1500 volontari, di cui il 10% proveniente da vari luoghi di Italia e di Europa;
- La dimensione internazionale si è coniugata con la dimensione regionale della manifestazione: 410 eventi su 1228 eventi si sono realizzati nei vari Comuni della Basilicata. Oltre "Capitale per un giorno" che ha visto protagonisti tutti i 130 comuni della Basilicata, si citano a titolo esemplificativo, i progetti Gardentopia (28 comuni), Altofest - Festival nelle case (11 comuni), e le residenze artistiche (10 comuni), nonché “Patrimonio in gioco” che ha coinvolto 60 scuole della Basilicata.
- Più di 70.000 Passaporti venduti, di cui il 56% a turisti e il 44% a residenti della Regione Basilicata;
- Matera si è rivelata la Capitale Europea della Cultura che in assoluto ha registrato il tasso di crescita turistica più alto.
- Grande visibilità di Matera e della Basilicata: 3.201.398.000 totale “Opportunity to see” (potenziali contatti) equivalenti ad un investimento in Comunicazione pari ad € 116.607.700; oltre 1500 tra servizi radiotelevisivi e approfondimenti realizzati su Matera-Basilicata 2019, più di 60.000 articoli stampa e web; hanno parlato di Matera 2019 le testate di più di 41 paesi del mondo.
L’anno 2020 si configura, così come previsto dallo Statuto della Fondazione e dal Dossier di candidatura, come un anno volto a: monitorare e valutare i risultati; completare le attività di rendicontazione della spesa sostenuta a fronte dei finanziamenti concessi; consolidare le attività ed i progetti realizzati nell’anno 2019.
In particolare nel 2020 il ruolo della Fondazione sarà impostato su quattro tracce di lavoro: ricerca di una nuova visione culturale per le Città di piccole dimensioni e, soprattutto, per le Aree interne, alla luce di un lavoro di monitoraggio e valutazione degli impatti della strategia attuata; co-creazione come stimolo al rafforzamento del protagonismo del ruolo dei cittadini nella produzione culturale di Matera e del Sud nei prossimi dieci anni; continuità del progetto Open Design School sia come spina dorsale della qualificazione dello spazio urbano esistente e degli spazi urbani temporanei, sia legata all’allargamento della città come luogo per la produzione e la fruizione di contenuti culturali e percorsi turistici; elaborazione di nuovi modelli e prodotti fondati su una stretta relazione tra turismo sostenibile e cultura, volta ad esaltare l’incontro tra turisti (Cittadini temporanei) e residenti (cittadini permanenti) e ad allargare l’esperienza di visita esperienziale fondata sulla cultura a tutta la Basilicata, come un unicum che si vuole anche raccontare e proporre come tale, anche attraverso un calendario culturale strutturato.
Per realizzare queste attività il consiglio di amministrazione della Fondazione ha approvato un bilancio di previsione per il 2020 pari a 6 milioni di euro di cui:
- € 1.200.000,00 Premio “Melina Mercouri” già assegnato alla Fondazione Matera – Basilicata 2019
- €. 1.600.000,00 risorse rivenienti da economie anno 2019 (sulla base di un preconsuntivo 2019);
- €. 3.000.000,00 Risorse finanziarie da acquisire dal Governo Nazionale con riferimento nello specifico al Ministero dei beni culturali e al Dipartimento per le politiche di coesione per un importo complessivo di circa 2 Meuro, dalla Regione Basilicata (per un importo di circa 500 mila euro) e dal Comune di Matera (per un importo di 500 mila euro). Tali risorse sono in fase di acquisizione a fronte di progetti culturali volti a rafforzare le aree interne, le filiere creative con particolare riferimento al design e alla circuitazione delle produzioni della scena creativa regionale, al rafforzamento tra turismo e cultura, alla creazione di iniziative culturali di respiro internazionale basati su un forte coinvolgimento dei cittadini
- 200.000,00 sponsorizzazioni.
Per realizzare le attività la dotazione organica della Fondazione, già oggi ridotta a 35 unità, passa a 13 unità.
Soddisfazione viene espressa dal presidente della Fondazione Salvatore Adduce: “Mi preme molto ringraziare, in particolare, la Regione Basilicata e il suo presidente, Vito Bardi, per aver voluto confermare l’impegno già espresso in occasione della seduta straordinaria del cda il 20 dicembre scorso e per aver condiviso con noi la necessità di mettere a valore il lavoro svolto fino ad oggi in modo che la Basilicata rafforzi il suo ruolo di traino culturale del Mezzogiorno e di modello per il Paese e per l’Europa”.

fdhshgsgs

Dietro ogni grande progetto c’è un burocrate creativo. Con queste parole Franco Bianchini, componente del comitato scientifico di Matera 2019 e fra i massimi esperti di capitali europee della cultura, ha chiuso la giornata di lavoro “Riflessioni e connessioni” organizzata oggi alla Cava del Sole dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 per riflettere insieme agli stakeholder locali sul percorso di Matera 2019 fatto sino ad ora e sull’eredità che tale percorso può lasciare.

“Per il futuro di Matera 2019 sarà molto importante fare innanzitutto un bilancio delle competenze che si sono formate in questi anni e trovare il modo per cambiare la burocrazia e renderla più creativa perché, come abbiamo visto in altre capitali europee della cultura, solo in questo modo si può capitalizzare questa esperienza. In tal senso si potrebbe organizzare proprio a Matera un festival della burocrazia creativa finalizzato a stimolare la nascita di nuovi modelli”.

Sul futuro della Fondazione Matera Basilicata 2019, Bianchini ha citato altre esperienze ricordando che alcune capitali hanno consegnato l’eredità nelle mani delle municipalità, mentre altre, come Essen, hanno creato uno specifico fondo per la programmazione culturale, altre ancora hanno costituito specifiche agenzie. “Il raffronto con le altre città ci aiuta per individuare la forma migliore attraverso cui valorizzare il lavoro fatto”.

Ad aprire la discussione in mattinata è stato il Direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri, che ha spiegato come la Fondazione, a partire da quest’anno e sulla scia delle sollecitazioni a proseguire arrivate anche dalle istituzioni europee, punta a diventare una piattaforma per il territorio con obiettivi ben concreti. "Per ragionare insieme sugli scenari futuri del processo innescato da Matera 2019 - ha spiegato Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazione della Fondazione- sono stati individuati 4 temi di discussione: co-creazione, aree interne, turismo, piattaforme e strumenti. Un'occasione per rafforzare l'idea di comunità che si è creata sia all'interno della Fondazione, sia nell'ecosistema Matera-Basilicata".

La giornata è stata organizzata in tavoli di lavoro e interventi di esperti. L’economista dell’impresa sociale Flavio Zandonai ha approfondito gli strumenti utili per valutare l’esito di un processo come quello di Matera 2019: il ritorno sull’investimento mediante l’analisi della redistribuzione delle risorse pubbliche, l’incidenza sulla catena di produzione, la reciprocità nelle relazioni, ed il bilancio delle competenze. Sul tema della migliore piattaforma a cui dare vita nel post-Matera 2019, Zandonai ha suggerito di individuare primariamente la sua natura costitutiva, ragionando su mission e vision, per poi trovare la forma giuridica più idonea.

Roberto Covolo, fra gli ideatori di Bollenti Spiriti, Principi attivi e animatore di Ex Fadda in Puglia, ha spiegato come funziona una piattaforma di attivazione sociale e culturale, ovvero puntando a sviluppare le capacità dei membri, abilitando le persone a realizzare processi, creando fiducia per stimolare appartenenza e attivare l’economia del dono. Se si sarà capaci di far accadere qualcosa di interessante, la piattaforma riuscirà ad essere attrattiva. Pierluigi Sacco, tra i maggiori economisti della cultura in Europa, ha affrontato il tema della co-creazione come tema decisivo nelle politiche europee, ricostruendo l’evoluzione storica dei modelli di partecipazione del pubblico alla cultura e delineando le connessioni che sempre più si amplificano tra cultura e salute/benessere, connessione sociale, innovazione, ambiente. Luciano Argano, Presidente del Consiglio superiore dello spettacolo, ha illustrato alcuni esempi di “habitat” di produzione dal basso, mentre Lucìa Hernàndez ha approfondito il tema del turismo generativo, ovvero quello che consente al visitatore di fare esperienze di rigenerazione del paesaggio e dell’economia del luogo visitato. Mariavaleria Mininni, docente di urbanistica presso l’Università degli studi della Basilicata, ha raccontato lo studio svolto dall’Ateneo lucano sui cambiamenti urbani innescati dal grande processo di Matera 2019. Nonostante la difficoltà di un’azione integrata tra i vari soggetti istituzionali coinvolti nel processo, diverse azioni straordinarie sono state realizzate, da quelle materiali e visibili come la nuova stazione ferroviaria, il Campus universitario, la riqualificazione della Cava del Sole, a quelle immateriali come la rifunzionalizzazione degli spazi in maniera inedita. Questo ha prodotto dei veri e propri processi di rigenerazione urbana, da mettere in connessione con quelli di altre aree della nostra regione.

All’incontro sono intervenuti anche gli Assessori comunali di Matera Mariangela Liantonio, Marianna Dimona e Giampaolo D’Andrea. “Oggi – ha detto Liantonio – ci avete consegnato tante idee che credo vadano nella giusta direzione. Come amministratori credo che dobbiamo cogliere questa opportunità per metterla a valore nei prossimi anni”. Per Dimona “sono stati piantati semi importanti. Dobbiamo fare tesoro delle cose buone, ma anche delle cose che non sono andate bene lo scorso anno. Occorre una visione comune, ma anche una strategia comune per aprirci a un futuro migliore”. Per D’Andrea “il 2019 ha aperto una nuova stagione di opportunità. Troviamo il modo, anche in ruoli diversi, di concorrere a non disperdere questo straordinario capitale che è quello che resta. Dobbiamo continuare a farci portatori dei valori espressi da Matera 2019”. Sono intervenuti infine anche la manager culturale della Fondazione, Ariane Bieou, il segretario generale Giovanni Oliva e il Presidente Salvatore Adduce.

fdhshgsgs

Prosegue la ricerca sugli archivi: il 5 febbraio si presentano i primi due volumi del progetto editoriale Archivi della Basilicata, ispirato alle cinque mostre di I-DEA

Si è concluso il 20 gennaio 2020 la quinta e ultima mostra per I-DEA, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sul tema dell'archivio, inaugurata il 29 novembre presso Cava Paradiso. Intitolata Abitare gli archivi: Vita, movimento, raccolto è a cura di Pelin Tan & Liam Gillick, rispettivamente curatrice e artista di fama internazionale.

Doppio appuntamento per il finissage. Il 29 e il 30 gennaio alle ore 18,30, presso il Cinema Piccolo di Matera sarà proiettato in prima visione mondiale il film Pelin Tan di Liam Gillick, realizzato dall'artista in occasione di Abitare gli archivi. Il lavoro di ricerca condotto dalla curatrice, che ha analizzato il senso di comunità e le evoluzioni nella percezione e appropriazione dei luoghi dopo la riforma agraria nel 1950, le migrazioni dai Sassi e la vita nei nuovi quartieri di Matera, fino all'arrivo dei migranti nel nostro presente, diventa oggetto di questo film di circa 30 minuti sulle tracce di Pelin. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Il 5 febbraio alle ore 18,30 la Libreria dell'Arco di Matera ospiterà la presentazione dei primi due volumi della collana Archivi della Basilicata, costituita da cinque volumi, ciascuno dei quali incentrato su un archivio della regione. Utilizzando voci diverse per presentare lo stesso corpus di materiali, la collana aspira a superare i confini disciplinari, con un approccio che spazia dal mondo accademico a quello letterario. Il progetto è a cura di Achille Filipponi, Joseph Grima, Matteo Milaneschi, Chiara Siravo: i primi due volumi sono intitolati La Bonifica di Bradano e Metaponto. Archivi della Basilicata Volume I e Carlo Levi a San Costantino Albanese. Archivi della Basilicata Volume II. Sarà inoltre l'occasione per raccontare il progetto dell'archivio web di I-DEA che sarà online a partire da metà febbraio: avrà una sezione dedicata ad archivi e documenti che crescerà con il tempo e verrà presentata ufficialmente nei prossimi mesi.

Con la mostra Abitare gli Archivi si conclude un lungo e articolato viaggio che ha indagato in profondità il ricco e complesso patrimonio degli archivi della Basilicata, cominciato la scorsa primavera con una mostra a cura del fotografo Mario Cresci, proseguito con la Visione Unica dei designer di Studio Formafantasma, per poi affrontare il tema del corpo e degli archivi gestuali con il coreografo e danzatore Virgilio Sieni, fino ad arrivare al Paese di cuccagna, auspicato dagli artisti James Bridle e Navine G. Kahn-Dossos.

Fondamentale all'interno del progetto anche il ruolo dell'Università degli Studi della Basilicata, che ha realizzato una mappatura di tutti gli archivi della Basilicata ed una ricerca antropologica sul tema dello sfollamento dei Sassi, i cui esiti saranno presentati nell'ambito di una conferenza realizzata insieme alla Fondazione.

A fianco del progetto anche Open Design School che ha studiato per le varie mostre un allestimento multiforme e modulare, capace di trasformarsi a seconda delle necessità del progetto, passando in maniera fluida da un concept all'altro, da un archivio all'altro.

 

Responsabile della Comunicazione:

Santa Nastro - +39 3201122513 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

www.ideamatera.eu

www.matera-basilicata2019.it

fdhshgsgs

Riflettere su quanto è avvenuto nel 2019, e capire quali connessioni costruire nell'immediato futuro per valorizzare un patrimonio di esperienze e relazioni che si sono determinate in questo tempo.

Sono questi alcuni dei principali obiettivi della giornata di confronto che si terrà a Matera alla Serra del Sole il 28 gennaio e che vedrà protagonisti tutto team di Matera 2019 e alcuni prestigiosi ospiti come, tra gli altri, Pierluigi Sacco, Lucio Argano, Francesco Monaco, Roberto Covolo, Flavio Zandonan.
La restituzione pubblica – a cui è invitata la stampa - si terrà dalle ore 12 alle ore 16.15 nella Serra del Sole che, nella circostanza, si potrà raggiungere in auto.
Nella mattinata sono stati invitati anche i Project leader e i coproduttori di Matera 2019, rappresentanti tecnici delle istituzioni, persone del terzo settore, della filiera turistica, ecc.il CdA - insieme a rappresentanti politici.

fdhshgsgs

Per la circostanza sono stati consegnati ai cittadini attestati di onorificenza, la stampa dei discorsi di Mattarella e Sassoli e il documentario “19 gennaio 2019, il film”.

 

Una festa per ringraziare i cittadini per aver accompagnato il viaggio di Matera 2019 e la inaugurazione del nuovo campo di basket in piazza degli Olmi. Due occasioni per segnare un’altra tappa importante di Matera, Capitale europea della cultura.
“Oggi, a un anno esatto dalla cerimonia inaugurale – ha detto il direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri - abbiamo voluto organizzare questo incontro per due ragioni: ringraziare tutti i cittadini che, ciascuno a modo suo, hanno partecipato attivamente al viaggio di Matera, Capitale europea della cultura e inaugurare il nuovo campo di Basket, parte del progetto Open Playful Space coprodotto da Comitato Uisp Basilicata e Fondazione Matera-Basilicata 2019. Questo campo di basket rappresenta la migliore sintesi di Matera 2019 perchè ci dice quanto sia stato importante il lavoro di squadra in questo viaggio e ci dice che Matera 2019 lascia in eredità cose concrete sul campo”.
Per Michele Di Gioia, presidente Uisp, “questa piazza che era grigia è ora tutta colorata grazie alla vita delle persone, grazie ai disegni che abbiamo realizzato insieme a diverse realtà che vivono in questo contesto a partire dalla scuola “Bramante”. Da Matera arriva un messaggio: lo sport, l’arte urbana possono essere elementi di trasformazione sociale e di rigenerazione delle periferie intese come luoghi in cui i cittadini si riconoscono e si riappropriano del loro destino”.
L’opera finale, che ha coinvolto l’artista tedesco Quapos e l’artista italiano Skolp, con la direzione artistica di Monica Palumbo – Momart Gallery e la collaborazione di Marica Montemurro e Gianni Papapietro, rappresenta la sintesi dell’incontro tra Arte Urbana, Gioco e Sport di Strada, che conclude il processo di riqualificazione avviato nel 2018.
“Un lavoro – ha detto Skolp - partito da un altro progetto di riqualificazione sotto i portici per riqualificare l’area. Per me è stata una esperienza straordinaria non solo dal punto di vista artistico, ma anche e soprattutto umano”. Monica Palumbo: “Grazie al dialogo partito da via Saragat quando sindaco era Salvatore Adduce è iniziato un percorso che ha portato la street art a Matera e in tutta la Basilicata”.
Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019 ha ricordato che alcuni anni fa “iniziammo un percorso in questo rione coinvolgendo anche i piccoli studenti. Oggi sono molto felice per aver riacceso i riflettori su questo rione grazie alla collaborazione del sindaco. Le periferie sono molto importanti e non è un caso che Matera 2019 abbia realizzato tantissimi progetti in diverse aree periferiche della città. Questo esempio servirà molto ai cittadini materani per recuperare l’idea di utilizzo intelligente del territorio. La Fondazione si è sempre mossa in questa direzione. Dobbiamo recuperare l’idea della convivenza civile e pacifica, un tema fondamentale. Io colgo questa occasione per condividere con voi la mortificazione per quello che è avvenuto qualche giorno fa in Inghilterra e a Potenza dove due ragazze, una di 20 anni e una di 30 anni, sono state aggredite violentemente solo per essere omosessuali. Attraverso questa comunità che si raccoglie intorno ai grandi temi della cultura dobbiamo dire che la cultura è innanzitutto quella di saper vivere insieme rispettando tutti e le storie di ciascuno. Su questo ci dobbiamo impegnare”.
Le conclusioni sono state affidate al sindaco, Raffaello De Ruggieri: “Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato nella Fondazione per quello che è successo. Noi stiamo lavorando per non spegnere questa fonte di energia. Due considerazioni: La prima è che il risultato di questo 2019 ha avuto un notaio che ne ha consacrato il valore e il successo: il notaio si chiama Sergio Mattarella che nel suo discorso di fine anno ha ringraziato i materani per aver onorato l’Italia e l’Europa. E io da sindaco dico grazie alle donne e agli uomini di Matera. Noi abbiamo costruito una pista di lancio per nuovi progetti e nuove azioni. Ad esempio, l’11 dicembre 2019 ho firmato un contratto con l’attuale ministro per lo sviluppo economico dove è stato ufficializzato che proprio qui, non nel centro storico, sarà realizzata la casa della tecnologia con un investimento di 15 milioni di euro. Nella casa della tecnologia a regime sono previsti 100 posti di lavoro. Matera 2019 ci ha inserito nel mondo e nessuno potrà mai più cancellare l’immagine e la dignità di Matera che voi avete costruito e testimoniato”.
In mattinata I cittadini che hanno partecipato a questo viaggio hanno ritirato gratuitamente un attestato di riconoscimento per il loro lavoro a sostegno di Matera 2019, la stampa dei discorsi di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica italiana, e di David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, e il video documentario sulla cerimonia inaugurale "19 gennaio 2019, il film".
Il documentario, ideato e prodotto da TRM network e RVM Broadcast, con la regia di Francesco Giase, il soggetto e la sceneggiatura di Sergio Palomba, Annette Tosto e Vito Cea, racconta il 19 gennaio attraverso la voce dei cittadini materani che, a vario titolo, hanno contribuito a rendere indimenticabile quel momento lungo 24 ore. Alla loro si aggiunge quella di un osservatore esterno, Michelangelo Tagliaferri, fondatore e responsabile scientifico dell'Accademia di Comunicazione di Milano, che conosce bene Matera e il suo passato e che traccia un'acuta analisi del presente ma soprattutto del futuro della città.

fdhshgsgs

Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e Galway, la città irlandese che quest’anno detiene il titolo insieme alla croata Rijeka, sono state al centro dell’incontro “Da Matera a Galway” ospitato presso l'Istituto Italiano di Cultura a Dublino, organizzato dal Direttore, Renata Sperandio.

