Matera 2019

2018 NUOVE CATEGORIE

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Si è concluso sabato 24 ottobre a Matera, a qualche ora dal nuovo DPCM che ha sospeso gli spettacoli pubblici in teatri, cinema e spazi all’aperto, il Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza 

Abbiamo ospitato 7 fra artisti e compagnie (Emma Dante, Virgilio Sieni, Chiara Guidi, Annamaria Ajmone, Luigi Coppola, la compagnia MK, il duo Daria Deflorian- Antonio Tagliarini) che hanno rinnovato le proprie domande nel momento infra-pandemico, mettendo al centro dei loro lavori il tema della prossimità, anche in termini di rapporto tra lettura della realtà e costruzione dell’immaginario, con un’attenzione al rapporto tra l’umano e il non umano, e tra il visibile e l’invisibile.

Abbiamo proposto 10 opere, con 16 repliche fra teatro, danza, cinema, arte pubblica e relazionale, caratterizzate dall’intervento nello spazio pubblico risignificato mediante forme di apertura capaci di includere gli spettatori non soltanto nel fruire di un lavoro finito ma, con modalità molto differenti, nella responsabilità del costruirlo.

Agli spettacoli hanno preso parte circa 2000 spettatori, circa 50 sono stati invece i cittadini coinvolti nei 3 percorsi laboratoriali attivati con gli artisti a Matera.
Non solo Matera per il programma del Festival. Altri 6 comuni della Basilicata hanno infatti ospitato le arti performative dei nostri “esercizi di vicinanza”: Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Latronico, San Severino Lucano, Cirigliano.

Tutti gli appuntamenti si sono svolti nel pieno rispetto della normativa anti contagio, comunicata al pubblico attraverso gli allestimenti progettati e realizzati dall’Open Design School, che in questi mesi ha condotto un lavoro di ricerca e sperimentazione sul sistema di accoglienza del pubblico per far sì che, nonostante la distanza, i partecipanti allo spettacolo potessero sentirsi pienamente coinvolti e protagonisti dello stesso, in completa sicurezza.

Un obiettivo raggiunto! I dati emersi dai questionari di monitoraggio somministrati al termine degli spettacoli, che sono riusciti a intercettare non solo il pubblico fidelizzato di Matera 2019, ma anche un pubblico del tutto nuovo, ci dicono infatti che 1/5 degli spettatori sono arrivati dalla Puglia, in particolare da Bari, Taranto e Valle d’Itria; per il 70,7% dei partecipanti, le misure di distanziamento fisico adottate non hanno condizionato la loro partecipazione, mentre un 90,4% si è detto soddisfatto rispetto a sicurezza e misure di prevenzione anti contagio adottate. 

Un grazie speciale va al nostro meraviglioso team di volontari che, nonostante guanti e mascherina, sono riusciti a rendere calda l’accoglienza al pubblico, trasmettendo la gentilezza e l’entusiasmo che li ha contraddistinti nel corso di tutto il 2019!

pdf 16x16 Il manuale So Far So Close. Pratiche di vicinanza infra-pandemiche

 

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ph. Niccolò Gialain

 

AVVISO: POSTI ESAURITI

 

Nell'ambito del Fetival "So Far So Close. Esercizi di vicinanza",  Chiara Guidi coinvolge attori, bambini e insegnanti intorno al METODO ERRANTE, pratica che mette in gioco i due fronti della rappresentazione, l’azione e la ricezione, includendo lo sguardo dei bambini e la loro tendenza spontanea a prendere iniziative.

I partecipanti al laboratorio saranno coinvolti in una struttura drammaturgica essenziale, messa in scena successivamente con l’intervento attivo dei bambini. Nei primi incontri si imposterà il lavoro, che sarà sviluppato durante le rappresentazioni degli ultimi tre giorni; dopo ognuna di queste il laboratorio proseguirà con la verifica dell’esperienza.
Lo spettacolo costruito attraverso l’esperienza del METODO ERRANTE sarà La terra dei lombrichi. Una tragedia per bambini (da Alcesti di Euripide), concepito per mettere in moto l’azione e il pensiero dei piccoli spettatori-partecipanti in maniera immediata, in base a ciò che viene visto.

 

DESTINATARI
Laboratorio scenico per attrici/attori, educatrici/educatori, insegnanti

CALENDARIO

Laboratorio
martedì 29 settembre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, Complesso del Casale
mercoledì 30 settembre e giovedì 1 ottobre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, venerdì 2 ottobre dalle 10.00 alle 13.00, Masseria Radogna

Spettacoli
venerdì 2 ottobre ore 15.00 e 17.00, sabato 3 ottobre e domenica 4 ottobre ore 11.30 e 17.00, Masseria Radogna
convocazione due ore prima di ogni spettacolo (durata dello spettacolo 1 ora circa)

 

È richiesta la presenza per tutti i giorni e gli orari indicati.
Si richiede disponibilità a imparare a memoria il testo.

Il laboratorio verrà effettuato nel pieno rispetto della normativa anti-contagio, come disposto dal DPCM 11 giugno 2020.
La partecipazione è a numero limitato.

 

ISCRIZIONI 

Le domande devono pervenire entro il 18 settembre all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando nome, cognome,numero di telefono, provenienza e nell’oggetto "Partecipazione laboratorio Il metodo errante".

 

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

Tali dati sono richiesti ai sensi della normativa anti COVID 19 e saranno conservati per un periodo minimo di 14 giorni successivi alla partecipazione all’evento e in ottemperanza al DCPM dell’11 giugno 2020 in materia di contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19. Tali dati non verranno diffusi o utilizzati per altri scopi ma esclusivamente per finalità sanitarie legate ad eventuali indagini epidemiologiche avviate dalle autorità sanitarie.

 

Il METODO ERRANTE. IL LAVORO DELL’ATTORE AGLI OCCHI DI UN BAMBINO è  un laboratorio scenico per attrici/attori, educatrici/educatori, insegnanti condotto da Chiara Guidi

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ph. Massimo D'Amato

 

AVVISO: POSTI ESAURITI

 

Dolce lotta è una creazione site specific di Virgilio Sieni ideata per il borgo storico di Matera La Martella nell’ambito del festival "So Far So Close. Esercizi di vicinanza" Il laboratorio è rivolto a cittadini di ogni età, abilità e professione, ma anche ad artisti e performer interessati a prendere parte a un’esperienza artistica fondata sul senso della memoria in relazione al gesto. Il percorso si sviluppa a partire dallo studio di sequenze di gesti inventati, attivando il corpo attraverso esercizi mirati all’ascolto e alla consapevolezza percettiva. Il gesto viene messo in relazione ad un oggetto affettivo, simbolo di racconti, immagini, viaggi. Un oggetto caro ma allo stesso tempo dimenticato, accudito, riposto in luoghi nascosti della casa, inamovibile, che ci ha accompagnato nella vita e che lascia emergere ricordi. Tutti i partecipanti andranno a formare, con i loro oggetti, un grande quadrilatero all’aperto: una sorta di agorà-paesaggio composto da stati d’affezione e gesti rituali. Il laboratorio si concluderà con una performance aperta al pubblico.

Ciascun partecipante dovrà portare un oggetto di dimensioni medie che possa stare in piedi da solo e che sia visibile a distanza (es: vaso, anfora, palla, triciclo, sedia, grande giocattolo, etc..).

DESTINATARI 
cittadini, artisti e performer di ogni età, anche senza conoscenze specifiche di danza

CALENDARIO

Laboratorio


sabato 19 settembre | ore 16.00 - incontro di presentazione del progetto
lunedì 21 settembre | ore 17.30-20.00
martedì 22 settembre | ore 17.30-18.30
mercoledì 23 settembre | ore 17.30-20.00
venerdì 25 settembre | ore 17.30-20.00

Luogo:Teatro Ludovico Quaroni | La Martella, Piazza Montegrappa

 

Performance

sabato 26 settembre | ore 18.00 (ore 16.00 convocazione per i partecipanti al laboratorio)

Luogo:Teatro Ludovico Quaroni | La Martella, Piazza Montegrappa

 

Per la buona riuscita del progetto, ogni partecipante dovrà garantire la propria disponibilità per tutti i giorni di prove indicati in calendario e per la presentazione pubblica.

Il laboratorio verrà effettuato nel pieno rispetto della normativa anti-contagio, come disposto dal DPCM 11 giugno 2020.
La partecipazione è a numero limitato.

 

ISCRIZIONI
Le domande devono pervenire entro giovedì 17 settembre 2020 all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando nome, cognome e numero di telefono e nell’oggetto "Partecipazione laboratorio Dolce lotta".

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Tali dati sono richiesti ai sensi della normativa anti COVID 19 e saranno conservati per un periodo minimo di 14 giorni successivi alla partecipazione all’evento e in ottemperanza al DCPM dell’11 giugno 2020 in materia di contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19. Tali dati non verranno diffusi o utilizzati per altri scopi ma esclusivamente per finalità sanitarie legate ad eventuali indagini epidemiologiche avviate dalle autorità sanitarie.

 

DOLCE LOTTA è un progetto di Virgilio Sieni con la collaborazione e cura di Giulia Mureddu e Delfina Stella

 

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Dal 12 settembre alla fine di ottobre, Matera e diversi comuni della Basilicata saranno lo scenario del Festival di arti performative “So Far So Close. Esercizi di vicinanza prodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, con la collaborazione artistica di Silvia Bottiroli e Cristina Ventrucci, in partenariato con Apt Basilicata e ASM Matera e il patrocinio dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Venosa, San Mauro Forte, Cirigliano, Latronico, San Severino Lucano.

Il programma del Festival “So Far So Close” propone esercizi di vicinanza per riabbracciare l’esistente attraverso le arti performative con una nuova consapevolezza rispetto alla nostra vita comune in un “pianeta infetto”, e per ritrovare la forza dell’agire collettivo.

Emma Dante, Virgilio Sieni, Chiara Guidi, Annamaria Ajmone, MK, Motus, il duo Deflorian/Tagliarini e Luigi Coppola sono gli artisti protagonisti del Festival che, con cura e delicatezza, ripensano per l'occasione le relazioni che si creano negli incontri dal vivo. Nel loro lavoro, il tema della prossimità è centrale anche in termini di rapporto tra lettura della realtà e costruzione dell’immaginario, dove il teatro nelle sue forme e contaminazioni – dalla drammaturgia alla performance, dal rapporto col cinema e la musica alla danza, fino all’esperienza di arte pubblica e relazionale – diventa strumento per guardare le relazioni e i luoghi attraverso narrative intrecciate e con un’attenzione al rapporto tra l’umano e il non umano, e tra il visibile e l’invisibile, nella città che per vocazione ha da sempre unito queste dimensioni.

A Matera e in Basilicata proponiamo esercizi di una rinnovata cittadinanza, dopo l’esperienza che nel 2019 ha fatto del nostro territorio un luogo privilegiato per i processi creativi condivisi e per la relazione tra arte e spazio.

Attraverso il lavoro di ricerca di Open Design School, progetto pilastro di Matera 2019, il Festival si configura come una sperimentazione che intende realizzare eventi dal vivo ai tempi del Covid, mediante lo studio di nuove relazioni e di codifica dei comportamenti sociali, per far sì che, nonostante la distanza, i partecipanti allo spettacolo si sentano pienamente coinvolti e protagonisti dello stesso. Il titolo “So far So Close”, emblematicamente esprime sia il lavoro che si intende fare sulle nuove relazioni tra le persone ai tempi della distanza sociale, sia le nuove relazioni che possono costruirsi tra le aree urbane e le aree remote.

Scopri il programma completo degli appuntamenti del Festival

 

 

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Quanto dura un anno a Matera?

A questa domanda proveremo a rispondere giovedì 30 luglio dalle 17:00 in diretta streaming da Casa Cava con la presentazione del report di monitoraggio dell'anno di Matera Capitale Europea della Cultura e il nuovo portale open data.

Nel corso dell'evento analizzeremo le sfide poste già dal dossier di candidatura di Matera 2019: l'investimento sulle produzioni originali, la cittadinanza culturale, gli impatti sociali.

Parteciperanno all'incontro esperti del terzo settore e della cultura tra cui Carlo Borgomeo (Presidente Fondazione con il Sud), Pierluigi Sacco (IULM), Carola Carazzone (presidente Assifero), Giuseppe Bruno (presidente CGM), Marta Ragozzino (Direzione Regionale Musei Basilicata), Giampaolo d'Andrea (consigliere del Ministro Franceschini), Franco Bianchini (Università di Hull), Rossella Tarantino (Fondazione Matera Basilicata 2019), Paolo Verri, Giuseppe Laterza (Editori Laterza), Marianna Dimona (Comune di Matera), un rappresentante dei produttori culturali di Matera 2019, da poco costituitisi in Comitato. Concluderanno i lavori i rappresentanti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera-Basilicata 2019.

Segui la diretta streaming sul canale YouTube di Matera 2019 e interagisci con i relatori!

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Dal 23 Luglio ripartono le attività laboratoriali presso Casino Padula, con il lancio delle attività del FabLab di Open Design School O.Ma.S. “Open Maker Space”, abbreviato in “O+”, un laboratorio di fabbricazione, analogica e digitale, in cui promuovere la sperimentazione, l’apprendimento, l’invenzione, la prototipazione.  

Se sei esperto potrai usarlo come piattaforma di ricerca e sviluppo di progetti, gli utenti occasionali potranno soddisfare esigenze progettuali individuali, le imprese potranno innovare un prodotto o processo, la comunità dei FabLab lo utilizzeranno per attività condivise e senza limiti di età potrai acquisire nuove competenze.

Il FabLab ‘’O+’’ offrirà l’utilizzo di macchinari avanzati, la consulenza su prototipazione e produzione, i corsi di formazione, lo spazio coworking, gli eventi su temi di interesse dell’utenza. Importante sarà la collaborazione con aziende locali e la sperimentazione della formula del FabLab diffuso, che si avvarrà della partnership con la rete di FabLab locali Officine Mediterranee, con cui Open Design School da tempo collabora. 

La fase di lancio delle attività, in partenza il 23 Luglio e in programma fino al 7 Agosto, vedrà l’attivazione di workshop gratuiti, il giovedì dedicati ai bambini dai 7 ai 12 anni e il venerdì ai ragazzi dai 13 ai 19 anni. 

Le attività che proponiamo sono differenziate per fascia d’età, ma avendo in comune l’approccio non formale, il learning by doing e l’apprendimento tra pari, caratteristiche tipiche dei FabLab e del modello Open Design School. I principali ambiti di formazione saranno il design e la stampa 3D, il coding e la robotica, la fabbricazione analogica e digitale.

Le attività per i bambini dai 7 ai 12 anni si avvarranno di strumenti semplificati, che consentano un approccio alle tecnologie nella forma del gioco e con il raggiungimento di obiettivi immediati. La stampa 3D sarà introdotta mediante l’uso di penne 3D, strumenti che consentono la comprensione della trasformazione fisica della materia e dei principi base della stampa in modo diretto e per mezzo della manualità del bambino. Il disegno 3D al computer utilizzerà il software TinkerCAD, pensato per avvicinare i più piccoli ai principi del disegno virtuale. Il coding sarà applicato all’interazione con semplici robot autocostruiti e alla realizzazione di storie di fantasia in ambienti in cui l’architettura avrà un ruolo fondamentale. Saranno inoltre sperimentate applicazioni ludiche di Arduino.

Con i ragazzi dai 13 ai 19 anni impiegheremo anche gli strumenti tecnologici disponibili in laboratorio, come la vinyl cutter, le stampanti 3D, il taglio laser. L’obiettivo è quello di sviluppare in loro la volontà di proporre e produrre, collettivamente, progetti originali nei campi della tecnologia, del design e dell’architettura mediante l’utilizzo di software professionali e kit Arduino.

I workshop si terranno a Casino Padula il giovedì e venerdì, dalle 18:00 alle 20:00, e saranno accessibili ad un massimo di 8 utenti
Per l’iscrizione è necessario inviare una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il martedì precedente al workshop di interesse.

Di seguito il calendario con le attività:

Giovedì 23/07, ore 18.00 - 20.00 - Bambini 7-12 anni SOLD OUT

Graffiti: utilizzeremo la pittura parietale come esempio di produzione per sottrazione. Realizzeremo un telo, decorato in gruppo con colori a tempera e cartoncini decorati con pastelli a cera per rimozione di strati.

Output: Telo decorato in gruppo e cartoncini personalizzati.

Venerdì 24/07, ore 18.00 - 20.00 - Ragazzi 13-19 anni SOLD OUT

Decoreremo le tazze Matera 2019 con il pattern ODS e il logo O+.

Output: tazze decorate da portare a casa.

Venerdì 31/07, ore 18.00 - 20.00 - Ragazzi 13-19 anni SOLD OUT

Disegno 3D con TinkerCAD

Un’introduzione al mondo CAD 3D mediante un software online gratuito che permetterà di comporre geometrie solide predefinite per ottenere oggetti anche complessi. Adatto a tutti, anche a coloro che non hanno esperienza con i software CAD e desiderano avvicinarsi al design 3D in modo semplice e intuitivo.

Output: un modello  virtuale tridimensionale che sarà riprodotto in stampa 3D nell’appuntamento successivo.

Sabato 01/08, ore 10.00 - 12.00 - Bambini 7-12 anni SOLD OUT

Disegno 3D con TinkerCAD

Un’introduzione al mondo CAD 3D mediante un software online gratuito che permette di comporre geometrie solide predefinite per ottenere oggetti anche complessi. Adatto anche ai bambini, darà la possibilità di acquisire concetti quali la spazialità e la prospettiva.

Output: modello virtuale di un oggetto.

Giovedì 06/08, ore 18.00 - 20.00 - Bambini 7-12 anni SOLD OUT

Con l’utilizzo delle penne 3D creeremo oggetti tridimensionali per un’esperienza di gioco che consentirà ai bambini di acquisire in modo semplice concetti complessi, quali la geometria dello spazio e i principi del disegno e della stampa 3D.

Output: oggetti 3D in plastica ecologica da portare a casa.

Venerdì 07/08, ore 18.00 - 20.00 - Ragazzi 13-19 anni SOLD OUT

Stampa 3D

Una panoramica sulla stampa 3D, i principi di funzionamento e i campi di applicazione. Utilizzeremo la stampante 3D a filamento plastico per realizzare un modello e mostrare come avviene la costruzione di oggetti.

Output: oggetto modellato nel workshop del 31/07.

Tutti i workshop si svolgeranno nel rispetto della normativa anti-Covid, pertanto gli utenti avranno l’obbligo di indossare la mascherina e saranno sottoposti alla rilevazione della temperatura in ingresso.

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AVVISO PER LA SELEZIONE DI ESPERTI PER L’IDEAZIONE DI NUOVI FORMAT SPAZIALI PER EVENTI DAL VIVO NELL’ AMBITO DEL FESTIVAL “SO FAR, SO CLOSE”

 

(aggiornamento del 14 Agosto 2020)

Dopo attenta selezione delle 60 candidature ricevute, diamo il benvenuto ai 6 nuovi professionisti che si uniranno al nuovo gruppo di lavoro di Open Design School:


Immacolata Alianelli, Progettista, Matera
Vito Battista, Visual Designer, Noicattaro (BA)
Francesco Angelo Convertini, Designer esperto di autocostruzione, Locorotondo (BA)
Francesco Lipari, Progettista, Campofranco (CL)
Grazia Mappa, Progettista, Grottaglie (TA)
Saverio Massaro, Social Designer, Altamura (BA)

--- 

(deadline iscrizioni ore 23:59 del 27 luglio 2020)

L’Open Design School, il dipartimento di design della Fondazione Matera-Basilicata 2019, intende creare un nuovo gruppo di lavoro multidisciplinare per lo studio di nuovi sistemi spaziali e il ripensamento delle relazioni sociali, con i limiti imposti dalla attuale pandemia, per gli eventi dal vivo.
I progetti, sviluppati insieme al team artistico, saranno realizzati nell’ambito del festival So Far, So Close, ideato e realizzato dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 e daranno vita ad un toolkit in formato open source per rendere la sperimentazione accessibile a tutti.

OPEN DESIGN SCHOOL
Open Design School è un laboratorio di sperimentazione e innovazione interdisciplinare, nato come progetto pilastro al servizio del programma culturale di Matera 2019 e che costituisce parte fondamentale della legacy della Capitale Europea della Cultura.
È una piattaforma orizzontale ed interdisciplinare senza rigide gerarchie, che promuove un approccio peer-to-peer e learning by doing, in un clima di reciproco arricchimento.
Per approfondimenti: sito web - manuale

RATIONALE “SO FAR, SO CLOSE”
La Fondazione Matera – Basilicata 2019 persegue le finalità previste nel dossier di candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura 2019, con particolare riferimento alla ricchezza e alla diversità delle culture in Europa, alla promozione della cultura e dello sviluppo delle città.
Fino a tutto il 2022, la Fondazione sarà impegnata nel consolidamento della legacy, ovvero a rafforzare il posizionamento, di Matera e della Basilicata, nel settore della creatività, per diventare una piattaforma culturale del Mezzogiorno.

In quest’ottica, si inserisce il Festival “So far, so close” dedicato alla co-creazione di eventi dal vivo e progetti di arte pubblica, con una forte dimensione regionale, attraverso un processo di co-creazione attivato dall’Open Design School.
Nello specifico, il metodo dell’Open Design School prevede laboratori in cui mettere insieme professionalità di discipline diverse provenienti dal mondo, dall’Italia e dalla Basilicata: dagli epidemiologi agli ingegneri della sicurezza, dai designer agli artigiani, dagli architetti agli artisti al pubblico stesso. Si tratta di un progetto di ricerca di nuove relazioni e di codifica dei comportamenti sociali, per far sì che, nonostante la distanza, i partecipanti allo spettacolo si sentano pienamente coinvolti e protagonisti dello stesso, in una logica di co-creazione che è stato fiore all’occhiello di Matera 2019.

I progetti riguarderanno diverse aree tematiche e discipline artistiche secondo la specificità dei luoghi del festival: aree periferiche, aree interne e aree naturali e i grandi contenitori culturali come Cava del Sole, luogo fortemente iconico di Matera 2019.
Il gruppo di lavoro sarà coordinato dal team ODS e lavorerà in collaborazione con il curatore del festival, con i performer e con altri esperti per affrontare in modo creativo la sfida della progettazione degli eventi pubblici ai tempi del COVID.

CALENDARIO ATTIVITÀ
03 - 07 agosto
warm-up
workshop intensivo di progettazione e definizione di macro linee guida (possibilità di partecipazione online per gli stranieri).

24 agosto - 30 ottobre
ricerca applicata
produzione degli allestimenti spaziali, sistema dei segni e codifica delle relazioni e dello spazio, studio dei flussi, creazione del manuale open source (partecipazione in presenza).

CHI CERCHIAMO
Il gruppo di lavoro sarà formato da 5 professionisti selezionati tra le seguenti aree di specializzazione (vedi “Avviso Pubblico per l’istituzione dell’Elenco aperto degli Operatori Economici e degli Esperti della Fondazione Matera-Basilicata 2019”, Allegato 1 “Aree di specializzazione e fasce di importo) :

- 2 progettisti con esperienze nel campo degli allestimenti di festival o eventi, della progettazione accessibile, di urbanismo tattico e paesaggio [cat.E09]
- 1 designer / esperto di autocostruzione con esperienza di fabbricazione (analogica e/o digitale), DIY, approccio hands-on [cat.E10]
- 1 service/social designer con esperienza nel design delle relazioni e/o nella facilitazione dei processi [cat.E10]
- 1 visual designer [cat.E11]

I partecipanti saranno all’incirca 1/3 provenienti da Matera e Basilicata, 1/3 provenienti dal resto d’Italia e 1/3 internazionali.

COSA CHIEDIAMO
Impegno full-time
Obbligo di residenza a Matera
Capacità di lavoro in team multidisciplinari
Attitudine alla condivisione
Conoscenza e condivisione dei valori del movimento Open Design
Passione per Matera!
Per i professionisti stranieri è prevista la possibilità di partecipazione da remoto alla fase di warm-up.

COSA OFFRIAMO
Contribuire al consolidamento della legacy della Capitale Europea della Cultura 2019 e al dibattito nazionale ed Europeo sulle nuove modalità di fruizione della cultura.
La partecipazione ad una ricerca sperimentale e multidisciplinare rispetto alla progettazione degli eventi dal vivo.
La disponibilità di un laboratorio d prototipazione digitale e analogica per testare e autoprodurre le soluzioni immaginate.
La possibilità di lavorare con un team creativo variegato, a stretto contatto con il curatore, performer, artisti, tecnici specializzati per trovare delle risposte innovative a una tematica di forte attualità.
L’opportunità di scoprire vari luoghi della Basilicata.
Compenso lordo totale pari a € 3.500, più IVA e/o oneri previdenziali, assistenziali e fiscali a carico della Fondazione Matera-Basilicata 2019, da corrispondere in rate mensili.
Rimborso spese di viaggio per gli stranieri, fino ad un massimo di € 500, per la partecipazione in presenza alla fase di warm-up.

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
Per partecipare alla selezione è necessario iscriversi all'Elenco aperto degli Operatori Economici e degli Esperti della Fondazione Matera-Basilicata 2019:
https://eprocurement.matera-basilicata2019.it/PortaleAppalti/it/ppgare_doc_istruzioni.wp
Tutti gli interessati dovranno, inoltre, inviare una comunicazione, corredata da portfolio e lettera motivazionale, al seguente indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Le comunicazioni, corredate di tutti i documenti firmati, dovranno pervenire, a pena di esclusione, entro e non oltre le 23:59 del 27 luglio 2020.

Per tutte le informazioni riguardanti l’iscrizione all’elenco di cui sopra, si rimanda all'Avviso Pubblico per l’istituzione dell’Elenco aperto degli Operatori Economici e degli Esperti – Sezione Esperti, Riferimento procedura E00002, disponibile sul portale.
Per eventuali richieste di assistenza per le iscrizioni cliccare su:
https://eprocurement.matera-basilicata2019.it/PortaleAppalti/it/ppgare_doc_assistenza_tecnica.wp

Si precisa che è possibile caricare il CV anche in formato non europeo.

Per chi fosse già iscritto al portale si prega di controllare la validità dell’iscrizione e provvedere all’eventuale rinnovo.

L’invio della comunicazione non fa sorgere, in capo al soggetto, alcun diritto o aspettativa ad ottenere un incarico professionale di qualsiasi natura presso la Fondazione.

PROCEDURA DI SELEZIONE
La selezione avverrà attraverso comparazione e valutazione dei curricula e successivo colloquio per gli esperti ritenuti in possesso dei requisiti tecnico-professionali richiesti dal presente avviso.

CHIARIMENTI
Per ulteriori chiarimenti sul progetto gli interessati potranno inviare una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

INFORMAZIONE E PUBBLICITÀ
Del presente Avviso, nonché degli esiti della procedura comparativa, verrà data idonea pubblicità sul sito istituzionale e sui canali social dedicati della Fondazione Matera-Basilicata2019. 

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Ripartire da alcune delle fasce più colpite dall’emergenza Coronavirus, i malati, gli anziani, gli operatori sanitari e i musicisti, per riprendere il viaggio di Matera 2019 lì dove è stato interrotto. È stato questo lo spirito che ha animato le iniziative che abbiamo organizzato insieme al  Comune di Matera fra la città dei Sassi e Potenza il 21 giugno per la 26esima edizione della Festa della Musica, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dall’Associazione italiana per la promozione della festa della musica.

In continuità con il percorso fatto nell’anno della Capitale Europea della Cultura, abbiamo deciso di portare la musica nei luoghi emblemi della battaglia al Covid-19 dei due capoluoghi lucani, ovvero gli ospedali e le RSA. Gli Ospedali sono stati, infatti, i presidi dove diverse professionalità fra dirigenti, medici, infermieri, oss e amministrativi, hanno risposto in maniera egregia ed instancabile ad una emergenza senza precedenti, ma anche dove i pazienti vivono ormai da diverso tempo una degenza senza la visita e il conforto dei propri cari. Allo stesso modo, le RSA sono i luoghi i cui residenti e gli operatori hanno vissuto necessariamente in condizioni di isolamento e reclusione. Portare la musica in questi luoghi è stato da un lato un gesto di ringraziamento, di vicinanza e sollievo ai protagonisti di questa fase delicata e dall’altro il segnale che le arti e la cultura sono un balsamo prezioso, capace di alleviare le ferite più profonde dell’anima e della mente.

La giornata è iniziata a Matera con le note della Bassa Musica “Nunzio Paolicelli”- Città di Matera che ha portato allegria nello spazio esterno della Residenza Sanitaria Assistenziale "Brancaccio", per proseguire all’Ospedale Madonna delle Grazie con i violini, il violoncello e il contrabbasso del quartetto "L'altro 900",  esibitosi fra la hall e gli spazi antistanti il reparto infettivi e la zona di osservazione. 

Nel pomeriggio, gli anziani della RSA “Raffaele Acerenza" di Potenza hanno accolto con gioia i brani della migliore tradizione italiana del “Soranno Sax Quartet”, mentre il “Trio Accord” con violino, violoncello e fisarmonica, accompagnato dalla possente voce del soprano, ha fatto risuonare di note e canto l’Ospedale “San Carlo”, fra la hall, il corridoio del reparto di rianimazione e l’ingresso della pneumologia.  Ad emozionare in particolare i presenti, fra medici, infermieri e operatori, l’Ave Maria di Schubert, “forse la più celebre preghiera in musica, in grado di toccare tutti i cuori provati da questo difficile periodo”, come ha sottolineato Giovanna D’Amato, di Ateneo Musica Basilicata, che ha collaborato all’organizzazione dell’iniziativa.

In contemporanea, il Comune di Matera, in collaborazione con l’Associazione Onyx Jazz Club, attraverso una call pubblica ha raccolto sul palco di Casa Cava, a Matera, 18 tra cantanti, cantautori, musicisti e gruppi musicali di ogni età e ogni genere musicale, in un’esibizione trasmessa in diretta streaming fino a tarda sera. 

Dopo i difficili mesi che ci lasciamo alle spalle, la musica, linguaggio universale per antonomasia, è stato lo strumento per donare serenità, ridurre le distanze, riallacciare relazioni, ripartire a fare cultura per e con la comunità.

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Matera passa il testimone a Bergamo a chiusura della prima tappa di Artlab 2020, un'edizione realizzata totalmente online dal 9 al 13 giugno, incentrata sulla condizione del settore culturale durante l’emergenza sanitaria e sulle sue prospettive future. Con il suo percorso di rinascita fino alla nomina a Capitale Europea della Cultura, Matera è diventata un riferimento per Bergamo, città duramente colpita dal Coronavirus e che ospiterà a settembre la seconda tappa di Artlab. Tra le azioni previste per la sua ripartenza, c’è l’unione con la città di Brescia per la candidatura al titolo di Capitale italiana della cultura 2023, proprio sulla scia di Matera 2019. Non un semplice titolo, ma un percorso per ridare entusiasmo al territorio, mettendo la cultura al centro della ricostruzione futura.

In questa speciale edizione di Artlab, che ha visto come main partner la Fondazione Matera Basilicata 2019, il cluster Basilicata Creativa e il Consorzio Materahub,  Matera ha scelto di raccontare il suo percorso attraverso alcuni dei processi di rigenerazione a base culturale sperimentati nelle aree interne della Basilicata, inserendosi nella riflessione suoi luoghi marginali del nostro Paese avviata già prima dell’emergenza Covid e riesplosa oggi nel dibattito nazionale.   In diretta dal Centro Polivalente - Palestra di Resilienza “D’amoroso foco” è arrivata la testimonianza di uno spazio pubblico rigenerato per far sì che la creatività giovanile possa essere il punto di riferimento per i cittadini. La comunità è anche al centro del progetto “Wonder Grottole” che lo scorso anno, grazie alla partnership con Matera 2019 e Airbnb, ha dato vita ad Italian Sabbatical, iniziativa attraverso cui 5 volontari provenienti da diverse parti del mondo hanno vissuto per i mesi estivi nel borgo di Grottole, innescando uno scambio di esperienze, competenze e sguardi sul territorio con gli abitanti del posto. La riflessione sul turismo e il concetto di “cittadino temporaneo”, che sposta l’attenzione dai luoghi alle persone, è stato sin dall’inizio al centro del programma di Matera 2019. Una delle strade per evitare la competizione fra residenti e turisti causata dall’overtourism, è stata quella di allargare i confini della città e della regione e, in questo senso le aree interne giocano un ruolo fondamentale.  Diversi perciò sono stati i progetti di Matera 2019 che hanno coinvolto le comunità “remote” della Basilicata, da Capitale per un giorno ad AltoFest, a Gardentopia. In queste comunità la presenza degli artisti, che hanno lavorato sulla valorizzazione dei patrimoni materiali e immateriali del luogo, ha consentito di generare uno sguardo differente sul proprio territorio in chi lo abita e di portare nuovi stimoli.

Il tema dello spazio pubblico è inoltre al centro delle ricerche e delle attività dell’Open Design School, il laboratorio sperimentale di Matera 2019, che ha realizzato una mappatura dei luoghi della Basilicata in cui poter ospitare gli appuntamenti della Capitale Europea della Cultura. Un’attività attraverso cui è stato possibile rileggere il territorio, realizzata con il coinvolgimento di tecnici, ma anche di creativi e delle comunità che hanno svelato tali spazi.  Il concetto di patrimonio culturale in questo modo si amplia, abbracciando anche la valenza sociale dei luoghi, ossia quanto un spazio ha un portato di valore per le comunità che lo abitano. Nei luoghi si sedimentano storie; sono come organismi viventi, che si trasformano nel tempo.

Uno dei luoghi coinvolti per raccontare Matera all’interno di Artlab 2020 è stato il quartiere de La Martella, nato nella periferia della città, a seguito dello sfollamento dei Sassi e frutto della sperimentazione urbanistica di Adriano Olivetti, incentrata sui bisogni della comunità. La piazza centrale del borgo, insieme al Teatro Quaroni, hanno ospitato la performance “Sono qui” realizzata da #reteteatro41, una rete di 4 compagnie teatrali lucane protagoniste di Matera 2019: IAC (Matera), L’Albero (Melfi), Petra (Satriano), Gommalacca (Potenza). Una riflessione performativa sulle nuove relazioni tra spazio abitato e comunità. Un vero e proprio manifesto dei creativi lucani per la ripartenza post-Covid e post-Matera 2019, che mira a rimettere al centro delle politiche culturali regionali il teatro, l’arte, la musica, lavorando insieme alle comunità, negli spazi pubblici di tutta la Basilicata. 

A chiudere l’edizione materana di Artlab è stato il confronto sulle pratiche e le politiche culturali per le aree interne, cui hanno preso parte operatori culturali, policy makers, fondazioni tra cui Fondazione Matera Basilicata 2019, Fondazione Simbola, Fondazione con il Sud, con le conclusioni affidate a Francesco Monaco, Consulente del Ministro Provenzano per le Aree Interne e Coordinatore SNAI - Strategia Nazionale Aree Interne.

Sul sito della Fondazione Fizaccaraldo è possibile rivedere tutte le sessioni plenarie, le pillole di approfondimento e i webinar di Artlab Matera.

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DeuS - European Open Design School for Sustainable Regional Development Project è un progetto internazionale di Formazione professionale (VET) che mira a co-creare un metodo di apprendimento e formazione a livello europeo su progettazione, pensiero critico e imprenditorialità per trovare soluzioni creative ed economiche alle sfide locali, sbloccando il potenziale del settore culturale e creativo.

