Matera 2019

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In occasione dell’Assemblea Plenaria del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero), in corso di svolgimento a Matera, la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha consegnato il titolo di “Ambasciatore nel mondo di Matera Capitale Europea della Cultura 2019” ai 63 consiglieri presenti. A consegnare le targhe è stato il Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, che ha sottolineato quanto l’elemento dell’internazionalizzazione sia centrale nel percorso di Matera 2019.

Alla cerimonia, svoltasi ieri sera presso l’Hotel San Domenico durante la cena di benvenuto agli ospiti, hanno preso parte il direttore generale per gli italiani all’estero (DGIT) del Ministero Affari Esteri, Luigi Maria Vignali e il segretario generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) Michele Schiavone, il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, il Segretario generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Oliva e il Coordinatore delle Consulte regionali, Luigi Scaglione.

“Consegnando il titolo di Ambasciatori nel mondo di Matera 2019 – ha sottolineato Giovanni Oliva - diamo ai consiglieri CGIE una grande responsabilità di raccontare la Capitale Europea della Cultura nei rispettivi paesi di provenienza e di promuovere la vendita del passaporto che darà diritto di accesso a tutti gli eventi del programma culturale del 2019. La presenza del CGIE a Matera è inoltre un’occasione preziosa per costruire e rafforzare relazioni importanti, come per esempio quella con Palermo, dove nel prossimo anno saremo invitati a raccontare Matera 2019 nell’ambito di un convegno dedicato alle migrazioni dei giovani di seconda generazione”.

Nel corso della Plenaria del CGIE svoltasi questa mattina presso Casa Cava, è stato presentato il progetto “Storyline | The Lucanian Ways” coprodotto da Youth Europe Service e Fondazione Matera Basilicata 2019, incentrato sulle storie personali di lucani emigrati all’estero, sia di vecchia che di nuova emigrazione, messe in relazione con le storie di chi resta in Basilicata. Obiettivo del progetto è far conoscere e riconoscere le due comunità in una pratica di costruzione corale di nuovi significati dei propri luoghi di origine attraverso una indagine filmica e video-artistica di tipo antropologico.

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Studenti da tutta la Basilicata per il premio della scuola digitale. Un sito di Matera2019 dedicato interamente al mondo della didattica. Primo premio all’Istituto "Einstein - De Lorenzo" di Potenza per il progetto “Parking management system”

Un futuro che guarda al passato nel segno dell’innovazione. E’ stato questo il filo conduttore dell’incontro odierno, penultima tappa di avvicinamento al 19 gennaio del 2019, quando si aprirà l’anno da capitale europea della cultura. Per l’occasione, la Fondazione Matera Basilicata2019, in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca, ha organizzato una manifestazione dal titolo “Le scuole e il futuro aperto” tenutosi nell’auditorium del Conservatorio “Gervasio” di piazza del Sedile che ha visto la partecipazione, fra gli altri, del ministro Marco Bussetti. Dopo l’esecuzione dell’Inno d’Italia, a cura del Conservatorio di Matera e dell’Istituto Magistrale “ Tommaso Stigliani” di Matera, e dell’Inno europeo, a cura del Liceo Musicale “Gropius” di Potenza quintetto/orchestra d’archi, sono saliti sul palco i rappresentanti delle istituzioni. Ad aprire i saluti, il sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri, seguito dai saluti dell’assessore regionale alla Formazione, Roberto Cifarelli.

Sull’importanza della formazione e sulla necessità di lavorare insieme per ottenere importanti risultati nel mondo della ricerca e dell’innovazione, si è soffermata Aurelia Sole, Rettrice dell'Università della Basilicata che, nel suo intervento, ha ricordato quanto l’Università si stia impegnando sul territorio, collaborando con le istituzioni per promuovere sviluppo, innovazione e ricerca. Presto - ha proseguito la Rettrice -inaugureremo il Campus universitario di Matera che diventerà un luogo della cultura”.

A chiudere gli interventi istituzionali Salvatore Adduce, Presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019. “ Ringrazio il Ministro Bussetti per aver accettato l’invito, ringrazio il capo della segreteria e gli uffici preposti a questo lavoro impegnativo che ci ha visti insieme in questi anni e ringrazio il Ministero per aver voluto dare continuità strategica a un progetto avviato un po' di tempo fa - ha sottolineato il presidente- L’idea sulla quale ci siamo spesi in questi anni ha tenuto al centro i ragazzi, a cominciare dai bambini delle scuole elementari che sono stati coinvolti dai nostri collaboratori su un tema come la cultura. Per la maggior parte delle persone la cultura è qualcosa di impolverato o che appartiene a una nicchia. Con Matera 2019 abbiamo sconfitto l’idea che l’accesso alla cultura sia una cosa complicata e difficile. Così abbiamo costruito questa piattaforma per guardare al futuro, per rendere la cultura un patrimonio di tutti”.

Al termine dei saluti , si è entrati nel vivo dell’incontro coordinato da Barbara Capponi, giornalista conduttrice TG1-RAI, con l’intervento dal titolo “Porta la tua scuola nel 2019” di Paolo Verri, Direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019 che, partendo dalle tantissime iniziative di coinvolgimento delle scuole realizzate già in fase di candidatura, ha presentato alcuni dei principali progetti in cantiere come “19 archivi x 19 scuole” con cui saranno coinvolte 19 classi della Basilicata insieme a 19 archivi/collezioni, per il trasferimento di collezioni di memorie in dati aperti, in collaborazione con Wikimedia, per nuove forme di lettura del passato locale. Una volta resi disponibili questi dati, alle scuole verrà chiesto, insieme ad artisti, fotografi, videomakers, di trasformare le memorie in nuovi prodotti culturali. Non meno importante il progetto “Matera 3019” con cui si raccoglieranno le visioni degli adolescenti, per costruire un immaginario del futuro.

A seguire la presentazione del nuovo sito dedicato alle scuole, con pagine sui progetti di Matera 2019, una pagina del MIUR ad uso delle scuole italiane per venire a Matera 2019, e, da ultimo, un blog, a cura dei ragazzi delle scuole superiori che ‘racconteranno’, nei loro linguaggi, l’esperienza di Matera 2019.

Dopo un intervento di Stefano Laffi, autore dei libro “La congiura contro i giovani”, su “Nuovi linguaggi, nuovi saperi” , che nel suo intervento ha lanciato la sfida di creare gruppi intergenerazionali, mettendo insieme i saperi, per ripartire e reinventare il mondo, un focus sul progetto “Patrimonio in gioco”: la trasmissione del patrimonio con le nuove tecnologie. “Il percorso di "Patrimonio in Gioco" – ha spiegato Rossella Tarantino, manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione a cui fanno capo tutti i progetti sul mondo della scuola - coinvolgerà in totale 60 classi delle Scuole Primarie e Secondarie di 1° Grado della Basilicata. Il primo step si è concluso con la formazione di 19 classi. Le restanti classi hanno appena iniziato il percorso che terminerà entro Aprile 2019”.

Emmanuele Curti project manager della Fondazione, ha illustrato invece la novità del Portale dedicato alle scuole diviso in tre sezioni, “una dedicata ai progetti di Matera 2019, una in cui saranno caricati tutti i progetti in collaborazione con il Miur, l’altra dedicata al patrimonio in gioco. Completa il quadro il blog. Per riempirlo di contenuti lavoreremo con la Consulta degli studenti e con i ragazzi che racconteranno il 2019 e la loro esperienza. Le scuole saranno dunque il grande laboratorio che unirà i quartieri e le città”.

Sulla sezione patrimonio in gioco si è soffermato Piersoft Paolicelli responsabile del progetto. “Si tratta- ha sottolineato- dell’ evoluzione di un tema del dossier di candidatura, ovvero Futuro aperto. In questo percorso sono stati coinvolti 1300 bambini e ragazzini di tutta la Basilicata, 19 classi formate tra maggio- giugno e settembre, mentre le altre 41 inizieranno in questi giorni e termineranno il 30 aprile. Un progetto in cui il digitale non è il fine, ma rappresenta lo strumento per rivalorizzare le nostre radici e il nostro presente, obbligandoci a ragionare e a sviluppare il pensiero critico. In questo percorso sono stati accompagnati dalla Fondazione che si è avvalsa del contributo di formatori professionisti”.

Presenti in sala le 19 classi con una loro rappresentanza, per testimoniare il percorso di approfondimento sul Patrimonio culturale declinato in Coding e Making. In particolare due classi dell'I.C. "Minozzi - Festa" - Matera e del I. C. "Benedetto Croce" Latronico - Episcopia, hanno donato al Ministro Bussetti alcuni manufatti stampati in 3D attinenti al loro percorso di making mentre alcuni progetti di Coding per le classi primarie, sono stati proiettati in un video.

Subito dopo è stato assegnato il “Premio Scuola Digitale “. Sono state selezionate 6 scuole da cui si è stata e scelta una vincitrice. Dopo l’intervento di Daniela Beltrame, Capo Dipartimento sulla programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, le 6 scuole finaliste, per la provincia di Potenza: I.I.S. "da Vinci – Nitti” Potenza, I.I.S. "L. SINISGALLI" - Senise, I.I.S. "Einstein - De Lorenzo" Potenza, e per la provincia di Matera: I.I.S. – Policoro, Liceo “T.Stigliani” – Matera, I.I.S. "Felice Alderisio" - Stigliano, hanno presentato i loro lavori.

Subito dopo un focus sugli “Itinerari culturali per Matera-Basilicata 2019: dalle scuole per le scuole” in cui sono stati presentati i percorsi che confluiranno nella pagina web e che saranno a disposizione delle scuole italiane per venire in visita a Matera e Basilicata.

La seconda parte della mattinata è stata dedicata agli studenti protagonisti di una serie di gemellaggi: l’Istituto IPSSAR “Pellegrino Artusi” di Riolo Terme con l’Istituto Magistrale “T. Stigliani “di Matera; il Liceo ginnasio statale “N. Spedalieri” di Catania con il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Potenza; l’IC ex S.M. “Padre Pio da Pietralcina” di Pisticci e l’IC “Berardi Nitti” di Melfi; l’IC “ PG Semeria” di Matera e l’IC ex SM “G.Pascoli” di Matera. Al termine della presentazione, dopo le conclusioni affidate al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti, si è passati alla cerimonia di premiazione delle scuole finaliste. Dall’analisi dei lavori presentati dagli studenti, la Giuria ha deciso di assegnare il primo premio del valore di 2 mila euro all’Istituto "Einstein - De Lorenzo" Potenza per il progetto “Parking management system” mentre alle 5 scuole finaliste è stato consegnato un assegno di 800 euro.

Il pomeriggio è stato dedicato ad attività innovative per gli studenti degli Istituti Secondari di Secondo Grado partecipanti ai progetti della mattinata. Saranno coinvolti i 160 ragazzi delle scuole superiori che hanno partecipato alla manifestazione della mattinata. Si divideranno in 8 gruppi, coordinati da Fedele Congedo e guidati da 8 esperti che, secondo la metodologia OpenSpaceTechnology, si confronteranno su 8 tematiche legate al dossier di candidatura di Matera 2019.

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Al via la campagna di lancio per l’acquisto del Passaporto per Matera 2019 per partecipare agli eventi dell’anno da capitale europea della cultura. Centinaia di iniziative con un unico documento di accesso. Previste agevolazioni per i residenti in Basilicata

Il Temponauta, ovvero il viaggiatore e abitante temporaneo, è la figura su cui è incentrato il visual della campagna pubblicitaria che nei prossimi giorni comparirà sulle maggiori testate giornalistiche nazionali e locali per l’acquisto del passaporto di cittadinanza temporanea di Matera.

Il Temponauta viaggia attraversa il tempo per scoprire e sentire l’anima dei luoghi, vive gli spazi e approfondisce con curiosità e voglia di conoscenza. Nel Temponauta è centrale il ritratto, il volto che diventa straordinario elemento di comunicazione, indossa gli occhiali steampunk in cui sono riflesse esperienze e paesaggi lucani, mentre si interroga su come sarebbe stato il passato se il futuro fosse arrivato prima.

Per diventare Temponauta sarà sufficiente acquistare il passaporto temporaneo di Matera2019 che, al prezzo simbolico di 19 euro, rappresenta il titolo di accesso personale a tutti gli eventi in calendario del programma ufficiale di Matera 2019.

L’acquisto del passaporto sarà possibile a partire DALLE ORE 19:00 DI MARTEDI 20 NOVEMBRE, attraverso il sito ufficiale di Matera 2019 www.matera-basilicata2019.it nella sezione “ticket” e sul circuito TicketOne (sito web, punti vendita su tutto il territorio nazionale, call center) grazie al sostegno del Main Partner TIM. Da dicembre verranno attivati ulteriori punti vendita dalla Fondazione”.

Sono previste tariffe ridotte per alcune categorie: 15 euro gruppi (min 15 persone), 12 euro per i residenti in Basilicata, 5 euro per ragazzi dai 6 ai 18 anni, 5 euro per le scuole, passaporto gratuito per bambini fino a 5 anni e agevolazioni per i disabili. Il regolamento completo è consultabile sul sito www.matera-basilicata2019.it

Per alcuni eventi di Matera 2019 sarà necessaria la prenotazione, disponibile a partire da dicembre per gli appuntamenti dei primi mesi del 2019 e poi in maniera graduale nel corso dell’anno. Il programma delle attività di Matera 2019 è consultabile sul sito ufficiale www.matera-basilicata2019.it, sul quale verranno costantemente aggiornate le informazioni relative agli eventi, i cambiamenti dell’ultima ora, gli spostamenti, gli eventi soppressi o sospesi.

A partire dal 7 gennaio, sarà possibile ritirare il passaporto cartaceo e un gadget presso gli info point di Matera.

Oltre ai diritti acquisiti con il Passaporto, il cittadino temporaneo avrà il “dovere” di portare con sè un libro nel 2019 da lasciare in eredità ai futuri cittadini che animeranno la città e che andrà ad arricchire la biblioteca di comunità in occasione dell’ “Open Culture Festival”. La consegna del libro avverrà presso gli infopoint di Matera 2019.

La campagna di comunicazione a partire dal concept creativo è curata da StudioWiki che due mesi fa si è aggiudicato la gara di appalto. La proposta di Studiowiki è stata sviluppata su più fronti: dal naming, all’analisi del target, fino all’avvio dello storytelling. Il concept di campagna è, appunto, I Temponauti (viaggiatori del tempo), la proposta di campagna è fotografica, multisoggetto.

Il piano di comunicazione è stato affidato, sempre dopo un avviso pubblico, a MGP & Partners di Maria Grazia Persico.

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Lunedì 19 novembre, alle ore 9.30, presso l’Auditorium del Conservatorio “Raffaele Gervasio” di Matera si terrà il convegno “Le scuole e il futuro aperto”, penultimo evento di avvicinamento alla cerimonia di apertura di Matera 2019 Capitale europea della cultura, in programma il 19 gennaio 2019.

All’evento parteciperanno il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, l’assessore alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca della Regione Basilicata Roberto Cifarelli, la rettrice dell’Università della Basilicata Aurelia Sole e il presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019 Salvatore Adduce. Le conclusioni della giornata saranno affidate al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti.

Nel corso del convegno saranno premiate le scuole vincitrici del concorso “Premio Scuola Digitale”, saranno presentati i “percorsi culturali” ideati dagli studenti delle scuole per i visitatori di Matera nel 2019 e i gemellaggi tra scuole della Basilicata e di altre Regioni. Sarà inoltre presentato ufficialmente il sito pensato per le scuole con pagine dedicate ai progetti di Matera 2019, all’organizzazione di viaggi di studio nella Capitale della cultura 2019 (pagina gestita dal MIUR) e con un blog nel quale i ragazzi potranno raccontare le loro esperienze di viaggio a Matera.

A moderare l’evento sarà la giornalista del Tg1 Barbara Capponi.

L’evento sarà trasmesso in streaming al link https://youtu.be/y6811uCK-I8

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Si comunica che l’Open Talk che vedrà protagonista Mario Cresci in programma domani alle ore 18:30 non si terrà presso la sede di Open Design School a Casino Padula, ma presso l’Aula Magna del Liceo Artistico Statale “C.Levi” di Matera ( via Cappuccini, 27).

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Domani alle ore 12:00 presso la sede della Fondazione Matera Basilicata 2019 di Via La Vista 1, verrà presentato il progetto del programma di Matera 2019 “Matera Alberga” organizzato in collaborazione con Arteprima e Cam – Consorzio albergatori materani, attraverso cui verranno realizzate installazioni e opere site specific di arte contemporanea in alcuni hotel della città che riproducono i vecchi Vicinati dei Sassi, con l’obiettivo di rendere l’arte uno stimolo per una rinnovata accoglienza, incontro e convivenza, gli elementi essenziali del vivere nei Sassi.

Alla presentazione interverranno il direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri, la manager sviluppo e relazioni, Rossella Tarantino, i curatori del progetto Francesco Cascino (coordinatore) e Christian Caliandro e gli artisti coinvolti Alfredo Pirri, Dario Carmentano, Filippo Riniolo, Giuseppe Stampone, Georgina Starr, Jota Castro e rappresentnati del Cam.

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Un progetto per ridurre le distanze fra cittadini e turisti attraverso la creazione e l’istallazione di opere d’arte contemporanea. Protagonisti: Alfredo Pirri, Dario Carmentano, Filippo Riniolo, Giuseppe Stampone, Georgina Starr, Jota Castro.

Con Matera2019 alcuni alberghi della città diventano luoghi di accoglienza ed esperienza creativa, spazi di produzione culturale, luoghi di scambio tra abitanti e viaggiatori, spazi di condivisione sociale e culturale.

E’ stato presentato oggi, nella sede della Fondazione Matera-Basilicata2019, il progetto Matera Alberga che vede protagonisti sei artisti di fama nazionale e internazionale: Alfredo Pirri, Dario Carmentano, Filippo Riniolo, Giuseppe Stampone, Georgina Starr, Jota Castro.

Il progetto, ideato da Francesco Cascino di Arteprima e curato insieme a Christian Caliandro, vede la collaborazione del Cam, il Consorzio albergatori materani, e della Fondazione Carical.

“Devo sottolineare – ha detto il presidente della Fondazione Matera – Basilicata 2019, Salvatore Adduce – la grande disponibilità del presidente della Fondazione Carical, Mario Bozzo, che da subito ha favorevolmente accolto la nostra proposta mettendo a disposizione del progetto un terzo del costo complessivo. A ciò va aggiunta la grande disponibilità degli albergatori non solo nell’aprire le porte delle loro strutture ricettive, non solo nell’aderire a un’iniziativa anche complessa dal punto di vista procedurale, ma anche per aver messo a disposizione l’altro terzo del budget. La rimanente quota è stata messa a disposizione dalla Fondazione rafforzando una stagione che vede insieme un ente pubblico e partner privati per raggiungere gli stessi obiettivi”.

Ogni artista realizzerà un’opera in ciascuno dei sei alberghi che, al momento, hanno aderito all’iniziativa. In particolare, il 22 dicembre verrà inaugurata la prima opera d’arte contemporanea realizzata da Alfredo Pirri negli spazi dell’Hotel Corte San Pietro. Il 18 gennaio del 2019 si terrà l’inaugurazione di altre due opere in altrettanti Hotel, quella di Filippo Riniolo nella Locanda San Martino, e quella di Dario Carmentano presso Dimore dell’Idris. Poi a febbraio Giuseppe Stampone inaugurerà la sua opera negli spazi dell’Hotel del Campo, a marzo Giorgina Star al Sexantio e, infine, ad aprile Jota Castro a Casa Diva.

“Matera Alberga – ha detto il direttore generale della Fondazione Matera-Basilicata2019, Paolo Verri – si inserisce perfettamente nella discussione sul turismo e sul concetto di abitante temporaneo. Anzi, questo progetto rivendica il fatto che i luoghi dove si alberga sono i luoghi dell’incontro, dello scambio, del dialogo. A Matera gli alberghi diventano il luogo dove tutti vogliono e possono andare, senza differenze fra chi vive e chi abita. E le opere d’arte diventano l’originale e intelligente pretesto perché tutto questo avvenga”.

“I turisti – ha affermato Rossella Tarantino, manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione - non sono nè demoni nè angeli, ma cittadini che vogliono vivere un’esperienza. E Matera Alberga si muove esattamente in questa direzione, per favorire l’incontro e lo scambio fra cittadini, anche quelli dei rioni periferici della città, e abitanti temporanei attraverso la creatività. Questo progetto è innovativo anche per la tipologia di collaborazione che abbiamo costruito con i privati, che hanno messo a disposizione i loro spazi, e con gli artisti che offriranno le loro opere. Un modello di burocrazia creativa che può fare scuola in Italia”.

A spiegare nel dettaglio il progetto è stato Francesco Cascino, di Arteprima. “Abbiamo chiesto agli artisti di produrre un’opera o un’operazione relazionale, un’installazione o un dispositivo specifico per ogni hotel, legati alla storia e alle caratteristiche del luogo originario, dell’hotel e del progetto di rigenerazione, che contenga inoltre rimandi a riflessioni identitarie sull’intero territorio materano e, in particolare, su alcuni temi: l’albergo come luogo di accoglienza ed esperienza del nomadismo culturale; il target di chi viaggia per arte è quello di luoghi dove tutto si rinnova continuamente attraverso l’arte stessa e dove questa arte possa essere fruita attivamente e non solo ammirata o, men che meno, celebrata. Ci vuole partecipazione diretta, quindi un’interazione con l’opera o la situazione estetica. L’albergo come esempio di rigenerazione urbana e architettonica su modelli di assoluta eccellenza (negli stessi luoghi del degrado narrato da Levi, oggi ci sono esempi di altissimo design, ai quali si aggiunge l’arte ai massimi livelli qualitativi). Dove si moriva a 35 anni oggi si paga per restarci. L’albergo come luogo di scambio quotidiano tra abitanti e viaggiatori. L’opera installata dovrà quindi generare e alimentare questa che da attitudine nascosta deve diventare una sana e visibile abitudine identitaria. Ogni giorno si potranno organizzare eventi, incontri e riflessioni, anche laboratoriali, sull’opera e su quello che genera in termini di personale immaginazione. Soprattutto si restituisce alla città la percezione corretta dei Sassi: contesto a sezione aurea dove la convivenza e l’armonia sono patrimonio genetico sottotraccia dei materani di allora e di oggi”.

In rappresentanza del Cam è intervenuta la presidente, Marianna Dimona: “E’ stato un percorso lungo e interessante allo stesso tempo. Io rappresento una qualità di ospitalità molto alta che definirei 2.0 perché abbiamo tradotto la nostra passione per l’ospitalità in un’impresa. Abbiamo sposato Matera Alberga non solo per mettere a disposizione dei nostri ospiti le opere d’arte, ma anche per far diventare i nostri luoghi aperti a tutti per un largo numero di ore al giorno. Le nostre strutture saranno aperte a tutti per 11 ore al giorno e prevediamo l’organizzazione di eventi e laboratori connessi alle opere d’arte”.

Un ruolo fondamentale lo ha dato il Comune di Matera attraverso la definizione di un accordo per l’uso degli spazi pubblici. “Abbiamo subito accolto favorevolmente questo progetto – ha detto l’assessore comunale al Turismo, Mariangela Liantonio - perché crediamo sia molto utile a valorizzare i luoghi e le persone che per tanto tempo li hanno abitati. La comunità, per la gente che ha abitato nei Sassi era un concetto concreto, vissuto quotidianamente. Matera Alberga riprende quei valori e attraverso l’arte contemporanea li attualizza facendoci vivere questi luoghi in modo creativo”.

Nel pomeriggio gli artisti hanno effettuato i sopralluoghi in tutte le strutture alberghiere coinvolte.