Il legame di amicizia fra le due città, rafforzato dalla collaborazione fra i team che si occupano del programma della Capitale Europea della Cultura, è stato sottolineato dall’ambasciatore italiano in Irlanda, Paolo Serpi.
A rappresentare Matera 2019 è stata la Manager Sviluppo e Networking della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Rossella Tarantino, che ha spiegato come la città dei Sassi abbia colto l'opportunità della Capitale della Cultura per rafforzare la dimensione europea e il coinvolgimento attivo dei cittadini tramite iniziative locali di sviluppo creativo. Grande interesse ed emozione ha suscitato il lavoro di ingaggio dei cittadini nelle produzioni culturali originali che è stata la cifra del programma di Matera 2019.
Per Galway 2020 sono intervenuti i Cultural Producers Craig Flaherty e Kate Howard, che hanno discusso della sfida rappresentata da una Capitale Europea della Cultura ai confini dell'Europa, affrontando il tema di Lingua, Territorio e Migrazione.
A suggellare l’unione fra la cultura irlandese e quella italiana è stata la musica, con l’esibizione del violoncellista italiano Adrian Mantu nella Lamentatio del compositore Giovanni Sollima, un omaggio al festival internazionale di violoncello “Cellismo” che fa parte dello straordinario programma di Galway 2020.

fdhshgsgs

La mostra Mediterranea, promossa dall’Agenzia Spaziale Italiana e Telespazio, in collaborazione con la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Polo Museale della Basilicata, in esposizione al Museo Ridola, chiude i battenti dopo 4 mesi in esposizione.

A “chiudere” l’esposizione, inserita nel programma ufficiale di Matera Capitale europea della cultura per il 2019, sarà il Presidente dell’ASI Giorgio Saccoccia che visiterà la mostra, accompagnato, per l’occasione, dal Presidente della Fondazione, Salvatore Adduce, dal Direttore del Polo Museale della Basilicata, Marta Ragozzino e dal Prorettore Vicario dell'Università degli Studi della Basilicata, Michele Perniola.

La visita è prevista per le ore 16.00 di domenica 19 gennaio.

La mattina successiva il Presidente Saccoccia sarà al Centro di Geodesia Spaziale di Matera per incontrare il personale ASI e visitare le strutture di e-Geos, joint venture tra ASI e Telespazio.

fdhshgsgs

Il 19 gennaio, a un anno esatto dalla apertura del 2019, si inaugura il campo basket di Piazza degli Olmi, realizzato nell’ambito del progetto Open Playful Space coprodotto da Comitato Uisp Basilicata e Fondazione Matera-Basilicata 2019

 

Il successo di Matera Capitale europea della cultura è il risultato non solo di un intenso lavoro guidato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, ma anche e soprattutto, dei tantissimi cittadini che hanno regalato il loro tempo partecipando attivamente a questo viaggio. Sono migliaia le persone che hanno partecipato ai laboratori nei quartieri, alla organizzazione della cerimonia inaugurale e di quella finale, ai progetti artistici, ai progetti di comunità, alle residenze in molti casi anche mettendo a disposizione propri spazi e proprie abitazioni.

Per questa ragione, mentre si continua a progettare un percorso di iniziative culturali finalizzato a valorizzare l’eredità di Matera 2019, la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Comune di Matera, a un anno esatto dalla cerimonia inaugurale, hanno organizzato un momento istituzionale per offrire un riconoscimento a tutti i cittadini che hanno partecipato al percorso di Matera 2019.

Domenica 19 gennaio, in occasione della inaugurazione del campetto di Piazza degli Olmi, realizzato nell’ambito del progetto Open Playful Space coprodotto da Comitato Uisp Basilicata e Fondazione Matera-Basilicata 2019, dalle ore 11 alle ore 13, verrà consegnato a tutte le persone che si sono impegnate in questo anno speciale un attestato di partecipazione, ricordo tangibile del meraviglioso supporto, e un kit ricordo di questa esperienza comprendente il video della cerimonia inaugurale - prodotto da TRM e donato dal Comune di Matera - tenutasi esattamente un anno fa, anche per rivivere insieme i tanti momenti che sono stati condivisi.

Nella circostanza, alle ore 10, verrà inaugurato “Let’s Play Culture”, intervento di arte urbana che ha interessato il campetto di Piazza Degli Olmi a Matera.

L’opera finale, che ha coinvolto l’artista tedesco Quapos e l’artista italiano Skolp, con la direzione artistica di Monica Palumbo – Momart Gallery e la collaborazione di Marica Montemurro e Gianni Papapietro, rappresenta la sintesi dell’incontro tra Arte Urbana, Gioco e Sport di Strada, che conclude il processo di riqualificazione avviato nel 2018.

L’inaugurazione dell’intervento di arte urbana coinvolgerà l’Istituto “D. Bramante, partner integrante del progetto Open Playful Space nel processo di rigenerazione dell’intera piazza, anche in vista dell’Open Day Scolastico in programma il 19 Gennaio.

Qui di seguito il programma:

 

- Ore 10,30 - 11,45

Basket 3vs3 under 18

 

- Ore 11,00 - 11,45

Esibizione e laboratori di capoeira, arti circensi, giocoleria e art du deplacement a cura delle associazioni Lacapaosciuc e Muvt

- Ore 11,00 – 13,00

Consegna attestati ai cittadini

 

- Ore 12 - 12,30

Saluti istituzionali e cerimonia di consegna del campetto di piazza degli olmi con interventi del sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, e il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce

- Ore 12,30 - 13,30

Esibizione e laboratori di capoeira, arti circensi, giocoleria e art du deplacement a cura delle associazioni Lacapaosciuc e Muvt

fdhshgsgs

Il TAR di Basilicata, con Sentenza n. 40 del 13 gennaio 2019, ha dichiarato la legittimità della procedura di gara bandita dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 per l’affidamento in concessione della realizzazione e gestione di Cava del Sole.

Il TAR ha chiarito che la Fondazione, difesa dall’Avv. Vito Agresti, ha operato nel rispetto di tutte le regole dell’evidenza pubblica.

Il Giudice Amministrativo, nel rigettare il ricorso proposto dal secondo classificato Rti Fiera di Roma-Palazzo Gattini ed altri, ha acclarato che l'unico effetto del ricorso avrebbe potuto essere l'annullamento dell'intera gara e giammai l'affidamento della concessione in favore del ricorrente, affermando al contempo che la Commissione di gara, presieduta dal Direttore della Fondazione, Paolo Verri, ha agito in piena legittimità valutando correttamente le offerte dei concorrenti ed aggiudicando la selezione allo Studio Ega che ha formulato la migliore offerta sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista economico.

Soddisfatto il Presidente della Fondazione, Salvatore Adduce, che ha dichiarato: “Do atto all’intera struttura della Fondazione Matera Basilicata 2019 di aver bene operato, dimostrandosi capace di realizzare una grandissima mole di attività rispettando linearità e trasparenza, attraverso procedure pubbliche particolarmente complesse. Ciò ha permesso il dispiegarsi di tutte le iniziative del programma lungo l’intero percorso di Capitale Europea della Cultura nel pieno rispetto delle norme che regolano la vita di un soggetto molto “originale” quale è una Fondazione. Non meno rilevante è la circostanza che, a conclusione dell’anno della Capitale Europea della Cultura, i Soci fondatori – Comune di Matera, Regione Basilicata, Provincia di Matera, Università degli Studi della Basilicata, Camera di Commercio della Basilicata – possono contare su una struttura non condizionata da contenziosi di tipo amministrativo”.

fdhshgsgs

L’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 è stata al centro della riunione della V Commissione Consiliare del Comune di Torino svoltasi questa mattina preso il Palazzo Civico.

Nel corso dell’incontro, dedicato al tema della candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura per il 2033, è stato invitato, insieme al Rappresentante del Rettore del Politecnico di Torino, prof. Juan Carlos De Martin, delegato per la Cultura e la comunicazione, anche il Direttore Generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri, che ha illustrato il percorso condotto dalla città lucana.

Erano presenti l'Assessore alla cultura del Comune di Torino, Francesca Paola Leon, e il Presidente della V Commissione, Massimo Giovara.

Verri, in particolare, dopo aver ripercorso la storia delle capitali europee della cultura, si è soffermato sui principali aspetti che hanno caratterizzato la candidatura di Matera e sulle ragioni per cui la città è riuscita a guadagnare questo titolo. Una parte della testimonianza di Verri ha invece riguardato il programma culturale organizzato nel 2019 e il tema dell'eredità che lascia questo anno da capitale. Al termine dell'incontro Verri ha risposto alle domande dei consiglieri comunali presenti.

fdhshgsgs

Grazie alla collaborazione con il Comune di Matera e il Polo Museale della Basilicata, è stata prorogata fino all'8 marzo l’ultima delle quattro grandi mostre di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 inaugurata il 6 settembre 2019 presso il Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola. Co-prodotta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dal Polo Museale della Basilicata, la mostra è il risultato di una ricerca decennale condotta dal fotografo e filmmaker Armin Linke sull’Antropocene. L’autore indaga l’origine e lo sviluppo della nuova era in cui, per la prima volta, l’uomo diventa un fattore geologico in grado di produrre cambiamenti irreversibili sul pianeta Terra.

Il percorso, articolato tra la ex scuola Volta e la palazzina FIO del Museo Ridola (utilizzata per l’occasione come spazio espositivo), conduce i visitatori in una prima sezione fotografica introduttiva che mostra il lavoro di documentazione e archiviazione condotto da Linke. Si passa poi a esplorare, entrando nei depositi del museo, gli insediamenti umani che a partire dal Paleolitico arrivano ai giorni nostri, facendo riflettere sull’origine dell’Antropocene ed il futuro di questa nuova era geologica.

I laboratori, curati da Studio Obelo, da mesi vedono gli studenti di tutte le scuole impegnati attivamente nel rielaborare propri immaginari e riflessioni sui cambiamenti climatici provocati dalle immagini e dai video di Armin Linke. A partire da sabato 18 gennaio, tutti i fine settimana i laboratori - preceduti dalle visite guidate - saranno estesi anche alle famiglie e ai visitatori organizzati in gruppi. I laboratori si svolgeranno nelle giornate di sabato e domenica pomeriggio, ore 17:00.

Alla mostra si accede con il Passaporto per Matera 2019 - il titolo di accesso agli eventi del programma ufficiale della Capitale Europea della Cultura 2019 - acquistabile presso l’Infopoint di Via Lucana.

Fino al 31 gennaio, con il Passaporto sarà possibile utilizzare gratuitamente gli autobus urbani e vistare le altre mostre, ancora in corso, del programma di Matera 2019:

Echi d’Acqua – coprodotta con Loxos Concept, Palombaro Lungo, fino al 19 gennaio (dalle ore 09.30 alle 11.00 e dalle ore 15.00 alle 16.30).
Padiglioni Invisibili – coprodotta con SouthHeritage, Fondazione SouthHeritage, fino al 19 gennaio (dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 17.00 alle 20.00. Chiuso il lunedì e il martedì).
Abitare gli archivi: vita, movimento, raccolto e Ripetizione Spaziata – progetto I-DEA, Hangar di Cava Paradiso, fino al 20 gennaio (venerdì-sabato-domenica, dalle ore 10:00 alle 19:00).
Terrae Motus, Palazzo Acito, fino al 20 gennaio (dalle ore 09.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 20.00).
Mediterranea - coprodotta con Polo Museale della Basilicata, Museo Ridola, fino al 19 gennaio (tutti i giorni dalle ore 09:00 alle 20:00. Lunedì dalle ore 14:00 alle 20:00)
Shirin Neshat. Matera 2019. Remembrance / In Trance - coprodotta con Polo Museale della Basilicata, Palazzo Lanfranchi, fino al 12 gennaio (tutti i giorni dalle ore 9:00 alle 20:00. Mercoledì dalle ore 11:00 alle 20:00).
Numbers / Computed art / Elementi di calcolo trascendentale, progetto “La poetica dei numeri primi” - coprodotta con Polo Museale della Basilicata, Palazzo Acito, fino al 20 gennaio (dalle ore 09.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 20.00).
Presepio e presepi, progetto “I Cammini” - coprodotto con Parco Culturale Ecclesiale Terre di Luce fino al 10 gennaio (ore 12:00).
Oltre a Blind Sensorium, altre due mostre coprodotte con il Polo Museale della Basilicata saranno visitabili anche dopo il 31 gennaio, utilizzando il biglietto standard acquistabile presso i Musei:

Riempire il vuoto. Le simmetrie da M.C. Escher ai contemporanei / Numeri nel tempo. Contare, misurare, calcolare trascendentale - progetto “La poetica dei numeri primi”, Museo archeologico nazionale di Metaponto, fino al 28 febbraio (tutti i giorni dalle ore 09:00 alle 20:00. Lunedì dalle ore 14:00 alle 20:00).
Maria Lai e Antonio Marras, Trama Doppia, Matera, Palazzo Lanfranchi fino all’8 marzo (tutti i giorni dalle ore 09:00 alle 20:00. Mercoledì dalle ore 11:00 alle 20:00).

fdhshgsgs

 Giovedì 19 dicembre 2019

(dalle ore19.30 alle ore 20.30)

Il direttore Giorgio Barberio Corsetti oggi a Matera con i cittadini

per disegnare insieme il futuro. Dopo Matera 2019.

MANIFESTO

I cittadini presentano alla città un Manifesto artistico poetico partecipato, scritto e concertato collettivamente

con la guida di Giorgio Barberio Corsetti, Massimo Sigillò Massara e Virgilio Sieni.

Una processione laica che diventa un atto politico e democratico per fare cultura e parteciparla.

 

Piazza Vittorio Veneto

Piazza Vittorio Veneto Matera (MT)

Piazza San Francesco

Piazza San Francesco Matera (MT)

 

evento gratuito - fino ad esaurimento posti

I desideri dei cittadini disegnano il futuro! Dopo Matera 2019. Questa sera giovedì 19 dicembre (dalle ore 19.30 alle ore 20.30), il direttore Giorgio Barberio Corsetti e i cittadini saranno ancora protagonisti insieme di un’importante iniziativa pubblica che precede la cerimonia di chiusura della Capitale Europea della Cultura (in programma il 20 dicembre).

I cittadini si racconteranno alla città attraverso un Manifesto artistico poetico partecipato, un testo politico e democratico che diventa un atto collettivo in cui gli stessi cittadini si rendono promotori d’arte e auspicano di continuare a fare cultura e a parteciparla, anche dopo l’esperienza di Matera 2019. Il Manifesto è, infatti, il frutto del lavoro di coloro, cittadini e artisti, che sono stati direttamente coinvolti in alcuni dei progetti e che vogliono immaginare insieme e attivamente nuove pratiche e percorsi di creazione per realizzare una comunità consapevole d’arte partecipata.

Il documento è scritto e concertato collettivamente con la guida dei maestri Giorgio Barberio Corsetti e Massimo Sigillò Massara, che hanno lavorato con la comunità per la creazione del Prologo sui Sassi e la Cavalleria Rusticana, andate in scena a Matera a inizio agosto nell’ambito del progetto Abitare l’Opera, e il coreografo Virgilio Sieni, che con i cittadini ha costruito il percorso Thauma. Atlante del gesto nell’ambito del progetto I-DEA dedicato agli archivi.

È questo un Manifesto della Partecipazione da restituire alla città di Matera recitato, cantato, danzato, declamato attraverso un corteo che avrà inizio da Piazza Vittorio Veneto e terminerà a Piazza San Francesco. Una processione laica di cittadini e artisti che attraverserà la città, cantando le musiche e i cori del Prologo, dal progetto itinerante e immersivo di Giorgio Barberio Corsetti, per culminare con la declamazione pubblica del Manifesto e terminare con le danze collettive di Virgilio Sieni.

 

Di seguito i punti del MANIFESTO CITTADINI MATERA 2020

 

 

 

 

Manifesto Cittadini Matera 2020

 

Matera è una città liminale
il tempo è in bilico, lo spazio anche, tra alto e basso, salite e discese simbolicamente impervie
essenza minerale, vegetale e animale, passato e presente, tutto risuona nella topografia e nelle pietre
dopo Matera 2019 noi cittadini rivendichiamo un ruolo che è fiorito tra i sassi in questo anno di cultura
la nostra città cosi accogliente e ospitale per i viaggiatori deve essere il luogo dove annualmente si compia una festa estiva delle arti performative
noi cittadini vogliamo essere promotori e partecipanti attivi di questa festa formando un collettivo in collaborazione e fusione costante e creativa con la Fondazione Matera Basilicata 2019
Vogliamo aprire la città agli artisti di tutto il mondo, per sviluppare residenze e percorsi di creazione.
la partecipazione attiva dei cittadini alle pratiche e ai percorsi di creazione ne faranno una festa unica, e porteranno a sviluppare una comunità consapevole
auspichiamo la nascita di un centro culturale irradiante in tutta la regione e in tutto il sud. Desideriamo un luogo per l’arte partecipata, fondata sulla relazione tra linguaggi artistici e il territorio.
Con questa festa intendiamo coinvolgere i piccoli comuni della regione e rilanciare la bellezza del vivere nelle piccole comunità.