Finanziato dal programma Erasmus +, il progetto, di durata biennale, è gestito da un partenariato di 9 paesi europei: Fondazione Matera Basilicata 2019 (capofila) e  Consorzio Materahub Industrie Culturali e Creative  per l’Italia, Vytautas Magnus University – VMU (Lituania), XAMK – South Eastern University of Applied Sciences (Finlandia), ECBN – European Creative Business Network (Paesi Bassi), University of Wales Trinity Saint David Royal Charter – UWTSD – Creative Industries Research and Innovation Centre – CIRIC (Regno Unito), Creative Region Linz & Upper Austria GmbH (Austria), Creative Business Cup Foundation (Danimarca), Valletta 2018 Foundation (Malta), Creative Industry Košice – CIKE (Slovacchia). 

DeuS è modellato intorno al progetto pilastro di Matera 2019, Open Design School: la sua metodologia di laboratorio di progettazione che utilizza un approccio peer-to-peer, in cui professionisti di qualsiasi disciplina lavorano insieme condividendo conoscenze e competenze e testando le soluzioni con la comunità locale, viene infatti applicata all’attività formativa al centro del progetto DeuS.

Questa metodologia formativa diventerà una vera e propria “cassetta degli attrezzi” che disponibile su una Creative Knowledge Platform, una piattaforma online grazie alla quale il sistema educativo, in particolare quello VET (vocational and educational training) ei professionisti delle industrie culturali e creative (ICC) potranno attingere ad una offerta formativa open source, basata su un approccio partecipativo e di co-creazione. La piattaforma, inoltre,  mira anche a costituire una community per i diversi target del settore ICC, incoraggiando la collaborazione intersettoriale e transfrontaliera e favorendo l’incontro tra creativi, policy makers e cittadini.

Gli utenti avranno a disposizione una formazione, degli strumenti e delle fonti di alto livello e di facile utilizzo a supporto dell'apprendimento permanente nei settori culturali e creativi con una risposta focalizzata e pragmatica anche alle esigenze critiche del settore ICC emerse a seguito della crisi dovuta al Coronavirus. Accanto all'universo digitale, il progetto darà vita a delle sessioni collaborative in tutta Europa, focalizzate sulla risoluzione dei problemi. Il progetto sarà una sfida per il concetto di sviluppo locale sostenibile, concentrandosi sul potere trasformativo delle industrie culturali e creative.

L'obiettivo finale di DeuS è rendere il capitale umano, le comunità locali e gli operatori del settore culturale e creativo all'avanguardia nelle strategie di sviluppo regionale. Questo sarà reso possibile attraverso la combinazione della  Creative Knowledge Platform con gli eventi di formazione e di co-creazione dal vivo. Il progetto intende favorire un dialogo aperto con i decisori politici e mostrare loro che la comunità di educatori, creativi e forze locali costruita dal progetto è la chiave per abilitare soluzioni innovative, sostenibili e durature di cui abbiamo bisogno.

La prima fase del progetto prevede il lancio di quattro sondaggi rivolti ad altrettante categorie di soggetti attivi nel settore culturale e creativo - freelance, imprese, educatori, ricercatori/enti/istituzioni -, con l’obiettivo di comprenderne le esigenze, sfide, ostacoli, soluzioni innovative, a partire dalle quali creare poi un programma di formazione ottimizzato.

Attraverso il progetto DeuS, si iniziano a mettere a frutto le eredità dell’esperienza di Matera 2019. Il bagaglio di competenze e buone pratiche sviluppate nel percorso da Open Design School, verrà infatti trasferito in un think thank internazionale, offrendo soluzioni innovative a beneficio del settore creativo e culturale locale ed europeo. 

 

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Con un anno (il 2019) e un percorso (quello che ci ha condotti al 2019) straordinari alle spalle, la Fondazione Matera – Basilicata 2019 sta già lavorando al futuro. A causa dell'emergenza COVID-19, è vero, alcuni progetti hanno subito un rimando, altri sono in fase di elaborazione - alla luce anche della nuova percezione della realtà e del nostro modo di fruire della cultura che subiranno sicuramente dei cambiamenti - altri ancora stanno fiorendo proprio in questi giorni, per essere di supporto a coloro che si trovano in prima linea nell’attuale emergenza da Coronavirus.

Con Open Design School, il laboratorio sperimentale di design, progetto pilastro del programma e della legacy di Matera 2019, sono infatti stati messi a disposizione strumenti e professionisti per la creazione di 500 scudi facciali da destinare agli operatori sanitari che lavorano in strutture della Basilicata

Mediante il coinvolgimento di maker, professionisti, artigiani digitali e medici e su richiesta del 118 Basilicata e in coordinamento con la Protezione Civile Regionale per l’attività di distribuzione, questa attività, è inserita nel progetto di fabbricazione digitale diffusa sviluppato da Officine Mediterranee, rete di fab lab del Sud Italia, coordinata all’associazione Syskrack di Grassano (MT). E proprio quest'ultima ha lanciato una raccolta fondi per l’acquisto dei materiali necessari alla produzione di altri 500 scudi facciali costruiti con materiali fino ad ora recuperati dagli stessi maker: supporti in plastica creati con stampante 3d, elastici, supporti in gomma, fogli in PVC/PET.

Inoltre, per la terapia intensiva dell'Ospedale “Madonna delle Grazie di Matera”, Open Design School ha invece prodotto, in collaborazione con maker locali, una teca in plexiglass che permette di ridurre la contaminazione dell’operatore sanitario nelle manovre di intubazione ed altre manovre a rischio con le vie aeree dei pazienti Covid19, fornendo un ulteriore sistema di protezione. L’idea è nata da una sollecitazione del dott. Francesco Zuccaro, medico presso l'ospedale di Matera, nonchè appassionato di open data e open culture, che ha proposto al team ODS la realizzazione di un “aerosol box” ideato da un medico di Taiwan e validato in un articolo del “The New England Journal of Medicine” da un team di medici di Boston che ne ha testato l’efficacia protettiva attraverso simulazione. Dopo la riuscita di questo primo esperimento, il team di Open Design School realizzerà delle nuove teche da destinare ad altri ospedali lucani.

box ods covid19

Infine, Open Design School fornirà il suo sostegno al laboratorio di sartoria della Silent Academy della Cooperativa Il Sicomoro, dove i ragazzi del progetto SPRAR e gli operatori hanno avviato una piccola produzione di mascherine realizzate con tessuti africani, con il comune obiettivo di rendersi utili in un momento così difficile per l’intera comunità.

Ma Matera 2019 è presente anche on line.

Produzioni collettive, collaborazione fra gli abitanti culturali, scambio tra diverse identità artistiche per mettere in piedi co-produzioni importanti e di spessore: cosa sarebbero gli spazi culturali senza i visitatori, gli spettatori, gli ascoltatori, i partecipanti o i semplici curiosi delle iniziative programmate? Ecco perché, da circa un mese a questa parte, con Matera 2019 abbiamo pienamente accolto l'appello del MiBACT a diffondere on line la bellezza del nostro patrimonio artistico e creativo, coinvolgendo e intrattenendo il più possibile il pubblico a casa.

Lo stiamo facendo sui nostri canali social sia ripercorrendo per tappe la bellezza di quello che è stato e rielaborando in diverse chiavi di lettura i contenuti raccolti in un immenso archivio di immagini, video e suoni, e sia raccogliendo iniziative eccellenti a livello nazionale ed internazionale, per raccontare quanto di bello – nonostante il momento – si stia diffondendo grazie al tam tam digitale, narrando quel piccolo miracolo di stupore che si sta compiendo sul web.

Che siano quelle promosse dai nostri partner o quelle di piccoli e grandi istituzioni culturali, ogni giorno abbiamo messo a disposizione i nostri spazi virtuali per condividere bellezza e quella meraviglia, mettendoci al servizio di chi in questo momento ci segue “da casa”, l'unico posto da dove oggi è possibile guardare al mondo. E lo faremo ancora. Continuate a seguirci e a farci compagnia nel pieno rispetto della regola principale: restare a casa!

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“Diario di un incontro” è il titolo della pubblicazione, in italiano, inglese e giapponese, in cui abbiamo voluto raccogliere tutte le iniziative realizzate per Matera Capitale Europea della Cultura 2019 insieme al nostro partner Eu Japan Fest, organizzazione giapponese di imprese private che da 30 anni collabora con tutte le Capitali europee della cultura per creare occasioni di scambio e lavoro comune tra artisti giapponesi ed europei.

Non solo un incontro fra artisti, ma fra culture, fra popoli e, in definitiva, fra persone. Le immagini più emozionanti di questo incontro, che potrete apprezzare sfogliando il catalogo, ritraggono in primis il sorriso e la gentilezza dei volontari giapponesi arrivati a Matera con il programma “Volunteers exchange”. Questi amici con grande entusiasmo hanno dato il loro contributo ad alcuni importanti progetti di Matera 2019, trovando al contempo grande accoglienza fra i volontari locali e la comunità materana.

E poi ci sono le produzioni culturali, che hanno visto coinvolti tanti artisti provenienti dal Giappone:  l’attrice Ema Tashiro nello spettacolo “Humana Vergogna”, parte del progetto la “Poetica della vergogna” coprodotto da #Reteteatro41; l’artista Kaori Kato nei workshop sulla carta e la creazione di installazioni per il progetto “M.e.m.o.ri. – Museo Euromediterraneo dell’oggetto rifiutato” coprodotto da Luna al guinzaglio; il giocoliere e contorsionista Hisashi Watanabe, della compagnia Atama to Kuchi, in scena con "Inverted Tree" nell’ambito del progetto dedicato al circo contemporaneo “Circus+” ; l'artista Takashi Kuribayashi, con le sue due installazioni artistiche “Entrances” e “Cielo Capolvolto”; l’artista intermediale Ryoichi Kurokawa con la sua performance audiovisiva “Subassemblies” per il progetto “In Vitro - Artificial Sonification” coprodotto da LOXOSconcept; l’artista Hiroaki Umeda nella performance di danza e arte digitale “Intensional Particle” per il progetto “Quantum Danza”;  l’architetto Gakutoshi Kojima, che nel 1974 partecipò al concorso internazionale per il recupero dei Rioni Sassi,  protagonista di un workshop di progettazione e un talk organizzato da Open Design School. 

Attraverso il progetto “City Pop Up”, sempre Open Design School ha ospitato il workshop Solar Cooking Club con gli architetti giapponesi Yoshiharu Tsukamoto e Momoyo Kaijima dello studio Atelier Bow Wow, mentre per il progetto di Residenze artistiche, grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio della Basilicata, è arrivato a Matera l’artista giapponese Yu Araki, che ha lavorato con il network di aziende legate a Casamatera. Altra residenza artistica è stata quella del progetto “European Eyes On Japan”, che porta fotografi delle Capitali Europee in Giappone, osservato attraverso gli scatti di uno “sguardo europeo”, e il “Passport Program”, un programma congiunto di scambi culturali fra artisti e professionisti della cultura lucani e giapponesi. 

Questi e altri contenuti in questo volume che abbiamo costruito come una sorta di diario in versi, disseminando fra le pagine, delle terzine, in omaggio alla tradizione dell’haiku giapponese, scritte da Edoardo Delle Donne, lo scrittore lucano autore del “Manifesto per Matera”, una mappa emozionale in otto punti da cui l’artista Kuribayashi ha ricavato i versi che hanno costituito il materiale verbale della sua installazione “Cielo Capovolto”. 

Incontri che sono destinati a più profondi legami e scambi. Perché incontrarsi non è solo nell’attimo, ma soprattutto nel durare...people to people!

pdf 16x16 Diario di un incontro / Catalogo

 

 

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11 dicembre 2019 e 21 febbraio 2020. Due date come punto di riferimento di mesi di ricerca, assemblamento e costruzione del racconto dei racconti, quello di un percorso meraviglioso da preservare e mostrare al mondo. I volti, i progetti, gli spazi, i laboratori, le mostre, gli eventi, le emozioni: tutto quello che è stato Matera 2019 fa parte, oggi, della grande finestra aperta sulla piattaforma di Google Arts & Culture, un immenso museo on line dove è possibile ripercorrere lo straordinario anno di Matera capitale europea della cultura 2019, leggendolo da punti di vista esclusivi ed emozionali.

Matera 2019 è la prima capitale europea della cultura ad essere presente sulla piattaforma Google Arts & Culture, accanto alle istituzioni culturali più prestigiose del mondo come il MoMa di New York, la Reggia di Versailles o la Biennale di Venezia.
La presenza di Matera 2019 sulla piattaforma sviluppata da Google per promuovere e preservare la cultura online, non punta semplicemente a raccontare il patrimonio materiale della città, ma soprattutto a valorizzare le storie e i processi che hanno accompagnato le iniziative del 2019.

A differenza di altre istituzioni, infatti, abbiamo lavorato e ci siamo concentrati sui processi e le storie che hanno reso possibile questa esponenziale visibilità mondiale in ambito culturale. Le narrazioni sono quindi dedicate ai volontari e ai cittadini protagonisti delle produzioni culturali, agli artisti nazionali ed internazionali che hanno arricchito l'offerta culturale, alle grandi mostre e a quelle più immersive, alle produzioni filmiche, alla Cava del Sole contenitore di tutte le musiche del mondo, al grande laboratorio di Matera 2019, alla Matera sotterranea (le produzioni ospitate negli spazi ipogei), alla città allargata (le attività a Piccianello, nel borgo La Martella, Serra Venerdì, le cave, la Murgia, la casa circondariale, il Teatro Tre Torri), all'intera Basilicata, che nel 2019 si è prestata ad accogliere e produrre diversi processi culturali e creativi, ai Sassi come palcoscenico della capitale europea della cultura (Abitare l'opera, Open sound, Heritage Games, Matera alberga, per citarne alcuni) alle grandi co-produzioni (Rai Radio3, Teatro San Carlo, Teatro delle Albe, etc.), ai murales che oggi colorano il centro e la periferia (ma non solo) della città di Matera.

Dopo il lancio della pagina dedicata e delle prime storie, avvenuto nel dicembre 2019, a febbraio 2020 il processo narrativo si è completato arricchendosi di altre storie ed elementi, di cui sono protagonisti soprattutto le persone e i luoghi. Tanti gli elementi multimediali e i percorsi mappati per la prima volta con Street View, a cui si aggiungono contenuti fotografici e video, dedicati agli eventi del programma culturale di Matera 2019, per un totale di ben 519 elementi in totale accompagnati da una trama narrativa disponibile in italiano e in inglese, per un racconto altamente rappresentativo dei maggiori filoni tematici di Matera 2019.

Un risultato importante, quindi, frutto di un grande lavoro di collaborazione tra il team di comunicazione digitale di Matera 2019 e la redazione di Google Arts & Culture, che ha validato tutti i contenuti proposti, confermando sia la qualità dei materiali che la metodologia di racconto scelta.

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Il 2019: un anno straordinario vissuto intensamente. Ma qual è stata la percezione dei cittadini permanenti e temporanei che hanno partecipato al percorso di Matera Capitale europea della cultura?

Il 19 febbraio 2020, nella Sala Conferenze della Camera di Commercio di Basilicata a Matera, durante un incontro nell'ambito di "Riflessioni e connessioni", sono stati presentati i risultati emersi da un'indagine voluta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e affidata alla società Datacontact, utile per cogliere sia spunti di riflessione importanti, che lo stimolo per affrontare nuove sfide, criticità migliorabili ed opportunità derivanti dall'eredità offerta da questa grande occasione.

Rispetto ad un campione di quasi 5000 cittadini tra permanenti e temporanei, italiani ed esteri, a cui è stato sottoposto un questionario somministrato face to face e on line, salta subito all'occhio che quasi la totalità degli intervistati oggi ritiene Matera una città molto più internazionale e famosa rispetto alla fase di pre-candidatura, mentre il 77,9% la percepisce più viva culturalmente. Importante anche il dato che evidenzia come circa l'85% dei cittadini abbia vissuto con orgoglio e fierezza il percorso compiuto dalla città, con un 87,4% e un 82,5% che si sente ora disponibile e aperto sia verso turisti e cittadini provenienti da altre città o Paesi, che nei confronti di chi ha diverse capacità.

Il 60% degli intervistati si è sentito, inoltre, abbastanza coinvolto quale protagonista e non solo spettatore del programma culturale, sentimento che ha fatto crescere la voglia di mettersi in gioco in prima persona in un futuro, così come circa il 70% dei rispondenti ha affermato che, grazie al possesso del Passaporto per Matera 2019 (il cui costo è stato ritenuto dalla maggioranza come equo se non irrisorio rispetto all'offerta proposta), si sia sentito maggiormente stimolato alla partecipazione agli eventi ed attività del programma culturale. L'83,5% ha infatti evidenziato come proprio il Passaporto sia stato utile anche per un incremento del numero degli spettatori agli eventi culturali in generale, differenziando il pubblico e coinvolgendo chi abitualmente non frequentava questo tipo di eventi.

Ricchezza e varietà, oltre che originalità, sono gli aggettivi più indicati per descrivere la percezione rispetto ai contenuti proposti dal programma culturale, a cui corrisponde l'apprezzamento per la valorizzazione di nuovi spazi (come Cava del Sole), l'utilizzo inedito di alcuni (il carcere di Matera, per esempio) o il riallestimento di altri (i Musei soprattutto). Dall'indagine, infatti, emerge come gli eventi maggiormente partecipati siano stati per l'85,9% le mostre, per il 73% gli spettacoli e le performance (teatro, opera, danza) e per il 64,3% concerti ed eventi presso Cava del Sole.

Oltre ad una diffusa tristezza per l'anno intenso appena conclusosi e che in molti avrebbero voluto continuasse (31,7%), il sentimento maggiormente percepito è quello di felicità per aver vissuto un periodo eccezionale (36,8%): queste sensazioni, infatti influiscono sul quasi il 60% in media di cittadini che si aspettano un futuro in cui Matera e la Basilicata restino luoghi dove si produce cultura e dove si organizzino ancora eventi di caratura internazionale. C'è fame di spettacoli, musica ed eventi presso la Cava del Sole, desiderio di mostre, opera e teatro, come forte è la speranza di maggiori attività coinvolgenti per i giovani spettatori.

Importante rilevare anche come l'anno di Matera Capitale europea della cultura abbia influito per il 68,1% sulla scelta della città quale destinazione per le proprie vacanze, facendo notevolmente aumentare il numero di cittadini temporanei in città.

 

pdf 16x16 I risultati dell'indagine sulla percezione di Matera, Capitale europea della cultura 2019

 

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Quella di Altofest è la storia di una risposta, originale e provocatoria, alla crisi del teatro. Davanti alla diminuzione costante del pubblico, a Napoli, si volle decostruire l’idea dello spazio-teatro per andare all’essenza stessa del teatro, portandolo nelle abitazioni private. Nacque così Altofest, un festival che mette in relazione l’artista con il luogo più intimo per uno spettatore e trasforma la casa in un teatro domestico. 

Da questa esperienza è nata Altofest-Abitare Futuro, un’edizione speciale, concepita per Matera-Basilicata 2019, di quest’opera-sistema che si innesta nel tessuto socio-urbano. Dal 4 novembre all’8 dicembre, 29 residenze artistiche, da 2 settimane ciascuna, hanno interessato i comuni di Melfi, Venosa, Moliterno, Sarconi, Montalbano Jonico, Tursi, Tricarico, Grassano, Montescaglioso, Miglionico e Matera, a testimoniare quale interesse continuino a rivestire le aree interne della regione per Matera 2019. Di queste residenze, 27 si sono svolte nelle abitazioni private di cittadini lucani e 2 in “luoghi speciali”: una sala biliardo e uno scuolabus. Oltre 2500 spettatori hanno avuto la possibilità di assistere alla messa in scena di opere di artisti nazionali e internazionali, noti nei campi più differenti, dalla danza al videomaking, dal teatro alla musica. 

Il concetto alla base di tutto il festival era la relazione di scambio tra famiglia ospitante e artista. I cittadini diventavano così “donatori di spazio”, mentre l’artista riscriveva la sua opera in base allo spazio che viveva e alle relazioni interpersonali che instaurava con gli ospitanti. In questa prospettiva, il nucleo familiare costituiva elemento di confronto per l’artista, permettendo o negando lo stravolgimento dello spazio attraversato e, talvolta, costituendo parte integrante dell’opera.

Non solo accoglienza, dunque, ma dialogo costante, che ha trovato la sua massima espressione nei dibattiti aperti organizzati sempre intorno al decimo giorno di residenza, alla vigilia della performance/restituzione finale dell’artista. In questi momenti di scambio si è evidenziato come, e si è trattato di un risultato inatteso, le residenze abbiano stimolato una riflessione estetica comune sulle performance e sull’elaborazione stessa delle restituzioni. 

Resta ora da considerare quale prezioso patrimonio Altofest-Abitare Futuro abbia creato in termini di relazioni e costruzione di comunità e, soprattutto, come non disperderne le prospettive.

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Si è concluso il ciclo di 32 residenze artistiche del progetto Gardentopia dislocate in 26 comuni su tutto il territorio regionale. 

Sono stati 3800 i partecipanti totali, 2850 gli alberi e le piante messi a dimora, 64 i laboratori attivati e 14 i giardini riqualificati. Sono stati affidati, inoltre, 13 orti a singoli cittadini e 7 a scuole pubbliche, mentre si sono svolte ben 14 performance (tra installazioni performative, teatro, danza e musica). 4, infine, sono stati gli incontri con tutti i Comuni e giardini coinvolti (la “Notte Verde” oltre ai 3 Gardentopia Day). Gli esiti del progetto si riassumono in 4 produzioni editoriali e 2 film originali. 

Ma oltre i numeri, che riportano nel modo più diretto e lusinghiero il successo del progetto, è utile riflettere sull’eredità di un processo come Gardentopia

Partendo dall’esperienza pilota dei “4 giardini” attivata nel 2016 (Agoragri, Pascoli e Giardino dei Momenti a Matera; Boschetto Orizzontale a Potenza), si voleva replicare in tutto il territorio lucano l’esperimento della condivisione proattiva di un bene pubblico. Complice il profilo degli artisti in residenza, il risultato ha superato le attese, attivando una dinamica che si potrebbe riassumere nell’espressione “conoscenza bidirezionale”, con la quale vuole intendersi uno scambio continuo tra la conoscenza del territorio propria dei cittadini e la capacità di creare un nuovo immaginario propria, invece, degli artisti stessi. 

Di Gardentopia resta, dunque, l’intenso lavoro sull’immaginario che ha permesso di aprire nuovi orizzonti per gli spazi pubblici, sperimentando pratiche innovative che mettono insieme i cittadini. Quello che appare chiaro, e che molto probabilmente costituisce il risultato più tangibile del percorso attivato nel 2019 da Gardentopia, è che i cittadini, recepiti alcuni elementi di analisi dello spazio, sono riusciti a trasformare le suggestioni degli artisti in pratiche reali portate avanti in autonomia. In questo contesto, l’elemento centrale e, di conseguenza, la più importante eredità del progetto, è la partecipazione come pratica costante di interazione diretta con i beni pubblici.

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L’anno di Matera Capitale Europea della Cultura sta per terminare, ma gli appuntamenti speciali non sono ancora finiti.

19 giorni, 19 ore e 19 minuti di spettacoli teatrali, performance musicali e di danza digitale, laboratori a cura di Samsung, mostre e un festival dedicato interamente all'incontro tra cultura e digitale, uno dei temi centrali del dossier di candidatura che guarda al futuro come eredità di questo percorso straordinario.

L'Open Culture Festival prevede una serie di iniziative dedicate alla cultura digitale, all’innovazione tecnologica, ai temi caldi per l'offerta culturale del futuro con esperienze interattive, giochi multimediali, intrattenimento e le testimonianze dei più importanti player del mercato digitale. 

Il conto alla rovescia ci accompagnerà ogni giorno fino ad arrivare al 20 dicembre con la grande festa Open Future, Together! con grandi nomi della musica internazionale che si esibiranno in Cava del Sole alla presenza di un pubblico caloroso e festoso.

Per conoscere tutte le modalità di accesso agli appuntamenti dall’1 al 20 dicembre consulta il programma 'speciale countdown' su Matera Events e segui i canali Facebook, Instagram e Twitter di Matera 2019.

Buon futuro aperto a tutti!

 

 

 

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Sono 32 le residenze artistiche che hanno interessato e continuano a interessare la Basilicata, nel quadro, più ampio, del progetto Gardentopia. Artisti singoli e collettivi stanno attraversando i giardini, gli orti e, più in generale, lo spazio pubblico della regione per riflettere, insieme ai cittadini, sulla loro funzione, cercando di tradurre in pratica virtuosa il concetto di bene non più pubblico, ma comune.

Esistono diversi format nei quali le residenze artistiche si sono declinate, da quello laboratoriale, più breve, a quello che ha indagato il patrimonio anche immateriale del territorio, sino a quello, necessariamente di più largo respiro, che ha trasformato lo spazio pubblico nei luoghi esplorati dagli artisti.

Nel modello laboratoriale di residenza, sono stati realizzati workshop con target specifici che non hanno investito l’aspetto dello spazio fisico. Una conoscenza è stata trasferita o messa in rete dall’artista ai cittadini, i quali, a loro volta, ne hanno trasferite altre all’artista stesso. È il caso, solo per citare un esempio, della residenza di Otobong Nkanga a Casino Padula, a Matera, e a Pietragalla.

Diverso, invece, il format utilizzato nelle residenze di Martina Muzi e Nomedas and Gediminas Urbonas, rispettivamente a Sasso di Castalda e Vaglio Basilicata, più lunghi dei precedenti, nei quali si è attivata una ricerca sul campo attraverso i cittadini, con al centro non soltanto l’orto o il giardino comunale, ma l’intero territorio del paese. Lo studio e la rielaborazione del patrimonio materiale e immateriale sono stati un mezzo per ridare centralità al territorio, lasciando in eredità ai cittadini un spazio comune in continua evoluzione e mai compiuto.

Il terzo e ultimo modello delle residenze di Gardentopia ha, infine, ragionato sulla trasformazione dello spazio pubblico. Artisti e architetti del paesaggio hanno immaginato nuove forme di gestione dei beni comuni, riflettendo anche sulla sostenibilità degli spazi. Due esempi di questo approccio sono state le residenze di Volumezero a Montemilone e Lavello e di Luigi Coppola a Casino Padula a Matera.

Il ciclo delle residenze di Gardentopia sta per avviarsi a conclusione. La riflessione sui nuovi modi di pensare lo spazio comune certamente continuerà.

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Dal 31 ottobre al 2 novembre con 15 giochi diversi più di mille cittadini di tutte le età hanno avuto l’opportunità di esplorare angoli segreti della città, cercare indizi, risolvere misteri, cooperare e combattere, sfidando altri giocatori e provare ad essere vincitori. Fusion Urban Games Festival ha ridato nuova vita agli spazi urbani grazie alla realtà virtuale ma anche alla riscoperta dei giochi tradizionali, grazie all’incontro con fantasmi, alle bambole di porcellana e a personaggi bizzarri alla ricerca di gemme e code, al mistero della morte del conte Tramontano, alle missioni ecologiche e alla poesia urbana.
Tre giorni di puro divertimento hanno caratterizzato il festival prodotto con Plovdiv 2019, l’altra Capitale Europea della Cultura e all’interno del più ampio programma congiunto di attività “Plotera weeks – Plovdiv and Matera together for an Open Future”. I giochi sono stati pensati da un team di game designer selezionati tramite una chiamata pubblica rivolta a tutta Europa e che ha premiato progetti provenienti da Russia, Polonia, Bulgaria, Germania, Inghilterra, Slovenia, Romania e Italia. Fusion Urban Game Festival sin dalla prima giornata ha avuto come terreno di gioco anche le zone periferiche di Matera tra cui Serra Venerdì per il gioco dedicato all’ecologia “Clean Game” e il quartiere di Agna Le Piane a Casino Padula, sede dell’Open Design School dove è stato anche allestito uno dei due Village dedicati all’evento. Qui con uno speciale set VR i partecipanti si sono potuti immergere nella realtà virtuale, mentre con gli smartphone hanno dato la caccia ai fantasmi di personaggi leggendari. Non sono mancate anche sessioni di antichi giochi sconosciuti ai nativi digitali. Negli stessi giorni, un’altra parte del Village è stata realizzata in Piazza San Francesco, punto nevralgico da cui sono cominciati i percorsi di alcuni giochi ma anche infopoint per cittadini temporanei e non, da cui effettuare la registrazione ad alcuni giochi e trovare materiale informativo e promozionale sulla Capitale Europea della Cultura gemella, Plovdiv 2019. Tra i vari giochi proposti "Detective tra i Sassi", un avvincente gioco per gli appassionati del "giallo" che attraverso una serie di indizi hanno dovuto scoprire il responsabile della morte del conte Tramontano, avvenuta nel 1514. Ma anche "Red lady's case", il "Puzzle narrativo" e il "Poema urbano", che hanno coinvolto in maniera travolgente i partecipanti al festival dei giochi urbani. Anche l’urban game Penombra, una versione “internazionale” del progetto coprodotto con l’associazione “Il Vagabondo”, ha regalato emozioni attraverso un viaggio nel futuro distopico di una Matera dell’anno 2119 trasformata, divisa e sotto una minaccia misteriosa.
Il Festival dopo l’edizione di Matera si è svolto anche a Plovdiv dall’8 al 10 novembre, confermandosi per le due città un importante strumento di attivazione sociale e di inclusione territoriale.

 

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Storie, leggende e personaggi fantastici sono tornati a vivere nella quarta mostra di I-DEA “Il Paese di Cuccagna” curata da Navine G. Khan-Dossos e James Bridle. Un progetto artistico che parte dal ricchissimo patrimonio archivistico della Basilicata per raccontare il ruolo dell’immaginazione nelle nostre vite. La mostra, inaugurata il 18  ottobre nell’hangar di Cava Paradiso, testimonia la grande vivacità dei contenuti storici che animano Matera e la
Basilicata e di come ancora oggi questi abbiano un grande impatto sulle nostre vite. Dagli strumenti musicali costruiti con il legno degli alberi alle pelli, ai green screen dei set cinematografici, la quarta mostra di I-DEA ha evidenziato i tanti simboli del territorio e i suoi significati. Dall’asino Nicoletta, simbolo delle proteste antinucleari a Scanzano e ritratta da Tony Vece in diverse fotografie presenti in mostra, ad alcuni manufatti inseriti nell'allestimento realizzati dai cittadini nei laboratori di cartapesta coordinati dall'artigiano Raffaele Pentasuglia. Navine G. Khan-Dossos e James Bridle hanno inoltre lasciato nell’allestimento - a cura di Elisa Giuliano, Martha Schwindling e Antonio Elettrico per Open Design School - alcuni preziosi elementi delle mostre precedenti, tra cui gli intagliati di Lionetti e i filmati di Luigi di Gianni. Dopo “Il Paese di Cuccagna” I-DEA dal 18 novembre si prepara a una nuova fase di transizione prima di ospitare la quinta e ultima mostra del 2019: “Abitare gli archivi: Vita, movimento, raccolto”. L’ultima tappa del progetto con la mostra a cura di Pelin Tan & Liam Gillick. Un progetto sugli archivi scelti nell’ambito della ricerca condotta dalla curatrice e dall’artista, entrambi di fama internazionale, e inquadrati all’interno di un approccio critico nei confronti del modernismo e in linea con la storia del territorio dagli anni ’50 ad oggi.
“Il paese di Cuccagna” è una mostra che attinge all'antico, al vivente e al futuro. Animati dallo spirito di Cuccagna, i curatori hanno riunito piante antiche e falsi contemporanei, documentari prebellici e moderni successi, cornamuse e satelliti, scienza e rituali, con l’intento di mostrare i molteplici modi in cui la ricchezza del presente immette nuova vita nel passato.
La mostra ha coinvolto tanti archivi provenienti dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dall’Archivio di Etnomusicologia, dall’Agenzia Spaziale Italiana, dal Centro di Geodesia Spaziale Giuseppe Colombo, dall’Archivio Domenico Notarangelo, dall’Archivio Luchino Visconti, dalla Fondazione Gramsci, dall’Archivio di Stato di Matera, dalla Collezione privata Alberico Larato, dalla Collezione Privata Gianfranco Lionetti, dalla Collezione privata Nicola
Scaldaferri, dal Consorzio di Bonifica della Basilicata, da e-GEOS, dalla Fondazione Cineteca di Bologna NASA, dai Volontari della Parrocchia B.V.M. del Carmelo, da Wikimedia commons e da Titanus Film. Inoltre, è stata realizzata appositamente per la mostra una fontana con una scultura di cucù disegnata e creata da Francesco Mitarotonda.

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Aggiornamento del 5 dicembre 2019

La lista dei partecipanti selezionati è stata pubblicata.


 Aggiornamento del 27 novembre 2019

La scadenza per l'invio della candidatura è prorogata al 30 novembre 2019 (entro le 23:59). La lista dei partecipanti selezionati sarà pubblicata sul sito del laboratorio entro il 1 dicembre 2019.


Due sono le attività laboratoriali a cui è possibile partecipare nell'ambito di Matera 3019, il progetto che chiude e riapre Matera 2019. La prima, con il Teatro delle Forche, coinvolgerà ragazze e ragazzi: attraverseremo Matera immaginando le possibilità di futuro. Per il secondo laboratorio, con La Scuola Open Source e Open Design School, lavoreremo su uno strumento digitale capace di abilitare conversazioni per costruire il domani. È un’occasione di riflessione, di sintesi, di visione, per capire cosa è successo e per lanciare proposte sulle città che desideriamo. 

Il progetto XYZ2019 con La Scuola Open Source prevede una piattaforma digitale (sito web), un processo di community development, networking e animazione della stessa, con le seguenti finalità:

  • raccogliere, misurare, sistematizzare e valorizzare quanto fatto durante Matera 2019 (eventi, relazioni, contenuti, idee, etc.);
  • connettere tutte le persone che hanno partecipato alle attività, promuovere l’auto-organizzazione e la collaborazione dal basso;
  • costruire una piattaforma digitale che abiliti in maniera efficace la produzione culturale indipendente.

La partecipazione al laboratorio è gratuita e aperta a tutti coloro che sono interessati a prendere parte ad un processo di rigenerazione urbana partecipativa, provenienti da qualsiasi background professionale/accademico. I laboratori si terranno nella sede dell'Open Design School le attività del laboratorio saranno concentrate nelle giornate tra il 7 e il 15 dicembre.

Per partecipare a XYZ2019 è necessario compilare il form entro le 23:59 del 20 novembre 2019. La lista dei partecipanti selezionati sarà pubblicata sul sito del laboratorio entro il 22 novembre. L’iscrizione dovrà essere accompagnata da una lettera motivazionale e da un curriculum vitae (una breve auto-presentazione con l'elenco delle proprie esperienze). Sarà possibile allegare facoltativamente un portfolio.

Per avere maggiori informazioni sulla call e inviare la tua candidatura clicca qui.

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Il mese di settembre è stato attraversato da una nuova filosofia legata al gesto. Grazie ai laboratori di Virgilio Sieni, realizzati per il progetto Thauma | Atlante del Gesto, decine di cittadini hanno potuto riscoprire, reinterpretare e dare nuova dignità a gesti antichi vissuti sino a ora come semplici complementi di un’azione, di un obiettivo altro. 

La rielaborazione, la lentezza e la riflessione hanno regalato a quanti si sono cimentati negli spazi di I-Dea o in quelli del Teatro Quaroni de La Martella (riaperto per l’occasione) la possibilità di ripensare il gesto e percepirne la natura più profonda, anche attraverso un’esplorazione del proprio io più intimo. 

È il caso, forse quello più forte emotivamente, dell’Agorà Madri-Figli. Un laboratorio che si è rivelato, nella performance finale, come una profonda sublimazione della gravidanza e del suo momento finale, il parto. Lasciando parlare i corpi e gli sguardi, sei coppie di madri e figli hanno esplorato la loro relazione, nei suoi aspetti più fisici, sensoriali, legati a quella memoria del corpo talvolta affogata nella quotidianità. Un modo per raccontarsi e raccontare un legame indissolubile che si realizza nell’accudimento, ma ha radici nella natura animale della procreazione. 