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Matera come città laboratorio dove poter coltivare la propria capacità creativa, è stato il messaggio lanciato ai tanti giovani e meno giovani presenti ieri sera presso l’aula magna del Liceo Artistico di Matera durante l’open talk del grande fotografo Mario Cresci, organizzato nell’ambito del progetto di Matera 2019 Open Design School. Una vera e propria lezione di storia dell’arte, fra le tappe principali del suo percorso di ricerca attraverso la fotografia, che in diversi momenti ha intrecciato Matera e la Basilicata.

“Mario Cresci - ha spiegato in apertura dell’incontro Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019 - sarà uno dei curatori delle cinque grandi istallazioni in cui sarà declinato l’altro progetto pilastro di Matera 2019, ovvero l’I-Dea, che mira a reinterpretare attraverso l’arte il ricco patrimonio archivistico della Basilicata nel corso dell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura, in stretta sinergia con Open Design School”.

Per la realizzazione della sua istallazione, che sarà inaugurata il 2 marzo presso la Cava Paradiso, Cresci ha compiuto un viaggio attraverso gli archivi lucani, tornando nella Basilicata che era stata la sua casa per circa 20 anni. Una terra conosciuta per la prima volta alla fine degli anni ‘60, quando vi giunse insieme al gruppo di studiosi che lavorava al piano regolatore di Tricarico, riscontrandovi profonde differenze rispetto alla cultura del Nord dalla quale lui proveniva. Con il suo bagaglio di studi di design compiuti a Venezia, Cresci si avvicina a questa terra respingendo l’approccio olografico della corrente Neorealista, che aveva ritratto il mondo contadino meridionale quale mondo di miseria. Decide quindi di compiere una lavoro fotografico diverso, incentrato sul contatto diretto con le persone del posto, che lo porta a ritrarre gli interni delle case, gli oggetti e le pratiche del mondo contadino, nei quali vede condensate le tracce dell’arte concettuale. Gli scatti fotografici, dietro cui si nascondono racconti, aneddoti e storie straordinarie delle gente comune, restituiscono inoltre a Cresci quanto di questa terra egli ha potuto leggere negli scritti dei grandi autori lucani come Levi, Scotellaro e Sinisgalli. In particolare con Leonardo Sinisgalli, che fu poeta, ingegnere, art director, pubblicitario, documentarista e fondatore di una delle riviste più avanguardistiche quali “Civiltà delle Macchine”, Cresci condivide l’approccio multidisciplinare, ammirando la sua capacità di trasferire la profonda passione per la propria terra in progettualità differenti e di non consumare le proprie radici nel localismo, servendosene invece come piattaforma da cui muoversi per conoscere il mondo e poi farvi ritorno.

Questo è l’auspicio di Mario Cresci per tutti quei giovani lucani talentuosi che, come i suoi allievi, studiano al Nord e desiderano ritornare nella propria terra per trovarvi delle occasioni di lavoro. “Matera Capitale Europea della Cultura 2019 – ha sottolineato Cresci -, con tutti i suoi presupposti intellettuali e storici quali, per esempio, Pasolini, il Circolo La Scaletta, il Polo Museale della Basilicata, rappresenta una straordinaria opportunità per creare delle cose che possano poi rimanere negli anni, a partire dall’esperimento virtuoso di Open Design School, facendo di Matera un centro di sviluppo creativo e generando economia attraverso l’arte e la cultura. Nel processo di trasformazione che la cultura lucana, meridionale e mediterranea ha subito nel corso degli anni grazie all’irrompere dell’innovazione, fondamentale deve essere l’apertura verso gli elementi di contaminazione e ibridazione, quel “pluriverso dei saperi” che stava alla base delle avanguardie storiche del Novecento e che caratterizza la modalità operativa degli artisti di oggi. Tale sperimentazione però, deve necessariamente essere legata alla comunicazione, al confronto e al dialogo con l’altro, con la comunità, affinchè si possa generare un continuo accrescimento della conoscenza”.

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Oggi pomeriggio a Matera, nel corso dell’incontro di presentazione alla stampa dell’Anteprima del Festival “La terra del pane”, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 coprodotto da Fondazione Sassi e Fondazione Matera Basilicata 2019, sono intervenuti anche il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, e la manager culturale Ariane Bieou.

“L'Anteprima del Festival “La terra del pane” rappresenta il frutto di un lavoro di co-creazione fatto insieme ai project leader della scena creativa lucana selezionati per realizzare metà dei progetti del dossier di Matera 2019 – ha sottolineato Ariane Bieou-. La ricchezza e la qualità delle iniziative di quello che noi definiamo un “crash test” del Festival vero e proprio, in programma il prossimo anno, ci fa già prefigurare quello che sarà il 2019. Un festival legato ad un tema centrale nel dossier di Matera 2019 e alla città di Matera quale il pane, con l’obiettivo di far dialogare la tradizione con i linguaggi multidisciplinari delle arti contemporanee, nonché artisti locali con quelli provenienti dall’estero”.

“Il focus sulla terra del pane sviluppato nell’ambito del Festival – ha aggiunto Adduce - consente di unire due elementi che attraversano il dossier di Matera 2019, vale e dire il rapporto fra globale e locale; cosa la nostra città, con tutto il suo bagaglio di tradizioni e saperi, può raccontare da qui al mondo, facendo incontrare persone, idee ed esperienze. Da oggi iniziamo a vedere i primi esiti di quanto condiviso nel corso di tanti mesi di lavoro, esiti che rappresentano una vera e propria anteprima generale del 2019”.

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Cos’è successo a Matera fra gli anni ’70 e la fine degli anni ’80? E oggi, a circa 50 anni di distanza dalle prime esperienze sperimentali in materia di sviluppo urbano e creativo si può ancora parlare di Matera come città laboratorio? E in questo contesto di passaggio e di paesaggio come si inserisce il progetto di Matera2019? Sono solo alcune delle domande a cui cercherà di rispondere il fotografo Mario Cresci in un incontro che si terrà nei locali dell’Open Design School, al Casino Padula, nel rione Agna, il 9 novembre alle ore 18.30 nell’ambito degli Open Talk aperti al pubblico.

Autorevole testimone e protagonista dello sviluppo culturale di Matera, Mario Cresci è stato fra i primi in Italia ad aver interpretato la comunicazione visiva, a partire dalla fotografia, come un’originale forma di espressione artistica.

La Fondazione Matera-Basilicata2019 lo ha voluto come curatore di una delle cinque mostre che saranno organizzate nell’ambito di I-dea. Nel corso dell’incontro parlerà anche dei primi contenuti di questo allestimento che sarà realizzato nell’ambito di Open design school.

Nato a Chiavari (Genova) nel 1942, Cresci, dalla fine degli anni Sessanta ha sviluppato un complesso corpo di lavoro che varia dal disegno, alla fotografia, all’installazione. Il suo lavoro si è sempre rivolto a una continua investigazione sulla natura del linguaggio visivo usando il mezzo fotografico come pretesto opposto al concetto di veridicità del reale.

Autore, tra i primi in Italia della sua generazione, di un’opera eclettica all’interno della ricerca fotografica in cui le analisi della percezione visiva e della forma del pensiero artistico e fenomenico acquisite al Corso Superiore di Industrial Design di Venezia, si confrontano, a partire dagli anni Settanta, con l’esperienza diretta del lavoro sul campo in ambito urbanistico e etno-antropologico delle regioni del Mezzogiorno.

Il suo lavoro è stato presentato e pubblicato a livello internazionale da istituzioni e musei come Galleria Il Diaframma di Milano, Galleria l’Attico tra Parigi e Milano, MoMa di New York, GAMeC di Bergamo, Biennale di Venezia, Triennale di Milano, Galleria d’arte Moderna e Contemporanea di Torino.

Cresci ha diretto l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo dal 1991 al 2000, è stato docente di Fotografia all’Accademia di Brera di Milano e attualmente insegna alla Fondazione Fotografia di Modena e all'ISIA all’Università di Urbino. Mario Cresci. Attualmente vive a Bergamo.

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Matera 2019 è protagonista a Firenze della prima conferenza delle Capitali Europee della Cultura, dedicata al tema “Unity in diversity”, in programma da 5 al 7 novembre nella città italiana che ottenne per prima questo titolo nel 1986. Ad aprire i lavori della prima giornata sono stati il Sindaco della città di Firenze, Dario Nardella, con un saluto speciale a Matera 2019, il Commissario Europeo per la Cultura, Istruzione Gioventù e Sport Tibor Navracsics e il Ministro per i Beni Culturali Alberto Bonisoli che ha ricordato ai presenti l’importante sfida che Matera 2019 costituisce per tutta l’Italia, proiettata su asse temporale che guarda fino al 2039.

Per celebrare l’unione fra Matera e Firenze, la Fondazione Matera Basilicata 2019, rappresentata dal Presidente Salvatore Adduce e dal Direttore Paolo Verri, ha donato l’istallazione che l’artista Emlio Isgrò ha realizzato nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio per l’occasione, costituita da un grande pannello in cui si alternano parole leggibili e parole cancellate. Parole semplici, della quotidianità – come ha spiegato lo stesso artista – scritte nella lingua franca dell’inglese, e utilizzate dai sindaci nel dialogo con i propri cittadini. Una vera e propria opera d’arte fatta dalle parole, per scongiurare il rischio di vederle logorare e poi sparire nella società dell’immagine.

“Tra Matera e Firenze c’è un forte legame, determinato dalla condivisione del titolo di Capitale Europea della Cultura -ha sottolineato a margine dell’incontro il Presidente Adduce -. La città toscana rappresenta la cultura per antonomasia, un vero e proprio scrigno della nostra bella Italia. Ringrazio il sindaco di Firenze Dario Nardella per aver colto la grande opportunità di Matera capitale europea della cultura 2019 mettendo al centro dell'incontro con le ECoC del passato e del futuro la nostra città e il programma culturale che stiamo mettendo in campo per il prossimo anno”.

Nel pomeriggio di oggi, il caso studio su Matera 2019 verrà presentato dal Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri, alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Matera, Gianpaolo D’Andrea. Un caso, quello di Matera, che si sta imponendo in Italia e in Europa per il modello innovativo, imperniato intorno al concetto ormai diffuso a livello internazionale di cittadino temporaneo, modello che nel 2019 troverà quotidiane applicazioni nella città capitale europea della cultura.

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L’Open Design School di Matera 2019 è stato protagonista, dal 25 al 27, ottobre della fiera internazionale “Designers’ Open” di Lipsia, evento che si propone come una vetrina per le tendenze nei settori della ricerca e dell'industria, interni e arredi, moda e accessori, nonché grafica e media.

Grazie alla collaborazione tra Fondazione Matera Basilicata 2019, Ente nazionale italiano del turismo - Enit e Agenzia regionale di promozione del territorio, la Basilicata e la città dei Sassi sono state raccontate attraverso uno dei progetti pilastro di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, l’Open Design School, un laboratorio di sperimentazione composto da professionisti lucani, italiani ed europei, nel quale vengono progettate e realizzate attraverso il metodo “open structure” le strutture funzionali agli appuntamenti del programma culturale di Matera 2019.

Obiettivo di questa presenza congiunta delle tre istituzioni ad una fiera non propriamente turistica, è stato quello di mettere in luce come la cultura, la creatività e l’innovazione possano essere elementi di nuova attrazione per il territorio lucano e la città di Matera, che con il grande appuntamento del 2019 si pone come hub per tutto il Sud Italia in relazione a questi temi.

Nel corso delle tre giornate della fiera, sono stati esposti i prototipi realizzati dall’Open Design School nel corso workshop dedicato alle strutture di Matera 2019, riscuotendo un grande interesse da parte del pubblico che ha interagito con essi, testandoli e utilizzandoli in differenti modalità.

La metodologia e le attività di Open Design School, inseriti all’interno del più ampio percorso di Matera 2019, sono stati illustrati a pubblico e stampa di settore nel corso di due diversi appuntamenti. Al primo, organizzato all’interno della fiera, hanno preso parte il coordinatore tecnico di ODS, Marco Laterza, Ottavia Ricci,, referente Enit Berlino e il Console onorario italiano di Lipsia Dietger Walter Niederwieser. Il secondo appuntamento, ospitato presso il centro culturale di arti digitali KunstKraftWerk, ha visto, oltre a quelli di Ottavia Ricci e Marco Laterza, gli interventi di Nicole Rundo, Project Manager e sviluppo programma internazionale del KunstKraftWerk, Marcella Di Feo, promozione e marketing presso APT Basilicata, Francesco Leone, capo ufficio economico e commerciale dell’Ambasciata d’Italia a Berlino.

Diverse sono state inoltre le proposte di collaborazione con Open Design School avanzate da realtà europee come VDID - Association of German industrial designers, AGD - Allianz deusscher designer, Green Product Award, premio dedicato alla creazione di oggetti con materiali ecosostenibili e di riciclo, e da parte delle riviste di settore.

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Un pubblico numeroso di cittadini di ogni età ha preso parte il 30 ottobre a Matera, presso la Sala delle Arcate di Palazzo Lanfranchi, al primo appuntamento del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “PURGATORIO – Chiamata Pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri”, una coproduzione di Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Ravenna Festival-Teatro Alighieri in collaborazione con Teatro delle Albe-Ravenna Teatro, con ideazione, direzione artistica e regia di Marco Martinelli e Ermanna Montanari.

Dopo i saluti di Paolo Verri, direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, e di Marta Ragozzino, direttrice del Polo Museale della Basilicata, sono stati proprio Martinelli e Montanari a illustrare ai cittadini presenti le caratteristiche di questo progetto, cominciato a Ravenna con la cantica dell’INFERNO nel 2017 – che ha coinvolto un migliaio di cittadini e per il quale hanno ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali - e che porterà in scena a Matera, dal 17 maggio al 02 giugno 2019, il “PURGATORIO”, la cantica di coloro che “sono contenti di stare nel fuoco”, delle voci che si disegnano nel canto, la cantica del “ricominciare”, nella quale ogni uomo, come Dante, perso in un momento oscuro della propria vita, trova la strada per potersi risollevare e riuscire a “rivedere le stelle”.

Come accedeva all’epoca di Dante, quando il teatro si faceva nelle piazze e fra le strade e i cittadini recitavano insieme agli attori professionisti o lavoravano in qualità di maestranze alla realizzazione di costumi e scenografie, così a Matera la comunità dei cittadini permanenti e temporanei sarà parte attiva dello spettacolo “PURGATORIO”, senza differenze di età, sesso, lingua, provenienza. L’esperienza teatrale non sarà una semplice “messa in scena” bensì una “messa in vita”, in cui ognuno poterà con sé il proprio vissuto umano e vivrà un’esperienza corale.

Marco Martinelli e Ermanna Montanari saranno le guide, come Virgilio e Beatrice di un grande corteo. e saranno gli spettatori a fare il viaggio nei regni ultraterreni: ognuno di loro sarà Dante. È l’umanità intera che fa quel viaggio, così come ci suggerisce Ezra Pound, definendo Dante ‘Everyman’.

Il percorso del corteo, composto dai cittadini-attori ma anche da tutti coloro che si troveranno coinvolti nella performance senza saperlo, partirà dalla Chiesa del Purgatorio, per toccare poi Piazza San Francesco, il Boschetto, il Castello Tramontano, e concludersi presso la ex scuola Alessandro Volta.

La partecipazione a PURGATORIO” è libera e aperta a tutti. La Chiamata Pubblica è infatti un grande "laboratorio" che vedrà i cittadini impegnati con mansioni e livelli diversi di partecipazione alla creazione: canto, danza e movimento, recitazione corale, collaborazione alla costruzione di scene e costumi, collaborazione all'organizzazione. E tutto questo sotto la direzione di Martinelli e Montanari, degli attori del Teatro delle Albe, di altri "maestri" come Edoardo Sanchi (scene), Paola Giorgi (costumi), Luigi Ceccarelli (musiche) e della squadra tecnica e organizzativa di Matera 2019 e del Teatro delle Albe.

Forte sarà la relazione con artisti e compagnie teatrali locali in particolare con IAC Centro Arti Integrate di Matera, con il Consorzio Teatri Uniti di Basilicata, con le scuole e le università e il mondo dell'associazioni.

I cittadini saranno suddivisi in Cori legati ai protagonisti dei diversi canti del “Purgatorio”: Coro dei cittadini (Canto I), Coro polifonico/Casella (Canto II), Coro delle donne vittime di morte violenta/Pia dei Tolomei (Canto V), Coro degli angeli e dei diavoli/Bonconte di Montefeltro, “la lacrimetta”(Canto V), Coro polifonico/ Il sogno del fuoco (Canto IX), Coro degli angeli/ La P sulla fronte/Entrata nel Purgatorio vero e proprio (Canto IX), Coro dei superbi, a viso basso/ Oderisi da Gubbio (Canto XI), Coro degli invidiosi-sparvieri, gli occhi legati dal fil di ferro/Sapìa/Guido del Duca (Canto XIII), Coro degli iracondi/Marco Lombardo (Canto XVI), Coro degli accidiosi che corrono/Abate veronese (Canto XVIII), Coro degli avari, avidi di ricchezze, stesi a terra/Papa Adriano V (Canto XIX)/ Ugo Capeto (Canto XX), Coro dei lussuriosi, coro dei baci/ Guido Guinizzelli (Canto XXVI), Coro di Matelda/ Le adolescenti/Paradiso Terrestre (Canto XXVIII).

Ognuno potrà decidere il coro al quale partecipare e la mansione da svolgere in base alle proprie disponibilità e inclinazioni.

Il calendario completo dei prossimi incontri della Chiamata Pubblica con Martinelli e Montanari sarà comunicato attraverso i canali ufficiali della Fondazione Matera Basilicata 2019 nelle prossime settimane.

Per poter partecipare a “PURGATORIO – Chiamata Pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri” è possibile inviare una mail a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. .

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Sono 126 su 129 (esclusi i comuni di Matera e Potenza) i comuni che hanno partecipato al bando “Capitale per un giorno” per un totale di 86 progetti considerato che 40 comuni hanno preferito costituirsi in 11 raggruppamenti temporanei. L’investimento complessivo richiesto ammonta a un milione e 800 mila euro e per questa ragione i progetti sono stati rimodulati in considerazione della disponibilità della Fondazione pari a un milione di euro.

L’elenco delle domande ammesse e il contributo concedibile relativo all’Avviso Pubblico “Matera 2019 – Capitale per un giorno” stato pubblicato sul sito della Fondazione Matera Basilicata 2019 www.matera-basilicata2019.it nella sezione “Amministrazione Trasparente – Provvedimenti - Avvisi pubblici”.

“Siamo molto soddisfatti – afferma Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e dell’Anci Basilicata - sia dell’ampia partecipazione dei comuni lucani che della qualità dei progetti molti dei quali si muovono in piena coerenza con i contenuti del dossier di candidatura. Abbiamo voluto questo bando per coinvolgere tutta la Basilicata intorno al programma Matera2019 e siamo molto orgogliosi di essere la prima capitale europea della cultura ad avviare questo processo che, sono sicuro, verrà emulato anche dalle prossime capitali”.

Si passa da progetti sulla cultura Arbreshe a quelli sul culto delle fiabe o alla valorizzazione delle bande musicali lucane.

Ciascun Comune dovrà predisporre il progetto esecutivo rispetto al contributo assegnato e che sarà alla base della convenzione che regolerà i rapporti tra la Fondazione e l’Ente.

La giuria che ha visionato e selezionato i progetti era composta da Franco Pesce, presidente, Danilo Lista, segretario, e come componenti Michele Brucoli, Elvira De Giacomo e Concetta Sarlo. Responsabile unico del procedimento il segretario generale, Giovanni Oliva.

“La commissione – afferma Oliva - ha lavorato alacremente per rispettare i termini previsti dal bando. Dalla pubblicazione ci saranno ancora 20 giorni a disposizione dei comuni per presentare i progetti esecutivi. I progetti si svilupperanno tendenzialmente tra aprile e settembre 2019, ma molti si estendono fino a dicembre. Da sottolineare il prezioso supporto dell’Anci nella organizzazione e nella promozione del bando che ha riscosso successo anche per la forma non di competizione ma di condivisione rispetto ad un evento di valore internazionale”.

Per approfondire il percorso che porterà al coordinamento degli eventi nei Comuni lucani con il programma delle iniziative già calendarizzate di Matera 2019, la Fondazione Matera Basilicata 2019 terrà un incontro con le Amministrazioni comunali lunedì 12 novembre, alle ore 9.30, presso il “Centro per la Creatività Cecilia Salvia” di Tito. All’incontro parteciperanno il Presidente, Salvatore Adduce, il Direttore Generale, Paolo Verri, ed il Segretario Generale, Giovanni Oliva.

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È stato presentato questa mattina, presso la Sala Conferenze della Casa Circondariale di Matera, il progetto Shame Lab, ideato e condotto da Antonella Iallorenzi, esperta in teatro sociale nella Casa Circondariale di Matera e inserito nel più ampio progetto teatrale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “La poetica della vergogna”, co-prodotto da #reteteatro41, network di quattro compagnie teatrali lucane, e Fondazione Matera Basilicata 2019 in partnership con Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce, Artopia (Fyrom), Qendra Multimedia (Kosovo). Una riflessione intensa, condivisa e raccontata attraverso gli scatti fotografici del Web Team di Matera 2019 che documenta gli incontri di Antonella Iallorenzi con i detenuti.

Alla presentazione sono intervenuti Giuseppe Palo, Funzionario di staff del Provveditore per la Puglia e la Basilicata, Michele Ferrandina, Direttore della Casa Circondariale di Matera, Walter Gentile, Responsabile dell’Area pedagogica, il Comandante Capo Ballisario Semeraro, Carmelo Cantone, Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria Puglia-Basilicata, Agostino Riitano, project manager supervisor della Fondazione Matera Basilicata 2019, Antonella Iallorenzi (Compagnia teatrale Petra), Vania Cauzillo (Compagnia teatrale L’Albero), Franco Ungaro (Associazione Mediterranea dell’Attore).

Il progetto – partito a metà settembre - si concluderà il 23 novembre con un esito finale aperto al pubblico, dopo un percorso con i detenuti sul tema della “vergogna” e sarà dunque un’ulteriore tappa della ricerca sulle declinazioni della “vergogna”, tema del dossier di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Matera 2019, è stato sottolineato, è un processo da cui nessuno può né deve sentirsi escluso. La cultura è infatti uno strumento che consente di avviare una crescita collettiva e tout court dell’individuo, in modo speciale all’interno degli istituti penitenziari, dove i detenuti hanno la possibilità, attraverso percorsi di formazione professionale e progetti teatrali come quello realizzato da #reteatro41, di lavorare sul proprio reinserimento, acquisire delle competenze, esprimere ciò che si ha di più profondo, migliorare la qualità della vita, propria e di chi lavora con loro, riacquisire dignità e autostima, scegliere una cultura differente rispetto a quella criminosa di provenienza, diventare persone diverse. Tali progetti inoltre consentono al sistema del carcere di parlare con il proprio territorio e di rendersi utile come luogo di elaborazione di cultura.

Su questa linea si colloca l’azione di collaborazione tra la Fondazione Matera Basilicata 2019 e l’Istituto penitenziario materano, a partire dai valori del dossier di candidatura, come il coraggio e l’accessibilità, e del concetto di “cittadinanza culturale” che vede nell’abitante permanente o temporaneo di Matera 2019, e quindi anche nel detenuto, non un semplice fruitore bensì un co-produttore dei contenuti culturali. La Casa Circondariale di Matera, a partire dal progetto Shame Lab di #reteteatro41, diventa quindi uno dei luoghi della produzione culturale di Matera 2019, anche attraverso altre due linee di intervento che saranno messe in campo nelle prossime settimane dalla Fondazione Matera Basilicata 2019: il riutilizzo dei vecchi alloggi della direzione carceraria come residenze d’artista e la possibilità per alcuni detenuti, in base all’articolo 21 dell’ordinamento penitenziario sul lavoro all’esterno, di unirsi al team di Matera 2019 e dare il proprio contributo al di fuori delle mura di detenzione e a beneficio della comunità.