Vogliamo che le azioni artistiche si sviluppino dialogando con la morfologia unica della città, per restituire attraverso la festa un’esperienza forte di comunità
desideriamo che più spazi dedicati alle arti possano essere attivati e abitati, cominciando dai teatri già esisterti
desideriamo che a Matera tutte le arti, anche nelle loro ricerche più avventurose e profonde, diano vita a un evento collettivo, una festa laica.
Intendiamo agire sulla nostra città, coinvolgere tutte le persone, portare il dono dell’arte a tutti i concittadini in un percorso di consapevolezza e attenzione. Elaborare le tensioni della nostra comunità. Creare curiosità davanti alle cose nuove, nelle giovani generazioni, nelle scuole, contagiarli con la nostra gioia e felicità
intervenendo con gli artisti ospiti intendiamo avvicinarci alle giovani generazioni per comprenderne i desideri e le necessità, anche impliciti o inespressi, per coinvolgerli nel nostro sogno.
Ascolto e scambio: questa è la chiave.
Attraversare con slancio le periferie.
Che da questo sogno si generi uno slancio inesauribile.
Vogliamo che il sogno iniziato quest’anno continui. Non uccidete il nostro sogno.
Lo spazio di Matera è di tutto il mondo, e accogliamo il mondo senza smettere mai di ascoltare il cielo. Vogliamo con queste azioni rompere l’isolamento e offrire la nostra città con generosità in cambio di esperienza.
Siamo in cammino e non ci fermiamo.
Amiamo l’arte e l’arte ci aiuta a vivere.
Noi giuriamo fedeltà alla bellezza.
La ricerca della bellezza dev’essere una pratica quotidiana di consapevolezza, insita anche nelle piccole cose.
È sempre più necessario educare alla bellezza, alla danza, alla musica, al teatro e ad ogni forma di arte.
Noi crediamo che praticare l’arte, applicarsi ad essa, viverla, sia un percorso per scoprire le innumerevoli narrazioni della nostra persona.
La bellezza è dentro ciascuno di noi, va praticata per lasciarla emergere
È fondamentale lavorare sul corpo, sulla voce e la mente, imparando ad ascoltarsi.

Sosteniamo che la bellezza è generata da tutte le forme della diversità.
la festa deve articolare una geografia di residenze, pratiche, ospitalità che diano durata alle esperienze e ne garantiscano la partecipazione dei cittadini di ogni età, provenienza, abilità e religione
i cittadini sono chiamati a trovare nuovi modi d’incontro dove la poesia si dispieghi nell’ascolto della comunità.
L’arte coglie poeticamente gli enigmi della nostra esistenza, li fa risuonare, apre le nostre stanze segrete, nomina l’indicibile, fa apparire l’invisibile, ci fa risuonare in un canto della vita e della morte.
Solo un tessuto fitto e solidale di cultura può contrastare ogni forza disgregante.

fdhshgsgs

E' stata definita la scaletta degli interventi istituzionali per la cerimonia di chiusura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 in programma il 20 dicembre alla Cava del Sole alle ore 19:00. Oltre al Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, al Sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, al Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi interverranno il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, Dario Franceschini e il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano.

A rappresentare invece le Capitali Europee della cultura 2020 ci saranno Nikola Ivaniš, City of Rijeka, Deputy Mayor e Patricia Philbin, CEO Galway 2020.

Chiuderà il Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli.

fdhshgsgs

Dalle 16 alle 18,30 tavola rotonda con i protagonisti di questa esperienza e lectio magistralis di Franco Purini, Università di Roma La Sapienza

 Inaugura il 20 dicembre la Mostra viaggiante "9x100 ='900. 9 itinerari per 100 Architetture del '900 in Basilicata e Puglia" presso il Campus Universitario della Università degli Studi della Basilicata a Matera. L'iniziativa è organizzata dalla Sezione Basilicata e Puglia del DO.CO.MO.MO. Italia, in co-produzione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Open Design School.

La Mostra è il risultato di un'attività di schedatura del patrimonio architettonico regionale del '900, intesa come uno strumento 'aperto' e implementabile, con cui ci si propone di conoscere e mettere 'in rete' 100 architetture moderne di qualità riconosciuta. I valori di queste opere nel territorio appulo-lucano, spesso riscontrabili in aspetti analoghi di altre architetture costruite in luoghi, tempi e circostanze differenti, ne escono potenziati rispetto a quelli individuabili attraverso l'autonoma considerazione delle singole opere. Esse sono state selezionate su 151 da un Comitato scientifico internazionale di cui fanno parte tra gli altri: William J. Curtis, Federico Bucci, Franco Purini, Amerigo Restucci che ha curato l'introduzione del Catalogo della Mostra, edito da Gangemi Editore, curato da Mauro Sàito e Antonello Pagliuca.

L'allestimento è realizzato da Open Design School che ancora una volta si pone come uno strumento fondamentale a servizio delle istituzioni per l'attuazione e l'attivazione di progetti, costruendo un design sartoriale che risponde a diverse esigenze, anche su grande scala. In questo caso, seguendo le modalità progettuali di Open Design School, in linea però con le necessità della mostra e con lo spirito dei tempi, Open Design School ha creato un allestimento in legno modulare e flessibile: dal momento, infatti, che la mostra sarà itinerante, la struttura sarà agile e multiforme, ma anche ecologica, in grado di essere adattata a diversi spazi.

L'inaugurazione della mostra, che si concluderà il 24 gennaio 2020, sarà anticipata alle ore 16 da una tavola rotonda cui parteciperanno Aurelia Sole, Rettrice Università degli Studi della Basilicata, Ferdinando F. Mirizzi, Direttore del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo, Antonella Guida, Coordinatore del Corso di Studi in Architettura, Patrizia Minardi, Dirigente Ufficio Sistemi Culturali e Turistici Regione Basilicata, Rita Orlando, Senior Project Manager, Open Design School Matera, I-Dea, Fondazione Matera-Basilicata 2019, Raffaele Vitulli, Presidente Cluster Basilicata Creativa. Seguono alle 16,30 gli interventi di Antonello Pagliuca, Università degli Studi della Basilicata e curatore insieme a Mauro Sàito, che presenterà la mostra, Antonio Conte, Università degli Studi della Basilicata, che racconterà come Conoscere il patrimonio moderno, e lo stesso Sàito, Docomomo Italia con L'eredità dei maestri moderni. Chiude alle 17 la lectio magistralis di Franco Purini, Università di Roma La Sapienza, "Mediterraneo e Modernità". Appuntamento inoltre per il finissage con la presentazione del volume Materiali Made in Italy. Avanguardia italiana nell'Industria delle costruzioni del primo '900 di Antonello Pagliuca, Università degli Studi della Basilicata.

 

Open Design School:

Santa Nastro This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. +39 3201122513

ods.matera-basilicata2019.it

 

fdhshgsgs

Oltre ai due appuntamenti organizzati insieme ai partner di Matera 2019 Enel/Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Pesaro Urbino 2033, altri due importanti iniziative arricchiranno la giornata che precede la Cerimonia di chiusura di Matera 2019.

Dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00 nell’Open Dome allestita in Piazza San Francesco, nell’ambito dell’Open Culture Festival, sarà possibile partecipare a “ECOC Digital Visions- Le Capitali Europee della Cultura in digitale”, attraverso cui conoscere le migliori produzioni in virtual reality ed augmented reality provenienti da Plovdiv 2019, Novi Sad 2021, Kaunas 2022. Alle 17:00 tali progetti verranno presentati in un incontro pubblico (in inglese). Gli artisti Petko Tanchev e Atanas Dinchev da Plovdiv presenteranno alcune opere multidisciplinari nel campo dei media digitali interattivi e della scenografia teatrale moderna. Snežana Mišić, PhD, consulente museale, Direttore della programmazione alla Galleria di Matica srpska, e Nebojša Zaklan, Direttore creativo di CASE3D da Novi Sad illustreranno l'implementazione di moderni strumenti IT nel lavoro della Galleria, con particolare enfasi sulla digitalizzazione 3D delle iconostasi nell'ambito delle mostre d’arte, e un tour VR di un luogo del patrimonio industriale trasformato in un quartiere creativo. Gli artisti Kristina Buozyte e Vitalijus Zukas da Kaunas faranno conoscere il compositore e pittore M.K. Ciurlionis attraverso il progetto in VR “Trail of Angels”.

Alle 19:30 ci sarà invece la restituzione pubblica del Manifesto artistico poetico partecipato, frutto del lavoro di coloro, cittadini ed artisti, che sono stati coinvolti attivamente in alcuni dei progetti di Matera 2019. A coordinare questo percorso, frutto di incontri svolti ogni sera a partire dal 15 dicembre presso Le Monacelle, sono i maestri Giorgio Barberio Corsetti e Massimo Sigillò, che hanno lavorato con la comunità per la creazione del Prologo sui Sassi e la Cavalleria Rusticana, andate in scena a Matera a inizio agosto nell’ambito del progetto Abitare l’Opera, e il coreografo Virgilio Sieni, che con i cittadini ha costruito il percorso “Thauma. Atlante del gesto” nell’ambito del progetto I-DEA dedicato agli archivi. La restituzione pubblica del Manifesto avverrà in una modalità performativa, attraverso un corteo con inizio in Piazza Vittorio Veneto.

fdhshgsgs

È stato presentato questa mattina Sala Mandela del Comune di Matera il programma della Notte Bianca di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 Coprodotta da Comune di Matera e Fondazione Matera Basilicata 2019 in collaborazione con il Polo Museale Regionale della Basilicata in programma il 20 dicembre, giornata conclusiva del programma ufficiale del 2019.

Un programma – è stato spiegato – che arricchisce la serata “Open Future Togheter!” ospitato alla Cava del Sole, luogo dedicato ai grandi eventi per la sua capienza, e che propaga i festeggiamenti in tutta la città, attraverso il coinvolgimento delle scuole e delle associazioni sportive, proiettando Matera verso le sue prossime sfide.

A ciò si aggiungono i momenti istituzionali – Consiglio di amministrazione della Fondazione e Conferenza stampa - che vedranno la presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, Dario Franceschini, il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano, il Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli.

Ad illustrare le iniziative sono stati i vari soggetti coinvolti nelle programmazione: il sindaco di Matera Raffello de Ruggeri, il Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, la Direttrice del Polo Museale della Basilicata, Marta Ragozzino, l’assessore alla Cultura Giampaolo D’Andrea, l’assessore al Turismo Mariangela Liantonio, l’assessore alle politiche sociali e scuola Marilena Antonicelli, l’assessore allo sport Giuseppe Tragni, con il coordinamento del Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri.

Un ringraziamento è stato rivolto al neo Direttore dell’Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, per aver voluto aprire in occasione della giornata, l’Open Space di Palazzo dell’Annunziata che per la giornata e fino alla conclusione delle celebrazioni della notte bianca, ospiterà video promozionali sui comuni lucani e tavoli con il gioco di società “Lucanum”, dedicato al patrimonio culturale e turistico della Basilicata.

L’intera giornata - è stato sottolineato - non intende solo concludere un percorso ma aprirne uno nuovo, anche in virtù dei brillanti risultati ottenuti. È già in programma, il 19 gennaio 2020, a distanza di un anno dalla cerimonia di apertura di Matera 2019, una giornata in cui rilanciare le attività future, a partire dalle scuole di tutta la regione.

fdhshgsgs

Ultimi due appuntamenti di Matera 2019 all’interno dello Spazio dell’Angelo, suggestivo luogo ipogeo del rione Sassi a Matera che nel corso del 2019 ha ospitato laboratori e conversazioni.

Il 17 dicembre alle 17:00 ci sarà la conversazione con l’architetto Luigi Acito dell’Associazione Adriano Olivetti sul tema “La Matera tra Modernità e tradizione. Il contributo di Ettore Stella”. Nel corso della prima Conferenza Nazionale sulla Ricostruzione, Ernesto Nathan Rogers lanciò un appassionato messaggio alla comunità degli architetti chiedendo loro di impegnarsi con forza per la ricostruzione e diffusione della buona architettura in tutto il Paese. Ettore Stella fu uno dei giovani architetti a rispondere a questo appello: egli fece ritorno a Matera, città di “frontiera” ancora visibilmente segnata dal declino economico e dalle condizioni di vita degradate dei Sassi. Fu Stella, quindi, a indirizzare gli iniziali apprezzabili cambiamenti della città e a innescare i primi dibattiti sul problema del recupero dei Sassi e a informare la nuova classe politica sul metodo corretto e moderno per sviluppare la città.

Accesso con Passaporto per Matera 2019.

Il 19 dicembre, dalle 11:30 alle 12:30, si svolgerà invece il laboratorio di arte contemporanea di Costellazione, Il Cielo in una stanza, terza fase del progetto dopo la prima svolta per Matera 2019 tra luglio e settembre e la seconda virtuale attraverso il sito costellazione.org, caratterizzate dalla partecipazione dei Cittadini Permanenti e Temporanei. L'opera Costellazione, Il Cielo in una Stanza, si conclude alla vigilia della cerimonia di chiusura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, con la posa dell'ultima tessera: la Stella Polare. Ogni tessera del Cielo di Matera diventa simbolo ed emblema di sogni, ricordi, speranze ed emozioni di quanti hanno partecipato e rilanciano l'hashtag #cimettolafirma! Questa sarà anche l'ultima occasione di avere una tessera appositamente personalizzata, così da portare a casa, in Italia, in Europa e nel Mondo, una parte dell'opera, una parte di Costellazione. Una parte del cielo di Matera2019.

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

fdhshgsgs

Il 18 dicembre alle 18:30 nell’Open Dome allestita in Piazza San Francesco a Matera, si terrà l’appuntamento “MateRai – Quando una città fa spettacolo”, per raccontare il lavoro svolto dalla RAI nel corso di questo anno speciale attraverso i suoi canali televisivi, radiofonici e web.

Il servizio pubblico della RAI ha infatti contribuito in maniera determinante al successo di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, accompagnando il Paese in questo straordinario viaggio con attenzione e professionalità.

A partire da “Materadio, la Festa di Rai Radio3” che sin dal 2011 ha parlato di Europa da una piccola città del Sud, fino ad arrivare alla cerimonia di apertura di Matera 2019 con la diretta su Rai 1 in prima serata e continuando con diversi programmi di approfondimento come “Matera – Italia” della Tgr, “Tele-Matera2019” su Rai Storia ed i tanti servizi giornalistici realizzati da tutte le redazioni dei canali Rai. E ancora dirette, giornali radio e programmi di Radio 1 e approfondimenti nella trasmissione Sciarada.

All’incontro saranno presenti il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi e il direttore dell’Ufficio stampa della Regione, Massimo Calenda, il sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, Giuseppe Giannotti, Vice Direttore di Rai Cultura, Alessandro Casarin, direttore della Tgr, Ines Maggiolini, vicedirettore della Tgr, Silvano Barone, caporedattore centrale, curatore della rubrica Matera Italia, Claudio Lanza, Dirigente responsabile Pianificazione e Supporto TGR, Oreste Lo Pomo, caporedattore della TGR Basilicata, Anna Longo, Vicecaporedattore Rai Radio1, Marino Sinibaldi, Direttore di Rai Radio3.

L’incontro sarà moderato da Paolo Verri, Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019.

fdhshgsgs

Yesterday in Milan there was a press conference to present the program "Open Future, Together!", the closing ceremony of Matera 2019 to be held on December 20 at 7 pm, in the Cava del Sole in Matera. The artistic coordinator Manuel Agnelli, Rodrigo D’Erasmo from the Afterhours along with the general director of the Matera Basilicata 2019 Foundation, Paolo Verri, took part in the meeting with the journalists.
"The Afterhours - explained Agnelli - will be the band connecting with the other artists who will go on stage and play with us. It will not be a simple exhibition but an exchange of musical experiences. Thanks go to Stefano Senardi, consultant for the artistic programming of the evening, for having involved me in this magical experience ".
Rodrigo D’Erasmo illustrated the evening's lineup: “First, we will give space to the great international guest, Damon Albarn, a particularly significant presence that has made his music a message characterized by contamination. Then Lous and the Yakuza, the share of contemporaneity both musical and generational, a young promise destined for a great journey. Lastly, there will be the others, Fatoumata Diawara, Carmen Consoli, Daniele Silvestri and Rancore, to close all together with a grand finale: the link both in thematic terms and in the history of rock music of the last 40 years. We can't wait to get on the stage for such an important event, which closes a year of great work, also because during our inspection we found a beautiful city, among whose streets you can breathe all the beauty that has been done ".
"Also for the final evening - said Paolo Verri - we did not want to import productions, but to realize them within the territory. We believe in a repopulation of the South through events modelled on the characteristics of places that host them. The images of all the events of 2019 will be edited by Giorgio Testi in immersive mode inside the Cava, which will thus resonate with music and images, thanks to its conformation as a soundbox that allows the waves to propagate. As usual, the event will be highly sustainable as buses will provide shuttle service from the city center. Before the performances an institutional moment will take place with the presence of the President of the European Parliament, David Sassoli. For this moment we will distribute the flags of Europe to all participants and the Cava will turn all blue with yellow stars, to give a strong message: we cannot imagine a future without Europe. For all those who, due to capacity constraints, will not be able to be in the Cava, the entire event can be followed on a giant screen – placed for several days in Piazza Vittorio Veneto- that will broadcast the live streaming. The morning of December 20 will open with a live broadcast at 6:19 on Radio2 with Filippo Solibello, in the afternoon there will be a live broadcast on Radio3 ".
Access to the event “Open Future, Together!” with the Matera 2019 Passport and reservation. Today at 3:00 pm, reservations will be available both online, on the MateraEvents platform, and from the Info Point. On December 18, at 3:00 pm, last-minute seats can be booked only from the Info Point.

fdhshgsgs

Giovedì 19 dicembre, alla vigilia della cerimonia di chiusura del suo anno da Capitale Europea della Cultura 2019, Matera ospiterà la presentazione del percorso di candidatura del territorio provinciale di Pesaro e Urbino al titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2033.

Alle 18:30, presso Casa Cava, verrà presentato il logo della candidatura fresco di creazione, progettato da ISIA Urbino, Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, la più importante istituzione pubblica di livello universitario per l’insegnamento del design, della comunicazione e della progettazione grafica ed editoriale. Saranno presenti il presidente della Provincia Giuseppe Paolini con Matteo Ricci e Maurizio Gambini sindaci delle città co-capoluogo Pesaro e Urbino.

