Matera 2019

2018 NUOVE CATEGORIE

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Nell'ambito della collaborazione con EU-Japan Fest, mercoledì 08 maggio a Casa Cava, alle ore 19:00, si terrà il talk "My Matera" organizzato da Open Design School, progetto pilastro di Matera 2019.

Ospite principale sarà Gakutoshi Kojima, l'architetto giapponese che nel 1974 aveva partecipato al 'Concorso internazionale per il recupero dei Rioni Sassi' con un approccio innovativo al tema dell'allestimento dei centri storici in occasione di grandi eventi, proponendo strutture modulari e temporanee che hanno ispirato significativamente le attività della Open Design School.

 All'incontro interverranno Paolo Verri, Direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Raffaello De Ruggieri, Sindaco della Città di Matera, Antonella Guida, Coordinatrice del Corso Di Architettura del DiCEM – UniBas, Lorenzo Rota, architetto, Leo De Finis, Presidente dell'Ordine degli Architetti di Matera, Saverio Acito, responsabile dell'attuazione della legge 771/86 per il recupero dei Rioni Sassi.

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Il 06 e 07 maggio, inoltre, a partire dalle ore 15:00 nei locali del Complesso del Casale, sarà possibile partecipare ad un workshop di progettazione tenuto dallo stesso Kojima insieme alla Open Design School. Obiettivo del workshop sarà l'elaborazione di un concept per la realizzazione di un "teatro diffuso" nell'area compresa tra San Pietro Barisano e San Pietro Caveoso. L'accesso è libero.

Le iniziative sono organizzate con il sostegno della Japan Foundation. 

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“Il rapporto fra cultura e lavoro è centrale nel programma di Matera 2019. Per questa ragione abbiamo deciso di provare a raccontare il lavoro nell’anno europeo della cultura, partecipando al grande concerto sindacale del Primo maggio come partner”. Il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri, nel suo intervento introduttivo al convegno internazionale “Cultura e lavoro: valori essenziali per lo sviluppo” organizzato insieme all’Inps , è partito dalla sua esperienza di “lavoratore dell’industria culturale”, dal Salone del libro di Torino alle Olimpiadi invernali e all’Expo di Milano. “La cultura non è un accessorio ma un motore dello sviluppo. In dieci anni a Matera il peso del pil generato da cultura e turismo è quadruplicato. In questi giorni a Berlino ci siamo confrontati con un tema cardine per Matera 2019: le relazioni tra giovani, spazio e innovazione. Abbiamo così studiato il caso Ruhr e riflettuto molto sugli “angoli”. A partire da un dato essenziale: il 18% della popolazione europea vive nei 5 grandi poli metropolitani, il 63% in città under 100mila, come Matera. La crescita esponenziale dell’economia materana già lungo il percorso di costruzione della capitale europea della cultura confermano la correttezza della nostra analisi e l’assoluto realismo di quello che poteva sembrare un sogno visionario. Negli ultimi due anni il PIL cumulativo è schizzato di oltre il 7% (record segnalato dall’ultimo Rapporto Svimez), lasciando alle spalle tutto il Sud. Il mercato immobiliare è esploso e negli ultimi anni il giro d’affari è cresciuto del 26%. Secondo l’Osservatorio Banche Impresa, nel quadriennio 2020 – 2023 sarà Matera la provincia meridionale con il più alto tasso di crescita (dell’1,4%), grazie ai benefici derivanti dalla sua designazione a Capitale Europea della Cultura. Dati che ovviamente hanno e avranno ripercussioni molto positive anche sul fronte dell’occupazione”.

L’iniziativa ha visto l’intervento della Presidentessa del ZUS, l’ente previdenziale polacco, Gertruda Uścińska e della Presidentessa del Deutsche Rentenversicherung Bund, ente previdenziale federale tedesco, Gundula Roßbach. Le due manager hanno presentato analisi e studi sulla trasformazione del mercato del lavoro a partire dal boom dell’autoimpiego e del suo impatto sul riassetto del welfare e degli strumenti previdenziali
Sulla crisi del lavoro in Basilicata hanno ragionato, nei loro interventi, i tre rappresentanti dei sindacati confederali. Per Eustachio Nicoletti della Cgil il traino dell’attività culturale è rallentato dai limiti infrastrutturali della regione. Sui grandi temi della denatalità, della povertà e dell’immigrazione emerge il ruolo centrale della programmazione. Il segretario regionale della Cisl Enrico Gambardella invoca un patto per il lavoro inclusivo a partire dalle fasce di prossimità territoriale. Matera città dell’accoglienza deve però migliorare i suoi standard. Secondo il segretario lucano della Uil Carmine Vaccaro lo scenario di crollo demografico (nel 2030 200 mila abitanti in meno, con 160 vecchi ogni 100 giovani) è quello di una grande casa di riposo. Non bisogna quindi avere paura di aprire il confronto sul grande tema del “lavorare meno”.
La professoressa Michela Addis ha esaminato le nuove sfide del lavoro per l’industria culturale. Il problema dominante per il marketing è oggi il controllo dei dati dei consumer vista la totale interconnessione dei mercati. La cultura è una fonte di innovazione potente delle imprese: i nuovi modelli di analisi competitiva enfatizzano infatti l’importanza della differenziazione delle esperienze.
Nelle sue conclusioni il neopresidente dell’Inps, l’economista Pasquale Tridico, è partito dal peso negativo delle crescenti diseguaglianze: 80 “paperoni” hanno ricchezze quanto 3 miliardi e mezzo di poveri. E i superricchi non consumano tanto. Bisogna porre il tema della riduzione dell’orario di lavoro: da 100 anni l’orario è fissato a 8 ore, da 50 anni l’orario settimanale è fermo a 40 ore contro le 28 dei settori tedeschi ad alta tecnologia e alle 35 ore in vigore da 20 anni in Francia. Ridurre l’orario di lavoro non crea disoccupazione.
“Numerosi sono gli strumenti – ha sottolineato il professor Todisco – che oggi l’Inps gestisce dentro la crisi di lunga durata dello Stato sociale. Dal reddito di cittadinanza a quota 100 al bonus bebè. L’occupazione cresce (più 200mila) pur nel clima di incertezza. E il posto fisso non è una parolaccia. La concorrenza serve tra i beni non tra le persone. I salari alti sono un metodo valido contro la flessibilità che invece scoraggia l’investimento in risorse umani. In Italia il welfare deve essere un pilastro sociale. E vista la mancanza di opportunità per i giovani due anni di basic incoming può servire a sottrarre talenti formati per i beni culturali al lavoro da barista. In questa ottica il reddito di cittadinanza non è assistenza ma, integrandosi con la formazione continua, politica attiva del lavoro. Non è incoraggiamento al divano ma sostegno per una chance ”.

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Per il secondo anno consecutivo la capitale europea della cultura sarà presente alla manifestazione di Cgil Cisl e Uil in Piazza San Giovanni a Roma

Il rapporto fra cultura e lavoro è centrale nel programma di Matera 2019. Per questa ragione, in vista del primo maggio, Festa dei lavoratori, la Fondazione Matera Basilicata 2019, in collaborazione con diversi partner nazionali e locali ha organizzato una serie di iniziative.

Si parte il 30 aprile con il convegno nazionale “Cultura e lavoro: valori essenziali per lo sviluppo” organizzato insieme all’Inps per approfondire i temi del lavoro, della previdenza e della cultura come dimensioni strategiche dell’innovazione e dello sviluppo sociale

L’iniziativa si terrà alle ore 14.30 presso la sede dell’ex ospedale “S. Rocco”, e vedrà la partecipazione, fra gli altri del Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, del Presidente del ZUS, l’ente previdenziale polacco, Gertruda Uścińska e del Presidente del Deutsche Rentenversicherung Bund, ente previdenziale federale tedesco, Gundula Roßbach.

Si tratta di un confronto, di rilievo internazionale, in merito alle relazioni fra cultura e protezione sociale, al ruolo ed al valore della cultura quale patrimonio per la crescita economica e la coesione sociale, all’evoluzione del lavoro e alle sfide per il futuro.

“La candidatura prima e poi l’assegnazione del titolo di capitale europea della cultura a Matera – afferma il direttore generale della Fondazione, Paolo Verri – hanno dato una enorme spinta alla crescita economica della città come si rileva da una serie di indicatori in controtendenza rispetto al resto del Paese. Secondo fonti esterne e indipendenti, infatti, Matera in 7 anni è cresciuta del 176 percento sul fronte del turismo. Una crescita che è diventata inarrestabile negli ultimi 5 anni. Negli ultimi due anni il PIL cumulativo è schizzato di oltre il 7% (record segnalato dall’ultimo Rapporto Svimez), lasciando alle spalle tutto il Sud. Il mercato immobiliare è esploso e negli ultimi anni il giro d’affari è cresciuto del 26%. Secondo l’Osservatorio Banche Impresa, nel quinquennio 2019 – 2013 nel Mezzogiorno sarà Matera la provincia a crescere di più (dell’1,4%), grazie ai benefici derivanti dalla sua designazione a Capitale Europea della Cultura. Dati che ovviamente hanno e avranno ripercussioni molto positive anche sul fronte dell’occupazione”.

Continua poi per il secondo anno consecutivo la collaborazione fra la Fondazione Matera Basilicata 2019 e la Festa del Primo maggio organizzata da Cgil Cisl e Uil in piazza San Giovanni a Roma.

Il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, sarà presente domani, 30 aprile, alla conferenza stampa che si terrà in piazza San Giovanni anche per illustrare una serie di iniziative collegate alla festa.

Alcuni tra i migliori e più promettenti writers della scena lucana, selezionati a cura dell’associazione Momart di Monica Palumbo, animeranno i backstage del concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma riflettendo e rielaborando con il loro linguaggio il tema scelto quest'anno dai sindacati “L'Europa e il lavoro” portando con sé tutti i valori di Matera 2019.

Inoltre, Lilian More, l’artista emergente che si esibirà sul palco di San Giovanni nel primo pomeriggio con la sua formazione arriverà in Basilicata per un concerto serale e si esibirà in piazza Plebiscito di Ferrandina la città scelta da Cgil Cisl e Uil per festeggiare la ricorrenza.

Su iniziativa della Fondazione e sempre nel giorno del primo maggio presso il parcheggio di Matera di via Lucana- angolo via Vena inizierà anche il lavoro dello street artist siciliano, Salvo Ligama, selezionato da Cultura Italiae. Il lavoro di Ligama sarà inaugurato il 9 maggio, giornata che celebra la festa dell'Europa.

Cultura Italiae rappresenta lo sforzo congiunto di donne e uomini del mondo della cultura, dello sport, dell’innovazione, delle arti, dell’impresa e delle professioni che hanno deciso di unire le proprie competenze per realizzare progetti concreti finalizzati a rappresentare al meglio l’Italia del merito e dell’eccellenza.

Grazie alla collaborazione con Cultura Italiae, tutta l’attività dei writers sarà realizzata con colori ecostostenibili “Airlite”, una vernice al 100 per cento naturale che mangia lo smog e riduce l’inquinamento atmosferico.

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Three intense days in Japan for the Matera-Basilicata 2019 Foundation invited by the EU-Japan Fest in Tokyo for the General Meeting held today at the Italian embassy. In the splendid setting made available thanks to the courtesy of Ambassador Giorgio Starace, eleven European capitals of culture, led by the delegations of Matera and Plovdiv, met the main Japanese companies that have supported the culture of their country for 26 years through the capital programmes themselves. After the presentation of the results obtained in 2018 in Leeuwarden and in Valletta, Matera and Plovdiv illustrated their projects for the current year. “Many thanks”, said Salvatore Adduce, president of the Foundation, “goes to the general secretary of the EU-Japan Fest, Shuji Kogi, for his tireless work of weaving between artists, companies and nations that we all consider an example". The director of the Foundation, Paolo Verri, highlighted the importance of always selecting new artistic experiences and allowing them to mingle with local realities, “as will happen thanks to the EU-Japan Passport project that will bring over 50 artists to Matera, of which 5 will be put into the official programme of our event".
Among the names read out by Alberto Giordano, Goodwill Ambassador of the Foundation for relations with Japan, Takashi Kuribayashi, Hisashi Watanabe, Kaori Kato stand out in particular. “But my favourite is obviously the architect Gakutoshi Kojima, the creator of great works in his country, a professor at the University of Tokyo and a very young participant in 1974 in the ideas competition for the Sassi Districts of Matera, from which dozens of suggestions were put forward for the future of the city that is today the European Capital of Culture".
Professor Kojima will be in Matera in the spring and will hold two conferences on the city, one in Tokyo and one in Matera, where he will also take part in a residence and workshops.
The Japanese-themed days also made it possible to meet over 70 operators from the world of tourism invited by the Italian Embassy and by Enit Tokyo to enter into discussions with the Foundation and the Basilicata Chamber of Commerce represented by the President Michele Somma. In addition, two work sessions were held: one with over 300 artists organised by EU-Japan Fest - a Pecha Kucha Night in which, in 5 minutes and 20 slides, the 11 capitals offered a new view of their work, and one with the artists from the collective teamLab with which there are plans to collaborate in the future.
"For a city as small as Matera, it is an incredible opportunity to be here to represent Italy and Europe", Verri said in his address. Italy and Japan have been twinned for a long time. Both based on tradition and innovation, on beauty and design, on culture and nature, they are the ideal setting for hosting large events and to underline how the history of cities is treated with pride and faith in our community of citizens. Now we bring a very important message from the small city of Matera to a global audience: even if we have been called in the recent past 'Italy's shame', even if we are not totally connected by the national railways - but we are 90 minutes from Rome and 120 from London airport - let's try to give answers to two important contemporary questions: Is it possible to produce locally, in a small place in the Mediterranean South, some new cultural masterpieces made directly by the citizens? Can overtourism be treated positively with a different model of engagement? We think so. In close collaboration with other European capitals of culture, with the institutions of Brussels, with our national government and a partner such as EU-Japan Fest we are carrying out more than 90 original projects that are obviously visible and tangible in Matera, but that we have already planned to circulate around the world for the next three years. We are proud to have learned this lesson from EU-Japan Fest: if you want to enlarge and improve your economic network, use your cultural resources to the fullest".

 

 

 

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Diventato uno dei fiori all’occhiello della rinascita della città lucana, eletta Capitale europea della Cultura 2019, il Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera, porta la musica dei suoi compositori in uno dei templi mondiali della musica, il Mozarteum di Salisburgo, nell’ambito del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Duni Europa” coprodotto con Fondazione Matera Basilicata 2019 e in collaborazione con Società Italiana della Musica da Camera.

La sfida del progetto è quella di rendere accessibile a tutti la musica da camera, attraverso una serie di concerti internazionali, fra Matera, Salisburgo e Astana, in Kazakistan.

Il 5 maggio alle 19, nella sala maggiore (Großer Saal) del Mozarteum di Salisburgo, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Matera, diretta da Francesco Di Mauro sarà protagonista di un concerto il cui programma è aperto e chiuso da due composizioni di autori lucani contemporanei: Antonello Tosto autore di Intanto a Matera… e Damiano D’Ambrosio, che firma Il Canto dei Sassi.

Al concerto partecipano in qualità di solisti Aiman Mussakhajayeva al violino, Adolfo Alejo alla viola, Chungwha Lim soprano e il duo pianistico Sergio Marchegiani e Marco Schiavo. Nel programma anche il Concerto per due pianoforti e orchestra in mi bemolle maggiore (KV 365), l’aria dal Don Giovanni (“Mi tradì quell’alma ingrata”) e la Sinfonia concertante per violino e viola in mi bemolle maggiore (KV 364) di Mozart e due brani della tradizione coreana, Dumulmori Arirang (Arirang of Love) di Geung-Soo Yim, e di Mukungwha Arirang di Deok- Ki Chung.

Il concerto verrà presentato in anteprima il 30 aprile alle 20 nell’Auditorium del Conservatorio di Matera e replicato il primo maggio nel comune di Ariano Irpino, Chiesa di Sant’Agostino e il 3 maggio a Casale Monferrato nel suo stupendo teatro Municipale prima della trasferta salisburghese.

Intanto a Matera… è l’omaggio di un musicista poliedrico Antonello Tosto – autore di musica per vari organici, compresa la banda – alla città nella quale ha studiato e insegnato.
Ne Il Canto dei Sassi Damiano D’Ambrosio, compositore lucano e docente in numerosi conservatori di musica, parte dallo studio delle radici del suo territorio, attraverso la musica. Il sottotitolo, “Cartoline sinfoniche da Matera”, è una suite per orchestra e voce recitante nella quale la ricerca si unisce alla tradizione popolare.

In questo contesto di ricerca etnografica che unisce i popoli attraverso la musica si inseriscono i due brani della tradizione coreana. L’Arirang, canzone popolare coreana, è stata infatti iscritta anche nella lista dell’Unesco.

Salisburgo, Großer Saal del Mozarteum 5 maggio 2019 (ore 19)
Anteprima: Matera, Auditorium del Conservatorio, 30 aprile 2019 (ore 20)
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

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BOCCIA: ITALIA STRAORDINARIA CHE CREA LAVORO E SVILUPPO

Inaugurato oggi alla presenza del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, del Presidente di Confindustria Basilicata Pasquale Lorusso, del presidente e del direttore della Fondazione Matera - Basilicata 2019, Salvatore Adduce e Paolo Verri, del sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, lo spazio espositivo del progetto “Matera 2019: l’open future delle imprese italiane”, promosso da Confindustria, Confindustria Basilicata e Fondazione Matera Basilicata 2019.
Sono state selezionate circa 50 imprese che, iniziando dalla Amarelli e a rotazione settimanale, si racconteranno negli Ipogei di San Francesco, una location riservata a Matera per tutto il 2019 e che diventeranno un contenitore di espressione culturale e creativo, una piazza di incontro e di scambio che si trasformerà a volte in un vero e proprio laboratorio.

“È per noi motivo di grande orgoglio inaugurare questo spazio che metterà in mostra il meglio della nostra offerta industriale dedicando ogni settimana attenzione a una diversa impresa per un anno.
Quando incontriamo equilibrio, tecnologia e bellezza riconosciamo i tratti caratteristici dell’Italia e dei prodotti straordinari che le nostre aziende vendono sui mercati internazionali attirando ricchezza nel Paese”, ha detto il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.
“Il fatto che la rassegna si apra con la storia centenaria della liquirizia Amarelli ci fa particolarmente piacere perché dimostra come sia possibile, con inventiva e coraggio, fare impresa e affermarla a livello globale anche in aree tradizionalmente difficili. Le nostre imprese sono le ambasciatrici nel mondo di un’Italia che punta sull’industria per creare sviluppo e quel lavoro, soprattutto giovanile, che è la vera emergenza nazionale”.
“Diamo finalmente avvio alla fase operativa di questo progetto che ci ha visto impegnati insieme alla fondazione e grazie all'attenzione del sistema , su tutto il territorio nazionale. Oggi siamo pronti ad accogliere nel cuore della capitale europea della cultura le eccellenze produttive di tutta Italia che arricchiranno questo evento con il patrimonio di valori e cultura d'impresa di cui sono autentici testimonial”, hanno spiegato il presidente di Confindustria Basilicata Pasquale Lorusso e il direttore generale Giuseppe Carriero.

"Non si tratta solo di un luogo espositivo - ha detto Adduce - ma di uno spazio di comunità dove le imprese potranno far vedere i loro prodotti, ma anche raccontare le loro storie di successo. Abbiamo fortemente voluto sostenere questo progetto proprio per lanciare un messaggio ai giovani da una piccola città del Sud. E' possibile costruire un futuro migliore anche restando nella propria terra. Le imprese ce l'hanno fatta. Matera, diventando capitale europea della cultura ce l'ha fatta. I nostri ragazzi ce la possono fare mettendo in campo idee e competenze".

"In questo luogo, nel pieno centro di Matera - ha aggiunto Verri - sono presenti non solo le imprese di Confindustria, ma anche un punto informativo di Matera 2019 dove è possibile raccogliere tutte le informazioni riguardanti il nostro programma culturale. E' il segno tangibile di una collaborazione e di una convivenza fra impresa e cultura che certamente produce buoni frutti e rappresenta un modello da esportare".

 

“È per noi motivo di grande orgoglio inaugurare questo spazio che metterà in mostra il meglio della nostra offerta industriale dedicando ogni settimana attenzione a una diversa impresa per un anno.
Quando incontriamo equilibrio, tecnologia e bellezza riconosciamo i tratti caratteristici dell’Italia e dei prodotti straordinari che le nostre aziende vendono sui mercati internazionali attirando ricchezza nel Paese”, ha detto il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.
“Il fatto che la rassegna si apra con la storia centenaria della liquirizia Amarelli ci fa particolarmente piacere perché dimostra come sia possibile, con inventiva e coraggio, fare impresa e affermarla a livello globale anche in aree tradizionalmente difficili. Le nostre imprese sono le ambasciatrici nel mondo di un’Italia che punta sull’industria per creare sviluppo e quel lavoro, soprattutto giovanile, che è la vera emergenza nazionale”.

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Lavoro, previdenza e cultura, come dimensioni strategiche dell’innovazione e dello sviluppo sociale, saranno i temi al centro del convegno internazionale organizzato dall’INPS in partenariato con Fondazione Matera Basilicata 2019, il prossimo 30 aprile a Matera, presso la sede dell’ex ospedale “S. Rocco”, con inizio alle ore 15,00.

L’evento, dal titolo “Cultura e lavoro: valori essenziali per lo sviluppo”, è promosso nel quadro delle iniziative in agenda per “Matera Capitale europea della cultura 2019” e costituisce l’occasione di un confronto, di rilievo internazionale, in merito alle relazioni fra cultura e protezione sociale, al ruolo ed al valore della cultura quale patrimonio per la crescita economica e la coesione sociale, all’evoluzione del lavoro e alle sfide per il futuro.
Il programma prevede un dibattito a più voci. Parteciperanno il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, il Presidente del ZUS, l’ente previdenziale polacco, Gertruda Uścińska e il Presidente del Deutsche Rentenversicherung Bund, ente previdenziale federale tedesco, Gundula Roßbach.
Interverranno, inoltre, Michela Addis, economista, e Virginia Fiore, dirigente Relazioni Esterne dell’INPS.
Coordinerà i lavori la giornalista Antonella Ciervo.
Si allega il programma della giornata.
In prosecuzione di detta iniziativa e in occasione della Festa del Lavoro, per la mattinata del 1° maggio, l’INPS di Basilicata ha, inoltre, promosso “Porte aperte in INPS”: gli uffici della sede provinciale dell’INPS di Matera saranno aperti al pubblico per l’erogazione di servizi informativi di base, servizi che saranno garantiti all’utenza dal personale dell’Istituto, a conferma di quell’ottica di costante apertura, disponibilità e inclusione che rappresentano i valori fondanti dell’INPS e del modello sociale che l’Istituto ha contribuito a costruire.

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Un intenso calendario di attività nel ponte del 1° maggio a Matera per Sport Tales, il cartellone sportivo per la capitale europea della cultura. Quattro gli appuntamenti dal 1° al 4° maggio all' ex ospedale San Rocco di Piazza San Giovanni a Matera. Nel prossimo fine settimana, Tito ha deciso di declinare la sua esperienza di Capitale per un giorno in chiave sportiva. Il Comune industriale alle porte di Potenza ospita il programma Pensare con i piedi, ovvero la Writers league, quadrangolare tra le Nazionali Scrittori di Italia, Germania, Inghilterra e Svezia, e la Partita di racconti, sfida letteraria tra le produzioni degli scrittori partecipanti.
A Matera si parte mercoledì 1° maggio alle 16 con un talkshow del più popolare conduttore televisivo di sport. "Pardo Live. Il calcio che vogliamo" con Pierluigi Pardo: il caso Matera, il Var, la Juve e la Champions, le grandi in crisi, il razzismo, la nuova Nazionale, i Mondiali femminili. L'ultima stagione del calcio ha lasciato e lasciato tanti e tali temi, che ognuno può dire la sua
Pierluigi Pardo, il conduttore di Tiki Taka, che ha codificato un nuovo modo di raccontare il calcio, e che per questo sarà iscritto nella Hall of Fame della Cultura Sportiva, guida più che un talk show un'assemblea pubblica nel corso della quale saranno raccolte tutte le opinioni sui temi elencati e su altri espresse dai partecipanti all'incontro.
Al termine, sarà redatto il documento 2019, il futuro del calcio visto da Matera Capitale Europea della Cultura. Il testo sarà consegnato ai vertici della Figc, in questi giorni in città per altri eventi, e distribuito a tutti i media perché diventi una piattaforma di discussione.
Il 2 maggio l'appuntamento all'ex ospedale delle 18 è dedicato a due anniversari dolorosi: il 70ennale di Superga, il 30ennale della morte di Scirea: "Chiedi chi era Gaetano, chiedi cosa era il Grande Torino". Ce li racconteranno i giornalisti Italo Cucci, autore della biografia su Boniperti, il presidente che portò Scirea alla Juve, e Gigi Garanzini, autore de Il minuto di silenzio, e granata per passione. In questi giorni si sta svolgendo in Basilicata la 23esima edizione della Coppa Scirea. La finale è in programma allo stadio di Matera il 4 maggio, nel giorno della tragedia di Superga.
Il 3 maggio, sempre all'ex ospedale, dalle 18 si rifletterà su "La fine del calcio italiano. Partita da Matera, o arrivata a Matera? Serve una riscossa di ...fantasia". Marco Bellinazzo, autore del libro La fine del calcio italiano, discute con Fabio Poli, segretario generale Associazione Italiana Calciatori. Partecipa all'incontro, in nome della ...passione, Riccardo Albini, l'inventore del Fantacalcio, che sarà iscritto nella Hall of Fame della Cultura Sportiva
Si chiude, appunto, il 4 maggio all' ex ospedale dalle 9.30: "Disegnando il Grande Torino. Laboratorio di graphic novel per far conoscere una storia sportiva patrimonio dell’umanità".
In occasione del settantesimo anniversario della tragedia di Superga, a Matera l’epopea del Grande Torino viene raccontata alle nuove generazioni con una forma di linguaggio nuova e adatta a loro Matteo Matteucci presenta la sua graphic novel intitolata Il grande Torino e dirige un laboratorio al quale tutti possono partecipare per imparare a …disegnare lo sport
Nella prefazione del libro, in cui i testi sono curati da Franco Ossola, uno dei figli dell’attaccante granata, Giancarlo Caselli, il grande magistrato tifosissimo del Toro, scrive: “L’Unesco come tutti sanno ha introdotto il concetto di patrimonio dell’umanita’ ancorandolo, tra l’altro, ai parametri dell’eccezionale importanza culturale delle memorie del mondo anche di carattere orale e immateriale. Avete capito tutti dove voglio andare a parare: son tutti concetti che si possono ritrovare nel Toro di Superga. Lo testimoniano: l’intera storia della squadra; il contributo decisivo che essa diede alla rinascita del Paese dopo la guerra; la sua inarrivabile perfezione (perfezione!) calcistica e sportiva: i suoi eccezionali inimitabili successi; la tragedia stessa di Superga, con l’eccezionale pathos che ha immortalato il mito degli Invincibili”.

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Nell’ambito della mostra del progetto I-DEA “Le due Culture: Artefatti e Archivi” curata dall’artista Mario Cresci, la Fondazione Matera Basilicata 2019 propone al pubblico un laboratorio sulla creazione di un archivio collettivo condotto dallo stesso Cresci nelle giornate del 3 e 4 maggio dalla 10:00 alle 18:00 presso l’hangar di Cava Paradiso.

I partecipanti saranno stimolati ad espandere i temi esplorati dall’artista nella sua mostra e a lavorare con lui per creare una serie di manifesti che illustrino i materiali d'archivio esibiti, assieme a collezioni presentate dai partecipanti stessi in risposta ai contenuti della mostra. Questi materiali potranno aver forma digitale o fisica, in due o tre dimensioni, sia immagini che testi scritti.

Nel corso del laboratorio, l'idea di un archivio verrà studiata attraverso la sua pratica di costruzione. I partecipanti saranno invitati a riflettere sul contesto originale e sulla pratica del curatore.

Per partecipare al laboratorio è possibile inviare una mail a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. fino al 29 aprile. Sarà garantito l’accesso ai primi 20 iscritti, che riceveranno una mail di conferma entro il 30 aprile. Per partecipare al laboratorio occorrerà portare con sé il Passaporto per Matera 2019, un documento/materiale d'archivio/collezione, il pranzo al sacco.

Il team IDEA sarà a disposizione, prima dell’inizio del laboratorio, per eventuali visite guidata della mostra. La richiesta di partecipazione alla guida va inviata sempre all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..

Per info ulteriori sul progetto I-DEA e sulla mostra www.ideamatera.eu.

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PURGATORIO

Chiamata Pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri
di Marco Martinelli e Ermanna Montanari

domenica 28 aprile ore 17.30 - LE MONACELLE

Incontro operativo con Marco Martinelli e Ermanna Montanari domenica 28 aprile, ore 17.30, a Le Monacelle (ex convento San Giuseppe, via Riscatto 15, Matera)

Dal 28 aprile si entra ancor di più nel vivo della creazione di "PURGATORIO Chiamata Pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri", di Marco Martinelli e Ermanna Montanari, coproduzione Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Ravenna Festival-Teatro Alighieri, in collaborazione con Teatro delle Albe-Ravenna Teatro, che sarà in scena all’interno del programma di Matera 2019 dal 17 maggio al 2 giugno 2019. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare alla realizzazione della messa in scena.

Martinelli e Montanari hanno raccolto la sfida di trasformare in teatro “La Divina Commedia”, pensando l'opera in corto circuito tra la sacra rappresentazione medievale e il teatro di massa di Majakovskij: la città è un palcoscenico, tutti i cittadini sono chiamati a partecipare. L'opera vive di una sostanza corale e sono gli spettatori a fare il viaggio nei regni ultraterreni: ognuno di loro è Dante. È l'umanità intera che fa quel viaggio, così come ci suggerisce Ezra Pound, definendo Dante 'Everyman'.

"Il Purgatorio è la cantica del ricominciare. Si può ricominciare? Si può ancora sorridere, dopo che l’angoscia ci ha serrato il cuore con le sue tenaglie, fin quasi ad arrestarlo? Certo che si può. E’ come ritornare sui banchi di scuola e apprendere una lingua nuova. Abbiamo sfogliato il catalogo degli orrori, abbiamo scrutato nel buio di quei volti malvagi che sono il nostro, ora apprendiamo l’alfabeto della compassione. Al buio fa seguito l’azzurro. Davanti a Dante, i penitenti sono al contempo allievi e maestri: mettono Dante e il lettore e sé stessi sulla via di una vita nuova. Il Purgatorio è la cantica del “noi", dei cori che cantano la propria allegrezza, dell'ascendere insieme. "Non v’accorgete voi che noi siam vermi / nati a formar l’angelica farfalla?” Marco Martinelli e Ermanna Montanari
Nel corso nell'incontro di domenica 28 aprile, alle ore 17.30, presso Le Monacelle, Marco Martinelli e Ermanna Montanari, insieme agli attori del Teatro delle Albe, di IAC Centro Arti Integrate di Matera e del Progetto Demoni di Lecce, lavoreranno con i cittadini sui cori in relazione ai diversi canti del PURGATORIO.

La Chiamata Pubblica è l’invito che il Teatro delle Albe/Ravenna Teatro fa a tutta la cittadinanza a partecipare alla costruzione dello spettacolo: senza limiti di numero, età, lingua o preparazione specifica, con mansioni diverse canto, danza e movimento, recitazione corale, collaborazione alla costruzione di scene e costumi, collaborazione all'organizzazione.
La Chiamata Pubblica è anche regionale e nazionale con alcuni dialoghi internazionali. Forte è la relazione con artisti e compagnie teatrali locali, in particolare con IAC Centro Arti Integrate di Matera, così come con le scuole e le università e il mondo dell'associazioni e il Consorzio Teatri Uniti di Basilicata.

Ci si incontrerà il 28 aprile, seguiranno poi altri incontri di preparazione tra il 28 aprile e il 16 maggio che porteranno al debutto del 17 maggio 2019. Il calendario delle prove verrà comunicato di volta in volta ai partecipanti tramite mail e/o chiamata telefonica. Ognuno parteciperà con i tempi che potrà.

Per “iscriversi” alla Chiamata inviare una mail a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. Oggetto: Purgatorio con i seguenti dati: nome e cognome / mail / telefono / Vorrei partecipare alla Chiamata Pubblica come (attore, tecnico, scene, costumi, organizzatore). Successivamente sarà inviato un form per concretizzare la partecipazione.

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Nell’ambito del progetto di Matera 2019 “Future Digs”, proseguono le “Lezioni materane di Radio 3 - I Sud” dedicate all’approfondimento sui Sud del mondo. Il terzo protagonista, dopo il sociologo Domenico De Masi e la storica Eva Cantarella, sarà il cantautore, ri-trovatore e immaginatore Vinicio Capossela, nell’incontro dal titolo “Camera a Sud, ballate, uomini, bestie e poveri cristi da un meridione immaginario” in programma domenica 28 aprile alle ore 19:00 presso l’Auditorium Gervasio (ingresso con Passaporto per Matera 2019 fino a esaurimento posti).

Attraverso un dialogo con il Direttore di Radio3, Marino Sinibaldi, Capossela aprirà una riflessione sui Sud del mondo e i loro suoni partendo dalla presentazione del suo ultimo singolo, “Il povero Cristo”, che anticipa il nuovo lavoro discografico “Ballate per uomini e bestie” in uscita il prossimo 17 maggio, definito dall’autore “un cantico per tutte le creature, per la molteplicità, per la frattura tra le specie e tra uomo e natura”.

Il videoclip del brano (https://www.youtube.com/watch?v=IJMNgoyerak&feature=youtu.be), lanciato in prima tv lo scorso 19 aprile (Venerdì Santo) da Sky Arte, è stato girato proprio in uno dei Sud del mondo, Riace, luogo divenuto simbolo dell'accoglienza e dell'integrazione come reazione possibile alle crescenti tendenze xenofobe e di paura verso il diverso. Il brano riferisce dell'incapacità dell'uomo di salvarsi seguendo il precetto in cui è racchiusa tutta la Buona Novella: “ama il prossimo tuo come te stesso”. Un precetto semplice, ma evidentemente impossibile da realizzare. L'avidità, l'egoismo e l'ignoranza dell'uomo portano Cristo a rinunciare al suo insegnamento e a tornare infine sulla croce. “Cristo” racconta Capossela “incontra l’uomo e impoverisce fino a diventare il povero cristo che, sulla bocca di tutti, si fa sinonimo della condizione umana”.

A interpretare il ruolo del Cristo nel video che accompagna il singolo, scritto da Vinicio Capossela e Miriam Rizzo, per la regia di Daniele Ciprì, è l’attore spagnolo Enrique Irazoqui, cittadino onorario di Matera dal 2011, che già aveva vestito i panni di Gesù nel celebre film “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini, girato proprio a Matera nel 1964. Un legame ideale con la città dei Sassi, scelta ancora una volta come specchio dei luoghi in cui la vicenda emblematica del Cristo si è consumata.

Vinicio Capossela (Hannover, 1965) debutta nel 1990 sotto l'egida di Renzo Fantini con il disco All'una e trentacinque circa, che gli vale la Targa Tenco, premio che gli verrà attribuito altre tre volte negli anni successivi. Dopo i primi dischi "pre-biografici", come Modì (1992) e Camera a sud (1994), che ne confermano il talento in Italia e all’estero arriva Il ballo di San Vito (1996). Nel 1998 il primo live con Kocani Orkestar: Liveinvolvo. Del 2000 è “Canzoni a Manovella” album di “storia geografia e scienze”. Nel 2004 pubblica con Feltrinelli il suo primo romanzo, “Non si muore tutte le mattine”. I lavori discografici successivi, Ovunque Proteggi (2006), Da Solo (2008) e Marinai Profeti e Balene (2011), si sviluppano intorno al mito, al rito, alla maschera, alla solitudine, all’epica, al destino, tematiche declinate in spettacoli di grande successo. Del 2012 è Rebetiko Gymnastas, sorta di social club del mediterraneo sulle musiche dell’assenza, registrato ad Atene con musicisti di rebetiko. Il rebetiko come forma di resistenza culturale alla crisi è oggetto anche di Tefteri (il Saggiatore) e di Indebito, film documentario realizzato con Andrea Segre.

Del 2013 è la nascita dello Sponz Fest e la produzione di Primo ballo con Banda della posta, lavoro sulla musica popolare da ballo. Dal mondo rurale dell’origine arrivano il secondo romanzo, “Il paese dei coppoloni”, candidato per Feltrinelli allo Strega (2015) e il doppio album Canzoni della Cupa (2016), con la partecipazione di Giovanna Marini, Antonio Infantino, Los Lobos, Calexico, Flaco Yimenez, cui seguono due spettacoli teatrali sui temi dell’Ombra e dell’Inverno, un tour estivo di forte impronta folk, e una serie di pubblicazioni e concerti in diversi paesi del mondo. L’artista ha vinto il prestigioso Premio Tenco 2017. Nel 2018 arriva il primo tour con orchestra sinfonica intitolato “nell’Orcaestra”, e si concludono le registrazioni del nuovo lavoro discografico, Ballate per uomini e bestie, la cui uscita è prevista per il 17 maggio 2019. Il relativo tour teatrale, previsto per l’autunno prossimo, sarà anticipato nei prossimi mesi da una serie di concerti-atti unici concepiti appositamente per luoghi specifici, dando rilievo ai brani e alle tematiche del nuovo album.

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E’ il frutto di una collaborazione fra la Fondazione Matera Basilicata 2019, la redazione di Artribune Magazine, e Arti grafiche Boccia. Cinquanta mila copie per ogni numero distribuite a Matera, in Basilicata e nelle principali città italiane

Dal 20 aprile 2019 è fra le mani dei lettori e sugli schermi di pc, tablet e smartphone una nuova pubblicazione bimestrale interamente dedicata al programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Questo grazie alla collaborazione tra la Fondazione Matera Basilicata 2019, la redazione di Artribune Magazine e le Arti Grafiche Boccia che stamperanno gratuitamente il supplemento, in distribuzione a Matera e in tutta Italia. L’idea è quella di avvicinare sempre di più il pubblico al ricco programma di Matera 2019, con i suoi oltre 80 progetti e 1.500 appuntamenti divisi in 48 settimane di programmazione, offrendo uno strumento di approfondimento che bimestralmente e attraverso cinque sezioni tematiche guiderà il lettore alla scoperta delle diverse progettualità in calendario.

“Si tratta – afferma Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 – di un bimestrale di approfondimento, in doppia lingua, italiano e inglese, sul programma di Matera 2019 con lo stile autorevole di una fra le più apprezzate riviste culturali. Un ulteriore strumento di informazione che si aggiunge alle guide bimestrali e a tutti gli strumenti online. Un altro importante tassello nel ricco mosaico di iniziative sul fronte della comunicazione a cui si aggiunge il programma settimanale della Tgr Rai, Matera Italia, il programma mensile su Rai Cultura “Tele Matera” condotto da Edoardo Camurri, i documentari di Sky Arte, i servizi di approfondimento su Euronews in 12 lingue con cui comunichiamo il programma in Europa, e gli approfondimenti mensili su Rai Radio3. Una comunicazione a vasto raggio e su diversi strumenti, sia tradizionali che online, come mai fatta da una capitale europea della cultura. Per la realizzazione di questa pubblicazione ringrazio il presidente di Confindustria nazionale, Vincenzo Boccia, che ha deciso con la sua azienda di essere nostro partner stampando gratuitamente i numeri dello speciale”.

Saranno quattro le uscite bimestrali dedicate a Matera 2019, 50 mila copie per ogni uscita, distribuite gratuitamente a Matera, presso i nostri infopoint, in 50 punti della Basilicata, fra cui musei e cinema, nelle principali città italiane (Roma, Milano, Torino, Venezia), agli abbonati di Artribune, e nelle principali fiere e manifestazioni culturali italiane.

Il giornale si può scaricare anche online in formato Pdf e tutti gli articoli sono nella sezione di Artribune dedicata a Matera2019.

Ogni bimestrale è diviso in 5 sezioni.

Nella sezione “Open Future” condividiamo il modello di laboratorio rappresentato da Matera nella scena open del Mezzogiorno e dell’Europa attraverso il racconto di progetti propulsivi verso il futuro. Primo su tutti I-DEA, che reinterpreta in chiave artistica il patrimonio disseminato fra gli archivi della Basilicata; ma anche gli approfondimenti sui temi della contemporaneità proposti dalle lezioni di Future Digs, e il recupero della progettualità visionaria dell'architetto Gakutoshi Kojima all'interno del ricco programma di collaborazione con l’Eu Japan Fest.

“Cocreazione” testimonia l’esperimento di innovazione sociale condiviso in questi anni con tutti gli attori coinvolti nella realizzazione del programma culturale. Emblematico a tal proposito il progetto Purgatorio, che porta in scena la seconda cantica del capolavoro di Dante attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini materani; al pari dei progetti realizzati in coproduzione con gli operatori culturali del territorio lucano, tra cui in particolare i progetti l’Atlante delle emozioni della città, M.E.M.O.R.I. Museo Euro Mediterraneo dell’Oggetto RI-fiutato, la Silent Academye Gardentopia.

Il blocco “Itinerari” diventa una mappa per attraversare la città di Matera e la Basilicata e tracciare nuove rotte di comunità. Con Matera Alberga l’arte entra negli hotel dei Sassi restituendo ai visitatori la dimensione degli antichi vicinati; Heritage Games fa scoprire la città dei Sassi attraverso un gioco di ruolo; Open Playful Space rigenera gli spazi urbani della città attraverso lo sport e le arti di strada; infine Capitale per un giorno invita il pubblico culturale a visitare i comuni lucani offrendo un ricco calendario di eventi diffusi sul territorio.

Le prime “Storie” che racconteremo tra maggio e giugno coinvolgono le scuole, attraverso il progetto Patrimonio in gioco, i Volontari, che sono il volto, le mani, le gambe e le braccia di Matera 2019, e infine il cibo con le particolari note della Vegetable Orchestra di Vienna, con Breadway, rassegna artistica incentrata sui processi della panificazione, e con Essenza, lo spazio multitematico in cui viene raccontata lo storia dell’Azienda Amaro Lucano.

Infine, nel blocco NEWS approfondiamo le grandi mostre “Rinascimento visto Sud”, con opere che raccontano il Rinascimento da un insolito punto di vista, e “Ars Excavandi”, dedicata allo studio dell’arte dello scavo a livello globale, oltre al concerto prima esecuzione originale assoluta del compositore Georg Friedrich Haas per il progetto Voices of the Spirit.

E sei un appassionato di fotografia, puoi partecipare a tutti questi appuntamenti e pubblicare su Instagram il tuo scatto con l’hashtag #mymatera2019. Fra gli scatti verrà di volta in volta selezionato quello da pubblicare sulla successiva uscita dello speciale Artribune Magazine dedicato a Matera 2019.

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Il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, ha presentato, insieme alla cantante Silvia Salemi, il merchandising etico della capitale europea della cultura

Nei giorni scorsi il Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, ha presentato al Parlamento Europeo di Strasburgo, assieme al board di imprenditori che ha acquistato la licenza per l’utilizzo del logo a fini commerciali, il merchandising etico della capitale europea della cultura contro il femminicidio.

E’ un cuore rosso il gioiello realizzato per Matera2019 contro il femminicidio grazie al contributo di 3 aziende importanti, Yezael di Angelo Cruciani, Venice Jewel e Serra&Fonseca. Il ciondolo è stato creato dagli artigiani di Murano a Venezia, e confezionato da Massimo Pizzato, l’orafo che per anni ha lavorato al fianco di Pianegonda. Il gioiello pende al collo e si poggia sul cuore delle donne, per ricordarne valori come l’amore, la passione e la non violenza. Il cuore rosso è impreziosito da una foglia dorata che gli dà una tonalità particolare.

“La lotta contro il femminicidio e la violenza sulle donne si combatte con la cultura” afferma il presidente Salvatore Adduce “e Matera, che è la capitale europea della cultura, è la cornice perfetta per diffondere, informare ed educare i cittadini alla non violenza in generale, e in particolare verso le donne”.

Silvia Salemi, cantante e conduttrice televisiva, da sempre impegnata nella lotta contro il femminicidio, è l’ambasciatrice ufficiale del progetto ed era presente al fianco del Presidente Adduce, e ad alcuni europarlamentari facenti parte della commissione europea per le donne, per divulgare l’iniziativa.

“Nel 2003 ho scritto la canzone Nel cuore delle donne, quasi anticipando l’icona sia della t-shirt sia del gioiello” dice la Salemi “dove in entrambe emerge il cuore. Il femminicidio è un fenomeno in crescita e noi artisti abbiamo la facoltà attraverso i media di dare voce a tutte le donne che negli anni hanno subito violenza”.

In rappresentanza dello stilista Angelo Cruciani di Yezael, lo spagnolo Sergi Planas, Responsabile della comunicazione dell’azienda si interroga: “Matera vuole dire madre: perché gli uomini dovrebbero uccidere la propria madre? Il cuore è nato dalla creatività di Cruciani: un cuore posizionato sul petto, per ricordare il pulsare delle emozioni”.

Una percentuale del ricavato andrà a favore della casa delle donne che da trent’anni è attiva sul territorio. Il tutto acquistabile sul sito del progetto www.matera2019.eu.