Nell’ambito del progetto “La poetica della vergogna”, il carcere di Matera diventerà inoltre un luogo di fruizione della programmazione culturale di Matera 2019, con la possibilità per i cittadini permanenti e temporanei di entrare in contatto con tale realtà e poterla guardare in modo diverso. Il teatro della Casa Circondariale ospiterà infatti la fase di produzione e il debutto del progetto previsto a marzo 2019 con la creazione di una performance di teatro e danza, “Humana vergogna”, con la regia di Silvia Gribaudi ed un cast selezionato tra i partecipanti nazionali ed internazionali al Workshop diretto da Radosław Rychcik (Campi Salentina 3-7 novembre 2018) e alla residenza artistica di Skopje (26 novembre-15 dicembre 2018) diretta da Sharon Fridman, Silvia Gribaudi e Jeton Neziraj.

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“La notizia della nomina del nostro manager finanziario, Giuseppe Romaniello, a direttore generale dell’Università degli studi di Basilicata ci riempie di orgoglio – dichiara Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019 - . Fin dall’inizio della sua collaborazione abbiamo apprezzato le sue competenze manageriali che ci hanno consentito di raggiungere importanti traguardi dal punto di vista amministrativo come, ad esempio, la difficile gara per l’allestimento e la gestione della Cava del Sole. Siamo certi che anche nel nuovo incarico saprà portare le sue competenze raggiungendo altri ambiziosi traguardi. Fra l’altro l’Università degli studi della Basilicata, ha accompagnato fin dall’inizio questo splendido viaggio verso il 2019. A nome dell’intero cda della Fondazione e del direttore generale, Paolo Verri, desidero ringraziare Romaniello per il prezioso lavoro svolto fino ad oggi e per la importante collaborazione che riuscirà ancora ad offrirci. Una collaborazione che diventerà ancora più integrata al progetto di Matera 2019 anche in vista della prossima apertura del campus universitario. A breve – conclude Adduce - il cda assumerà le decisioni più opportune perché l’area amministrativa possa continuare la sua attività senza alcuna interruzione, ma con ulteriore e indispensabile vigore”.

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Martedì 30 ottobre alle ore 19:00 presso la Sala delle arcate di Palazzo Lanfranchi, la comunità materana e lucana è chiamata a partecipare al primo appuntamento di presentazione del progetto del programma di Matera 2019 “PURGATORIO Chiamata Pubblica per la "Divina Commedia" di Dante Alighieri”, una coproduzione di Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Ravenna Festival-Teatro Alighieri in collaborazione con Teatro delle Albe-Ravenna Teatro, con ideazione, direzione artistica e regia di Marco Martinelli e Ermanna Montanari.

Martinelli e Montanari hanno raccolto la sfida di trasformare in teatro “La Divina Commedia”, il capolavoro che ha dato origine alla lingua italiana, pensando l'opera in corto circuito tra la sacra rappresentazione medievale e il teatro di massa di Majakovskij: la città è un palcoscenico, tutti i cittadini sono chiamati a partecipare. L'opera vive di una sostanza corale e sono gli spettatori a fare il viaggio nei regni ultraterreni: ognuno di loro è Dante. È l'umanità intera che fa quel viaggio, così come ci suggerisce Ezra Pound, definendo Dante 'Everyman'. La prima parte del progetto, INFERNO, realizzata a Ravenna nel 2017, ha coinvolto oltre ai collaboratori e agli attori delle Albe, un migliaio di cittadini di Ravenna e molte persone giunte da varie città italiane e straniere.

PURGATORIO, la cantica di coloro che "sono contenti di stare nel fuoco", delle voci che si disegnano nel canto, è un luogo di viaggio, è il cammino che porterà i cittadini a vivere e rivivere spazi cardine della cultura di Matera. Con la Chiamata Pubblica viene rivolto l'invito a tutta la cittadinanza materana a partecipare alla costruzione dello spettacolo PURGATORIO che debutterà all'interno del programma di Matera 2019 dal 17 maggio al 2 giugno. È una città intera che può rispondere a questo invito di "farsi luogo", farsi comunità, nell'epoca dei non-luoghi e della frantumazione del senso comunitario. La Chiamata Pubblica di PURGATORIO sarà non solo cittadina, ma anche regionale e nazionale con alcuni dialoghi internazionali. Forte sarà la relazione con artisti e compagnie teatrali locali, in particolare con IAC Centro Arti Integrate di Matera, così come con le scuole e le università e il mondo dell'associazioni.

Tutti, senza limiti di numero, età, lingua o preparazione specifica, di residenza o nazionalità possono partecipare. La Chiamata è infatti un grande "laboratorio" che vedrà i cittadini volontari impegnati con mansioni e livelli diversi di partecipazione alla creazione: canto, danza e movimento, recitazione corale, collaborazione alla costruzione di scene e costumi, collaborazione all'organizzazione. E tutto questo sotto la direzione di Martinelli e Montanari, degli attori del Teatro delle Albe, di altri "maestri" come Edoardo Sanchi (scene), Paola Giorgi (costumi), Luigi Ceccarelli (musiche) e della squadra tecnica e organizzativa di Matera 2019 e del Teatro delle Albe. Ogni cittadino potrà scegliere la mansione che preferisce e partecipare con i tempi per lui possibili.

Nel corso del primo appuntamento dedicato al progetto, martedì 30 ottobre a Palazzo Lanfranchi, Marco Martinelli e Ermanna Montanari condivideranno l'idea e la struttura di PURGATORIO, le diverse possibilità di partecipazione, le modalità di iscrizione e il calendario dei prossimi appuntamenti.

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Democrazia è: il potere di decidere

Lunedì 29 ottobre ore 19.00, viale Pasubio 5, Milano
Richard Bellamy dialoga con Luciano Fasano

Primo appuntamento del ciclo People have the Power in collaborazione con Fondazione Matera Basilicata 2019 in occasione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019

 

La distanza tra cittadini e istituzioni oggi appare incolmabile. Occorre ripensare le nostre democrazie. Siamo di fronte a sfide che sembrano insuperabili per le sole istituzioni. Perché non affrontarle chiamando a raccolta le intelligenze, i desideri e le energie dei cittadini? Quali democrazie e quali patti di cittadinanza sono possibili oggi in Europa?

Lunedì 29 ottobre alle 19.00, in viale Pasubio 5 a Milano, Fondazione G. Feltrinelli e Fondazione Matera – Basilicata 2019 promuovono l’incontro Democrazia è: il potere di decidere. Richard Bellamy, direttore del Max Weber Programme presso l'European University Institute, dialoga con Luciano Fasano, Università degli Studi di Milano. Modera Jacopo Tondelli, Gli Stati Generali.

L’appuntamento si inserisce nel ciclo di incontri People have the Power, progettato e promosso dalle due Fondazioni. Un percorso in quattro tappe che intende approfondire i processi di partecipazione dal basso, così come indicato nel progetto “Future digs” del dossier di candidatura di Matera 2019, analizzando pratiche di cittadinanza attiva che a livello nazionale ed europeo sono state in grado di rinnovare comunità, rilanciare economie, riscoprire il valore del patto sociale, sulla base di identità e pratiche includenti.

“Il progetto Future Digs – afferma il direttore generale della Fondazione Matera-Basilicata2019, Paolo Verri - ha alla base il concetto di “scavo” archeologico da eseguirsi sul tema del futuro. L’idea è quella di scavare nel futuro della cultura in tutte le sue forme per offrire alcuni momenti di riflessione. Future Digs si sviluppa attraverso una programmazione di incontri e dibattiti che parte nel 2018 e si articola per tutto il 2019. Il programma di Matera capitale europea della cultura 2019, infatti, non è solo una sequenza di eventi e spettacoli, ma comprende anche numerosi incontri di approfondimento utili a prepararci alle importanti sfide che abbiamo davanti”.

 L’incontro verrà trasmesso in diretta sulle pagine Facebook della Fondazione G. Feltrinelli e della Fondazione Matera-Basilicata 2019.

 

Scopri i prossimi appuntamenti

1 febbraio 2019, Bruxelles
Democrazia è: il potere di trasformare la realtà
CON: Yves Sintomer – Centre Marc Bloch

27 febbraio, Matera
Democrazia è: il potere di realizzare
CON: Giovanni Moro – Fondazione per la Cittadinanza Attiva

20 giugno, Milano
Democrazia è: il potere di progettare il futuro

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"La cultura è ormai entrata a pieno titolo fra le azioni più strategiche finalizzate a rafforzare la crescita e lo sviluppo economico dei territori e del benessere dei cittadini". Lo ha detto il presidente della Fondazione Matera-Basilicata2019 e presidente Anci Basilicata, Salvatore Adduce, intervenendo alla tavola rotonda "Di cultura si mangia" organizzata nell'ambito della XXXV Assemblea Nazionale dell'Anci svoltasi dal 23 al 25 ottobre a Rimini.
"Con la cultura le città – ha aggiunto Adduce – provano a mettersi in gioco nella consapevolezza che rappresenta un driver fondamentale per cambiare in meglio il loro destino. Non è un caso, ad esempio, che la competizione per diventare Capitale europea della cultura nel 2019 ha visto la partecipazione di 21 città italiane, il più alto numero di città candidate nella storia delle capitali europee della cultura. Per questa ragione bene fece il ministro Franceschini ad avviare, anche sotto l'impulso di Matera e il manifesto "Italia 2019" la competizione di Capitale italiana della cultura che in ogni edizione registra un altissimo numero di candidate".
Alla tavola rotonda hanno partecipato anche Calogero Firetto, Sindaco di Agrigento, Francesco Italia, Sindaco di Siracusa, Luciano Lapenna, Consigliere comunale di Vasto e Presidente ANCI Abruzzo, Maurizio Mangialardi, Sindaco di Senigallia e Coordinatore della Conferenza dei Presidenti ANCI Regionali, Nicola Marini, Sindaco di Albano Laziale e Presidente ANCI Lazio, Jacopo Massaro, Sindaco di Belluno, Mattia Palazzi, Sindaco di Mantova e Delegato ANCI Cultura, Maria Rosa Pavanello, Sindaco di Mirano e Presidente ANCI Veneto, Pompilio Sciulli, Sindaco di Pescopennataro e Presidente ANCI Molise.
"Con la cultura si produce reddito. Tutti gli studi economici ci dicono che per ogni euro investito in cultura se ne attivano 1,8 in altri settori. In Italia il comparto rappresenta il 16,6% del valore aggiunto nazionale, col turismo come primo beneficiario di questo effetto volano. Basti guardare a Matera e a cosa è successo nel periodo che va dal 2010, quando la città si candidò a capitale europea della cultura, al 2017, con una crescita del turismo passato da 200 mila presenze l'anno a 470 mila presenze l'anno. Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo (da solo) dà lavoro a più di 1,5 milioni di persone, il 6,1% del totale degli occupati in Italia. A Matera, per il 2019, sull'industria culturale creativa locale abbiamo investito 6 milioni di euro a cui bisogna aggiungere il 20 per cento di risorse private, con effetti che stiamo misurando insieme all'Università degli studi della Basilicata perché tutto il lavoro che stiamo producendo possa durare nel tempo, anche oltre il 2019. Solo con la cultura le città – ha concluso Adduce - possono davvero diventare invincibili".

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Martedì 30 ottobre alle ore 19:00 presso la Sala delle arcate di Palazzo Lanfranchi, la comunità materana e lucana è chiamata a partecipare al primo appuntamento di presentazione del progetto del programma di Matera 2019 “PURGATORIO Chiamata Pubblica per la "Divina Commedia" di Dante Alighieri”, una coproduzione di Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Ravenna Festival-Teatro Alighieri in collaborazione con Teatro delle Albe-Ravenna Teatro, con ideazione, direzione artistica e regia di Marco Martinelli e Ermanna Montanari.

Martinelli e Montanari hanno raccolto la sfida di trasformare in teatro “La Divina Commedia”, il capolavoro che ha dato origine alla lingua italiana, pensando l'opera in corto circuito tra la sacra rappresentazione medievale e il teatro di massa di Majakovskij: la città è un palcoscenico, tutti i cittadini sono chiamati a partecipare. L'opera vive di una sostanza corale e sono gli spettatori a fare il viaggio nei regni ultraterreni: ognuno di loro è Dante. È l'umanità intera che fa quel viaggio, così come ci suggerisce Ezra Pound, definendo Dante 'Everyman'. La prima parte del progetto, INFERNO, realizzata a Ravenna nel 2017, ha coinvolto oltre ai collaboratori e agli attori delle Albe, un migliaio di cittadini di Ravenna e molte persone giunte da varie città italiane e straniere.

PURGATORIO, la cantica di coloro che "sono contenti di stare nel fuoco", delle voci che si disegnano nel canto, è un luogo di viaggio, è il cammino che porterà i cittadini a vivere e rivivere spazi cardine della cultura di Matera. Con la Chiamata Pubblica viene rivolto l'invito a tutta la cittadinanza materana a partecipare alla costruzione dello spettacolo PURGATORIO che debutterà all'interno del programma di Matera 2019 dal 17 maggio al 2 giugno. È una città intera che può rispondere a questo invito di "farsi luogo", farsi comunità, nell'epoca dei non-luoghi e della frantumazione del senso comunitario. La Chiamata Pubblica di PURGATORIO sarà non solo cittadina, ma anche regionale e nazionale con alcuni dialoghi internazionali. Forte sarà la relazione con artisti e compagnie teatrali locali, in particolare con IAC Centro Arti Integrate di Matera, così come con le scuole e le università e il mondo dell'associazioni.

Tutti, senza limiti di numero, età, lingua o preparazione specifica, di residenza o nazionalità possono partecipare. La Chiamata è infatti un grande "laboratorio" che vedrà i cittadini volontari impegnati con mansioni e livelli diversi di partecipazione alla creazione: canto, danza e movimento, recitazione corale, collaborazione alla costruzione di scene e costumi, collaborazione all'organizzazione. E tutto questo sotto la direzione di Martinelli e Montanari, degli attori del Teatro delle Albe, di altri "maestri" come Edoardo Sanchi (scene), Paola Giorgi (costumi), Luigi Ceccarelli (musiche) e della squadra tecnica e organizzativa di Matera 2019 e del Teatro delle Albe. Ogni cittadino potrà scegliere la mansione che preferisce e partecipare con i tempi per lui possibili.

Nel corso del primo appuntamento dedicato al progetto, martedì 30 ottobre a Palazzo Lanfranchi, Marco Martinelli e Ermanna Montanari condivideranno l'idea e la struttura di PURGATORIO, le diverse possibilità di partecipazione, le modalità di iscrizione e il calendario dei prossimi appuntamenti.

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Dopo gli appuntamenti di Bari, ArtLab 18 - la piattaforma per l'innovazione delle politiche culturali - arriva a Matera con alcuni appuntamenti, per fare della cultura lo strumento di valorizzazione, sviluppo, coesione sociale.

«Da dodici anni ArtLab accompagna e anticipa le trasformazioni dell’ecosistema culturale, in un dialogo critico e costruttivo tra attori istituzionali pubblici privati e del Terzo settore, artisti, professionisti culturali e creativi indipendenti, centri di ricerca e di conoscenza, in una dimensione internazionale. L’ambizione è sempre contribuire a individuare modalità e strumenti appropriati e efficaci, generativi di processi di innovazione profonda delle pratiche e politiche, perché la cultura possa dispiegare il suo potenziale in molteplici direzioni. In questa tappa il tema centrale sarà l’utilizzo del patrimonio pubblico a fini di innovazione culturale e sociale, oggetto di un Convegno nazionale sui Partenariati Speciali Pubblico-Privati, in collaborazione con ANCI. Ma ci occuperemo anche del ruolo delle imprese ed enti nella valorizzazione del patrimonio culturale tra mecenatismo e Art Bonus, dell’Agenda europea per la cultura, di internazionalizzazione e di strumenti finanziari per le imprese culturali e creative, delle Biblioteche di comunità, delle nuove frontiere del Turismo sostenibile». Le parole di Ugo Bacchella, Presidente della Fondazione Fitzcarraldo, svelano il senso del poliedrico programma dell'ultima tappa di ArtLab 18, la piattaforma indipendente italiana dedicata all’innovazione delle politiche, dei programmi e delle pratiche culturali promossa dalla Fondazione Fitzcarraldo: un'ultima grande tappa di quattro giorni, da mercoledì 24 a sabato 27 ottobre, che popolerà prima Bari e poi Matera con diciotto tra convegni, tavole rotonde e workshop dedicati a numerosi temi.

Dal 24 al 26 ottobre ArtLab si svolge a Bari, per poi spostarsi nella città dei Sassi il 26 e 27 ottobre. Alla vigilia di Matera Capitale Europea della cultura 2019, i temi dominanti che verranno trattati sono relativi all'Agenda Europea per la cultura, le esperienze, le opportunità e le prospettive del turismo sostenibile, la valutazione degli impatti e le politiche a favore delle imprese culturali e creative. Argomenti questi che consentono di leggere e interpretare il percorso verso il 2019. «Stiamo costruendo un programma per l’Anno da Capitale Europea della Cultura che si muove esattamente su questo paradigma: offrire ai cittadini gli strumenti per meglio interpretare la contemporaneità e per affrontare le sfide che abbiamo davanti con sempre maggiore competenza. - spiega Paolo Verri, direttore di Fondazione Matera 2019 - Lasceremo una comunità pronta ad accogliere il futuro con uno sguardo aperto sul mondo, sulla cultura, sui tanti linguaggi che ci circondano. ArtLab fa parte di questo ricco mosaico che stiamo componendo».
All'interno del programma, centrale sarà il dibattito internazionale sulla Nuova Agenda Europea per la Cultura - previsto il 26 ottobre - per comprendere come si articoleranno azioni e programmi e quali opportunità si possono individuare nel documento proposto dalla Commissione Europea.
Anche a Matera non verrà tralasciato il tema degli strumenti a disposizione delle Industrie Culturali e Creative: oltre al laboratorio partecipato organizzato dal consorzio Materahub per condividere idee, buone pratiche, strumenti e disegnare partenariati intersettoriali e internazionali nei settori della cultura e della creatività, da non perdere l'incontro di presentazione del recentissimo "European Manifesto on Supporting Innovation for Cultural and Creative Sectors", appello unanime lanciato a Francoforte da 15 partner europei per un sostegno su larga scala all'innovazione per il settore culturale e creativo. Ma a Matera non mancheranno i laboratori, come "Understanding Impact for Future Planning" organizzato in collaborazione con British Council utile e focalizzato sulla misurazione degli impatti dei progetti culturali. Infine, sabato 27 ottobre, sarà tempo di discutere di Turismo Sostenibile, per immaginare nuove dinamiche fra città e territori sempre più spopolati, dove la cultura possa divenire uno strumento per ripensare i flussi turistici.

Il programma completo di ArtLab 18 Bari-Matera è disponibile qui: http://artlab.fitzcarraldo.it/it/artlab-18/bari-matera/programma
La partecipazione agli incontri è gratuita ma su iscrizione al seguente link: http://artlab.fitzcarraldo.it/it/community

 

Il Programma di Matera

 

VENERDI’ 26 OTTOBRE

Museo Nazionale Palazzo Lanfranchi - Sala Levi, piano terra
[MATERA] Lo sviluppo delle ICC a livello europeo e internazionale. Co-progettare sinergie

Workshop + Laboratorio partecipato (livinglab) per condividere idee, buone pratiche, strumenti e disegnare partenariati intersettoriali e internazionali nei settori della cultura e della creatività.

Regione Basilicata e Sviluppo Basilicata (partner progetto Chimera)
Presentazione e report delle attività del progetto Chimera

Bernd Fesel, ECBN European Creative Business Network e
Giovanni Schiuma, Università degli Studi della Basilicata
Come le industrie culturali e creative possono innescare reti collaborative per innovarsi e internazionalizzarsi

10.45 - 12.45 Living Lab
Laboratorio di progettazione partecipata per la creazione di progetti innovativi a sostegno delle industrie culturali e creative, per definire strategie, ruoli e azioni utili ad agevolare le reti collaborative per le imprese, le organizzazioni no-profit e gli enti di ricerca nei settori della cultura e della creatività. In collaborazione con Consorzio Materahub.

9.30 – 17.30
Museo Nazionale Palazzo Lanfranchi - Sala delle Arcate, secondo piano
In inglese con servizio di traduzione simultanea
[MATERA] Understanding Impact for Future Planning
A cura di British Council e Fondazione Matera-Basilicata 2019. Workshop su iscrizione tramite sito web.

Il seminario fornirà gli strumenti per misurare in modo efficace l’impatto dei progetti e per favorire la futura applicazione delle metodologie analizzate. È rivolto a professionisti del settore culturale che desiderano approfondire le conoscenze di base sulle tecniche di raccolta dei dati.

 

9.30 - 16.30
Workshop in inglese su iscrizione fino ad esaurimento posti
Conduce
Cath Hume, CEO, Arts Marketing Association (AMA)

16.30 - 17.30 Sessione conclusiva: Case studies - Plenaria aperta al pubblico
Interventi
Franco Bianchini, Università di Hull
“La valutazione di Hull Città Inglese della Cultura 2017”
Giovanni Padula, CityO Srl
“La valutazione dell’impatto di Matera 2019 sul territorio lucano”

 

17.30 - 18.00
Museo Nazionale Palazzo Lanfranchi - Sala Levi, piano terra
[MATERA] European Manifesto on Supporting Innovation for Cultural and Creative Sectors

L’11 ottobre 2018, in occasione della conferenza stampa al termine dell’Innovation Summit di THE ARTS+, il festival sul futuro delle industrie culturali e creative all’interno della Fiera del Libro di Francoforte, 15 partner europei hanno presentato il "Manifesto” lanciando un appello unanime per un sostegno su larga scala all'innovazione per il settore culturale e creativo.

Interventi
Ugo Bacchella, Fondazione Fitzcarraldo
Bernd Fesel, ECBN European Creative Business Network

18.00 – 20.00
Museo Nazionale Palazzo Lanfranchi - Sala Levi, piano terra
Con servizio di interpretariato LIS
[MATERA] Una Nuova Agenda Europea per la Cultura
La Comunicazione della Commissione europea, uscita a maggio, che delinea le linee programmatiche per gli anni a venire, sta completando il processo di consultazione con il Parlamento e con il Consiglio Europeo. Quali sono le priorità e come si articoleranno in azioni e programmi? Quali approcci e quali modelli di governance tra attori istituzionali europei e nazionali anche alla luce dell’esperienza dell’Anno europeo del Patrimonio? Quali opportunità e quali criticità si possono individuare nell’Agenda?

Conduce
Paolo Verri, Direttore Fondazione Matera-Basilicata 2019
Interventi
Maria Angeles Albert de Leon, Direttore Real Academia de Espana, Roma (invitata)
Franco Bianchini, Direttore, Culture, Place and Policy Institute, Università di Hull
Silvia Costa, Parlamentare Europea, Rappresentante del Parlamento Europeo nel Comitato di Coordinamento Europeo all’Anno del patrimonio (in video)
Christian Ehler, Co-Presidente Intergruppo sulle industrie culturali e creative, Parlamento Europeo (in video)
Bernd Fesel, Managing Director, ECBN European Creative Business Network
Erminia Sciacchitano, Directorate-General for Education, Youth, Sport and Culture (DG EAC), Commissione Europea

SABATO 27 OTTOBRE
10.30 – 17.00
Museo Nazionale Palazzo Lanfranchi - Sala delle Arcate, secondo piano
[MATERA] Laboratorio dei changemakers e linkers di Matera 2019
a cura di Fondazione Matera-Basilicata 2019.
Riservato ai Matera changemakers e linkers

11.00 - 13.00
Museo Nazionale Palazzo Lanfranchi - Sala Levi, piano terra
[MATERA] Turismo Sostenibile: esperienze, opportunità e prospettive

Inclusione sociale, protezione delle risorse ambientali e rispetto delle comunità sono gli assi di lavoro individuati nel 2017 dall’Organizzazione Mondiale del Turismo, mentre il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo 2017 – 2022 identifica quattro linee strategiche: valorizzazione del patrimonio, sviluppo di competitività e lavoro, collaborazione tra le istituzioni e i soggetti che si occupano di turismo, e sviluppo di un’offerta che risponda ai reali bisogni del visitatore. In questa prospettiva attori istituzionali, privati e studiosi dialogano sul futuro del turismo sostenibile , tra analisi ed esperienze.