L’iniziativa sarà l’occasione per offrire al pubblico un assaggio delle tante eccellenze culturali del territorio. Dopo la presentazione del logo, alle 19:00, sempre a Casa Cava, andrà in scena “Il barbiere di Siviglia smart” a cura dell’Orchestra Sinfonica Rossini con i cantanti dell’Accademia Rossiniana ‘Alberto Zedda’ del Rossini Opera Festival. L’evento si chiuderà con un momento conviviale che accenderà i riflettori sui tre prodotti DOP della provincia - la casciotta di Urbino, l’olio extra vergine di oliva di Cartoceto, il prosciutto di Carpegna - e del tartufo di Acqualagna. Ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione su MateraEvents o presso l’Infopoint. L’evento sarà preceduto, alle ore 18:00, da un Concerto dal balcone in piazza Vittorio Veneto tenuto dagli interpreti del Barbiere smart, accompagnati al pianoforte da Donatella Dorsi.

“Il barbiere di Siviglia smart” è un progetto predisposto dall’Orchestra Sinfonica G. Rossini per le celebrazioni del 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini (1868-2018), protagonista assoluto della musica di tutti i tempi. L’opera di Rossini che maggiormente è stata eseguita e non è mai uscita dal repertorio, fin dal suo tempestoso debutto avvenuto nel 1816, è Il barbiere di Siviglia; un’opera che contiene arie, duetti e pezzi d’insieme di grande valore, assoluta genialità e grande notorietà. Proposto in una versione agile e accattivante, con un’ampia selezione dell’opera e la presenza dei personaggi principali, lo spettacolo è concentrato nella durata di circa 75 minuti fra i numeri musicali e la lettura dei testi di raccordo fra un brano e l’altro; il risultato è un ritmo serrato in un continuo crescendo rossiniano. Il progetto ha riscosso, e continua a riscuotere anche ora, un grande successo, ogni volta che viene ospitato in importanti istituzioni concertistiche in Italia e nel mondo.

 

Il barbiere di Siviglia

“smart”

 

Dal melodramma buffo in due atti di Gioachino Rossini

 

Libretto di Cesare Sterbini

 

Trascrizioni musicali, testi e voce narrante Noris Borgogelli

 

Francesco Tuppo Il conte d’Almaviva

Giorgia Paci Rosina

Francesco Auriemma Figaro

 

Quintetto dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini

 

Lavinia Tassinari violino I

Marco Bartolini violino II

Noris Borgogelli viola

Jacopo Matia Mariotti violoncello

Manuel Mantovani oboe

fdhshgsgs

La musica è protagonista a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019. Grazie al supporto di Enel e all’impegno dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il 19 dicembre alle ore 21:00 presso il Cinema Comunale Guerrieri, un quartetto di Solisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ospite per la prima volta nella Città dei Sassi, eseguirà uno concerto straordinario dal titolo “Tra Classicismo e Romanticismo”, nell’ambito del programma ufficiale di Matera 2019.

Il concerto prevede l’esecuzione di alcuni dei brani più significativi della prima scuola di Vienna: il Quartetto op. 64 n. 5 di Haydn, il celebre Adagio e fuga K. 546 di Mozart e il Quartetto op. 18 n. 4 di Beethoven. Un programma focalizzato sul decennio conclusivo del XVIII secolo che, attraverso i suoi tre autori più rappresentativi, evidenzia la svolta decisiva che dal Classicismo indirizza la musica verso il Romanticismo.

Il quartetto d’archi è composto da Alberto Mina (violino primo), Ingrid Belli (violino secondo), David Bursack (viola) e Carlo Onori (violoncello), professori d’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che alternano l'attività cameristica a quella sinfonica, arricchendo le esperienze con il virtuosismo strumentale e la raffinatezza interpretativa che caratterizza i musicisti della compagine romana.

Ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione su MateraEvents o presso l’Infopoint.

 

 

Cinema Comunale Guerrieri

Giovedì 19 dicembre ore 21

TRA CLASSICISMO E ROMANTICISMO

Solisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Alberto Mina (violino primo),

Ingrid Belli (violino secondo),

David Bursack (viola)

Carlo Onori (violoncello)

Haydn Quartetto op. 64 n.5

Mozart Adagio e fuga K. 465

Beethoven Quartetto op. 18 n.4

 

ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è una delle più antiche istituzioni musicali del mondo. Fondata nel 1585, l’Orchestra ha tenuto più di 14.000 concerti collaborando con i maggiori artisti del secolo. E’ stata diretta, tra gli altri, da Mahler, Debussy, Strauss, Stravinsky, Hindemith, Toscanini, Furtwängler, De Sabata e Karajan. I suoi direttori stabili sono stati Bernardino Molinari, Franco Ferrara, Fernando Previtali, Igor Markevitch, Thomas Schippers, Giuseppe Sinopoli, Daniele Gatti e Myung-Whun Chung. Da ottobre 2005 il direttore musicale è Antonio Pappano. Dal 1983 al 1990 Leonard Bernstein ne è stato il Presidente Onorario. L’Orchestra ha avuto come prima sede l’Augusteo, il grande teatro costruito sulle rovine del mausoleo dell’imperatore Augusto. Dal 1958 la sua attività si è svolta all’Auditorio Pio XII fino al definitivo trasferimento, nel febbraio 2003, nell’Auditorium Parco della Musica di Roma progettato da Renzo Piano. Ha effettuato tournée in tutto il mondo e ha inciso per le maggiori case discografiche sotto la direzione di De Sabata, Solti, Maazel, Schippers, Giulini, Sinopoli, Bernstein, Gatti, Chung e Pappano.

fdhshgsgs

Matera 2019 ospita all’interno del programma dell’Open Culture Festival, il dialogo con Mauro Calise, docente di Scienza politica all’Università di Napoli Federico II ed editorialista del “Mattino”, fondatore e direttore di Federica.eu, la piattaforma di didattica multimediale open access leader in Europa.

Al centro del dialogo, in programma il 17 dicembre alle 18:00 nell’Open Dome allestita in Piazza San Francesco, il suo ultimo libro edito da Laterza, “Il Principe Digitale”, scritto a quattro mani con Fortunato Musella, dedicato al rapporto fra politica e tecnologie digitali.

Con l’avvento dei social media, la politica è entrata in una nuova era. Gli attori tradizionali – partiti, sindacati, élites – sono rimpiazzati da protagonisti e reti di relazioni inediti e imprevedibili. Un cambiamento che avviene con una velocità senza precedenti. Al centro del processo, la connettività della rete che sostituisce antichi legami e gerarchie. Può la politica riprendere il comando e il destino di questa sfida? Per riuscirvi, il Principe digitale dovrà avere tre teste. Quella carismatica del leader. Quella gramsciana del partito nuovo. E quella del popolo sovrano, cui spetta – in prima e ultima istanza – lo scettro.

fdhshgsgs

Esiste ancora una questione meridionale? E come ridurre il freno della burocrazia nel pieno rispetto delle norme in vigore? E c’è ancora una possibilità per ridurre il divario fra le due aree del Paese? Insomma, il Sud ce la può ancora fare? A queste domande cercherà di rispondere Sabino Cassese, uno dei più autorevoli giuristi del nostro tempo e che per anni si è dedicato alla semplificazione amministrativa.

Martedì 17 dicembre, alle ore 19, nella Casa Cava, ultimo appuntamento con le Lezioni materane di Rai Radio 3 dedicate ai Sud nell’ambito del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Future Digs”.

Nel corso della serata, condotta da Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio3, Cassese terrà una lezione dal titolo “Le questioni Meridionali. Sud, industria, burocrazia”.

Cassese ha seguito negli anni la storia del Mezzogiorno e della “questione meridionale” cogliendo le sue trasformazioni, passando dai governi della destra e della sinistra storica, al fascismo e alla democrazia del dopoguerra.

Nella scorsa primavera aveva evidenziato in un’intervista il successo di Matera, Capitale europea della cultura. Nel corso del tempo “il Mezzogiorno ha nutrito una letteratura piagnona e di denuncia, talora di protesta. Poche volte di proposta. Sono mancate capacità realizzative, costanza, impegno continuo. Sono abbondate ribellismo, sogni, inerzia. Mentre la trasformazione di Matera, da città della miseria del dopoguerra a capitale europea della cultura, è una lezione doppia per l’Italia. Perché mostra che il riscatto è possibile. Perché premia la concentrazione degli sforzi e il “pensiero lungo”. Chiarezza d’idee, perseveranza, capacità realizzative”. Con Matera “si è sconfitto un sud piagnone e inutilmente ribelle”.

Gli intermezzi musicali vedranno sul palco i cantanti mezzosoprano, Gianna Racamato, basso, Gianvito Ribba e Loredana Paolicelli al pianoforte.

fdhshgsgs

Il 16 dicembre, alle ore 12, allo studio Germi, a Milano, Manuel Agnelli, Rodrigo D’Erasmo e Paolo Verri presenteranno il programma della serata.

 

Il 16 dicembre, alle ore 12, presso Germi, in Via Cicco Simonetta, 14/A – Milano, si terrà la conferenza stampa di presentazione del programma di “Open Future, Together!” la cerimonia conclusiva di Matera 2019 che si terrà il 20 dicembre alle ore 19, nella Cava del Sole a Matera.

All’incontro con i giornalisti interverranno il coordinatore artistico Manuel Agnelli, Rodrigo D’Erasmo, degli Afterhours, e il direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri. Parteciperà anche Stefano Senardi, consulente per la programmazione artistica della serata.

Intanto oggi è stato definito il cast artistico della serata. Come già annunciato nei giorni scorsi si esibiranno insieme a Manuel Agnelli e agli Afterhours, Daniele Silvestri, Carmen Consoli e Rancore. Gli ospiti internazionali saranno Lous and the Yakuza, Fatoumata Diawara e Damon Albarn.

Si accede con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione.

Per consentire la partecipazione all’evento oggi, a partire dalle ore 15, sono state riaperte le prenotazioni.

fdhshgsgs

Lunedì 16 dicembre alle 18:30 nell’Open Dome allestita in Piazza San Francesco, verrà presentato il volume “I Progetti di Comunità di Matera 2019” in cui sono raccolti i 37 progetti di comunità realizzati nell’ambito del programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 dai cittadini di tutta la Basilicata. Proposte nate e diventate realtà grazie alla ricchezza delle reti umane e produttive di questa regione, che si sono messe a sistema per costruire un palinsesto di eventi con una principale caratteristica in comune: la collaborazione.

I progetti sono stati raccolti in una pubblicazione perché il senso di ognuno di essi risiede anche e soprattutto in quello che condividono, ovvero la capacità di mobilitazione nata intorno a un’idea che sta a cuore a una comunità, e il modo in cui, in quella stessa comunità, si possono trovare le risorse per realizzarla.

Le schede di ogni progetto raccolte nel volume, scritte dai cittadini che hanno prima immaginato e poi realizzato il progetto, riportano alcuni dati come il numero di eventi realizzati, le persone che vi hanno partecipato, le collaborazioni innestate in ogni comunità. In accompagnamenti sono riportate una serie di risposte a quesiti posti ai partecipanti, ovvero cosa hanno imparato da questo processo, come lo giudicano, quali sono state le maggiori difficoltà e quali i principali aspetti positivi. Infine un approfondimento sui comuni della regione dove hanno avuto luogo gli eventi, le anagrafiche dei progettisti coinvolti, una descrizione su come si è svolto il processo di tutoraggio e supporto a tutti gli eventi.

Durante l’incontro si racconteranno le varie esperienze, le difficoltà e le sfide di chi si è messo in gioco per realizzare un progetto destinato alla comunità, provando a riflettere sul futuro di questo gruppo. Un futuro le cui basi sono state tracciate grazie agli strumenti messi a disposizione in questi mesi e, soprattutto, all’entusiasmo e alla caparbietà di tutti i progettisti di comunità di Matera 2019.

Per la Fondazione Matera Basilicata 2019 saranno presenti Anna Calise e Ida Leone, referenti per i progetti di comunità, e Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni.

fdhshgsgs

SAVE for Seniors, iniziativa organizzata da Samsung, torna a Matera nell’ambito dell’Open Culture Festival di Matera 2019 grazie alla collaborazione con la Fondazione Matera Basilicata 2019. Il progetto si pone l’obiettivo di aiutare le persone over 55 a familiarizzare con la tecnologia attraverso l’organizzazione di laboratori aperti alla cittadinanza, in programma il 17 e 18 dicembre (10.00 - 12.00, 15.30 - 17.30) nell’Open Dome allestita in Piazza San Francesco.

Nei laboratori vengono insegnati elementi base di tecnologia, quali l’utilizzo di smartphone e tablet, della rete wi-fi, delle e-mail e delle App (Whatsapp, Skype, ecc) per aiutare i senior, anche attraverso il digitale, a coltivare alcune loro passioni: cercare ricette, fare video call con parenti lontani, scrivere messaggi e registrare videomessaggi ai nipoti. I laboratori di SAVE for Seniors saranno tenuti dai Digital Angels, studenti del Liceo Scientifico “D. Alighieri” di Matera, appositamente formati dai dipendenti Samsung, che metteranno a disposizione le proprie competenze per far sì che la tecnologia possa essere utilizzata per migliorare la vita di tutti i giorni. Al termine dei laboratori verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Per partecipare ai laboratori è necessario il Passaporto per Matera 2019 e la prenotazione su MateraEvents o presso l’Infopoint di Matera 2019.

fdhshgsgs

Domenica in Cattedrale concerto multimediale di Felice Limosani e Beatrice Venezi in un dialogo artistico aperto al futuro tra raccoglimento e partecipazione

Remixare il futuro in apparenza è un ossimoro. Re-mixare significa cercare, riutilizzare e interagire con concetti e contenuti esistenti. Il futuro non esiste e non può essere ricombinato ma può essere modificato, migliorato, incoraggiato verso un diritto di copyright universale, aperto, sostenibile e umanizzante.

Con questa premessa la Fondazione Matera Basilicata 2019, nell’ambito del programma ufficiale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, presenta “Pensieri Illuminati”, opera digitale di Felice Limosani narrata da Alessandro Preziosi e il concerto diretto dal Maestro Beatrice Venezi con la Time Machine Ensamble che si terrà il 15 dicembre alle 21:00 nella Cattedrale della Madonna della Bruna a Matera (ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione).

Attraverso la metafora artistica la Cattedrale Santa Maria della Bruna, accoglie e invita la comunità a ri-pensare e ri-leggere il presente per re-immaginare e re-inventare il futuro.

Nell'epoca in cui la società esplora il mondo e la vita attraverso esperienze virtuali, la chiesa resta il più grande simbolo di comunità, di richiamo interiore, di speranza individuale e collettiva.

Un evento culturale che suggerisce l’incontro e la fusione tra arte, umanità e tecnologia e indice simbolicamente nella sacralità del luogo “un’assemblea civile dove assemblare il futuro”.

Il programma prevede una video installazione di Felice Limosani con la voce narrante di Alessandro Preziosi, che attualizza attraverso la tecnica di scansione 3d, sculture iconiche del passato, in un racconto tributo a chi ha lasciato idee e pensieri che hanno migliorato la vita delle generazioni future. Un’esperienza resa memorabile dal programma musicale diretto dal maestro Beatrice Venezi, in chiave contemporanea, attraverso re-interpretazioni significative di melodie e composizioni che furono e continuano ad essere potenti nella loro bellezza. Durante il concerto verranno proiettati i pensieri, i concetti e le idee significative del dossier di candidatura di Matera Capitale Europea della Cultura, rielaborati attraverso un programma di grafica digitale in visual generativi astratti proiettati dal vivo sui costumi di scena dell’orchestra.

Non un evento di aggregazione ma una ri-unione di persone indetta temporaneamente per condividere sogni e bisogni, per fare appello alla sostenibilità del tutto, per deliberare visioni e pre-visioni e re-mixare il futuro.

fdhshgsgs

Il laboratorio si svolgerà a Matera il 14 dicembre 2019. Farm e Open Design School rinnovano inoltre la collaborazione nell'ambito del Festival dell'Architettura che si svolgerà a Favara nel 2020.

 

 

 

Sabato 14 dicembre 2019 Open Design School invita a Matera SOU- La scuola di architettura per bambini di Farm Cultural Park di Favara, in provincia di Agrigento, una delle eccellenze in termini di politiche culturali e rigenerazione urbana nel nostro Paese. Farm, fondata dal notaio Andrea Bartoli, è una galleria d'arte e residenza d'artista, oltre che il primo parco culturale costruito in Sicilia. È inoltre vincitore del Bando "Festival dell'Architettura" promosso dalla Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana: dal 21 marzo al 4 aprile 2020 Favara diventerà una piccola capitale dell'Architettura internazionale. Open Design School rinnova in questa occasione la collaborazione con Farm, partecipando a questa prossima, magnifica avventura.

 

 

A rappresentare la scuola Alice Acquaviva, che dirige SOU, la quale, insieme a Open Design School, proporrà all'interno dell'Open Dome di Piazza San Francesco il laboratorio Landmark Desire, dedicato a bambini dai 6 ai 12 anni.

I bimbi saranno invitati ad immaginare architetture in grado di diventare un simbolo per le città attraverso il confronto e la comprensione del rapporto fra il contesto storico e le icone della contemporaneità all'interno del tessuto urbano. Al termine del laboratorio, alle ore 18, ci sarà una restituzione pubblica dei lavori svolti, aperta a tutti.

 

Il laboratorio si svolgerà Sabato 14 dalle 15.30 alle 18.30, e per partecipare è necessario il passaporto Matera 2019 e la prenotazione inviando una mail a: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..

 

Open Design School è un laboratorio di sperimentazione e innovazione interdisciplinare nato come

progetto pilastro al servizio della realizzazione del programma culturale della Capitale Europea della Cultura 2019. Ad oggi, nelle attività di Open Design School sono stati coinvolti 110 artisti e professionisti lucani, italiani ed europei, che insieme, hanno mappato circa 400 luoghi, prodotto 9 grandi mostre, 11 installazioni urbane e 10 eventi culturali, favorendo così l'incontro e la fruizione di contenuti creativi e interattivi... Open Design School è una piattaforma orizzontale, un luogo di condivisione e apprendimento reciproco, mosso dalla necessità di scambio creativo continuo tra arte, scienza e tecnologia. Al suo interno si disegnano, modellano e costruiscono soluzioni attraverso un sistema modulare che, oltre che essere funzionale e reversibile, modifica temporaneamente lo spazio urbano suggerendo nuove possibilità d'uso, invitando il pubblico a fruire dei contenuti artistici e sentirsi parte attiva di Matera 2019.