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Qui di seguito alcune dichiarazioni rilasciate nel corso della conferenza stampa

"E' un evento che potremmo definire epico per la straordinaria qualità delle opere in esposizione. Il ministero per i Beni e le Attività culturali ha fortemente voluto questa mostra. Un'esposizione che ci aiuta a leggere e interpretare in modo diverso una fra le fasi storiche più importanti del nostro Paese". Giovanni Panebianco, Segretario Generale del MiBAC in rappresentanza del Ministro Alberto Bonisoli.

"Nelle prossime settimane organizzaremo un evento all'interno della mostra alla presenza del ministro per i Beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, e del ministro alla Cultura del governo spagnolo per sottolineare la collaborazione fra i due Paesi fondamentale per questo allestimento che intreccia le diverse culture del Mediterraneo". Marta Ragozzino, direttrice del Polo museale della Basilicata e fra le curatrici della mostra.

"Il Rinascimento visto da Sud potrebbe essere il sottotitolo di Matera, Capitale europea della cultura per il 2019 perchè fa riferimento alla rinascita di un territorio proprio come sta succedendo per Matera. Questa mostra per la prima volta ci aiuterà a guardare questa fase storica con occhi diversi, e a guardare il Mediterraneo come luogo di vita e di incroci culturali in un tempo così difficile per quest'area". Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019.

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Da domani, 19 aprile, sarà in vendita il Passaporto giornaliero per Matera 2019 che consentirà a chi si trova a Matera per un solo giorno, di accedere a tutte le iniziative del calendario ufficiale della Capitale Europea della Cultura 2019 in programma nel corso della giornata.

Il Passaporto giornaliero avrà un costo di 10 euro e potrà essere acquistato presso gli Info Point di Matera 2019 (Via Lucana 125-127 e Ipogei di Piazza San Francesco), presso la biglietteria di Palazzo Lanfranchi e prossimamente anche online.

Potranno acquistare il Passaporto giornaliero tutti coloro che non accedono a riduzioni sul Passaporto per Matera 2019 valido per tutto l’anno.

“Dopo la sperimentazione del Passaporto per Matera 2019 che consente di accedere a tutte le iniziative ufficiali della Capitale Europea della Cultura in qualsiasi momento dell’anno e stimolare così il visitatore a tornare più volte ad approfondire i diversi aspetti del programma culturale, abbiamo voluto introdurre il Passaporto giornaliero, dando risposta alle sollecitazioni che ci giungevano dai turisti in visita in città per una sola giornata – spiega Paolo Verri, Direttore Generale della Fondazione Matera Basilicata 2019. Abbiamo quindi trovato una soluzione intermedia fra un abbonamento e un biglietto, che possa consentire al visitatore giornaliero di godere di tutte le attività in programma nella sua giornata di permanenza. Suggeriamo invece ai materani e ai lucani di acquistare il Passaporto annuale, nettamente più conveniente, considerato che chi risiede sul territorio ha l’opportunità di partecipare sempre alle attività di Matera 2019”.

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A partire dal prossimo ponte festivo verrà attivato il servizio navetta verso i Comuni lucani coinvolti nel progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Capitale per un giorno”. Tale servizio verrà messo a disposizione dei visitatori di Matera grazie al sostegno e alla collaborazione di De Angelis Bus e Ridola Viaggi. Gli autobus partiranno da Piazza Matteotti nelle giornate in cui i Comuni hanno programmato i loro eventi. Il biglietto avrà un costo di 6 euro per i possessori del Passaporto per Matera 2019 e di 10 euro per tutti gli altri utenti. I bambini fino a 5 anni viaggiano gratis.

Per accedere al servizio bisognerà effettuare la prenotazione entro 24 ore prima dell’evento presso la sede di Ridola Viaggi in Via Domenico Ridola 54 a Matera o utilizzando i contatti telefonici e mail 0835/314233 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. . Tutte le informazioni sugli orari di partenza degli autobus e i relativi dettagli saranno disponibili sul sito web www.ridolaviaggi.it

La partenza degli autobus sarà garantita al raggiungimento di un minimo di 15 persone. Il calendario degli eventi di “Capitale per un giorno”, con il programma dettagliato delle iniziative organizzate da ciascun comune lucano, viene costantemente aggiornato sul sito ufficiale www.materaevents.it . Nel caso in cui un comune sviluppi l’evento in più giornate, il servizio navetta verrà attivato per una sola di queste.

Il primo servizio di navetta sarà attivato mercoledì 24 aprile verso il comune di Anzi, a seguire il 25 aprile per Maratea, il 26 aprile per Policoro.

“Chi non conosce la Basilicata dei piccoli comuni – sottolinea il Segretario Generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Oliva - non può sapere quanta energia ci sia in ognuno di essi. Uno dei problemi che tali comuni hanno affrontato è stata la condizione di isolamento, l’impossibilità di mostrarsi per quello che in realtà sono (meravigliosi luoghi pieni di umanità) ed il mancato dialogo reciproco. Il progetto Capitale per un giorno si è mosso proprio nella direzione di favorire le relazioni tra comuni e creare una rete per legare queste energie, nell’anno più importante per Matera e per la Basilicata intera. Oggi, grazie alla collaborazione con De Angelis Bus e Ridola Viaggi, aggiungiamo un ulteriore tassello a questo progetto, creando un collegamento fisico fra la Capitale Europea della Cultura e i comuni di Capitale per un giorno. Gli abitanti di Matera e i suoi cittadini temporanei avranno così l’opportunità di scoprire le eccellenze culturali dei diversi angoli della Basilicata, valorizzate attraverso le iniziative che ogni Amministrazione comunale ha organizzato in maniera impeccabile anche grazie al coinvolgimento delle associazioni locali. L’invito quindi è quello di intraprendere un viaggio non verso mete impossibili ma verso mete facilmente raggiungibili ma clamorosamente mai o poco visitate prima di oggi”.

“Con grande entusiasmo – spiegano Tiziana e Annamaria De Angelis - abbiamo sponsorizzato ed offerto la nostra collaborazione alla Fondazione Matera-Basilicata 2019, per gestire insieme il progetto "Capitale per un giorno", poichè animato dalle medesime finalità della nostra iniziativa "Basilicata in Bus". Da oltre dieci anni le nostre aziende De Angelis Bus Srl e Ridola Viaggi tra i vari prodotti di promozione turistica del territorio, propongono l'iniziativa "Basilicata in Bus", per consentire ai turisti ed ai lucani stessi, di apprezzare le inaspettate bellezze paesaggistiche, artistiche e culturali di cui sono ricchi i nostri borghi, viaggiando a bordo di comodi autobus Gran Turismo, accompagnati da guide professionali. In questo anno particolare per la nostra regione, il nostro progetto non poteva che fondersi con l'iniziativa della Fondazione, per consentire a tanti di partecipare agli eventi che ciascun comune proporrà da "Capitale" per un giorno. Vi aspettiamo numerosi!”

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Qualcuno conosce la ragione e sa spiegare perché nel tennis il sistema di conto del punteggio cambia continuamente? Il giocatore in campo, in attesa dell’inizio del match, si interroga sulla profonda insensatezza di uno sport in cui vige il ferreo dominio della geometria con le sue linee nitide e tagliate. Il nostro numero due sa bene che potrà attraversare il fondo del campo da una linea all’altra, respingendo con crescente affanno gli attacchi, ma se l’avversario è il numero uno, le sue risposte gli finiranno sempre addosso e alla fine la palla cadrà in un angolo per lui irraggiungibile.

In “Roger” Emilio Solfrizzi racconta lo sport dal punto di vista dei vinti. La vertiginosa piece di Umberto Marino è andata in scena ieri sera, all’Auditorium Gervasio di Matera, su iniziativa della Fondazione Matera Basilicata 2019 nell’ambito del progetto Sport tales, il programma di narrazione e divulgazione della cultura sportiva di Matera 2019, capitale europea della cultura.

E' il secondo appuntamento teatrale, dopo “Maratona di New York”, che ha visto alla ribalta, nella prima messa in scena al femminile del rappresentatissimo dramma, Fiona May e Luisa Cattaneo. Come già nella Maratona anche in Roger lo sport diventa una metafora della vita (e della morte) e un'occasione per riflettersi e confrontarsi sui temi più profondi.

E' stato il popolare attore barese a indossare gli scomodi panni dell'avversario immaginario di Federer in un match che lo vede condannato all'inevitabile sconfitta contro il più forte tennista del mondo. Con l’umiliazione di giochi perduti a zero senza neanche toccare una palla: il game perfetto, per l’avversario.“Emilio Solfrizzi – ha scritto Franco Cordelli - di questa geometria, di questa nitidezza, non vuole farsi ragione. Butta tutto all’aria, scende in campo allo sbaraglio, naturalmente sa, anche lui, che perderà, ma è pronto, il dio, a sfidarlo. Con quali armi se non quelle dell’umorismo, dell’ironia, dell’addio a ogni calcolo di opportunità? Nell’esibizione di Solfrizzi, il numero 2, che è lì ad attendere il dio che non verrà, che non lo degnerà neppure della discesa in campo e del confronto, nella sua esibizione c’è il cuore gettato oltre l’ostacolo. Oltre alla voce e alla perfida e sottile ingiuria, ci sono anche il corpo e il sudore, c’è addirittura lo sperpero, il consumo di sé”.

Nella trance “agonistica”, a un certo punto, Solfrizzi indossa i panni di qualche altro numero uno, ben diverso dall’impeccabile eleganza e charme di Federer. Un Mc Enroe o un Agassi: si arrabbia con gli spettatori che gli tolgono concentrazione tempestandolo con i flash di telefonini. Alla fine se ne scuserà, nei saluti finali, pur rivendicandone le giuste ragioni. E il pubblico si alza per la terza standing ovation che applaude l’indiscusso vincitore della serata.

“E’ stato uno spettacolo molto gradevole – commenta Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 – che ancora una volta ha messo al centro l'utopia e la distopia della cultura sportiva, il desiderio di vincita e la reale sconfitta. Il lungo applauso del pubblico ha confermato ancora una volta la bontà della scelta di questo spettacolo. Resta un pizzico di amarezza per la polemica all’ingresso dell’auditorium di un piccolo gruppo di ritardatari. Ma le regole vanno rispettate se vogliamo essere davvero una capitale europea della cultura. Come previsto dal regolamento la prenotazione ha valore fino a 15 minuti prima dell’inizio dello spettacolo. Dopodichè si apre la lista di attesa per far accedere in ordine di arrivo coloro che hanno avuto la pazienza di aspettare. Se qualcuno arriva in ritardo non può addebitare responsabilità alla Fondazione, significherebbe mancare di rispetto nei confronti dei tantissimi cittadini che hanno avuto la premura di arrivare in tempo”.

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In relazione alla nota diffusa dal Wwf riguardante il progetto “Airport City” la Fondazione Basilicata Matera 2019 conferma quanto indicato dall’associazione ambientalista. E’ vero, infatti, che il progetto è “ancora in fase embrionale”.

Occorre tuttavia sottolineare che il progetto punta a valorizzare uno straordinario patrimonio ambientale come l’altopiano murgico che, insieme ai Sassi, fa parte del patrimonio mondiale dell’umanità riconosciuto dall’Unesco.

“Airport city” è nella fase di progettazione preliminare e vede il coinvolgimento costante di tutte le istituzioni interessate. Una progettazione predisposta con un altissimo rigore scientifico, da parte di un team di esperti composto anche da rappresentanti di associazioni ambientaliste.

In questa fase stiamo verificando se ci sono i presupposti per la realizzazione dell’opera d’arte.

In ogni caso la ipotesi progettuale si muove nel totale rispetto di tutte le norme, facendo particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e in un quadro di piena condivisione e rigore ed è già stata sottoposta alle opportune valutazioni di impatto ambientale.

Nelle prossime ore la Fondazione incontrerà il Wwf e le altre associazioni interessante per spiegare l’idea e confrontarsi con loro.

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Proseguono a Matera le attività nei giardini di Gardentopia, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Il 13 e 14 aprile la comunità continuerà, insieme all’artista Luigi Coppola, la costruzione del giardino evolutivo di Casino Padula, nel quartiere di Agna Le Piane a Matera, avviata nel primo Gardentopia Day, lo scorso 21 marzo. Si tratta di un progetto partecipativo che sperimenta con la vasta rete di giardini collettivi di Gardentopia la relazione fra arte e riproduzione vegetale.

Il 13 aprile vedrà protagonisti gli alunni, i docenti e i genitori dell’I.C. Padre G. Semeria plesso Don Milani di Matera che, a partire dalle 10:30, lavoreranno con l’artista alla messa a dimora di alcune piante. Nel pomeriggio, dalle 15:30 alle 18:30, si imparerà come costruire un orto urbano attraverso il laboratorio di costruzione di mattoni in terra cruda con Luigi Coppola.

Il giorno dopo, 14 aprile, dalle 16:30 alle 18:00, si svolgerà il laboratorio di co-creazione del giardino di Casino Padula con Luigi Coppola e il team di Open Design School, aperto ai cittadini dei quartieri Cappuccini e Agna Le Piane e a chiunque volesse dare il proprio contributo da ogni angolo della città.

 

 

In caso di pioggia le attività saranno rinviate a data da destinarsi.

 

 

Programma

13 APRILE

MATTINA

POMERIGGIO ore 08.30 – CASINO PADULA, Via dei pesci

PROGRAMMA Caffè di benvenuto con docenti, genitori e alunni dell’I.C. Padre G. Semeria plesso Don Milani

ore 10.00-13.00

– CASINO PADULA, Via dei pesci GIARDINO EVOLUTIVO DI CASINO PADULA con Luigi Coppola, messa a dimora delle piante con alunni e docenti dell’I.C. Padre G. Semeria plesso Don Milani - Merenda

ore 15.30-18.30 COME COSTRUIRE UN ORTO URBANO - LABORATORIO DI COSTRUZIONE DI MATTONI IN TERRA CRUDA con Luigi Coppola

14 APRILE

POMERIGGIO ore 16.30-18.00 LABORATORIO DI CO-CREAZIONE DEL GIARDINO DI CASINO PADULA con Luigi Coppola, Open Design School e i cittadini dei quartieri Cappuccini e Agna Le Piane e della città - Merenda con caffè

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A scuola di turismo esperienziale,
al via la Matera 2019 Experience Academy


● Un progetto che trasforma una passione in opportunità per gli abitanti e per il territorio
● Candidature aperte fino al 21 aprile per 25 aspiranti imprenditori, con precedenza a chi realizzerà un progetto a Matera e nel sud Italia

Milano, 11 aprile 2019. Un percorso formativo per trasformare una passione in un lavoro grazie alle nuove opportunità offerte dal turismo esperienziale: è questa l’idea alla base della Matera 2019 Experience Academy, realizzata da Airbnb e Fondazione Matera-Basilicata 2019 in collaborazione con Destination Makers, CNA Giovani Imprenditori Matera e la Camera di Commercio della Basilicata. L’iniziativa si svolgerà dal 30 maggio al 2 giugno nella città lucana Capitale Europea della Cultura, e le candidature per la partecipazione saranno aperte fino al 21 aprile.
Matera 2019 Experience Academy rappresenta il primo esempio di percorso formativo che insegnerà a 25 aspiranti imprenditori e imprenditrici del turismo esperienziale a sfruttare il proprio talento e le competenze per valorizzare nuove forme di turismo sostenibile legate al territorio, anche attraverso le Esperienze Airbnb, la formula di ospitalità in cui l’host non offre un alloggio, ma condivide il proprio tempo, passione o talento con i viaggiatori.
Questa attività si inserisce nella più ampia collaborazione tra Airbnb e Fondazione Matera Basilicata 2019, con l’obiettivo di coinvolgere viaggiatori e locali in progetti di turismo sostenibile e di cittadinanza temporanea nell’anno di Matera Capitale della Cultura.
“In un momento in cui il turismo rappresenta una porzione sempre più rilevante delle economie di tutto il mondo, Airbnb è impegnata a far sì che le persone e le comunità locali possano beneficiare al massimo di questo fenomeno. La nostra piattaforma e il suo modello di community sono alternative al tradizionale turismo di massa, e anticipano il diffondersi dell’esperienzialità del viaggio. Con questa ‘scuola’ vogliamo dare l’opportunità a persone motivate di cogliere i cambiamenti in atto e provare a reinventarsi, perchè no, magari diventando host di Esperienze”, ha dichiarato Matteo Frigerio, Amministratore delegato di Airbnb Italia.
“Parte un altro progetto di eccellenza per una città come Matera che sta dimostrando di innovare sia sul tema della fruizione culturale sia dell’accoglienza al visitatore. Per contrastare il fenomeno dell’overtourism crediamo infatti sia necessario l’approfondimento e la specializzazione di competenze di chi è chiamato ad ospitare quelli che noi chiamiamo “cittadini temporanei”, ha commentato Paolo Verri, Direttore generale della Fondazione Matera-Basilicata 2019.
Programma e candidature
I 25 partecipanti verranno selezionati dando la precedenza a progetti che coinvolgeranno Matera e tutto il sud Italia, e avranno l’occasione di sviluppare non soltanto conoscenze e strumenti, ma anche di costruire una rete di contatti. Il programma dell’Academy si articolerà su quattro giorni di lezioni, workshop e incontri ispirazionali, che si terranno dal 30 maggio al 2 giugno presso le Monacelle di Matera. Le facilitazioni per partecipare all’Academy includono vitto e alloggio.
I partecipanti avranno la possibilità di sperimentare e testare ogni aspetto della propria idea, per prepararsi all’inizio di una nuova avventura. Durante questo percorso, potranno infatti discutere i dettagli della propria proposta con professionisti italiani e stranieri, e si confronteranno riguardo le diverse fasi di ideazione, progettazione, comunicazione, racconto e vendita. Inoltre, saranno presenti alcuni host di Esperienze Airbnb che condivideranno la storia della propria attività, e i traguardi raggiunti attraverso il turismo esperienziale.
Le Esperienze Airbnb
Disponibili in Italia dal 2016, le Esperienze Airbnb sono attività promosse da abitanti del luogo, che coinvolgono i viaggiatori trasmettendo loro qualcosa dal punto di vista di una persona del posto. Al momento il nostro Paese è il secondo mercato al mondo dopo gli Stati Uniti per queste proposte. Tra le oltre 3.400 Esperienze presenti in Italia, poco meno di un migliaio si trovano nel Sud Italia.
Il programma completo delle giornate e il link per le candidature sono disponibili qui.

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RINASCIMENTO VISTO DA SUD. Matera, l'Italia meridionale e il Mediterraneo tra '400 e '500.

Matera, Palazzo Lanfranchi

19 aprile – 19 luglio 2019

 

Vernice per la Stampa: giovedì 18 aprile, ore 11

 

Cartella Stampa ed immagini: www.studioesseci.net sezione Mostre

  

E' un autentico scrigno di tesori quello che dal 18 aprile attende il pubblico italiano ed internazionale a Palazzo Lanfranchi. A proporre una narrazione, densissima e meravigliosa, di un secolo di grande arte. Qui, la grande mostra "Il Rinascimento visto dal Sud. Matera, l'Italia meridionale e il Mediterraneo tra '400 e '500", evento tra i più importanti di Matera 2019, offre, nelle otto ricche sezioni, ben 215 opere: dipinti innanzitutto, ma anche sculture, incunaboli, cinquecentine, manoscritti, codici miniati, tessuti, bronzi, ceramiche, astrolabi e oreficerie..

Pezzi unici, concessi dai maggiori musei e dalle grandi istituzioni culturali di tutto il Mezzogiorno, delle Isole ma anche dal resto del Paese e dai grandi musei di Spagna, Francia, Germania e Portogallo. Capolavori celeberrimi accanto a opere di incredibile bellezza e fascino, molte mai uscite dalle istituzioni di appartenenza, altre (più di una trentina) per le quali è stata realizzata una apposita campagna di interventi conservativi che hanno restituito loro miglior leggibilità.

Opere, talune mai prima esposte, altre – come alcuni grandi polittici – ricomposte per l'occasione. Tutte riunite a documentare l'originalità della declinazione meridionale del Rinascimento.

Il nuovo rivoluzionario linguaggio proveniente dalle Fiandre qui infatti si è intessuto con influenze molteplici provenienti sia da Oriente che da Occidente, attraverso le rotte dei commerci marittimi che attraversavano il Mediterraneo. Creando un Rinascimento diverso, per molti versi più ricco e certamente originale: il Rinascimento visto da Sud.

La mostra, co-prodotta da Polo museale della Basilicata e Fondazione Matera Basilicata 2019, è curata da Marta Ragozzino, Pierluigi Leone de Castris, Matteo Ceriana e Dora Catalano.

Marta Ragozzino, direttrice del Polo Museale della Basilicata, non nasconde la soddisfazione di poter offrire al pubblico una esposizione come non si è mai vista, ricca di suggestioni e di veri capolavori. A cominciare dalle opere di tre maestri assoluti: Antonello da Messina, Donatello e Raffaello. «Ottenuti - sottolinea la direttrice Ragozzino - per effetto della piena collaborazione del Museo Civico di Como, dell'Archeologico Nazionale di Napoli e degli Uffizi di Firenze. Grazie a questo possiamo esporre la Annunciata di Antonello, la meravigliosa Testa di cavallo di Donatello e il disegno preparatorio della Madonna del pesce di Raffaello. Saranno accanto ad opere non meno rilevanti provenienti dall'intero Mezzogiorno». Tra le tante i curatori segnalano anche la raffinata Madonna del Maestro di Ladislao di Durazzo, proveniente dal Museo del Santuario di Montevergine, nell'avellinese, le opere di Colantonio, la Madonna con Bambino del Maestro dei Santi Severino e Sosso o la elegantissima Madonna con Bambino di Francesco Laurana, concessa dalla Chiesa dell'Immacolata di Palazzolo Acreide, in Sicilia. E ancora la statua di medesimo soggetto di Domenico Gagini, dal Museo Civico di Castel Nuovo a Napoli, così come il San Felice in cattedra di Lorenzo Lotto dalla Chiesa di San Domenico a Giovinazzo e le opere di Andrea Sabatini da Salerno, il Raffaello del Sud. Grande pittura ma anche documenti preziosissimi, valga l'esempio del Codice di Santa Marta, manoscritto proveniente dall'Archivio di Stato di Napoli e il Libro d'Ore di Alfonso d'Aragona della Biblioteca Nazionale di Napoli.

Ma un elenco delle meraviglie in mostra sarebbe troppo lungo. Non possiamo tuttavia non citare gli esempi, presenti nel territorio, dei grandi maestri veneti. Dalla Santa Eufemia di Mantegna alle pale, tavole e tele di Giovanni Bellini, Vivarini, Paris Bordon, Francesco Vecellio, Pordenone, tra i tanti. O dei maestri provenienti dall'Italia Centrale, quali il Pinturicchio, Antoniazzo Romano o Pietro di Domenico da Montepulciano. Ma anche da dai paesi nordici come il fiammingo Jan van Eyck o dalla Spagna come Jacomart o Sagrera. A giungere invece da Lisbona è la Madonna con Bambino e San Giovannino di Cesare da Sesto, opera oggi tra le più ammirate del Museu Nacional de Arte Antigua e che torna a casa, almeno per lo spazio della mostra.

Notevolissima la presenza di opere di Polidoro da Caravaggio, con l'Andata al Calvario dai Musei Vaticani, le tavole della Pala della Pescheria dal Museo di Capodimonte e il Sant'Alberto della Galleria Sabauda di Torino.

Ma non meno importanti sono le meravigliose pergamene raffiguranti la Cosmographia di Tolomeo, grande codice dalla Nazionale di Napoli e il Portolano genovese della Nazionale di Firenze, ad indicare quelle rotte che univano il Mediterraneo e le terre da esso lambite e che avevano nel nostro Mezzogiorno il loro attivissimo fulcro.

Ai tesori così eccezionalmente riuniti si unisce la spettacolarità dell'allestimento, in una sede, Palazzo Lanfranchi, che di per sé stessa merita un viaggio. Con Matera Capitale tutto intorno.

Appuntamento semplicemente imperdibile!

Info: https://www.matera-basilicata2019.it

 

Ufficio Stampa:

 

Polo Museale della Basilicata - Michele Saponaro Tel. +39 0835 25622245 / Mobile +39 338 883 1053 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

Fondazione Matera - Basilicata 2019 - Serafino Paternoster Tel- +39 0835 3331625 int. 402 / Mobile +39 338 429 9742 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

 

in collaborazione con

Studio ESSECI- Sergio Campagnolo Tel. +39 049 663499 E-mail This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. [Stefania Bertelli]

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Sono numerose le iniziative dedicate alla settima arte in programma nelle prossime settimane

E' stato dedicato al metacinema, il cinema che racconta se stesso, il terzo incontro che ha concluso il ciclo delle "Lezioni di cinema", organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dalla Lucania Film Commission, nel quadro del cartellone didattico della capitale europea della cultura, Future Digs.

Alberto Anile e Tatti Sanguineti hanno discusso di film che si girano all'interno dei film, raccontando il metacinema dalle origini ai giorni nostri, spiegandone vizi e vezzi. Alla ricerca di un possibile senso, qualcosa che ci faccia capire cos'è il cinema nel cinema. Anzi, tout court: cos'è – e cosa sarà – il cinema.

Dopo gli incontri dedicati al passato (il ruolo di Giulio Andreotti tra uso politico della censura e sostegno alle produzioni nazionali) e al presente (la lezione di Ermanno Olmi, un grande artigiano e un protagonista del cinema indipendente fuori e contro il predominio delle major) si è riflettuto sul futuro a partire da alcune interpretazioni cardine: Truffaut regista, Streep attrice, Moretti cineasta. I film dentro i film. Scatole cinesi, cadute nell'abisso della semiotica, per il piacere di una visione al quadrato.

“Abbiamo scelto di declinare – ha commentato il direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 Paolo Verri – entrambe le voci che compongono il sintagma del cinema “industria culturale”, dedicando attenzione tanto al modo di produzione quanto al più specifico dei linguaggi filmici: il cinema che racconta se stesso. E dall'incrocio con un altro linguaggio artistico, la poesia, riparte il nostro cartellone cinematografico: il progetto Materre, un laboratorio cinepoietico mediterraneo. Il primo appuntamento, il 18 aprile, per confrontarci con la figura di un grande intellettuale meridionale, Rocco Scotellaro. Un cartellone ricco che affiancherà la produzione filmica e coprirà il lungo ponte da Pasqua al week end della Festa della Liberazione e che si concluderà con le lezioni magistrali di Adriano Arpà, sull'identità del cinema contemporaneo e di Bruno Roberti su un atlante cinematografico del paesaggio meridiano”.

“A seguire – conclude il direttore generale di Matera 2019 - la nostra presenza, insieme con la Lucana Film Commission al Bif&st, il festival internazionale del cinema e della cultura audiovisiva in programma a fine mese a Bari. Saremo presenti con il film documentario “Vado verso dove vengo”, parte di un progetto più ampio “Storylines - The Lucanian Ways” di Matera 2019, sviluppato con l’Associazione Youth Europe Service e co-finanziato dalla Lucana Film Commission, e con il film “Lucania”, co-prodotto dalla Lucania Film Commission e patrocinato dalla Fondazione”.

"Come Lucana Film Commission – afferma il direttore, Paride Leporace - siamo lieti che le attività cinematografiche con la Fondazione Matera 2019 stanno riuscendo a dispiegare dei semi floridi per fortificare il brand Basilicata terra di cinema. Un cinema della modernità, espanso, ecologico teso a valorizzare il capitale umano dei nostri talenti e di maestranze che si stanno accreditando per valore e affidabilità. L'educazione al pubblico, la formazione della filiera, il sostegno dato ad oltre 50 produzioni, i David di Donatello, i Nastri d'Argento, i numerosi premi vinti ci danno ragione sul lavoro svolto e che deve essere rafforzato e migliorato per un sempre maggior posizionamento della Basilicata nell'industria culturale europea".

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SKY ARTE 

PRESENTA
Due produzioni originali

MERCOLEDÌ 17 APRILE PRESSO LA CASA CAVA DI MATERA

ANTEPRIMA APERTA AL PUBBLICO
di due documentari sugli eventi più importanti che hanno coinvolto la città lucana nell’anno della sua nomina a Capitale Europea della Cultura

ALLE 18.30: MATERA 2019: OPEN FUTURE
IL RACCONTO DI UNA CITTA, DA SIMBOLO DELL’ARRETTRATEZZA DEL MERIDIONE
A CITTÀ DEL FUTURO, EMBLEMA DEL RISCATTO DI TUTTO IL SUD

A SEGUIRE, MATERA 2019: IL FUTURO È QUI
IL DOC INEDITO CHE ENTRA NEL VIVO DEGLI EVENTI DELLA CITTÀ CON FOCUS SU 4 MOSTRE:
ARS EXCAVANDI, RINASCIMENTO VISTO DA SUD, LA POETICA DEI NUMERI PRIMI
E BLIND SENSORIUM – IL PARADOSSO DELL’ANTROPOCENE

IN ONDA IN PRIMA VISIONE ASSOLUTA E IN ESCLUSIVA
VENERDì 19 APRILE ALLE 20.45 SU SKY ARTE

 

Continuano gli eventi realizzati a seguito della nomina di Matera come Capitale Europea della Cultura 2019. Mercoledì 17 aprile presso la Casa Cava della città lucana, caratteristico centro culturale polivalente completamente scavato nella roccia, saranno presentati con un’anteprima aperta al pubblico (fino a esaurimento posti) due documentari realizzati grazie alla collaborazione tra Sky Media e la Fondazione Matera – Basilicata 2019 che raccontano gli eventi più importanti che hanno coinvolto quest’anno lo storico capoluogo della Basilicata.

Si tratta di Matera 2019: Open future, dedicato al making of di Matera 2019, che verrà proiettato alle 18.30 e andato in onda su Sky Arte lo scorso gennaio e, a seguire, di Matera 2019: il futuro è qui, sui principali eventi in programma durante l'anno della Capitale europea della cultura che andrà invece in onda in prima visione e in esclusiva su Sky Arte (canale 120 e 400 di Sky) venerdì 19 aprile alle 20.45.

Matera 2019 – Open Future, produzione originale realizzata da TIWI in esclusiva per Sky Arte a cura di Francesca Priori, racconta l’evoluzione di una città millenaria. Patrimonio Unesco dal 1993, in poco più di cinquant’anni Matera ha rovesciato il suo destino, da simbolo dell’arretratezza del Meridione italiano a spazio urbano di spinte creative, culturali e incontri, diventando emblema di riscatto per tutto il Sud. Dall’ovazione in piazza per la vittoria di Matera come Capitale europea per la cultura con il progetto Open Future a oggi, il documentario, ricco di interviste a manager della cultura, ripercorre tutti i dettagli di questa rivoluzione e dei preparativi al 2019 e mostra i luoghi che ospiteranno gli eventi di Matera 2019, dall’Open Design School, alla Cava del Sole e la Cava Paradiso.
Matera 2019: il futuro è qui, secondo documentario proiettato nella Casa Cava e in onda in prima visione e in esclusiva su Sky Arte (canale 120 e 400 di Sky) venerdì 19 aprile alle 20.45, entra nel vivo degli eventi di Matera 2019, riservando una particolare attenzione alle quattro grandi mostre che, susseguendosi durante l’anno, tracciano un percorso che attraversa l’intera storia dell’umanità. Si comincia con Ars Excavandi, la mostra dedicata all’arte dello scavo e alle civiltà rupestri curata da Pietro Laureano, per proseguire poi con la mostra Rinascimento visto da Sud, di cui ci parla la curatrice Marta Ragozzino e con La poetica dei numeri primi, la straordinaria serie di eventi dedicati alla matematica pitagorica e curata da Piergiorgio Odifreddi. In conclusione Blind Sensorium – Il paradosso dell’antropocene, la mostra in cui il fotografo e filmmaker Armin Linke sintetizza cinque anni di ricerca sull’impatto che sta provocando l’uomo sul cambiamento climatico.
Da Dante a Pitagora, da Mascagni a Brian Eno; dall’arte al design, dagli archivi storici regionali del progetto I-dea a Cava Paradiso, al grande palcoscenico della Cava del Sole, il documentario, una produzione originale realizzata da TIWI in esclusiva per Sky Arte, mostra il programma culturale di Matera 2019 ed evidenzia come punti a costruire un dialogo tra personaggi e discipline, per far emergere nuovi significati e interpretazioni del mondo contemporaneo.

Le proiezioni saranno precedute dalla presentazione di Roberto Pisoni, direttore di Sky Arte, Paolo Verri, direttore della Fondazione Matera – Basilicata 2019 e Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera – Basilicata 2019. Modera Maria Teresa Grillo, autrice del documentario.

 

Ufficio Stampa Sky: Fabiana Troiani - 335 1858947 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Ufficio Stampa MN: Cristiana Zoni This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.; Simona Pellino This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.; Marilena D’Asdia This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

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È Emilio Solfrizzi, il popolare attore barese, a indossare gli scomodi panni dell'avversario immaginario (ma forse vero) di Federer in un match che lo vede condannato all'inevitabile sconfitta contro il più forte tennista del mondo. La piece “Roger”, in programma martedì 16 aprile all'Auditorium Gervasio di Matera (ore 21), rientra nel programma 'Sport Tales', il progetto di cultura sportiva della Fondazione Matera Basilicata 2019 per Matera Capitale europea della cultura 2019.

È il secondo appuntamento teatrale, dopo “Maratona di New York”, che ha visto alla ribalta, nella prima messa in scena al femminile del rappresentatissimo dramma, Fiona May e Luisa Cattaneo
L’azione si svolge interamente su un campo da tennis e rappresenta un’immaginaria partita tra un generico numero due e l’inarrivabile numero uno del tennis di tutti i tempi, un campionissimo di nome Roger.
Un monologo su un tennista che da anni deve affrontare Federer (ma anche, in qualche modo, Dio) senza riuscirvi. Nel corso del pezzo evoca la partita che dovrebbe disputare e che, forse, si è già disputata, ma che è finita, e non poteva che finire, con la sua sconfitta.

Come già in 'Maratona di New York', quindi, lo sport diventa una metafora della vita (e della morte) e un'occasione per riflettersi e confrontarsi sui temi più profondi.

 

“Roger”

scritto e diretto da Umberto Marino

con Emilio Solfrizzi

luci Giuseppe Filipponio

musiche Paolo Vivaldi

regista assistente Maria Stella Taccone

consulenza tecnica Maestro Leonardo de Carmine

per il costume del Signor Solfrizzi si ringrazia la Sergio Tacchini Icons srl di Livorno e Anna Coluccia

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Sono 7 i progetti ritenuti idonei durante il secondo incontro della commissione che valuta i progetti candidati alla “Chiamata Pubblica dei progetti di Comunità di Matera 2019” lanciata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 nell’ambito del Progetto Community.

La Chiamata Pubblica ha l’obiettivo di promuovere i progetti nati dalla comunità, frutto dell’accordo fra cittadini, e ideati “dal basso”. Le azioni promosse costruiscono processi che favoriscono l’acquisizione di nuove competenze nella realizzazione di attività di produzione culturale, sviluppando la possibilità - territoriale ed europea - di mettersi in rete ed in relazione. La collaborazione, al centro di ogni progetto selezionato, è lo strumento che consente di prendere forma e qualificarsi come progetti di comunità.

I nuovi progetti selezionati sono:

"C'era una volta ... il gioco" Il calcio balilla per la riscoperta dei "vecchi giochi" (A.S.D. Matera Sport Tradizionali)
SeminiAmo: laboratorio intergenerazionale di riscoperta e condivisione di saperi (Associazione C.A.G. Spazio Giovani Genzano)
La Fontana di Alpe & il mito della Felicità (Associazione Santa Maria della Rocca - Onlus)
Regenerace 2049 (Generazione Lucana)
1979-2019: un sogno chiamato Serie B quarant'anni dopo (Matera Calcio Story)
Stato di Noia (Stato di Noia)
Ludopark - Basilicata In Gioco (Zio Ludovico)
Sommando questi ultimi al primo gruppo di progetti selezionati lo scorso 12 marzo, salgono quindi a 18 i Progetti di comunità ad oggi approvati, con un impegno economico di 49.000 euro sui 150.000 stanziati a beneficio della Chiamata. Le idee progettuali potranno essere presentate fino al 30 luglio 2019 utilizzando il formulario disponibile sul sito della Fondazione Matera Basilicata 2019 nella sezione Mettiti in gioco (https://www.matera-basilicata2019.it/it/mettiti-in-gioco/entra-nella-community/chiamata-pubblica-progetti-di-comunita.html) .

Tutte le iniziative proposte nell’ambito dei Progetti di Comunità sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, e sono consultabili sulla piattaforma ufficiale di Matera 2019 www.materaevents.it nella sezione dedicata ai Progetti di Comunità. Il calendario degli appuntamenti, in continua costruzione ed evoluzione, è ricco di eventi già in questi primi mesi di programmazione - ben 6 nel mese di aprile, 9 nel mese di maggio e 7 a giugno -, integrati volta per volta dalle nuove proposte che vengono approvate. Dei 18 Progetti di comunità avviati, 6 sono stati proposti e verranno realizzati in altri comuni della regione Basilicata (Calciano, Genzano di Lucania, Miglionico, Montescaglioso, Noepoli, Pisticci), 2 sono proposti da realtà materane che li realizzeranno in giro per la regione (tra Barile, Ferrandina Lauria, Potenza, Rotondella) e 2 sono proposte realizzate a Matera ma arrivate da altri luoghi della Basilicata.

Per conoscere i criteri di ammissibilità e valutazione dei progetti, è possibile visitare la sezione “Amministrazione Trasparente/Avvisi Pubblici” sul sito della Fondazione Matera Basilicata 2019 www.matera-basilicata2019.it.

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Grande successo di pubblico per il concerto del gruppo viennese. Gli ortaggi rimasti donati alla parrocchia di San Rocco guidata da Don Angelo

Con un applaudito concerto della Vienna Vegetable Orchestra si è chiusa ieri sera, nell'auditorium del Conservatorio, la tre giorni del progetto "Edible Orchestra", prodotto dalla Fondazione Matera - Basilicata 2019.

Un'iniziativa voluta per focalizzare l'attenzione sul cibo, non solo come prodotto alimentare, ma anche e soprattutto come valore essenziale per il benessere e l'economia di una comunità.

Dopo la presentazione del libro dello chef lucano Federico Valicenti “Dalla tavola lucana al paradiso”, dove ogni pagina risulta essere impastata e amalgamata a quella seguente, si è esibito il Food Designer Nick Difino che, insieme a 100 cittadini, ha realizzato con il cibo una vera e propria opera d'arte, l’installazione “Les Tableaux Mangeant".

Nel corso della tre giorni si è esibito anche il food performer pugliese Don Pasta che, nell'auditorium del Conservatorio, ha messo in scena “United Food Of Matera”, una performance multimediale originale basata sulle testimonianze di otto cittadini materani e sulla loro relazione autentica con il cibo e la cucina.

Stefano Liberti, invece, ha presentato la lezione spettacolo “I signori del cibo. Viaggio nell’industria alimentare che sta divorando il pianeta”. Dal pomodoro globalizzato coltivato in Cina al suino geneticamente modificato, dai tonni che attraversano mezzo pianeta per finire in una scatoletta alla bresaola della Valtellina che viene dal Brasile, un viaggio a parole e immagini attraverso i meccanismi di funzionamento e i retroscena della grande industria alimentare.

Ma il momento centrale della tre giorni è stato rappresentato dalla Vienna Vegetable orchestra che ha utilizzato gli ortaggi della terra lucana - offerti da Coldiretti Basilicata, partner di Matera 2019 - per realizzare dei veri e propri strumenti musicali.

I musicisti, nell'area del casale, nel Sasso Barisano, hanno prima incontrato i cittadini materani a cui hanno insegnato le tecniche per trasformare gli ortaggi in veri e propri strumenti musicali.

Poi nell'auditorium del Conservatorio, hanno proposto la loro esibizione utilizzando una enorme quantità di prodotti della natura.

Gli strumenti utilizzati? eccone alcuni: 30 melanzane (le più grandi presenti sul mercato), 5 cetrioli, 3 kg di fagioli secchi 170 carote di diverse dimensioni, 2 cavoli, 10 verze, 3 grandi zucche, 20 porri, 5 mazzetti di prezzemolo, 5 mazzi di cipollotti, 25 ravanelli bianchi, e ancora 3 mazzi di insalate, 8 sedani rapa, peperoni grandi gialli rossi e verdi, cipolle e patate e zucchine.

E così aiutati da trapani e coltelli e giravite i musicisti della Vienna Vegetable Orchestra hanno trasformato le carote in flauti o in xilofoni, i porri in violini, i ravanelli in sassofoni e così via. Ma con un ospite d'eccezione, usato solo nel concerto materano, il peperone crusco. Il tipico prodotto lucano è servito per introdurre una originale versione de "Le sacre du printemps (La sagra della primavera)" ridenominata dalla Vienna Vegetable Orchestra "Le Massacre du printemps" con chiusura a base di ortaggi che rotolavano da una pedana verso il pubblico.

Al termine del concerto durato circa un'ora, pubblico in piedi e lunghi applausi non solo diretti alla Vienna Vegetable orchestra che da 20 anni si esibisce in tutto il mondo, ma anche e soprattutto al loro messaggio: i prodotti della natura sono importanti e sono indispensabili per la comunità, quindi vanno difesi ad ogni costo.

Gli ortaggi rimasti sono stati donati alla parrocchia di San Rocco di Matera, guidata da Don Angelo, per produrre un grande minestrone per i più poveri.

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Anche nella food art, come nella scienza, l'errore può segnare un importante punto di svolta. In questo caso quello del sous-chef giapponese nell'Osteria Francescana di Modena. Gli cade di mano e si disfa la tart al limone. L'incidente, che avrebbe mandato fuori di testa gran parte degli chef stellati, offre al genio di Massimo Bottura la risposta ad alcune sue storiche perplessità sulle decorazioni e le croste di quel dessert. E così nasce "oops, I dropped the lemon tart", una torta destrutturata che diventa al tempo stesso un'attrazione del ristorante e un'icona dell'arte culinaria del terzo millennio.

Questa e tante altre storie hanno ispirato e animato il workshop che Nick Difino, food performer e autore ha condotto da martedì a giovedì per realizzare con decine di cittadini permanenti e temporanei di Matera "Les Tableaux Mangeants", installazione costituita da elementi commestibili dove il cibo trascende il piatto. Il laboratorio ha rappresentato il primo evento di “Edible Orchestra”, un progetto di Matera 2019, capitale europea della cultura, focalizzato sul cibo inteso come valore essenziale per il benessere e l’economia di una comunità.

Entro il 2050 la Terra ospiterà probabilmente oltre 9 miliardi di abitanti, con un crescente bisogno di cibo. La produzione e la distribuzione alimentare diventano così questione essenzialmente
politica.

La location scelta, il mercatino rionale di via Ascanio Persio, in pieno centro cittadino, alludeva appunto all'agorà come luogo collettivo della decisione comunitaria. Il clima capriccioso di aprile ha imposto una riorganizzazione dell'ultimora, con i workshop e le presentazioni editoriali (Valicenti, Liberti) trasferiti nelle sedi della Fondazione Matera Basilicata 2019 e il concerto finale dell'Edible Orchestra, che usa i frutti della terra come strumenti musicali, sabato sera all'Auditorium Gervasio di piazza Sedile.

Ha antichi saperi didattici, Nick Difino, maturati in esperienze di docente e di formatore. E così lui ci ha messo il metodo, i partecipanti i contenuti. In tre giorni si è passati così dal racconto dei cibi del
ricordo e della tradizione a una selezione condivisa dei piatti da cucinare, da una lezione flash di storia dell’arte per condividere le nozioni essenziali alla scelta delle pietanze che rispondessero al tempo stesso al sentimento e all’estetica dell’opera. Tra l’altro la significativa partecipazione al laboratorio di cittadini temporanei della capitale europea della cultura (greci, serbi, albanesi) ha
permesso di arricchire la realizzazione dei colori e dei profumi della cucina mediterranea. Così giovedì mattina, dopo una spesa ovviamente a chilometro zero, gli austeri locali dell’ex convento di Santa Lucia hanno ospitato prima la cucina da campo e poi le tavole-tavolozze per realizzare l’installazione.

A completare l’opera la degustazione, scandita dal dj set, rigorosamente in presa diretta dalla tavola mangiante. I piatti fusi nell’installazione sono stati apprezzati dai partecipanti alla fase finale del laboratorio.

“I laboratori e l’opera artistica finale – afferma Agostino Riitano, della Fondazione Matera Basilicata 2019 e coordinatore del progetto – sono stati molto coinvolgenti ed hanno visto la partecipazione di decine di cittadini che hanno avuto la possibilità di conoscere i segreti della food art. Altrettanto interessante sarà l’appuntamento con Don Pasta che si esibirà stasera, alle 20, nell’auditorium del Conservatorio dove si incroceranno la musica e la cucina. Ingresso solo con passaporto senza prenotazione fino ad esaurimento posti”.

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Saranno disponibili da domani – fino ad esaurimento scorte – gli occhialini da temponauta prodotti dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 per promuovere il passaporto per Matera 2019 e il concetto di cittadino temporaneo.