Modera
Rossella Tarantino, Manager sviluppo e networking, Fondazione Matera-Basilicata 2019

Interventi
Rocco Messina, Console Regionale Touring Club Italiano per la Basilicata
Valeria Minghetti, Chief Senior Researcher, CISET - Centro Internazionale di Studi sull'Economia Turistica
Emanuele Montibeller, Direzione artistica, Arte Sella
Melissa Moralli, IT.A.CÀ Festival del Turismo Responsabile
Nicola Morea, Sindaco di Irsina
Francesco Palumbo, Direttore Generale Turismo, MiBAC
Marta Ragozzino, Direttrice Polo Museale della Basilicata
Becky Riches, responsabile del progetto di turismo sostenibile Lucania Living
Maria Elena Rossi, Direttore Marketing e Promozione, ENIT- Agenzia Nazionale del Turismo

 

Dichiarazioni

Incremento dell’economia della cultura e fruizione dei beni culturali. Il futuro della Puglia passa da qui. Perché questo avvenga, però, bisogna cominciare a guardare al patrimonio non più solo in un’ottica di tutela ma anche di valorizzazione. Rendendolo più contemporaneo e connettendolo con il teatro, la musica, le arti visive, il cinema, l'artigianato, il design. Su questo si sta giocando la sfida della Regione che sul piano degli investimenti ha scelto di legare il recupero dei contenitori culturali alla gestione e alla produzione di nuovi contenuti: non un euro per il restauro senza un progetto di fruizione.
L’intera strategia regionale, dalle Community library ai Laboratori di fruizione e restauro, agli Empori della creatività, vede imprese, operatori, talenti, misurarsi sul tema della gestione. Perché siamo convinti che il futuro, anche quello economico, della Puglia passa soprattutto dalla capacità di mettere a valore il nostro patrimonio attraverso l'intelligenza di chi l’ha ereditato, lo vive, lo gestisce, lo agisce, lo cura, lo promuove. Perché queste cose o stanno insieme, o coesistono oppure semplicemente non esistono.

Loredana Capone, Assessore Industria Turistica e Culturale, Regione Puglia

 

Vivo ArtLab come l’indispensabile sospensione del tempo dell’azione, per dedicarmi al tempo del pensiero. Chi si occupa di amministrazione pubblica o di impresa, sa bene di cosa parlo. Viviamo nel gorgo di impegni quotidiani assillanti, che ci riducono a macchine da amministrazione: stritolati dalle consegne, dalle scadenze, dagli obiettivi politici o aziendali. Il consenso alle nostre politiche si produce nell’azione, nel confronto con i nostri concittadini, nella costante risoluzione di problemi. Eppure sono convinto che non esista “un tempo buono che verrà”, senza la necessaria sospensione del tempo agito. Per questo do a tutti voi il benvenuto a Bari, per questa preziosa edizione di ArtLab 2018. Se siete qui, avete a cuore i temi della valorizzazione dei nostri beni culturali tramite le partnership pubblico-private, dell’accesso al credito, dell’agenda culturale europea e siete disposti a sospendere i quotidiani assilli, per donarvi ore di crescita e confronto. Siete saggi, siete ancora vivi.
Buon ArtLab a tutti e tutte.

Silvio Maselli, Assessore alle Culture, Turismo, Partecipazione e Attuazione del Programma, Comune di Bari

 

L’Università di Bari da diversi anni è impegnata a contribuire con le altre istituzioni pubbliche e private allo sviluppo di lungimiranti politiche culturali e sociali. Dal canto suo l’Ateneo ha attivato il “Sistema museale di Ateneo”, in adesione al progetto “ Domenica al Museo” del Ministero per i Beni Culturali, proprio allo scopo di tutelare, valorizzare e consentire la fruizione dell’ingente patrimonio storico-scientifico e culturale della nostra istituzione accademica che testimonia i progressi del sapere, della conoscenza, della storia e delle ricerche condotte al suo interno. Ed è per questo che l’Università di Bari per favorire il dialogo tra esperti del mondo delle imprese culturali e creative e i rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private ha deciso con convinzione di ospitare uno degli eventi di ArtLab.

Antonio Felice Uricchio, Rettore, Università di Bari Aldo Moro

 

 

Meno mattoni, più neuroni. E’ questo il concetto che accompagna da sempre Matera2019, sin dalle origini della candidatura. Stiamo costruendo un programma per l’Anno da Capitale Europea della Cultura che si muove esattamente su questo paradigma: offrire ai cittadini gli strumenti per meglio interpretare la contemporaneità e per affrontare le sfide che abbiamo davanti con sempre maggiore competenza. E’ questa la vera eredità che lascerà il progetto di Matera2019. Quando il 2019 sarà finito, centinaia di giovani lucani, accompagnati dalla nostra Fondazione, potranno portare in Europa le loro coproduzioni accrescendo saperi e relazioni. Lasceremo una comunità pronta ad accogliere il futuro con uno sguardo aperto sul mondo, sulla cultura, sui tanti linguaggi che ci circondano. ArtLab fa parte di questo ricco mosaico che stiamo componendo. Matera2019 può rappresentare un esempio per l’Italia e per l’Europa.

Paolo Verri, Direttore Fondazione Matera-Basilicata 2019

 

 

Sono grato agli organizzatori di ArtLab per aver promosso questo momento di riflessione su uno degli strumenti più interessanti attualmente a disposizione delle città per l’avvio di progetti di valorizzazione culturale che incentivino le forme di partenariato pubblico-privato, anche in relazione allo sviluppo dell’impresa culturale e creativa.
La Fondazione IFEL, nel suo rapporto 2018, registra che il 67% dei Comuni italiani ha attivato almeno una iniziativa di PPP nel periodo 2002 /2017, il che dimostra come la partnership pubblico-privata rappresenti già, di fatto, una leva determinante per lo sviluppo delle città, che necessitano della più ampia partecipazione di tutti gli attori in campo per affrontare e vincere la sfida della sostenibilità. Da tempo i Comuni hanno mutato il proprio ruolo, passando da essere enti esclusivamente “regolatori” ad enti “abilitatori” di risorse, opportunità e competenze. Per questo il nostro compito, oggi più che mai, è quello di favorire l’affermazione di un nuovo protagonismo sociale da parte delle imprese, delle associazioni e dei cittadini che possa garantire da un lato il buon funzionamento della città e, dall’altro, la produzione di reddito e lavoro, ferma restando quella funzione di regia che non può che restare in capo all’ente pubblico nelle forme di partenariato da attivarsi. In questa prospettiva il terzo comma dell’art. 151 del decreto legislativo 50 del 2016 rappresenta una traccia straordinaria che potremmo estendere anche agli enti locali e approfondire attraverso momenti di studio qualificati come quello proposto da ArtLab. Il mio auspicio è che il ministro Bonisoli, fin qui interlocutore sensibile e interessato, confermi di essere al fianco dei Comuni italiani per la piena attuazione di uno strumento dalle grandi potenzialità.

Antonio Decaro, Presidente ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani

 

 

Essere Europa è anche un modo nuovo di ripensare il proprio fare impresa. Le sfide che le imprese oggi hanno di fronte sono aggravate da una mancanza di conoscenze e informazioni chiare nel settore, che limita ulteriormente la capacità dei sostenitori finanziari di riconoscerne le potenzialità. Occorre superare difficoltà di ordine legislativo, come i diritti di proprietà intellettuale, regimi fiscali non uniformi e questioni legate alla mobilità professionale e ad un sistema bancario poco familiare con il modello di business del settore. Nei giorni del 24 e 25 ottobre, grazie alle sinergie messe in campo dal Distretto Produttivo Puglia Creativa ed ArtLab, Bari ospiterà oltre 74 imprese culturali e creative provenienti da Spagna, Portogallo, Francia, Slovenia ed Italia. Un’occasione di confronto, dialogo e riflessioni. Le imprese, attraverso incontri b2b, organizzati grazie al progetto Ch.IMERA, non solo avranno la possibilità di sviluppare partnership e nuove opportunità di business ma anche di discutere, insieme ad importanti esperti europei, temi cruciali per la propria crescita: primo tra tutti le competenze, l'innovazione e l'internazionalizzazione.

Vincenzo Bellini, Presidente Distretto Produttivo Puglia Creativa

 

 

Il futuro delle industrie culturali e creative non può più prescindere dalla definizione di strategie per internazionalizzarsi, per diversificare prodotti e servizi e contaminare altri settori tradizionali. Anche la costruzione di reti tra imprese culturali e creative è fondamentale, per condividere competenze e percorsi di innovazione. ArtLab, dal 2006, rappresenta un contenitore straordinario in cui è possibile creare contaminazioni che vanno in questa direzione e siamo orgogliosi di poter portare il nostro contributo, come parte attiva del dibattito e organizzando a Matera, il 26 ottobre, un laboratorio partecipato in cui siamo certi emergeranno nuovi spunti sullo sviluppo del settore”.

Raffaele Vitulli, co-founder di Materahub

 

L'edizione 2018 di ArtLab. Territori, Cultura, Innovazione, si snoda su due eventi principali a Milano e Bari–Matera e cinque eventi satellite a Palermo (a Nuove Pratiche Fest), Genova (Suq Genova), Treia (Festival della Soft Economy), Mantova (FATTICULT) e Francoforte (The Arts+), progettati con partner locali e che si svolgono all’interno di manifestazioni culturali radicate nei territori. In occasione dell'Anno Europeo del Patrimonio Culturale, fil rouge di tutte le tappe 2018 è il contributo delle imprese culturali e creative alla valorizzazione dei patrimoni materiali, immateriali e digitali.

Cos'è ArtLab?
ArtLab è la piattaforma indipendente italiana dedicata all’innovazione delle politiche, dei programmi e delle pratiche culturali, mediante il dialogo strutturato tra gli stakeholder dell’ecosistema creativo e culturale e la contaminazione con altri settori, in una prospettiva internazionale. Si basa su una partnership di oltre 40 reti e istituti culturali, autorità e agenzie regionali e comunali, imprese, fondazioni bancarie, organizzazioni di categoria culturali e creative, università.

Nel 2017, 1600 operatori hanno partecipato alle oltre 50 sessioni di ArtLab in 5 città (Taranto-Matera, Milano, Treia, Mantova). Durante l’evento di Mantova di settembre (“2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale: visioni al futuro”), centinaia di professionisti, ispirati da più di 40 contributi preparatori, hanno redatto un insieme di raccomandazioni per un’azione innovativa per promuovere il patrimonio culturale materiale, immateriale e digitale per il 2018 e gli anni a venire.

Chi è Fondazione Fitzcarraldo?
Fitzcarraldo è una fondazione operativa e indipendente che da oltre 15 anni lavora al servizio di chi crea, pratica, partecipa, produce, promuove e sostiene la cultura. Un gruppo di qualificati professionisti che lavorano con passione in una fitta rete di collaborazioni in tutto il mondo e che svolgono attività di progettazione, ricerca, consulenza, formazione e documentazione sul management, l'economia e le politiche della cultura, delle arti e dei media.

 

Contatti
Francesca Vittori
Responsabile comunicazione Fondazione Fitzcarraldo
This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. 011.5683365 - 338 9698748

ArtLab. Territori, Cultura, Innovazione
Sito Web: artlab.fitzcarraldo.it
Pagina Facebook: www.facebook.com/artlab.fitzcarraldo/
Hashtag: #artlab18

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È stato sottoscritto questa mattina, presso il Salone della Camera di Commercio di Matera, il protocollo d’intesa tra la Banca di Credito Cooperativo della Basilicata e la Fondazione Matera Basilicata 2019 finalizzato ad attivare forme di collaborazione con gli operatori culturali del territorio, con particolare riferimento ai progetti coprodotti dai project leader della scena creativa lucana presenti nel programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Ad illustrare questa importante azione, volta allo sviluppo, alla promozione e al sostegno ad attività legate a tutta la regione, sono stati il presidente della BCC Basilicata, Teresa Fiordelisi, il direttore generale della BCC Basilicata, Giorgio Costantino, il direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri, il manager amministrativo e finanziario, Giuseppe Romaniello, la manager culturale Ariane Bieou.

Tra le forme di collaborazione previste ci sono: un fondo fino a 200.000,00 euro messo a disposizione dalla BCC Basilicata per l'anno 2018 e 2019 a valere sul fondo etico destinato al sostegno per eventi culturali, sociali e di beneficenza, per la promozione, il sostegno e la valorizzazione di progetti redatti e realizzati dai Project Leader che ne facciano richiesta; strumenti finanziari quali anticipazioni e/o polizze fideiussorie nella misura massima del 50% a valere sul contributo che la Fondazione riconosce ai progetti dei PL come aperture di credito, finanziamenti ad hoc e fideiussioni finalizzati all'avvio dei PL a condizioni ridotte rispetto a quanto abitualmente praticato dalla BCC.

“È una delle iniziative più significative che ci accingiamo a sostenere – ha sottolineato la presidente di BCC Teresa Fiordelisi - con strumenti finanziari e con il fondo etico che Bcc Basilicata accantona ogni anno. Ci auguriamo, come banca del territorio, che anche con il nostro aiuto i project leader possano contribuire al successo del grande appuntamento di Matera 2019”.

“Questo protocollo – ha spiegato Giuseppe Romaniello - è il frutto del lavoro di circa un anno svolto tra i tecnici di Bcc e Fondazione e che ci conferma che il lavoro svolto in questi anni con i project leader è un lavoro di qualità. Le opportunità messe a disposizione da Bcc consentono ai PL di avere uno strumento finanziario immediato e al contempo dimostrano la volontà dei nostri partner di credere e quindi investire nell’avventura di Matera 2019” .

“Ringraziamo la Bcc – ha commentato Ariane Bieou - soprattutto per aver voluto sostenere quei progetti di Matera 2019 che nascono sul territorio regionale, consentendo ai project leader di avere ora una maggiore tranquillità necessaria per potersi concentrare sulla parte operativa e artistica dei loro percorsi. Non si tratta solo di uno strumento finanziario, bensì di una misura che permette di lavorare sulla sostenibilità dei progetti e di guardare al futuro, alla legacy che Matera 2019 produrrà. Una vera a propria best practice a livello nazionale”.

“Ben 50% del programma di Matera 2019 è realizzato grazie alla messa a valore di competenze e risorse locali con l’obiettivo principale di stimolare i creativi locali a diventare impresa – ha concluso Paolo Verri -. I recenti rapporti nazionali ci dicono che esiste ancora un grande divario tra il Nord e Sud del Paese circa la spesa in cultura, connesso anche al fatto che a sud di Roma non esistono grandi Fondazione bancarie a supporto delle attività culturali. La scelta della Bcc Basilicata di sostenere il percorso dei project leader lucani testimonia la grande attività di inclusione sociale che l’Istituto bancario ha come mission, attraverso la ridistribuzione della ricchezza sul territorio”.

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Domani, 23 ottobre 2018, alle ore 10:30 presso il Salone della Camera di Commercio di Matera, la Banca di Credito Cooperativo della Basilicata presenterà il protocollo d’intesa proposto alla Fondazione Matera Basilicata 2019 finalizzato ad attivare forme di collaborazione con gli operatori culturali del territorio, con particolare riferimento ai progetti coprodotti dai project leader della scena creativa lucana presenti nel programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Per illustrare questo importante azione, volta allo sviluppo, la promozione e il sostegno ad attività legate a tutta la regione, saranno presenti il Presidente della BCC Basilicata, Teresa Fiordelisi, il Direttore generale della BCC Basilicata, Giorgio Costantino e il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri.

I giornalisti sono invitati

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Firmata oggi a Matera nella sala delle Arcate di Palazzo Lanfranchi un'intesa di collaborazione

20 Ottobre 2018. La rete delle capitali europee della cultura può diventare in vista dell’Expo di Dubai nel 2020 una formidabile leva per il rafforzamento del dialogo e della cooperazione tra l’Europa e la vasta area dei Paesi che, dal Mediterraneo all’Asia e al Nord Africa, convergeranno sulla prima Esposizione Universale mai tenuta in un Paese arabo.

L’Italia, che parteciperà a Expo 2020 Dubai portando all’attenzione del mondo le eccellenze, i talenti e le competenze della propria creatività, si propone di facilitare e incoraggiare iniziative e progetti comuni, per coinvolgere le capitali europee della cultura in una grande operazione di diplomazia culturale, in linea con gli obiettivi dell’Agenda Europea della Cultura e che trovi momenti di rappresentazione e comunicazione nell’evento del 2020. Un evento mondiale che, esattamente oggi, tra due anni, si svolgerà nel luogo dove idealmente si uniscono 3 continenti, due mari di importanza strategica e oltre 3 miliardi di persone.

Il Commissariato italiano per Expo 2020 Dubai e la Fondazione Matera Basilicata 2019 hanno firmato a Matera un accordo di collaborazione per lavorare insieme verso questo entusiasmante traguardo, un percorso durante il quale le migliori produzioni originali italiane possano intraprendere un cammino che da Matera 2019 arrivi fino a Dubai 2020, al di fuori perciò dei confini nazionali e territoriali, verso il mondo dei Paesi emergenti e delle nuove grandi potenze, verso le loro culture e i loro saperi.

Con questa importante intesa di collaborazione il Commissariato per Expo Dubai 2020, la Fondazione Matera Basilicata 2019 insieme con il network delle Capitali europee della cultura per portare a Expo2020 le iniziative e i progetti che contribuiscono alla creazione di nuove policy innovative, nazionali e internazionali, favoriscono la maggiore circolazione delle produzioni nazionali originali, promuovono i talenti emergenti, incoraggiano la creazione di nuove competenze, la mobilità degli operatori, il turismo sostenibile, l’innovazione digitale e la visitors experience.

Iniziative e progetti che esprimano il valore insostituibile della cultura e delle industrie creative nei processi di sviluppo e innovazione delle Città.

“Siamo orgogliosi dell’intesa siglata oggi con la Fondazione Matera Basilicata 2019”, ha commentato Paolo Glisenti, Commissario Generale di Sezione dell’Italia per Expo 2020 Dubai. “Matera costituisce il punto di riferimento di tutte le Capitali Europee della Cultura verso Expo 2020 Dubai per sviluppare un network di attività culturali e artistiche che possano rappresentare il meglio della cultura europea. L’accordo firmato oggi è un tassello importante per creare rapporti con altri Paesi in un’ottica di networking e collaborazione in vista di un evento globale di tale rilevanza”.

“Siamo molto onorati di poter portare l’esperienza di Matera 2019 nel Padiglione Italia ad Expo Dubai 2020 – ha sottolineato il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri - L’Italia è un luogo di cultura ma anche una regione d’Europa, ed è per questo che Matera 2019 si pone come piattaforma per tutte le Capitali Europee della Cultura che vogliono connettersi a noi per portare le proprie esperienze all’Expo. Nel dibattito mondiale fra partecipazione e paura, Matera 2019 con il suo dossier “Open Future” si proietta verso la collaborazione e il dialogo, aprendo un confronto anche con i Paesi dell’area a cavallo tra Asia e Africa che ospiterà l’esposizione”.

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All’annuale raduno dei rappresentanti delle Capitali Europee della Cultura passate e future hanno partecipato ben 22 Paesi.

La ECoC Family si confronta su democrazia e partecipazione 

Il contributo delle ECoC per una maggiore consapevolezza e partecipazione attiva dei cittadini alla politica, alle istituzioni e alla vita dell’Europa, è stato l’argomento cardine dell’incontro di questa mattina a Palazzo Lanfranchi dei rappresentanti di ben 22 Capitali Europee della Cultura passate e future.
Nella seconda giornata a Matera dell’ ECoC (European Capitals of Culture) Family Meeting, l’annuale raduno di quanti hanno lavorato o stanno lavorando per il progetto ECoC, gli ospiti internazionali si sono confrontati sul tema della partecipazione democratica.
Un vivace dibattito fra i rappresentanti delle Capitali Europee della Cultura passate di Liverpool e Stavanger 2008, Essen e Pécs 2010, Turku 2011, Maribor e Guimarães 2012, Marseille e Kosice 2013, Mons e Plzen 2015, Wroclaw e San Sebastían 2016, Aarhus e Pafos 2017, Valletta e Leeuwarden 2018, delle future Ecoc Galway e Rijeka 2020, Novi Sad e Eleusis 2021, Kaunas 2022 e delle due Capitali del 2019 Matera e Plovdiv ha seguito i due incontri con Spartaco Puttini project manager dell’Osservatorio sulla democrazia della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Alessandra de Antonellis dell’associazione “Parole O-stili”.

Dagli insegnamenti della Storia più recente, al Manifesto della comunicazione non ostile apprezzato da tutti i rappresentanti ECoC, il dibattito si è incentrato sul necessario coinvolgimento dei cittadini, caposaldo di tutti i programmi delle ECoC, quale primo passo verso una maggiore e più diffusa conoscenza e, dunque, consapevolezza di essere europei. L’integrazione europea avviene attraverso il dialogo e le ECoC che hanno già costruito fra loro una “rete informale” permettono di condividere nuove esperienze e sentirsi parte del grande cambiamento della storia del nostro continente. Un’esperienza che non può esaurirsi nell’arco dell’anno da Capitale europea.

“Da Matera parte un documento in cui si chiede all’Unione europea di mettere a frutto le competenze maturate con le ECoC – spiega Paolo Verri, direttore della Fondazione Matera – Basilicata 2019 - stilato e sottoscritto da tutti i rappresentanti delle 22 ECoC presenti a questo che è uno dei meeting più partecipati. Con questo documento chiederemo all’Unione europea all’UE di proseguire attraverso le stesse città ECoC e attraverso gli stessi esperti la strada di condivisione e confronto intrapresa. L'Europa deve essere costruita “dal basso” e attraverso le Città che hanno fatto questa esperienza. Le città ECoC non sono soltanto i manager o gli organizzatori, ma sono soprattutto tutti coloro che hanno potuto lavorare a questi progetti. In tutta Europa saremo circa 250mila, la popolazione di una vera città della Cultura”.

Alle due giornate presente anche il Segretario Generale de Eu-Japan Fest, organizzazione che raggruppa le principali imprese private giapponesi e che da oltre 25 anni collabora con le capitali europee della cultura. La Fondazione Matera 2019 parteciperà a febbraio all’assemblea del Comitato Esecutivo del Eu-Japan Fest che sarà ospitata dall’Ambasciata italiana a Tokyo. Anche per questo motivo l’Ambasciatore italiano in Giappone, Giorgio Starace è in questi giorni in visita a Matera. Ha incontrato questa mattina il Sindaco De Ruggieri e, alla Camera di Commercio, gli imprenditori lucani.

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Nella città dei Sassi l’annuale raduno dei rappresentanti delle Capitali Europee della Cultura passate e future.

Il programma di Matera 2019 conquista la ECoC Family

Mikael Mohamed referente di Marsiglia 2013: Matera con il programma realizzato per il 2019 ha vinto una grande sfida, valorizzare il grande patrimonio storico artistico della città con progetti che prevedono artisti internazionali e produzioni importanti sia per budget che per l’alta qualità.