 

Open Design School:

Santa Nastro This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. +39 3201122513

ods.matera-basilicata2019.it

fdhshgsgs

Il 14 dicembre, nell’ambito del programma ufficiale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, sarà possibile fare una passeggiata nell’arte urbana di Matera, per scoprire alcuni dei luoghi della città contaminati da questa forma d’arte. Negli ultimi anni, diversi sono stati gli interventi artistici realizzati su tutto il territorio lucano. Fra questi ci sono anche quelli realizzati nell’ambito del percorso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, anche grazie a progetti promossi dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 come le residenze artistiche, i progetti di comunità e il progetto Capitale per un giorno. La periferia e il centro di Matera hanno acquisito nuova identità per mano di artisti dal calibro internazionale (Momo, Jorit, Mister Thoms, Giorgio Bartocci etc.), i quali, in molti casi con il coinvolgimento delle realtà cittadine di riferimento, hanno reso i luoghi protagonisti di nuova luce e colore, generando un rapporto unico e diverso con gli abitanti e i fruitori.

A coloro che parteciperanno alla passeggiata verrà presentata e consegnata una mappa dell'arte urbana, realizzata dalla Fondazione Matera Basilica 2019 insieme alla Momart Gallery. Su di essa sono stati inseriti i progetti di arte urbana sviluppati a Matera e in altri comuni lucani, proponendo al visitatore un percorso turistico alternativo. Alla passeggiata prederanno parte gli artisti, le associazioni e gli studenti coinvolti nei vari progetti di arte urbana realizzati in città e in regione.

L’appuntamento è alle ore 11:00 al Parco Giovanni Paolo II, dove l’artista Giorgio Bartocci ha riqualificato i gradoni della pista di pattinaggio nell’ambito del progetto di Matera 2019 Open Playful Space coprodotto da UISP e Fondazione Matera Basilicata 2019.

Da qui partiranno due diversi itinerari. Uno andrà verso il rione Agna, passando dal parcheggio di via Vena dove si incontrerà l’opera di Salvo Ligama e dei giovani artisti lucani Luca Bia e Francesco Tonno Cortese, realizzata per la Festa dell’Europa 2019. Si farà poi tappa al Liceo artistico e insieme agli alunni dell’istituto si visiterà l’opera realizzata all’interno della scuola dagli artisti Nico Skolp e Daniele Geniale nel 2018 in occasione della Festa dei volontari di Matera 2019. All’esterno dell’edificio scolastico sarà inoltre possibile ammirare l’opera di Jorit Agoch realizzata attraverso il progetto di Residenza artistica di Matera 2019 “Icone per il futuro” promosso dal Centro Carlo Levi di Matera. Il percorso si chiuderà nel quartiere Agna, con la visita agli interventi di Videl Art (Vincenzo Del Vecchio), realizzati grazie all’ATER Matera in collaborazione con Associazione @llopera.

L’altro itinerario avrà come prima tappa il PalaSassi, dove si osserveranno le opere realizzate per la festa dei Volontari di Matera 2019 dagli artisti Gods in love, Daniele Geniale, Caktus & Maria e DPC per poi proseguire e arrivare presso piazza degli Olmi, oggetto di riqualificazione in modo partecipato e coordinato dagli artisti Mister Thoms e Nico Skolp insieme agli studenti e ai condomini del quartiere nell’ambito del progetto Open Playful Space. Il percorso terminerà in via B. Croce con la visita all’intervento di Luis Gomez De Teran, realizzato in occasione di MAAP – Fiera di Arte Pubblica organizzata dall’Associazione MAAP – Atelier d’Arte Pubblica.

fdhshgsgs

Per celebrare l’incredibile contributo dei volontari al processo di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e per aprire una discussione sul futuro di questa brillante squadra, la Fondazione Matera Basilicata 2019 organizza il 15 dicembre un’intera giornata dal titolo “Volontari Matera 2019 in festa” con momenti musicali in diversi quartieri di Matera, una conversazione con le istituzioni e un gran concerto finale.

Ad animare l’intera giornata sarà la Banda Rulli Frulli, marching band nata nel 2010 a Finale Emilia, composta da ben settanta membri tra bambine, bambini, adolescenti e giovani che costruiscono strumenti con materiali di recupero, li suonano e compongono insieme la loro musica. Un gruppo composito per età, genere e capacità che ha fatto della disabilità un valore, e che non si è lasciato fermare dal sisma del 2012 in Emilia, quando rimasero senza una sede per le prove. La Banda tornerà nella Capitale Europea della Cultura dopo esservi stata ospite per il gran finale dell’edizione 2016 di Materadio, la festa di Rai Radio3 nella città dei Sassi.

A partire dalle 10:00, la Banda, accompagnata dai volontari di Matera 2019, farà delle incursioni musicali in 5 quartieri della città di Matera, con l’obiettivo di diffondere lo spirito di festa della giornata e invitare tutti i cittadini a prendervi parte. Una rappresentanza del team dei volontari, insieme al maestro della Banda, farà inoltre una visita al reparto di pediatria dell’Ospedale “Madonna delle Grazie”, per donare ai bambini ricoverati alcuni strumenti musicali.

Alle 11:30 nell’Open Dome allestita in Piazza San Francesco ci sarà un incontro pubblico, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni culturali della città, del territorio materano e di esperti del tema, durante il quale si ripercorreranno le tappe di Matera 2019, viste attraverso gli occhi dei volontari. Foto, video e testimonianze racconteranno come il progetto dei Volontari Matera 2019 abbia dato vita ad una squadra di cittadini di età differente che, grazie all’impegno generoso e gratuito, hanno contribuito alla buona riuscita di spettacoli, eventi, laboratori, viaggi e meeting a partire dal percorso di candidatura e fino alla fine dell’’anno da Capitale. Un momento in cui tutta la comunità di cittadini, permanenti e temporanei, che in questi anni hanno avuto modo di essere accolti, informati, guidati e accompagnati dai Volontari di Matera 2019 potranno ringraziarli e spronarli a continuare nella dimensione del volontariato culturale oltre il 2019.

Alle 18:00 in Piazza Duomo partirà la parata della Banda Rulli Frulli che, insieme alla squadra dei Volontari di Matera 2019, attraverserà le strade del centro città al suono di bidoni, coperchi, pentole e padelle trasformati in strumenti musicali. Il percorso si chiuderà sul palco allestito in Piazza San Francesco, dove i musicisti si trasformeranno in una marching band a strumentazione fissa.

Alle 19:30 la Banda Rulli Frulli si esibirà in concerto per l’“Assalto Tribale Tour 2019” estendendo dal palco un importante messaggio di accoglienza e integrazione sociale, con una finale a sorpresa.

fdhshgsgs

Dieci tavoli di lavoro e una quindicina di speakers di livello internazionale per confrontarsi sul futuro e, in particolare, per provare a rispondere alle principali sfide del nostro tempo, dal rapporto fra tecnologia, etica, natura e medicina alle nuove tendenze dell’arte.

Si è svolta nei giorni scorsi, nella Serra del Sole, a Matera, la conferenza internazionale “Open Future – The Conference”, organizzata dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 in collaborazione con Fiera Milano Media Divisione Business International, con il coordinamento del giornalista Carlo Antonelli.

L’obiettivo è stato quello di provare a individuare le parole chiave utili a indicare le strategie per le prossime capitali europee della cultura, ma anche a capire come la cultura può stimolare nuovi modelli di vita individuale e collettiva sul nostro pianeta.

I dieci tavoli di lavoro composti complessivamente da un centinaio di persone, nel corso di una intera giornata, hanno provato a raccogliere gli stimoli arrivati dagli speakers internazionali, individuando una serie di parole chiave che potranno rappresentare il cuore dei dossier delle prossime capitali europee della cultura, ma anche le fondamenta su cui costruire il futuro di Matera 2019.

Tanti gli stimoli arrivati dalle personalità di fama internazionale sia dal vivo che in collegamento video dagli angoli più disparati del mondo, intervistati da Carlo Antonelli.

E se Carolyn Christov-Bakargiev, direttrice del Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea e della Fondazione Francesco Federico Cerruti, si è soffermata sul concetto di tempo e su come cambia la sua percezione nel corso della storia, il giovane filosofo Federico Campagna ha parlato di necessità non tanto di immaginare il futuro, ma di ricostruire il passato perchè sarebbe l’unico modo di lasciare una eredità consapevole a chi verrà dopo di noi. La saggista e filosofa Ida Dominijanni ha rilanciato il tema del rapporto fra uomo e donna e di come i rispettivi ruoli si siano completamente rovesciati, mentre Stefano Gustincich, Vice Diretto di LifeTech e Direttore del Central RNA Laboratory - IIT Genova, ha raccontato come sia cambiato e come cambierà sempre di più e sempre più velocemente il rapporto fra etica e medicina. La virologa Ilaria Capua ha portato la sua testimonianza di impegno per una medicina a portata di tutti, mostrando il recente video #BeautifulScience realizzato dal Centro di Eccellenza One Health dell’Università della Florida con le voci di Andrea Bocelli e Giorgia per diffondere la passione per la scienza.

Fra gli altri numerosi interventi quello di Andrea Lissoni, nuovo direttore della Haus der Kunst di Monaco, dal 2014 Curator, Film and International Art presso la Tate Modern di Londra, che si è soffermato sulle nuove tendenze dell’arte contemporanea, e quelli di Matteo Pasquinelli, docente in Media Philosophy all’ University of Arts and Design di Karlsruhe, la cardiologa Victoria Delgado, Bettina Korintenberg, curatrice presso il ZKM - Center for Art and Media di Karlsruhe, il filosofo Emanuele Coccia, l’architetto e designer Paola Antonelli, Curatrice del dipartimento di Architettura e Design presso il Museum of modern art (Moma) di New York. Spazio anche all’esperto di design e comunicazione Stefano Mirti, che a Matera sta costruendo il documento sulla legacy di Matera 2019 attraverso la partecipazione di cittadini, operatori culturali e istituzioni, e al fotografo e film-maker Armin Linke che ha parlato della sua ricerca sull’Antropocene, confluita nella mostra di Matera 2019 “Blind Sensorium – Il Paradosso dell’Antropocene”. Sono quindi intervenuti i due artisti Francesco Urbano e Francesco Ragazzi che hanno mostrato esempi di arte che crea ambiguità e va contro le aspettative, e il fisico Roberto Battiston, già presidente dell’Agenzia spaziale italiana, che ha disegnato le nuove frontiere della ricerca spaziale mondiale.

Modello ed esperienze, cultura e politica, incontro e accoglienza sono solo alcune delle parole chiave emerse dai tavoli di lavoro.

fdhshgsgs

Verrà presentata giovedì 12 dicembre, alle ore 18.30, nell’Open Dome allestita in piazza San Francesco, a Matera, la collaborazione fra la Fondazione Matera Basilicata 2019 e Google Arts & Culture, grazie alla quale Matera 2019 sarà presente sulla piattaforma tecnologica sviluppata da Google per promuovere e preservare la cultura online.

La presenza della Fondazione sulla piattaforma, punta a valorizzare le storie ed i processi che hanno accompagnato le iniziative del 2019. "Anche in questo caso come per altre tantissime attività – afferma il direttore generale della Fondazione, Paolo Verri – Matera è la prima capitale europea della cultura a raccontarsi attraverso lo strumento della piattaforma Google. E a differenza di altre istituzioni che hanno valorizzato su questa piattaforma i patrimoni materiali del territorio, la Fondazione ha lavorato e si è concentrata sui processi, le storie, che hanno reso possibile questa esponenziale visibilità mondiale in ambito culturale. Quindi storie dedicate ai volontari, ai cittadini protagonisti delle produzioni culturali, agli artisti che hanno arricchito l'offerta culturale, le grandi mostre, le produzioni filmiche, la cava di tutte le musiche del mondo, il grande laboratorio di Matera 2019 (attività di Casino Padula, i tanti laboratori, Silent Academy, etc.), Matera sotterranea (le produzioni ospitate negli spazi ipogei), la città allargata (le attività a Piccianello, nel borgo La Martella, Serra Venerdì, le cave, la Murgia, il carcere, etc.), i Sassi come palcoscenico della capitale europea della cultura (Abitare l'opera, Open sound, Heritage Games, Matera alberga, etc.) le grandi co-produzioni (Rai Radio3, Teatro San Carlo, Teatro delle Albe, etc.), i murales di Matera 2019, e molto altro ancora".

L’incontro vuole condividere e mettere a sistema l'esperienza della collaborazione della Fondazione Matera-Basilicata 2019 con Google al fine di incentivare e coinvolgere anche nuovi stakeholder regionali, offrendo anche un momento di riflessione sull'importanza dell'uso delle nuove tecnologie e di nuove piattaforme di conoscenza per la promozione della cultura. La Basilicata, con il suo immenso patrimonio culturale e artistico dispone di moltissimo materiale da poter valorizzare attraverso questi nuovi strumenti di promozione.

L'incontro, incentrato sul tema del rapporto fra cultura e piattaforme digitali, sarà diviso in due parti. Nel corso della prima verrà presentata la collaborazione con Google attraverso interventi di Verri, Raffaella Pontrandolfi, Responsabile della Comunicazione Digitale della Fondazione, Marina Gemma, Team Digital Matera 2019, Lorenzo Ortona, Console Generale di San Francisco, Alberto Acito, Head – Foreign Investment Unit Consolato di San Francisco, Chiara Fauda Pichet, Google Arts & Culture Coordinator.

Nella seconda parte, alle 19.30, prenderanno la parola i rappresentanti di diverse Istituzioni interessate: Giampaolo D'Andrea, Consigliere del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e Assessore alla Cultura del Comune di Matera, Antonio Nicoletti, Direttore Generale dell'APT, Marta Ragozzino, Direttrice del Polo Museale della Basilicata, Michele Somma, Presidente della Camera di Commercio della Basilicata.

Nella mattina, dalle ore 10:00 alle 12:30, gli studenti del Liceo artistico di Matera, saranno protagonisti di un laboratorio con la youtuber Lucrezia Oddone, famosa sul web per le sue lezioni di italiano agli stranieri.

fdhshgsgs

Svelare i segreti nascosti nei materiali delle opere d’arte per conoscerle e conservarle oggi è possibile grazie a tecnologie portatili e non invasive.

Per il secondo appuntamento con le Lezioni di scienza organizzate dal CNR e dal Comune di Matera insieme alla Fondazione Matera Basilicata 2019 nell'ambito del progetto di Matera 2019 "Future digs", Costanza Miliani, Direttore dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, ci guiderà per mano attraverso musei, biblioteche, siti archeologici e centri di restauro europei all’interno del LABoratorio MObile del CNR (MOLAB).

“Arte e scienza on the road. Oltre i segreti dei colori” è il titolo dell’incontro che la vedrà protagonista venerdì 13 dicembre alle 18:30 a Matera nell’Open Dome di Piazza San Francesco (ingresso gratuito fino a esaurimento posti). Con lei scopriremo come e perché i Girasoli di Van Gogh si alterano, oppure come dipingevano le popolazioni pre-colombiane, fino a svelare il possibile ordine nascosto nella pittura di Jackson Pollock.

Dopo i saluti del Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, e del Direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Paolo Verri, ci sarà l’introduzione di Marta Rapallini della Segreteria Tecnica della Presidenza del CNR. Modererà l’incontro Giampiero Pepe dell’Università di Napoli Federico II & CNR SPIN.

fdhshgsgs

“ONDA. L’immobilità non esiste”: le mappature di volti umani e di itinerari geolocalizzati creano la musica per un’istallazione live performance

 

Il concetto di onda declinato in ogni suo significato è alla base dello spettacolo ideato dal collettivo MaterElettrica nell’ambito del programma ufficiale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019

 

Matera, Teatro Guerrieri, 13 dicembre 2019, ore 18:00 e 20:30

 

Indagare ciò che siamo attraverso i suoni, la loro natura e la loro origine, crearli attraverso i nostri tratti somatici e i nostri percorsi sulla terra, è l’idea alla base dello spettacolo ONDA. L’immobilità non esiste, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, prodotto da Fondazione Matera-Basilicata 2019, a cura dell’Associazione Musicale MaterElettrica, in collaborazione con SisInf Lab – Laboratorio Sistemi Informatici del Politecnico di Bari, Al Jalil Centro Studi Yoga e Meditazione e Cooperativa Synchronos Matera, che andrà in scena venerdì 13 dicembre al Teatro Comunale “Gerardo Guerreri” di Matera, in doppia recita alle 18 e alle 20.30.

 

Lo spettacolo unisce l’installazione audio/video e la performance teatrale e si compone di sette parti, all’interno delle quali sarà rappresentata l’onda intesa come movimento, vibrazione, energia, trasmissione di informazioni, suono, impulso cerebrale ed infine come fenomeno sociale. È attraverso l’onda che lo spettacolo racconterà la genesi del mondo, dal Big Bang sino all’universo stellato di cui l’uomo è parte integrante. Il Teatro Guerrieri sarà quindi allestito con un ledwall lungo 6 metri oltre che un sistema di speaker 8.1 per generare un effetto surround. Il pubblico sarà quindi al centro dell’azione scenica: dal suo ingresso in sala e per tutto lo spettacolo fornirà i suoni e ne ascolterà le elaborazioni attraverso il sound design curato da Gianpaolo Cassano, Antonio Colangelo e Mirko Macina.

 

Ogni scena, sia che si svolga sul palcoscenico che in platea, avrà come protagonista una o più forme d’arte: la voce (l’attrice Giovanna Staffieri), il canto (il soprano Yulyia Poleshchuk), la musica (Mike Applebaum, tromba e flicorno, l’Ensemble MaterElettrica), la danza (Francesco Nappa). Ogni forma si intreccerà con la trama e la combinazione degli elementi genererà geometrie diverse in relazione alla collocazione dei singoli elementi rispetto al pubblico, secondo la regia di Antonio Colangelo, Pietro De Ruggieri e Fabrizio Festa.

 

La musica, ideata da Tommaso Colafiglio e Fabrizio Festa, sarà in parte realizzata dal vivo, in parte riprodotta: le composizioni originali, eseguite dall’Ensemble di MaterElettrica insieme agli altri artisti, utilizzeranno i dati musicali generati nei mesi precedenti la messa in scena dalle applicazioni “Musica Humana” ed “Itaca”, realizzate da MaterElettrica in collaborazione con il Sisinf Lab del Politecnico di Bari.

 

Attraverso l’impiego di “Musica Humana” sono state realizzate melodie, accordi e sequenze accordali utilizzando la scansione di volti umani: partendo da un autoritratto digitale dell’utente e le sue scelte sull’uso dell’applicativo, si è generato il materiale musicale. L’esito finale è la risultante tra le proporzioni ottenute dalla mappatura dei parametri biometrici e fisiognomici e le scelte predeterminate dall’utente stesso. “Itaca”, invece, seguendo un itinerario percorso dall’utente e sfruttando la geolocalizzazione, genera in tempo reale una melodia frutto del percorso stesso.