“Già nel dossier di candidatura – spiega il direttore generale della Fondazione, Paolo Verri – abbiamo puntato moltissimo sul concetto di cittadino temporaneo, ovvero di un turista che non si ferma a osservare passivamente la straordinaria bellezza della città, ma vive e respira questi luoghi, magari anche producendo qualcosa per sé e per gli altri. Molti piani strategici sul turismo, sia nazionali che europei oggi stanno puntando molto sul concetto di cittadino temporaneo. Anche in questa circostanza Matera 2019 è riuscita a guardare in anticipo quello che sta succedendo oggi in Europa. Gli occhialini non sono solo un gadget, ma rappresentano anche uno straordinario veicolo di comunicazione per guardare le città in modo diverso e in modo più originale. Ci auguriamo che tanti cittadini si rechino ai nostri due infopoint per ritirarli magari scattando un selfie per pubblicarlo sui nostri canali social con l’hashtag #passport2019”.

Gli occhialini saranno da domani in vendita presso gli infopoint Matera 2019 di Matera che osservano i seguenti orari: Via Lucana, dal lunedi al giovedì, dalle 9 alle 13.30 e dalle 15 alle 20, dal venerdi alla domenica, orario continuato dalle 9 alle 20; negli ipogei di piazza San Francesco stessi orari ma con chiusura il lunedi.

Gli occhialini costano 1 euro per coloro che sono in possesso di passaporto, 3 euro se no si possiede il passaporto.

Sarà possibile acquistare un solo paio di occhialini al costo di 1€ per passaporto, mentre per gli occhialini a 3€ non ci sono limiti di acquisto.

Per acquistare gli occhialini al costo di 1€ sarà necessario recarsi negli infopoint portando con sè il passaporto.

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Il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, ha ritirato stamattina a Roma il premio “Mondo d’oro 2019” assegnato dalla Fondazione Geoknowledge e consegnato nel corso della Conferenza Esri Italia, l’evento più articolato e completo a livello nazionale nel settore delle soluzioni e delle tecnologie geospaziali.

La Fondazione Matera Basilicata 2019 è stata premiata “per l’attività svolta nel promuovere un futuro basato sulla cultura, sull’uomo con le sue esigenze, le sue capacità scientifiche, tecnologiche e creative. Un futuro in cui il territorio e le sue città diventano il luogo neutrale dove sperimentare soluzioni ai problemi della società contemporanea”.

Adduce, nel corso della cerimonia, ha espresso la sua gratitudine per il riconoscimento “perché viene da un’organizzazione che fa dell’innovazione e dello sguardo prospettico sul futuro la sua ragione di esistere. Non ci sono solo applicazioni fredde ma dietro il vostro lavoro e ricerca affiora una forte emotività e la capacità di guardare lontano. Noi abbiamo fatto qualcosa di simile, stuzzicando la cultura e abbiamo realizzato il nostro obiettivo. La nostra esperienza va nel segno delle riflessioni proposte da Piero Bassetti sul nuovo paradigma del rapporto tra Globus e Locus. Poco importa che siamo un piccolo centro del profondo Sud, posto nel malleolo d’Italia, un osso distante dalla polpa per riprendere la classificazione di Manlio Rossi Doria. Abbiamo prodotto una fortissima innovazione e così ci siamo potuti proporre all’attenzione globale. Abbiamo sconfitto il primo nemico dei Sud del mondo, quell’idea rassegnata che ‘non ce la si può fare’. E invece no: ce la si può fare, ce l’abbiamo fatta anche con tutti i deficit infrastrutturali arcinoti. E prendendo lezione proprio da voi possiamo cominciare a pensare che si tratta di vecchi miti fuori dal tempo. Se riusciamo a pensare come sarà il futuro tra 30 o 40 anni ci renderemo allora conto che queste infrastrutture sono già vecchie. E quindi dobbiamo rifiutare di chiuderci nel nostro particulare per fare altri passi avanti”

La GeoKnowledge Foundation è stata istituita da Bruno Ratti, presidente di Espi Italia, per diffondere la conoscenza della geografia nell’era della rivoluzione digitale. Il suo “Manifesto per la Società 5.0” invita ad operare per affermare “il paradigma di una società con al centro l’uomo che bilanci il progresso economico con la soluzione dei problemi sociali attraverso un sistema che integri fortemente il cyberspazio con lo spazio fisico”.

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Dal 9 aprile gli studenti dell'Università degli Studi della Basilicata hanno l'opportunità di acquistare il Passaporto per Matera 2019 al prezzo agevolato di 5 euro, grazie a un accordo fra l'Ateneo lucano e la Fondazione Matera Basilicata 2019.

Tale iniziativa viene promossa il 9 e 10 aprile a Potenza presso il Campus di Macchia Romana e il 12 aprile presso il Campus di Matera, nel corso degli Open Days Unibas, le giornate dedicate all'accoglienza dei futuri studenti universitari.

In tale occasione viene presentato ai visitatori il programma delle attività di Matera 2019 e le modalità per diventare protagonisti del percorso della Capitale Europea della Cultura 2019. Nelle due giornate a Potenza la vendita del Passaporto per Matera 2019 viene effettuata nell'area del DIMIE (Dipartimento di informatica ed economia). A Matera, nell'atrio di ingresso.

"Matera 2019 – sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri - ha lavorato sin dalla fase di candidatura per allargare il pubblico della cultura. Per questo vogliamo che i giovani universitari dell'Ateneo lucano diventino uno dei pubblici più numerosi delle iniziative in programma in quest'anno speciale per la città di Matera e l'intera Basilicata".

"L'Università della Basilicata - spiega la Rettrice Aurelia Sole - promuove la partecipazione degli studenti alle iniziative culturali, locali ma anche nazionali e internazionali, e partecipa attivamente aprendo i due campus alle attività culturali di Matera 2019, quale proprio impegno istituzionale alla diffusione della cultura e al public engagement"

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Ci saranno anche Matera 2019 e la Lucana Film Commission al Bif&st, il festival internazionale del cinema e della cultura audiovisiva ideato e diretto dal giornalista Felice Laudadio, che ogni anno si tiene a Bari.

In particolare, a questa decima edizione, saranno presenti il film documentario “Vado verso dove vengo”, parte di un progetto più ampio “Storylines - The Lucanian Ways” di Matera 2019, Capitale europea della cultura, co-prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 insieme a all’Associazione Youth Europe Service e co-finanziato dalla Lucana Film Commission, e il film “Lucania”, co-prodotto dalla Lucania Film Commission e patrocinato dalla Fondazione.

Il cuore pulsante di “Storylines” non possono che essere le storie. Storie di vita, storie di lucani emigrati all’estero, in cerca di fortuna, storie di chi sceglie di rimanere e di lottare, storie di scelte e di separazioni, storie incrociate. Il percorso è stato inteso come un laboratorio di narrazione partecipata, per far riflettere e indagare le cause e le conseguenze dell’abbandono, dello spopolamento, fenomeno che investe 101 dei 131 paesi della Basilicata e che si propaga in tutta Italia.

“Vado verso dove vengo” vede come project leader Youth Europe service, guidato dalla direzione amministrativa di Antonino Imbesi, e come partner di progetto Mediterraneo Cinematografica, Allelammie e Simbdea.

Da New York ad Aliano, da Londra a Castelmezzano, storie di vita e voci di esperti narrano il senso del partire e il senso del restare, gli abbandoni e i ritorni nei piccoli paesi delI’Italia dei margini, dove emigrazione e spopolamento sono grandi emergenze da risolvere. “Vado Verso Dove Vengo” è un crocevia di testimonianze di un universo esploso in mille schegge, di ombre e di doppi da ricongiungere per trovare un nuovo destino ai luoghi che rischiano di scomparire, di non avere più nulla da raccontare e nessuno, peraltro, a raccontarli. Trame da cui bisogna ripartire per riabitare l'Italia e ricucire un nuovo legame tra piccoli paesi e grandi città, tra centro e periferia, tra comunità locali e flussi globali.

Scritto da Luigi Vitelli con la consulenza dell’antropologo e scrittore Vito Teti, il film è stato diretto da Nicola Ragone. Il film documentario verrà proiettato in anteprima al Bif&st il giorno primo maggio, alle ore 17, e il 2 maggio, alle ore 22, al multicinema Galleria, Corso Italia 15, a Bari. Mentre verrà proiettato a Matera, al cinema Piccolo, il 4 e il 5 maggio, con due spettacoli, alle 19 e alle 21 (ingresso con passaporto e prenotazione).

Parla della Basilicata anche il film, “Lucania” diretto da Gigi Roccati co-finanziato dalla Lucana Film Commissione e patrocinato dalla Fondazione Matera Basilicata2019. Nelle scorse settimane il film è stato proiettato con grande successo al Los Angeles Italia Festival, l’evento promosso dall'Istituto Capri nel mondo con il sostegno del Mibac (DG Cinema), di Eni e dell'ICE ed è uno dei tre film in concorso in questi giorni al WorldFest di Houston.

Il film racconta la storia di Rocco e Lucia, un padre severo, legato alla terra come un albero, che lotta per difenderla fino all’estremo sacrificio, ed una ragazza selvatica, muta dalla morte della madre Argenzia, che ha il dono di vedere e sentirne l’anima. Il padre che la vede parlare al vento, la crede pazza e disperato la sottopone ai riti di guarigione di una maga contadina. Ma quando Rocco respinge l’offerta di Carmine, un autotrasportatore che gli offre di seppellire rifiuti tossici nella propria terra in cambio di denaro, e per reagire a un’aggressione ammazza uno dei suoi uomini, si trova costretto a fuggire a piedi per le montagne cercando di salvare la figlia. Comincia così il viaggio di espiazione di Rocco e il viaggio di formazione di Lucia. Una terra antica e morente rinasce a nuova vita grazie alla forza primigenia di una giovane muta che assiste allo scontro tra due padri.

Il film verrà proiettato il 29 aprile al Bif&est di Bari e il 30 aprile a Matera.

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Sarà dedicato al metacinema, il cinema che racconta se stesso, il terzo incontro che concluderà il ciclo delle "Lezioni di cinema", organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dalla Lucania Film Commission, nel quadro del cartellone didattico della capitale europea della cultura, Future Digs.
Viviamo un tempo in cui le informazioni viaggiano velocemente e a volte superficialmente. La sfida di Future Digs è quella di stuzzicare una riflessione in profondità con alcuni tra i più autorevoli personaggi dell'era contemporanea: studiosi, storici, ricercatori e intellettuali del nostro tempo che riportano Matera al centro del dibattito culturale europeo. Sabato scorso si sono concluse con una conferenza multimediale di Sandro Portelli, le Lezioni di Storia dedicate ai temi dei confini e delle migrazioni.
L'appuntamento conclusivo delle "Lezioni di cinema" vedrà il "titolare della cattedra", il giornalista e storico Tatti Sanguineti affiancato da Alberto Anile, critico cinematografico grande esperto di Orson Welles e di Totò, è per giovedì 11 aprile, alle ore 20.30 al Cinema Piccolo di via XX settembre a Matera. L'ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Dopo gli incontri dedicati al passato (il ruolo di Giulio Andreotti tra uso spregiudicato della censura e grande sostegno al cinema italiano) e al presente (la lezione di Ermanno Olmi, un grande artigiano e un protagonista delle produzioni indipendenti fuori e contro il predominio delle major) si riflette sul futuro a partire da alcune esperienze cardine: Truffaut che interpreta un regista, Meryl Streep che fa un'attrice, Nanni Moretti nei panni di un cineasta. I film dentro i
film. Scatole cinesi, matrioske, cadute nell'abisso della semiotica, piacere della visione al quadrato. A questo filone appartiene, del
resto, "Il Vangelo secondo Mattei", l'opera prima dell'attore e sceneggiatore materano Antonio Andrisani che ha affiancato Sanguineti nel progetto didattico. E qui il gioco degli specchi si fa vertiginoso: perché il film nel film vuole affrontare il grande tema del petrolio in Basilicata mettendo in circuito due opere di Pasolini, il suo Vangelo, girato a Matera 55 anni fa, e l'incompiuto romanzo Petrolio...
Alberto Anile e Tatti Sanguineti discutono di pellicole che si girano all'interno delle pellicole, raccontano il metacinema dalle origini ai giorni nostri, spiegano vizi e vezzi, snidano curiosità. Alla ricerca di un possibile senso, qualcosa che ci faccia capire cos'è il cinema nel cinema. Anzi, tout court: cos'è – e cosa sarà – il cinema

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A causa delle avverse condizioni meteo previste per i prossimi giorni, le attività del progetto “Edible Orchestra” in programma presso il Mercato Rionale di Via Ascanio Persio l’11 e il 12 aprile si sposteranno presso il Community Center della Fondazione Matera Basilicata 2019 (Via Lavista, 1).

11 aprile | Community Center della Fondazione Matera Basilicata 2019 (Via Lavista, 1)
ore 18.00 | presentazione libro "Dalla tavola lucana al paradiso" di Federico Valicenti
ore 20.00 | food performance "LES TABLEAUX MANGEANT - food dalle parole alla tavolozza" di Nick Difino

12 aprile | Community Center della Fondazione Matera Basilicata 2019 (Via Lavista, 1)
ore 18.00 | Lezione spettacolo "I signori del cibo. Viaggio nell'industria alimentare che sta divorando il pianeta" di Stefano Liberti

Si terrà invece presso l’Auditorium R. Gervasio la performance multimediale "UNITED FOOD OF MATERA" e il cooking dj - set di Don Pasta in programma il 12 aprile alle ore 20:00. L’ingresso sarà consentito con Passaporto per Matera 2019 fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Restano invariate tutte le altre attività in programma, di seguito riepilogate:

9 - 10 Aprile | Complesso del Casale Rione Sassi Matera
Ore 18- 21 | Workshop con Nick Difino Realizzazione di “LES TABLEAUX MANGEANT - food dalle parole alla tavolozza”, opera d’arte collettiva commestibile.

12 Aprile | Complesso del Casale Rione Sassi Matera
ore 10/13 e 15/18 | Workshop di creazione di strumenti musicali ricavati dagli ortaggi con la Vegetable Orchestra

13 Aprile | Sala del Community Center Santa Lucia – Via Lavista, 1 Matera
Ore 11.00 | Presentazione del libro “Il Grande carrello” di Stefano Liberti e Fabio Ciconte edito da Editori Laterza

13 APRILE | Auditorium R. Gervasio | INGRESSO CON PASSAPORTO PER MATERA 2019 E PRENOTAZIONE
Ore 21.00 | Vegetable Orchestra in concerto. La sinfonia dei frutti della terra. Originale concerto dell’orchestra viennese famosa per esibirsi con strumenti musicali fabbricati a partire da frutta e verdura fresche offerte dal mercato locale.

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Sono state le voci calde e potenti di Dongo Mbaye e Berenice Roberts a chiudere il ciclo delle "Lezioni di storia" dedicate al tema dei confini e delle migrazioni. Nell'ultimo incontro del cartellone organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dagli Editori Laterza, Alessandro Portelli, professore emerito di letteratura angloamericana alla Sapienza di Roma, ha scelto di raccontare la straordinaria vicenda di Ouladah Equiano: schiavo, marinaio, mercante, esploratore, "migrante" tra Africa, Americhe, Europa, nel secondo Settecento. In "Ai confini della speranza: il viaggio degli emigranti" lo storico ha presentato la straordinaria autobiografia in cui Ouladah Equiano racconta come un ragazzo rapito in Africa occidentale sia arrivato ad essere un benestante commerciante residente in Inghilterra: senza perdere però mai la memoria delle proprie origini e perciò attivo promotore dell'abolizione della schiavitù in nome degli interessi del nuovo ceto produttivo della rivoluzione borghese. A questa vicenda Portelli ha voluto intrecciare le immagini delle migranti che approdano oggi sulle nostre coste e il canto libero di due di loro: Berenice che ha vissuto la violenza dei lager libici e i Dongo, bracciante supersfruttato dai caporali nelle campagne pugliesi.

Una chiusura esemplare per il progetto didattico che la Fondazione ha voluto inserire in agenda: "Abbiamo scelto – ha commentato il direttore generale di Matera 2019, Paolo Verri – di intitolare l'intero programma didattico della capitale europea della cultura "Future Digs". Leggere le tracce del passato per scavare nel futuro. E il rap di Dongo e gli spiritual di Berenice ci hanno ricordato che nessuna sofferenza può cancellare la speranza, che la volontà umana di emancipazione ha una straordinaria capacità trasformatrice. Così come la Silent Academy aveva lavorato sui simboli della tragedia del nostro tempo, il tessuto di giubbotti di salvataggio, trasformandoli in materia prima della creatività degli stilisti, abbiamo avuto un'altra occasione di misurarci sulla voce del dolore che si fa testimonianza di libertà e di lotta, per riflettere ancora sulla resilienza umana, uno dei temi fondamentali del nostro progetto".
"Lezioni di storia-Oltre i confini", ha messo in campo cinque accademici di punta, integrando le competenze degli storici – i medievisti Barbero e Cardini, la contemporaneista Colarizi – con quelle del geografo Farinelli e dello storico della cultura Portelli. Muovendosi nel tempo (dal 378 al 1989) e nello spazio (da Gerusalemme a Londra, da Costantinopoli a Berlino), è stato possibile approfondire le diverse dimensioni della categoria di confine nella nostra cultura e nella nostra storia. Dalla vicenda dell'insediamento dei Goti nell'Impero romano (Barbero) alle rappresentazioni geografiche come motore e non conseguenza della "scoperta dell'America" (Farinelli); dalla linea di confronto militare e religioso della Terrasanta (Cardini) agli ambigui punti di svolta della pace di Versailles, nel 1919, e della caduta del Muro di Berlino, nel 1989 (Colarizi); fino alle migrazioni, forzate o volontarie, di ieri e di oggi (Portelli).
"Nel ciclo di Lezioni Oltre i confini – osserva Alessandro Laterza – la tensione tra passato, presente, futuro è costante, in piena sintonia con lo spirito di Matera 2019. La storia non risponde a tutti gli interrogativi di oggi, ma ci aiuta a comprenderne le radici e le dinamiche di fondo. Oggi più che mai – stretti dalla miopia dei sovranismi nazionali in Europa e dalle pressioni delle superpotenze cinese e statunitense – abbiamo bisogno di ritrovare i fili di una rete di connessione senza conflitti".

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Nella giornata odierna il Consiglio Comunale di Plovdiv, la città bulgara che divide il titolo di Capitale Europea della Cultura con Matera, si è pronunciato in maniera contraria rispetto alla richiesta di dimissioni avanzata nei confronti del direttore artistico della Fondazione Plovdiv 2019, Svetlana Kuyumdzhieva.

La richiesta era stata presentata dai partiti nazionalisti dell’assise comunale che aveva chiesto l’annullamento di una delle iniziative del programma culturale di Plovdiv 2019, la mostra fotografica “Balkan Pride” in programma a luglio, incentrata sulle manifestazioni Gay Pride organizzate in diverse grandi città dell’area balcanica. La mostra, insieme alle sue attività collaterali, è promossa dalla Glas Foundation, gruppo di difesa dei diritti LGBT. In Bulgaria si sta registrando un aumento dell’omofobia, con atti di vandalismo e violenza nei confronti di associazioni e singoli. La stessa sede della Fondazione Plovid 2019 è stata imbrattata con alcune scritte omofobe.

In seno al Consiglio comunale, il progetto è stato fortemente difeso dal Sindaco della città nonchè Presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Plovdiv 2019, per cui Svetlana Kuyumdzhieva resterà direttore artistico di Plovdiv 2019.

In una nota la Fondazione Plovdiv 2019 spiega di “aver vinto una grande sfida. Il tentativo di strumentalizzazione e di uso politico del programma culturale è stato infatti una inaccettabile invasione di campo a danno della libertà delle scelte creative, azione di fronte alla quale anche l’arte rimane impotente”. Pur non confidando nello stop agli attacchi, la Fondazione Plovdiv 2019 rivendica di voler rimanere sulle proprie posizioni e di continuare il proprio lavoro.

“Le Capitali Europee della Cultura – sottolinea Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 - e in particolare Matera 2019, che ha racchiuso il suo programma culturale nello slogan “Open Future”, sostengono i valori dell’apertura, del dialogo, delle opportunità per ogni etnia e minoranza. In accordo con il punto di vista espresso dalla direttrice artistica di Plovdiv 2019, anche il management di Matera 2019 respinge ogni forma di ingerenza politica nei programmi culturali delle Capitali Europee della Cultura”.

Con un tweet dall’account ufficiale di Matera 2019, la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha espresso la propria solidarietà al team di Plovdiv 2019, utilizzando l’hashtag #PridePlovdiv2019.

Di seguito il tweet:

“Today in Plovdiv the City Council will vote yes or no to dismiss the Artistic Director of #Plovdiv2019. Her fault? The forthcoming #BalkanPride exhibition. We are for openness, dialogue, opportunity for ethnicities and minorities. No politicization on the #ECoC! #PridePlovdiv2019!”

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Dal 9 al 14 Aprile durante la Milano Design Week, all'interno della rassegna Salone Satellite (stand S16), Open Design School espone il progetto Vocale. Un'audioinstallazione racconta uno dei progetti pilastro della Fondazione Matera-Basilicata 2019, attraverso il punto di vista della folta comunità che gravita attorno al progetto della Capitale Europea della Cultura.Dagli addetti ai lavori ai collaboratori, dalle persone comuni che abitano nei dintorni di Casino Padula, sede di ODS immersa nella periferia materana, ai frequentatori abituali di workshop e attività. Tante persone di diversa estrazione sociale e professionale hanno dato il proprio contributo con un messaggio vocale. Ne esce delineata l'identità collettiva di un'ODS entrata in modo organico a far parte di una comunità sempre più coinvolta e attiva.Al centro dell'installazione un abaco autoprodotto di elementi, strutture e allestimenti modulari utilizzati per la Capitale Europea della Cultura, immersi in un'onda audio che descrive attraverso uno spettro vocale, idee, ambizioni, visioni di una comunità che hanno un riscontro concreto sul territorio e negli spazi in cui Open Design School prende forma.

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Tre giorni dedicati al cibo inteso non solo come alimento, ma come strumento di socialità e di creatività. Concerti, produzioni artistiche, performance live, presentazioni di libri, anteprime nazionali nel mercato ortofrutticolo e nell’auditorium di Matera

Entro il 2050 la Terra ospiterà probabilmente oltre 9 miliardi di abitanti, con un crescente bisogno di cibo. Il progetto “Edible Orchestra” è focalizzato sul cibo inteso come valore essenziale per il benessere e l’economia di una comunità.

“Il cibo – afferma Agostino Riitano, Project manager supervisor della Fondazione Matera Basilicata 2019 e coordinatore di questo progetto - non è solo una questione alimentare, può determinare equilibri ambientali e stimolare la responsabilità sociale di una comunità. Per questo attraverso l’arte, in particolare la musica, creeremo un programma di attività innovative protese alla divulgazione di questi principi mediante il coinvolgimento di artisti italiani ed europei che svilupperanno azioni, workshop e performance con la partecipazione attiva dei cittadini della Basilicata. Se il cibo non è solo un fatto alimentare, anche il mercato ortofrutticolo non è un luogo come tanti. Il mercato è simbolo dell’aggregazione spontanea e non mediata, uno spazio pubblico laico ed attraversabile liberamente come una piazza. Un luogo di incontro nel quale è possibile scegliere ed esprimere posizioni, un residuo di quella agorà che ha caratterizzato la storia culturale del Mediterraneo”.

Punto centrale del programma sarà la Vegetable Orchestra, un esperimento unico al mondo nel suo genere. La peculiarità dell’orchestra viennese è quella di esibirsi unicamente con strumenti musicali fabbricati con frutta e verdura fresche offerte dal mercato locale. La Vegetable Orchestra di Vienna si esibirà con strumenti musicali fabbricati con frutta e verdura fresche locali, offerte per l'occasione da Coldiretti Basilicata.

La Vegetable Orchestra si esibirà il giorno 13 aprile alle ore 21.00 presso l’Auditorium R. Gervasio di Matera (ingresso con passaporto e su prenotazione). Nella giornata precedente al concerto, la Vegetable Orchestra condurrà 2 laboratori, nelle stanze del complesso del casale di realizzazione di strumenti musicali ricavati dagli ortaggi, rivolti alla comunità per un numero massimo di 30 partecipanti per ciascun laboratorio. Questi due incontri sono aperti a tutti fino ad esaurimento posti. Per iscriversi è sufficiente inviare una mail al seguente indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. con oggetto “iscrizione workshop Vegetable Orchestra” indicando a quale dei due laboratori ci si vuole iscrivere e specificando l'orario scelto (10:00-13:00 o 15:00-18:00).

La performance della Vegetable Orchestra sarà supportata dall’azione di due food-performer, Don Pasta e Nick Difino.

I banchi del Mercato Rionale di Via Ascanio Persio ospiteranno le performance degli artisti e le presentazioni dei libri di Stefano Liberti e Federico Valicenti.

Nick Difino presenterà l’installazione “Les Tableaux Mangeant - food dalle parole alla tavolozza”, un’opera d’arte collettiva e commestibile che sarà realizzata da 100 cittadini materani che lavoreranno con l’artista per 2 giorni 9 – 10 aprile.

Durante il workshop si analizzerà il mondo alimentare partendo dai propri piatti preferiti per risalire agli ingredienti e le storie connesse. Il legame tra cultura gastronomica territoriale e storia familiare e tradizioni future, saranno tradotte in un’opera a metà tra la scultura e la pittura e l’arte dell’impiattamento, come collegamento ai nuovi stili promossi da Grant Achaz a Chicago, rispecchiando la convinzione comune che cibo e famiglia possono trasformarsi in opera d’arte. L’opera sarà presentata al pubblico il giorno 11 aprile alle ore 20.00 presso lo spazio del Mercato Rionale, in Via Ascanio Persio a Matera.

Il giorno 11 aprile alle ore 18.00 Federico Valicenti al mercato presenterà il suo libro “Dalla tavola lucana al paradiso” una lettura da far decantare come il buon vino, ogni pagina risulta essere impastata e amalgamata a quella seguente. Un libro che fa l’occhiolino al cibo come metafora della vita e della condivisione, perché a tavola per comprendere l’essenza del cibo bisogna avere buoni compagni, non fosse altro per il significato stesso della parola “compagno”. Parola meravigliosa, dal latino “che mangia lo stesso pane”, cum “con” e panis “pane”.

Il giorno 12 aprile alle ore 18.00 Stefano Liberti sempre al mercato presenterà la lezione spettacolo “I signori del cibo. Viaggio nell’industria alimentare che sta divorando il pianeta”. Dal pomodoro globalizzato coltivato in Cina al suino geneticamente modificato, dai tonni che attraversano mezzo pianeta per finire in una scatoletta alla bresaola della Valtellina che viene dal Brasile, un viaggio a parole e immagini attraverso i meccanismi di funzionamento e i retroscena della grande industria alimentare.

Subito dopo, alle ore 20, sempre al mercato rionale di via Ascanio Persio, Daniele De Michele in arte Don Pasta presenterà “United food of Matera”, una performance multimediale originale basata sulle testimonianze di otto cittadini materani e sulla loro relazione autentica con il cibo e la cucina.

Sempre nello spazio del Mercato Rionale dalle ore 21.00 Don Pasta andrà in scena con la performance “Cooking dj set”. Sul palco userà vinili e pentole contemporaneamente, mixer e minipimer per frullare musica e veloutés. E’ una performance in cui ci si lascia andare all’emozione del cibo, ai suoi profumi, colori, le sue forme, i suoi aromi. Il dj set è speziato di sonorità del mondo intero, tra il funk, il reggae, il Sud America e la Londra meticcia. Profumi di cioccolata e caldo soul.

Il giorno 13 aprile alle ore 11, nella sala community della sede di Matera 2019, in via La Vista 1, Stefano Liberti e Fabio Ciconte presenteranno in prima nazionale il libro “La fabbrica del sottocosto” edito da Editori Laterza. Oggi le grandi insegne di supermercati hanno un ruolo primario nella vita di tutti noi: il 70% degli acquisti alimentari in Italia avviene in un esercizio della Grande distribuzione organizzata (GDO). Ma da dove arriva il cibo che compriamo nei supermercati? Chi ne decide il prezzo e la disposizione sugli scaffali? Dietro un’apparenza banale, quasi anonima, il supermercato è in realtà il terminale ultimo di un intreccio di rapporti produttivi, sociali ed economici di cui l’acquirente finale, nulla sa e nulla deve sapere. Il libro si propone di scomporre e disvelare la realtà dietro gli scaffali: dai rapporti con i fornitori ai contratti con i lavoratori, dai reali costi delle offerte ai segreti del marketing della GDO. Attraverso le testimonianze dei principali protagonisti del mondo del commercio, il libro vuole essere un viaggio in una realtà che è parte integrante della vita di gran parte di noi e che la influenza molto più di quanto pensiamo.

 

Per info e prenotazioni cliccare qui.

 

IL PROGRAMMA

11-12-13 aprile 2019

Mercato Rionale Via Ascanio Persio - Auditorium

EDIBLE ORCHESTRA

Il cibo non è solo una questione alimentare

9 - 10 APRILE | Complesso del Casale Rione Sassi Matera

Workshop con Nick Difino Realizzazione di “LES TABLEAUX MANGEANT - food dalle parole alla tavolozza”, opera d’arte collettiva commestibile. Orari: 18 – 21

11 APRILE | Mercato Comunale di via Ascanio Persio

ore 18.00 | presentazione libro “Dalla tavola lucana al paradiso” di Federico Valicenti

ore 20.00 | food performance “LES TABLEAUX MANGEANT - food dalle parole alla tavolozza” di Nick Difino

12 APRILE | Complesso del Casale Rione Sassi Matera

ore 10/13 e 15/18 | Workshop di creazione di strumenti musicali ricavati dagli ortaggi con la Vegetable Orchestra

12 APRILE | Mercato Comunale di via Ascanio Persio

ore 18.00 | Lezione spettacolo “I signori del cibo. Viaggio nell’industria alimentare che sta divorando il pianeta” di Stefano Liberti

ore 20.00 | performance multimediale “UNITED FOOD OF MATERA” a seguire cooking dj - set di Don Pasta

13 APRILE | Sala del Community Center Santa Lucia – Via Lavista, 1 Matera

Ore 11.00 | Presentazione del libro “Il Grande carrello” di Stefano Liberti e Fabio Ciconte edito da Editori Laterza

13 APRILE | Auditorium R. Gervasio | INGRESSO CON PASSAPORTO E PRENOTAZIONE

Ore 21.00 | Vegetable Orchestra in concerto. La sinfonia dei frutti della terra. Originale concerto dell’orchestra viennese famosa per esibirsi con strumenti musicali fabbricati a partire da frutta e verdura fresche offerte dal mercato locale.

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“Lezioni di storia” chiude il suo ciclo sabato 6 aprile, alle ore 11 a Casa Cava (ingresso libero fino a esaurimento di posti) e in diretta streaming sul canale YouTube di Matera 2019 (https://www.youtube.com/watch?v=H44oaT_6n6Q ). Il quinto appuntamento del programma, organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 nell’ambito del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Future Digs”, insieme alle Edizioni Laterza vedrà sul palco Alessandro Portelli. Docente di letteratura americana alla Sapienza, storico collaboratore del Manifesto, Portelli è stato uno degli antesignani della storia orale in Italia e protagonista del movimento del folk revival tra anni Sessanta e Settanta. Ha fondato a Roma il circolo Gianni Bosio con Giovanna Marini, ha collaborato con l’Istituto Ernesto De Martino di Milano in numerose campagne di raccolta di canti popolari e nella cura della collana “I dischi del sole”, che hanno divulgato i risultati della ricerca etnomusicale italiana. Da critico musicale è stato il principale divulgatore della canzone di protesta americana. 

“Lezioni di storia-Oltre i confini”, ha messo in campo cinque accademici di punta, integrando le competenze degli storici, l’antichista Barbero, il medievista Cardini, la contemporaneista Colarizi con il geografo Farinelli e lo storico della letteratura Portelli. Muovendosi nel tempo (dal 378 al 1989) e nello spazio (da Gerusalemme a New York, da Adrianopoli a Berlino), è stato possibile approfondire la dimensione europea attraverso una riflessione sulla spinta degli uomini ad attraversare i confini, per curiosità e disperazione, per fame e conquista, sempre trasformando gli altri e se stessi.
Anche l’ultima lezione dal titolo “Ai confini della speranza: il viaggio degli emigranti” riflette sul passato per guardare il presente e prefigurare il futuro. A metà del '700 un ragazzo viene rapito in Benin, nell'Africa occidentale, caricato su una nave negriera, deportato in Inghilterra e poi venduto in America. Riesce a liberarsi, torna in Europa, si batte per l’abolizione della tratta, viaggia in tutto il Mediterraneo, scrive un’autobiografia che diventa un classico letterario. Si chiama Ouladah Equiano: viaggiatore, deportato, esploratore, migrante fra tre continenti. Questa biografia esemplare si intreccia con le storie di migrazione dei nostri giorni: le navi negriere di ieri e i barconi del Mediterraneo di oggi, la schiavitù delle piantagioni e il bracciantato di Rosarno o Latina; fino alle immagini di Olaudah scrittore accostabili a quelle degli autori dei libri afro-italiani odierni.

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Sono stati pubblicati sul sito della Fondazione Matera Basilicata 2019 gli esiti della valutazione dell'Avviso Pubblico Residenze Matera 2019. Sono 35 i progetti risultati idonei, di cui 9 quelli finanziabili. Un bando molto partecipato - oltre 100 le domande arrivate da tutta la Basilicata - con progettazioni di ottimo livello. Determinante per la valutazione delle domande, è stato il discrimine fra un progetto di residenza artistica e uno di produzione culturale.

Di seguito i progetti risultati idonei e finanziabili:

"La radio da quaggiù" dell'Associazione Al Parco Onlus di Satriano di Lucania lavora con un medium, la radio, che Matera 2019 ha scelto come partner di elezione fin dal 2012, e per l'essenza stessa della radio, ovvero la sua immaterialità e predisposizione ad arrivare ovunque.
"InsideSouth", del collettivo PLUS APS di Pisticci, è un progetto di residenza artistica di fotografia, finalizzato a comporre immagini sul non apparentemente visibile e a costruire uno strumento di riflessione collettiva sulla fragilità del territorio e sul possibile riuso del patrimonio edilizio storico in abbandono o sottoutilizzato.
"Comics storytelling " dell'Associazione Supertramp di Viggiano ha come obiettivo la rigenerazione dei borghi montani attraverso lo sguardo di artisti fumettisti.
“Torre Stormita” dell'Associazione Terre Joniche Magna Grecia è una residenza nella quale gli artisti vengono ospitati in torri medievali sul mare.
“Icone per il futuro” del Centro Carlo Levi di Matera è un progetto di rigenerazione urbana tramite grandi street artist.
“Qualcuno che ne carpisca il segreto” della Soc. Cop. Synchronos è un percorso che mette insieme Basilicata e Sardegna attraverso il filo e il cucito riletti da artisti e stilisti internazionali.
“Esto También pasarà - Taccone, ciudad efímera” dell’Associazione Basilicata Link prevede interventi sul borgo rurale semiabbandonato di Borgo Taccone per riscriverne la storia e il futuro.
“Un atlante del paesaggio rupestre” del Comitato Regionale Arci Basilicata prevede la costruzione di una mappa di storie, sassi e leggende nascoste fra Matera e Montescaglioso, nel mistero della Murgia e dei calanchi.
“Gens - Mutazioni” dell’Associazione Culturale Lucania Documenta racconta il passato, il presente e il futuro di Rivello attraverso la voce dei suoi stessi abitanti.
L'impegno della Fondazione Matera Basilicata 2019 è continuare il lavoro di co-creazione anche con i proponenti di progetti non finanziati, allo scopo di individuare altre opportunità di finanziamento e di coinvolgimento. È allo studio, inoltre, la possibilità di assegnare micro-voucher di mobilità ("go&see") a tutti i titolari di progetti idonei: un elemento che è stato già sperimentato con i Project Leader di Matera 2019, dando ottimi risultati in termini di costruzione di reti internazionali e partenariati europei.

L'elenco dei progetti idonei e finanziabili, quelli idonei ma non finanziabili per indisponibilità di risorse, quelli non idonei e quelli non ammessi a valutazione è disponibile sul sito www.matera-basilicata.2019 nella sezione "Amministrazione trasparente/Provvedimenti/Avvisi pubblici" (link: https://amministrazionetrasparente.matera-basilicata2019.it/provvedimenti/avvisi-pubblici).

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"I CAMMINI"

Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019”
Lunedì 16 luglio ore 10,30
Salone degli Stemmi - Palazzo arcivescovile - Matera


L'Arcidiocesi di Matera-Irsina, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 e l'Associazione Parco Culturale ecclesiale "Terre di Luce" APS presentano, lunedì 16 luglio alle ore 10.30 presso il Salone degli Stemmi del Palazzo arcivescovile di Matera in Piazza Duomo, il Progetto co-prodotto “I Cammini, tra radici e futuro. Il contributo dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina al percorso di Matera 2019”.
Parteciperanno all'incontro l'arcivescovo di Matera-Irsina mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, il presidente e direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019 sen. Salvatore Adduce e dott. Paolo Verri ed infine il presidente dell'Associazione Parco culturale ecclesiale Terre di Luce prof. Lindo Monaco. Saranno presenti, inoltre, i rappresentanti delle diocesi della Basilicata che partecipano al progetto I Cammini.
La storica occasione di Matera Capitale Europea della cultura per il 2019 pone all'attenzione della Chiesa di Matera-Irsina il crescente “turismo culturale” che sta riversandosi in città i cui “cittadini temporanei” potranno anche rivolgersi al cosiddetto "turismo religioso", meglio definito “turismo dei valori”, un fenomeno sempre più studiato e analizzato, dai caratteri assai variegati e differenziati.
L’Arcidiocesi di Matera-Irsina, nel novembre 2015, ha istituito un gruppo di lavoro affinché la comunità diocesana potesse elaborare e proporre al proprio interno e al territorio un contributo specifico al percorso che Matera e la Basilicata stanno compiendo in vista del 2019. La diocesi ha elaborato e prodotto il Progetto "I Cammini", un lavoro durato più di un anno e che costituisce la base programmatica di un impegno a lungo termine, capace appunto di andare “oltre” il 2019 e che costituisce anche la pratica assunzione di responsabilità della chiesa materana rispetto alla occasione di Matera Capitale europea della cultura.

Con questi obiettivi è stata quindi costituita, di concerto con l’Arcivescovo, una Associazione di promozione sociale, denominata appunto “Parco culturale ecclesiale “Terre di luce” APS, che vede quali soci fondatori i membri storici del gruppo di lavoro a suo tempo costituito per la redazione del documento “Tra radici e futuro” ma sostanzialmente aperta a tutti coloro che in ambito ecclesiale mostreranno interesse a impegnarsi in questa iniziativa.

Infatti, in base alla nota del 9/03/2018, Prot. n. 38/2018, l’Arcidiocesi Matera-Irsina stabilisce che il soggetto attuatore del progetto è individuato nell’Associazione “Parco Culturale Ecclesiale Terre di Luce” APS, che è diretta espressione della stessa Arcidiocesi, soggetto proponente del Progetto.

 

Il progetto “I Cammini” è una co-produzione Fondazione Matera-Basilicata2019 e Arcidiocesi Matera e Irsina, e rientra fra le attività previste dal Dossier di Candidatura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e, nello specifico, nella Linea di Intervento n. 14 “Natura Ambiente Mitologie”, come da Delibera del CdA n. 6 del 4 Aprile 2018.

Il Progetto I Cammini coinvolgerà nell’arco di 18 mesi le 6 diocesi della Basilicata in un programma di ben 78 iniziative progettate secondo 8 percorsi tematici.

Matera, 12 luglio 2018


Domenico Infante
Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali
Arcidiocesi Matera – Irsina

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Ha preso il via con una intensa due giorni di laboratori e conversazioni pubbliche “Movimento Libero”, il progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 che affronta il tema dell'accessibilità dal punto di vista della produzione artistica. Non si tratta quindi di affrontare la disabilità come svantaggio ma accettarne la sfida creativa. Rappresentare le diverse abilità che i corpi possono mettere in campo diventa così un'opportunità espressiva. Il progetto è una co-produzione di British Council, l’ente culturale britannico, e Fondazione Matera-Basilicata 2019 e si avvale di un robusto panel di partner: l'Oriente Occidente Dance Festival di Rovereto, IAC Centro Arti Integrate, UniBas - Corso di Architettura, Comune di Matera, Lenz Fondazione di Parma.

"Siamo partiti dall'inclusività – ha raccontato Anna Consolati, responsabile dell'Organizzazione e di progetti europei di Oriente Occidente – ma oggi siamo approdati a una visione esclusivamente artistica. Noi non facciamo riabilitazione, socialità, recupero. Noi lavoriamo sull'estetica dei corpi: i nostri danzatori sono atleti che producono performance di qualità dentro le loro diverse abilità e quindi non c'è nessun margine per un approccio pietistico".

"I Sassi sono ostili anche per le persone abili", ha ricordato Rossella Tarantino, manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019. "I Sassi – ha spiegato ai partecipanti al talk su “Architettura e città antiche: come renderle accessibili” - non sono un monumento ma un luogo abitato da migliaia di anni e sono stati gradualmente adattati alle esigenze della civiltà contadina. Oggi le esigenze sono cambiate e le persone che li abitano stanno imparando a sviluppare forme di solidarietà per affrontare un habitat difficile".

In relazione agli spazi disponibili Open Design School ha organizzato con "DisOrdinary Architecture project", un laboratorio per promuovere una rilettura critica dei luoghi e delle strutture dedicate alle arti performative in città. A un primo giorno che ha messo in discussione il paradigma dell'accessibilità ha fatto seguito il lavoro sul campo: l'intervento su uno spazio urbano abbandonato, l’ex aula del Consiglio comunale allestita in un’ala del centro commerciale “Il Circo” per restituirlo alla fruizione pubblica. Architetti e designer si sono divisi in tre gruppi di lavoro, per riflettere sulle diverse esigenze dei fruitori e dei loro spazi. E quindi palco e camerino, platea, recupero e valorizzazione dell'intero complesso.

E così il laboratorio ha messo capo a un impegno preciso: lo spettacolo conclusivo del percorso creativo di Movimento libero, in programma il 19 ottobre con la StopGap Dance Company, avrà luogo proprio presso il Circo.

In estate, invece, ci sarà la tappa intermedia del percorso, con cinque giorni di laboratori di danza alla scuola Pascoli, aperti a cittadini con diverse abilità. L'attività sarà curata da artisti della compagnia britannica e rientrerà nel quadro di "Nessuno resti fuori", il festival organizzato dallo IAC.

Concluderà questa fase una presentazione del lavoro svolto al quartiere Spine Bianche.

"E' un progetto di due anni – spiega Alison Driver, direttore artistico del British Council – e noi partecipiamo a tutte le fasi del percorso. Sia alla riflessione sugli spazi, con il contributo di Jos Boys e del DisOrdinary Architecture Project, sia alla fase formativa e artistica, con i laboratori e lo spettacolo finale della StopGap Dance Company. Sono molte le sfumature della parola accessibilità, ma a me piace coniugarla in termini di libertà, di stralibertà. Io mi occupo di arte per il British Council. Siamo in Italia da oltre 70 anni e continueremo a sostenere progetti di scambio e collaborazione importanti come questo".

Il secondo talk sul tema ha messo a confronto arti performative e disabilità nel Regno Unito e in Italia. A partire dai lavori e dalla testimonianza di Noemi Lakmaeier, un'artista visiva austriaca attiva a Londra, che, mettendo in scena il suo corpo, affronta il conflitto tra paura e libertà. A seguire gli interventi del Teatro Lenz di Parma, con la performer Monica Barone e la curatrice dei progetti didattici Elena Sorbi, e del Centro Arti Integrati IAC, con la responsabile dei laboratori teatrali Annamaria D'Adamo.

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Sulla base dei primi due mesi di sperimentazione del calendario degli eventi di Matera 2019, la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha adeguato il sistema di prenotazione per venire incontro alle diverse esigenze che si sono manifestate da parte del pubblico. A partire da domani le prenotazioni si apriranno a martedì alterni per gli eventi in programma nelle delle due settimane successive. Domani 2 aprile alle 15:00 si aprono le prenotazioni per gli spettacoli che vanno dall’8 al 21 aprile.

È possibile prenotare ogni spettacolo sul calendario ufficiale di Matera 2019 www.materaevents.it oppure presso l’Info Point di Via Lucana. In Info Point sarà possibile prenotare il 30% dei posti, il resto online. Resta inteso che l'Info Point, una volta terminati i posti a disposizione, potrà attingere alla quota online in caso ci siano ancora posti disponibili. Per tutti gli eventi su prenotazione, esclusi quelli con capienza minima, vengono riservati dei biglietti last minute, che verranno messi a disposizione due giorni prima dell'evento a partire dalle ore 15:00. I biglietti last minute sono prenotabili soltanto presso l'Info Point e sono pari circa al 5% dei posti disponibili.

Di seguito il vademecum dettagliato sulle regole per la prenotazione.

