Matera 2019

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Matera, 19 ottobre 2019 - Dal 23 al 27 ottobre si terrà a Matera Capitale Europea della Cultura 2019 la prima edizione del Mestiere Cinema Festival, nato dalla collaborazione fra le due ECOC 2019, Matera e Plovdiv, organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 in collaborazione con l'Istituto Bulgaro di Cultura.

Mestiere Cinema Festival, da un'idea della regista bulgara Milena Kaneva, punta a restituire spessore alle professionalità che sono coinvolte nella creazione dei Film e che contribuiscono alla nascita dei grandi capolavori della storia del Cinema.

 

C'è una coralità di professioni e di mestieri dietro "la macchina da presa": montatori, costumisti, set designer, truccatori, si tratta di un processo complesso fatto di ingranaggi delicati. E 'questo che chiamiamo "Il Mestiere del Cinema". Ed il "mestiere" che sarà raccontato nell'edizione 2019 del Festival è quello della Composizione musicale di SoundTrack e colonne sonore.

 

Scrivere musica per il cinema significa lavorare sul doppio binario della valorizzazione dell'opera cinematografica, elaborando un progetto musicale che sia ad un tempo autonomo ed empatico rispetto alle immagini che accompagna. Il Festival fa parte di "Plotera Weeks, Plovdiv and Matera together for an Open Future", il programma culturale congiunto fra Matera e Plovdiv, le due capitali europee della cultura per il 2019.

 

Mestiere Cinema Festival porterà a Matera una rassegna di film bulgari, selezionati dalla curatrice del Festival, la regista Milena Kaneva, che ha voluto sceglierli nella produzione cinematografica dal 2000 in poi, per raccontare la rinascita della cinematografia bulgara nell'ultimo decennio, e di cui saranno presenti registi e autori delle musiche. Il programma delle proiezioni consta di sette lungometraggi, fra anteprime e film premiati presso prestigiosi festival internazionali. Mestiere Cinema Festival ospiterà l'anteprima italiana del film "The Reunion – Ritorno a Plovdiv" del 2019, regia Nicky Iliev, che sarà proiettato il 24 ottobre, e si tratta di una co-produzione della Fondazione Plovdiv 2019. Fra le altre proiezioni, si segnala "Ága" del 2018, regia Milko Lazarov, proiettato in chiusura del Festival del Cinema di Berlino 2018 e candidato dalla Bulgaria per la corsa agli Oscar del 2020; "Una Foto con Yuki" del 2019, regia Luchezar Avramov, con musiche del pluripremiato compositore bulgario Stefan Dimitrov. Il Festival darà spazio anche ai documentari: "Sempre Libera", che racconta la straordinaria carriera del celebre soprano Sonya Yoncheva, "Amando Carmen" con Alexandrina Pendachanska - un'altra star della lirica dalla Bulgaria, e "Boris Christoff - La Voce che Prega Dio per la Bulgaria" che svela la vita intima di uno dei più grandi bassi del secolo scorso. Si è scelto di dedicare questa "rassegna di documentari" ai cantanti, perché a loro è toccato il ruolo di grandi "ambasciatori" della cultura bulgara in Italia, e quest'anno si celebrano anche i 140 anni di relazioni diplomatiche fra Italia e Bulgaria.

 

I luoghi del Festival: Casa Cava – Cinema Il Piccolo – Palestra di Area8 - seguirà Programma dettagliato

 

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E’ cominciato ieri, proprio nel quinto anniversario dalla proclamazione di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019, il progetto “19 scuole per 19 archivi”, dedicato ai ragazzi delle classi III, IV e V delle scuole secondarie di II° grado della Basilicata, chiamati a rielaborare artisticamente un archivio o una collezione, in collaborazione con il progetto pilastro di Matera 2019 dedicato agli archivi, I-DEA.

I ragazzi saranno coinvolti in alcuni laboratori fino al 14 novembre a Cava Paradiso, durante i quali avranno la possibilità di attingere a materiali di archivi e collezioni, reinterpretandoli attraverso tre strumenti molto vicini alla loro sensibilità: illustrazione e fumetto, scrittura creativa, video arte.

A guidare i ragazzi nei tre laboratori saranno alcuni formatori d’eccezione: l’illustratore fumettista Giulio Giordano, fondatore della scuola di fumetto e illustrazione Redhouse Lab; il narratore Gianluca Caporaso, tra i fondatori del collettivo artistico La luna al guinzaglio, ideatore del festival La città delle infanzie; l’attrice Isabelle Montoya, autrice di cortometraggi in Germania, Quebec, Argentina, Francia, promotrice di numerosi progetti di cinema e teatro tra l' Italia e la Francia; la fotografa, regista e visual artist iraniana Kiana Tajammol, che ha all’attivo collaborazioni con diversi musicisti europei e live performance in festival e centri artistici a Milano; Gianni Palumbo, Ispettore Onorario per gli Archivi del MIBACT.

Ad ogni partecipante viene fra l’altro richiesto di portare un oggetto (fotografie, suppellettili, utensili, giocattoli…) appartenuto alla generazione dei propri nonni: questo diventerà il punto di partenza per generare la propria narrazione, il proprio personale archivio, da integrare con i ricordi collettivi. E per riflettere sui cambiamenti della memoria collettiva.

Al termine degli incontri, gli elaborati realizzati comporranno parte integrante di una installazione che sarà aperta al pubblico nella cornice del Festival dell’Open Culture, tra il 10 e il 20 dicembre 2019.

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Cinque anni fa, alle ore 17:00, il Ministro Dario Franceschini, nella sala Spadolini del Ministero dei beni culturali, a seguito della valutazione della giuria di esperti internazionali, proclamò Matera capitale europea della cultura 2019. Per ricordare questo avvenimento, il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, e il direttore generale Paolo Verri, invitano i cittadini, le associazioni culturali e le istituzioni a venire in Piazza Vittorio Veneto alle ore 17:00 per una foto ricordo di questo importante avvenimento. Nella circostanza verrà istallato un maxi schermo su cui sarà proiettato il video della proclamazione e la successiva esplosione di gioia di avvenuta in una gremita Piazza San Giovanni che aspettava trepidante il verdetto di quel 17 ottobre.

Lo schermo resterà attivo anche nei giorni di venerdì, sabato e domenica per proiettare, insieme al video della proclamazione, anche il racconto tematico dei principali eventi che si sono svolti nel corso dell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura. Domenica mattina, a partire dalle ore 10:00, verrà trasmessa in diretta la cerimonia di presentazione, in anteprima nazionale, del Padiglione Italia ad Expo Dubai 2020, per consentire a cittadini e visitatori di seguire questa manifestazione che vede ancora una volta Matera 2019 protagonista.

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“Together" ("Insieme") è lo slogan con cui la città bulgara di Plovdiv ha vinto il titolo di capitale europea della cultura, ma anche il titolo del primo dossier di candidatura di Matera. Insieme le due città hanno avviato e attraversato il loro percorso verso il 2019 attivando scambi di artisti, cittadini e volontari e realizzando presentazioni congiunte con la platea internazionale. Per il 2019 sono state attivate diverse collaborazioni a partire dalle cerimonie di inaugurazione, con la partecipazione dell'orchestra D'Ambrosio di Montescaglioso sul palco di Plovdiv il 12 gennaio e la Maritza Brass Band nella città dei Sassi il 19 gennaio.

Fra ottobre e novembre, le due città svilupperanno un programma congiunto di attività denominato "Plotera weeks - Plovdiv and Matera together for an Open Future", che si articola in tre iniziative, realizzate grazie all’incontro delle rispettive culture: la mostra fotografica sull’alfabeto cirillico “Delle lettere tra Plovdiv e Matera” a Matera dal 21 al 31 Ottobre (lun-gio 9:00-18:30, ven 9:00-14:00) presso la Biblioteca T. Stigliani, già allestita a settembre a Plovdiv; il “Mestiere Cinema Festival” dedicato al cinema bulgaro e alla composizione musicale per il cinema dal 23 al 27 Ottobre a Matera (Casa Cava, Cinema Piccolo, Palestra Area8); il “Fusion Urban Games Festival” dal 31 Ottobre al 2 novembre a Matera (Piazza San Francesco e Casino Padula) e dall’8 all’11 novembre a Plovdiv.

Il FUSION Urban Games Festival, è un grande festival di giochi urbani con l’obiettivo di valorizzare i territori delle due Capitali europee della cultura tramite la riscoperta e riappropriazione del patrimonio culturale materiale ed immateriale e la sperimentazione di nuovi modelli, utili a far incontrare ed interagire cittadini permanenti e temporanei interessati alla partecipazione attiva alla vita civile. I partecipanti al festival esploreranno strade affollate e angoli dimenticati, parchi fioriti e giungle di cemento, ripide colline e misteriosi spazi sotterranei. L’iniziativa è frutto di una chiamata pubblica lanciata congiuntamente da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Fondazione Plovdiv 2019, rivolta a game designer provenienti da tutta Europa. I giochi selezionati provengono da Russia, Polonia, Bulgaria, Germania, Inghilterra, Slovenia, Romania.

Accesso con Passaporto per Matera 2019 e, per alcuni giochi, con prenotazione (aperte dal 22 ottobre). Programma: https://www.materaevents.it/progetti/87/fusion_-_urban_games_festival/1

Il “Mestiere Cinema Festival” organizzato in collaborazione con l’Istituto Bulgaro di Cultura da un’idea della regista bulgara Milena Kaneva, è stato creato per celebrare il cinema nella sua complessità attraverso la conoscenza delle varie professionalità che, contribuendo tutte insieme alla creazione dell’opera filmica, fanno emergere una magica interpretazione della realtà. La settima arte, la più giovane, che da poco ha compiuto 110 anni, ha una sua importante peculiarità: non è un’arte solitaria, come lo sono la musica, la pittura, la scultura. Non è soltanto un’arte interpretativa. E’ l’arte più aperta, la più sociale e «socievole» in assoluto, dal momento in cui nasce fino quello in cui viene vista e ascoltata collettivamente. Questa prima edizione pone l'accento sul mestiere della composizione musicale per il cinema ed è dedicato al cinema Bulgaro.

Accesso con Passaporto per Matera 2019. Programma: https://www.materaevents.it/progetti/85/mestiere_cinema_festival_-_giornate_del_cinema_bulgaro/1

La mostra “Delle lettere tra Plovdiv e Matera” è l’esito di un Open studio fotografico realizzato a maggio con i residenti delle due città, che si sono lasciati fotografare insieme a grandi lettere dell’alfabeto cirillico. Il progetto, ideato dalla fotografa bulgara Galia Yotova, a cura di Svetla Petkova, con la partecipazione dello scultore Sava Stoimenov, si basa sulla poco conosciuta storia del primo tipografo bulgaro, Jacov Kraykov, vissuto nel XVI secolo, diventato proprietario intorno al 1564 di una delle più grandi stamperie di Venezia dove stampò quattro libri in cirillico. Il materiale fotografico raccolto durante l’Open studio viene presentato in mostra insieme a fotografie, un fotolibro e le lettere utilizzate per la sessione fotografica. La mostra è prodotta dalla Fondazione Plovdiv 2019. Dettagli: https://www.materaevents.it/events/view/fotografia/4326/delle_lettere_fra_plovdiv_e_matera

Altra attività realizzata in maniera congiunta tra le due città è infine la mostra European Eyes on Japan, organizzata in collaborazione con EU-Japan Fest tra luglio e agosto a Matera e dal 21 ottobre al 27 novembre a Plovdiv. Il progetto ha consentito a un fotografo italiano e uno bulgaro di essere ospitati in Giappone per una residenza artistica finalizzata a proporre uno "sguardo europeo" sulle zone rurali e marginali del Sol Levante, mostrando al pubblico occidentale le realtà poco conosciute del Giappone contemporaneo.

 

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La compagnia inglese, fra le più importanti al mondo, presenterà uno spettacolo di danza inclusiva in tre atti

Si riapre il sipario sul progetto “Movimento Libero”, con uno spettacolo di danza inclusiva in tre atti. Matera 2019 farà tappa presso il centro commerciale il Circo, in via Sallustio. Protagonista sarà la StopGap Dance Company (Regno Unito), una tra le maggiori compagnie al mondo di danza contemporanea con un cast di artisti abili e con disabilità. Due gli spettacoli in programma sabato 19 ottobre: alle ore 18 e replica alle ore 21 (si accede con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione).

“Movimento libero” esplora la relazione tra l’arte e le diverse abilità con particolare attenzione al tema dell’accessibilità. Uno stimolo per ridisegnare un mondo più accessibile sia dal punto di vista fisico che artistico, considerando la diversità come un motore per la creatività.

Il progetto è co-prodotto da Fondazione Matera Basilicata 2019 e British Council, con il patrocinio del Comune di Matera, mentre i partner di progetto sono Oriente Occidente Dance Festival, IAC Centro Arti Integrate.

Lo spettacolo “Artificial Things” di Lucy Bennett, capolavoro del 2014 della compagnia inglese StopGap, viene ripreso appositamente per Matera e presentato in una nuova versione in cui la parte danzata dialoga con la seconda parte in film a opera della regista Sophie Finnes. Lo spazio della scena, all’interno della sala intitolata a Pierpaolo Pasolini, e l'abbigliamento richiamano l'estetica degli anni '50, ed evocano un pò di malinconia postbellica. Un motivo ricorrente nella coreografia è il dialogo (o la sua mancanza). Attraverso la delicata interazione dei danzatori (nei duetti e nei quartetti), si sviluppano gradualmente intimità e connessione fino a quando persone disabili e non disabili e una sedia a rotelle rotta diventano un tutt'uno, l'unione interconnessa sul terreno. Cosa può succedere di questo insolito gruppo di non più estranei? Il finale suggerisce l'ottimismo, rivelando una profonda umanità.

Lo spettacolo sarà introdotto, all’esterno della sala Pasolini, dall’esito performativo del Laboratorio di danza inclusiva realizzato a Matera nel mese di luglio, e condotto dalla compagnia StopGap, con danzatori disabili e abili provenienti dalla Basilicata, dal resto d’Italia e da Plovdiv. A tale momento, che rappresenta il primo atto dello spettacolo, si accede liberamente fino ad esaurimento dei posti.

Stopgap crea coinvolgenti produzioni di danza per tournée nazionali e internazionali. Valorizza uno spirito pionieristico e si impegna a scoprire nuove forme di integrazione attraverso la danza: “La differenza è il nostro strumento e metodo”.

Le loro produzioni sono ideate dai ballerini e collaboratori della compagnia, che lavorano come un ensemble sotto la direzione artistica di Lucy Bennett: "Le nostre produzioni cercano di offrire una finestra su un mondo parallelo nel quale l'interdipendenza umana, la forza e la vulnerabilità si sviluppano con un realismo poetico".

In quanto compagnia guidata da coreografi, Stopgap è esperta di coreografia inclusiva e ha una vasta esperienza nel formare artisti disabili e non disabili a realizzare opere inclusive.

Il centro commerciale "Il Circo" è un uno spazio nella periferia della città, utilizzato in passato come aula consiliare, che verrà ripensato per essere attivato anche come luogo performativo. Open Design School curerà gli interventi sullo spazio attraverso azioni e dispositivi che ne migliorino l'accessibilità non solo fisica: si interverrà sul piano della leggibilità del sito attraverso un sistema di way-finding che consenta al pubblico di individuare gli spazi performativi, gli ingressi, i luoghi di sosta, ecc. La disposizione del pubblico sarà disegnata in modo da evitare l'individuazione di un'area isolata destinata alle carrozzine ma si proverà ad integrare diverse le modalità di fruizione dello spettacolo (seduti, in piedi, a terra, ecc.)

La riflessione sullo spazio a cura di Open Design School è frutto di un workshop intensivo, svoltosi tra primavera ed estate, insieme a Disordinary Architeture (http://disordinaryarchitecture.com/wp/) esplorando nuove modalità di "esperienza dell'ambiente costruito" attraverso il design e la consapevolezza della disabilità per giungere a soluzioni pratiche.

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Continuano gli appuntamenti del programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 all’interno dello Spazio dell’Angelo, un luogo ipogeo dei Sassi di Matera.

Dal 18 al 20 ottobre lo spazio accoglierà dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 19:00 il laboratorio di arte contemporanea con le artiste Annamaria Muscaridola e Virginia Sartori per la creazione di “alLone*”, un'installazione artistica partecipata, nella quale "il concetto di identità viene meno per essere sostituito da quello di multividuo, ossia una moltiplicazione di "ii" che fluttuano in un continuum spazio-temporale" così come teorizzato dall’antropologo Massimo Canevacci.

Ogni partecipante al laboratorio artistico, che sarà presentato il 18 ottobre alle ore 17:00, potrà lasciare una traccia concreta di sè e del proprio passaggio attraverso l'impronta digitale, oggetto univoco e irripetibile della propria identità che sarà connessa ad un profilo immaginario e di fantasia composto in relazione con le due artiste.

Obiettivo del lavoro artistico è quello di raccogliere queste identità metafisiche lasciando che le persone giochino con esse in modo da reinventarsi. In questo processo potranno depositare nuovi sé, sovrapponendo e accavallando la propria identità riconcepita con quella degli altri, per creare così una costellazione antropologica di esistenze in convergenza.

L’istallazione resterà sarà visitabile dal 21 al 27 ottobre negli stessi orari del laboratorio.

Al laboratorio e alla mostra si accede con Passaporto per Matera 2019. Il laboratorio è consigliato per un pubblico adulto.

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Annamaria Muscaridola è un’artista multidisciplinare. Lavora principalmente nell'ambito delle installazioni site specific, performance artistiche e urban art, spaziando dalla street art alla rigenerazione urbana. Si interessa con particolare dedizione a tutte le "circostanze" artistiche in grado di creare relazioni, organizzando laboratori di arte contemporanea e arte terapia in Italia e in Spagna e festival di rigenerazione urbana nel territorio Trentino. Specializzata in Decorazione per l'Ambiente presso la Facoltà di Belle Arti di Bologna, e la Facultat de Bellas Artes di Barcellona ha esposto i suoi lavori a Marradi, Trento, Barcellona e Bristol; ha esposto inoltre nel circuito Arte Fiera OFF di Bologna e partecipato alla performance artistica dell'artista Stefano Scheda.

Virginia Sartori è un’artista multidisciplinare e concettuale, nonchè Presidente di Alchemica, associazione culturale attiva sul territorio di Trento. Espone in Italia, Spagna, Germania con l'obiettivo di costruire una realtà artistica viva e contemporanea nella sua città di origine, in Trentino. La sua formazione comprende un Master in Arti Terapie, un biennio specialistico di Scultura, una triennale in Decorazione per l'Ambiente, presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, un Erasmus presso l'Accademia di Bellas Artes dell'Università Complutense Madrid. Ha partecipato a molti festival d`arte contemporanea, progetti di rigenerazione urbana, street art e progetti curatoriali in Italia e Spagna. Ha realizzato performance in collaborazione con Stefano Scheda a Bologna e Firenze (2012; 2011) e la sua performance "Ave Maria" ha vinto il bando "Open" di Spettacolo Aperto a Pergine nell`anno 2015. Attualmente si occupa di arti performative, scultura e installazioni artistiche.

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Presso Cava Paradiso, il 18 ottobre, un altro originale percorso espositivo dedicato agli archivi. Protagonisti due artisti di fama internazionale come Navine G. Khan - Dossos e James Bridle che hanno voluto accendere i riflettori sul Paese della Cuccagna

Inaugurazione: 18 ottobre ore 18, Cava Paradiso

 

Quarto appuntamento per I-DEA, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sul tema dell'archivio. Questa volta, con la mostra The Land of Cockaigne/ Il Paese della Cuccagna, i curatori saranno Navine G. Khan-Dossos e James Bridle. Il progetto, che inaugura il 18 ottobre alle 18 presso Cava Paradiso mette insieme storie ed oggetti provenienti dal ricchissimo patrimonio della Basilicata che testimoniano la vivacità e la grande quantità di leggende, storie di finzione e personaggi fantastici che popolano questo territorio - e che ancora oggi interagiscono con le nostre vite-. Dagli strumenti musicali costruiti con legno d'alberi e pelli, ai green screen dei set cinematografici: tutto ciò promette altre realtà e attende la nostra meraviglia e la nostra cura.

 

Per i curatori Il Paese di Cuccagna rappresenta infatti una realtà alternativa, già a portata di mano. Si intravede nelle profondità delle grotte; luccica tra i festeggiamenti ubriachi della festa; brilla nei riflessi laser della luna; esplode in primavera. È lì nelle feste del Maggio di Accettura e della Madonna del Carmine, nonché nei souvenir dei turisti come nei set di Hollywood. I curatori hanno quindi riunito piante antiche e falsi contemporanei, documentari prebellici e moderni successi, cornamuse e satelliti, scienza e rituali, con l'intento di mostrare i molteplici modi in cui la ricchezza del presente immette nuova vita nel passato.

 

Spiegano nel testo introduttivo alla mostra: "Nella letteratura medievale, il Paese di Cuccagna è un luogo mitico di opulenza, una realtà alternativa in cui le asperità della vita hanno lasciato il posto alla sovrabbondanza e all'eccesso. Le pietre danno frutti, il vino sgorga dalle sorgenti, e uccelli e animali saltellano intonando canzoni.

Ma dove si trova Cuccagna oggi? Noi crediamo che Cuccagna non sia un luogo lontano, remoto e difficile da raggiungere, come i paradisi evocati dalle utopie politiche o dalle religioni. Al contrario, Cuccagna è a portata di mano, parallelo rispetto alla realtà quotidiana, immediatamente accessibile a chi abbia occhi per vedere e orecchie per intendere. Certo, è sempre un luogo di eccesso e di abbondanza; ma è anche un luogo di lotta e di incertezza, abitato da esseri spettrali e da intelligenze aliene".

La mostra coinvolge i seguenti archivi: Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Archivio di, Etnomusicologia, Agenzia Spaziale Italiana, Centro di Geodesia Spaziale Giuseppe Colombo, Archivio Domenico Notarangelo, Archivio Luchino Visconti, Fondazione Gramsci, Archivio di Stato Matera, Collezione privata Alberico Larato, Collezione Privata Gianfranco Lionetti, Collezione privata Nicola Scaldaferri, Consorzio di Bonifica della Basilicata, e-GEOS, Fondazione Cineteca di Bologna NASA, Volontari della Parrocchia B.V.M. del Carmelo, Wikimedia commons, Titanus Film. Inoltre, è stata realizzata appositamente per la mostra una fontana con una scultura di cucù disegnata e creata da Francesco Mitarotonda.

 

Fino al 17 ottobre i curatori e Matera 2019 invitano infine il pubblico di tutte le età a partecipare ai laboratori aperti di cartapesta coordinati dal maestro Raffaele Pentasuglia, per realizzare un manufatto che sarà poi parte integrante della mostra I-DEA. Questi momenti si inseriscono perfettamente nell'ambito di un progetto sempre più partecipativo che ha visto i cittadini e i cittadini temporanei, ad esempio, protagonisti della tappa a cura di Virgilio Sieni. Con Navine G.Khan-Dossos e James Bridle chi aderirà realizzerà una moltitudine di piante e frutti in cartapesta che saranno poi appesi alle colonne provenienti dal set del film Ben-Hur, parte della mostra, nell'hangar di Cava Paradiso ed entreranno a far parte dell'allestimento. Al termine della mostra i partecipanti potranno portare a casa il pezzo realizzato (per partecipare This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. con oggetto iscrizione lab cartapesta; accesso con passaporto Matera 2019).

 

L'allestimento della mostra è a cura di Elisa Giuliano, Martha Schwindling e Antonio Elettrico per Open Design School.

 

Navine G. Khan-Dossos è un'artista che lavora tra Londra e Atene. Si interessa di orientalismo nell'epoca digitale, geometria come informazione e decorazione e Aniconismo nella cultura contemporanea. Ha esposto al SALT di Istanbul, al Van Abbenmuseum di Eindhoven, al Benaki Museum di Atene, tra gli altri.

 

James Bridle è uno scrittore e un artista che lavora tra nuove tecnologie e a cavallo tra più discipline. "New Dark Age", il suo libro su tecnologia, politica e società, è stato pubblicato da Verso nel 2018 e uscirà in italiano con Nero nel 2019. Ha pubblicato articoli su Wired, the Atlantic, the New Statesman, the Guardian e the Observer.

 

I-Dea e Open Design School e sono i due progetti pilastro di Matera Capitale Europea della cultura 2019 a cura di Joseph Grima, sotto la supervisione di Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e relazioni della Fondazione, e con il project management di Rita Orlando.

 

I-DEA, a cura di Joseph Grima e Chiara Siravo, curatrice associata, esplora gli archivi e le collezioni della Basilicata da un punto di vista artistico. Artisti e designer, la cui pratica trova i fondamenti nella ricerca, sono stati invitati a curare mostre consecutive utilizzando gli archivi come punto di partenza. Lavorando con una serie di materiali e documenti apparentemente sconnessi tra loro, gli artisti sono invitati ad immergersi negli archivi trasmettendo la loro interpretazione sotto forma di una mostra temporanea. Open Design School ha disegnato un sistema di allestimenti aperto, modulare e movibile che possa portare umiltà, dubbio, curiosità e uno spirito anti-didattico nella curatela di collezioni e materiali d'archivio. Oltre alle esposizioni permanenti, sono previsti workshop, performance, talk e altri momenti di approfondimento. Il primo a appuntamento è stato a cura del fotografo Mario Cresci, con la mostra Le Due Culture. Artefatti e Archivi (22 marzo – 7 giugno 2019), il secondo con Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation a cura dei duo di designer Studio formafantasma (8 giugno – 11 settembre 2019). Il terzo è stato Thauma, Atlante del Gesto a cura di Virgilio Sieni (12 settembre – 7 ottobre). Ultimo appuntamento a cura di Pelin Tan & Liam Gillick.

 

 

 

I-DEA: Il Paese della Cuccagna

Opening (accesso senza Passaporto) 18 ottobre alle ore 18

 

Cava Paradiso – Contrada La Palomba

SS7 Matera, 75100

Accesso tramite Passaporto Matera 2019, acquistabile anche presso Cava Paradiso

 

 

Responsabile della Comunicazione:

Santa Nastro - +39 3928928522 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

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www.ideamatera.eu

www.matera-basilicata2019.it

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Seguendo la proposta del Mibact di allargare la sfera di influenza di Matera 2019 anche alle altre regioni del Sud coinvolgendole in maniera attiva, Matera Capitale Europea della Cultura 2019 ospita, nell’ambito del progetto Italia 2019, Diari Meridiani, l’iniziativa ideata dall’associazione Nish per riscoprire attraverso l’uso di nuovi linguaggi, alcuni aspetti identitari del territorio calabrese, mettendoli a tema e ragionando su di essi per coglierne prospettive future. Due giorni, venerdì 18 e sabato 19 ottobre, per raccontare attraverso il linguaggio del cinema e dei saperi perché «il futuro ha un cuore antico».

«Lo spunto – dice Erica Tuselli referente per il progetto di Nish - è arrivato nel marzo 2017, leggendo il dossier di candidatura con il quale Matera 2019 era riuscita a costruire una splendida realtà progettuale che ha permesso alla città lucana di diventare la prima capitale europea della cultura del sud-Italia; ci siamo chiesti se quella idea di sud non abbracciasse anche noi. Ciò per cui il progetto di Matera 2019 è stato premiato trova la sua forza nelle idee progettuali presentate che sì, partivano da elementi identitari del luogo, ma che soprattutto parlavano di e al futuro, per Matera e per il sud».

Diari Meridiani dunque è una ricerca identitaria delle eccellenze della tradizione calabre che hanno rappresentato un’innovazione di successo al tempo del loro esordio e che sono ora il segno di una propensione al rinnovamento incorporata nella storia del territorio. «Abbiamo scelto due elementi – continua Tuselli – di raccordo con due giovani registi Giuseppe Pascale e Giorgio Sergi, ed un giovane designer Francesco Barberio, coordinati dal direttore dell’Extramuseum Torino Pino Zappalà, il primo è quello della filiera del tonno nel distretto di Pizzo e Vibo Marina, che affonda le sue radici nei secoli passati e che ha un lascito importante nell’industria conserviera con aziende che competono oggi a livello internazionale coniugando tradizione, attenzione all’ecosistema e innovazione.

Il secondo elemento è quello delle tradizionali terrecotte di Gerocarne che racconteremo con un documentario inedito girato nei mesi scorsi tra le parole dei maestri vasai, i loro gesti uguali da secoli e che si tramandano di padre in figlio, i rumori del tornio e la propensione al futuro rappresentata dai nuovi mercati esteri interessati a queste produzioni e da designer e artisti che con le terrecotte immaginano nuovi componenti d’arredo. Ma in terra Lucana non potevano non pensare ad un doveroso omaggio a Luigi Di Gianni, Presidente della Lucana Film Commission, recentemente scomparso». Una scomparsa che ci induce a riflettere su questa straordinaria figura di documentarista e sulla grande eredità che lascia nel settore degli studi cinematografici sul mezzogiorno. Memorabili le sue testimonianze documentarie sull’Italia Meridionale che, unitamente all’opera di Vittorio de Seta restituiscono pagine di storia sociale e culturale di straordinaria profondità. Una generazione di giovani autori è cresciuta ispirandosi all’opera di questi maestri del cinema che hanno condotto indagini cinematografiche su territori sconosciuti nell’Italia degli anni ’50 riscoprendo la cultura popolare, il sentimento religioso. Cinema, fotografia e arte contemporanea si fondono nell’idea di rendere protagonista il Mezzogiorno come soggetto attivo di un processo di sviluppo culturale e sociale ancora non esauritosi.

Venerdì 18 ottobre a Matera presso il cinema Piccolo alle ore 20:00 (ingresso con Passaporto per Matera 2019), ci sarà un omaggio al cinema di Luigi Di Gianni con la proiezione di Magia Lucana, Donne Di Bagnara, Nascita e morte nel meridione, Tempo di raccolta, Frane in Lucania, Le ombre: tre giorni con Luigi di Gianni. Saranno presenti Eugenio Attanasio della Cineteca della Calabria, Maria Rosaria Donato, il documentarista Gianfranco Pannone, Armando Lo Prete, Sindaco di Cerzosimo e il documentarista Gianluca Donnarumma.

Sabato 19 ottobre dalle 17:00 alle 20:00 sarà invece possibile visitare presso gli Ipogei di Piazza San Francesco l’istallazione che racconterà i tonnaroti di Pizzo ed i maestri vasai di Gerocarne, grazie anche alla presenza di un artigiano che lavorerà al tornio a pedale per dare forma alle terrecotte. Ingresso gratuito.

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Nel suo quinto ed ultimo incontro, la Commissione di valutazione ha selezionato altri 6 progetti di comunità candidati alla Chiamata Pubblica lanciata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019:

 

“A Matera si giocava così, giochi di una volta, giochi di strada” (Associazione Pro Loco della città di Matera tra Storia Cultura e Tradizioni)
“Danze sacre, ritmi e residenze da sud” (ASD Capoeira São Salomão Roma)
“Dialetto tursitano, una risorsa” (Tursah)
“La "Questione Meridionale" e il Brigantaggio lucano: il divario tra Nord e Sud” (S.E.T.A.C in Europa)
“Ospita un artista: "Rotondella e la sua gente - People and Landscapes” (Le Vorie)
“Parco degli angeli di Serra Rifusa” (Associazione Comitato di Quartiere Serra Rifusa)
Questi nuovi progetti, sommati ai precedenti, arricchiscono e chiudono il gruppo con 40 progetti totali selezionati. Le iniziative proposte sono tutte consultabili sul calendario ufficiale Matera Events nella sezione Progetti di Comunità. Dei 40 progetti selezionati, 17 sono quelli già conclusi, mentre 23 sono ancora in corso e continueranno a svolgersi durante i mesi di ottobre, novembre e dicembre.

Il processo legato alla costruzione dei Progetti di Comunità ha dato vita ad una forte rete territoriale, con eventi organizzati non solo a Matera, ma in tanti altri comuni della Basilicata come Rotondella, Lauria, Potenza, Pisticci, Pietragalla, Montescaglioso, Borgo Taccone, Genzano di Lucania, Pietrapertosa, Policoro, Irsina, Montalbano Jonico, Vietri di Potenza, Calciano, San Paolo Albanese, San Costantino Albanese, Noepoli, Castel Lagopesole, Barile, Ferrandina e San Giorgio Lucano.

Grande è stata anche la varietà delle tematiche affrontate dai progetti, che hanno spaziato dall’arte urbana ai diritti umani, dal recupero di aree verdi allo sport, dalla salute mentale al ricamo, dal gioco alle letture teatrali fino al cinema in periferia. Variegata è anche la tipologia dei progettisti selezionati, che appartengono a generazioni diverse - con il gruppo più giovane con una media di 26 anni mentre i proponenti più anziani di 84 - e con storie professionali e personali molto disparate.

Tutti i progetti selezionati prendono parte ad un percorso collettivo coordinato dalla Fondazione insieme all’associazione CivicWise, rete internazionale di professionisti nell’ambito della progettazione civica e sociale. Grazie a questa collaborazione hanno avuto luogo molti incontri di condivisione di processi in corso e immaginazione di processi futuri, grazie ai quali i vari progettisti di comunità stanno capendo come utilizzare la logica di rete che è alla base di ognuna delle loro proposte per creare una progettualità condivisa che vada oltre il 2019.

L’elenco dei nuovi progetti selezionati con l’indicazione del contributo assegnato è disponibile sul sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it nella sezione “Amministrazione Trasparente/Provvedimenti/Avvisi Pubblici”.

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C’era anche una rappresentanza di Matera 2019 alla European Week of Regions and Cities in programma a Bruxelles dal 7 al 10 ottobre, durante la quale città e regioni mostrano la loro capacità di creare crescita e occupazione, attuare la politica di coesione dell'Unione europea e dimostrare l'importanza del livello locale e regionale per una buona governance europea.

L’esperienza di Matera come Capitale Europea della Cultura 2019 è stata presentata insieme a quella di Aarhus 2017 (Danimarca), Leeuwarden 2018 (Paesi Bassi), Galway 2020 (Irlanda) all’interno della sessione “Sviluppo regionale e cultura” finalizzata ad esaminare in che modo le opportunità associate al titolo ECoC possono fornire un modello eccezionale per l'utilizzo della cultura come strumento per stimolare l'innovazione e la crescita a lungo termine della società e come professionisti e responsabili politici possono lavorare più da vicino per mappare tutto ciò. La sessione, che ha visto una grande partecipazione di pubblico, è stata introdotta dalla Vicepresidente del Parlamento Europeo, Mairead McGuinness.

A rappresentare Matera 2019 è stata la Manager sviluppo e relazioni internazionali della Fondazione Matera Basilicata 2019, Rossella Tarantino, che nella sua presentazione ha illustrato i risultati conseguiti nel corso del 2019, sia in termini di contatti raggiunti attraverso la stampa e i social media, sia in termini di coinvolgimento del pubblico, dai cittadini permanenti a quelli temporanei. Un particolare focus è stato inoltre dedicato al processo di co-creazione fatto con la scena creativa locale, che ha consentito di mettere in piedi un programma culturale costituito in gran parte da produzioni originali, da far circuitare sia in Europa che fuori a partire dal 2020.

Nelle stesse giornate a Bruxelles è stato presentato il secondo “Cultural and Creative Cities Monitor” (link https://composite-indicators.jrc.ec.europa.eu/cultural-creative-cities-monitor/cultural-creative-cities ) realizzato dalla Commissione Europea per misurare la performance delle città in termini di creatività, cultura e impatto su crescita, occupazione e sviluppo sociale. Nell’anno in cui è Capitale Europea della Cultura, Matera si colloca al quinto posto nell'indice di vivacità culturale tra le città di medio-piccole dimensioni dopo Weimar, Tarku, Galway e Pula.

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Continuano per tutto il mese di ottobre le residenze e i progetti di Gardentopia, il progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sulla cultura del verde e la cittadinanza attiva ibridati dall'arte contemporanea: un'utopia green che trasforma i giardini in luoghi di comunità accessibili a tutta la cittadinanza, con il coinvolgimento di 18 artisti coordinati dalla curatrice Pelin Tan che lavorano e lavoreranno su 32 giardini di comunità diffusi in tutta la regione Basilicata. I primi progetti hanno coinvolto in workshop e performance artisti e collettivi come i Futurefarmers (USA), Errands (Grecia), Leone Contini (ITA), Rirkrit Tiravanija (Thailandia), Volumezero (ITA), Luigi Coppola (ITA), Jeanne Van Heeswiijk (Paesi Bassi), OrtiAlti (ITA), Anton Vidokle (RU), Martina Muzi (ITA) e meson ro (ITA).

Da oggi, 9 ottobre al 12 ottobre ritorna il gruppo Volumezero, questa volta in residenza a Montemilone. Lo studio si occupa principalmente di progettazione di parchi, giardini, terrazzi, installazioni effimere e spazi pubblici. La loro ricerca si basa sulla sostenibilità dei materiali locali che utilizzano in un processo di design partecipativo che coinvolge gli abitanti. A Montemilone lavoreranno con le scuole e i cittadini per trasformare il giardino in un nuovo spazio pubblico attrezzato, utilizzando superfici colorate e un gran numero di piante. Inaugurazione del giardino il giorno 13 Ottobre alle 17.

Dal domani, 10 ottobre al 15 ottobre arriva per Gardentopia l'artista Emily Jacir che sta lavorando sul patrimonio della comunità araba e il patrimonio lapideo nel villaggio di Pietrapertosa e sul patrimonio della cultura arbëreshe a Barile . Inoltre Emily Jacir studia l'eredità della pietra che è specifica per Pietrapertosa e la tradizione nell'uso delle pietre. L'archeologia del materiale locale proveniente dal paesaggio e il modo in cui viene trasformato in artefatti culturali creano un processo di definizione e progettazione del patrimonio.

Dall'11 al 13 ottobre a Maschito ci sono gli Atelier delle Verdure, gruppo fondato nel 2009 dagli architetti Marco Sessa, Barbara Boschiroli e Giulia Uva, Atelier delle Verdure è uno studio di architettura e paesaggio con sede a Milano. Per Gardentopia realizzano Il Parco della biodiversità in connessione con il comune di Maschito, l'habitat naturale e il paesaggio agricolo circostanti. Disegneranno con i cittadini strutture per giardini che potenzieranno e aumenteranno la varietà e la ricchezza della biodiversità locale. Inaugurazione del giardino il giorno 13 ottobre alle 17

Dal 21 al 24 torna a Cirigliano (performance finale il 27 settembre) Luigi Coppola, che sarà poi a Matera il 25 e il 26, nel Giardino di Casino Padula. Coppola è un artista, attivista e promotore di progetti nei campi dell'agroecologia, processi partecipativi e la gestione condivisa dei beni comuni. Attraverso le sue azioni attiva potenziali e immaginari collettivi, partendo dall'analisi di specifici contesti sociali, politici e culturali. Produce progetti nei campi dell'arte pubblica, performance, video e installazioni. È coattivatore del movimento legato alla Casa delle Agriculture di Castiglione d'Otranto (Lecce) con cui, oltre a partecipare alla direzione artistica del festival Notte Verde: Agriculture, utopie e comunità. È stato Direttore Artistico della Biennale di arte urbana di Bordeaux - Evento 2011, arte per una ri-evoluzione urbana insieme a Michelangelo Pistoletto e parte del gruppo Arte e Società alla Fontys School for Art di Tilburg (2008- 2009, NL).

Dal 21 al 28 ottobre, infine, arrivano Nomeda and Gediminas Urbonas. La loro pratica mette insieme in una visione funzionale arte e scienze. Ispirati da Leonardo da Vinci e dalle sue esplorazioni nel mondo degli automi, un vero e proprio prequel dell'intelligenza artificiale contemporanea, gli artisti hanno creato un progetto intitolato Leonardo's Brain, nel giardino di Vaglio. Stanno costruendo un archivio degli insetti, realizzando momenti di didattica con i bambini e workshop pubblici. Un giardino infatti non è solo fatto da piante, ma è un intero ecosistema che consiste in terra, insetti, e presenze non umane che il progetto Gardentopia è interessato ad approfondire, come parte dell'intero cosmo di ecologie.

Gardentopia
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 Inaugurazione: 18 ottobre ore 18, Cava Paradiso

 

Dal 7 ottobre i visitatori potranno seguire le fasi di transizione dal progetto Thauma, Atlante del Gesto, a cura di Virgilio Sieni alla nuova mostra, Il Paese della Cuccagna.

 

 

 

Quarto appuntamento per I-DEA, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sul tema dell'archivio. Questa volta, con la mostra The Land of Cockaigne/ Il Paese della Cuccagna, i curatori saranno Navine G. Khan-Dossos e James Bridle. Il progetto, che inaugura il 18 ottobre alle 18 presso Cava Paradiso mette insieme storie ed oggetti provenienti dal ricchissimo patrimonio della Basilicata che testimoniano la vivacità e la grande quantità di leggende, storie di finzione e personaggi fantastici che popolano questo territorio - e che ancora oggi interagiscono con le nostre vite-. Dagli strumenti musicali costruiti con legno d'alberi e pelli, ai green screen dei set cinematografici: tutto ciò promette altre realtà e attende la nostra meraviglia e la nostra cura.

 

Per i curatori Il Paese di Cuccagna rappresenta infatti una realtà alternativa, già a portata di mano. Si intravede nelle profondità delle grotte; luccica tra i festeggiamenti ubriachi della festa; brilla nei riflessi laser della luna; esplode in primavera. È lì nelle feste del Maggio di Accettura e della Madonna del Carmine, nonché nei souvenir dei turisti come nei set di Hollywood. I curatori hanno quindi riunito piante antiche e falsi contemporanei, documentari prebellici e moderni successi, cornamuse e satelliti, scienza e rituali, con l'intento di mostrare i molteplici modi in cui la ricchezza del presente immette nuova vita nel passato.

 

Navine G. Khan-Dossos è un'artista che lavora tra Londra e Atene. Si interessa di orientalismo nell'epoca digitale, geometria come informazione e decorazione e Aniconismo nella cultura contemporanea. Ha esposto al SALT di Istanbul, al Van Abbenmuseum di Eindhoven, al Benaki Museum di Atene, tra gli altri.

 

James Bridle è uno scrittore e un artista che lavora tra nuove tecnologie e a cavallo tra più discipline. "New Dark Age", il suo libro su tecnologia, politica e società, è stato pubblicato da Verso nel 2018 e uscirà in italiano con Nero nel 2019. Ha pubblicato articoli su Wired, the Atlantic, the New Statesman, the Guardian e the Observer.

 

Nel frattempo, dal 7 ottobre, lo spazio I-DEA è in transizione accompagnando i visitatori da Thauma: Atlante del Gesto curato da Virgilio Sieni a Il Paese di Cuccagna di Navine G. Khan-Dossos e James Bridle. Le strutture espositive di I-DEA verranno riposizionate e ri-assemblate in nuove modalità da Elisa Giuliano, Martha Schwindling e Antonio Elettrico per Open Design School in attesa dei materiali de Il Paese di Cuccagna, mentre quelli di Thauma saranno presentati in nuove forme man mano che i pannelli di immagini e oggetti vengono smontati e spostati nello spazio. I visitatori avranno l'opportunità di seguire una delle fasi più sperimentali del progetto durante la quale le idee e le azioni prenderanno forma simultaneamente. Durante questa transizione, alcuni materiali d'archivio selezionati da Sieni acquisiranno nuovi significati attraverso lo sguardo di Khan-Dossos e Bridle. Le due mostre, una nella sua fase finale e l'altra ancora in fase di preparazione, convergeranno insieme alle discipline che le informano: da una parte la coreografia e dall'altra la pittura, nuove tecnologie e lo studio di reti di informazione visibili e invisibili. La squadra curatoriale e di exhibition design sarà disponibile per raccontare ogni fase della transizione al visitatore.

 

Nello spazio di questa transizione, dal 9 fino al 17 ottobre, tutti i giorni dalle 17 alle 20, i curatori e Matera 2019 invitano il pubblico di tutte le età a partecipare ai laboratori aperti di cartapesta coordinati dal maestro Raffaele Pentasuglia, per realizzare un manufatto che sarà poi parte integrante della mostra I-DEA. Questi momenti si inseriscono perfettamente nell'ambito di un progetto sempre più partecipativo che ha visto i cittadini e i cittadini temporanei, ad esempio, protagonisti della tappa a cura di Virgilio Sieni. Con Navine G.Khan-Dossos e James Bridle chi aderirà realizzerà una moltitudine di piante e frutti in cartapesta che saranno poi appesi alle colonne provenienti dal set del film Ben-Hur, parte della mostra, nell'hangar di Cava Paradiso ed entreranno a far parte dell'allestimento. Al termine della mostra i partecipanti potranno portare a casa il pezzo realizzato (per partecipare This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. con oggetto iscrizione lab cartapesta; accesso con passaporto Matera 2019).

 

 

I-Dea e Open Design School e sono i due progetti pilastro di Matera Capitale Europea della cultura 2019 a cura di Joseph Grima, sotto la supervisione di Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e relazioni della Fondazione, e con il project management di Rita Orlando.

 

I-DEA, a cura di Joseph Grima e Chiara Siravo, curatrice associata, esplora gli archivi e le collezioni della Basilicata da un punto di vista artistico. Artisti e designer, la cui pratica trova i fondamenti nella ricerca, sono stati invitati a curare mostre consecutive utilizzando gli archivi come punto di partenza. Lavorando con una serie di materiali e documenti apparentemente sconnessi tra loro, gli artisti sono invitati ad immergersi negli archivi trasmettendo la loro interpretazione sotto forma di una mostra temporanea. Open Design School ha disegnato un sistema di allestimenti aperto, modulare e movibile che possa portare umiltà, dubbio, curiosità e uno spirito anti-didattico nella curatela di collezioni e materiali d'archivio. Oltre alle esposizioni permanenti, sono previsti workshop, performance, talk e altri momenti di approfondimento. Il primo a appuntamento è stato a cura del fotografo Mario Cresci, con la mostra Le Due Culture. Artefatti e Archivi (22 marzo – 7 giugno 2019), il secondo con Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation a cura dei duo di designer Studio formafantasma (8 giugno – 11 settembre 2019). Il terzo è stato Thauma, Atlante del Gesto a cura di Virgilio Sieni (12 settembre – 7 ottobre). Ultimo appuntamento a cura di Pelin Tan & Liam Gillick.

 

 

 

I-DEA: Il Paese della Cuccagna

Opening (accesso senza Passaporto) 18 ottobre alle ore 18

 

Cava Paradiso – Contrada La Palomba

SS7 Matera, 75100

Accesso tramite Passaporto Matera 2019, acquistabile anche presso Cava Paradiso

 

 

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www.ideamatera.eu

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Dal primo ottobre nuovo manager amministrativo. E’ Anna Piscinnè, già Responsabile del Servizio Finanziario del Comune di Tricarico.

Con il parere favorevole del collegio dei revisori dei conti e della commissione di controllo sulle fondazioni della Regione Basilicata il consiglio di amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019 ha approvato il bilancio consuntivo del 2018.

Per la parte relativa alle fonti istituzionali il bilancio si è chiuso in pareggio con entrate e spese pari a circa 9 milioni e 300 mila euro. Per la parte relativa alle attività commerciali il bilancio 2018 si è chiuso con un attivo di circa 83 mila euro derivante in parte dalle sponsorizzazioni, in parte da una quota della vendita dei passaporti iniziata a fine 2018, in parte derivante dal merchandising.

“Il 2018 – afferma il presidente del Cda, Salvatore Adduce – è stato un anno molto impegnativo a partire dalla cerimonia del “Meno uno” con cui abbiamo dato il via al countdown della cerimonia inaugurale, fino ad arrivare alle complessità incontrate per i lavori e l'installazione nella Cava del Sole. Per quest’ultimo intervento ricordo che i lavori sono iniziati in piena estate e che si sono conclusi in 126 giorni. Nel 2018 abbiamo raggiunto altri traguardi molto importanti come il graduale aumento del personale, necessario per gestire l’anno da capitale europea della cultura, o la predisposizione di tutte le attività propedeutiche alla realizzazione della cerimonia inaugurale e di tutto il programma culturale del 2019. Ricordo che sempre nel 2018 la Fondazione si è guadagnata il premio “Melina Mercouri” di un milione e mezzo di euro assegnato dalla Commissione europea per quelle città che realizzano un programma culturale coerente con quello scritto nel dossier di candidatura. Sempre nel 2018 grande attenzione è stata rivolta al processo di co-creazione che ha visto impegnate 27 associazioni culturali lucane e circa 3 mila ragazze e ragazzi per la produzione di progetti culturali originali di dimensione europea”.

“Un traguardo raggiunto grazie alla preziosa collaborazione di tutti i componenti del cda. Voglio ringraziare la rettrice dell’Unibas, Aurelia Sole, il presidente uscente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il nuovo presidente, Vito Bardi, il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli, i presidenti della Provincia di Matera che si sono avvicendati, Francesco Di Giacomo e Piero Marrese. Un ringraziamento va anche al direttore generale, Paolo Verri, alla manager Sviluppo e Relazioni, Rossella Tarantino, alla manager culturale, Ariane Bieou, al manager amministrativo uscente, Giuseppe Romaniello, al segretario generale, Giovanni Oliva, e a tutto lo staff per l’impegno profuso”.