 

Le composizioni musicali, le coreografie, le immagini saranno quindi il frutto di un’elaborazione di dati biometrici e geografici raccolti in precedenza attraverso gli applicativi, in cui volti e percorsi generano melodie e armonia. La polifonia che ne risulterà sarà, dunque, quella della vita. La vita intesa come movimento, come trasformazione, nell’intrecciarsi delle linee dei profili umani con le linee dei tragitti che compiamo ogni giorno o magari desidereremmo percorrere domani.

 

«L’Esistenza è vibrazione e senza vibrazione, non c’è esistenza – commenta Fabrizio Festa – Chi racconta vibra. Di conseguenza, non possiamo raccontare di ciò che c’era prima della vibrazione. La vibrazione è il nostro solo possibile spaziotempo. Pensare ad un inizio, implica pensare a ciò che c’è prima di quel punto. Quel punto però non è collocato in alcun luogo, perché prima di quel punto non c’era alcuno spazio dove collocarlo. Nel raccontare l’onda, raccontiamo la natura e il verso delle cose. Se siamo, come siamo, della stessa natura di cui sono fatti i sogni, allora siamo anche della stessa natura di cui sono fatti suoni, luci, vibrazioni, impulsi. Siamo moto ed energia, siamo rumore».

 

Per accedere allo spettacolo che già si annuncia sold out, è necessario il Passaporto per Matera 2019, con il quale si può partecipare a tutti gli eventi del programma ufficiale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, alcuni su prenotazione. Per consultare il programma di tutti gli eventi www.materaevents.it.

 

 

 

venerdì 13 dicembre 2019, ore 18.00 e 20.30

Matera, Teatro Guerrieri

 

ONDA

L’immobilità non esiste

 

Musiche di Tommaso Colafiglio e Fabrizio Festa

Regia di Antonio Colangelo, Pietro De Ruggieri, Fabrizio Festa

 

Tiziano Scarpatesti

Pietro De Ruggieri, Fabrizio Festa, Giuseppe Ranoia altri testi

Kiana Tajammolimmagini

Antonio Colangelo scenografia

Francesco Nappadanzatore e coreografo

Gianpaolo Cassano, Antonio Colangelo, Mirko Macina music e sound design

 

Giovanna Staffieri voce recitante

Yulyia Poleshchuk soprano

Mike Applebaumtromba e flicorno

 

MaterElettrica Ensemble

Nunzia Gargano piano / synth

Gianpaolo Cassano synth / theremin

Tommaso Colafiglio guitar / live electronics

 

Antonio Colangelo, Pietro De Ruggieri, Fabrizio Festa direzione artistica

Antonio Colangelo, Tommaso Colafiglio, Pietro De Ruggieri,

Fabrizio Festa, Mirko Macina, Simona Spinella ideazione e progettazione

Pietro De Ruggieri direttore di produzione

Nunzia Gargano assistente di produzione

 

Una produzione Fondazione Matera-Basilicata 2019 a cura di MaterElettrica

 

 

MaterElettrica è un collettivo nato all’interno della Scuola di Musica Elettronica e Applicata del Conservatorio “Duni” di Matera - Dipartimento Nuove Tecnologie e Linguaggi, e si dedica alla ricerca in ambito elettroacustico, alla performance e al design (Music e Sound Design) nei diversi settori legati alla produzione artistica e all’applicativo sonoro industriale. La diversificazione delle attività ha permesso a MaterElettrica di sviluppare da un lato un’articolata attività in settori che vanno del Music Design alla sonorizzazione performativa alla progettazione e realizzazione d’installazioni multimediali, dall’altro nel contesto della programmazione ed elaborazione di soluzioni digitali per le diverse esigenze, sia artistiche sia applicative, legate alla composizione musicale ed alla sonorizzazione. MaterElettrica è attivo tanto come ensemble, tanto come collettivo di produzione e ricerca in un fecondo intersecarsi tra arte e tecnologia. Ha realizzato produzioni per: L’Altro Suono Festival (Modena), Lugo Opera Festival, Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Festival Pergolesi Spontini (Jesi), Festival di Spoleto – Musica da Casa Menotti, SpazioMusica Festival (Cagliari), Pinacoteca Nazionale (Ferrara), Mysterium Festival (Taranto), Festival Duni (Matera), MUSMA Museo della Scultura Contemporanea (Matera), Rupextre Festival Matera, Polo Museale della Basilicata, Al Jalil - Centro Studi di Yoga e Meditazione, VisitMatera. Ha collaborato e collabora con: CDM Centro di Musica Contemporanea (Milano), D.E.R. Documentaristi dell’Emilia Romagna, Politecnico di Bari-SisInfLab, DAR Dipartimento delle Arti - Università di Bologna, Saul Saguatti - Basmati, Ethnos Film, Sonne Film, Minerva Scienza. www.materelettrica.it

 

 

 

Ufficio stampa

Walter Vitale, +39 3335243419

This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

fdhshgsgs

Si è concluso domenica 1 dicembre, con l'ultimo Gardentopia Day il progetto a cura di Pelin Tan per Matera 2019 sulla cultura del verde, con un grande successo in termini di partecipazione e il coinvolgimento delle comunità che hanno lavorato insieme al team, agli artisti e agli architetti per la creazione di un Cosmos of Ecologies. Tutti insieme, presso Casino Padula, nella sede di Open Design School, hanno reso viva una discussione aperta sull'arte, le pratiche di coltivazione e lo sviluppo sostenibile, che ha coinvolto storici dell'arte, agronomi, artisti e tutto lo staff di Matera 2019. Il progetto "Gardentopia: Cosmos of Ecologies" ha avuto varie fasi, tutte ambientate a Matera o in altre località lucane; è un progetto di arte socialmente impegnata e di design che si è sviluppato in varî giardini, sia a Matera che altrove in Basilicata. "La prima fase di questo progetto è stata attivata a settembre 2018, grazie ad un incontro organizzato con Sindaci e cittadini della Basilicata. L'obiettivo era sensibilizzare una migliore comprensione del futuro dei finanziamenti pubblici e delle potenzialità della relazione tra arte, design e coltivazione dei giardini. Da marzo 2019, sono stati sviluppati molti eventi che hanno coinvolto diversi luoghi della Basilicata". Il primo Gardentopia Day, a marzo, è stato dedicato a raccontare il progetto, mettendo l'accento sul fatto che non si tratta soltanto di piantare alberi e disegnare giardini con i residenti, ma piuttosto di creare nuove forme di coesistenza tra le comunità. "I significati simbolici legati alla coltivazione e al mondo delle piante sono l'indice di un problema più ampio: quello della giustizia climatica mondiale, nel contesto degli effetti sempre più visibili dell'Antropocene. Esso non si riduce certo agli effetti negativi causati dagli esseri umani sul paesaggio e il pianeta; all'interno di questo dibattito siamo costretti a ripensare anche la gerarchia e il coinvolgimento degli elementi umani e non-umani sulla Terra", ha spiegato la curatrice Pelin Tan.

Ecco tutti i numeri di Gardentopia

32 sono stati i giardini di comunità riattivati e riconsegnati alla collettività nell'ambito del progetto: Giardino dei MOMenti, Giardino Spighe Bianche, Giardino Agoragri, Giardino L'erba del vicinato, Giardino Namastè, Giardino Matera 2000, Giardino Casino Padula a Matera, Giardino Boschetto orizzontale a Potenza e giardini dei Comuni di: Barile, Bernalda-Metaponto, Campomaggiore, Castelsaraceno, Chiaromonte, Cirigliano, Irsina, Lavello, Maschito, Montemilone, Muro Lucano, Oliveto Lucano, Palazzo San Gervasio, Pietragalla, Pietrapertosa, Rapone, Rionero in Vulture, Salandra, San Costantino Albanese, San Mauro Forte, Sasso di Castalda, Stigliano, Vaglio, Vietri di Potenza;

Nei 26 Comuni coinvolti (Barile, Bernalda-Metaponto, Campomaggiore, Castelsaraceno, Chiaromonte, Cirigliano, Irsina, Lavello, Matera, Maschito, Montemilone, Muro Lucano, Oliveto Lucano, Palazzo San Gervasio, Pietragalla, Pietrapertosa, Potenza, Rapone, Rionero in Vulture, Salandra, San Costantino Albanese, San Mauro Forte, Sasso di Castalda, Stigliano, Vaglio, Vietri di Potenza).

 

18 gli artisti, architetti, progettisti provenienti dalla Basilicata, dall'Italia intera e da tutto il mondo quali: About a Worker (Francia), Anton Vidokle (Russia/USA), Atelier delle Vedure (Italia), Emily Jacir (Mediterraneo), Errands (Grecia), Jeanne van Heeswijk (Olanda), Leone Contini (Italia), Luigi Coppola (Italia), Martina Muzi (Italia), meson ro studio (Italia), Michael Leung (Hong Kong), Michela Pasquali (Italia),Nomeda & Gediminas Urbonas (Lituania/USA), Orti Alti (Italia), Otobong Nkanga (Nigeria, Belgio), Rirkrit Tiravanija (USA, Tailandia), Volumezero (Italia).

 

3800 le persone che hanno partecipato ai progetti di Gardentopia, 2850 alberi e piante messi a dimora,64 i laboratori attivati, 14 i giardini riqualificati, 13 gli orti dati in affidamento a singoli cittadini, 7 gli orti dati in affidamento alle scuole,14 gli interventi artistici (installazioni performative, teatro, danza, musica) realizzati, 4 gli incontri con tutti i Comuni e i giardini coinvolti (Gardentopia day 1, Gardentopia day 2, Viaggio Notte Verde, Gardentopia day 3), 4 le produzioni editoriali firmate dal progetto, 2 le produzioni di film originali by Gardentopia.



Gardentopia
Responsabile della Comunicazione:
Santa Nastro +39 3201122513 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

fdhshgsgs

Mercoledì 11 dicembre alle 18.30 nell’Open Dome allestita in Piazza San Francesco a Matera, verrà presentato “La forza silenziosa delle donne”, un documentario, a cura di CGIL FILCAMS, in collaborazione con la Fondazione Matera Basilicata 2019, che narra la storia e le tradizioni della Basilicata, attraverso gli occhi e le voci di 12 donne.

Un racconto della vita quotidiana, per consegnare uno spaccato, spesso trascurato, sulla condizione femminile: uno spaccato del mondo lavorativo lucano, dalla bracciante alla magistrata, dall'ostetrica alla prima sindaca donna, che raccontano le esperienze di vita, di lavoro e di emancipazione culturale per l’affermazione dei diritti civili e per la parità.

Saranno presenti le protagoniste del documentario, insieme a Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019, Manuela Taratufolo e Marcella Conese della CGIL.

Modererà l’incontro la giornalista Antonella Ciervo.

fdhshgsgs

Il cantautore Ron e i suoi grandi successi saranno gli ospiti speciali, il 14 dicembre alle 21:00, dell’inaugurazione di Essenza Lucano, lo spazio espositivo di Amaro Lucano, Essential Partner di Matera 2019, dedicato alla storia dell’azienda di Pisticci e al celebre Amaro.

Si tratta del secondo appuntamento musicale, dopo il primo di settembre con la cantante Teresa De Sio, organizzato nell’ambito del programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Rosalino Cellamare, in arte Ron (Dorno, 13 agosto 1953), è uno dei più importanti e amati cantautori italiani. La sua carriera inizia nel 1970 quando, non ancora diciassettenne, sale sul palco del Festival di Sanremo con "Pa’ diglielo a Ma’", conquistando da subito notorietà e favore del pubblico.

Negli anni ‘70, Rosalino mette le basi per la sua carriera: l’amicizia e la collaborazione con Lucio Dalla (si deve a lui anche la scelta del nome Ron), la stesura delle prime musiche (di Ron e Lucio, ad esempio, è “Piazza Grande”, che Dalla porterà a Sanremo nel 1972), gli album sperimentali, i concerti impegnati (tra cui il celebre “Banana Republic”, con Dalla e De Gregori nel 1979) e una parentesi nel cinema (“Lezioni private”, “In nome del Papa Re”, “L’Agnese va a morire”, “Turi e i Paladini”, “Mascagni”) formano l’artista e lo lanciano definitivamente nel mondo della musica italiana.

Costellata di grandissimi successi, la sua carriera continua a brillare e, in onore dell’amicizia con Lucio Dalla, nel 2018, Ron partecipa al 68° Festival di Sanremo con il brano inedito di Lucio Dalla "Almeno Pensami” dove vince il premio della critica "Mia Martini”, classificandosi al quarto posto. Segue l'uscita dell'album "Lucio!", un omaggio all'amico Lucio Dalla attraverso la reinterpretazione di 12 tra le sue canzoni più amate, che Ron trasforma in uno spettacolo che porta in giro nei migliori teatri.

Nel 2019 esce “Lucio!!”, il disco live registrato al Teatro Romano di Verona contenente 11 brani tra cui 9 duetti unici ed emozionanti interpretati con Ron dalle grandi voci di Fiorella Mannoia, Massimo Ranieri, Serena Autieri, Paola Turci, Ornella Vanoni, Gigi D'Alessio, Luca Carboni, Alice e Federico Zampaglione e due brani registrati in studio per l'occasione. Dall'album è stato estratto il singolo “Tutta la vita”.

Prestigiosa location della performance è Essenza Lucano, il nuovo spazio espositivo di Amaro Lucano che si lascia esplorare attraverso un’esperienza unica nel suo genere. Capace di far rivivere i 125 anni di tradizione, cultura, arte, usi e costumi, il visitatore viene immerso nella storia di Lucano, a partire dalla base del prodotto, le erbe, e della famiglia Vena, attraverso un’esperienza tecnologica con video e tool interattivi, volta a valorizzare il legame tra Amaro Lucano e la Basilicata.

Per accedere all’Opening Party è necessario il Passaporto per Matera 2019 e la prenotazione su Matera Events o presso l’Infopoint di Matera 2019. Sarà disponibile un servizio di autobus navetta per Pisticci Scalo da Matera centrale con partenza alle ore 19.45 e rientro alla fine dell’evento al costo di 5 euro. Per info e prenotazioni, rivolgersi a Ridola Viaggi, Via Domenico Ridola, 54 (MT) | 0835/314233 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. www.ridolaviaggi.it

L’appuntamento si svolgerà all’aperto, pertanto è consigliabile indossare abbigliamento comodo e caldo.

fdhshgsgs

 

Onda – Conversazioni

All’inizio fu l’onda. Lo spaziotempo

11 Dicembre 2019 ore 17:00 – MUSMA via San Giacomo, Matera

Ingresso gratuito

 

 

Per la terza ed ultima conferenza del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 Onda a cura di MaterElettrica, Francesco Fidecaro e Rosalia Stellacci si confronteranno sul concetto di spaziotempo tra l’antica filosofia dello yoga e le più recenti teorie nel campo della fisica. Nella precedente conferenza sulle onde gravitazionali si è visto come queste abbiano segnalato all’intero universo la fusione di due buchi neri, un evento invisibile anche al più potente dei telescopi normali pur irraggiando una enorme quantità di energia. Si tratta dell’importante risultato di una rivoluzione scientifica iniziata con il ventesimo secolo: prima con la Teoria Speciale della Relatività formulata nel 1905 da Einstein, poi con l’estensione alla Teoria Generale. E’ cambiata l’idea di spazio e di tempo e la forza di gravità è stata vista in una ottica nuova così come lo studio dell’evoluzione dell’Universo. Tutto questo è stato possibile con i progressi della strumentazione, frutto degli sviluppi della Meccanica Quantistica. Solo con misure di grandissima precisione si sono potuti osservare gli effetti più minuti descritti dalla nuova teoria, dalle onde gravitazionali alle fluttuazioni della gravità sul globo terrestre.

Nel corso dell'incontro verranno presentati i fatti sperimentali e le idee che hanno condotto alla Relatività Speciale e Generale, per poi descrivere come è cambiata la comprensione dello spazio e del tempo, fino a prevedere effetti in netto contrasto con l’esperienza comune. Infine verrà illustrato il legame concreto della Relatività Generale con attività che si affidano alla conoscenza dello spazio e del tempo, come la navigazione con il sistema GPS e la geodesia, cui contribuisce il Centro di Geodesia Spaziale di Matera, ma anche progetti rilevanti per la geologia, la geofisica e i terremoti.

L'incontro con Fidecaro e Stellacci cercherà di creare un ponte e un dialogo tra la filosofia occidentale e le filosofie orientali, tra le più recenti ricerche scientifiche e i contenuti delle antiche discipline olistiche, tra queste ultime e i credi religiosi di qualsiasi tradizione.

 

Francesco Fidecaro è Professore Ordinario di Fisica applicata all’Università di Pisa dove si è laureato. Allievo della Scuola Normale Superiore, ha svolto attività di ricerca in Fisica delle Alte Energie presso il CERN, per poi passare a occuparsi della rivelazione delle Onde Gravitazionali con l’interferometro Virgo, seguendo lo sviluppo dei sistemi di isolamento sismico e studiando l’influenza del rumore ambientale sulle misure. Attualmente si occupa della rivelazione di onde gravitazionali di bassa frequenza e del rumore proveniente dagli specchi di Virgo, originato dai film sottili usati per dare la riflettività richiesta. Dedica parte del suo tempo alle problematiche di inquinamento acustico da parte delle infrastrutture di trasporto.

 

Rosalia Stellacci dal 2012 è presidente del Centro Studi di Yoga e Meditazione Al Jalil Yoga e conduce corsi e seminari sulla fisica quantistica, la biofisica e lo yoga. Arrivata allo yoga attraverso lo studio della Fisica Applicata e della Meccanica Quantistica, tra il 2001 e il 2002 lavora negli Stati Uniti come ricercatrice presso l’istituto di ricerche sulle Onde Gravitazionali (LIGOLab – Caltech – MIT) predette da Einstein, dove, oltre che approfondire i suoi studi di fisica, segue anche corsi sulla filosofia dello yoga e dello zen e sull’influenza della coscienza sulla realtà, in seminari tenuti dai docenti della stessa università nella quale opera (Caltech – Pasadena _ CA).

fdhshgsgs

Saranno Moni Ovadia e Piergiorgio Odifreddi a chiudere il ciclo di appuntamenti pubblici legati alla grande mostra di Matera 2019 La poetica dei Numeri primi, coprodotta da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Polo Museale della Basilicata con la direzione scientifica dello stesso Odifreddi.

Martedì 10 dicembre alle 21:00 nell’Auditorium Gervasio, Ovadia e Odifreddi saranno protagonisti dell’incontro su “Ebraismo e Matematica. Dalla Bibbia alle medaglie Fields”, in cui ripercorreranno l'uso cabalistico che gli Ebrei hanno fatto nell'antichità dei numeri nella gematria, raccontando le storie dei più famosi matematici ebrei della modernità.