Con i laboratori “Danze di Frontiera” e “Officina Tattile”, i cittadini hanno svuotato il gesto della sua funzione per riflettere sulla sua natura. Gesti antichi, ripetuti per secoli e poi dimenticati, hanno ritrovato una dignità propria slegata dal lavoro dei campi. L’azione si percepisce così in modo indipendente, lasciando ai corpi una nuova consapevolezza, “attribuendo al gesto un peso più specifico della casualità” dice entusiasta uno dei partecipanti. 

Ed è un’altra cittadina, Vittoria, che ha partecipato ai laboratori del Teatro Quaroni, a svelare il senso profondo della sua esperienza con Virgilio Sieni. “Pensare al gesto – afferma- come momento di comunicazione, non di imitazione, attraverso un’espressività che la renda più diretta, più efficace per certi versi, non filtrata”.


 

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Tra arte e danza, la terza mostra di I-DEA Thauma Atlante del gesto dal 13 settembre al 7 ottobre, è stata una ricerca intima sui gesti perduti. Un viaggio partito dallo studio e dall'esplorazione di materiali provenienti dagli archivi della Basilicata e di altre regioni italiane per andare a creare un archivio del gesto attraverso mostre, installazioni, pratiche, azioni coreografiche, performance e progetti speciali. Virgilio Sieni, già direttore della Biennale di Venezia Settore Danza dal 2013 al 2016, è uno dei danzatori e coreografi più rappresentativi nel panorama europeo, e ha curato per la prima volta questa straordinaria mostra. A Cava Paradiso Thauma Atlante del gesto ha ospitato una serie di tavole sull'esplorazione del corpo alla ricerca dei gesti scomparsi e formate da disegni, fotografie, annotazioni, sequenze, oggetti, filmati e mappe. Un vero e proprio atlante di gesti ogni giorno arricchito di materiali di ricerca sul campo divenendo una piattaforma di studio e un'officina permanente di ricerca e creazione, in un processo partecipativo che ha coinvolto attivamente i cittadini. L'allestimento, corpo pulsante e vivo del progetto in continuo divenire, ha mantenuto alcuni elementi della mostra precedente di Studio Formafantasma, come sempre accade nel passaggio da una mostra all’altra nell’ambito del progetto I-DEA. Un ricco programma di performance, azioni e pratiche sul gesto ha accompagnato la mostra durante tutto il mese di settembre. In occasione dell'inaugurazione del 12 settembre, abbiamo assistito a “Danze domestiche” accompagnate da musica eseguita dal vivo da Roberto Cecchetto alla chitarra: danze create con alcuni cittadini incontrati precedentemente nei loro luoghi privati da Virgilio Sieni e la sua équipe, che ne hanno raccolto i gesti e gli oggetti per trasformarli in installazioni coreografiche realizzate a partire dai gesti rituali e dagli oggetti recuperati. Dall'11 al 16 settembre si è svolto il Laboratorio di costruzione con legno di spiritelli e monachicchi rivolto a bambini tra i 6 e gli 11 anni, a cura di Viola Tortoli Bartoli, ispirato alla tradizione dei personaggi del folklore lucano. Il programma delle azioni coreografiche è continuato il 13 settembre con le “Danze contro il malocchio”, che la Compagnia Virgilio Sieni (con musica dal vivo eseguita da Michele Rabbia alle percussioni) ha presentato come installazioni sopra piedistalli di tufo, il 15 settembre con Agorà Madri e Figli, danze in duetto realizzate da coppie di madri e figli, frutto di un processo creativo realizzato con Sieni, e musica dal vivo di Roberto Cecchetto alla chitarra, il 19 e il 22 settembre con le Danze di Frontiera, sui gesti scomparsi, interpretati dai cittadini e nate da un processo di immersione nella natura del gesto. Tra il 23 e il 28 settembre Officina Tattile ha ridato vita al Teatro Quaroni a Borgo La Martella, lo spazio progettato da Ludovico Quaroni su richiesta di Adriano Olivetti per il grande intervento urbanistico utopico condotto negli anni '50 dall'imprenditore, che teneva insieme architettura, impresa e attenzione per la comunità. Performance, laboratori e dialoghi si sono alternati in questo meraviglioso spazio restituito per una settimana a tutta la comunità. Il programma è stato completato, sempre all'interno del Teatro da i Laboratori Spazio Tattile, in collaborazione con il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello (con il quale realizzerà anche l'opera breve Danza Cieca), dall'incontro performativo “Di fronte agli occhi degli altri” con Virgilio Sieni. Infine il 28 settembre “Ballo Comune”, dove Sieni ha guidato una danza finale collettiva rivolta a tutti, cittadini, danzatori e performer di ogni età e provenienza, costruita sul momento attraverso indicazioni primarie sui gesti semplici che ci formano come individui: un materiale di movimenti liberamente eseguiti secondo le proprie capacità, dando vita a un gioco di ripetizioni. Un progetto accompagnato dai musicisti Spartaco Cortesi e Naomi Berrill. Lo spazio I-DEA da “Thauma Atlante del gesto” è in transizione e si trasformerà gradualmente in “Il Paese di Cuccagna” curato da Navine G. Khan-Dossos e James Bridle, la quarta mostra che inaugurerà il 18 ottobre e sarà aperta fino al 18 novembre.

Thauma Atlante del gesto è stata un’inedita ricerca sulle posture, sulle risonanze fisiche ma anche emotive delle persone messe in dialogo con le immagini recuperate dagli archivi storici della Basilicata.

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Aggiornamento del 3 ottobre 2019

Pubblicati in Amministrazione Trasparente gli esiti della procedura di selezione.


Vuoi diventare protagonista dei prossimi “FUSION Urban Games Festival” candidando il tuo workshop o il tuo gioco?

Matera 2019 e Plovdiv 2019 hanno prodotto congiuntamente un grande festival di giochi urbani che vedrà protagoniste le due città gemelle capitali europee della cultura in due fine settimana: 25-27 Ottobre 2019 a Plovdiv e dal 31 Ottobre al 2 Novembre 2019 a Matera. Il festival fa parte del programma di “Plotera, Plovdiv and Matera together for an Open Future” - il programma culturale comune per Plovdiv e Matera - le due capitali europee della cultura per il 2019. I partecipanti al festival esploreranno strade affollate e angoli dimenticati, parchi fioriti e giungle di cemento, ripide colline e misteriosi spazi sotterranei. Con le forze congiunte di cittadini e progettisti di giochi urbani di tutto il mondo proveremo a riscoprire e ripensare gli spazi urbani delle due capitali europee della cultura 2019. Il gioco urbano è un’esperienza che diverte e al tempo stesso incoraggia dinamiche sociali in cui i cittadini esplorano spazi inediti della città. Sin dal Dossier finale di candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019, il gioco urbano partecipato è stato individuato come importante strumento di attivazione sociale in cui vivere esperienze culturali immersive e occasioni divertenti per conoscere meglio la città. I giochi combineranno game design, performing arts e installazioni in spazi pubblici.

Consulta attentamente il bando nella sezione dedicata in Amministrazione Trasparente e candida qui il tuo gioco/workshop per la prima edizione del Fusion - Urban games festival entro il 22 Settembre 2019. 

Per ulteriori info scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

 

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Un grande corteo come forma d'arte ha unito in un abbraccio le aree interne del Sud Italia. Trenodia, il progetto di arte pubblica realizzato da Mariangela e Vinicio Capossela, in dieci giorni ha attraversato le aree interne di Calabria, Campania e Basilicata dal 20 al 30 agosto, coinvolgendo cittadini e artisti in un corteo del pianto verso ciò che nel nostro mondo è in pericolo di vita. Il "primo fuoco" partito in Calabria da Isola Capo Rizzuto è stato "L'opificio del nero", una performance di tintura dei tessuti, lamentazioni musicali e orazioni civili, preceduto dalla proclamazione del Comune calabrese a Capitale europea della cultura per un giorno. Una sperimentazione voluta dal Ministero dei beni culturali per trasferire fuori dai confini lucani l'esperienza originale fatta in Basilicata dai comuni lucani.

Nella tappa successiva “Trenodia” si è spostata nell'Alta Irpinia, in occasione dello Sponz Fest a Calitri, un appuntamento annuale che per il settimo anno consecutivo si è svolto lì con la direzione artistica di Vinicio Capossela. Anche in questa circostanza il comune è stato insignito del titolo di capitale europea della cultura per un giorno. Da Calitri sempre in Irpinia a Cairano e a Lacedonia. Gli appuntamenti in Basilicata si sono tenuti invece il 27 a Tricarico, la città di Rocco Scotellaro e di Antonio Infantino, con le orazioni civili di Pietro Laureano e di Vinicio Capossela e giovedì 29 a Matera dove il corteo funebre del pomeriggio è partito dal Rione Piccianello fino a Cava del Sole, dove il concerto finale di Vinicio Capossela ha concluso questo straordinario percorso. Un concerto speciale, un inedito inno al nero, colore della fertilità e delle tenebre ma anche del meridione, del lutto e del riparo. Con Trenodìa abbiamo riscoperto un mondo onirico che affonda le sue radici nella tradizione popolare di tutto il Sud.

Trenodìa è un progetto ideato e diretto da Mariangela e Vinicio Capossela, prodotto da Matera 2019 con Sponzfest Sottaterra 2019, il festival diretto ogni anno da Capossela nell’Alta Irpinia.

 

photo credits: Giuseppe Di Maio 

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Dal 13 al 15 settembre torna Materadio, la nona edizione della festa di Radio 3 nella capitale europea della cultura!
Un lungo viaggio che Matera 2019 ha compiuto insieme a Rai Radio 3 con appuntamenti da non perdere tra produzioni originali e grandi nomi della musica, del teatro e del cinema italiano e internazionale. Materadio quest’anno parte da una tematica importante, “I Sud”, per parlare attraverso i vari momenti della rassegna di una parte del mondo definita non solo geograficamente ma anche da una dialettica storica di criticità e opportunità.
L’anteprima di Materadio si terrà il 12 settembre nello spazio Essenza Lucano a Pisticci Scalo* con il concerto di Teresa De Sio, una grande cantante italiana. Un luogo magico dove poter comprendere appieno il legame tra la Basilicata e Amaro Lucano, Essential Partner di Matera 2019.
Materadio aprirà ufficialmente il sipario venerdì 13 settembre alle 16 nell’auditorium Gervasio in piazza Sedile con un grande omaggio ad Andrea Camilleri attraverso le parole di Roberto Nobile e Mimmo Cuticchio. Durante la rassegna i programmi radiofonici di intrattenimento culturale come Fahrenheit, Radio3 Scienza, Tutta la città ne parla e Radio3 Mondo si terranno nell’Auditorium Gervasio del Conservatorio, in piazza Sedile. Mentre in piazza San Francesco verrà allestito il palco per gli spettacoli teatrali e musicali (Teresa De Sio e tanti altri) e il Materadio Village, lo spazio allestito da Open Design School dove si terranno conferenze, incontri e presentazioni. I grandi concerti della sera si terranno invece a Cava del Sole, con numerosi ospiti speciali tra cui il grande sassofonista Jan Garbarek e il suo quartetto e Trilok Gurtu che il 13 settembre si esibiranno in una produzione inedita realizzata insieme a Gezziamoci, la rassegna dell’Onyx Jazz Club di Matera. Il 14 settembre invece sul palco di Cava del Sole salirà l'Orchestra Popolare "La Notte della Taranta". Diretta dal maestro Daniele Durante, è oggi composta da musicisti di pizzica e musica popolare di tutto il Salento. Nel corso della serata non mancheranno sorprese con ospiti internazionali.
Il momento finale, quello del saluto alla città di Matera e a questa edizione di Materadio, comporterà quest’anno un simbolico passaggio del testimone: da Matera 2019 a Galway 2020, città irlandese che insieme alla croata Rijeka sarà la prossima Capitale europea della cultura. A marcare questo ponte tra Basilicata e Irlanda non potevano che essere i Modena City Ramblers, il gruppo musicale italiano che meglio ha espresso una relazione di suoni, idee, volti e lotte. In un nuovo incendiario live set tra i successi di 25 anni di storia della band a cui si aggiungeranno, direttamente dal Traidphicnic - l’importante festival di musica tradizionale irlandese che ogni anno si svolge proprio a Galway - tre dei più importanti artisti di questo genere: Gearóid Ó Murchú, Ruairi Liam Mac Con Iomaire e Rebecca Ní Éallaithe.
Tra gli ospiti più attesi di quest’anno anche l’astronauta Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana negli equipaggi dell'Agenzia Spaziale Europea che a cinquant’anni esatti dal primo allunaggio ci racconterà la sua esperienza tra le stelle.
Il programma di questa edizione di Materadio rappresenta un modo per capire i Sud offrendo idee, voci e suoni utili a comprendere la straordinaria complessità di questa parte di mondo.

Scopri il programma completo su Matera Events qui!

* Essenza Lucano potrà essere raggiunto tramite servizio navetta da Matera al costo di 5€ con partenza da Piazza Matteotti alle 19.30 e ritorno ore 22.30. Per info e prenotazioni, rivolgersi a Ridola Viaggi, Via Domenico Ridola, 54 (MT) | 0835/314233 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.ridolaviaggi.it

 

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È un’esperienza di riappropriazione, per certi versi di riconciliazione, quella raccontata dai cittadini che hanno partecipato alla messa in scena del prologo della Cavalleria Rusticana, per la regia di Giorgio Barberio Corsetti. Lo spettacolo itinerante nei Sassi, una declinazione in chiave moderna dei Sette Peccati, in questa accezione “Capitalisti”, rappresentava una parte integrante del progetto “Abitare l’Opera”, e accompagnava gli spettatori all’opera di Pietro Mascagni, realizzata grazie all’orchestra del Teatro San Carlo di Napoli in Piazza San Pietro Caveoso.

Un esperimento inedito che ha unito persone provenienti da contesti profondamente differenti, facendone una compagnia capace di animare gli antichi rioni, non più soltanto splendido scenario, ma elemento portante della performance. Cittadini e artisti professionisti si sono così ritrovati per dare vita a una delle produzioni più importanti dell’anno da Capitale Europea della Cultura. 

La riappropriazione, dunque, è passata anche attraverso i Sassi. I cittadini, impegnati nel coro che sosteneva le scene recitate dagli artisti, hanno interpretato canti tradizionali della città e di tutta la regione. A una condizione, però, ben chiara sin dall’inizio. L’obiettivo del coro non era la ricerca del dialetto puro, talvolta rivendicato come lingua materna e poi umiliato in un utilizzo che cerca solo l’autocompiacimento. La ragion d’essere del canto popolare era la trasmissione di un messaggio universale che prescinde dal localismo identitario. Intonare oggi quei canti, nelle vie nelle quali avevano già mille volte risuonato, con una consapevolezza diversa, era la sfida, che si può dire vinta, dei cittadini che hanno partecipato ad Abitare l’Opera. 

Lo stesso vale per gli artisti, alcuni dei quali di origine materana, che raccontano di una sorta di riconciliazione, quel fenomeno per il quale si può fare pace con se stessi e con la propria terra dopo averla lasciata, solo tornando e facendoci i conti da adulti. 

Ed è in questa serie di sentimenti intimi e profondi che hanno animato quanti partecipavano a questa esperienza unica, che si ritrova la forza singolare di Abitare l’Opera.

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Milo Rau risponde subito alle mail che riceve, oppure mai. E da questo aneddoto nasce la collaborazione tra il regista svizzero e il Consorzio Teatri Uniti di Basilicata per il progetto “Tòpoi. Teatri e nuovi miti”: con una semplice mail in cui il Consorzio proponeva a Rau di collaborare ad un lavoro per la Capitale Europea della Cultura.

Milo Rau, affascinato dalla calma antica della città di Matera, decide di voler girare qui un film su Gesù, nella terra che ha fatto da scenario a “Il Vangelo secondo Matteo” di Pasolini e ”The Passion” di Mel Gibson. Cosa predicherebbe il profeta se tornasse nel ventunesimo secolo? Dove andrebbe e chi sceglierebbe come suoi apostoli? Sono queste le fondamenta de “Il Nuovo Vangelo”, il progetto interdisciplinare in cui, ancora una volta, il regista userà teatro e cinema per raccontare le ingiustizie umane.

Durante un primo viaggio di ricerca in quell'Italia Meridionale ai confini dell'Europa, Milo Rau e il suo team si aggirano tra i cosiddetti “ghetti”, i campi in cui i migranti che raccolgono arance e pomodori vivono in condizioni disumane. Ed è questa la realtà che “Il Nuovo Vangelo” racconterà: lo stesso Gesù era un rivoluzionario e aveva lavorato come falegname nei grandi cantieri dell’impero romano. Il suo “no” al sistema globale di sfruttamento a lui contemporaneo, la combinazione di impegno rivoluzionario (all’epoca si crocifiggevano solo i sovversivi) e la ricerca di una nuova forma di solidarietà hanno ispirato il regista.

Tornare alle radici del Vangelo per metterlo in scena come passione di un'intera civiltà: un cast di rifugiati e piccoli agricoltori mandati in fallimento dall’agroindustria riscriverà un manifesto di solidarietà con i più poveri, una rivolta scenica per un mondo più equo e umano. Come nella Palestina di Cristo abitata da popoli senza terra, così oggi in Europa i migranti saranno i primi ad essere considerati i nuovi apostoli. 

Durante la fase di ricerca, fondamentale è stato l’incontro con Yvan Sagnet che ha aiutato la troupe a decifrare il funzionamento dei ghetti e del caporalato e del motivo della loro esistenza. Yvan è un ragazzo camerunense arrivato in Italia nel 2007 per studiare Ingegneria delle Telecomunicazioni al Politecnico di Torino. Dopo un esame andato male perde la borsa di studio e nel 2011 va a lavorare come raccoglitore di pomodori a Nardò, nel Salento, per la masseria Boncuri. Dopo essere entrato in contatto con il sistema del caporalato che recluta illegalmente e sfrutta i lavoratori del pomodoro, Yvan diventa portavoce di uno sciopero durato un mese contro le disumane condizioni di lavoro e che porta ad una riforma e al primo processo in Europa sulla riduzione in schiavitù. 

Sarà Yvan ad interpretare il nuovo Messia. La sua esperienza sarà preziosa per comprendere ciò che succede in quei non luoghi che fanno parte di un sistema globale molto articolato di cui la raccolta dei pomodori è solo la punta dell'iceberg.

Chi lo seguirà? Esattamente come nel Vangelo è Yvan, che interpreta Gesù, a cercare tra i più grandi campi profughi d’Italia i suoi discepoli con cui condurrà la “Rivolta della Dignità”. In questa visita tra gli ultimi la troupe incontra una realtà inaspettata che mai le inchieste giornalistiche riusciranno a descrivere fedelmente. Come in un documentario utopico questa realtà verrà ripresa ed entrerà a far parte del racconto finale in un contrasto tra le scene bibliche (la prima parte segue esattamente ciò che viene narrato nella Bibbia) e il making of.

Accanto ai ragazzi incontrati nei campi ci saranno anche attori professionisti come Enrique Irazoqui, il leggendario Gesù di Pasolini che interpreterà Giovanni Battista e Maia Morgenstern, la Madonna nella Passione di Mel Gibson che sarà la madre del redentore nero Sagnet.

Continuano con Matera 2019 le ricerche dei cittadini temporanei che prenderanno parte alle riprese e faranno parte del cast. Il 21, 22 e 26 agosto attori dilettanti e chiunque sia interessato a prendere parte alla realizzazione di questo straordinario progetto potrà partecipare ai casting per la selezione di alcune figure chiave della performance come Ponzio Pilato, Barabba, i Farisei e i soldati romani. Non è richiesta alcuna esperienza specifica, ma un interesse o un legame particolare con il personaggio che s’intende interpretare. Per confermare la partecipazione è importante tener conto delle date di disponibilità per le riprese ed è obbligatorio inviare un'e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con le motivazioni per il ruolo scelto.

A fine settembre e agli inizi di ottobre Matera si preparerà prima con la messa in scena dell’ingresso in Gerusalemme, poi con la Passione e la Crocifissione di Cristo che terrà il suo sermone sulla montagna, verrà torturato e crocifisso e infine resusciterà sotto gli occhi di centinaia di turisti. La produzione sarà aperta a conferma del pensiero di Milo Rau per cui il teatro non è un prodotto ma un processo a cui il pubblico dovrebbe avere accesso.

 

Photo Credits: Yvan Sagnet e i suoi discepoli Jeremiah Akhere Ogbeide, Papa Latyr Faye, Mbaye Ndiaye and Anthony Nwa-chukwu sulla spiaggia. (©2019 Fruitmarket/Langfilm. Photo Thomas Eirich-Schneider) 


“La Rivolta della Dignità” e “Il Nuovo Vangelo” di Milo Rau, parte del progetto Matera 2019 "Tòpoi. Teatro e nuovi miti“, è una produzione interdisciplinare composta da una campagna, una performance e un film. 

La campagna è organizzata da IIPM - International Institute of Political Murder insieme a Associazione No Cap - Contro ogni forma di caporalato, Comitato dei braccianti della Felandina, Ghetto Out Casa Sankara, Spin Time Lab Roma, Osservatorio Migranti Basilicata, Agricola Leggera, Campo Libero, Altragricoltura – Confederazione per la Sovranità Alimentare, UILA Taranto – Unione Italiana lavoratori agro alimentari con la partecipazione di European Alternatives, European Center for Constitutional and Human Rights (ECCHR), Medico International, FUTURZWEI – Stiftung Zukunftsfähigkeit.
La performance è una co-produzione di IIPM - International Institute of Political Murder con Matera Basilicata 2019 Fondazione, Teatro di Roma e NTGent in collaborazione con Teatri Uniti di Basilicata, Fruitmarket e Langfilm con la partecipazione di ProLoco Ginosa, Universität für angewandte Kunst Wien. 
Il progetto cinematografico è una produzione di Fruitmarket e Langfilm in coproduzione con SRF SSR, ZDF in collaborazione con Arte, IIPM - International Institute of Political Murder, Matera Basilicata 2019 Foundation, Consorzio Teatri Uniti di Basilicata e Teatro di Roma Con il supporto di Kulturstiftung des Bundes, European Cultural Foundation, Filmund Medienstiftung NRW, Office of Culture (FOC), Zürcher Filmstiftung, DFFF - Deutscher Filmförderfonds, Kanton St.Gallen Kulturförderung / Swisslos, BKM - Die Beauftragte der Bundesregierung für Kultur und Medien, Volkart Stiftung, GEA – Waldviertler, Stadt Lausanne und Kanton Waadt, Fondo Etico di BCC Basilicata.

 

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Il laboratorio Spazio Tattile sarà condotto da Virgilio Sieni e Giuseppe Comuniello, un danzatore non vedente, per il progetto "Thauma, Atlante del Gesto", una riflessione del grande coreografo e danzatore Virgilio Sieni, ideato per la città di Matera nell'ambito del programma I-DEA.

Il laboratorio si terrà al Teatro Quaroni a La Martella (Matera) ed è rivolto a danzatori, performer e attori maggiorenni che desiderano approfondire i temi dello spazio tattile, la relazione tra uomo e ambiente, la vicinanza quale strumento di inclusione e accoglienza dell’altro.

Il laboratorio si terrà da Lunedì 23 settembre a Venerdì 27 settembre 2019, dalle 15.00 alle 17.00

Ogni candidato dovrà inviare una copia del proprio Curriculum Vitae all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e compilare il form al seguente link.

Sarà possibile inoltrare la propria candidatura fino a martedì 19 settembre. L'esito delle selezioni, operate dal coreografo, verrà comunicato nei giorni seguenti. 

Descrizione Laboratorio:

Laboratorio condotto da Virgilio Sieni e Giuseppe Comuniello, un danzatore non vedente, rivolto ad artisti, danzatori e tutti coloro che desiderano approfondire i temi dello spazio tattile, la relazione tra uomo e ambiente, la cura della “casa comune”, l’insegnamento sull’identità empatica del gesto nell’educazione alle forme di vicinanza, la capacità di elaborare e manipolare lo spazio tra le cose, la percezione e la pratica della biofilia, cioè come geneticamente siamo funzionali all’ambiente secondo un processo empatico di sensibilità spontanea alla bellezza. Pratiche che si rivolgono all’elaborazione dello spazio tattile, del margine dell’azione e del luogo della vicinanza quale strumento di inclusione e accoglienza dell’altro. 

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Il Jova Beach Party 2019, uno degli eventi più importanti dell'estate 2019 fa tappa il 13 agosto in Basilicata sulla spiaggia di Policoro, in località Torre Mozza. Un grande show tra i pezzi che hanno segnato la storia di Jovanotti e della musica italiana e tanti spettacoli che vedranno protagonisti anche altri ospiti speciali che regaleranno al numeroso pubblico una giornata indimenticabile! 

Se sei in possesso del biglietto della tappa di Policoro portalo con te presso i nostri *infopoint e acquista il passaporto per Matera 2019 a soli 12 euro invece di 19 euro per partecipare a tutti gli appuntamenti della Capitale Europea della Cultura fino alla fine dell'anno! 

 

*infopoint di Matera 2019

Matera | Via Lucana 125-127 

Matera | Museo Nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata di Palazzo Lanfranchi

Metaponto | Museo Archeologico Nazionale 

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Uno dei momenti più intensi del programma culturale di Matera 2019 è andato in scena dal 31 luglio al 3 agosto con Abitare l’Opera, una grande produzione culturale realizzata con uno dei teatri più antichi del mondo: il Teatro San Carlo di Napoli. Un grande successo di pubblico e una scommessa vinta, quella di portare l’opera lirica nel grande palcoscenico naturale dei Sassi di Matera su una passerella in mezzo al pubblico, mettendolo a contatto diretto con l’azione teatrale. Oltre mille spettatori hanno applaudito lo spettacolo di “Cavalleria rusticana”, con piazza San Pietro Caveoso trasformata in uno spazio scenico e la facciata della Chiesa di Santa Maria di Idris utilizzata per le spettacolari videoproiezioni. Lo spettacolo è andato in diretta su Rai5 sabato 3 agosto con la regia di Giorgio Barberio Corsetti e Juraj Valcuha come direttore d’orchestra e del coro, mentre nel cast hanno preso parte Veronica Simeoni, Roberto Aronica e George Gagnidze. Il prologo de ‘I sette vizi capitali(sti)’, che hanno denunciato gli eccessi del liberismo, ha introdotto le giornate di spettacolo coinvolgendo i cittadini divisi per stazioni. In ognuna il coro ha eseguito i canti popolari legati ai vari peccati: superbia, accidia, lussuria, ira, gola, invidia e avarizia, con il grande scenario dei Sassi al tramonto a fare da quinta teatrale. Contemporaneità e tradizione hanno caratterizzato il lungo e suggestivo percorso, raccontando le debolezze dell’umanità con le performance seguite da due grandi maschere in contrapposizione: il bene e il male, che spesso nella vita di tutti i giorni rappresentano le due facce della stessa medaglia. Tra applausi e standing ovation, i giorni di Abitare hanno lasciato al pubblico una straordinaria esperienza immersiva. Con la messa in onda televisiva di “Cavalleria rusticana” il segnale è stato diffuso in tutta la Svizzera e sul canale Arte, che ha trasmesso l’evento in Svizzera, Francia, Germania, Belgio, Austria, Lichtenstein, Lussemburgo, Principato di Monaco e nei paesi francofoni d’oltremare. L’opera sarà presentata da metà agosto in Giappone, Ungheria, Slovenia e Grecia mentre tra il 2019 e il 2020 “Cavalleria rusticana” verrà distribuita nei cinema in Europa, Corea, Stati Uniti e America Latina e dalla primavera del 2020 sarà invece disponibile in dvd. Anche nel grande cantiere di “Abitare l’Opera” i cittadini di Matera hanno avuto la possibilità di partecipare attivamente alla prima creazione di un’opera lirica messa in scena nel teatro naturale della città, affiancando gli artisti provenienti da uno dei teatri più prestigiosi al mondo, il Teatro San Carlo.

 

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La rassegna “Matera vista dalla Luna” dal 15 al 24 luglio ha visto un ricco programma di iniziative tra anteprime mondiali, concerti, allestimenti urbani, presentazioni di libri e proiezioni di film ricordando il primo uomo sulla luna e Rocco Petrone, il grande lucano che guidò la missione Apollo 11. 

10 giorni di spettacoli accompagnati da allestimenti lunari per le vie del centro e i grandi concerti a Cava del Sole. L’anteprima del programma della rassegna si è tenuta lunedì 15 luglio alle ore 18.30 a Cava Paradiso con “Nanogagliato Festival incontra Matera 2019”: gli scienziati dell’accademia promossa da Mauro Ferrari, hanno dialogato con il pubblico sul mondo delle scienze, delle nanotecnologie e dello spazio. Un’occasione in cui è stato possibile effettuare la visita guidata della mostra “Visione Unica” di Studio Formafantasma, all’interno del progetto I-DEA. La mattina del 16 luglio il Giardino dei MOMenti in Piazza Semeria ha ospitato una serie di Esperimenti Lunari, il laboratorio per giovani scienziati della Junior Academy Gagliato Nanoscienze, dove i giovanissimi hanno svolto una serie di esperimenti, dalle fasi lunari al ruolo della nanoscienza nello spazio. Nel pomeriggio Sasso di Castalda, Capitale per un Giorno, ha proposto un ricco programma dedicato proprio a Rocco Petrone, uno dei suoi cittadini più illustri della storia di questo straordinario borgo lucano. Mercoledì 17 luglio alle 18, in piazzetta della Cittadinanza Attiva, si è tenuto un incontro con il poeta e scrittore Davide Rondoni in occasione della presentazione del suo ultimo libro “E come il vento. L'Infinito, lo strano bacio del poeta al mondo” a 200 anni dal componimento di Giacomo Leopardi. Terrazza Lanfranchi ha poi fatto da sfondo alla proiezione “Luna italiana. Rocco Petrone e il viaggio dell’Apollo 11”. A 50 anni dall’allunaggio un documentario prodotto dall’Istituto Luce-Cinecittà per A+E Networks Italia con il patrocinio di Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con NASA e diretto da Marco Spagnoli. La serata è stata aperta dalla presentazione della nuova edizione del libro "Dalla Terra alla Luna" di Renato Cantore dedicato a Rocco Petrone: una storia straordinaria che coniuga emigrazione e sogno americano. Giovedì 18 luglio a Cava del Sole la performance multimediale “Apollo Soundtrack” ha voluto celebrare proprio a Matera il progresso scientifico delle esplorazioni spaziali dopo 50 anni da quell’evento straordinario. Il momento clou è stata l’esecuzione della performance multimediale scritta da Brian Eno, Roger Eno e Daniel Lanois, ed eseguita per la prima volta fuori dal Regno Unito dalla band britannica Icebreaker, con B.J. Cole, Roger Eno e con la partecipazione straordinaria della violoncellista islandese, Gyda Valtysdottir. Nello splendido spazio all’aperto di Cava del Sole, il pubblico ha sperimentato l’emozione e il mistero della Missione Apollo 11 con una sinestesia tra stimolazione visiva e suono spaziale. Lo spettacolo ha riproposto ingrandimenti delle immagini NASA del giorno che sancì l’inizio di una nuova era e contenuti generati da Leonardo, sponsor esclusivo dell’evento, con immagini della terra provenienti dallo spazio. La giornata del 18 luglio è stata inaugurata agli Ipogei di San Francesco dalla presentazione del libro per ragazzi “Di luna in luna. Storia di un’esplorazione che è appena iniziata” di Stefano Sandrelli edito da Feltrinelli.

 

Due le iniziative in programma il 19 luglio. Nel pomeriggio “Costellazione, Il cielo in una stanza”, in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Brera. L'opera d'arte real-virtuale, collettiva, unitaria e permanente nata da ExpoMilano2015, ha accolto Matera 2019 presso il Giardino dell’Angelo, nel cuore dei Sassi. Mentre in serata a Cava del Sole è arrivata la tappa materana del “8 Tour” dei Subsonica. Una miscela di musica spaziale ed elettronica che da oltre venti anni stupisce il pubblico di tutta Italia. Una notte speciale che ha mandato in delirio il pubblico di Cava del Sole! 

 

Nella speciale rassegna “Matera vista dalla Luna” presenti il 20 luglio anche alcuni dei progetti che rientrano nel lungo percorso di co-creazione svolto con le imprese culturali del territorio per comporre il programma di Matera 2019. Tra questi “The Sound of the Spirit” coprodotto da Matera 2019, Ateneo Musica Basilicata con il progetto Suoni di Pietra – MaterArmoniae e Lams Matera con il progetto Voices of the Spirit | Suoni dai mondi paralleli alle caverne, sviluppatosi in due momenti. Un omaggio alla vocalità nella sua accezione spirituale, attraverso una visione caleidoscopica di varie culture, sfiorando quella siriana e quella russa grazie alla presenza di artisti del calibro di Mirna Kassis ensemble, Sajncho Namčylak & Actores Alidos, Caterina Pontrandolfo e Nina Nikolina, l’artista bulgara arrivata grazie alla preziosa collaborazione con Plovdiv 2019, l’altra capitale europea della cultura 2019, nel concerto “Anima Mundi”. A seguire l’esecuzione in prima mondiale della "Missa Vox Dei" composta per l'occasione dal Maestro Nicola Campogrande ed eseguita dall’orchestra di Matera e della Basilicata e dall’Orchestra Filarmonica Federiciana accompagnate dal Coro Giovanile Italiano Feniarco e dai cori ABaCo di Potenza (Coro Polifonico Melos), Irsina (Coro Angelo Candela) e Tricarico (Coroeuterpe). È un Dio arrabbiato quello di Campogrande che risponde alla preghiera umana e che interviene in una Messa con voce dura e tonante. Il maestro infatti interviene nella struttura tradizionale con una sezione strumentale, la Vox Dei, che evoca turbamento e persino sdegno divino, ma conclude con un Amen che intona una risposta umana, dolce ma decisa. Una parata arcobaleno ha invaso nel pomeriggio le strade della Capitale Europea della Cultura per il primo storico pride cittadino: il Matera Heroes Pride. Al festeggiamento dei 50 anni dai primi moti di Stonewall che hanno aperto la strada alle manifestazioni mondiali per la richiesta di uguali diritti per le persone LGBT si è unito quello per i 50 anni della prima conquista della Luna attraverso il meraviglioso senso che li lega. Legato all’idea del viaggio come opportunità di nuove conoscenze e nuove scoperte il 21 luglio negli spazi antistanti la stazione ferroviaria di La Martella è giunto lo spettacolo di teatro viaggiante “Aware. La Nave degli incanti”, dopo aver attraversato la Basilicata nelle varie tappe di spettacoli in regione. Questo progetto è stato co-prodotto dalla compagnia teatrale Gommalacca Teatro e da Matera 2019. Il 22 luglio a Cava Paradiso, visite guidate alla mostra “Visione Unica” di Studio Formafantasma all’interno del progetto I-DEA e a seguire nella suggestiva cornice del Centro Visite Jazzo Gattini c’è stata la proiezione del film MOON di Duncan Jones (2009). Il programma di “Matera vista dalla Luna” si è chiuso il 24 luglio con un grande concerto sinfonico nella Cava del Sole. Sul palco è salita l’orchestra sinfonica nazionale della Rai diretta da James Conlon che ha presentato un programma denominato “Sinfonia per l’Europa”. Un concerto sotto le stelle e sotto la luna per chiudere con note d’autore una ricca settimana di eventi. La rassegna “Matera vista dalla Luna” è stata organizzata da Matera 2019 in collaborazione con il Polo museale della Basilicata e il Comune di Matera.