Nei giorni scorsi il cda ha provveduto a far scorrere la graduatoria del bando pubblico per manager amministrativo – finanziario della Fondazione Matera Basilicata 2019. A ricoprire questo ruolo dal primo ottobre è Anna Piscinnè, già Responsabile del Servizio Finanziario (Ragioneria, personale, economato, tributi) del Comune di Tricarico.

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  • Fiat Chrysler Automobiles insieme a Matera 2019 con una ricca serie di iniziative.
  • FCA condivide i valori dell’evento, oltre ad essere presente sul territorio lucano con lo stabilimento di Melfi, dove nascono il SUV Jeep Renegade e il crossover Fiat 500X.

La partnership tra FCA e Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, nasce dalla corrispondenza fra i valori dell’evento e gli impegni e le attività aziendali, in particolare con riferimento ai temi dell’innovazione, della mobilità come accessibilità, della sostenibilità ambientale e della cultura, anche industriale, come leve per lo sviluppo di un territorio dove sorge una delle eccellenze produttive del Gruppo: lo stabilimento di Melfi.

 

Oltre a fornire una flotta di vetture come Official Carrier della manifestazione, FCA è attiva con numerose attività. In Piazza San Giovanni vi è un’installazione, una “big map” che racconta Matera e i suoi dintorni e permetterà al pubblico di scoprire la città in modo diverso rispetto ai consueti itinerari turistici. Oltre all’installazione, i cittadini e i turisti potranno provare in prima persona le vetture della gamma Jeep, i SUV più premiati di sempre: Wrangler, Renegade, Compass, Cherokee, Grand Cherokee. Il tutto in cinque punti della città: il Santuario di S. Maria della Palomba, il Parco scultura La Palomba, il Castello Tramontano, il Parco dei Monaci e in Via Casalnuovo.

 

Piazza San Francesco ospita invece l’installazione di un “lettering” con un grande cuore che accoglie visitatori e cittadini, trasmette un messaggio d’amore rivolto alla città e costituisce una imperdibile opportunità fotografica per chiunque voglia immortalare la propria visita alla città Capitale Europea della Cultura. Oltre all’installazione, tutti potranno provare in prima persona le vetture della famiglia 500: la grintosa 500 Rockstar, l’elegante 500 Lounge e due versioni della 500X, il crossover italiano made in Melfi. Si tratta della 500X Cross-Look e della nuova 500X Sport, “punta di diamante” della rinnovata gamma. La nuova 500X Sport si rivolge a un pubblico dinamico offrendo agilità, sicurezza e performance, oltre a uno stile italiano caratterizzato da dettagli sportivi. Con i SUV Jeep e le vetture Fiat, FCA regala ai cittadini e ai turisti la possibilità di vivere Matera all’insegna dell’avventura o dello spirito Pop che caratterizza la famiglia 500.

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Si comincia il 7 ottobre con il professor Paolo Zellini che parlerà della matematica dalle origini divine fino all'algoritmo

A partire da ottobre, tornano a Matera gli appuntamenti legati alla terza grande mostra di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, “La Poetica dei numeri primi. Da Pitagora agli algoritmi", coprodotta da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Polo Museale della Basilicata, con la direzione scientifica del matematico Piergiorgio Odifreddi in corso fra il Museo Archeologico Nazionale di Metaponto e Palazzo Acito a Matera fino al 30 novembre.

Il primo appuntamento, in programma il 7 ottobre alle ore 19:00 presso Casa Cava (ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione su MateraEvents o in Infopoint), è dedicato a “La matematica degli dèi. Dalle origini divine fino all'algoritmo” e vedrà protagonista Paolo Zellini, Professore di Analisi Numerica presso l’Università di Roma 2 e docente presso il CNR di Roma, in un racconto sulla matematica che si occupa del mondo.

Non una storia della matematica, ma un'avventura, della mente e del mondo. La Matematica diventa un personaggio, tanto potente da mettere paura all'autore stesso. Una Matematica che non è un arido calcolo di formule. Ma è proprio il suo aspetto calcolistico che rivela delle affinità forti con altre cose che costringono a indagare nella storia delle idee, nel mondo della filosofia, della letteratura, della religione. Ci sono delle formule decisive nella matematica moderna, per esempio i calcoli che si fanno oggi nella pancia del computer, dove troviamo elementi che già c'erano 4000 anni fa, che hanno origine nell'antichità nella loro forma più elementare, le cui motivazioni sono da ricercarsi nel pensiero religioso.

In ultimo si parlerà del tumultuoso sviluppo dell'algoritmo, che non è una formula, ma un processo di calcolo che deve ubbidire ad alcune condizioni, deve arrivare a un risultato. E questo non è altro che l'efficienza della matematica. Un racconto vertiginoso sulla matematica che è conoscenza del mondo e della matematica, che incide sui cambiamenti del mondo e quindi sul mondo.

Nella mattinata, il prof Zellini incontrerà gli studenti del Liceo Scientifico Dante Alighieri di Matera.

Il secondo appuntamento legato alla mostra “La poetica dei numeri primi” sarà lo spettacolo “La Musica è pericolosa. Relazione tra numeri e musica” con Nicola Piovani il 30 ottobre presso l’Auditorium Gervasio alle ore 21:00. Il 5 novembre alle 19:00 presso Casa Cava invece è in programma il talk su “Leonardo matematico” di Alberto Conte, docente ordinario di Geometria Superiore all'Università di Torino. Per entrambi gli eventi è necessario il Passaporto per Matera 2019 e la prenotazione su MateraEvents o in Infopoint.

 

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Sono stati pubblicati sul sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it nella sezione “Amministrazione trasparente/Provvedimenti/Avvisi pubblici” i risultati della chiamata pubblica lanciata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e la Fondazione Plovdiv 2019 per presentare giochi e workshop per la prima edizione del FUSION Urban Games Festival, un grande festival di giochi urbani che sarà organizzato dalla due Capitali europee della cultura. Obiettivo del festival è quello di valorizzare i rispettivi territori tramite la riscoperta e riappropriazione del patrimonio culturale materiale ed immateriale e la sperimentazione di nuovi modelli utili a far incontrare ed interagire cittadini permanenti e temporanei interessati alla partecipazione attiva alla vita civile. Per Matera e Plovdiv Capitali Europee della cultura 2019 il gioco e, nella fattispecie, i giochi urbani sono stati considerati sin dall'inizio delle rispettive candidature come importanti strumenti di attivazione sociale, di inclusione territoriale e come modalità sostenibili di creazione di rete di cittadini virtuosi.

Il festival, che si svolgerà dal 31 Ottobre al 2 Novembre a Matera e a novembre a Plovdiv, fa parte del programma “Plotera, Plovdiv and Matera together for an Open Future” - il programma culturale congiunto fra le due capitali europee della cultura per il 2019.

I partecipanti al festival esploreranno strade affollate e angoli dimenticati, parchi fioriti e giungle di cemento, ripide colline e misteriosi spazi sotterranei. Con le forze congiunte di cittadini e progettisti di giochi urbani di tutto il mondo si proverà a riscoprire e ripensare gli spazi urbani delle due Capitali europee della cultura 2019. Il gioco urbano è infatti un’esperienza che diverte e al tempo stesso incoraggia dinamiche sociali in cui i cittadini esplorano spazi inediti della città. I giochi combineranno game design, performing arts e installazioni in spazi pubblici.

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A dicembre lo studio giapponese tornerà a Matera per lavorare con Open Design School su design e architettura a valenza sociale

Nei giorni scorsi si è a Matera, presso Casino Padula, sede dell'Open Design School il Solar Cooking Club, con gli architetti giapponesi Yoshiharu Tsukamoto e Momoyo Kaijima dello studio Atelier Bow Wow. Il workshop, organizzato da Open Design School, è stato dedicato all'autocostruzione di un Solar Cooker, un forno che utilizza l'energia solare per riscaldare, cuocere, pastorizzare bevande e alimenti, un metodo di cottura diffuso in tutto il mondo, a basso costo economico e ambientale, che permette di ridurre i costi del carburante, l'inquinamento atmosferico e il rallentamento di deforestazione e desertificazione causato dalla raccolta di legna da ardere per cucinare.

La due giorni di settembre è stato il primo passo di un progetto più ampio che rivedrà lo studio di architettura giapponese a Matera, nell'ambito delle attività che Open Design School realizzerà all'interno del festival Open Culture che chiude e rilancia Matera 2019. A partire dal tema delle architetture pop up, lo studio e Open Design School lavoreranno insieme sulla realizzazione di micro-oggetti, architetture nomadi che diventano attivatrici di una nuova idea di spazio, in un presente in cui l'organizzazione degli ambienti e la creazione di villaggi effimeri sono argomenti all'ordine del giorno. Il progetto apre infatti alla comunità locale attraverso l'orto urbano di Casino Padula che diventa luogo di aggregazione e presenta una funzione sociale; inoltre nell'ottica dell'inclusione e della condivisione del bene comune, ha l'ambizione di allargare alla comunità nomade e dei migranti.

 

Il tema del cibo sarà ancora al centro di questa progettualità, sperimentando nuovi metodi di cottura e conservazione dei cibi che utilizzano energie pulite, come il sole o il raffrescamento passivo, utilizzando materiali naturali. "Ciò che cercheremo di fare", commenta Rita Orlando, project manager di Open Design School, "è sviluppare piccoli progetti in modalità do it yourself e open source, che metteremo infatti a disposizione di tutti, in modo da ragionare non solo sul cibo, ma anche sulle ricadute sociali che design e architettura possono creare. Vorremmo cominciare a indagare il tema delle migrazioni stagionali e dei villaggi fantasma che compaiono nelle campagne soprattutto nel periodo estivo e a seconda della stagionalità dei prodotti da raccogliere, per provare a capire come si possano sviluppare una serie di progetti utili per chi è nomade da un luogo all'altro, che non a casa, e possa finalmente avere degli strumenti per realizzare da sé una serie di oggetti che permettano loro di vivere una vita migliore".

Il progetto è partito con un workshop in cui i partecipanti hanno potuto anche sperimentare l'utilizzo del Solar Cooker ed ha coinvolto l'Istituto Comprensivo Pascoli Matera, la Scuola Don Milani del Quartiere di Agna, e le comunità di Casa Netural e di Gardentopia, il progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sulla cultura del verde e la cittadinanza attiva ibridati dall'arte contemporanea a cura di Pelin Tan.

 

A margine si è tenuto il talk "Creating Better Accessibility to the local resources", con la partecipazione di Yoshiharu Tsukamoto che ha analizzato e approfondito la filosofia dello studio di architettura giapponese, basato e incentrato sull'Architettura Comportamentale e la facilitazione nell'accesso alle risorse locali.

Lo studio Atelier Bow Wow, fondato a Tokyo nel 1992, rappresenta un'originale realtà nel panorama architettonico contemporaneo avendo l'obiettivo di una ricerca che esplora le caratteristiche urbane della microarchitettura e le sfide poste da densi ambienti urbani, come quello giapponese, con un approccio che si applica a un ampio raggio di situazioni che vanno da piccoli oggetti alla città nel suo complesso.

 

Open Design School è un laboratorio di sperimentazione e innovazione interdisciplinare, progetto pilastro al servizio della realizzazione del programma culturale di Matera 2019. In 19 mesi di attività di Open Design School sono stati coinvolti 110 artisti e professionisti lucani, italiani ed europei, che insieme, hanno mappato circa 400 luoghi, prodotto 9 grandi mostre, 11 installazioni urbane e 10 eventi culturali, favorendo così l'incontro e la fruizione di contenuti creativi da parte del pubblico. Open Design School è una piattaforma orizzontale. Un luogo di condivisione e apprendimento reciproco, mosso dalla necessità di scambio creativo continuo tra arte, scienza e tecnologia. Al suo interno si disegnano, modellano e costruiscono soluzioni attraverso un sistema modulare che, oltre che essere funzionale e reversibile, modifica temporaneamente lo spazio urbano suggerendo nuove possibilità d'uso, invitando il pubblico a fruire dei contenuti artistici e sentirsi parte attiva di Matera 2019.

 

info:

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INTESA SANPAOLO GOLD PARTNER DI MATERA 2019

PORTA NELLA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA IL GRANDE TROMBETTISTA

FABRIZIO BOSSO E IL SUO QUARTETTO

(in allegato le foto. I crediti sono nel nome del file)

 

Sarà il concerto del grande musicista jazz Fabrizio Bosso a chiudere il ciclo di appuntamenti co-prodotti da Intesa Sanpaolo, Gold Partner di Matera 2019, e da Fondazione Matera Basilicata 2019.

La partecipazione di Intesa Sanpaolo a Matera 2019 si inserisce nel più ampio sostegno del Gruppo a importanti enti e istituzioni per promuovere presso il grande pubblico la passione per la cultura e la conoscenza del patrimonio italiano, a testimonianza del ruolo decisivo della Banca nello sviluppo civile e sociale, oltre che economico, del Paese e la centralità del rapporto con i territori in cui opera, in particolare con il Mezzogiorno.

Dopo il convegno “Cultura, Comunità, Impresa: i valori dell’Europa”, dopo la proiezione dei due film “Dentro Caravaggio” e “Leonardo da Vinci. Il genio a Milano”, e dopo il successo ottenuto dal doppio concerto dei Cameristi della Scala, lunedi 30 settembre, alle ore 21, nella Casa Cava, si esibirà il Fabrizio Bosso quartet “State of the art”, concerto realizzato in collaborazione con Umbria Jazz (si accede al concerto con il Passaporto per Matera 2019, senza prenotazione, fino a esaurimento posti).

Sul palco ci saranno, oltre a Fabrizio Bosso, tromba, Julian Oliver Mazzariello, piano, Jacopo Ferrazza, contrabbasso, Nicola Angelucci, batteria.

Uno Stato dell’Arte, quello di Bosso e del suo quartetto, che si esprime in un dialogo autentico, forte e pieno di espressività. La sublimazione di un percorso musicale e umano che ne sancisce il successo. Esplorando le infinite possibilità del proprio modo di fare musica, grazie al confronto costante con i musicisti che ormai da tempo condividono con lui il palco, Fabrizio Bosso raggiunge qui la sua più completa e matura espressione artistica, sia in qualità di musicista che di compositore. Non un punto di arrivo, ma un nuovo inizio che viene suggellato e rinnovato ogni volta.

Durante il concerto, il trombettista è in grado di trascinare il gruppo e, nello stesso tempo, lasciare tutto lo spazio necessario per esprimere le singole personalità, creando una musica sempre nuova. Nel repertorio, oltre agli standard e all’improvvisazione, regina indiscussa di questa formazione, emerge anche la peculiare cifra compositiva di Bosso che, sempre riconoscibile, si esprime in brani originali come Rumba For Kampei, Mapa, Black Spirit, Dizzy’s Blues o Minor Mood.

“Il sostegno della cultura è parte del codice genetico di Intesa Sanpaolo. Nel Mezzogiorno si è espresso quest’anno con la sponsorizzazione di Matera Città della Cultura europea e della Notte della Taranta – afferma Francesco Guido, Direttore Regionale di Campania, Basilicata, Calabria e Puglia di Intesa Sanpaolo – ma è continuativamente esemplificato attraverso i musei delle Gallerie d’Italia dove viene reso fruibile il grande patrimonio artistico della Banca. La scelta di sostenere Matera Città della Cultura europea si inscrive quindi in questo percorso logico, nella precisa convinzione che la cultura è fattore di crescita sociale e civile e, come tale, anche economico. La cultura, a differenza dell’industria, non necessita di rilevanti investimenti in capitali fissi ma nasce dalla valorizzazione della tradizione, del patrimonio artistico, delle bellezze naturali e soprattutto dalla creatività. Siamo convinti che il Sud, che si confronta con ataviche carenze infrastrutturali, può trovare proprio in una adeguata programmazione delle attività culturali una leva importante di accumulazione e di diffusione di imprenditorialità che può espandersi positivamente verso altri settori economici”.

“Questo primo pacchetto di eventi realizzato insieme al nostro Gold Partner – afferma il direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri – non poteva chiudere nel modo migliore. La presenza di un artista del calibro di Fabrizio Bosso aggiunge un altro prezioso tassello al ricco mosaico del programma culturale di Matera 2019 e, in particolare, alla parte dedicata al jazz che in questo anno speciale di Matera ha visto esibirsi artisti come Jan Garbarek, Paolo Fresu, Joe Johnson. Sono certo che la collaborazione con un partner importante come Intesa Sanpaolo produrrà nell’immediato futuro altri importanti risultati sul piano della produzione culturale nel nostro territorio”.

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Continuano le residenze e i progetti di Gardentopia, il progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sulla cultura del verde e la cittadinanza attiva ibridati dall'arte contemporanea: un'utopia green che trasforma i giardini in luoghi di comunità accessibili a tutta la cittadinanza, con il coinvolgimento di 18 artisti coordinati dalla curatrice Pelin Tan che lavorano e lavoreranno su 32 giardini di comunità diffusi in tutta la regione. I primi progetti hanno coinvolto in workshop e performance artisti e collettivi come i Futurefarmers (USA), Errands (Grecia), Leone Contini (ITA), Rirkrit Tiravanija (Thailandia), Volumezero (ITA), Luigi Coppola (ITA), Jeanne Van Heeswiijk (Paesi Bassi), OrtiAlti (ITA), Anton Vidokle (RU) e Martina Muzi (ITA)

 

Fino al 29 settembre torna Luigi Coppola tra Cirigliano, San Mauro Forte e Matera. I risultati della sua residenza saranno visibili nei mesi di ottobre e novembre. Nel frattempo l'artista e Gardentopia lanciano insieme, nell'ambito del progetto Il Giardino Evolutivo di Casino Padula, una open call che invita gli abitanti del quartiere Agna, aspiranti giardinieri, che vogliano adottare una porzione di terreno. Il Giardino Evolutivo è un progetto nato in seno a Gardentopia, promosso da Matera Capitale della Cultura 2019 e curato dall'artista Luigi Coppola. Non è richiesta esperienza esperienza precedente di coltivazione, solo la voglia di mettere le mani nella terra, produrre il proprio cibo in modo sano e genuino e fare un'esperienza sociale.

 

Luigi Coppola è un artista, attivista e promotore di progetti nei campi dell'agroecologia, processi partecipativi e la gestione condivisa dei beni comuni. Attraverso le sue azioni attiva potenziali e immaginari collettivi, partendo dall'analisi di specifici contesti sociali, politici e culturali. Produce progetti nei campi dell'arte pubblica, performance, video e installazioni. È coattivatore del movimento legato alla Casa delle Agriculture di Castiglione d'Otranto (Lecce) con cui, oltre a partecipare alla direzione artistica del festival Notte Verde: Agriculture, utopie e comunità, sviluppa i progetti a lungo termine del Parco Comune dei Frutti Minori (dal 2013) e Scuola di Agriculture (2018), una piattaforma pedagogica che combina conoscenze agroecologhiche con strategie artistiche e costruisce dinamiche di relazioni con le comunità migranti, studenti, contadini e attivisti. È stato Direttore Artistico della Biennale di arte urbana di Bordeaux - Evento 2011, arte per una ri-evoluzione urbana insieme a Michelangelo Pistoletto e parte del gruppo Arte e Società alla Fontys School for Art di Tilburg (2008- 2009, NL). Coppola è stato scelto a far parte del programma di Fellowship 2017/2018 al BAK, basis voor actuele kunst, Utrecht NL. Finalista del Premio Furla 2015 e del Talent Prize 2012.

 

Sempre nel mese di settembre si è svolta a Irsina in provincia di Matera, la residenza del collettivo greco Errands, composto da architetti, artisti visuali e sociologi. Il gruppo sta creando un giardino secondo i modelli di vita di Epicuro (342-270 AC), l'Epicurean Garden. Con i suoi seguaci il filosofo greco insisteva sulla proposta di un modello di vita regolare, accompagnato dalla disamina di argomenti filosofici all'interno di una comunità di amici riuniti in un giardino, intorno ad un fico. Gli Errands hanno portato a Matera diversi alberi e piante della tradizione greca, raccolti grazie ad un lavoro di studio e analisi delle fonti. Questi elementi stanno viaggiando su un camion-giardino mobile fino ad essere piantumati nei giardini di Gardentopia, in una sorta di migrazione che è agricola, ecologica, ma anche sociologica e culturale.

 

 

Gardentopia

 

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E’ il frutto dell’accordo sottoscritto a ottobre dello scorso anno fra la Fondazione e il Commissario generale di Sezione dell’Italia per Expo2020

 

“Siamo lieti e orgogliosi che il Ministro, Luigi Di Maio, abbia preannunciato da New York, l’evento che la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Commissario Generale di Sezione dell’Italia per Expo 2020 Dubai, Paolo Glisenti, stanno organizzando, insieme al Ministero per gli affari esteri, per il prossimo 20 ottobre, esattamente un anno prima della inaugurazione dell’Expo Dubai 2020”. Lo afferma il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce.

“Questo evento – aggiunge - è il frutto dell’accordo sottoscritto nel mese di ottobre del 2018 tra la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Commissariato italiano per Expo 2020 Dubai finalizzato a portare nel Paese arabo la rete delle capitali europee della cultura, e, in particolare, le iniziative e i progetti che contribuiscono alla creazione di nuove policy innovative, nazionali e internazionali, che favoriscono la maggiore circolazione delle produzioni nazionali originali, promuovono i talenti emergenti, incoraggiano la creazione di nuove competenze, la mobilità degli operatori, il turismo sostenibile, l’innovazione digitale e la visitors experience. Da Matera, insomma, parte un nuovo modello di sviluppo imprenditoriale capace di favorire relazioni, accrescere esperienze e saperi”.

In particolare, il 20 ottobre, verrà presentato in anteprima assoluta il padiglione Italia di Expo2020 con il suo programma ed i suoi contenuti.

“Nei giorni scorsi – afferma il direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri – abbiamo raccontato ai vertici di Confindustria come ormai Matera e la Basilicata possono rappresentare una nuova frontiera dello sviluppo proponendo una crescita economica dei territori attraverso la cultura, l’innovazione tecnologica e l’innovazione sociale. Confindustria ha mostrato di apprezzare il lavoro svolto rendendosi disponibile per ulteriori attività. Quella di Expo 2020 a Dubai può e deve rafforzare questa opportunità in modo che il Mediterraneo rappresenti sempre di più un polo di attrazione per gli investimenti nei settori più innovativi del mercato internazionale, uno spazio di eccellenza capace di affrontare con nuovi strumenti le sfide del futuro”.

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Dopo essere stato la sede del progetto di arte pubblica “Costellazione, Il Cielo in una Stanza”, lo Spazio dell’Angelo, un luogo ipogeo dei Sassi di Matera, continua ad ospitare alcuni appuntamenti del programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Il prossimo sarà la conversazione su “Medioevo bizantino: Monachesimo e Cultura Rupestre”, in programma il 27 settembre alle ore 18:00 (ingresso con Passaporto per Matera 2019, Via Sant’Angelo 68).

Protagonista della conversazione sarà don Donato Giordano, docente di Agiografia e Iconografia bizantina presso l’Istituto di Teologia ecumenico-patristica greco-bizantina FTP di Bari, che affronterà il tema dal punto di vista storico e artistico, ambiti strettamente interconnessi, per una più chiara comprensione dei fatti e dei preziosi reperti a noi pervenuti, tre cui gli affreschi delle chiese rupestri del comprensorio.

La storia del meridione d’Italia è infatti articolata e complessa, segnata dal passaggio di molti popoli di etnie diverse, ognuna delle quali ha lasciato, chi più e chi meno le sue tracce. Il Medioevo, in particolare, è stato per molti secoli segnato dalla presenza bizantina, che ha inciso profondamente sulla cultura, non solo popolare, del territorio. Un ruolo speciale l’ha avuto il monachesimo bizantino, faro di spiritualità e testimonianza di vita cristiana, che ha contribuito notevolmente al progresso sociale, culturale ed economico delle popolazioni.

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Matera 2019 presenta

I-DEA:

Fino al 28 settembre Virgilio Sieni riapre il Teatro Quaroni a Borgo La Martella, voluto da Adriano Olivetti. Il Teatro, realizzato negli anni '50 non è mai stato utilizzato per manifestazioni teatrali o di danza e viene restituito dopo 70 anni alla comunità.

 

PER SCARICARE LE IMMAGINI: https://bit.ly/2msiXAc

 

 

 

Continua il programma collaterale di I-DEA: Thauma, Atlante del gesto tra il 23 e il 28 settembre con il progetto Officina Tattile di Virgilio Sieni che riapre il Teatro Quaroni a Borgo La Martella, progettato da Ludovico Quaroni su richiesta di Adriano Olivetti nell'ambito del grande intervento urbanistico utopico condotto negli anni '50 dall'imprenditore, che teneva insieme architettura, impresa e attenzione per la comunità. Il teatro viene oggi restituito, dopo quasi 70 anni, alla collettività con un programma di iniziative volte a valorizzare questo luogo, mai utilizzato per ospitare azioni e manifestazioni teatrali e l'intero quartiere.

 

"La presenza a Matera di Virgilio Sieni testimonia ancora una volta la fertilità creativa della comunità materana. I suoi laboratori attivati nella Città dei Sassi dalla Cava Paradiso al Teatro Quaroni di La Martella, vogliono esprimere come la spontaneità interpretativa di movimenti fisici possa tradursi in messaggio artistico. La danza come elemento di educazione e di lievito per la creatività ha trovato in un luogo caro a Adriano Olivetti un'ulteriore occasione di inclusione comunitaria", commenta il Sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri

 

Nell'arco di una settimana si stanno infatti alternando performance, laboratori, dialoghi, allo scopo di formalizzare un catalogo di gesti che nasceranno dall'incontro tra Virgilio Sieni e gli abitanti del Borgo La Martella. Ogni giorno dalle 11 alle 13 i cittadini possono assistere liberamente (accesso senza Passaporto Matera 2019) alle prove di Danza Cieca, con Virgilio Sieni, Giuseppe Comuniello e Spartaco Cortesi (visione a cura di Delfina Stella), mentre dalle 15 alle 17 è previsto il laboratorio (accesso tramite Passaporto Matera 2019) Spazio Tattile rivolto a danzatori e performer. Dalle 17 alle 19 (accesso tramite Passaporto Matera 2019) si prosegue con il laboratorio sull'incontro rivolto ai cittadini, con Virgilio Sieni e Giulia Mureddu.

 

 

 

 

Il programma sarà completato, sempre all'interno del Teatro da i Laboratori Spazio Tattile, in collaborazione con il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello (con il quale realizzerà anche l'opera breve Danza Cieca), dall'incontro performativo Di fronte agli occhi degli altri (25 e 26 settembre) con Virgilio Sieni. Infine Ballo Comune, il 28 settembre alle ore 21 dove Sieni guiderà una danza finale collettiva rivolta a tutti, cittadini, danzatori e performer di ogni età e provenienza, costruita sul momento attraverso indicazioni primarie sui gesti semplici che ci formano come individui: un materiale di movimenti che ciascuno può liberamente gestire secondo le proprie capacità, dando vita a un gioco di ripetizioni. Il progetto sarà accompagnato dai musicisti Spartaco Cortesi e Naomi Berrill. Il progetto si svolge nell'ambito di Thauma, Atlante del gesto, la mostra a cura di Virgilio Sieni nell'ambito di I-DEA, progetto pilastro di Matera 2019, in corso a Cava Paradiso fino al 7 ottobre.

 

Virgilio Sieni, già direttore della Biennale di Venezia Settore Danza per 4 anni, dal 2013 al 2016, è danzatore e coreografo tra i più rappresentativi nel panorama europeo. Dirige a Firenze il Centro nazionale di produzione della danza. Ha creato spettacoli per le massime istituzioni musicali italiane e ha ricevuto numerosi premi della critica. Nel 2013 è stato nominato Chevalier de l'ordres des arts et des lettres dal Ministro della cultura francese.

 

I-DEA

Thauma, Atlante del Gesto

A cura di Virgilio Sieni

 

IL PROGRAMMA:

 

Mercoledì 25 e giovedì 26 settembre, ore 21

Ludovico Quaroni / La Martella

DI FRONTE AGLI OCCHI DEGLI ALTRI | La Martella

Di e con Virgilio Sieni

Musica eseguita dal vivo da Naomi Berrill

Accesso con Passaporto Matera 2019

 

A seguire

DANZA CIECA

Opera breve

Di Virgilio Sieni

Con Virgilio Sieni e Giuseppe Comuniello

Musica eseguita dal vivo da Spartaco Cortesi

Accesso con Passaporto Matera 2019

 

 

Sabato 28 settembre, ore 21

BALLO COMUNE

Con Virgilio Sieni e la partecipazione degli abitanti del Borgo La Martella e di

 

Matera. Musica eseguita dal vivo da Naomi Berrill

Ingresso libero

 

 

 

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Persone sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria potranno effettuare la "messa in prova" facendo volontariato per la Fondazione Matera Basilicata 2019

 

E’ stato siglato questa mattina il “protocollo per l’inclusione sociale di persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria” tra l’Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Matera, e la Fondazione Matera Basilicata 2019, che prevede per soggetti “messi alla prova” di effettuare attività di volontariato nel quadro del programma della capitale europea della cultura. A firmare il protocollo il direttore dell'Ulepe Annarita Di Gregorio e il presidente della Fondazione Salvatore Adduce
Con la riforma del 2014, infatti, alla misura della sospensione dell’esecuzione per i condannati con meno di tre anni da scontare per il fine pena, si è accompagnata l’estensione agli adulti della possibilità, da tempo prevista per i minori, di chiedere la sospensione del procedimento giudiziario per un periodo di “messa alla prova”. Un percorso composto da lavori di pubblica utilità, volontariato, supporto per il reinserimento e, ove possibile, risarcimento della vittima.
In questo scenario la città di Matera, con il suo ruolo di punta nella promozione culturale e nella visibilità internazionale, rappresenta un eccellente scenario per perseguire gli obiettivi specifici del protocollo:
promuovere legami tra cittadini autori di reato e comunità per favorire l’attivazione di percorsi orientati alla responsabilizzazione e all' autonomia;
favorire nelle persone coinvolte, la sperimentazione delle proprie capacità investendole nel rapporto con gli altri e nel proprio contesto di vita; stimolare forme di cittadinanza attiva migliorando la qualità delle relazioni di prossimità e la partecipazione alla vita della Comunità.
Vasta la gamma delle attività che caratterizzano l’impegno dei Volontari di Matera 2019 e che coinvolgeranno i destinatari del protocollo:
accogliere artisti e partecipanti agli eventi, delegazioni, studenti e visitatori;
pubblicizzare gli eventi attraverso il volantinaggio e distribuire informazioni in luoghi strategici della città;
partecipare ai laboratori insieme ai cittadini;
svolgere attività di supporto alla logistica, agli uffici, ai progetti di comunità.
Per ciascun soggetto coinvolto ULEPE e Fondazione Matera Basilicata 2019 collaboreranno per elaborare e realizzare un programma di trattamento individualizzato, esplicitando gli impegni specifici, il numero di giorni, le ore, nonché le modalità di attività di volontariato per le attività, eventi e progetti relativi a Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Il protocollo è valido cinque mesi, è prorogabile, non prevede costi per le due parti.

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Il programma verrà presentato fra Matera e Potenza ai dirigenti scolastici della Basilicata

Come già sperimentato nel periodo aprile-giugno, anche fra settembre e dicembre, la Fondazione Matera-Basilicata 2019 ha ideato un fitto programma di appuntamenti dedicati alle scuole, con lo scopo di rendere il più fruibile possibile il ricco cartellone di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Il programma di Matera 2019 chiuderà (e riaprirà) a dicembre con il Festival dell’Open Culture, che si svolgerà dal 7 al 20 dicembre, attraverso un programma ricco di laboratori e di spazi che racconteranno quanto avvenuto durante quest’anno. Un’occasione per raccogliere il frutto delle tante attività svolte con le scuole e con bambine e bambini, ragazze e ragazzi, nei vari progetti che hanno segnato il percorso di Matera 2019, e per riflettere su quanto è stato costruito insieme, per immaginare la città del futuro.

Il programma dedicato alle scuole verrà presentato ufficialmente ai dirigenti scolastici delle province di Matera e Potenza oggi a Matera alle 17.00 presso la sede della Fondazione Matera Basilicata 2019 in Via La Vista e domani a Potenza alle ore 10.30 presso il liceo scientifico G.Galilei.

Tutti gli eventi dedicati alle scuole sono inclusi nel Passaporto per Matera 2019 al prezzo speciale di € 5 per studente (Passaporto gratuito per 2 accompagnatori per gruppo). Le attività dedicate alle scuole sono soggette a prenotazione obbligatoria, secondo disponibilità. Per acquistare i Passaporti per le scuole e per prenotare le visite, occorre contattare l’ufficio Prenotazioni di Matera 2019 scrivendo a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. (specificare nell’oggetto: SCUOLE).

Sul sito education.matera-basilicata2019.it è disponibile il calendario completo delle attività dedicate alle scuole. Per informazioni è possibile scrivere a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

La Fondazione inoltre, lancia un invito ufficiale ai giovani under 25, a unirsi alla redazione di Blogsters2019, uno spazio per raccontare Matera 2019 attraverso i linguaggi di ragazze e ragazzi, per essere protagonisti e partecipare attivamente agli eventi culturali e ai percorsi che quest’anno offre la cittadinanza di Matera Capitale Europea della Cultura. L’invito a unirsi alla redazione è rivolto a chi ama scrivere, comporre poesie e musica, disegnare fumetti o vignette, e tutto ciò che permette di esprimersi. Per maggiori informazioni e per partecipare è possibile scrivere This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

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Terræ Motus. Geografie e storie dell’Italia fragile

 

A Matera, Capitale europea della cultura 2019

una grande mostra fotografica su mezzo secolo

di terremoti: da L’Aquila, il Belice e l’Irpinia

fino agli eventi sismici in Centro Italia

 

A palazzo Acito, da venerdì 27 settembre al 20 gennaio 2020

 

Una questione ancora aperta. E’ un’Italia vulnerabile a essere raccontata nella grande mostra fotografica Terræ Motus. Geografie e storie dell’Italia fragile che s’inaugura venerdì 27 settembre alle 18,30 negli spazi espositivi di palazzo Acito a Matera nell’ambito del programma ufficiale della Capitale europea della cultura 2019.

 

Ad attendere il pubblico che, fino al 20 gennaio 2020 visiterà l’esposizione a palazzo Acito, una narrazione dell’ultimo mezzo secolo di terremoti e dunque delle criticità nella gestione del doposisma in Italia. A partire da L’Aquila, nel decennale del sisma che il 6 aprile 2009 la mise in ginocchio e dalla devastante sequenza di eventi sismici che fra il 2016 e il 2017 ha sbriciolato 140 paesi in quattro regioni del Centro Italia. Fino a orientare lo sguardo su quello che sono oggi territori – il Belice del 1968 e l’Irpinia e la Basilicata del 1980 – colpiti da altri violenti terremoti.

 

La mostra Terræ Motus vuole rappresentare un’occasione per operare una riflessione sulla mancata prevenzione del rischio e sulle problematiche della gestione del doposisma nell’intero Paese. Si è scelto in questo senso di intitolare Terræ Motus l’esposizione in omaggio alla figura di Lucio Amelio, mecenate e gallerista, che all’indomani del terremoto del 23 novembre 1980 commissionò ai più grandi artisti italiani e internazionali del tempo opere a tema, destinate a dare vita alla straordinaria collezione “Terrae Motus”, donata dallo stesso Amelio allo Stato e oggi esposta in permanenza alla Reggia di Caserta.

Ideata e curata dal giornalista Antonio Di Giacomo, la mostra si snoda attraverso 124 immagini di grande formato, realizzate da alcuni fra i più significativi autori della fotografia documentaria e fotogiornalisti in Italia. E’ il caso dei premi World press photo Massimo Siragusa, Massimo Mastrorillo e Gianluca Panella, del collettivo TerraProject, Giuseppe Carotenuto, Michele Amoruso, Marco D’Antonio, Cosmo Laera, Christian Mantuano, Matteo Minnella, Stefano Stranges, Ivan Romano, Davide Curatola Soprana, Michele Lapini, Stefano Schirato, Max Cavallari, Roberto Salomone, Luana Rigolli o Marta Viola solo per citare alcuni nomi fra le decine di autori in mostra.

 

La mostra Terræ Motus infatti nasce dal progetto di fotografia sociale e documentaria Lo stato delle cose, un osservatorio permanente sul doposisma, online da aprile 2017 su lostatodellecose.com, che è stato reso possibile dall’adesione spontanea di oltre 100 fotografi che hanno dato vita a un immenso archivio open access che supera oggi le 15 mila immagini.

 

E’ in virtù di tale presupposto allora che in mostra ci sarà anche questo patrimonio documentario virtuale: attraverso una serie di grandi monitor i visitatori della mostra Terræ Motus potranno sfogliare in presa diretta le centinaia di reportage online. Non solo.

 

In mostra ci saranno pure i documentari e i cortometraggi realizzati da alcuni filmmaker e giornalisti che hanno preso parte al lavoro di documentazione dello Stato delle cose, raccontando per esempio nel docufilm Vista mare obbligatoria di Marco Di Battista e Mario Di Vito l’esilio forzato degli sfollati dei terremoti del 2016/2017 sull’Adriatico, dove dopo tre anni negli hotel vivono tuttora 1.400 persone.

 

O, ancora, Immota Manet. Sinfonia per L’Aquila, il progetto video della giornalista Ilaria Romano che nella primavera del 2019 ha realizzato proprio per la mostra Terræ Motus questo docufilm che, senza filtro e in presa diretta, racconta la città com’è oggi restituendone i cicli di vita fra gli assordanti rumori dei cantieri per la ricostruzione e i silenzi nei luoghi dove le lancette dell’orologio sono rimaste ferme alla notte del 6 aprile 2009. Come le scuole, prima di tutto, visto che in dieci anni non una scuola fatta a pezzi dal terremoto è stata ricostruita e bambini e ragazzi frequentano lezioni nei Musp, i Moduli scolastici a uso provvisorio che, immaginati come temporanei, sono diventati di fatto permanenti.

 

La mostra Terræ Motus è un progetto realizzato dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, insieme con l’associazione culturale La Camera del tempo e l’impresa di comunicazione CaruccieChiurazzi, con il patrocinio dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) e dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) e la collaborazione scientifica dell’Università della Basilicata e della Sigea (Società italiana di geologia ambientale), che si sostanzierà nel periodo di apertura della mostra in una serie di occasioni di approfondimento scientifico e culturale sui temi e le emergenze dell’Italia fragile.

 

L’inaugurazione, venerdì 27 settembre, e gli orari e modalità di visita

 

L’inaugurazione della mostra Terrae Motus è in agenda nel pomeriggio di venerdì 27 settembre, alle 18,30 a palazzo Acito. A intervenire saranno Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, con il direttore generale Paolo Verri; la rettrice dell’Università della Basilicata, Aurelia Sole, e il prorettore Angelo Masi; il presidente della Sigea, Antonello Fiore, e Antonio Di Giacomo, curatore della mostra.

 

A precedere l’inaugurazione, nella mattinata del 27 settembre alle 11,30, una preview per i giornalisti. Durante la giornata inaugurale l’ingresso all’esposizione sarà gratuito.

 

La mostra Terrae Motus sarà poi visitabile, da sabato 28 settembre fino al 20 gennaio 2020, tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19 (ingresso con passaporto per Matera2019). Info su matera-basilicata2019.it e lostatodellecose.com.

 

 

A questo link le immagini per la stampa

 

https://drive.google.com/drive/u/0/folders/1-D6JxKQ5ncYmF_Znr04KWFJs9qd2Rqjn

 

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MATERA 2019: I-DEA. Il 21 settembre alle 18,30 Agorà Madri e Figli a Cava Paradiso. Il 22 settembre alle 21 si svolgeranno le Danze di Frontiera di Virgilio Sieni sullaTerrazza di Palazzo Lanfranchi.

 

Matera 2019 presenta

I-DEA: Thauma, Atlante del Gesto

Un progetto del grande coreografo e danzatore Virgilio Sieni, per la prima volta nella veste di curatore, sugli archivi della Basilicata.

 

 

La mostra, presso Cava Paradiso, sarà accompagnata da un ricco programma di azioni e performance. Il 21 settembre alle 18,30 si replica con Agorà Madri e Figli presso Cava Paradiso. Il 22 settembre si svolgeranno gli appuntamenti sulla Terrazza di Palazzo Lanfranchi. In collaborazione con il Polo Museale della Basilicata.

 

Tutti i giorni a Cava Paradiso sarà possibile partecipare alle visite guidate realizzate grazie all'accordo con Confguide e Confcommercio e dalle 18 alle 20 sarà possibile fare esperienza degli esercizi che si ispirano agli archivi dei gesti.

 

 

 

 

Prosegue il programma di eventi e di azioni in occasione di Thauma, Atlante del gesto, la mostra a cura di Virgilio Sieni nell'ambito di I-DEA, progetto pilastro di Matera 2019. Si replica il 21 settembre alle 18,30 con Agorà, Madri e Figli a Cava Paradiso, danze in duetto realizzate da coppie di madri e figli, cittadini materani e della Basilicata che hanno lavorato con Sieni in un percorso laboratoriale verso la creazione di questa azione.

 

Il 22 settembre alle ore 21 sulla Terrazza di Palazzo Lanfranchi si svolgeranno, in collaborazione con il Polo Museale della Basilicata, le Danze di Frontiera. Si tratta di danze sui gesti perduti e sviluppati, interpretate dai cittadini di Matera e nate da un processo di immersione nella natura del gesto. Una ricerca inedita sulle posture, le risonanze fisiche ed emotive delle persone messe in dialogo con le immagini recuperate dagli archivi storici della Basilicata. Le danze, presentate in un luogo simbolico della città, mettono in relazione la dimensione antropologica dei gesti con il paesaggio e la natura dei Sassi. Persone che non si conoscono in partenza condividono momenti intensi, tra dubbi, errori e forme di coraggio, mettendosi alla prova sulle proprie capacità mnemoniche, proiettate verso la costruzione di una "comunità del gesto". Le musiche saranno eseguite dal vivo da EuroBand Murgia's Street Band.

 

È in corso inoltre a Cava Paradiso la mostra Thauma, Atlante del Gesto, terzo appuntamento di I-DEA. Thauma, Atlante del Gesto è un progetto a cura del grande coreografo e danzatore Virgilio Sieni, ideato per la città di Matera a partire dallo studio e dall'esplorazione di materiali provenienti dagli archivi della Basilicata e di altre regioni italiane allo scopo di creare un archivio in divenire del gesto attraverso mostre, installazioni, pratiche, azioni coreografiche, performance e progetti speciali.

 

Virgilio Sieni, già direttore della Biennale di Venezia Settore Danza per 4 anni, dal 2013 al 2016, è danzatore e coreografo tra i più rappresentativi nel panorama europeo. Dirige a Firenze il Centro nazionale di produzione della danza. Ha creato spettacoli per le massime istituzioni musicali italiane e ha ricevuto numerosi premi della critica. Nel 2013 è stato nominato Chevalier de l'ordres des arts et des lettres dal Ministro della cultura francese.

 

I-DEA

Thauma, Atlante del Gesto

A cura di Virgilio Sieni

Cava Paradiso – Contrada La Palomba

SS7 Matera, 75100

Accesso tramite Passaporto Matera 2019, acquistabile anche presso Cava Paradiso

 

IL PROGRAMMA:

 

AGORA' MADRI E FIGLI (REPLICA)

21 settembre ore 18.30
Cava Paradiso

 

DANZE DI FRONTIERA

Azione coreografica con cittadini

22 settembre h. 21

Terrazza Palazzo Lanfranchi

Musiche eseguite dal vivo da EuroBand Murgia's Street Band

 

Accesso tramite Passaporto Matera 2019

 

Responsabile della Comunicazione:

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Agenzia Spaziale Italiana e Telespazio presentano "Mediterranea - Visioni di un mare antico e complesso"
La mostra sarà aperta al pubblico dal 20 settembre al 19 gennaio 2020 a Matera, presso il Museo Archeologico Nazionale "Domenico Ridola"

Matera, 19 settembre 2019 – L'Agenzia Spaziale Italiana e Telespazio hanno inaugurato oggi a Matera la mostra "Mediterranea – Visioni di un mare antico e complesso".
Parte integrante del programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, l'iniziativa è stata promossa dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dal Polo Museale della Basilicata insieme con l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e Telespazio, una joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%).
La mostra, realizzata a cura di Viviana Panaccia al Museo Archeologico Nazionale "Domenico Ridola" di Matera, sarà aperta al pubblico dal 20 settembre 2019 al 19 gennaio 2020 (ingresso con Passaporto per Matera 2019).
"Mediterranea" intende raccontare la storia, la bellezza, i popoli, i miti di questo continente marino, ma anche le insidie e i contrasti che oggi lo minacciano. Il percorso espositivo offerto ai visitatori rappresenta, infatti, il Mediterraneo in tutta la sua complessità, attraverso la narrazione della sua storia con immagini satellitari inedite, elaborate da e-GEOS (una società ASI/Telespazio), foto, video e installazioni site-specific di straordinario impatto emotivo, in una perfetta sintesi tra scienza e arte, tra passato e presente.
'Un futuro molto antico, è la sintesi di Matera come città e come patrimonio culturale", ricorda Giorgio Saccoccia, presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana. "La mostra Mediterranea, che con Telespazio abbiamo inaugurato, in collaborazione con il Polo Museale della Basilicata e la Fondazione Matera 2019, è un po' il racconto di un passato orientato al futuro e rappresenta il connubio tra tradizione millenaria e luogo di grande tecnologia dove si enfatizza il contrasto fra un luogo rupestre come i sassi e un centro all'avanguardia come quello di Geodesia Spaziale dell'Agenzia Spaziale Italiana. La mostra riassume questi stati di contrasto che sono l'essenza totale del bacino del mediterraneo, che è la nostra culla, linfa della nostra cultura che dobbiamo preservare e tutelare. Lo spazio con le sue tecnologie è in grado di mettere in campo e sostenere le azioni e le attività necessarie per uno sviluppo sostenibile e la tutela di tutta l'area".
Luigi Pasquali, Coordinatore delle Attività spaziali di Leonardo e Amministratore delegato di Telespazio, ha dichiarato: "Sono molto felice di inaugurare a Matera una mostra di grande interesse, con la quale Telespazio e ASI vogliono sensibilizzare il pubblico su importanti tematiche legate al Mediterraneo. Le immagini satellitari ci conducono nei luoghi che hanno segnato la storia e l'evoluzione del nostro mare, e richiamano l'attenzione sulle emergenze che sta affrontando, prima fra tutte quella ambientale. La mostra rientra nelle numerose iniziative promosse da Leonardo nel segno della contaminazione tra discipline scientifiche e umanistiche".
“La mostra contiene tre elementi di importante continuità con il programma di Matera 2019 – spiega il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri -. Innanzitutto consolida le relazioni tra Fondazione, Polo Museale e città di Matera con Asi e con Esa. Dopo la mostra su Marte e le attività per il cinquantenario della discesa del primo uomo sulla Luna, “Mediterranea” certifica che Matera è il luogo più adatto dove parlare di presente, di innovazione, di osservazione della terra. Inoltre attesta che la scelta di parlare di Futuro remoto era quanto mai centrata. Infine, che tra i principali scopi di una capitale europea della cultura c’è quello della formazione permanente con strumenti inusuali ed efficaci come le mostre interattive”.
Dalle antiche città-porto alle isole del mito, dalle coltivazioni tipiche dell'ulivo, del grano agli sforzi fatti nei territori nordafricani per guadagnare campi coltivati al deserto: la mostra evidenzia le potenzialità dell'osservazione satellitare, e in particolare della costellazione COSMO-SkyMed, per lo studio dei problemi ambientali e come strumento privilegiato per una diversa gestione del territorio e del suolo e il contrasto al loro degrado: per una agricoltura sostenibile e più produttiva, per un uso intelligente delle risorse idriche, per lo studio dei fenomeni derivanti dai cambiamenti climatici.
Le immagini dei satelliti forniscono anche dati estremamente utili su temperatura superficiale del mare, acidificazione delle acque, umidità del terreno, salute delle piante. Aiutano la navigazione fornendo dati di posizionamento precisi e nelle emergenze ambientali rappresentano uno strumento fondamentale per la protezione civile nella gestione dei soccorsi.



Contatti stampa:
Telespazio – Paolo Mazzetti (cell. 335 6515994; email: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.)
ASI – Giuseppina Piccirilli (cell: 335 8157224; email: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.)
Fondazione Matera Basilicata 2019 (This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. )

 

 

 

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E' un bilancio molto positivo quello della Biblioteca della cultura sportiva "Pietro Mennea", inaugurata la settimana scorsa nella Biblioteca provinciale di Matera, in occasione del "Mennea Day", il quarantennale del suo fantastico record del mondo dei 200 metri.