Nel Primo Libro dei Re si trova infatti un brano da cui sembra che gli Ebrei usassero 3 come valore di pi greco (approssimato invece dai Greci con il famoso 3,14), mentre il 25% delle medaglie Fields, l'analogo del premio Nobel per la matematica, sono andate a ebrei. I due esperti illustreranno quindi il percorso di un popolo che è partito in maniera tanto approssimativa nel campo della matematica, ed è arrivato a esserne l'avanguardia più avanzata. Ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione su MateraEvents o presso l’Infopoint di Matera 2019.

Nel pomeriggio, alle 18:30 nell’Open Dome allestita in Piazza San Francesco, Odifreddi racconterà il progetto La poetica numeri primi, una mostra che ha riscontrato un grande apprezzamento da parte del pubblico, in particolare di quello scolastico, non solo a Matera ma anche a Metaponto, tanto da essere prorogata anche nel prossimo anno. I visitatori potranno scoprire le opere esposte a Palazzo Acito a Matera fino al 20 gennaio 2020 e quelle presenti nel Museo Archeologico di Metaponto fino al 28 febbraio.

fdhshgsgs

“UCCELLI. Esercizi di miracolo” dal 9 al 16 Dicembre 2019

UCCELLI. Esercizi di miracolo
Dal 9 al 16 Dicembre, ore 18.00 e ore 21.00
MATERA - Palazzo del Casale
Il progetto “Clessidra. Il teatro a partire dai luoghi” - una produzione del Teatro delle Forche
- sbarca a Matera - Capitale Europea della Cultura 2019.
Dal 9 al 16 Dicembre, alle ore 18.00 e alle ore 21.00, presso il Palazzo del Casale, nei Sassi di
Matera, andrà in scena “UCCELLI. Esercizi di miracolo”, evento teatrale co-prodotto dal
Teatro delle Forche e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, nell’ambito del progetto di
Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Matera 3019”.
Accesso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione sul sito ufficiale
https://www.materaevents.it/events/view/teatro/4649/uccelli
Regia e drammaturgia di Gianluigi Gherzi. Direzione artistica e organizzativa di Erika Grillo.
Regia digitale e comunicazione visiva di Alessandro Colazzo. Con gli attori-autori Giorgio
Consoli, Andrea Dellai, Erika Grillo, Ermelinda Nasuto, Chiara Petillo e Fabio Zullino.
Disegno luci, scenografie e allestimenti: Walter Pulpito. Sonorizzazioni e allestimenti tecnici:
Angelo Piccinni e Vincenzo Dipierro.
“UCCELLI. Esercizi di miracolo” interroga la città contemporanea, nelle sue compressioni,
nelle sue linee di fuga, nelle sue linee di sogno e utopia.
All’interno del complesso architettonico del Casale cinque stanze. In ognuna gli spettatori
incontreranno una città possibile. Città dello spasso, dei corpi morti, della persuasione, delle
gabbie, del sogno di chi si muove e migra, del ritorno ai cerchi.
Fuori, c’è Matera. Le sue strade, il suo paesaggio, dove un attore e gli spettatori svolgeranno
insieme degli esercizi di utopia, esercizi di miracolo, esercizi d’immaginazione di un’altra
modalità dell’essere e dello stare.
Fuori dal Casale la promessa di un volo, con ali leggere da costruire tutti insieme e parole
nuove da far volare.
Peculiarità dell’evento teatrale, il coinvolgimento degli studenti delle scuole superiori di
Matera con un grande momento di confronto già prima della presentazione finale al
pubblico, nell’ambito del progetto “Matera 3019”, rientrante nel programma Education di

Matera 2019 e incentrato sull'ascolto delle parole e delle suggestioni dei giovani, lavorando
sul divario sempre più forte che loro vivono, fra il mondo virtuale del digitale e quello
corporeo del reale.
Sino al 6 Dicembre, a partire dalle parole che hanno guidato il lavoro di costruzione dei testi
e delle azioni teatrali dell’evento, centinaia di ragazzi dell’Istituto di Istruzione Superiore
“Emanuele Duni - Carlo Levi” Liceo Classico e Liceo Artistico e del Liceo Scientifico “Dante
Alighieri” di Matera saranno chiamati a esprimere visioni, suggestioni, desideri, utopie per
un nuovo volo individuale e collettivo che si rivolga alla città, quella presente e quella da
costruire insieme. Ogni attore-performer incontrerà un gruppo classe e farà incontrare il suo
lavoro con quello degli studenti, chiamati ad agire attivamente in una dimensione
performativa: con la loro presenza, con i loro corpi, con le loro voci, con gli oggetti che si
costruiranno insieme. L’esito di questo lavoro sarà un incontro e un riscontro all’esterno, in
forma di brevi performance urbane in piazze, mercati, luoghi abitati e importanti della “città
dei Sassi”. Ai ragazzi verrà anche proposto non solo di essere spettatori durante l’evento
teatrale “UCCELLI. Esercizi di miracolo”, ma – in piccoli gruppi – di partecipare attivamente al
momento conclusivo dell’evento insieme con il pubblico.
Un esercizio di cittadinanza teatrale che parte dal rapporto con un gruppo di artisti a lavoro,
per costruire una realtà di profonda comprensione dei temi trattati e delle scelte artistiche
compiute, per passare – in ultimo atto – dalla posizione passiva di chi solo può ascoltare a
quella attiva di chi riempie un evento artistico della propria presenza e della propria
intelligenza.

Matera, 4 Dicembre 2019

Teatro delle Forche
Il Teatro delle Forche è una compagnia pugliese che nasce a Massafra (TA) nel 1994,
costituendosi in Società Cooperativa nel 2000.
Il gruppo, oltre a produrre spettacoli, organizza rassegne e promuove incontri di formazione
e di ricerca teatrale, collaborando con reti, enti, associazioni e compagnie nazionali ed
internazionali, nonché con le istituzioni scolastiche.
Realizza spettacoli di teatro dei luoghi nei siti di interesse naturalistico e storico-artistico e
nelle periferie e conta al suo attivo numerosi allestimenti teatrali.
Dal 2010 gestisce il Teatro Comunale “Nicola Resta” di Massafra, sede di Residenza Artistica,
promuovendo lo spettacolo dal vivo contemporaneo e di teatro ragazzi.
La direzione artistica è di Giancarlo Luce, attore e regista.
www.teatrodelleforche.com
Progetto Clessidra “Il teatro a partire dai luoghi”
Il progetto nasce nel 2014 nella località Marina di Chiatona (Massafra, TA), ideato e curato
dall’attrice Erika Grillo come un’indagine mirata a ricercare e ridefinire la memoria storica
individuale e collettiva di una piccola comunità. Il progetto Clessidra, avvalendosi di attori

professionisti e affidando di anno in anno la conduzione della residenza artistica a un regista
affermato, attraverso il mezzo del Teatro sperimenta poetiche innovative, che ambiscono a
coinvolgere, assieme ai luoghi, il sistema di relazioni che questi stessi luoghi ospitano.
Protagonista dell’intervento è il rapporto con il paesaggio. Il lavoro di creazione collettiva
consiste nel mettere il proprio corpo, le proprie parole, in rapporto con un luogo, capendone
tutte le possibilità, senza usarlo come “scenografia naturale”, ma restituendo al paesaggio lo
statuto di protagonista all’interno dell’azione teatrale. Attraverso il rapporto tra proposta
testuale, paesaggio e presenza del pubblico itinerante, si costruiscono le partiture d’azione
dei singoli attori, che poi vengono montate a livello registico in un evento teatrale unico nel
suo genere. 
www.clessidrateatro.it #clessidrateatro

CREDITS
Il progetto CLESSIDRA è una produzione del Teatro delle Forche.
Giancarlo Luce_direzione artistica Teatro delle Forche
Erika Grillo_direzione artistica e organizzazione progetto CLESSIDRA
Gianluigi Gherzi_regia e drammaturgia
Erika Grillo_assistente alla regia
Alessandro Colazzo_regia digitale e comunicazione visiva
Con gli attori-autori dal progetto CLESSIDRA_ Giorgio Consoli, Andrea Dellai, Erika Grillo,
Ermelinda Nasuto, Chiara Petillo, Fabio Zullino
Walter Pulpito_disegno luci, scenografie e allestimenti
Angelo Piccinni e Vincenzo Dipierro_sonorizzazioni e allestimenti tecnici
Francesca Piccolo_ufficio stampa e promozione
Lilia Carucci e Francesca Greco_segreteria di produzione
Mariella Putignano_amministrazione
Claudia Fuggiano_segreteria amministrativa
Un ringraziamento speciale a: IAC – Centro Arti Integrate, Vincenzo Madaro e Il Serraglio –
ass. culturale, Marcello Santantonio e Makera – cooperativa sociale, La Factory –
Handmade in Italy, Daniela Scapin e Andrea Semplici, Giuseppe Grillo e Giovanna Lo Gatto.

fdhshgsgs

La storia non è soltanto un insieme di date, ma un archivio di fatti, eventi, memorie individuali e collettive. Memorie che raccogliamo nelle forme più disparate, dalle carte degli archivi ad oggetti di collezioni, a video e registrazioni delle memorie orali che ci riportano immagini e voci del passato.

Su questo si interroga la mostra di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 "Scuole tra passato e futuro" che si inaugura domani, 10 dicembre, alle 10:30 presso Ipogei di Piazza San Francesco D'Assisi, visitabile fino al 31 Dicembre (dal martedì alla domenica, ore 09.30 – 13.00 ; 15.30 – 20.00). Ingresso gratuito.

La mostra raccoglie i lavori realizzati dai ragazzi delle oltre 70 scuole lucane coinvolte nei progetti di Matera 2019 “19 Scuole X 19 Archivi” e “Patrimonio In Gioco”, sostenuti dalla Dileo Pietro SpA, School Partner di Matera 2019. Attraverso gli occhi degli studenti viene rianimato il rapporto fra passato e presente, immaginando un futuro costruito sulle memorie di chi vi ha abitato.

Con il progetto Patrimonio in Gioco, è stato chiesto alle scuole elementari e medie inferiori di costruire storie ed oggetti, utilizzando nel primo caso il coding per creare cartoni animati basati su figure femminili che si sono distinte nella tradizione popolare autoctona e, nel secondo caso, la stampa 3D per rielaborare in chiave moderna gli oggetti della tradizione locale.

Attraverso 19 scuole x 19 archivi, invece, i ragazzi delle scuole superiori hanno immaginato il futuro a partire dal patrimonio dei nostri archivi, cui è dedicato il progetto di Matera 2019 I-DEA. Per raccontare la loro scoperta, i ragazzi hanno usato strumenti a loro vicini, la scrittura creativa, il video, il fumetto, indagando memorie profonde, dalle prime emigrazioni alla condizione femminile, dalle riforme agrarie alla costruzione di nuovi insediamenti, fino ai primi documentari dell'antropologia italiana filmati nella terra lucani.

“La mostra dedicata ai lavori fatti con i ragazzi – sottolinea Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019 - è un modo per interrogarci su cos'è per noi e per le nuove generazioni la memoria, e chiederci se sta cambiando il modo di catalogare e immaginare il passato, se l’enorme quantità di dati che il mondo digitale ci riversa quotidianamente sta cambiando il nostro modo di ricordare ed archiviare, se le giovani generazioni iniziano a ricordare in forme diverse da quelle delle persone più adulte. Siamo forse ad una svolta cruciale, nel mondo occidentale, nel nostro modo di percepirci e raccontarci: questo è un piccolo passo per prendere coscienza del cambiamento ed interrogarci consapevolmente sul futuro”.

«Per la nostra azienda è stato un onore affiancare Matera – dichiara Francesco Altieri, presidente della Dileo Pietro SpA– durante questo storico anno. Con il ruolo di school partner, abbiamo apprezzato le tante attività sviluppate da migliaia di bambini e adolescenti finalizzate alla scoperta, in un'ottica nuova, del concetto di patrimonio. Concetto che da sempre ispira le scelte della Di Leo, impegnata a far rivivere 'tutto il buono di una volta', cioè quel patrimonio di tradizione, genuinità e artigianalità che si tramanda da centinaia di anni. La mostra inaugurata oggi ospita, tra i vari progetti che hanno coinvolto le scuole del territorio, anche alcuni innovativi prototipi di biscotto stampati in 3D e ispirati a Matera 2019, ora all'esame del nostro ufficio marketing».

fdhshgsgs

Prederanno il via l’8 dicembre a Casino Padula i laboratori di ricerca e co-progettazione "XYZ 2019" frutto della chiamata pubblica lanciata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e La Scuola Open Source nell'ambito del progetto Matera 3019, dedicato all'ascolto delle parole e delle suggestioni dei giovani, che lavoreranno per generare una piattaforma digitale e un processo di community development attraverso la cultura.

Sul sito http://www.lascuolaopensource.xyz/xyz-hbfs sono disponibili i nomi e le biografie dei giovani selezionati da tutta Italia che parteciperanno ai laboratori fino al 15 dicembre, con l’obiettivo di creare, insieme alla Open Design School di Matera 2019, uno strumento con i seguenti obiettivi: raccogliere, misurare, sistematizzare e valorizzare quanto fatto durante Matera 2019; connettere tutte le persone che hanno partecipato alle attività, promuovere l'auto-organizzazione e la collaborazione; costruire un ecosistema di possibilità per la produzione culturale indipendente anche attraverso la condivisione dei mezzi di produzione.

La restituzione pubblica delle attività svolte durante i laboratori si svolgerà domenica 15 dicembre alle 17:30 presso l’Open Dome allestita in Piazza San Francesco. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

fdhshgsgs

Con l’iniziativa “Open Factory” alcune delle imprese del territorio che sostengono il percorso di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, aprono le proprie porte alle scuole, per raccontarsi e condividere competenze, saperi, patrimoni tecnici e scientifici che contraddistinguono le loro produzioni.

Il 10 dicembre la Di Leo Biscotti, school partner di Matera 2019, mette a disposizione una visita guidata presso il suo stabilimento. Durante la visita verranno illustrati i risultati dei laboratori per la produzione di prototipi di biscotti con stampante 3D realizzati a novembre con gli allievi delle scuole Minozzi-Festa di Matera e Lorenzo Milani di Potenza.

Il 12 e 16 dicembre 2 classi dell’Istituto Professionale Isabella Morra di Matera visiteranno lo stabilimento di produzione Calia Italia, Comfort Supplier di Matera 2019.

L’11 e 17 dicembre gli allievi dell' ITCG Olivetti potranno esplorare il Centro di Geodesia Spaziale di Matera, gestito da Telespazio-Asi, project partner di Matera 2019.

fdhshgsgs

Una linea orizzontale proiettata sui tremori dello schermo. All'improvviso, per caso, la linea si moltiplica drasticamente come per scaricare la sua energia immanente. Allo stesso modo, quando l’artista giapponese Hiroaki Umeda trema sul palco, l'energia nascosta trattenuta nel suo corpo viene trasmessa dal bacino alla colonna vertebrale, alle braccia e, infine, allo schermo digitale situato nella parte posteriore, in cui l'energia viene visualizzata attraverso linee curve che ricordano una corona solare. Quando cascate e fiumi vengono osservati da lontano, sembrano mantenere forme statiche; tuttavia, se si esegue lo zoom sugli stessi oggetti a livello microscopico, si nota che essi sono costituiti da movimenti incessanti come gonfiori, onde, vortici e correnti incrociate. Sulla base di questo concetto creativo, Umeda reinterpreta le particelle nello spazio non come molecole statiche ma piuttosto come "particelle attive (o punti di massa)"; e, visualizza, nello spazio, la "forza intenzionale" che le particelle nascondono.

L’unione dei linguaggi della danza e dell’arte digitale è alla base della performance “Intensional Particle”, ideata e messa in scena dall’artista nipponico Hiroaki Umeda, che andrà in scena, nell’ambito dell’Open Culture Festival di Matera 2019, l’8 e il 9 dicembre alle 19:00 e alle 21:00 presso il Cinema Comunale Guerrieri (Ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione su MateraEvents o in Infopoint).

Sul palco, le forze corporee, fotiche e sonar convergono a velocità esponenziale e, ad un certo punto, raggiunge il punto critico dell'energia. Le forme transitorie di particelle digitali che evocano immagini di dissoluzione di solidi, sublimazione di liquidi e algoritmi di trasferimento di calore, si sincronizzano e si sintetizzano con i movimenti di Umeda, producendo un intero universo che danza come un organismo vivente. Il pubblico vivrà una realtà digitale satura di "stabilità instabile": le linee di flusso impetuose svaniscono dopo un minuto e la cascata luminosa si vaporizza dopo un secondo. Come per incarnare l'estetica effimera alla base della performance, sul palco le forze invisibili vengono alla ribalta e l'universo visivo sprofonda alla vista. Tuttavia, il residuo di calore ancora bollente dopo l'esperienza del sovraccarico informativo rimarrà a lungo nei corpi del pubblico.

Hiroaki Umeda è un coreografo e un artista multidisciplinare riconosciuto come una delle figure di spicco della scena artistica giapponese d'avanguardia. Sin dal lancio della sua compagnia S20, le sue performance di danza sottili ma violente hanno girato il mondo ottenendo il plauso del pubblico e della critica. Il suo lavoro è riconosciuto per la metodologia artistica altamente olistica con un forte background digitale, che considera non solo elementi fisici come la danza, ma anche componenti ottici, sonori, sensoriali e, soprattutto, spaziotemporali come parte della coreografia. A partire dal suo profondo interesse per la coreografia di tempo e spazio, Umeda ha diffuso il suo talento non solo come coreografo e ballerino, ma anche come compositore, lighting designer, scenografo e artista visivo.

Nelle stesse giornate, sullo schermo istallato in Piazza Vittorio Veneto, verranno trasmesse (negli orari 18.30 - 18.40, 20.30- 20.40, 21.45 - 21.55), le animazioni audiovideo dell’artista Ryoichi Kurokawa, che presentano all'osservatore motivi visuali e sonori apparentemente casuali e caotici, rivelando ad uno sguardo più attento abbinamenti di elaborati modelli astratti, sviluppati a partire dalla riflessione dell'artista sui temi della sensazione e della percezione. Le animazioni fanno parte del progetto “ground.alt”, frutto di una collaborazione tra Kurokawa e il regista e cameraman belga Daniel Demoustier. L'opera vuole proporre un nuovo approccio alle immagini di guerra e di disastri naturali, focalizzandosi sul paesaggio, abbandonato dall'uomo a causa degli sconvolgimenti occorsi.

Le iniziative sono organizzate con il sostegno dell'EU Japan Fest e della Japan Foundation. 

fdhshgsgs

Nelle giornate dell’8 e del 10 dicembre per la quarta grande mostra di Matera 2019, Blind Sensorium. Il paradosso dell'Antropocene di Armin Linke, ci sarà un programma pubblico con presentazioni e workshop, realizzato grazie al Goethe Institute di Napoli e il Ministero Federale degli Affari Esteri di Berlino.