 

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Dopo due mesi di esposizione ha chiuso le sue porte il museo itinerante che espone frammenti, tracce e piccoli oggetti ri-fiutati raccolti per il progetto M.E.M.O.RI. coprodotto da La Luna al guinzaglio

Si tratta di un museo che nasce da un viaggio alla ricerca di souvenir e cose fatte a mano tra Europa e Mediterraneo che ha fatto tappa nelle cinque città portuali di Genova, Malaga, Marsiglia, Tétouan e Tunisi e all’interno dei confini lucani tra Bernalda, Matera, Muro Lucano, Potenza e Venosa. Nell’attraversare i luoghi, l’oggetto della ricerca è mutato insieme al senso stesso del souvenir, generando un passaggio dall’oggetto tipico all’oggetto topico. 

Che cos’è un oggetto ri-fiutato? Tappi di bottiglia, biglietti aerei, confezioni, foglie, oggetti accidentali trovati in tasca o per strada. La collezione del Museo Euro-Mediterraneo dell'Oggetto RI-fiutato presenta Oggetti rifiutati non per loro natura, ma perché “fiutati di nuovo”. Oggetti che scartiamo in maniera automatica e spesso irragionevole e che possono invece trovare nuova vita.

Si tratta di un museo pop, un museo popolare che potrebbe essere allestito da chiunque perché fatto di piccoli oggetti, oggetti di poco conto frutto di incontri occasionali: frammenti di pietre, fili e tessuti riletti attraverso caleidoscopi, manopole e lenti d’ingrandimento.

Nella cornice della Chiesa Rupestre Santa Maria de Armenis che ha riaperto le sue porte dopo anni di chiusura per ospitare i contenuti del programma culturale di Matera 2019, dal 3 maggio al 7 luglio sono stati esposti tutti gli oggetti rielaborati come atto di rispetto verso la memoria che portano con sé, ma anche come gesto di salvaguardia del pianeta e quindi di noi stessi. La magia del M.E.M.O.RI. sta proprio nella narrazione di questi scarti e nell’incontro interattivo con tali oggetti. Il visitatore infatti è invitato ad attivare una "mano-missione" ovvero a mandare la sua mano in missione per stabilire un contatto diretto con il reperto e accedere alla sua memoria interna.

Nei 30 giorni di apertura M.E.M.O.RI. ha intercettato circa 1300 cittadini temporanei provenienti dall’Italia e dall’estero ma soprattutto dal mondo delle scuole, università, associazioni, fondazioni e centri estivi coinvolgendo adulti e bambini, educatori, docenti, gruppi associativi e pubblici con disabilità.

La collezione è divisa in un Anarchivio seguito da 5 sezioni che prendono il nome di Stanze, spazi in cui si invita a stare, a darsi tempo, rallentare, esplorare. L’Anarchivio è un archivio insolito che conserva, attraverso una raccolta di documenti e testimonianze, la memoria degli oggetti esposti e della metodologia di ricerca adottata nel processo di indagine. La Stanza dei Segni è lo spazio della mano che sfiora, stringe e affonda, ambasciatrice del nostro corpo che nel toccare lascia un segno, deposita un senso, sancisce il suo passaggio. La Stanza dei Frammenti è il luogo della fragilità e delle cose piccole, in cui gli oggetti parlano attraverso i loro resti e i dettagli, piuttosto che tramite la completezza. La Stanza delle Cadute è il raduno dei reperti più umili, raccolti da terra durante gli attraversamenti nelle botteghe artigiane; è il luogo in cui parlano le cose che cadono e che si perdono: segatura, fili, avanzi di lavorazione, bottoni. Nella Stanza delle Ripetizioni i reperti collezionati celebrano la ciclicità, il ritorno, la circolarità, le forme della materia. L’ultima stanza, quella delle Chimere aperta il 27 maggio è ispirata dalle suggestioni artistiche dell’artista giapponese Kaori Kato sull’universo del mito. È lo spazio in cui si avanza verso il futuro cavalcando suggestioni che hanno radici nel passato: oggetti, manufatti, attrezzi da lavoro e visitatori si trovano insieme ad essere parti di una stessa creatura, elementi della medesima struttura.

Ogni sala presenta un'opera in prestito ed è quindi collegata ad un Museo Spontaneo, un sistema diffuso di musei in rete aperti in diversi luoghi da cittadini, persone, associazioni. Sono sezioni esterne del M.E.M.O.RI. che, attivando un vero e proprio protocollo museologico per allestimento e inaugurazione, vengono aperte in altri luoghi ad opera di chiunque voglia trasformare la propria collezione privata in esposizione, racconto, accoglienza: ce n’è uno a Potenza a casa di un'artista, a Genova in una palestra di Tai Chi, nel Liceo artistico di Matera e altrove in Europa. Con l'app MemorAbilia, costruita appositamente per il progetto, è possibile scoprire di più sull’opera in prestito, su cos'era, chi la ospita e la sua dimensione nel Mediterraneo. L’applicazione, scaricabile sia su smartphone Android che iOs, arricchisce la fruizione del M.E.M.O.RI. con un’audioguida in inglese e italiano, approfondimenti scientifici, animazioni 3D e racconti in rima.

Tanti eventi e appuntamenti hanno anticipato, integrato e arricchito la dimensione espositiva del museo M.E.M.O.RI. al fine di accogliere nuove riflessioni sul tema del Mediterraneo, delle relazioni, dei linguaggi e dell’arte. Tra gli ospiti dei laboratori il fondatore del Museo Tolomeo Fabio Fornasari, l’antropolo e giornalista Duccio Canestrini, il fantasiologo Massimo Gerardo Carrese, il foto reporter Antonio Politano, le artiste Kaori Kato, Hassan Echair e Farah Khelil, la curatrice Maria Rosa Sossai, Fabio Bonelli e lo scrittore Gianluca Caporaso.

Ora che ha chiuso l’esposizione a Matera, la collezione del M.E.M.O.RI. riprenderà il suo viaggio approdando prima a Potenza, poi al Festival della Scienza di Genova, Bologna, Anversa e Malaga e chissà che non si arricchisca di ulteriori oggetti da ri-fiutare, rielaborare e salvaguardare.

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L'arte contemporanea entra nel cuore della Basilicata con il tour dei giardini di comunità di Gardentopia Day #2, un grande progetto che promuove la cultura del verde e la cittadinanza attiva grazie a nuove sinergie tra cittadini e artisti. Un’occasione per far incontrare tra loro i cittadini che lavorano alla gestione di questi spazi verdi urbani e partecipare agli interventi artistici e di socializzazione che qui sono realizzati da artisti provenienti da tutto il mondo, selezionati dalla curatrice del progetto Gardentopia, Pelin Tan. Tra cibo, coltivazione e filosofia il programma della giornata è iniziato da Matera, dove dalle 9 da Piazza Matteotti sono partiti 2 autobus con più di 100 cittadini, per iniziare un Gardentopia tour fra i comuni della Basilicata, percorrendo due tratte diverse. La prima tratta ha previsto una prima sosta mattutina al giardino di comunità di Irsina dove il pubblico ha partecipato all’intervento artistico “Radio di comunità” con la performance Radio Instabile degli artisti Futurefarmers e Maria Pecchioli che hanno lavorato con gli abitanti locali, piante e altro per immaginare collettivamente un nuovo "racconto di meraviglia". Il racconto è stato trasmesso localmente via radio e attraverso una serie di altoparlanti a forma di seme, migrando di mano in mano in tutto il paese. La seconda tappa ha attraversato il giardino di comunità di Campomaggiore dove a mezzogiorno è iniziato il “Pic-nic di comunità” animato dalle musiche dei Pu.Ba.La selectors e reso ancora più gustoso dalle tisane della Tisaneria Mobile. In parallelo, la seconda tratta ha previsto una prima sosta al giardino di comunità di Metaponto con la performance Epicurean garden del collettivo greco Errands, composto da architetti, artisti visuali e sociologi. Il gruppo ha realizzato un giardino epicureo secondo i modelli di vita del filosofo greco Epicuro. La seconda tappa presso il giardino di comunità di Stigliano ha invece previsto il “Pic-nic di comunità” animato dalla Euroband La Murgia’s street band. Tutti gli autobus si sono poi ritrovati alle 19 presso il giardino di comunità di Castelsaraceno per la “Cena di comunità”, accompagnata da due diverse attività: la performance dell’artista tailandese Rirkrit Tiravanija, noto per la creazione di relazioni sociali negli spazi d'arte e ampiamente riconosciuto come uno degli artisti più influenti nell'arte socialmente impegnata; e il talk del filosofo Nicola Perullo. L’artista tailandese Rirkrit Tiravanija ha concluso il Gardentopia Day #2 dando vita a una performance di cottura e a un’installazione nel giardino, cucinando con ingredienti locali e thai presso la NaturalMensa di Castelsaraceno, una mensa ecosostenibile con un servizio di pranzo sperimentale a base di prodotti biologici.

 

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Con l’inizio della primavera il primo Gardentopia Day ha trasformato i giardini di Matera in luoghi di comunità. E da qui è partita la seconda fase di un grande progetto che promuove la cultura del verde e la cittadinanza attiva anche grazie a collaborazioni inedite tra cittadini e artisti. A curare lo sviluppo del progetto nel corso del 2019 sarà la sociologa e storica dell'arte turca Pelin Tan. Il primo Gardentopia Day si è aperto nella mattinata con la realizzazione del nuovo giardino di comunità a Casino Padula, sede di Open Design School a Matera, grazie al coinvolgimento di alunni e docenti dell’IC Padre Semeria plesso Don Milano, dell’Istituto Agrario Briganti e del Liceo Artistico C. Levi. Gli studenti sono stati i protagonisti della performance del “Giardino evolutivo - 100 alberi per Gardentopia” dell’artista Luigi Coppola, attivista e promotore di progetti di arte pubblica. Con questa azione inaugurale, si è cominciato a piantumare i primi dei 100 alberi di molte varietà di frutti minori destinati ai giardini pubblici della rete lucana. Nel pomeriggio gli alberi sono stati consegnati ai rappresentanti dei 22 comuni lucani che hanno aderito al progetto dopo la chiamata di Matera 2019 a tutta la Basilicata in collaborazione con l’Anci regionale, ovvero Bernalda, Stigliano, Salandra, Oliveto Lucano, Campomaggiore, Pietrapertosa, Irsina, Palazzo San Gervasio, Vaglio di Basilicata, Pietragalla, Montemilone, Lavello, Maschito, Barile, Rionero in Vulture, Rapone, Muro Lucano, Vietri di Potenza, Sasso di Castalda, Chiaromonte, San Costantino Albanese, Castelsaraceno, oltre Matera e Potenza. Piantare questi alberi nei giardini di comunità è stato un atto simbolico per dare avvio a una rete su tutto il territorio regionale agevolate dalla presenza degli artisti che useranno l’arte come strumento per coinvolgere la comunità. Il progetto del “Giardino evolutivo” illustrato dall’artista Coppola lavora sul tema della biodiversità superando l’idea della monocultura proprio come grazie all’agricoltura piante arrivate dai luoghi più diversi sono diventate piante che noi oggi consideriamo come nostre avendole accolte e integrate nel nostro territorio. Un tour in risciò e bici elettriche tra i tre giardini di comunità della città di Matera, ciascuno animato da una performance per il pubblico presente ha animato il pomeriggio del Gardentopia Day 1. Il giardino dei Momenti nel quartiere Lanera, gestito dall’Associazione delle MOM- Mamme materane all’opera, ha ospitato lo spettacolo di magia a cura dell’Associazione “Lacaposciuc A.S.D”. Da Agoragri il food design con Cozinha Nomade mentre alla Pascoli, nel giardino Spighe Bianche di via Lazzazzera, c’è stata l’esibizione dei Cantori Materani diretti da Alessandra Barbaro. Il tour si è concluso con il ritorno a Casino Padula per partecipare a una performance di Contini e passare la prima serata di primavera con un dj set.
Coldiretti ha offerto i cento alberi e le cento balle di fieno che hanno definito lo spazio del grande anfiteatro all’aperto di Casino Padula e la frutta ai partecipanti. Il Giardino Evolutivo è un progetto partecipativo che vuole sperimentare insieme a una vasta rete di giardini collettivi una visione aperta della pratica della riproduzione vegetale cercando di sfuggire alle logiche della dominazione della natura, dell’uniformità, della monocultura e
abbracciando logiche di ibridazione intraspecie, contaminazione, circolazione e complessità.

 

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Lavori nel mondo dell’arte e della cultura e vivi in Basilicata? Vorresti ospitare un artista giapponese nel 2019 che ricambierà ospitandoti in Giappone nel 2020?

Il Passport program ha come obiettivo quello di avviare un programma biennale di reciproco scambio culturale tra artisti italiani e giapponesi per incoraggiare l’osmosi di idee e di conoscenze e lo sviluppo di relazioni profonde e durature tra la comunità artistica lucana e quella giapponese. 

Nel 2019 gli artisti e i professionisti lucani ospiteranno un artista giapponese o residente in Giappone; nel 2020 gli artisti e i professionisti culturali giapponesi accoglieranno gli artisti lucani nel Sol Levante. Il progetto è gestito in partenariato tra Matera 2019 e EU-Japan Fest, organizzazione non governativa giapponese la cui mission è sostenere contatti culturali di ogni genere con le Capitali Europee della Cultura. 

Possono partecipare alla call artisti e professionisti del settore culturale residenti in Basilicata che lavorano in ogni campo del settore artistico (compreso artigianato artistico, design, grafica, architettura). 

Per partecipare ed ospitare un artista giapponese occorre leggere con attenzione il bando in Amministrazione trasparente e compilare il modulo di iscrizione.

Agli artisti o professionisti lucani spettano i costi di alloggio e vitto dell’artista giapponese per tutta la durata della permanenza in Italia (la durata del soggiorno va da un minimo di 5 ad un massimo di 10 giorni, escluse le giornate di viaggio da e verso il Giappone). Matera 2019 contribuirà con una quota forfettaria pari a 20 euro al giorno per ciascun artista ospitato, fino ad un massimale di 200 euro. Maggiori informazioni sono contenute nel bando. Il termine per presentare domanda scade il 31 ottobre 2019.

Di seguito l'elenco degli artisti giapponesi:

NOME TIPOLOGIA CONTATTI
MIWA AKIKO DANCE DANZA - MUSICA - TEATRO Website
DANCER HARU DANZA - MUSICA - TEATRO Website
MAIKO YAMAZAKI DANZA - MUSICA - TEATRO Website
NARI KOIZUMI ARTE - PERFORMANCE - STREET ART Website
HIROKO OKADA ARTE - PERFORMANCE - STREET ART Website
HARUKA NAKAJIMA ARTE - PERFORMANCE - STREET ART Website
HAGISO   Website
ROMANIAN MUSIC SOCIETY IN JAPAN MUSICA Website
YUKO NORIDOMI ARTE - PERFORMANCE - STREET ART  
AYAIRO ARTE - PERFORMANCE - STREET ART Website
MATSUO YUKI ARTE - PERFORMANCE - STREET ART Website
TAKEO OSHIMA LETTERATURA - POESIA    Website 1 / Website 2
SANAE YAMAMOTO ARTE - PERFORMANCE - STREET ART Website
YUZU NATSUMI MUSICA Website
JOH TACHIBANA LETTERATURA - POESIA Website
Youtube
TENDO TAIJIN LETTERATURA - POESIA Website
YASUKO OKI FOTOGRAFIA Website
TAKAFUMI KANO FOTOGRAFIA  
SHIN ITAGAKI ARTE - PERFORMANCE - STREET ART Website
YUKI NAGAE LETTERATURA - POESIA Youtube
KUJIRA SAKISAKA LETTERATURA - POESIA Youtube
HARUKA YAMADA ARTE - PERFORMANCE - STREET ART Website
CHIEMI FUKUMORI DANZA - MUSICA - TEATRO Website
SOUTARO HITO DANZA - MUSICA - TEATRO Youtube
ATOM FOTOGRAFIA Website
YUURI LETTERATURA - POESIA Website
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Con il progetto I-DEA la potenza degli archivi viene espressa in forme sperimentali e contemporanee in uno degli spazi espositivi più all’avanguardia tra i luoghi di Matera 2019: l’hangar Paradiso, situato nell’omonima cava alle porte della città.
Il fotografo Mario Cresci con la mostra “Le Due Culture. Artefatti e Archivi” ha inaugurato il 22 marzo questo straordinario itinerario artistico basandosi su un processo di ricerca che ha fatto emergere un Meridione e una regione del tutto nuovi. Con un materiale d’archivio che
ha incluso fotografia, artigianato, scienza e macchine, Cresci ha suggerito una rappresentazione del territorio dalla seconda metà del XX secolo ai primi decenni del XXI secolo con Leonardo Sinisgalli e Mimmo Castellano, le sculture in legno di Di Trani e suo figlio, fino alla rivisitazione della preistoria di Gianfranco Lionetti e al suo archivio personale.


La mostra di Mario Cresci ha lasciato spazio a "Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation” a cura dello studio Formafantasma. Inaugurata l’8 giugno, continuerà fino al 15 settembre. I due designer di Studio Formafantasma sono tra i più interessanti nel panorama internazionale del design e hanno proposto per I-DEA una video-installazione formata da 5 proiezioni, 10 schermi digitali ed una ristretta selezione di oggetti vernacolari.
Distribuiti nello spazio come a comporre un panorama percepibile nella sua totalità, e posti all’ingresso della mostra, gli schermi e i loro contenuti possono essere letti dal visitatore sia in maniera individuale sia come parte del tutto. Visione Unica pone l’accento sull’antropizzazione del territorio, ovvero sugli interventi che l'uomo fa per dare forma all'ambiente in cui vive. Una delle caratteristiche principali delle mostre di I-DEA è quella di mantenere alcuni elementi delle precedenti. Per Visione Unica dello Studio Formafantasma i curatori hanno deciso di lasciare in mostra gli “intagliati” a mano di Giovanni e Giuseppe Di Trani, guardiano del Museo Ridola a Matera durante gli anni 60 e 70, che rappresentano
figure umane legate alla natura, al reale e alla vita contadina.
Gli allestimenti sono stati realizzati da Open Design School grazie al contributo di Bawer SPA, bronze partner di Matera 2019.
I-DEA è curato da Joseph Grima ed è uno dei progetti pilastro di Matera 2019: un esperimento che vede gli archivi e le collezioni come degli organismi viventi attraverso i quali interpretare le complessità stratificate della storia di Matera e della Basilicata. Cinque artisti e designer si alterneranno all’Hangar Paradiso lasciando in eredità nello spazio espositivouna parte della mostra precedente, per dare così continuità al processo di riscoperta del nostro grande patrimonio culturale.

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La bellezza senza tempo dei numeri e le relazioni della matematica con l’universo dell’arte. L’essenza de “La Poetica dei numeri primi” passa attraverso i contenuti della terza grande mostra di Matera 2019 con la direzione scientifica del matematico Piergiorgio Odifreddi e le installazioni di Open Design School. Questo straordinario percorso nell’arte dei numeri prodotto con il Polo Museale della Basilicata è cominciato dal Museo Archeologico Nazionale di Metaponto con le mostre “Numeri nel tempo. Contare, misurare, calcolare” a cura di Claudio Bartocci e Luigi Civalleri e “Riempire il vuoto. Le simmetrie da M.C. Escher ai contemporanei” a cura di Federico Giudiceandrea. Da Metaponto fino a Matera, dove Palazzo Acito ha riaperto domenica 23 giugno per dare vita tre alle mostre che lo compongono."Numbers", con opere di Ugo Nespolo, che ha da sempre messo in scena immagini connesse alla matematica e dunque alla ragione,"Elementi di calcolo trascendentale" con opere di Tobia Ravà, un approccio simbolico attraverso le infinite possibilità combinatorie dei numeri; "Computed Art", con opere di Aldo Spizzichino, intrise di matematica, con una indicibile profondità.

Tre sguardi, tre diversi percorsi che indagano la stretta relazione fra arte e matematica. Circa 1.500 persone hanno invece partecipato nella cornice unica dell’anfiteatro dell’area archeologica di Metaponto alla grande “Notte con Pitagora” sabato 22 giugno. Un evento speciale che ha visto la performance teatrali degli attori David Riondino e Valeria Solarino che hanno rispettivamente interpretato, su un testo originale scritto da Piergiorgio Odifreddi, Pitagora e Ippazia con intermezzi musicali della pianista Alessandra Celletti. A seguire l’immenso Piero Angela, la vera star della serata, ha tenuto la conferenza biografica “Scienza e tecnologia nella società moderna”, soffermandosi sui temi chiave della comunicazione, della denatalità e dell’invecchiamento.
La lunga notte è continuata con una straordinaria lezione di Guido Tonelli che ha spiegato le origini delle stelle accompagnato dalla violoncellista Eleuteria Arena. All’alba poi il risveglio muscolare con la lezione di Yoga di Rosalia Stellacci e Andrea Stella e un suggestivo concerto della pianista Alessandra Celletti, che ha proposto il suo straordinario ultimo album prodotto in vinile e ispirato proprio ai numeri
pitagorici. Il lungo weekend si è chiuso con le due conferenze divulgative nell'Auditorium dell'Università degli studi della Basilicata: "Numeri primi e loro applicazioni" con il matematico inglese Ian Stewart e il reading "Le avventure matematiche" del premio Nobel per la Letteratura John Maxwell Coetzee, intervallato dalla lettura di alcuni brani a cura di Piergiorgio Odifreddi.

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Campo aggiuntivo 5:

Credits foto: Salvatore Laurenzana

La danza contemporanea e le arti performative sono state le protagoniste di questa prima parte di Petrolio, il progetto co-prodotto da Basilicata 1799. Dall’11 al 23 giugno spettacoli e performance site specific al centro di una conversazione sulle grandi questioni aperte dell’Antropocene, l’era geologica in cui il comportamento dell’uomo è direttamente responsabile degli equilibri ecologici e di una nuova dimensione della convivenza.

Produzioni originali, prove aperte e incontri con gli artisti traducono il tema del rapporto tra uomo e Natura in una nuova estetica. Lo sguardo, il pensiero e le azioni si modificano; non più l’uomo al centro dell’Universo, ma la Natura che comincia ad avere la sua importanza reale.

Le performance si sono tenute in uno scenario naturale e senza luci teatrali tra il prato, il bosco e il terreno del Parco del Castello Tramontano di Matera scelto per la sua “postura” più che per la sua architettura. Sono quasi tutti spettacoli senza perimetri definiti: la differenza la fa il modo in cui il pubblico e i performer interagiscono con lo spazio. 

Si comincia con la sezione Giacimenta curata da Francesca Corona e Michele Di Stefano che con quattro percorsi di produzione artistica concepiti come un esercizio di sguardo e un modello di scavo, cercano una complicità totale tra artista e territorio, tra i luoghi e le persone. Sono coreografi di fama internazionale quelli selezionati per questa sezione che gioca con le stratigrafie geologiche, sociali e umane.

Il primo è il Leone D’Oro alla Carriera Alessandro Sciarroni considerato fra i più rivoluzionari della scena europea. Partendo dall’osservazione dei fenomeni migratori degli animali, l’artista lavora sul concetto di “turning”, non solo nel suo significato di girare, ma anche cambiare, evolvere. I corpi ruotano attorno al proprio asse in un viaggio psicofisico emozionale.

Sciarroni mette un elemento al centro del processo creativo ripetendolo fino a renderlo un’ossessione e usa la tecnica della danza classica per parlare d'altro. In modo inconsueto anche i ragazzi volteggiano all’infinito sulle punte. Per la versione materana di Turning il coreografo ha selezionato cinque danzatori con una call lanciata a novembre.

Un’altra artista, performer e coreografa di fama internazionale che rientra nella sezione Giacimenta è la cipriota Maria Hassabi. I suoi spettacoli sono momenti dall’alto valore simbolico che mettono in relazione le tensioni e le pulsioni tra ambiente e individuo in una dimensione temporale dilatata e rituale. Movimenti minimali e una gentile lentezza che diventano suggestione al bisogno di rallentare e ad un modo differente di percepire il flusso delle cose.

Figures (2019) è il lavoro sensibilissimo, complesso e sofisticato della Hassabi che per la prima volta ha scelto di far incontrare la sua modalità di lavoro ad un gruppo di ragazze molto giovani selezionate con una call lanciata a maggio. Sono 10 le ballerine scelte provenienti dal territorio lucano che si sono cimentate in questa straordinaria esperienza confrontandosi con una professionista che ha portato i suoi lavori in teatri, musei e spazi pubblici di tutto il mondo tra cui il MoMa di New York, il Pompidou di Parigi e il Walker Art Center di Minneapolis. 

A chiudere il primo weekend di performance è la coreografa Silvia Rampelli che in un laboratorio di preparazione ha proposto attività di movimento, azione e danza a persone di età avanzata. Una volta alla settimana gli ospiti della casa di riposo Brancaccio di Matera si sono messi in gioco in una delicata quanto a loro sconosciuta disciplina abbracciando con grande apertura un piccolo processo sul respiro, sullo stare insieme, sulla percezione e lo sguardo. Con Child’s portrait ci chiediamo: dove siamo? Quando siamo? Cosa ci circonda? 

Ultimo percorso artistisco di questa sezione sono Le Merende di Industria Indipendente collettivo artistico e di ricerca principalmente dedito alle arti performative, teatrali e visive. Le Merende hanno occupato lo spazio con un principio di condivisione, gratuità e offerta per modellare la pratica artistica. Un luogo trasformato in un habitat naturale in cui trovare ristoro tra una perfomance e l’altra e animato dalla presenza di tutti e da un caldo dj set.

Nel secondo weekend ad aprire la sezione Sedimenti la performance di danza contemporanea, musica dal vivo e dj set WHO CARES? | Ecologia del dialogo. Con un progetto di co-creazione i quattro giovani coreografi Bassam Abou Diab, Yeinner Chicas, Olimpia Fortuni e Leonardo Maietto provenienti da diverse sponde del Mediterraneo e i due musicisti Ayman Sharaf e Stefano Zazzera fanno del proprio incontro il punto di partenza per la costruzione di una performance che ruota attorno alla tematica dell’Antropocene.

In scena prende forma un territorio immaginario mediterraneo, una geografia al di fuori da ogni toponomastica e etnografia possibile, che porta con sé le architetture e le tradizioni del Libano, dell’Italia e della Spagna da cui provengono gli artisti.

Oltre a performance, incontri con gli artisti e prove aperte per entrare in contatto con il processo creativo, si è dato il via anche ai dialoghi della sezione Pensiero geo-logico con l’esperto di filosofia ambientale Marcello Di Paola. Prossimi appuntamenti a settembre con lo studio di architetti, paesaggisti e giardinieri Volumezero, Bartolomeo Dichio, Alba Mininni, il filosofo Emanuele Coccia e il docente Gianfranco Pellegrino.

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Non un semplice atto partecipativo, ma un percorso che porti ogni cittadino a essere parte integrante dell’opera di Dante.

Questo doveva essere e questo è stato il Purgatorio, Chiamata Pubblica per la “Divina Commedia” di Dante Alighieri. Uno spettacolo realizzato dal Teatro delle Albe, diretto da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, che ha coinvolto non solo gli attori ravennati e quelli materani dello IAC, ma, soprattutto, centinaia di cittadini. L’idea alla base di tutto il progetto era quella di costruire una rappresentazione che facesse i conti con il presente, che avesse voglia di confrontarsi con quello che accade. Affrontando quell’opera mastodontica che è la Divina Commedia, Martinelli e Montanari hanno scelto di rifarsi a due tradizioni teatrali distinte e complementari: da una parte le sacre manifestazioni medievali, dall’altra il teatro di massa russo
del primo Novecento. E’ in questo approccio che risiede la forza di un percorso che ha permesso di superare la concezione classica della partecipazione, talvolta legata a un’amatorialità quasi rivendicata, per giungere a una fusione tra opera e cittadini.
Il Purgatorio è stato edificato sui cittadini, facendo in modo che ne fossero parte imprescindibile: senza di loro non avrebbe avuto ragion d’essere. Ecco perché era fondamentale seguire i protagonisti di questo percorso, carpirne speranze ed emozioni per apprezzarne, poi, l’evoluzione. Quattro cittadini, diversi per genere, età e provenienza, hanno deciso di raccontarsi e lasciarsi raccontare, durante la costruzione di questa performance collettiva.

Quello che emerge dalle parole di Tiziana, Maurizio, Antonella e Claudio, che hanno, insieme ad altre centinaia di cittadini, animato i cori del Purgatorio, è la forza
dirompente della coralità e, al tempo stesso, la funzione a tratti terapeutica del teatro, che consegna ai nostri protagonisti una nuova, serena, consapevolezza.

 

 

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Credits photo: Néstor Boli Galindo

È quasi una storia d’amore, insaspettata, quella che raccontano Felicia e Gianluca, i due volontari di Matera 2019 che sono stati a Plovdiv appena un mese fa, quando chiedi della loro esperienza nell’altra Capitale Europea della Cultura 2019. Un colpo di fulmine inatteso, come l’occasione di questo viaggio presa al volo, che li ha fatti innamorare non solo della città bulgara, ma, soprattutto, di uno stile di vita.

C’è una parola, Aylak, che torna costantemente in tutte le loro risposte. Loro la traducono con un’esortazione, “rilassati!”, che racchiude in sé, raccontano, il senso profondo di un modo di affrontare la vita che hanno imparato proprio durante questo viaggio. Felicia e Gianluca sono stati ospitati da volontari e hanno potuto vivere appieno lo spirito Aylak. Ne parlano con piacere. È come se quell’esortazione li avesse prima sorpresi, poi iniziati e, infine, rapiti, grazie al fatto di averlo imparato direttamente da volontari come loro, lavorando fianco a fianco.

Durante il loro soggiorno, i due volontari materani si sono occupati della preparazione della “Aylak Parade”, una sorta di sfilata nella quale si alternano  grandi pupazzi in cartapesta ed eccentrici personaggi in costume. Si sono cimentati proprio nella realizzazione dei fantocci, collaborando con una compagnia teatrale bulgara che ha permesso loro di scoprire il dietro le quinte della manifestazione.  E anche i momenti fisiologici di tensione, sottolineano, non intaccavano quel modo calmo di prendere le cose che hanno scoperto in una terra, fino a poco prima, sconosciuta.

Forse proprio grazie a questa prospettiva, i due giovani hanno potuto assaporare ogni attimo di un'esperienza che li ha portati a vivere tra i loro omologhi bulgari. E basta ascoltare i loro racconti, quel termine famiglia usato per indicare le persone che li hanno ospitati, per capire che Felicia e Gianluca hanno fatto più di un semplice viaggio. “Stiamo facendo di tutto per tornarci al più presto” dicono all’unisono, quasi a voler confermare che non si lasceranno scappare questa meravigliosa scoperta.

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Cala il sipario su Purgatorio, un grande spettacolo che ha emozionato tutta la comunità in un'esperienza collettiva diventata una straordinaria produzione artistica! 2 settimane di programmazione, 300 cittadini coinvolti direttamente nella performance e una grande risposta di pubblico con il tutto esaurito registrato nel corso di tutti gli appuntamenti.

L'attualità del Purgatorio di Dante nella vita quotidiana di tutti i giorni è nei vizi e nelle virtù umane rappresentati dagli straordinari monologhi di Ermanna Montanari e Marco Martinelli, ideatori, direttori artistici e registi di un’azione corale scenica costruita chiamata dopo chiamata con persone di qualunque età, lingua o provenienza. Dal 17 maggio al 2 giugno 2019 questa splendida produzione artistica di Ravenna Festival-Teatro Alighieri con Matera 2019 e in collaborazione con Teatro delle Albe-Ravenna Teatro, ha coinvolto anche le compagnie teatrali locali tra cui IAC - Centro Arti Integrate.

Marco Martinelli ed Ermanna Montanari hanno vinto la scommessa visionaria di trasformare il capolavoro di Dante in un testo teatrale grazie a numerose incursioni nei temi importanti dell’attualità: politica e sociologia ma anche amore e speranza. Dalla struggente e intensa scena delle donne uccise violentemente dai loro mariti, padri, fidanzati e fratelli fino alla Pia che diventa tutte le donne del mondo. Passando per la scena finale in cui quattro piccole Greta Thunberg con le trecce ci portano a riflettere sulla fragilità del nostro Pianeta per l’irresponsabilità degli adulti e dei potenti.

Lo show si è chiuso con un grande applauso in Via del Riscatto, luogo della splendida cappella delle Monacelle e metafora di una grande e profetica rinascita spirituale. 

 

 

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Mostre, residenze, performance artistiche, cooking class, laboratori, spettacoli ed un unico indiscusso protagonista: il pane.

Breadway, il progetto co-prodotto da Murgiamadre, è stato un viaggio-esperienza tra le strade del quartiere Piccianello che ha fatto rivivere la tradizione del pane dal 6 al 9 giugno in un percorso alternatosi tra panifici, l’ex mulino e altri luoghi simbolici del Rione.

Il “festival del pane” unisce la narrazione delle tradizioni locali alle espressioni artistiche contemporanee. Cittadini temporanei e abitanti culturali sono stati coinvolti in un’esperienza coinvolgente che li ha avvicinati ad un patrimonio di saperi e sapori.

Sono due le mostre che riaprono le porte dell’ex Mulino Alvino, il primo mulino costruito a Matera a fine ‘800, dando il via alla rassegna con l’esposizione dei lavori realizzati dagli studenti di Ied Barcelona e dei progetti che hanno partecipato alla call lanciata da Adi per ridisegnare nuove forme di pane.

Gli studenti dell'Istituto Europeo di Design hanno lavorato su diversi aspetti legati alla panificazione: dall’origine, partendo dagli ingredienti che lo compongono, sino ai resti raffermi. Pane che alimenta il nostro corpo, pane che diventa prodotto di design e che ci permette di sperimentare e realizzare un nuovo oggetto riciclandone gli avanzi.

La call lanciata a febbraio dall’Associazione per il Design Industriale invece invitava i partecipanti alla creazione e alla proposta di nuove forme di pane attraverso una formula che non si ferma all’aspetto prettamente alimentare, ma guarda oltre, come i grandi chef ci hanno abituato a vedere. Cuochi e designer condividono infatti un processo creativo molto libero. Due professioni molto vicine la cui unica differenza è che nel primo caso il risultato è effimero e tende a svanire dopo qualche boccone.

Non solo i progetti di design, ma anche le performance dei cinque artisti e food performer internazionali selezionati da Indisciplinarte partono da un lungo processo creativo di costruzione che ruota attorno al tema del pane.

Rares Augustin Craiut e Xavier Gorgol ci hanno guidato tra le mura del Panificio Perrone in una vera e propria lezione anatomica in cui ad essere sezionato è stato il pane di Matera megafono di ricordi di viaggi e migrazioni attraverso le storie raccolte con una call di chi ha lasciato il Paese.

Floriane Facchini e la sua Compagnie ha tirato fuori dai cassetti ogni sorta di ricordo intervistando gli abitanti di Piccianello i cui volti e storie hanno arricchito le facciate delle case del quartiere. Per la performance finale Cucine(s) Matera un’allegra parata ha guidato i visitatori tra le tappe di questa installazione effimera in cui è il pane il tratto comune.

Catalina Pollack Williamson con un caratteristico panifico mobile ascolta le storie dei partecipanti e ne impasta il contenuto partendo proprio da memoria e tradizioni. Nella bucolica location della Chiesa Rupestre di Cristo La Gravinella, Gosie Vervloessem con un rituale mistico ha impastato il pane dando vita ad una creatura magica. Infine, con Harinera Panem et Circenses, la cilena Andrea Paz e Colectivo Harinera Site Specific, abbiamo rivissuto l’antica tradizione della crapiata in versione contemporanea.

Oltre alle performance anche tanti workshop sul tema del pane tra cui il Cooking Class a cura dell’Ass. Cuochi Materani Derado Vandemoortele e Consorzio I.G.P. pane di MATERA, i laboratori per bambini a cura di Cozinha Nomade all’ombra dei pini dei cortili della Scuola Marconi e il lavoro di raccolta e archivio di Paneuropa, ovvero una mappa ridisegnata dell’Europa sulla base delle diverse forme di pane del continente.