Decine di lettori hanno visitato ogni giorno i locali messi a disposizione della Fondazione Matera Basilicata 2019 dalla Provincia per consultare i volumi donati dalle case editrici, dagli autori e dai singoli cittadini che vogliono essere partecipi di questa iniziativa. La BCS Pietro Mennea è stata inaugurata nel quadro di Sport Tales, il programma dedicato allo sport per Matera 2019, capitale europea della cultura ma destinata a durare nel tempo, come punto di riferimento stabile per la diffusione della cultura sportiva.
"Grande riscontro - ha commentato Luca Corsolini, responsabile del progetto Sport Tales - stanno raccogliendo i primi elementi di multimedialità utilizzati. Nell'attesa di munirci di una vera e propria sezione multimediale, infatti, abbiamo munito le aree tematiche di QR code, per visualizzare su tablet e smartphone i video che rappresentano le imprese narrate nei libri presenti. Così, in occasione del centenario della nascita di Fausto Coppi, molti appassionati hanno potuto rivivere le grandi emozioni dell'epoca rivedendo i video in bianco e nero con i trionfi del Campionissimo".
"Motivo di grande soddisfazione - conclude Corsolini - è anche l'arrivo delle prime tesi di laurea sullo sport, che andranno a costituire una nuova sezione. Ci inorgoglisce, in particolar modo, che una campionessa olimpionica del rango e delle qualità umane di Iosefa Idem abbia scelto di affidarci il testo con cui si è laureata in Psicologia nell'anno accademico 2016-17 presso l'Università telematica e-Campus. Seguirà a breve Margherita Panziera, la campionessa europea dei 200 dorso, che ci invierà la tesi di laurea in economia aziendale".
La grande canoista italo-tedesca, iscritta al Corso di Scienze e Tecniche Psicologiche ha dedicato il suo lavoro all'Intelligenza Agonistica, con una ricerca sul Modello Sfera, che definisce appunto le abilità richieste per massimizzare le prestazioni sportive. Un capitolo è dedicato a uno straordinario caso di successo: la sedicenne tedesca Ulrike Meyfarth che, ad appena sedici anni, nel 1972, vince a Monaco di Baviera l'oro olimpico nel salto in alto.

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Matera 2019 presenta

I-DEA: Thauma, Atlante del Gesto

Un progetto del grande coreografo e danzatore Virgilio Sieni, per la prima volta nella veste di curatore, sugli archivi della Basilicata.

 

 

La mostra, presso Cava Paradiso, sarà accompagnata da un ricco programma di azioni e performance. Il 19 e il 22 settembre si svolgeranno gli appuntamenti sulla Terrazza di Palazzo Lanfranchi. In collaborazione con il Polo Museale della Basilicata.

 

Tutti i giorni a Cava Paradiso sarà possibile partecipare alle visite guidate realizzate grazie all'accordo con Confguide e Confcommercio e dalle 18 alle 20 sarà possibile fare esperienza degli esercizi che si ispirano agli archivi dei gesti.

 

 

 

Prosegue il programma di eventi e di azioni in occasione di Thauma, Atlante del gesto, la mostra a cura di Virgilio Sieni nell'ambito di I-DEA, progetto pilastro di Matera 2019. Nelle serate del 19 e del 22 settembre alle ore 21 sulla Terrazza di Palazzo Lanfranchi si svolgeranno, in collaborazione con il Polo Museale della Basilicata, le Danze di Frontiera. Si tratta di danze sui gesti perduti e sviluppati, interpretate dai cittadini di Matera e nate da un processo di immersione nella natura del gesto. Una ricerca inedita sulle posture, le risonanze fisiche ed emotive delle persone messe in dialogo con le immagini recuperate dagli archivi storici della Basilicata. Le danze, presentate in un luogo simbolico della città, mettono in relazione la dimensione antropologica dei gesti con il paesaggio e la natura dei Sassi. Persone che non si conoscono in partenza condividono momenti intensi, tra dubbi, errori e forme di coraggio, mettendosi alla prova sulle proprie capacità mnemoniche, proiettate verso la costruzione di una "comunità del gesto". Le musiche saranno eseguite dal vivo da EuroBand Murgia's Street Band.

 

È in corso inoltre a Cava Paradiso la mostra Thauma, Atlante del Gesto, terzo appuntamento di I-DEA. Thauma, Atlante del Gesto è un progetto a cura del grande coreografo e danzatore Virgilio Sieni, ideato per la città di Matera a partire dallo studio e dall'esplorazione di materiali provenienti dagli archivi della Basilicata e di altre regioni italiane allo scopo di creare un archivio in divenire del gesto attraverso mostre, installazioni, pratiche, azioni coreografiche, performance e progetti speciali. Thauma, atlante del gesto è una riflessione sulla metamorfosi del gesto perduto che apre una ricerca dentro e fuori il corpo. I gesti dell'umanità che ci hanno portato a essere individui dell'oggi, vanno rintracciati nella natura archeologica dell'uomo: nel saper cogliere, se è ancora possibile, il senso dell'origine di un gesto. Gli archivi selezionati e che hanno collaborato sono: Agenzia Spaziale Italiana, Centro di Geodesia Spaziale Giuseppe Colombo, Archivio di Stato Potenza, Archivio Fotografico Michele Masciandaro, Archivio Fotografico di Palazzo Lanfranchi ex Soprintendenza Beni Artistici e Storici della Basilicata, Armin Linke Archive, Consorzio di Bonifica della Basilicata, Ethnomusicology and Visual AnthropologyLab(LEAV), Fondazione Cineteca di Bologna, Parrocchia di Sant'Antonio, Acerenza, ProlocoAliano, Teche Rai, Titanus Film.

 

La mostra ospita inoltre alcune opere di Armin Linke, in stretto dialogo con l'esposizione Blind Sensorium. Il Paradosso dell'Antropocene al Museo Domenico Ridola di Matera. In un'ottica di scambio e condivisione, Virgilio Sieni il 24 settembre alle ore 18,30 eseguirà una azione all'interno degli spazi della mostra "ricambiando" la collaborazione con il fotografo e approfondendo l'idea della creazione di uno spazio tattile tra il proprio corpo e le opere di Linke.

 

Virgilio Sieni, già direttore della Biennale di Venezia Settore Danza per 4 anni, dal 2013 al 2016, è danzatore e coreografo tra i più rappresentativi nel panorama europeo. Dirige a Firenze il Centro nazionale di produzione della danza. Ha creato spettacoli per le massime istituzioni musicali italiane e ha ricevuto numerosi premi della critica. Nel 2013 è stato nominato Chevalier de l'ordres des arts et des lettres dal Ministro della cultura francese.

 

I-DEA

Thauma, Atlante del Gesto

A cura di Virgilio Sieni

 

IL PROGRAMMA:

 

DANZE DI FRONTIERA

Azione coreografica con cittadini

19 e 22 settembre h. 21

Terrazza Palazzo Lanfranchi

Musiche eseguite dal vivo da EuroBand Murgia's Street Band

 

AURA | ARMIN LINKE

Performance con Virgilio Sieni all'interno dell'esposizione Blind Sensorium. Il paradosso

dell'antropocene

24 settembre h. 18.30

Museo Archeologico Nazionale 'Domenico Ridola' / Scuola Volta

 

 

Accesso tramite Passaporto Matera 2019, acquistabile anche presso Cava Paradiso

 

Responsabile della Comunicazione:

Santa Nastro - +39 3928928522 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

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www.ideamatera.eu

www.matera-basilicata2019.it

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INTESA SANPAOLO GOLD PARTNER DI MATERA 2019 PORTA NELLA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA I CAMERISTI DELLA SCALA, LE PROIEZIONI DI CLASSICA HD E IL GRANDE JAZZ

Intesa Sanpaolo è Gold Partner di Matera 2019 – Capitale europea della Cultura, la manifestazione che vede protagonista la città lucana per tutto l’anno con un ciclo di appuntamenti, mostre e produzioni culturali originali, alcune di queste realizzate in collaborazione con la Banca.
La partecipazione a Matera 2019 si inserisce nel più ampio sostegno del Gruppo a importanti enti e istituzioni per promuovere presso il grande pubblico la passione per la cultura e la conoscenza del patrimonio italiano, a testimonianza del ruolo decisivo della Banca nello sviluppo civile e sociale, oltre che economico, del Paese e la centralità del rapporto con i territori in cui opera, in particolare con il Mezzogiorno.
Nell’ambito della sponsorizzazione di Matera 2019, Intesa Sanpaolo ha creato un vero e proprio palinsesto di eventi culturali aperti alla cittadinanza, realizzati in collaborazione con altri prestigiosi partner come Biennale Democrazia - manifestazione che si svolge ogni due anni a Torino sulla diffusione della pratica democratica e sui grandi temi ad essa collegati -, Cameristi della Scala, Classica HD e Umbria Jazz. Proiezione di documentari, concerti, incontri con ospiti illustri avranno come filo conduttore la passione per la cultura e le sue ricadute economiche positive per le bellezze turistiche italiane, rappresentate in questo caso al meglio dalla città di Matera.
In questo contesto, sabato 21 settembre si terrà un convegno aperto al pubblico dal titolo “Cultura, Comunità, Impresa: i valori dell’Europa” in cui esponenti del mondo economico, politico, accademico, culturale e del giornalismo si confronteranno sul tema dell’importanza della cultura come soft power e strumento di diplomazia economica, come fattore identitario e di inclusione tra i popoli e come agente di trasformazione e rigenerazione dei territori.
Tra gli appuntamenti aperti alla cittadinanza da non perdere le proiezioni a cura di Classica HD in programma venerdì 20 settembre presso Casa Cava. Si comincia alle ore 19:00 con “Dentro Caravaggio”, il docu-film di Francesco Fei che con l'attore Sandro Lombardi guiderà gli spettatori attraverso una lettura originale e accurata delle opere e della vita del pittore barocco Michelangelo Merisi. Alle 21:30 si prosegue con “Leonardo da Vinci. Il genio a Milano”, film che racconta, mescolando interviste documentarie e messe in scena, Leonardo, il suo mondo e i tesori che ci ha lasciato, esplorando il soggiorno a Milano del celebre artista.
Gli appassionati di musica classica potranno invece apprezzare le due esibizioni dei Cameristi della Scala in programma sabato 21 settembre. Alle ore 12:00, nella splendida cornice della chiesa barocca del Purgatorio, i Cameristi della Scala renderanno omaggio al più celebre musicista barocco italiano, Antonio Vivaldi. Presso Cava del Sole, alle ore 21:00, si esibiranno nel concerto “Le Otto Stagioni”, esecuzione che mette in risalto le affinità e le differenze delle Stagioni di Vivaldi, straordinario esempio di descrizione in musica dei fenomeni naturali, al confronto con i tanghi di Astor Piazzolla, artista del Novecento che mette al centro della propria poetica l’uomo, la sua anima e le sue passioni.
Per concludere i grandi momenti artistici di Matera, lunedì 30 settembre Casa Cava ospiterà il concerto di Fabrizio Bosso Quartet – State of the Art, realizzato in collaborazione con Umbria Jazz.

INFORMAZIONI SULL’ACCESSO AGLI EVENTI
Per accedere a tutti gli eventi è necessario essere in possesso del Passaporto per Matera 2019. Per il Concerto dei Cameristi della Scala in programma sabato 21 settembre alla Cava del Sole è necessaria anche la prenotazione attraverso il sito ufficiale www.materaevents.it o presso l’Infopoint di Matera 2019. Non sarà possibile raggiungere il luogo dell'evento con i propri mezzi, pertanto sarà attivo il servizio navette straordinario Matera Centro/Villa Longo-Cava del Sole, offerto gratuitamente da Intesa Sanpaolo.
Il servizio sarà attivo da Stazione Centrale a Cava del Sole, con sosta intermedia a Stazione Villa Longo, dalle 19:30 alle 20:30. Il ritorno da Cava del Sole a Stazione Centrale con sosta a Villa Longo avverrà a fine evento fino ad esaurimento dei passeggeri. Alla Cava del Sole saranno presenti navette per il pubblico che voglia fare ritorno alla Stazione Centrale prima del termine del concerto (sempre con sosta a Villa Longo).
Per i disabili sarà previsto un ingresso prioritario e un parcheggio dedicato (massimo 5 posti), a cui potranno accedere solo i mezzi in possesso di regolare contrassegno. Gli eventuali altri veicoli che trasportano disabili potranno arrivare fino alla Cava del Sole e lasciare il passeggero, sempre mostrando regolare contrassegno, ma dovranno poi parcheggiare il veicolo nei pressi del Cimitero. A supporto degli accompagnatori dei disabili sarà disponibile un presidio dedicato. È consigliabile inviare una mail all'indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. segnalando la targa del veicolo da autorizzare, nome e cognome del conducente e del passeggero disabile.

ACCREDITI STAMPA
I giornalisti potranno accreditarsi al Concerto dei Cameristi della Scala in programma sabato 21 settembre alla Cava del Sole entro le ore 12:00 di venerdì 20 settembre utilizzando il form presente sul sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it (link: https://www.matera-basilicata2019.it/it/area-stampa/regolamento-accrediti.html).

Per informazioni
Intesa Sanpaolo
Ufficio Media Attività Istituzionali, Sociali e Culturali
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Fondazione Matera Basilicata 2019
Ufficio Stampa
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GLI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE A MATERA 2019
proiezione documentari Classica HD: Dentro Caravaggio e Leonardo da Vinci. Il genio a Milano
20 settembre, ore 19 e 21:30 - Casa Cava
concerto Omaggio a Vivaldi, a cura dei Cameristi della Scala
21 settembre, ore 12 - Chiesa del Purgatorio
concerto Le Otto stagioni, a cura dei Cameristi della Scala
21 settembre, ore 21 - Cava del Sole
concerto di Fabrizio Bosso Quartet – State of the Art, realizzato in collaborazione con Umbria Jazz
30 settembre, ore 21 - Casa Cava

Tutti i clienti Intesa Sanpaolo possessori di carta di credito/debito potranno acquistare a tariffa agevolata il “Passaporto per Matera 2019”. Valido per l’intera durata della manifestazione, il “passaporto” dà diritto di partecipare a tutti gli eventi del programma ufficiale di Matera 2019, inclusi quelli sopra elencati.

 

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Domani, 18 settembre, importante convegno alla Fiera del Levante

Domani, mercoledì 18 settembre, alle ore 10:00 in Fiera del Levante, a Bari, nella sala 1 del Padiglione n.152 della Regione Puglia, un importante evento sul tema della sostenibilità e dell’impatto socio economico dei grandi eventi sui territori.‬
‪ “Da Expo 2015 a Matera 2019, guardando le Olimpiadi invernali Milano-Cortina ed i Giochi del Mediterraneo Taranto 2026”.‬
‪Si tratta di una occasione preziosa per raccogliere testimonianze e lavorare nella prospettiva di una sinergia comune fra i territori in chiave di programmazione e di sviluppo, puntando ad una forte eredità nel tempo con il coinvolgimento di cittadini, imprese e un solido partenariato pubblico-provato. ‬

‪Dopo i saluti istituzionali del presidente della Regione, Emiliano, del Presidente Nuova Fiera del Levante, Ambrosi, del sindaco di Matera, De Ruggieri e del presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Adduce, i lavori proseguiranno con due panel complementari ed integrati.‬
‪ “Matera 2019: il paradigma e la sfida di co-creazione con i cittadini già vinta nell’anno da Capitale Europea della Cultura” e “La sfida dell’anno 2026: un ponte fra Nord e Sud del Paese con Olimpiadi invernali Milano-Cortina e i Giochi del Mediterraneo di Taranto”.‬

‪A seguire, la tavola rotonda “La Sostenibilità ambientale e l’impatto socio-economico sui territori dei Grandi Eventi. Sinergie istituzionali per uno sviluppo coordinato”, con il confronto fra sindaci e delegati delle città di Matera, Cortina d’Ampezzo, Taranto e Bari. ‬
‪In chiusura, la proiezione del documentario ideato e prodotto da TRM network ed RVM Broadcast “19 gennaio 2019: il film”, il primo giorno da “Capitale” raccontato dai cittadini.‬

‪L’intero evento sarà trasmesso in diretta su TRM Network (canale 16 del digitale terrestre in Puglia e Basilicata; canale 519 della piattaforma Sky, in streaming su sito e app TRMtv e su canale Youtube TRMh24fent).‬

In allegato il programma completo.

E' possibile registrarsi all’evento su agenda.regione.puglia.it.

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C’era anche Matera 2019 questa mattina a Roma alla presentazione del Mese della Prevenzione della Komen Italia, che fra i numerosi appuntamenti annovera la Race For The Cure, la più grande manifestazione per la lotta ai tumori del seno in Italia e nel mondo alla quale partecipano ogni anno più di 120.000 persone.

La XIII edizione della Race di Bologna e la V edizione della Race di Brescia saranno affiancate da due nuove tappe inedite: Pescara e Matera (Bologna e Pescara 20-22 settembre, Brescia e Matera 27-29 settembre). Il 29 settembre, insieme alle Race di Brescia e di Matera, in tutta Europa si svolgeranno altre 13 Race for the Cure. Questa iniziativa innovativa – “One Day One Race” – è ideata dal network Think Pink Europe, di cui la Komen Italia è uno dei fondatori, e prenderà il via proprio da Matera, Capitale europea della Cultura 2019, per contrastare le disparità nell’accesso a cure d’eccellenza e per ridurre il divario nell’assistenza sanitaria alle pazienti con tumore del seno tra le nazioni europee.

“La Capitale Europea della cultura – ha sottolineato nel suo intervento a Roma, Salvatore Adduce, Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019 - non è una etichetta ma una piattaforma articolata e complessa, che viene messa a disposizione di tutti. La cultura della prevenzione assume un ruolo centrale, se non primario, nella vita di tutti noi. La collaborazione con Komen Italia approderà in questo primo grande evento a Matera, durante il quale sarà allestito anche un villaggio della prevenzione in cui ricevere informazioni e capire quali siano i comportamenti più corretti da assumere nella quotidianità. Un’occasione preziosa anche per interrogarsi sul ruolo dell’Amministrazione e della sanità pubblica, affinché si risponda in maniera adeguata alle necessità dei cittadini. Quella contro i tumori al seno è una lotta, a cui contribuiscono tanto la scienza quanto la società, perché, come Komen Italia ci insegna, c’è anche un problema di stili di vita e di forza dell’utilizzo degli strumenti della prevenzione, per cui risulta centrale fornire tutte le informazioni necessarie, anche in maniera gioiosa. Vi invito quindi a venire a Matera in occasione della Race for the Cure, anche per vedere quanto di straordinario sta succedendo in città. Matera è diventata infatti un grande contenitore culturale, che si candida a restare attrattore di cultura per l’Italia nei prossimi anni, visto che solo nel 2033 la nostra nazione potrà ospitare una nuova Capitale Europea della Cultura”.

Il Presidente Adduce ha infine invitato il Sindaco di Roma, Virginia Raggi, a partecipare alla cerimonia conclusiva del programma culturale di Matera 2019 che si terrà a dicembre. Infine Adduce ha reso noto che per tale occasione ha già confermato la sua partecipazione il Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli.

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Mercoledì 18 settembre alle 18:30 presso la stazione ferroviaria di Ferrandina Scalo, verranno presentati gli interventi di Urban Art realizzati dagli artisti selezionati dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con la curatela della Momart Gallery di Monica Palumbo, realtà culturale materana che da anni si sta impegnando sul territorio per la realizzazione di interventi di Street art.

Il tema degli interventi, realizzati nello scalo ferroviario che costituisce la porta di accesso a Matera sull’asse Roma/Napoli/Potenza, è la promozione del senso di identità e appartenenza al luogo, oltre che un messaggio di apertura, accoglienza e di inclusione sociale per tutti senza limite di età, sesso e provenienza.

“L’intervento “Aliens Welcome” – spiegano gli artisti lucani che lo hanno realizzato, Mimmo Rubino e Andrea Nolè - è uno slogan, una preghiera, un grazie, una segnaletica umanistica, emotiva, che prova ad alzare, senza retorica, l’asticella della percezione dell’altro, del diverso da noi, ponendo a scudo l’accoglienza, la curiosità, il progressismo, contro il rifugio nel comodo atteggiamento reazionario che tanto invalida la bellezza dell’essere umano. Il carattere/Font utilizzato è il Futura, nella sua versione bold, il carattere utilizzato nelle stazioni italiane. Non è un carattere facile, è ingombrante, pesa, non tutti lo amano, ma porta con sè il senso del futuro, del progresso, l’idea che l’essere umano possa controllare la storia. Nel suo essere “tecnologico” e “futurista” esso è invece, visto con gli occhi del nuovo millennio, intrinsecamente “umanista”. Forse perché attinge al modernismo, a momenti in cui il design aveva il coraggio di ambire a creare un mondo a misura d’uomo. Associato al copy paradossale, assume la parvenza di un testo scritto da uomini che credevano nel progresso, nell’internazionalità e, addirittura, nell’interplanetarietà, prima e di più di noi, come un reperto di una grande civiltà forse scomparsa solo il secolo scorso o forse ancora viva e pronta a rinascere”.

“Nella “Permanent Exhibition”, Ironmould, streetartist lucano originario di Venosa, e Gods in Love, streetartist pugliese, hanno invece ridipinto le parti murate dell’edificio collocato a fianco della stazione, realizzando immagini legate a una ricerca sul tema surreale e metafisico lunare, in occasione del 50 anniversario dell’allunaggio celebrato durante le manifestazioni estive di Matera 2019 . “Ogni disegno – spiegano gli artisti - è un racconto, un piccolo mondo, un viaggio surreale, a tratti pop, carico di situazioni, di personaggi, corpi e colori che si estendono per tutta la superficie dell’edificio all’interno della stazione, lungo il binario 1. Il titolo “Esposizione permanente” rivela una sottile ironia che sottolinea la situazione dello specifico edificio, per porre l’accento su tutti gli edifici nelle stesse condizioni. Murare porte e finestre dovrebbe essere una condizione temporanea di un edificio, nell’attesa di un utilizzo differente, migliore. Questa condizione però, in Italia, spesso diventa troppo lunga per essere considerata temporanea e l’unica cosa permanente è l’abbandono”.

Alla presentazione dei lavori di arte pubblica interverranno, insieme agli artisti e alla direttrice artistica di Momart, Monica Palumbo, il Presidente e il Direttore Generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce e Paolo Verri, il Sindaco di Ferrandina Gennaro Martoccia, il Responsabile Direzione Territoriale Produzione Bari - Unità Organizzativa Terminali e Servizi di Rete Ferroviaria Italiana, Vito Ortolano.

Alle 19:30, si balla silent disco con l’Aliens' Party.

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Si è chiusa da una gremita Piazza San Francesco con i ritmi travolgenti dei Modena City Ramblers, mescolati insieme a quelli dei musicisti irlandesi provenienti dal festival Traidphicnic di Galway, che sarà Capitale europea della cultura nel 2020, la nona edizione di Materadio, la festa di Radio 3 coprodotta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019. Un’edizione speciale, come è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa di chiusura presso il Materadio Village, quella dell’anno in cui Matera è Capitale Europea della Cultura, con numeri che via via sono andati sempre crescendo, tale da rendere necessaria l’individuazione di nuovi spazi per ospitare il grande pubblico. Circa 8000 le persone che hanno assistito ai due concerti serali alla Cava del Sole, quello del jazzista Jan Garbarek, accompagnato dal percussionista indiano Trilok Gurtu, e quello dell’Orchestra popolare La Notte della Taranta, che ha fatto ballare il pubblico già dal mattino con i laboratori di pizzica nelle piazze del centro città. 140 i volontari coinvolti nei servizi di accoglienza e informazione al pubblico, tre dei quali arrivati da altre capitali europee della cultura: Plovdiv 2019, Galway e Rijeka 2020. Oltre 100 gli appuntamenti in programma nel corso del weekend , fra le trasmissioni live di Radio 3 e le mostre, performance e altre iniziative del cartellone ufficiale di Matera 2019. “Una edizione bellissima ma al contempo difficile, non scontata data la sua complessità - ha spiegato Paolo Verri, Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019 - in un anno che ci ha visti tutti concentrati nell’ organizzazione generale del calendario di Matera 2019”. Eppure un’altra edizione riuscita benissimo.

“Materadio, grazie al lavoro fatto congiuntamente dalla Fondazionee da Radio 3, nella persona del suo direttore, Marino Sinibaldi, che ne è l’artefice e pioniere, è stata un seme genetico – ha detto il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri - un elemento distintivo ed “eretico” che ha dato stimoli alla città, riuscendo ad essere un collante sociale e al contempo a esprimere il gusto non banale e conformista di Matera. Questa squadra, superando scogli e divisioni, è riuscita a sintetizzare i valori di una vera Capitale Europea della Cultura”.

“Materadio è la radice del percorso di Matera 2019 – ha spiegato ancora Paolo Verri - e già nel nome (Matera+radio) racchiude in sé uno dei suoi valori, ovvero la collaborazione. Matera è diventata infatti il luogo delle co-creazioni e delle co-produzioni. Un altro tema che è emerso in questa edizione di Materadio, è quello dell’allargamento della città. Dalle prime edizioni in cui Materadio si svolgeva fra Casa Cava e Piazza San Pietro Barisano, ci siamo dovuti spostare a mano mano in piazze più larghe, fino ad arrivare alla Cava del Sole. E ci siamo resi conto che questo luogo è una scommessa vinta: la Cava del Sole non deve essere solo un posto per concerti, ma come abbiamo visto sia con Materadio che con l’Open Sound Festival, è un luogo che può ospitare interi festival, un luogo che può rimanere sempre animato con mostre, laboratori, performance live ecc. Terzo elemento che la partnership con Radio3 ci ha insegnato è quello del network, dell’apertura alle relazioni. A questo si lega anche il tema dell’inclusione. Questa edizione di Materadio dedicata ai Sud, ci ha consentito infatti di riflettere sul tema dell’immigrazione, e di quanto questa debba essere considerata un punto di forza, un fattore di sviluppo per l’Europa”.

“L’edizione 2019 di Materadio è l’occasione per fare un bilancio – ha sottolineato Marino Sinibaldi, direttore di Radio3 -. Nei primi anni era una scommessa, un’eccezione, un’eresia. Poi è diventa un lievito per qualcosa di più grande. Questa edizione chiude un ciclo, avendo raggiunto il suo obiettivo. Quello che però ci sta a cuore è che tutto questo straordinario percorso non venga disperso, che questo Sud non debba vivere nuovamente il dramma della delusione. Per questo occorre lavorare per fronteggiare il fenomeno che porta le menti migliori e più giovani di questa terra, che si sono impegnate su diversi fronti in questi anni, ad andare via. Nei prossimi anni vogliamo continuare a raccontare cosa avviene a Matera, e perciò continueremo a sorvegliarla. Su questa linea si sono mosse e continueranno a muoversi fino a dicembre, le Lezioni materane, appuntamenti mensili che con cui abbiamo portato in città esperti di diversi settori, per guardare al mondo da Sud. In uno dei prossimi appuntamenti porteremo dei detenuti che hanno seguito dei laboratori su Matera come modello di riscatto. E’ così infatti che Matera viene vista da tutti”.

Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, ha ricordato il primo incontro con Sinibaldi, nel 2010, quando gli è stato chiesto di portare a Matera una festa simile a quella che si faceva a Cervia. “In quel momento, anche se non sapevamo cosa sarebbe successo – ha detto Adduce – stavamo pensando al futuro. Radio 3 è stata capace, pur nella sua neutralità rispetto alla competizione fra le città candidate al titolo di Capitale Europea della Cultura – di interpretare negli anni i temi del dossier di Matera 2019, aiutandoci a costruire le cose, prima di tutto pensandole. Matera 2019 rappresenta in questo senso, un esempio di piattaforma, un luogo in cui ci si scambia competenze e professionalità. Ciò che abbiamo innescato tutti insieme, mettendo da parte le divergenze, è un’onda che non potrà fermarsi”.

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Si conclude domani, domenica 15 settembre 2019, Materadio, la festa di Radio3 che da nove anni accompagna il percorso di Matera capitale europea della cultura.

L’evento di apertura è la seconda lezione di musica, in programma alle 9 all’Auditorium Gervasio. I dialoghi attraverso il tempo di Giovanni Bietti, con violoncello e pianoforte, stavolta metteranno a confronto Beethoveen e Brahms. Alle 10.30 in piazza san Francesco il penultimo appuntamento con gli 8 oggetti che raccontano il Sud. E’ la volta del corallo. L’ultimo è alle 11.40 in auditorium. Alessandro Vanoli e Amedeo Feniello, accompagnati alla chitarra da Carlo Mascilli Migliorini, si congedano parlandoci delle valigie. Intanto alle 10.40 a piazza san Francesco si celebra il centenerio della nascita di Fausto Coppi. Gian Luca Favetto, con Michele Maccagno e Fabio Barovero, ci racconterà l’affollata solitudine del campione. Alle 11.50 all’Auditorium concerto pianistico di Pietro De Maria. Alle ore 12 al Village di piazza San Francesco la conferenza stampa finale con il direttore di Rai3, Marino Sinibaldi. Il gran finale è di nuovo in piazza San Francesco, alle 12.50. Conducono Valerio Corzani e Marino Sinibaldi, sul palco i Modena City Ramblers, in collegamento da Galway, che nel 2020 sarà con Novi Sad capitale europea della cultura, Traidphicnic, il maggiore festival di folk irlandese. Un ponte musicale e ideale che segna il passaggio delle consegne tra Matera 2019 e Galway 2020.

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Il musicista norvegese, insieme al grande percussionista indiano Trilok Gurtu, ha proposto uno straordinario concerto alla Cava del Sole

 

 

Un vero e proprio ponte musicale fra oriente e occidente all’insegna di una varietà sonora capace di soddisfare ogni esigenza espressiva, di far viaggiare l’ascoltatore dentro mondi inesplorati. India e Norvegia hanno parlato la stessa lingua ieri, alla Cava del Sole, davanti a quasi 3 mila spettatori arrivati da tutta Italia per ascoltare il quartetto di Jan Garbarek e il suo speciale ospite, il percussionista indiano Trilok Gurtu.

Un concerto organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e da Rai Radio3, in collaborazione con L’Onyx Jazz Club, nell’ambito di Materadio – La Festa di Rai Radio3 giunta alla nona edizione.

Jan Garbarek può probabilmente essere considerato uno dei musicisti che detta lo stile nel jazz europeo. E quindi non poteva mancare nel programma culturale di una capitale europea della cultura. Innumerevoli musicisti sono stati influenzati dal suono di questo sassofonista norvegese, spesso descritto come innodico, lirico, vocale, etereo, meditativo e sicuramente scandinavo. Invece che adagiarsi su questo, e al contrario della sua auto-dichiarata pigrizia, Jan Garbarek all’età di 71 anni si batte ancora per avere esperienze musicali nuove e sempre migliori, preferibilmente live in concerto: ”Cerco solo di suonare ciò che io stesso vorrei ascoltare”, ha spiegato al termine della serata con grande modestia. Ed ha aggiunto: “Se qualcuno riesce ad immedesimarsi, allora ottimo. Ogni reazione è buona. E anche nessuna reazione va bene. Ad essere onesto, non fa una gran differenza. Mettiamola così: io non sono Elvis Presley. Non posso prevedere o anticipare ciò che prova l’ascoltatore. Ma quando i musicisti sentono che sono dentro al ritmo, è un incantevole momento di pura felicità. Quella sensazione è assoluta euforia.”

Alla Cava del Sole, “Un luogo splendido” – ha aggiunto – ha mostrato di essere pienamente in forma insieme a una band che ama esibirsi attraverso un costante, profondo, ampio interplay: il pianista e tastierista tedesco Rainer Brüninghaus, che è parte del gruppo da trent’anni, il bassista brasiliano Yuri Daniel e il percussionista indiano Trilok Gurtu. Anche in questa geografia del gruppo c’è un eclettico mondo espressivo.

Da più punti di vista Garbarek vede sè stesso e i musicisti della sua band come degli artigiani. "Un calzolaio sa anche come si fa una buona forma. Ma questo non interessa a nessuno. Quando le persone vedono la scarpa nella vetrina del negozio, l’unica cosa che importa è che gli piaccia o no.” Dopo tutto, anche lui lo sa: “Insieme possiamo puntare al cielo!”.

Il concerto è stato caratterizzato da brani di musica totale, attraversando la world music, passando per il free jazz, la musica con sonorità indiane e i suoni “ancestrali” provenienti dalla Madre Africa. “Non posso comprendere davvero la complessità, ma posso sicuramente godere degli elementi da cui mi sento particolarmente attratto e che girano intorno alla mia orbita,” ha detto. “Durante gli anni sono diventato una specie di spugna. Si può dire che la musica che facciamo sia un vero ibrido imbastardito. È un mix. Non si tratta di raggiungere un qualsiasi tipo di perfezione o rimanere fedele a una certa tradizione. In effetti, è proprio l’opposto. Può essere di gran lunga più interessante lasciare alcune cose nell’area dell’ignoto. Dobbiamo piuttosto curare e andare avanti con le nostre imperfezioni, che fuggire da esse.”

Nel concerto si è sentita la voce dei suoi sassofoni e quella dei suoi compagni di viaggio perfettamente integrati. Carattere schivo, ha preferito non presentare i brani. Ma la sua musica è stata più che sufficiente a esaltare il numeroso pubblico che sul bis ha lasciato le sedie per avvicinarsi al palco facendosi immergere in questa musica e facendo sentire più da vicino il proprio calore.

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Matera 2019 presenta

I-DEA: Thauma, Atlante del Gesto

Un progetto del grande coreografo e danzatore Virgilio Sieni, per la prima volta nella veste di curatore, sugli archivi della Basilicata.

Il 15 settembre a Cava Paradiso si svolge Agorà Madri e Figli realizzata in collaborazione con i cittadini

 

 

Prosegue il programma di eventi e di azioni in occasione di Thauma, Atlante del gesto, la mostra a cura di Virgilio Sieni nell'ambito di I-DEA, progetto pilastro di Matera 2019.

 

Il 15 settembre alle ore 19 si svolge Agorà Madri e Figli, danze in duetto realizzate da coppie di madri e figli, cittadini materani e della Basilicata che hanno lavorato con Sieni in un percorso laboratoriale verso la creazione di questa azione. La performance sarà presso l'Hangar di Cava Paradiso. Le danze, nate da un percorso di creazione con Virgilio Sieni, si basano sui gesti fondativi della relazione filiale per inventare delle azioni coreografiche intime intese come atlanti emozionali del gesto. Il gesto che unisce madre e figlio mostra una specifica forma dell'intimità, del dolore e della bellezza. Un gesto unico, immediatamente riconoscibile, che evoca l'origine delle relazioni.

 

I visitatori potranno vedere inoltre la mostra Thauma, Atlante del Gesto, terzo appuntamento di I-DEA. Thauma, Atlante del Gesto è un progetto a cura del grande coreografo e danzatore Virgilio Sieni, ideato per la città di Matera a partire dallo studio e dall'esplorazione di materiali provenienti dagli archivi della Basilicata e di altre regioni italiane allo scopo di creare un archivio in divenire del gesto attraverso mostre, installazioni, pratiche, azioni coreografiche, performance e progetti speciali. Thauma, atlante del gesto è una riflessione sulla metamorfosi del gesto perduto che apre una ricerca dentro e fuori il corpo. I gesti dell'umanità che ci hanno portato a essere individui dell'oggi, vanno rintracciati nella natura archeologica dell'uomo: nel saper cogliere, se è ancora possibile, il senso dell'origine di un gesto. Gli archivi selezionati e che hanno collaborato sono: Agenzia Spaziale Italiana, Centro di Geodesia Spaziale Giuseppe Colombo, Archivio di Stato Potenza, Archivio Fotografico Michele Masciandaro, Archivio Fotografico di Palazzo Lanfranchi ex Soprintendenza Beni Artistici e Storici della Basilicata, Armin Linke Archive, Consorzio di Bonifica della Basilicata, Ethnomusicology and Visual AnthropologyLab(LEAV), Fondazione Cineteca di Bologna, Parrocchia di Sant'Antonio, Acerenza, ProlocoAliano, Teche Rai, Titanus Film.

 

 

La mostra ospita inoltre alcune opere di Armin Linke, in stretto dialogo con l'esposizione Blind Sensorium. Il Paradosso dell'Antropocene c al Museo Domenico Ridola di Matera.

 

L'allestimento della mostra è disegnato e concepito da Elisa Giuliano, Martha Schwindling e Antonio Elettrico e da Virgilio Sieni con l'Open Design School prevedendo un sistema aperto e modulare, che accompagna l'intero progetto I-DEA in maniera fluida. In un'ottica di scambio e condivisione, Virgilio Sieni eseguirà una azione negli spazi della mostra "ricambiando" la collaborazione con il fotografo e approfondendo l'idea della creazione di uno spazio tattile tra il proprio corpo e le opere di Linke.

 

 

Virgilio Sieni, già direttore della Biennale di Venezia Settore Danza per 4 anni, dal 2013 al 2016, è danzatore e coreografo tra i più rappresentativi nel panorama europeo. Dirige a Firenze il Centro nazionale di produzione della danza. Ha creato spettacoli per le massime istituzioni musicali italiane e ha ricevuto numerosi premi della critica. Nel 2013 è stato nominato Chevalier de l'ordres des arts et des lettres dal Ministro della cultura francese.

 

I-DEA

Thauma, Atlante del Gesto

A cura di Virgilio Sieni

 

Cava Paradiso – Contrada La Palomba

SS7 Matera, 75100

Accesso tramite Passaporto Matera 2019, acquistabile anche presso Cava Paradiso

 

Responsabile della Comunicazione:

Santa Nastro - +39 3928928522 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

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www.ideamatera.eu

www.matera-basilicata2019.it

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Più di 500 persone, ieri in piazza Vittorio Veneto, a Matera, hanno voluto ricordare il grande atleta, Pietro Mennea, nell’ambito di una manifestazione organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, dal Comune di Matera e dalla Fidal. A lui è intitolata la Biblioteca della cultura sportiva, la prima in Italia, voluta dalla Fondazione nell’ambito del programma “Sport Tales” curato da Luca Corsolini, con la preziosa collaborazione della Provincia di Matera, e che ha già raccolto più di 1400 volumi.

“Pietro sarebbe stato molto contento. E del resto non c’è atleta più degno di lui per offrire il nome a una Biblioteca della cultura sportiva”. La moglie Manuela Olivieri Mennea lo ha ricordato con orgoglio. “Pietro aveva un legame molto particolare con i libri. Ne ha scritti molti, ne comprava in continuazione. Un legame fortissimo, fisico: quasi soffriva quando doveva prestarli. A un certo punto abbiamo dovuto comprare un appartamento per raccoglierli tutti. E io avevo paura che il pavimento non reggesse, tanti erano. E si sa, i libri pesano”.
Il Mennea Day, il quarantesimo anniversario del suo straordinario primato mondiale sui 200 metri, che è ancora record europeo, è stata degna occasione per inaugurare la Biblioteca della Cultura Sportiva.

A tagliare il nastro con Manuela, c’erano anche Alfio Giomi, il presidente della Fidal
che ha celebrato il suo massimo campione riunendo nella Città dei Sassi il consiglio federale, e Piero Marrese, il presidente della Provincia di Matera, che ha offerto i locali della Biblioteca Provinciale “Tommaso Stigliani” di via Roma per accogliere la BCS “Pietro Mennea”.
“Una Biblioteca proiettata verso il futuro – ha detto Corsolini – con molte sezioni già munite di QR code, per consentire ai visitatori di vedere i video delle grandi imprese narrate nei libri. La cultura sportiva è un intreccio di parole e di numeri. Le cifre che scandiscono
i record e i successi ma anche le date che, nel culto del ricordo, cementano il legame tra i tifosi e i campioni. E così ieri era il quarantennale di Mennea, dopodomani sarà il centenario della nascita di Coppi, un altro fuoriclasse scomparso troppo presto e perciò rimasto nel cuore di tutti gli appassionati di ciclismo”.

La BCS “Pietro Mennea” è un progetto aperto: ogni autore o appassionato può donare un’opera per arricchirne il patrimonio, diventandone cosi “fondautore”. Lo ha fatto ieri la Fidal, offrendo un corpus notevole dei suoi manuali tecnici, resi disponibili per la consultazione da parte di praticanti e preparatori atletici.

La Biblioteca è stata appena inaugurata, ma già guarda al futuro, a un 2020 anno olimpico che già si annuncia carico di appuntamenti. A partire da “2020”, un gioco collettivo che attraverserà tutto l’anno alla ricerca delle 2020 parole che definiscono la cultura sportiva. Ben cinque i premi in cantiere: Minibasket in piazza, per il racconto sul gioco di squadra; Coppa Scirea, per la biografia o autobiografia di calciatore; Unisport, in partenariato con la nuova rete del sistema sportivo universitario che ha sostituito i Cus, per le tesi di laurea e i
progetti di ricerca dedicati allo sport (in due sessioni: come le sedute di laurea); Matera is cool to run, in collaborazione con la Fidal, per i libri italiani ed europei per il running;
Matera european capital, per la migliore traduzione di libri in lingua estera.

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Un intenso cartellone per il secondo giorno di Materadio, la festa di Radio3 che da 9 anni accompagna il percorso di costruzione di Matera capitale europea della cultura e che oggi ne celebra la realizzazione.

 

Il programma di domani, 14 settembre, parte alle 9 all’Auditorium Gervasio con le Lezioni di musica condotte da Giovanni Bietti, “Dialoghi attraverso il tempo” con musiche di Hayden e Mozart. Si chiude alle 21,30 a Cava del Sole con il concerto dell’Orchestra popolare Notte della Taranta, con guest star i Modena City Ramblers (Ingresso con passaporto per Matera 2019 e prenotazione).

 

Quattro gli appuntamenti con Filo Rosso, con Alessandro Venoli e Amedeo Feniello. Alla chitarra Carlo Mascilli Migliorini. Dieci minuti ciascuno dedicati a “8 oggetti che raccontano il Sud”: alle 10.30 in piazza s.Francesco le anfore, alle 11.50 all’Auditorium le chitarre, alle 16.50 all’Auditorium la lucerna e la candela, alle 19 all’Auditorium la bussola.
Alle 10.40 in piazza San Francesco il surreale talk show di Edoardo Camurri e Pietro Del Soldà. Seguirà alle 11.15 Radio 3 Mondo condotta da Anna Maria Giordano dedicato al gemellaggio tra Matera e Bamiyan, la città afghana il cui patrimonio artistico è stato vandalizzato dai talebani. Chiuderà la mattinata, in Auditorium, il concerto italiano di
Rinaldo Alessandrini.

 

Si ripartirà in Auditorium alle 16 con Fahrenheit, condotto da Loredana Lipperini che dialogherà con Aboubakar Soumahoro e Goffredo Fofi. Alle 17 in piazza San Francesco sarà la volta di Samantha Cristoforetti, ospite di Rossella Panarese e di Radio3 Scienza. Due gli appuntamenti teatrali del pomeriggio, in piazza San Francesco, alle 17,45 Uomini in Gabbia, un progetto di Mario Gelardi/Nuovo Teatro Sanità, alle 19,10 Modo Minore di Enzo Moscato e Pasquale Scialò.

 

Cinque gli appuntamenti al Materadio Village di piazza San Francesco per il cartellone di Materadio off: alle 11 incontro con la delegazione di Galway, capitale europea della cultura 2020, alle 12 la capitale si racconta attraverso i suoi progetti, alle 16 un caffè con Samantha
Cristoforetti, alle 17 un caffè con la Taranta, alle 18 “L’Europa vista da noi. L’UE raccontata dai media italiani”. Interverranno: Renato Coen, Responsabile Esteri di SkyTG24, David Parenzo, giornalista e conduttore, Maria Antonietta Spadorcia, Caporedattore Tg2 Sebastiano Sterpa, Giornalista Politico Tg Saluti istituzionali: Vito Borrelli, Vice Capo Rappresentanza della Commissione europea in Italia Modera Manuela Conte, Capo settore stampa della Commissione europea in Italia.

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Sono stati prorogati al 30 settembre i termini per l’invio delle candidature per il progetto di Residenza artistica Pulverturm, creato con l’obiettivo di stringere una relazione tra Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e Feldkirch (Stato federato di Vorarlberg, Austria), città candidata al titolo per il 2024 insieme a Dornbirn, Hohenems e la Regione Bregenzerwald.

Artisti e artiste della città di Matera e della regione Basilicata sono invitati a lavorare per un periodo di tempo determinato in residenza nella città di Feldkirch, con la possibilità di incontri con creativi locali al fine di costruire un network in grado di estendere i suoi effetti anche dopo il 2019.

Il progetto potrebbe protrarsi per un periodo pluriennale e si rivolge, nelle diverse annualità, a diverse discipline artistiche. Per l’anno 2019, che è l’anno del kick off, sarà al centro del progetto l’arte figurativa.

L’artista scelto soggiornerà dalle sei alle otto settimane a Feldkirch in date da concordare e avrà a disposizione un atelier nella Pulverturm medievale per lavorare. L’atelier dovrà essere accessibile in alcuni momenti al pubblico, per rendere possibile un contatto con la comunità locale e gli artisti della zona. La realizzazione di una esposizione a Feldkirch di quanto realizzato durante la residenza artistica è auspicabile, anche se non obbligatoria. La destinazione successiva dell’opera medesima è oggetto di mediazione fra l‘artista e la città di Feldkirch.

Tutti i dettagli per la partecipazione al progetto sono disponibili sul sito ufficiale https://www.feldkirch.at/entdecken/kulturangebote/publiccall/ .

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Potranno essere candidati giochi e workshop da realizzarsi nelle due Capitali Europee della Cultura 2019

 

La Fondazione Matera-Basilicata 2019 e la Fondazione Plovdiv 2019 intendono coprodurre il FUSION Urban Games Festival, un grande festival di giochi urbani con l'obiettivo di valorizzare i rispettivi territori tramite la riscoperta e riappropriazione del patrimonio culturale materiale ed immateriale e la sperimentazione di nuovi modelli per far incontrare ed interagire cittadini permanenti e temporanei interessati alla partecipazione attiva alla vita civile. Per Matera e Plovdiv Capitali Europee della cultura 2019 il gioco e, nella fattispecie, i giochi urbani sono sin dall'inizio stati considerati come importanti strumenti di attivazione sociale, di inclusione territoriale e come modalità sostenibili di creazione di rete cittadini virtuosi.

Pertanto le due Fondazioni lanciano congiuntamente una chiamata pubblica per presentare un proprio gioco/workshop e candidarsi a partecipare alla prima edizione del Fusion - Urban games festival, da protagonisti.

Il festival, che si svolgerà dal 25 al 27 Ottobre 2019 a Plovdiv e dal 31 Ottobre al 2 Novembre 2019 a Matera, fa parte del programma “Plotera, Plovdiv and Matera together for an Open Future” - il programma culturale congiunto fra le due capitali europee della cultura per il 2019.

I partecipanti al festival esploreranno strade affollate e angoli dimenticati, parchi fioriti e giungle di cemento, ripide colline e misteriosi spazi sotterranei. Con le forze congiunte di cittadini e progettisti di giochi urbani di tutto il mondo si proverà a riscoprire e ripensare gli spazi urbani delle due capitali europee della cultura 2019. Il gioco urbano è un’esperienza che diverte e al tempo stesso incoraggia dinamiche sociali in cui i cittadini esplorano spazi inediti della città. I giochi combineranno game design, performing arts e installazioni in spazi pubblici.

Tutti i dettagli della chiamata pubblica, con le informazioni sulla tipologia di giochi e workshop da poter candidare, le modalità di partecipazione al festival e l’invio delle domande, sono disponibili sul sito web ufficiale www.matera-basilicata2019.it nella sezione “News” (link: https://www.matera-basilicata2019.it/it/news/2266-call-per-candidare-il-tuo-gioco-per-fusion-urban-games-festival.html ).

Le candidature potranno essere inviate entro le ore 23:59 del 22 settembre 2019.

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Il Materadio Village, lo spazio per gli appuntamenti OFF della Festa di Radio 3 nella città dei Sassi allestito da Open Design School in Piazza San Francesco, ospita da oggi l’iniziativa “Rai Porte Aperte”, ideata dalla direzione Comunicazione Rai per far scoprire ai bambini e ragazzi i mestieri della tv.

Grazie alla collaborazione con la Fondazione Matera Basilicata 2019, lo spazio accoglierà nelle mattinate di oggi e di domani circa 150 alunni della Scuola Primaria e della Secondaria di I grado dell'I.C. "Minozzi", che potranno giocare a "fare radio e televisione" affiancati dai professionisti della Sede Rai per la Basilicata.