Un programma di respiro europeo e di alta qualità per idee, realizzazione e presenza di artisti internazionali. Quanto si realizzerà a Matera nel 2019, conquista i rappresentanti delle Capitali Europee della Cultura passate, presenti e future. Nella città dei Sassi fino a sabato 20 per l’annuale raduno che prende il nome di ECoC (European Capitals of Culture) Family Meeting, gli ospiti internazionali hanno potuto conoscere i progetti culturali del 2019 dalla voce di ideatori e protagonisti. Accolti nell’ex convento di Santa Lucia, sede della Fondazione Matera – Basilicata 219, dal presidente Salvatore Adduce e dal direttore Paolo Verri, rappresentanti delle Capitali Europee della Cultura passate di Liverpool e Stavanger 2008, Essen e Pécs 2010, Turku 2011, Maribor e Guimarães 2012, Marseille e Kosice 2013, Mons e Plzen 2015, Wroclaw e San Sebastían 2016, Aarhus e Pafos 2017, Valletta e Leeuwarden 2018, delle future Ecoc Galway e Rijeka 2020, Novi Sad e Eleusis 2021, Kaunas 2022 e della Capitale “gemella” di Matera nel 2019 Plovdiv hanno ascoltato il racconto del lavoro di creazione dei programma e di coinvolgimento degli abitanti fatto a Matera dalla manager culturale Ariane Bieou. A questo incontro istituzionale è seguita la visita ai luoghi in cui prenderanno vita i progetti. Accompagnati da Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni, e da Joseph Grima, direttore scientifico dell’Open Design School, gli ospiti europei hanno raggiunto il belvedere di Murgia Timone. La vista degli antichi rioni Sassi e del Parco delle chiese rupestri è stato il set dove Pietro Laureano, architetto e urbanista e esperto Unesco, ha illustrato “Ars Excavandi”. Prima (sarà inaugurata a Matera il 19 gennaio 2019) delle quattro grandi mostre che racconteranno Matera e la Basilicata dal passato al futuro, Ars Excavandi è una mostra sulle città rupestri nel mondo. Nella Cava Paradiso Joseph Grima ha presentato la performance di musica elettronica Apollo Soundtrack che a luglio vedrà protagonista Brian Eno e il progetto I-DEA sull’analisi e sulla rappresentazione della ricca storia culturale, artistica e antropologica della regione Basilicata attraverso mostre e progetti di ricerca. Progetto che si ispira al lavoro del compositore, scrittore, filosofo e artista visivo John Cage, con I- DEA saranno realizzate 5 mostre multidisciplinari curate da 5 artisti internazionali. Contemporaneamente sarà condotta una ricerca sugli archivi che si concretizzerà in forma di mappa online di open-data. La Biblioteca provinciale Tommaso Stigliani, ultima tappa della giornata, è la sede in cui il Teatro dei Sassi, uno dei project leader lucani, sta realizzando in collaborazione con la Scuola Holden “L’atlante delle emozioni della città”. Un progetto che ha già coinvolto oltre 400 cittadini che, realizzando ciascuno la propria mappa emozionale di Matera, hanno offerto agli scrittori della Scuola Holden lo spunto per scrivere 15 racconti e ad artisti come Stefano Faravelli di realizzare delle opere d’arte. Mappe, racconti e sculture confluiranno in una mostra che, per impianto espositivo, non mancherà di suscitare emozioni.

“Matera con il programma realizzato per il 2019 ha vinto una grande sfida – ha dichiarato Mikael Mohamed, referente di Marsiglia 2013 e oggi responsabile delle relazioni internazionali del MuCem, il Museo delle Civiltà d’Europa e del Mediterraneo – nelle altre Capitali europee della Cultura sono state realizzate grandi opere, farlo qui con il grande e importante patrimonio culturale che avete era impensabile. Chi ha lavorato al programma culturale di Matera 2019 ha saputo valorizzare questi luoghi magnifici con progetti che prevedono artisti internazionali e produzioni importanti sia per budget che per l’alta qualità. Realizzazioni che, oggi, si vedono solo nelle grandi capitali come Parigi, Berlino, Londra. Matera 2019 ha un programma culturale da Capitale europea della Cultura”.

La giornata di ieri e quella odierna vedono in città anche la presenza di 30 giornalisti dell’Associazione della stampa estera in Italia, fra cui corrispondenti di CBS news, ARD - Radio Televisione Tedesca, Berliner Zeitung, AFP - Agence France-Presse, guidati in un press tour alla scoperta della città e del programma culturale di Matera 2019.

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All’interno del programma culturale Di Leo sarà partner per le attività nelle scuole lucane 

Appuntamento il 19 novembre con il progetto ‘Patrimonio in gioco’

Matera, 16 ottobre 2018 – La Di Leo Pietro Spa, impegnata nella produzione di prodotti da forno con origini nel 1663 ad Altamura e con sede a Matera, sarà ‘School partner’ di Matera Capitale Europea della Cultura per il 2019. La partnership è stata annunciata durante l’incontro avvenuto nella sede della Fondazione Matera Basilicata 2019, tra il direttore generale della Fondazione, Paolo Verri, e il cavaliere del lavoro Pietro Di Leo, amministratore unico della Di Leo Pietro Spa.

Di Leo, leader in Puglia e Basilicata nel segmento salutistico – integrale e ottavo produttore di biscotti a livello nazionale, rafforza l’impegno su Matera 2019, già avviato nel 2014 con numerose attività per sostenere la città dei Sassi come Capitale europea della cultura: le campagne pubblicitarie “Occasione colta” e “Cotti per Matera” sui principali quotidiani nazionali, l’evento “Concertiamoci per Matera” con i sindaci dell’Alta Murgia, la realizzazione in piazza San Pietro del biscotto più lungo d'Europa nonché il lancio sul mercato dei Caveosi, i biscotti dedicati a Matera realizzati con materie prime del territorio lucano. E poi le tante iniziative svolte nelle scuole con i progetti "Porta la scuola nel 2019" e “Racconta il buono di Matera” per divulgare a oltre 1.000 studenti delle scuole lucane i valori della candidatura di Matera.

«Continuiamo con entusiasmo a essere al fianco di Matera – ha dichiarato Pietro Di Leo - che si appresta a vivere un appuntamento storico. Del programma culturale abbiamo deciso di condividere il filone ‘futuro remoto’ perché, più degli altri, sembra contenere elementi della nostra visione: proiettarci verso il futuro diffondendo anche tra le nuove generazioni i più recenti valori salutistici, prendendo le mosse, però, da ‘tutto il buono di una volta’, cioè da quel patrimonio di tradizione, genuinità e artigianalità che si tramanda nella nostra azienda da centinaia di anni».

Tra le iniziative che vedranno protagonista Di Leo nell’ambito del ricco programma di ‘Matera 2019’ un ruolo principale sarà dedicato alle attività da realizzare, in qualità di ‘School partner’, con le scuole del territorio, a cominciare dal progetto ‘Patrimonio in gioco’, che coinvolge 60 classi primarie e secondarie di primo grado della Basilicata nella scoperta, in un’ottica nuova, del concetto di ‘patrimonio’ e che le vedrà protagoniste, il prossimo 19 novembre, di un evento organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 in collaborazione con il Miur.

«Pietro Di Leo è stato da sempre il più acceso sostenitore della candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019 – ha sottolineato Paolo Verri -, ed è stato anche la persona che ci ha fatto lavorare sul concetto di Murgia e su quello di responsabilità sociale e aziendale. La prima volta che andai a visitare l’azienda Di Leo mi resi conto di come la bontà si trasforma in un prodotto industriale di qualità e perciò sono fiero del fatto che questa azienda abbia deciso di continuare a sostenere Matera 2019. A tal proposito vorrei ricordare la prima campagna che Di Leo fece su “Il Sole 24 Ore” con lo slogan "Occasione colta”, mostrando di esse un grande comunicatore, come lo conferma la campagna che si potrà vedere a breve in giro, “Siamo sempre più cotti per Matera”. Credo che questo innamoramento per la città passerà da Di Leo a tutti i suoi consumatori e farà un gran bene a noi e al territorio».

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La Fondazione Matera Basilicata e la città di Matera si preparano a vivere una settima intensa grazie a una serie di appuntamenti europei cui prenderanno parte diversi ospiti.

La prima tappa di questa settimana sarà il 17 ottobre, giorno in cui ricorre il quarto anniversario dalla proclamazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. In tale occasione, TRM network, in collaborazione con la Fondazione Matera Basilicata 2019, organizza, nell’ambito del nuovo format televisivo “2019 Chiamata alle arti” finalizzato a raccontare il coinvolgimento della comunità in vista di Matera 2019, un dibattito in diretta tv da Piazza San Giovanni dalle ore 17:00 alla 19:00 che vedrà protagonisti gli studenti del Liceo Classico Duni, ancora senza una sede per la propria scuola. All’incontro, incentrato sul ruolo della cultura per la città di Matera oggi e dopo il 2019, prenderanno parte, fra gli altri, anche il Presidente e il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce e Paolo Verri, e la Dirigente scolastica, Patrizia Di Franco. Gli allestimenti utilizzati nell’incontro saranno curati dall’ Open Design School, progetto di Matera 2019.

Dal 18 al 20 ottobre Matera ospiterà poi l’Ecoc Meeting, il raduno dei rappresentanti delle Capitali Europee della Cultura passate e future che ogni anno si tiene in una delle città che avrà il titolo l’anno successivo. In particolare arriveranno a Matera rappresentanti di Stavanger 2008, Liverpool 2008, Essen 2010, Pécs 2010, Turku 2011, Maribor 2012, Marseille 2013, Kosice 2013, Mons 2015, Wroclaw 2016, San Sebastían 2016, Pafos 2017, Aarhus 2017, Valletta 2018, Leeuwarden 2018, Plovdiv 2019, Rijeka 2020, Galway 2020, Novi Sad 2021, Kaunas 2022. Nel corso delle tre giornate di lavoro, gli ospiti europei avranno la possibilità di sperimentare uno speciale percorso di visita della città attraverso i luoghi e le persone, che sarà proposto ai visitatori nel 2019, e di pranzare nelle case di famiglie materane, proprio come avvenuto nel 2014 in occasione della visita della Commissione che poi assegnò a Matera il titolo di Capitale Europea della Cultura. Nelle stesse giornate, sarà in visita a Matera anche una delegazione di 30 rappresentanti dell’Associazione della stampa estera in Italia per approfondire il programma di Matera 2019 e conoscere da vicino la città.

Il 19 ottobre, decima tappa di avvicinamento al 2019, la Fondazione Matera Basilicata 2019, grazie alla collaborazione con RAI Cinema, proporrà al pubblico e agli ospiti internazionali, alle ore 18:30 presso il Cinema Piccolo, la proiezione gratuita e in anteprima di “Opera senza autore”, scritto e diretto da Florian Henckel Von Donnersmarck, dedicato a Gerhard Richter, uno dei massimi pittori del nostro tempo. Il film, scelto personalmente dall’Amministratore delegato di RAI Cinema, Paolo Del Brocco, per la sua importanza culturale, è stato presentato quest’anno alla 75° Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia ed è stato selezionato per rappresentare la Germania ai premi Oscar 2019 nella categoria Oscar al miglior film in lingua straniera.

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L'accordo di partnership è stato sottoscritto da Pasquale Lorusso e Paolo Verri

 

“Abbiamo voluto ribadire, con questo accordo di partnership, la vicinanza della nostra azienda alla città di Matera e a questo riconoscimento che la proietta ancora di più verso una dimensione internazionale”.

Sono le parole pronunciate da Pasquale Lorusso, Presidente di BAWER Spa, in occasione della sottoscrizione ufficiale dell'accordo di partnership tra l'azienda materana, leader mondiale nel mercato delle cassette portattrezzi per veicoli industriali, e la Fondazione Matera – Basilicata 2019.

L'intesa è stata siglata il 27 agosto nella sede della Fondazione, da Pasquale Lorusso e dal Direttore di Matera 2019, Paolo Verri, e qualifica BAWER come “bronze partner”, includendo l'azienda materana nella ristretta cerchia degli sponsor che sosterrano ufficialmente MATERA 2019 con un contributo economico importante.

“Il mondo dell'impresa – ha dichiarato Pasquale Lorusso - ha il dovere morale di sostenere i processi di crescita e sviluppo culturale e, per questa ragione, BAWER ha confermato la volontà di essere al fianco della Fondazione Matera 2019 per sostenere idee, progetti e programmi. Se il mondo dell'economia ha la responsabilità sociale di essere vicina alla cultura, è altrettanto vero che la cultura genera ritorni diretti ed indiretti per il sistema economico locale. E' un circuito virtuoso che la nostra azienda ha scelto di sostenere da tempo, offrendo un impegno concreto e tangibile nel mondo della cultura e dello sport”.

“Siamo davvero grati all'azienda Bawer – ha dichiarato Paolo Verri, Direttore Fondazione Matera – Basilicata 2019 – per aver voluto confermare in modo concreto la sua vicinanza a Matera 2019, che si aggiunge a quanto già fatto lungo il percorso di candidatura. Il sostegno delle aziende locali rappresenta per noi un “valore aggiunto” straordinariamente prezioso, per la realizzazione del programma culturale descritto nel dossier di candidatura”.

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QUANDO UN’AZIENDA SI IDENTIFICA CON IL SUO TERRITORIO

Matera, 10 ottobre 2018 – Siglata tra Lucano 1894 e la Fondazione Matera Basilicata 2019 una partnership speciale fin dal nome. L’accordo sottoscritto il 4 ottobre tra Paolo Verri, direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019 e Rosistella Provinzano, Presidente di Lucano 1894, prevede che l’azienda sia Essential partner della Capitale Europea della Cultura 2019. Un titolo che definisce sia la storia di Lucano 1894 e il suo impegno per il territorio, sia il luogo creato dall’azienda per l’occasione, destinato a rendere palpabili “le essenze e l’essenza” della Lucania per i tanti visitatori attesi.

Si chiamerà infatti Essenza lo spazio espositivo e multi-tematico che aprirà le porte accanto alla sede storica dell’azienda a Pisticci. Un viaggio nel mondo di Amaro Lucano, un percorso immersivo in cinque differenti aree tematiche (Lucania, Lucano, Amaro, Storia e Pacchiana) che ripercorreranno la storia dell’azienda accompagnando il visitatore in un’indimenticabile esperienza all’interno di uno spazio multisensoriale nel quale Lucano mostra al pubblico le sue vere radici, puntando a diventare un nuovo polo di aggregazione culturale al servizio di Matera 2019.

Rosistella Provinzano entra nel merito delle motivazioni: “Amaro Lucano è molto di più di un distillato; racchiusa nella sua bottiglia c’è l’evoluzione del costume e della società italiana attraverso la storia di un territorio. Una storia rappresentata bene da quella “Pacchiana” sulle nostre etichette, un simbolo dell’operosità lucana conosciuto ovunque con il quale anche la nostra azienda si identifica”.

“Per anni Amaro Lucano ha portato da solo la bandiera dell’identità lucana in Italia e nel mondo” ha spiegato lo stesso Paolo Verri. “Dal 2014 si è aggiunta a questo racconto la storia vincente di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. La somma di questi due potenti strumenti di promozione del territorio, ovvero l’azienda Amaro Lucano che nel 2019 festeggerà i suoi 125 anni, e il percorso comunitario di Matera 2019, non poteva che dare vita a un grande matrimonio, con l’obiettivo principale di generare nuova produzione culturale. L’apertura nel 2019 dello spazio espositivo aziendale Lucano Essenza, consentirà infatti di avere un altro luogo di punta per chi sceglierà di visitare Matera”.

 “Da 125 anni Matera è casa nostra – ribadisce Francesco Vena, Ceo di Lucano 1894 – e l’accordo con la Fondazione Matera Basilicata 2019 ci rende orgogliosi di dare il nostro contributo per far conoscere al mondo i luoghi dove nasce il nostro prodotto più famoso. Un’occasione per trasmettere ai visitatori anche la passione per il lavoro e per le nostre radici. Valori che contraddistinguono i lucani e che sono stati così determinanti per il successo della nostra azienda. Credo che anche il Cavalier Vena di fronte a questo impegno si chiederebbe davvero ‘Cosa vuoi di più dalla vita?’ “

 Una partnership naturale, quindi, per un’azienda fondata nel 1894 a pochi chilometri da Matera, quando il cavalier Pasquale Vena ha scelto di chiamare semplicemente “Lucano” il suo amaro distillato dalle erbe del luogo. Nome preservato dalle successive generazioni della famiglia Vena che hanno battezzato “Lucano” prima l’azienda e poi il grande gruppo degli spirits nato da quella straordinaria intuizione. Un Gruppo che continua a portare il nome di Matera nel mondo, con oltre il 15% di quota export Amaro Lucano e una diffusione in tutti i 5 continenti.

Con il tempo questo sodalizio con la città dei Sassi si è rafforzato: tra le opere realizzate per Matera spicca la creazione nel 2016 di “Lucano La Bottega”, un luogo d’accoglienza per dare alla città e ai tanti turisti “un assaggio” di storia e cultura del territorio attraverso un prodotto che ne incarna tutti i valori. Un concetto di cui Lucano Essenza è la naturale evoluzione.

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Il programma culturale di Matera 2019 e l’offerta turistica della Basilicata sono state presentate oggi in un incontro a Rimini in occasione di TTG, la fiera b2b dedicata alla promozione del turismo mondiale in Italia e dell’offerta turistica italiana nel mondo, nella quale la regione Basilicata è presente con un proprio stand promozionale. All’incontro hanno preso parte il Direttore dell’Agenzia di promozione territoriale della Basilicata, Mariano Schiavone , il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri, l’Assessore al Turismo del Comune di Matera, Mariangela Liantonio, che hanno sottolineato come la Basilicata sia diventata la seconda destinazione turistica più scelta in Italia.

“Alla Basilicata, che è al momento il parco più interessante d'Italia, registrando quasi lo stesso numero di pernottamenti del Parco di Yellowstone, Matera 2019 aggiunge la qualità di una offerta culturale eccellente – ha spiegato Verri-. Matera è sia un patrimonio rupestre di grande fascino, ma è anche un luogo dove i cittadini hanno reinventato una città a misura d'uomo. E i cittadini sono proprio al centro del programma culturale del 2019, attraverso progetti come Lumen sull’allestimento della città mediante l’autocostruzione di istallazioni luminose, Gardentopia, incentrato sulla cura del verde urbano e che darà vita a 19 giardini di comunità in tutta la regione, o ancora i progetti dedicati alle scuole, per i quali stiamo stringendo accordi di collaborazione con gli operatori turistici del metapontino in relazione al tema dell’ospitalità. A questi si aggiungono le grandi coproduzioni come il Purgatorio di Dante, coprodotto con il Teatro delle Albe/Ravenna Festival o la realizzazione della Cavalleria Rusticana nei Sassi insieme al Teatro San Carlo di Napoli, progetti che vedranno i cittadini protagonisti nella fase di produzione e in quella scenica. Il programma del 2019, riassunto nello slogan Open Future, è un racconto che parte da Matera per aprirsi ad una riflessione generale sulla cultura europea e sul suo futuro, a partire dalla quattro grandi mostre che si svilupperanno nel corso dell’anno: Ars Excavandi, Rinascimento visto da Sud, La Poetica dei numeri primi, Stratigraphy-Osservatorio dell’Antropocene. Numerose inoltre le collaborazioni internazionali, fra cui quelle con Tunisi, Rosario, San Francisco e Petra, la città giordana con cui verrà realizzata una mostra fotografica a cura di Carlos Solito che crea sinergie fra due città scavate e patrimonio Unesco. Ogni giorno i visitatori avranno l’opportunità non solo di vedere sempre qualcosa, ma di incontrare un cittadino da cui apprendere storie e racconti sulla città, facendo una vera e propria esperienza di cittadinanza temporanea. Ciascun visitatore sarà a sua volta invitato a portare con sé un oggetto che rappresenta la propria idea di cultura, così da produrre una grande istallazione rappresentativa delle diverse sensibilità culturali arrivate in città”.

"La forza comunicativa di Matera – ha commentato Mariano Schiavone, direttore generale Apt Basilicata - si conferma chiave di accesso privilegiata nei luoghi importanti del turismo italiano. Anche al Ttg di Rimini, infatti, che é uno dei primissimi appuntamenti di settore, l'interesse che suscita e il protagonismo che si ritaglia la nostra Capitale Europea della Cultura, rappresenta una opportunità per l'intero turismo della Basilicata, ricco di una offerta di qualità che può essere maggiormente valorizzata proprio grazie a Matera".

"Con la vittoria del titolo di Capitale Europea della Cultura 2019 - ha concluso l'Assessore Liantonio - la città di Matera sta vivendo una situazione di particolare eccezionalità, confermata dall'incremento delle presenze turistiche. La forza del programma che si sta costruendo per il prossimo anno è racchiusa nel grande coinvolgimento della comunità, frutto di un lavoro sinergico tra Comune e Fondazione".

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Sono stati presentati ieri presso Casino Padula a Matera, sede di Open Design School, i progetti di Matera 2019 Lumen e Social Light attraverso i quali la città verrà “vestita di luce” grazie al contributo dei cittadini e al sostegno di Enel, in vista delle celebrazioni di Matera Capitale Europea della Cultura.

Come ha spiegato Tommaso Santoro Cayro, project manager della Fondazione Matera Basilicata 2019, Lumen reinterpreta l’antica tradizione delle luminarie dando vita a grandi architetture luminose a forma di map pointer, ovvero i puntatori delle mappe di geolocalizzazione, che saranno collocate nei principali accessi e quartieri della città, in modo particolare quelli più periferici, e lungo i percorsi connessi agli eventi di Matera 2019. L’idea nasce da una suggestione della light designer romana Giovanni Bellini che circa un anno fa è stata chiamata dalla Fondazione per sviluppare il progetto contenuto nel dossier di Matera 2019. Dopo i primi sopralluoghi in città, la Bellini ha ripercorso in maniera virtuale le strade attraversate fisicamente,  servendosi proprio delle mappe digitali. Da qui l’idea di unire un elemento globale, quale appunto il puntatore digitale, a un elemento della tradizione locale quale le luminarie, che nella città di Matera trovano la loro massima espressione in occasione dei festeggiamenti per la Madonna della Bruna. Per realizzare le grandi architetture luminose (5 metri per 3 metri), sono stati organizzati dei laboratori partiti già ieri mattina e che per tutti i weekend di ottobre vedranno protagonisti, in mattinata, gli studenti di due istituti superiori materani (IPSIA "Leonardo Da Vinci" e ITCG "Loperfido - Olivetti") e, nel pomeriggio i cittadini, presso la sede di Open Design School, coinvolti in operazioni di trattamento del legno che fa da base alle istallazioni, carteggiatura, stuccatura e pitturazione. A supportare il loro lavoro ci saranno alcuni artigiani locali, cui è affidato il compito di realizzare le strutture portanti in legno. Un’altra parte di architetture luminose sarà realizzata invece da alcune delle maggiori aziende di luminarie del Sud. Una volta completate le strutture, si procederà all’istallazione delle lampadine e il fissaggio delle strutture in 15 punti strategici della città.

Con Social light il progetto di valorizzazione della risorsa luminosa assume poi una dimensione, appunto, sociale. Fra novembre e dicembre i cittadini sono chiamati a “farsi luce”, costruendo un elemento luminoso di piccole dimensioni, da poter portare con sé, appendere al balcone o alla porta della propria abitazione, e uno da donare alla città per illuminare i percorsi che connettono i punti in cui sono state collocate le grandi istallazioni di Lumen. Anche in questo caso Giovanna Bellini ha immaginato degli elementi luminosi circolari che, da un lato, riprendono la forma tradizionale del setaccio e del tamburello, dall’altro ricordano il pallino azzurro che crea la connessione fra due punti nelle mappe di geolocalizzazione. Per rendere l’oggetto portatile, verrà montata su di esso una cinghia in tessuto ed un piccolo pannello solare con una batteria di accumulo, che consente la ricarica nelle ore diurne e l’illuminazione in quelle notturne. Nella fase di prototipazione di tali oggetti sono state coinvolte due realtà locali, l’azienda Frascella e l’azienda Calia.