Ad allietare le calde serate estive i concerti dei Musica da cucina, dove gli utensili diventano strumenti, lo ska con sfumature indie e reggae degli Skanderground, lo Show cooking Blues dei Route 96 e il sound Swing, Jive e Dixieland degli Spaghetti brothers.

Con Breadway il pane diventa simbolo di condivisione, religiosità e sacralità, ma anche di creatività per creare una nuova comunità consapevole. Breadway è la riscoperta della convivialità e del piacere dello stare insieme in nome del pane.

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Vuoi essere tu il protagonista di “Abitare L’Opera” ? Cerchiamo proprio te per uno dei progetti più attesi di Matera 2019, realizzato in collaborazione con uno dei teatri più antichi al mondo, il Teatro San Carlo di Napoli!

I cittadini saranno coinvolti direttamente nella messa in scena dell’opera lirica “La Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, che verrà ambientata nei Sassi di Matera, un teatro open air unico al mondo.

Lo spettacolo sarà diviso in due momenti: una prima parte itinerante, chiamata “Prologo sui Sassi”, ovvero “I sette peccati capitalisti”, animato dalla partecipazione dei cittadini, costituito da brevi quadri ispirati ai sette peccati capitali che ritraggono gli eccessi del neoliberismo contemporaneo; una seconda parte che consiste nella messa in scena dell’opera lirica “La Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, per la regia di Giorgio Barberio Corsetti, nel suggestivo scenario di Piazza San Pietro Caveoso e presso la Chiesa di Santa Maria di Idris.

I cittadini saranno chiamati a prendere parte sia ai quadri de “I sette peccati capitalisti” che ad alcune brevi scene di massa dell’opera di Pietro Mascagni, con semplici azioni teatrali, cori e danze corali. Tutti coloro che vorranno prendere parte alla creazione dell’opera, saranno coinvolti nelle seguenti attività: laboratori dal 17 al 22 giugno, prove dello spettacolo dal 10 al 30 luglio, prova antigenerale 31 luglio, prova generale 1 agosto, prima rappresentazione 2 agosto, seconda rappresentazione 3 agosto.

Il laboratorio dedicato ai cittadini si terrà dal 17 al 22 giugno, dalle ore 18.00 alle ore 21.00, presso gli spazi del Casale in Via Madonna delle Virtù a Matera.

Ogni cittadino potrà partecipare al laboratorio secondo la propria disponibilità.

Le prove dello spettacolo previste a luglio e ospitate presso il Teatro Quaroni del quartiere La Martella, non impegneranno i cittadini più di tre volte a settimana e si svolgeranno in orari pomeridiani o serali, in

modo da consentire a tutti di partecipare.

Per ulteriori informazioni è possibile inviare una e-mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando nell’oggetto ABITARE L’OPERA.

Per aderire alla Chiamata Pubblica è necessario essere in possesso del Passaporto per Matera 2019

 

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Campo aggiuntivo 5:

Credits photo: Pierfrancesco Lafratta

Lo sport e le arti urbane si fondono per animare e trasformare gli spazi cittadini, allargando la fruizione della città oltre il centro storico. È questo lo spirito che guida Open Playful Space, il progetto coprodotto dal Comitato Uisp Basilicata che ha trovato il momento di massima espressione nel festival conclusivo della scorsa settimana.

Un’operazione di rigenerazione urbana che elabora con il gioco, lo sport e le arti urbane una nuova chiave di lettura per la scoperta e la riqualificazione di spazi da vivere come luoghi culturali e accessibili.

Dal 29 maggio al 2 giugno, con un’anteprima nel weekend del 25 e 26 maggio, abbiamo coinvolto tantissimi cittadini per dare nuova luce ad aree pubbliche e restituirle all’intera comunità valorizzando l’invisibile.

Nella preview del festival sono state presentate una serie di iniziative di gioco e arti circensi attirando la curiosità di bambini e famiglie. A chiusura dell’anteprima un torneo di Calcio a 5 ha riunito ragazzi di Matera, volontari europei e migranti in un clima di amicizia e solidarietà.

Dal 29 maggio il Festival ha invaso le strade, le piazze e i parchi della città con laboratori di prova aperti a tutti e workshop di livello avanzato per un pubblico più esperto. Due i luoghi simboli del progetto, piazza Cesare Firrao e piazza degli Olmi, già oggetto di interventi di riqualificazione con opere di street art che hanno coinvolto gli alunni dell’Istituto Comprensivo Bramante e l’associazione dei Condomini di Piazza degli Olmi.

Nei giorni del Festival la Street Art ha trovato nuova linfa con due interventi artistici coordinati da Momart Gallery. Sui gradoni della pista di pattinaggio del Parco Papa Giovanni Paolo II è nata un’opera inedita studiata e realizzata appositamente per lo spazio da Giorgio Bartocci, street artist che esplora il complesso rapporto tra l’uomo e il territorio in cui abita. Bartocci ha valorizzato con segni e simboli in oro, argento e rame quell’architettura urbana che ricorda il dorso di una barca rovesciata.

Per il secondo intervento il designer e muralista Skolp ha continuato con un’opera verticale le azioni già eseguite nei mesi precedenti in piazza degli Olmi dando seguito alle attività di rigenerazione di uno spazio pubblico abitato da una comunità già protagonista delle attività di Matera 2019. L’artista barese ha firmato la sua opera con forme geometriche e regole compositive caratteristiche del suo linguaggio mentre gli alunni della Scuola Bramante hanno "adottato" le colonne della piazza intervenendo con vernici e colori.

Tutte le attività laboratoriali del Festival sono state guidate e coordinate da coaches di livello internazionale. I workshop di Art Du Deplacement, la disciplina artistica-sportiva che abbina la libertà di movimento alla libertà di pensiero, sono stati coordinati da Laurent Piemontesi, uno dei fondatori della disciplina nata in Francia negli anni ‘80, insieme a Muvt ASD. Numerosi  appassionati e curiosi hanno potuto misurarsi con l’ADD imparando a superare ostacoli, camminando e correndo lungo percorsi urbani tra sensazionali acrobazie, salti, arrampicate e scalate.

Anche i laboratori di arti circensi, giocoleria e capoeira hanno coinvolto artisti professionisti di lunga esperienza come la giovane famiglia anglo-francese dei The Sprockets, la compagnia Pachamama e il brasiliano mestre Aranha del centro Sao Salomao.

Nelle serate dell’1 e 2 giugno, a chiusura del Festival, è andato in scena nel Parco Giovanni Paolo II e nel Parco del Castello Tramontano lo spettacolo multidisciplinare TransformAction diretto da Pino Di Buduo, fondatore del Teatro Potlach, una delle più importanti e longeve compagnie di teatro contemporaneo italiano.

Il concept di TransformAction nasce in relazione al territorio nel quale viene presentato. I prati, le aiuole e le radure diventano palcoscenico naturale della rappresentazione che si snoda in un percorso artistico lungo mezzo chilometro. Gli spettatori diventano viaggiatori alla scoperta delle performance seminate in punti diversi dei due parchi completamente trasformati dalle luci, dalle scenografie e dalle proiezioni sul maschio centrale e sulle torri laterali del Castello Tramontano.

Passaggi di giocoleria e danze acrobatiche, trampoli e arti circensi si sono alternati a ritmo di percussioni, musica dal vivo e canti brasiliani. Nei giorni precedenti una carovana pacifica e colorata ha attraversato le strade del centro tra l’incredulità e lo stupore dei cittadini sorpresi con invasioni di campo a suon musica ed acrobazie.

Con Open Playful Space vogliamo lanciare insieme al Comitato Uisp Basilicata e tutti i partner coinvolti un messaggio chiaro: i veri protagonisti del cambiamento possono essere tutti i cittadini, a cominciare dai giovani, capaci di rigenerare spazi urbani e relazioni attraverso la pratica sportiva e le arti di strada. Si tratta di un grande fenomeno sociale che parte dal territorio ed è motore di una rivoluzione culturale, che migliora gli stili di vita e la salute, una opportunità e un diritto di tutti. 

Il progetto è realizzato con la collaborazione dei partner: ISCA, Uisp, Teatro Potlach, ADD Umbria Academy, Muvt ASD, Momart Gallery, Lacaposciuc ASD, TeatroPAT, Associazione Giallo Sassi, Associazione Joven, Basilicata Board e ASD Sk8ong Team.

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Aggiornamento al 4 luglio 2019

Sono terminate le selezioni dei partecipanti al laboratorio di danza Inclusiva Movimento Libero. Di seguito l'elenco dei candidati ammessi.

pdf 16x16 Esito selezioni "Chiamata pubblica Laboratorio di danza inclusiva Movimento Libero".


Aggiornamento al 20 giugno 2019

La scadenza della call è stata prorogata. Sarà possibile inviare le candidature fino al 27 giugno incluso. Di conseguenza anche l'esito delle selezioni è posticipato al 4 luglio. 


Il Laboratorio di danza inclusiva è la seconda tappa di Movimento Libero, un progetto che esplora la relazione tra l’arte e le diverse abilità. È un'opportunità per esplorare l'entusiasmante contributo dato da ballerini disabili alla danza.

Stopgap - Community Dance:

Il laboratorio sarà condotto dalla compagnia di fama mondiale Stopgap Dance Company (U.K), che crea produzioni di danza contemporanea con un cast di danzatori disabili e non. Valorizza uno spirito pionieristico e si impegna a scoprire nuove forme di integrazione attraverso la danza con un motto ben preciso: “La differenza è il nostro strumento e metodo”.

Stopgap conduce progetti di apprendimento creativo per scuole e per le comunità locali per dimostrare che la danza è accessibile a tutti, integrando le persone disabili e non attraverso progetti di cittadinanza attiva e di coesione sociale.

Attraverso la compilazione di questo formulario è possibile candidarsi alla Chiamata Pubblica per partecipare al Laboratorio di danza inclusiva di Movimento libero, condotto da Nadenh Poan e Siobhan Hayes, membri di StopGap Dance Company, nella cornice di Nessuno Resti Fuori - festival di teatro, città e persone. Il Laboratorio è in programma dal 23 al 27 luglio 2019, sarà un percorso di 5 giorni animato dagli artisti inglesi e aperto a persone abili o con disabilità: rappresenterà una nuova visione dell’arte performativa, che sappia valorizzare le diverse abilità nell’espressione artistica. Il laboratorio si concluderà con un esito performativo, una sorta di restituzione alla comunità, in programma il 27 luglio che sarà poi replicato il 19 ottobre in apertura allo spettacolo di danza Artificial Things di Stopgap.

La Chiamata pubblica è indetta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, il progetto è realizzato in coproduzione con il British Council e in collaborazione con IAC - Centro Arti Integrate e Oriente Occidente Dance Festival.

Termine e condizioni per le iscrizioni

Le iscrizioni termineranno il 20 giugno 2019. L’esito della selezione dei partecipanti sarà pubblicato su www.matera-basilicata2019.it entro 10 giorni dal termine delle iscrizioni.  

In un percorso che porti i cittadini, temporanei e non, a diventare non solo fruitori ma anche costruttori di cultura, i candidati selezionati dovranno essere in possesso del Passaporto di Matera 2019 per poter partecipare al laboratorio. Le tariffe agevolate sono disponibili per persone con disabilità.

Eventuali spese di trasferte, vitto e alloggio sono a spese dei partecipanti.

L’iscrizione comporterà l’impegno di partecipazione a tutte le sessioni del laboratorio, all’esito performativo del 27 luglio e alle prove e alla replica del 18 e 19 ottobre.

A chi si rivolge e criteri di selezione?

Il laboratorio è aperto a tutti e a tutte le persone abili e disabili che abbiano interesse ad esplorare nuove forme di movimento e di relazione con il proprio corpo e con l'altro.

Età minima: 18 anni

Numero massimo: 20 persone

La disabilità non deve essere un ostacolo alla partecipazione, quindi garantiamo l’accessibilità del luogo nel quale sarà realizzato il laboratorio. I workshop saranno condotti in lingua inglese con traduzione in italiano. Se necessario, verrà offerta la traduzione nella lingua dei segni italiana e altri supporti alla comunicazione.

Il processo di selezione sarà effettuato dai partner del progetto e dai conduttori del laboratorio. Utilizzeremo il modulo di iscrizione per valutare:

  • La tua esperienza nel mondo della danza: come ballerino professionista, studente di danza, ballerino amatoriale, spettatore; (Sappiamo che i ballerini disabili hanno meno opportunità, per questo considereremo "l'esperienza" in un’accezione molto ampia del termine)
  • La tua motivazione per prendere parte a questo laboratorio;
  • La tua possibilità di utilizzare in futuro le conoscenze acquisite nel laboratorio e di divulgarle nel settore artistico lucano e italiano;
  • Il contesto artistico generale del laboratorio e la performance pubblica.

Laboratorio

23 luglio - 27 luglio 2019 - dalle ore 9:30 alle 13:00

Palestra dell’Istituto Comprensivo Pascoli - Scuola Primaria e dell’Infanzia, via Lazazzera, Matera

Esito performativo luglio

27 luglio - pomeriggio/sera

Piazza Giovanni XXIII (davanti la chiesa di San Pio X)

Esito performativo ottobre  

18 ottobre - prove generali, orario da definire

19 ottobre - spettacolo, orario da definire

Sala Pasolini, il Circo, Matera

Compila il form di partecipazione QUI

 

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Arte e Scienza come prodotti dell’evoluzione biologica e culturale, come fonte reciproca di ispirazione e come canale significativo di comunicazione. Sono queste le dimensioni che il programma di Matera 2019 indaga per definire il rapporto tra cultura umanistica e cultura scientifica soprattutto attraverso uno dei temi del dossier di candidatura attraverso cui si snoda il programma culturale: Futuro Remoto. Un tema che rappresenta una riflessione sul rapporto millenario con lo spazio e le stelle, un rapporto che ripercorrendo anche i passi di Pitagora - uno dei residenti più illustri della Regione Basilicata - esplora l’antica bellezza universale della Scienza.

A partire da qui è nata Schisi, la collana di cinque e-book creata insieme a Doppiozero, la rivista culturale online diretta da Marco Belpoliti. I cinque saggi in ebook su scienza e arte sono curati da Agostino Riitano - project manager supervisor di Matera 2019 - e si focalizzano su cinque autori che rivolgono la loro attenzione su aspetti interdisciplinari, coniugando il rigore delle loro argomentazioni e una particolare cura alla leggibilità dei testi. Il primo volume è di Mario Porro e si intitola “Margini della scienza”. Il libro si può scaricare gratuitamente qui.

La collaborazione con Doppiozero sarà accompagnata da una pubblicazione al mese fino a settembre, quando saranno presentati al pubblico due progetti del programma culturale nei quali arte e scienza si fondono in maniera emblematica: Onda e Quantum Danza, per i quali le attività di Matera 2019 prevedono la prestigiosa collaborazione con le principali istituzioni scientifiche italiane ed europee tra cui ASI/Centro di geodesia spaziale di Matera, Trieste 2020 Città Europea della Scienza e CNR.

La collana parte proprio da una convinzione: tracciare una rotta tra le scienze umane e le scienze esatte.

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Quattro tappe in cui uno dei fiori all’occhiello della rinascita lucana, il Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera, ha portato la sua musica nelle sale da concerto più prestigiose d’Europa fino a Salisburgo, la città di Mozart!

Per il progetto Duni Europa, prodotto con la Società Italiana della Musica da Camera, i musicisti del Duni hanno colto la sfida di rendere accessibile a tutti la musica da camera attraverso una serie di concerti internazionali inediti. Dopo il grande successo delle esibizioni del 30 aprile nell’Auditorium del Conservatorio di Matera, del 1 maggio nel comune di Ariano Irpino e del 3 maggio a Casale Monferrato nel suo meraviglioso teatro Municipale, l’orchestra si è esibita in uno dei templi mondiali della musica, il Mozarteum di Salisburgo. L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” di Matera, diretta da Francesco Di Mauro, è stata protagonista di un concerto aperto e chiuso da due composizioni di autori lucani contemporanei: Antonello Tosto e Damiano D’Ambrosio.

Al concerto hanno partecipato come solisti Aiman Mussakhajayeva al violino, Adolfo Alejo alla viola, Chungwha Lim soprano e il duo pianistico Sergio Marchegiani e Marco Schiavo. Nel programma anche il Concerto per due pianoforti e orchestra in mi bemolle maggiore (KV 365), l’aria dal Don Giovanni (“Mi tradì quell’alma ingrata”) e la Sinfonia concertante per violino e viola in mi bemolle maggiore (KV 364) di Mozart e due brani della tradizione coreana, Dumulmori Arirang (Arirang of Love) di Geung-Soo Yim, e di Mukungwha Arirang di Deok- Ki Chung. A Matera è dedicato l’omaggio del musicista poliedrico Antonello Tosto - autore di musica per vari organici, compresa la banda - alla città nella quale ha studiato e insegnato. Ne Il Canto dei Sassi Damiano D’Ambrosio, compositore lucano e docente in numerosi conservatori di musica, parte dallo studio delle radici del suo territorio, attraverso la musica. Il sottotitolo, “Cartoline sinfoniche da Matera”, è una suite per orchestra e voce recitante nella quale la ricerca si unisce alla tradizione popolare.

In questo contesto di ricerca etnografica che unisce i popoli attraverso la musica si inseriscono i due brani della tradizione coreana. L’Arirang, canzone popolare coreana, è stata infatti iscritta anche nella lista dell’Unesco.

Duni Europa è un incontro di tradizioni musicali e culture che ha trovato la sua espressione proprio nel cuore della città-simbolo della musica occidentale.

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Sale a 18 il numero di progetti di comunità che la commissione ha ritenuto idonei tra le proposte pensate dai cittadini per i cittadini e costruite grazie al supporto delle comunità che fanno rete e condividono risorse ed entusiasmo. Alcuni di questi progetti prevedono il loro sviluppo in più date: sono già 38 le giornate di eventi previste per i primi progetti.

Uno degli aspetti più interessanti dei progetti di comunità selezionati è la dimensione regionale degli output. Tali iniziative non solo vengono proposte da cittadini ed associazioni provenienti dai comuni di tutta la Basilicata, ma creano ponti tra luoghi e realtà distanti della Lucania. Dei 18 progetti avviati, 6 verranno realizzati nei comuni di Calciano, Genzano di Lucania, Miglionico, Montescaglioso, Noepoli e Pisticci, 2 sono stati pensati da realtà materane e saranno dislocati in giro per la regione tra Barile, Ferrandina, Lauria, Potenza e Rotondella e 2 sono proposte da realizzare a Matera ma arrivano da altri luoghi della Basilicata.

Già dal mese di aprile si sono messe in atto le prime connessioni e le reti che stanno animando tutta la regione. È questo il caso di Basilicata in… Cammino, progetto ideato dall’Associazione A.P.D. Il Carrubo in collaborazione con altre organizzazioni che, su tutto il territorio regionale, si occupano di diffondere la cultura del camminare e la scoperta dei territori. Attraverso il Trekking e il Nordic Walking queste associazioni propongono itinerari finalizzati alla scoperta del territorio con l’obiettivo di sollecitare uno scambio culturale e di mettere in rete i partecipanti di ogni comune della Basilicata, tracciando e delineando sentieri di conoscenza territoriali capaci di unire tra loro culture e tradizioni diverse. Il valore di questo progetto risiede soprattutto nel futuro di questi legami e nel disegno regionale che consente di rafforzare e diffondere una modalità di conoscenza che può appartenere a tutta la regione.

Di carattere meno regionale ma non meno diffuso è il progetto La Città incontra “Cristo si è Fermato a Eboli” di Carlo Levi proposto da un gruppo di soci dell’UNITEP (l’Università della Terza età e dell’Educazione Permanente) che ha deciso di portare in giro per i quartieri di Matera il testo che ha cambiato per sempre la storia di questa città chiedendo ospitalità ai cittadini che aprono le loro case, i loro giardini, i loro spazi di lavoro e di vita ai lettori e ai partecipanti. 6 le date previste di cui 3 ancora da realizzare, consultabili su Matera Events. I primi 3 incontri si sono tenuti a Casa Abiusi nel cuore dei Sassi, a Casa Francione nel borgo de La Martella e nel Centro Integrato Polivalente di Serra Rifusa e hanno visto la partecipazione di circa 200 persone. Tra i partecipanti anche molti cittadini temporanei che hanno goduto della rara possibilità di essere accolti nelle case dei materani e ascoltare le storie personali degli abitanti che ben si legano ai racconti del celebre romanzo di Carlo Levi.

Per celebrare la Giornata Mondiale del Libro, l’Associazione Alloper@ invece propone per il 28 aprile una giornata dedicata alla lettura, una vera e propria Festa del Libro per avidi lettori e appassionati che potranno giocare e condividere libri e pensieri. Il programma delle attività, che prevede anche tanti momenti dedicati ai più piccoli, ha alla base proprio lo scambio di libri (book-crossing) con una serie di dispositivi - vecchi televisori trasformati durante alcuni laboratori in Librovisori - che consentono di donare e ricevere libri.

Tutte le iniziative proposte nell’ambito dei Progetti di Comunità sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti e sono consultabili sulla piattaforma ufficiale di Matera 2019 www.materaevents.it  nella sezione dedicata ai Progetti di Comunità.

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Un rassegna di concerti, performance live e presentazioni di libri dedicati al cibo inteso non solo come alimento ma come strumento di socialità e di creatività, come valore essenziale per il benessere e l’economia di una comunità che può determinare equilibri ambientali e stimolare la responsabilità di una società. Edible Orchestra ha offerto un programma di attività innovative protese alla divulgazione di questi principi che, con il coinvolgimento di artisti italiani ed europei, ha visto la partecipazione attiva dei cittadini.

La scelta iniziale del luogo destinato agli appuntamenti della rassegna era il mercato ortofrutticolo, un luogo di incontro simbolo dell’aggregazione spontanea nel quale è possibile scegliere ed esprimere posizioni e che ben si prestava al messaggio da trasferire. Il clima non troppo favorevole non ha fermato le attività ma purtroppo ha fatto sì che venissero trasferite tra il vicino Community Center di Matera 2019 e l’auditorium Gervasio.

Il 9 e 10 aprile il food designer Nick Difino ha condotto con decine di abitanti culturali e cittadini temporanei i workshop preparatori alla performance del giovedì Les Tableaux Mangeants, installazione costituita da elementi commestibili dove il cibo trascende il piatto e diventa tavolozza di colori con cui sperimentare e sedurre. Tre giorni in cui si è passati dal racconto dei cibi del ricordo e della tradizione a una selezione condivisa dei piatti da cucinare, da una lezione di storia dell’arte per condividere le nozioni essenziali alla scelta delle pietanze che rispondessero al tempo stesso al sentimento e all’estetica dell’opera.

A precedere la perfomance dell’artista, la presentazione del libro di Federico Valicenti Dalla tavola lucana al paradiso, una lettura da far decantare come un buon vino. Lo chef lucano ci ha parlato del cibo come metafora della vita e della condivisione perché a tavola per comprendere l’essenza dei piatti bisogna avere buoni compagni.

Il 12 aprile si ripete il format presentazione/performance con il giornalista Stefano Liberti che nel pomeriggio ci ha trascinato nel mondo della grande distribuzione organizzata con il libro scritto insieme al collega Fabio Ciconte “Il grande carrello. Chi decide cosa mangiamo”. Alle 20 Daniele De Michele in arte Don Pasta ha presentato UNITED FOOD OF MATERA, una performance multimediale originale basata sulle testimonianze di otto cittadini materani e sulla loro relazione autentica con il cibo e la cucina seguita da un “Cooking dj set”: vinili e pentole, mixer e minipimer per un dj set speziato di sonorità del mondo intero, tra il funk, il reggae, il Sud America e la Londra meticcia. Una performance in cui ci si lascia andare all’emozione del cibo, ai suoi profumi, colori, le sue forme, i suoi aromi.

Nella serata conclusiva di sabato 13 spazio all’evento di punta del programma, il concerto della Vegetable Orchestra, un esperimento unico al mondo nel suo genere. La peculiarità dell’orchestra viennese è di esibirsi unicamente con strumenti musicali fabbricati con frutta e verdura fresche che per Matera 2019 sono stati realizzati insieme ai cittadini temporanei.

Aiutati da trapani, coltelli e giravite, i musicisti e i cittadini hanno trasformato le carote in flauti o in xilofoni, i porri in violini, i ravanelli in sassofoni. Per il concerto materano è stato utilizzato un ortaggio d’eccezione, il peperone crusco, servito per introdurre una originale versione de “Le sacre du printemps” di Stravinskij rinominata dall’orchestra “Le Massacre du printemps”.

I suoni prodotti dagli strumenti vegetali sono eterogenei e insoliti e creano un universo estremamente ricco di sonorità (per non parlare dei profumi che invadono l’ambiente) che non potrebbero essere raggiunti con strumenti tradizionali. E l’effetto è sorprendente fin dalle prime note.

Ecco un po’ di numer sulle verdure utilizzatei: 30 melanzane, 5 cetrioli, 3 kg di fagioli secchi, 170 carote di diverse dimensioni, 2 cavoli, 10 verze, 3 grandi zucche, 20 porri, 5 mazzetti di prezzemolo, 5 mazzi di cipollotti, 25 ravanelli bianchi, e ancora 3 mazzi di insalate, 8 sedani rapa, peperoni grandi gialli rossi e verdi, cipolle e patate e zucchine.

Al termine del concerto durato circa un’ora, pubblico in piedi e lunghi applausi non solo diretti alla Vegetable orchestra che da 20 anni si esibisce in tutto il mondo, ma anche e soprattutto al loro messaggio: i prodotti della natura sono indispensabili per la comunità e vanno difesi ad ogni costo.

Gli ortaggi sono stati offerti per l’occasione da Coldiretti Basilicata e, dopo la performance, sono stati donati a Don Angelo, parroco della Chiesa di San Rocco, per produrre un grande minestrone per i più poveri.

 

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Un’Opera lirica composta con la comunità, una storia collettiva scritta a 150 mani che parte da un’indagine: il silenzio che racconta una rottura fortissima nelle vite degli abitanti della città dei Sassi, un tempo così abitata e chiassosa. È questa Silent City, una narrazione che parte dalle persone i cui interlocutori privilegiati sono i bambini e gli anziani, generazioni silenti a cui l’opera dà voce insieme a compositori, musicisti, scrittori, cantanti, attori, educatori teatrali e artisti internazionali.

Il progetto è co-prodotto dalla Compagnia Teatrale l’Albero , collettivo artistico diretto da Alessandra Maltempo e Vania Cauzillo, che ha già sperimentato nuove forme di creazione artistica per i nuovi pubblici dell’Opera. L’innovazione di Silent City parte da una sfida: portare l’Opera dove non c’è tradizione d’Opera né un teatro lirico. L’idea è di ricreare la necessità di un genere, ritrovare l’appartenenza ad un linguaggio, quello del teatro in musica, che sembra oggi lontanissimo dalle persone.

La comunità diventa compositore e riscopre l’Opera come genere in cui esprimersi, in cui poter addirittura riconoscersi. Un esperimento unico in Italia di Community Opera che coinvolge attivamente le comunità informali che si riallacciano a partire dalla memoria storica dell’abitare antico dei Sassi di Matera.

Ogni fase di costruzione dell’Opera (la storia, la musica, il libretto, le scene, i costumi) è stata aperta alla comunità partendo dalle storie raccolte dal drammaturgo Andrea Ciommiento, creatore scenico e curatore di progetti d’arte relazionale, che ha incontrato a Matera, Potenza e Melfi decine di bambini, le loro famiglie, studenti, giovani professionisti e cittadini over 60. Partire dalla memoria comune per costruire una storia collettiva: tre ragazzi del presente che un giorno fuggono nella parte dimenticata della loro città, un luogo antico e roccioso dove incontreranno il bambino del silenzio.

In una seconda fase il compositore inglese Nigel Osborne, pioniere nell’uso della musica per l’infanzia nei conflitti di guerra, Tommaso Ussardi, direttore dell’Orchestra Senzaspine e Ubah Cristina Ali Farah, librettista e poetessa italo-somala, hanno collaborato per la creazione delle musiche e del libretto  dell’Opera lasciandosi ispirare dalle storie raccolte e rielaborate nei primi laboratori.

Dopo mesi di lavorazione sulla co-creazione dell’Opera lirica contemporanea e inedita, l’enorme processo di Silent City si avvicina ora alla sua fase conclusiva. Per la realizzazione dell’Opera la Compagnia Teatrale l’Albero, l’Orchestra Senzaspine e Opera Circus, partner di progetto, sono alla ricerca di cantanti residenti in Italia e in Europa che entreranno a far parte del cast di Silent City. I ruoli in concorso sono diversi e la scadenza per l’invio delle candidature è fissata al 5 maggio 2019. Nella call pubblicata sul sito della Compagnia è possibile trovare tutte le informazioni su come partecipare.

Gli artisti selezionati avranno l’opportunità di essere protagonisti di un progetto che veicola una cultura aperta in tutte le sue molteplici declinazioni: aperta perché accessibile a tutti; aperta nei confronti dei pensieri e delle sensibilità; aperta perché fondata sul dialogo con i luoghi e le comunità.

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Credits photo: Valerio Polici
©LOXOSconcept

I suoni di IN ViTRØ ~ Artificial sønificatiøn iniziano ad espandersi nelle cisterne, negli ipogei, nei castelli e nelle abbazie di Matera e del resto della regione. IN ViTRØ è il progetto di sound art coprodotto da LOXOSconcept che indaga il rapporto tra suono e silenzio con interventi artistici e laboratoriali diffusi. Esposizioni, installazioni, performance, residenze, laboratori e workshop esplorano il silenzio che non cessa mai di coinvolgere il suo opposto e di richiederne la presenza.

Luoghi identitari e della vita quotidiana del passato in cui mettere in campo una riflessione finalizzata a sottolineare il tema del moderno bombardamento acustico, ma anche per offrire spunti verso una nuova ecologia acustica. L’opera Echi d’Acqua, ad esempio, propone una lettura artistica del Palombaro Lungo, la più grande cisterna per la raccolta delle acque che si nasconde sotto la centrale piazza Vittorio Veneto. L’installazione artistica esalterà la relazione tra visione e ascolto attraverso il segno sonoro tracciato dalla musica di cinque compositori. Verranno valorizzati con elementi visivi e musicali le particolari caratteristiche acustiche e gli elementi architettonici preminenti del Palombaro: la presenza dell’acqua, le sue forme, la geometria del percorso, l’incidenza percettiva della materia muraria e del colore, la suggestione dei fenomeni di riflessione acustica.

Per la Sound Art Exhibition di settembre è ancora aperta una call rivolta ad artisti di tutto il mondo e di tutte le età per proporre una riflessione sul suono e sul silenzio. Le installazioni artistiche, performance, sculture sonore selezionate da una apposita commissione internazionale composta da importanti centri artistici, approderanno a Matera come espressioni delle ultime tendenze della sound art. Una vera e propria invasione di arte sonora.

Il bando è diviso in due sezioni: la prima è alla ricerca di opere già realizzate di sound art da esporre all’interno della mostra, la seconda riguarda progetti da sviluppare e presentare nelle residenze artistiche che si svolgeranno nei suggestivi luoghi del Monastero di Santa Chiara a Ferrandina, i Bottini di Irsina e l’Abbazia di San Michele Arcangelo a Montescaglioso. La scadenza per inviare la propria candidatura è fissata al 15 maggio 2019.

Grazie al partneriato europeo con ZKM [Center for Art and Media] (Germania), Gaudeamus Muziekweek (Olanda), Tempo Reale e Spaziomusica (Italia), EU Japan Fest (Giappone)  e CeReNeM (Regno Unito) le opere prodotte e selezionate potrebbero nel 2020 essere esposte anche nel resto d’Italia e in Europa favorendone la circuitazione artistica.

Il progetto IN VITRØ partirà a maggio con la sezione MUTE [silent film mutations] che offrirà uno sguardo sul cinema muto con particolare attenzione all’aspetto sonoro/musicale, in collaborazione con l’associazione Keyhole e il collettivo EDISON Studio. IN VITRØ si concluderà a fine settembre 2019 con una nuova produzione: una performance in anteprima italiana commissionata al rinomato artista giapponese Ryoichi Kurokawa.

Tutti gli eventi del progetto sono consultabili sul calendario ufficiale in costante aggiornamento.

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Sono stati pubblicati gli esiti dell'Avviso Pubblico Residenze Matera 2019. Una call che ha registrato una forte partecipazione: 115 le candidature ricevute, metà delle quali da associazioni provenienti da tutta la regione.

La Commissione ha individuato 35 progetti idonei di cui 9 avranno accesso al finanziamento.

Moltissime le progettazioni di alto livello ricevute. Determinante nella valutazione la sottile differenza tra un progetto di residenza artistica e uno di produzione culturale decisiva per giungere alla selezione finale.

I progetti vincitori toccano tematiche molto differenti tra loro. "La radio da quaggiù" di Associazione Al Parco Onlus di Satriano di Lucania lavora con un medium che Matera 2019 ha scelto negli anni come canale di comunicazione preferienzale per la sua immaterialità e predisposizione ad arrivare ovunque.

"InsideSouth", del collettivo PLUS APS di Pisticci, è la residenza di fotografia finalizzata a comporre immagini sul non apparentemente visibile e a costruire uno strumento di riflessione collettiva sulla fragilità del territorio e sul possibile riuso del patrimonio edilizio storico in abbandono o sottoutilizzato.

"Comics storytelling" dell'Associazione Supertramp di Viggiano ha come obiettivo la rigenerazione dei borghi montani attraverso lo sguardo di artisti fumettisti. “Torre Stormita” invece è una residenza proposta dal’associazione Terre Joniche Magna Grecia nella quale gli artisti vengono ospitati in torri medievali sul mare.

Il Centro Carlo Levi di Matera ha candidato il progetto di rigenerazione urbana “Icone per il futuro” che coinvolgerà grandi nomi della street art. “Qualcuno che ne carpisca il segreto” è il percorso della società cooperativa Synchronos che metterà insieme Basilicata e Sardegna attraverso il filo e il cucito riletti da artisti e stilisti internazionali. L’associazione Basilicata Link propone interventi sul borgo rurale semiabbandonato di Borgo Taccone a Irsina per riscriverne la storia e il futuro con “Esto También pasarà”.

Arci Basilicata Comitato Regionale realizzerà “Un atlante del paesaggio rupestre”, una mappa di storie, sassi e leggende nascoste fra Matera e Montescaglioso, nel mistero della Murgia e dei calanchi mentre l’associazione Lucania Documenta racconterà con “Gens - Mutazioni” il passato, il presente e il futuro di Rivello con la voce dei suoi stessi abitanti.

A questo link è possibile consultare tutti i progetti idonei e finanziabili, quelli idonei ma non finanziabili per indisponibilità di risorse, quelli non idonei e e quelli non ammessi a valutazione.

Il 30 marzo gli enti proponenti dei 35 progetti idonei (con punteggio uguale o superiore a 50 punti)  sono stati invitati a presentare la loro idea progettuale alla comunità e a collaborare fra loro e insieme a partner europei per una giornata di co-creazione. L'incontro ha avuto l’obiettivo di sviluppare i temi della mobilità transnazionale e della sostenibilità.

L'impegno di Matera 2019 è quello di continuare il lavoro avviato in questa giornata allo scopo di individuare altre opportunità di finanziamento e di coinvolgimento per costruire una comunità di curatori di residenze. È allo studio la possibilità di assegnare microvoucher di mobilità ("go&see") a tutti i titolari di progetti idonei: una modalità già sperimentata con i Project Leader che ha dato ottimi risultati nel tessere una rete internazionale di partenariati europei.