Come si realizzano programmi radiofonici e televisivi, come funziona una telecamera, come si lanciano i servizi del TG e del GR, queste e tante altre curiosità potranno essere soddisfatte dagli studenti parlando direttamente con chi ogni giorno lavora nei backstage dei programmi radio e tv della Rai.

Lo spazio sarà attivo oggi e domani dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 e domenica 15 settembre dalle 10.00 alle 13.00.

L'attività, aperta a tutti i bambini e ragazzi dai 5 ai 15 anni, è realizzata in collaborazione con la Sede Regionale Rai Basilicata e con la Direzione Infrastrutture Immobiliari e Sedi Locali Rai.

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A Matera presso lo Spazio dell'Angelo (Via Sant'Angelo 68), in un luogo ipogeo del Sasso Caveoso, riprende la realizzazione del "Cielo in una Stanza" un'opera d'arte pubblica e permanente consistente in cielo a mosaico, a terra, con il Carro Minore e la Stella Polare, rimando ai colori dell'Europa.

Dal 13 al 20 settembre i cittadini permanenti e temporanei e gli studenti delle scuole possono partecipare a laboratori dedicati in cui, attraverso il coordinamento degli studenti dell'Accademia delle belle arti di Brera, potranno contribuire alla costruzione del mosaico di tessere firmate che comporranno il cielo di Matera 2019. Ogni tessera sarà simbolo ed emblema di sogni, ricordi, speranze ed emozioni di quanti hanno partecipato.

I laboratori si terranno dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19. Per accedere è necessario il Passaporto per Matera 2019.

Poiché il mosaico è quasi realizzato con tutte le tessere firmate, ogni visitatore potrà portare a casa la sua tessera firmata per diffondere, in Italia, in Europa e nel Mondo, una parte dell'opera. Una parte del cielo di Matera2019!
"Il cielo in una stanza" è la declinazione materana di un più ampio progetto "Costellazione" nata come un'opera d'arte pubblica e permanente, che nasce da EXPO 2015, ed esplora, quindi, la suggestione della volta celeste, delle stelle, dell'acqua come elementi primigeni da cui tutto ha origine, ed insieme del viaggio come scoperta, anche dell'ignoto. L'opera d'arte è articolata e diffusa in diversi luoghi reali e nella virtualità della Rete; viene creata dai cittadini del mondo e rimane per sempre un segno tangibile, originale ed irripetibile. Dopo Milano con la realizzazione di Piazza Costellazione a Rho, "Costellazione", è arrivata a Matera per l'anno di Capitale Europea della Cultura 2019 e nel 2020 sarà a Dubai.

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Il 13 e 14 settembre incontri e confronti con i protagonisti di Materadio e di Matera 2019, aperti a tutti

Nella nona edizione di Materadio, la festa di Radio3 nella città dei Sassi in programma dal 13 al 15 settembre, non poteva mancare, come lo scorso anno, il Materadio Village, uno spazio per incontri e confronti con i protagonisti della tre giorni e di Matera 2019, allestito da Open Design School. Collocato in Piazza San Francesco, uno dei luoghi simbolo della manifestazione, il Materadio Village ospiterà il programma off di Materadio, all'interno di una agorà aperta e modulare articolata, accessibile a tutti e ad ingresso libero.

 

"Open Design School", spiega la project manager Rita Orlando, si cimenta anche quest'anno nella progettazione e costruzione del Village di Materadio declinando in chiave architettonica il tema di questa edizione del festival di Radio 3: "i Sud". Quattro piccoli padiglioni (info point, tribuna, palco e area workshop), gravitando attorno ad uno spazio centrale, definiscono una piccola piazza e, quindi, un vero e proprio villaggio, dedicato all'accoglienza e agli incontri, in cui ritrovare la scala umana della comunità e la dimensione reale del racconto".

Le architetture sono state ideate e auto-costruite nel laboratorio di Casino Padula, dove si colloca la sede di Open Design School: quest'anno si è scelto di utilizzare il legno, materiale naturale già ampiamente testato con successo per il Festival umbro Universo Assisi. E, nella logica della reversibilità su cui si basa la ricerca di ODS, l'installazione di Assisi è stata in parte trasformata per la creazione di quest'altra piazza che, a conclusione di Materadio, darà vita ad un nuovo spazio urbano comunitario proprio nel giardino di Casino Padula.

 

Nell'ambito del programma del Village si svolgeranno i seguenti appuntamenti.

 

Si parte il 13 settembre alle ore 11 con una intervista al percussionista e musicista indiano Trilok Gurtu, che venerdì sera si esibisce alla Cava del Sole con il sassofonista Jan Garbarek; si prosegue con uno spazio "EUmozionale" per raccontare i progetti della Capitale Europea della Cultura alle 12, mentre alle 17 si riparte con una intervista alla cantante Teresa De Sio, in concerto giovedì sera presso il museo Essenza Lucano a Pisticci Scalo, luogo che celebra la storia di Amaro Lucano, e venerdì sera in Piazza San Francesco a Matera. Alle 18 invece incontreremo lo scrittore, giornalista e drammaturgo Gian Luca Favetto, che domenica porta in scena, per il Teatro di Radio3, "Fausto Coppi. L'affollata solitudine del campione".

 

Sabato 14 settembre alle ore 11 si apre con un caffè con la città Capitale europea della cultura 2020, Galway (in Irlanda). Alle 12 Matera 2019 si racconta attraverso i suoi progetti in uno spazio EUmozionale. Gli appuntamenti proseguono nel pomeriggio, alle 16 con Astrosam, Samantha Cristoforetti, la prima donna negli equipaggi dell'Agenzia Spaziale Europea, ospite di Rossella Panarese proprio sabato a Radio3 Scienza, mentre alle 17 si parla della Notte della Taranta che nella sera si esibitrà in concerto alla Cava del Sole. Al dibattito prenderanno parte Loredana Capone, Assessore Industria Turistica e Culturale - Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali, Regione Puglia, Carlo Salvemini, Sindaco di Lecce, Massimo Manera, presidente della Fondazione La Notte della Taranta Salvatore Adduce, Presidente Fondazione Matera Basilicata 2019. Alle 18 invece si prosegue con L'Europa vista da noi, L'unione europea raccontata dai media italiani con Renato Coen, Responsabile Esteri di @SkyTG24, David Parenzo, giornalista e conduttore, Maria Antonietta Spadorcia, Caporedattore Tg2, Sebastiano Sterpa, Giornalista Politico Tg5; saluti Istituzionali, Vito Borrelli, Vice Capo Rappresentanza della Commissione europea in Italia, modera Manuela Conte, Capo settore stampa della Commissione europea in Italia.

 

 

Open Design School è un laboratorio di sperimentazione e innovazione interdisciplinare, progetto pilastro al servizio della realizzazione del programma culturale di Matera 2019. In 19 mesi di attività di Open Design School sono stati coinvolti 110 artisti e professionisti lucani, italiani ed europei, che insieme, hanno mappato circa 400 luoghi, prodotto 9 grandi mostre, 11 installazioni urbane e 10 eventi culturali, favorendo così l'incontro e la fruizione di contenuti creativi da parte del pubblico. Open Design School è una piattaforma orizzontale. Un luogo di condivisione e apprendimento reciproco, mosso dalla necessità di scambio creativo continuo tra arte, scienza e tecnologia. Al suo interno si disegnano, modellano e costruiscono soluzioni attraverso un sistema modulare che, oltre che essere funzionale e reversibile, modifica temporaneamente lo spazio urbano suggerendo nuove possibilità d'uso, invitando il pubblico a fruire dei contenuti artistici e sentirsi parte attiva di Matera 2019.

 

Open Design School è a cura di Joseph Grima, sotto la supervisione di Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e relazioni della Fondazione, e con il project management di Rita Orlando.

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Saranno i suoni e le danze dell'Orchestra Popolare La Notte della Taranta a scandire il ritmo di Materadio, la grande festa di Rai Radio3 nella capitale europea della cultura, tra i laboratori aperti di pizzica nel centro di Matera, venerdì pomeriggio e sabato mattina, e il grande concerto serale del 14 settembre alla Cava del Sole (ore 21.30, ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione).

Si chiude così il ponte culturale di luce e di musica inaugurato nella città salentina il 24 agosto, in occasione del Concertone di Melpignano e nell'ambito del progetto Matà. Un percorso condiviso tra laboratori aperti e grandi eventi spettacolari per trasferire buone pratiche tra Matera 2019 e la città salentina che ospita uno degli eventi più performativi dell'area mediterranea.
Gli animatori di Matera 2019 hanno insegnato a cittadini e visitatori a realizzare le bag-light del progetto Lumen/Social Light durante le tappe del festival itinerante de "La Notte della Taranta". Queste borse luminose in legno con una tracolla in pelle, munite di un mini-pannello solare, richiamano nella forma tondeggiante i setacci e i tamburelli della tradizione e sono frutto di una sperimentazione di Matera 2019.

Il progetto Lumen/Social Light ha voluto realizzare un ponte tra vecchio e nuovo, fondendo la tradizione delle luminarie con innovative soluzioni di illuminazione pubblica. Una sperimentazione inserita nel più ampio progetto Interreg Night light che lavora sul tema della luce e del buio.
Nella lunga notte del Concertone le bag-light realizzate dai cittadini salentini sono state parte integrante della coreografia. Così per la sera di sabato 14 settembre i cittadini materani che hanno fabbricato le bag light per la festa dell'inaugurazione di Matera 2019 e nei successivi laboratori porteranno le loro borse per illuminare la platea della Cava
del Sole, scaldata dai ritmi dell'Orchestra Popolare della Taranta, con la partecipazione dei Modena City Ramblers. Ad aprire il concerto saranno 63 bambine e bambini del progetto inclusivo Piccola Ronda.
Ben sei i laboratori aperti a tutti che danzatori e tamburellisti salentini animeranno nelle principali piazze del centro di Matera, coinvolgendo cittadini temporanei e residenti.
Questo il calendario dei laboratori di MaTà: venerdì 13 settembre Piazza San Giovanni e Piazza del Sedile ore 18-18:45, 19:00 -19.45, Piazza Vittorio Veneto e Piazza San Francesco ore 20-20:45, 21:00 - 21.45; sabato 14 settembre Piazza Vittorio Veneto e Piazza del Sedile ore 10.30-11.30, 12-13.
Massimo Manera, presidente della Fondazione La Notte della Taranta: "Nell'anno in cui Matera è Capitale europea della Cultura, non poteva mancare, in questo dialogo aperto da tempo con La Notte della Taranta, un ponte ideale tra il Salento e la città lucana. Siamo lieti di essere presenti a Matera 2019, con i nostri artisti che diffonderanno, con i laboratori e lo spettacolo, la straordinaria esperienza della Notte della Taranta."
"La nona edizione 2019 di Materadio, la Festa di Radio 3 che anima la città dei Sassi, è dedicata ai Sud – sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019 Paolo Verri -. Proprio su questa scia si colloca la collaborazione con la Notte della Taranta, uno degli eventi che al meglio esprime il senso di apertura, dialogo e coinvolgimento della comunità contenuto nel dossier di Matera 2019 "Open Future".

Nell'ambito di questa collaborazione stiamo scambiando buone pratiche: da Matera abbiamo portato a Melpignano l'esperienza delle bag-light del progetto Lumen/Social Light, attraverso cui i cittadini "si fanno luce". A Matera i cittadini avranno la possibilità di partecipare ai laboratori di danza tenuti dal team de La Notte della Taranta, in una
contaminazione fra la tradizione salentina e quella lucana".

INFORMAZIONI DI SERVIZIO SUL CONCERTO IN CAVA DEL SOLE
Non sarà possibile raggiungere il luogo dell'evento con i propri mezzi. Sarà attivo servizio navette straordinario Matera Centro-Cava del Sole. Il servizio navette non è tratta ordinaria e richiede per questo l'acquisto del biglietto (€0,80 a persona a tratta se acquistato
preventivamente, €1,50 se acquistato direttamente sul mezzo).
Orari Partenze da Stazione Centrale a Cava del Sole: dalle h 19:15 una navetta ogni 5 minuti con sosta a Villa Longo. Ultima partenza per la Cava h 20:45.
Ritorno da Cava del Sole a Stazione Centrale con sosta a Villa Longo: a fine evento fino ad esaurimento dei passeggeri. Alla Cava del Sole saranno presenti navette per il pubblico che voglia fare ritorno alla Stazione Centrale prima del termine del concerto (sempre con sosta a Villa Longo).
Per i disabili sarà previsto un ingresso prioritario e un parcheggio dedicato (massimo 5 posti), a cui potranno accedere solo i mezzi in possesso di regolare contrassegno. Gli eventuali altri veicoli che trasportano disabili potranno arrivare fino alla Cava del Sole e
lasciare il passeggero, sempre mostrando regolare contrassegno, ma dovranno poi parcheggiare il veicolo nei pressi del Cimitero. A supporto degli accompagnatori dei disabili sarà disponibile un presidio dedicato.
È consigliabile inviare una mail all'indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. segnalando la targa del veicolo da autorizzare, nome e cognome del conducente e del passeggero disabile.

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VISIONS FROM EUROPE
A photographic tribute to Matera Basilicata 2019 by Students and Teachers from 28 Countries

 

Visions from Europe promuove una visione originale e contemporanea di Matera e della Basilicata attraverso lo sguardo di 56 fotografi Europei. Un docente ed uno studente per ognuna delle 28 scuole di fotografia dalle 28 nazioni Europee invitate, sono stati ospitati in Basilicata per una residenza artistica tra aprile e luglio 2019, così da realizzare una personale produzione di immagini fotografiche, alimentando il corpo della ricerca iconografica atta a celebrare Matera, Capitale della Cultura 2019.

 

La mostra, che si inaugurerà nella cornice romanica di Palazzo Viceconte il 20 settembre e ospitata nel Museo Pino Settanni, è il risultato di un lavoro esclusivo, una visione del territorio di Matera e dei suoi abitanti realizzata nell'ambito di un progetto di didattica internazionale. È una produzione in cui ognuno dei partecipanti, nella massima libertà espressiva, ha sviluppato la propria idea e stilisticamente rappresentato la percezione del territorio.

 

Le 56 residenze artistiche sono state sviluppate nell'arco di tre mesi e ha prodotto migliaia di immagini. Una prima selezione è stata fatta una prima selezione dagli stessi autori mentre i due curatori, Francis Kohn e Cosmo Laera, hanno successivamente selezionato le opere che compongono la mostra, che verrà donata all'Archivio della Città di Matera.

 

Nel corso del progetto sono stati realizzati vari incontri pubblici con diversi autori, che hanno presentato la loro attività di ricerca e di produzione fotografica.

 

L'esposizione si compone di oltre centocinquanta fotografie che esprimono valori artistici, sensibilità formale e caratteristiche generazionali differenti poiché per ogni diversa nazione c'è stata una doppia produzione da parte di docente e studente con modalità legate all'età o all'esperienza.

Il risultato è una stupefacente costruzione della visione di Matera e del territorio, la mostra abbina agli aspetti noti della città dei sassi la realtà della vita quotidiana e dello sviluppo che il titolo di patrimonio dell'umanità dell'Unesco ha generato.

L'uso del linguaggio fotografico contemporaneo e la contestuale lettura internazionale della città sono il perno su cui si è realizzata una iconografia di ricerca e sperimentazione formale, di adeguata rilevanza sociale.

 

Nell'ottica della valorizzazione e testimonianza del progetto, è in fase di realizzazione una monografia che verrà distribuita nelle nazioni partecipanti attraverso le università e le scuole coinvolte. Oltre le opere esposte il volume raccoglierà contributi da parte di Mario Calabresi, Giovanna Calvenzi, dei due curatori, Françis Kohn e Cosmo Laera e altri autori.

 

Matera European Photography, guidata dal suo Presidente Roberto Linzalone e dal Direttore Artistico Cosmo Laera, ha realizzato Visions from Europe grazie al sostanziale contributo di Canon Europe che ha supportato il progetto dal disegno alla realizzazione, degli Studenti e dei Docenti coinvolti, nonché all'indispensabile sostegno della Fondazione Matera Basilicata 2019 e del partner Matera Diffusa che ha facilitato la realizzazione di questa straordinaria iniziativa.

 

"Visions from Europe - sottolinea Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019 - è un progetto importante del programma culturale di Matera 2019 e generoso perché regala alla nostra comunità una mostra unica nel suo genere. I 28 grandi fotografi arrivati a Matera da 28 Stati, espressione delle diversità europee, raccontano con straordinarie immagini e attraverso i loro giovani allievi - qui e ora, nella capitale europea della cultura- la società contemporanea con le sue sfumature, le sue contraddizioni, le sue potenzialità. Un progetto molto articolato nel suo complesso e che ha trovato la sua centralità negli incontri con i fotografi locali. Una bella opportunità di confronto con le grandi firme di quest'arte. Autori che nei talk hanno trasferito la loro esperienza, i segreti della loro ricerca, pratiche ed esperienze delle scuole di fotografia dell'intero continente. Non sono quindi rituali i ringraziamenti che voglio rivolgere a Canon, che ha voluto portare a Matera l'Europa della fotografia, al direttore artistico del progetto Cosmo Laera e ai partner lucani, Matera European Photography e Matera Diffusa, che hanno confermato la qualità e il protagonismo della scena culturale e creativa lucana"

Progetto realizzato da:

 

Associazione Matera European Photography

www.materaeuropeanphotography.org

 

Canon

https://www.canon-europe.com

 

Fondazione Matera Basilicata 2019

https://www.matera-basilicata2019.it/it/

https://www.matera-basilicata2019.it/it/programma/temi/futuro-remoto/1950-visions-from-europe.html

 

Partner

Matera Diffusa

http://www.materadiffusa.it/mt/

 

Con il Patrocinio del

Comune di Matera

 

Mostra Fotografica con catalogo presso:

Museo della Fotografia Pino Settanni

Rione Sassi/Via S. Potito, 8 - 75100 Matera

Presentazione con invito

20 settembre ore 17.00

Inaugurazione

20 settembre ore 19.30

dal 20 settembre 2019 al 22 ottobre 2019 - h. 10>13, 16>20 lunedì chiuso

Libro/Catalogo ED. POSTCART

>>>Press Kit

https://www.materaeuropeanphotography.org/att/materaeuropeanphotography-press-kit.zip

https://www.youtube.com/channel/UC9vIfniDpZZemnTkcjgoySQ/videos?view_as=subscriber

https://www.youtube.com/watch?v=26QnWhWLDPg

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Matera 2019 presenta

I-DEA: Thauma, Atlante del Gesto

Le chiamate pubbliche ai cittadini. Sarà possibile iscriversi a "Spazio Tattile" fino al 19 settembre

 

 

 

È stata prorogata al 19 settembre la scadenza per le iscrizioni al laboratorio Spazio Tattile condotto da Virgilio Sieni e da Giuseppe Comuniello, rivolto ad artisti, danzatori e tutti coloro che desiderano approfondire i temi dello spazio tattile, la relazione tra uomo e ambiente, la cura della "casa comune", l'insegnamento sull'identità empatica del gesto nell'educazione alle forme di vicinanza, la capacità di elaborare e manipolare lo spazio tra le cose, la percezione e la pratica della biofilia, cioè come geneticamente siamo funzionali all'ambiente secondo un processo empatico di sensibilità spontanea alla bellezza.

Virgilio Sieni, tra i più grandi coreografi e danzatori italiani, è il terzo curatore del progetto I-DEA, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sul tema dell'archivio. Inaugura infatti il 12 settembre, alle 18:00, presso l'hangar di Cava Paradiso, il progetto Thauma, Atlante del Gesto: una riflessione ideata per la città di Matera, a partire dallo studio e dall'esplorazione di materiali provenienti dagli archivi della Basilicata e di altre regioni, allo scopo di creare un archivio in divenire del gesto attraverso mostre, installazioni, pratiche, azioni coreografiche, performance e progetti speciali.

Un ricco programma accompagnerà la mostra nel mese di settembre fino a culminare con un importante progetto che riaprirà il Teatro Quaroni a La Martella.

 

Con queste premesse, in un processo partecipativo e coinvolgente, Matera 2019 e Virgilio Sieni invitano i cittadini e i cittadini temporanei a contribuire alla sua realizzazione.

 

Il laboratorio Spazio Tattile condotto da Virgilio Sieni e da Giuseppe Comuniello, un danzatore non vedente, si terrà al Teatro Quaroni a La Martella, riaperto per l'occasione dal 23 al 27 settembre dalle 15 alle 17. Tutti i dettagli per le candidature sono disponibili sul sito ufficiale di Matera 2019 nella sezione News (link: https://www.matera-basilicata2019.it/it/news/2207-call-per-danzatori-per-il-laboratorio-spazio-tattile.html)

 

Il Borgo La Martella è uno dei quartieri interessati dal progetto. Progettato da Ludovico Quaroni su richiesta di Adriano Olivetti nell'ambito del grande intervento urbanistico utopico condotto negli anni '50 dall'imprenditore, che teneva insieme architettura, impresa e attenzione per la comunità, sarà nell'arco di una settimana, teatro di performance, laboratori, dialoghi, allo scopo di formalizzare un catalogo di gesti che nasceranno dall'incontro tra Sieni e gli abitanti del Borgo. La collaborazione è stata preceduta da un incontro che si è svolto proprio nel Teatro il 5 settembre.

 

Virgilio Sieni, già direttore della Biennale di Venezia Settore Danza per 4 anni, dal 2013 al 2016, è danzatore e coreografo tra i più rappresentativi nel panorama europeo. Dirige a Firenze il Centro nazionale di produzione della danza. Ha creato spettacoli per le massime istituzioni musicali italiane e ha ricevuto numerosi premi della critica. Nel 2013 è stato nominato Chevalier de l'ordres des arts et des lettres dal Ministro della cultura francese.

 

 

Responsabile della Comunicazione:

Santa Nastro - +39 3928928522 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

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Un progetto del grande coreografo e danzatore Virgilio Sieni, per la prima volta nella veste di curatore, sugli archivi della Basilicata.

12 settembre 2019 ore 18

 

La mostra, presso Cava Paradiso, sarà accompagnata da un ricco programma di azioni e performance. Dal 23 al 28 settembre Virgilio Sieni riapre il Teatro Quaroni a Borgo La Martella, voluto da Adriano Olivetti

 

 

Inaugura il 12 settembre alle ore 18 presso Cava Paradiso Thauma, Atlante del Gesto, terzo appuntamento di I-DEA, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sul tema dell'archivio. Thauma, Atlante del Gesto è una riflessione del grande coreografo e danzatore Virgilio Sieni, ideato per la città di Matera a partire dallo studio e dall'esplorazione di materiali provenienti dagli archivi della Basilicata e di altre regioni italiane allo scopo di creare un archivio in divenire del gesto attraverso mostre, installazioni, pratiche, azioni coreografiche, performance e progetti speciali.

 

La mostra vede per la prima volta Virgilio Sieni nella veste di curatore e si articolerà in più appuntamenti, alcuni dei quali coinvolgeranno i cittadini in un processo collaborativo.

Nell'ambito della mostra Cava Paradiso ospiterà una serie di tavole sull'esplorazione del corpo alla ricerca dei gesti scomparsi, formate da disegni, fotografie, annotazioni, sequenze, oggetti, filmati, mappe: un vero e proprio atlante di gesti da agire che ogni giorno si arricchisce dei materiali di ricerca sul campo divenendo una piattaforma di studio, un luogo di risonanza tra i gesti antichi e i nuovi, un'officina permanente di ricerca e creazione, in un processo partecipativo che coinvolgerà i cittadini della Basilicata.

 

Insieme a Virgilio Sieni lavorerà un'équipe composta da antropologi, diaristi, architetti, archivisti, fotografi, videomaker e dagli stessi cittadini che diverranno, infatti, "nomadi raccoglitori" di quei gesti e di quegli oggetti che hanno abitato l'uomo nel corso del tempo.

L'allestimento della mostra è disegnato e concepito da Elisa Giuliano, Martha Schwindling e Antonio Elettrico e da Virgilio Sieni con l'Open Design School prevedendo un sistema aperto e modulare, che accompagna l'intero progetto I-DEA in maniera fluida. La mostra ospiterà inoltre alcune opere di Armin Linke, in stretto dialogo con l'esposizione Blind Sensorium. Il Paradosso dell'Antropocene che inaugura il 6 settembre 2019 al Museo Domenico Ridola.

Un ricco programma di performance, azioni e pratiche sul gesto accompagnerà la mostra nel mese di settembre. In occasione dell'inaugurazione giovedì 12 settembre, si potrà assistere a Danze domestiche accompagnate da musica eseguita dal vivo da Roberto Cecchetto alla chitarra: danze create con alcuni cittadini incontrati precedentemente nei loro luoghi privati da Virgilio Sieni e la sua équipe, che ne hanno raccolto i gesti e gli oggetti per trasformarli in installazioni coreografiche realizzate a partire dai gesti rituali e dagli oggetti recuperati. Il pubblico in visita alla sede della mostra potrà assistere all'installazione e allo stesso tempo alla creazione delle azioni coreografiche che coinvolgono cittadini, danzatori, bambini.

 

Dall'11 al 16 settembre si svolgerà invece il Laboratorio di costruzione con legno di spiritelli e monachicchi rivolto a bambini tra i 6 e gli 11 anni, a cura di Viola Tortoli Bartoli, che si ispira alla tradizione dei personaggi del folclore lucano. Il programma delle azioni coreografiche continua il 13 settembre con le Danze contro il malocchio, con le danzatrici Claudia Caldarano e Claudia Catarzi e la musica dal vivo eseguita da Michele Rabbia alle percussioni, presentate come installazioni sopra piedistalli di tufo, sopra piattaforme negli spazi esterni di Cava Paradiso, il 15 settembre con Agorà Madri e Figli, danze in duetto realizzate da coppie di madri e figli e il 19 e il 22 settembre con le Danze di Frontiera, sui gesti scomparsi, interpretati dai cittadini e nate da un processo di immersione nella natura del gesto.

 

Gran finale tra il 23 e il 28 settembre con Officina Tattile che riapre il Teatro Quaroni a Borgo La Martella, progettato da Ludovico Quaroni su richiesta di Adriano Olivetti nell'ambito del grande intervento urbanistico utopico condotto negli anni '50 dall'imprenditore, che teneva insieme architettura, impresa e attenzione per la comunità. Nell'arco di una settimana, si alterneranno performance, laboratori, dialoghi, allo scopo di formalizzare un catalogo di gesti che nasceranno dall'incontro tra Virgilio Sieni e gli abitanti del Borgo La Martella.

 

Il programma sarà completato, sempre all'interno del Teatro da i Laboratori Spazio Tattile, in collaborazione con il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello (con il quale realizzerà anche l'opera breve Danza Cieca), dall'incontro performativo Di fronte agli occhi degli altri (25 e 26 settembre) con Virgilio Sieni. Infine Ballo Comune, il 28 settembre alle ore 21 dove Sieni guiderà una danza finale collettiva rivolta a tutti, cittadini, danzatori e performer di ogni età e provenienza, costruita sul momento attraverso indicazioni primarie sui gesti semplici che ci formano come individui: un materiale di movimenti che ciascuno può liberamente gestire secondo le proprie capacità, dando vita a un gioco di ripetizioni. Il progetto sarà accompagnato dai musicisti Spartaco Cortesi e Naomi Berrill.

 

I-Dea e Open Design School e sono i due progetti pilastro di Matera Capitale Europea della cultura 2019 a cura di Joseph Grima, sotto la supervisione di Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e relazioni della Fondazione, e con il project management di Rita Orlando.

 

I-DEA, a cura di Joseph Grima e Chiara Siravo, curatrice associata, esplora gli archivi e le collezioni della Basilicata da un punto di vista artistico. Artisti e designer, la cui pratica trova i fondamenti nella ricerca, sono stati invitati a curare mostre consecutive utilizzando gli archivi come punto di partenza. Lavorando con una serie di materiali e documenti apparentemente sconnessi tra loro, gli artisti sono invitati ad immergersi negli archivi trasmettendo la loro interpretazione sotto forma di una mostra temporanea. Open Design School ha disegnato un sistema di allestimenti aperto, modulare e movibile che possa portare umiltà, dubbio, curiosità e uno spirito anti-didattico nella curatela di collezioni e materiali d'archivio. Oltre alle esposizioni permanenti, sono previsti workshop, performance, talk e altri momenti di approfondimento. Il primo a appuntamento è stato a cura del fotografo Mario Cresci, con la mostra Le Due Culture. Artefatti e Archivi (22 marzo – 7 giugno 2019), il secondo con Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation a cura dei duo di designer Studio formafantasma (8 giugno – 11 settembre 2019), che ha coinvolto molteplici archivi: l'Archivio Centrale dello Stato, l'Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione Agricola (ALSIA), l'Agenzia Spaziale Italiana, Centro di Geodesia Spaziale Giuseppe Colombo, l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, gli Archivi di Etnomusicologia, l'Archivio di Stato Matera, l'Archivio Privato Enzo Viti, l'Associazione al Parco Onlus Satriano, la Biblioteca Digitale Italiana, la Cineteca di Bologna, il Consorzio di Bonifica della Basilicata, l'Ethnomusicology and Visual Anthropology Lab (LEAV), l'Etnomediateca del Laboratorio Etnoantropologico, DiCEM, Università degli Studi della Basilicata, l'Eumetsat, la Fondazione Adriano Olivetti, la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD), Google Earth, Infrastruttura Regionale di Dati Spaziali della Regione Basilicata, il Consorzio di Bonifica della Basilicata, Matera, la Parrocchia di Sant'Antonio Acerenza, Matera Sotterranea, la Proloco di Aliano, la Proloco Rionero in Vulture, la Proloco di Teana, la Proloco di Tricarico, Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali, Titanus Film. Dopo la mostra a cura di Virgilio Sieni, i seguiranno le mostre curate rispettivamente da Navine G. Khan Dossos & James Bridle e Pelin Tan & Liam Gillick.

 

Virgilio Sieni, già direttore della Biennale di Venezia Settore Danza per 4 anni, dal 2013 al 2016, è danzatore e coreografo tra i più rappresentativi nel panorama europeo. Dirige a Firenze il Centro nazionale di produzione della danza. Ha creato spettacoli per le massime istituzioni musicali italiane e ha ricevuto numerosi premi della critica. Nel 2013 è stato nominato Chevalier de l'ordres des arts et des lettres dal Ministro della cultura francese.

 

I-DEA

Thauma, Atlante del Gesto

A cura di Virgilio Sieni

 

Cava Paradiso – Contrada La Palomba

SS7 Matera, 75100

Accesso tramite Passaporto Matera 2019, acquistabile anche presso Cava Paradiso

 

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La grande cantante napoletana si esibirà il 12 settembre alle ore 21, presso Essenza Lucano, uno spazio espositivo che porta il visitatore a immergersi nella storia del celebre Amaro. Ingresso libero. A disposizione un autobus da Matera.

 

Con una grande anteprima, il 12 settembre si apre il sipario sulla nona edizione di Materadio, la Festa di Rai Radio3 coprodotta da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Rai Radio3.

Ad aprire la rassegna sarà la grande cantante italiana, Teresa De Sio, che si esibirà a Pisticci Scalo all'interno dello spazio espositivo Essenza Lucano, un luogo inedito e suggestivo. Attraverso un mix dove i ritmi acustici a tratti sfiorano l’elettronica, le splendide orchestrazioni si fondono con percussioni, strumenti etnici e chitarre steel, la interprete napoletana presenterà alcune fra le più belle canzoni del suo ricco repertorio, librandosi tra "Ragione e Sentimento". Condurrà la serata Valerio Corzani, musicista e conduttore radiofonico di Rai Radio3.

Essenza Lucano è un progetto che porta il visitatore a immergersi nella storia del celebre Amaro a partire dalla sua base, le erbe, e in quella della famiglia Vena, attraverso un’esperienza tecnologica con video e tool interattivi volta a valorizzare il legame tra Amaro Lucano e la Basilicata. Un racconto fatto di 5 capitoli che prendono forma in 5 differenti aree tematiche (Lucania, Lucano, Amaro, Storia e Pacchiana) dedicate ad esplorare gli ingredienti vincenti della storia del Gruppo Lucano (che da produttore di un liquore nel rispetto della più profonda tradizione locale è diventato una delle più importanti aziende nazionali nella produzione e commercializzazione di spirits) e della sua terra d’origine, la Lucania. Un legame confermato in occasione di Matera 2019. L'azienda pisticcese è infatti Essential Partner della Fondazione Matera Basilicata 2019.

Teresa De Sio, nata a Napoli nel 1955, dopo aver fatto parte del gruppo Musica Nova per quattro anni (1976-1979) inizia a scrivere canzoni proprie, lascia la formazione e debutta da solista con “Sulla terra sulla luna, 1980”. Nel 1982 esce il vendutissimo “Teresa De Sio”, che contiene tra le altre canzoni "Voglia 'e turnà" e "Aumm Aumm". Con la pubblicazione di “Tre”(1986), la popolarità della De Sio diviene indiscussa.

Due anni di lavoro portano alla realizzazione di “Africana” (1985), primo album dove compaiono composizioni in lingua italiana, realizzato con la produzione di Brian Eno. L’anno seguente esce “Toledo e Regina”, raccolta di classici della tradizione napoletana arrangiata da Paul Buckmaster.

Nel 1988 esce il doppio album “Sindarella suite”: la prima parte contiene canzoni, la seconda una suite composta assieme a Brian Eno e Michael Brook intitolata "La storia vera di Lupita Mendera" e che vede come ospite vocale Piero Pelù.

Negli anni successivi realizza molti altri successi discografici, fino ad arrivare all’ultimo disco, “Puro desiderio” presentato per la prima volta lo scorso mese di luglio a Roma.

L’ingresso al concerto è gratuito e, pertanto, non sono necessari né passaporto né prenotazione.

Essenza Lucano potrà essere raggiunto tramite servizio navetta da Matera al costo di 5€ con partenza da Piazza Matteotti alle 19.30 e ritorno ore 22.30. Per info e prenotazioni, rivolgersi a Ridola Viaggi, Via Domenico Ridola, 54 (MT) | 0835/314233 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. www.ridolaviaggi.it.

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La mostra di Armin Linke sul paradosso dell’Antropocene commissionata e prodotta dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 con il Polo Museale della Basilicata scandaglia e riflette sulla contraddizione tra potenza delle tecnologie di monitoraggio e incapacità di frenare i processi di cambiamento climatico

Blind Sensorium. Il Paradosso dell’Antropocene, inaugurata ieri pomeriggio negli spazi del museo Ridola e dell’ex scuola Media Alessandro Volta, corona dieci anni di ricerca del fotografo e filmmaker Armin Linke sulle forze che modificano il volto della Terra. Mai prima d’ora era esistita una rete più ampia di tecnologie e sensori in grado di accumulare conoscenze sul pianeta e i suoi ecosistemi. E tuttavia i saperi generati da questo potentissimo apparato tecnologico sono caratterizzati dai punti ciechi prodotti dalla sua implicazione nello sfruttamento accelerato della natura.
Blind Sensorium. Il Paradosso dell’Antropocene è simile a una vasta antropologia visiva del controverso ruolo svolto dagli esseri umani e dalle moderne società capitalistiche nella trasformazione della Terra. Un tema di stretta attualità oggi, alla luce della nuova ondata di movimenti ecologistici suscitata dalla straordinaria avventura di Greta Thunberg. E infatti ha partecipato alla preview, dedicata in mattinata alla stampa, una delegazione del movimento che fa capo alla giovanissima leader ambientalista svedese.
La mostra sottolinea anche l’assoluta inadeguatezza della fotografia come media dedicato a una narrazione naturalistica del reale: “La scelta espositiva elaborata con Anselm Franke – sottolinea Armin Linke - è stata però di non limitarci a illustrare questi grandi temi attraverso la fotografia. Ci interessava presentare ai visitatori anche le immagini prodotte dai dispositivi che osservano e raccolgono i dati di quanto sta avvenendo e/o è avvenuto su e intorno al nostro pianeta e invitarli a interrogarsi insieme a noi sul perché, nonostante tutti i meccanismi sensoriali di cui disponiamo e che non sono per forza sempre sensori ottici nel senso classico, persistiamo in una sorta di cecità».

"Realizzare una mostra come Blind Sensorium a Matera nell’anno di capitale europea della cultura - osserva Rossella Tarantino, manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019 - è particolarmente significativo: una città dai tempi lunghi e dalle mille stratificazioni come Matera è infatti il luogo per eccellenza dove lanciare spunti e riflessioni sulle responsabilità del genere umano rispetto al futuro del pianeta che abita. Ma la differenza rispetto al progetto che avevamo descritto in candidatura è che non si tratta più di un “futuro remoto”. In soli 5 anni, quanto era ipotizzabile come necessario è ora urgente, imprescindibile. Siamo altresì orgogliosi che la mostra - che come tutto il ciclo delle grandi mostre è stata realizzata in coproduzione e strettissima collaborazione con il Polo museale della Basilicata- consenta di aprire e fruire luoghi inediti, quali il piano terra dell’ex Scuola Volta e nuovi eccezionali spazi dei depositi e degli uffici del Museo Ridola. Spazi innovativi e simbolici insieme: quali necessità più importanti per il sapere contemporaneo e per un nuovo agire collettivo che non quelli dell’educazione e degli archivi?"

La mostra è articolata in tre sezioni che hanno distinte e suggestive location. “Immagini cieche”, è ospitata al piano terra della ex scuola media Volta, un bene pubblico che si avvia così a essere restituito alla fruizione collettiva.
“Dobbiamo ringraziare il Comune di Matera – ha commentato Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019 – per aver reso possibile la realizzazione dell’allestimento in tempi così brevi. Ma va reso merito anche alla nostra tenacia e dei tanti che hanno lavorato a Blind Sensorium. Una cosa va detta con chiarezza: anche se sulla carta oggi inauguriamo la quarta e ultima mostra proposta nel dossier di candidatura per Matera 2019, in realtà sappiamo che questa è la penultima mostra. Perché sappiamo che il nostro lavoro non finisce il 19 dicembre e ci sarà sempre una nuova grande mostra da costruire”.
“L’opera di Armin Linke – spiega il curatore Anselme Franke - è una riflessione artistica sul cambiamento del ruolo della fotografia in un mondo viepiù governato da processi astratti e dalle loro infrastrutture materiali e concettuali. La prima parte della mostra propone un’ampia selezione del suo archivio fotografico di Linke, organizzata come un laboratorio a più strati”.
La seconda sezione “L’immagine del tempo” è ospitata tra le migliaia di oggetti archeologici conservati nei depositi del museo Ridola. Materiali che si concentrano tra 1000 a.c. e 1000 d.c. ma attingono anche alle precedenti civilizzazioni paleolitiche e neolitiche. Qui si riflette sul nostro mutevole rapporto con il tempo (profondo) nelle condizioni determinate dall’Antropocene. La documentazione archeologica viene accostata a immagini che mostrano come gli esseri umani stiano interferendo con la Terra e come la Terra stia a sua volta “interferendo” con la storia umana.
Nel suo intervento di saluto e di ringraziamento la direttrice del Polo Museale della Basilicata, Marta Ragozzino, si è rivolta commossa all’ingegner Corazza, che del progetto di ampliamento del Museo Ridola è stato protagonista: “Sono tanti – ha sottolineato Marta Ragozzino – i miei collaboratori che hanno lavorato senza interruzione quest’estate per la realizzazione di questa mostra, così come è stato fondamentale il ruolo del nostro personale Mibac per le altre tre grandi mostre di Matera 2019. In questa occasione è importante sottolineare come si restituisca alla sua destinazione d’uso un pezzo della nostra struttura, il 1° piano della palazzina FIO, ma anche un luogo ad altro deputato, il deposito, diventi un elemento essenziale dell’esposizione, perché non solo offre i materiali alla visione dei visitatori ma li arricchisce di una più ricca potenza narrativa”

La terza e ultima sezione della mostra “The deep time of now”– ospitata al 1° piano dell’edificio del Museo Ridola - offre una sintesi di oltre dieci anni di lavoro fotografico e cinematografico sul campo di Armin Linke e dei suoi collaboratori Giulia Bruno e Giuseppe Ielasi. Linke e il suo team hanno seguito e intervistato scienziati, politici e attivisti, accedendo a laboratori, centri di elaborazione dati e alle sale delle negoziazioni delle Nazioni Unite; a siti di estrazione delle risorse e a luoghi cruciali per l’ecosistema della Terra. Si tratta di una ricerca sulle istituzioni moderne – politiche, scientifiche, economiche – e sul loro ruolo nel mondo attuale. Il film nato da questa ricerca è il resoconto di questo percorso.

 

Orari di apertura

10:00 – 20:00 (ultimo ingresso 19:30)

Lunedì chiuso
Ingresso

incluso nel passaporto per Matera 2019

Luoghi

Museo archeologico nazionale “Domenico Ridola”

& ex Scuola media Alessandro Volta

Entrata: Via Domenico Ridola, 24 – 75100 Matera (MT)

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Virgilio Sieni, tra i più grandi coreografi e danzatori italiani, è il terzo curatore del progetto I-DEA, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sul tema dell'archivio. Inaugura il 12 settembre, alle 18:00, presso l'hangar di Cava Paradiso, il progetto Thauma, Atlante del Gesto: una riflessione ideata per la città di Matera, a partire dallo studio e dall'esplorazione di materiali provenienti dagli archivi della Basilicata e di altre regioni, allo scopo di creare un archivio in divenire del gesto attraverso mostre, installazioni, pratiche, azioni coreografiche, performance e progetti speciali.

Un ricco programma accompagnerà la mostra nel mese di settembre. Con queste premesse, in un processo partecipativo e coinvolgente, Matera 2019 e Virgilio Sieni invitano i cittadini e i cittadini temporanei a contribuire alla realizzazione del progetto.

 

LE PERFORMANCE

Primo appuntamento sabato 7 settembre con le prove per la performance Danze di Frontiera (in scena il 19 e 22 settembre), sui gesti scomparsi, interpretati dai cittadini e nati da un processo di immersione nella natura del gesto. La chiamata è rivolta a donne e uomini di tutte le età, senza conoscenze specifiche di danza. Le prove si terranno nell'Hangar di Cava Paradiso e i partecipanti si divideranno in due gruppi, scegliendo sulla base delle proprie disponibilità. Per informazioni su orari e date consultare Matera Events. Per iscriversi compilare il seguente form.

 

Nelle stesse date si svolgeranno le prove per partecipare all'azione Agorà Madri e Figli che sarà presentata al pubblico il 15 settembre. Rivolto, come dice il nome stesso a coppie di madri e figli (età minima 10 anni), senza conoscenze specifiche di danza. Le coppie eseguiranno gesti fondativi del rapporto madre e figli e coreografie in duetto. Anche qui i partecipanti saranno divisi in due gruppi. Per informazioni Matera Events, per iscriversi compilare il seguente form.

 

I LABORATORI

Non mancheranno i momenti dedicati ai bambini. Dall'11 al 14 settembre, sarà possibile partecipare al laboratorio "costruzione con legno di spiritelli e monachicchi "rivolto a bambini tra i 6 e gli 11 anni, a cura di Viola Tortoli Bartoli, che si ispira alla tradizione dei personaggi del folclore lucano. Le date saranno 11, 12, 14 settembre dalle 17 alle 19, presso Cava Paradiso. Per partecipare al laboratorio è necessario avere il passaporto di Matera2019. Prenotazione su Matera Events.

 

Entro il 10 settembre ci si può invece iscrivere al laboratorio Spazio Tattile condotto da Virgilio Sieni e da Giuseppe Comuniello, un danzatore non vedente, rivolto ad artisti, danzatori e tutti coloro che desiderano approfondire i temi dello spazio tattile, la relazione tra uomo e ambiente, la cura della "casa comune", l'insegnamento sull'identità empatica del gesto nell'educazione alle forme di vicinanza, la capacità di elaborare e manipolare lo spazio tra le cose, la percezione e la pratica della biofilia, cioè come geneticamente siamo funzionali all'ambiente secondo un processo empatico di sensibilità spontanea alla bellezza.

Il laboratorio si terrà al Teatro Quaroni a La Martella, riaperto per l'occasione dal 23 al 27 settembre dalle 15 alle 17. Per candidarsi: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..

 

Il Borgo La Martella è uno dei quartieri interessati dal progetto. Progettato da Ludovico Quaroni su richiesta di Adriano Olivetti nell'ambito del grande intervento urbanistico utopico condotto negli anni '50 dall'imprenditore, che teneva insieme architettura, impresa e attenzione per la comunità, sarà nell'arco di una settimana, teatro di performance, laboratori, dialoghi, allo scopo di formalizzare un catalogo di gesti che nasceranno dall'incontro tra Sieni e gli abitanti del Borgo. La collaborazione è stata preceduta da un incontro che si è svolto proprio nel Teatro il 5 settembre.

 

Virgilio Sieni, già direttore della Biennale di Venezia Settore Danza per 4 anni, dal 2013 al 2016, è danzatore e coreografo tra i più rappresentativi nel panorama europeo. Dirige a Firenze il Centro nazionale di produzione della danza. Ha creato spettacoli per le massime istituzioni musicali italiane e ha ricevuto numerosi premi della critica. Nel 2013 è stato nominato Chevalier de l'ordres des arts et des lettres dal Ministro della cultura francese.

 

 

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Mercoledì 11 settembre, alle ore 19, l’antropologa visiva Patrizia Giancotti sarà intervistata da Marino Sinibaldi per approfondire i temi legati al 2 luglio

 

 

Sarà dedicato alla festa della Bruna il prossimo appuntamento delle “Lezioni materane di Rai Radio3”, il ciclo di incontri coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e da Rai Radio3 nell’ambito del progetto Future Digs.

Mercoledì 11 settembre alle ore 19.00, nella centralissima Piazza San Francesco l'antropologa visiva Patrizia Giancotti sarà intervistata dal direttore di Rai Radio3 Marino Sinibaldi per raccontare la Festa materana del 2 luglio attraverso un occhio esterno. All’incontro interverrà anche Domenico Andrisani, presidente dell’Associazione Maria Santissima della Bruna.

Tra fede mariana e sopravvivenza di riti agrari, la Festa della Madonna della Bruna è caratterizzata da una profonda devozione e dalla distruzione rituale del sontuoso carro che trasporta la statua della Vergine. La processione dei pastori all'alba tra i Sassi si trasforma in un rito di passaggio per gli adolescenti, i cento cavalieri con i loro cavalli, elmi piumati e spade scortano la statua in periferia per un commovente incontro con i fedeli fino "allo strappo" finale dell’assalto al carro: un tuffo nel caos primordiale per trasformare la fine in un nuovo inizio, nel quale la comunità, come il campo dopo la mietitura, si può rigenerare. Il resoconto degli incontri con i numerosi protagonisti della festa sarà lo spunto per una riflessione più ampia sulla realtà antropologica del Sud, quello che fa di questa festa uno straordinario archetipo delle celebrazioni meridionali della ciclicità della vita.
Antropologa, fotografa, giornalista, autrice e conduttrice per Radio3, Patrizia Giancotti ha iniziato ad appassionarsi all’antropologia raccogliendo le canzoni popolari calabresi, sua terra di origine. Le sue ricerche nell’ambito delle tradizioni popolari italiane e in diversi paesi del mondo, hanno prodotto libri, oltre cento reportage pubblicati e più di cinquanta mostre fotografiche in Italia e all’estero.

Tiene corsi e seminari in varie Università. I suoi lavori di antropologia visiva sono stati presentati, tra l’altro, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Museo Etnografico di Nuoro, alla Biennale di Venezia, al Museo di Arte Contemporanea di Salvador da Bahia, al Gasteig Carl Orff di Monaco di Baviera, al Palazzo del Congresso Nazionale di Brasilia.

Per l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia ha curato, insieme al regista Francesco De Melis, la produzione del film sul Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari "A memoria d’uomo". In Brasile, paese al quale ha dedicato dieci anni di lavoro sul campo, ha svolto ricerche sui poteri femminili nei culti tradizionali di Bahia e sullo sciamanesimo amazzonico, collaborando con lo scrittore Jorge Amado e divulgando la cultura brasiliana fino a ricevere dal Presidente del Brasile l’alta onorificenza dell’Ordine del Cruzeiro do Sul.

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A partire dalle ore 15 di ieri, martedì 3 settembre, sono aperte le prenotazioni per partecipare ai due grandi eventi serali organizzati alla Cava del Sole nell’ambito del progetto “Materadio. La festa di Rai Radio3” coprodotto per il nono anno consecutivo dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e da Rai Radio3.

Venerdì 13 settembre, alle ore 20.30, nella Cava del Sole, si esibiranno due fra i più grandi musicisti della storia del jazz mondiale, il sassofonista norvegese, Jan Garbarek, per la prima volta a Matera, e il percussionista Trilok Gurtu (Accesso con passaporto per Matera 2019 e prenotazione su www.materaevents.it o in InfoPoint – POSTI A SEDERE).

Il concerto, organizzato in collaborazione con l’Onyx Jazz Club, vedrà sul palco il pianista e tastierista tedesco Rainer Brüninghaus, che è parte del gruppo da trent’anni, il bassista brasiliano Yuri Daniel e il percussionista indiano Trilok Gurtu.