In caso di prenotazioni disdette i posti tornano disponibili on line pertanto si consiglia di controllare sempre. Per alcuni eventi viene allestita all'ingresso una lista d'attesa che non garantisce la partecipazione ma permette l'accesso ai primi iscritti in caso di no show (persone che prenotano e non si presentano non utilizzando la funzione della disdetta). La prenotazione resta valida fino a 15 minuti prima dell'orario indicato quale inizio dell'evento; se ci si presenta in ritardo, la prenotazione viene annullata. Per evitare overbooking e consentire a tutti di prendere parte alle attività culturali, è importante riservare il proprio posto solo alle iniziative a cui si intende partecipare. In caso di impedimenti, per non incorrere in spiacevoli dinieghi nelle occasioni future, occorre disdire la prenotazione entro 3 ore dall'inizio dell'evento. Con ogni account è possibile prenotare per un massimo di 2 persone a spettacolo (è compresa soltanto una replica). Le prenotazioni sono nominali (è necessario indicare nome, cognome e data di nascita per ogni posto prenotato). Tali informazioni non sono modificabili. È possibile soltanto annullare e, in caso di disponibilità, effettuare una nuova prenotazione. Al momento della partecipazione all'evento sarà sempre necessario esibire:

la conferma di prenotazione (in formato cartaceo se prenotato in Info Point oppure PDF stampa@casa se prenotato online);
il proprio Passaporto per Matera 2019 (ticket di accesso);
un documento d'identità;
se si è usufruito della tariffa ridotta, il titolo che dà il diritto alla riduzione.
Senza il Passaporto per Matera 2019 non sarà consentito l'accesso all'evento, anche se prenotato. Ogni Passaporto è nominale e non può essere ceduto a terzi. Per i bambini dai 4 ai 5 anni è necessaria la prenotazione che deve essere abbinata al Passaporto omaggio (da ritirare presso l'Info Point). Per i bambini da 0 a 3 anni non è necessaria la prenotazione. Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

L’Info Point di Via Lucana è aperto dal lunedì al giovedì con il seguente orario: 9:00 – 13:30, 15:00- 20:00. Dal venerdì alla domenica orario continuato dalle 9:00 alle 20:00.

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Matera 2019 festeggia il successo del progetto che lascia sei opere permanenti in città, nell'auspicio di aprirne altre in altri hotel. Inoltre proseguono i workshop da maggio a dicembre 2019 con un ricco programma aperto a tutti e uno dedicato alle scuole medie e superiori.

 

#accoglienza #convivenza #incontro

Sei grandi artisti interpretano i valori fondanti della città, accoglienza, convivenza e incontro, con installazioni permanenti negli hotel di Matera. Nel segno del Vicinato.

 

PER SCARICARE LE IMMAGINI DI MATERA ALBERGA: https://bit.ly/2AvRQIZ

 

Proseguono gli appuntamenti con gli Art Thinking e gli Art Walking: workshop al Museo Nazionale Domenico Ridola il 20 aprile dalle 10 alle 12 e passeggiata nei Sassi, attraverso le installazioni di Matera Alberga il 21 aprile dalle ore 10. Aperti a tutti e prenotabili sul sito di Matera Events.

 

Continua, registrando un grande successo di pubblico, critiche e stampa, il percorso di Matera Alberga - Arte accogliente che dà appuntamento al 20 aprile dalle 12 alle 21 con l'intervento di Salvatore Arancio (Catania, 1974) presso l'hotel Casa Diva. La giornata, che comincia alle 12 con l'incontro con l'artista presso l'hotel, e propone alle 19 la performance su Murgia Timone, segue le aperture realizzate in occasione dell'opening di Matera 2019 – con le opere di Dario Carmentano, Alfredo Pirri, Filippo Riniolo –, il 23 febbraio con l'intervento di Giuseppe Stampone, il 16 marzo con la performance e l'opera sonora di Georgina Starr, costruendo una mappa virtuale e reale d'arte e d'accoglienza nei Sassi di Matera, tra gli Hotel che hanno recuperato il concetto di Vicinato nei Sassi. Si parte infatti dall'Hotel del Campo, l'unico che non si colloca nei Sassi di Matera, ma che costituisce da "porta" di ingresso e da collegamento con i quartieri delle periferie, per attraversare poi il centro storico tra gli alberghi Le Dimore dell'Idris, Sextantio -Le Grotte della Civita, La Locanda di San Martino, Corte San Pietro, fino a Casa Diva.

 

"Matera Alberga", afferma Rossella Tarantino, manager di Sviluppo e Relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019, "è uno dei progetti del nostro programma culturale che, coerentemente con il dossier di candidatura, punta a sviluppare un nuovo paradigma della percezione del contesto storico e architettonico e una nuova relazione con gli ambienti che ci circondano, attraverso l'arte contemporanea. Recuperando concetti di vicinato e di comunità, caratteristici dei Sassi di Matera, stiamo provando a far dialogare i cittadini permanenti con i cittadini temporanei coinvolgendoli nella dimensione creativa e facendo diventare gli alberghi luoghi espositivi, spazi inclusivi, luoghi di partecipazione collettiva. È una nuova narrazione di Matera2019 che prova ad andare oltre gli stereotipi".

 

 

"Quello che ogni curatore e ogni artista possono sperare all'inizio di un progetto di arte pubblica complesso e composito", spiega il curatore Francesco Cascino, "è che il risultato sia un'opera unica, un nuovo land mark di senso, un simbolo per il territorio e il mondo che racconti per immagini ed esperienze dirette le anime di una città, sia quelle millenarie che quelle contemporanee. A beneficio, appunto, prima di tutto dei cittadini e poi del dibattito mondiale che in questi anni avviene in ogni luogo sul tema dell'urbanistica e della convivenza. Lavorando con 6 artisti diversi (che speriamo diventino presto di più perché altri alberghi hanno aderito ma stiamo aspettando sponsor e partner di questa bella operazione) che non hanno mai lavorato insieme, il curatore è l'unico trait d'union, l'unico che può cercare di portare gli artisti nella stessa direzione concettuale e culturale senza mai, neanche per un momento, pilotarne forzatamente le visioni, le idee, le soluzioni. Oggi possiamo dire che le installazioni permanente di Matera Alberga parlano tutte dello stesso tema con linguaggi e media diversi, e questo non solo è una gioia immensa ma soprattutto il risultato di un grande lavoro di gruppo, di ascolto, di riflessione, comprensione, accoglienza e incontro. Tutti coloro che si recassero a Matera vedrebbero opere che parlano al mondo, attraverso la narrazione artistica di questa magnifica terra, proprio del futuro del mondo stesso".

 

 

Matera Alberga è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 prodotto da Fondazione Matera-Basilicata 2019, ideato e curato da Francesco Cascino, Art Consultant, Fondatore e Direttore artistico di Arteprima, in collaborazione con Christian Caliandro; in partnership con CAM, Consorzio albergatori materani, e con il sostegno della Fondazione Carical.

 

Tutte le opere hanno una forte componente partecipativa, invitando i visitatori ad entrare in contatto diretto con esse e si configurano come progetti permanenti negli spazi degli hotel coinvolti. Con Matera2019, infatti, sei alberghi della città di Matera che riproducono i vecchi Vicinati dei Sassi diventano luoghi di accoglienza ed esperienza creativa, spazi di produzione culturale, luoghi di scambio tra abitanti e viaggiatori, di condivisione sociale e culturale.

 

Il progetto Matera Alberga si arricchisce dei programmi partecipativi di formazione Art Thinking e Art Walking a cura di Francesco Cascino e Dario Carmentano.

 

Gli Art Thinking sono dei workshop indoor su arte e intelligenza emotiva che analizzano i fenomeni e le pratiche dell'arte contemporanea con l'obiettivo di promuovere una nuova consapevolezza sull'arte, da intendersi come una attività connaturata a tutte le persone, nessuna esclusa. Ogni mese, a partire dalle installazioni realizzate dagli artisti in collaborazione con gli albergatori coinvolti nel progetto, Matera Alberga coinvolge e invita tutti, materani e cittadini temporanei a partecipare a questi laboratori di riflessione sull'arte. Il 20 aprile, Francesco Cascino e Dario Carmentano presentano il prossimo workshop dalle 10 alle 12 al Museo Nazionale Domenico Ridola.

 

Per Art Walking si intende una modalità di esplorazione del territorio con gli occhi dell'arte, per riflettere sui temi di accoglienza, convivenza e incontro e il senso di armonia e comunità che i luoghi possono generare attraverso il dispositivo dell'arte. Con Matera Alberga il 21 aprile dalle 10 i visitatori avranno l'occasione, a partire dagli hotel coinvolti nel progetto, di partecipare a delle passeggiate domenicali (previste per la domenica successiva all'apertura di ogni installazione) per esplorare con gli occhi dell'arte e approfondire la conoscenza di Matera, della Murgia e delle installazioni di Matera Alberga.

 

Il programma di Matera Alberga prosegue inoltre da maggio a dicembre con il programma degli Art Thinking e Art Walking, lanciando inoltre un calendario di appuntamenti mirato per gli studenti delle scuole superiori. Nei mesi di giugno e luglio invece saranno realizzati dei workshop in collaborazione con i campi estivi locali destinati ai bambini delle scuole medie.

 

Per essere informati su tutti gli appuntamenti ed iscriversi bisogna accedere al portale Matera Events.

 

 

Agenda:

 

20 Aprile 2019 dalle 11 alle 21 – Casa Diva –

Artista: Salvatore Arancio (incontro con l'artista alle 12 in hotel, alle ore 19 performance su Murgia Timone)

 

Saranno inoltre visitabili gli interventi di Alfredo Pirri (Corte San Pietro), Dario Carmentano (Le Dimore dell'Idris), Filippo Riniolo (Locanda di S. Martino), Giuseppe Stampone (Hotel del Campo) e Georgina Starr (Hotel Sextantio – Le Grotte della Civita).

 

Siete tutti invitati a interagire con le opere. Ogni giorno.

 

Tutti gli appuntamenti per i programmi Art Thinking e Art Walking saranno comunicati sul sito web della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e sui social network dell'evento.

 

 

Web: https://www.matera-basilicata2019.it/, www.arteprima.org

Facebook: https://www.facebook.com/materaalberga/

Hashtag: #materaalberga #matera2019 #openfuture

 

Responsabile della Comunicazione:

Santa Nastro - + 39 3201122513 +39 3928928522 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

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Sarà aperta fino al prossimo 7 giugno la mostra “Le Due Culture – Artefatti e Archivi” curata dall’artista e fotografo Mario Cresci nell’ambito di I-DEA uno dei progetti pilastro di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 che esplora gli archivi e le collezioni della Basilicata da un punto di vista artistico.

Inaugurata lo scorso 22 marzo all’interno dell’Hangar della splendida Cava Paradiso, che ospita anche il Parco Sculture la Palomba, nell’area nord della città di Matera, la mostra include materiali d’archivio che vanno dalla seconda metà del XX secolo ai primi decenni del XXI, in modo da esplorare l'intersezione di discipline (culture) in Basilicata, attraverso fotografia, artigianato, scienza e macchine. Le due culture - scienza e umanistica - e la loro crescente incomunicabilità è il tema senza tempo della società occidentale post-illuministica. Questa dualità acquisisce molteplici significati nel contesto di questa mostra e Cresci individua diverse "due culture" che si intersecano, invitando lo spettatore a riflettere su cultura materiale vis-a-vis, cultura del design, cultura meridionale in relazione alla cultura settentrionale, agricoltura e industria, culture in continua evoluzione per l'osservazione del territorio, culture del passato, del presente e del futuro. Attraverso questa insolita collocazione di materiali, apparentemente scollegati tra loro, l'artista offre la sua esperienza unica di questa regione e delle sue intriganti contraddizioni. I materiali esposti, sia presi singolarmente sia accostati tra loro, scuotono le narrazioni e gli stereotipi dell’epoca, suggerendo che le cose non sono ciò che possono sembrare.

All’interno della mostra trovano spazio le seguenti opere: gli “intagliati” a mano di Giovanni e Giuseppe Di Trani, guardiano del Museo Ridola a Matera durante gli anni 60 e 70, che rappresentano figure umane legate alla natura, al reale e alla vita contadina; le gigantografie del libro fotografico “Paese Lucano” di Leonardo Sinisgalli e Mimmo Castellano; i documentari di Leonardo Sinisgalli “Lezione di geometria” (1949), “Il mondo alla rovescia” (1954), “Novità al Salone internazionale dell’auto di Torino” (1951), “Il legno” (1955); le platee (pubblici inventari dei beni e delle rendite della Chiesa) che raccontano la storia e i beni architettonici del territorio materano; le immagini raccolte dal Centro di Geodesia spaziale tramite la sua Allsky camera e attraverso il programma di osservazione satellitare terrestre Cosmo SkyMed; le immagini da drone del territorio lucano riprese da Cosimo Marzo e Paola Manzari; le immagini multispettrali dell’area del metapontino acquisite con i satelliti artificiali Sentinel del programma europeo Copernicus; le sculture di Gianfranco Lionetti, studioso naturalista, ricercatore e artista che da oltre quarant’anni esplora in solitudine la terra in cui è nato, quella che dai Sassi di Matera si estende verso l’altopiano della Murgia; l’archivio di Mario Cresci, che racconta degli anni trascorsi in Basilicata, e attraverso il quale si è dimostrato un pioniere della ricerca fotografica sulla percezione visiva e sull'applicazione del pensiero artistico e fenomenologico sul campo urbano e antropologico nel Sud Italia; i libri di Leonardo Sinisgalli pubblicati da Mondadori e le principali riviste da lui dirette, fra cui “Civiltà delle Macchine”. Ciascuna di tali opere appare a prima vista in linea con le rispettive tradizioni; tuttavia, ogni opera a modo suo rappresenta una rottura.

I materiali esposti provengono dagli archivi delle seguenti realtà: Museo di Artigianato Locale - Parrocchia di Sant'Antonio di Acerenza (PZ), Associazione Archivio Storico Olivetti e Archivio Nazionale Cinema Impresa, Istituto Luce Cinecittà, Fondazione Pirelli, Cristaldi Film, Agenzia Spaziale Italiana, Centro di Geodesia Spaziale Giuseppe Colombo, Archivio di Stato di Matera, Collezione Privata Gianfranco Lionetti, Fondazione Leonardo Sinisgalli, Archivio Mario Cresci, Archivio Mimmo Castellano, Artalia Italian Art Management.

“Il progetto di Matera 2019 I-DEA - spiega Joseph Grima, curatore del progetto - è un esperimento che vede gli archivi e le collezioni come degli organismi viventi attraverso i quali interpretare le complessità stratificate della storia di una regione. Cinque artisti e designer la cui pratica trova i fondamenti nella ricerca sono stati invitati a curare cinque mostre consecutive utilizzando gli archivi come punto di partenza. Lavorando con una serie di materiali e documenti apparentemente sconnessi tra loro, gli artisti sono invitati ad immergersi negli archivi trasmettendo la loro interpretazione sotto forma di una mostra temporanea. Il progetto adotterà un sistema di accumulazione aggiungendo o rimuovendo i materiali d’archivio nello spazio espositivo. Ogni artista sarà infatti invitato a stravolgere, rielaborare e modificare l’allestimento dello spazio prodotto dai curatori precedenti. In questo modo, I-DEA diventerà una performance collettiva in flusso continuo. Lo spazio I-DEA sarà sempre aperto permettendo ai visitatori di assistere alla fase di allestimento di ogni mostra nonché fase di ricerca, elaborazione e selezione dei materiali d’archivio da parte dai curatori”.

“Poiché l’idea di accumulo si rivolge all’intercambiabilità degli archivi – sottolinea la Manager sviluppo e relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019, Rossella Tarantino -, il team di Open Design School, l’altro progetto pilastro di Matera 2019, ha disegnato per questo spazio un sistema di allestimenti aperto, modulare e movibile con l’obiettivo di introdurre uno spirito fluido e anti-didattico nella curatela di collezioni e materiali d’archivio. Lo spazio del progetto I-DEA evolverà nel corso del 2019 sotto forma di mostre, performances, laboratori, pubblicazioni e una piattaforma online in costante crescita. Il gruppo di ricerca del progetto ha costruito le fondamenta di I-DEA partendo da uno studio ed una mappatura degli archivi e collezioni presenti nella regione effettuato dall’Università della Basilicata. Nell’arco di diversi mesi, la squadra ha visitato decine di questi archivi e collezioni, da archivi pubblici a piccole collezioni private. Attraverso una mappa in corso di elaborazione, i cui dati sono il risultato di uno studio condotto dal Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (DiCEM) dell’Università della Basilicata, la squadra di ricerca di I-DEA continua ad aggiornare la lista degli archivi e collezioni esistenti nella regione Basilicata, in altre parti d’Italia e persino fuori dal territorio nazionale. Dopo la mostra di Mario Cresci, i successivi allestimenti di I-DEA saranno curati da Studio Formafantasma, Navine Khan-Dossos, James Bridle, Liam Gillick”.

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Sono 119 le domande pervenute in relazione al bando lanciato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 riguardante la realizzazione di residenze artistiche durante l'anno di Matera Capitale Europea della Cultura, a testimonianza di una grande attenzione per questa specifica tipologia di progetti culturali. Ancora più interessante: oltre il 50% delle candidature proviene da fuori Matera, da paesi piccoli e piccolissimi della Basilicata, in aree spopolate o a rischio di spopolamento, segno tangibile di una vivacità culturale 

Il 30 marzo dalle 10 alle 18 presso il Complesso del Casale in Via Madonna delle Virtù, i titolari dei 30 migliori progetti saranno chiamati ad un momento di presentazione della loro idea alla comunità, e lavoreranno fra loro ed insieme a partner europei per una giornata di co-creazione, metodologia innovativa che ha già dato ottimi risultati nel lavoro svolto insieme ai Project Leader lucani. L'iniziativa, dal titolo "Mat-Air 1. Abitanti temporanei, artisti permanenti" servirà a sviluppare, fra le altre cose, il tema della mobilità transnazionale e della sostenibilità per la realizzazione di progetti di residenza anche negli anni successivi al 2019, nonchè ad esplorare buone pratiche e sistemi di finanziamento ai progetti di residenza artistica in tutta Europa.
L'evento, che è aperto al pubblico sino a esaurimento dei posti, potrà servire ai cittadini interessati ad imparare dal racconto della viva esperienza di altri operatori quali sono gli elementi che costruiscono una residenza artistica.

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Il Mediterraneo nel corso dei secoli è stato sempre luogo di mediazioni che portavano all’incontro tra culture diverse. Come non ripensare a tutto questo oggi, quando questa importante porzione di sud del mondo sembra essere intesa come uno sbarramento che è lecito superare solo a chi appartiene alla nostra piccola inconsapevole patria?

“Mare Nostrum un accidenti” è il titolo dell’intervento che Eva Cantarella, storica dell'antichità e del diritto antico, proporrà Giovedì 28 marzo, alle ore 19, a Matera, nella Casa Cava, nell’ambito delle Lezioni Materane di Radio3 “I Sud” promosse dalla Fondazione Matera – Basilicata 2019 e dai Rai Radio3 nell’ambito del programma “Future digs”, di Matera Capitale europea della cultura. Un ciclo di appuntamenti che non è solo un omaggio a Italo Calvino, ma è l’indicazione di un modello che mira alla comprensione di alcune delle parole chiave del nostro tempo.

Partendo dall’Antica civiltà del Mare Nostrum, Eva Cantarella descriverà le diverse facce che nel corso dei secoli ha assunto il Mediterraneo.

In particolare, in questo incontro, che sarà presentato da Lorenzo Pavolini, scrittore, conduttore e autore di Radio3, con un intermezzo musicale del violoncellista Vito Paternoster, si rifletterà sulla comune appartenenza del Mediterraneo, oggi frontiera tra le popolazioni europee, asiatiche e africane, per millenni terreno di accordo e scambio commerciale quanto culturale, nel quale vigevano le elaborate consuetudini della “Xenia”, l’ospitalità al tempo dei greci.

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A immaginare la città di domani sono 220 alunni di scuole superiori della Basilicata impegnati in un percorso di alternanza scuola-lavoro

Progettare una città del futuro che idealmente collega Nord e Sud d’Italia. O meglio Milano con Matera, nell’anno in cui la città lucana è la capitale europea della cultura 2019. Prende le mosse da qui il percorso di alternanza scuola-lavoro Lucania FutureLab ideato da Università Cattolica e Istituto Giuseppe Toniolo in partnership con Fondazione Matera 2019. Con un obiettivo: favorire la valorizzazione economica della conoscenza e lo sviluppo socio-culturale dell’intera Basilicata.

L’iniziativa, che ha preso il via lunedì 18 febbraio, coinvolge oltre 220 alunni delle classi quarte di una decina di scuole tra istituti superiori e licei della Lucania, e ha come referenti nove docenti dell’Ateneo appartenenti a diversi ambiti disciplinari, dall’economia alla filosofia, dalla sociologia alla psicologia e alla pedagogia. Tra questi, i professori Ivana Pais, Sebastiano Nerozzi, Marta Massi, Cinzia Di Dio, Stella Gubelli, Emanuela Confalonieri, Giuseppe Scaratti, Chiara Bellotti, Ciro Deflorio.

«Lucania FutureLab stimola gli studenti lucani ad aprire nuove prospettive sul loro futuro personale e su quello del territorio», spiega la docente di Sociologia economica Ivana Pais. «E lo fa a partire dall’utilizzo della metodologia FutureLab che, articolata nelle tre fasi di distopia, utopia e progettazione, rappresenta un modello di lavoro molto consolidato in ambito scientifico proprio per la costruzione a livello collettivo di scenari futuri desiderati e realizzabili. In questo modo prepariamo il terreno per accompagnare gli studenti nella creazione di nuove idee, iniziative e azioni per lo sviluppo del territorio».

Dalla teoria alla prassi. Lo step successivo del percorso, entrato ormai nel vivo con la seconda fase che si svolgerà nel mese di marzo, sarà quindi la realizzazione del progetto, prima con la definizione del business model poi con la messa a punto della città ideale, grazie all’affiancamento dei docenti dell’Università Cattolica, accompagnati in questo percorso da alcuni iscritti alle facoltà dell’Ateneo di origini lucane.

«Restituire, collaborare, conoscere, sviluppare insieme: queste le quattro parole chiave alla base del progetto che coinvolge diversi attori fra cui Confindustria Cultura», osserva Ivana Pais. «Imprenditività, capacità immaginativa e innovazione sociale sono gli ingredienti che Lucania FutureLab combina per una rigenerazione del presente a partire dallo sguardo dei giovani lucani verso il loro futuro», conclude Ivana Pais. Al termine del percorso, che si concluderà tra maggio e giugno, sarà poi organizzata una challenge nel corso della quale le scuole illustreranno il loro progetto e una giuria di esperti decreterà il vincitore.

“Comincia con un grande evento – afferma Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 - la mostra delle sculture di Antonio Paradiso all’Università Cattolica, l’interazione tra Milano e Matera 2019, capitale europea della cultura. Abbiamo scelto di qualificare il nostro programma attraverso un modello di proliferazione e di diffusione capillare delle iniziative, in tutte le Regioni, in tutti i centri pulsanti della cultura italiana. In altre occasioni Matera è già stata l’anteprima di eventi internazionali: dalla Biennale della democrazia di Torino al Festival della Filosofia di Modena. Oggi invece portiamo a Milano l’opera di un gigante delle arti figurative, che si è misurato con la grandezza e le tragedie del nostro tempo. Seguiranno altri eventi, tra formazione, editoria e divulgazione culturale, soprattutto a livello internazionale con la partecipazione di Matera 2019, dopo Bruges e Bruxelles, a Petra e a San Francisco, ospiti dei rispettivi istituti italiani di cultura”.

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Matera, 20 Marzo 2019. Siglato questa mattina nel corso di una conferenza stampa l’Accordo “Green Jobs - Matera 2019” tra la Fondazione Matera-Basilicata 2019, il Comune di Matera, la Camera di Commercio della Basilicata, l’Università degli Studi della Basilicata e CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, per la diffusione e la crescita dell’economia circolare attraverso attività di formazione e informazione sul territorio.

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Al via la prima parte del progetto Movimento libero. Il 27 e il 28 marzo confronto su come rendere accessibili le città antiche e quali sono le migliori pratiche europee in tema di arti performative e disabilità

 Si apre il sipario sulla prima parte del progetto “Movimento libero” organizzato dalla Fondazione Matera - Basilicata2019 e dal British Council, l’ente culturale britannico, in partenariato con Oriente Occidente Dance Festival.

In programma due conferenze che si terranno all’Università degli studi della Basilicata, alle ore 18, il 27 nell’aula magna e il 28 marzo nell’aula C003, alle ore 18, a Matera, nell’aula magna dell’Università degli studi della Basilicata.

Il primo incontro sarà sul tema “Architettura e città antiche – come renderle accessibili”, sarà moderato da Rita Orlando, Project Manager Open Design School e vedrà la partecipazione della relatrice ospite britannica Jos Boys, professoressa associata presso la Bartlett School of Architecture UCL e co-direttrice, con Zoe Partington, di DisOrdinary Architecture Project.

Jos affronterà il tema della disabilità in modo differente: da problema a forza creativa. Nella progettazione dell’ambiente costruito, le persone disabili tendono ad essere ancora viste come un "ostacolo" e un limite al design. Ma cosa succede se ci rendiamo conto che le nostre idee su disabilità e abilità sono completamente interconnesse? Pensando alla disabilità in modo differente, Jos suggerirà nuovi modi con i quali costruire in modo creativo, basandosi sulla diversa conoscenza dello spazio propria delle persone disabili, partendo dalla valorizzazione dei molti modi diversi di essere al mondo. Trattando la disabilità sia come un generatore di creatività che come un mezzo per criticare gli enti normativi e le pratiche sociali e spaziali "normali", Jos offrirà nuovi modi emozionanti ed innovativi per ripensare le relazioni tra corpi e spazio.

L’open talk vedrà la partecipazione di Maria Rosaria Mongelli, assessore alla Pianificazione urbanistica del Comune di Matera che affronterà il tema della progettazione e recupero per la fruizione sostenibile dei centri culturali urbani e Antonello Pagliuca, docente di Tecnologia dell'Architettura del DiCEM - UniBas, che presenterà l’inclusive design per la fruibilità del patrimonio esistente.

Apriranno l’evento Patrizia Falabella, Prorettrice alla didattica dell’Università degli Studi della Basilicata, Antonella Guida, Coordinatrice del Corso Di Architettura del DiCEM - UniBas e Rossella Tarantino, Manager Area Sviluppo e Relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019.

Nel corso del secondo appuntamento, in programma il 28 marzo sempre alle ore 18 e sempre nell’aula magna dell’Unibas, si parlerà di “Arti performative e disabilità nel Regno Unito e Italia”.

A confrontarsi saranno l’artista Noemi Lakmaier, austriaca di base a Londra che si interessa in particolare di come siamo in relazione con noi stessi e con gli altri, e Monica Barone, artista visiva e performativa italiana.

Cosa significa essere artiste con disabilità oggi in Italia e nel Regno Unito? Quanto il contesto culturale e il sistema istituzionale possono influenzare la pratica artistica? Quanto spesso progetti artistici vengono confusi con progetti sociali quando al centro vi sono artisti con disabilità? Accanto alle voci delle artiste, Anna Consolati, Elena Sorbi e Annamaria D’Adamo presenteranno alcune buone pratiche italiane con azioni e programmi ad opera del Festival Oriente Occidente di Rovereto (TN), di Lenz Fondazione di Parma e di IAC - Centro Arti Integrate di Matera.

L’open talk, moderato da Vania Cauzillo, co-fondatrice della Compagnia Teatrale L’Albero, vedrà la partecipazione di Alison Driver, Direttore Artistico del British Council Italia e di Marilena Antonicelli, Assessore alle Politiche sociali e scuole del Comune di Matera.

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“E’ per me un onore essere qui oggi a Matera”. Lo ha detto la pluricampionessa del mondo di salto in lungo Fiona May nel corso di una conferenza stampa organizzata per presentare lo spettacolo teatrale “Maratona di New York”, uno dei tanti tasselli importanti del ricco mosaico di Sport Tales, la sezione del programma di Matera 2019 dedicata allo sport.

“Sto vivendo – ha detto la grande atleta – una stagione straordinaria. Sul palcoscenico vivo le stesse ansie e fibrillazioni che ho vissuto sulla pista ed è per questo che mi piace molto recitare. Alcuni affermano che non è possibile che un’atleta possa stare su un palco. Io mi sento di dimostrare che non è cosi. Servono, come nell’attività agonistica, studio e disciplina. Ed è con questo spirito che mi “alleno” a recitare.

“Maratona di New York”, annoverato tra i capisaldi della drammaturgia contemporanea italiana, rappresenta già di per sé una grande sfida recitativa. In questo nuovo allestimento, proposto da Andrea Bruno Savelli, la sfida si rinnova, affidando il ruolo di interpreti, originariamente due uomini, a due donne. “In questo allestimento – ha spiegato Savelli – cerchiamo di introdurre lo spettatore in un’atmosfera surreale nella quale le due attrici, Fiona May e Luisa Cattaneo, corrono realmente e attraverso lo sforzo fisico donano alle loro parole dinamicità e un coinvolgimento di emozioni”. Da una parte c’è la leader, nella corsa così come nella vita, donna determinata, sicura e invincibile; dall’altra la sua amica, più insicura, impaurita, fortemente legata ad un passato dal quale non riesce a separarsi.

Nel pomeriggio Fiona May ha incontrato gli studenti della scuola media Pascoli ai quali ha spiegato l’importanza della pratica e della cultura sportiva.

Intanto domani lo sport italiano renderà omaggio a Matera capitale europea della cultura.

La Giunta Coni, il governo dello sport italiano, si riunirà eccezionalmente a Matera, per lanciare un segnale forte sull’importanza della cultura sportiva nella grande narrazione di Matera Capitale Europea della Cultura. E’ la dimostrazione che il programma dedicato da Matera 2019 allo sport, il primo mai sviluppato da una Capitale Europea della Cultura, è riuscito in uno degli intenti principali. “Un programma – ha detto Luca Corsolini, referente di Sport Tales - strutturato per garantire la maggiore partecipazione possibile della città e del territorio e per aprire la regione a tutti gli sportivi italiani grazie a Matera Basilicata Playoff. L’operazione è stata pensata per lasciare un’eredità, rappresentata dalla Biblioteca della Cultura Sportiva che sarà inaugurata il prossimo 12 settembre e intitolata a Pietro Mennea. Sport Tales ha infatti l'ambizione di mettere Matera al centro dell'agenda dello sport nazionale. Non solo sviluppando eccellenze cittadine consolidate come il Minibasket in Piazza e il torneo internazionale di calcio giovanile dedicato a Gaetano Scirea, ma anche sfruttando l'anno da Capitale Europea per fare di Matera un campo centrale”.

Il Coni si riunirà a Casa Cava, e tornerà il 2 giugno con la Giornata Nazionale dello Sport. Ma non è tutto. Dopo che la Figc a Matera ha aperto, lo scorso anno, la mostra itinerante per i suoi 120 anni, la Federtennis terrà una sua giunta in città in aprile, la Fidal si trasferirà per un consiglio federale a settembre quando a Matera si svolgerà l'evento principale del Mennea Day in programma in tutta Italia, il presidente della Federciclismo Di Rocco e il cittì Cassani saranno a Matera a inizio maggio per lanciare il Meeting Giovani, la Federvolley sarà protagonista a settembre di un grande evento benefico.

La giunta guidata domani da Giovanni Malagò è dunque un primo segnale già raccolto dal mondo dello sport circa la disponibilità e le potenzialità di Matera che saranno subito saggiate con l'organizzazione, in tutta la regione, delle finali nazionali di calcio a 5 a partire dal 27 maggio.

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Ha riscontrato una notevole partecipazione, con sold out a ogni spettacolo, il cartellone di Circus+, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 che per 5 settimane, nei lunghi weekend dal 14 febbraio al 17 marzo, ha portato nella città dei Sassi il meglio del circo contemporaneo europeo.

Ai 37 spettacoli ospitati nel Grand Chapiteau e alle performance del Petit Chapiteau sono stati registrati circa 10.000 ingressi. Ben 112 gli artisti che si sono esibiti fra i due Chapiteaux, 23 le compagnie internazionali coinvolte, provenienti da 10 nazioni diverse. Fra i nomi internazionali, spiccano quelli di Ziya Azazi, Jörg Muller, Hisashi Watanabe, Phia Menard della compagnia Non Nova, Groupe acrobatique du Tanger.

Le giornate di programmazione sono state 21, con iniziative concentrate fra le ore 20:00 e le 23:00 durante la settimana, dalle 19:00 la domenica e il sabato già a partire dalle 18:00 grazie gli appuntamenti del CineCirco, con proiezioni di film e la presentazione di un libro, tutti dedicati al mondo del circo, costruendo un ponte ideale fra tradizione e contemporaneità.

Ben 20 le attrezzature usate dagli artisti: da quelle tradizionali come fune, corda, trapezio, tessuto, clave, bolas, palline, scala, sfera, piatti cinesi, cappelli, corda magica, mini bicicletta, rola bola, roue cyr, hula hoop, monociclo, palo cinese, diablo, pallone comico, a quelle più insolite come un abat-jour, una corda fileuse, un tubo d’acqua, borse di plastica e gonne roteanti.

I volontari coinvolti nell’accoglienza del pubblico sono stati 160. A questi numeri si aggiungono quelli del pubblico coinvolto attraverso la comunicazione digitale, che ha raccontato, attraverso foto, video e una diretta integrale di uno degli spettacoli, le emozioni e l’atmosfera degli Chapiteaux: su Facebook sono state registrate 19000 visualizzazioni video con un +1537 di like; su Instagram 275 like in media a post e un +350 di follower a settimana; su Linkedin 3021 visualizzazioni e un +60 follower; su Twitter il “Top tweet” ha raggiunto le 2661 visualizzazioni con un +128 di follower; il canale Youtube ha infine registrato 1594 visite e +100 iscritti.

“Oltre ad essere molto soddisfatti dei numeri registrati in termini di presenze, - sottolinea Ariane Bieou, manager culturale della Fondazione Matera Basilicata 2019 -, siamo molto felici della grande voglia di partecipazione riscontrata da parte del pubblico, desideroso di scoprire artisti e culture da tutto il mondo. Grandissimo è stato inoltre l’apprezzamento degli artisti per la calorosa accoglienza a loro riservata da parte di spettatori di ogni età. Il “calar del tendone” ci lascia una giusta dose di nostalgia ma anche una grande voglia di ricominciare a gustare le nuove iniziative culturali che il programma di Matera 2019 propone. Un particolare ringraziamento va a Circostrada Network europeo e CircusNext Label europeo che hanno collaborato al progetto Circus+ nonché all’Ambasciata di Francia, l’Institut Français ed Eu Japan Fest che lo hanno sostenuto”.

 

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata 2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Calia Italia, Caffè Saicaf, Puglia Outlet Village. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews.

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Un gioco di parole che è anche un manifesto in lingua inglese, ma con un messaggio che ha un significato diretto anche in Italiano: “Matera is cool to run”, Matera è un bel posto dove correre e anche “Matera è ...culturan”, ovvero una esperienza Running di valore culturale. Questo è il titolo del programma di iniziative che la Fondazione Matera Basilicata 2019 svilupperà lungo tutto il 2019 in collaborazione con la Fidal – Federazione Italiana di Atletica Leggera, nell’ambito del progetto “Sport Tales”. Alla presentazione delle iniziative sono intervenuti, venerdì pomeriggio presso la sede della Fondazione Matera Basilicata 2019, il Direttore Paolo Verri, il presidente della Fidal Puglia, Giacomo Leone, il Segretario generale della Fidal, Fabio Pagliara e il Presidente della Fidal Basilicata, Donato Sabia.

Si comincia a teatro, il 25 marzo con lo spettacolo “Maratona di New York” interpretato da Fiona May, si prosegue ad aprile con uno stand di Matera 2019 all'Expo della Maratona di Roma e con l'apertura di 5 percorsi da 2019 metri l'uno a Matera. Tali percorsi, partiranno dal centro e permetteranno, sia correndo che camminando, di scoprire il fascino senza tempo della città dei Sassi e di interagire con le attività in programma nell'anno da Capitale Europea della Cultura. I percorsi saranno indicati anche attraverso una app specifica, che consentirà a Matera di avere uno spazio speciale al fianco di Running cities quali Roma, Milano, Londra, Berlino, Parigi e tante altre. All’interno dei percorsi saranno ospitati 5 eventi aperti a tutti, dagli abitanti di Matera ai cittadini temporanei, ai tesserati Run Card.

Tutto questo per arrivare alla grande festa del 12 settembre, quando Matera ospiterà l'evento principale del Mennea Day celebrato in tutta Italia, nel quarantennale del record del mondo stabilito dal velocista azzurro a Città del Messico. In tale occasione sarà inaugurata la Biblioteca della Cultura Sportiva intitolata proprio a Pietro Mennea. “Per la prima volta – ha sottolineato il Presidente della Fidal Puglia- , la grande festa che ogni anno si svolge a Barletta, città natale di Mennea, si sposterà dalla Puglia a Matera, un omaggio alla Capitale Europea della Cultura 2019”. “La Fidal Basilicata – ha spiegato Donato Sabia – porterà a Matera tutti i propri associati per celebrare questa giornata importante per la nostra disciplina e per tutti gli sportivi, soprattutto del Sud”.

Infine, il Segretario generale della Fidal, Fabio Pagliara, ha annunciato che Matera 2019 sarà presente con un proprio spazio promozionale ai prossimi Campionati del mondo di atletica leggera che si disputeranno fra settembre e ottobre in Qatar.

 

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata 2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Calia Italia, Caffè Saicaf, Puglia Outlet Village. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews.

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Con il primo Gardentopia Day organizzato il 21 marzo, giornata in cui si celebra l’inizio della primavera, è partita la seconda fase di Gardentopia, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 che promuove la cultura del verde e la cittadinanza attiva dando vita a giardini di comunità. Se nella prima fase del progetto, avviata circa due anni fa, il progetto aveva coinvolto le città di Matera e Potenza con la nascita di quattro giardini di comunità gestiti e animati dalle associazioni locali, la seconda fase farà nascere “nuovi” giardini in tutta la Basilicata, attivando collaborazioni fra cittadini e artisti. A curare lo sviluppo del progetto nel corso del 2019 sarà la sociologa e storica dell'arte turca Pelin Tan, visiting professor all'Università di Cipro, che ha dedicato la sua ricerca e pratica curatoriale all'architettura socialmente impegnata e all'arte contemporanea.

Il primo Gardentopia Day si è aperto nella mattinata con la realizzazione del nuovo giardino di comunità di Matera presso Casino Padula, sede di Open Design School, nel quartiere di Agna, grazie al coinvolgimento degli alunni e docenti dell’IC Padre Semeria plesso Don Milano, dell’Istituto Agrario Briganti e del Liceo Artistico C. Levi. I ragazzi sono stati i primi protagonisti della performance del “Giardino evolutivo – 100 alberi per Gardentopia” dell’artista Luigi Coppola, attivista e promotore di progetti partecipativi e di arte pubblica. Con questa azione inaugurale, si è cominciato a piantumare i primi dei 100 alberi di molte varietà di frutti minori destinati ai giardini pubblici e collettivi della rete lucana. Nel pomeriggio, gli alberi sono stati consegnati ai rappresentanti dei 22 comuni lucani che hanno aderito al progetto dopo la chiamata rivolta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 a tutta la Basilicata in collaborazione con l’Anci regionale, ovvero Bernalda, Stigliano, Salandra, Oliveto Lucano, Campomaggiore, Pietrapertosa, Irsina, Palazzo San Gervasio, Vaglio di Basilicata, Pietragalla, Montemilone, Lavello, Maschito, Barile, Rionero in Vulture, Rapone, Muro Lucano, Vietri di Potenza, Sasso di Castalda, Chiaromonte, San Costantino Albanese, Castel Saraceno, oltre Matera e Potenza.

A dare il benvenuto ai presenti è stato Massimiliano Burgi, referente per la dimensione città e cittadini della Fondazione Matera Basilicata 2019, che, insieme al project manager di Gardentopia Liviano Mariella, ha ringraziato sia coloro che sono arrivati da lontano, sia i cittadini del quartiere di Agna e le realtà che da due anni animano i giardini già esistenti. “L’atto di piantare questi alberi nei vostri giardini di comunità- ha sottolineato Burgi – è un atto simbolico per dare avvio a una rete di relazioni su tutto il territorio regionale”. Ad agevolare questo processo, come ha spiegato la curatrice di Gardentopia Pelin Tan, sarà la presenza degli artisti, che useranno l’arte come strumento per coinvolgere la comunità. Gli artisti selezionati arriveranno sia dall’Italia che dall’Europa, e avranno diverse specializzazioni, dall’apicoltura al lavoro con i tessuti, dall’arte della saponificazione all’architettura. “Il potere dell’arte – ha detto Pelin Tan - è quello di contribuire a fare comunità, e quindi a creare collaborazione, armonia e pace”.

Su questo tema si innesta il progetto del “Giardino evolutivo” illustrato dall’artista Luigi Coppola: “è un progetto che intende lavorare sul tema della biodiversità, cercando di scardinare l’egemonia della monocultura. Grazie all’agricoltura, piante arrivate dai luoghi più diversi sono diventane piante che noi oggi consideriamo come nostre. Le abbiamo accolte e integrate nel nostro territorio. La biodiversità delle piante diventa perciò una profonda metafora di ciò che avviene nella società. Lo stesso concetto di giardino non è nostro, ma lo abbiamo importato attraverso la Sicilia dalla cultura araba. L’azione dei 100 Alberi per Gardentopia è ispirata a una delle più celebri e grandi opere di arte pubblica di Joseph Beuys, 7000 Oaks Trees (7000 alberi di quercia) in cui l'artista, in occasione di documenta 7 a Kassel ha proposto la piantumazione di 7000 querce nella città. Dunque l’arte che cambia la società. Gli alberi che piantumeremo nei giardini della rete Gardentopia sono i così detti “frutti minori” ma anche alberi nati da semi sconosciuti, contribuendo a creare biodiversità. I giardini di comunità della Basilicata si faranno quindi portatori, grazie al tema della biodiversità, di un grande messaggio di apertura e inclusione”. A chiudere i saluti, è stato il Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, che ha sottolineato come Matera 2019 vuole lavorare anche sulle modalità attraverso cui le comunità si rimettono in connessione con la natura, affinchè i contesti urbani, sia città che piccoli paesi, ritornino ad essere compatibili con le esigenze di chi li abita, grazie all’impegno diretto dei cittadini.

Per attivare le prime relazioni e scambi di buone pratiche fra chi si avvia a realizzare i giardini e chi gestisce quelli già esistenti, è stato organizzato un tour in risciò e bici elettriche fra i tre giardini di comunità della città di Matera, ciascuno animato da una performance per il pubblico presente. Il giardino dei Momenti nel quartiere Lanera, gestito dall’Associazione delle MOM- Mamme materane all’opera, ha ospitato lo spettacolo di magia a cura dell’Associazione “La Capa o sciuc”. Nel Giardino Agoragri, realizzato dall’associazione Agrinetural, gli ospiti hanno sperimentato la performance di food design con arance e biscotti alle spezie e realtà aumentata con Cozigha Nomade. Nel Giardino Spighe Bianche curato dagli studenti della Scuola Pascoli, nel quartiere Spine bianche, si è infine esibito il Coro polifonico dei Cantori Materani diretto da Alessandra Barbaro. In ognuno dei tre giardini Luigi Coppola ha piantumato tre alberi del “Giardino evolutivo”. Il tour si è chiuso a Casino Padula con la lezione performativa dell’artista e antropologo Leone Contini, che ha raccontato i viaggi di semi e piante attraverso il mondo e le contaminazioni fra colture a culture differenti.

Partner del progetto Gardentopia è Coldiretti che ha offerto i cento alberi consegnati ai giardini, le cento balle di fieno usate per allestire un grande anfiteatro nel giardino di Casino Padula e la frutta degustata dai partecipanti.

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Sono stati selezionati i primi 11 progetti nell’ambito della “Chiamata Pubblica dei progetti di Comunità di Matera 2019” lanciata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 nell’ambito del Progetto Community. La Chiamata Pubblica ha l’obiettivo di promuovere i progetti nati dalla comunità, frutto dell’accordo fra cittadini, e ideati “dal basso”. Le azioni promosse costruiscono processi che favoriscono l’acquisizione di nuove competenze nella realizzazione di attività di produzione culturale, sviluppando la possibilità - territoriale ed europea - di mettersi in rete ed in relazione. La collaborazione, al centro di ogni progetto selezionato, è lo strumento che gli consente di prendere forma e qualificarsi come progetti di comunità.

I primi progetti selezionati sono:

Basilicata in ... Cammino (A. P. D. Il Carrubo Matera)
Cena d'estate (Altra Dimensione)
Festa del Libro - Bookcrossing in Piazza (Associazione Allopera)
Torneo inclusivo di calcio spontaneo tra i sassi e le comunità (Associazione Tam Tam animazione)
CreaImpara (Cooperativa Sociale L'abbraccio)
Viaggio di sola andata (Gruppo teatrale amatoriale "L. Tajatrist")
Okkio all'acqua (Gruppo volontari per l'ambiente - Matera)
La corsa dei poveri cristi (I poveri cristi)
Di notte nei Sassi: Camminata (Nordic Walking) alla ricerca di luci, suoni e sapori
(Matera Cammina)
Salute mentale di comunità - LABIN laboratorio inclusivo (Progetto Popolare Cooperativa Sociale Onlus)
La città di Matera incontra "Cristo si è fermato ad Eboli" di Carlo Levi (Unitep - Università della terza età e dell'educazione permanente)
Il processo della Chiamata Pubblica, cui tutti i progetti selezionati hanno preso parte, è suddiviso in due fasi. Nella prima vengono sviluppate le idee progettuali in modo tale da strutturarle in progetti di comunità. La presentazione delle idee progettuali è possibile fino al 30 luglio 2019 utilizzando esclusivamente il formulario disponibile sul sito della Fondazione Matera Basilicata 2019 nella sezione Mettiti in gioco (https://www.matera-basilicata2019.it/it/mettiti-in-gioco/entra-nella-community/chiamata-pubblica-progetti-di-comunita.html) .