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Una scatola blu che contiene una piantina della città, un segnalibro con un elenco di emozioni, qualche matita colorata e alcuni fogli di carta da disegno su cui indicare i luoghi significativi della propria vita. Parte da qui il lungo viaggio percorso dalle emozioni raccolte e custodite dall’Atlante delle emozioni delle città. Più di trecento abitanti di Matera, dai 10 agli 80 anni, hanno ricevuto questa scatola e sono stati invitati a disegnare la propria mappa emozionale narrando i luoghi della città dove sono accaduti avvenimenti emotivamente importanti della propria esistenza. 300 abitanti, 300 mappe emozionali, 3000 segreti: il primo bacio, il percorso per andare a scuola, un litigio, la strada in cui abitavano i nonni, luoghi tuttora esistenti, mutati o scomparsi.

Il 23 e 24 marzo è stata inaugurata La Secretissima Camera de Lo Core, una installazione multisensoriale site specific, articolata in più ambienti, dove le memorie degli abitanti prendono vita per raccontare l’anima dei luoghi. La Camera, primo capitolo del progetto “Atlante delle emozioni delle città” co-prodotto da Teatro dei Sassi, è una modalità inedita di visita delle città. I racconti segreti della città diventano la scintilla che illumina le strade di Matera. L’installazione resterà visitabile per i possessori del Passaporto di Matera 2019 fino al 31 luglio negli spazi della Biblioteca, casa della cultura patrimonio della città.

Per la realizzazione del progetto hanno collaborato importanti partner internazionali. I racconti dei mappatori emozionali sono stati letti e rielaborati dallo scrittore Alessandro Baricco e dai giovani scrittori della Scuola Holden di Torino che, in costante contatto con la realtà cittadina e con la sensibilità dei suoi abitanti, hanno raccolto in una narrazione affascinante e variegata il cuore delle storie sulla città.

Strettamente connesse alle mappe disegnate dai cittadini sono le 37 opere realizzate dall’artista Stefano Faravelli, autore di famosi carnet di viaggio, e da un gruppo di oltre 40 artisti, per metà lucani, da lui diretti.

Durante l’inaugurazione de “La Secretissima Camera de Lo Core” i visitatori sono stati guidati dalle coreografie ideate dalla danzatrice e coreografa tedesca e nate dallo studio delle mappe emozionali, delle opere degli artisti che hanno partecipato agli “apiari” diretti da Faravelli e dalle prime storie dei giovani narratori della Scuola Holden.

L’allestimento della Camera è firmato anche dal costruttore di marchingegni teatrali e artigiano della luce Paolo Baroni mentre la direzione artistica dell’opera è a cura di Massimo Lanzetta di Teatro dei Sassi.

Da questo lavoro di trasformazione letteraria e artistica e dalla comunità che ha raccolto memorie, segreti e racconti è nata una grande “Mappa Madre”, un itinerario emotivo della città realizzato da Stefano Faravelli su carta di riso che narra 15 tappe di un percorso inedito tra diversi luoghi della città di Matera e che contiene il prezioso cartiglio scritto da Alessandro Baricco. La Mappa Madre, a partire dal 2020, sarà riprodotta in formato tascabile e consegnata a ciascun visitatore desideroso di percorrere un itinerario di luoghi emozionali della città. Il viaggiatore, tornato a casa, sceglierà il giusto tempo per elaborare l’intera esperienza di viaggio e condividerla, attraverso il sito dell’Atlante, con tutti gli altri viaggiatori emozionali.

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Si chiude la rassegna di Circus+ con numeri importanti che segnalano una grandissima attenzione e partecipazione. 5 weekend di programmazione dedicati ai 5 temi del dossier durante i quali il pubblico di Matera 2019 si è riunito in cerchio per assistere agli spettacoli circensi più sbalorditivi ed emozionanti d’Europa.

23 compagnie internazionali coinvolte, 112 artisti provenienti da 10 nazioni differenti e dal Sud Italia, e 5 band si sono esibiti alternandosi tra gli spazi del Grand e Petit Chapiteau dal 14 febbraio al 17 marzo.

Un ricco programma che ha segnato sempre il tutto esaurito ai 37 spettacoli, 6 incontri tra presentazione di un libro e proiezioni di film dedicati al mondo del circo e decine di performance a cui hanno preso parte circa 10000 spettatori accolti calorosamente da 160 volontari entusiasti. A questo numero si aggiunge il pubblico online coinvolto sui social di Matera 2019: foto, video e la diretta integrale di uno degli spettacoli hanno raggiunto su Facebook 19000 visualizzazioni e 3021 su Linkedin, 275 like in media per i post su Instagram e 1594 visite sul canale Youtube.

Tantissime le attrezzature usate dagli artisti: da quelle tradizionali come fune, corda, trapezio, tessuto, clave, bolas, palline, scala, sfera, piatti cinesi, cappelli, corda magica, mini bicicletta, rola bola, roue cyr, hula hoop, monociclo, palo cinese, diablo, pallone comico, a quelli più insoliti come un abat-jour, una corda fileuse, un tubo d’acqua, borse di plastica e gonne roteanti.  

Il primo weekend Circo come trasformazione dedicato a Radici e Percorsi, il tema del dossier che lega la tradizione alle sue forme contemporanee, le esibizioni hanno portato in scena il frutto della contaminazione di varie culture e discipline, dalla danza al teatro, fondendosi con le arti performative.

In scena due coppie di artisti, dai distinti saperi e vocazioni, fusi in una sintesi di avanguardia. L’attore e performer Antonio Rezza e l’artista e autrice Flavia Mastrella, l'acrobata aerea uruguaiana Fabiana Ruiz Diaz e l'artista multidisciplinare italiano Giacomo Costantini della compagnia El Grito.

Acqua, vento e altri elementi naturali sono stati i protagonisti della scena per il secondo ciclo di appuntamenti, Circo come transizione, dedicato a Utopie e Distopie, il tema della mutazione. Anche questa settimana sono stati due i soggetti artistici Phia Menard con una doppia performance e il derviscio Ziya Azazi.

Per il terzo fine settimana dedicato a Continuità e Rotture abbiamo allestito spettacoli di attrezzistica in cui lo strumento diventa opera d’arte e si fonde con l’artista stesso per Circo come aggregazione. Sono scesi in pista tre artisti internazionali: la francese Cecile Mont Reynaud, l’italiana Martina Nova e il tedesco Jorg Muller seguiti dal duo di clown belgi Okidok.

Lo spirito di squadra che caratterizza i migliori gruppi circensi è stato il focus della quarta rassegna Circo come collaborazione. Gli artisti coinvolti sono maestri nelle arti e discipline che richiedono coordinamento e visione d’insieme: uno spunto alla riflessione sull’intelligenza collettiva per sfidare le capacità umane. Lo spettacolo del Groupe Acrobatique de Tanger, composto da 12 acrobati e 2 musicisti dal Marocco, sfida la legge di gravità in evoluzioni corali e stupefacenti mentre ll Forum Nuovi Circhi ha riunito la quasi totalità delle compagnie di Circo Contemporaneo italiane: Circo Paniko, MagdaClan Circo, Side Kunst Cirque, Circo Zoé, Arterego, Circo Krom, Circo Patuff, Teatro Nelle Foglie, L'Iglù, Circo Baraka per un totale di 46 elementi.

Per Circo come innovazione, quinto appuntamento legato a Futuro Remoto, la sfida della tradizione circense è stata riletta attraverso la contaminazione tra le arti con i cinque scatenati acrobati/ballerini The Black Blues Brothers, Mister David and The Family DEM e il ritorno de El Grito.

Scopri le foto di tutti gli spettacoli e il video racconto di tutta la rassegna di Circus+.

 

 

Hanno collaborato a Circus+: Circostrada Network europeo e CircusNext Label europeo.
Circus+ è inoltre sostenuto da: Ambasciata di Francia e Institut Français.

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Sensori costruiti insieme ad una classe di studenti per misurare i livelli dell’acqua di un fiume. Una gara podistica nella quale ogni concorrente porta “la sua croce”. Laboratori per far costruire a ragazzi disabili angioletti di cartapesta per il Carro della Bruna. Una stazione ferroviaria abbandonata diventa palcoscenico per una piéce teatrale. Il capolavoro di Carlo Levi riletto in incontri itineranti.

Che cosa hanno in comune questi progetti? Sono pensati e progettati dai cittadini per i cittadini. Abitanti di Matera e della Basilicata che hanno risposto alla Chiamata Pubblica per i Progetti di Comunità candidando la loro idea progettuale che entrerà a far parte del programma ufficiale di Matera 2019.

La Chiamata Pubblica ha l’obiettivo di promuovere i progetti nati dalla comunità, frutto dell’accordo fra cittadini, e ideati “dal basso”. Le azioni promosse costruiscono processi che favoriscono l’acquisizione di nuove competenze nella realizzazione di attività di produzione culturale, sviluppando la possibilità - territoriale ed europea - di mettersi in rete ed in relazione.

Sono 11 i primi progetti selezionati che Matera 2019 sostiene con una metodologia che mette a fuoco desideri, esigenze logistiche ed organizzative, criticità e opportunità. È la collaborazione la chiave che consente ai progetti di prendere forma e qualificarsi come progetti di comunità.

Il processo della Chiamata Pubblica, cui tutti i progetti selezionati hanno preso parte, è suddiviso in due fasi. Nella prima vengono sviluppate le idee progettuali in modo da strutturarle in progetti di comunità. Le proposte elaborate e maturate con il supporto delle comunità dei progettisti e di Matera 2019 possono successivamente accedere alla seconda fase, che prevede la compilazione di un formulario più strutturato e poi la valutazione da parte di una commissione.

I primi progetti ammessi dopo la seconda fase partiranno a breve con la firma delle convenzioni e la messa in campo delle prime azioni concrete per la realizzazione. Per candidare nuove idee progettuali secondo i requisiti indicati nella Chiamata Pubblica c’è tempo fino al 30 luglio 2019 utilizzando esclusivamente il formulario online disponibile sul sito nella sezione Mettiti in gioco (sarà possibile accedere alla seconda fase solo fino al 14 Settembre 2019).

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Aggiornamento del 27 giugno 2019

Pubblicati in Amministrazione Trasparente gli esiti della procedura per la selezione degli artisti.


Abitare l’Opera è il progetto nato dalla coproduzione con uno dei teatri più antichi del mondo, il Teatro di San Carlo di Napoli, con cui porteremo in scena dal 2 all'11 agosto la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni nel cuore dei Sassi.

Nella realizzazione coinvolgeremo i cittadini sperimentando un nuovo modello di produzione e fruizione della cultura, fortemente incentrato sul rafforzamento della cittadinanza culturale, sulla partecipazione diretta e sul coinvolgimento dell’intera comunità.

L’opera sarà realizzata interamente en plein air e il pubblico verrà coinvolto nell’ideazione della drammaturgia dell’opera, riattualizzata nel contesto contemporaneo.

Lo spettacolo itinerante sarà diviso in due momenti: una prima parte vedrà i partecipanti protagonisti con cori, danze corali e azioni teatrali in un Prologo sui Sassi dal titolo “I SETTE PECCATI CAPITALIsti. I disastri del neoliberismo”; ed una seconda parte nella quale si allestirà la messa in scena vera e propria dell'opera di Mascagni, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, da realizzare nel suggestivo scenario di Piazza San Pietro Caveoso sovrastata dalla Chiesa di Santa Maria di Idris.

Per allestire il prologo, cerchiamo attori, danzatori, praticanti di parkour e street dancers da coinvolgere nella creazione dell'opera lirica.

I candidati dovranno inviare il proprio curriculum e un video di presentazione entro il 7 aprile. I provini per i candidati scelti si terranno il 13 e il 14 aprile al Teatro San Carlo di Napoli. Gli artisti selezionati parteciparanno a due laboratori a Matera: il primo, con una seconda fase di selezione, dal 22 al 30 aprile e il secondo dal 17 al 22 giugno.

Gli artisti selezionati che avranno seguito entrambi i laboratori saranno impegnati nelle prove e per lo spettacolo dal 3 luglio all'11 agosto.

Per conoscere le modalità per inviare la propria candidatura è possibile consultare la call in amministrazione trasparente.

I dettagli della prestazione artistica saranno definiti dal regista in fase di audizione.

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Wuyeh e Savane sono entrambi sarti. Wuyeh è un ragazzo gambiano giunto in Italia ancora minorenne dopo quasi due anni di peregrinaggio, Savane invece è stato costretto a fuggire dalla Costa D’Avorio: realizzava abiti per un importante partito politico e, con lo scoppio della guerra, il suo nome spunta tra quelli da perseguitare. Trèsor era iscritto alla facoltà di architettura e dirigeva in Congo una ditta di costruzioni che dava lavoro a 20 concittadini. È partito con i suoi figli e la moglie, ma il mare l’ha portata via con sé durante il viaggio. Tessy è una ragazza madre senegalese, Mohammad un ragazzo pakistano fuggito dai talebani che volevano ucciderlo perché prestava soccorso nei grandi disastri per conto di un’organizzazione non governativa.

Sono solo alcune delle storie che Silent Academy racconta attraverso le competenze e le capacità di ognuno con un progetto fondato sui valori dell’uguaglianza, dell’integrazione e della contaminazione tra differenti culture. Nel tempo in cui il tema dell’immigrazione è nodo nevralgico del dibattito nazionale ed europeo e altrove si costruiscono muri e abbattono ponti, Matera 2019 e Il Sicomoro,  cooperativa sociale che opera dal 2002 per dar voce ai “silenti”, rispondono con un messaggio di inclusione che parte dalla consapevolezza che i talenti sono ovunque nel mondo.

La Silent Academy di Matera 2019 è un’accademia in cui si dà valore alle abilità artigianali dei migranti dando vita a una scuola di mestieri con l’obiettivo di favorire nelle comunità ospitanti il riconoscimento delle professionalità di chi scappa da guerre e fame e di valorizzare le esperienze formative acquisite nei propri paesi d’origine per metterle a disposizione con competenza sul territorio di approdo.

I laboratori sono guidati ognuno da un maestro migrante e un esperto locale che, insieme ai partecipanti, fondono competenze e tradizioni per dar vita a prodotti di nuova identità. Savane e Wuyeh sono i sarti dei laboratori di cucito, Trèsor sarà invece uno dei maestri di decorazione e progettazione plastica, Mohammad ora lavora il tufo di Matera e Tessy ha sfilato per le strade della città indossando un abito dorato cucito con il tessuto di una coperta isotermica, la stessa che accoglie i migranti agli sbarchi, sotto la guida del maestro ivoriano Ibrahim e l’artista torinese BR1.

Dopo un processo di cocreazione e capacity building, la Silent Academy ha debuttato in pubblico tra giugno e luglio 2018 con 20 giorni di arte pubblica e artigianato sociale attraverso lavori collettivi realizzati insieme a ragazzi stranieri e locali di diversi comuni della Basilicata: Rionero in Vulture, Nova Siri, San Chirico Raparo e Matera. Un tour attraverso la conoscenza dei luoghi, delle storie dei paesi e dei volti che li abitano, di qualsiasi colore essi siano.

Per il 2019 dopo un lungo ciclo di laboratori aperti a tutti i possessori del Passaporto di Matera 2019, a cui hanno preso parte 230 cittadini temporanei,  il 20 marzo andrà in scena il primo degli esiti artistici dal titolo Sotto lo stesso manto. Gli abiti firmati dallo stilista d'alta moda Eloi Sessou saranno indossati per un'azione scenica corale firmata da Mariano Bauduin e ispirata ad un'antica icona dimenticata della città di Matera, la Madonna del Terzo Settore.

Un moderno "poema sinfonico" composto per l’occasione da Bouduin, eseguito dall’Orchestra di fiati di Grottole e dalla corale napoletana "per San Giovanni" celebrerà la diversità alla ricerca di una sua armonia:  da una tammurriata per la Madonna, a una riorchestrazione della “Missa Luba”, concepita in forma afro-americana.

Sullo sfondo la grande tela seicentesca a cui è ispirato l’evento: la Madonna del Gonfalone, una madonna del manto speciale, icona materana dell’omonima confraternita. Sotto il manto in questo dipinto trovano spazio da un lato i confratelli, dall’altro i “raccomandati”: i poveri, gli ultimi, che la confraternita aiuta e “raccomanda” alla Madre.

Un allestimento che rievoca l'azione scenica sarà installata e visitabile fino al 24 marzo nella Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, nel complesso del Museo diocesano, dove sarà anche possibile vedere la tela originale a cui è ispirato l'evento.

L'evento darà il via al restauro della grande tela della "Madonna del Gonfalone", finanziato dalla cooperativa sociale il Sicomoro.

Tutte le info sul progetto, sugli eventi di Silent Academy e su come partecipare ai prossimi laboratori sono consultabili sul sito di Matera 2019 e sul sito de Il Sicomoro nelle sezioni dedicate al progetto.

Con Silent Academy proviamo a raccontare una storia diversa dell’immigrazione, a proporre una nuova narrazione fatta di opportunità e non di rancore, di umanità e non di divisioni. La cultura appartiene a tutti. E Silent Academy ci dice proprio questo.

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Raccontare la storia di un riscatto attraverso il linguaggio performativo e teatrale per dimostrare che spesso è proprio capovolgendo il lato della vergogna e della vulnerabilità che sblocchiamo il nostro potenziale.

È questo l’obiettivo pienamente raggiunto da La Poetica della Vergogna, il progetto coprodotto da #reteteatro41 con il coordinamento di Franco Ungaro e la direzione artistica di Antonella Iallorenzi della Compagnia teatrale Petra. Quest’ultima è, insieme alla Compagnia teatrale L’albero, IAC Centro Arti Integrate e Gommalacca Teatro, socio fondatore di #reteteatro41,  organismo di indirizzo culturale che sviluppa sistemi di rapporti e sostiene pratiche verso territori, istituzioni ed altri operatori, a livello regionale, nazionale e internazionale.

Seguendo le linee guida del dossier per il tema Continuità e Rotture di cui il progetto fa parte, La Poetica della Vergogna ha meditato sul fardello della vergogna come impulso positivo per un processo collettivo di autoanalisi, autocritica e auto-perfezionamento che genera nuova forza e maggiore ottimismo nel futuro.

Un tema importante che si fonda sul presupposto che analizzando la vergogna, sentimento che ha riguardato la storia di Matera come quella dell’intera Europa, si possa ribaltarne il significato, attivando un dialogo fra culture diverse e mettendo in relazione l’Est e l’Ovest europeo per costruire uno spazio culturale comune e dai valori condivisi.

Humana Vergogna, la performance andata in scena dall’1 al 9 marzo (e in replica l’11 al Teatro Paisiello di Lecce) è il frutto finale di un lungo processo di ricerca e creazione artistica che ha trasformato la vergogna in bellezza: la vergogna del corpo, degli altri, della famiglia, del fallimento, del sesso, del diverso. Una live performance che ha portato l’arte tra le pareti del carcere di Matera e che fa riflettere con ingannevole leggerezza toccando i punti più profondi della nostra identità.

Una riflessione sulla parola “vergogna” che parte da un’analisi intima dei performer ed esplode in un intreccio di corpi che riproducono tutte le sfumature del tema attraverso passi di danza, parole tuonanti e una colonna sonora tra pop e lirica. Fragilità quotidiane, umiliazioni e imbarazzi, vergogne private e collettive in uno spettacolo spumeggiante che mette nero su bianco un’analisi attenta e delicata sulle vergogne intime dell’uomo e sulle sue possibili visione poetiche.

La produzione ad hoc è stata affidata dalla rete a Silvia Gribaudi, che da anni lavora sull’imbarazzo di corpi “vistosi” liberandoli dagli stereotipi e dissacrandoli con la bellezza e Matteo Maffesanti. I performer, attori e ballerini, sono stati selezionati durante una lunga residenza artistica che ha avuto luogo a Skopje tra novembre e dicembre 2018: Mattia Giordano, Antonella Iallorenzi e Mariagrazia Nacci vengono dalla Basilicata, Simona Spirovska dalla Macedonia e Ema Tashiro dal Giappone. Al rientro dalla capitale macedone, gli artisti hanno iniziato a lavorare alla performance nel comune di Satriano di Lucania aprendo le porte del teatro alla comunità locale e confrontandosi con i cittadini e gli studenti per dialogare insieme sul tema della vergogna.

Humana Vergogna è il risultato di un percorso artistico teatrale, quello del progetto “La Poetica della Vergogna”, partito un anno fa con workshop tenuti presso l’Accademia Mediterranea dell’Attore a Campi Salentina (Lecce). In questa prima fase sono state lanciate call internazionali destinate ad attori, danzatori e performer per dare a giovani artisti la possibilità di formarsi all’estero e di contribuire con il proprio lavoro critico alla riflessione alla base del progetto.

Il primo workshop, è stato diretto dal regista Massimiliano Civica Premio Ubu 2016 e 2017 dall’8 al 12 maggio mentre il secondo si è tenuto dal 3 a 7 novembre con la direzione del regista Radoslaw Rychcik, tra le figure più rilevanti del teatro polacco.

Nella seconda fase del progetto, il processo di ricerca ha proseguito con ShameLab, un laboratorio condotto nella Casa Circondariale di Matera da Antonella Iallorenzi, socia fondatrice della rete, esperta in teatro sociale, dal 19 settembre al 23 novembre. Un percorso di riflessione avviato insieme ai detenuti per giocare con gli stereotipi legati alla parola “vergogna”, rompere gli schemi e liberare i pensieri. Un primo studio di ricerca conclusosi con una performance aperta al pubblico esterno. Un momento intenso e denso di spunti che ha visto insieme i detenuti e la comunità di Matera.

Nella terza fase del progetto a fine 2018 si è tenuta a Skopje, grazie alla collaborazione con partner provenienti dall’area dei Balcani, la residenza artistica per selezionare gli artisti della performance con un workshop di teatro danza diretto da Sharon Fridman, ballerino e coreografo di punta della danza contemporanea israeliana, e un workshop di drammaturgia diretto da Jeton Neziraj, drammaturgo già direttore del Teatro Nazionale del Kosovo, e Silvia Gribaudi coreografa, regista e performer.

Oltre ai workshop teatrali e alle performance, il lavoro di ricerca de “La Poetica della Vergogna” si snoda anche tra panel internazionali ai quali hanno contribuito personalità della scena culturale e teatrale balcanica ed europea. Il primo incontro si è tenuto ad inizio novembre a Matera per approfondire per approfondire la “vergogna” attraverso una riflessione multidisciplinare che ha analizzato il tema nel cinema, la letteratura, l’antropologia, la poesia, l’architettura grazie agli interventi di Mario Desiati, Mario Bianchi, Giuliano Geri, Misumi Misuki, Cristina Amenta, Stephanie Schwandner-Sievers e Fatos Lubonja. Il secondo si è svolto a Skopje per raccontare il legame tra la capitale macedone e Matera, oltre i confini nazionalistici e le vergogne, verso una Europa aperta ed infine il terzo, a Matera, a conclusione della prima messa in scena della performance, si è focalizzato sull’internazionalizzazione delle arti ed ha visto la partecipazione di direttori artistici e programmatori internazionali a sostegno della circuitazione dello spettacolo.

Termina così questa lunga fase di co-creazione insieme a #reteteatro41 nata da un lungo lavoro di capacity building che Matera 2019 ha messo in piedi per lasciare una legacy significativa che vada oltre l’anno della Capitale Europea della Cultura rinsaldando pratiche che restano sul territorio lucano.

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Viviamo un tempo in cui le informazioni viaggiano velocemente e a volte superficialmente. La sfida di Future Digs è quella di stuzzicare una riflessione in profondità con alcuni tra i più autorevoli personaggi dell’era contemporanea: studiosi, storici, ricercatori e intellettuali del nostro tempo che riportano Matera al centro del dibattito culturale europeo.

Positivo il bilancio dei primi appuntamenti del programma che ha aperto con “Lezioni di cinema”, una serie di proiezioni e incontri organizzati in partnership con Lucana Film Commission.

Il 7 febbraio il Cinema Piccolo è stato il set di una riflessione partecipata sulla filmografia contemporanea dal titolo “Ieri. Andreotti e il cinema: i modelli produttivi nella prospettiva europea”. Uno show a tutto campo di Tatti Sanguineti, strepitoso mentore di questo ciclo, che ha coinvolto esperti e partner autorevoli come lo scrittore e giornalista Bruno Gambarotta e Paride Leporace, direttore della commissione di cinema lucana.

Una lezione di cinema che ha dimostrato come si può tenere assieme profondità e leggerezza con una conversazione che ha offerto ad un pubblico attento retroscena intriganti sul ruolo da protagonista del Divo nella storia del cinema del dopoguerra.

Il 9 febbraio abbiamo trasferito il bagaglio culturale di Future Digs a Casa Cava per inaugurare il ciclo “Lezioni di storia. Oltre i confini” organizzato in collaborazione con Editori Laterza che racconta l’eterna esigenza dei popoli di attraversare le frontiere geopolitiche e culturali nella trasformazione continua di sé e dell’altro.

Ad aprire la rassegna un fuoriclasse della divulgazione, Alessandro Barbero, intervenuto all’incontro Ai confini dell’Europa: da Adrianopoli a Poitiers sul tema delle grandi invasioni dal tardo Impero Romano all’irruzione sulla scena dei musulmani. Una lezione gremita ed un pubblico numeroso anche da casa grazie allo streaming dal canale Youtube (oltre duemila visualizzazioni).

Dopo l’esordio con lo storico Barbero, restiamo a Casa Cava (e in diretta streaming) anche sabato 23 febbraio per la lezione di Franco Farinelli, direttore del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell'Università di Bologna e presidente dell’Associazione dei Geografi Italiani (Agei).

Abbiamo dialogato sull’evoluzione dei modelli spaziali utilizzati per la rappresentazione del mondo nell’incontro Ai confini della terra: da Colombo a Google. Come si riconfigura la nostra idea di mondo con l’avvento della Rete? E che cosa rappresenta il concetto di confine? Sono queste le domande a cui abbiamo cercato di dare risposta anche insieme ai ragazzi delle scuole presenti che hanno partecipato alla discussione e che in questo articolo ci raccontano come è cambiato, secondo loro, il concetto di confine.

Lezioni di storia è un’iniziativa in totale sintonia con lo spirito della capitale europea della cultura: guardare al passato con lo sguardo teso al futuro.

Dopo le Lezioni di Cinema e quelle di Storia, il 27 febbraio riapriamo il capitolo delle Lezioni di democrazia. Dopo il primo incontro a Milano, riparte da Matera “People have the power”, cinque appuntamenti organizzati in collaborazione con Fondazione Giangiacomo Feltrinelli per approfondire i processi di partecipazione dal basso.

Alla lezione dal titolo Democrazia è: il potere di realizzare moderata da Angela Mauro, giornalista dell’Huffington Post, sono intervenuti il sociologo Giovanni Moro, Michelangelo Secchi del Centro Estudios Sociais dell’Università di Coimbra, Elio Manti della Regione Basilicata e Silvana Kuhtz, Università degli studi della Basilicata.

Le lezioni di Future Digs non finiscono qui: per annullare la distanza tra cittadini e istituzioni chiamando a raccolta le intelligenze e le energie dei cittadini stessi ci diamo appuntamento al 6, 7 e 9 marzo per un’altra lezione di democrazia, cinema e storia.

L’8 marzo un appuntamento speciale aprirà l’anteprima materana di Biennale di Democrazia, la manifestazione culturale promossa dalla Città di Torino e realizzata da Fondazione per la Cultura Torino e Polo del '900 con il contributo di Compagnia di San Paolo e il sostegno di Intesa Sanpaolo. Per maggiori informazioni è possibile visitare il calendario ufficiale di Matera 2019.

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Dal 14 febbraio torna la magia che ha incantato il pubblico durante la cerimonia d’apertura. Circus+ ospiterà nel Parco del Castello Tramontano performance mai viste nel Sud Italia per 5 fine settimana consecutivi.

Oltre 10 fra compagnie e artisti circensi provenienti dall’Italia ma anche da Marocco, Francia, Turchia, Belgio, Germania, Giappone, Kenya portano a Matera il meglio del circo contemporaneo creato in Europa.

Due chapiteaux, spettacoli circensi, incontri con gli artisti, momenti di scoperta dedicati ai più piccoli e tutta la magia del nouveau cirque nelle sue formazioni più innovative e internazionali. Un viaggio nell’universo dell’arte circense diviso in cinque atti: dalla tradizione del circo alle sue frontiere più visionarie, seguendo il filo dei cinque temi del dossier di Matera 2019. Ogni appuntamento è costruito su di una precisa relazione fra il tema, la poetica degli artisti e gli spettatori.

La magia di un circo che si avvicina sempre più al mondo del teatro, della danza e fonde il suo repertorio con quello delle arti performative. Una rivisitazione delle sue forme tradizionali che raggiunge vette straordinarie di sperimentazione.  

Con il Passaporto per Matera 2019 sarà possibile assistere ai numerosi spettacoli di circo contemporaneo che vedranno alternarsi artisti del calibro di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, Phia Menard della Compagnie non nova, Jörg Müller, Ziya Azazi e molti altri.

Ogni giornata sarà divisa in due diverse programmazioni tra il Grand Chapiteau (con accesso obbligatorio su prenotazione) e il Petit Chapiteau con ingresso libero fino ad esaurimento posti (massimo 250).

Il Grand Chapiteau ospiterà gli spettacoli delle compagnie teatrali dalle 21 alle 22.30 dal giovedì al sabato e la domenica dalle 19 alle ore 20.30.

Tutti gli spettacoli sono adatti anche ai più piccoli, ma lo spettacolo L’après-midi d’un foehn in scena da mercoledì 20 a sabato 23 alle 17 è adatto in modo particolare a bambini, giovani e famiglie.

Per accedere a tutti gli spettacoli del Grand Chapiteau sarà necessario esibire il Passaporto per Matera 2019 e la prenotazione che sarà valida entro e non oltre 15 minuti prima dello spettacolo. Non si potrà comunque accedere allo Chapiteau a spettacolo iniziato. 

È possibile prenotare gli spettacoli online sul calendario ufficiale di Matera 2019 e negli Info Point di Via Lucana 125 a Matera. Ogni giovedì saranno attivate le prenotazioni per gli spettacoli della settimana successiva.  

Per avere un assaggio del circo contemporaneo con le mini performance e la musica dal vivo del Petit Chapiteau non sarà invece necessario prenotare. “Palco aperto – Circo in pillola” è lo spazio che intratterrà tutti gli spettatori il giovedì e il venerdì dalle 19 alle 24, il sabato dalle 20 alle 24 e la domenica dalle 17 alle 23. Il sabato inoltre, dalle 18 alle 20, si potrà assistere al “CineCirco – Circo in pellicola” con proiezioni di cinema dedicate al mondo dell’arte circense.

Per l’ingresso nel Petit Chapiteau non è necessaria la prenotazione ma resta indispensabile esibire il Passaporto per Matera 2019.

Per facilitare l’acquisto dei Passaporti per Matera 2019 e le prenotazioni degli spettacoli, durante le giornate di Circus+ l’Info Point di Via Lucana resterà chiuso dalle 13:30 alle 14:30 e prorogherà di un’ora l’apertura serale, chiudendo alle ore 21.  Per disdire le prenotazioni bisogna inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  oppure recarsi personalmente all’Info Point.

Sul calendario ufficiale di Matera 2019 è possibile scoprire tutti gli spettacoli di Circus+ nella sezione dedicata.

Hanno collaborato a Circus+: Circostrada Network europeo e CircusNext Label europeo. Circus+ è inoltre sostenuto da: Ambasciata di Francia e Institut Français.

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Trecento volontarie e volontari, una porzione importante della popolazione della città e non solo che ha voluto dare il suo contributo alla realizzazione non di un evento, ma della prima tappa di un percorso che durerà un anno intero. Trecento persone, tutte diverse, che hanno declinato, attraverso la partecipazione, il senso della parola comunità. Sono i loro volti, le loro parole, i loro sguardi tutti unici, a raccontare nel modo migliore come il 19 gennaio abbia rappresentato l’affermazione importante di nuovi legami comunitari, di un nuovo modo di vivere il territorio e attraversarlo.

Un’identità costruita attraverso la condivisione di spazi e azioni, che integra senza assimilare, non sbandierata ma serena. C’è una signora in pensione che ha trovato naturale impegnarsi per la sua città, dopo averla vista cambiare negli ultimi cinquant’anni. C’è un uomo che sorride e racconta come il suo primo pensiero al risveglio sia stato indossare la felpa da volontario e accogliere i suoi ospiti olandesi per fare in modo che si sentissero a casa. E c’è anche un ragazzo che, nella partecipazione collettiva, intravede la possibilità di un rinascimento che riguardi tutti, nessuno escluso.

La scommessa del coinvolgimento era la più difficile da vincere. I volontari, tutte e tutti, hanno dimostrato che una collettività può muoversi insieme, può ritrovare, non in una giornata ma in un cammino, un terreno comune di scambio e slancio e farsi così comunità.

Era questa la tensione positiva che ha invaso la città, dalla Cava del Sole alle tavole imbandite nei quartieri, dagli Info Point alle strade animate dalle bande musicali. Ogni volontario ha potuto concorrere alla riuscita di un momento che poteva sentire proprio, un rito collettivo realizzato attraverso tante individualità e tante storie differenti.

L’entusiasmo e la forza di questa nuova comunità aperta e in divenire rappresentano una delle risorse fondamentali, una linfa preziosa, perché il percorso appena iniziato possa compiersi.

E se di orgoglio si vuole parlare, per raccontare quale aria si respirasse tra le volontarie e i volontari, lo si deve intendere nella sua accezione più gioiosa. Nessun ripiegamento su se stessi, ma una straordinaria voglia di aprirsi e accogliere. Uno slancio evidenziato dal continuo riferimento all’Europa, un concetto che tornava costantemente nelle parole di chi si è impegnato per la riuscita di questa giornata. “Matera abbraccia l’Europa”, ha detto una volontaria commossa, stanca ma felice, poco prima che calasse il sipario sulla cerimonia d’apertura. D’altronde, e da adesso ancora un po’ di più, Matera è Europa. Matera è la Capitale Europea della Cultura. Anche grazie a queste trecento persone.

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Oltre 50mila persone si sono riversate in strada per festeggiare il 19 gennaio la cerimonia d’apertura dell’anno straordinario di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Tre giorni di festa che hanno fornito un’anteprima di quello che vedremo declinato lungo tutto il corso dell’anno. Tanti i momenti clou di una cerimonia durata in pratica 72 ore e partita già da venerdì 18 con Matera Alberga e le installazioni d’arte di Filippo Riniolo, Dario Carmentano e Alfredo Pirri nei rispettivi alberghi Locanda di San Martino, Le dimore dell'Idris e Corte San Pietro. Un progetto ideato da Francesco Cascino e curato insieme a Christian Caliandro che, ricreando il vicinato di una volta nelle strutture più suggestive della città, ha subito fornito ad abitanti e cittadini temporanei un importante momento di condivisione. A questo si sono aggiunti i percorsi di visita della città segnati dalle installazioni luminose del progetto Lumen/Social Light, attraversati insieme alle altre Capitali Europee della Cultura, qui in visita per la Cerimonia d’apertura.

Lo spettacolo del 19 gennaio è cominciato con Open Sounds, presentato da Doris Zaccone, Filippo Solibello e Francesco Giorda. Un momento in cui le bande lucane ed europee dirette dal maestro Giovanni Pompeo e a seguire la banda della Polizia di Stato - composta anche da musicisti della Fanfara dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza - hanno animato la rinnovata Cava del Sole davanti a circa 5mila cittadini, suonando l’Inno alla Gioia, uno dei simboli dell’Unione Europea.

Il grande simposio istituzionale, presentato da Marino Sinibaldi di Radio3 con gli interventi delle autorità tra cui quelli del Commissario Europeo Tibor Navracsics e del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, si è svolto all’interno di “Serra del Sole”, lo spazio polifunzionale presentato alla città per la prima volta con l’esibizione sul palco anche dell’arpista Giuliana De Donno e della soprano bulgara Valya Balkanska.