Massimiliano E. Burgi, responsabile della dimensione “città e cittadini” della Fondazione Matera Basilicata 2019, ha spiegato che i workshop di Social Light si svolgeranno presso dieci realtà cittadine che hanno dato la propria disponibilità ad accogliere le attività laboratoriali: la Cooperativa di comunità Primear insieme a La Città essenziale, le associazioni RisVolta e Giallo Sassi, l’Unitep, il Plesso Nitti dell’Istituto comprensivo “Pascoli”, l’Associazione Italiana Persone Down - Matera, il Centro Diurno ASM, l’Associazione Il Quartiere si muove di San Pardo (che ha alle spalle una grande esperienza nella realizzazione di luminarie attraverso il riciclo degli oggetti), l’associazione Genitori h24, gli Scout CNGEI e AGESCI. Altre realtà stanno manifestando la loro disponibilità ad aderire al progetto. Fondamentale sarà inoltre la collaborazione con l’Associazione Maria SS della Bruna, che darà vita a delle istallazioni specifiche in occasione della Festa del 2 luglio, e con il Comune di Matera - di cui ha portato i saluti l’assessore alle Politiche sociali, Marilena Antonicelli - , immaginando insieme una connessione natalizia con il progetto, attraverso il coinvolgimento speciale delle scuole.  Nel 2019 i laboratori verranno inoltre replicati per consentire anche ai “cittadini temporanei” di realizzare e portare poi con sé il proprio oggetto luminoso.

A sostenere il progetto Lumen/Social Light non poteva che essere Enel, uno dei principali operatori integrati globali nel settore dell'energia elettrica, da sempre impegnata nella promozione dell’arte e della cultura. “Abbiamo sin da subito voluto sposare questo progetto di Matera 2019 dedicato ad un uso virtuoso della luce mediante la partecipazione della collettività – ha sottolineato Angelo Di Giovine, Responsabile Affari Istituzionali Territoriali Puglia e Basilicata di Enel -. ENEL nell’ambito delle proprie attività, da sempre, opera nel settore dell’illuminazione pubblica e di quella artistica; moltissimi sono i monumenti sui quali siamo intervenuti e che attraverso la luce diventano ancora più belli e imponenti. E’ a tutti evidente che nel tempo, la luce, da risorsa che, illuminando la notte, ha consentito la socializzazione, ha subito un’evoluzione, trasformandosi in elemento intelligente, funzionale al risparmio energetico, e si è arricchita di nuovi significati. Il progetto di Matera 2019 è piaciuto ad ENEL per la sua capacità di interpretare questi nuovi significati, passando dal concetto di “punto luminoso” ad un qualcosa che diventa fluido e mobile, e che accompagnerà il cammino di ogni cittadino di Matera. Non potevamo perciò non cogliere questa preziosa occasione, tappa di avvicinamento a “Matera 2019”, perché crediamo fortemente in questo percorso e vogliamo dare il nostro sostegno alla Fondazione Matera Basilicata 2019 per traguardare insieme quello che di sicuro sarà un successo per tutta la città, per la regione e per il nostro Paese”.

Da lunedì 8 ottobre sarà possibile iscriversi ai laboratori di Social Light inviando una mail all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. o compilando il form presente sul sito www.matera-basilicata2019.it .

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Grazie al lavoro di collaborazione tra l’Agenzia di Promozione Territoriale Basilicata e la Fondazione Matera Basilicata 2019, la città di Matera e l’intero territorio lucano saranno anche quest’anno protagonisti di TTG Travel Experience in programma dal 10 al 12 ottobre a Rimini. Giunta alla sua 55° edizione, TTG è la manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale in Italia e per la commercializzazione dell’offerta turistica italiana nel mondo, unica fiera in Italia totalmente b2b.

Le eccellenze turistiche della Basilicata e il programma culturale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 saranno rappresentate all’interno di uno spazio espositivo del padiglione fieristico riminese (Area Espositiva A7 115-126). Inoltre, nella giornata del 10 ottobre, dalle 10:45 alle 11:55 presso lo spazio Italy Arena (Padiglione A5), l’Agenzia di Promozione Territoriale Basilicata e la Fondazione Matera Basilicata 2019 saranno protagoniste di un incontro durante il quale verrà presentata l’offerta turistica della Basilicata e “Matera 2019? Open Future! La Capitale Europea della cultura si presenta”.

“Il programma di Matera 2019 – spiega Paolo Verri, Direttore Generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 - si sviluppa su 48 settimane a partire dalla cerimonia inaugurale del 19 gennaio, nella quale 54 bande, provenienti dalle Capitali Europee della Cultura e dai Comuni della Basilicata, faranno il loro ingresso a Matera suonando i loro strumenti. Da quel momento ci saranno iniziative ogni giorno, molte delle quali in contemporanea, distribuite in diversi luoghi della città di Matera e della regione, che avranno l’ambizione di contribuire a prefigurare il futuro cercando di dare risposte alle domande poste dai 5 temi del dossier di candidatura: Radici e Percorsi, Continuità e Rotture, Futuro Remoto, Utopie e Distopie, Riflessioni e Connessioni. Ben metà delle produzioni sono frutto del percorso di co-creazione fatto insieme alla scena creativa lucana, collegata a un ampio ventaglio di artisti, reti e istituzioni sia nazionali che europee. L’altra metà del programma sarà realizzata grazie ad accordi con diverse istituzioni culturali europee ed italiane, a partire dall’altra Capitale europea della cultura, la nostra amica e gemella Plovdiv, con cui realizzeremo tre grandi progetti culturali e ci scambieremo le due principali mostre”.

“In questa importante vetrina internazionale, - sottolinea Mariano Schiavone, Direttore dell’Agenzia di Promozione Territoriale Basilicata - la Basilicata si presenta come meta turistica tra le più richieste, con una offerta capace di suscitare interesse e soddisfazione grazie al suo straordinario patrimonio e a Matera Capitale Europea della Cultura 2019”.

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Matera si prepara all’anno da Capitale Europea della Cultura e, in particolare, alla prima tappa della cerimonia inaugurale del 19 gennaio 2019, con il lancio dei progetti Lumen e Socialight. Sviluppate con il coinvolgimento di Enel e dei cittadini, le due iniziative fanno sì che la luce diventi un elemento per “vestire” la città e alcuni suoi monumenti.

I progetti saranno presentati al pubblico venerdì 5 ottobre alle ore 19:00 presso Casino Padula a Matera, sede di Open Design School.

Lumen, in particolare, proietta nel futuro l’antica tradizione delle luminarie, solitamente usate nel Sud Italia per impreziosire i momenti rituali e di festa nei centri cittadini, portando architetture di luce in tutti i quartieri di Matera. Saranno illuminati luoghi simbolo della città che ospiteranno gli appuntamenti del programma di Matera 2019 attraverso la realizzazione di grandi oggetti luminosi a forma di puntatori progettati dalla light designer Giovanna Bellini, nei quali si fonde la tradizione delle luminarie e la più contemporanea forma di localizzazione dei siti sulle mappe digitali. Questi elementi saranno realizzati in parte da famose aziende di luminarie del Sud Italia e in parte dai cittadini nel corso di alcuni laboratori che si terranno tutti i venerdì e sabato di ottobre, nel pomeriggio presso Casino Padula, sede di Open Design School e la mattina presso l’Istituto Professionale Statale per l'Industria e l'Artigianato "Leonardo Da Vinci" e l’Istituto Tecnico Statale Commerciale e Geometra "Loperfido - Olivetti". I laboratori hanno già fatto registrare il tutto esaurito dopo la campagna di adesioni lanciata in occasione di Materadio.

Socialight lavora invece sulla connessione tra queste istallazioni artistiche attraverso l’autocostruzione, da parte dei cittadini, di piccoli oggetti luminosi, che daranno vita a nuovi modelli di illuminazione pubblica, generando un uso virtuoso della luce. Per tutto il mese di novembre i cittadini potranno partecipare a dei workshop che si terranno in 10 luoghi della città, per “farsi luce” e costruire percorsi luminosi, con l’obiettivo di dare alla città una lettura nuova ed emozionante anche in spazi concepiti come anonimi e poco vissuti.

Il 19 dicembre 2018, in occasione dell’ultima tappa di avvicinamento al 19 gennaio 2019, ci sarà l’accensione di tutti gli oggetti luminosi in città, come prova generale per la cerimonia inaugurale di Matera Capitale Europea della Cultura.

È possibile iscriversi ai laboratori di Socialight a partire dal 5 ottobre e fino alla fine di novembre inviando una mail all’indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. o compilando il form presente sul sito www.matera-basilicata2019.it.

I progetti Lumen e Social Light sono sostenuti da Enel, uno dei principali operatori integrati globali nel settore dell'energia elettrica, da sempre impegnata nella promozione dell’arte e della cultura.

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Diversi gli ospiti internazionali in visita questa settimana presso la Fondazione Matera Basilicata 2019 per sviluppare e produrre le iniziative del cartellone 2019 o per scambiare esperienze nel settore del design e della partecipazione pubblica.

In questi giorni è a Matera Pelin Tan, sociologa e storica dell'arte turca, visiting professor all'Università di Cipro, che ha dedicato la sua ricerca e pratica curatoriale all'architettura socialmente impegnata e all'arte contemporanea. Pelin Tan sarà la curatrice del progetto Gardentopia, dedicato alla valorizzazione del verde e alla partecipazione attiva della cittadinanza attraverso la trasformazione di aree pubbliche dismesse e abbandonate in giardini ed orti di comunità.

Pelin Tan sta incontrando i cittadini e le associazioni che curano i giardini di comunità già realizzati fra Matera e Potenza e i sindaci della Basilicata che hanno manifestato la propria adesione alla nuova edizione del progetto, finalizzato a creare giardini in tutta la regione. Tan è stata "invited curator" del team Tracer da Witte de With e Tent art institutions di Rotterdam (2003 - 2004) alla mostra Tracer dove si è concentrata sulla migrazione e l'impegno urbano. È nel consiglio del Consorzio pedagogico sul patrimonio dei rifugiati (Dheisheh Palestinian Refugee Camp), consigliere di Visible Awards - Cittadellarte, membro del Consiglio di amministrazione di Sussmann Foundation / Vienna e consulente di The Silent University. Ha partecipato a diverse esposizioni d'arte internazionali e collaborato con università di tutto il mondo.

Dal 3 al 7 ottobre la Fondazione Matera Basilicata 2019 ospiterà lo studio Formafantasma, selezionato come curatore di una delle mostre di I-DEA, che intende reinterpretare in chiave artistica il ricco patrimonio archivistico delle Basilicata.

Studio Formafantasma è stato fondato da Andrea Trimarchi e Simone Farresin , un duo di designer italiani con base ad Amsterdam, in Olanda. Il loro lavoro esplora il rapporto tra tradizione e culture locali e, attraverso ricerche ed esperimenti sui materiali, affronta con un approccio critico tematiche relative alla sostenibilità e al ruolo degli oggetti come canali culturali. Il lavoro di Studio Formafantasma è stato presentato e pubblicato a livello internazionale in musei come il MoMA di New York, Victoria and Albert Museum di Londra, Metropolitan Museum di New York, Chicago Art Institute, TextielMuseum di Tilburg, Stedelijk Museum Amsterdam, Fondazione Cini di Venezia, MUDAC Lausanne, Mint Museum of Craft and Design in North Carolina e MAK Museum di Vienna. Tali musei hanno integrato i prodotti di design firmati da Studio Formafantasma nelle loro collezioni permanenti.

Nei giorni scorsi, inoltre, alcuni rappresentanti di Kaunas 2022, la città lituana che sarà Capitale Europea della Cultura nel 2022, hanno incontrato la project manager di Open Design School, Rita Orlando, presso la sede di Casino Padula. Durante il colloquio, cui ha partecipato anche una rappresentante del Vilnius Design College, si sono approfondite le dinamiche produttive e di sostenibilità del progetto Open Design School, della sua importante funzione di sviluppo di nuove conoscenze e di conservazione degli antichi saperi e maestranze territoriali. Inoltre sono state illustrate le dinamiche di coinvolgimento della comunità locale, i progetti riguardanti i luoghi di Matera 2019, con il lavoro di mappatura di più di 400 siti in tutta la regione Basilicata, e l'attuale sistema di progettazione adottato da Open Design School per la realizzazione degli allestimenti di Matera 2019. Da entrambe le parti si è esternata la volontà di proseguire lo scambio di idee ed esperienze fra capitali con collaborazioni più mirate.

"Le attività di Matera2019 – afferma Rossella Tarantino, manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione – si muovono sempre di più per rafforzare le relazioni internazionali attraverso la collaborazione con realtà di straordinario rilievo. La grande esperienza di Pelin Tan e di Studio Formafantasma ci aiuterà da una parte a rafforzare uno dei progetti più importanti del dossier, Gardentopia, e dall'altro, con Studio Formafantasma, a realizzare una grande mostra a partire dal ricco patrimonio archivistico della Basilicata. Ma soprattutto aiuterà la comunità ad aprirsi ad una nuova visione dell'arte e della vita di comunità provando a individuare le risposte migliori alle difficili sfide che abbiamo davanti".

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Siglata la partnership tra Calia Italia e la Fondazione Matera2019.

Matera, 1 ottobre 2018 – Nella sede della Fondazione di Matera Basilicata 2019, Roberto Caputo, Presidente del CDA di Calia Trade, l’Architetto Saverio Calia, Direttore Generale Marketing e Sviluppo Calia Italia, e Paolo Verri, Direttore Generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, hanno firmato l’accordo di partnership che qualifica Calia Italia come “Official Comfort Supplier” di Matera 2019.

La collaborazione fortemente voluta e sostenuta da Saverio e Giuseppe Calia, titolari dell’azienda, conferma l’impegno di Calia Italia nelle attività di promozione della città di Matera e della sua cultura a livello nazionale e internazionale con attività che ne favoriscano, oltre allo sviluppo economico, anche la crescita sociale e culturale e che facciano del binomio cultura-lavoro la chiave del successo dell’azienda e del territorio.

L’azienda ha da sempre prestato attenzione al territorio di appartenenza sostenendo con orgoglio e convinzione la candidatura della città di Matera a “Capitale Europea della Cultura 2019” già dal 2014 e, nel corso degli anni, dedicandole spazi all’interno degli stand fieristici durante i principali appuntamenti nazionali ed internazionali dell’arredamento e del design.

“Siamo molto orgogliosi – afferma il direttore generale della Fondazione, Matera-Basilicata 2019, Paolo Verri – che Calia Italia sia salita formalmente a bordo di Matera 2019 aggiungendosi alle altre imprese del territorio che stanno sostenendo il nostro programma culturale. Il ruolo dei privati è di fondamentale importanza non solo per dare ulteriore solidità al lavoro che stiamo facendo, ma anche perché il cammino dell’anno da capitale europea della cultura deve vedere tutti protagonisti, cittadini, istituzioni e imprese al fine di dare continuità al percorso anche oltre il 2019”.
CALIA ITALIA
Calia Italia, fondata a Matera nel 1965, è l’azienda più antica del Distretto del Mobile Imbottito della Basilicata.
Progetta, realizza ed esporta in tutto il mondo divani e poltrone in pelle e tessuto rinomati per l’artigianalità, la cura dei dettagli, l’attenzione per il design e l’inconfondibile comfort.
Con la direzione artistica di Saverio Calia e la strategia commerciale di Giuseppe Calia, il brand Calia Italia è oggi in grado di proporre oltre 50 nuovi modelli l’anno, con un’ampia varietà di rivestimenti in pelle e tessuto. Grazie ad una gamma di circa 40 diversi articoli con oltre 400 varianti colore, vanta un’offerta realmente trasversale in grado di soddisfare le esigenze dei diversi target di riferimento.
Calia Italia distribuisce la propria offerta ad un mercato internazionale in continua espansione, che dall’Europa si apre al Medio Oriente e tocca l’Estremo Oriente con Cina, Korea e Giappone in testa, forte di una produzione tutta italiana, localizzata nella Murgia materana, cuore del Distretto dell’imbottito, e di un sistema logistico all’avanguardia.
I divani Calia Italia si caratterizzano per l’attenta e minuziosa cura artigianale che fa sì che si possano considerare dei pezzi unici perché interamente fatti dalle mani dell’uomo, e quindi mai perfettamente identici. Progetti che nascono nel cuore dell’azienda, forti di quell’esperienza e sensibilità alimentati da oltre 50 anni di produzione, in continua crescita e sperimentazione perché il bello sia sempre e soprattutto comodo.

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La Fondazione Matera – Basilicata 2019 indice una selezione pubblica per titoli e colloquio riservata a persone con disabilità, appartenenti alle categorie di cui all'art. 1 della L.68/99, iscritte nell'elenco di cui all'articolo 8 della stessa legge n. 68/99, tenuto dai competenti servizi pubblici, per l'assunzione di n. 1 unità di personale da inquadrare al 4° Livello del CCNL Commercio, profilo professionale "Addetto di Segreteria e Front Office". Il posto messo a selezione è a tempo pieno e determinato di 12 mesi, rinnovabili.

Ai candidati è richiesto, fra gli altri requisiti, di avere almeno 6 mesi di esperienza, anche discontinui negli ultimi 5 anni anteriori alla data di scadenza dell'Avviso, con rapporto di lavoro subordinato o collaborazione a progetto o co.co.co per lo svolgimento di parte delle mansioni dell'Addetto di segreteria e Front Office.

La domanda di candidatura, insieme alla documentazione richiesta, deve pervenire, pena l'esclusione, a mezzo posta elettronica certificata (PEC), entro e non oltre il 21 ottobre 2019 all'indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Per tutte le informazioni relative alla documentazione da produrre, i criteri di valutazione dei titoli e la prova di selezione, è possibile consultare l'Avviso pubblico sul sito www.matera-basilicata2019.it , nella sezione Open Call e/o Amministrazione Trasparente - Bandi di concorso, dove saranno pubblicate le graduatorie generali di merito, unitamente alla nomina dei vincitori.

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Continua il processo di coinvolgimento dei cittadini guidato dalla Fondazione Matera-Basilicata2019 e iniziato già in fase di candidatura. Come nel mese di ottobre del 2014, quando il comitato Matera2019 invitò i materani ad aprire le porte delle loro case per ospitare a pranzo i commissari della giuria di valutazione, la Fondazione oggi chiede alle famiglie di ospitare a pranzo, nella giornata del 20 ottobre, i rappresentanti delle capitali europee della cultura che parteciperanno dal 18 al 20 ottobre all'ECoC Family Meeting, il raduno annuale delle Capitali Europee della Cultura.

L'Ecoc Family Meeting è ormai il tradizionale appuntamento che si svolge ogni anno nelle città che si preparano a vivere l'anno da capitale europea della cultura.

Per tre giorni saranno a Matera i rappresentanti di una trentina di città, da Liverpool 2008 a Kaunas 2022 passando per capitali quali Marsiglia 2013, Mons 2015, San Sebastian 2016, Wroclaw 2016 e tante altre ancora. Ovviamente ci saranno anche i rappresentanti delle attuali capitali europee della cultura, Leewardeen 2018 e La Valletta 2018, oltre alla nostra gemella Plovdiv 2019.

"Vogliamo cogliere questa opportunità – spiega Rossella Tarantino, manager Sviluppo e relazioni internazionali della Fondazione – per far vivere la città ai nostri ospiti europei non come turisti, ma come cittadini temporanei, proprio come facemmo con la giuria di valutazione. Crediamo, infatti, che l'esperienza di Matera, anche in relazione al coinvolgimento dei cittadini, possa essere di esempio per le capitali europee della cultura. Si tratta di una bella occasione per aprire le porte delle nostre case ai rappresentanti delle altre capitali per scambiarsi informazioni, esperienze, emozioni e conoscere quanto stia avvenendo o è già avvenuto nel grande circuito delle Capitali Europee della Cultura".

Le famiglie materane interessate ad accogliere a pranzo sabato 20 ottobre gli ospiti europei possono inviare una mail all'indirizzo This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. o compilare il form dedicato presente sul sito www.matera-basilicata2019.it entro il 03 ottobre 2018.

Il team di coordinamento dell'ECoC Family Meeting valuterà le candidature pervenute e comunicherà quali famiglie sono state selezionate entro il 5 Ottobre 2018. Ogni famiglia potrà decidere di ospitare fino a un massimo di sei persone, che saranno accompagnate da un rappresentante della Fondazione Matera Basilicata 2019.

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Si è svolta questa mattina, presso la sede della Fondazione Matera Basilicata 2019 in Via La Vista a Matera, la conferenza stampa di presentazione di “Dreamland – un viaggio onirico nei due Sassi” in programma a Matera il 29 settembre a partire dalle ore 22:00, che vedrà il coinvolgimento attivo della comunità in una “processione laica” fra musica e luci all’insegna della tradizione lucana, per dare vita alla Bandarmonica dei Sassi.

“La Fondazione ha voluto riprendere un progetto sperimentato nella sua prima edizione da Paolo Irene lo scorso anno e che ha riscontrato apprezzamento da parte della comunità, arricchendolo nella dimensione della partecipazione e della qualità tecnico-artistica, affinchè possa diventare una vera e propria tradizione e durare nel tempo – ha sottolineato Paolo Verri, direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019-. All’insegna della tradizione sono infatti gli elementi centrali di questa iniziativa: le maschere di cartapesta e lo strumento musicale del “cupa cupa”, che per l’occasione saranno realizzati in grandi quantità per essere utilizzati dai cittadini, con l’auspicio che ogni lucano possa averne uno a testa e dare vita ad un nuovo archivio dell’identità regionale”.

“Abbiamo voluto investire sulla dimensione autoriale e il coinvolgimento degli artisti locali con la creazione di opere originali, le maschere, che si ispirano alla tradizione magico- onirica della Basilicata – ha spiegato Agostino Riitano, project manager supervisor della Fondazione Matera Basilicata 2019-. Il progetto interseca il dossier di Matera 2019 su quattro grandi livelli: la relazione fra sogno e magia, uno degli otto valori chiave del dossier; la partecipazione diretta dei cittadini, data sia dalla possibilità per ognuno di costruire la propria maschera di cartapesta attraverso dei laboratori guidati dall’artista Raffaele Pentasuglia, sia di suonare uno dei 100 cupa cupa realizzati dal team di Rino Locantore. I cittadini inoltre saranno dotati di un dispositivo luminoso durante il percorso, e il tema della luce è centrale nel progetto del dossier Lumen/Social Light in vista della cerimonia inaugurale di Matera Capitale Europea della Cultura; infine l’elemento delle bande, con la costituzione della Bandarmonica dei Sassi, che insieme alle altre suonerà proprio durante la cerimonia inaugurale del 19 gennaio 2019”.

Paolo Irene, direttore artistico di Dreamland, ha illustrato lo svolgimento della manifestazione, con raduno della comunità in Piazza Vittorio Veneto, dove la Bandarmonica dei Sassi, costituita da 22 musicisti locali, suonerà il suo primo pezzo per poi dividersi in due parti. Quella armonica, composta da soli fiati, percorrerà Via Ridola per arrivare nel Sasso Caveoso. Quella ritmica, munita di cupa cupa e guidata dal banditore Rino Locantore, si porterà nel Sasso Barisano passando per via Fiorentini. Le due parti della banda, seguite dal corteo dei cittadini e dalle 10 maschere in cartapesta ispirate alla leggenda lucana, si incontreranno nuovamente in Piazza San Pietro Caveoso, in una fusione di musica e luce. Ai cittadini saranno infatti distribuito 1000 elementi luminosi e 100 cupa cupa da suonare. I musicisti saliranno quindi su una grande cassa armonica per dare il via al gran concerto della Bandarmonica dei Sassi, diretta da Claudio Mola, che sarà poi trasportata via sul tipico carro della festa della Bruna trainato dai buoi.