Quando i progetti elaborati con il supporto delle comunità dei progettisti e della Fondazione sono ritenuti maturi dai proponenti, possono accedere alla seconda fase, e quindi essere presentati attraverso la compilazione di un formulario dedicato da inviare alla PEC This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. entro il 14 Settembre 2019.

I progetti esecutivi vengono sottoposti al vaglio di una Commissione costituita da esperti interni alla Fondazione e ammessi a far parte del calendario ufficiale di Matera 2019. La Commissione valuta l'opportunità di erogare un sostegno economico ai progetti presentati, per un importo massimo di 3.000 euro iva inclusa per ciascun progetto, da utilizzare per la copertura dei costi di: acquisto o noleggio di materiali e attrezzature, materiali di consumo, comunicazione, condivisione e diffusione del progetto, assicurazioni, spese di viaggio e alloggio. A sostegno della Chiamata Pubblica sono stanziati 150.000 euro che saranno erogabili sino al consumo dell'intera somma disponibile. Ad oggi sono stati assegnati 28.000 euro a contributo dei progetti approvati.

Durante l’intero processo ai proponenti vengono offerti i seguenti strumenti: lo spazio del Community Center (in Via La Vista 1, Matera), dove confrontarsi insieme sulle proposte progettuali (ogni mercoledì dalle 16.00 alle 19.00, ogni giovedì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00); lo spazio della Community Online per proporre i propri progetti e confrontarsi con gli altri utenti (disponibile all'indirizzo http://community.matera-basilicata2019.it); incontri periodici con altri cittadini che intendono proporre progetti di comunità, favorendo, già prima della presentazione dei progetti e durante tutto il processo, una dinamica di scambio e confronto reciproco.

Per conoscere i criteri di ammissibilità e valutazione dei progetti, è possibile visitare la sezione "Amministrazione Trasparente/Avvisi Pubblici" sul sito della Fondazione Matera Basilicata 2019 www.matera-basilicata2019.it.

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E' dedicato al secolo breve il quarto incontro delle "Lezioni di storia. Oltre i confini", il cartellone di divulgazione storica che la Fondazione Matera 2019 ha inserito nel programma Future Digs, in collaborazione con le Edizioni Laterza.
L'appuntamento è per sabato 23 marzo alle ore 11 a Casa Cava e sul canale youtube della Fondazione, in diretta streaming. Ingresso libero in sala fino a esaurimento posti.
La sfida di Future Digs è quella di stuzzicare una riflessione in profondità con alcuni tra i più autorevoli personaggi dell’era contemporanea: studiosi, storici, ricercatori e intellettuali del nostro tempo che riportano Matera al centro del dibattito culturale europeo. Questo ciclo delle "Lezioni di storia", un format delle Edizioni Laterza che si adatta perfettamente alla visione della Capitale europea della cultura, affronta il tema delle migrazioni come trasformazione di sé e degli altri.
In cattedra Simona Colarizi affronterà, nel corso della lezione intitolata "Ai confini dell'Europa. Da Versailles a Berlino", l'arco temporale segnato da due anniversari. Sono passati cent’anni dal Trattato di Versailles e trent’anni dal crollo del muro di Berlino: due date che avevano aperto i cuori degli europei alla speranza. Nel 1919, a pochi mesi dalla fine di uno dei più terribili conflitti mondiali nella storia dell’umanità, gli europei si giurano pace e fratellanza per il futuro. Nel 1989, abbattuta la “cortina di ferro” che da quasi mezzo secolo divideva i popoli, la speranza sembra ormai un certezza. Ma i fatti avrebbero presto smentito queste rosee aspettative: intercorre solo un ventennio tra la prima e la seconda guerra mondiale e passano meno di cinque anni dal crollo del muro perché, all’inizio degli anni Novanta, si riaccendono i fuochi di un conflitto fratricida nella ex-Jugoslavia.
Simona Colarizi, nata a Modena 75 anni fa, è una storica del Novecento italiana. Dopo la laurea in Storia moderna, ha vinto una borsa di studio di tre anni del CNR che le ha consentito di partecipare alla ricerca di Renzo De Felice su Partito, Stato e Società civile nell'Italia Fascista. Ha insegnato Storia dei partiti e dei movimenti politici e poi Storia contemporanea, concludendo la carriera accademica nella Facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università di Roma “La Sapienza”, dirigendo il corso di laurea interfacoltà in Scienze sociali, Cooperazione e sviluppo della relazione tra i popoli.

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Venerdì 22 marzo alle ore 18:00 presso la Cava Paradiso a Matera verrà inaugurata la prima installazione di I-DEA, progetto pilastro di Matera 2019 che esplora gli archivi e le collezioni della Basilicata da un punto di vista artistico.

I-DEA è un esperimento che vede gli archivi e le collezioni come degli organismi viventi attraverso i quali interpretare le complessità stratificate della storia di una regione. Cinque artisti e designer la cui pratica trova i fondamenti nella ricerca sono stati invitati a curare cinque mostre consecutive utilizzando gli archivi come punto di partenza. Lavorando con una serie di materiali e documenti apparentemente sconnessi tra loro, gli artisti sono invitati ad immergersi negli archivi trasmettendo la loro interpretazione sotto forma di una mostra temporanea. Il progetto adotterà un sistema di accumulazione aggiungendo o rimuovendo i materiali d’archivio nello spazio espositivo. Ogni artista sarà infatti invitato a stravolgere, rielaborare e modificare l’allestimento dello spazio prodotto dai curatori precedenti. In questo modo, I-DEA diventerà una performance collettiva in flusso continuo. Lo spazio I-DEA sarà sempre aperto permettendo ai visitatori di assistere alla fase di allestimento di ogni mostra nonché fase di ricerca, elaborazione e selezione dei materiali d’archivio da parte dai curatori.

Poiché l’idea di accumulo si rivolge all’intercambiabilità degli archivi, il team di Open Design School, l’altro progetto pilastro di Matera 2019, ha disegnato per questo spazio un sistema di allestimenti aperto, modulare e movibile con l’obiettivo di introdurre uno spirito fluido e anti-didattico nella curatela di collezioni e materiali d’archivio. Lo spazio del progetto I-DEA evolverà nel corso del 2019 sotto forma di mostre, performances, laboratori, pubblicazioni e una piattaforma online in costante crescita.

Il gruppo di ricerca del progetto ha costruito le fondamenta di I-DEA partendo da uno studio ed una mappatura degli archivi e collezioni presenti nella regione effettuato dall’Università della Basilicata. Nell’arco di diversi mesi, la squadra ha visitato decine di questi archivi e collezioni, da archivi pubblici a piccole collezioni private. Attraverso una mappa in corso di elaborazione, i cui dati sono il risultato di uno studio condotto dal Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (DiCEM) dell’Università della Basilicata, la squadra di ricerca di I-DEA continua ad aggiornare la lista degli archivi e collezioni esistenti nella regione Basilicata, in altre parti d’Italia e persino fuori dal territorio nazionale.

Ad aprire il ciclo di I-DEA sarà la mostra “Le Due Culture. Artefatti e Archivi” curata dall’artista e fotografo Mario Cresci, realizzato attraverso l’uso dei materiali provenienti dagli archivi delle seguenti realtà: Museo di Artigianato Locale, Parrocchia di Sant'Antonio di Acerenza (PZ), Associazione Archivio Storico Olivetti e Archivio Nazionale Cinema Impresa, Istituto Luce Cinecittà, Fondazione Pirelli, Cristaldi Film, Agenzia Spaziale Italiana, Centro di Geodesia Spaziale Giuseppe Colombo, Archivio di Stato Matera, Collezione Privata Gianfranco Lionetti, Fondazione Leonardo Sinisgalli, Archivio Mario Cresci, Archivio Mimmo Castellano, Artalia Italian Art Management.

La mostra include materiale d’archivio che vanno dalla seconda metà del XX secolo ai i primi decenni del XXI, in modo da esplorare l'intersezione di discipline (culture) in Basilicata, attraverso fotografia, artigianato, scienza e macchine. I materiali esposti, sia presi singolarmente sia accostati tra loro, scuotono le narrazioni e gli stereotipi dell’epoca, suggerendo che le cose non sono ciò che possono sembrare. Dalla rappresentazione del territorio di Leonardo Sinisgalli e Mimmo Castellano, alle sculture in legno di Di Trani e suo figlio, alla rivisitazione della preistoria di Gianfranco Lionetti fino all’archivio personale di Cresci, le opere in mostra a prima vista appaiono in linea con le rispettive tradizioni. Tuttavia, ogni opera a modo suo rappresenta una rottura.

All’inaugurazione di I-DEA interverranno il curatore del progetto I-DEA, Joseph Grima, il curatore della prima mostra, Mario Cresci, il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri, la Manager sviluppo e relazione Rossella Tarantino che saranno a disposizione di eventuali domande del pubblico.

Alla mostra si potrà accedere solo con il Passaporto per Matera 2019. Dopo l’inaugurazione, la mostra sarà visitabile tutti i giorni eccetto il martedì dalle 10:00 alle 20:00.

Nella giornata inaugurale non sarà possibile accedere con le auto all’area antistante la Cava Paradiso, pertanto verrà predisposto un servizio navetta con partenza da Piazza Matteotti, fermata intermedia alla stazione FAL di Villa Longo, attiva dalle 17:30 alle 18:45 verso la Cava. Dalle ore 20:15 la navetta farà il percorso inverso, dalla Cava al centro città, sempre con fermata intermedia a Villa Longo, con ultima corsa alle ore 20:45.

Nella giornata successiva all’inaugurazione, sabato 23 marzo, verranno organizzate due visite guidate della mostra, una alle 11:30 e una alle 16:30, alla presenza del curatore Mario Cresci. Domenica 24 sono previste altre due visite guidate, una alle ore 12,00 e l’altra alle ore 16,30 con la curatrice associata del progetto- Chiara Siravo. A ciascuna visita potrà partecipare un numero massimo di 25 persone (registrazione in loco in ordine di arrivo).

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Il cartellone di Sport Tales si arricchisce di un'altra disciplina sportiva, l'atletica. A scendere in campo una protagonista assoluta, Fiona May. La due volte campionessa del mondo di salto in lungo sarà protagonista dello spettacolo "Maratona di New York" in scena lunedì 25 marzo alle ore 21:00, all'auditorium Gervasio di piazza Sedile.

Oggi 19 marzo alle 15 si aprono le prenotazioni per il suo spettacolo che resteranno aperte fino a mezz'ora prima dell'evento. È possibile prenotare sul calendario ufficiale di Matera 2019 oppure in Info Point. In Info Point sarà disponibile il 30% dei posti. L'Info Point, una volta terminati i posti a disposizione, potrà attingere alla quota online in caso ci siano ancora posti disponibili. In caso di prenotazioni disdette i posti tornano disponibili on line pertanto conviene controllare sempre. Per alcuni eventi all'ingresso viene allestita una lista d'attesa che permette l'accesso ai primi iscritti in caso di persone che prenotano e non si presentano.

Maratona di New York di Edoardo Erba è uno dei testi teatrali contemporanei più rappresentati al mondo. Una sfida fisica (oltre che verbale) per tutti gli attori che l’hanno portata in scena, impegnati a correre per l’intera durata della pièce. Un’autentica prova di resistenza.

In questo nuovo allestimento il testo è al femminile. Una novità assoluta che il regista Andrea Bruno Savelli, con la collaborazione al riadattamento dell’autore, ha affidato ad una coppia d’eccezione: la campionessa italo-britannica all'esordio teatrale dopo i successi ottenuti sul piccolo schermo, e l’attrice Luisa Cattaneo, già protagonista in molti spettacoli di Stefano Massini.

Da una parte c'è la leader, nella corsa così come nella vita, donna determinata, sicura e invincibile; dall'altra la sua amica, più insicura, impaurita, fortemente legata ad un passato dal quale non riesce a separarsi. Per tutta la durata dello spettacolo le due donne sviluppano una vera e propria rincorsa verbale che cresce insieme all'aumentare dei battiti del loro cuore, accompagnandoci lungo il percorso narrativo col battere delle loro suole.

Giovedì 21 marzo alle ore 18, alla sede della Fondazione Matera Basilicata 2019, via La Vista, 1, sarà presentato Matera is cool to run, il gioco di parole che lancia cinque percorsi da 2019 metri che verranno inaugurati e attraverseranno la città di Matera, anche attraverso i Sassi. In collaborazione con la Federatletica la Fondazione Matera-Basilicata 2019 presenta poi altre iniziative come la partecipazione alla Maratona di Roma del 7 aprile e il Mennea day del 12 settembre.

Completano il programma sportivo di marzo altri due appuntamenti: sabato 23 sarà presentato, nel cartellone della Biblioteca della cultura sportiva il volume su "Pasolini e lo sport". Martedì 26 la giunta del Coni si riunirà a Matera. Il governo dello sport italiano ha deciso così di celebrare la Capitale europea della cultura.

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La primavera di Matera2019 si aprirà con una iniziativa che coniuga creatività, arte, socialità e ambiente. Il 21 marzo, infatti, con la performance 100 Alberi per Gardentopia verrà inaugurato il Giardino Evolutivo della Fondazione Matera Basilicata 2019.

L'azione è ispirata a una delle più celebri e grandi opere di arte pubblica di Joseph Beuys, 7000 Oaks Trees (7000 alberi di quercia) in cui l'artista, in occasione della prestigiosa manifestazione di arte contemporanea Documenta 7 a Kassel, in Germania, ha proposto la piantumazione di 7000 querce nella città.

Cento alberi di molte varietà di frutti minori (sorbo, azzeruolo, corbezzolo, fichi, carrubi, susini, cotogno ecc.) verranno piantumati nei giardini pubblici e collettivi della rete Gardentopia della Basilicata, un bene comune diffuso dal forte valore simbolico.

In particolare, saranno interessati tutti I 30 giardini di comunità individuati dalla Fondazione (6 a Matera, 1 a Potenza e 23 nel resto della regione).

La manifestazione si svolgerà in due parti della giornata e vedrà il coinvolgimento di due artisti, Luigi Coppola e Leone Contini. Il primo lavora intorno alla storia delle piante, con un approccio più umanistico e, grazie alla sua preparazione, riesce a spiegare in modo chiaro e coinvolgente le origini delle piante e i loro viaggi. Il secondo è un artista concettuale che lavora con le comunità per trasformare i giardini in spazi non solo da vedere e ammirare, ma anche da vivere.

Nel corso della mattinata del 21 marzo al Casino Padula, nel rione Agna, Coppola incontrerà gli studenti delle elementari e medie (Istituto comprensivo Semeria plesso Don Milani) del quartiere e quelli dell’istituto agrario e del Liceo artistico di Matera per avviare la trasformazione degli spazi antistanti la sede dell’Open Design School in un giardino di comunità attraverso un processo partecipativo e la collaborazione dell’Ods.

Nel pomeriggio, a Matera, arriveranno i delegati di tutti i comuni che fanno parte della rete Gardentopia che si uniranno agli abitanti del quartiere e a tutti i cittadini che lo vorranno per partecipare tutti insieme a un tour in risciò fra i giardini di comunità realizzati in città. Ad ogni tappa ci saranno performance artistiche con il seguente calendario: al Giardino dei momenti (via La Quercia) spettacolo di magia con l’associazione “La Capa o sciuc”; a Agoragri (viale Italia) performance di food design con Cozigha Nomade; alla Pascoli, giardino Spighe Bianche (via Lazzazzera) esibizione dei Cantori Materani diretti da Alessandra Barbaro. In tutti i giardini Luigi Coppola proporrà le sue performance attraverso la piantumazione degli alberi. Dopo il tour si tornerà al casino Padula per partecipare a una performance di Contini e passare la prima serata di primavera insieme a un dj set. Qui tutti i comuni riceveranno alberi da piantumare nei propri giardini.

Partner del progetto è Coldiretti che offrirà i cento alberi e le cento balle di fieno che andranno a definire lo spazio di un grande anfiteatro all’aperto. Sempre coldiretti, per tutta la giornata, offrirà della frutta ai partecipanti.

Il Giardino Evolutivo è un progetto partecipativo che vuole sperimentare insieme a una vasta rete di giardini collettivi una visione aperta della pratica della riproduzione vegetale cercando di sfuggire alle logiche della dominazione della natura, dell’uniformità, della monocultura e abbracciando logiche di ibridazione intraspecie, contaminazione, circolazione e complessità.

Le azioni che si svilupperanno hanno un forte intento pedagogico e di cambiamento culturale e sono al servizio di una vasta rete coltivatori di cambiamento locale. L'idea è quindi di lavorare sul concetto di riproduzione sia in termini sociali che agricoli. Il processo costruirà quindi una banca evolutiva di piante e semi a partire dalle varietà tradizionali e costruirà un patrimonio materiale e immateriale per le generazioni future.

In allegato il programma completo.

A questo link la scheda del progetto: https://www.matera-basilicata2019.it/it/programma/temi/utopie-e-distopie/1411-gardentopia.html

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Firmato un accordo fra la Fondazione e la prestigiosa istituzione culturale britannica per riflettere sulla diversità come opportunità e non come limite. In programma open talk e spettacoli di danza contemporanea

Nel futuro aperto che Matera 2019 vuole costruire c'è anche la necessità di abbattere le barriere che impediscono la libertà di movimento. Barriere giuridiche, come i confini che troppi vogliono murare, ma anche semplicemente barriere fisiche che rendono difficile se non impossibile l'accesso a tanti luoghi delle città. Intorno a questi temi, la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha stipulato un protocollo di intesa con il British Council, l’ente culturale britannico, con il quale le due istituzioni si impegnano a collaborare per promuovere, nel corso di un biennio,un percorso che è un invito a considerare la diversità come motore per la creatività e che evidenzia il ruolo delle persone con disabilità quali agenti di cambiamento. Da questa collaborazione, e in partenariato con Oriente Occidente Dance Festival di Rovereto, nasce "Movimento Libero". Il progetto si sviluppa in tre tappe: laboratori, confronti pubblici, performance e spettacoli per esplorare la relazione tra l’arte e le diverse abilità. Particolare attenzione verrà posta al tema dell'accessibilità. L'accessibilità degli spazi, ma anche la possibilità di partecipare alla cultura e avere accesso alla professione artistica.

La prima fase del progetto, a fine marzo, si aprirà con una riflessione sull’accessibilità fisica dei luoghi performativi. Open Design School organizzerà con “Dis/Ordinary Architecture Design Challenge”, un laboratorio di due giorni al Casino Padula, per promuovere una rilettura critica dei luoghi e delle strutture dedicate alle arti performative in città. Nelle stesse giornate, per diffondere la riflessione, i cittadini potranno partecipare a due Open Talk nel Campus Universitario di Matera: il primo con esperti italiani e britannici di accessibilità urbana, il secondo con artisti e organizzatori culturali. Significativa la scelta delle date per la prima fase: il 27 e 28 marzo, i giorni della Brexit.

"Il British Council - afferma l’ente culturale britannico - è lieto di contribuire a Movimento Libero. Crediamo infatti, anche alla luce dei risultati del Referendum britannico sulla UE, che questa importante collaborazione dimostri l'importanza dei legami culturali tra il Regno Unito e gli altri Paesi, e l'Italia in particolare. Le relazioni culturali rivestono un ruolo centrale all'interno delle relazioni internazionali, e possono aiutare la costruzione di fiducia reciproca, in qualsiasi situazione politica ed economica".

La seconda tappa consisterà in un laboratorio di danza, un percorso di 5 giorni, dal 23 al 27 luglio, organizzato da Oriente Occidente Dance Festival e condotto da StopGap Dance Company, tra le maggiori compagnie al mondo di danza contemporanea con un cast di artisti abili e con disabilità, nella cornice di "Nessuno Resti Fuori”. Il Festival, prodotto da IAC - Centro Arti Integrate, persegue l’utopia di coinvolgere tutti, facendo in modo che ciascuno possa trovare il proprio spazio, in antitesi con la provocazione distopica del progetto Matera Città Aperta (#MCA), che indaga invece il tema del limite – fisico o metaforico – in un momento storico contraddistinto da divisioni, diseguaglianze e nuovi muri. Il laboratorio, ospitato dall'Istituto Comprensivo Pascoli, sarà aperto a persone abili e con disabilità e rappresenterà una nuova visione dell’arte performativa, tesa a valorizzare le abilità altre nell’espressione artistica. La seconda fase si concluderà con una performance, una sorta di restituzione alla comunità, realizzata in piazza Giovanni XXIII, nel quartiere Spine Bianche.

Il 19 ottobre StopGap Dance Company ritornerà a Matera per presentare uno spettacolo in prima nazionale.

Movimento libero vuole realizzare, attraverso l’arte performativa, un’esperienza concreta di cambiamento, un luogo di partecipazione collettiva e comunitaria caratterizzata da azioni culturali di alto valore artistico, nel quale la diversità sia opportunità e non limite.

IL PROGRAMMA E LE LOCATION

27 - 28 marzo: laboratorio progettuale presso Open Design School (Casino Padula) e open talk (Campus Universitario di Matera);

23 - 27 luglio: laboratori (Istituto Comprensivo Pascoli) e performance (Piazza Giovanni XXIII) nell’ambito del festival Nessuno Resti Fuori;

19 ottobre: spettacolo di danza

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Con una conferenza stampa svoltasi questa mattina nella sede della Fondazione Matera Basilicata 2019 si è aperto il programma “Città resilienti. Dialoghi filosofici tra Modena e Matera” che prevede incontri aperti al pubblico, laboratori per bambini, mostre d’arte e degustazioni di prodotti tipici. L’iniziativa nasce dalla collaborazione fra la Fondazione Matera Basilicata 2019, il Comune di Matera, il Comune di Modena, il Consorzio FestivalFilosofia, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena.

“Abbiamo scelto di investire – ha spiegato il vicesindaco di Modena, Gianpietro Cavazza – nelle scuole, nella cultura per i ragazzi. Un lavoro che va avanti da una decina di anni e che parte da due dati essenziali: i bambini sono già cittadini e il loro modo di guardare la realtà fa parte e arricchisce la nostra visione collettiva”. E infatti tra gli appuntamenti di questa tre giorni, interamente dedicata alla collaborazione tra Matera, Modena e alcuni comuni della sua Provincia, spiccano i workshop di filosofia per educatori, per bambini, per ragazzini, organizzati con la Fondazione Collegio San Carlo di Modena.

 “Senza pensiero, senza ricerca di senso – sottolinea Cavazza, che è anche assessore alla Cultura – non si fa resilienza. Qui stiamo lavorando ad accorciare le distanze con il confronto culturale, che permette di abbattere eventuali muri. La grande energia di Matera capitale europea ci ha contaminati e quindi pensiamo di dare continuità a questa iniziativa, con gli strumenti della cultura, ma anche dell’ironia”.

 Il dono che il vicesindaco di Modena ha offerto all’assessore materano alla Cultura Giampaolo D’Andrea e al presidente della Fondazione Salvatore Adduce è la Bonissima, la statua simbolo della città che rappresenta la misura giusta e generosa.

“E’ un’amicizia che è nata ancor prima della proclamazione del 2014, da una visita a Matera nel 2013 dell’allora ministro Cecile Kyenge” ha ricordato Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019. Un percorso di confronto, di iniziative congiunte nato dal protocollo firmato l’anno scorso tra Matera, la Fondazione Matera Basilicata 2019, Modena e 24 comuni della sua provincia. “Come già l’8 marzo per la Biennale Democrazia di Torino – ha affermato il direttore generale di Matera 2019 – in questi giorni proporremo un’anteprima del FestivalFilosofia di Modena, Sassuolo e Carpi con un focus tra arte, lavoro, trasformazioni tecnologiche e nuove forme di creatività”. In questo scenario rientra la donazione di una grande opera (4 metri in ferro) dello scultore di Fanano, Giovanni Bellettini, Dialogo con l’assoluto, che sarà inaugurata domani, 16 marzo, in via Dante.
“Con le tre giornate dedicate a Modena – ha concluso Verri – comincia la nostra primavera, che ci vedrà organizzare 300 eventi fino a giugno, il meglio del cartellone in Italia e anche in Europa. Ma i numeri già ci danno ragione: ventimila passaporti e centomila presenze, 270 milioni di contatti sui vari strumenti di comunicazione, oltre trecentomila utenti unici sul nostro calendario ufficiale, la piattaforma Materaevents.it”.

 “La resilienza va dimostrata – ha osservato il professor Giampaolo D’Andrea, assessore alla Cultura del Comune di Matera – a partire da prodotti storici e materiali che configurano la realtà urbana e ne definiscono l’identità, costituendo elementi esistenziali. Il FestivalFilosofia si misura e riflette su cose molto concrete. Senza continuità le comunità non vanno avanti: basti ricordare il legame profondo tra la comunità irsinese che ha gran peso a Sassuolo e il paese di origine, con la statua di Sant’Eufemia che arriva per la festa patronale del centro modenese”.

 Al tema della sfida del destino sono state dedicate le conclusioni del presidente della Fondazione, Adduce: “Era già complicato osare candidarsi. E certo ci ha aiutato a vincere e a gestire poi bene il successo un nostro atteggiamento di resilienza. Come, ad esempio, la decisione presa, alla vigilia dell’esito della competizione di capitale europea della cultura, di realizzare comunque il programma culturale che avevamo candidato, a prescindere dalla città che avrebbe guadagnato il titolo”.

Fra gli ospiti più importanti Roberto Esposito (16 marzo, Casa Cava, ore 18), Nathalie Heinich (17 marzo, ore 10.30, Casa Cava) e Stefano Micelli (17 marzo, Casa Cava, ore 12).

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata 2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Calia Italia, Caffè Saicaf, Puglia Outlet Village. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews.

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PURGATORIO

Chiamata Pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri

 

di Marco Martinelli e Ermanna Montanari

 

incontro operativo

lunedì 18 marzo - ore 17.00

Liceo Classico “Duni/Levi” – presso Ufficio Regione Basilicata

Via Castello

MATERA

 

 

Quarto incontro a Matera il 18 marzo per tutti coloro che desiderano partecipare alla realizzazione di PURGATORIO Chiamata Pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri, seconda parte del progetto La Divina Commedia: 2017-2021, di Marco Martinelli e Ermanna Montanari, coproduzione Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Ravenna Festival-Teatro Alighieri, in collaborazione con Teatro delle Albe-Ravenna Teatro, che sarà in scena all’interno del programma di Matera 2019 dal 17 maggio al 2 giugno 2019. Tutti i cittadini lucani, senza limiti di numero, lingua o preparazione specifica, sono invitati a partecipare alla realizzazione della messa in scena.

 

Martinelli e Montanari hanno raccolto la sfida di trasformare in teatro “La Divina Commedia”, pensando l'opera in corto circuito tra la sacra rappresentazione medievale e il teatro di massa di Majakovskij: la città è un palcoscenico, tutti i cittadini sono chiamati a partecipare. L'opera vive di una sostanza corale e sono gli spettatori a fare il viaggio nei regni ultraterreni: ognuno di loro è Dante. È l'umanità intera che fa quel viaggio, così come ci suggerisce Ezra Pound, definendo Dante 'Everyman'.

"Il Purgatorio è la cantica del ricominciare. Si può ricominciare? Dopo un fallimento, una sconfitta, una delusione? Ce la facciamo, a cavarci dalla bocca quell’amaro che sa di morte, a ritrovare il gusto della vita? Si può ancora sorridere, dopo che l’angoscia ci ha serrato il cuore con le sue tenaglie, fin quasi ad arrestarlo? Si può uscire da quell’inferno che è diventata l’esistenza? Certo che si può. E’ come ritornare sui banchi di scuola, in prima elementare, e apprendere una lingua nuova. Hai sfogliato il catalogo di tutte le violenze e di tutti gli orrori, hai scrutato nel buio di tutti quei volti malvagi che sono il tuo volto, ora apprendi l’alfabeto della compassione. [...]
Come per Inferno, anche quest’anno faremo della Divina Commedia un’azione corale politica: politica perché chiama a raccolta tutta la polis, politica perché capace di critica radicale allo stato delle cose, politica perché l’Italia è “serva” oggi come lo era sette secoli fa."

Marco Martinelli e Ermanna Montanari

 

In occasione di PURGATORIO – la cantica di coloro che "sono contenti di stare nel fuoco", delle voci che si disegnano nel canto – tutti i cittadini, senza limiti di numero, età, lingua o preparazione specifica, sono invitati a partecipare alla realizzazione della messa in scena con mansioni diverse canto, danza e movimento, recitazione corale, collaborazione alla costruzione di scene e costumi, collaborazione all'organizzazione. E tutto questo sotto la direzione di Martinelli e Montanari, degli attori del Teatro delle Albe, di altri "maestri" come Edoardo Sanchi (scene), Paola Giorgi (costumi), Luigi Ceccarelli (musiche) e della squadra tecnica e organizzativa di Matera 2019 e del Teatro delle Albe.

Nel corso di questo quarto incontro operativo di lunedì 18 marzo alle ore 17.00 gli attori del Teatro delle Albe Alessandro Argnani, Roberto Magnani, Laura Redaelli, Alessandro Renda insieme a Nadia Casamassima e Andrea Santantonio di IAC di Matera e Alessandra Crocco e Alessandro Miele di Progetto Demoni di Lecce, lavoreranno con i cittadini sui cori legati ai diversi canti del Purgatorio, secondo la struttura ideata da Martinelli e Montanari.

 

Coro dei cittadini Canto I. Ogni singolo spettatore è Dante, Marco e Ermanna sono la guida: insieme sono Virgilio, insieme saranno Beatrice. Guida: Andrea Santantonio

Coro degli angeli e dei diavoli. Bonconte di Montefeltro. Canto V. Guida: Alessandro Miele

Coro delle donne vittime di morte violenta. Pia dei Tolomei. Canto V. Guida: Alessandra Crocco

Coro degli angeli-bambini. La P sulla fronte. Entrata nel Purgatorio-scuola vero e proprio. Canto IX.

Coro dei superbi. Oderisi da Gubbio. Canto XI. Guida: Nadia Casamassima

Coro degli invidiosi-sparvieri. Sapìa. Canto XIII. Guida: Laura Redaelli

Coro dei vermi e delle farfalle. Canto x. Guida: Roberto Magnani

Coro degli iracondi. Marco Lombardo. Canto XVI. Guida: Alessandro Renda

Coro degli accidiosi che corrono. Canto XVIII.

Coro degli avari, avidi di ricchezze. Papa Adriano V. Canto XIX. Ugo Capeto. Canto XX. Guide: Alessandro Argnani, Salvatore Tringali

Coro dei lussuriosi, coro dei baci. Canto XXVI.

Coro di Matelda. Coro delle adolescenti. Paradiso Terrestre. Canto XXVIII

 

L’incontro si terrà presso il Liceo Classico Duni/Levi, sito negli Uffici della Regione Basilicata di Via Castello a Matera, grazie alla collaborazione con la Dirigente Scolastica Prof. Patrizia Di Franco.

 

L’evento è ad accesso libero.

 

Cos’è la Chiamata Pubblica?

È l’invito che il Teatro delle Albe/Ravenna Teatro fa a tutta la cittadinanza a partecipare alla costruzione dello spettacolo. È una città intera che può rispondere a questo invito di “farsi luogo”, farsi comunità, nell’epoca dei non-luoghi e della frantumazione del senso comunitario.

La Chiamata Pubblica è anche regionale e nazionale con alcuni dialoghi internazionali. Forte è la relazione con artisti e compagnie teatrali locali, in particolare con IAC Centro Arti Integrate di Matera, così come con le scuole e le università e il mondo dell'associazioni e il Consorzio Teatri Uniti di Basilicata.

 

Che tipo di impegno è richiesto?

Ci si incontrerà il 18 marzo, seguiranno poi altri incontri di preparazione nei mesi di aprile e maggio che porteranno al debutto del 17 maggio 2019.

Ognuno parteciperà con i tempi che potrà.

 

Come chiedere maggiori informazioni?

Per informazioni sulla Chiamata, scrivere una mail a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

con oggetto: PURGATORIO

 

Come iscriversi?

Per iscriversi è necessario compilare il form online - domanda di partecipazione a questo link:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSe5zuX1JdrribH0TlRoPIcjB4cCzNAaul6IAOmn726NiJyV7g/viewform?usp=sf_link

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C'è il serio rischio che gli studenti italiani delle prossime generazioni non possano cogliere la vertiginosa bellezza dell'esperienza di "rivedere le stelle" con cui Dante conclude il viaggio all'inferno. E i professori di filosofia faticheranno a rendere il nesso fondamentale tra microcosmo interiore e macrocosmo nel celebre aforisma di Kant. Tra una ventina di anni, se non si contrasta l'inquinamento luminoso, su gran parte dell'Italia non ci saranno più cieli stellati da vedere. A lanciare l'allarme è Agostino Rifatto dell'Istituto nazionale di Astrofisica. L'occasione il seminario organizzato ieri a Matera dalla Regione Basilicata e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 nel programma d'azione Night Light di Interreg Europe. Un'iniziativa tesa a migliorare le politiche regionali per ridurre l'inquinamento luminoso e proteggere e valorizzare i cieli notturni. Robusto e articolato il partenariato internazionale, un network che coinvolge sette stati: i Paesi Bassi con la Frisia, l'Ungheria (provincia di HaidùBihar), la Spagna (Avila e governo dell'isola La Palma), Lussemburgo (Nature Park Our), Danimarca (Samso Energy Academy), Slovenia (BSC di Kranj), Italia (Regione Basilicata, Fondazione Matera 2019).

Elio Manti, direttore generale delle politiche di sviluppo della Regione, ha sottolineato il valore di mercato del cielo stellato e annunciato che si sta valutando l'opportunità di premiare nei bandi di finanziamento le aziende che si faranno carico dell'illuminazione sostenibile.

Giovanni Oliva, segretario generale di Matera 2019, ha raccontato l’esperienza della cerimonia inaugurale della capitale europea della cultura, quando all'imbrunire sono state spente le luci pubbliche e private dei Sassi, illuminati da migliaia di candele.

Rossella Tarantino, manager Sviluppo e relazioni della Fondazione, ha ricostruito il percorso di Social Light per creare consapevolezza tra gli stakeholder sull’importanza del risparmio. I workshop sono stati introdotti nel programma culturale di Matera 2019 e hanno coinvolto 6mila persone tra scuole, ospedali, Comuni, gruppi scout.

L'astroturismo è una nuova tendenza di viaggiatori appassionati. Un prodotto di nicchia con potenzialità interessanti per una Regione che ha sopra il Pollino uno dei cieli più puliti di Italia. Il dirigente regionale Giuseppe Eligiato ha presentato gli orientamenti del prossimo bando per gli agriturismi che promuoverà la standardizzazione delle luci e proverà a finanziare la costruzione delle "stanze delle stelle", ambienti adatti all'osservazione.

Buone pratiche di astroturismo sono state illustrate dal dirigente della Regione Lazio Giuliano Tallone (la valorizzazione del patrimonio degli osservatori storici della Capitale e l'evento 'I cieli di Roma', un festival nato nel 2016) e dal giovane imprenditore Fabrizio Marra che ha trasformato una passione in lavoro. La sua start up Astronomitaly anima un portale dedicato, brandizza prodotti turistici specializzati, offre una certificazione di qualità per le strutture ricettive.

Sul successo dei tour astro/gastronomici nel parco nazionale Hortobagy è intervenuta Szabo Tunde. Il parco del cielo stellato offre l’esperienza di dormire all’aperto nella putsza, mangiare e confrontarsi con i mandriani di un grande allevamento ippico, passeggiare a cavallo. Il tutto al medico costo di 100 euro.

Sul valore del buio ha offerto la sua testimonianza Luigi De Lorenzo, il sindaco di Aliano. Il piccolo centro della collina materana ogni estate diventa una piccola capitale culturale ospitando il festival paesistico “La luna e i calanchi” diretto da Franco Arminio. Tra i progetti in cantiere la riduzione degli sprechi nell’illuminazione pubblica.

Il panel conclusivo è stato dedicato ai report degli scienziati. Rifatto ha descritto la situazione nazionale dell’inquinamento luminoso e presentato un’iniziativa nelle scuole sul suo monitoraggio, Doreen Hagemeister del Centro di Geodesia spaziale di Matera ha passato in rassegna le leggi regionali, illustrato i limiti di quella lucana e annunciato gli imminenti investimenti (1,5 milioni di euro) per munire il CGS di un planetario, un osservatorio e uno spazio museale.

Il seminario si è concluso con un’esperienza sul campo di astroturismo emozionale, un tour a Murgia Timone, l’antico insediamento paleolitico che con il suo buio rappresenta il migliore belvedere naturale della città. Ritornando dalla visita alla sepoltura a camera dell’età del bronzo gli ospiti sono stati sorpresi dall’apparizione di un fantasma: una giovane donna in tunica bianca e incoronata di luci. Le uniche luci artificiali per rompere l’oscurità profonda appena scalfita da decine di candele che tracciano il percorso e la scena. E’ cominciata così la coinvolgente performance di Rita Montinaro (autrice e voce narrante) e Anna Onorati (danzatrice) che raccontano le costellazioni boreali tra miti e realtà. Le due artiste dell’Associazione culturale I rabdomanti da anni collaborano con “Pedagogia del cielo”, da sedici anni attiva nel Centro di educazione ambientale del Parco della Murgia materana, tra didattica dell’osservazione e formazione dei docenti.

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Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata 2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Calia Italia, Caffè Saicaf, Puglia Outlet Village. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews.

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Per l’ultima settimana di Circus+, da giovedì 14 a domenica 17 marzo, il Petit Chapiteau (ingresso solo con Passaporto per Matera 2019 senza prenotazione) ospiterà una grande varietà di iniziative, spaziando dalle performance acrobatiche ai numeri di clownerie, dalla presentazione di libri ai concerti, tutti dedicati allo straordinario mondo del circo.

Giovedì 14 e venerdì 15 marzo (ore 19:00- 24:00) si alterneranno tre diverse formazioni: la performance di acrobatica aerea alla corda di Donatella Zaccagnino e Alice Binando con il progetto “Amb Duo”, in cui la somiglianza fisica e di movimento delle due performer viene utilizzata per creare situazioni confusionali o atmosfere oscure, enigmatiche; i numeri esilaranti del clown (ma anche acrobata, maga umorista, insegnante, Pedagoga, autrice, regista e formatrice) Elena Cavaliere , in arte Lele' Paracetaclown, con i suoi personaggi della damina ottocentesca “Madame Lelè” e l'inventrice di giochi da dipendenza patologica in “Le jeu de Lelè”; la performance di Roue Cyr di Michele Noviello, Rosalba Gravela e Chiara Lacertosa dell’ASD Lacaposciuc, associazione materana di arti e sport di strada che si propone di raccontare temi sensibili alla sfera giovanile favorendo l'integrazione, l'inclusione sociale e il superamento dei propri limiti e indirizzando ad un sano e corretto stile di vita.

La giornata di giovedì 14 vedrà protagonista anche l’hula-hop di Philomena Canosa, artista lucana alla ricerca di un personale linguaggio espressivo e di uno stato di fusione totale con il cerchio. Special guest della giornata di venerdì 15 alle ore 19:00 sarà invece il performer giapponese Hisashi Watanabe con il suo spettacolo “Inverted Tree”, che indaga le possibili forme del corpo nella relazione con gli oggetti e l’ambiente circostante.

Sabato 16 marzo tre diverse iniziative soddisferanno i gusti di differenti spettatori. Alle 18:00 per l’appuntamento del “Libro Circo” verrà presentato il volume "Aiaccio" (Lavieri Edizioni 2018), racconto poetico e struggente di Biagio Russo, illustrato da Daniela Pareschi, sulla storia leggendaria di Aiaccio, il pagliaccio del circo Aladin. Accompagneranno la presentazione, i numeri di Lelè ParacetaClown e le letture di alcuni estratti del libro a cura dell’attore Emanuele Cristallo. Alle 20:00 ci sarà una nuova esibizione del perfomer giapponese Hisashi Watanabe con il suo spettacolo “Inverted Tree”, mentre dalle 22.30 il pubblico potrà scatenarsi al ritmo della musica balcanica e “gipsy” della Ziganamama Brass Orkestar, con il loro sound intrecciato di improvvisazioni e aperto alle contaminazioni, capace di trasportare in una dimensione che profuma di viaggio e di libertà proprio come la cultura tzigana.

A chiudere il programma con un gran finale nella giornata di domenica 17 marzo (ore 17:30 e 20:30), sarà infine il Conservatorio “Duni” di Matera con il Concerto "Omaggio a Nino Rota e Circo Suite", in cui verranno riproposti brani di Julius Fucik ("Entrata dei Gladiatori", revisione di Vittorio Tamburrano), Kurt Weill (Suite dall’ “Opera da tre soldi”), Fiorenzo Carpi ("Circus") e Nino Rota ("Circens suite").

Hanno collaborato a Circus+: Circostrada Network europeo e CircusNext Label europeo.

Circus+ è inoltre sostenuto da: Ambasciata di Francia e l’Institut Français.

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E' un bilancio molto positivo quello del primo mese di Sport Tales, il programma che arricchirà l'anno della capitale della cultura europea con decine di eventi sportivi, tra pratica e narrazione. Ma non c'è tempo alla Fondazione Matera Basilicata 2019 di cullarsi sugli allori. Perché tanti appuntamenti incombono. E del resto il mondo dello sport vuole essere protagonista della grande avventura di Matera 2019: a cominciare dal torneo paralimpico di tennis da tavolo, in tabellone da giovedì 14 a domenica 17 marzo.

BIBLIOTECA CULTURA SPORTIVA - E' cominciata la raccolta dei 2019 libri che andranno a costituire il patrimonio della Biblioteca della Cultura Sportiva. Il 12 settembre la BCS sarà intitolata a Pietro Mennea. Sono stati già raccolti oltre 200 volumi, compresa la collezione completa degli album Panini, dal 1961 al 2018, donata dalla casa editrice modenese ai vertici mondiali del collezionismo di figurine. A breve partirà la raccolta anche delle tesi di laurea e dei progetti di master su argomenti sportivi.

HALL OF FAME - Per rendere onore a chi ha contribuito a diffonderne i valori, con la testimonianza diretta o con il suo racconto, è stata istituita la Hall of Fame della Cultura Sportiva. Avrà sede presso la Biblioteca. Non esisteva un premio per le ambasciatrice e gli ambasciatori dei migliori valori sportivi. Tra i primi premiati spiccano i nomi di Candido Cannavò ed Emanuela Audisio tra i giornalisti, della Pro Recco e di Giusy Versace tra i campioni.

RAGAZZE VINCENTI. Nel week end dell'8 marzo è partito il programma dedicato allo sport femminile. Nel primo fine settimana hanno partecipato tra scuole, campi sportivi e incontri pubblici oltre 2 mila persone grazie alla perfetta sinergia tra la Fondazione, l'Assessorato allo sport di Matera, le scuole e le società sportive. Indiscussa protagonista Consuelo Mangifesta. La leader della PVF che negli anni 90 portò Matera ai vertici del volley europeo ha confermato lo straordinario legame di affetto e simpatia che la unisce alla città.

RUNNING E FIONA MAY: la prossima settimana sono due gli appuntamenti importanti. Il 21 marzo si festeggia la primavera con il lancio dei percorsi di Running e Walking. Cinque percorsi urbani di 2019 metri che permetteranno una fruizione sportiva del centro storico, dei Sassi ma anche del Parco della Murgia. E alla maratona, evento fondamentale del running, una pratica sportiva che ormai coinvolge milioni di italiani, sarà dedicato lo spettacolo che Fiona May porterà in scena lunedì 25 marzo. Il giorno dopo la campionessa italo-britannica incontrerà studenti e atleti per la seconda tappa di Ragazze Vincenti.

Didascalie foto:
Consuelo Mangifesta nella palestra XXI settembre.

Paolo Verri consegna a Emanuela Audisio il premio Hall of fame della Cultura sportiva

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Caffè Saicaf e Calia Italia. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews.

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“Città resilienti. Dialoghi filosofici tra Modena e Matera”. Per tre giorni incontri con il pubblico, laboratori per bambini, mostre e musica dal vivo

Dopo l’anteprima della Biennale Democrazia che ogni anno si svolge a Torino, Matera apre le porte a un’altra grande città, Modena. A seguito di un'intesa sottoscritta dalla Fondazione Matera – Basilicata 2019, dal Comune di Modena e da alcuni Comuni della sua provincia, dal 15 al 17 marzo si terrà nella capitale europea della cultura un ricco programma di iniziative che avrà al centro il Festivalfilosofia realizzato dal 2001 dall’omonimo consorzio di cui sono Soci i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena e le Fondazioni Cassa di Risparmio di Modena e Carpi.

L’intento di questo festival è quello di costituire un’occasione annuale di alto confronto teorico sulle questioni di fondo che attraversano l’esperienza contemporanea, restituendo al discorso filosofico un’autorevole presenza nello spazio pubblico.