1600 musicisti delle bande si sono poi riversati nei 12 quartieri della città coinvolti in Open City, il secondo momento della Cerimonia in cui i colori e le sinfonie di tutta Europa hanno accompagnato i 1500 pasti forniti sulle tavole imbandite dai cittadini. Con Open Lights i Sassi sono diventati lo specchio del cielo stellato con 2500 candele accese. Un momento che ha catalizzato le emozioni della mattina nello sguardo ipnotico dei cittadini verso la scenografia dei Sassi accesi da mille lumini e accompagnata da due cori polifonici (Cantori Materani e Pierluigi da Palestrina) che da Piazza Duomo riecheggiavano nel Sasso Barisano. Da lì una mongolfiera a forma di luna, visibile da tutto il Sasso Barisano, si muoveva verso l’alto accompagnata dallo spettacolo acrobatico della Compagnia dei Folli. Open Show è stato dedicato alla diretta Rai, condotta da Gigi Proietti con grandi ospiti sul palco tra cui la cantante Skin, l’attore Rocco Papaleo, il compositore Stefano Bollani e le esibizioni della compagnia Supernova e di Arturo Brachetti.  

Quasi 5 milioni di telespettatori in Eurovisione e una diretta Facebook da tutte le sedi Enit del mondo hanno assistito a questo momento, concluso con il saluto inaugurale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha ricordato il valore di Matera come città simbolo del Mezzogiorno d'Italia che vuole innovare.

Con Open Future la parata di bande, lo spettacolo dei cavalli luminosi della Compagnie des Quidams e la performance con il celestiale carillon aereo dei Transe Express, hanno incantato le vie del centro gremite e festanti.

È Open the Night, con 12 bar della città aperti fino alle prime luci dell’alba, l’ultimo momento della Cerimonia. La chiusura naturale di questi straordinari 3 giorni di festa culminati domenica 20 gennaio nell'inaugurazione delle mostre Mater(i)a P(i)etra e Ars Excavandi a Matera e nella festa dei comuni lucani con la performance delle bande ospitate. 

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Si alza il sipario sul nostro anno straordinario.

Dopo il lungo countdown partito dal giorno della designazione di Capitale Europea della Cultura nel lontano 17 ottobre 2014, il 19 gennaio 2019 la Cerimonia d’Apertura darà inizio alle 48 settimane di eventi che per tutto l’anno accenderanno i riflettori dell’Europa sulla città.
Protagoniste le bande dei comuni lucani che incarnano la tradizione musicale del territorio e le bande marcianti delle Capitali Europee della Cultura passate, presenti e future che sfileranno tra i quartieri della città alternando sonorizzazioni a momenti di convivialità.

Un evento diffuso all'insegna della partecipazione collettiva e della condivisione, gli stessi valori che hanno accompagnato tutto il processo di candidatura.
La Cerimonia sarà accompagnata da altri appuntamenti durante tutto il weekend.
Ecco il programma completo del weekend della Cerimonia d’apertura che va dal 18 al 20 gennaio 2019.

MAPPA DEI LUOGHI DELLA CERIMONIA E INFO UTILI

mappa cerimonia


PROGRAMMA DELLA CERIMONA

18 gennaio

Le installazioni luminose di Lumen | Social Light e i percorsi d’arte di Matera Alberga.

Prima della cerimonia inaugurale, installazioni d’arte e di luce vestiranno la città. Due progetti che hanno come protagonisti i cittadini, proprio come tutto il programma di Matera 2019.

Lumen | Social Light
a cura di Giovanna Bellini e Open Design School
Progetto sostenuto da  Enel e Calia Italia

Quindici installazioni luminose originali, per illuminare il passato e il futuro del Sud Italia e costruire nuovi percorsi di visita della città. Lumen riscopre l’antica tradizione delle luminarie, realizzate per l’occasione dalla comunità lucana e da alcune tra le più importanti aziende del settore presenti nel Sud Italia. Ci sarà una visita guidata fino a esaurimento posti che partirà alle 18:00 da Porta Pistola nei Sassi di Matera.

Matera Alberga
A cura di Francesco Cascino e Christian Caliandro
in collaborazione con il Consorzio Albergatori Matera e Comune di Matera
Progetto sostenuto da Fondazione Carical

L’arte contemporanea esce dai musei e si sposta nei luoghi che da sempre sono simbolo di accoglienza e incontro tra gli abitanti di una città e i suoi visitatori: gli alberghi. Con installazioni di arte contemporanea che rievocano gli antichi Vicinati dei Sassi, collocate proprio all’interno degli hotel della città, il progetto Matera Alberga riflette sul rapporto tra l’arte contemporanea e la quotidianità. Durante tutta la giornata del 18 gennaio, dalle 11 alle 17, sarà possibile fruire delle installazioni artistiche di Alfredo Pirri presso Corte San Pietro, di Filippo Riniolo alla Locanda di San Martino e di Dario Carmentano presso l’Hotel Dimore dell'Idris.

19 gennaio
Cerimonia d’apertura di Matera Capitale Europea della Cultura

La Cerimonia d’apertura si dividerà in 5 momenti principali.

1_Open Sounds / Cava del Sole ore 10:00

Dalle ore 10:00 la Cava del Sole sarà aperta al pubblico. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare all'evento di Cava del Sole che sarà accompagnato dalle sinfonie e dagli inni di tutta Europa. Open Sounds sarà dedicato all’esibizione della prime 14 bande, 7 lucane e 7 europee. Sul palco, insieme ai conduttori Filippo Solibello di Radio 2 e Doris Zaccone di Radio Capital, entrambi di origini lucane e conduttori della giornata nel “Meno Uno” il 19 gennaio 2018, ci saranno la banda di Matera e quella di Plovdiv, le due città Capitali Europee della Cultura 2019.

La Cava del Sole sarà aperta al pubblico dalle 9:30 alle 11:30 e non potrà essere raggiunta con mezzi propri, bensì con le navette disponibili dalle ore 9.00 (ultima partenza 10.45) dalla zona Paip 2 (zona mercato) e da piazza Matteotti.

02_Open City / Rioni di Matera a partire dalle ore 13:00

Borgo La Martella (Teatro Quaroni), Serra Rifusa (Parrocchia Maria Madre della Chiesa), Villa Longo (Associazione Anziani Uniti di Matera), San Pardo (Guinness Pub), Piccianello (Scuola Primaria Marconi), Spine Bianche (Parrocchia S. Pio X), Serra Venerdì (Scuola Primaria Pascoli plesso Nitti), Lanera (Scuola Primaria Padre Giovanni Semeria), Cappuccini (Caritas), Agna-Le Piane (Casino Padula), San Giacomo (Scuola Bramante Piazza degli olmi).

I musicisti animano Matera e vengono accolti dai cittadini nei Rioni della città in un grande momento conviviale. La città si fa casa: l’intera cittadinanza accoglie le bande e apre le porte di abitazioni, scuole, parrocchie, sedi di associazioni. Grazie al sostegno di Coldiretti verranno preparati oltre 5000 piatti di crapiata, uno dei pasti tipici di Matera, da distribuire ai musicisti.

03_Open Lights / Sasso Barisano, Sasso Caveoso e Piazza del Duomo dalle ore 16:30

Al calare del sole il Sasso Barisano, come una meteora, riluce di migliaia di lumini grazie al progetto “Matera Cielo Stellato” di Francesco Foschino con l’Associazione “Scorribande Musicali”. Da piazza Duomo partono le voci di due cori polifonici -"I cantori materani" e il "Coro Pierluigi da Palestrina" - e le evoluzioni acrobatiche della Compagnia dei Folli fino alla performance collettiva di “4:33”, pezzo del compositore sperimentale John Cage noto per essere totalmente silenzioso.

Nel Sasso Caveoso le installazioni tecnologiche di Lumen/Social Light fanno da contrappunto. 

04_ Open Show / San Pietro Caveoso dalle ore 18:50 – 19:55

Dalle 18:50 in Piazza San Pietro Caveoso le bande si esibiscono coordinate da un ospite d’eccezione, Stefano Bollani. Durante la diretta Rai condotta da Gigi Proietti, sul palco si alterneranno ospiti nazionali e internazionali tra cui Skin, Valya Balkanska, Rocco Papaleo e Arturo Brachetti. La diretta Rai si chiude con il saluto istituzionale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Segue lo spettacolo di fuochi pirotecnici.

Soltanto per questa parte della cerimonia per motivi di sicurezza e per consentire il regolare svolgimento della diretta Rai, l’accesso all’area dei Sassi è consentito attraverso specifici varchi grazie a un apposito pass (max.3000) che è stato distribuito fino al 12 gennaio dalle ore 9:00 alle ore 19:00 presso gli Uffici della Prefettura. I residenti dell’area Sassi e gli ospiti di alberghi/b&b/case vacanza ubicati nei Sassi possono accedere senza il pass alle loro rispettive abitazioni e strutture. L’accesso al Sasso Caveoso ai cittadini muniti di pass sarà consentito dalle ore 15:30 alle ore 17:30.

05_Open Future / Via Ridola - via del Corso – Piazza Vittorio Veneto – Piazza San Pietro Caveoso dalle ore 20:30 alle 24:00

La sfilata si propaga dai Sassi nei vicoli, nelle strade, in cielo e nei locali, con performance di artisti nazionali e internazionali. La gran parata di 2019 musicisti sfila per le vie della città: da via Ridola, a via del Corso, fino a Piazza Vittorio Veneto. La gran parata di 2019 musicisti guidata da alcuni cavalli luminosi della compagnia Quidams, sfila per le vie della città, da via Ridola, a via del Corso, fino a piazza Vittorio Veneto dove ci saranno gli artisti della Trans Express.

Dalle 17 alle 24 sarà garantito tutto il giorno un servizio navetta continuativo dalle 17 alle 24 dalla Zona Paip 2 a Piazza Matteotti.

Club, bar e locali pubblici ospiteranno dj set, musica live e performance durante tutta la notte. La cerimonia d’apertura del 19 gennaio culminerà in una splendida parata che il giorno seguente vedrà le bande europee esibirsi in tutti i comuni della regione.

OPEN THE NIGHT

La festa continua 

La Cerimonia d'apertura continua nei bar della città

Start h.23:00

1806 CAFE' - Via Lucana, 238
Swinging to 2019
Dallo swing al rock'n'roll fino alla beat anni 60', per ripercorrere
tutte le sonorità vintage nel dj set di Babysan

Area 8 - Via Casalnuovo, 15
Gigi Procino & Rocky Labarile + PLAY!GROUND LIVE NORDIC
con la Aarhus Band
Doppio dj set Nu Disco-Funky-Deep House

Bollicine - Via Casalnuovo, 18
Swing per Matera 2019
Live swing music con la Di Marzio Band

Mosto - Via D. Ridola, 18
Dj set con musica elettronica
un dj set elettronico con contaminazioni etniche

I Due Sassi Cafè - Piazza del Sedile, 24-25-26
Rockin'Sassi
Country, swing e rockabilly con la Crash Boom Bang.
Special guest: Antonello Gravela

Birrificio 79 - Via delle Beccherie, 56
Capital Night Party
Jazz, soul e hip hop nel dj set di Debora & Dario

Agriristories - Via Sette Dolori, 62
WUNDERKAMMER, la Basilicata in una stanza
Performance arte contemporanea e vernacolo. Musica a cura del
gruppo folk Matera

Donna Bruna - Via Madonna delle Virtù, 29
Matera in Jazz
Concerto di musica jazz, soul, r&b con Overwander

Grieco Collezioni Donna - Via XX Settembre, 22
Profumo di Donna della Magna Grecia
Mostra d'arte con concerto di musica jazz

Loris Garage - Via Ascanio Persio, 34
Welcome Capitale
Dj set house commerciale

El Tablao - Via C. Beccaria, 10
Napoli e dintorni
Concerto live di musica napoletana

Programma collaterale per Bambini e Ragazzi / Piazza San Giovanni

Programma Spettacoli
ore 10,30 Lacaposciuc – Spettacolo di Giocoleria e Arti Circensi
ore 11,00 Bande Musicali – Orchestra di Fiati “Pitagora” e corpo di ballo del liceo musicale e coreutico dell I.S.I. S. “Pitagora” di Montalbano Jonico
ore 11,15 BILL – Libri in Gioco (laboratorio per bambine/i dai 6 ai 10 anni)
ore 11,45 Bande Musicali – Ensamble “L. da Vinci” di Tramutola – liceo Leonardo da Vinci
ore 12,00 Teatro PAT – Spettacolo Le Petit Monde de Joao
ore 12,15 MUVT – Spettacolo di Street Sport
ore 12,45 BILL – Libri in Gioco (laboratorio per ragazze/i dai 10 ai 14 anni)
ore 14,45 BILL – Libri in Gioco (laboratorio per ragazze/i dai 6 ai 10 anni)
ore 15,15 MUVT (spettacolo di street sport)
ore 15,45 Lacaposciuc – Spettacolo di Capoeira
ore 16,00 BILL – Libri in Gioco (laboratorio per ragazze/i dai 10 ai 14 anni)
ore 16,15 Teatro PAT – Spettacolo Le Petit Monde de Joao

• Durante tutto l’arco della giornata saranno proposte in forma gratuita laboratori creativi, giochi e attività sportive.

Coordinamento - Uisp Basilicata

BasilicataBoard – Associazione Sportiva Dilettantistica
Giallo Sassi – Associazione di Promozione Sociale
Joven – Associazione di Volontariato
Lacaposciuc – Associazione Sportiva Dilettantistica
MUVT – Associazione Sportiva Dilettantistica
Teatro Pat – Associazione Culturale
BILL – Biblioteca della Legalità - Matera
Centro Benessere Light – Società Sportiva Dilettantistica

 

20 gennaio
Le mostre co-prodotte con il Polo Museale della Basilicata

ARS EXCAVANDI
a cura di Pietro Laureano
Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola”
dalle ore 12.00, ingresso con Passaporto

Dopo la cerimonia si apre Ars Excavandi, la prima grande mostra di Matera 2019 dedicata alla storia delle città ipogee, un grande esempio per il futuro del pianeta. Possiamo imparare a progettare le città del futuro o la vita su un altro pianeta studiando scavi risalenti a secoli fa? Questi alcuni degli interrogativi che la mostra pone, attraverso un percorso di rivalutazione e rilettura dell’arte ipogea da un punto di vista contemporaneo.

MATER(i)A P(i)ETRA
Mostra fotografica di Carlos Solito
Palazzo Lanfranchi - Piazzetta Pascoli, 1
dalle ore 12.00, ingresso con Passaporto

Due sorelle distanti unite dalla roccia: a ricostruire il nesso tra Matera e Petra, già gemellate UNESCO, è il fotografo Carlos Solito che con video e quaranta coppie di fotografie accosta luoghi, persone e atmosfere delle due città, intessendo una rete di rimandi continui.

Scopri le informazioni di pubblica utilità, sicurezza e accessibilità per la giornata del 19 gennaio.

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Immagine condivisione Facebook:

Il 19 gennaio durante la Cerimonia d'apertura, nel giorno in cui non solo tutta la regione Basilicata sarà a Matera ma Matera sarà l’Europa, tutti i cittadini vivranno l’esperienza di una notte senza precedenti: quella che inaugurerà l’anno di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Nella notte più lunga per Matera, tutti i locali pubblici avranno la possibilità di animare la città con intrattenimento musicale (dj set, live band, live set o altro - a partire dalle ore 22:00 in tutti i locali pubblici e in possesso di relativo permesso SIAE).

Queste iniziative entreranno a far parte del programma di una giornata che diventerà orgoglio per tutti i cittadini e al tempo stesso opportunità per gli esercenti. Gli eventi serali proposti saranno inseriti nel programma ufficiale della cerimonia d’apertura e nella relativa mappa. Oltre a questo gli esercenti avranno anche un supporto sull’immagine coordinata identificativa della loro partecipazione (i.e. vetrofania) e un coordinamento generale che garantirà alla cerimonia un’offerta variegata di momenti e di generi musicali. 

Gli esercenti che intendono manifestare il proprio interesse a partecipare alla chiamata dovranno far pervenire all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., entro e non oltre il giorno 7 gennaio 2019, l’apposita istanza di interesse accompagnata da breve descrizione dell’evento e dettagli di luogo, orari e capienza massima, inviando il modulo allegato compilato nei campi richiesti. Dovranno inoltre partecipare all’incontro di raccordo dell’iniziativa, che si terrà presso la nostra sede in via La Vista n. 1 il giorno 8 gennaio 2019 alle ore 16.00.

Con questa chiamata la Cerimonia d’apertura del 19 gennaio sarà impreziosita dalle iniziative private di intrattenimento creando un’atmosfera perfetta per emozionarsi e lasciarsi trascinare dalle vibrazioni che dal 19 gennaio daranno il là a 48 settimane di appuntamenti.

word 16x16 Manifestazione d'interesse per proposta evento musicale

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Luce doveva essere e luce è stata. Il 19 dicembre centinaia di cittadini hanno voluto celebrare l’ultimo miglio, i trenta giorni che dividono la città dalla cerimonia d’apertura che darà il via ufficiale al 2019, l’anno che vedrà Matera Capitale Europea della Cultura. L’ultima tappa di avvicinamento al 2019 è stata vissuta come esperienza collettiva attraverso la luce a Casino Padula, sede dell’Open Design School e luogo simbolo del percorso di Matera 2019.

Per questo motivo è stato scelto per ospitare uno dei quindici Map Pointer, installazioni luminose ispirate alla tradizione delle luminarie e posizionate nelle più disparate zone della città per creare un arcipelago di luci e storie.   

Le luci, quelle individuali delle bag light assemblate dai cittadini nel corso dei laboratori, e quelle collettive dell’installazione a goccia, hanno dialogato tra loro per costruire un’esperienza comunitaria che ha visto nell’accensione finale dell’opera un momento rituale liberatorio e, al tempo stesso, quasi iniziatico.

Una fine e un inizio celebrati collettivamente come avviene per l’accensione delle luminarie durante la Festa patronale della Madonna della Bruna che conduce, in un’accelerazione frenetica, alla catarsi della distruzione del carro trionfale. Allo stesso modo si è voluto segnare in maniera corale il momento di passaggio attuale, a cavallo tra la fine dei preparativi e l’inizio di un anno cruciale per la città, prima dell’accelerazione.

Lumen/Socialight nasce per interpretare, includere e implicare. La luce illumina, mostra, quindi esiste soltanto attraverso quello che già è. Eppure, quando non c’è altro oltre alla luce, e solo allora, essa non illumina, ma è, esiste, e si prende la scena, bastando a se stessa. Lumen / Social Light è riuscito a coniugare questi due aspetti con la dimensione comunitaria e con quella individuale. Nella sua declinazione collettiva la luce si è fatta valore sociale. Ha aggregato attorno a sé costruendo in un quartiere periferico la partecipazione reale della comunità a un momento di transizione e di festa per tutta la comunità. Il coinvolgimento dei cittadini nell’autocostruzione delle borse luminose, ha permesso di fondere la soggettività di un percorso materiale come la produzione con il senso di comunità generato dal suo fine ultimo: la condivisione della luce, la sua interpretazione in chiave collettiva, che vedrà nella cerimonia d’apertura del 19 gennaio, il suo momento di massima realizzazione.

Fare luce e farsi luce in maniera differente: è questo il senso profondo del percorso Lumen / Social Light, che continuerà per tutto il 2019 a illuminare l’arcipelago Matera, in perfetta sintonia con i principi del progetto INTERREG Night Light, del quale la Fondazione Matera-Basilicata 2019 e la Regione Basilicata sono partner.

Restano, di questa serata, attimi e sensazioni. Il silenzio dell’attesa. La tensione positiva degli sguardi rivolti all’installazione ancora spenta. Lo stupore davanti alla luce. L’applauso degli attimi seguenti all’accensione. Un’esperienza collettiva capace di essere comunitaria, come Matera 2019.

I progetti Lumen e Social Light sono sostenuti da Enel e Calia Italia.


 

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Si stanno susseguendo i laboratori di autocostruzione delle bag light, le borse luminose simbolo del progetto Lumen | Social Light, promossi dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 anche negli spazi messi a disposizione dall’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Un percorso che risponde pienamente a principi e obiettivi del progetto INTERREG Night Light del quale la Fondazione Matera-Basilicata 2019 e la Regione Basilicata sono partner.

Dal reparto Oncologia fino a quello di Medicina Generale, pazienti, familiari e volontari stanno costruendo le loro borse e, soprattutto, stanno interpretando appieno lo spirito del progetto.

I laboratori di autocostruzione sono sparsi per la città e non si limitano agli spazi del nosocomio cittadino, eppure, questi ultimi costituiscono il raggiungimento di un obiettivo, quel coinvolgimento pieno dei cittadini, che non era per nulla scontato.

Le due ore, nel corso delle quali le mani si concentrano nella costruzione di una bag light partendo da un cerchio in legno ispirato alla tradizione dei tamburelli o dei setacci da farina, rappresentano quasi una forma di riappropriazione della propria condizione di cittadini. Durante i laboratori non si è più un paziente, o peggio un malato, o un suo familiare. Si torna a essere, completamente, parte della comunità materana. Si può contribuire a dare luce e farsi luce proprio come nello spirito che anima Lumen | Social Light, senza quelle etichette che derivano dalla propria situazione, contingente o cronica che sia. Con la borsa luminosa poggiata sulla spalla si è cittadini e null’altro.

Ed ecco perché, probabilmente, i laboratori di autocostruzione, portati in luoghi come un ospedale hanno un valore aggiunto. Per due ore, i muri si fanno meno spessi, le luci meno fredde e i corridoi, almeno un po', meno faticosi. E non si è più malati, anche se si indossa una vestaglia o una mascherina. Si è solo parte di una comunità, quella di Matera 2019.

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Aggiornamento del 23 marzo 2019

È in via di completamento la procedura di valutazione delle domande pervenute per l'Avviso Pubblico Residenze Matera Basilicata 2019. Sono pervenute 115 domande che testimoniano una grande attenzione per questa specifica tipologia di progetti culturali. Dato ancora più interessante è che oltre il 50% delle candidature provenga da enti che hanno sede in paesi piccoli e piccolissimi della Basilicata, in aree spopolate o a rischio di spopolamento. Dettaglio che testimonia il desiderio e la speranza di un contatto con l'Europa che Matera 2019 proverà a sostenere in tutti i modi possibili.

Il 30 marzo i titolari dei 30 migliori progetti saranno invitati a presentare la loro idea progettuale alla comunità e a collaborare fra loro e insieme a partner europei per una giornata di co-creazione seguendo la metodologia innovativa che ha già dato ottimi risultati nel lavoro svolto insieme ai Project Leader. L'obiettivo dell'incontro è quello di sviluppare i temi della mobilità transnazionale e della sostenibilità per far sì che i progetti proseguano anche oltre il 2019, nonchè ad esplorare buone pratiche e sistemi di finanziamento per i progetti di residenza artistica in tutta Europa.

Gli esiti finali dell'Avviso Pubblico saranno pubblicati nei primi giorni di aprile.


Siete un’associazione culturale, una società o una fondazione che si occupa di gestire e promuovere eventi in ambito culturale? L’Avviso Pubblico Residenze Basilicata Matera 2019 è un’occasione per trasformare le vostre idee in progetti attraverso l’organizzazione di residenze.

I progetti di residenza ammessi al finanziamento entreranno a far parte di un processo di co-creazione, un’interazione continua tra Matera 2019, i soggetti attuatori, gli artisti e le reti europee di produzione culturale con le quali verranno stretti accordi di partenariato.

Per sostenere le residenze, Matera 2019 prevede un contributo massimo di 10.000 euro per ciascun progetto presentato. Saranno ammessi i progetti di residenze destinate alla creazione artistica, di residenze di comunità e territorio e di residenze che sostengono progetti e valori del dossier. Una commissione interna ammetterà a finanziamento le proposte idonee fino ad esaurimento delle risorse disponibili. I criteri principali di valutazione prevedono il coinvolgimento dei cittadini e delle comunità ospitanti nonché la dimensione europea degli artisti indicati.

L’output finale di ciascuna residenza artistica sarà inserito nel programma ufficiale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Il testo completo dell’Avviso Pubblico è disponibile nella Sezione Amministrazione Trasparente. Per partecipare, occorre che gli operatori abbiano sede legale e operativa in Basilicata e si occupino di produzione e distribuzione culturale.
La candidatura va inviata compilando il formulario on line entro il 7 febbraio.

Tra gli obiettivi di questo avviso pubblico ci sono il consolidamento della legacy, ovvero l’acquisizione di competenze utili a strutturare un sistema di residenze che vada anche oltre il 2019, lo sviluppo della componente internazionale del programma culturale, il coinvolgimento dei cittadini residenti in aree “periferiche” e il sostegno alle reti di cooperazione con realtà europee e del Mediterraneo.

Le residenze diventeranno un momento di scambio virtuoso tra la comunità e gli artisti, favorendo l’incontro tra diverse provenienze e discipline e rendendo il luogo della residenza un centro di produzione culturale unico ma ripetibile nel tempo.

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Tutta la comunità materana e lucana coinvolta nella Chiamata Pubblica per l’allestimento di “Purgatorio" che si terrà lunedì 10 dicembre alle ore 19:00 presso la Sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera. È il secondo appuntamento in vista di “PURGATORIO Chiamata Pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri”, il progetto di Matera 2019 coprodotto da Fondazione Ravenna Manifestazioni / Ravenna Festival in collaborazione con Teatro delle Albe / Ravenna Teatro con ideazione, direzione artistica e regia di Marco Martinelli e Ermanna Montanari.

Martinelli e Montanari hanno raccolto la sfida di trasformare in teatro “La Divina Commedia”, il capolavoro dantesco che ha dato origine alla lingua italiana. L’idea è quella di realizzare un’opera tra la sacra rappresentazione medievale e il teatro di massa di Majakovskij dove la città è il palcoscenico e tutti i cittadini diventano protagonisti.

L'opera vive di una sostanza corale e sono gli spettatori a fare il viaggio nei regni ultraterreni: ognuno di loro è Dante. La prima parte del progetto, INFERNO, realizzata a Ravenna nel 2017, ha coinvolto oltre ai collaboratori e agli attori delle Albe, un migliaio di cittadini di Ravenna e molte persone giunte da varie città italiane e straniere.

"PURGATORIO" Chiamata Pubblica per la "Divina Commedia" di Dante Alighieri debutterà all'interno del programma di Matera 2019 dal 17 maggio al 2 giugno.

Un momento di aggregazione straordinario intorno alla comunità non solo cittadina, ma anche regionale e nazionale, con la presenza di alcuni dialoghi internazionali e di una relazione con artisti e compagnie teatrali locali, in particolare con IAC Centro Arti Integrate di Matera, così come con le scuole e le università e il mondo delle associazioni.

Tutti, senza limiti di numero, età, lingua o preparazione specifica, di residenza o nazionalità, possono partecipare. Si tratta infatti di un grande "laboratorio" che vedrà i cittadini volontari impegnati con mansioni e livelli diversi di partecipazione alla creazione: canto, danza e movimento, recitazione corale, collaborazione all'organizzazione o alla costruzione di scene e costumi. E tutto questo sotto la direzione di Martinelli e Montanari, degli attori del Teatro delle Albe, di altri "maestri" come Edoardo Sanchi (scene), Paola Giorgi (costumi), Luigi Ceccarelli (musiche) e del team di Matera 2019 e del Teatro delle Albe. Ogni cittadino potrà scegliere la mansione che preferisce e partecipare con i tempi da concordare in base alle proprie possibilità.

Nel corso di questo secondo appuntamento saranno date informazioni sulle diverse possibilità di partecipazione al progetto, sulle modalità di iscrizione e sulle prossime tappe in cammino verso la costruzione dello spettacolo.

Per partecipare a “PURGATORIO – Chiamata Pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri” è possibile inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. È un'occasione per fare un'esperienza di vita collettiva dove la partecipazione diventa produzione artistica.

ph. Eleonora Dottorini

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Il bando "Open future delle imprese italiane", promosso da Confindustria e da Matera 2019, darà l'opportunità a 50 imprese di essere protagoniste nel nostro anno straordinario.

Matera e tutta la Basilicata saranno nel 2019 un grande laboratorio di idee in cui anche le imprese di Confindustria potranno avere un ruolo da protagonista.

Le eccellenze innovative di tutto il territorio italiano che hanno superato il bando appartengono a settori eterogenei che vanno dalla cultura alla creatività, dal turismo all’ICT, dal metalmeccanico al chimico-farmaceutico. Ognuna di queste imprese avrà una settimana dedicata in un spazio espositivo di eccellenza in cui valorizzare progetti e iniziative legate allo sviluppo, alla cultura e al territorio presentandosi e raccontando le loro storie di successo ai visitatori, ai media e agli operatori culturali provenienti da tutto il mondo.

Con questa iniziativa il dialogo tra cultura e impresa si instaura a partire da Matera e in un’ottica di futuro che estende questa occasione di crescita anche oltre il 2019.

Le imprese, le associazioni e le reti del Sistema Confindustria risultate vincitrici del bando sono: Amarelli Fabbrica di Liquirizia dal 1731, B HUB Factory, Antonino De Simone S.r.l., Assosistema, Belluno Dolomiti, Blulink S.r.l., Bper Banca, Cosberg S.p.A., Current Corporate, DIASEN S.r.l., Dysis, Happy Network, Readazione, Exprivia, Fondazione Bracco, Fondazione MAI, Granoro, Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria Lazio - Bloggers Open Future, Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria Lazio - Club Creatività (in collaborazione con azienda DHUB Studios), Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria Lazio - Mi Adotti?(in collaborazione con GGI Marche e GGI Abruzzo), Gruppo Sviluppo Tessile, HOME, Irigom, Consea, IWT IAVARONE WOOD TECHNOLOGY S.r.l.,ITD Solutions S.p.A., Itel, Keyline S.p.A, Lungarotti Società Agricola, MAS, Mirvita, My Smart S.r.l.,Novartis Farma S.p.A., Opera della Primaziale Pisana, Planetek Italia S.r.l., Saccon Gomme Spa, Sun Film Group S.p.A., Università Campus Bio-Medico di Roma, Xenia Gestione Documentale S.r.l., Punto REC, S.A.M. - Società Alimentare Meridionale srl.

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È entrata nel vivo la fase di coinvolgimento dell’intera città per preparare la cerimonia d'apertura dell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura, in programma per il 19 gennaio 2019.

Circa 600 cittadini hanno partecipato ai workshop promossi da Matera 2019 per realizzare nell’ambito del progetto “Lumen”, presentato nel dossier di candidatura, 15 grandi puntatori luminosi che richiamano lo stile degli indicatori di Google Maps e andranno a segnalare i cinque itinerari di Matera 2019 (uno per ogni tema) e gli ingressi principali della città.

La luce è protagonista anche nel progetto Social Light che vedrà il coinvolgimento di tutti i quartieri della città per realizzare le “baglight”, borse luminose con tracolla in pelle.

Circa 6000 persone verranno coinvolte nella realizzazione di questi oggetti luminosi attraverso workshop che si terranno dalla fine di novembre 2018 in vari quartieri di Matera e della Basilicata. Questo consentirà ai cittadini di costruire percorsi luminosi in spazi concepiti come anonimi e poco vissuti fino a questo momento.

Il progetto Social light sarà quindi insieme a Lumen uno degli interventi che andrà a vestire Matera nel 2019, con un focus particolare sulla cerimonia di apertura.

Calia Italia, da sempre operante sul territorio, sostiene il progetto Lumen | Socialight puntando in particolare sul riutilizzo degli scarti di pelle, coinvolgendo nella realizzazione della tracolla della lampada l'area progettazione e i collaboratori delle aree cucito e taglio pelli nel perfetto spirito del dossier di Matera 2019.

I progetti Lumen e Social Light sono sostenuti anche da Enel, uno dei principali operatori integrati globali nel settore dell'energia elettrica, da sempre impegnata nella promozione dell’arte e della cultura.

Per iscriversi ai laboratori basterà compilare il form nel quale si potranno vedere e selezionare i laboratori attivi e le relative date.


Un piccolo tutorial su come montare in maniera corretta la batteria della Bag-Light:

 

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Aggiornamento al 31 gennaio 2019

All’atto della verifica della documentazione per l’ammissibilità, il vincitore della selezione è risultato non avere i requisiti richiesti dall’Avviso Pubblico. La scelta della curatrice, in accordo con la Fondazione Matera Basilicata 2019, è così andata sulla seconda classificata, la fotografa ALESSIA ROLLO.
Alessia Rollo, leccese, classe 1982, fotografa concettuale, nel 2009 ha conseguito un Master in “Fotografia creativa” presso la scuola EFTI a Madrid. Il suo ultimo progetto “Dialoghi italiani” è uno dei lavori finalisti a Cormos Book Award 2018 ad Arles. Il suo lavoro è stato così giudicato dalla curatrice di European Eyes on Japan: “La sua proposta artistica si basa su un interessante storytelling fotografico che ha ad oggetto la convivenza tra tradizione e innovazione, passato e presente in specifiche aree geografiche”.


La call di selezione per una residenza artistica nell’ambito del progetto "European Eyes on Japan", ha un vincitore. Si tratta del fotografo Valerio Spada, ammesso dopo una selezione effettuata direttamente in Giappone dalla curatrice e direttrice artistica del progetto.

Un bando analogo a quello pubblicato qui il 20 agosto è stato aperto a Plovdiv per selezionare oltre a un fotografo italiano, anche un fotografo bulgaro in modo che gli “occhi europei sul Giappone” possano provenire da entrambe le città Capitali Europee della Cultura per il 2019.

L’artista è stato premiato grazie alle caratteristiche del suo lavoro fotografico con la seguente motivazione:

"La sua proposta artistica si concentra su elementi spirituali e storici, e la sua intenzione è scattare foto di una certo tipo di comunità nella prefettura giapponese prescelta, attraverso questo specifico filtro. Entrambe le prefetture sono fortemente legate allo spirito giapponese e lo spirito è invisibile, ma potrebbe esserci un risultato veramente spettacolare se può essere in parte rivelato nella fotografia. Inoltre, ha già realizzato progetti sorprendenti lavorando su comunità a Napoli e in Sicilia, quindi crediamo che Spada conosca il modo di lavorare su questo tema, anche se avrà solo un mese a disposizione. Potrebbe anche essere molto interessante vedere la differenza / somiglianza tra quelle comunità in Italia e quella che verrà fotografata in Giappone."

Le opere fotografiche saranno esposte in Italia e in Bulgaria nel 2019, in Giappone nel 2020.

Cliccando qui trovate tutte le informazioni sulle specifiche del progetto “European Eyes on Japan” Avviso Pubblico di selezione per una residenza artistica.

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Maria ha dieci anni, ma ne dimostra al massimo sette. Ha gli occhi grandi e vivaci. Non riesce a tenere ferme le mani mentre racconta a qualche centinaio di persone come funziona la programmazione a blocchi, che ha imparato a utilizzare grazie al progetto Patrimonio in gioco.

Guarda dritto in camera e introduce il pubblico al mondo del pensiero computazionale con disarmante semplicità. Parla davanti alle prime file, dove sono raccolte le autorità, e all’immensa platea di ragazzi, appena dietro, senza paura.

Maria, che ha dieci anni ma ne dimostra al massimo sette, incarna perfettamente lo spirito dei progetti che Matera 2019 ha attivato nelle scuole di tutta la Basilicata. Ad ascoltarla, si capisce quanto l’obiettivo sia stato, finora, raggiunto.

Quella del 19 novembre, all’Auditorium del Conservatorio di Matera, era la giornata di Maria e di tanti bambini e ragazzi come lei. “La scuola e il futuro aperto” doveva essere un evento dedicato a loro. È stato esattamente questo. La penultima tappa di avvicinamento al 2019 promossa da Matera 2019 e dal MIUR è stata incentrata sulla condivisione dei percorsi che hanno interrogato i ragazzi sull’evoluzione dei linguaggi, in particolare quello digitale.