Nessuno suona il sassofono come Jan Garbarek. Tantissimi musicisti sono stati influenzati dal suo suono, spesso descritto come innodico, lirico, vocale, etereo, meditativo e sicuramente scandinavo. Gli innumerevoli album pubblicati, i concerti nelle sale più importanti del mondo, la prolungata collaborazione con Keith Jarrett e l’opera senza precedenti con l’Hilliard Ensemble, hanno dato al sassofonista norvegese una popolarità senza confini di genere.

Il secondo appuntamento alla Cava del Sole, nell’ambito sempre di Materadio, sarà sabato 14 settembre con MaTà coprodotto dalla Fondazione Notte della Taranta e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 (Accesso con passaporto per Matera 2019 e prenotazione su www.materaevents.it o in InfoPoint – POSTI IN PIEDI).

La Notte della taranta, con il suo festival e con i suoi spettacoli in tour, esplora le verità nuove e impellenti della pizzica nell'inevitabile flusso della musica. E’ ricerca costante di un nuovo centro di energia. Energia primordiale che struttura le cose, e che ci permette di vibrare in perfetta sintonia con la natura circostante per una ricontestualizzazione della funzione curativa della pizzica, per esorcizzare i mali di oggi. Fulcro di tutto il ritmo del tamburello, un ritmo che è chiave essenziale per ritrovare il centro di noi stessi. Il centro per afferrare la sostanza della musica che significa essere pronti ad intraprendere una ricerca che non terminerà mai.

Cresciuta negli anni, l'Orchestra Popolare "La Notte della Taranta", diretta dal maestro Daniele Durante, è oggi composta da musicisti di pizzica e musica popolare di tutto il Salento. Non mancheranno, durante la serata, sorprese con ospiti internazionali.

Ma i concerti di Jan Garbarek e la Notte della Taranta sono solo due del ricco mosaico di appuntamenti in programma in questa speciale edizione di Materadio che si terrà dal 13 al 15 settembre con una straordinaria anteprima giovedì 12 settembre a Pisticci Scalo.

Nell’inedita cornice di Essenza Lucano, alle ore 21 sarà la grande cantante italiana Teresa De Sio ad esibirsi in un programma denominato “Ragione e Sentimento”. Sarà l’occasione non solo per ascoltare la grande artista, ma anche per esplorare, in anteprima, questo spazio espositivo in grado di portare il visitatore a immergersi nella storia della famiglia Vena e dell’Amaro Lucano, a partire dalle erbe alla base del prodotto, attraverso un’esperienza tecnologica con video e tool interattivi, volta a valorizzare il legame tra Lucano e la Basilicata.

Essenza Lucano potrà essere raggiunto tramite servizio navetta da Matera al costo di 5€ con partenza da Piazza Matteotti alle 19.30 e ritorno ore 22.30. Per info e prenotazioni, rivolgersi a Ridola Viaggi, Via Domenico Ridola, 54 (MT) | 0835/314233 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.www.ridolaviaggi.it.

Materadio, invece, inizierà venerdì, 13 settembre, alle ore 16 nell’auditorium Gervasio in piazza Sedile con un omaggio a Andrea Camilleri attraverso le parole di Roberto Nobile e Mimmo Cuticchio.

Il tema di questa edizione è “I Sud”, un titolo che indica la necessità di parlare di una parte del mondo definita non solo da una sua identità geografica, ma da un intreccio di criticità e di risorse che non è più possibile rimuovere.

Gli artisti, gli ospiti, i temi di questa edizione di Materadio sono stati scelti nel modo il più possibile coerente per offrire idee, voci, suoni che ci aiutino a rappresentare e capire i Sud: da Mimmo Cuticchio a Vito Mancuso, dagli storici Alessandro Vanoli e Amedeo Feniello, fino ai musicisti Rinaldo Alessandrini, Teresa De Sio, Trilok Gurtu, Jan Garbarek e Modena City Ramblers, passando per gli spettacoli di Enzo Moscato, Mario Gelardi e Pasquale Scialò e dalle riflessioni del sindacalista Aboubakar Soumahoro e di Goffredo Fofi, fino a cercare di scoprire com’è Matera vista dalla luna grazie a Samantha Cristoforetti. Programmi, interviste, dibattiti, spettacoli a cui il pubblico potrà partecipare per radio e dal vivo, unendosi soprattutto a una festa, che chi ha assistito fisicamente o ascoltato radiofonicamente non può ignorare.

Eccetto i due concerti serali, tutti gli appuntamenti in programma saranno ad accesso libero fino ad esaurimento posti e si terranno fra l’Auditorium Gervasio e Piazza Francesco, nella quale sarà allestito anche per quest’anno il Materadio Village, uno spazio di incontro e confronto con i protagonisti di Matera 2019 e Materadio, allestito dall’Open Design School.

 

Programma completo al seguente link: https://www.materaevents.it/progetti/48/materadio/1

 

Accrediti stampa

I giornalisti potranno richiedere l’accredito stampa per i due concerti alla Cava del Sole (link 13 settembre: https://www.materaevents.it/events/view/musica/3073/jan_garbarek_group   ; link 14 settembre:  https://www.materaevents.it/events/view/musica/3074/mata ) utilizzando la piattaforma accrediti presente sul sito ufficiale di Matera 2019 al seguente link https://www.matera-basilicata2019.it/it/area-stampa/regolamento-accrediti.html  entro le ore 12:00 del 12 settembre.

Tutti gli altri appuntamenti sono a ingresso libero e non c’è pertanto bisogno di accrediti o pass stampa.

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A 40 anni dal record del mondo, la capitale europea della cultura, insieme alla Fidal, organizza per il 12 settembre una serie di iniziative fra cui la inaugurazione della Biblioteca dello sport che sarà intitolata al grande atleta pugliese

 

Il 12 settembre, in occasione del Mennea Day, Matera, capitale europea della cultura del 2019, diventa anche capitale dell'atletica leggera.

E' il programma che la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha intitolato Matera Is Cool To Run, da intendersi sia nella traduzione letterale, "Matera è un bel posto dove correre", sia nella trascrizione fonetica: "Matera è ...culturan" perché correre è cultura.

In mattinata si svolgerà in città il Consiglio Federale Fidal. Nel pomeriggio, dalle 15.30, in via Ridola, in pieno centro cittadino, facciamo correre i ragazzi. Nutrita la rappresentanza pugliese, grazie alla disponibilità della Fidal, e in particolare della sensibilità di Giacomo Leone, il presidente regionale. Arriveranno cinque pullman dalle diverse province pugliesi, per partecipare al Mennea Day che dalla scomparsa di Pietro ricorda il giorno nel quale, 40 anni fa, alle Universiadi di Città del Messico stabilì uno straordinario record del mondo sui 200, 19"72, durato 17 anni, fino alle Olimpiadi di Atlanta. Per l'occasione Matera riceverà la bandiera azzurra di Città della Corsa e del Cammino e saranno presentati i cinque percorsi da 2019 metri realizzati in centro, per runner e pedoni.

Poi, alle 19, presenti Manuela Olivieri Mennea e il presidente della Fidal Alfio Giomi, nella Biblioteca Provinciale Tommaso Stigliani di piazza Vittorio Veneto, sarà inaugurata la Biblioteca della Cultura Sportiva intitolata proprio a Mennea, perfetto esempio di cultura, mix di trionfi sportivi e di altrettanto brillanti risultati nello studio: le sue 4 lauree, vista l'intensità della sua carriera sportiva e manageriale, rappresentano un altro record, costruito anche questo sulla sua leggendaria capacità di lavoro.

La Biblioteca della Cultura Sportiva raccoglie i 2019 libri che rappresentano il perimetro iniziale di una materia ricca di tanti saperi diversi: ci sono romanzi, biografie, i testi tecnici e gli annuari forniti dalle stesse Federazioni ma anche la serie completa degli album delle figurine Panini dedicati ai calciatori italiani. Poi sono raccolte anche tesi di laurea e ricerche varie sullo sport che intendiamo mettere in vetrina per aiutare gli autori a trovare magari un lavoro nello sport.

Questa Biblioteca è la legacy sportiva di Matera, prima Capitale Europea della Cultura ad aver sviluppato un cartellone specifico di iniziative e di eventi, Sport Tales.

“Perchè - spiega Luca Corsolini, responsabile di questo programma - abbiamo scelto Mennea? Per la rilevanza dell'anniversario, 40 anni dal record, in un 2019 speciale per Matera e per i tanti anniversari sportivi che sono, senza dubbio, uno dei motivi ispiratori della cultura sportiva. Perché si è allenato spesso al campo di atletica dove il 12 settembre, dalle 21, ospiteremo quanti vorranno presentarsi come staffette per partecipare al Mennea day, scegliendo ogni quartetto un testimone diverso. Perché ha vinto l'oro olimpico a Mosca col tempo di 20'19".

La Biblioteca della Cultura di fatto è aperta da febbraio, ovvero da quando sono partite le iniziative sportive a Matera. Il libro numero 1 è Storia Sentimentale dello Sport Italiano di Candido Cannavò, e per tutti i libri è stata adottata una catalogazione sportiva: i volumi sul Grande Torino hanno tutti ad esempio il 1949 come numero di riconoscimento. Ci sarà anche una sezione dedicata a “Il bello dello sport” dedicata a Daniele Redaelli, la cui compagna ha fatto una donazione personale di volumi in ricordo del caporedattore centrale della Gazzetta dello Sport, scomparso due anni fa. Tra i Founding Partner ci sono la stessa Fidal, il premio Bancarella Sport e diverse case editrici.

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La Notte Verde, svoltasi il 31 agosto a Castiglione D'Otranto, è il più grande evento in Puglia dedicato alle tematiche ambientali, nel 2019 incentrato interamente sui cambiamenti climatici e le sue connessioni con i territori, l'agricoltura, le migrazioni, le politiche predatorie nei Sud del mondo, Salento compreso. È organizzata dall'associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino, con il patrocinio del Comune di Andrano e il coinvolgimento di un centinaio di realtà nazionali ed estere, come Salento km0, Cospe Onlus, Free Home University, Parco Otranto-Leuca, Istituto Oikos, Fondazione Langer e molti altri.

 

 

Gardentopia, il progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sulla cultura del verde e la cittadinanza attiva ibridati dall'arte contemporanea ha partecipato a questo importante evento con una nutrita delegazione di giardinieri provenienti dai Comuni della Basilicata coinvolti nel progetto; un viaggio che ha fatto incontrare tutta la comunità diffusa dei custodi dei giardini di comunità, figure attivatrici dei processi virtuosi che mettono in relazione tra loro cittadini, architetti e artisti. Gardentopia è infatti un'utopia green che trasforma i giardini in luoghi di comunità accessibili a tutta la cittadinanza, con il coinvolgimento di 18 artisti coordinati dalla curatrice Pelin Tan, - e per Matera 2019 da Massimiliano Burgi (Dimensione Città e Cittadini) e Liviano Mariella (Project Manager) - che lavorano e lavoreranno su 32 giardini di comunità diffusi in tutta la regione. Il viaggio si è svolto in più tappe: i custodi hanno inoltre fatto tappa a San Vito dei Normanni e dove si è svolta una visita guidata all'Ex-Fadda.

 

"Desiderio della Fondazione Matera 2019, che ha organizzato questo viaggio, è offrire una occasione importante per rafforzare la rete di comunità tra i giardini del progetto sia a dimensione locale che regionale attraverso i temi dell'ambiente e del verde. La Notte Verde e l'ex Fadda sono infatti esperienze di successo che hanno sviluppato temi importanti", ha commentato Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione Matera 2019, "che hanno sviluppato temi portanti (bene comune, paesaggio e socialità) di Gardentopia. Dare vita quindi ad una comunità che forte di questo bagaglio culturale, verde, contaminato dall'arte contemporanea, ibridi la comunità regionale nazionale fino a quella internazionale".

 

 

Gardentopia

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Il 6 settembre alle ore 18:00 presso il Museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” e la ex Scuola “Alessando Volta” a Matera si inaugura la quarta grande mostra di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Blind Sensorium. Il Paradosso dell’Antropocene”, una mostra di Armin Linke in collaborazione con Giulia Bruno e Giuseppe Ielasi, a cura di Anselm Franke e Armin Linke, Commissionata e prodotta dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 nell'ambito del programma Matera Capitale Europea della Cultura 2019 in coproduzione con Polo Museale della Basilicata e il Museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” di Matera.

Blind Sensorium. Il Paradosso dell’Antropocene è il coronamento di dieci anni di indagine artistica del fotografo e filmmaker Armin Linke e dei suoi collaboratori sulle forze che modificano il volto della Terra. Mai prima d’ora era esistita una rete più ampia di tecnologie e sensori in grado di accumulare conoscenze sul pianeta e i suoi ecosistemi. E tuttavia i saperi generati da questo sensorio tecnologico sono caratterizzati dai punti ciechi prodotti dalla sua implicazione nello sfruttamento accelerato della natura. Armin Linke ha seguito scienziati, politici e attivisti, interrogando la relazione spesso paradossale che intercorre tra scienza, economia e istituzioni politiche nell’epoca del cambiamento climatico. Blind Sensorium. Il Paradosso dell’Antropocene è simile a una vasta antropologia visiva del controverso ruolo svolto dagli esseri umani e dalle moderne società capitalistiche nella trasformazione della Terra.

All’inaugurazione della mostra saranno presenti l’artista Armin Linke, il curatore Anselm Franke, la direttrice del Polo Museale della Basilicata, Marta Ragozzino, la Manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Rossella Tarantino. Alle 17:00 il curatore Anselm Franke farà un’introduzione della mostra.

Alla stampa sarà dedicata un’anteprima alle ore 11:00

La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio 2020 tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle 10:00 alle 20:00 (ultimo ingresso 19:30) e sarà accessibile con il Passaporto per Matera 2019.

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Chitarrista, architetto musicale, designer sonoro, improvvisatore. Sfugge alle più tradizionali categorie il profilo artistico di Giuseppe Ielasi. Le sue performance sono infatti basate sulla rielaborazione e ricomposizione di frammenti elettronici, registrazioni ambientali e di oggetti di vario tipo, seguendo principalmente una logica intuitiva e improvvisativa e utilizzando sistemi di diffusione multicanale gestiti in tempo reale.

 

Sarà proprio una sua performance a chiudere lunedì, 2 settembre, negli spazi allestiti nella suggestiva Cava del Parco scultura "La Palomba" di Antonio Paradiso la mostra a cura dei Formafantasma dal titolo Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation nell'ambito di I-DEA, progetto pilastro di Matera 2019.

A partire dalle ore 18 sarà possibile partecipare a delle visite guidate della mostra, seguite da un aperitivo. A seguire alle 20, nel meraviglioso spazio esterno di Cava Paradiso, si potrà assistere alla performance sonora dal titolo "Untitled 2019" a cura di Giuseppe Ielasi.

 

Ielasi (1974) ha lavorato per molti anni nel settore della 'musica improvvisata': fa musica e tournée dalla fine degli anni Novanta. A partire dal 2007 si è concentrato principalmente su lavori in studio, lavorando su composizioni per CD e records, teatro e cinema. Ha abbandonato la chitarra e le sue esibizioni sono ora basate su diffusione multi-canale e ricomposizione di pezzi e frammenti preesistenti, per creare complesse opere sonore site-specific. Suona principalmente da solo, ma anche in Bellows (con Nicola Ratti), il cui Handcut è stato incluso nel 'best of 2010' dalla rivista Wire, Rain Text (con Giovanni Civitenga) e in duetto con Enrico Malatesta, Kassel Jaeger, Andrew Pekler e collabora regolarmente con il regista e fotografo Armin Linke (anche montando i suoi film). Ha pubblicato dischi (corti) su 12k, ed è fondatore e curatore di molte etichette discografiche tra cui Entr'acte, Senufo Editions (che ha co-curato con Jennifer Veillerobe), Dekorder, Holidays, Error Broadcast. Giuseppe Ielasi è apparso in molti festival di tutto il mondo e in tournée in Europa, Stati Uniti e in Giappone.

 

Visione unica è una installazione formata da 5 proiezioni, 10 schermi digitali ed una ristretta selezione di oggetti vernacolari. Distribuiti nello spazio come a comporre un panorama percepibile nella sua totalità, e posti all'ingresso della mostra, gli schermi ed i loro contenuti possono essere letti dal visitatore sia in maniera individuale sia come parte del tutto. Materiali estremamente eterogenei tra loro come fotografie, cartografie di tipo scientifico, documentari, documenti storici e interviste, sono esposti utilizzando un medium unico, quello filmico.

Lo spazio sarà regolarmente aperto tutta la giornata.

I-DEA, a cura di Joseph Grima e Chiara Siravo, curatrice associata, esplora gli archivi e le collezioni della Basilicata da un punto di vista artistico. Artisti e designer, la cui pratica trova i fondamenti nella ricerca, sono stati invitati a curare mostre consecutive utilizzando gli archivi come punto di partenza. Lavorando con una serie di materiali e documenti apparentemente sconnessi tra loro, gli artisti sono invitati ad immergersi negli archivi trasmettendo la loro interpretazione sotto forma di una mostra temporanea. Open Design School ha disegnato un sistema di allestimenti aperto, modulare e movibile che possa portare umiltà, dubbio, curiosità e uno spirito anti-didattico nella curatela di collezioni e materiali d'archivio. Oltre alle esposizioni permanenti, sono previsti workshop, performance, talk e altri momenti di approfondimento. Il primo a appuntamento è stato a cura del fotografo Mario Cresci, con la mostra Le Due Culture. Artefatti e Archivi (22 marzo – 7 giugno 2019), il secondo con Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation a cura dei duo di designer Studio formafantasma (8 giugno – 11 settembre 2019). Il 12 settembre inaugurerà Thauma. Atlante del gesto, a cura di Virgilio Sieni, Seguiranno le mostre curate rispettivamente da Navine G. Khan Dossos & James Bridle e Pelin Tan & Liam Gillick.

 

I-DEA

Finissage: Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation

A cura di Studio Formafantasma

 

2 settembre 2019 alle 18. Ingresso libero.

 

Cava Paradiso – Contrada La Palomba

SS7 Matera, 75100

 

 

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Hanno registrato un grande successo di pubblico e di partecipazione il corteo sulla via dei Cavamonti e il concerto nella Cava del Sole

Uno straordinario inno al nero, colore della fertilità e delle tenebre, ma anche del meridione, del lutto e del riparo. Ma anche una rinascita della musica popolare che, grazie al talento e alla sensibilità di Vinicio Capossela, ha saputo parlare una lingua contemporanea, totalmente immersa nel contesto culturale del tempo che viviamo.

E’ durato quasi tre ore il concerto dell’istrionico cantautore che, nella suggestiva Cava del Sole, ha trascinato in una sorta di trance collettiva le oltre 4 mila persone presenti. Complice uno straordinario repertorio musicale, composto appositamente per il progetto Trenodia, coprodotto da Fondazione Matera Basilicata 2019 e da SponFest Sottaterra, che ha pescato dalle radici più profonde della tradizione meridionale per arricchirla di nuovi sensi, di nuovi mondi espressivi. Complice anche la bravura dei musicisti presenti sul palco a partire dalla presenza dei Cubba Cubba di Tricarico, eredi originali della profonda ricerca guidata da Antonio Infantino a cui Capossela ha praticamente dedicato il concerto.

Lunghi applausi finali e un ricordo lanciato dal palco dal direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri: “In questa giornata di lamentatio per la terra, la terra ha inghiottito due operai che sistemavano un pozzo in una discarica chiusa da sei anni. A Donato e a Leonardo il nostro ricordo, la nostra preghiera, il nostro canto. A tutti, la responsabilità di tutelare il lavoro e la sicurezza dei lavoratori”.

Il concerto è stato preceduto, nella platea della Cava, dall’ultima performance di Trenodìa, ideato da Mariangela e Vinicio Capossela. Il corteo in forma di arte che ha attraversato Calabria, Alta Irpinia e Basilicata per trasformare il pianto funebre in lamentazione collettiva, espressione di una comunità che ritorna così alla vita. Potente ed evocativa la scelta del percorso: il punto di raduno e di partenza, la Fabbrica del Carro, la Chiesa dell’Annunziata, sono infatti coincisi con quelli della Festa della Bruna.

Il corteo, però, dopo aver attraversato Piccianello, attirando la curiosità della gente e di decine di fotografi appassionati, ha girato le spalle alla città per puntare appunto verso Cava del Sole. Attraversando la vecchia strada dei Cavamonti, la strada sterrata, oggi appena coperta da una colata di calcestruzzo, attraverso cui i mulattieri trasportavano i pesanti blocchi di pietra con cui è stata fabbricata la Matera del Piano, le grandi chiese monumentali, i grandi palazzi che oggi ne arricchiscono il pregio urbanistico al di là dell’unicità dei Sassi. Un corteo affollato: circa 150 prefiche, irrobustito dalla presenza delle delegazioni dei sei paesi che sono stati protagonisti del progetto. A cui si sono aggiunte le donne di Colobraro accompagnate dal sindaco e dal direttore artistico dell’evento che mette in campo la fama magica del paese. A precedere il corteo e a scandire il ritmo delle stazioni dedicate alle orazioni civili e ai quadri dolenti delle prefiche gli ottoni della banda di Tolve e i cupa cupa della band di Agostino Trance, i Cubba Cubba di Tricarico, che con il loro suono potente e ossessivo avevano segnato la conclusione della precedente tappa di Trenodìa, nel paese di Rocco Scotellaro e Antonio Infantino. A seguire una folla di cittadini interessati e appassionati dall’originale performance. Una messa in scena potente e ieratica, in cui hanno giocato un ruolo importante non solo la musica e le orazioni civili scandite nelle numerose stazioni di posta lungo il percorso ma anche le pause, i silenzi, la presenza immobile e lacerante dello spazio delle prefiche, che hanno accompagnato il percorso di avvicinamento al rito di liberazione del concerto finale di Vinicio Capossela e dei suoi complici.

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Nella giornata di domenica 1 settembre il pubblico di Matera 2019 potrà assistere a diversi appuntamenti musicali, nell’ambito del ricco cartellone della Capitale Europea della Cultura.

Alle ore 18:00 ci sarà l’appuntamento finale dell’Open Sound Festival, progetto di Matera 2019 coprodotto da Multietnica e Fondazione Matera Basilicata 2019, un mix unico tra street-carnival, festa folk, rave, performance d’arte e musica contemporanea, dove strumenti antichi di millenni incontrano elettronica e sound system, campanacci, chitarre elettriche, zampogne, cupa-cupa, subwoofer, urla, canti polifonici.

A chiudere la 5 giorni iniziata il 28 agosto con mostre, installazioni, workshop e prove aperte, performance sonore tra l’universo ancestrale di antichi strumenti lucani e la musica contemporanea, rappresentata da musicisti e producer di profilo internazionale, sarà un’opera immersiva per centinaia di performers, intitolata #Urla, del compositore e artista multimediale Yuval Avital.

#Urla, opera sonora in movimento, è un fiume umano caratterizzato dall’esecuzione di un'inedita e irripetibile “partitura musicale geografica”, che si snoda lungo le vie dei Sassi di Matera riproponendo alcune delle più radicali tradizioni sonore lucane -i grandi campanacci, i canti ‘urlati’ arbëreshë e a zampogna, ostinati ritmici dei cupa cupa- come microcosmi creativi contemporanei e inaspettati. Nell’opera saranno inoltre presenti ‘grappoli’ di chitarre e bassi elettrici, miniature sound-art diffuse da altoparlanti mobili, bande itineranti, poesie, azioni sceniche, maschere rare e colpi di fuochi d’artificio a completare un affresco caleidoscopico totalizzante che farà vivere al pubblico un’esperienza libera e personale. L’opera è il risultato di un processo di ricerca condotto sul territorio in stretta collaborazione con Nicola Scaldaferri, etnomusicologo e professore dell’Università degli Studi di Milano, iniziato nella primavera 2018.

Il corteo partirà alle ore 18:00 da Piazza Vittorio Veneto e attraverserà il rione Sassi. Maggiori informazioni su www.opensoundfestival.eu

Sempre il 1 settembre sarà inaugurata negli spazi del Complesso del Casale, nel Sasso Barisano, la Sound Art Exhibition del progetto IN VITRO – Artificial Sonification, coprodotto da LOXOSconcept e Fondazione Matera Basilicata 2019. Un progetto che porta a Matera e provincia le ultime tendenze dell’arte sonora per una riflessione sul rapporto tra suono e silenzio all’interno del topic “Futuro Remoto”.

Dopo l’inaugurazione nei giorni scorsi a Irsina e Montescaglioso di due istallazioni realizzate nell’ambito di residenze artistiche, si apre a Matera la mostra di sound art che propone 8 opere sonore di artisti internazionali: Terry Dame, Simon Whetam, Emiliano Bagnato, George Rahi, Rudolf Wakolbinger, Claudio Porru, collettivo Polisonum, Giulia Lorusso e Jessica Rimondi. Negli spazi del casale sarà anche presentata l’installazione di Silvia Rosani, realizzata durante la terza e ultima residenza artistica del progetto.

L’opening è alle ore 19, ad ingresso gratuito, con visite guidate e possibilità di incontrare gli artisti e arricchita, a partire dalle 21.30, dalle performance “Resonance” dell’artista cinese Ban Lei e “[re]BO[u]NDS” di Giulio Colangelo e Valerio De Bonis.

La mostra sarà visitabile fino al 29 Settembre negli orari 10-13 e 16-19 (lunedì e martedì chiuso). Ingresso con il Passaporto per Matera 2019. Maggiori informazioni su www.in-vitro.it

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Il nero colore della fertilità e delle tenebre, colore del meridione, colore del lutto e del riparo. Del sotterraneo, delle grotte, del sabba. Colore dell'oscurità che genera il colore.
Un concerto che conclude il percorso di Trenodia, la lamentazione civile iniziata con la tintura di nero delle vesti a Isola di Capo Rizzuto (Crotone) e che ha attraversato Irpinia e Basilicata per concludersi a Matera 2019 Capitale Europea della Cultura con la discesa processionale alla Cava del sole. Una trenodia per uomini, terre e animali in versi, canzoni e declamazioni.

“E’ bello farsi portare – spiega Vinicio Capossela – lungo un percorso che ti permette di elaborare il tuo dolore, attraverso gesti e forme di espressione che ti riconnettono alla comunità. E così mi piacerebbe che chi partecipa al concerto di domani sera ci arrivi seguendo il corteo che dal pomeriggio all’imbrunire attraverserà Piccianello fino alla Cava del Sole”. Trenodìa è un progetto che mette assieme, per la prima volta Vinicio e la sorella Mariangela, a suo dire “il vero genio della famiglia”. Lei, artista visiva, da anni lavora sui nodi arte e partecipazione e l’interconnessione sulle diverse forme di espressione artistica. E nel suo intervento nella conferenza stampa di presentazione della tappa conclusiva del progetto ha sottolineato appunto la centralità del rapporto tra pittura, arti performative e musica nella costruzione di una manifestazione artistica in forma di corteo.
Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, nel suo intervento ha ricostruito la genesi del progetto, nato a partire dalla richiesta del ministero dei Beni culturali di sperimentare in altre Regioni del Sud il modello vincente di produzione culturale partecipata che è uno dei segni distintivi di Matera capitale europea della cultura. Verri ha raccontato con emozione la sua partecipazione al corteo di ieri a Tricarico, prima tappa lucana di Trenodìa.
Poche centinaia di metri separano a Tricarico la Torre Saracena e la Torre Normanna, porte d'ingresso nella cittadella medievale fortificata, lungo l'asse Nord Sud. Eppure ci sono volute tre ore perché il corteo in forma d'arte compisse il suo percorso, dal lamento funebre delle prefiche alla Porta Saracena al rito di rinascita nel piazzale della Torre Normanna, in perfetta circolarità.
Ben diciassette le stazioni lungo il percorso nelle stradine e negli slarghi del centro, scandite dal suono dei cupa cupa dei Cubba Cubba e degli ottoni della Banda bassa di Tolve, tra le invocazioni delle prefiche, i canti e le orazioni degli artisti (Andrea Tartaglia, Giovannangelo De Gennaro, Canteuterpe), i movimenti dei partecipanti al corteo sapientemente guidati dagli assistenti, le performance di danza. Con il pubblico che si fonde con i protagonisti nella stazione della piazza principale, scatenati al ritmo della cantilena "chi sì, che buò, si viv o si muort", e partecipa al ballo collettivo al grido liberatorio: " So vive" e "Nun moro".
No, la trenodìa diretta da Vinicio e Mariangela Capossela e coprodotta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, per il programma della capitale europea della cultua, non è stato un corteo funebre anche se si è concluso con il banchetto rituale con cui la comunità richiama a sé il defunto.
La città di Rocco Scotellaro e Antonio Infantino è stata attraversata da una potente manifestazione collettiva capace di trasformare la lamentela in pianto rituale, il piagnisteo in altisonante lamentazione collettiva, in forma creatrice e aggregatrice per, come dice Ernesto De Martino, potersi rialzare e tornare ai doveri della vita, liberati dall'oppressione del dolore grazie a questo pianto per la comunità. Un pianto rituale collettivo, sonoro, rigenerante.
Tricarico, il centro che ha dato materia e sostanza alla ricerca etnografica e antropologica di Ernesto De Martino, è stato così la prima tappa lucana del progetto che è partito da Isola Capo Rizzuto, ha attraversato i paesi dell'Alta Irpinia, a far perno da Calitri per concludersi domani a Matera con una Trenodia sul selciato e il “Concerto in nero” di Vinicio Capossela (ore 21 alla Cava del Sole, ingresso con passaporto e prenotazione e servizio navetta da piazza Matteotti e Villa Longo).
Particolarmente intense e commosse le tappe sotto le case di Antonio Infantino (al ritmo dei cupa cupa di Agostino “Trance”, suo antico sodale) e di Rocco Scotellaro (con Mariangela che ci ricorda un’antica lezione: non tutto si sa da coloro che sanno e la poesia dei gatti letta da Sofia). Per finire in bellezza e purezza con l’orazione civile di Vinicio Capossela che, dall’alto della Torre Normanna, ricorda il genio di Antonio Infantino, un artista dalla profonda spiritualità universale taumaturgica che nella musica ha trovato, dentro un lungo percorso che affonda le radici nella sapienza pitagorica e nella ritualità orfica, un linguaggio universale per la salvezza degli uomini

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Dal 27 al 29 agosto la Basilicata ospita il “terzo fuoco” di Trenodia, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 co-prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 & Sponzfest Sottaterra 2019. Un corteo come forma d’arte itinerante fra Calabria, Basilicata e Campania ideato da Mariangela e Vinicio Capossela per lavorare collettivamente sul pianto per tutto ciò che è in pericolo di vita nel nostro mondo.

Dopo le tappe della Calabria Ionica e dell’Alta Irpinia, Trenodia arriva il 27 agosto a Tricarico, comune della provincia di Matera che ha dato i natali a Rocco Scotellaro e Antonio Infantino. Nella mattinata, ore 9:00/12:00, si comincia con Trenodia sulla terra, un cammino a piedi a cura di Maurillo Langerano. Nel pomeriggio, ore 17:30, sarà la volta di Trenodia sul selciato, il Corteo di Prefiche con Sergio Scarlatella, Riccardo Manfredi e Andrea Tartaglia e lamentazioni musicali con Canteuterpe e Cupa Cupa. A ciò si uniranno le stazioni di Orazione civile con Pietro Laureano e Vinicio Capossela. La serata si chiuderà con il Banchetto funebre in collaborazione con Pro Loco di Tricarico. A seguire, performance di Cubba cubba trance.

Il 28 e 29 agosto Trenodia si sposta a Matera, con i laboratori presso la Fabbrica del Carro (ore 17:30) dedicati ai cittadini che saranno protagonisti di Trenodia sul selciato il 29 agosto, il corteo di Prefiche con Sergio Scarlatella, Riccardo Manfredi e Andrea Tartaglia, lamentazioni vocali con Canteuterpe e Cupa Cupa e stazioni di Orazioni civili. Il corteo, ad accesso libero, prenderà il via il 29 agosto alle ore 18:00 dal sagrato della Chiesa Maria Santissima Annunziata a Piccianello e, dopo aver attraversato il quartiere, accompagnerà il pubblico per le antiche vie dei cavamonti verso la Cava del Sole, dove alle ore 21:00 andrà in scena il Concerto al Nero di Vinicio Capossela, con prefiche e lamentatori.

Trenodia si propone di trasformare la lamentela in pianto rituale, il piagnisteo in altisonante lamentazione collettiva, in forma creatrice e aggregatrice per, come dice Ernesto De Martino, potersi rialzare e tornare ai doveri della vita. Sarà un pianto per la comunità. Un pianto rituale collettivo, sonoro, rigenerante.

 

ACCESSI

Al concerto di Vinicio Capossela alla Cava del Sole si accede con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione sul sito www.materaevents.it o presso gli InfoPoint di Matera 2019.

Non sarà possibile raggiungere la Cava del Sole con i propri mezzi, pertanto sarà attivo servizio navette straordinario Matera Centro-Cava del Sole. Il servizio navette non è tratta ordinaria e richiede per questo l'acquisto del biglietto (€0,80 a persona a tratta se acquistato preventivamente, €1,50 se acquistato direttamente sul mezzo). Orari Partenze da Stazione Centrale a Cava del Sole: dalle h 19:00 una navetta ogni 5 minuti con sosta a Villa Longo. Ultima partenza per la Cava h 20:15. Ritorno da Cava del Sole a Stazione Centrale con sosta a Villa Longo: a fine evento fino ad esaurimento dei passeggeri. Alla Cava del Sole saranno presenti navette per il pubblico che voglia fare ritorno alla Stazione Centrale prima del termine del concerto (sempre con sosta a Villa Longo).

Per i disabili sarà previsto un ingresso prioritario e un parcheggio dedicato (massimo 5 posti), a cui potranno accedere solo i mezzi in possesso di regolare contrassegno. Gli eventuali altri veicoli che trasportano disabili potranno arrivare fino alla Cava del Sole e lasciare il passeggero, sempre mostrando regolare contrassegno, ma dovranno poi parcheggiare il veicolo nei pressi del Cimitero. A supporto degli accompagnatori dei disabili sarà disponibile un presidio dedicato. È consigliabile inviare una mail all'indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. segnalando la targa del veicolo da autorizzare, nome e cognome del conducente e del passeggero disabile.

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“A nome di tutta la Fondazione Matera Basilicata 2019 – sottolinea il Presidente, Salvatore Adduce - esprimo il mio profondo cordoglio per la prematura scomparsa dello stilista ivoriano Eloi Sessou, uno dei principali protagonisti del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Silent Academy”, coprodotto dalla cooperativa il Sicomoro e dedicato alla valorizzazione del talento dei migranti. Sono ben vivi nella memoria di tutti noi gli splendidi abiti da lui firmati, realizzati da rifugiati e sarte locali durante i laboratori di cucito della “Silent Academy”, e indossati da modelle africane e italiane nell’azione scenica “Sotto lo stesso manto”, ispirata all’icona materana della Madonna del Gonfalone, che abbraccia sotto il suo mantello i poveri e gli ultimi, emblema del Terzo Settore. Un vero e proprio inno alla diversità e all’accoglienza, che è la cifra distintiva di tutto il programma di Matera 2019 e in particolare del progetto della “Silent Academy” e dell’attività portata avanti quotidianamente dalla cooperativa Il Sicomoro, attorno a cui ci stringiamo in questo doloroso momento. Torneremo a ricordare Eloi Sessou in occasione della mostra fotografica di Matera 2019, "Visions from Europe" realizzata con Matera European Photography, che inaugurerà il prossimo 20 settembre, rappresentata dallo scatto di Marco Longari dedicato proprio ad uno degli abiti del talentuoso stilista".

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Dal 19 al 25 agosto l’Alta Irpinia ospita il “secondo fuoco” di Trenodia, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 co-prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 & Sponzfest Sottaterra 2019. Un corteo come forma d’arte itinerante fra Calabria, Basilicata e Campania ideato da Mariangela e Vinicio Capossela per lavorare collettivamente sul pianto per tutto ciò che è in pericolo di vita nel nostro mondo.

L'intenso programma del cartellone irpino di Trenodia ha preso il via all'alba di martedì 20 agosto, con la tintura rituale dei panni funebri al monte Calvario, per proseguire mercoledì 21 a Cairano, con due cortei, un pranzo in grotta, una orazione civile con Elio Germano, e una lamentazione musicale vespertina con Raiz. Domani, venerdì 23, è in programma la tappa di Lacedonia, nella formula del viaggio all'inferno: dopo l'opificio del nero e il banchetto di comunità, il concerto di Micha P. Hinson e lo spettacolo teatrale partecipato a tappe Ade, per concludersi al vespro con la salita rituale al Vallone Cupo di Calitri.

Sabato 24 agosto Calitri diventa capitale europea della cultura per un giorno. Dopo il successo di Isola Capo Rizzuto in Calabria, prima tappa del progetto Trenodia, prosegue la sperimentazione proposta dal Ministero dei Beni culturali alla Fondazione Matera Basilicata 2019 per valorizzare i territori attraverso il modello in corso di attuazione in tutti i comuni lucani nell'ambito del programma di Matera 2019. Alla cerimonia parteciperanno il Presidente e il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce e Paolo Verri, insieme ai sindaci e delegazioni del territorio. Nel pomeriggio corteo di prefiche e stazioni di orazione civile. Domenica 25 a pranzo, banchetto funebre preceduto da un'orazione civile di Michela Murgia.

"Stiamo allargando il perimetro di Matera Capitale europea della cultura - spiega Paolo Verri, direttore generale di Matera 2019 - perché siamo convinti che questo grande programma non può fermarsi ai confini urbani o regionali, ma deve estendersi e connettere più territori. Trenodia si muove esattamente in questa direzione perchè unisce tre regioni limitrofe, la Calabria, la Basilicata e la Campania che hanno tante cose in comune. Per questa ragione abbiamo esteso il modello Capitale per un giorno, che tanto successo sta riscuotendo in Basilicata, a tutti i comuni coinvolti in questo cammino. Il progetto ideato da Mariangela e Vinicio Capossela ha anche altri obiettivi. Il primo è sicuramente quello artistico e creativo che mette in campo personalità di spicco internazionale da Vinicio e Mariangela Capossela, da Mario Brunello a Dymitris Mystadikis e Micah P. Hinson, da Raiz a Daniele Sepe per fare qualcosa mai fatto prima: un corteo come forma d'arte. Il secondo obiettivo è quello più sociale perchè vede protagonisti i cittadini. Ancora una volta un progetto di Matera 2019 dà voce alle persone, offre un'occasione per sentirsi parte attiva di un processo creativo e culturale"

Il sindaco di Calitri Michele Di Maio ricorda la convenzione sottoscritta già due anni fa con la Fondazione Matera Basilicata 2019 e l'Università degli studi della Basilicata: "Una convenzione che ha già prodotto importanti risultati e che ora raggiunge un altro traguardo, quello di far diventare quest'area della Lacedonia, un punto di riferimento del progetto Trenodia e Capitale europea della cultura per un giorno. Il 24 accoglieremo a Calitri tutti i comuni interessati per una grande iniziativa popolare che da una parte si collega a Matera Capitale europea della cultura e dall'altra allo SponzFest di Vinicio Capossela".

Per i cittadini materani interessati a partecipare all'evento del 24 agosto a Calitri è disponibile un pullman con partenza alle ore 9.00 da Matera (P.zza Matteotti ), sosta a Tricarico Scalo e arrivo previsto alle ore 12.00 circa. Partenza alle ore 22.00 circa per il rientro a Matera. Il costo per ciascun viaggio andata e ritorno è di 10 euro. Per info e prenotazioni, rivolgersi a Ridola Viaggi, Via Domenico Ridola, 54 (MT) | 0835/314233 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. www.ridolaviaggi.it

Gli appuntamenti lucani di Trenodia si terranno invece martedì 27 a Tricarico, la città di Rocco Scotellaro e di Antonio Infantino (con le orazioni civili di Pietro Laureano e di Vinicio Capossela) e giovedì 29 a Matera dove al corteo del pomeriggio farà seguito il concerto finale di Vinicio Capossela alla Cava del Sole alle ore 21 (ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione sul sito www.materaevents.it o presso gli InfoPoint di Matera 2019).

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TARANTA, CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA PER UNA NOTTE

 

A Melpignano le bag-light di Matera 2019 per illuminare la festa popolare de la Notte della Taranta.

Il 14 settembre residenza artistica dell'Orchestra e Concerto alla Cava del Sole di Matera in occasione di Materadio.

Ci sarà la luce di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 a illuminare la coreografia di Vinne de Roma, una delle 12 coreografie proposte dal maestro Davide Bombana nel Concertone in programma il 24 agosto a Melpignano. La Notte della Taranta sarà capitale europea della cultura nella notte che chiude il festival con un ponte di luce e musica che si apre a Melpignano e si chiude a Matera il 14 settembre con il Concerto dell'Orchestra Popolare nella Cava del Sole per la nona edizione di Materadio, la festa di Radio3 nella città dei Sassi.

Un percorso condiviso che porterà alla creazione delle bag-light, originali oggetti luminosi frutto di una sperimentazione di Matera 2019 attraverso il progetto Lumen/Social Light che mette un ponte tra vecchio e nuovo, fondendo la tradizione delle luminarie con innovative soluzioni di illuminazione pubblica. Tale sperimentazione è inserita nel più ampio progetto Interreg Night light che lavora sul tema della luce e del buio.

Le bag-light, letteralmente "borse luminose" in legno con una tracolla in pelle che richiamano nella forma tondeggiante i setacci e i tamburelli della tradizione ed alimentate con batterie a pannello solare, sono state realizzate nei laboratori durante le tappe del festival itinerante de "La Notte della Taranta": l'ultimo sarà proposto stasera, 21 agosto a Sternatia alle ore 19.

Nella lunga notte del Concertone le bag-light realizzate dai cittadini saranno parte integrante della coreografia di Bombana creando vie luminose tra i danzatori del Corpo di Ballo della Taranta. Una via ideale che collega il Salento a Matera.

l'Orchestra e il Corpo di Ballo saranno infatti protagonisti di una residenza artistica nella Capitale Europea della Cultura 2019 il 13 e 14 settembre. Un progetto che porterà la pizzica tra le vie della città dei Sassi e che culminerà con il Concertone alla Cava del Sole il 14 settembre.

Massimo Manera, presidente della Fondazione La Notte della Taranta: "Nell'anno in cui Matera è Capitale europea della Cultura, non poteva mancare, in questo dialogo aperto da tempo con La Notte della Taranta, un ponte ideale tra il Salento e la città lucana. Siamo lieti di ospitare nel festival itinerante un incontro tra cittadini e artisti che lavoreranno insieme per realizzare installazioni, questo sì, vero ponte culturale fatto di esperienze manuali e frutto della creatività che è insita in ognuno di noi."

"L'edizione 2019 di Materadio, la Festa di Radio 3 che anima da 9 anni la città dei Sassi, è dedicata ai Sud – sottolinea il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019 Paolo Verri -. Proprio su questa scia si colloca la collaborazione con la Notte della Taranta, uno degli eventi musicali e performativi più importanti dell'area Mediterranea e che al meglio esprime il senso di apertura, dialogo e coinvolgimento della comunità contenuto nel dossier di Matera 2019 "Open Future". Nell'ambito di questa collaborazione ci sarà uno scambio di buone pratiche fra le due realtà: da Matera porteremo a Melpignano l'esperienza delle bag-light del progetto Lumen/Social Light, sperimentata in modo particolare durante la cerimonia inaugurale di Matera 2019 e attraverso cui i cittadini "si fanno luce"; al contempo, i cittadini permanenti e temporanei di Matera avranno la possibilità di partecipare ai laboratori di danza tenuti dal team de La Notte della Taranta, in una contaminazione fra la tradizione salentina e quella lucana".

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Domani al via le prenotazioni per il concerto di Vinicio Capossela a Matera

E' partita ieri dalla Fortezza Aragonese di Le Castella la “Trenodia” di Mariangela e Vinicio Capossela, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 co-prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 & Sponzfest Sottaterra 2019, un corteo itinerante come forma d’arte che attraverserà in dieci giorni Calabria, Campania e Basilicata.

Il primo fuoco, dal titolo "L'opificio del nero", performance di tintura dei tessuti, lamentazioni musicali e orazioni civili, è stato preceduto da un incontro nella sala consiliare di Isola Capo Rizzuto, per celebrare la proclamazione del Comune calabrese a Capitale europea della cultura per un giorno. Una sperimentazione voluta dal Ministero dei beni culturali per trasferire fuori dai confini lucani un'esperienza originale di Matera 2019 fatta in Basilicata.

All'incontro sono intervenuti Domenico Mannino commissario straordinario prefettizio, Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo, Vescovo di Matera, l'architetto Rossana Baccari direttore di Le Castella, Polo museale della Calabria.

E' stato il "pianto greco" di Eleonora Petrulli, venuta dal mare alla riva della Fortezza, ad avviare il rituale comunitario. A guidare il corteo funebre dei cittadini sono stati i tintori, che si sono messi subito al lavoro per colorare di nero le lenzuola, appese alle mura del castello in segno di lutto. Dal Torrione, la voce di Anna Maria Civico, in siciliano, ha accompagnato l'antico gesto con un'altra lamentazione funebre. A seguire le note del violoncello di Mario Brunello, il fondatore e direttore dell'Orchestra d'archi italiana, un musicista classico vincitore del Premio Čajkovskij che non ha paura di misurarsi con il jazz e di contaminarsi con il contemporaneo.
Il progetto dei fratelli Capossela è nel segno della multimedialità e quindi alle lamentazioni musicali si sono accompagnate le orazioni civili, come in ogni cerimonia funebre che si rispetti: la polifonia per quattro voci narranti del Teatro della Marruca di Crotone e l'orazione in grecanico di Mimmo Catanzariti, dell'Associazione Jalo Tu via. Gran finale con parole e canto di Vinicio Capossela sulle note magiche di Mario Brunello.

“Raramente un luogo mi ha emozionato così tanto – ha sottolineato Mariangela Capossela -. Intorno a Le Castella - si è andata addensando progressivamente la bellezza, umana, della natura e della storia. Per alcuni mesi le energie sono confluite verso quella penisola; erano energie di persone comuni, persone con cariche e responsabilità, persone amanti del teatro e dell'arte, persone che per amore della Calabria si sono rese disponibili giorno e notte. Tutti insieme siamo riusciti ad unire la terra al mare, nel senso più largo dell'espressione. La nostra discesa nel nero è stata delle più intense e vivificanti, un bagno nella bellezza come bene comune da salvaguardare”.

“Trenodia” si propone di trasformare la lamentela in pianto rituale, il piagnisteo in altisonante lamentazione collettiva, in forma creatrice e aggregatrice per, come dice Ernesto De Martino, potersi rialzare e tornare ai doveri della vita. Sarà un pianto per la comunità. Un pianto rituale collettivo, sonoro, rigenerante. Un corteo come forma d’arte composto da centinaia di prefiche senza limitazioni di genere, che darà vita ad una lamentazione funebre. Per elaborare il momento di crisi che stiamo attraversando, occorre sviluppare delle arcaiche forme di pianto, inscenando concretamente il lutto della nostra epoca.

Il prossimo appuntamento del progetto “Trenodia” sarà nell'Alta Irpinia, in occasione dello Sponz Fest. Tre le tappe, cinque le celebrazioni con la partecipazione di artisti e di cittadini: a Calitri domani ,20 agosto, e poi sabato 24 e domenica 25 agosto; a Cairano mercoledì 21 e a Lacedonia venerdì 23. Gli appuntamenti lucani si terranno invece martedì 27 a Tricarico, la città di Rocco Scotellaro e di Antonio Infantino (con le orazioni civili di Pietro Laureano e di Vinicio Capossela) e giovedì 29 a Matera dove al corteo funebre del pomeriggio farà seguito il concerto finale di Vinicio Capossela (Cava del Sole, ore 21).

Al concerto si accede con Passaporto per Matera 2019 e la prenotazione, che potrà essere effettuata a partire dalle ore 15:00 di domani 20 agosto, attraverso il sito www.materaevents.it o presso gli InfoPoint di Matera 2019. Per raggiungere la Cava del Sole sarà attivato il servizio navetta. Maggiori informazioni al seguente link https://www.materaevents.it/events/view/musica/3782/vinicio_capossela_concerto_al_nero

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Il progetto Trenodia di Mariangela e Vinicio Capossela coprodotto da Fondazione Matera Basilicata 2019 e da SponzFest attraverserà Calabria, Campania e Basilicata

Prende il via domani, 18 agosto, a Isola Capo Rizzuto, il progetto "Trenodia", di Mariangela e Vinicio Capossela, un’opera d’arte che propone di lavorare collettivamente sul pianto per tutto ciò che è in pericolo di vita nel nostro mondo. Per l'occasione i comuni non lucani di Isola Capo Rizzuto (il 18 agosto) e della Lacedonia, a partire da Calitri (il 24 agosto), saranno "Capitale europea della cultura per un giorno". La decisione è il frutto di una sperimentazione proposta dal Ministero dei Beni culturali alla Fondazione Matera Basilicata 2019 finalizzata a valorizzare i territori attraverso il modello in corso di attuazione in tutti i comuni della regione nell’ambito del programma di Matera 2019.