Ogni anno il Festivalfilosofia cambia per tre giorni il volto delle città di Modena, Carpi e Sassuolo allestendo spazi aperti, comuni e diffusi di formazione e di conversazione.

 

Dal 15 marzo il Festivalfilosofia farà tappa a Matera nell’ambito di uno dei cinque temi di Matera 2019, «riflessioni/connessioni», perché assume come proprio compito quello di favorire una «cittadinanza culturale» che porti a «immaginare nuovi modelli di vita, cultura ed economia». La diagnosi delle trasformazioni del presente è d’altronde la “missione” che caratterizza il festival fin dalla nascita. “Città resilienti. Dialoghi filosofici tra Modena e Matera” è il titolo della manifestazione.

Proponendo linee tematiche già esplorate in precedenti edizioni, il Festivalfilosofia articolerà un percorso sulle connessioni tra arti, lavoro, trasformazioni tecnologiche e nuove forme della creatività, per mostrare le sfide che si pongono nell’epoca della «artificializzazione». Antiche separazioni – come quella tra arti e tecniche – sono in via di ricomposizione, mentre al lavoro si chiede di stabilire nuovi rapporti con l’esistenza dei singoli.

Fra i tanti ospiti, Roberto Esposito mostrerà lo statuto del corpo tra politica e tecnica, anche discutendo la sua manipolabilità e disponibilità nei processi lavorativi (sabato 16 marzo, ore 18, Casa Cava), mentre Stefano Micelli farà il punto sul rapporto tra creatività e nuovo artigianato, segnalando il ruolo delle nuove tecnologie (domenica 17 marzo, ore 12, Casa Cava). Nathalie Heinich, per contro, discuterà la riconfigurazione del confine tra lavoro e opera d’arte, evidenziando le trasformazioni che sono avvenute rispetto alla figura dell’artista (domenica 17 marzo, ore 10, Casa Cava).

Nell’ambito dello stesso programma si terrà “Piccole ragioni. Filosofia con i bambini”, progetto che si caratterizza in una nuova relazione tra sapere filosofico e lavoro educativo con i bambini delle scuole d’infanzia e primaria. Metodologie e linguaggi sono pensati sulla base di una scelta di metodo precisa: la filosofia con i bambini dev’essere un momento di confronto dialogico aperto, nel quale i bambini sono protagonisti del ragionamento e non semplici ascoltatori. Il programma prevede il 15 marzo alle 17.30 una conferenza pubblica di presentazione svolta da Emma Nanetti del San Carlo: “Con la coda dell’occhio. Filosofia con i bambini”. Nanetti cura inoltre una serie di laboratori, alcuni aperti e altri riservati a scuole di Matera: il 15 e il 16 marzo si svolgono “Uffa e Urrà” per bambini da 4 a 6 anni, “Emozionandosimpara” (7 – 10 anni), “G come Giallo, G come Gioia” (4-6 anni) e “Spinoza e il coccodrillo viola”, (7-10 anni).

 

E’ prevista anche l’inaugurazione della mostra “Dialogo con l’Assoluto” di Giovanni Bellettini organizzata insieme all’associazione Urban Stone Sculpture Park e dal Comune di Fanano che doneranno alla città un’opera dello stesso artista. In programma anche una degustazione di prodotti tipici di Modena realizzata con il sostegno della Camera di commercio di Modena. Nelle stesse giornate fra le vie della città suonerà la banda cittadina “A.Ferri” di Modena che sarà accolta dalla banda “F.Paolicelli” di Matera.

In allegato il programma.

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Caffè Saicaf e Calia Italia. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews

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Mercoledì 13 marzo alle ore 15:00 presso Palazzo Viceconte a Matera, la Fondazione Matera Basilicata 2019 e la Regione Basilicata organizzano il seminario di policy learning, alla presenza dei partner europei, nell’ambito del progetto Interreg Europe “Night Light” che ha l'obiettivo di definire le politiche regionali per una duratura riduzione dell'inquinamento luminoso in specifiche aree ambientali, promuovendo l'astroturismo e l’eco-turismo con tutti gli effetti positivi in termini di ricadute economiche e occupazionali.

La Fondazione Matera Basilicata 2019 e la Regione Basilicata sono gli unici due partner italiani del progetto, che vede coinvolte realtà come Provincia di Frisia (Paesi Bassi), Provincia di HajdúBihar (Ungheria), la città di Avila (Spagna), Nature Park Our (Lussemburgo), Samso Energy Academy (Danimarca), BSC Business support centre di Kranj (Slovenia), Governo dell'isola di La Palma (Spagna).

Il seminario, che fa seguito all’incontro svoltosi lo scorso 5 marzo in Regione con tutti gli stakeholders regionali, sarà un momento di confronto delle attività messe in campo dai partner nei rispettivi Paesi nonché di condivisione di buone pratiche che saranno alla base della programmazione effettiva del pacchetto di misure di politiche regionali da attuare per raggiungere gli obiettivi prefissati dal progetto.

La giornata dei lavori si svilupperà con una sessione interna la mattina e una sessione aperta al pubblico il pomeriggio. L’incontro pomeridiano sarà aperto dai saluti introduttivi di Elio Manti per la Regione Basilicata e Giovanni Oliva per la Fondazione Matera Basilicata 2019. Seguiranno tre sessioni dedicate ai principali assi tematici su cui il progetto “Night Light” si sviluppa: astroturismo, valorizzazione del buio, inquinamento luminoso. Per la prima, in cui saranno presi in esame esempi di buone pratiche e sfide per il futuro, interverranno Giuliano Tallone della Regione Lazio, Giuseppe Eligiato della Regione Basilicata, Fabrizio Marra di AstronomItaly. Nella seconda sessione verranno approfonditi lo storytelling e le best practices sul valore del buio, da parte di Szabò Tünde con l’esperienza nel Parco Nazionale e del Parco stellato di Hortobágy in Ungheria e di Luigi De Lorenzo, Sindaco di Aliano, comune in provincia di Matera, con il Festival “La luna e i calanchi”. La terza sessione vedrà protagonisti Agatino Rifatto dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e Doreen Hagemeister del Centro di Geodesia Spaziale - CGS di Matera.

Seguirà una tavola rotonda dalla quale far emergere proposte per lo sviluppo del piano di azione nella regione Basilicata e le idee per le future cooperazioni dei partner e stakeholder coinvolti.

Al termine dell’incontro e nella giornata successiva, i partner europei saranno guidati in visita presso alcune delle aree del territorio lucano interessate dal progetto, vivendo una serie di esperienze legate all’astro-turismo e alla valorizzazione del buio, come il Parco della Murgia Materana e delle Chiese rupestri, l’Osservatorio di Castelgrande e il Comune di Muro Lucano, in provincia di Potenza. Inoltre, grazie alla collaborazione con l’Unione Ciechi UCIL, ai partner europei sarà dedicata un’iniziativa di benvenuto al buio, in linea con lo spirito del progetto.

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Tre appuntamenti con alcuni fra i più importanti studiosi italiani hanno scandito lo scorso weekend

E' stato un fine settimana intenso per Future Digs, il cartellone "didattico" di Matera 2019. Tre lezioni scoppiettanti, tra la sera di giovedì e la mattina di sabato, giocate spesso nel segno dello spiazzamento. Ai meeting di cinema e di storia si è infatti accompagnato un fuori programma sorprendente: una conferenza dell'astrofisica Ersilia Vaudo Scarpetta sull'esperienza dell'ignoto. Un'anteprima di "Biennale democrazia", il grande evento in calendario a fine mese a Torino, che, giunto al decimo anno, ha deciso di diffondersi sul territorio, organizzando eventi anche a Roma, a Milano e a Genova. A partire dalla capitale europea della cultura 2019.

Con una carrellata su 50 anni di conquiste scientifiche, dalla prima immagine della Terra vista dalla Luna ai progetti per colonizzare e abitare il nostro satellite, Ersilia Vaudo Scarpetta ha spiegato che "siamo piccoli e fragili in un universo che però siamo in grado di esplorare. Tutte queste scoperte e progetti che l'uomo mai avrebbe potuto immaginare mettono in discussione ciò che conosciamo in base all'esperienza. Ci spingono così a superare la nostra zona di conforto per provare a credere nell'impossibile e respirare l'infinito."

Future Digs è un programma impegnativo: scavare nel passato per confrontarsi sul futuro. E sicuramente spiazzante, in questo scenario, poteva apparire la scelta, per parlare del cinema di oggi, di Ermanno Olmi, un regista che ha segnato il punto più alto della sua ricerca rappresentando l'immobilità della civiltà contadina. Ma della sua poetica reazionaria e delle tempeste ideologiche che ha dovuto affrontare si è parlato poco e niente. Tatti Sanguineti, Antonio Andrisani e Francesco Liotard, il fonico e montatore del suono di tutte le ultime opere del Maestro bergamasco, hanno invece raccontato la straordinaria avventura di un giovane impiegato di origini contadine che, per superare la noia del lavoro che si era trovato (all'Edison, grande compagnia elettrica pre-nazionalizzazione) si inventa documentarista e in otto anni di lavoro impara tutti i mestieri essenziali del cinema.

Così, in un'epoca in cui non solo a Hollywood ma anche a Cinecittà, la divisione del lavoro era arrivata a forme molto alte di parcellizzazione, il suo talento artigiano rappresenterà un unicum irripetibile. E se la dura prova della malattia lo costringerà infine a posare la macchina a spalla e affidarsi agli operatori, la sua sapienza tecnica gli permetterà di reggere da solo una scuola di cinema che ha prodotto grandi frutti.

Un tiro al bersaglio sul senso comune e sulle idee ricevute a proposito dello scontro di civiltà tra Cristianità e Islam è stata invece la lezione davvero magistrale di Franco Cardini. Il grande storico medievale ha cominciato spiegando che le Crociate non sono mai state guerra di religione (lo erano, invece, lo sterminio degli ugonotti e la guerra dei 30 anni) e ha finito segnalando che i santuari del terrorismo islamico sono proprio i nostri alleati: perché "la setta wahabita che lo fomenta governa le potenze petrolifere tradizionalmente amiche dell'Occidente". In mezzo un fuoco di artificio di storie, riflessioni, analisi semiologiche per smantellare il nostro immaginario ("il feroce Saladino era un leader lungimirante e generoso, il leggendario Riccardo cuor-di-leone era una carogna e un infame") e insegnarci ad applicare la relatività (che è cosa ben più seria e potente del relativismo). In sala una nutrita delegazione dell'ITC Gasparrini di Melfi. L'istituto che è stato il primo a sperimentare una particolare operazione di curvatura della dimensione temporale: comprimere in quattro anni il programma e l'orario del tradizionale corso quinquennale. Riuscendoci benissimo.

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Caffè Saicaf e Calia Italia. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews.

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“L'esperienza dell'ignoto. Orizzonti che si dilatano” è il titolo della lezione ospitata ieri in una gremita Casa Cava a Matera nell’ambito delle “Lezioni di democrazia” del progetto Future Digs di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Una lezione speciale in quanto la Fondazione Matera Basilicata 2019, insieme a Fondazione per la Cultura Torino e il Polo del ‘900 di Torino e grazie al prezioso contributo di Intesa Sanpaolo, hanno portato nella città dei Sassi l’Anteprima di Biennale Democrazia, manifestazione culturale presieduta da Gustavo Zagrebelsky, promossa dalla Città di Torino e realizzata dalla Fondazione per la Cultura Torino, in programma dal 27 al 31 marzo prossimi.

“Nata nel 2009 e quindi giunta al suo decimo anno, Biennale Democrazia è una straordinaria occasione per riflettere sul vivere insieme, sulle difficoltà e le opportunità della democrazia – ha detto Angela La Rotella, direttore organizzativo di Biennale Democrazia e segretario generale di Fondazione per la Cultura Torino. Attraverso oltre 100 incontri che vedono protagonisti circa 200 relatori, apriamo un confronto pubblico con particolare attenzione ai giovani, con l’obiettivo di diffondere una cultura della partecipazione consapevole”.

Importante in questo percorso è il sostegno di Intesa San Paolo che, come ha spiegato Mauro Farina Valaori, Direttore Commerciale Retail Puglia e Basilicata, “al territorio meridionale sta dedicando un’attenzione particolare, accompagnandolo con idee e progettualità in tema di valorizzazione del patrimonio, imprenditoria giovanile, innovazione. Un contributo tangibile per provare a superare quella sensazione di “ignoto” verso il futuro”.

A chiudere i saluti introduttivi è stato il Direttore del Polo del '900 di Torino, Alessandro Bollo, che – come ha ricordato Paolo Verri, Direttore Generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 -, ha dato il suo prezioso contributo alla scrittura del dossier di candidatura di Matera 2019. “Un’esperienza straordinaria – ha ricordato Bollo – che non potevamo non legare a Biennale Democrazia. Per quest’anno infatti Biennale si fa in 4, attivando dei percorsi di relazione con 4 antenne italiane, Matera appunto, e poi Genova, Milano e Roma”.

A prendere la parola è stata quindi Ersilia Vaudo Scarpetta, astrofisica di fama internazionale, che dal 1991 lavora per l'Agenzia Spaziale Europea (ESA), dove ha ricoperto numerose posizioni nell'ambito della strategia e delle reazioni pubbliche per l'organizzazione, lavorando per 4 anni all'ufficio ESA di Washington e partecipando anche alla realizzazione del primo Programma di esplorazione dell’ESA. Creato il buio in sala, questa grande figura, orgoglio per il genere femminile proprio nella giornata internazionale dedicata alle donne, ha fatto compiere al pubblico un viaggio fotografico e poetico tra le diverse scoperte che l’uomo ha compiuto nell’universo, partendo dalla sua capacità di desiderare, dal latino de sidera/lontano dalle stelle, ovvero quell’anelito a raggiungere qualcosa di più grande.

Il primo scatto fotografico della terra vista dalla luna del 1968, l’allunaggio di Neil Armostrong nel 1969, seguito in tv da oltre 600 milioni di persone, il telescopio spaziale di Hubble che girando intorno alla terra ci consente di guardare lontano e quindi di guardare in tanti tempi del passato, l’espansione dell’universo, la teoria dei multiversi, l’eliocentrismo, l’energia oscura che accelera l’universo, l’esplosione “muta” di una supernova (il suono è un privilegio della terra), l’esplorazione di Marte e lo studio degli altri pianeti del sistema solare, la corsa fra miliardari per colonizzare lo spazio, i programmi per tornare sulla luna e cominciare ad abitarla. “Tutte queste scoperte e progetti che l’uomo non avrebbe mai potuto immaginare prima – ha spiegato Ersilia Vaudo Scarpetta – ci invitano a stravolgere il nostro punto di vista, mettere in discussione ciò che conosciamo in base all’esperienza, superare la nostra zona di conforto per provare a credere nell’impossibile e respirare così l’infinto. Siamo piccoli e fragili in un universo che però siamo in grado di esplorare”. Proprio in questo risiede la grande poesia della scienza, da studiare e insegnare – ecco l’invito di Ersilia Vaudo Scarpetta - con immenso stupore e nella continua tensione fra le idee che solo la democrazia può garantire.

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È prassi il turn-over dei prefetti in Italia. E' una buona e consolidata abitudine far ruotare i rappresentanti del governo sul territorio. Tuttavia la notizia di apertura del tg questa mattina ci ha colti di sorpresa: Antonella Bellomo, prefetto di Matera da quattro anni, è trasferita a Taranto.
La dottoressa Bellomo ha interpretato in modo rigoroso e originalissimo il suo ruolo: si è fatta carico dei problemi non facili di una provincia che continuava a soffrire della crisi economica che non pare abbandonarci mentre si preparava all'appuntamento con il grande evento di Matera capitale europea della cultura.
La dottoressa Bellomo ha "preso in carico" le questioni importanti e si è prodigata al di là di ogni suo compito o dovere istituzionale. Ha gestito in modo impeccabile il lavoro preparatorio per giungere alla cerimonia inaugurale del 19 gennaio. La complessità degli eventi avrebbe preoccupato anche il più "muscoloso" degli uomini.
La dottoressa Bellomo, fisico minuto e asciutto, ha mostrato grande capacità organizzativa, professionalità e intelligenza coordinando con efficacia l'attività di tutti gli attori coinvolti mediando tra posizioni diverse e persino confortando alcuni di noi che non raramente erano presi dallo scoraggiamento. Ha aperto davvero il Palazzo del Governo.
Ricordo il nostro stupore quando Antonella Bellomo ci propose di distribuire in prefettura i pass per la manifestazione con il presidente della Repubblica in piazza San Pietro Caveoso. È stato il gesto più significativo di un funzionario dello Stato che andava molto al di là dei suoi doveri istituzionali e che entrava direttamente in campo, partecipando in prima persona al grande lavoro che ci ha consentito di essere all'altezza dei nostri compiti.
Mi dispiace un po' questa partenza. Antonella Bellomo va a Taranto, le voglio augurare buon lavoro e ringraziarla per il prezioso esempio che ci ha dato con un grande abbraccio, senza formalità.

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Il 9 marzo alle 11, a Casa Cava e in streaming sul canale youtube della Fondazione Matera-Basilicata 2019, avrà luogo il terzo incontro delle "Lezioni di storia. Oltre i confini”. La scelta della diretta web è stata determinata dall’importanza dell’appuntamento e dal limitato numero di posti disponibili.

Questo ciclo di conferenze a ingresso libero (fino a esaurimento posti), organizzato in collaborazione con Editori Laterza, metterà a fuoco il tema della migrazione come trasformazione di sé e degli altri.

L’evento rientra nel cartellone di “Future digs”, un progetto multimediale che spazia dal cinema alla lectio magistralis per parlare di democrazia, migrazione ed evoluzione. Scavare per scoprire cosa ci aspetterà domani: la scommessa di un’archeologia del futuro. E infatti l’arco delle “Lezioni di storia” copre uno spazio temporale di oltre 1600 anni, dalla battaglia di Adrianopoli alla rottura dei paradigmi gnoseologici segnata dall’irruzione sulla scena di Google.

Questa volta il confine esplorato sarà quello tra due religioni: Cristianesimo e Islam. A condurci sulla soglia di quello che qualcuno ha classificato come uno scontro di civiltà è il massimo esperto italiano di storia delle Crociate. Il medioevalista Franco Cardini è professore emerito presso l’Istituto di Scienze Umane e Sociali/SNS, Directeur de Recherches nell’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e Fellow della Harvard University.

Christianitas: l'insieme dei fedeli del Cristo, ma anche lo spazio che essi ritengono proprio. Dar al-Islam, il territorio del consenso alla volontà di Dio contrapposto al Dar al-Harb, la terra dei non-credenti e, dunque, della guerra. Due territori che ciascuna delle due fedi ritiene di propria esclusiva competenza, suscettibili di ampliarsi o restringersi a seconda delle vicende storiche. Da Gerusalemme a Cordoba, cristiani e musulmani si contendono i luoghi della fede: le chiese divengono moschee, le moschee diventano chiese... Per i combattenti-pellegrini, crociata e jihad sono paradossali atti d'amore; e il pellegrinaggio, nella Cristianità come nell'Islam, è un viaggio verso l'Eternità.

 

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Caffè Saicaf e Calia Italia. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews

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Giovedì 7 marzo alle 17 aprono le prenotazioni per gli spettacoli dal 14 al 17 marzo di CIRCUS+ che concludono l'evento.
Per accedere a tutti gli spettacoli è necessario avere il Passaporto. Solo per gli spettacoli del Grand Chapiteau è obbligatoria la prenotazione (valida entro e non oltre 15 minuti prima dello spettacolo).
Il Grand Chapiteau ospita fino a un massimo di 500 persone: all'Info Point di via Lucana sarà possibile prenotare il 30% dei posti, il resto online. L'Info Point, una volta terminati i posti a disposizione, potrà attingere alla quota online in caso ci siano ancora posti disponibili. In caso di prenotazioni disdette i posti tornano disponibili on line e quindi conviene controllare sempre.
All'ingresso dei due chapiteaux viene allestita una lista d'attesa, in rigoroso ordine di arrivo, che non garantisce l'accesso ma permette l'ingresso ad alcune persone in caso di no show (persone che prenotano e non si presentano non utilizzando la funzione della disdetta). Apertura cancelli h.19 (domenica h.17). Apertura Grand Chapiteau h.20 (domenica h.18).
Sabato 16 marzo alle ore 17 è in programma il recupero dello spettacolo di El Grito, originariamente in cartellone il 17 febbraio e rinviato per un infortunio dell'artista. Lo show è riservato agli spettatori che hanno prenotato il mese scorso.

Il tema della quinta e ultima settimana è il circo come macchina del tempo, i pionieri. L'asse di riferimento del programma di Matera 2019 è "Riflessioni e connessioni".
GIOVEDÌ 14 MARZO vanno in scena The Black Blues Brothers in “The Black Blues Brothers”. Cinque scatenati acrobati/ballerini uniscono la fisicità e la plasticità dei movimenti che richiamano le loro origini africane al sound inimitabile del Rhythm & Blues, in eleganti abiti american style.
Lo spettacolo, ambientato in un elegante locale in stile Cotton Club, si rivela emozionante e divertente, adatto a un pubblico estremamente variegato. Tutto ciò che è presente in scena diventa espediente per dare spettacolo e improvvisare nuove performance acrobatiche: sedie, tavoli, persino specchi, diventano strumenti di gioco per i Black Blues Brothers, capaci di incredibili acrobazie di teatro fisico che, sulle note della colonna sonora del leggendario film, coinvolgono gli spettatori in sala. Oltre un’ora di divertimento assicurato per spettatori di ogni tipo e di ogni età che difficilmente resisteranno all’allegria contagiosa che i Black Blues Brothers sono in grado di sprigionare.
VENERDÌ 15 MARZO sono in scena Mister David and The Family DEM in “Crazy Dream Circus”
Crazy Dream Circus è un progetto nato dall’unione tra due amici uniti dalla stessa passione ma con un background differente. Larry Rossante, direttore del “Circo di Mosca” in Italia, e Davide Demasi, busker, artista di strada e successivamente circense a tutti gli effetti. La passione per lo spettacolo viaggiante e per la storia del circo è la base di questa nuova avventura. Una “Compagnia di artisti” provenienti da tutto il mondo sono la forza dello spettacolo che ripercorre la storia del circo, dalle sue origini fino all'attualità. Un susseguirsi di numeri di alto livello tecnico. Una comicità innovativa e coinvolgente.
SABATO 16 MARZO ore 17.00 e 21.00 DOMENICA 17 MARZO ore 19 El Grito in “Johan Sebastian Circus”
El Grito nasce a Bruxelles nel 2007 dall’incontro tra l’acrobata aerea uruguaiana Fabiana Ruiz Diaz e l’artista multidisciplinare italiano Giacomo Costantini, un filosofo con la passione per la fisica teorica. Considerati dalla stampa tra i pionieri del circo contemporaneo in Italia, la compagnia raccoglie la più chiara tradizione circense rinnovandola nel contesto contemporaneo per presentare spettacoli che si muovono al confine fra circo, danza, musica, teatro e letteratura.

Per rendere accessibile parte del programma di Matera 2019 anche a chi non puó usufruirne dal vivo, lo spettacolo di domenica 10 marzo "Galà del forum italiano nuovi circhi" delle ore 19:00 verrà trasmesso in diretta streaming sia sulla pagina facebook sia sul canale youtube della Fondazione Matera Basilicata 2019.

Hanno collaborato a Circus+: Circostrada Network europeo e CircusNext Label europeo.

Circus+ è inoltre sostenuto da: Ambasciata di Francia e l’Institut Français.

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Caffè Saicaf e Calia Italia. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews

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Ragazze Vincenti è il segmento di Sport Tales dedicato allo sport femminile. Il titolo è un omaggio alle ragazze della Pvf che per prime, vincendo la Coppa dei Campioni di pallavolo, hanno reso Matera Capitale Europea. Il weekend dell’8 marzo, da venerdì mattina a domenica 10, sarà perciò dedicato al lancio di questo segmento importante dell’intenso cartellone sportivo in programma lungo tutto l’arco del 2019.

Ragazze vincenti prevede incontri nelle scuole, dibattiti pubblici, presentazioni di libri e un’iniziativa particolare: tutta la gente di Matera potrà esibire in pubblico i suoi ricordi legati al periodo d'oro della Pvf (4 scudetti, 3 coppe Italia, 2 Coppa Campioni, 2 Coppa Cev). Consuelo Mangifesta, la schiacciatrice che di quella squadra era la giocatrice italiana più rappresentativa. premierà con una divisa 19 sue nuove e nuovi compagni di squadra (10 ragazze scelte tra quante giocano a pallavolo, e 9 persone comuni) regalando loro di fatto la convocazione nella Pvf.

Per l’occasione c’è anche un duplice appuntamento con la Hall of Fame della cultura sportiva, il riconoscimento che la Fondazione Matera Basilicata 2019 assegna a chi ne ha diffuso i valori attraverso la pratica o la narrazione. Ai nomi di Candido Cannavò, della Fondazione Cannavò, del Csi – Volontariato internazionale e delle Edizioni Panini, premiati a febbraio, si aggiungono ora quelli della giornalista e scrittrice Emanuela Audisio e della campionessa paralimpica, conduttrice tv e scrittrice Giusy Versace.
P R O G R A M M A

Venerdì 8 mattina
mattina
incontri di Consuelo Mangifesta nelle scuole di Matera
ore 16,30 ex Ospedale San Rocco
Consuelo Mangifesta incontra il pubblico dei tifosi e dei praticanti del volley
ore 20,30 ex Ospedale San Rocco
Dal volley al calcio, al basket: la cultura dello sport femminile è un gioco di squadra
Dibattito con Consuelo Mangifesta, il manager sportivo Michele Uva, l’allenatrice della nazionale femminile di basket 3x3 campione del mondo, Angela Adamoli, le giornaliste scrittrici Tiziana Pickler e Emanuela Audisio. Nell'occasione, Michele Uva, il grande manager sportivo che fu direttore generale della PVF Matera, sarà premiato dal Comune come primo componente del comitato scientifico della Biblioteca della Cultura Sportiva
Hall of Fame della Cultura Sportiva. Premiazione di Emanuela Audisio e presentazione del suo docufilm su Mohammed Alì. Consegna il premio Paolo Verri

Sabato 9
mattina
incontri di Giusy Versace nelle scuole di Matera
Ore 18, ex Ospedale San Rocco
Giusy Versace presenta i suoi libri e viene iscritta nella Hall of Fame della Cultura Sportiva
Ore 21 Trasmissione della finale di Coppa dei Campioni

Domenica 10
Mattina
Consuelo Mangifesta convoca nella Pvf 19 materane e materani
Nell'occasione il Comune consegna a Consuelo Mangifesta il premio Master Sport Doc.

 

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Caffè Saicaf e Calia Italia. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews

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Nella quarta settimana di Circus+, da giovedì 7 a domenica 10 marzo, i protagonisti del Petit Chapiteau (ingresso con Passaporto per Matera 2019, senza prenotazione) saranno gli artisti del Forum Nuovi Circhi.

Nato nel 2017, il Forum Nuovi Circhi Fnas riunisce la quasi totalità delle compagnie di Circo Contemporaneo italiane che si esibiscono in chapiteau: Circo Paniko, MagdaClan Circo, Side Kunst Cirque, Circo Zoé, Arterego, Circo Krom, Circo Patuff, Teatro Nelle Foglie, L’Iglù, Circo Baraka.

Gli artisti del Forum animeranno il Petit Chapiteau Giovedì 7 e venerdì 8 marzo dalle 19:00 alle 24:00, sabato 9 marzo dalle 20:00 alle 24:00 e domenica 10 marzo dalle 17:30 alle 23:00 con performance circensi e la loro allegra band attraverso la formula del “Palco Aperto – Circo in Pillole”.

Anche questo sabato alle ore 18:00 ci sarà inoltre l’appuntamento del “Cinecirco – Circo in Pillole”, con lo show cinematografico "Nuovo Cinema Circo - Viaggio attraverso la storia e i protagonisti delle arti circensi" che vedrà protagonista Raffaele De Ritis, noto regista e storico di arti circensi.

All’interno del Petit Chapiteau sarà anche possibile visitare la mostra fotografica “City of Circus” di Eleni Albarosa, fotografa ateniese cresciuta in Italia e attualmente basata ad Atene. Pubblicata da National Geographic quando aveva appena 15 anni, Eleni comunica attraverso i suoi scatti la bellezza che vede intorno a sé. Le sue esperienze di fotogiornalismo la portano a esplorare contesti sociali, politici, economici, culturali di tutto il mondo. Negli ultimi anni sta focalizzando le sue attenzioni sul tema dei "modi di vivere alternativi contro / fuori dal capitalismo", conducendo ricerche tra eco-villaggi, città-fattorie, squat anarchici, comunità rom e circhi contemporanei indipendenti.

 

Hanno collaborato a Circus+: Circostrada Network europeo e CircusNext Label europeo.

Circus+ è inoltre sostenuto da: Ambasciata di Francia e l’Institut Français.

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha predisposto un servizio gratuito di navette per raggiungere la Cava del Sole, dove il 7 e l’8 marzo si svolgerà lo spettacolo di Arturo Brachetti “Solo”. Nell’area circostante alla Cava del Sole non sarà consentita la sosta delle auto, per cui è vivamente consigliato utilizzare il servizio navetta.

Le navette partiranno dal Terminal Bus di Piazza Matteotti e svolgeranno corse continuative dalle 19:30 alle 20:15, con sosta intermedia a Villa Longo.

Al termine dello spettacolo, il servizio verrà riattivato da Cava del Sole al Terminal Bus di Piazza Matteotti, sempre con fermata intermedia a Villa Longo.

Si ricorda che per accedere allo spettacolo di Brachetti è necessario esibire il Passaporto per Matera 2019 e la prenotazione. I posti a sedere non sono assegnati, per cui il posizionamento all’interno della Serra del Sole verrà determinato dall’ordine di arrivo.

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Saranno l’opera e la figura di Ermanno Olmi, il regista bergamasco scomparso l’anno scorso, il tema della “Seconda lezione di cinema”, il programma di proiezioni e incontri organizzati dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, in partnership con la Lucana Film Commission, con Tatti Sanguineti e Antonio Andrisani.
L’evento rientra nel cartellone di “Future digs”, un progetto multimediale che spazia dal cinema alla lectio magistralis per parlare di democrazia, migrazione ed evoluzione. Scavare per scoprire cosa ci aspetterà domani: la scommessa di un’archeologia del futuro. Il ciclo delle “Lezioni” è scandito appunto tra ieri (l’incontro sul ruolo di Giulio Andreotti sottosegretario di De Gasperi tra censura e rilancio di Cinecittà), oggi e domani (il cinema sul cinema, in programma l’11 aprile).
L’appuntamento con lo storico del cinema e l’attore-regista materano è per giovedì 7 marzo alle ore 20.30, al Cinema Piccolo (via XX settembre, Matera). Ingresso libero fino a esaurimento posti. Dopo la proiezione di una sua videointervista a Olmi, Sanguineti attingerà al suo straordinario repertorio di storie, fatti e curiosità per tratteggiare un ritratto a tutto tondo del regista ma anche per offrire una riflessione sull’evoluzione dei modelli di produzione nel contesto attuale del cinema indipendente italiano e straniero. Lo affiancheranno Antonio Andrisani e Francesco Liotard, un fonico di presa diretta e montaggio del suono che ha lavorato in tutti gli ultimi film del Maestro: da Il mestiere delle armi a Tickets, da Centochiodi a Il villaggio di Cartone e Torneranno i pirati.
La parabola professionale di Ermanno Olmi è del resto paradigmatica di una dimensione produttiva distante dal gigantismo delle major hollywoodiane e dei grandi produttori legati ai network televisivi. Il regista nasce infatti come documentarista e affina le sue capacità tecniche non solo come autore ma anche come operatore e montatore in un’intensa gavetta (circa 40 opere in otto anni). E al termine di una carriera lunga e ricca di successi, nel 2007 lascia il cinema di finzione per ritornare al documentario. Il Leone d’Oro della Mostra di Venezia del 2008 alla carriera è il suggello alla sua opera.

DIDASCALIA FOTO Andrisani e Sanguineti intervistati in occasione della prima lezione di cinema

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Caffè Saicaf e Calia Italia. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews

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Anteprima Biennale Democrazia

“L'esperienza dell'ignoto. Orizzonti che si dilatano”

un incontro con l’astrofisica Ersilia Vaudo Scarpetta

 

venerdì 8 marzo, ore 18:00, Casa Cava

nell’ambito del progetto Future Digs di Matera Capitale Europea della cultura 2019

word 16x16Comunicato stampa

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#accoglienza #convivenza #incontro

Sei grandi artisti interpretano i valori fondanti della città, accoglienza, convivenza e incontro, con installazioni permanenti negli hotel di Matera. Nel segno del Vicinato.

PER SCARICARE LE IMMAGINI DI MATERA ALBERGA: https://bit.ly/2AvRQIZ

 

Proseguono gli appuntamenti con gli Art Thinking e gli Art Walking: workshop all'Hotel del Campo il 16 marzo dalle 10 alle 13 e passeggiata nei Sassi, attraverso le installazioni di Matera Alberga il 17 marzo. Prenotabili su Matera Events

 

Continua il percorso di Matera Alberga - Arte accogliente che dà appuntamento al 16 marzo dalle 12 alle 21 con l'intervento di sound art di Georgina Starr (Leeds, 1968) presso Sextantio- Le Grotte della Civita. Dopo il grande successo di pubblico e stampa delle aperture realizzate in occasione dell'opening di Matera 2019 – con le opere di Dario Carmentano, Alfredo Pirri, Filippo Riniolo – e il 23 febbraio con l'intervento di Giuseppe Stampone, il progetto si avvia a svelare la quinta installazione costruendo una mappa virtuale e reale d'arte e d'accoglienza nei Sassi di Matera.

 

"Per L'Hotel Sextantio – Le Grotte della Civita", spiega Georgina Starr, "nel cuore dei Sassi, la parte più antica di Matera, mi sono concentrata sull'ascolto, l'evocazione e il viaggio nel tempo. I visitatori saranno invitati nella cappella sconsacrata del Sextantio a esperire un viaggio metafisico. Una voce femminile li guiderà dolcemente a ritroso nel tempo: inizialmente attraverso l'antica architettura della grotta, e gradualmente passando alle loro menti, per riappropriarsi della memoria. In origine mi sono ispirata alla complessa storia dei Sassi e ai racconti dello scrittore argentino Adolfo Bioy Casares. Spero di riuscire a rievocare un istante da un passato condiviso, collettivo o finzionale.".

 

Dal 17 marzo sarà possibile accedere quotidianamente all'opera di Georgina Starr dalle 12 alle 13 e dalle 17,30 alle 18,30: gli orari di visita permetteranno ai visitatori di fare una esperienza completa e partecipativa del lavoro dell'artista.

 

Matera Alberga è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 prodotto da Fondazione Matera-Basilicata 2019, ideato e curato da Francesco Cascino, Art Consultant, Fondatore e Direttore artistico di Arteprima, in collaborazione con Christian Caliandro; in partnership con CAM, Consorzio albergatori materani, e con il sostegno della Fondazione Carical.

 

Tutte le opere hanno una forte componente partecipativa, invitando i visitatori ad entrare in contatto diretto con esse e si configurano come progetti permanenti negli spazi degli hotel coinvolti. Con Matera2019, infatti, sei alberghi della città di Matera che riproducono i vecchi Vicinati dei Sassi diventano luoghi di accoglienza ed esperienza creativa, spazi di produzione culturale, luoghi di scambio tra abitanti e viaggiatori, di condivisione sociale e culturale.

 

Il progetto Matera Alberga si arricchisce dei programmi partecipativi di formazione Art Thinking e Art Walking a cura di Francesco Cascino e Dario Carmentano.

 

Gli Art Thinking sono dei workshop indoor su arte e intelligenza emotiva che analizzano i fenomeni e le pratiche dell'arte contemporanea con l'obiettivo di promuovere una nuova consapevolezza sull'arte, da intendersi come una attività connaturata a tutte le persone, nessuna esclusa. Ogni mese, a partire dalle installazioni realizzate dagli artisti in collaborazione con gli albergatori coinvolti nel progetto, Matera Alberga coinvolge e invita tutti, materani e cittadini temporanei a partecipare a questi laboratori di riflessione sull'arte. Il 16 marzo Francesco Cascino e Dario Carmentano presentano il secondo workshop presso l'Hotel del Campo dalle 10 alle 13.

 

 

Per Art Walking si intende una modalità di esplorazione del territorio con gli occhi dell'arte, per riflettere sui temi di accoglienza, convivenza e incontro e il senso di armonia e comunità che i luoghi possono generare attraverso il dispositivo dell'arte. Con Matera Alberga i visitatori avranno l'occasione, a partire dagli hotel coinvolti nel progetto, di partecipare a delle passeggiate domenicali (previste per la domenica successiva all'apertura di ogni installazione) per esplorare con gli occhi dell'arte e approfondire la conoscenza di Matera, della Murgia e delle installazioni di Matera Alberga. Domenica 17 marzo si parte dall'Hotel Sextantio Le Grotte della Civita alle ore 10 e dall'installazione di Georgina Starr si visiteranno gli interventi inaugurati il 18 gennaio nell'ambito di Matera Alberga, le opere di Dario Carmentano, Alfredo Pirri, e Filippo Riniolo.

 

Per iscriversi ad entrambi gli appuntamenti bisogna accedere al portale Matera Events.

Per Art Thinking: https://www.materaevents.it/events/view/arte%20contemporanea/2198/art_thinking

Per Art Walking: https://www.materaevents.it/events/view/arte%20contemporanea/2197/art_walking

 

Gran Finale per Matera Alberga il 20 Aprile presso Casa Diva, dove sarà possibile interagire con l'arte di Salvatore Arancio (Catania, 1974), che realizzerà inoltre una performance su Murgia Timone.

 

Agenda:

 

16 Marzo 2019 dalle 12 alle 21 – Sextantio Le Grotte della Civita

Artista: Georgina Starr (incontro con l'artista alle 19). Dal 17 marzo si accede ogni giorno all'opera di Georgina Starr dalle 12 alle 13 e dalle 17,30 alle 18,30.

 

20 Aprile 2019 dalle 11 alle 21 – Casa Diva –

Artista: Salvatore Arancio (incontro con l'artista alle 12, alle ore 19 performance su Murgia Timone)

 

Saranno inoltre visitabili gli interventi di Alfredo Pirri (Corte San Pietro), Dario Carmentano (Le Dimore dell'Idris), Filippo Riniolo (Locanda di S. Martino) e di Giuseppe Stampone all'Hotel del Campo.

 

Siete tutti invitati a interagire con le opere. Ogni giorno.

 

Tutti gli appuntamenti per i programmi Art Thinking e Art Walking saranno comunicati sul sito web della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e sui social network dell'evento.

 

 

Web: https://www.matera-basilicata2019.it/, www.arteprima.org

Facebook: https://www.facebook.com/materaalberga/

Hashtag: #materaalberga #matera2019 #openfuture

 

Responsabile della Comunicazione:

Santa Nastro - + 39 3201122513 +39 3928928522 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

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La distanza tra cittadini e istituzioni oggi appare incolmabile. Siamo di fronte a sfide che sembrano insuperabili se affidate alle sole istituzioni. Perché non affrontarle chiamando a raccolta le intelligenze e le energie dei cittadini?

Contesti di disimpegno e di chiusura sono rianimati da cittadini che scoprono una dimensione di partecipazione e responsabilità condivisa, di coinvolgimento diretto in progetti di respiro civile e politico, in forme nuove di collaborazione con le istituzioni. L'attivismo è la molla per innescare processi di cambiamento e percorsi di crescita nell'acquisizione di consapevolezza e competenze.

Con l’iniziativa People have the Power, percorso in cinque tappe che Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, in partnership con Fondazione Matera-Basilicata 2019 in occasione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, ha ideato per approfondire i processi di partecipazione dal basso analizzando pratiche di cittadinanza attiva che a livello nazionale ed europeo sono state in grado di rinnovare comunità, rilanciare economie, riscoprire il valore del patto sociale, sulla base di identità e pratiche includenti.

Gli appuntamenti, tra Milano, Bruxelles e Matera, con ospiti internazionali indagano le possibilità dell'attivismo civico per definire nuove forme di democrazia e di economia, innescare pensieri e azioni capaci di cambiare la realtà e generare nuova qualità sociale.

Dopo l'incontro a Matera, il ciclo continua mercoledì 6 marzo, alle 19.00, presso l'Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles (rue de Livourne 38) con la conferenza dal titolo "Democrazia è: il potere di trasformare la realtà" insieme a Yves Sintomer, direttore del Centre Marc Bloch di Berlino.

Il processo di integrazione è messo in discussione da movimenti euroscettici e correnti di opinione sempre più critiche. La partecipazione dal basso può favorire la costruzione di un sentimento di cittadinanza europea contribuendo a ripensare la nostra democrazia su scala continentale? I cittadini decidono ancora sul loro futuro come individui e come collettivi? La politica e le istituzioni riescono a dare ascolto e risposta ai loro bisogni? Con quali nuove forme di espressione e organizzazione trovano forma le loro istanze?

A introdurre l’incontro Paolo Verri, Direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 e di Spartaco Puttini, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. A seguire la lecture di Yves Sintomer, Centre Marc Bloch, in dialogo con Andrea Felicetti, Université Catholique de Louvain. Modera Chiara Baldi, giornalista de "La Stampa".

Yves Sintomer è un sociologo e politologo francese. La sua ricerca ruota attorno alla teoria politica di Jürgen Habermas, alla storia delle procedure di democrazia partecipativa, democrazia deliberativa e alle pratiche di sorteggio in politica. Tra le sue numerose pubblicazioni il libro "Il potere al popolo. Giurie cittadine, sorteggio e democrazia partecipativa" e il volume "I bilanci partecipativi in Europa" sono tradotti in italiano.

Al termine dell'incontro, sempre presso la sede dell'Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles, inaugura la mostra fotografica di Nico Colucci "Matera, paesaggi probabili", già ospitata a Bruges dal 14 al 20 gennaio scorsi presso la Società italiana del Collegio d'Europa nell'ambito della settimana nazionale Italia e San Marino. L'esposizione è realizzata in partnership con l'Istituto di Cultura italiano a Bruxelles e la Fondazione Matera Basilicata 2019.

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Oramai è considerata una sorta di parolaccia. Nel senso comune, nella stagione della separazione crescente tra la gente e le elites, il potere viene coniugato nella sua accezione più negativa, come potenza negativa che si oppone ai bisogni e ai diritti delle persone. Nelle "Lezioni di democrazia", organizzate con la Fondazione Feltrinelli, nel quadro di "Future digs", le riflessioni della Fondazione Matera Basilicata 2019 sul futuro che verrà, il potere è restituito alla sua matrice positiva: la potenza collettiva di realizzare, di trasformare la realtà, di progettare il futuro. Nel primo incontro, ieri pomeriggio alla Casa Cava di Matera, moderato dalla giornalista dell'Huffington Post, Angela Mauro, la riflessione e la discussione si sono focalizzate sul primo tema.
"Matera capitale europea della cultura nasce proprio come grande esperienza di partecipazione e di protagonismo sociale" ha ricordato Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019. "La nostra scommessa è stata quella di liberare la cultura dall'opprimente vincolo con la sua dimensione elitaria per restituirla alle pratiche di produzione e di fruizione di massa. La riflessione proposta dalla Fondazione Feltrinelli si innesta ovviamente sul dibattito aperto dall'esito elettorale del marzo 2018, ma il tema delle nuove forme e canali riguarda l'intero Occidente".

"Il gap cresce – ha confermato nel suo saluto Spartaco Puttini ricercatore della Fondazione Feltrinelli - e perciò ripartiamo dal basso per cercare una risposta alla crisi della democrazia, confrontandoci con temi centrali come l'inclusione sociale e l'integrazione europea".

E proprio alla domanda se l'attuale crisi della democrazia rappresentativa sia una malattia dai possibili esiti mortali o una opportunità di crescita e di rinnovamento è stata dedicata la lezione di Giovanni Moro, un sociologo politico con una robusta matrice nell'epistemologia delle scienze sociali e quarant'anni di impegno culturale e politico sul terreno della partecipazione democratica dal Movimento federativo democratico a Cittadinanzattiva. La sua riflessione è partita dal successo eccessivo del termine: 10 milioni di citazioni in italiano su google, cento milioni in inglese. "Eppure – ha sottolineato – manca ancora una definizione chiara e condivisa".

Per Moro sono tre i fattori di crisi sul piano concettuale: le dilaganti parole magiche che infestano la semantica della partecipazione; la crisi del paradigma della cittadinanza per cui il potere indebolito degli stati declina la cittadinanza attiva come cittadinanza aumentata e infine l'uso di concetti e categorie difettose.