Raffale Pentasuglia, l’artista materano che ha realizzato il carro trionfale nella scorsa edizione della festa, ha illustrato il lavoro di ricerca svolto per la realizzazione delle maschere in cartapesta, che si ispirano a figure tradizionali lucane come il “capraro”, il “serparo”, il “brigante, il “munacicchio”, la fattucchiera, i contadini, i lupi mannari, e che i cittadini potranno produrre nel corso di alcuni laboratori dal 27 al 29 settembre (ore 15:00-17:00 ) e poi portare con sé nel percorso fra i Sassi.

“Con questa attività – ha sottolineato ancora Agostino Riitano - inauguriamo lo spazio laboratorio nel Complesso del Casale, che sarà utilizzato per tutto il 2018 e il 2019 anche come sede di residenze artistiche, affinchè i Sassi siano sempre più un luogo di produzione creativa diffusa, in cui intrecciare tradizione e sperimentazione. Un evento come Dreamland ci consentirà inoltre di verificare la relazione dei grandi flussi di pubblico con il patrimonio dei Sassi, che nel 2019 non dovranno essere solo una scenografia, ma uno spazio da abitare. Tutte le iniziative messe in campo dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 nel corso del 2018 sono infatti un test su specifici aspetti che saranno centrali per gli eventi del 2019”.

Rino Locantore, cui è affidata la realizzazione dei cupa cupa e la guida di chi li suonerà, ha raccontato la storia di questo strumento, nato in Africa Centrale da un buco nella terra, mettendo in connessione il suo suono cupo con quello delle caverne e del Palombaro grande e ricordando che a farlo suonare è proprio l’acqua, elemento di cui Matera è ricca.

Le conclusioni sono state affidate all’assessore al Turismo del Comune di Matera, Mariangela Liantonio, che ha espresso il plauso dell’Amministrazione per l’iniziativa Dremland, capace di fondere insieme gli elementi della tradizione locale e stimolare la partecipazione della comunità, come assaggio di quello che avverà nel 2019.

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Si terrà sabato 29 settembre, alle ore 22, Dreamland, un viaggio onirico nei due Sassi promosso dalla Fondazione Matera-Basilicata2019 con la direzione artistica di Paolo Irene.

Una manifestazione che, anche in questo caso, mette al centro il coinvolgimento dei cittadini perchè ciascuno possa sentirsi protagonista del cammino verso il 2019.

La musica e la luce si divideranno nelle vie dei due rioni Sassi per rincontrarsi alla grande festa in piazza San Pietro Caveoso, dove la bandarmonica diretta da Claudio Mola e Gianni Grilli per gli ottoni, suonerà le musiche antiche della Lucania.

"I due Sassi, Caveoso e Barisano - spiega Irene - rappresentano due degli infiniti tunnel spazio temporali dove la musica e la luce si perderanno incanalandosi e correndo veloce per poi rifondersi al centro dei due Sassi, nella piazza San Pietro Caveoso. Ogni cittadino potrà pertanto scegliere se stare dalla parte ritmica del Caveoso o dalla parte armonica del Barisano".

Ad accompagnare la banda ci saranno i personaggi della mitologia lucana di Raffaele Pentasuglia, gli artisti de "Lacaposciuc" di Michele Lampiao Noviello e i cento cupa cupa in terra cotta costruite con Rino Locantore che suoneranno i cittadini.

Sono aperte le iscrizioni ai laboratori d'arte curati da Raffaele Pentasuglia, che si terranno il 27, il 28 e il 29 settembre dalle ore 15 alle ore 17. Ai laboratori finalizzati a realizzare grandi maschere di cartapesta da utilizzare per la sfilata, possono partecipare tutti i cittadini. Per iscriversi basta mandare una mail al seguente indirizzo: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.. I laboratori saranno aperti ai primi 50 cittadini che si iscriveranno.

La conferenza stampa di presentazione dell'evento si terrà giovedì 27 settembre, alle ore 10.30, nella sede della Fondazione Matera-Basilicata2019, in via La Vista 1.

Interverranno il presidente, Salvatore Adduce, il direttore generale, Paolo Verri, Paolo Irene oltre ad alcuni dei protagonisti di questo viaggio.

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Circa 200 artisti, più di 20 ore di diretta radiofonica, una ventina di giornalisti accreditati, quattro radio locali coinvolte, 30 eventi in diretta, una trentina di eventi off, una decina di progetti originali in esclusiva

Dopo oltre 20 ore di diretta radiofonica si è conclusa la parte on di Materadio, La Festa di Rai Radio3 coprodotta dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019. Per tre giorni più di 20 mila persone hanno avuto la possibilità di seguire dal vivo i programmi radiofonici, i concerti e gli spettacoli teatrali a cui si aggiungono le centinaia di migliaia di persone che hanno seguito la manifestazione attraverso il canale radiofonico, la diretta streaming video e le pagine social. "Una manifestazione cresciuta tantissimo sia come pubblico che come qualità delle proposte", ha detto il direttore generale della Fondazione, Paolo Verri, nel corso della tradizionale conferenza stampa di chiusura di Materadio. "Numeri di segno positivo - ha aggiunto il direttore di Rai Radio3, Marino Sinibaldi - che ci danno la cifra della totale condivisione intorno a questo progetto culturale sia da parte della comunità materana sia da parte del pubblico che ci segue da ogni parte d'Italia".

"Sono passati poco meno di dieci anni dalla prima edizione -ha detto il presidente della Fondazione Matera-Basilicata2019, Salvatore Adduce - e la crescita di Materadio si tocca con mano. Materadio è il più tangibile esempio di buone prassi nel campo delle politiche pubbliche".

Alla conferenza stampa ha partecipato anche Claudio Cappon, presidente di Copeam, la conferenza permanente dell'Audiovisivo del Mediterraneo, a Materadio con il dj set di Marzia Puleo.

Qualche numero di questa edizione straordinaria: circa 200 artisti, più di 20 ore di diretta radiofonica, una ventina di giornalisti accreditati, quattro radio locali coinvolte, 30 eventi in diretta radiofonica rai, una trentina di eventi di eventi off, una decina di progetti originali in esclusiva. E ancora, per la parte tecnica: tre palchi, uno spazio "Village", quaranta giorni di montaggio, 50 tecnici in backstage, 45 contratti artistici.

Una edizione davvero speciale che, nella seconda giornata, ha raccolto un grande successo di pubblico anche in Piazza San Francesco con l'appuntamento Hollywood Party condotto da Steve della Casa e Dario Zonta che hanno conversato con l'attore-regista Valerio Mastrandrea e il regista iraniano Mohsen Makhmalbaf. Un dialogo a tutto campo sul senso del cinema in un mondo Globale che ha bisogno di più Locale e viceversa. "La Basilicata la conoscevo già per via del nonno lucano - ha esordito Valerio Mastrandrea - ma ultimamente l'ho vissuta a lungo per via di un nuovo film, una rivisitazione della storia dei Tre moschettieri". Tutto il mondo e la regia di Mohsen Makhmalbaf ruota sul tema Globale e Locale : "Sono impegnato anche qui nella bellissima Basilicata con il Lucania Film Festival nell'ambito di uno dei progetti coprodotti dalla Fondazione Matera2019 e sto girando un po' ovunque tra Matera, Pisticci e tanti altri luoghi bellissimi".

Originale e suggestiva la performance andata in scena con Anna Foglietta. La bravissima attrice si è confrontata con una drammaturgia che prende spunto dall'opera di Boccaccio, per raccontare la storia dei nostri tempi: dove una madre per salvare i suoi figli dalla guerra che imperversa nel suo paese decide di affrontare uno di quei viaggi della speranza divenuti tristemente noti.

Ha avuto inizio con la musica di qualità la terza e ultima giornata di Materadio con il programma “Lezioni di musica” condotto da Giovanni Bietti. Ospite di questa straordinaria lezione sugli strumenti ad arco dal titolo “Per violino solo” il musicista Francesco D’Orazio. Alla fine dell’esibizione il pubblico non ha lesinato applausi per D’Orazio che ha raccontato la sua esperienza diretta con Luciano Berio durante l’esibizione al Festival di Salisburgo, diversi anni fa. Per il Teatro di Radio 3 l’attore, regista e scrittore Davide Enia, da piazza San Francesco, ha proposto un’anteprima dello spettacolo “Scene dalla frontiera -L’abisso” tratto dal suo libro “Appunti per un naufragio” (Sellerio, 2017). Accompagnato dalla chitarra elettrica di Giulio Barocchieri, Davide Enia ha emozionato la piazza con un lungo e drammatico racconto sugli sbarchi di Lampedusa.

Tanto pubblico anche nel Materadio Village dove era istallata la Chit Chat, una sorta di videotelefono a muro. Durante la festa di Radio 3 la Chit Chat ha registrato centinaia di video della durata di 30 secondi, lasciati spontaneamente dal pubblico alla domanda: come comunicheremo tra 500 anni? “Il risultato di questa installazione - afferma Luca Acito, inventore dell’inconsueta postazione multimediale- sarà un montaggio delle varie risposte che entrerà a far parte di una delle 10 puntate di una serie web che sto girando usando il chit chat: la serie si chiamerà ‘il futuro visto dalla terra’. I videomessaggi potranno essere utilizzati per la comunicazione creativa e virale sui social network, a ricordo dell’evento Materadio 2018".

Poi spazio assoluto alla costruzione dei ponti che creano connessioni tra Locale e Globale. Presso l'Auditorium R. Gervasio suggestivo concerto, condotto da Nicola Pedone, dell' Alessandro Carbonare Clarinet Trio, composto dall'ideatore del progetto Alessandro Carbonare (primo clarinetto dell'orchestra nazionale dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e storico collaboratore di Claudio Abbado), Perla Cormani e Luca Cipriano. E a unire, "Senza confini: ebrei e zingari", lo spettacolo conclusivo di e con Moni Ovadia insieme a Paolo Rocca (clarinetto), Albert Florian Mihai (fisarmonica), Petrica Namol (contrabbasso) e Florian Preda (cimbalon). Questo omaggio a Plovdiv - luogo di nascita di Moni Ovadia e città che nel 2019 insieme a Matera sarà capitale europea della cultura - attraverso un recital che ha inteso scardinare i conformismi e dare voce al popolo degli uomini, ha raccontato il destino di "diversi" che per secoli ha accomunato i due popoli "fratelli" Rom ed Ebrei.

Nel corso della giornata odierna, nell'ambito del programma off di Materadio, anche la performance artistica di Fabiano Lioi "Colorare per nascondere, svelare per comunicare", svoltasi in piazza Vittorio Veneto e che ha visto migliaia di persone giù per terra a colorare su una base disegnata dall’artista in precedenza. Su un foglio di carta Lioi aveva disegnato a pastello una barca con delle margherite attratte dal sole, il simbolo dell’euro. Come i fiori, i migranti sognano la luce, l’Europa, la pace. Bambini, donne, uomini di ogni categoria e provenienza hanno riempito e completato l’opera di Lioi, dipingendo la propria idea personale e costruendo una mappa politica emotiva collettiva. Un esperimento riuscito. Dai giapponesi ai materani, dai francesi agli spagnoli, tutti si sono divertiti a contribuire al disegno. Armonia collettiva da visioni personali, questo l’obiettivo del gioco. Un serissimo gioco coinvolgente e liberatorio promosso dalla Fondazione Matera-Basilicata2019 in collaborazione con Arteprima.

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Grande apertura nel pomeriggio per la Festa di Materadio 2018, coprodotta da Rai Radio 3 e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, con Fahrenheit dove Marino Sinibaldi ha incontrato dapprima Gianrico Carofiglio e poi Nicola Lagioia e Nadia Terranova.

Nell'Auditorium R. Gervasio il tema Locale e Globale si è confrontato con il peso specifico di parole quali Indignazione, Metodo e Accoglienza, perché se da un lato chi scrive non può dimenticare quali siano le proprie responsabilità, dall'altro i singoli hanno il dovere di esprimere il proprio senso civico.

"Le persone spesso considerano sinonimi Sdegno e Indignazione, - ha esordito Gianrico Carofiglio - mentre invece non potrebbero essere più diverse. La prima, lo Sdegno, si nutre del rancore e del disprezzo nei confronti di qualcuno ed esclude quindi un Impegno a favore di quel qualcuno; l'Indignazione attraverso la Ribellione si impegna a rimuovere l'ingiustizia che indigna." "Se hai un Metodo allora hai cura delle parole, ne conosci la densità e puoi usare quelle positive per rivedere il mondo - ha proseguito lo scrittore ed ex magistrato - che ha bisogno dell'azione individuale di ciascuno di noi, persone disposte a sporcarsi i piedi, a metterli nel fango appunto. Da qui il titolo del mio libro, con Jacopo Rosatelli, Con i piedi nel fango. Conversazioni su politica e verità, che vuole rimettere al centro l'idea che il progresso civile sia il risultato della indignazione dei singoli nei confronti delle ingiustizie."

E sulla necessità di cambiare Metodo, appunto, e passare da un registro fatto di parole quali muri, respingimenti, nemico, Marino Sinibaldi ha tracciato, insieme ai suoi ospiti il ricordo del giornalista Alessandro Leogrande scomparso l'anno scorso. "Oggi parliamo tanto di Alessandro - ha detto Nicola Lagioia - perché lui aveva intercettato quelli che sarebbero diventati i temi dell'attualità: Taranto, il caporalato, i migranti e l'ha fatto quando tutti guardavamo da un'altra parte. Ci è risucito perché aveva un Metodo: raccontare le storie delle persone andando nei luoghi dove abitavano, studiando, domandando. Così ha costruito un modello narrativo dove l'Accoglienza aveva sostituito il respingimento." "Ecco che il suo esempio - ha proseguito Nadia Terranova - deve diventare un modello positivo che educhi le giovani generazioni a un approccio che veda l'altro non come un nemico ma come uno di noi."

A chiudere il primissimo pomeriggio l'appuntamento, condotto da Rossella Panarese e Marco Motta di Radio3 Scienza, con l'astrofisica Sandra Savaglio e la matematica Sandra Lucente. Storie di coraggio e visioni, dove la scienziata Sandra Savaglio, diventata nota per essere apparsa sulla copertina europea di Time come simbolo della scienza globale, ha dichiarato l'amore incondizionato per il suo Sud "perché secondo me ci vuole più coraggio a stare all'estero che a vivere e lavorare a Cosenza". Un ordinario straordinario che Sandra Lucente conosce bene, e che ha trattato nel suo prossimo libro "Chiedimi la Luna", anche quando per parlare di Matera dice: "Se la parola labirinto racconta in maniera corretta il paesaggio dei Sassi, possiamo pensare di usare anche un linguaggio matematico e pensare a quante curve ci sono in un labirinto. Ecco che avremo "parole matematiche" che disegneranno nuove geometrie".

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Il pensiero e la visione di Levi Strauss, Hannah Arendt e Robinson Crusoe a confronto su globale e locale. Sono stati questi i personaggi “storici” che hanno dato vita alla trasmissione “Tutta l’umanità ne parla” di Rai Radio 3, condotta dal duo Eduardo Camurri e Pietro Dal Soldà, trasmessa in diretta da Matera per Materadio, la manifestazione coprodotta dalla Fondazione Matera - Basilicata2019. A rappresentare il pensiero di Levi Strauss c’era l’architetto materano Pietro Laureano; Hannah Arendt è stata personificata da Laura Boella e infine a far parlare Robinson Crusoe è stato lo scrittore premio Strega, Nicola Lagioia. Incalzati dai due conduttori, i tre personaggi incontratisi nello spazio senza tempo di piazza San Francesco hanno discusso con leggerezza ed ironia di globalizzazione ed identità locale, immedesimandosi nel pensiero del personaggio interpretato. Ne è venuto fuori un confronto interessante che ha toccato temi di stretta attualità come “l’invasione” turistica in una città come Matera, ma anche il valore del viaggio come momento di conoscenza, crescita ed arricchimento personale. Nel finale, ognuno degli ospiti ha esposto al pubblico di Materadio una visione, ora poetica ora concreta, di un modello di globalizzazione sostenibile per il futuro. 

Il grande archeologo e storico dell’arte del Vicino Oriente Antico, Paolo Matthiae è stato il protagonista, insieme a Pietro Laureano, della trasmissione “A3, il formato dell’arte” trasmessa in diretta da piazza San Francesco e condotta da Elena del Drago. Matthiae ha raccontato la sua esperienza come direttore della spedizione italiana ad Ebla della quale è considerato lo scopritore. I resti di Ebla si trovano nei pressi della moderna Tell Mardikh, circa 60 km a sud-ovest di Aleppo, nella Siria settentrionale. L’archeologo è stato il protagonista di questa lunga campagna di scavi, durata ben 47 anni, dal 1963 al 2010, quando ha dovuto interrompere il suo lavoro a causa della guerra civile siriana. Pietro Laureano ha raccontato alla piazza il percorso e gli studi che hanno portato Matera all’iscrizione nel Patrimonio Unesco nel 1993. “I miei viaggi nel Sahara -ha spiegato l’architetto Laureano- mi hanno aperto la strada allo studio dell’acqua e dei modi per conservarla in un ambiente ostile come quello africano. E’ stata quella mia esperienza, fatta insieme ai touareg, il fondamento per rileggere la storia di Matera con un punto di vista differente. Sentivo l’esigenza di presentare al mondo l’eccezionalità di questa città e di lì è iniziato il mio impegno per iscrivere i Sassi nel registro dei monumenti tutelati dall’Unesco. Oggi quei concetti millenari che sono alla base del recupero dell’acqua piovana, del riciclo e dell’uso dei materiali autoctoni, prefigurano la città del futuro che è un concetto globale, partito dalla realtà locale di Matera”.
Nel finale della trasmissione Marta Ragozzino, direttore del Polo museale della Basilicata, ha illustrato i principali eventi programmati nel 2019.
La mattinata di Materadio sì è conclusa all’auditorium Gervasio dove il pianista Roberto Cominati ha incantato il pubblico con una sua esibizione in solitaria caratterizzata dallo stile “impeccabile e mimetico” di cui è capace.

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Con il “Concerto per Antonio Infantino” si è aperta, questo pomeriggio, Materadio 2018 la festa di Rai Radio 3 a Matera. Con il tema globale/locale Materadio torna nella città dei Sassi per l’ottavo anno consecutivo. La musica il ritmo e la poesia nel ricordo di Antonio Infantino hanno caratterizzato la performance di Luigi Cinque accompagnato sul palco da un gruppo di artisti che hanno infiammato piazza San Francesco gremita di gente. 

“Il viaggio con Infantino - ha detto Cinque- mi ha permesso di stargli accanto per due anni. Seppur geograficamente breve è stato un viaggio con una dinamica di pensiero molto lunga. Emerge nel mio film, The Fabuolus Trickster, un ritratto originale di Infantino come colui che cammina sulla soglia per celebrare la tradizione di questa regione attualizzandne i contenuti in maniera minimale. Il documentario su Antonio Infantino verrà verrà proiettato domenica sera alle ore 19 al cinema Piccolo.
Il pomeriggio di Materadio è proseguito nell’Auditorium Gervasio dove Marino Sinibaldi ha condotto la trasmissione Fahrenheit. Ospiti del direttore di Rai Radio 3 Jhumpa Lahiri, premio Pulitzer nell’anno 2000, e Tahar Ben Jelloun nato in Marocco e diventato uno dei più affermati scrittori in lingua francese. Durante la diretta da Matera si è discusso dei processi di identità in rapporto al tema della globalizzazione e all’esperienza personale dei due autori, riversata poi nei loro scritti.
Jhumpa Lahiri ha avuto una impressione positiva passeggiando nella Città dei Sassi. “E’ una sensazione potente - ha spiegato la scrittrice - quella che la città mi trasmette, un posto singolare e fuori dal tempo, tuttavia aperto in maniera commovente verso il mondo, per cui del tutto aderente al tema globale/locale sposato quest’anno da Materadio”. Per Tahar Ben Jelloun l’esperienza di Matera è stata invece un piacevole ritorno. “E’ la seconda volta che sono qui, in questa città che trovo a misura d’uomo e voglio tornarci ancora. Per restare al tema di Materadio, la mia è una identità molteplice, animata da un pizzico di follia per cui mi sento al tempo stesso marocchino, francese e italiano, ed in questo caso materano”. La lettura di un brano tratto dal racconto “Il diavolo e il ferramenta” (un matrimonio lucano) di Nicola Lagioia ha aperto il filo rosso della festa di Radio 3. Il racconto che si svilupperà in otto tappe durante questa edizione di Materadio è stato interpretato da Tommaso Ragno, accompagnato dalla musica della scuola di Musica Elettronica e Applicata del Conservatorio “Duni” di Matera. L’interpretazione appassionata, ed a tratti ironica, di questo racconto incentrato sul ritorno in Basilicata di un uomo di mezza età dopo il divorzio ha entusiasmato e divertito il pubblico dell’auditorium.

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Gli incontri previsti nel Conference point intendono offrire alla cittadinanza e al pubblico di Materadio l’opportunità per approfondire il programma 2019 che sarà presentato durante la conferenza stampa di venerdì mattina, attraverso la proposta di n. 5 talk di 1h ciascuno riconducibili alle due sezioni del programma culturale 2019 (i progetti della Fondazione e i progetti PL).

La sezione dei progetti in capo alla Fondazione verrà approfondita con n. 2 talk sui temi della co-creazione e delle co-produzioni internazionali. La sezione dei progetti PL verrà approfondita con n. 3 talk ispirati ad alcune delle principali tematiche a cui fanno riferimento i progetti che rappresentano il 50% del programma di Matera Capitale.

Il Materadio Village verrà anche utilizzato per accogliere i firma-copie e le interviste aperte agli autori ospiti del programma di Materadio, nonché la conferenza stampa finale dell'evento prevista domenica 23 settembre alle ore 12:30.

Nota per i giornalisti: durante i tre giorni di evento, nei momenti in cui non ci saranno Open talk, il Conference Point del Materadio Village è a disposizione di quanti avranno bisogno di uno spazio per incontrare gli ospiti di Materadio e/o per effettuare interviste; per facilitare il lavoro sarà a disposizione dei giornalisti un collegamento wi-fi gratuito (su richiesta di password all'info point).

 

Open Talk del Materadio Village
(tutti i talk si svolgeranno presso il Conference Point del Materadio Village; ai talk parteciperanno i manager e i project manager della Fondazione Matera-Basilicata 2019, assieme ai referenti dei partner e dei Project Leader della Fondazione e ad alcuni degli artisti protagonisti del programma culturale 2019)

Sabato 22 settembre 2018

12:00 – 13:00 Open talk "Dire, fare, restare comunità"

14:00 – 15:00 Open talk "Voci dal futuro"

15:30 – 16:30 Open talk "La più bella delle vergogne"

18:00 – 19:00 Open talk "Da Matera all'Europa"

Domenica 23 settembre 2018

11:30 – 12:30 Open talk “Dall'Europa a Matera”

12:30 – 13:00 Conferenza stampa di chiusura

 

Firma-copie degli autori ospiti di Materadio

Giovedì 20 settembre 2018 (Materadio off)
18:00 Claudio Trotta

Venerdì 21 settembre 2018
17:00 Jhumpa Lahiri, presso il Conference Point
19:00 Tahar ben Jelloun

Sabato 22 settembre
17:30 Giovanni Carofiglio

Domenica 23 settembre
12:00 Davide Enia

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"E' davvero molto interessante la proposta del ministro per i Beni e le Attività culturali, Alberto Bonisoli, riguardante la possibilità di portare a Matera le opere che un'importantissima e prestigiosa istituzione di fama mondiale come la Scala di Milano, traduce per i bambini". Lo afferma il presidente della Fondazione Matera-Basilicata2019, Salvatore Adduce. "Si tratta di una felice intuizione anche perchè pienamente coerente con i contenuti del dossier "Open Future" che, in diversi progetti, mette al centro un pubblico molto interessante, come quello dei bambini, e sperimenta nuove forme di coinvolgimento e di divulgazione per rendere la cultura davvero a portata di tutti. 