Trenodía, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, si propone di trasformare la lamentela in pianto rituale, il piagnisteo in altisonante lamentazione collettiva, in forma creatrice e aggregatrice per, come dice Ernesto De Martino, non morire con cio’ che muore. Sarà un pianto per la comunità. Un pianto rituale collettivo, sonoro, rigenerante. Un corteo come forma d’arte.

"Il progetto Trenodia, ideato da Mariangela e Vinicio Capossela - spiega Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 ha diversi obiettivi. Un primo obiettivo è sicuramente quello artistico e creativo che mette in campo personalità di spicco internazionale come Vinicio e Mariangela Capossela per fare qualcosa mai fatto prima: un corteo come forma d'arte. Il secondo obiettivo è quello più sociale perchè vede protagonisti i cittadini. Ancora una volta un progetto di Matera 2019 dà voce alle persone, offre un'occasione per sentirsi parte attiva di un processo creativo e culturale. Terzo obiettivo è quello di allargare il perimetro di Matera Capitale europea della cultura convinti come siamo che questo grande programma non può fermarsi ai confini urbani o regionali, ma deve estendersi e connettere più territori. Trenodia si muove esattamente in questa direzione perchè unisce tre regioni limitrofe, la Calabria, la Basilicata e la Campania che hanno tante cose in comune. Per questa ragione abbiamo esteso il modello Capitale per un giorno, che tanto successo sta riscuotendo in Basilicata, a tutti i comuni coinvolti in questo cammino".

Il Commissario prefettizio del Comune di Isola Capo Rizzuto, Domenico Mannino esprime la sua soddisfazione: “In occasione della presentazione del progetto Trenodia la Commissione Straordinaria di Isola Capo Rizzuto intende rivolgere, anche a nome dei cittadini, il più sentito ringraziamento alla Fondazione Matera-Basilicata 2019 per aver individuato questo territorio quale sede del “ primo fuoco “ del progetto consentendo alla città di essere Capitale Europea della cultura per un giorno. L’importanza dell’evento va oltre la rappresentazione artistica e del titolo onorifico che l’accompagna , in quanto fondamentale per la rigenerazione di un consenso sociale violentato da innumerevoli abusi - da quelli mafiosi a quelli edilizi , passando per quelli amministrativi - che hanno minato le basi sociali , etiche, culturali di questa fiera e nobile popolazione. Ora abbiamo la grande possibilità di gridare , all’Europa ed agli stessi Isolitani , che Isola Capo Rizzuto non è solo mafia, ma che la stragrande maggioranza di questa popolazione non vuole abusi ma legittimità, non vuole favori ma diritti , non vuole assistenzialismo ma la dignità di un lavoro; vuole continuità con il suo glorioso passato e rottura con le attuali disuguaglianze, vuole che i propri giovani abbiano una speranza ed un futuro , vuole in una parola che venga ad Essa riconosciuta la propria dignità di una vera cittadinanza Italiana ed Europea".

Il sindaco di Calitri Michele Di Maio ricorda la convenzione sottoscritta già due anni fa con la Fondazione Matera Basilicata 2019 e l'Università degli studi della Basilicata: "Una convenzione che ha già prodotto importanti risultati e che ora raggiunge un altro traguardo, quello di far diventare quest'area della Lacedonia, un punto di riferimento del progetto Trenodia e Capitale europea della cultura per un giorno. Il 24 accoglieremo a Calitri tutti i comuni interessati per una grande iniziativa popolare che da una parte si collega a Matera Capitale europea della cultura e dall'altra allo SponzFest di Vinicio Capossela".

I comuni di Isola Capo Rizzuto e di Calitri potranno essere raggiunti tramite il servizio navetta "Capitale per un giorno" con partenza da Matera.

Il 18 agosto partenza ore 8.00 da Matera (P.zza Matteotti ) per Isola di Capo Rizzuto , con arrivo previsto alle ore 12.00 circa. Rientro a Matera partenza alle ore 20.00 da Isola Capo Rizzuto con arrivo alle ore 24.00 circa.

Il 24 agosto partenza ore 9.00 da Matera (P.zza Matteotti ) per Calitri (con sosta a Tricarico Scalo) , con arrivo previsto alle ore 12.00 circa. Partenza alle ore 22.00 circa per il rientro a Matera.

Il costo per ciascun viaggio andata e ritorno è di 10 euro.

Per info e prenotazioni, rivolgersi a Ridola Viaggi, Via Domenico Ridola, 54 (MT) | 0835/314233 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. www.ridolaviaggi.it

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La macchina organizzativa di Matera 2019 non si ferma ovviamente neanche nella settimana di Ferragosto. Tanti gli appuntamenti del programma allestito dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 insieme alle industrie creative locali, ai Comuni della Basilicata, al Polo museale della Basilicata, alle arcidiocesi della Basilicata e alle tante altre istituzioni e comunità locali che partecipano attivamente alle iniziative culturali.

Sono una trentina le iniziative che si terranno nei prossimi dieci giorni, da domani, 15 agosto al 25 agosto, a Matera e in diversi comuni della Basilicata. A questo ricco calendario vanno aggiunte tutte le mostre che ovviamente resteranno aperte anche nel giorno di Ferragosto.

Nella giornata di domani, 15 agosto, resteranno regolarmente aperti anche tutti gli infopoint di Matera 2019 (in via Lucana 125 e negli ipogei di piazza San Francesco, dalle 9 alle 13.30 e dalle 15 alle 20) dove è possibile ricevere informazioni sul programma, ritirare tutti i materiali di comunicazione, acquistare i gadget di Matera2019 e, solo nell’infopoint di via Lucana, all'ingresso di Palazzo Lanfranchi e al museo archeologico di Metaponto, acquistare il passaporto per Matera 2019, il titolo che consente di accedere a tutti gli eventi in programma.

Ecco i principali appuntamenti da domani 15 agosto al 25 agosto. Ulteriori approfondimenti su ciascuna iniziativa si possono trovare su www.matera-basilicata2019.it.

 

gio 15 agosto

alle h 21.30 – Matera, Palazzo Lanfranchi.

Rinascimento visto da Sud: Film “A casa nostra” Lucas Belvaux (Francia/Belgio 2017)

Incluso nel Passaporto per Matera 2019

 

ven 16 agosto e sab 17 agosto

dalle h 18.00 alle h 21.00 – Tricarico, Torre Normanna

Capitale per un giorno: Rocco Scotellaro Lucania Fest

 

ven 16 agosto

dalle h 20.30 alle h 23.00 – Forenza, Municipio

Capitale per un giorno: Forentum 1314, Il ritorno del Templare

 

ven 16 agosto

h 21.00 – Matera, Palazzo Lanfranchi

Rinascimento visto da Sud: “Esodo” di e con Valentino Mannias, musica Luca Spanu/ Teatro di Sardegna

Incluso nel Passaporto per Matera 2019

 

sab 17 e dom 18 agosto

dalle h 10.00 alle h 22.00 – Rotonda, Municipio

Capitale per un giorno: mostra fotografica

 

sab 17 agosto

dalle h 17.00 alle h 20.00 – Matera, Infopoint via Lucana 125

PEOPLE, PLACES AND PURPOSES. Alla scoperta degli itinerari di Matera2019

Incluso nel Passaporto per Matera 2019

 

sab 17 e dom 18 agosto

dalle h 18.00 alle h 22.00 – Pomarico, municipio

Capitale per un giorno: La Musica, Linguaggio Universale, Unisce i Popoli

 

sab 17 agosto

dalle h 19.00 alle h 20.30 – Policoro, via Monte Bianco incrocio via Siris

Progetti di comunità: Street Art “Magna Grecia 2019” Opera dedicata a Dinu Adamesteanu

 

sab 17 agosto

dalle h 20.30 alle h 23.00 – Tolve, municipio

Capitale per un giorno: Rocco il Pellegrino di Dio

 

da dom 18 agosto a dom 01 settembre

dalle h 19.00 alle h 21.00 – Policoro, piazza heraclea

Progetti di comunità: Landscape Stories Mostra fotografica “Siris-Herakleia, Una Bella Scoperta”

 

lun 19 agosto

dalle h 10.30 alle h 23.00 – Sant’Arcangelo, Municipio

Capitale per un giorno: Ventunora a Sant'Arcangelo

 

da lun 19 agosto a lun 26 agosto

dalle h 17.00 alle h 19.00 – Sasso di Castalda, centro storico

Gardentopia: Martina Muzi nel giardino di Sasso di Castalda

Residenza artistica nel giardino di comunità

 

lun 19 agosto 2019

h 21.00 – Matera, Palazzo Lanfranchi

Rinascimento visto da Sud: spettacolo di danza “Costellazioni. Pronti, Partenza... Spazio!” di Savino Italiano, Olga Mascolo, Anna Moscatelli e Giorgio Rossi. Ideazione coreografica e direzione artistica Giorgio Rossi. Produzione associazione Sosta Palmizi e I Nuovi Scalzi

Incluso nel Passaporto per Matera 2019

 

da mar 20 agosto a lun 26 agosto

dalle h 17.00 alle h 20.00 – Matera, Campus universitario

Suoni del futuro remoto: Tracce Sonore 1 - Tutto ti parla

 

mer 21 e gio 22 agosto

dalle h 10.00 alle h 14.00 e dalle h 15.00 alle h 20.00 – Matera, Palazzo del Casale (Sasso Barisano)

Tòpoi. Teatro E Nuovi Miti: Chiamata pubblica per attori dilettanti. Casting per 'Il Nuovo Vangelo' di Milo Rau

 

mer 21 agosto

dalle h 17.00 alle h 23.30 - Francavilla in Sinni, Municipio

Capitale per un giorno: “La notte di Franco”

 

mer 21 agosto

h 21.00 – Matera, Palazzo Lanfranchi

Rinascimento visto da Sud: Alla furca! Salvatore Tringale / Teatri di Noto

Incluso nel Passaporto per Matera 2019

 

gio 22 agosto

h 21.30 – Matera, Palazzo Lanfranchi

Rinascimento visto da Sud: film Sami Blood (Norvegia/Danimarca/Svezia 2016)

Incluso nel Passaporto per Matera 2019

 

ven 23 agosto

h 20.00 – Marsico Nuovo, Concattedrale di Marsico Nuovo, Santa Maria Assunta e San Giorgio

I Cammini: “Noi cantiamo al Signore un cantico nuovo”, Recital Mariano

 

ven 23 agosto

h 20.30 – Matera, Campus universitario

Suoni Del Futuro Remoto: concerto dei Gaze of Lisa

Incluso nel Passaporto per Matera 2019

 

ven 23 agosto

h 21.30 – Matera, Palazzo Lanfranchi

Rinascimento visto da Sud: Michele Riondino & Revolving Bridge - R&R Taranto

Incluso nel Passaporto per Matera 2019

 

sab 24 agosto

dalle h 17.00 alle h 20.00 – Matera, infopoint via Lucana 125

People, Places And Purposes – Alla scoperta degli itinerari di Matera2019

Incluso nel Passaporto per Matera 2019

 

sab 24 agosto

h 20.00 – Viggiano, Santuario della Madonna Nera del Sacro Monte di Viggiano

I Cammini: O DULCIS VIRGO MARIA, Cammino dei Santuari

 

sab 24 agosto

dalle h 20.00 alle h 22.00 – Policoro, Piazza Eraclea

Progetti Di Comunità: Focus “Siris-Herakleia, la bella scoperta” 1° PREMIO DINU ADAMESTEANU

 

sab 24 agosto

h 20.30 – Matera, Casa Cava

Suoni Del Futuro Remoto: Nils Berg Cinemascope, Partitura per Orchestra e Suoni Naturali

Incluso nel Passaporto per Matera 2019

 

dom 25 agosto

alle h 10.00 – Matera, Casa cava

Suoni Del Futuro Remoto: Workshop con Nils Berg, Christopher Cantillo, Josef Kallerdahl

 

dom 25 agosto

h 19.45 – Tursi, Santuario di Santa Maria Regina di Anglona

I Cammini: In cammino....alla ricerca di sé. Cammino delle Letture

 

dom 25 agosto 2019

h 20.30 – Matera, Casa Cava

Suoni Del Futuro Remoto: Nils Berg Cinemascope: Part II - Performance Video Audio

Incluso nel Passaporto per Matera 2019

 

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Una sperimentazione proposta dal ministero dei Beni culturali nell’ambito del progetto Trenodia di Mariangela e Vinicio Capossela coprodotto da Fondazione Matera Basilicata 2019 e da SponzFest

In occasione del progetto "Trenodia", i comuni di Isola Capo Rizzuto ed i comuni della Lacedonia, a partire da Calitri, saranno "Capitale europea della cultura per un giorno". La decisione è il frutto di una sperimentazione proposta dal Ministero dei Beni culturali alla Fondazione Matera Basilicata 2019 finalizzata a valorizzare i territori attraverso il modello in corso di attuazione in tutti i comuni della regione nell’ambito del programma di Matera 2019.

Trenodía, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, è un’opera d’arte che propone di lavorare collettivamente sul pianto per tutto ciò che è in pericolo di vita nel nostro mondo. Si propone di trasformare la lamentela in pianto rituale, il piagnisteo in altisonante lamentazione collettiva, in forma creatrice e aggregatrice per, come dice Ernesto De Martino, non morire con cio’ che muore. Sarà un pianto per la comunità. Un pianto rituale collettivo, sonoro, rigenerante. Un corteo come forma d’arte.

"Il progetto Trenodia, ideato da Mariangela e Vinicio Capossela - spiega Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 ha diversi obiettivi. Un primo obiettivo è sicuramente quello artistico e creativo che mette in campo personalità di spicco internazionale come Vinicio e Mariangela Capossela per fare qualcosa mai fatto prima: un corteo come forma d'arte. Il secondo obiettivo è quello più sociale perchè vede protagonisti i cittadini. Ancora una volta un progetto di Matera 2019 dà voce alle persone, offre un'occasione per sentirsi parte attiva di un processo creativo e culturale. Terzo obiettivo è quello di allargare il perimetro di Matera Capitale europea della cultura convinti come siamo che questo grande programma non può fermarsi ai confini urbani o regionali, ma deve estendersi e connettere più territori. Trenodia si muove esattamente in questa direzione perchè unisce tre regioni limitrofe, la Calabria, la Basilicata e la Campania che hanno tante cose in comune. Per questa ragione abbiamo esteso il modello Capitale per un giorno, che tanto successo sta riscuotendo in Basilicata, a tutti i comuni coinvolti in questo cammino".

Il 18 agosto sarà capitale per un giorno Isola Capo Rizzuto. Mentre il 24 agosto toccherà a Calitri e a tutti i comuni della Lacedonia.

Soddisfazione viene espressa dal Commissario prefettizio del Comune di Isola Capo Rizzuto, Domenico Mannino: “In occasione della presentazione del progetto Trenodia la Commissione Straordinaria di Isola Capo Rizzuto intende rivolgere, anche a nome dei cittadini, il più sentito ringraziamento alla Fondazione Matera-Basilicata 2019 per aver individuato questo territorio quale sede del “ primo fuoco “ del progetto consentendo alla città di essere Capitale Europea della cultura per un giorno. L’importanza dell’evento va oltre la rappresentazione artistica e del titolo onorifico che l’accompagna , in quanto fondamentale per la rigenerazione di un consenso sociale violentato da innumerevoli abusi - da quelli mafiosi a quelli edilizi , passando per quelli amministrativi - che hanno minato le basi sociali , etiche, culturali di questa fiera e nobile popolazione. Ora abbiamo la grande possibilità di gridare , all’Europa ed agli stessi Isolitani , che Isola Capo Rizzuto non è solo mafia, ma che la stragrande maggioranza di questa popolazione non vuole abusi ma legittimità, non vuole favori ma diritti , non vuole assistenzialismo ma la dignità di un lavoro; vuole continuità con il suo glorioso passato e rottura con le attuali disuguaglianze, vuole che i propri giovani abbiano una speranza ed un futuro , vuole in una parola che venga ad Essa riconosciuta la propria dignità di una vera cittadinanza Italiana ed Europea".

Soddisfazione anche dal sindaco di Calitri Michele Di Maio che ricorda la convenzione sottoscritta già due anni fa con la Fondazione Matera Basilicata 2019 e l'Università degli studi della Basilicata: "Una convenzione che ha già prodotto importanti risultati e che ora raggiunge un altro traguardo, quello di far diventare quest'area della Lacedonia, un punto di riferimento del progetto Trenodia e Capitale europea della cultura per un giorno. Il 24 accoglieremo a Calitri tutti i comuni interessati per una grande iniziativa popolare che da una parte si collega a Matera Capitale europea della cultura e dall'altra allo SponzFest di Vinicio Capossela".

I comuni di Isola Capo Rizzuto e di Calitri potranno essere raggiunti tramite il servizio navetta "Capitale per un giorno" con partenza da Matera.

Il 18 agosto partenza ore 8.00 da Matera (P.zza Matteotti ) per Isola di Capo Rizzuto , con arrivo previsto alle ore 12.00 circa. Rientro a Matera partenza alle ore 20.00 da Isola Capo Rizzuto. Rientro previsto alle ore 24.00 circa.

Il 24 agosto partenza ore 9.00 da Matera (P.zza Matteotti ) per Calitri (con sosta a Tricarico Scalo) , con arrivo previsto alle ore 12.00 circa. Partenza alle ore 22.00 circa per il rientro a Matera.

Il costo per ciascun viaggio andata e ritorno è di 10 euro.

Per info e prenotazioni, rivolgersi a Ridola Viaggi, Via Domenico Ridola, 54 (MT) | 0835/314233 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. www.ridolaviaggi.it

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Nel quarto incontro della Commissione che valuta i progetti candidati alla “Chiamata Pubblica dei Progetti di Comunità” lanciata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, sono stati selezionati 7 nuovi progetti che, sommati ai precedenti, arricchiscono il gruppo dei Progetti di Comunità di Matera 2019, ad oggi arrivati a quota 34.

 

I nuovi progetti selezionati sono i seguenti:

 

“Open Opera a Pietragalla” (Accademia ducale centro studi musicali)
“Teatro diffuso”(Associazione Connections)
“L'incisione in piazza” (Associazione Incisori Grafica di via Sette Dolori)
“Resti” (Attiva Cultural Projects ETS)
“Il Mito” (La Spada nella Roccia Associazione di Promozione Sociale)
“Se i Sassi potessero raccontare"(if stones could speak)” (Lettura attiva di Matera)
“Grotta di Cesare... tornare alla fonte di una comunità” (Vietri e la Movida)
Dei 34 progetti approvati sono già 16 quelli avviati, di cui 6 attualmente in corso e 10 conclusi. Le iniziative proposte sono tutte rintracciabili sul calendario ufficiale Matera Events nella sezione Progetti di Comunità, dove si trovano sia gli eventi futuri che lo storico della programmazione. Durante il mese di agosto avranno luogo due rassegne: una prima a Policoro intitolata Magna Grecia 2019 che utilizza la street art per riavvicinare la cittadinanza alle proprie origini; ed una seconda che consiste in un programma diffuso nella Val Sarmento, con un percorso di laboratori aperti intitolato Stato di Noia, che elabora proposte innovative partendo da matrici territoriali.

Tutti i progetti selezionati prendono parte ad un percorso collettivo coordinato dalla Fondazione insieme all’associazione CivicWise, rete internazionale di professionisti nell’ambito della progettazione civica e sociale. L’obiettivo di questo processo è quello di attivare sinergie tra i partecipanti ed incentivare la nascita di una rete di progettisti di comunità che possa continuare ad esistere e lavorare in sinergia negli anni futuri.

La possibilità di iscriversi alla fase 1 della Chiamata Pubblica dei Progetti di Comunità è terminata il 30 luglio 2019, tuttavia tutte le realtà che hanno inoltrato già una candidatura possono ancora sottoporre progetti a valutazione entro il 15 settembre 2019, come da regolamento.

L’elenco dei nuovi progetti selezionati con l’indicazione del contributo assegnato è disponibile sul sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it sezione “Amministrazione Trasparente/Provvedimenti/Avvisi Pubblici”.

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ADDUCE, PRESIDENTE FONDAZIONE MATERA 2019: COME E’ CADUTA IN BASSO LA CONFESERCENTI DI MATERA

"Lisurici non sa di cosa parla. Non avrei voluto aggiungere altro alla precisa relazione approvata dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera-Basilicata 2019 (ricordo che tutti i componenti del CdA, compreso il Presidente non percepiscono alcun compenso) con la quale si da conto pubblicamente della situazione finanziaria della Fondazione. La relazione infatti è stata regolarmente pubblicata sul sito della Fondazione. Sono costretto a fornire per l’ennesima volta un po’ di dati per colmare i vuoti di memoria dello “smemorato di via Gravina”.

Va detto che siamo un soggetto nato solo per attuare il programma contenuto nel dossier che è risultato vincitore e grazie al quale Matera è Capitale Europea della Cultura. Lo sviluppo delle attività in un arco temporale cha va dal 2015 fino al 2019 hanno consentito di realizzare una serie di grandi iniziative universalmente giudicate di grandissima qualità e con ricadute positive fantastiche sulla città e sull'intera regione. Ogni giorno si realizzano una quantità enorme di eventi, tutti prodotti in loco e con la partecipazione dei cittadini che con entusiasmo stanno animando da anni la scena creativa del nostro territorio. Quanto al numero di dipendenti, come è possibile rilevare dal sito della Fondazione, fino giugno 2017 i dipendenti erano 15. Da giugno 2018 il numero è salito a 49. Oggi i dipendenti sono 84 (compresi i COCOCO). Grazie alla professionalità, allo spirito di sacrificio e alla passione di queste splendide persone, che spesso hanno lavorato in condizioni molto pesanti, è stato possibile raggiungere risultati eccezionali ultimo in ordine di tempo la produzione straordinaria realizzata con il teatro San Carlo di Napoli della Cavalleria Rusticana che ha incantato la città e milioni di persone che hanno seguito RAI 5, RAI COM con RSI in tutta la Svizzera, Artè in Svizzera, Francia, Germania, Belgio, Austria, Lichtenstein, Lussemburgo, Principato d Monaco e paesi francofoni d’oltremare. Come abbiamo riportato il 17 giugno al Ministero per i beni culturali, solo da gennaio a maggio 2019 le iniziative della fondazione hanno prodotto un numero di potenziali contatti (Opportunity to see) quantificabili in 1 miliardo e 600 milioni di persone in tutto il mondo. La stessa agenzia di rilevazione, “Eco della Stampa” leader in media intelligence, ha calcolato che per ottenere un effetto simile sarebbe stato necessario un investimento in pubblicità di almeno 62 milioni di euro, cioè circa una volta e mezzo l'intero budget della fondazione per tutto il periodo cha va dal 2015 al 2020.

Lisurici non sa di cosa parla quando balbetta di non meglio specificati 30 milioni che avremmo dovuto produrre con 250 mila euro di spese di personale. A tutt'oggi non siamo in grado di quantificare il totale delle ricadute economiche che la città di Matera ha avuto grazie a Matera 2019. Parlo di centinaia di strutture ricettive e della ristorazione che possono giovare dei flussi ininterrotti di turisti e visitatori che soggiornano in città. Ma parlo anche di molti, molti milioni di euro che sono stati investiti e che hanno consentito a Matera negli ultimi 5 anni di accrescere la ricchezza di ben 7 punti percentuali mentre l’Italia si leccava le ferite di un PIL allo zero virgola. E parlo della previsione di crescita del prodotto lordo della città di Matera per il 2019 che andrà oltre l’1,4 per cento (ISTAT), mentre l’Italia sta boccheggiando. Ogni euro speso dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 ha prodotto risultati provvisoriamente quantificabili almeno di 6-7 euro. Dovrebbe essere proprio la Confesercenti di Matera a darci questi dati invece di sparare le cretinate incomprensibili di Lisurici. Ed è proprio la Confesercenti nazionale, che ha fornito i dati. Sono stato invitato dalla Confesercenti a Bologna il 30 maggio a partecipare, nell’ambito della 23’ borsa del turismo delle 100 città d’arte e dei borghi d’Italia ad una tavola rotonda sul tema “le grandi ricorrenze della cultura italiana e le strategie di promozione turistica Strategie pubbliche, esigenze delle imprese e casi di successo”, dedicato alle migliori pratiche, dove la Confesercenti indicava il lavoro della fondazione Matera 2019 come esempio luminoso di successo e di come la cultura cambia il destino di un territorio e lo arricchisca in modo sensibile soprattutto sul versante turistico, il settore di cui impropriamente si occupa Lisurici. Infatti, Lisurici non sa di cosa parla e farebbe bene a documentarsi tramite la Confesercenti nazionale che proprio in quella occasione a Bologna ha presentato un report dettagliato su come i commercianti, gli operatori turistici e dell'accoglienza si sono giovati della irripetibile occasione che abbiamo costruito ed offerto alla città di Matera e alla comunità lucana più in generale mettendola in relazione a Palermo, Padova, Parma e l’intera Emilia Romagna, regione campione del turismo. Lisurici, che non sa di cosa parla, chieda i documenti alla Confesercenti. E procuri di evitare, come hanno fatto tanti esercenti seri, sofferenze inaudite a centinaia di famiglie materane afflitte dal gioco d’azzardo compulsivo".

Salvatore Adduce Presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019

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Con il passaporto per Matera2019 si possono visitare tante esposizioni e si può partecipare ai tantissimi eventi in programma

 

E’ un vero e proprio viaggio che copre circa 10 mila anni di storia quello che si attraversa visitando le tante mostre in corso in questi giorni a Matera e realizzate nell’ambito del programma culturale di Matera 2019 in co-produzione fra la Fondazione Matera Basilicata 2019 e diverse istituzioni culturali locali, nazionali e internazionali. Prima fra tutte il Polo museale della Basilicata.

Basti pensare che con un unico titolo di accesso, il passaporto per Matera 2019, valido per tutto il 2019 (12 euro per i lucani, 5 euro fino a 18 anni, 19 euro per chi viene da fuori, 10 euro per il passaporto valido 24 ore) è possibile visitare ben 9 esposizioni che affrontano temi diversi in un caleidoscopio di suggestioni e significati utili per vivere nuove emozioni e per meglio interpretare il tempo che viviamo e il futuro che ci aspetta.

La mostra “Ars Excavandi”, curata da Pietro Laureano, che doveva chiudere alla fine di luglio ed è stata prorogata fino al primo settembre per il grande interesse suscitato, è allestita nel museo Ridola e racconta, attraverso sistemi multimediali interattivi come si sono formati i più importanti ecosistemi rupestri del mondo, dal primo scavo al modello per la bio architettura del futuro. Come in un tunnel spazio-temporale la mostra che ha aperto Matera 2019 rilegge da una prospettiva contemporanea l’arte ipogea.

Dal neolitico si fa un salto di qualche migliaio di anni per arrivare a Pitagora, il genio matematico che, secondo la leggenda, morì dalle parti dell’attuale Policoro. A lui è dedicato il progetto “Poetica dei numeri primi. Da Pitagora agli algoritmi” curato da Piergiorgio Odifreddi. Si tratta di cinque mostre del grande progetto che attraverso conferenze, laboratori e spettacoli matematici, vuole celebrare il legame irrinunciabile tra arte, pensiero e scienza. Tre aperte a Palazzo Acito a Matera, due nel museo archeologico di Metaponto, fino al 30 novembre.

C’è una relazione suggestiva fra passato e futuro anche nelle esposizioni di I-dea, uno dei progetti pilastro di Matera 2019, con il quale si cerca di ridare un senso creativo ai tanti archivi della Basilicata. E’ un modo straordinario per rileggere il passato facendosi aiutare da artisti, designer, architetti in modo da trarre nuove ispirazioni per il futuro. Nel parco Scultura La Palomba, uno spazio suggestivo e inedito allestito dal grande artista Antonio Paradiso, c’è un hangar coperto dove è in corso la mostra “Visione unica”. E’ una installazione formata da 5 proiezioni, 10 schermi digitali ed una ristretta selezione di oggetti vernacolari curata da Studio FormaFantasma. Fino al 15 settembre sarà possibile visitare questo allestimento e insieme questo straordinario parco scultura.

Facendo un salto di circa 500 anni si può visitare, a Palazzo Lanfranchi, fino al 15 settembre, il lungo percorso espositivo “Rinascimento visto da Sud”. Per la prima volta in assoluto una esposizione è dedicata al Rinascimento visto da un’altra angolazione, quella del Mediterraneo e dei tanti artisti che l’hanno attraversato. Una mostra storico-artistica che, grazie alla felice intuizione di Marta Ragozzino direttrice del Polo museale della Basilicata e fra i curatori, si è guadagnata la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica e che rappresenta una straordinaria occasione per comprendere quella stagione.

Nel visitare le tante esposizioni di Matera 2019 si colgono relazioni verticali, profonde con il territorio, e orizzontali, larghe, con altre esperienze internazionali.

Nel primo caso si inserisce la mostra “Architettura della vergogna” nell’ambito del progetto “Architecture of shame” che riprendendo un concetto che diede il via alla fuga dai Sassi nell’immediato dopoguerra, prova a espanderlo raccontando l’Europa contemporanea attraverso la relazione tra architettura e vergogna. Un percorso di ricerca in cui la forma che diamo allo spazio descrive una possibile "intimità culturale" dei cittadini europei. La mostra è allestita nella sede dell’Archivio di Stato, in via Tommaso Stigliani, e resterà aperta fino al 23 novembre.

Sempre parlando di profondità e di architettura la mostra Hypgheios. In questo allestimento l’architettura scavata e ipogea e un sistema di cisterne sotterranee risalenti al XV sono il soggetto visivo, spaziale e strutturale del progetto Padiglioni Invisibili della Fondazione SoutHeritage, che indaga la responsabilità dell’estetica, dell'architettura e della ricerca artistica pluridisciplinare nel processo di creazione e rigenerazione dei luoghi.
A Palazzo Viceconte dall’8 agosto al 16 settembre (dal giovedì al lunedì).

Al secondo caso appartengono le due mostre organizzate dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 insieme a Eu Japan Fest organizzazione giapponese di imprese private che da 30 anni collabora con le Capitali europee della cultura per creare occasioni di scambio e lavoro comune tra artisti giapponesi ed europei. Si tratta delle due magnifiche installazioni di Takashi Kuribayashi (negli ipogei di Palazzo Viceconte fino al 4 novembre) e di European Eyes on Japan, la mostra di due fotografi provenienti da Matera e Plovdid ospiti della provincia giapponese (nella chiesa rupestre di S. Maria di Armenis fino al 20 agosto). Collegata al Sol Levante anche la mostra “Road to Tokyo” rivolta a tutti, ma in particolare agli amanti dello sport. Infatti questa esposizione, allestita negli ipogei di piazza San Francesco fino all’11 agosto racconta i Giochi Olimpici attraverso simboli, video, immersioni esperienziali e lancia un ponte tra Matera 2019 e Tokyo 2020.

Il pane come bene primario, come bene identitario ma anche come prodotto artistico nella mostra “Tutti i pani del mondo” organizzata insieme alla Fondazione Sassi. In questo allestimento, che resterà aperto fino al 20 settembre, oltre 40 artisti provenienti dall’Asia, dall’Africa, dall’Europa e dall’America esprimono la loro personale idea di pane.

Merita particolare attenzione anche il percorso espositivo itinerante “Matera Alberga” che accompagna il visitatore a scoprire alcuni fra gli alberghi più belli di Matera dove la Fondazione Matera Basilicata 2019 e l’associazione Arteprima hanno fatto istallare, a sei artisti diversi, opere di arte contemporanea. Si tratta di Corte San Pietro, Hotel del Campo, Sextantio, Casa Diva, Locanda S. Martino, Dimore dell’idris (fino al 31 dicembre).

Tutte queste mostre con un solo titolo di accesso, il passaporto per Matera 2019 che consente, fino alla fine dell’anno, la partecipazione anche a tanti altri eventi in programma in questo mese di agosto, come spettacoli musicali, teatrali, laboratori, e tanto altro ancora.

I LINK

 

ARS EXCAVANDI

 

https://www.matera-basilicata2019.it/it/programma/temi/utopie-e-distopie/1365-ars-excavandi.html

MATERA ALBERGA
https://www.materaevents.it/progetti/38/matera_alberga/1

RINASCIMENTO VISTO DA SUD
https://www.materaevents.it/events/view/arte%20classica/2643/rinascimento_visto_da_sud

FONDAZIONE SASSI
https://www.materaevents.it/events/view/food/3672/tutti_i_pani_del_mondo

EU-JAPAN FEST
https://www.materaevents.it/progetti/27/eu_japan_fest/1

ARCHITETTURA DELLA VERGOGNA
https://www.materaevents.it/events/view/design%20e%20architettura/1934/mostra_architettura_della_vergogna

ROAD TO TOKYO
https://www.materaevents.it/events/view/sport/3552/road_to_tokyo

HYPGHEIOS
https://www.materaevents.it/events/view/arte%20contemporanea/3510/hypgheios

VISIONE UNICA
https://www.materaevents.it/events/view/arte%20contemporanea/3092/i-dea_studio_formafantasma

POETICA DEI NUMERI PRIMI
https://www.materaevents.it/progetti/7/la_poetica_dei_numeri_primi/1

 

 

 

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Venerdì 9 agosto, alle ore 19, nella chiesa di Santa Maria de Armenis, interverranno gli autori della mostra, Alessia Rollo e Vladimir Pekov, e la curatrice, Mikiko Kikuta

Ci saranno anche i due fotografi, l’italiana Alessia Rollo e il bulgaro Vladimir Pekov all’incontro pubblico che si terrà venerdì 9 agosto, alle ore 19, nella chiesa di Santa Maria de Armenis, a Matera. Negli stessi spazi dove è allestita la mostra European Eyes on Japan, organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con EU-Japan Fest, organizzazione giapponese di imprese private che da 30 anni collabora con le Capitali europee della cultura per creare occasioni di scambio e lavoro comune tra artisti giapponesi ed europei, la curatrice del progetto, Mikiko Kikuta, spiegherà il processo che ha portato a questo allestimento realizzato insieme a Tommaso Delvecchio, della Fondazione Matera Basilicata 2019.

I due fotografi, Alessia Rollo per l'Italia e Vladimir Pekov per la Bulgaria, selezionati con una call delle Capitali Europee della Cultura, sono stati ospitati in Giappone per una residenza artistica finalizzata a proporre uno "sguardo europeo" sulle zone rurali e marginali del Sol Levante, per mostrare al pubblico occidentale realtà poco conosciute del Giappone contemporaneo. I risultati di questa residenza sono esposti nella chiesa di Santa Maria de Armenis fino al 20 agosto.

L'iniziativa è organizzata con il sostegno della Japan Foundation. 

https://www.materaevents.it/events/view/fotografia/3523/european_eyes_on_japan 

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Il primo incontro con i cittadini si terrà mercoledì 7 agosto, alle ore 17.30, al Casino Padula, a Matera. Possono partecipare tutti coloro che vogliono vivere un’esperienza artistica

Un nuovo appuntamento per i cittadini che vogliono vivere un’esperienza artistica da protagonisti. Si tratta di Trenodia, un progetto di arte partecipata di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 ideato e curato da Mariangela e Vinicio Capossela e coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 insieme a Sponzfest Sottaterra 2019.

Trenodia è un’opera d’arte interdisciplinare che mescola letteratura, musica, arti visive e performative, e che propone di condividere, attraverso una performance itinerante che reinterpreti la forma del pianto rituale, il bisogno diffuso di affrontare ed elaborare insieme il momento di crisi che stiamo attraversando. La sua realizzazione è il frutto dei laboratori che, a partire dallo scorso maggio, Mariangela Capossela, artista impegnata da anni in progetti di arte pubblica, ha tenuto nei territori che ospiteranno il corteo coinvolgendo diverse realtà e associazioni locali.

La performance vedrà la partecipazione di artisti e cittadini in un corteo funebre che dal 18 al 29 agosto proporrà degli itinerari a piedi attraverso alcuni luoghi di Calabria Ionica, Alta Irpinia e Lucania ed in particolare presso i comuni di Isola di Capo Rizzuto (KR), Calitri (AV), Cairano (AV), Lacedonia (AV), Tricarico (MT) e Matera. Durante il corteo si alterneranno momenti di danza, di musica e di orazione in forme che ricalcano il rito funebre tradizionale. Trenodia si concluderà a Matera con un concerto di Vinicio Capossela presso la Cava del Sole.

Parteciperanno, tra gli altri, al progetto: Elio Germano, Mario Brunello, Raiz, Daniele Sepe, Michela Murgia, Michele Riondino, Pietro Laureano.

Tutti i partecipanti avranno ruolo attivo nella realizzazione dell'opera.

La call è aperta a tutti coloro che vogliono vivere un’esperienza teatrale, musicale, di canto corale, danza, movimento.

Ai cittadini è richiesto semplicemente di partecipare al primo appuntamento, in programma a Matera il 7 agosto, alle ore 17.30, al Casino Padula, nel rione Agna Le piane, durante il quale i curatori racconteranno il progetto e terranno il primo laboratorio. E poi al secondo laboratorio, in programma il 28 agosto e alla prova generale con performance finale del 29 agosto entrambi nel quartiere Piccianello dalle 17.30 alle 21. Ogni cittadino potrà partecipare a seconda della sua disponibilità.

Per la partecipazione al laboratorio è necessario essere in possesso del PASSAPORTO MATERA 2019 e prenotarsi esclusivamente online attraverso il seguente modulo: https://bit.ly/31cKbdt.

Per ulteriori informazioni: www.trenodia.it.

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Successo di Abitare l’opera, stasera nuovo spettacolo e diretta su Rai 5 e sulle principali tv europee

I Sassi di Matera non solo come cornice ma come un vero e proprio racconto di un grande e speciale progetto in anteprima mondiale coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dal Teatro San Carlo di Napoli.

Ieri sera, dopo alcuni giorni di prove che già avevano fatto respirare grandi e inedite sensazioni, è andato in scena, negli antichi rioni di tufo materani, “Abitare l’opera”, progetto coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e Teatro San Carlo di Napoli con la regia di Giorgio Barberio Corsetti. Due gli allestimenti che hanno accompagnato il numeroso pubblico: il prologo “I Sette peccati capitali-sti”, un vero e proprio corteo che da piazza San Pietro Barisano ha raggiunto porta Pistola soffermandosi per 7 volte, una per ogni peccato; “Cavalleria rusticana”, in piazza San Pietro Caveoso dove circa mille persone hanno avuto la possibilità di vivere una vera e propria esperienza immersiva fra cantanti che si muovevano fra il pubblico e immagini in diretta in grandissima scala proiettate sul roccione dell’Idris e sulle ampie pareti.

Un’esperienza toccante e dal forte impatto emotivo non solo per tutti i presenti, ma anche per i tanti cittadini materani, circa 200, che si sono messi in gioco partecipando attivamente, e non come comparse, nei due allestimenti. Per circa due settimane hanno studiato e imparato le parti a memoria, canzoni dell’antica tradizione materana, che il regista ha utilizzato per il prologo non in chiave folcloristica, ma come musica pura, in grado di dialogare con gli elementi della contemporaneità raccontati lungo il percorso.

Tappa dopo tappa, peccato dopo peccato, attori e danzatori professionisti, hanno interpretato i sette mali del mondo moderno, dall’inquinamento alla violenza sulle donne e nelle famiglie, dall’affannosa ricerca del denaro facile alle più profonde debolezze umane soffermandosi sotto grandi scritte appese come grandi messaggi che provavano a liberarsi verso l’umanità. Lungo il corteo due grandi maschere si sfidavano, il bene e il male, spesso confuse l’una con l’altra a indicare le due facce di una stessa medaglia, spesso di uno stesso pensiero.

Il bene e il male, le stesse figure che si sono ritrovate nella Cavalleria Rusticana, in quest’opera scritta da Pietro Mascagni che nell’allestimento di Giorgio Barberio Corsetti sembra aver ritrovato un’anima, ancora più profonda, ancora più contemporanea. Un allestimento che ha provato, come ormai fa spesso il teatro contemporaneo, a disegnare una nuova dimensione, un nuovo e più sottile rapporto con il pubblico, meno distante, più inclusivo. E così gli attori, i cantanti, sono scesi fra i cittadini, camminando fra di loro, perdendo la loro sacralità e guadagnando in umanità.

Una intera piazza fatta da artisti, cittadini, turisti, operatori tv, abitanti dei Sassi si è sentita parte di un’unica comunità. E questa è stata la principale sfida di Abitare l’Opera, l’opera intesa non solo nel senso della produzione lirica, ma anche e soprattutto come un grande lavoro dell’umanità, proprio come i Sassi di Matera. L’opera intesa nel senso dell’operare, ad esprimere quel messaggio che il mondo del fare va abitato e vissuto per non lasciare che l’umanità precipiti nell’indifferenza, nel non fare assoluto.

Lunghissimi applausi finali hanno chiuso la serata. Si replica oggi. Lo spettacolo andrà oggi in diretta differita alle 21.15 su Rai5, con introduzione alle 20.45. "Cavalleria rusticana" è un progetto di coproduzione di Rai Com con Rsi, che diffonderà il segnale su tutta la Svizzera, e Artè, che trasmetterà l'evento in Svizzera, Francia, Germania, Belgio, Austria, Lichtenstein, Lussemburgo, Principato di Monaco e nei paesi francofoni d'oltremare. L'opera sarà presentata anche sulla piattaforma Ebu per le TV Europee associate e da metà agosto in Giappone, Ungheria, Slovenia e Grecia. Tra il 2019 e il 2020 "Cavalleria rusticana" verrà distribuita nei cinema in Europa, Corea, Stati Uniti e America Latina, dalla primavera del 2020 sarà invece disponibile in Dvd.

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L'artista sarà in residenza dal 7 al 12 agosto ad Oliveto Lucano, dove comincerà a lavorare alle riprese

Continuano le residenze e i progetti di Gardentopia, il progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sulla cultura del verde e la cittadinanza attiva ibridati dall'arte contemporanea: un'utopia green che trasforma i giardini in luoghi di comunità accessibili a tutta la cittadinanza, con il coinvolgimento di 18 artisti coordinati dalla curatrice Pelin Tan che lavorano e lavoreranno su 32 giardini di comunità diffusi in tutta la regione. I primi progetti hanno coinvolto in workshop e performance artisti e collettivi come i Futurefarmers (USA), Errands (Grecia), Leone Contini (ITA), Rirkrit Tiravanija (Thailandia), Volumezero (ITA), Luigi Coppola (ITA), Jeanne Van Heeswiijk (Paesi Bassi), OrtiAlti (ITA).
Tutti gli artisti, architetti e landscape designer coinvolti nel progetto operano in aree verdi "in attesa" che accada qualcosa: giardini dalle grandi potenzialità che con i processi culturali promossi da Gardentopia vengono rivitalizzati. Il Cosmos of Ecologies evocato dal sottotitolo che accompagna Gardentopia si realizza nella grande costellazione di pratiche artistiche e partecipative attivate dai protagonisti di questo percorso.

 

Dal 7 al 12 agosto 2019 , si svolgerà ad Oliveto Lucano la residenza di Anton Vidokle. Artista e editor della popolare piattaforma eflux è nato a Mosca e vive e lavora tra New York e Berlino. Le opere di Vidokle sono state esposte in importanti contesti internazionali come Documenta 13 a Kassel e la 56. Biennale di Venezia. Ma anche a Bergen Assembly, la Shanghai Biennale, la 65. e 66. Berlinale, a Forum Expanded e in rilevanti musei ed istituzioni di tutto il mondo quali la Tate Modern, il Centre Pompidou, il Garage Museum, lo Stedelijk Museum, tra gli altri.

 

L'interesse dell'artista per le piante, il cosmo e le persone emerge in maniera evidente nel suo lavoro. Per Gardentopia realizzerà un film con la partecipazione dei cittadini di Oliveto Lucano. Sarà allo stesso tempo un documentario sul festival del matrimonio degli alberi che si tiene annualmente in Basilicata, ma anche una fiction, che racconterà la storia di tre alberi antropomorfi.

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Domani e dopodomani in scena nei Sassi il prologo “I Sette peccati capitali-sti” e “Cavalleria rusticana”. Il 3 agosto diretta differita su Rai5, su Artè e sulla piattaforma Ebu per le televisioni europee che aderiscono al circuito

Domani 2 agosto, e poi anche dopodomani, 3 agosto, si aprirà il sipario sul progetto “Abitare l’opera” coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dal Teatro San Carlo di Napoli nell’ambito del programma di Matera Capitale europea della cultura del 2019. Un progetto diviso in due parti: il prologo “I sette peccati capitalisti” con inizio ore 18 da piazza San Pietro Barisano, e Cavalleria Rusticana, inizio alle ore 21, in piazza San Pietro Caveoso.

“Quello a cui assisteremo – ha detto stamane in conferenza stampa Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 - è una grande opera collettiva, già scritta nel dossier di candidatura e che oggi realizziamo nei Sassi rafforzando l’idea di Matera come principale luogo in Italia della produzione culturale e della co-creazione. Matera, infatti, si sta caratterizzando, per portare persone di straordinaria qualità, come il regista Giorgio Barberio Corsetti, e progetti capaci di coinvolgere attivamente i cittadini. Siamo orgogliosi di aver mantenuto un’altra promessa. Abitare l’opera è un nuovo importante traguardo raggiunto con il quale manteniamo un altro impegno preso di fronte alla Commissione europea e di fronte alla comunità internazionale, nazionale e lucana”.

Per la manager culturale della Fondazione, Ariane Bieou, siamo davanti a una giornata cruciale. “Una delle città più antiche d’Europa si unisce a uno dei teatri più antichi d’Europa per proporre un progetto che guarda al futuro. Ci siamo visti la prima volta due anni fa e oggi siamo qui a presentare una delle punte di diamante del programma culturale di Matera 2019. Matera diventa così non una location, ma uno spazio che fa parte dello spettacolo, uno spazio in cui pubblico, attori, cittadini, si muovono insieme. Abitare l’opera è questo, uno spazio in cui la vita quotidiana si integra con gli interventi artistici”.

“L’idea di rappresentare la cavalleria rusticana – ha detto il regista Giorgio Barberio Corsetti – è nata con il desiderio di coinvolgere i cittadini, non come figuranti, ma come parte integrante dello spettacolo interpretando i cori. Abbiamo lavorato sulle canzoni popolari, non trattandole come elementi folcloristici, ma come elementi di musica pura, creando una sorta di contrasto fra i 7 peccati capitalisti che parlano di oggi e la musica antica di questa città. Si tratta di sette quadri espositivi che raccontano alcuni dei principali mali del nostro tempo, ma riletti in versione poetica. E’ un racconto che avviene seguendo un angelo e un diavolo, due marionette giganti, mentre un gruppo di 20 attori e danzatori creano 7 quadri supportati dal coro composto da una cinquantina di cittadini materani. E vi assicuro che la forza emotiva è potentissima e si capisce come la musica non solo trasmette una grande emozione vocalmente, ma anche interiormente”.

“Voglio sottolineare – ha detto la sovrintendente del Teatro San Carlo, Rosanna Purchia - la grande collaborazione fra squadre diverse che hanno creduto, anche nei momenti più difficili, a questo progetto. Parlo delle squadre che lavorano con il regista, quelle del San Carlo e quelle della Fondazione. Insieme facciamo un unico grande gruppo di lavoro che non può disperdersi dopo la cavalleria. In questo viaggio abbiamo incontrato dei partner straordinari che hanno creduto come noi in Abitare l’opera come Rai com”.

Grazie a Rai com "Cavalleria rusticana" andrà in onda in diretta differita il 3 agosto alle 21.15 su Rai5, con introduzione alle 20.45. "Cavalleria rusticana" è un progetto di coproduzione di Rai Com con Rsi, che diffonderà il segnale su tutta la Svizzera, e Artè, che trasmetterà l'evento in Svizzera, Francia, Germania, Belgio, Austria, Lichtenstein, Lussemburgo, Principato di Monaco e nei paesi francofoni d'oltremare. L'opera sarà presentata anche sulla piattaforma Ebu per le TV Europee associate e da metà agosto in Giappone, Ungheria, Slovenia e Grecia. Tra il 2019 e il 2020 "Cavalleria rusticana" verrà distribuita nei cinema in Europa, Corea, Stati Uniti e America Latina, dalla primavera del 2020 sarà invece disponibile in DVD. Inoltre sarà trasmessa in diretta facebook sulla pagina di Matera 2019 sempre il 3 agosto alle 20.45

A spiegare la organizzazione dell’evento che andrà in scena sia il 2 che il 3 agosto agli stessi orari, Agostino Riitano, Project manager supervisor Area cultura della Fondazione. “Il prologo inizierà alle ore 18 da piazza San Pietro Barisano. Per partecipare al corteo sarà indispensabile avere il passaporto per Matera 2019 e la prenotazione. Il corteo, composto da massimo 500 persone si muoverà verso porta pistola scendendo da via d’Addozio e fermandosi in sette punti dell’itinerario. La conclusione del prologo è prevista intorno alle 19.30. La Cavalleria rusticana, invece, inizierà alle ore 21. E i varchi di accesso saranno su via Bruno Buozzi, angolo piazza San Pietro Caveoso, e a Porta Pistola. Lo spettacolo, che durerà un’ora, potrà contenere massimo 1000 persone. Non ci sono posti a sedere. Anche in questo caso bisognerà avere passaporto per Matera 2019 e prenotazione”.