Fatta "pulizia della polvere" il professore illustra il valore positivo del concetto e prova a identificare il fenomeno.
Nella visione standard la partecipazione dei cittadini consiste nell'influenzare le leadership che detengono il potere. Il circuito è così organizzato: i cittadini pongono domande attraverso i partiti, il sistema politico risponde, una macchina cieca ed efficiente, la pubblica amministrazione le mette in opera. Giovanni Moro cita come esempi di questa ostilità di fondo alla partecipazione i casi di imputati per eccesso di cittadinanza.
A fronte di questa chiusura delle istituzioni ai cittadini restano la protesta, il lobbing, la costruzione di capitale sociale, le pratiche di "ginnastica democratica". Moro richiama la lezione di Ulrich Beck nel 1993: "I cittadini esercitano concretamente i loro diritti riempiendoli della vita per la quale ritengono che valga la pena lottare".
Che cos'è quindi la cittadinanza attiva nella definizione di uno dei suoi principali artefici? "Una pratica che ha a che fare con il potere di iniziativa riconosciuto dall'articolo 118 della Costituzione, è un'azione collettiva che si concretizza nell'esercizio di poteri e responsabilità, è un impegno per l'interesse generale che si svolge sul terreno delle politiche pubbliche e non della politica, gode di elevata fiducia ma non è un'alternativa alla democrazia rappresentativa". Una realtà che in Italia coinvolge due milioni di persone sul terreno della tutela dei diritti, della cura dei beni comuni, dell'empowerment adottando strategie di "advocacy" (dare voce), servizio e intervento diretto.

Se è ancora valida la definizione di Max Weber ("la capacità di incidere sul corso delle cose e sui comportamenti di altri soggetti") molti sono, per il professor Moro, i poteri dei cittadini attivi e altrettanto notevoli gli effetti e gli impatti di queste pratiche collettive.

"La cittadinanza attiva – conclude Moro – ridefinisce il territorio della democrazia, costruisce nuove relazioni di rappresentanza, afferma nuovi diritti, politicizza lee politiche pubbliche, dà forma alla cittadinanza comune, resiste alla dittatura delle maggioranze e al dominio delle minoranze".

A integrare la "lezione magistrale" del sociologo politico i contributi di Massimiliano Sechi, ricercatore del Centro di Studi Sociali dell'Università di Coimbra, e di Silvana Kuhtz. Ricercatrice dell'Università della Basilicata. Il primo, a partire dall'esperienza portoghese, in cui la partecipazione dei cittadini cresce come funzione di supplenza nella crisi violenta del welfare, ha riflettuto sul conflitto tra forme di attivazione collettiva e individuale e sul peso della dimensione di scala per innescare forme di cooperazione virtuosa tra enti locali e cittadinanza. La sua ricerca è dedicata agli spazi pubblici aperti degli enti locali, attraverso le piattaforme di partecipazione.

Per Silvana Kuhtz, invece, ci sono anche parole magiche positive, che fanno accadere le cose. Parole di ispirazione e di narrazione. E su due esperienze del molto piccolo, capaci di "trasformare gli ideali in realtà" è stata dedicata la sua testimonianza sul "potere di realizzare": l'organizzazione degli orti urbani a Bari, l'esperienza degli affitti gratuiti nella fase di lancio di attività per rianimare il centro urbano di Putignano.

 

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Caffè Saicaf e Calia Italia. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews

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La forza del collettivo sarà il filo conduttore del terzo ciclo di spettacoli circensi in programma nel Parco del Castello dal 7 al 10 marzo.

A partire dalle ore 17 di oggi prendono il via le prenotazioni per il quarto ciclo di spettacoli del cartellone di Circus+, organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, in programma la settimana prossima, da giovedì 7 marzo a domenica 10 marzo (orari e dettagli su materaevents.it). L'unica modalità prevista questa settimana per la prenotazione è la procedura on line. Chi assisterà agli spettacoli di questo ciclo di Circus+ non potrà effettuare le prenotazioni per gli spettacoli di Arturo Brachetti, in cartellone alla Cava del Sole il 7 e l'8 marzo prossimi

Per i bambini più piccoli il service che cura il sistema di prenotazioni precisa che da 0 a 3 anni non serve né il passaporto né la prenotazione, mentre per quelli di 4 e 5 anni il passaporto è gratuito ma occorre la prenotazione per il posto che sarà occupato. L'ingresso sarà consentito fino a un quarto d'ora prima dell'inizio dello spettacolo.

Anche questa volta il programma è legato a uno dei temi del progetto complessivo della capitale europea della cultura: Futuro remoto. Il circo come collaborazione. Dopo gli spettacoli di solisti o piccoli ensemble è la volta di mettere in campo la forza del collettivo.

Giovedì 7 e venerdì 8 marzo è in cartellone Halka. Il Groupe Acrobatique de Tanger fonde l'eredità del passato con la creazione contemporanea. Lo spettacolo sfida la legge di gravità in evoluzioni corali e stupefacenti. Gli acrobati accompagnano i loro movimenti con canti e musiche tradizionali. Sul palco, 14 artisti: 12 acrobati - tra cui 2 donne - e 2 musicisti. Sono tutti discendenti di Sidi Ahmed (noto anche come Moussa), un santo sufi che visse nel XV secolo e che ora è conosciuto come il patrono degli acrobati marocchini.

Anche se le credenze di oggi lasciano poco spazio all'aura magica che un tempo aveva circondano i loro antenati, gli acrobati si riferiscono ancora a questo mito originale. In Halka, il Gruppo mette in discussione con i propri corpi questa forma d'arte, che ha influenzato il modo in cui vedono il mondo. Questi artisti potenti e unici derivano le loro abilità creative da una tradizione che risale molto indietro nel tempo. La loro forma d'arte è anche una musica. Essi condividono i suoni con il pubblico, attraverso la poesia, i canti, le canzoni e le percussioni. Con umorismo ci raccontano la libertà che hanno guadagnato e che ha permesso loro di attraversare tutti i tipi di confini: geografico, culturale, di genere, di classe. Gli artisti invitano gli spettatori a lasciarsi andare per essere presi in carico dall'energia dei loro corpi multipli, acrobatici e sonori. La musica e il canto dal vivo assumono sempre un ruolo importante negli spettacoli del Groupe come se il movimento non potesse esistere senza una voce di accompagnamento e l'energia immessa dal respiro.

Questa forma d'arte proviene originariamente da una tradizione di guerra ma è ora associata al circo più del teatro: combina piramidi umane, cartwheel e capriole. Il Groupe Acrobatique de Tanger riunisce il meglio dei diversi universi - tradizionale e contemporaneo, Marocco (nel continente africano) e Francia (in Europa) per disegnare le tendenze più innovative del circo in Francia

Il Forum Nuovi Circhi Fnas nasce nel 2017 e riunisce la quasi totalità delle compagnie di Circo Contemporaneo italiane che si esibiscono in chapiteau: Circo Paniko, MagdaClan Circo, Side Kunst Cirque, Circo Zoé, Arterego, Circo Krom, Circo Patuff, Teatro Nelle Foglie, L'Iglù, Circo Baraka.

Per Circus+ il Forum proporrà il Gran Galà del Circo Italiano con una quarantina di artisti in residenza e proporrà due repliche (sabato 9 alle 21 e domenica 10 alle 19) di un galà appositamente allestito per l'occasione. In scena artisti di varie discipline circensi, componenti delle varie compagnie, per un'esibizione che alternerà ai numeri dei singoli, numeri corali originali, tutti accompagnati dalla musica dal vivo della band del Forum.

Hanno collaborato a Circus+: Circostrada Network europeo e CircusNext Label europeo.

Circus+ è inoltre sostenuto da: Ambasciata di Francia e l’Institut Français.

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Porterà in scena il suo ultimo spettacolo “Solo”. Si accede solo con passaporto e prenotazione

Ad oggi circa due milioni e mezzo di persone hanno visto i suoi spettacoli proposti sui principali palcoscenici del mondo. Nel suo ripostiglio sono raccolti oltre 400 costumi ed è capace di cambiare 100 personaggi solo in una sera. E’ l’arte del trasformismo. E nella lista dei massimi interpreti al mondo di questa disciplina, a metà fra teatro e illusionismo, al primo posto c’è senza dubbio Arturo Brachetti, il ciuffo più famoso d’Italia.

Su iniziativa della Fondazione Matera Basilicata 2019 sarà a Matera presso la Serra del Sole (Cava del Sole) alle ore 21 di giovedì 7 marzo e di venerdì 8 marzo per chiudere il suo nuovo one man show, un vero e proprio assolo del grande performer: “Solo”. Lo spettacolo è stato applaudito finora in Italia, Francia e Svizzera da oltre 200.000 spettatori in due stagioni di oltre 300 repliche.

Per l’accesso ai due spettacoli sono obbligatori il passaporto e la prenotazione da effettuare solo ed esclusivamente all’infopoint di via Lucana (quindi no online) con la seguente tempistica: il primo marzo, a partire dalle ore 15, si potrà effettuare la prenotazione solo per lo spettacolo del 7 marzo, il 2 marzo, sempre a partire dalle ore 15, si potrà effettuare la prenotazione per lo spettacolo dell’8 marzo. Sono consentite massimo fino a due prenotazioni a persona. Potranno effettuare la prenotazione per gli spettacoli di Brachetti solo coloro che non hanno effettuato la prenotazione per partecipare a un degli eventi di Circus+ previsti dal 7 al 10 marzo (che per questa settimana potrà avvenire solo online).

“Ritorna a Matera dopo il cammeo della cerimonia inaugurale uno dei più internazionali artisti italiani. Con questo evento – afferma il direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri – il programma di Matera 2019 si arricchisce di un altro grande artista del calibro di Arturo Brachetti che per noi rappresenta un naturale e straordinario collegamento con la cerimonia di apertura e con la rassegna di circo contemporaneo. Ci aspetta pertanto un fine settimana ancora più denso con gli appuntamenti di Circus plus, con Brachetti, con l’incontro della biennale Democrazia, in programma sempre l’8 marzo, gli spettacoli di teatro con il progetto “Humana vergogna” nel carcere di Matera, i laboratori di Silent Academy, le mostre di Matera alberga, del progetto “Terra del pane”, di Pietro Laureano “Ars Excavandi” e di Carlos Solito “Mater(i)a e P(i)etra”. E ancora le Lezioni di cinema (il 7) e le Lezioni di storia (il 9). C’è solo l’imbarazzo della scelta”.

Arturo Brachetti, famoso e acclamato in tutto il mondo, è considerato univocamente il World Master of quick change, il grande Maestro del trasformismo internazionale. In molti paesi è considerato un mito vivente nel mondo del teatro e della visual performing art. Inoltre è un regista e direttore artistico attento e appassionato, capace di spaziare dal teatro comico al musical, dalla magia al varietà.

Un ritorno alle origini per Brachetti che, in questo spettacolo, aprirà le porte della sua casa, fatta di ricordi e di fantasie; una casa senza luogo e senza tempo, in cui il sopra diventa il sotto e le scale si scendono per salire. Dentro ciascuno di noi esiste una casa come questa, dove ognuna delle stanze racconta un aspetto diverso del nostro essere e gli oggetti della vita quotidiana prendono vita, conducendoci in mondi straordinari dove il solo limite è la fantasia. È una casa segreta, senza presente, passato e futuro, in cui conserviamo i sogni e i desideri. Brachetti schiuderà la porta di ogni camera, per scoprire la storia che è contenuta e che prenderà vita sul palcoscenico.

Nel nuovo spettacolo, protagonista è il trasformismo, quell’arte che lo ha reso celebre in tutto il mondo e che qui la farà da padrone con oltre 60 nuovi personaggi, portati in scena per la prima volta. Ma in “Solo” Brachetti propone anche un viaggio nella sua storia artistica, attraverso le altre affascinanti discipline in cui eccelle, dal mimo alla chapeaugraphie fino al poetico sand painting.

Brachetti è oggi il più grande attore trasformista del mondo, con una “galleria” di oltre 400 personaggi, di cui è capace di interpretarne 100 in una sola serata.

Trai i numerosi riconoscimenti ricevuti nella sua carriera figurano il premio Molière (FR) e il Laurence Olivier Award (UK). Nel 2014 viene insignito del titolo di Commendatore dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con una nomina motu proprio.

Arturo come regista e direttore artistico mescola sapientemente trasformismo, comicità, illusionismo, giochi di luci e ombre, e amalgamandoli con poesia e cultura.

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Caffè Saicaf e Calia Italia. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews.

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Agli spettacoli che si terranno da giovedì 28 febbraio a domenica 3 marzo nel Grand Chapiteau (sold out), si affianca, anche per questo terzo ciclo di Circus+, un ricco programma di attività e artisti all’interno del Petit Chapiteau (ingresso solo con passaporto per Matera 2019, senza prenotazioni, fino a esaurimento posti), con la formula del “Palco aperto- Circo in pillole” dalle 19:00 alle 24:00 fino a venerdì 1 marzo, dalle 20:00 alle 24:00 sabato 2 marzo e dalle 17:00 alle 23:00 domenica 3 marzo.

Da giovedì 28 febbraio a domenica 3 marzo si potrà assistere alle esibizioni di acrobatica aerea con la corda della lucana Lorena di Bello, in arte Menade, e di acrobatica comica a terra del bergamasco Nicola Bertazzoni della Compagnia Mises en abyme. Conosciutisi nel 2017 presso la scuola di circo "Vertigo" di Torino, Lorena e Nicola - entrambi alle spalle una solida formazione nelle arti circensi -, decidono di intraprendere un percorso artistico assieme, debuttando il 7 aprile 2018 presso Il Grand Chapiteau del Cirko Vertigo. Dopo questa prima uscita, cominciano a lavorare su un'altra disciplina, quella del mano a mano, avviando il loro percorso da buffi acrobati che si supportano e sopportano a vicenda, disposti ogni giorno a cercare qualcosa in più per sfidare la gravità e la loro idiozia.

A loro si affiancherà Fabrizio Giovenco, in arte Shaolin, con la sua performance di giocoleria acrobatica. Napoletano con una formazione iniziale nella danza classica presso il centro arti del movimento CAM e la scuola Pomigliano Danza, Fabrizio ha scoperto la passione per la giocoleria a 14 anni. A 22 anni si trasferisce a Torino per entrare in contatto con la scena del circo contemporaneo, affinando le sue tecniche acrobatiche presso la Reale Società Ginnastica di Torino e poi approfondendo, fra Milano e la sua Napoli, l’atletica sportiva. Da qui lo stimolo ad esplorare il mondo della ricerca sul movimento e le connessioni fra danza e giocoleria. Per il pubblico di Matera proporrà il suo numero contemporaneo dal titolo “The Inexperienced Young Mad Hatter”, presentato al ValenCirc Festival grazie alla partecipazione ad un progetto di circo sociale napoletano.

Nelle giornate di venerdì 1 marzo e sabato 2 marzo, intorno alle 20:00 nel piazzale antistante i due Chapiteaux, la special guest sarà l’artista tedesco Jorg Muller. Muller farà emozionare il pubblico con il suo spettacolo “C/O”, che lo vede completamente immerso in un grande tubo pieno d’acqua, nel quale egli danza e gioca con il suo corpo, condividendo le sue emozioni con gli spettatori. Laureato presso il Centro nazionale di arti circensi di Chalons-en-Champagne, lavora su progetti che mescolano il circo con la danza contemporanea.

Sabato 2 marzo alle 18:00 per il consueto appuntamento con il “Cinecirco – Circo in pellicola”, Alessandro Serena, Professore di Storia dello Spettacolo Circense e di Strada all'Università Statale di Milano, terrà la conferenza dal titolo "Il clown. Un sorriso tra pista, palco e grande schermo", nella quale presenterà una serie di spezzoni di documentari su questa figura emblematica del circo, tanto amata dai bambini. Serena proviene da un'antica famiglia circense imparentata con gli Orfei e si è dedicato a studi e ricerche sulla cultura e la storia di tale forma di spettacolo, pubblicando suoi scritti sul circo e sulle arti dello spettacolo popolare su numerosi periodici specializzati e non in Italia e all'estero. Ha rivestito ruoli istituzionali presso l'Ente Nazionale Circhi e l'Accademia del Circo, firmando inoltre spettacoli tv come Sabato al Circo, Gran Premio Internazionale del Circo, Circo Massimo e Non Chiamatelo Circo, oltre che gli speciali di RAI 3 dedicati al Cirque du Soleil. E' stato autore di spettacoli teatrali sul circo. Per tre anni ha collaborato con La Biennale di Venezia in un'attività finalizzata alla fusione fra le arti della pista e quelle della scena, dando vita a convegni, laboratori e fondando (con la compagnia Pantakin da Venezia) il gruppo Arcipelago circo teatro.

Chiuderà la serata di sabato 2 marzo, il concerto della Blue Cat Blues, band lucana attiva sul territorio nazionale e che quest’anno festeggia i 20 anni di carriera, con un progetto musicale assolutamente originale pur rimanendo saldamente ancorato nella tradizione blues, anche nei brani propri in dialetto lucano e in italiano. Tra tutte le esperienze fatte nei migliori Festival Blues Italiani le più significative sono sicuramente la partecipazione al Bordighera Jazz e Blues - Bordighera (Im) - come migliore band nazionale e come gruppo di apertura della mitica Gloria Gaynor, ricevendo nell'occasione anche il Premio SIAE (Direzione Generale - Roma ) per i Brani originali in dialetto Lucano ed in Italiano. Al Pistoia Blues Festival hanno la possibilità di esibirsi sullo stesso palco del monumentale B.B.King, e moltissimi artisti americani come Eric Sardinas e Robert Cray.

Hanno collaborato a Circus+: Circostrada Network europeo e CircusNext Label europeo .

Circus+ è inoltre sostenuto da: Ambasciata di Francia e l’Institut Français.

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Nell’ambito del programma “Future Digs” cinque appuntamenti con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli per approfondire i processi di partecipazione dal basso. Prossimo incontro mercoledì 27 febbraio con Giovanni Moro

La distanza tra cittadini e istituzioni oggi appare incolmabile. Siamo di fronte a sfide che sembrano insuperabili se affidate alle sole istituzioni. Perché non affrontarle chiamando a raccolta le intelligenze e le energie dei cittadini?

Contesti di disimpegno e di chiusura sono rianimati da cittadini che scoprono una dimensione di partecipazione e responsabilità condivisa, di coinvolgimento diretto in progetti di respiro civile e politico, in forme nuove di collaborazione con le istituzioni. L’attivismo è la molla per innescare processi di cambiamento e percorsi di crescita nell’acquisizione di consapevolezza e competenze.

In un percorso in cinque tappe Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, in partnership con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, nell’ambito del programma “Future Digs” di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, intende approfondire i processi di partecipazione dal basso analizzando pratiche di cittadinanza attiva che a livello nazionale ed europeo sono state in grado di rinnovare comunità, rilanciare economie, riscoprire il valore del patto sociale, sulla base di identità e pratiche includenti.

Cinque appuntamenti, tra Milano, Bruxelles e Matera, con ospiti internazionali che indagano le possibilità dell’attivismo civico per definire nuove forme di democrazia e di economia, innescare pensieri e azioni capaci di cambiare la realtà e generare nuova qualità sociale.

Dopo il primo incontro a Milano, il ciclo di appuntamenti continua mercoledì 27 febbraio, alle ore 18.30, nella Casa Cava a Matera con la conferenza dal titolo “Democrazia è: il potere di realizzare”.

La nostra vita democratica si confronta oggi con sfide che sembrano insuperabili. Perché non affrontarle chiamando a raccolta le intelligenze e le energie dei cittadini? È possibile trovare un antidoto alla diffusione di sentimenti di sfiducia, disimpegno e chiusura nelle esperienze di cittadinanza attiva? Quali possibilità apre, anche alle istituzioni locali, scoprire una dimensione di partecipazione e responsabilità condivisa, di coinvolgimento diretto dei cittadini in progetti di respiro culturale, civile e politico?

Intervengono: Giovanni Moro, Fondazione per la cittadinanza attiva; Michelangelo Secchi, Centro Estudios Sociais, Universidade de Coimbra; Elio Manti, Regione Basilicata, Silvana Kuhtz, Università degli studi della Basilicata. L’incontro verrà moderato da Angela Mauro, giornalista dell’Huffington Post.

 

Giovanni Moro

Giovanni Moro è nato a Roma nel 1958. Sociologo politico e delle organizzazioni, svolge attività di ricerca, formazione, dialogo culturale e consulenza sulla cittadinanza e su temi ad essa connessi, quali l'attivismo civico nelle politiche pubbliche, le nuove forme di governance e la responsabilità d'impresa. E' responsabile scientifico di Fondaca, di cui è stato presidente dalla sua istituzione, nel 2001, al 2017. Insegna Sociologia politica alla Facoltà di Scienze sociali dell'Università Gregoriana di Roma. Ha pubblicato nel 1998 il "Manuale di cittadinanza attiva", nel 2003 insieme ad Alessandro Profumo "PlusValori. La responsabilità sociale d'impresa", nel 2005 "Azione civica", nel 2007 "Anni Settanta", nel 2008 con Ilaria Vannini "La società civile tra eredità e sfide", nel 2009 "Cittadini in Europa" (ed. inglese 2011), nel 2011 "La moneta della discordia", nel 2013, come curatore, "The Single Currency and European Citizenship: Unveiling the Other Side of the Coin" (edizione italiana 2013), sempre nel 2013 "Cittadinanza attiva e qualità della democrazia" e nel 2014 "Contro il non profit". E' stato per molti anni segretario generale del movimento Cittadinanzattiva e ha fondato la sua rete di politica europea Active Citizenship Network, di cui è attualmente consulente per i programmi.

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Sold Out di iscrizioni per i primi appuntamenti dei workshop Art Thinking e Art Walking

 

#accoglienza #convivenza #incontro

Sei grandi artisti interpretano i valori fondanti della città, accoglienza, convivenza e incontro, con installazioni permanenti negli hotel di Matera. Nel segno del Vicinato.

 

PER SCARICARE LE IMMAGINI DI MATERA ALBERGA: https://bit.ly/2AvRQIZ

 

Quarto appuntamento per Matera Alberga - Arte accogliente: il 23 febbraio alle ore 11 (fino alle 21) è stato svelato l'intervento di Giuseppe Stampone (Cluses, 1974) presso l'Hotel del Campo. L'apertura segue gli appuntamenti svoltisi lo scorso dicembre 2018 e gennaio 2019 che hanno visto, con un grande successo di pubblico e stampa, la presentazione delle opere di Dario Carmentano, Alfredo Pirri, Filippo Riniolo.

 

"L'opera di Giuseppe Stampone, afferma Rossella Tarantino, manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019, "è l'unica installazione nel progetto di Matera Alberga che si trova ubicata fuori del contesto dei Sassi. É stata ideata per provocare una potente riflessione sulla nostra storia reale, quella delle persone, e l'impatto genera una visione unica dove centro e periferia perdono i connotati della percezione prevalente. I percorsi di Art Walking che verranno lanciati domenica 24 febbraio danno un'altra opportunità ai cittadini di approfondire questi temi cruciali per la comunità e il mondo. Con quest'opera - conclude Tarantino - aggiungiamo un altro importante tassello al ricco mosaico di percorsi espositivi di esperienza artistica inseriti nel programma di Matera 2019".

 

"Il mio intervento", spiega Giuseppe Stampone, "si intitola Doppia faccia/ Double face. Partendo da una cartolina iconica di Matera, vado a trasformarla e post-produrre con il mio lavoro. Per me Matera non è solo quella della cartolina, ma include insieme ai Sassi e alla Murgia anche le periferie costruite dai grandi architetti (Carlo Aymonino, Ettore Stella, Luigi Piccinato, Giancarlo De Carlo e altri), sviluppatesi dopo il 1952. Per questo motivo ho creato un lightbox di 3 x 2 m. che raffigura due bambini giramondo, soggetti molto presenti nella mia ricerca. Attraverso le mie opere i due bambini hanno viaggiato e sono stati a New York, Rotterdam, San Paolo... Questi due ragazzi per la prima volta non vedranno una città contemporanea ma una città archeologica, in una crasi tra Sassi e palazzi delle periferie, creando la visione di un nuovo luogo, dove il centro è periferia e viceversa. Dove la storia si unisce alla contemporaneità. Dove viene annullato lo spazio-tempo sequenziale e didascalico per evidenziare il fatto che Matera non è solo i Sassi ma la gente che la abita".

 

"Dopo la quarta apertura", spiega il curatore Francesco Cascino, "il progetto sta prendendo una forma sperata ma inaspettata, come se gli artisti si fossero parlati per secoli e di secoli volessero parlare, ricucendo fratture dialettiche e morali che la sfera cognitiva ha provocato per non aver usato e rispettato l'istinto informato dei nostri avi. La forma delle quattro opere pubbliche, viste idealmente dall'alto, sembra una sola, un dispositivo coerente e pieno di preziose diversità che però parlano la stessa lingua. Di questo sono particolarmente soddisfatto e felice, per la città e per noi. L'identità personale degli artisti è al pieno della sua potenza ma il messaggio forte e chiaro, fatto di mille filosofie, linguaggi, pratiche e visioni, è come provenisse da una sola voce profonda, ancestrale e contemporanea".

 

Matera Alberga è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 prodotto da Fondazione Matera-Basilicata 2019, ideato e curato da Francesco Cascino, Art Consultant, Fondatore e Direttore artistico di Arteprima, in collaborazione con Christian Caliandro; in partnership con CAM, Consorzio albergatori materani, e con il sostegno della Fondazione Carical.

 

Tutte le opere hanno una forte componente partecipativa, invitando i visitatori ad entrare in contatto diretto con esse, e si configurano come progetti permanenti negli spazi degli hotel coinvolti. Con Matera2019, infatti, sei alberghi della città di Matera che riproducono i vecchi Vicinati dei Sassi diventano luoghi di accoglienza ed esperienza creativa, spazi di produzione culturale, luoghi di scambio tra abitanti e viaggiatori, di condivisione sociale e culturale.

 

Il progetto Matera Alberga si arricchisce, in questa occasione, dei programmi partecipativi di formazione Art Thinking e Art Walking a cura di Francesco Cascino e Dario Carmentano che fin dai primi incontri hanno registrato il sold out nelle adesioni.

 

Gli Art Thinking sono dei workshop indoor su arte e intelligenza emotiva che analizzano i fenomeni e le pratiche dell'arte contemporanea con l'obiettivo di promuovere una nuova consapevolezza sull'arte, da intendersi come una attività connaturata a tutte le persone, nessuna esclusa. Ogni mese, a partire dalle installazioni realizzate dagli artisti in collaborazione con gli albergatori coinvolti nel progetto, Matera Alberga coinvolge e invita tutti, materani e cittadini temporanei a partecipare a questi laboratori di riflessione sull'arte.

 

Per Art Walking si intende una modalità di esplorazione del territorio con gli occhi dell'arte, per riflettere sui temi di accoglienza, convivenza e incontro e il senso di armonia e comunità che i luoghi possono generare attraverso il dispositivo dell'arte. Con Matera Alberga i visitatori hanno l'occasione, a partire dagli hotel coinvolti nel progetto, di partecipare a delle passeggiate domenicali (previste per la domenica successiva all'apertura di ogni installazione) per esplorare con gli occhi dell'arte e approfondire la conoscenza di Matera, della Murgia e delle installazioni di Matera Alberga.

 

Tutti gli appuntamenti futuri con Art Thinking e Art Walking saranno comunicati sulle pagine social di Matera Alberga e sul portale Matera Events, dove sarà possibile iscriversi.

Il percorso di Matera Alberga continuerà il16 marzo presso Sextantio Le Grotte della Civita con l'intervento di Georgina Starr (1968, Leeds); infine dal 20 Aprile presso Casa Diva sarà possibile interagire con l'arte di Salvatore Arancio (Catania, 1974), che realizzerà inoltre una performance su Murgia Timone.

 

Agenda:

 

23 Febbraio 2019 dalle 11 alle 21 – Hotel del Campo

Artista: Giuseppe Stampone (incontro con artista alle 19). Workshop Art Thinking dalle 10 alle 13. Art Walking: partenza dall'Hotel del Campo il 24 febbraio alle ore 10.

 

16 Marzo 2019 dalle 11 alle 21 – Sextantio Le Grotte della Civita

Artista: Georgina Starr (incontro con l'artista alle 19)

 

20 Aprile 2019 dalle 11 alle 21 – Casa Diva –

Artista: Salvatore Arancio (incontro con l'artista alle 12, alle ore 19 performance su Murgia Timone)

 

Sono inoltre visitabili per sempre gli interventi di Alfredo Pirri (Corte San Pietro), Dario Carmentano (Le Dimore dell'Idris), Filippo Riniolo (Locanda di S. Martino).

 

Siete tutti invitati a interagire con le opere. Ogni giorno.

 

Tutti gli appuntamenti per i programmi Art Thinking e Art Walking saranno comunicati sul sito web della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e sui social network dell'evento.

 

 

 

Web: https://www.matera-basilicata2019.it/, www.arteprima.org

 

Facebook: https://www.facebook.com/materaalberga/

 

Hashtag: #materaalberga #matera2019 #openfuture

 

Responsabile della Comunicazione:

Santa Nastro - +39 3928928522 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

 

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Le prime nomine per la Hall of fame della cultura sportiva di Matera 2019: lo storico direttore della Gazzetta e la fondazione a lui dedicata, il programma di volontariato internazionale del Csi, le Edizioni Panini - Sarà dedicata a Pietro Mennea la Biblioteca della Cultura sportiva

E' Candido Cannavò la prima stella della Hall of Fame della cultura sportiva, il riconoscimento istituito dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, per premiare quanti si sono impegnati per la difesa e la divulgazione dei valori sportivi.
Ieri era il decennale della morte del direttore della “Gazzetta” che ha lasciato un segno profondo nel modo di narrare lo sport, tenendo sempre assieme l'attenzione agli aspetti tecnici ed agonistici e ai valori sociali e umani che gli danno cuore e sangue.
E così il figlio Alessandro Cannavò, caporedattore del “Corriere della Sera”, ha scelto di presentare nella Capitale Europea della Cultura il volume edito per il decimo anniversario della scomparsa e andato in libreria proprio ieri: “Storia sentimentale dello sport italiano è un titolo perfetto per definire la cifra giornalistica di mio padre. Lui sapeva al tempo stesso esaltare le imprese dei campioni ma esserne severo giudice quando rompevano il patto con il pubblico, violando quei valori che per lui ne erano elemento costitutivo ed essenziale”.

L'antologia dei suoi articoli, edita da Solferino e curata da Elio Trifari, spazia dall'estate dal 1964, da inviato alle Olimpiadi di Tokyo, all'inverno del 2009, quando lasciata da sette anni la direzione della “Rosea”, continuava magistralmente a scrivere di sport ma si dedicava al mondo del sociale, occupandosi dei carcerati e delle guardie carcerarie, dei disabili e dei preti di strada. Per onorare e proseguire il suo impegno fu fondata una fondazione a lui dedicata e a cui è stata attribuita la seconda stella della “Hall of fame”. A ritirarla il direttore Franco Arturi: “In quasi dieci anni – ha spiegato lo storico braccio destro di Cannavò - abbiamo raccolto e speso quasi un milione di euro, prendendo e rendendoli in quasi tutti i continenti, dalla Mongolia all'Africa nera. Quasi ottanta progetti in totale: tra questi uno in Etiopia in cui abbiamo investito la donazione che la Fondazione Matera 2019 ci ha voluto fare. E quindi facciamo appello perché tra qualche mese vi ricordiate che ci siamo anche noi tra gli enti a chi si può assegnare il cinque per mille nella dichiarazione dei redditi. A voi non costa nulla, noi lo sapremo usare bene”.
“Abbiamo dato 2019 euro – precisa Luca Corsolini, referente degli eventi sportivi di Matera 2019 – una piccola somma ma che per noi è un numero magico. E infatti saranno 2019 i libri che andranno a costituire la Biblioteca della cultura sportiva che stiamo fondando. E ringraziamo la Solferino per aver accettato che l'antologia di Candido Cannavò sia stata pubblicata come primo volume della BCS. L’iniziativa rientra in Sport Tales, il programma che declina la pratica e la narrazione dello sport dentro la grande rappresentazione della Capitale Europea della Cultura”.

Altri due gli eletti nella Hall of Fame: le Edizioni Panini, un'eccellenza italiana nel mondo, e il programma di volontariato internazionale del Centro Sportivo italiano, che ha portato nell'arco di otto anni centinaia di giovani talenti a insegnare le diverse discipline in tanti paesi del Terzo mondo, spesso affrontando situazioni di grandi difficoltà. A ritirare i premi Stefano Melegari, capo della redazione sportiva della casa editrice e Valentina Piazza, responsabile per il programma del Csi.

Il premio è stato realizzato in 3D da ODS: un anello al cui interno è riprodotto un Podio sportivo, al gradino più alto c'è la stella che rappresenta l’eccellenza. A consegnarlo Leopoldo Desiderio presidente regionale Coni, Domenico Bellacicco, organizzatore della Coppa Scirea, Rossella Tarantino, manager Sviluppo e Relazione e Italo Massari, gestione volontari della Fondazione Matera Basilicata 2019.

Ha concluso la cerimonia l'annuncio, da parte del vicesindaco di Matera Giuseppe Tragni, che la Biblioteca di Cultura Sportiva sarà dedicata a Pietro Mennea. La Bcs rappresenta una delle legacy, non solo sportive, di Matera Capitale Europea della Cultura, perché diventerà non solo un centro studi, ma anche un polo formativo e un'occasione per giovani lucani e meridionali di trovare un lavoro con la possibilità di affermare una nuova cultura sportiva.

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Caffè Saicaf e Calia Italia. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews

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Domani alle ore 19 al cinema Piccolo saranno premiati Alessandro Cannavò, Franco Arturi, Stefano Melegari e Valentina Piazza

Primo appuntamento venerdì 22 febbraio alle 19, al cinema Piccolo di Matera, con la Hall of Fame della Cultura Sportiva, il riconoscimento istituito dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, per premiare quanti si sono impegnati per la difesa e la divulgazione dei valori sportivi.
L’iniziativa rientra in Sport Tales, il programma che declina la pratica e la narrazione dello sport dentro la grande rappresentazione della Capitale Europea della Cultura. L’ingresso è libero fino a riempimento di tutti i posti disponibili.

Si parte il 22 febbraio non a caso: ricorre il decennale della scomparsa di Candido Cannavò, storico direttore della Gazzetta dello Sport. A ritirare il premio in suo onore sarà il figlio, Alessandro. Sarà premiato anche Franco Arturi il presidente della Fondazione che porta il suo nome e ne onora l’impegno sociale e il suo ruolo nella diffusione dei valori sportivi.

Saranno premiati anche il direttore editoriale della Panini, Stefano Melegari, per aver saldato generazioni diverse nella comune passione per il calcio e Valentina Piazza, responsabile del programma internazionale di Volontariato Sportivo del Csi, in cui si valorizza la capacità dello sport di superare barriere contribuendo a educare e a formazione le nuove generazioni.
L'appuntamento successivo con la Hall of Fame della Cultura sportiva sarà per l'8 marzo, quando sarà presentato il programma Ragazze vincenti e premiata Emanuela Audisio, una giornalista sportiva che ha saputo innovare codici e linguaggi, coniugando competenza tecnica e qualità della scrittura.

La Hall of Fame della Cultura Sportiva è intimamente legata a un'altra delle iniziative di Sport Tales, la Biblioteca della Cultura Sportiva che si propone di raccogliere i 2019 libri che definiscono la materia. Il libro numero 1 è la Storia sentimentale dello Sport Italiano, un testo che raccoglie alcuni dei più significativi articoli di Cannavò. Il volume esce proprio in occasione del decennale della scomparsa: sarà presentato nel corso della cerimonia dal figlio Alessandro e gli spettatori riceveranno una copia omaggio.

La Biblioteca rappresenta una delle legacy, non solo sportive, di Matera Capitale Europea della Cultura, perché diventerà non solo un centro studi, ma anche un polo formativo e un'occasione per giovani lucani e meridionali di trovare un lavoro con la possibilità di affermare una nuova cultura sportiva. Nell'occasione sarà anche annunciato il nome del personaggio a cui la Biblioteca, che sarà aperta entro la fine di Matera 2019, sarà intitolata.

Il premio è stato realizzato in 3D da ODS: un anello al cui interno è riprodotto un Podio sportivo, al gradino più alto c'è la stella che rappresenta l’eccellenza. Consegneranno i premi: Giuseppe Tragni, vicesindaco di Matera, Leopoldo Desiderio presidente regionale Coni, Domenico Bellacicco, organizzatore della Coppa Scirea, Rossella Tarantino, manager Sviluppo e Relazione e Italo Massari, gestione volontari della Fondazione Matera Basilicata 2019.

Didascalie foto:
151225. Una parte del primo fondo della Biblioteca della Cultura sportiva

151306. Il frontespizio del volume di Cannavò con l'indicazione di primo volume della BCS

151426. La copertina del volume di Candido Cannavò

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Caffè Saicaf e Calia Italia. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews

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A partire dalle ore 17 di oggi prendono il via le prenotazioni per il terzo ciclo di spettacoli del cartellone di Circus+, organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, in programma la settimana prossima, da giovedì 28 febbraio a domenica 3 marzo (orari e dettagli su materaevents.it). E conviene affrettarsi, visto il successo dei primi eventi: tutti e nove gli appuntamenti dei due primi cicli sono andati rapidamente esauriti. Per i bambini più piccoli il service che cura il sistema di prenotazioni precisa che da 0 a 3 anni non serve né il passaporto né la prenotazione mentre per quelli di 4 e 5 anni il passaporto è gratuito ma occorre la prenotazione per il posto che sarà occupato.

L'intero cartellone presenta le esperienze più avanzate dell'arte circense, che sempre più è diventata un crocevia delle diverse tendenze delle avanguardie teatrali, delle pratiche performative, delle arti visive e concettuali. Una realtà che in alcuni casi è distante dai tradizionali spettacoli circensi per come sono comunemente intesi.

Anche questa volta il programma è legato a uno dei temi del progetto complessivo della capitale europea della cultura: Continuità e rotture. Dopo gli incontri con il circo come trasformazione e come transizione è la volta del circo come aggregazione.

Il terzo fine settimana offre spettacoli di attrezzistica in cui l’artista e il suo strumento diventano inseparabili grazie ad un adeguamento continuo dell’uno e dell’altro.

Il mondo del circo, infatti, è un mondo di strumenti e attrezzi caratteristici: una parte importante della sua storia è infatti la storia degli artisti che hanno sviluppato i loro strumenti sino a renderli opere d’arte ed elementi integranti dello spettacolo, oltre che il loro proprio habitat.

Dal giovedì al sabato (ingresso entro le 20.45, inizio spettacolo ore 21.00) a scendere in pista sono tre artisti internazionali: la francese Cecile Mont Reynaud, l’italiana Martina Nova e il tedesco Jorg Muller. Domenica (ingresso ore 18,45, inizio spettacolo ore 19.00) è la volta di Okidok, un duo di clown belgi.

Nella tripla performance acrobatica gli oggetti hanno un ruolo fondamentale. Si comincia con i fili che definiscono lo spazio scenico in cui Cecile Mont Reynaud agisce La Fileuse, un solo aereo su partitura musicale, in cui il respiro dell’acrobata viene ripreso e amplificato elettronicamente. Il corpo si fa musica e il suono avvolge lo spazio, abitando il movimento. Si passa poi a Luce, danza in abat-jour di Martina Nova, che unisce effetti sonori in vivo con il movimento del corpo, il circo e la danza in un universo puramente visuale. Si finisce con Mobiledi Jörg Müller. Qui i cilindri metallici ruotano sospesi in un movimento circolare: un paesaggio sonoro e visivo che celebra l'intero universo. La performance assembla in un unico dispositivo rivoluzionario teatro, danza, musica e arte contemporanea.

Domenica in Ha Ha Ha di Okidok la risata è la protagonista. Sul palco due personaggi buffi con il naso rosso e il passo scoordinato ci ricordano i clown dei paesi dell’est. Il gusto pronunciato per l’immaginario e la sperimentazione va di pari passo ad una comicità spontanea e a una grande tecnica acrobatica.

Hanno collaborato a Circus+: Circostrada Network europeo e CircusNext Label europeo .

Circus+ è inoltre sostenuto da: Ambasciata di Francia e l’Institut Français.

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Nell’ambito del progetto “Future digs”, organizzato dalla Fondazione Matera – Basilicata 2019, proseguono a Matera le Lezioni di Storia, un format delle Edizioni Laterza. Il ciclo Oltre i confini racconta l’eterna esigenza dei popoli di attraversare le frontiere geopolitiche e culturali, nella trasformazione continua di sé e dell’altro.

Dopo l’esordio con Alessandro Barbero, che ci ha raccontato la nascita degli europei, tra le battaglie di Adrianopoli e Poitiers, il secondo appuntamento è sabato 23 febbraio. Franco Farinelli, direttore del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell'Università di Bologna e presidente dell’Associazione dei Geografi Italiani (Agei), rifletterà sull’evoluzione dei modelli spaziali utilizzati per la rappresentazione del mondo. Da Cristoforo Colombo a Google: come cambia il modo di fare i conti con l’esistente?

L’impresa di Cristoforo Colombo fu possibile grazie alla logica del modello spaziale, fondato sulla precedenza della rappresentazione cartografica rispetto alla realtà. È l’ipotesi che la terra abbia forma sferica a rendere possibile il viaggio. E non solo Colombo, ma tutta la successiva cultura della modernità imporrà all’esistente di conformarsi a una mappa che non è una rappresentazione realistica ma una narrazione di una organizzazione gerarchica dello spazio. La stessa soluzione trovata al passaggio dalla dimensione sferica della realtà ai due assi dello spazio cartografico, con i suoi effetti di deformazione, dimostrerà la dominanza dell’eurocentrismo.

Oggi l’avvento della Rete scardina questa logica, togliendo ogni funzione ai presupposti che consentono il funzionamento del modello spaziale. Ne deriva il ripristino di condizioni quasi arcaiche: siamo costretti a riformulare la nostra idea di mondo e a riconfigurarla in termini anti-spaziali. Oggi è la geometrica potenza degli algoritmi, che si rappresenta asettica, a ridisegnare la realtà.

Tutte le lezioni hanno luogo alle ore 11 presso Casa Cava e in diretta streaming sul canale youtube della Fondazione Matera Basilicata 2019. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

“Lezioni di Storia. Oltre i confini”

FRANCO FARINELLI

AI CONFINI DELLA TERRA: DA COLOMBO A GOOGLE

Sabato 23 febbraio 2019, ore 11, Casa Cava

 

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Caffè Saicaf e Calia Italia. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews. 

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Accanto agli spettacoli dell’artista Phia Menard che si terranno da domani a sabato nel Grand Chapiteau (sold out), per questo secondo ciclo di Circus+ il programma allestito nel Petit Chapiteau (ingresso solo con passaporto, senza prenotazioni, fino a esaurimento posti) si presenta ricco di attività e di artisti con la formula del “Palco aperto- Circo in pillole” dalle 19:00 alle 24:00 fino a venerdì, dalle 20:00 alle 24:00 sabato e dalle 17:00 alle 23:00 domenica. 

Da mercoledì a domenica Rosi Cornacchia porterà in scena la sua esibizione acrobatica aerea sul trapezio La CapaSotto. Alla ricerca di mezzi che migliorassero le qualità di vita delle persone, Rosi Cornacchia, quarantenne romana, ha ottenuto la laurea di Educatrice Professionale presso il Policlinico di Foggia, e seguito studi artistico-terapeutici frequentando Master postuniversitari a Roma 3. Ha arricchito la sua formazione seguendo una vasta gamma di stage in discipline circensi (acrobatica, aeree mano a mano, giocoleria, juggling, manipolazione, dinamiche aeree).
Da mercoledì a sabato Davide Masi in arte Mister David, incanterà grandi e bambini con il suo spettacolo in cui circo, escapologia (l’arte di liberarsi da ogni elemento costrittivo), comicità e illusionismo creano un cocktail esilarante. Vanta due primati nel Guiness book: i salti con la corda su monociclo e la giocoleria con tre cappelli.
Da giovedì a domenica sarà la volta di Simone Tuosto, in arte Monè Monè, un giovane artista pugliese che nei suoi spettacoli combina giocoleria, clowneria ed equilibrismo.
Venerdì e sabato la special guest della serata sarà l’artista turco Ziya Azazi con lo spettacolo "Dervish in progress" che reinterpreta in chiave contemporanea la tradizione delle danze Sufi. Azazi infatti è influenzato da questa scuola dell’Islam esoterico e spiritualista e ha perciò scandito ed interpretato parte delle sue coreografie secondo questa filosofia che vede nell'uomo un essere che necessita di crescere e di essere illuminato. «Dervish» è il porto di arrivo di questo percorso.
C’è poi l’appuntamento del sabato pomeriggio con il “Cinecirco – Circo in pellicola”. Dalle 18:00, si potrà assistere alla proiezione del film “L'equilibrio del cucchiaino” di Adriano Sforzi, incentrato sulla vita dello zio, Alberto "Bertino" Sforzi, tutta passata nel mondo eccentrico e meraviglioso del circo. Sforzi è stato il più grande giocoliere del circo Medrano. Dopo il film ci si potrà scatenare con i ritmi della musica balcanica della formazione Gambling Band.

Hanno collaborato a Circus+: Circostrada Network europeo e CircusNext Label europeo .

Circus+ è inoltre sostenuto da: Ambasciata di Francia e l’Institut Français.