Ritengo che ci sia lo spazio e l'interesse della Fondazione Matera-Basilicata2019 ad accogliere questa come altre proposte che potranno arrivare dal ministero per rafforzare e impreziosire ulteriormente il programma culturale di Matera2019 che presenteremo venerdì nell'apposita conferenza stampa.
Subito dopo questo importante appuntamento entreremo nel merito per realizzare concretamente questa proposta di cui siamo onorati".

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Per la prima volta a Matera verrà proiettato il film documentario "The Fabulous Trickster - In viaggio con Antonio Infantino", dedicato al musicista di Tricarico a pochi mesi della scomparsa

Si apre il sipario sulla ottava edizione di Materadio, la festa di Rai Radio3 co-prodotta dalla Fondazione Matera-Basilicata2019 e che quest'anno tornerà, come nella prima edizione, nel parco del Castello Tramontano per i concerti serali di Max Gazzè e Seun Kuti, l'erede di Fela Kuti.

La novità di questa edizione è nel ricco programma off, vale a dire non in diretta radiofonica, che vede alcuni momenti di eccezione.

Da non perdere l'appuntamento clou del programma off di Materadio. Per la prima volta a Matera, grazie alla collaborazione della Lucana Film Commission e di Rai Radio3 verrà proiettato domenica, 23 settembre, al cinema Piccolo, il film "The Fabulous Trickster - In viaggio con Antonio Infantino", un grande documentario dedicato al musicista di Tricarico a pochi mesi della scomparsa. Introdurranno il film il regista, Luigi Cinque, il direttore della Lucana Film Commission, Paride Leporace, e Valerio Corzani, di Rai Radio3.

“Conoscevo la musica e l’arte di Infantino - afferma Cinque - da moltissimi anni, quando mi è capitato di incontrarlo di nuovo in un piccolo festival, a Tricarico. Mi è sembrata, la sua, una storia e una magia che andavano raccontate. Ho lavorato con lui per due anni, lo abbiamo scritto in parte insieme, ora è diventato un doloroso omaggio alla sua memoria. Un omaggio necessario, perché Infantino è riuscito ad avere una dialettica veloce e folle con la realtà, è riuscito ad essere totalmente libero in una dimensione che socialmente e politicamente si è fatta piu stretta rispetto agli anni Settanta e Ottanta. Mi piace dire che era un marziano pitagorico nella Firenze delle transumanze turistiche. E tutti gli dobbiamo qualcosa”.

"A sei anni della nascita della Lucana Film Commission - afferma Leporace - si rinnova ancora una volta la preziosa collaborazione con Materadio. La presenza di Valerio Mastandrea e Mohsen Makhmalbaf a Hollywood party, entrambi impegnati in due diversi progetti cinematografici lucani, e la proiezione del bel documentario su Antonio Infantino rinnovano la possibilità di comunicare agli ascoltatori di Radiotre le migliori attività della Lucana Film Commission".

Sempre nella giornata di domenica mattina, 23 settembre, dalle ore 11,37 alle ore 19,07, in piazza Vittorio Veneto (fronte ex Banco di Napoli), si terrà una performance artistica di Fabiano Lioi dal titolo "Colorare per Nascondere, Svelare per comunicare" organizzata in collaborazione con Arteprima. "Lioi - afferma Francesco Cascino, presidente di Arteprima - mette in opera la sua performance partecipAttiva e coinvolge tutti quelli che vorranno fare questa esperienza concreta e giocosa di rimando e metafora. Prepariamoci tutti a colorare per terra per immaginare altri modi di guardare e vedere la realtà quotidiana e diventarne lettori protagonisti. E' già successo a Napoli, Milano, Venezia riscuotendo ovunque grande consenso e ora anche a Matera".

Fra le tante novità di questa edizione il Materadio Village allestito dalla Fondazione Matera-Basilicata2019 e, in particolare, dall'Open Design School con strutture removibili che serviranno ad ospitare talk show, presentazioni di libri e di progetti di Matera2019.

Sempre qui, in piazza San Francesco, dal 21 al 23 settembre, sarà ospitata una istallazione di videomessaggi a cura di Luca Acito denominata "Chit Chat". "Il ChitChat- spiega Acito - è un sistema di ripresa automatico progettato dallo Studio Antani, un video box inserito all’interno di un vecchio telefono a muro. Un sistema innovativo e fresco per raccogliere videomessaggi di massimo 30 secondi e per raccontare in maniera dinamica i pareri della gente. Il ChitChat coinvolge direttamente le persone e genera curiosità, animazione e interazione. I contenuti video raccolti dal ChitChat hanno un potenziale virale di condivisione web elevatissimo".

A chiudere il programma off di Materadio sarà domenica sera, 23 settembre, alle 21, in piazza San Francesco, l'orchestra del chitarrista Dino Plasmati che si esibirà accanto a una stella del jazz internazionale, il sassofonista Bobby Watson.

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Giovedì, 20 settembre, alle ore 18, al Materadio Village allestito in piazza San Francesco, a Matera, Claudio Trotta presenta il suo ultimo libro "No Pasta No Show". A moderare l'incontro sarà il direttore generale della Fondazione Matera-Basilicata2019, Paolo Verri.

No pasta no show è l’entusiasmante autobiografia di Claudio Trotta – promoter e produttore di spettacoli dal vivo tra i più importanti e stimati a livello internazionale – ma è soprattutto l’affresco di un’epoca, un pezzo di storia italiana illuminato da una prospettiva particolare e affascinante: quella dei concerti, degli spettacoli dal vivo, della musica come partecipazione e progetto culturale. E’ un documenti che analizza come tutto sia cambiato in questi 40 e più anni e non sempre per il meglio. È una galleria di personaggi indimenticabili, tratteggiati con freschezza da chi ha avuto la fortuna di conoscerli dal vivo: ed è il racconto di una passione intramontabile, una dichiarazione d’amore nei confronti della musica e della Bellezza. Un amore che l’autore non ha mai smesso di rinnovare e che ancora una volta, come ha fatto negli ultimi quarant’anni, vuole condividere con gli altri.

Nel corso dell'incontro materano Trotta ricorderà Ry Cooder al Rolling Stone di Milano, il 4 maggio del 1982, e un ragazzo in lacrime quando la band iniziò a suonare. Ricorderà il genio di John Martyn e la sua chitarra che sul palco sembravano un’orchestra intera, nonostante diciassette birre, una bottiglia di whisky e un litro e mezzo di vino rosso tracannati dal cantautore scozzese durante lo spettacolo. Racconterà di quando il leader dei Guns N’ Roses smontò una camera d’albergo per trasformarla in una palestra. E, inoltre, ricorderà Bruce Springsteen quando una sera, dopo una cena sui navigli, mollò tutti e si perse per le vie del capoluogo lombardo. Da solo, senza avvisare nessuno. Questo e moltissimo altro ancora verrà raccontato dal punto di vista dell’autore, che in quarant’anni di carriera e di vita on the road ha contribuito a promuovere e a far conoscere nel nostro Paese le stelle di prim’ordine della scena musicale internazionale, organizzando show e festival di grande successo.

Claudio Trotta (Milano, 1957) è uno dei più stimati e importanti produttori e promoter indipendenti di spettacoli dal vivo nel mondo. Ha lavorato con moltissimi artisti internazionali e italiani, tra cui Bruce Springsteen, AC/DC, Kiss, Sting, David Bowie, Guns N’ Roses, Iron Maiden, Aerosmith, Frank Zappa, Stevie Wonder, Metallica,The Chemical Brothers,The Cure,50 Cent,Peter Hammill,Tracy Chapman,Laurie Anderson,Van Morrison,Jack Johnson,Paul Weller,Ben Harper,John Mellencamp,Def Leppard,Slayer,Slipknot,Prodigy, Elio e le Storie Tese, Litfiba, Renato Zero, Luciano Ligabue, Negramaro,Niccolò Fabi,Gianna Nannini,Tiziano Ferro,Roberto Vecchioni,Tiromancino,Timoria e tanti altri.

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Matera Basilicata 2019: a collective journey towards the best possible European Capital of Culture

“Insieme” (Together) is the title of the first dossier which Matera put together in 2014 to present itself as a candidate for the European Capital of Culture for 2019. “Together” is the word that steered all the work carried out since then to build the 2019 program, included in the second dossier with the slogan “Open Future”, to indicate the next step taken on the journey up to that time: to build an open future in all its many facets, through the culture that binds us together.

Today we will present almost the entire program for 2019, so we feel that we have kept the promise we made in our winning dossier. But what makes us truly proud is not talking about what we will do, but how we are doing it.

The program for Matera 2019 is, indeed, a major collective operation based on a process of co-creation; namely, working together with everyone involved, from the writing of the dossier to the design and implementation of all the various activities for 2019. Taken as a whole, these do not merely represent a simple festival of events; they are the result of a unique effort, striving towards a European Capital of Culture that involves constant communication with local creative operators, European partners, institutions, businesses and citizens.

In the “open” spirit of the dossier, the 2019 program also aims to push the boundaries of the city of Matera, extending tour routes and relationships beyond the historical center and the picturesque scenery of the Sassi, to also include the suburban areas of the city – which form an integral part of its history – and the entire Basilicata region, southern Italy and the Mediterranean area.

How many partners are involved? How many operators? How many artists? For how many days? Thanks to the path that leads us to 2019, Matera is at the center of a national cultural debate: a small town tucked away from it all has been able to bring dozens of European partners to work within its territory; it has quadrupled the number of tourists visiting the town, doubled property values, significantly increased its GDP, and attracted enterprises and talented individuals to invest in an area full of opportunities but not yet sufficiently known or promoted.

Our goal is to ensure that this trend continues to grow and bear fruit beyond 2019.

 

The cultural programme of Matera 2019

Matera's European Capital of Culture programme is spread over 48 weeks beginning with the opening ceremony on 19th January, during which 54 bands, from European Cultural Capitals and the Municipalities in Basilicata, will make their way into Matera playing their instruments. From then on various initiatives will take place every day, many of them at the same time, spread out over different locations in the city of Matera and the Basilicata region. These have the aim of contributing to developing the future, by trying to answer the questions posed by the 5 themes of the candidacy dossier: Roots and Routes, Continuity and Disruptions, Ancient Futures, Utopias and Dystopias, Reflections and Connections.

A good half of the productions are the result of the process of co-creation carried out together with the creative scene of Basilicata, linked to a wide range of artists, networks and national and European institutions. The other half of the program will be implemented through agreements with various European and Italian cultural institutions, starting with the other European Capital of Culture, our friend and twin town Plovdiv, with which we will create three major cultural projects, and exchange the two main exhibitions.

In addition to projects with Plovdiv, various activities will be co-produced with all European States through the network of European Cultural Capitals, as well as major international collaborations with Japan – with which the 27th Edition of Eu Japan Fest will be created – and with Argentina, Jordan and Tunisia.

Obviously, Matera represents Italy: to this end, during the candidacy phase, we proposed the Italia 2019 project, which focuses on the city of Ravenna: the Fondazione Ravenna Manifestazioni is a key partner for the creation of “PURGATORY-Chiamata Pubblica per la Divina Commedia” (PURGATORY-public call for the Divine Comedy) by Dante Alighieri. Many Italian cultural entities will be involved, first and foremost – besides the RAI Radio Televisione Italiana – the oldest Opera House in Italy, Teatro San Carlo in Naples, with which we will produce the Cavalleria Rusticana; this will be the first time an opera has been set up and performed in the Sassi with the community at the forefront. These two events alone involve more than 1,500 citizens from across Italy who will take part in the production phases of the project, with a month of rehearsals and a two-week show for all the temporary citizens who choose Matera as the cultural destination of the year.

Every day during 2019 there will be five activities to do: visit an exhibition; attend a live show; wander through natural trails set up and prepared in an original way; meet a citizen of Matera or Basilicata with whom to discuss the past, present and future of our civilization; and contribute to the construction of the closing exhibition, by bringing an object symbolic of one’s own idea of culture.

The year will unfold as a great story of human history, a great symphony, divided into four seasons and five movements: four major exhibitions that focus on Matera and Basilicata from past to future: “Ars Excavandi” on cave cities throughout the world (organized by architect and urban planner Pietro Laureano, also a Unesco expert; this project will be inaugurated in Matera on 19th January 2019); “Renaissance seen from the South” focusing on the most important cultural events (curated by Marta Ragozzino, Director of the Polo Museale della Basilicata, to open in Matera on 19th April 2019); “The poetics of prime numbers” on science and mathematics with a focus on Pythagoras (curated by Piergiorgio Odifreddi, one of Italy’s foremost scientific communicators; to be inaugurated on 21st June 2019 in Metaponto); “Stratigraphy. Anthropocene Observatory”, which investigates the new geological epoch defined by the actions of man (curated by photographer and film-maker Armin Linke, to be inaugurated in Matera on 6th September 2019).

Alongside these first four chapters there are over 60 original projects, more than one per week, half of them developed by the Basilicata creative scene in collaboration with European partners, and half by the rest of Europe in cooperation with local partners: a mix combining tradition and innovation, along with the analogue and the digital world.

The entire city and the region will be set up in a coherent manner thanks to the work of the Open Design School, an interdisciplinary lab composed of professionals from Basilicata, the rest of Italy and Europe, who will design and create the facilities (stages, set-ups, signage) necessary for the 2019 events. All of this will unfold along five completely unique urban routes, which are also connected to the five themes of the program.

Within the program, the executive design of the I-DEA stands out; a project known as “the archive of the archives”, with the participation of five international artists who will use the main archives of Basilicata as inspiration for five large, memorable, public installations – the first of them curated by a tutelary deity of Italian and European photographic culture, Mario Cresci.

The regional aspect of Matera Basilicata 2019 will be highlighted by the “Capital for a day” project, which will give each municipality of the Basilicata region the opportunity to carry out their activities in line with the values and themes of the Matera 2019 dossier, and to describe the leading figures in Basilicata from the twentieth century: Levi, Olivetti, Pierro, Scotellaro, Sinisgalli and many others. The project integrates well with the initiative promoted together with the Diocese of Matera-Irsina “Paths: discovering the traces of religiosity in the Matera-Basilicata territory”, that will involve all the dioceses of Basilicata with over 100 events – many of them featuring sacred music – that will emphasize the extraordinary ecclesiastical patrimony of the region.

Central to all projects is the scope of involvement and participation of the community, whether that of permanent citizens whom we have defined in our report as “cultural inhabitants”, or of the visitors whom we prefer to invite to be “(con)temporary citizens”.

The commitment of “cultural inhabitants” is evidenced by several major collective projects: not just the artistic ones mentioned above, but especially those which aim to permanently improve the quality of the city. Gardentopia and Lumen are two major utopias that are to build community gardens and paths of light, created by citizens with the help of national and international designers. Over 3,000 people will be featured in laboratories where the theme of light will be used in an original way, becoming an integral part of the opening ceremony.

In addition, through the platform and the physical space of the community – a tool already successfully tried out during the candidacy - every citizen will be able to propose and seek to achieve small projects, together with other entities, that are of benefit to the community.

In addition, visitors to Matera and Basilicata will not only be able to experience a laboratory city, whose program is the result of the collective efforts of those who enabled the construction of the two Rioni Sassi; they will also be entertained with music, film, dance, science; they will meet unique characters, including the world-famous producer Brian Eno, who will bring to Matera on 18th July, at the Cava del Sole, a preview of his new show dedicated to the 50 years since the first man on the moon.

Nobody in Matera will merely be a tourist, everyone will have the opportunity to join in the community aspect that characterizes the path of Matera 2019, thanks to the special “Passport 2019”. This tool will not only allow guests access, at the price of 19 euros, to all events organized by the Foundation in 2019, but will also permit them to acquire temporary citizenship which involves a right and duty: the right to register, and the duty to bring an object to Matera. The collection of different objects will make up the fifth and final exhibition of Matera 2019, “Open Future”, which will detail the passions and lifestyles of people from Italy and Europe who are appreciative of culture.

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I tre animatori di comunità saranno nella Capitale Europea della Cultura 2018 da 25 al 27 maggio

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I nominativi degli ammessi sono consultabili nella sezione del sito “Amministrazione trasparente” – “Bandi di concorso”

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Protagonista dell'incontro, venerdì 23 marzo alle 18:30, sarà lo studio lo SMALL Lab

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Docente presso diverse università europee, Fuchs ha una lunga e ampia esperienza nelle Capitali Europee della Cultura

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Si è tenuta oggi, presso il Palazzotto del Casale, a Matera, la riunione del Cda della Fondazione Matera Basilicata 2019.

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Confindustria e Fondazione Matera Basilicata 2019 lanciano il bando "Matera 2019: l'open future delle imprese italiane" rivolto a 50 imprese, soprattutto Pmi, per renderle protagoniste di Matera Capitale europea della Cultura.

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Ieri pomeriggio presso Casa Cava a Matera la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha ospitato la lectio magistralis di Ulrich Fuchs

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Lo spazio è stato allestito e realizzato dall'Apt Basilicata e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 per dare informazioni sui servizi turistici in Basilicata e promuovere Matera Capitale Europea della Cultura 2019

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Nei prossimi giorni il nuovo presidente terrà una conferenza stampa

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Il premio è stato conferito nell'ambito della Green Week a Trento

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Uno spazio virtuale in cui i cittadini possono incontrarsi per lavorare insieme alla proposta, discussione e realizzazione di progetti di comunità

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L'elaborato di Ettore Concetti è stato l'unico ad aver raggiunto il punteggio minimo utile a collocarsi nella graduatoria finale. E quindi, così come previsto dal bando, non si è proceduto alla votazione popolare

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Si è svolta presso la sede della Camera di Commercio di Matera la riunione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019.

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Venerdì, 9 marzo, a partire dalle 18:30, negli spazi del Casino Padula, nel rione Agna, secondo incontro pubblico con l’Open Design School.

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Nella sezione "Amministrazione trasparente" sono pubblicate le gradutarorie degli ammessi alle prove orali per 5 profili

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Conclusa la mappatura della città di Matera si procederà a quella di tutta la Basilicata 

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Venerdì 16 marzo alle 10:30 presso Casino Padula, nel Quartiere di Agna Le Piane, si terrà la conferenza stampa di presentazione della manifestazione che si terrà nelle giornate del 18 e 19 marzo

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L'area allestita e realizzata da Apt Basilicata e Fondazione Matera-Basilicata 2019 sarà inaugurata giovedì 15 marzo, alle ore 13

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Il 18 marzo sarà dedicato alla festa del progetto Uisp "SportAntenne", il 19 marzo verrà presentata la community di Matera 2019

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Il progetto è legato al miglioramento delle politiche regionali per ridurre l’inquinamento luminoso e proteggere e valorizzare il cielo notturno.

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Per tre giorni i cittadini europei che nella loro regione lavorano in un progetto di comunità avranno la possibilità di confrontarsi tra loro, lavorando insieme sui rispettivi progetti, scambiando esperienze e reti

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A Tricarico, nella festa dedicata a Scotellaro, l'incontro con i sindaci lucani per valorizzare nel 2019 tutti i centri della Basilicata

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Il 22 aprile sarà invece dedicato alle iniziative organizzate dalla Community di Matera 2019

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Presenti il Sindaco De Ruggieri, il Presidente Adduce, il Segretario Generale Oliva e i manager Tarantino e Romaniello

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Nella sezione Bandi di concorso disponibile anche l' albo di Makers e Linkers

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Alla call hanno partecipato circa 60 classi provenienti da istituti scolastici di tutta la Basilicata

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Grazie a questa collaborazione, saliranno sul palco della festa materana  gli "Indigo face", vincitori del contest 1MEurope 2018 

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Le iniziative in programma si svolgeranno tra l'8 e il 9 maggio in collaborazione con Materahub

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L'artista britannico farà tappa a Matera il 3 luglio con il tour “Ma Ogni Giorno Il Sole Tramonta”.

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Si è appena concluso a Bruxelles l’ultimo incontro formale su Matera 2019 con la Giuria della Commissione Europea che monitora le Capitali Europee della Cultura.

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Nella serata (ore 21:00) lo spettacolo teatrale e circense “I fuochi di San Pancrazio” ispirato a un soggetto cinematografico di Rocco Scotellaro

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L'Open Talk si terrà venerdì 6 aprile, alle ore 18.30, al Casino Padula

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Il 19 aprile sarà all'insegna della lettura con una speciale iniziativa nel nome di Rocco Scotellaro. 

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Nella giornata di ieri si è riunito presso il Palazzotto del Casale a Matera il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019.

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L'appuntamento è per Venerdì 13 aprile alle 18:30 presso Casino Padula a Matera

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Il segretario generale, Giovanni Oliva: “Partecipazione all’insegna della proficua sinergia istituzionale fra Regione Basilicata e Fondazione Matera-Basilicata2019”

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Ieri pomeriggio a Matera, presso la sede della Camera di Commercio, si è riunito il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019.

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Si comincia a Tricarico il 19 aprile con una speciale festa di compleanno per Rocco Scotellaro. Si chiude a Matera il 23 aprile, giornata mondiale del libro, con la scrittrice e docente Antonella Cilento

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In occasione dell'Anno Europeao del Patrimonio, 19 scuole della Basilicata potranno partecipare ad un percorso di scoperta del territorio attraverso l'uso delle tecnologie

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Si tratta di incontri promossi dall’Open design School aperti al pubblico e finalizzati a confrontarsi con le migliori pratiche internazionali in materia di creatività e open data.

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Si è svolta oggi presso Casa Cava, a Matera, la presentazione del nuovo logo della Fondazione Matera Basilicata 2019, risultato vincitore del bando indetto nel febbraio 2016.

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Si è conclusa con il parere positivo di tutti i rappresentanti degli enti interessati la conferenza di servizi svoltasi oggi in municipio per esaminare il progetto di riqualificazione della Cava del Sole anche alla luce delle recenti indagini geologiche.

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Fra i punti all’ordine del giorno, l’esito della selezione dei Project Leader, il regolamento per il personale interno, il protocollo d’intesa con l’APT Basilicata, il progetto del bilancio consuntivo 2016.

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Il team di lavoro selezionato è costituito da collaboratori e professionisti specializzati in diversi campi, con diversi background e nazionalità

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La festa del “Meno Uno” che il 19 e 20 gennaio avvia il conto alla rovescia verso l’anno di Matera da Capitale Europea della Cultura si arricchisce di grandi ospiti.

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La conferenza si terrà mercoledì 17 gennaio 2018 alle ore 10:30 presso la Mediateca Provinciale a Matera

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 I candidati ammessi alla prova orale saranno convocati esclusivamente mediante avviso pubblicato sul sito internet istituzionale

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Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione della festa collettiva che il 19 e 20 gennaio avvia il conto alla rovescia verso il 2019

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Il rosone della chiesa di cartone andrà ad arricchire l'allestimento del prossimo carro della Bruna a rappresentare il cammino collettivo di Matera verso l'anno da capitale. Grande partecipazione in piazza e sui canali social

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L'accordo quadro è stato sottoscritto oggi a Policoro tra Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Regione Basilicata, Comune di Matera, Comune di Policoro

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha pubblicato l’elenco dei 27 Project Leader della scena creativa lucana i cui progetti sono stati selezionati per andare a comporre la metà del programma culturale del 2019.

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