A chiudere la conferenza stampa il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce: "Anche con questo progetto mettiamo a disposizione della scena creativa lucana e del Sud produzioni europee. Con Abitare l’opera i Sassi non sono una location come avviene nelle produzioni cinematografiche, ma diventano un luogo che si racconta nel quale recita la città e recitano i cittadini. Lanciammo la sfida nel 2009 e dentro quella sfida generale si collocano altre sfide. E questo è un grande traguardo che ci rimanda allo sforzo compiuto in questi anni. Finalmente abbiamo spostato nel sud Italia l’impegno del passaggio dal consumo culturale alla produzione culturale”.

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Calabria, Basilicata e Campania dal 18 al 29 agosto

TRENODIA
un corteo come forma d’arte
un progetto di arte pubblica di Mariangela e Vinicio Capossela

18 agosto. Primo fuoco. Calabria ionica.
19-25 agosto. Secondo fuoco. Sponzfest, Alta Irpinia.
27-29 agosto. Terzo fuoco Lucania

Trenodia è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 & Sponzfest Sottaterra 2019

TRENODIA è un progetto di arte partecipata di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 ideato e curato da Mariangela e Vinicio Capossela e coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 insieme a Sponzfest Sottaterra 2019.
Trenodia è un’opera d’arte interdisciplinare che mescola letteratura, musica, arti visive e performative, e che propone di condividere, attraverso una performance itinerante che reinterpreti la forma del pianto rituale, il bisogno diffuso di affrontare ed elaborare insieme il momento di crisi che stiamo attraversando. La sua realizzazione è il frutto dei laboratori che, a partire dallo scorso maggio, Mariangela Capossela, artista impegnata da anni in progetti di arte pubblica, ha tenuto nei territori che ospiteranno il corteo coinvolgendo diverse realtà e associazioni locali.
La performance vedrà la partecipazione di artisti e cittadini in un corteo funebre che dal 18 al 29 agosto proporrà degli itinerari a piedi attraverso alcuni luoghi di Calabria Ionica, Alta Irpinia e Lucania ed in particolare presso i comuni di Isola di Capo Rizzuto (KR), Calitri (AV), Cairano (AV), Lacedonia (AV), Tricarico (MT) e Matera. Durante il corteo si alterneranno momenti di danza, di musica e di orazione in forme che ricalcano il rito funebre tradizionale. Trenodia si concluderà a Matera con un concerto di Vinicio Capossela presso la Cava del Sole.
Parteciperanno, tra gli altri, al progetto: Elio Germano, Mario Brunello, Raiz, Daniele Sepe, Michela Murgia, Michele Riondino, Pietro Laureano.

Attraverso il sito www.trenodia.it e i profili social tutte e tutti sono invitati ad aderire al progetto Trenodia componendo una lamentazione scritta in versi, prosa o musica, oppure interpretando una lamentazione scritta da altri. Sarà inoltre possibile partecipareai cortei e al banchetto con azioni inerenti alla poetica del progetto. Chi vorrà aderire potrà individuare un oggetto del cordoglio attinto dal patrimonio materiale o immateriale e comporne una lamentazione ad hoc, ispirandosi alle forme auliche o a quelle popolari.

IL PROGETTO
Trenodía si propone di trasformare la lamentela in pianto rituale, il piagnisteo in altisonante lamentazione collettiva, in forma creatrice e aggregatrice per, come dice Ernesto De Martino, potersi rialzare e tornare ai doveri della vita. Sarà un pianto per la comunità. Un pianto rituale collettivo, sonoro, rigenerante. Un corteo come forma d’arte composto da centinaia di prefiche senza limitazioni di genere, che darà vita ad una lamentazione funebre.
La performance si svolgerà interamente all’aperto: per strade, vicoli, piazze e sentieri di tre regioni (Calabria, Campania e Basilicata).
Quattro i focolai in questo sud del Mediterraneo. Il primo parte dal cuore della Grecia antica in Italia: la Calabria Ionica che ancora, nella lingua e nella lamentazione funebre, conserva il metro greco. Il secondo è in Alta Irpinia, dai paesi arcaici svuotati e battuti dal vento in cui ha luogo lo Sponzfest. Poi Tricarico, paese-mondo di Rocco Scotellaro, del carnevale dei Cuba-Cuba, come li chiamava e li domava il grande genio pitagorico Antonio Infantino. Da lì in cammino fino a Matera a deporre gli oggetti del compianto nel sasso Caveoso, in una processione che attraverserà le chiese rupestri e i borghi fino alla catarsi liberatoria del rito musicale alla cava del sole.
La performance avrà la forma di un corteo e si comporrà degli elementi tradizionali del canto rituale funebre (la gestualità, la melodia e il testo). La lamentazione corale e collettiva si alternerà a singole orazioni civili. La realizzazione di Trenodía si basa su un coinvolgimento della popolazione locale e a distanza.
Trenodía inizia con una stazione preparatoria: L’opificio del nero, una performance in cui verrà intinto nel colore nero il tessuto che servirà a vestire il corteo. I gesti saranno accompagnati da lamentazioni musicali e voci recitanti. Trenodía in cammino avrà due modalità: Trenodía sul selciato – quando il corteo attraverserà i paesi – e Trenodía sulla terra – quando si muoverà in campagna. Il corteo si comporrà degli elementi tradizionali del pianto rituale funebre (la gestualità, la melodia e il testo).
Il Banchetto funebre, una condivisione che opererà una transizione verso una lamentatio più carnale e di affermazione della vita, in cui le tradizioni culinarie funebri si uniranno alle declamazioni poetiche. Gli oggetti del compianto (materiali e immateriali) nonché i testi vengono raccolti in via indiretta sui siti e social di Sponzfest e Matera 2019 e direttamente nei luoghi coinvolti. In situ sono state raccolte tra l’altro testimonianze e variazioni di melodie e gestualità legate alla tradizione del pianto rituale. In ciascuno dei paesi avvengono incontri di coinvolgimento della popolazione e laboratori teatrali e vocali per la preparazione dei cortei cittadini.

Trenodia ha ricevuto il patrocinio di:

Comune di Matera
Comune di Isola di Capo Rizzuto
Comune di Calitri
Comune di Cairano
Comune di Lacedonia
Comune di Tricarico

 

Cartella stampa: https://bit.ly/2K45ok2

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Dal 29 luglio è disponibile per il download il quarto ebook della collana “Schisi” a cura di Agostino Riitano, prodotta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dalla rivista culturale online Doppiozero con l’obiettivo di analizzare il rapporto fra e scienza, due elementi fortemente interconnessi all’interno del programma culturale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

I cinque ebook della collana contengono saggi di cinque autori che rivolgono la loro attenzione agli aspetti interdisciplinari e si segnalano per la capacità di coniugare il rigore delle loro argomentazioni e una particolare cura alla leggibilità dei testi. La collana nasce dalla convinzione che sia possibile tracciare una rotta tra le scienze umane e le cosiddette scienze esatte, quel passaggio a Nord-Ovest che, come ci ricorda il filosofo ed epistemologo Michel Serres, cercavano gli esploratori un secolo e mezzo fa tra i diversi continenti in luoghi estremi.

Il quarto volume scaricabile è “La chiocciola e la spirale. Nove percorsi nella storia della scienza” di Claudio Bartocci ( link: https://www.doppiozero.com/libro/la-chiocciola-e-la-spirale ) che è anche curatore, insieme a Luigi Civalleri, del percorso espositivo "Numeri nel tempo. Contare, misurare, calcolare" allestito presso il Museo archeologico di Metaponto nell’ambito della grande mostra di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “La poetica dei numeri primi. Da Pitagora agli algoritmi”.

“ La «scienza» non è un moloch minaccioso – un enorme blocco monolitico di conoscenze, o addirittura, secondo alcuni detrattori radicali, di semplici credenze –, e neppure un luna park – le cui meravigliose curiosità ci fanno ritornare bambini. Come ha scritto la filosofa Susan Haack, la si può considerare, in prima approssimazione, come «una confederazione di diversi tipi di indagine (inquiry)», in continua metamorfosi, alla cui base stanno ipotesi, esperimenti quantificati e falsificabili e ragionamento (deduttivo, induttivo e abduttivo). Ma non è tutto qui. Il variegato insieme delle discipline scientifiche è integrato senza soluzione di continuità nel ben più vasto mosaico costituito dal complesso di tutte le attività culturali tipiche della specie Homo sapiens”. (Dall’introduzione del volume, link https://www.doppiozero.com/materiali/la-chiocciola-e-la-spirale )

Nella creazione del programma culturale di Matera 2019 Capitale Europea della Cultura, ampia attenzione è stata data alla relazione tra l'Arte e la Scienza con l'individuazione di un tema specifico. Il tema Futuro Remoto rappresenta una riflessione sul rapporto millenario con lo spazio e le stelle; un rapporto che, ripercorrendo anche i passi di Pitagora, uno dei residenti più illustri della Regione Basilicata, esplora l'antica bellezza universale della Scienza. Si mettono a confronto pratiche antichissime con modelli di vita fruibili, capaci di influenzare le idee di cultura e di sviluppo dei prossimi decenni provando a rispondere all'annosa domanda: C'è una schisi tra Arte e Scienza, una separazione e una distanza tra le due? Le dimensioni principali del fitto rapporto tra Arte e Scienza di cui ci occupiamo sono: l'Arte e la Scienza come prodotti dell'evoluzione biologica e culturale; l'Arte e la Scienza come fonte reciproca di ispirazione; l'Arte come canale significativo della comunicazione della Scienza.

 

Biografia dell’autore

Claudio Bartocci insegna Fisica matematica, Geometria e Storia della matematica all’Università di Genova. Tra i suoi libri più recenti: Una piramide di problemi. Storie di geometria da Gauss a Hilbert (2012) e Dimostrare l’impossibile. La scienza inventa il mondo (2014), usciti per Cortina; Numeri (con L. Civalleri, Codice, 2014); Zerologia. Sullo zero, il vuoto, il nulla (con P. Martin, A. Tagliapietra, Il Mulino, 2017).

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Con l’obiettivo di stringere una relazione tra Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e Feldkirch (Stato federato di Vorarlberg, Austria), città candidata al titolo per il 2024 insieme a Dornbirn, Hohenems e la Regione Bregenzerwald, è stato creato il progetto di Residenza artistica Pulverturm.

Artisti e artiste della città di Matera e della regione Basilicata sono invitati a lavorare per un periodo di tempo determinato in residenza nella città di Feldkirch, con la possibilità di incontri con creativi locali al fine di costruire un network in grado di estendere i suoi effetti anche dopo il 2019.

Il progetto potrebbe protrarsi per un periodo pluriennale e si rivolge, nelle diverse annualità, a diverse discipline artistiche. Per l’anno 2019, che è l’anno del kick off, sarà al centro del progetto l’arte figurativa.

L’artista scelto soggiornerà dalle sei alle otto settimane a Feldkirch a partire da settembre/ottobre in date da concordare e avrà a disposizione un atelier nella Pulverturm medievale per lavorare. L’atelier dovrà essere accessibile in alcuni momenti al pubblico, per rendere possibile un contatto con la comunità locale e gli artisti della zona. La realizzazione di una esposizione a Feldkirch di quanto realizzato durante la residenza artistica è auspicabile, anche se non obbligatoria. La destinazione successiva dell’opera medesima è oggetto di mediazione fra l‘artista e la città di Feldkirch.

Il termine per le candidature è di 30 giorni dopo la pubblicazione dell’avviso pubblico sul sito ufficiale https://www.feldkirch.at/entdecken/kulturangebote/publiccall/ , dove è possibile trovare tutti i dettagli per la partecipazione al progetto.

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Matera 2019 presenta
I-DEA: Thauma, Atlante del Gesto
Un progetto del grande coreografo e danzatore Virgilio Sieni, per la prima volta nella veste di curatore, sugli archivi della Basilicata.

12 settembre 2019 ore 18

La mostra, presso Cava Paradiso, sarà accompagnata da un ricco programma di azioni e performance. Oggi, 29 luglio, chiamata pubblica per selezionare i cittadini che potranno partecipare al progetto. Dal 23 al 28 settembre Virgilio Sieni riapre il Teatro Quaroni a Borgo La Martella, voluto da Adriano Olivetti

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Ballo popolare di Virgilio Sieni, ph Giampaolo Becherini

Inaugura il 12 settembre alle ore 18 presso Cava Paradiso Thauma, Atlante del Gesto, terzo appuntamento di I-DEA, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sul tema dell'archivio.

Thauma, Atlante del Gesto è una riflessione del grande coreografo e danzatore Virgilio Sieni, ideato per la città di Matera a partire dallo studio e dall'esplorazione di materiali provenienti dagli archivi della Basilicata e di altre regioni italiane allo scopo di creare un archivio in divenire del gesto attraverso mostre, installazioni, pratiche, azioni coreografiche, performance e progetti speciali.

La mostra vede per la prima volta Virgilio Sieni nella veste di curatore e si articolerà in più appuntamenti, alcuni dei quali coinvolgeranno i cittadini in un processo collaborativo. Proprio per questo Matera 2019 lancia oggi, 29 luglio dalle 19 alle 21 una chiamata pubblica presso Cava Paradiso per invitare e incontrare, insieme a Virgilio Sieni, tutti coloro che vorranno partecipare al progetto (info su Matera Events).

Nell'ambito della mostra Cava Paradiso ospiterà una serie di tavole sull'esplorazione del corpo alla ricerca dei gesti scomparsi, formate da disegni, fotografie, annotazioni, sequenze, oggetti, filmati, mappe: un vero e proprio atlante di gesti da agire che ogni giorno si arricchisce dei materiali di ricerca sul campo divenendo una piattaforma di studio, un luogo di risonanza tra i gesti antichi e i nuovi, un'officina permanente di ricerca e creazione, in un processo partecipativo che coinvolgerà i cittadini della Basilicata.

Insieme a Virgilio Sieni lavorerà un'équipe composta da antropologi, diaristi, architetti, archivisti, fotografi, videomaker e dagli stessi cittadini che diverranno, infatti, "nomadi raccoglitori" di quei gesti e di quegli oggetti che hanno abitato l'uomo nel corso del tempo.

L'allestimento della mostra è disegnato e concepito da Elisa Giuliano, Martha Schwindling e Antonio Elettrico e da Virgilio Sieni con l'Open Design School prevedendo un sistema aperto e modulare, che accompagna l'intero progetto I-DEA in maniera fluida. Proprio per questo i visitatori potranno assistere alle fasi di trasformazione dalla mostra Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation a cura di Studio Formafantasma (inaugurata l'8 giugno), a Thauma: Atlante del gesto. Questa fase di "transizione" assume dunque un valore partecipativo che permette agli spettatori di seguire, con un approccio totalmente innovativo, il processo creativo che porta alla costruzione di un'installazione, così come il lavoro di ricerca e studio che consente la formazione di un archivio. L'allestimento, corpo pulsante e vivo del progetto si trasforma, mantenendo alcuni elementi della mostra precedente e cambiando in altri casi pelle per accogliere il nuovo percorso.
Un ricco programma di performance, azioni e pratiche sul gesto accompagnerà la mostra nel mese di settembre. In occasione dell'inaugurazione giovedì 12 settembre, si potrà assistere a Danze domestiche accompagnate da musica eseguita dal vivo da Roberto Cecchetto alla chitarra: danze create con alcuni cittadini incontrati precedentemente nei loro luoghi privati da Virgilio Sieni e la sua équipe, che ne hanno raccolto i gesti e gli oggetti per trasformarli in installazioni coreografiche realizzate a partire dai gesti rituali e dagli oggetti recuperati. Il pubblico in visita alla sede della mostra potrà assistere all'installazione e allo stesso tempo alla creazione delle azioni coreografiche che coinvolgono cittadini, danzatori, bambini. Dall'11 al 16 settembre si svolgerà invece il Laboratorio di costruzione con legno di spiritelli e monachicchi rivolto a bambini tra i 6 e gli 11 anni, a cura di Viola Tortoli Bartoli, che si ispira alla tradizione dei personaggi del folclore lucano. Il programma delle azioni coreografiche continua il 13 settembre con le Danze contro il malocchio, che la Compagnia Virgilio Sieni (con musica dal vivo eseguita da Michele Rabbia alle percussioni) presenterà come installazioni sopra piedistalli di tufo, il 15 settembre con Agorà Madri e Figli, danze in duetto realizzate da coppie di madri e figli, frutto di un processo creativo realizzato con Sieni, e musica dal vivo di Roberto Cecchetto alla chitarra, il 19 e il 22 settembre con le Danze di Frontiera, sui gesti scomparsi, interpretati dai cittadini e nate da un processo di immersione nella natura del gesto.

Gran finale tra il 23 e il 28 settembre con Officina Tattile che riapre il Teatro Quaroni a Borgo La Martella, progettato da Ludovico Quaroni su richiesta di Adriano Olivetti nell'ambito del grande intervento urbanistico utopico condotto negli anni '50 dall'imprenditore, che teneva insieme architettura, impresa e attenzione per la comunità. Nell'arco di una settimana, si alterneranno performance, laboratori, dialoghi, allo scopo di formalizzare un catalogo di gesti che nasceranno dall'incontro tra Virgilio Sieni e gli abitanti del Borgo La Martella.

Il programma sarà completato, sempre all'interno del Teatro da i Laboratori Spazio Tattile, in collaborazione con il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello (con il quale realizzerà anche l'opera breve Danza Cieca), dall'incontro performativo Di fronte agli occhi degli altri con Virgilio Sieni. Infine Ballo Comune, il 28 settembre alle ore 21 dove Sieni guiderà una danza finale collettiva rivolta a tutti, cittadini, danzatori e performer di ogni età e provenienza, costruita sul momento attraverso indicazioni primarie sui gesti semplici che ci formano come individui: un materiale di movimenti che ciascuno può liberamente gestire secondo le proprie capacità, dando vita a un gioco di ripetizioni. Il progetto sarà accompagnato dai musicisti Spartaco Cortesi e Naomi Berrill.

I-Dea e Open Design School e sono i due progetti pilastro di Matera Capitale Europea della cultura 2019 a cura di Joseph Grima, sotto la supervisione di Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e relazioni della Fondazione, e con il project management di Rita Orlando.

I-DEA, a cura di Joseph Grima e Chiara Siravo, curatrice associata, esplora gli archivi e le collezioni della Basilicata da un punto di vista artistico. Artisti e designer, la cui pratica trova i fondamenti nella ricerca, sono stati invitati a curare mostre consecutive utilizzando gli archivi come punto di partenza. Lavorando con una serie di materiali e documenti apparentemente sconnessi tra loro, gli artisti sono invitati ad immergersi negli archivi trasmettendo la loro interpretazione sotto forma di una mostra temporanea. Open Design School ha disegnato un sistema di allestimenti aperto, modulare e movibile che possa portare umiltà, dubbio, curiosità e uno spirito anti-didattico nella curatela di collezioni e materiali d'archivio. Oltre alle esposizioni permanenti, sono previsti workshop, performance, talk e altri momenti di approfondimento. Il primo a appuntamento è stato a cura del fotografo Mario Cresci, con la mostra Le Due Culture. Artefatti e Archivi (22 marzo – 7 giugno 2019), il secondo con Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation a cura dei duo di designer Studio formafantasma (8 giugno – 11 settembre 2019). Dopo la mostra Sa cura di Virgilio Sieni, i seguiranno le mostre curate rispettivamente da Navine G. Khan Dossos & James Bridle e Pelin Tan & Liam Gillick.

Virgilio Sieni, già direttore della Biennale di Venezia Settore Danza per 4 anni, dal 2013 al 2016, è danzatore e coreografo tra i più rappresentativi nel panorama europeo. Dirige a Firenze il Centro nazionale di produzione della danza. Ha creato spettacoli per le massime istituzioni musicali italiane e ha ricevuto numerosi premi della critica. Nel 2013 è stato nominato Chevalier de l'ordres des arts et des lettres dal Ministro della cultura francese.

I-DEA
Thauma, Atlante del Gesto
A cura di Virgilio Sieni

Cava Paradiso – Contrada La Palomba
SS7 Matera, 75100
Accesso tramite Passaporto Matera 2019, acquistabile anche presso Cava Paradiso

Responsabile della Comunicazione:
Santa Nastro - +39 3928928522 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
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www.ideamatera.eu
www.matera-basilicata2019.it

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Il 28 luglio alle ore 19 sarà presentato il Giardino di Comunità di Rionero in Vulture alla Villa Comunale Pennella, presso la Stazione di Rionero. Dj Set Radio Food

 


OrtiAlti

Continuano le residenze e i progetti di Gardentopia, il progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sulla cultura del verde e la cittadinanza attiva ibridati dall'arte contemporanea: un'utopia green che trasforma i giardini in luoghi di comunità accessibili a tutta la cittadinanza, con il coinvolgimento di 18 artisti coordinati dalla curatrice Pelin Tan che lavorano e lavoreranno su 32 giardini di comunità diffusi in tutta la regione. I primi progetti hanno coinvolto in workshop e performance artisti e collettivi come i Futurefarmers (USA), Errands (Grecia), Leone Contini (ITA), Rirkrit Tiravanija (Thailandia), Volumezero (ITA), Luigi Coppola (ITA), Jeanne Van Heeswiijk (Paesi Bassi).

 

Tutti gli artisti, architetti e landscape designer coinvolti nel progetto operano in aree verdi "in attesa" che accada qualcosa: giardini dalle grandi potenzialità che con i processi culturali promossi da Gardentopia vengono rivitalizzati. Il Cosmos of Ecologies evocato dal sottotitolo che accompagna Gardentopia si realizza nella grande costellazione di pratiche artistiche e partecipative attivate dai protagonisti di questo percorso.

Il 22 luglio è cominciata la residenza degli architetti e designer OrtiAlti, organizzazione no-profit nata nel 2015 che opera negli ambiti di innovazione sociale, promozione culturale, ricerca, diffusione e sperimentazione di pratiche di urban farming e riuso di aree urbane non utilizzate attraverso il coinvolgimento di cittadini nella cura e nella rigenerazione dell'ambiente urbano. OrtiAlti hanno lavorato a Rionero in Vulture (Potenza).

OrtiAlti, associazione di designer, paesaggisti e agronomi di Torino che opera nel campo della rigenerazione urbana attraverso soluzioni nature-based, hanno lavorato a Rionero dal 22 al 28 luglio. Il 28 luglio alle ore 19 sarà presentato il Giardino di Comunità di Rionero in Vulture alla Villa Comunale Pennella, presso la Stazione di Rionero. Dj Set Radio Food

Gli architetti di OrtiAlti Elena Carmagnani, Marta Carraro e Chiara Guidarelli sono intervenuti nella Villa presso la stazione FS, un giardino pubblico un tempo molto frequentato dagli abitanti e oggi sotto-utilizzato e con alcune parti in stato di degrado. Il progetto utilizza tre principali elementi –legno, pittura e vegetazione- combinandoli per creare soluzioni spaziali diverse, che trasformano alcune parti del giardino rendendole più gradevoli, fruibili o semplicemente diverse, ri-connotate.

 

OrtiAlti, insieme ai cittadini, sono intervenuti in tre aree contigue del parco con tre diversi interventi: un sentiero di paletti di legno colorati si snoda dall'ingresso all'area gioco, creando un percorso di luce e colore sotto ai lecci ombrosi del giardino; davanti alla bocciofila, l'area semicircolare viene decorata con la pitturazione delle panche e l'inserimento di piante aromatiche, fiori blu di agapanto e alberi di corbezzolo; accanto all'area giochi, si crea un orto in cassoni per la coltivazione di ortaggi, con alberi di melograno.

 

"Un progetto collaborativo perfettamente in linea con la metodologia di OrtiAlti –sottolinea Elena Carmagnani, presidente dell'associazione- in cui l'azione artistica funziona come attivatore delle comunità che diventano protagoniste del processo e si attivano nella futura gestione della Villa come bene comune".

 

In collaborazione con
Amministrazione Comunale Rionero
CEAS Vulture
Pro Loco Rionero
Arci Rionero
Ass. Vulcanica - Bambini in Fiore
Associazione Culture Swing
Radio Vulture
Associazione Terra Amara
Associazione Le Monadi
Associazione bocciofila rionerese

Gardentopia
Responsabile della Comunicazione:
Santa Nastro +39 3201122513 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

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Un'altra serata di magia. Lunghi applausi per il duo con Stefano Bollani, pianoforte, e Hamilton de Holanda, mandolino, che hanno portato il pubblico a passeggio fra il Sudamerica e il Mediterraneo

Dai ritmi sudamericani, come il tango o la samba, alle melodie della tradizione italiana, da Astor Piazzolla e Caetano Veloso a Roberto Murolo e Renato Carosone. Culture e lingue diverse, ma legate da unico mondo espressivo, quello delle sette note. Lo hanno detto esplicitamente sul palco della Cava del Sole, Stefano Bollani e Hamilton de Holanda nel corso di una serata magica. Due musicisti, due facce della stessa medaglia per un vero e proprio viaggio emozionale dentro una musica mai uguale, mai scontata.

Bollani e de Holanda, pianoforte e mandolino. Un contesto espressivo difficile per due strumenti quasi simili, ma non quando si incrociano due talenti che si conoscono ormai da oltre dieci anni, da quando diedero vita allo straordinario disco "O que sera" (Ecm) del 2013.

Ieri sera, nella suggestiva cornice, hanno confermato il loro straordinario affiatamento come amici, come musicisti, quasi come fratelli.

Nel corso del concerto organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, i due grandi artisti hanno messo in mostra il loro originale virtuosismo quasi ipnotizzando la platea di 2.500 spettatori grazie all'energia che li accomuna. Bollani conosce benissimo la musica sudamericana, proprio come Hamilton de Holanda conosce bene la tradizione italiana. In un continuo scambio di citazioni, i due musicisti hanno dialogato sul palco, a volte scherzando, a volte trascinando l'attenzione del pubblico verso territori emozionali ancora inesplorati.

Al termine del concerto, presentato scherzosamente in doppia lingua, italiano e portoghese, pubblico in piedi e lunghi applausi come segno di apprezzamento verso i due musicisti.

Soddisfatto anche il direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri: "E' un altro successo del nostro programma che qui, alla Cava del Sole, si aggiunge a quelli ottenuti con Apollo Soundtrack, Subsonica, e James Conlon. In quattro giorni quasi consecutivi oltre 11 mila persone hanno potuto partecipare ai nostri eventi grazie al Passaporto per Matera 2019. Molte persone per la prima volta hanno potuto apprezzare generi musicali diversi e a volte complessi, dal contemporaneo al pop, dalla classica al jazz, arricchendo le proprie competenze e sensibilità. Matera 2019 è anche questo".

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Per consentire ai numerosi visitatori in arrivo a Matera nel mese di agosto di poter fruire di una ricca offerta culturale, è stata prorogata fino al 1 settembre Ars Excavandi, la prima delle 4 grandi mostre di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 inaugurata proprio all’indomani della cerimonia inaugurale del 19 gennaio. Ad oggi la mostra ha registrato oltre 15.000 visitatori.

Coprodotta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e dal Polo Museale della Basilicata, la mostra è curata dall’architetto Pietro Laureano, autore del dossier che ha portato all’iscrizione dei Sassi e della Murgia materana nell’elenco del patrimonio mondiale dell’umanità Unesco nel 1993, nonché membro del comitato scientifico della candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019.

Attraverso un allestimento immersivo realizzato da ETT S.p.A., la mostra indaga sull’arte e le pratiche di scavo che hanno dato luogo ad architetture, civiltà e paesaggi rupestri attraverso i secoli. Rilegge da una prospettiva contemporanea la cultura dell’arte ipogea dal primo uso di cavità naturali e incisioni sulla roccia alla realizzazione di grotte, abitazioni, monumenti, opere idriche, città e paesaggi basati sullo scavo. Il percorso, articolato tra il Museo Ridola e gli ipogei di Palazzo Lanfranchi, conduce i visitatori in un itinerario che spazia dal Paleolitico al presente e porta a interrogarsi sull’attualità del mondo delle caverne nella prefigurazione di futuri modelli di progresso umano.

Gli ipogei di Palazzo Lanfranchi, che contengono la parte più esperienziale del percorso espositivo e rappresentano un tassello della città sotterranea che corre sotto la città in superficie, sono visitabili anche virtualmente, grazie a un’applicazione di realtà virtuale collocata al piano terra del Museo Ridola. L'utilizzo del visore è gratuito ed è a disposizione di chiunque ne faccia richiesta al personale di servizio del Museo Ridola: basterà sedersi nella postazione indicata, indossare il visore e posizionarlo per metterlo a fuoco.

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E’ l’esito performativo del laboratorio condotto dalla compagnia inglese di fama mondiale Stopgap Dance Company

 Sabato 27 luglio alle ore 19:30 in Piazza Giovanni XXIII (davanti la Chiesa S. Pio X) a Matera (ingresso gratuito fino a esaurimento posti) andrà in scena l’esito performativo del laboratorio di danza inclusiva condotto dalla compagnia di fama mondiale Stopgap Dance Company (U.K) nell’ambito di Movimento Libero, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 che esplora la relazione tra l’arte e le diverse abilità, realizzato in coproduzione con il British Council e in collaborazione con IAC - Centro Arti Integrate e Oriente Occidente Dance Festival.

Il laboratorio, che coinvolge 20 persone abili e con disabilità selezionate attraverso una chiamata pubblica, è in corso di svolgimento per 5 giorni fino al 27 luglio dalle 9:30 alle 13:00 presso la Palestra dell’Istituto Comprensivo Pascoli - Scuola Primaria e dell’Infanzia di Matera nella cornice di Nessuno Resti Fuori, festival di teatro, città e persone, in programma dal 23 al 27 luglio 2019, prodotto da IAC - Centro Arti Integrate. I candidati selezionati, provenienti da tutta Italia più una dalla bulgara Plovdiv, l’altra capitale europea della cultura per il 2019, arrivano dagli ambiti più diversi: dai professionisti della danza agli operatori e utenti di centri locali per disabili, dagli insegnanti e studenti di differenti discipline ad esperti di movimento e benessere.

Il percorso laboratoriale, che rappresenta un'opportunità per i partecipanti abili e disabili per esplorare l'entusiasmante contributo alla danza dato da ballerini con disabilità, è condotto da Nadenh Poan e Siobhan Hayes, membri di StopGap Dance Company, compagnia che crea produzioni di danza contemporanea con un cast di danzatori abili e con disabilità, valorizza uno spirito pionieristico e si impegna a scoprire nuove forme di integrazione attraverso la danza. Stopgap conduce altresì progetti di apprendimento creativo per scuole e per le comunità locali, per dimostrare che la danza è accessibile a tutti e osservare come integrare le persone abili e disabili promuovendo la cittadinanza attiva e la coesione sociale.

L’esito performativo del 27 luglio, che sarà una sorta di restituzione alla comunità, sarà replicato il 19 ottobre in apertura allo spettacolo di danza Artificial Things di Stopgap.

Al termine dello spettacolo del 27 luglio, nell’ambito del festival Nessuno Resti Fuori, ci sarà una passeggiata all'interno del quartiere Spine Bianche, alla ricerca dei suoi luoghi, delle persone, le storie e la vita di tutti i giorni.

Sponsor del progetto “Movimento libero” è Airbnb.

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 L’evento alla Cava del Sole ha chiuso la settimana “Matera vista dalla luna” organizzata per celebrare i 50 anni della missione Apollo 11

Pubblico in piedi, lunghi applausi e due bis al concerto dell’orchestra sinfonica nazionale della Rai guidata mirabilmente da James Conlon, uno dei più autorevoli direttori al mondo, organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 nella suggestiva cornice della Cava del Sole.

Circa 2.500 persone hanno accolto la “Sinfonia per l’Europa”, titolo del concerto pensato dallo stesso Conlon che, non a caso, ha scelto tre compositori provenienti da tre dei paesi fondatori dell’Unione Europea: Beethoven, Germania, Bizet, Francia, e Respighi, Italia.

“Sono particolarmente felice di dirigere questa orchestra nazionale per la prima volta in Basilicata, la regione in cui sono nati due dei miei bisnonni”, ha detto il grande direttore d’orchestra sul palco della Cava del Sole senza nascondere un pizzico di emozione.

La serata è iniziata con la Sinfonia n.7 in la maggiore op. 92 che lo stesso Beethoven avrebbe poi definito come una delle sue creazioni più felici. Già dalle prime note il direttore ha messo in mostra le sue qualità espressive muovendo i corpi sonori dell’orchestra in una sorta di danza collettiva, precisa, cronometrica nei tempi, ricca di sfumature dinamiche.

Una guida davvero sapiente quella di James Conlon e un organico davvero coeso e con una lucida compattezza sonora. Grazie anche alla disposizione degli strumenti dell’orchestra che, a differenza di quella tipicamente americana, ha visto la sezione dei violoncelli al centro, e i violini e le viole alla destra e alla sinistra del direttore.

La serata è proseguita con un’altra straordinaria interpretazione della famosissima Carmen di Georges Bizet e si è conclusa con il poema sinfonico “Pini di Roma” con cui Ottorino Respighi nel 1924 provò a descrivere le atmosfere che attraversavano alcuni luoghi della Capitale, da Villa Borghese al Gianicolo alla via Appia.

Dopo i saluti del direttore Conlon, i due bis: un omaggio alla Cavalleria Rusticana, considerato che la versione integrale andrà in scena nei Sassi il 2 e il 3 agosto, e un pezzo tratto da “La Forza del destino” di Giuseppe Verdi.

Felice conclusione di una giornata impegnativa per Colon che ieri mattina lo ha visto protagonista in una delle “Lezioni materane di Rai Radio3” al Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera.

"Provate a mettere – ha spiegato il direttore davanti a una platea di allievi - bambini molto piccoli in una foresta e fategli ascoltare Bach, Mozart, Beethoveen. E vedrete che canteranno perfettamente i grandi classici. Il problema, almeno negli Stati Uniti, è stato il taglio della formazione musicale nelle scuole negli anni 80. Prima si studiava uno strumento, si partecipava ai cori, si ascoltavano i classici. Oggi abbiamo persone di qualità a cui però è stata negata questa opportunità di crescita culturale e intellettiva".

Nell'illustrare il programma del concerto Conlon aveva sottolineato come la forza e la bellezza della musica siano nella sua capacità di creare legami tra le culture e i popoli dei diversi paesi: "Beethoveen ha influenzato Verdi e Bizet. Non dobbiamo farci limitare o influenzare dai confini. Io non mi occupo di politica ma non mi piace quello che sta succedendo oggi negli Stati Uniti. Perché è in totale contrapposizione a quella che è l'essenza della nostra storia, di un Paese che nasce dalla cultura e dalla pratica dell'apertura".

Oggi poi tappa al Comune di Calvello dove il sindaco Anna Maria Falvella insieme a tutta la comunità dgli conferirà la cittadinanza onoraria. Nella circostanza gli saranno consegnate le copie di tutti i documenti anagrafici dei suoi avi, fin al Settecento. Compreso l'atto di nascita del bisnonno che gli ha trasmesso il gene e la passione per la musica. Firmato dal trisavolo della sindaca, primo cittadino a metà dell'Ottocento.

Il concerto di Colon ha chiuso la settimana “Matera vista dalla luna” organizzata dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 per celebrare i 50 anni dalla missione Apollo 11.

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A un anno esatto dall'inizio dei giochi di Tokyo. Alessandra Sensini: Da Matera un ponte verso le prossime olimpiadi

"E' motivo di particolare orgoglio inaugurare la mostra sulle fiaccole olimpiche in questa splendida realtà, a un anno esatto dall'inizio dei Giochi di Tokyo. Un momento significativo in un 2019 speciale per la città di Matera, che abbraccia la storia volgendo lo sguardo al futuro, dimostrando, una volta in più, di interpretare in modo esaustivo e ineccepibile il ruolo di capitale europea della cultura".

E' toccato ad Alessandra Sensini, vicepresidente del Coni e campionessa di windsurf dal palmares stellare (1 oro e altre tre medaglie olimpiche, 4 titoli mondiali, sei europei) inaugurare, negli ipogei di piazza San Francesco, la mostra sportiva "Road to Tokyo". Un'esposizione che lancia un ponte lungo un anno tra Matera 2019, capitale europea della cultura e Tokyo 2020, capitale mondiale dello sport che ospiterà le prossime Olimpiadi e Paralimpiadi estive.

Il taglio del nastro della mostra Road to Tokyo è avvenuto a un orario insolito per questo tipo di manifestazioni. Alle 13 in punto. In perfetta coincidenza con l'ora in cui, tra un anno, a Tokyo, l'ultimo tedoforo accenderà la fiamma olimpica.

Nel suo intervento Sensini ha sottolineato come queste iniziative "certifichino la preminenza dello sport nel tessuto sociale, la straordinaria valenza come strumento di benessere collettivo ma anche e soprattutto come naturale vettore di positività e di valori. L'esposizione delle fiaccole fotografa e cristallizza l'unicità dei luoghi e delle manifestazioni".
Luca Corsolini, responsabile di Sport Tales, il cartellone sportivo di Matera 2019, ha ricordato come per la prima volta una capitale europea della cultura abbia elaborato un programma specifico per la promozione non solo dello sport e dei suoi eventi ma anche della cultura e dei valori sportivi.

Paolo Verri, direttore generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, si è soffermato sulle sempre più consolidate relazioni fra Matera e il Giappone attraverso le numerose iniziative di Eu Japan Fest all'interno del programma di Matera 2019.

Tre gli spazi espositivi, tra cimeli, video, simboli e modalità esperienziali. Nell'area dedicata alle torce olimpiche sono presentate al pubblico tutte le torce utilizzate per le Olimpiadi estive, a partire da Berlino 1936 e le due delle Olimpiadi invernali italiane, Cortina 1956 e Torino 2006: in ogni bacheca un tablet riproduce le più importanti imprese degli atleti italiani ai Giochi. Nella sala video dell' "Orgoglio italiano" sono proiettati filmati su Matera, Matera 2019 e il video decisivo per la candidatura vincente di Milano e Cortina a sedi delle Olimpiadi invernali del 2026. Nel giorno dell'inaugurazione un video è stato dedicato ai trionfi sportivi di Alessandra Sensini.
Nell'area "giapponese", valorizzando le particolari caratteristiche della location, viene offerta ai visitatori l'esperienza delle "misure dello sport": la profondità dei dieci metri della piattaforma olimpica dei tuffi e di uno dei record di Serhji Bubka con l'asta (6,03 metri), la lunghezza del balzo di Bob Beamon (8.90 metri: per 23 anni primato mondiale) l'altezza del canestro (3,05 metri), della porta di calcio (2,44 metri) e della rete di volley (2,60 metri). Nella sala visibili anche attrezzi dello sport paralimpico. Tutti i visitatori potranno scattarsi un selfie con le mascotte delle Olimpiadi e dei Giochi paralimpici, avendo come sfondo la gigantografia dello stadio olimpico di Tokyo. I cittadini muniti del passaporto di Matera 2019 per l'autoscatto potranno indossare la divisa sportiva riservata agli atleti italiani saliti sul podio olimpico a Rio de Janeiro nel 2016, vivendo così in prima persona l'esperienza e l'emozione dei campioni medagliati. A togliere tutte le curiosità su Tokyo e la cultura nipponica cinque giovanissimi volontari giapponesi arrivati proprio in questi giorni a Matera, nel quadro della collaborazione con Eu Japan Fest, l'organizzazione che da 27 anni sostiene le capitali europee della cultura.

La mostra, a ingresso libero, sarà aperta dal martedì alla domenica (dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 20), dal 24 luglio all'11 agosto.

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OPEN DESIGN SCHOOL OSPITA

IN RESIDENCE DESIGN WORKSHOP #12:

"GEO-SYNCHRONICITY"

25-28 LUGLIO 2019

MATERA 2019 – CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA

 

 

Open Design School ospita IN Residence: un progetto dedicato alla cultura del design

Tema del workshop sarà Geo-Synchronicity: design, clima e questioni ambientali nell'epoca dell'Antropocene. Domenica 28 luglio 2019, alle ore 19,30 presso Area 8 Barbara Brondi e Marco Rainò presentano la lecture di Theophile Blandet e Zaven.

 

 

 

IN Residence Design presenta la dodicesima edizione del suo programma didattico formativo di Workshop tematici nell'ambito di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

 

"GEO-SYNCHRONICITY", questo il titolo dell'appuntamento #12, si svolgerà a Matera dal 25 al 28 luglio 2019: l'evento, strutturato come importante contributo didattico-formativo e di ricerca teorica al programma di attività promosse dalla Open Design School di Matera 2019, vede come protagonisti nel ruolo di Tutor gli Zaven e Théophile Blandet, giovani designer noti nel panorama internazionale di settore.

 

Durante quattro giorni di svolgimento del laboratorio creativo – distinto da un'intensa e continuativa interazione tra i partecipanti – i Tutor, i curatori e gli studenti sono chiamati ad esplorare la città dei Sassi con il proposito ultimo di elaborare alcune riflessioni progettuali che possano dare risposta ai quesiti impliciti nel tema di ricerca. Domenica 28 luglio 2019, alle ore 19,30 presso Area 8, in Via Ridola, Barbara Brondi e Marco Rainò presentano la lecture di Zaven e Théophile Blandet, dal titolo Geo-Synchronicity. La talk sarà in lingua inglese.

 

Il tema di ricerca: "GEO-SYNCHRONICITY"

Il confronto con l'ambiente che ci accoglie è continuativo e pervasivo; gli equilibri che definiscono l'ecosistema a cui apparteniamo sono costantemente soggetti a sollecitazioni di vario tipo, che cambiano anche in ragione dei diversi periodi storici che si considerano. L'impatto delle attività dell'Homo Sapiens sulle pratiche di autoregolamentazione dei sistemi naturali del nostro pianeta – anche definito attraverso il ricorso al termine che designa l'epoca geologica attuale come quella dell'Antropocene – ha dato origine ad una serie di conseguenze. L'Antropocene è inoltre un tema centrale per Matera 2019: sono infatti ben due i progetti che lo affrontano nel programma della Capitale Europea della Cultura, Blind Sensorium- Il paradosso dell'Antropocene, una delle grandi mostre prodotte per Matera a cura del grande fotografo Armin Linke, e Petrolio, uomo e natura nell'epoca dell'Antropocene coprodotto con Basilicata 1799, che indaga il tema attraverso il teatro, la danza, le arti performative, il pensiero.

 

Tra queste conseguenze, sembra profilarsi una sempre minor influenza diretta tra i tempi dettati dal cosmo naturale – la cadenza delle stagioni, il ritmo dei cicli terrestri – e quelli che scandiscono l'esistenza degli individui; la sensazione di una sempre più pronunciata frattura tra la misura dei ritmi geo-riferiti e quelli del vivere contemporaneo assume una crescente evidenza, dando luogo all'idea che la loro disconnessione – o dissociazione – sia soggetta ad un'accelerazione progressiva. Il tentativo di nuova sintonizzazione tra questi due distinti "generi di tempo" può essere perseguito attraverso la prassi del progetto? Mediante quali dispositivi o artefatti possiamo immaginare di proporre un significativo nuovo sincronismo tra l'uomo, l'ambiente e i suoi cicli?

 

I Designer

Théophile Blandet, nato nel 1993 a Strasburgo, si è laureato in MA contextual design, Design Academy Eindhoven Cum Laude nel 2017. La sua ricerca è incentrata sul paradosso della tecnologia utilizzando installazioni e elementi visivi. L'opera di Théophile è stata esposta in molte mostre d'arte e fiere internazionali come Design Miami, Art Basel ed è rappresentata da gallerie internazionali come Galerie Fons Welters e Functional Art Gallery.

 

 

Zaven è uno studio creativo multidisciplinare fondato a Venezia nel 2006 da Enrica Cavarzan e Marco Zavagno, che focalizza la sua ricerca sull'interazione tra comunicazione, design e arte. Zaven lavora a livello internazionale, offrendo direzione creativa, prodotto, grafica e progettazione dell'installazione.

Enrica e Marco insegnano regolarmente, tengono workshop e lezioni in varie scuole di design sia in Italia che all'estero. I prodotti disegnati da loro sono stati premiati con il Red Dot Design Award 2019, IF Design Award 2019, Wallpaper Design Award 2018, Good Design Award 2018, Archiprodut Design Award 2018, IFF New York x Design Award 2018.

 

IN Residence è un progetto che riguarda la cultura del design, intesa come processo che organizza risorse creative utili a generare idee di innovazione, ad esprimere soluzioni e trasmettere emozioni.

IN Residence contribuisce attraverso workshop, programmi di ricerca e pubblicazioni editoriali (coinvolgendo in 10 anni 86 designer internazionali e 350 studenti) al dibattito contemporaneo sul design, proponendo il dialogo come mezzo privilegiato di analisi, offrendo un'esperienza alternativa per l'apprendimento, lo studio e la ricerca, con la volontà e l'ambizione di connettere ambiti disciplinari generalmente ritenuti distanti.

 

Dal 2008 – anno della sua istituzione – IN Residence è un progetto riconosciuto nel panorama dei programmi di ricerca dedicati al design per lo sviluppo di un modello di studio aperto e in continua evoluzione, che consente di elaborare nuove riflessioni nel campo dell'educazione e della formazione dei designer di domani. IN Residence è un progetto ideato e curato da Barbara Brondi & Marco Rainò e promosso dall'Associazione Culturale IN Residence Design e sviluppato con il contributo della Compagnia di San Paolo.

 

Per approfondire la storia del progetto e i suoi contenuti: https://inresidence-design.com

 

Open Design School è un laboratorio di sperimentazione e innovazione interdisciplinare, strumento imprescindibile per l'attuazione del programma culturale di Matera 2019. Il suo obiettivo principale è quello di produrre le infrastrutture necessarie per Matera 2019. Open Design School non è una scuola. Funziona da strumento sistematico di crescita delle competenze a livello di comunità, dove l'apprendimento avviene lavorando, in un processo di scambio creativo continuo tra arte, scienza e tecnologia. È una piattaforma orizzontale, uno spazio di apprendimento e sperimentazione interdisciplinare, senza rigide gerarchie in cui ognuno impara da tutti, in un clima di reciproco arricchimento.

 

Partecipanti

Partecipano al workshop una ventina di persone selezionate tra professionisti del design, studenti di qualsiasi livello e appassionati nell'ambito della pratica del design. Persone che sono interessate alla ricerca pionieristica del design e ai crossover tra design e altre aree di interesse sociale, scientifico e filosofico.

 

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Allestito nel punto ristoro “Bascalo cafè” che dopo anni riapre grazie alla collaborazione fra Fondazione, Comune di Ferrandina e Rfi

“Oggi non apriamo solo un punto informativo, ma proviamo anche e soprattutto a ridare vita e respiro a uno dei luoghi nevralgici del trasporto extraurbano, una delle porte principali di Matera, la stazione ferroviaria di Ferrandina – Matera scalo. Una stazione che ha cambiato nome a seguito del titolo di Matera capitale europea della cultura 2019 e grazie alle sollecitazioni dell’attiva associazione Matera Ferrovia Nazionale”.

Lo ha detto il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, in occasione della inaugurazione del nuovo punto informativo di Matera2019 allestito nel bar-ristoro “Bascalo”, alla stazione Fs di Ferrandina.

“Come il punto informativo di Matera 2019 all’aeroporto di Bari anche questo, alla stazione di Ferrandina, è strategico non solo perché rappresenta uno degli accessi principali alla città, ma anche perché rimette in vita un’area importante nella Val Basento e in Italia. Per alcuni anni, l’esperienza coraggiosa della piccola cooperativa animata da Adele Giannotti e Giovanni Aliuzzi, ha cercato di mantenere in vita un vero e proprio presidio di accoglienza. Ma i numeri non erano sufficienti ad assicurare per troppo tempo il servizio. Qualcosa sta cambiando dopo la nomina di Matera a Capitale europea della cultura 2019. Grazie a una proficua collaborazione tra la Fondazione, il Comune di Ferrandina e Rfi, pur fra mille difficoltà burocratiche, oggi rimettiamo al centro questo luogo con l’auspicio che possa durare anche dopo l’esperienza di Matera2019. Voglio ringraziare Margherita Romaniello, della Fondazione, per l’impegno profuso, il sindaco di Ferrandina Gennaro Martoccia e la sua amministrazione, Rfi, l’associazione Matera Ferrovia nazionale”.