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Al primo appuntamento dell’anteprima di Materadio ospiti Domenico De Masi e l’attore Mimmo Borrelli


Nell’ambito del programma “Future digs” della Fondazione Matera Basilicata2019 si apre domani, martedì 19 febbraio, alle ore 18.30, nella Casa Cava, a Matera il capitolo “Le lezioni materane di Rai Radio3” anteprima di Materadio, la festa di Radi Radio3 che quest’anno si terrà dal 13 al 15 settembre.
“Il contributo di Radio3 a Matera capitale europea della cultura 2019 – afferma il direttore Marino Sinibaldi - non sarà solo la nona edizione di Materadio, ma anche un ciclo di incontri con alcuni tra i maggiori esponenti della cultura italiana. Un ciclo dal titolo Lezioni materane, che non è solo un omaggio a Italo Calvino, ma è l’indicazione di un modello che mira alla comprensione di alcune delle parole chiave del nostro tempo. E lo fa a partire da un tema generale che, in maniera più o meno diretta, formerà l’oggetto di ciascuna lezione. Questo tema è I Sud: da Matera, prima città meridionale a ricevere la designazione a capitale europea della cultura, guarderemo ai Sud di tutto il mondo, per capirne le potenzialità e le complessità, la loro forza mitica e la vitalità culturale, la fragilità economica e le contraddizioni sociali. Da questo punto di vista, più che un esempio, Matera rappresenta una suggestiva metafora che l’ha portata dall’isolamento della vergogna alla rinascita di una nuova identità”.
“Questa anteprima di Materadio – afferma il direttore generale della Fondazione, Paolo Verri - ci consentirà ancora una volta di scavare nei temi della contemporaneità per scoprire cosa ci aspetterà domani: la scommessa di un’archeologia del futuro sta alla base degli eventi che confluiscono in Future digs, un progetto multimediale che spazia dal cinema alla lectio magistralis per parlare di democrazia, migrazione ed evoluzione. Siamo molto orgogliosi di avere un partner del calibro di Rai Radio3 per approfondire lo sguardo sui Sud del mondo. Rai Radio3, grazie a una felice intuizione del suo direttore, Sinibaldi, ci ha meravigliosamente accompagnato in tutti questi anni aiutandoci a interpretare il presente per affrontare meglio le sfide del futuro. I prossimi appuntamenti, nello stile di Radio3 e di Materadio, ci accompagneranno fino a settembre attraverso incontri radiofonici dal vivo accompagnati da performance teatrali di altissimo livello”.
Martedì 19 febbraio, da Casa Cava, aprirà questo ciclo un incontro, dal titolo Splendori e miserie della cultura meridionale, con Domenico De Masi, sociologo e attento osservatore che da sempre ha indagato i movimenti profondi della società meridionale, e Mimmo Borrelli, regista, attore e drammaturgo, vincitore del premio UBU 2019.

Le lezioni verranno registrate e saranno presto disponibili in podcast sul sito di Radio3.

Prossimo appuntamento con le Lezioni materane di Radio3 è il 28 marzo con Eva Cantarella.

 

Domenico De Masi
E’ Professore emerito di Sociologia del lavoro presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Ha fondato la S3-Studium, società di consulenza organizzativa, di cui è direttore scientifico. E’ membro del Comitato etico di Siena Biotech e del Comitato Scientifico della Fondazione Veronesi. E’ stato preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma, dove ha insegnato Sociologia del lavoro; presidente dell’In/Arch, Istituto Italiano di Architettura; fondatore e presidente della SIT, Società italiana telelavoro; presidente dell’AIF, Associazione Italiana Formatori. Ha pubblicato numerosi saggi di sociologia urbana, dello sviluppo, del lavoro, dell’organizzazione, dei macro-sistemi. Dirige “NEXT. Strumenti per l'innovazione” ed è membro del Comitato scientifico della rivista “Sociologia del lavoro”. Collabora con le maggiori aziende e con le maggiori testate italiane.


Mimmo Borrelli
Attore, poeta, cantante, drammaturgo. Dall’età di 18 anni “sopravvive” artisticamente attraverso numerose e intense collaborazioni con le molteplici piccole-grandi realtà dell’intricato panorama del Teatro napoletano e non, come quelle con Franco Branciaroli, Antonio Ferrante, Marzio Honorato, Davide Iodice, Claudio Longhi, Nello Mascia, Franco Però, Mario Santella, Patrizio Trampetti e con il Teatro Stabile di Torino. Durante i primi anni della sua carriera dà inizio a intense collaborazioni da attore e burattinaio, intrecciando l’esperienza di cantante attore con quella del teatro di figura di strada, nonché dei Pupi napoletani e delle “guarattelle”, oltre l’intensissima attività in tantissimi piccoli teatri napoletani: le vere e proprie botteghe teatrali di questa città, dove ha conseguito la sua “praticale formazione”.
Si afferma come autore grazie al Premio Riccione dove (unico caso) vince consecutivamente per due volte di fila riscuotendo grandi consensi tra i giurati quali Franco Quadri, Luca Ronconi, Renata Molinari, Ottavia Piccolo, Maria Grazia Gregori, Roberto Andò, Vittorio Sermonti. È stato ritenuto da critici di fama - come lo stesso Franco Quadri, Renato Palazzi, Gianfranco Capitta, Gerardo Guccini, nonché Gianandrea Piccioli - il “più grande drammaturgo italiano” degli ultimi anni (Renato Palazzi). Borrelli è approdato felicemente alla regia ed al totale operato da capocomico, poiché anche viscerale e intensissimo interprete dei suoi testi, attraverso l’ultimo successo, “La Madre: ’i figlie so’ piezze ’i sfaccimma”. Lo spettacolo, prodotto dallo Stabile di Napoli, ha riscosso un enorme successo di pubblico e critica al Teatro San Ferdinando. Attualmente, collabora in maniera attiva con il Teatro Mercadante (Stabile di Napoli), nonché con la propria compagnia “Marina Commedia Società Teatrale” di cui è presidente e socio fondatore.
E’ stato insignito del premio Ubu2019.

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Dal 2 all’11 agosto la città di Matera e in particolare l’area dei Sassi, diventa un palcoscenico naturale attraverso “Abitare l’Opera”, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dal Teatro San Carlo di Napoli. Tutti i cittadini sono chiamati a diventare protagonisti della costruzione e messa in scena de La Cavalleria Rusticana, l’opera lirica di Pietro Mascagni, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti.

A partire da febbraio, i cittadini saranno coinvolti attivamente nella realizzazione dello spettacolo che sarà itinerante e diviso in due parti: un Prologo sui Sassi, che vedrà i partecipanti protagonisti con cori, danze corali e azioni teatrali, e la messa in scena vera e propria de La Cavalleria Rusticana nel suggestivo scenario di Piazza San Pietro Caveoso e la Chiesa di Santa Maria di Idris.

La prima fase di creazione collettiva e condivisa del progetto, che prende il nome di Co_Opera, prende il via mercoledì 20 febbraio alle ore 19:00 presso il Complesso del Casale in Via Casale, sede della Fondazione Matera Basilicata 2019. Tutti i cittadini sono chiamati a partecipare all’incontro, cui sarà presente il regista Giorgio Barberio Corsetti che illustrerà il programma di Co_Opera, nel quale sono previsti due cicli gratuiti di laboratori teatrali e scenografici aperti a tutta la comunità. Ed è lo stesso regista a rivolgere ai cittadini il suo invito: “A tutti coloro che amano il teatro e ne hanno desiderio, a coloro che amano Matera e hanno voglia di raccontarla, a coloro che hanno buoni motivi per non amarla e vogliono raccontarlo. E ai poeti, agli scrittori che possano creare con noi una drammaturgia di canzoni popolari, di interviste/dialoghi con gli anziani abitanti dei Sassi. E infine ai giovani, che si costruiscono la vita con le risorse attuali, per riflettere poeticamente insieme sul passato, vigilare sul presente e proporre per il futuro della città. A tutti voi, rivolgo la mia chiamata”.

Per iscriversi all’incontro del 20 febbraio è necessario inviare una mail all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. con oggetto: ABITARE L'OPERA.

Nelle giornate del 18 e 19 febbraio, dalle ore 19:00 alle ore 23:00, verranno inoltre effettuati i primi test audio e proiezioni video funzionali alla messa in scena dello spettacolo fra Piazza San Pietro Caveoso e la Chiesa di Santa Maria di Idris. In tale area, negli orari dei test, verrà spenta l’illuminazione pubblica.

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Anche per il prossimo fine settimana, in pochissime ore, hanno registrato sold out tutti gli spettacoli e le repliche di circo contemporaneo organizzate dalla Fondazione Matera Basilicata 2019.

“E’ il segnale – afferma Paolo Verri, direttore generale della Fondazione – che stiamo raggiungendo un importante e positivo traguardo: l’aumento di consumo culturale dei cittadini di Matera”.

La grandissima quantità di richieste a fronte di un inevitabile numero ridotto di posti ha determinato, per un brevissimo periodo di tempo, una crisi del sistema di prenotazione on-line e lunghe file all’infopoint di via Lucana. Un problema che si è determinato soprattutto per gli spettacoli con replica. Mentre per quello di domenica il sistema non ha registrato alcun problema.

La agenzia che sta gestendo il sistema di prenotazioni sta monitorando costantemente tutte le fasi anche per evitare che singole persone possano prenotare più posti rispetto a quelli realmente a loro disposizione. Attualmente la media di prenotazioni è quella consentita, vale a dire 2,8 posti prenotati per ogni persona.

“Il monitoraggio – aggiunge Verri – è finalizzato proprio a settare e eventualmente modificare il sistema che, voglio ricordarlo, non ha precedenti nella storia delle capitali europee della cultura. Il monitoraggio, ci dice, inoltre, che, all’incirca, il 65 per cento delle prenotazioni avviene online, mentre il 35 per cento offline, all’infopoint. Stiamo verificando la possibilità di mettere dei limiti alle prenotazioni online per soddisfare con maggiore equilibrio le diverse esigenze. Il monitoraggio ci serve anche a registrare meglio la capacità del sistema ad accogliere una enorme quantità di richieste contemporaneamente. Resta il fatto – sottolinea Verri – che la maggior parte degli eventi ha una disponibilità molto limitata di posti. Ed è per questa ragione che abbiamo previsto una grande quantità di spettacoli e di repliche. Basti pensare che solo per Circus plus abbiamo una disponibilità, per tutto il periodo, di circa 8 mila posti. Ricordo infine che siamo solo all’inizio del programma culturale di Matera 2019 e che abbiamo un calendario con qualche centinaio di appuntamenti che potranno soddisfare le esigenze di tutti coloro che hanno acquistato il passaporto. Ci scusiamo tuttavia per i disagi non dipendenti dalla nostra volontà e siamo certi che perfezioneremo il sistema già dalle prossime ore”.

Hanno collaborato a Circus+: Circostrada Network europeo e CircusNext Label europeo .

Circus+ è inoltre sostenuto da: Ambasciata di Francia e l’Institut Français.

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A partire dalle ore 17 di oggi prendono il via le prenotazioni per il secondo ciclo di spettacoli del cartellone di Circus+, organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, in programma la settimana prossima, da mercoledì 20 a domenica 24 febbraio (orari e dettagli su materaevents.it). E conviene affrettarsi, visto il successo dei primi eventi, in cartellone da oggi a domenica 17: tutti e quattro gli appuntamenti sono andati rapidamente esauriti.

Anche questa volta il programma è legato a uno dei temi del progetto complessivo della capitale europea della cultura: Utopie e Distopie. Dopo l'incontro con il circo come trasformazione, la prossima settimana (20 – 24 febbraio) si rifletterà sul tema del cambiamento e della mutazione: quello che siamo e quello che vogliamo essere. Il circo come transizione. La programmazione e la linea artistica degli spettacoli è declinata anche per i bambini. Gli artisti coinvolti interpretano questo tema con l’uso delle forze della natura, che modificano la scena con la quale vengono a contatto.

L'intero cartellone, infatti, presenta le esperienze più avanzate dell'arte circense, che sempre più è diventata un crocevia delle diverse tendenze delle avanguardie teatrali, delle pratiche performative, delle arti visive e concettuali. Una realtà ben distante dai tradizionali spettacoli circensi.

Anche questa settimana sono due i soggetti artistici (una compagnia francese, un interprete turco) e tre gli spettacoli in scena: da mercoledì a sabato nel Grand Chapiteau (ingresso con passaporto e prenotazione) Phia Menard produrrà una doppia performance, il pomeriggio alle ore 17 (apertura cancelli alle ore 16), e la sera alle 21. Domenica alle 19 sempre nel Grand Chapiteau (ingresso con passaporto e prenotazione) invece sarà la volta di Ziya Azazi. L'ingresso in sala è consentito fino a quindici minuti prima dell'ora d'inizio.

Phia Menard e la Compagnia Non Nova ogni pomeriggio presenteranno “L’après-midi d’un foehn”. Accompagnata dalle note di Claude Debussy un'insegnante di danza crea una coreografia per un burattinaio e i suoi burattini, un dispositivo di ventilazione e alcuni accessori: tra plastica, forbici, un bastone e un ombrello. Uno spettacolo dedicato in particolare ai bambini e alle famiglie. Le serate saranno invece dedicate alla messa in scena di Vortex, un'arena dove le regole non esistono o sono false. Per aprire la nostra percezione del bisogno di allontanarsi dai tabù, con il vento come un maestro oscillante per sfuggire alla leggerezza.

Phia Menard è un'artista francese. Folgorata dall'incontro con Jerome Thomas, a vent'anni, nel 1991, scopre che la sua vocazione per le arti performative è orientata verso la giocoleria, un grimaldello che le permetterà di aprire molte porte. Vent'anni fa, nel 1998, dà vita alla compagnia Non Nova, con cui esprime il suo talento di autrice e di regista.

Ziya Azazi, 50 anni, è uno straordinario danzatore e interprete turco: chi ha avuto la fortuna di vederlo lavorare conosce la forza liberatrice della sua immaginazione e il suo profondo e sincero credo pedagogico. Azazi è soprattutto un interprete contemporaneo delle danze tradizionali Sufi: la sua decodifica dipende da una nativa ricerca analitica che non è solo artistica e concettuale, ma anche personale e consapevole.

Neodervish è l’evoluzione di un precedente spettacolo, Dervish in progress, che presenta una scenografia rivisitata, con la presenza di tre musicisti al ney, elettronica e tamburo e tapan. Antico e moderno si fondono insieme in modo coerente rispetto all’estetica di Azazi. Secondo il sufismo, nella vita esistono quattro porte: la ricerca e la messa in scienza di Azazi punta all’ultima, quella del discernimento. Completezza e gioia si trovano in ogni movimento dell’artista. La sinuosità del suo corpo è in sintonia con i movimenti della sua tunica: la perfezione dei cerchi riflette la mistica Sufi.

Hanno collaborato a Circus+: Circostrada Network europeo e CircusNext Label europeo .

Circus+ è inoltre sostenuto da: Ambasciata di Francia e l’Institut Français.

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Valorizzare le eccellenze del territorio, da MiniBasket in Piazza alla Coppa Scirea, al Matera Sport Film Festival; sviluppare un gioco di squadra con il territorio; mettere Matera al centro della cartina geografica dello sport; partire da un dovuto omaggio alle giocatrici della Pvf che hanno reso Matera Capitale Europea del Volley nel ‘93 per proporre un programma di attività sportive che riguardano in realtà tutte le generazioni; lasciare una eredità sportivo-culturale anche dopo Matera 2019. Sono queste le cinque linee ispiratrici, come i 5 temi del dossier, del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Sport Tales” presentato questa mattina presso la Casa Cava.

A dare il benvenuto ai presenti sono stati il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri, il Segretario Generale, Giovanni Oliva, e il Vicesindaco e Assessore allo sport del Comune di Matera, Giuseppe Tragni.

“Il programma di Matera 2019 affronta la cultura in maniera trasversale – ha sottolineato Verri -, per cui lo sport non poteva mancare nel suo cartellone. Le iniziative che abbiamo raccolto sotto il nome di “Sport Tales” si caratterizzano per una forte componente territoriale unita ad ospiti di grandissima qualità, con i quali poter crescere. Centrale sarà inoltre la collaborazione con le scuole, per trasferire ai giovani i valori della cultura sportiva, e la valorizzazione dello sport come elemento cardine della cultura contemporanea, dalla letteratura al cinema, fino ad arrivare alla scienza, con il tema del benessere psicofisico connesso all’attività sportiva”.

“Matera 2019 vuole celebrare lo sport anche come mezzo per fare squadra, per stare insieme e vincere le sfide di ogni giorno, da quelle professionali a quelle personali – ha detto Oliva -. Intorno allo sport le comunità si uniscono per un obiettivo comune”.

“Il Comune di Matera - ha spiegato Tragni - garantisce un supporto importante alle iniziative delle realtà locali che si occupano di sport ed ha accolto molto favorevolmente l’assist lanciato dalla Fondazione con Sport Tales di valorizzare tutte quelle iniziative già consolidate in città. Negli ultimi giorni come Amministrazione siamo impegnati in una interlocuzione con la Parmalat per portare a Matera, attraverso una mostra, i trofei vinti dalla Pallavolo femminile, uno dei fiori all’occhiello di questa città”

Moderatore dell’incontro - cui hanno preso parte anche l’allenatore materano Franco Selvaggi, il kickboxer Biagio Tralli, il giornalista Darwin Pastorin - è stato il referente per le attività sportive della Fondazione Matera Basilicata 2019, Luca Corsolini, che ha illustrato nel dettaglio il fitto calendario di attività in programma fino al 30 giugno, ovvero fino al termine della corrente stagione sportiva. Dal 4 luglio partirà un nuovo semestre, nel quale si segnalano la mostra Road to Tokyo dal 24 luglio, a un anno dai giochi olimpici, il Mennea Day il 12 settembre, ovvero il giorno in cui egli registrò il suo record, 19’’72, e alcune idee che sono già diventate progetti in corso di definizione come la festa per i 60 anni di Lega Pro e il Festival della Cultura Paralimpica.

“Iniziativa speciale in partenza da aprile – ha spiegato Corsolini - è Matera Basilicata Playoff, volta ad incentivare la scoperta della città attraverso lo sport. Fungeremo infatti da anello di congiunzione fra chi, tra singoli, squadre, gruppo, vuole essere messo in contatto con chi, in Basilicata, pratica lo stesso tipo di sport, aiutando chi vorrà far diventare la sua visita a Matera una vacanza sportiva, e permettendo a chi non rinuncia allo sport neanche d’estate di aggiungere un valore culturale alla sua trasferta. Fino ad aprile verrà raccolta la disponibilità e l’interesse delle società locali a proseguire la loro attività nell’estate 2019. L’iniziativa sarà lanciata in tutta Italia, grazie alla collaborazione con Coni, Cip e EPS. Molte delle iniziative in calendario non hanno ancora una sede – ha concluso Corsolini – perché invitiamo le società sportive a candidarsi ad ospitare gli eventi, secondo la tradizione di grande ospitalità che caratterizza i materani. Nel programma di Sport Tales abbiamo cercato di tenere dentro tutte le discipline possibili; chiunque si sentisse non coinvolto, è invitato a mettersi in contatto con noi per trovare una possibile modalità di collaborazione”.

Nel pomeriggio, sempre in Casa Cava, è iniziata la raccolta dei 2019 libri per la Biblioteca della cultura sportiva, uno delle altre attività centrali del progetto Sport Tales, con la presentazione dei libri “Fausto Coppi la grandezza del mito” da parte dell’editore Roberto Mugavero, “Storia d'Italia ai tempi del pallone: dal Grande Torino a Cristiano Ronaldo” del giornalista Darwin Pastorin, “Dove non arrivano i treni arrivò la Serie B” di Luciano Aprile, ex calciatore del Matera Calcio, presentato dall’editore.

word 16x16Calendario Sport Tales

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Comincia giovedì 14 febbraio e termina domenica 17 marzo 2019 il primo dei cinque fine settimana dedicati al circo contemporaneo organizzati dalla Fondazione Matera Basilicata 2019. Tre gli spettacoli in programma nel primo week end che hanno già registrato il tutto esaurito: due di Antonio Rezza e Flavia Mastrella (giovedì 14 ore 21 "7, 14, 21, 28"; venerdì 15 ore 21 "l'Anelante") uno di El Grito (sabato 16 ore 21 e domenica 17 ore 19 Johann Sebastian Circus). L'ingresso nello chapiteau grande del Parco del Castello di Matera sarà consentito fino a un quarto d'ora prima dell'orario di inizio.
Sono cinque le settimane di appuntamenti, dal giovedì alla domenica, che seguono il filo dei cinque temi del dossier Matera 2019. Il primo dei cinque appuntamenti il "Circo come trasformazione" è dedicato a Radici e Percorsi, il tema del dossier che lega la tradizione reinterpretata con numeri di grande effetto, alle sue forme contemporanee per approdare alle frontiere più visionarie.

In scena due coppie di artisti, dai distinti saperi e vocazioni, fusi in una sintesi di avanguardia. Rezza è un attore e performer, Mastrella un'artista e autrice. Collaborano da più di 30 anni e i loro spettacoli nascono dallo scontro tra il corpo di lui e gli spazi scenici da lei allestiti. E siamo alla frontiera estrema dell'arte circense: tant'è che l'anno scorso il duo ha ricevuto il premio alla carriera dalla Biennale Teatro di Venezia.

El Grito nasce a Bruxelles nel 2007 dall'incontro tra l'acrobata aerea uruguaiana Fabiana Ruiz Diaz e l'artista multidisciplinare italiano Giacomo Costantini, un filosofo con la passione per la fisica teorica. Considerati dalla stampa tra i pionieri del circo contemporaneo in Italia, la compagnia raccoglie la più chiara tradizione circense rinnovandola nel contesto contemporaneo per presentare spettacoli che si muovono al confine fra circo, danza, musica, teatro e letteratura.

In 7,14,21,28 Antonio Rezza e Flavia Mastrella mettono a confronto civiltà numeriche in una sconfitta definitiva del significato. Malesseri in doppia cifra si moltiplicano fino a trasalire: siamo a pochi salti di distanza dalla sottrazione che ci fa sparire. Oscillazioni e tentennamenti in ideogramma mobile. In Anelante il protagonista vive confinato tra le muraglie, chiuso nel recinto, senza sporgersi, pretende di conoscere il mondo, lo fa per non accorgersi del vuoto che gli riempie la vita.

Con El Grito Bach è tornato e si adegua alla nuova musica. Gli artisti, un'acrobata e un clown, prendono per mano il pubblico e l'accompagnano nella loro quotidianità. Johann Sebastian Circus porta in teatro la magia del circo in uno spettacolo meraviglioso, onirico e visionario.

La capitale europea della cultura invita il pubblico locale e internazionale a raccogliersi intorno alla pista per scoprire le produzioni circensi europee più sbalorditive e emozionanti. Il circo si è infatti avvicinato sempre più al mondo del teatro e della danza, fondendo il suo repertorio con quello delle arti performative. Il suo carattere nomade riflette proprio il tema del viaggio e degli spostamenti che nell'immaginario di Matera 2019 riguardano anche i luoghi di aggregazione e diffusione della cultura.

 

Hanno collaborato a Circus+: Circostrada Network europeo e CircusNext Label europeo .

Circus+ è inoltre sostenuto da: Ambasciata di Francia e l’Institut Français.

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Caffè Saicaf e Calia Italia. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews

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Il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri, è intervenuto questa mattina presso la Sala della Lupa a Palazzo Montecitorio al convegno "Matera 2019: il 5G e il digitale al servizio della cultura". "Attraverso il progetto della Capitale Europea della Cultura 2019 – ha spiegato Verri - Matera intende essere un laboratorio di innovazione per guardare al futuro e sperimentare cose mai fatte prima. I valori alla base di tale visione sono racchiusi nei titoli dei due dossier di candidatura che la città ha presentato nella competizione per il titolo. Il primo si intitolava "Together", "Insieme", e metteva al centro il lavoro collettivo, la cooperazione, annullando le differenze tra chi fa ricerca e chi lavora in maniera operativa sul territorio. Dal primo dossier siamo passati al secondo con il titolo "Open Future", proprio con l'idea di usare il digitale per far crescere le competenze delle persone e consentire loro di essere all'altezza delle sfide globali. Con la vittoria di Matera ci troviamo infatti in una terza fase della storia delle Capitali Europee della Cultura: dopo la prima, in cui il titolo Ecoc era una medaglia d'onore a quelle città che avevano contribuito alla bellezza europea (è il caso di Atene), e dopo un secondo momento che ha visto protagoniste le città trasformate nel passaggio dal fordismo al postfordismo (Glasgow o Genova), con Matera l'obiettivo del progetto Ecoc è quello di generare cambiamento lavorando, principalmente sull'immateriale".

"In fase di candidatura – ha sottolineato Verri - abbiamo coinvolto quindi le scuole in un grande Coder Dojo, ovvero una maratona in cui oltre 1.000 bambini dai 9 ai 14 anni hanno utilizzato le tecniche del coding per raccontare il loro territorio. Sempre in fase di candidatura abbiamo dato vita ad un grande web team diffuso, fatto da persone che da qualsiasi parte d'Italia e del mondo raccontavano attraverso gli strumenti del web cosa accadeva a Matera nel suo percorso verso il titolo Ecoc. Tre sono le parole chiave che, secondo la Commissione giudicatrice, hanno consentito a Matera di vincere il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019 rispetto alle altre cinque città finaliste: la partecipazione dei cittadini, la visionarietà del progetto, incentrato sul dialogo fra arte e scienza, e la qualità del management che è riuscito a "fare di più con meno", destinando una parte del budget al triennio 2020-2022 per far circolare in Europa i progetti realizzati nel 2019 a Matera".

"L'idea di tenere insieme il sapere umanistico con quello scientifico vedrà, nel corso del 2019, la sua massima espressione in alcuni progetti speciali - ha concluso Verri - . Grazie alla collaborazione con il CNR, con il progetto Quantum Danza daremo vita a una perfomance di danza contemporanea attraverso la digitalizzazione dei gesti umani. Il 21 giugno inaugureremo la mostra su Pitagora e i numeri primi curata dal Piergiorgio Odifreddi, con una grande istallazione dedicata a Fibonacci. Il 18 luglio, grazie alla collaborazione con Leonardo, porteremo nella Cava del Sole una composizione di Brian Eno dedicata alla celebrazione del cinquantesimo anniversario dell'allunaggio. Dal 2019 partirà insomma un progetto di produzione culturale originale, con l'ambizione di innescare un processo che trasformerà Matera e la Basilicata in un laboratorio permanente di sperimentazione".

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Nuovo appuntamento con Matera Alberga. Il 23 febbraio l'intervento di Giuseppe Stampone all'Hotel del Campo

 

#accoglienza #convivenza #incontro

 

Sei grandi artisti interpretano i valori fondanti della città, accoglienza, convivenza e incontro, con installazioni permanenti negli hotel di Matera. Nel segno del Vicinato.
Partono gli appuntamenti con gli Art Thinking e gli Art Walking: primo workshop all'Hotel del Campo il 23 febbraio dalle 10 alle 12 e passeggiata attraverso le installazioni di Matera Alberga il 24 febbraio.
PER SCARICARE LE IMMAGINI DI MATERA ALBERGA: https://bit.ly/2AvRQIZ

Riparte Matera Alberga - Arte accogliente che dà appuntamento al 23 febbraio dalle 11 alle 21 con l'intervento di Giuseppe Stampone (Cluses, 1974) presso l'Hotel del Campo. Dopo il grande successo di pubblico e stampa delle aperture realizzate in occasione dell'opening di Matera 2019 – con le opere di Dario Carmentano, Alfredo Pirri, Filippo Riniolo – il progetto si avvia a svelare la quarta installazione costruendo una mappa virtuale e reale d'arte e d'accoglienza nei Sassi di Matera.

"Il mio intervento", spiega Giuseppe Stampone, che incontrerà il pubblico alle 19 del 23 febbraio, "si intitola Doppia faccia/ Double face. Parto da una cartolina iconica di Matera e la vado a trasformare e post-produrre con il mio lavoro. Per me Matera non è solo quella della cartolina, ma include insieme ai Sassi e alla Murgia anche le periferie costruite dai grandi architetti (Carlo Aymonino, Ettore Stella, Luigi Piccinato, Giancarlo De Carlo e altri), sviluppatasi dopo il 1952. Proprio per questo ho creato un lightbox di 3 x 2 m. che raffigura due bambini giramondo, soggetti molto presenti nella mia ricerca. Attraverso le mie opere hanno viaggiato a New York, a Rotterdam, a San Paolo. Questi due ragazzi per la prima volta non vedranno una città contemporanea, ma una città archeologica, in una crasi tra Sassi e palazzi delle periferie, creando la visione di un nuovo luogo, dove il centro è periferia e viceversa. Dove la storia si unisce alla contemporaneità. Dove viene annullato lo spazio-tempo sequenziale e didascalico per evidenziare il fatto che Matera non è solo i Sassi ma la gente che la abita".

Matera Alberga è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 prodotto da Fondazione Matera-Basilicata 2019, ideato e curato da Francesco Cascino, Art Consultant, Fondatore e Direttore artistico di Arteprima, in collaborazione con Christian Caliandro; in partnership con CAM, Consorzio albergatori materani, e con il sostegno della Fondazione Carical.

Tutte le opere hanno una forte componente partecipativa, invitando i visitatori ad entrare in contatto diretto con esse e si configurano come progetti permanenti negli spazi degli hotel coinvolti. Con Matera2019, infatti, sei alberghi della città di Matera che riproducono i vecchi Vicinati dei Sassi diventano luoghi di accoglienza ed esperienza creativa, spazi di produzione culturale, luoghi di scambio tra abitanti e viaggiatori, di condivisione sociale e culturale.

Il progetto Matera Alberga si arricchisce dei programmi partecipativi di formazione Art Thinking e Art Walking a cura di Francesco Cascino e Dario Carmentano.

Gli Art Thinking sono dei workshop indoor su arte e intelligenza emotiva che analizzano i fenomeni e le pratiche dell'arte contemporanea con l'obiettivo di promuovere una nuova consapevolezza sull'arte, da intendersi come una attività connaturata a tutte le persone, nessuna esclusa. Ogni mese, a partire dalle installazioni realizzate dagli artisti in collaborazione con gli albergatori coinvolti nel progetto, Matera Alberga coinvolge e invita tutti, materani e cittadini temporanei a partecipare a questi laboratori di riflessione sull'arte. Il 23 febbraio Francesco Cascino, Dario Carmentano e Giuseppe Stampone presentano il primo workshop presso l'Hotel del Campo dalle 10 alle 12: partendo dalla Antica Grecia, e proiettando decine di immagini delle opere più importanti della storia, i relatori giungeranno al Presente e ai protagonisti dello scenario mondiale dell'arte contemporanea, per comprendere il mondo e le sue evoluzioni attraverso la ricerca degli artisti visivi e con particolare focus sull'opera che inaugura il 23 febbraio.

Per iscriversi bisogna accedere al portale di Matera Events cliccando questo link

Per Art Walking si intende una modalità di esplorazione del territorio con gli occhi dell'arte, per riflettere sui temi di accoglienza, convivenza e incontro e il senso di armonia e comunità che i luoghi possono generare attraverso il dispositivo dell'arte. Con Matera Alberga i visitatori avranno l'occasione, a partire dagli hotel coinvolti nel progetto, di partecipare a delle passeggiate domenicali (previste per la domenica successiva all'apertura di ogni installazione) per esplorare con gli occhi dell'arte e approfondire la conoscenza di Matera, della Murgia e delle installazioni di Matera Alberga. Domenica 24 febbraio si parte dall'Hotel del Campo alle ore 10 e dall'installazione di Giuseppe Stampone, intesa come una sorta di Star Gate, una porta metaforica che apre il percorso inverso a quello che fecero gli abitanti esodati dai Sassi nel 1952, e si visiteranno le altre installazioni inaugurate il 18 gennaio nell'ambito di Matera Alberga, con le opere di Dario Carmentano, Alfredo Pirri, e Filippo Riniolo.

Per iscriversi bisogna accedere al portale Matera Events, cliccando questo link

Il percorso di Matera Alberga continuerà il16 marzo presso Sextantio Le Grotte della Civita con l'intervento di Georgina Starr (1968, Leeds); infine dal 20 Aprile presso Casa Diva sarà possibile interagire con l'arte di Salvatore Arancio (Catania, 1974), che realizzerà inoltre una performance su Murgia Timone.

 

Agenda:

 

23 Febbraio 2019 dalle 11 alle 21 – Hotel del Campo

Artista: Giuseppe Stampone (incontro con artista alle 19). Workshop Art Thinking dalle 10 alle 12. Art Walking: partenza dall'Hotel del Campo il 24 febbraio alle ore 10.

16 Marzo 2019 dalle 11 alle 21 – Sextantio Le Grotte della Civita

Artista: Georgina Starr (incontro con l'artista alle 19)

20 Aprile 2019 dalle 11 alle 21 – Casa Diva –

Artista: Salvatore Arancio (incontro con l'artista alle 12, alle ore 19 performance su Murgia Timone)

 

Saranno inoltre visitabili gli interventi di Alfredo Pirri (Corte San Pietro), Dario Carmentano (Le Dimore dell'Idris), Filippo Riniolo (Locanda di S. Martino).

Siete tutti invitati a interagire con le opere. Ogni giorno.

Tutti gli appuntamenti per i programmi Art Thinking e Art Walking saranno comunicati sul sito web della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e sui social network dell'evento.

 

Web: https://www.matera-basilicata2019.it/, www.arteprima.org

Facebook: https://www.facebook.com/materaalberga/

Hashtag: #materaalberga #matera2019 #openfuture

Responsabile della Comunicazione:

Santa Nastro - +39 3928928522 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

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“Lezioni di storia” è un format di successo per le Edizioni Laterza. Giunto alla terza edizione, continua a riempire il Petruzzelli di Bari, un teatro di 1200 posti. Non poteva mancare all’appuntamento con Matera 2019, un’iniziativa in totale sintonia con lo spirito della capitale europea della cultura: guardare al passato con lo sguardo teso al futuro.
A farsi carico del debutto un fuoriclasse della divulgazione: lo storico medievalista Alessandro Barbero. Uno che quando si è cimentato con il romanzo storico, al primo colpo, ha vinto il premio Strega. Sabato mattina, alla Casa Cava, ha raccontato la nascita dell’Europa, o meglio degli Europei, scandita tra due battaglie, la disfatta di Adrianopoli e il trionfo di Poitiers. Una lezione civile che le successive domande del pubblico in sala e sul web hanno vieppiù ancorato ai temi caldi del presente. E sì: perché nonostante l’infaticabile impegno dei volontari ad attrezzare ogni locale dell’auditorium come sala d’ascolto, i posti assicurati non sono stati sufficienti alla richiesta di partecipazione. E lo staff della Fondazione Matera Basilicata si è ingegnato per garantirla: con lo streaming dal canale Youtube dedicato alla capitale europea della cultura e la diretta televisiva trasmessa in due locali del centro di Matera, il bar Ridola e il Burbaca, ben affollati all’ora dell’aperitivo in una radiosa mattina di sole. E’ stato possibile così superare i mille spettatori.
“Abbiamo scelto – ha commentato Paolo Verri direttore della Fondazione – di sperimentare nuove modalità di accesso e di fruizione. Dopo il passaporto, che al costo del biglietto di una grande mostra assicura l’ingresso a tutti gli eventi in cartellone, vogliamo provare a diffondere i contenuti prodotti anche fuori dai luoghi fisici dove sono realizzati, proiettando Matera sulla dimensione di scala che vale, senza soluzione di continuità tra reale e virtuale”.

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Caffè Saicaf e Calia Italia. Official Carrier Trenitalia e FCA. Media partner Euronews

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Il 13 febbraio, alle ore 11.30, alla Casa Cava, verranno presentate le attività organizzate dalla Fondazione Matera Basilicata 2019. In programma anche l’istituzione di una biblioteca della cultura sportiva.

Verrà presentato il 13 febbraio, alle ore 11.30, alla Casa Cava, il ricco programma di attività sportive messo in campo dalla Fondazione Matera Basilicata 2019. Fra le principali iniziative previste: la istituzione di una biblioteca della cultura sportiva con la presentazione della riedizione del libro di Luciano Aprile “Dove non arrivano i treni arrivò la serie B”; la istituzione di una Hall of fame della cultura sportiva; la organizzazione di tornei locali e nazionali di calcio, basket, tennis e gare di ciclismo declinati non solo attraverso competizioni, ma anche attraverso momenti educativi e social in collaborazione con il manifesto di Parole O-Stili; momenti dedicati alla pratica sportiva al femminile dedicati alle “Ragazze vincenti”, partendo dalle campionesse della storica Pvf. E tanto altro ancora lungo un periodo che nella prima fase durerà sei mesi.

Alla conferenza stampa interverranno il presidente e il direttore generale della Fondazione Matera – Basilicata 2019, Salvatore Adduce e Paolo Verri, Giuseppe Tragni, vicesindaco e assessore comunale allo Sport, Luca Corsolini, referente per le attività sportive promosse dalla Fondazione, Leopoldo Desiderio, presidente Coni Basilicata.

Nel pomeriggio inizierà la raccolta dei 2019 libri per la Biblioteca della cultura sportiva. Roberto Mugavero presenterà il libro “Fausto Coppi la grandezza del mito”. Fra i primi libri in biblioteca anche “Storia d'Italia ai tempi del pallone: dal Grande Torino a Cristiano Ronaldo” che nello stesso pomeriggio verrà presentato da Darwin Pastorin. Infine, sempre il 13 pomeriggio alla Casa Cava verrà accolto nella Biblioteca della Cultura Sportiva il libro “Dove non arrivano i treni arrivò la Serie B” di Luciano Aprile, ex calciatore del Matera Calcio. Sarà presente l'editore e non l’autore che verrà più avanti a Matera.

Gli sponsor ufficiali della Fondazione Matera Basilicata2019 sono: Tim, Main Partner; Intesa San Paolo, Gold Partner; Enel, Silver Partner; Di Leo, School Partner; Amaro Lucano, Essential Partner; Bawer, Bronze Partner. I fornitori ufficiali sono Caffè Saicaf e Calia Italia; Official Carrier, Trenitalia e FCA; Media partner, Euronews.

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C'è voluta tutta la determinazione di Paride Leporace per concludere la lezione di cinema, l'evento che ha aperto il programma di Future Digs con uno show a tutto campo di Tatti Sanguineti, che avrebbe volentieri voluto tenere la scena ancora per ore.

Il vulcanico autore e storico del cinema ha deciso di invertire il programma. Mentre ancora gli ultimi spettatori entravano nella sala già piena per assistere al dibattito su "Andreotti e il cinema: i modelli produttivi nella prospettiva europea", ha "chiamato" l'inizio della proiezione del suo film "Giulio Andreotti. La politica del cinema", che avrebbe dovuto concludere la serata. Uno dei due DVD prodotti di sintesi per una mastodontica impresa intellettuale: cinquanta ore di intervista al Divo della politica italiana sul suo ruolo di protagonista nella storia del cinema del dopoguerra. Un'opera fondamentale che copre un clamoroso "buco" degli studiosi del leader democristiano: il suo ruolo, da sottosegretario del primo governo centrista di De Gasperi, come segretario della commissione censura e responsabile delle politiche governative sul cinema.

Un luogo di scontro politico e industriale fondamentale ma anche uno spazio privilegiato per la conquista dell'egemonia culturale. Le cinquemila sale cinematografiche parrocchiali sono state, infatti, un avamposto per le legioni bianche decise a contrastare l'avanzata dei comunisti. Andreotti ha avuto da subito ben chiara la potenza dello strumento e ha fatto ampio uso della delega totale che gli aveva affidato il vecchio De Gasperi, fermo all'idea che la "lanterna magica" fosse comunque un ordigno un po' luciferino.

E così Andreotti fa ripartire da subito la macchina produttiva di Cinecittà, velocizzando i lavori per la costruzione delle case popolari destinate ai profughi che occupano ancora i principali teatri di posa, resuscita in poche settimane il Festival del cinema di Venezia, prende possesso della Commissione Censura. I rilievi vergati di suo pugno si spingono a entrare nel merito delle opere, dettando nel dettaglio le correzioni per renderle ammissibili. Il giovane sottosegretario ha piglio decisionista e non guarda in faccia a nessuno: quando si rende conto che un documentario pacifista di Gedda è una "polpetta avvelenata" contro la svolta atlantista di De Gasperi, non esita a proibirlo mettendosi contro il potentissimo leader dei Comitati Civici.

Il documentario ricostruisce sei anni di attività: dalla legge per il cinema che favorisce le produzioni nazionali fissando per gli esercenti un minimo di giornate obbligatorie per i film italiani ai più clamorosi episodi di censura (qualche film di Totò ma soprattutto Umberto D. di de Sica). E il vecchio leader difende tutte le scelte: dalla resistenza alla colonizzazione americana alla lotta all'oscenità ("un concetto formulato dai Costituenti", sottolinea nell'intervista) ma anche nell'opposizione a un capolavoro che gettava discredito sul buon nome della patria. Una determinazione espressa anche in altre occasioni: il film inglese sulle Olimpiadi di Londra per essere autorizzato dovette inserire dieci minuti in più dedicati ai successi italiani. Per Andreotti la responsabilità dello scontro su Umberto D. era tutta nella furbizia dei produttori, che avevano mandato un copione in cui i pensionati protestavano per l'aumento della tassa sui cani e non per la fame che pativano. "Se avessi voluto bloccare il film – sottolinea con la consueta malizia il vecchio leader – sarebbe bastato chiedere alla BNL di negare gli anticipi sulla produzione" .

La conversazione tra Leporace, Sanguineti e Bruno Gambarotta ha offerto al pubblico, ancora numeroso nonostante la tardissima ora, retroscena intriganti: dalla stizza di Andreotti per la caricatura del "compagnuccio della parrocchietta", una macchietta anticlericale di Sordi che aveva rimosso dalla memoria, alla convergente ostilità americana e vaticana contro il ciclo di film su don Camillo e Peppone. La discussione raddrizza il tiro del documentario, che privilegia i temi della censura, mettendo a fuoco sia gli aspetti della macchina produttiva sia della battaglia culturale. E Sanguineti trova il modo di difendere Andreotti dall'accusa più infamante: "come può aver baciato un mafioso un omofobo che faceva fatica finanche a stringere una mano?".

"Comincia bene Future Digs" ha commentato in margine all'incontro Paolo Verri. Per il direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 "questa lezione di cinema dimostra che si può tenere assieme profondità e leggerezza. La sala gremita fino a tarda ora conferma che c'è un pubblico attento ai grandi temi della storia, della cultura, della partecipazione. Continueremo su questa strada con i prossimi appuntamenti di Future digs approfondendo temi come la democrazia, le migrazioni e l'evoluzione del pensiero".

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The cultural projects contained in the “Ancient Future” section allow for a careful reflection on the millennia-long relationship of humanity with space and the stars. By retracing the steps of Pythagoras, one of the region’s most illustrious residents , it explores the ancient universal beauty of mathematics. At the same time, the infinite possibilities of dialogue between man and nature will be analysed, through concerts and visits to spiritual places - such as rock-hewn churches - or places of cosmological interest - such as the Space Geodesy Centre- . Very old practices and new life models will be put on trial, hypothesizing new development models for the coming decades.

As in many other European cities, Matera’s relationship with modernity is conflicting. Twenty-five years after the inclusion of the “Sassi”, once a “national shame”, in the UNESCO World Heritage list, the city is still trying to come to terms with its physical identity. The section of the program called “Continuity and Disruptions” represents an opportunity to develop a collective therapy and the possibility to face not only the shame of the city itself but also its multiple forms at the European level. These range from increasing social inequalities, to the resurgence of racism, the inability of many European countries to offer a future and hope to their youth and the drama of the exodus of desperate people fleeing the ongoing wars in Africa and Asia. Matera 2019 will be an opportunity to witness the beauty of the city, not only in theatres and museums, but also in the spaces we live in everyday.

The theme “Reflections and Connections” starts from the classic Latin motto, later adopted by Lorenzo de’ Medici, “Festina lente” (make haste slowly). We must rediscover the value of time and slowness, distance ourselves from the hegemony of the immediate present and take a step back from the accelerated pace that marks life in the 21 st Century. The cultural program also intends to prove that art, science and widespread practice of cultural citizenship can represent, throughout Europe, the catalysing elements of a new, revolutionary model of community rooted in the “practice of daily life”. The physical environment of Matera encourages us to rethink things “ab initio” and to consider crucial questions and fundamental values.

Starting from the irrepressible utopian tension in the history of Matera, the theme “Utopias and Dystopias” intends to test new innovative schemes that represent a challenge to preconceptions about the cities of the South including that tourism is the only way to achieve economic stability, technology is the only model of mediation possible for relationships, industrial monoculture is the only opportunity for development and that food and wine are the main identifiers of a territory. There is a need for a profound change of mentality, which goes beyond fatalistic attitudes, amoral familism, and the opacity of information and management of public affairs, which have often hindered the renewal of Southern Italy. Through a series of urban and rural games and sports, Matera will be transformed into a terrain on which we can imagine possible alternatives to the realities that we take for granted.

The “Roots and Routes” section precisely explores the extraordinary possibilities of the mobility culture that unites Europe. The instinct for movement is rooted in the daily life of Matera, ever since the tradition of “transhumance”, which every year sees the herds of cattle move across the Murgia plateau. Mobility is the lifeblood of the region: from Magna Graecia to Rome, or from the age of the Byzantines and Longobards, Arabs, Swabians or Angevins, Basilicata has always been a place of meeting and convergence. Recently, like many other rural regions of Europe, Matera has had to face devastating migratory diasporas, to then see the recent beginning of a return of a generation of young people, attracted by the values rooted in southern Italian culture.