L’8 dicembre dalle 10:00 alle 18:30 presso il Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola che ospita la mostra, si alterneranno una serie di presentazioni frontali in lingua inglese, tenute da artisti, attivisti, scienziati e ricercatori che indagano l’Antropocene.

Fra gli altri interverranno Armin Linke, fotografo e filmmaker; Colin Waters, segretario dell'Anthropocene Working Group; Bettina Korintenberg, curatrice dello ZKM | Center for Art and Media Karlsruhe; Daniel Irrgang, coordinatore della Masterclass di Bruno Latour alla HfG di Karlsruhe; 10 ricercatori della Masterclass di Bruno Latour alla HfG di Karlsruhe; xtro realm, un collettivo di artisti ungherese divulgatori di teorie ecologiste; Studio Obelo, curatrici del programma education della mostra Blind Sensorium. Alle 18.30 nell’Open Dome allestita in Piazza San Francesco verrà presentato il catalogo della mostra, composto da due volumi. Le iniziative della giornata sono sempre a ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti.

Il 10 dicembre, sempre presso il Museo Ridola, si svolgeranno invece una serie di laboratori aperti al pubblico. Dalle 10:00- 13:00 si lavorerà con lo Studio Obelo per la produzione di un Manifesto dell'Antropocene; dalle 14:30 – 18:30 con i ricercatori della masterclass di Bruno Latour alla HfG di Karlsruhe si esplorerà il tema dell'Antropocene da un punto di vista artistico. Ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione al seguente indirizzo: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. .

fdhshgsgs

Si terrà dal 8 al 20 dicembre a Matera nell’ambito dell’Open Culture Festival della Capitale Europea della Cultura 2019, la prima rassegna decentrata di opere della sezione Venice Virtual Reality e di Biennale College Cinema – Virtual Reality, provenienti dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.

 

La rassegna, che presenta 10 opere di Virtual Reality e che si tiene negli spazi degli Ipogei Motta (Via San Bartolomeo), è organizzata dalla Biennale di Venezia e dalla Fondazione di Partecipazione Matera-Basilicata 2019, costituita per attuare le linee di intervento per Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione sul sito www.materaevents.it o presso l’Infopoint di Matera 2019.

 

Venice Virtual Reality è la prima competizione assoluta di opere in Realtà Virtuale (VR), che dal 2017 si svolge durante la Mostra Internazionale d’arte Cinematografica, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.

 

Biennale College Cinema – Virtual Reality è il progetto che dal 2017 seleziona ogni anno team formati da un regista e un produttore giovani che lavorano allo sviluppo di progetti di Realtà Virtuale, supportandoli nel loro percorso, che vengono poi presentati alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

 

La rassegna decentrata di Matera presenta 10 opere di Virtual Reality provenienti dalla 76. Mostra del Cinema 2019 e dalla 75. Mostra del Cinema 2018, e in particolare:

 

Venice Virtual Reality della 76. Mostra /
In competizione:

BATTLE HYMN; Yair Agmon, Israele, 2019, 11’

BLACK BAG; Qing Shao, Cina, 2019, 12’

DAUGHTERS OF CHIBOK; Joel Kachi Benson, Nigeria, 2019, 11’

GHOST IN THE SHELL: GHOST CHASER; Hiroaki Higashi, Giappone, 2018, 8’

PASSENGER; Isobel Knowles, Van Sowerwine, Australia, 2019, 10’

THE WAITING ROOM VR; Victoria Mapplebeck, Regno Unito, 2019, 16’

VR FREE; Milad Tangshir (Iran), Italia, 2019, 10’

 

Biennale College Cinema Virtual Reality

WHISPERS; Jacek Nagłowski; Patryk Jordanowicz, Polonia, 2019, 21’

 

Venice Virtual Reality della 75. Mostra
Biennale College Cinema Virtual Reality

ELEGY; Marc Guidoni, Francia, 2018, 30’

METRO VEINTE: CITA CIEGA (4 FEET: BLIND DATE); María Belén Poncio, Argentina, 2018, 17’

 

Le attività formative dei progetti Biennale College Cinema – Virtual Reality ottengono un importante finanziamento dal Programma MEDIA – Europa Creativa della Commissione europea – Direzione Generale Connect. Tale contributo si aggiunge al sostegno che il Programma MEDIA ha dato allo sviluppo del Venice Production Bridge.

 

La 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica si è tenuta al Lido di Venezia dal 28 agosto al 7 settembre 2019. La prossima 77. Mostra si terrà dal 2 al 12 settembre 2020.

 

 

 

Per ulteriori informazioni

Ufficio Stampa Biennale di Venezia

Tel. +39 041 5218 - 857/859

www.labiennale.org

Facebook: La Biennale di Venezia

@twitter.com/la_Biennale

Instagram: la_biennale_di_venezia

fdhshgsgs

Sono passati 6 anni da quel 6 settembre del 2013 quando tutti i sindaci della Basilicata si diedero appuntamento nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi per sostenere la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura e per scattare la foto di gruppo che sarebbe poi finita nel primo dossier “Together”. Oggi tutti i sindaci della Basilicata si sono rivisti nello stesso luogo, anche questa volta tutti con la fascia tricolore, per chiudere simbolicamente il progetto “Capitale per un giorno” voluto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 in collaborazione con l’Anci Basilicata.

All’incontro hanno partecipato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, il vicepresidente della Regione Basilicata, Francesco Fanelli, il sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, il presidente e il segretario generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce e Giovanni Oliva.

Dopo i saluti di Marta Ragozzino, direttore del Polo museale della Basilicata, è stato presentato un video realizzato dalla Tgr Basilicata, con il quale si racconta in sintesi il significato di Capitale per un giorno. “E’ stata una esperienza straordinaria – ha detto Oliva – perché ha consentito a tutti i Comuni della Basilicata di produrre progetti di qualità coerenti con il programma di Matera 2019 e, soprattutto, di diventare una vera e propria comunità. Per l’impegno profuso i comuni lucani meritano di essere capitale non solo per un giorno ma per sempre”.

Ma il progetto “Capitale per un giorno” non è l’unico che ha visto coinvolti i comuni lucani, come ha spiegato Massimiliano Burgi, referente per la Fondazione della dimensione città e cittadini. “Penso soprattutto – ha detto Burgi – al grande programma delle residenze che si è sviluppato intorno a due iniziative su base regionale, Gardentopia e Altofest. Nel primo caso abbiamo messo in relazione la riqualificazione di aree verdi dismesse con artisti di fama internazionale, nel secondo caso abbiamo invitato i cittadini a mettere a disposizione di numerosi artisti le loro abitazioni per produrre spettacoli “human specific”. In ambedue i casi abbiamo coinvolti complessivamente una trentina di comuni”.

All’incontro odierno hanno partecipato anche i sindaci di Isola Capo Rizzuto e di Calitri che sono diventati capitale per un giorno nell’ambito del progetto “Trenodia” curato da Mariangela e Vinicio Capossela.

Dopo l’intervento del vicepresidente della Regione Basilicata, Francesco Fanelli, il sindaco di Matera si è soffermato sull’emergenza occupazione. “Sono davvero grato a tutti i sindaci della Basilicata – ha detto de Ruggieri – per aver compreso fino in fondo il nostro cammino. I sindaci sono dei veri e propri missionari che impiegano il loro tempo per far guadagnare ai comuni quello che io chiamo profitto sociale, ovvero la possibilità per i cittadini di vivere nella piena coesione e condivisione. Un obiettivo non facile in una terra come la nostra dove manca il lavoro. Occorre il massimo impegno di tutti per rafforzare le possibilità occupazionali dei nostri giovani e ridurre il rischio spopolamento molto forte nei nostri piccoli comuni”.

Il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, nel ripercorrere il tragitto che ha portato a “Capitale per un giorno” ha sottolineato “lo straordinario impegno di tutti i sindaci che ha prodotto risultati molto al di là delle pur ambiziose previsioni. E’ stata un’occasione per migliorare la qualità delle proposte incentivando la produzione di eventi originali e interpellando la scena creativa locale e nazionale. Voglio rimarcare, infine, non solo l’impegno dei singoli sindaci, ma anche quello di alcuni comuni che si sono messi insieme creando reti molto interessanti anche per il futuro”.

La giornata si è conclusa con l’intervento del ministro Lamorgese: “Voglio ringraziare tutti i sindaci lucani per essere qui oggi. Lo dico sempre: il ministero dell’Interno deve essere la casa dei sindaci, deve avere un ruolo di ascolto e di confronto. Oggi vedo con soddisfazione che è la Basilicata una regione sempre più conosciuta. Un traguardo reso possibile dal lavoro di squadra fatto in questi anni. Il fatto che siamo tutti qui presenti e vedere tutte le fasce tricolori sono motivi di grande orgoglio. Nel decreto fiscale abbiamo aumentato l’indennità dei sindaci. Solo un piccolo segnale, ma tante altre cose faremo per valorizzare il ruolo dei comuni”.

Subito dopo il presidente della Fondazione e il ministro hanno consegnato l’attestato di partecipazione al progetto “Capitale per un giorno” a tutti i sindaci presenti. Inoltre, tutti i sindaci hanno colto l’occasione anche per firmare il “Manifesto della comunicazione non ostile”, una carta che elenca dieci princìpi utili a migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in Rete. Il Manifesto della comunicazione non ostile è un impegno di responsabilità condivisa. Vuole favorire comportamenti rispettosi e civili. Vuole che la Rete sia un luogo accogliente e sicuro per tutti.

Al termine foto di gruppo con il ministro Lamorgese.

fdhshgsgs

Si è parlato anche di Matera 2019 ieri a Bruxelles, presso l’edificio Altiero Spinelli, durante l’audizione pubblica “Le Capitali Europee della Cultura: impatti, sfide e prospettive” davanti alla Commissione per la cultura e l’istruzione del Parlamento Europeo.

All’incontro, moderato dalla Presidente della Commissione Sabine Varheyen, che è stata in visita a Matera insieme ad altri eurodeputati a fine ottobre, sono state raccontate le esperienze di precedenti Capitali Europee della Cultura come Donostia / San Sebastian 2016, Pilsen 2015, Pécs 2010, Riga 2014 e quella in fase di chiusura di Matera 2019.

A parlare del percorso di Matera 2019 è stata la manager sviluppo e relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019, Rossella Tarantino, che ha illustrato come una piccola città del Sud abbia voluto lanciare la sfida di produrre cultura coinvolgendo i suoi cittadini e facendo dialogare i creativi locali con gli artisti internazionali. “Un’esperienza raccolta nel Manifesto della co-creazione in fase di produzione – ha detto Tarantino - e che sarà presentato al Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, il 20 dicembre in occasione della cerimonia di chiusura dell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura. Una buona pratica, quella di unire locale e globale, da suggerire anche alle future città Capitali”.

Nel corso dell’audizione, Tarantino ha sottolineato anche l’esigenza, condivisa da diverse Ecoc, di creare una rete strutturata e ufficiale delle Capitali Europee della Cultura, funzionale sia a condividere e scambiare esperienze che a promuovere e comunicare i progetti delle diverse città a livello internazionale.

fdhshgsgs

FINO AL 20 GENNAIO, L'ULTIMA TAPPA DI I-DEA: ABITARE GLI ARCHIVI: VITA, MOVIMENTO, RACCOLTO. ASPETTANDO IL FILM DI LIAM GILLICK SU PELIN TAN

Il 9 dicembre alle ore 18 evento collaterale con la installazione Ripetizione Spaziata di Giulia Bruno

SCARICA LE IMMAGINI E I VIDEO DI I-DEA QUI https://we.tl/t-MsTjUYc5WX

 

 

Parla di musica, sottoculture, architettura, migranti il quinto e ultimo appuntamento per I-DEA, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sul tema dell'archivio, inaugurato il 29 novembre (fino al 20 gennaio 2020) presso Cava Paradiso. Intitolato

Abitare gli archivi: Vita, movimento, raccolto è a cura di Pelin Tan & Liam Gillick, curatrice e artista di fama internazionale.

 

La mostra attinge a una ricca mole di archivi e di casi-studio per intrecciare vicende, ufficiali e non, incentrate sul tema dell'abitazione, vicende accomunate dall'impulso che le ha generate: la volontà di cambiare la società da cima a fondo, nel micro come nel macro. Si scrive così una microstoria dell'Italia del dopoguerra osservata dalla prospettiva della Basilicata. Queste storie non sono slegate l'una dall'altra. La mostra si sofferma sui temi del quotidiano, delle condizioni di lavoro e del vissuto di un luogo e di una comunità partendo dalla riforma agraria del 1950 e dall'esodo dai Sassi verso quartieri di nuova costruzione edificati a partire dai decenni successivi, passando attraverso la loro ri-occupazione da parte degli attivisti extraparlamentari di sinistra negli anni '70 e arrivando all'odierno afflusso di migranti dal Mediterraneo. La presenza del passato nel contemporaneo è indagata con l'intento di comprendere in che modo il primo sia archiviato e in che modo possa essere de-archiviato in funzione di una narrazione futura delle nostre storie condivise. Percorrendo i corridoi della mostra lo spettatore può scoprire le immagini dei concerti organizzati dagli istituti liceali locali, invitando cantanti come Patty Pravo o i New Trolls, negli anni '70, ma anche la storia del movimento sociale e politico Malve, in una intervista a cura di Pelin Tan ad uno dei membri fondatori, Rita Montinaro, fino all'analisi delle condizioni dei migranti in Basilicata documentate attraverso gli scatti, i documenti, i video dell'Osservatorio Migranti Basilicata.

 

 

Il 9 dicembre alle ore 18 presso Cava Paradiso, evento collaterale della mostra I-DEA, si inaugura inoltre Ripetizione Spaziata, installazione sul tema degli archivi e sul linguaggio dell'artista Giulia Bruno. "Il linguaggio risente di un territorio, di una Storia, di una letteratura, di un movimento, di una appartenenza, spiega la Bruno. Il linguaggio diventa una funzione tecnologica". In un territorio come la Basilicata, per Storia, per conformazione, per forma si sono verificati movimenti migratori di varia natura che rendono, articolano, muovono e supportano una loro specificità, peculiarità e identità. Il movimento di spostamento dai "Sassi" e il connesso processo di alfabetizzazione, e in un contesto semanticamente diverso il movimento di migrazione che ha dato origine alle comunità arbëreshë sono tutti noti e straordinari fenomeni linguistici del territorio. L'incontro porta ad una costruzione di modelli condivisi di comunicazione, la spinta umana allo spostamento non si esaurisce mai, i flussi globali cambiano nel tempo e diventano flussi di dati, che arrivano a cambiare un linguaggio anche in assenza di movimento. non sono movimenti casuali ma portano ad una oggettività e all'analisi di un processo, di uno svolgimento. L'installazione attinge da vari archivi: quello personale dell'artista, l'archivio Nicola Scaldaferri, l'Atlante Linguistico Italiano, tra gli altri.

 

L'allestimento della mostra è a cura di Elisa Giuliano, Martha Schwindling e Antonio Elettrico per Open Design School.

 

 

 

 

 

I-DEA: Abitare gli archivi: Vita, movimento, raccolto

Opening (accesso senza Passaporto) fino al 20 gennaio 2019

 

Cava Paradiso – Contrada La Palomba

SS7 Matera, 75100

Accesso tramite Passaporto Matera 2019, acquistabile anche presso Cava Paradiso

 

 

Responsabile della Comunicazione:

Santa Nastro - +39 3201122513 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

www.ideamatera.eu

www.matera-basilicata2019.it

Subcategories

The cultural projects contained in the “Ancient Future” section allow for a careful reflection on the millennia-long relationship of humanity with space and the stars. By retracing the steps of Pythagoras, one of the region’s most illustrious residents , it explores the ancient universal beauty of mathematics. At the same time, the infinite possibilities of dialogue between man and nature will be analysed, through concerts and visits to spiritual places - such as rock-hewn churches - or places of cosmological interest - such as the Space Geodesy Centre- . Very old practices and new life models will be put on trial, hypothesizing new development models for the coming decades.

As in many other European cities, Matera’s relationship with modernity is conflicting. Twenty-five years after the inclusion of the “Sassi”, once a “national shame”, in the UNESCO World Heritage list, the city is still trying to come to terms with its physical identity. The section of the program called “Continuity and Disruptions” represents an opportunity to develop a collective therapy and the possibility to face not only the shame of the city itself but also its multiple forms at the European level. These range from increasing social inequalities, to the resurgence of racism, the inability of many European countries to offer a future and hope to their youth and the drama of the exodus of desperate people fleeing the ongoing wars in Africa and Asia. Matera 2019 will be an opportunity to witness the beauty of the city, not only in theatres and museums, but also in the spaces we live in everyday.

The theme “Reflections and Connections” starts from the classic Latin motto, later adopted by Lorenzo de’ Medici, “Festina lente” (make haste slowly). We must rediscover the value of time and slowness, distance ourselves from the hegemony of the immediate present and take a step back from the accelerated pace that marks life in the 21 st Century. The cultural program also intends to prove that art, science and widespread practice of cultural citizenship can represent, throughout Europe, the catalysing elements of a new, revolutionary model of community rooted in the “practice of daily life”. The physical environment of Matera encourages us to rethink things “ab initio” and to consider crucial questions and fundamental values.

Starting from the irrepressible utopian tension in the history of Matera, the theme “Utopias and Dystopias” intends to test new innovative schemes that represent a challenge to preconceptions about the cities of the South including that tourism is the only way to achieve economic stability, technology is the only model of mediation possible for relationships, industrial monoculture is the only opportunity for development and that food and wine are the main identifiers of a territory. There is a need for a profound change of mentality, which goes beyond fatalistic attitudes, amoral familism, and the opacity of information and management of public affairs, which have often hindered the renewal of Southern Italy. Through a series of urban and rural games and sports, Matera will be transformed into a terrain on which we can imagine possible alternatives to the realities that we take for granted.

The “Roots and Routes” section precisely explores the extraordinary possibilities of the mobility culture that unites Europe. The instinct for movement is rooted in the daily life of Matera, ever since the tradition of “transhumance”, which every year sees the herds of cattle move across the Murgia plateau. Mobility is the lifeblood of the region: from Magna Graecia to Rome, or from the age of the Byzantines and Longobards, Arabs, Swabians or Angevins, Basilicata has always been a place of meeting and convergence. Recently, like many other rural regions of Europe, Matera has had to face devastating migratory diasporas, to then see the recent beginning of a return of a generation of young people, attracted by the values rooted in southern Italian culture.