“L’impegno che abbiamo profuso con la Fondazione e con Rfi per ridare dignità a questa stazione è stato notevole. Ma con gioia posso dire che ci siamo riusciti”, ha detto il Sindaco di Ferrandina Gennaro Martoccia. E ha aggiunto: “E’ la risposta migliore alle tante sollecitazioni ricevute in questi anni, soprattutto da turisti che chiedevano di rimettere a posto questo luogo”.

Si è detto molto soddisfatto il rappresentante di Rfi, Vito Ortolano. Mentre Nicola Pavese, presidente dell’associazione “Matera Ferrovia Nazionale” ha parlato di un evento storico per il nostro territorio. “I lavori per portare la Fs a Matera – ha aggiunto Pavese - partiranno fra la fine del 2019 e l’inizio del 2020. Finalmente Matera avrà il collegamento con la rete Fs. Da questa stazione oggi è possibile salire sul Freccia Rossa e arrivare in tutte le principali città italiane. Rfi ha fatto interventi importanti di riqualificazione. Nei mesi scorsi ha aperto i bagni pubblici, dalle 6 alle 23.30, ha realizzato accessi ai disabili, e una nuova sala d’attesa dove l’associazione gestirà una mostra di foto storiche”.

Margherita Romaniello, responsabile degli infopoint di Matera2019, ha specificato che “al punto informativo di Matera2019, allestito all’interno del bar-ristoro Bascalo, sarà possibile ricevere tutte le informazioni sul programma culturale, ritirare i programmi, i cataloghi, i gadget e acquistare oggetti del merchandising di Matera2019. Sembra una piccola cosa, ma parafrasando la prima frase del primo uomo sulla luna “è un piccolo passo per noi e un grande passo per Matera e la Basilicata”.

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Oggi alle ore 15:00 si apriranno le prenotazioni per Abitare l’Opera, il progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 coprodotto da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Teatro di San Carlo di Napoli per portare l’opera lirica nei Sassi attraverso il coinvolgimento attivo della comunità, chiamata a prendere parte alla costruzione dello spettacolo, per la regia di Giorgio Barberio Corsetti.

Il 2 e 3 agosto il pubblico potrà assistere a due diverse azioni teatrali: un Prologo sui Sassi itinerante con partenza da Piazza San Pietro Barisano (accesso ore 17:30 con Passaporto per Matera 201 e prenotazione), dal titolo “I sette peccati capitalisti”, costituito da brevi quadri teatrali e danzanti ispirati ai sette peccati capitali, che ritraggono gli eccessi del neoliberismo contemporaneo. Tale prologo sarà animato dalla partecipazione dei cittadini e performer professionisti, che nei giorni scorsi, insieme al regista Barberio Corsetti, hanno lavorato sul teatro canzone, trasformando i canti tradizionali di Matera e della Basilicata in partiture per coro. A guidare il corteo fino a Piazza San Pietro Caveso saranno due marionette giganti, rappresentanti il bene e il male.

La seconda parte dello spettacolo consiste nella messa in scena dell’opera lirica “La Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni nel suggestivo scenario di Piazza San Pietro Caveoso e presso la Chiesa di Santa Maria di Idris (accesso ore 20:30 con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione). Qui l’Orchestra e il Coro del Teatro di San Carlo saranno guidati dal direttore musicale Juraj Valčuha assieme a un cast di alto livello che annovera Veronica Simeoni (Santuzza), Roberto Aronica (Turiddu), George Gagnidze (Alfio), Agostina Smimmero (Mamma Lucia), Leyla Martinucci (Lola). Le scene sono a firma di Massimo Troncanetti e i costumi sono di Francesco Esposito. Maestro del Coro Gea Garatti.

Il pubblico potrà inoltre prendere parte alla prova filata del prologo sui Sassi il 31 luglio e il 1 agosto (accesso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione) e alle prove generali aperte della Cavalleria Rusticana il 1 agosto (accesso gratuito fino a esaurimento posti), negli stessi orari e luoghi dello spettacolo.

“Attraverso il grande cantiere di “Abitare l’Opera”, nato dalla collaborazione fra Teatro di San Carlo e Fondazione Matera Basilicata 2019, i cittadini di Matera - sottolinea il Presidente della Fondazione, Salvatore Adduce - hanno la possibilità co-creare con artisti provenienti da uno dei teatri più prestigiosi d’Europa, un’opera lirica messa in scena nel teatro naturale della città. Mi preme ringraziare per il grande lavoro di squadra realizzato la Sovrintendente del Teatro di San Carlo di Napoli, Rosanna Purchia, la manager culturale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Ariane Bieou, e il project Manager supervisor Agostino Riitano che ha curato i rapporti fra le due istituzioni”.

 

MODALITÀ DI ACCESSO

(consultabili anche su www.materaevents.it )

 

Prova filata del Prologo sui Sassi il 31 luglio e il 1 agosto, Piazza San Pietro Barisano, ore 17:30: accesso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione su MateraEvents o presso l’Infopoint

- L'accesso del pubblico e il controllo titoli avrà luogo presso Piazza San Pietro Barisano. Il pubblico poi, verrà guidato lungo il percorso delle stazioni del Prologo sui Sassi denominate Sette Peccati Capitalisti a partire da Via Sant'Antonio Abate lungo Via Madonna della Virtù.

- Il pubblico che desidera assistere anche alla messa in scena della Cavalleria Rusticana è invitato a prenotare separatamente l'evento.

- Deflusso del pubblico:

Il giorno 31 luglio 2019 il deflusso avviene nel senso inverso, lungo Via Madonna delle Virtù verso Via Sant'Antonio Abate/Via D'Addozio.

Il giorno 01 agosto 2019 il deflusso può avvenire sia in senso inverso sia verso Piazza San Pietro Caveoso.

- il Prologo sui Sassi è uno spettacolo itinerante, a posti limitati e in piedi senza sedute.

- La durata sarà di circa 1 ora e 30 minuti itineranti: si consiglia agli spettatori di indossare abiti e scarpe comode.

- Per la conformità del luogo, la modalità di fruizione e la durata, lo spettacolo non è adatto a tutti ed è consigliato ai bambini/bambine dai 10 anni.

 

Prove generali aperte della Cavalleria Rusticana , 1 agosto, Piazza San Pietro Caveoso ore 20:30: Accesso libero e gratuito fino a esaurimento posti

 

- L'accesso del pubblico avrà luogo in Via Bruno Buozzi.

- Trattandosi di Prove, il pubblico è invitato liberamente a seguire il processo di co-creazione con gli artisti rispettando i tempi del lavoro:

h 20:30 - 22:30 Prove Aperte

h 23:30 - 00:30 Prove Generali

- Il pubblico che desidera assistere anche al Prologo sui Sassi è invitato a prenotare separatamente l'evento.

- La Cavalleria Rusticana è uno spettacolo a posti limitati e in piedi senza sedute.

- La durata di ciascuna prova sarà di circa 1 ora: consigliamo agli spettatori di indossare abiti e scarpe comode.

- Per la conformità del luogo, la modalità di fruizione e la durata, lo spettacolo non è adatto a tutti ed è consigliato ai bambini/bambine dai 10 anni.

 

Prologo sui Sassi, 2 e 3 agosto, Piazza san Pietro Barsano ore 17:30: accesso con passaporto per Matera 2019 e prenotazione su MateraEvents o in Infopoint

 

- L'accesso del pubblico e il controllo titoli avrà luogo presso Piazza San Pietro Barisano. Il pubblico poi, verrà guidato lungo il percorso delle stazioni del Prologo sui Sassi denominate Sette Peccati Capital-isti a partire da Via Sant'Antonio Abate lungo Via Madonna della Virtù.

- Il pubblico che desidera assistere anche alla messa in scena della Cavalleria Rusticana è invitato a prenotare l'evento singolarmente.

- Il Prologo sui Sassi è uno spettacolo itinerante e a posti limitati e in piedi senza sedute.

- La durata sarà di circa 1 ora e 30 minuti itineranti: consigliamo agli spettatori di indossare abiti e scarpe comode.

- Per la conformità del luogo, la modalità di fruizione e la durata, lo spettacolo non è adatto a tutti ed è consigliato ai bambini/bambine dai 10 anni.

- Deflusso del pubblico: il deflusso avviene nel senso inverso, lungo Via Madonna delle Virtù verso Via Sant'Antonio Abate/Via D'Addozio. Se si è in possesso della prenotazione per La Cavalleria Rusticana nello stesso giorno, l'accesso a Piazza San Pietro Caveoso è garantito anche in Via Madonna delle Virtù.

Cavelleria Rusticana, 2 e 3 agosto, Piazza San Pietro Caveoso ore 20:30: accesso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione su MateraEvents o in Infopoint

 

- L'accesso del pubblico e il controllo titoli avrà luogo in Via Bruno Buozzi.

- Il pubblico interessato ad accedere anche al Prologo sui Sassi è invitato a prenotare separatamente l'evento.

- La Cavalleria Rusticana è uno spettacolo a posti limitati e in piedi senza sedute.

- La durata sarà di circa 1 ora: consigliamo agli spettatori di indossare abiti e scarpe comode.

- Per la conformità del luogo, la modalità di fruizione e la durata, lo spettacolo non è adatto a tutti ed è consigliato ai bambini/bambine dai 10 anni.

 

Crediti

CAVALLERIA RUSTICANA

di Pietro Mascagni

Opera in un unico atto su libretto di Giovanni Targioni -Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga

Direttore | Juraj Valčuha

Regia | Giorgio Barberio Corsetti

Scene | Massimo Troncanetti

Costumi |Francesco Esposito

Interpreti
Santuzza, Veronica Simeoni

Turiddu, Roberto Aronica

Alfio, George Gagnidze

Mamma Lucia, Agostina Smimmero

Lola, Leyla Martinucci

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo

 

 

I SETTE PECCATI CAPITALISTI

Giorgio Barberio Corsetti - Regista
Fabio Condemi, Raquel Silva – Assistenti alla regia

Annamaria Ajmone – Coreografa
Raquel Silva –Marionettista /Coordinatrice dei laboratori con i performer e i cittadini

Massimo Sigillò Massara - Direttore Cori
Massimo Troncanetti - Scenografo
Alessandra Solimene – Assistente scenografia
Francesco Esposito - Costumista
Anna Verde – Assistente costumi
Marco Giusti – Light Designer
Igor Renzetti - Video
Lorenzo Bruno – Video
Alberto Favretto e Marta Montevecchi - Marionette

 

Figuranti professionisti

Cosimo Frascella

Giulia Goro

Rita Debora Iannotta

Roberta Giordano

Antonio Prestigiacomo

Alice Canzonieri

Antonio Cicero Santalena

Angela Tamburrino

Serafina Ferraro

Danilo Carciolo

Angela Bertamino

Eustachio Vincenzo Guida

Carla Latorre

Maria Anzivino

Antonella Raimondo

Angelica Prezioso

Naida Oliva

Vincenzo Paolicelli

Maria Teresa Pini

Giovanni Ambroso

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Uno sguardo europeo per interpretare le zone rurali e marginali del Sol Levante

Nei giorni scorsi, nella chiesa sconsacrata di Santa Maria de Armenis, nel Sasso Caveoso, è stata inaugurata la mostra fotografica European Eyes on Japan, nell'ambito del programma di Matera 2019 con EU-Japan Fest, organizzazione giapponese di imprese private che da 30 anni collabora con le Capitali europee della cultura per creare occasioni di scambio e lavoro comune tra artisti giapponesi ed europei.

Due fotografi, Alessia Rollo per l'Italia e Vladimir Pekov per la Bulgaria, selezionati con una call delle Capitali Europee della Cultura, sono stati ospitati in Giappone per una residenza artistica finalizzata a proporre uno "sguardo europeo" sulle zone rurali e marginali del Sol Levante, per mostrare al pubblico occidentale realtà poco conosciute del Giappone contemporaneo.
“Prima di andare in Giappone – ha commentato Alessia Rollo – ho deciso di non documentarmi su Mashiko, la prefettura che avrei visitato e sono partita con un solo libro in borsa per non farmi condizionare dall’immaginazione altrui. All’inizio tutto era incredibilmente nuovo, al tempo stesso intrigante e incomprensibile. Ho trascorso tre settimane in stretto rapporto con le persone di Mashiko, avendo modo di collaborare con molti di loro, e riuscendo, nonostante le barriere fisiche e linguistiche, a creare incredibili scene visive, in un’esperienza veramente forte”.

All’inaugurazione della mostra ha fatto seguito un talk condotto da Tommaso Del Vecchio, che coordina le attività dell'Eu-Japan Fest per Matera 2019, con i due artisti materani Francesco Mitarotonda (artigiano e ceramista) e Edoardo Delle Donne (scrittore) che hanno collaborato con l'artista giapponese Takashi Kuribayashi per realizzare il progetto "Cielo Capovolto", l'installazione ideata e prodotta a Matera capitale europea della cultura e inaugurata il 5 luglio scorso alla Fondazione SouthHeritage. “Il cielo capovolto – ha spiegato lo scrittore – è l’immagine che si percepiva dal piano quando le donne accendevano i lumi nei Sassi per indicare la via del ritorno dai campi ai contadini”. Delle Donne ha scritto un manifesto d’amore per Matera, una mappa emozionale in otto punti da cui Kuribayashi ha ricavato otto versi che hanno costituito il materiale verbale dell’installazione. “L’opera – ha spiegato l’artigiano ceramista – non è il manufatto, un albero composto interamente da lettere in vetro levigato lavorate a mano. L’opera è proprio la proiezione delle parole, grazie all'illuminazione interna, sulle pareti dell’ipogeo. E l’ooooh di gioia e meraviglia di Takashi che l’ha salutato ne è stato il segno più forte”.

Nel suo intervento Ariane Bieou, manager culturale della Fondazione Matera Basilicata 2019, ha sottolineato come “qui l’Eu Japan Fest sta funzionando meglio che in altre capitali europee della cultura. La nostra opera di cocreazione con gli artisti giapponesi è frutto di una combinazione magica tra potenza delicata e forza tranquilla. Proseguiremo lungo questa strada intensificando gli scambi culturali e gli incontri ravvicinati tra i protagonisti delle due scene creative, attraverso il programma Passport”.

“Questo programma – ha spiegato Alberto Giordano, goodwill ambassador di Matera 2019 in Giappone – prevede uno scambio tra i due Paesi, con 50 artisti ospiti di colleghi, nel 2019 a Matera, nel 2020 in Giappone, distribuendo i costi di viaggio e di soggiorno tra la nostra fondazione e Eu Japan Fest. Nasceranno così collaborazioni potenti che daranno continuità a questa esperienza”.

L'iniziativa è stata organizzata con il sostegno della Japan Foundation. 

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Domani, martedì 23 luglio alle ore 11 verrà inaugurato il punto informativo MATERA BASILICATA 2019 presso la stazione ferroviaria Fs di Ferrandina - Matera.

Lo spazio sarà allestito in un’area dedicata del punto di ristoro che proprio da domani riaprirà dopo alcuni lavori di ristrutturazione
All’inaugurazione saranno presenti il Presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Salvatore Adduce, il sindaco di Ferrandina Gennaro Martoccia ed una rappresentanza di RFI.

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E’ fra i primi cinque direttori d’orchestra al mondo. Domani Punto stampa in Fondazione. Dopodomani mattina “Lezioni Materane” in piazza Sedile e in serata concerto alla cava del Sole.

Sarà dedicata all’incontro tra la tradizione meridionale e la grande musica sinfonica la prossima tappa di “Lezioni materane di Rai Radio3”, il ciclo di incontri su “I Sud” organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e da Rai Radio3 nell’ambito del progetto di Matera 2019 “Future digs”.

Mercoledì 24 luglio, alle ore 11, in piazza Sedile, non a caso proprio di fronte al Conservatorio di musica “Egidio Romualdo Duni”, sarà protagonista il direttore d’orchestra James Conlon, tra i primi cinque più importanti al mondo. L’incontro, che sarà condotto da Valentina Lo Surdo, musicologa e conduttrice di Radio3, sarà a ingresso libero fino a esaurimento di posti. James Conlon dirigerà la stessa sera “Sinfonia per l’Europa”, concerto dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in programma alle 21 alla Cava del Sole (ingresso con passaporto per Matera 2019 e prenotazione) e concluderà il cartellone “Matera vista dalla Luna”.

Nato e cresciuto musicalmente a New York, Conlon ha diretto più di cento opere, da direttore di alcune delle più importanti orchestre del mondo, dall’Opera di Parigi alla Los Angeles Opera. Dal 2016 dirige l’Orchestra Sinfonica della Rai. Insignito nel 2002 della Legione d’onore francese, vincitore di due Grammy Award, nel 2006 ha diretto l’Orchestra da Camera europea per la colonna sonora del “Flauto magico” di Kenneth Branagh, basato sull’opera mozartiana.

Nelle sue vene scorre sangue lucano: il bisnonno, Giuseppe Di Grazia, era infatti originario di Calvello, un piccolo borgo della Val Camastra, emigrato in America verso la metà dell’800. Non solo, la sua mamma Angeline L. Conlon, scrittrice freelance, era per metà italiana e per metà tedesca. Il 25 mattina la comunità di Calvello gli conferirà la cittadinanza onoraria.

Conlon realizza così un antico desiderio “Amo l’Italia e amo la Basilicata – aveva dichiarato qualche anno fa – perché è una terra dal cuore antico, dove le tradizioni e i valori le respiri nell’aria. Una terra con posti splendidi, la città dei Sassi e Maratea, la perla del Tirreno, e con abitanti accoglienti, puri e veri. Mi piacerebbe tanto visitarla, così renderei omaggio alla memoria del mio bisnonno. Mi piacerebbe portare in quei luoghi a lui tanto cari le mie interpretazioni musicali”.

Fra i suoi progetti più recenti il recupero e il rilancio delle opere musicali dai compositori vittime del nazismo.

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Il 21 luglio alle ore 9 passeggiata multilinguistica alla scoperta della flora del Pollino con l'artista Leone Contini (da San Costantino Albanese). Alle 18,30 presentazione del giardino di comunità di Lavello, realizzato da Volumezero.

Continuano le residenze e i progetti di Gardentopia, il progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sulla cultura del verde e la cittadinanza attiva ibridati dall'arte contemporanea: un'utopia green che trasforma i giardini in luoghi di comunità accessibili a tutta la cittadinanza, con il coinvolgimento di 18 artisti coordinati dalla curatrice Pelin Tan che lavorano e lavoreranno su 32 giardini di comunità diffusi in tutta la regione. I primi progetti hanno coinvolto in workshop e performance artisti e collettivi come i Futurefarmers (USA), Errands (Grecia), Leone Contini (ITA), Rirkrit Tiravanija (Thailandia), Volumezero (ITA).
Tutti gli artisti, architetti e landscape designer coinvolti nel progetto operano in aree verdi "in attesa" che accada qualcosa: giardini dalle grandi potenzialità che con i processi culturali promossi da Gardentopia vengono rivitalizzati. Il Cosmos of Ecologies evocato dal sottotitolo che accompagna Gardentopia si realizza nella grande costellazione di pratiche artistiche e partecipative attivate dai protagonisti di questo percorso.

Il tema del giardino di comunità e le sue pratiche è stato protagonista della Scuola Ambulante di agriculture_Luigi Coppola con Pelin Tan, svoltasi dal 13 al 19 luglio, diffusa in tutta la Basilicata (nei comuni di Matera, Cirigliano, Castelsaraceno, San Mauro Forte, Oliveto Lucano, Pietrapertosa). Il progetto di Coppola che proseguirà nei mesi di settembre, ottobre e novembre, sarà raccontato il 30 e 31 agosto a Castiglione d'Otranto in Puglia nell'ambito della green night (evento che porterà Gardentopia in viaggio tra la Puglia e la Basilicata) presso la Casa delle Agriculture, che opera dal 2011 con gli obiettivi di ridare vita ai terreni abbandonati, ripopolare le campagne, generare economia sostenibile e rafforzare i vincoli di comunità.

Dal 14 al 18 luglio si è svolta invece a Castelsaraceno, in provincia di Potenza, la residenza dell'artista Jeanne Van Heeswijk (Schijndel, Paesi Bassi, 1965), in collaborazione con Marcel van der Meijs, landscape architect. Nel corso della loro permanenza a Castelsaraceno (nel Giardino di Comunità di Piazzale Montessori) hanno incontrato e ascoltato le voci della comunità (l'amministrazione comunale, i cittadini, i produttori agricoli, gli operatori culturali, etc). Tutti i percorsi sono stati realizzati in collaborazione con le "guide" di Gardentopia: non vere e proprie guide, ma cittadini che condividono e hanno a cuore i temi e i valori del progetto. Da queste giornate di studio sono emersi progetti, mappe e riflessioni, presentati alla comunità in un momento di incontro interattivo, a conclusione della residenza (che proseguirà a settembre 2019). Tra le proposte emerse, il progetto di costruire un giardino scolastico, con la funzione di luogo di co-apprendimento, la creazione di NaturalMensa, la prima mensa biologica della Basilicata, con la piantumazione di piccoli prodotti, disegnare una mappa turistica con le attività, le storie e i volti dei protagonisti di tutti i processi legati al lavoro svolto a Castelsaraceno.

 Jeanne Van Heeswijk è un'artista che facilita la creazione di spazi pubblici dinamici e diversificati per "radicalizzare il locale". I suoi progetti su larga scala sono incentrati sulla comunità e mettono in discussione l'autonomia dell'arte combinando azioni performative, discussioni e altre forme di organizzazione e pedagogia per aiutare le comunità a prendere il controllo del proprio futuro.

Parte invece il 20 luglio la residenza dell'artista Leone Contini a San Costantino Albanese, comune in provincia di Potenza di 668 abitanti, nata dall'insediamento delle comunità Arbëresh nel XVI secolo. Contini ha studiato filosofia e antropologia culturale all'Università di Siena. La sua ricerca si colloca lungo il margine di contatto tra pratiche creative e lavoro etnografico, focalizzandosi primariamente su conflitti interculturali, relazioni di potere, migrazioni e diaspore e su come tutti questi fenomeni influenzino il contesto antropologico e il paesaggio botanico del luogo in cui si trova a operare. Le sue pratiche includono lecture-performances, interventi nello spazio pubblico, narrazioni testuali e audio-visuali e disegni. Il 21 luglio alle ore 9 invita i cittadini nella Villa Comunale di San Costantino Albanese. Da qui partirà una passeggiata alla scoperta della Flora del Pollino, coordinata insieme alla guida Quirino Valvano e alla linguista Maddalena Scutari. Guideranno i partecipanti alla scoperta della biodiversità nei monti del Pollino, dei saperi tradizionali legati alle erbe, nella cultura e nelle definizioni in lingua arbërisht, albanese e italiano.

Il 21 luglio alle ore 18.30 è previsto anche l'evento conclusivo della residenza del gruppo di architetti e paesaggisti Volumezero che hanno lavorato al fianco dei cittadini nel giardino di comunità di Lavello (Piazza Sacro Cuore) che sarà presentato al pubblico in questa occasione. Volumezero architecture and landscape è uno studio di architetti e paesaggisti attivo dal 2007. I fondatori sono Antonio Graziadei (membro dello studio fino a dicembre 2017), Alberto Petrone e Gerardo Sassano ai quali si è unita, nel 2017, Giorgia Botonico.

Il 22 luglio parte infine la residenza degli architetti e designer OrtiAlti, organizzazione no-profit nata nel 2015 che opera negli ambiti di innovazione sociale, promozione culturale, ricerca, diffusione e sperimentazione di pratiche di urban farming e riuso di aree urbane non utilizzate attraverso il coinvolgimento di cittadini nella cura e nella rigenerazione dell'ambiente urbano. OrtiAlti saranno a Rionero in Vulture (Potenza).

Gardentopia
Responsabile della Comunicazione:
Santa Nastro +39 3201122513 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

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Fra il pubblico degli appassionati di musica contemporanea ha riscosso grande successo lo spettacolo Apollo Soundtrack, sostenuto da Leonardo, partner esclusivo dell’evento, la prima assoluta europea dello spettacolo multimediale con musiche composte da Brian Eno, Roger Eno e Daniel Lanois, eseguite dalla band britannica Icebreaker, andata in scena nel suggestivo scenario della Cava del Sole a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, come appuntamento principale della rassegna “Matera vista dalla luna”, dedicata alle celebrazioni del cinquantesimo anniversario dall’allunaggio.

La musica a gravità zero e postmoderna con note elettroniche e d’ambiente, è stata accompagnata, in una vera e proprio atmosfera siderale, da spettacolari immagini satellitari generate dal Centro di Geodesia Spaziale di Matera e proiezioni di fotografie della NASA sulla missione Apollo 11, grazie al contributo di Leonardo.

Circa 2500 spettatori sotto una splendida luna quasi piena, sono stati coinvolti in una straordinaria contaminazione tra suoni e immagini spaziali, rivivendo le emozioni e i ricordi di quella prima passeggiata sul suono lunare in un luogo antico dove la relazione con il cielo è tutta racchiusa in quell’opera d’arte scolpita sul tufo centinaia di anni fa che da il nome alla cava del Sole.

Lo spettacolo è stato sviluppato su tre set: il primo che ha visto protagonista la violoncellista islandese, Gyda Valtysdottir; il secondo che ha portato sul palco i 12 musici degli Icebreaker, la band inglese diretta da James Poke, che nel corso della sua carriera, ha esplorato con efficacia le contaminazioni tra la musica elettronica e acustica dal vivo anche in contesti scientifici come il Museo della Scienza di Londra. Dopo l’intervallo si sono uniti alla band lo stesso Roger Eno e Brian John Cole, uno dei massimi specialisti di pedal steel guitar.

I brani musicali dell’album “Apollo” sono stati riarrangiati dal compositore sudcoreano Woo Jun Lee, mentre le video-istallazioni, proiettate sulle pareti di tufo della settecentesca Cava del Sole di Matera, sono state realizzate con il contributo di e-Geos, joint venture tra Telespazio (80%) e ASI (20%), e degli archivi NASA.

“La città dei Sassi – ha commentato il presidente della Fondazione Matera Basilicata2019, Salvatore Adduce - non poteva che essere il luogo privilegiato per la prima europea dello spettacolo Apollo Soundtrack, proprio a due giorni dallo sbarco dell’uomo sulla luna: dal Centro di Geodesia Spaziale di Matera, infatti, un raggio laser, MLRO (Matera Laser Ranging Observatory) dell’ASI, raggiunge periodicamente il suolo lunare sul quale sono stati posizionati alcuni retroriflettori nel corso delle missioni Apollo e, in seguito, dalle missioni robotiche Lunokhod. Le misure di distanza Terra-Luna, ottenute dal tempo di andata e ritorno del laser, permettono di effettuare studi fondamentali di fisica, di relatività generale e di conoscenza della struttura interna del nostro satellite naturale”.

Da Leonardo fanno sapere che “l’impresa del primo uomo sulla luna ha dato il via a sperimentazioni e innovazioni sempre più avanzate nel settore spaziale. Ed è nell’ambito di queste enormi sfide tecnologiche, per migliorare il presente e dare forma al futuro, che Leonardo riconosce il proprio tratto distintivo. L’azienda, infatti, è fortemente impegnata nello sviluppo di nuovi sistemi nel settore: dall’osservazione della Terra per il monitoraggio dell’ambiente, del cambiamento climatico e la gestione delle emergenze, alle comunicazioni e alla navigazione satellitare a cui si somma la significativa presenza nelle maggiori missioni internazionali scientifiche e di esplorazione planetaria”. Leonardo, ad esempio, sarà protagonista con le proprie tecnologie della missione ExoMars 2010. Attorno ad ogni pianeta del sistema solare c’è o ci sarà presto uno strumento tecnologico realizzato da Leonardo”.

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Da Matera 2019 a Tokyo 2020, un ponte lungo un anno tra la capitale europea della cultura e la capitale mondiale dello sport che ospiterà le prossime Olimpiadi estive. E giusto 365 giorni prima della cerimonia di apertura sarà inaugurata, mercoledì 24 luglio, alle ore 13, negli ipogei di piazza San Francesco, la mostra Road to Tokyo.
Tre gli spazi espositivi. Un’area sarà dedicata alle torce olimpiche. Saranno presentate al pubblico tutte le torce utilizzate per le Olimpiadi estive, a partire da Berlino 1936 e le due delle Olimpiadi invernali italiane, Cortina 1956 e Torino 2006. Nella sala video dell’ “Orgoglio italiano” saranno proiettati filmati su Matera, Matera 2019 e il video decisivo per la candidatura vincente di Milano e Cortina a sedi delle Olimpiadi invernali del 2026.
Nell’area “giapponese”, valorizzando le particolari caratteristiche della location, sarà offerta ai visitatori l’esperienza delle “misure dello sport”: la profondità dei dieci metri della piattaforma olimpica dei tuffi, l’altezza del canestro (3,05 metri) e della rete di volley (2,60 metri). Nella saranno disponibili anche attrezzi dello sport paralimpico. Tutti i visitatori potranno scattarsi un selfie con le mascotte delle Olimpiadi e dei Giochi paralimpici, avendo come sfondo la gigantografia dello stadio olimpico di Tokyo. I cittadini muniti del passaporto di Matera 2019 per l’autoscatto potranno indossare la divisa sportiva riservata agli atleti italiani che saliranno sul podio olimpico, vivendo così in prima persona l’esperienza e l’emozione dei campioni medagliati.
All’inaugurazione parteciperà la vicepresidente del Coni, Alessandra Sensini, un palmares strepitoso nel windsurf: 6 Olimpiadi e 4 medaglie (un oro, un argento, due bronzi), quattro titoli mondiali, cinque europei.
Nel libro delle firme i visitatori potranno proporre i loro candidati alla Hall of Fame della cultura sportiva. Il vincitore sarà proclamato il 20 dicembre. Sarà anche presentata la Biblioteca della cultura sportiva “Pietro Mennea” che sarà inaugurata il 12 settembre, quarantesimo anniversario del suo record mondiale dei 200 metri che ha retto 17 anni.

La mostra, a ingresso libero, sarà aperta dal martedì alla domenica (dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 20), dal 24 luglio all’11 agosto.

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Domenica 21 luglio 2019 dalle ore 11,30 alle 14, nella chiesa di Santa Maria de Armenis, nel Sasso Caveoso, in occasione dell'apertura della mostra fotografica European Eyes on Japan, si terrà "talk e brunch" con Francesco Mitarotonda (artigiano e ceramista) e Edoardo Delle Donne (scrittore). I due artisti materani raccontano la loro esperienza di collaborazione con l'artista giapponese Takashi Kuribayashi per realizzare il progetto "Cielo Capovolto". L'installazione è stata inaugurata lo scorso 5 luglio alla Fondazione SouthHeritage ed è ispirata dalla prima visita di Takashi Kuribayashi a Matera. "Cielo capovolto" consiste in un albero composto interamente da lettere in vetro levigato lavorate a mano. Grazie all'illuminazione interna dell'opera, l'ombra di queste parole viene proiettata sulle pareti circostanti, formando un testo scritto appositamente per la città, dedicato alla sua storia, e all'epica della sua resistenza agli assalti del tempo.

"European Eyes On Japan" è un progetto, nato nel 1999, che porta fotografi delle Capitali Europee della Cultura in Giappone per una residenza artistica finalizzata a proporre uno "sguardo europeo" sulle zone rurali e marginali del Sol Levante, per mostrare al pubblico occidentale realtà poco conosciute del Giappone contemporaneo. Al termine di una call lanciata nelle due capitali europee della cultura del 2019, Matera e Plovdiv, effettuata nei mesi scorsi dall'EU Japan Fest, sono stati selezionati i fotografi Alessia Rollo per l'Italia e Vladimir Pekov per la Bulgaria. Ospitati in Giappone presso la prefettura di Tochigi, i due fotografi hanno realizzato scatti ispirati alle loro impressioni personali così come al rapporto con il territorio e della comunità che li ha ospitati.

La mostra fotografica rientra nell'ambito del programma di Matera 2019 con EU-Japan Fest, organizzazione giapponese di imprese private che da 30 anni collabora con tutte le Capitali europee della cultura per creare occasioni di scambio e lavoro comune tra artisti giapponesi ed europei.

L'iniziativa è organizzata con il sostegno della Japan Foundation. 

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Dal 20 al 28 luglio torna il festival Universo Assisi 2019 con la direzione artistica di Joseph Grima ed un programma ricco di proposte originali e innovative che trasformeranno la città in un festival di cultura, musica, arte, danza, architettura, teatro e in un crocevia di eventi, concerti, dibattiti e performances nei luoghi più suggestivi.

Il filo conduttore che caratterizza la terza edizione di Universo Assisi 2019 è il tema della sostenibilità ambientale, proprio quest'anno ricorre il quarantesimo anniversario della proclamazione di San Francesco a patrono dell'ecologia, e una manifestazione come Universo Assisi è con convinzione all'insegna del rispetto della natura, a partire dalle scelte tecniche di organizzazione all'utilizzo di materiali non inquinanti, all'individuazione di location che permettono l'esaltazione della bellezza paesaggistica di Assisi.

 

Con queste premesse e con l'idea di riattivare spazi inusuali o inediti, Universo Assisi ha coinvolto Open Design School, progetto pilastro di Matera 2019, nella creazione di una Piazza dell'Architettura, che trova spazio sotto le arcate della Basilica di Santa Chiara, che diventano di fatto il "foyer del festival".

Open Design School ha progettato una struttura modulare, dinamica e aperta, che si presterà in maniera fluida ad essere uno spazio di didattica per bambini, una location mattutina per talk ed eventi collaterali, un setting per installazioni sonore in notturna. Lo spazio muterà dunque pelle a seconda della destinazione d'uso, trasformandosi in un vero e proprio centro di aggregazione multigenerazionale, un luogo iconico dove stare insieme e partecipare.

I talk e le installazioni si apriranno ogni mattina alle 10 e ogni sera alle 22 nell'ambito del programma Fountains of Paradise a cura di Martina Muzi. Citando il famoso libro di Arthur C. Clark, si fa riferimento al mondo della tecnologia e alle sue meravigliose e magiche declinazioni. Si parte il 20 luglio con un racconto, a cura di Rita Orlando, che porterà il pubblico nel vivo del lavoro e delle attività di Open Design School; il 21 luglio si presenterà The Venues of Matera 2019/ I Luoghi di Matera 2019, un progetto di Open Design School: si tratta di una grande campagna di mappatura su scala regionale che esplora luoghi (oltre 400) potenzialmente in grado di ospitare eventi nella Capitale Europea della Cultura anche oltre il 2019. Il 22 luglio è la volta di Radio Transmissions and Sound Waves, una conversazione con la compositrice e artista multidisciplinare Venus Ex Machina (che alle 22 performerà la sua Anno Lucis). Il 24 luglio la curatrice Pelin Tan racconta Gardentopia, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, sulla cultura del verde e la cittadinanza attiva ibridati dall'arte contemporanea: una utopia green che trasforma i giardini in luoghi di comunità accessibili a tutta la cittadinanza, con il coinvolgimento di 18 artisti che lavorano e lavoreranno su 32 giardini di comunità diffusi in tutta la regione. Alle 22 Marylou performerà The biophony Orchestra. Il 25 luglio Joseph Grima e Chiara Clarke Siravo raccontano I-DEA, che, insieme ad Open Design School, è uno dei progetti pilastro di Matera 2019 che esplora gli archivi e le collezioni della Basilicata da un punto di vista artistico. Artisti e designer, la cui pratica trova i fondamenti nella ricerca, sono stati invitati a curare mostre consecutive utilizzando gli archivi come punto di partenza. Performance serale by Moschimoschino. Il 26 luglio si svolgerà Wave Tanks and Soundtracks, in conversazione con il curatore Arif Kornweitz, fondatore di Ja Ja Ja Nee Nee Nee, piattaforma radiofonica online. Kornweitz lavora con il suono e studia la relazione tra politica e tecnologie. Alle 22 performerà Function Creep. Gran finale il 27 luglio con Smart Machines and Sound Data, una conversazione con Wesley Goatley, artista e digital media theorist inglese. Alle 22 eseguirà la live performance Cjthonica.

 

Il programma, firmato da Open Design School, suggella la collaborazione tra Universo Assisi e Matera 2019, che affrontano il tema dell'over tourism e della creazione di format adatti ad accogliere tutti i tipi di pubblico, a partire dai bambini.

Sia Matera che Assisi si stanno infatti confrontando con il tema della relazione tra spazio urbano e turismo e stanno provando a progettare nuove strategie per una narrazione differente della città: l'utilizzo virtuoso e alternativo degli spazi urbani, riattivati per i cittadini, che qui si realizza grazie alle strutture modulari in continua evoluzione ideate da Open Design School.

 

Open Design School è un laboratorio di sperimentazione e innovazione interdisciplinare, strumento imprescindibile per l'attuazione del programma culturale di Matera 2019. Il suo obiettivo principale è quello di produrre le infrastrutture necessarie per Matera 2019. Open Design School non è una scuola. Funziona da strumento sistematico di crescita delle competenze a livello di comunità, dove l'apprendimento avviene lavorando, in un processo di scambio creativo continuo tra arte, scienza e tecnologia. È una piattaforma orizzontale, uno spazio di apprendimento e sperimentazione interdisciplinare, senza rigide gerarchie in cui ognuno impara da tutti, in un clima di reciproco arricchimento. Open Design School è un progetto ideato da Joseph Grima per Matera 2019, implementato e coordinato da Rita Orlando.

 

Responsabile della Comunicazione Open Design School
Santa Nastro This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. +39 3928928522

 

web: www.matera-basilicata2019.it
facebook: Matera 2019
twitter: @Matera2019
hashtag #matera2019 #openfuture

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Due altri grandi appuntamenti musicali alla Cava del Sole il 24 e il 25 luglio.

 

Si apriranno martedì 16 luglio alle ore 15 le prenotazioni per i due eventi musicali in programma il 24 e il 25 luglio alla Cava del Sole nell'ambito del programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

La sera di mercoledì 24 luglio 2019 (ore 21-23.30, Cava del Sole) la Sinfonia per l’Europa, il concerto dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dal maestro James Conlon, chiuderà "Matera vista dalla luna" la settimana che la capitale europea della cultura 2019 dedica al cinquantennale dello sbarco sulla Luna. In programma La Sinfonia n.7 op. 92 di Ludwig van Beethoven, estratti dalle 2 suite per Orchestra della Carmen di Georges Bizet e il Poema Sinfonico I Pini di Roma di Ottorino Respighi.

James Conlon è il direttore principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dal 2016, direttore musicale dell'Opera di Los Angeles e direttore onorario del Cincinnati May Festival. Dal suo debutto ha diretto più di 270 recite al Metropolitan di New York e nei teatri più prestigiosi, dalla Scala di Milano, alla Royal Opera House di Londra, dalla Lyric Opera di Chicago all’Opera di Roma, dal Teatro Mariinskij di San Pietroburgo alla Staatsoper di Vienna. La sua ricca discografia vanta incisioni per Bridge, Capriccio, Decca, EMI, Erato e Sony Classical, nonché l’assegnazione di quattro Grammy Awards. Nel corso della carriera è stato insignito di numerose onorificenze e recentemente è entrato a far parte della American Classical Music Hall of Fame.

L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai è nata nel 1994. Grazie alla presenza dei suoi concerti nei palinsesti radiofonici e televisivi ha contribuito alla diffusione del grande repertorio sinfonico e delle pagine dell’avanguardia storica e contemporanea, con commissioni e prime esecuzioni che hanno ottenuto riconoscimenti artistici, editoriali e discografici. Tra gli impegni istituzionali che la vedono protagonista, si annoverano i concerti di Natale ad Assisi trasmessi in mondovisione e le celebrazioni per la Festa della Repubblica. Numerosi e prestigiosi anche gli impegni all’estero.

Giovedì 25 luglio sempre alla 21 alla Cava del Sole, un altro grande appuntamento musicale: il pianoforte di Stefano Bollani si unisce al mandolino di Hamilton De Holanda ed è subito magia.

I due grandi artisti, che collaborano da oltre dieci anni, girano il mondo per offrire al pubblico lo straordinario connubio fra pianoforte e mandolino, sempre all’insegna dell’improvvisazione, che rimane la cifra stilistica comune. Insieme volano tra le note e inventano ogni volta un differente percorso, a turno interpretando il ruolo di guida. Più semplicemente spesso la guida non c’è: è la musica a prendere per mano Bollani e De Holanda e a portarli dove ha voglia di andare.

 

Il talento di Bollani, esploratore per antonomasia di orizzonti musicali solo apparentemente lontani, unito alla bravura di Hamilton de Holanda, profondo conoscitore della tradizione del samba, del choro e delle tradizioni musicali popolari del suo Paese creano un’energia unica che si sprigiona ogni sera sul palco, capace di mostrare il grande amore che
entrambi nutrono per la musica brasiliana.

 

ACCESSO AGLI EVENTI

 

Agli eventi si accede con Passaporto per Matera 2019 (link:
https://www.matera-basilicata2019.it/it/ticket.html ) e prenotazione sulla piattaforma www.materaevents.it o presso gli Infopoint di Matera 2019.

MOBILITA’ PER LA CAVA DEL SOLE

 

Non sarà possibile raggiungere il luogo dell'evento con i propri mezzi. Sarà attivo servizio navette straordinario Matera Centro - Cava del Sole. Il servizio navette non è tratta ordinaria e richiede per questo l'acquisto del biglietto (€0,80 a persona a tratta se acquistato
preventivamente, €1,50 se acquistato direttamente sul mezzo).

 

Orari Partenze da Stazione Centrale a Cava del Sole: dalle h 19:00 una navetta ogni 5 minuti con sosta a Villa Longo.

Ultima partenza per la Cava h 20:15. Ritorno da Cava del Sole a Stazione Centrale con sosta a Villa Longo: a fine evento fino ad esaurimento dei passeggeri. Alla Cava del Sole saranno presenti navette per il pubblico che voglia fare ritorno alla Stazione Centrale prima del termine del concerto (sempre con sosta a Villa Longo).

 

Per i disabili sarà previsto un ingresso prioritario e un parcheggio dedicato (massimo 5 posti), a cui potranno accedere solo i mezzi in possesso di regolare contrassegno. Gli eventuali altri veicoli che trasportano disabili potranno arrivare fino alla Cava del Sole e
lasciare il passeggero, sempre mostrando regolare contrassegno, ma dovranno poi parcheggiare il veicolo nei pressi del Cimitero. A supporto degli accompagnatori dei disabili sarà disponibile un presidio dedicato. È consigliabile inviare una mail all'indirizzo
This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. segnalando la targa del veicolo da autorizzare, nome e cognome del conducente e del passeggero disabile.

 

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Shame is a theme that has left a mark on the history of the city of the Sassi. It has further developed in the candidacy dossier of Matera as European Capital of Culture 2019. The theme was the starting point of the show “The Paradise Lost. Leela ”by the Israeli contemporary dance company Vertigo Dance, choreographed by Noa Wertheim. Cava del Sole was the the evocative setting of the world premiere performance that have been staged on 6 and 7 July in front of about 2000 spectators.
Like most projects of Matera 2019 cultural program, this show was the outcome of a co-creation process that the Matera Basilicata 2019 Foundation conducted alongside one of the main national cultural partners, the Teatro Stabile in Naples - National Theater with the Campania Festival Foundation – “Napoli Teatro Festival Italia” and the contribution of the Cultural Office of the Embassy of Israel in Italy.

"Paradise Lost. Leela ”stems from the encounter between these realities and the Vertigo Dance Company. Founded in Jerusalem over twenty-seven years ago by Noa Wertheim and Adi Sha’al, it is committed to promoting artistic creation combined with a strong sense of social, environmental and community responsibility.
It is a production created specifically to be performed first in Matera and then in the Teatro Grande in Pompei, where the night performance was staged on 11, 12 and 13 July as part of the third edition of the "Pompeii Theatrum Mundi" program.

The genesis of the show was unfolded during an informal artistic gathering in a local brunch spot on the morning of Sunday 7 July. The meeting took place in the Church of Santa Maria De Armenis in Matera, a rock hewn complex reopened to the public to host some exhibitions related to Matera 2019 projects, such as the M.E.M.O.RI, the Euromediterranean Museum of Re(f)used Objects co-produced by La luna al guinzaglio. It collects and re-uses "waste" objects belonging to different cultural backgrounds united by the common Mediterranean identity. Seated around the map of the lands overlooking the Mare Nostrum, Israeli artists, creative Lucanians and public from Matera and beyond, came together to discuss the theme of co-creation and shame.

"The distinctive element of the Matera European Capital of Culture 2019 programme - said Ariane Bieou, cultural manager of the Matera Basilicata 2019 Foundation - is that over half of it is the result of a long co-creation process carried out along with the local creative scene. This has enabled a network of connections to be activated both on the territory and with international artists and partners. The process has generated different virtuous outputs, such as experimentation, participation, contamination, public participation in artistic creation. The same method was the basis of the relationship with the Teatro Stabile in Naples, with which we did not merely want to co-produce a show but co-create it. The input was the project “La più bella delle vergogne”, ("The most beautiful of shame"), linked to a prime thematic axis of Matera 2019 cultural program.
The theme was also developed in three projects: “la poetica della vergogna”( "The poetics of shame"), born from a laboratory with inmates from Matera’s casa circondariale, it has become a theater show entitled Humana Vergogna (Human Shame) that made its debut in the penitentiary ; "La bella vergona" (“the beautiful shame”), originated by shame in history and contemporaneity, will be a live performance in one of the lucanian villages of Arbëreshë tradition, with the involvement of the Fura del Baus; “Architettura della vergogna”("Architecture of shame"), through a survey on archive materials, focuses on architecture as a mirror of European values. "The most beautiful of shames" is a prompt to discover how shame can be rethought, transformed, and how it can eventually evolve.
The title chosen for Noa Wertheim’s show is "Paradise Lost. Leela ”, a word that in Sanskrit means a divine game, an existence in which humans are mere pawns. Inspired by the fall of Adam and Eve, the creation "Leela" developes in the borderland between the illusory reality and the cosmic game of God. Here the world appears to be the result of human wills combined with the forces of desire and temptation, dominant engines in man’s existence.
"When I started studying the history of Matera - Noa Wertheim explains -, to discover its conformation with its houses carved into the stone and its tank for collecting water - strikingly similar to the places we come from - , I found all this very inspiring to our show. The relationship between emptiness and fullness, inside and outside that is at the base of this city's construction, is the same that shapes human existence. The man who lives in the cave is the metaphor of the man who lives within the limits of his own body, closed in his interiority and beliefs, like in Plato's allegory of the cave. The motions of dancers during the performance reflect the emotional tensions of human beings towards extremes, white and black, right and left, man and woman, interiority - the soul -, and exteriority - the community ".
Exploring human nature and its bond with the environment has become a real lifestyle for Vertigo Dance, to the point that the company members , together with their families, have embraced a life of sharing, in a co-operative, voluntary community, a kibbutz. In the Vertigo Eco-Art Village everything is sustainable and ecological.
"When I arrived here in Matera - said Noa Wertheim - I found special places full of energy, and a collaborative community, that has the great fortune of counting on a past to be seen not as a shame but as a reunification with the innermost roots of humanity ”.

One of the co-created projects presented during the meeting is dedicated to the theme of exploring the secrets that bind the city inhabitants to their most beloved places : the Atlas of the city’s emotions - La Secretissima camera de lo core, co-produced by the Teatro dei Sassi. A special interactive and multisensory installation features an emotional map based on the stories and memories from the residents of Matera.

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Si aprono oggi, martedì 9 luglio alle ore 15:00, le prenotazioni per alcuni degli appuntamenti inseriti nella rassegna “Matera vista della luna” in programma dal 15 al 24 luglio con cui la Capitale Europea della Cultura 2019 celebra il 50° anniversario dell’allunaggio.

In particolare saranno prenotabili la performance multimediale “Apollo Soundtrack” (18 luglio ore 21:00 Cava del Sole, apertura dei cancelli ore 19:30, link https://www.materaevents.it/events/view/musica/2762/apollo_soundtrack ), la tappa materana del “8 Tour” dei Subsonica ( 19 luglio ore 21:00 Cava del Sole, link https://www.materaevents.it/events/view/musica/2320/subsonica_8_tour ), la "Missa Vox Dei" per Coro e Orchestra composta dal M° Nicola Campogrande (20 luglio ore 21.00 con replica alle ore 22.15 Ex Ospedale San Rocco, link https://www.materaevents.it/events/view/musica/3128/the_sound_of_the_spirit_-_missa_vox_dei ).

Agli eventi si accede con Passaporto per Matera 2019 (link: https://www.matera-basilicata2019.it/it/ticket.html ) e prenotazione sulla piattaforma www.materaevents.it o presso gli Infopoint di Matera 2019.

 

Nota per la stampa

I giornalisti potranno accreditarsi agli eventi entro le ore 12:00 di lunedì 15 luglio utilizzando la piattaforma dedicata disponibile sul sito ufficiale di Matera 2019 al seguente link https://www.matera-basilicata2019.it/it/area-stampa/regolamento-accrediti.html

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