Da “Patrimonio in gioco”, con le due sezioni, Coding e Making, dedicate rispettivamente ai bambini delle scuole primarie e a quelli delle secondarie di I grado, 60 scuole lucane in tutto, fino al premio “Scuola Digitale”, riservato alle scuole secondarie di II grado, gli studenti si sono raccontati e, soprattutto, hanno narrato la loro “nuova” scuola. Hanno immaginato il loro futuro aperto.

Ma il percorso di Matera 2019 per le scuole non si esaurisce qui. Sono stati, infatti, presentati il progetto 19 scuole per 19 archivi, che darà nuova vita agli archivi lucani, e il progetto Matera 3019 che permetterà agli studenti di immaginare il loro territorio nei prossimi mille anni.

Ed è proprio il futuro la chiave per capire quello che è successo il 19 novembre. Un futuro che è necessariamente aperto, come ha sottolineato il sociologo Stefano Laffi, e che ha bisogno, nella sua declinazione attuale e immediata, di essere compreso attraverso una continua didattica intergenerazionale. Nasce con questa finalità la piattaforma presentata nel corso della giornata education.matera-basilicata2019.it, un portale riservato al racconto dei progetti attivati con le scuole da Matera 2019, di quelli promossi in collaborazione con il MIURn e con una sezione dedicata a un blog, uno spazio aperto agli studenti delle superiori. Un luogo per immaginare il futuro e narrare il presente mentre accade.

Tra i momenti più significativi della giornata la presenza del Ministro dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca Marco Bussetti - che ha omaggiato gli studenti presenti e i tanti che hanno seguito la diretta streaming su Youtube premiando i vincitori del concorso "Premio Scuola Digitale"- e i laboratori pomeridiani di Open Space Technology nelle aule della scuola "Nicola Festa" di Matera dove i ragazzi sono diventati disegnatori di futuro del nostro patrimonio culturale.

Maria ha dieci anni, ma ne dimostra al massimo sette. Maria, sorridendo, dice che è bello sperimentare cose nuove. Maria, che quando parla non riesce a tenere ferme la mani, è già nel 2019.

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Matera 2019, insieme alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, affronta i grandi temi del presente nel progetto “People have the power", un percorso di quattro tappe iniziato a Milano il 29 ottobre che poi continuerà a Bruxelles e a Matera.

La Fondazione G. Feltrinelli - seguendo la sua vocazione in grado di congiungere grandi cambiamenti a forme innovative di cultural entertainment - affianca il processo di Matera Capitale Europea della Cultura in particolare nell’analisi dei processi di partecipazione dal basso e attraverso pratiche di cittadinanza attiva in grado di rinnovare comunità e rilanciare economie sulla base di identità e pratiche includenti. Processi che hanno consentito ai giovani di diventare cittadini attivi protagonisti della società.

Il pomeriggio del 29 ottobre il kick-off della presentazione dei progetti di Matera 2019 si è svolto in una tavola rotonda tra Spartaco Puttini, PM dell’Osservatorio sulla democrazia, Alessandro Guida, ricercatore dell’Osservatorio sulla democrazia, Rosanna Prevete, PM dell’area Futuro del lavoro e coordinatrice della ricerca sullo Stato e sulla responsabilità pubblica, Luciano Fasano dell’Università degli studi di Milano, Giovanni Allegretti e Michelangelo Secchi del Centro Estudos Sociais dell’Universidade de Coimbra, Fiorella De Cindio di Rete civica milanese Giovanni Moro di Fondazione per la cittadinanza attiva, Luca Argenta di Friedrich Ebert Stiftung e alcuni membri di Matera 2019 tra cui il direttore Paolo Verri.

Dalle 19, nell’incontro 'Democrazia è: il potere di decidere', con gli ospiti internazionali Richard Bellamy di EUI, European University Institute e il prof. Luciano Fasano dell’Università di Milano, si è acceso il dibattito sulle possibilità dell’attivismo civico sia per definire nuove forme di democrazia e di economia che per innescare pensieri e azioni capaci di cambiare la realtà.

È solo la prima tappa di un percorso che vedrà le seguenti occasioni di confronto:

1 FEBBRAIO, Bruxelles

Democrazia è: il potere di trasformare la realtà

Con: Yves Sintomer – Centre Marc Bloch

27 FEBBRAIO, Matera

Democrazia è: il potere di realizzare

Con: Giovanni Moro – Fondazione per la Cittadinanza Attiva

20 GIUGNO, Milano

Democrazia è: il potere di progettare il futuro

Con: Rutger Bregman – Storico e scrittore

People have the power è un percorso in quattro tappe che intende approfondire i processi di partecipazione dal basso, così come indicato nel progetto “Future digs” del dossier di candidatura di Matera 2019.

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Si può trasformare “La Divina Commedia”, il capolavoro che ha dato origine alla lingua italiana, in teatro?

Ermanna Montanari e Marco Martinelli, fondatori e direttori artistici del Teatro delle Albe di Ravenna hanno raccolto questa sfida e convertiranno Matera in un palcoscenico urbano dove tutti i cittadini diventeranno attori, in un ruolo in cui ognuno di loro è Dante stesso. L’idea chiave è pensare l’opera in termini di sacra rappresentazione medievale e del teatro rivoluzionario di massa di Majakovskij.

Il primo momento di incontro di PURGATORIO Chiamata Pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri avverrà martedì 30 ottobre a Palazzo Lanfranchi alle 19 presso la Sala delle Arcate. Sarà questo il momento in cui tutti i cittadini potranno iscriversi per partecipare alla preparazione dello spettacolo itinerante che debutterà in seno al programma culturale del programma di Matera 2019 dal 17 maggio al 2 giugno. La convocazione per PURGATORIO Chiamata Pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri sarà davvero aperta a tutti non avendo limiti di età, lingua o preparazione specifica. Tutti, sotto la direzione artistica di Marco Martinelli e Ermanna Montanari, degli attori del Teatro delle Albe e del team di Matera 2019, parteciperanno a questo straordinario laboratorio collettivo con mansioni e livelli diversi tra cui canto, danza, recitazione corale, allestimenti di scene, costumi o collaborazione all’organizzazione.

I cittadini materani hanno già partecipato alla “chiamata alle armi” del Teatro delle Albe nella prima parte del progetto “INFERNO” realizzata a Ravenna nel 2017 e nel cerimoniale del 697esimo annuale della morte di Dante Alighieri dello scorso settembre.

Il 30 ottobre è un appuntamento da non perdere per incontrarsi e relazionarsi con artisti e compagnie teatrali locali, in particolare con IAC Centro Arti Integrati di Matera. Un momento che suggellerà l'inizio di un percorso che porterà PURGATORIO nel 2019, all'interno del programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

“Purgatorio” è coprodotto da Matera 2019 e Ravenna Festival / Teatro Alighieri, in collaborazione con Teatro delle Albe / RavennaTeatro e la direzione artistica e la regìa di Ermanna Montanari e Marco Martinelli.

Un'opera corale e a tratti rivoluzionaria che coinvolge tutta la comunità nella pratica teatrale, mettendola al centro della produzione della cultura.

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Il 2018 è l’anno europeo del patrimonio culturale, un’occasione in cui tutta Europa celebra l’inestimabile valore artistico del nostro continente spronando gli individui a riscoprire la creatività e la cultura per costruire una nuova governance. Ed è proprio in un anno così speciale che Matera dal 18 al 20 ottobre ha ospitato il raduno annuale dei rappresentanti delle Capitali Europee della Cultura passate, presenti e future, conosciuto a livello internazionale come ”ecoc meeting”. Un passaggio che ha segnato il consolidamento di un importante network europeo che da anni lavora su un modello condiviso e che ha nel tema della legacy una delle componenti chiave su cui si basa la sostenibilità dei programmi delle Capitali Europee della Cultura.

Gli ospiti - esponenti di Liverpool e Stavanger 2008, Essen e Pécs 2010, Turku 2011, Maribor e Guimarães 2012, Marseille e Kosice 2013, Mons e Plzen 2015, Wroclaw e San Sebastían 2016, Aarhus e Pafos 2017, Valletta e Leeuwarden 2018, delle future Galway e Rijeka 2020, Novi Sad e Eleusis 2021, Kaunas 2022 e della Capitale “gemella” di Matera nel 2019 Plovdiv - hanno conosciuto i progetti culturali di Matera 2019 attraverso la voce e il volto di chi li ha ideati e realizzati.

Cominciando da giovedì 18 ottobre, in cui una foto di gruppo ha suggellato questo importante momento di irrefrenabile empatia. Un pomeriggio da ricordare con i membri delle Capitali Europee della Cultura diventati abitanti temporanei d’eccezione alla scoperta di alcuni dei percorsi originali di Matera 2019 per il progetto People Places Purposes. Pietro Laureano, architetto, urbanista ed esperto Unesco, ha presentato al tramonto la mostra Ars Excavandi davanti a una delle viste più iconiche, quella di Matera da Murgia Timone, da cui gli ospiti ne hanno potuto evincere l’unicità paesaggistica che racconta visivamente proprio la cultura dell’arte ipogea a cui questo progetto si ispira.

Joseph Grima a Cava Paradiso ha annunciato la performance di musica elettronica Cosmic Jive / The Apollo Soundtrack che a luglio del 2019 vedrà protagonista il grande Brian Eno e ha poi introdotto I-DEA, un lavoro di ricerca sulla storia culturale, artistica e antropologica della Basilicata che confluirà in una grande mostra nel 2019. Il tour della prima giornata si è concluso presso la Biblioteca Provinciale Tommaso Stigliani dove il Teatro dei Sassi sta lavorando al progetto coprodotto da Matera 2019 in collaborazione con la Scuola Holden di Torino l'Atlante delle emozioni della città. Un progetto che ha già coinvolto oltre 400 cittadini materani e che, davanti ai nostri ospiti, meritava di essere annoverato come uno degli esempi più virtuosi del processo di co-creazione che è alla base del programma culturale di Matera 2019.

Venerdì 19 ottobre abbiamo provato a rispondere insieme alla Fondazione Feltrinelli a una importante domanda: la partecipazione culturale accresce l’identità individuale o promuove la collettività? Il dibattito si è chiuso con la presentazione del manifesto di Parole O_Stili, che ha come obiettivo quello di combattere i linguaggi negativi che si propagano oggi troppo facilmente nel web.

Dopo una visita alle sale di Palazzo Lanfranchi, illustrate dalla direttrice del Polo Museale della Basilicata Marta Ragozzino, un pomeriggio di arte e divertimento si è svolto alla Open Design School con la partecipazione degli ospiti ai laboratori del progetto Lumen e una avvincente partita di basket che ha unito tutti nel nome dello sport.

La giornata conclusiva di sabato 20 ottobre ha approfondito il tema della sostenibilità dei progetti culturali su una programmazione di medio-lungo periodo e le best practice presentate da Valletta 2018 e Leeuwarden 2018, le attuali Capitali Europee della Cultura. Nella seconda parte della mattina è stato firmato un accordo tra Expo Dubai 2020 e Matera 2019 per portare l’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 al Padiglione Italia della prima Esposizione Universale di sempre in un Paese arabo.

Il momento finale dell’Ecoc Meeting ha visto l’incontro tra i membri delle Capitali Europee della Cultura e le famiglie locali che hanno deciso di ospitarli a pranzo per presentare i simboli culinari più rappresentativi della nostra tradizione, raccontando le storie legate alle ricette e andando così ad arricchire il grande archivio in fieri del progetto Mammamiaaa che si realizzerà nel 2019. Le giornate dell’Ecoc Meeting a Matera hanno dimostrato anche questa volta che il vero collante dell'Europa, più di ogni altro settore produttivo, resta la cultura.

 

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Il 19 ottobre Rai Cinema e Matera 2019 propongono al pubblico e agli ospiti internazionali presenti a Matera in questi giorni per il raduno delle Capitali Europee della Cultura, la proiezione di “Opera senza autore”, scritto e diretto da Florian Henckel Von Donnersmarck, già autore di “Le vite degli altri”, film di grandissimo successo che nel 2006 ha vinto il Premio Oscar per il miglior film straniero.

La proiezione di “Opera senza autore”, gratuita e in anteprima assoluta a Matera al Cinema Piccolo venerdì 19 ottobre alle 18:30, è dedicato a Gerhard Richter, uno dei visual artist più importanti del nostro tempo. Ispirato ad eventi reali, racconta tre epoche di storia tedesca attraverso la vita tormentata di un grande artista.

Il film è stato scelto personalmente da Paolo Del Brocco, Amministratore Delegato di Rai Cinema, per la sua importanza culturale, ed è stato presentato quest’anno alla 75° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica che si svolge annualmente a Venezia. La critica ne ha premiato le peculiarità fino al punto di rappresentare la Germania ai premi Oscar 2019 nella categoria relativa al miglior film in lingua straniera.

Per Matera il 19 ottobre è un’occasione straordinaria di socialità che segna la decima tappa di avvicinamento al 2019 e pone ancora una volta la città come luogo esclusivo di molte produzioni artistiche e culturali presentate per la prima volta proprio qui.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

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Artlab approda a Matera e a Bari dal 24 al 27 ottobre!

Artlab. Territori, Cultura, Innovazione approda per il secondo anno a Matera per approfondire il contributo delle imprese culturali e creative alla valorizzazione dei patrimoni materiali, immateriali ma anche digitali. Quest’anno, in concomitanza con l’avvicinarsi al grande appuntamento del 2019, i temi principali di ArtLab riguarderanno l’Agenda Europea per la cultura, le esperienze, le opportunità e le prospettive del turismo sostenibile e la valutazione degli impatti.

Una serie di workshop avrà inizio dal 24 ottobre a Bari e proseguirà a Matera dal 26 ottobre con importanti momenti di conoscenza e confronti sulle questioni più attuali riguardanti il turismo sostenibile e i nuovi codici che disciplinano le imprese culturali e creative. Il primo incontro, Sviluppo delle ICC (Imprese Culturali e Creative) a livello europeo e internazionale è basato sulla sperimentazione della co-progettazione nei settori della cultura e della creatività. La mattina del 26 ottobre vedrà l’alternarsi di diversi momenti di dialogo tra cui anche Understanding impact for future planning, il corso curato dal British Council che in collaborazione con Matera 2019 fornirà gli strumenti per garantire che l’impatto dei progetti sia misurato in modo efficace e applicato alla gestione operativa delle attività. Il workshop è in lingua inglese e si rivolge ai professionisti del settore culturale fino a esaurimento posti. Una nuova agenda Europea per la Cultura è un focus sulla recente proposta della Commissione Europea che mira a migliorare la mobilità, l’apprendimento e le opportunità di istruzione incoraggiando i giovani a partecipare alla vita civile e democratica e valorizzare il potenziale della cultura per il progresso sociale e la crescita economica in Europa. Sarà dunque Matera il centro di vero e proprio dibattito internazionale sulle priorità della nuova agenda europea.

La giornata del 27 ottobre si apre invece con il Laboratorio dei changemakers e linkers di Matera 2019 e alle 11 con un importante momento di incontro nel laboratorio “Turismo sostenibile: esperienze, opportunità e prospettive”. I professionisti del settore affronteranno i temi dell’inclusione sociale, della protezione delle risorse ambientali e del rispetto dei valori culturali delle comunità, tra analisi, soluzioni e best practice.

Sono solo alcuni degli assi di lavoro individuati anche dall’Organizzazione Mondiale del Turismo nel 2017 in occasione dell’Anno Europeo del Turismo Sostenibile. Anche il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo 2017 – 2022 identifica per l’Italia quattro linee strategiche di lavoro necessarie per avviare riflessioni e azioni in questo campo: valorizzazione del patrimonio, sviluppo di competitività e lavoro, collaborazione tra le istituzioni e i soggetti che si occupano di turismo, e sviluppo di un’offerta che risponda ai reali bisogni del visitatore.

In questo contesto l’incontro “Turismo sostenibile: esperienze, opportunità e prospettive” propone quindi riflessioni sul tema del turismo sostenibile attraverso il coinvolgimento di attori istituzionali, privati ed accademici che dialogano attraverso la lettura di casi studio ed esperienze sul territorio. Un momento imperdibile per conoscere le sfide dettate dall'impatto di nuovi flussi turistici a scala globale.

ArtLab è la piattaforma indipendente italiana dedicata all’innovazione delle politiche e dei programmi culturali che favorisce il dialogo tra gli operatori dell’ecosistema creativo e culturale. Promossa nel 2006 da Fondazione Fitzcarraldo, si basa su una partnership di oltre 40 reti e istituti culturali, autorità e agenzie regionali e comunali, imprese, fondazioni bancarie, organizzazioni di categoria culturali e creative, università.

Scopri il programma completo!

Per iscriverti ad ArtLab18 e registrarti alla tappa di Matera clicca qui.

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materadio 2018
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Materadio, la festa di Radio3, ha inondato le vie di Matera per tre giorni dal 21 al 23 settembre con spettacoli teatrali, concerti e incontri partendo da un tema chiave: il rapporto tra globale e locale, sottotema di Riflessioni e Connessioni, uno dei 5 temi del Dossier di candidatura di Matera 2019.

Uno straordinario concerto insieme a un gruppo di grandi artisti ha dato il via all’ottava edizione di Materadio venerdì 21 settembre con Luigi Cinque al sax, Antonello Salis alla fisarmonica, Agostino Cortese al bass drum e voce e Pasquale Scarano alla voce e alle chitarre. Tra folk ed elettronica, tutta l’esibizione è stata dedicata al grande maestro Antonio Infantino, indimenticabile poeta, musicista e interprete delle pulsioni del Sud.

A seguire nel programma di Radio3 dedicato ai libri e alle idee, Fahrenheit, il premio Pulitzer 2000 Jhumpa Lahiri e Tahar Ben Jelloun si sono interrogati sulle parole chiave di questa edizione di Materadio, globale e locale. I concetti globale e locale si sono incontrati in ottica di apertura e accettazione cosmopolitica delle differenze culturali durante tutto il weekend di Materadio in un confronto dialettico che è andato a compiersi nelle sonorità dell'afro-beat di Seun Kuti, figlio del leggendario Fela Kuti; nell’incontro tra i musicisti locali della Ljp Big Band diretta da Dino Plasmati e la grande star del jazz mondiale Bobby Watson. E ancora nei dialoghi della trasmissione "Tutta l'umanità ne parla" di Rai Radio 3, trasmessa in diretta da piazza San Francesco a Matera. È qui che con toni squisitamente ironici l'architetto materano Pietro Laureano, l'autrice Laura Boella e lo scrittore Premio Strega Nicola Lagioia, hanno affrontato il tema del rapporto tra globalizzazione e identità locale, immedesimandosi nel pensiero di personaggi del passato, rispettivamente in quello di Levi Strauss, Hannah Arendt e Robinson Crusoe. Un confronto di paradossi e incroci che ha toccato temi molto attuali come il turismo di massa a Matera ma anche quello del viaggio come momento di crescita personale.

Globale e locale li abbiamo ritrovati anche nel progetto di Max Gazzè che ha unito il suono di un'orchestra sinfonica a quello del sintetizzatore in un concerto mai visto prima con l'Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Matera, l'Orchestra di fiati "D'Ambrosio" di Montescaglioso e la Grande Orchestra di fiati di Grottole nella serata di venerdì 21 al Parco del Castello Tramontano.

Per il teatro di Radio3 si sono poi avvicendati sul palco di Materadio gli attori più amati della scena italiana. Anna Foglietta si è confrontata con il secondo capitolo di "Storie dal Decamerone" in una drammaturgia originale di Michele Santeramo che prende spunto dall’opera del Boccaccio per raccontare il dramma di una storia di oggi. Silvio Orlando invece ci ha portato dentro le pagine del romanzo "La vita davanti a sé" di Romain Gary, tra amori improbabili e vite che vanno alla rovescia. Nicola Lagioia, voce di Pagina3 - la rassegna delle pagine culturali di Radio3 - ha immaginato un racconto in otto tappe tra Lucania e Argentina, interpretato dall’attore Tommaso Ragno nel filo rosso di Materadio con il Music Design e le composizioni originali della Scuola di Musica Elettronica e Applicata del Conservatorio "Duni" di Matera, MaterElettrica.

La giornata di sabato è stata animata dall'esibizione presso l'Auditorium R.Gervasio del grande pianista Roberto Cominati, noto per il suo pianismo stilisticamente "mimetico" in prestigiose istituzioni musicali di livello mondiale tra cui la Scala, il Teatro San Carlo, La Fenice e il Maggio Musicale Fiorentino. Fahrenheit, il pomeriggio di libri e di idee di Radio3, ha ospitato Nadia Terranova e Nicola Lagioia per ricordare lo scrittore Alessandro Leogrande, mentre nella prima parte lo scrittore Gianrico Carofiglio ha posto una riflessione sulla responsabilità di quanto scriviamo e diciamo sia in politica che nella vita di tutti i giorni.

A "Hollywood party" l'attore Valerio Mastandrea e il regista iraniano Mohsen Makhmalbaf ci hanno coinvolto in un dialogo a tutto campo su cinema, cultura e arte contemporanea tra curiosità e percorsi inediti. Un momento preceduto da Radio3 Scienza con due donne straordinarie - l'astrofisica Sandra Savaglio e la matematica Sandra Lucente che nella geometria del paesaggio d'insieme ha descritto Matera come la città più frattale del mondo - e seguito dal concerto di una delle voci più eclettiche del panorama internazionale, Greta Panettieri.

L’ultima giornata è cominciata sulle note di Bach con l’esibizione del violinista Francesco D’Orazio, poi proseguita con Davide Enia protagonista del monologo “Scene dalla frontiera – L’abisso” e chiusa con Moni Ovadia nello spettacolo "Senza confini: ebrei e zingari".

Nel Materadio Village, realizzato con le strutture temporanee della Open Design School School, gli ospiti di Materadio hanno accolto il pubblico con firmacopie e incontri, affiancandosi alla presentazione dei progetti di co-creazione del programma culturale e all’operato dei volontari di Matera 2019.

Il ricco programma di Materadio off è cominciato mercoledì 19 settembre con l’inaugurazione a Palazzo Lanfranchi della mostra “10 fotografi per 10 musei”, l’esposizione fotografica di Michele Battilomo, Luca Centola, Alfredo Chiarappa, Mario Cresci, Federica Danzi, Francesco La Centra, Cosmo Laera, Pierangelo Laterza, Francesco Radino e Angela Rosati a cura del Polo Museale della Basilicata. Giovedì 20 il producer milanese Claudio Trotta, che nella sua carriera ha lavorato con gli dei dell'Olimpo della musica: Sting, David Bowie, Iron Maiden, Aerosmith, Kiss e soprattutto con Bruce Springsteen, ha presentato il suo ultimo libro “No pasta no show” al Materadio Village. Materadio off si è chiuso domenica con due proiezioni del film “The Fabulous Tricker - in viaggio con Antonio Infantino” che, in collaborazione con la Lucana Film Commission, hanno registrato il tutto esaurito al Cinema Piccolo e con Matera Encounters - Ljp Big Band meets Bobby Watson, con il jazz che ha infiammato Piazza San Francesco nella serata finale di domenica 23.

Materadio si conferma un importante momento di osservazione utile a capire come la città si prepara al suo appuntamento epocale con il 2019, dopo aver accompagnato per 8 anni un percorso che ha nella cultura il perno della trasformazione civile, economica e sociale della città di Matera.

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L’ECoC Family Meeting arriva a Matera!

L’integrazione europea avviene attraverso il dialogo tra le città, permettendo così di condividere nuove esperienze e sentirsi parte di un grande cambiamento della storia del nostro continente. Un cambiamento di cui Matera è ormai protagonista nello scenario interculturale.

Come ogni anno le ECoC (European Capitals of Culture) si incontrano per un grande raduno che prende il nome di ECoC Family Meeting e che quest’anno si terrà proprio a Matera.

Sarà un’occasione per incontrare e fare rete con ospiti internazionali mentre avremo modo di presentare il nostro programma culturale per il 2019 davanti a tutta Europa.

È questo lo spirito con cui sabato 20 ottobre si terrà un grande pranzo diffuso di comunità, ospitando nelle case dei cittadini materani tutti i rappresentanti delle capitali, ripetendo il fortunato esperimento fatto nel 2014 con i 5 membri della Commissione che anche attraverso questa formula valutarono Matera durante la fase di candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019.

COME FARE A PARTECIPARE?

Dovrai compilare il form entro il 3/10/2018

Per ulteriori informazioni scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il team di coordinamento dell’ECoC family meeting valuterà le candidature nei giorni successivi e comunicherà quali famiglie sono state selezionate entro il 5 Ottobre 2018.

Insieme a uno o più rappresentanti che deciderai di ospitare a pranzo in ciascuna famiglia ci sarà un accompagnatore di Matera 2019 insieme al quale si potranno individuare fino a un massimo di altri 6 ospiti.

L’ECoC Family Meeting è l'occasione per mostrare all'Europa la nostra grande attitudine all'accoglienza e per scambiare informazioni sulle opportunità che l’Europa ci offre nel campo della cultura, della mobilità e del volontariato, con l'obiettivo di renderle sempre più accessibili.

Plovdiv (Bulgaria), la nostra Capitale gemella nel 2019, Stavanger (Norvegia), Marsiglia (Francia), Liverpool (Regno Unito), Galway (Irlanda), Umeå (Svezia), Leeuwarden (Olanda), Aarhus (Danimarca) e Rijeka (Croazia) sono solo alcune delle città che avrai la possibilità di conoscere attraverso quest’esperienza.

Organizza un pranzo con le Capitali Europee della Cultura e sosteni così il dialogo internazionale, espandendo i tuoi orizzonti e focalizzandoti sulle straordinarie opportunità che la Cultura offre dentro e fuori dai nostri confini.



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La magìa delle luminarie riporta la mente indietro nel tempo fino ai rituali dell’antica tradizione delle luci che solitamente nel Sud Italia venivano usate per impreziosire i momenti di festa nelle città.

Parte da qui Lumen Social Light, un progetto sulla luce che si compone di due dimensioni: una dedicata alla produzione di opere e l’altra improntata sul coinvolgimento di Enel e dei cittadini. Con nuovi modelli di illuminazione pubblica e con l’uso virtuoso della luce, Lumen Social Light traccia dei percorsi artistici che traghettano nel futuro la tradizione.

Lumen Social Light è il progetto che riesamina gli asset estetici e funzionali dell'illuminazione urbana con un approccio integrato che parte dal design creativo all'origine del processo progettuale. Proiettando nel futuro la tradizione delle luminarie per portare architetture di luce in tutti i quartieri della città di Matera.

Con Lumen un'architettura di luce arriverà in tutti i quartieri di Matera, in particolare nei luoghi simbolo della città che ospiteranno il programma culturale di Matera 2019. L'illuminazione urbana è stata progettata dalla light designer Giovanna Bellini attraverso grandi oggetti luminosi, i map pointers, la più contemporanea forma di localizzazione sulle mappe digitali che saranno realizzati in parte dalle aziende di luminarie del Sud Italia e in parte dai cittadini, grazie a una serie di workshop che si terranno presso la Open Design School, uno dei progetti pilota di Matera 2019. I laboratori si terranno tutti i venerdì e sabato di ottobre, nel pomeriggio presso Casino Padula e la mattina presso l’Istituto Professionale Statale per l'Industria e l'Artigianato "Leonardo Da Vinci" e l’Istituto Tecnico Statale Commerciale e Geometra "Loperfido - Olivetti". I laboratori hanno già fatto registrare il tutto esaurito dopo la campagna di adesioni lanciata in occasione di Materadio.

I progetti saranno presentati al pubblico venerdì 5 ottobre alle 19 presso Casino Padula a Matera, la sede di Open Design School.

I LABORATORI LUMEN SOCIAL LIGHT

LUMEN: Il laboratorio di Lumen consisterà nella realizzazione dei MAP pointer. Il laboratorio sarà quindi diviso in due fasi, la prima consisterà nelle lavorazioni basi tipiche delle luminarie per la preparazione del legno, e quindi carteggiatura, stuccatura e verniciatura. Mentre nella seconda fase, svolta con il supporto dei tecnici delle ditte di luminarie, si andranno a montare le lampadine (di diverse grandezze e colori) sugli elementi in legno già realizzati.

SOCIAL LIGHT: Il laboratorio consisterà nell’assemblare e personalizzare il Kit luminoso con un'ampia partecipazione dei cittadini fino a raggiungere oltre 5000 kit.

I luoghi:

I laboratori si svolgeranno negli spazi del Open Design School di Matera e anche in altre strutture della città per coinvolgere maggiormente la comunità di riferimento, per un totale di 10 luoghi tra pubblici e privati.

Le date:

Laboratori map pointers - 4 laboratori della durata di 2 giorni a partire da ottobre: 5/6 ottobre , 12/13 ottobre, 19/20 ottobre, 26/27 ottobre 2018 (SOLD OUT)

Laboratori KIT autocostruzione - 10 laboratori della durata di 4 ore a partire da novembre: 1/2, 8/9, 15/16, 22/23, 29/30 novembre 2018.

È possibile iscriversi ai laboratori di Social Light a partire dall'8 ottobre e fino alla fine di novembre compilando il form al seguente link: http://bit.ly/lumensocialight

Accensione - 19 dic 2018

Re accensione - 19 gennaio 2019

Laboratori KIT autocostruzione (mensile) partendo dal 22 gennaio 2019.

I progetti Lumen e Social Light sono sostenuti da Enel, uno dei principali operatori integrati globali nel settore dell'energia elettrica, da sempre impegnata nella promozione dell’arte e della cultura.

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Il 10 febbraio 2018 l’Open Design School apre ufficialmente le sue porte alla comunità.

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Sarà dedicata alla lettura la quarta tappa di avvicinamento al 19 gennaio 2019, data della cerimonia d'apertura di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

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Aggiornamento del 4 maggio 2018

I tre i rappresentanti di progetti di comunità lucani che parteciperanno dal 25 al 27 maggio alla Giornata europea del vicinato per le Capitali Europee della cultura in programma a Leeuwarden 2018 sono Brunella Guida, con il progetto Warm Up Camp, Eustachio Santochirico animatore di comunità del Progetto Policoro, Caterina Pontrandolfo che racconterà come ha coinvolto la comunità nel progetto Peace Women Singing. Complimenti!

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Matera 2019 invita 3 rappresentanti di progetti di comunità di Matera e della Basilicata a partecipare a tre giornate di scambio e condivisione a Leewarden, Capitale Europea della Cultura 2018.

Venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 maggio 2018, Leeuwarden-Fryslân Capitale Europea della cultura 2018 organizza insieme a Matera 2019 la Giornata europea del vicinato rivolta alle Capitali Europee della Cultura. Per tre giorni i cittadini europei che nella loro regione hanno sviluppato un progetto di comunità avranno la possibilità di confrontarsi tra loro. Persone motivate e cittadini proattivi potranno lavorare insieme per un fine settimana sui rispettivi progetti, scambiando esperienze e reti con l’obiettivo di rendere il proprio ambiente e quello degli altri migliore e più bello.

Ispirato alla Giornata del vicinato - Neighbours’ Day, la celebrazione annuale delle comunità che incoraggiano le persone a connettersi con i loro vicini attraverso attività locali, l'ECoC’s Neighbours’ Day mira a connettere residenti europei, rafforzare i legami sociali e sostenere la loro integrazione attiva e l’anno prossimo si terrà a Matera.

L'ECoC’s Neighbours’ Day è in particolare rivolto a cittadini (massimo 3 per Nazione) che vivono in Capitali Europee della Cultura passate, presenti e future, che sono impegnati in progetti di comunità nei loro quartieri o nelle loro comunità locali.

Per questa ragione Matera 2019 porge l'invito a partecipare a queste giornate di scambio e condivisione a 3 rappresentanti di progetti di comunità di Matera e della Basilicata, offrendo loro la possibilità di rafforzare il proprio legame con l’Europa, di conoscere meglio la Capitale Europea della Cultura olandese, di condividere esperienze con i cittadini di una ECoC e di lavorare insieme per risolvere problemi, sviluppare connessioni e condividere buone pratiche.

Chi può partecipare?

Chiunque abbia almeno 18 anni, viva in Basilicata, abbia promosso e realizzato progetti di comunità in Basilicata e abbia almeno una conoscenza di base della lingua inglese.

Alloggio

I soggetti selezionati alloggeranno a Leeuwarden presso alcune famiglie ospitanti che lavorano già in progetti di comunità in collaborazione con Leeuwarden 2018 e che lavoreranno insieme agli ospiti durante il weekend. Un'ottima occasione per conoscersi un po' meglio, ma anche per immergersi nella cultura locale della Frisia olandese.

Quali costi sono coperti?
I costi di viaggio dei soggetti selezionati saranno a carico di Matera 2019, mentre quelli di trasferimento dall'aeroporto, vitto ed alloggio saranno a carico di Leeuwarden 2018.

Come fare a partecipare?

Per candidarsi basta compilare il form entro lunedì 9 Aprile 2018 alle ore 12:00. I progetti saranno valutati entro pochi giorni ed i risultati saranno comunicati entro domenica 15 Aprile 2018.

Criteri di selezione

Saranno favoriti i progetti che sono capaci di dimostrare un ampio coinvolgimento delle comunità e che abbiano prodotto anche piccoli cambiamenti nel proprio contesto di riferimento.

 

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Dal 26 al 29 marzo Matera ha ospitato il meeting su “Night Light”, il progetto di Interreg Europe legato al miglioramento delle politiche regionali per ridurre l’inquinamento luminoso e proteggere e valorizzare il cielo notturno. All’incontro materano hanno partecipato i partner europei del progetto provenienti da Italia, Paesi Bassi, Ungheria, Spagna, Lussemburgo, Danimarca e Slovenia.

Gli obiettivi di Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Regione Basilicata (unici partner italiani del progetto) sono quelli di scambiare buone pratiche per la definizione di linee guida sulla pianificazione dell’illuminazione nei parchi naturali integrando gli aspetti di design con la tecnologia e di avviare il processo per il riconoscimento internazionale di cieli bui nei parchi naturali (per esempio le certificazioni di “Starlight Destination” o “Dark Sky Park”).
Il progetto lucano inoltre mira ad identificare nuove opportunità per lo sviluppo di un astroturismo nei parchi della Basilicata anche in relazione al programma di Matera 2019, che include lo sviluppo di alcuni progetti del cluster “Dark Skies” dedicati al cielo notturno, all’astronomia e alla riduzione dell’inquinamento luminoso e finalizzati a valorizzare due risorse preziose della Basilicata, il buio ed il silenzio, che la saturazione mediatica e l’illuminazione eccessiva delle città contemporanee rischiano di estinguere.
In queste giornate abbiamo coinvolto diverse realtà del territorio lucano che hanno avuto la possibilità di presentare le proprie attività ai partner europei: l’Ente Parco Chiese Rupestri del materano, l’Osservatorio astronomico di Anzi, il Centro di geodesia spaziale (ASI), il Parco regionale di Gallipoli Cognato, il Distretto turistico “Terre di Aristeo”, il CEA di Matera e Montescaglioso, Onyx Jazz Club, MaterElettrica ed il Conservatorio “Duni” di Matera. Inoltre, insieme al gruppo toscano Pibinko che il prossimo settembre organizza a Capraia un simposio internazionale sulla protezione e promozione del cielo notturno, abbiamo avviato uno scambio di informazioni e buone pratiche funzionale all’attivazione di una possibile collaborazione. 
Insieme ai nostri ospiti abbiamo visitato Castelmezzano, il Parco Regionale di Gallipoli Gognato, l’Osservatorio Astronomico di Anzi in cui ci siamo lasciati incantare dall’osservazione delle stelle nel cielo notturno, l’Ente Parco delle Chiese Rupestri del Materano e il suo centro di educazione ambientale e infine il Centro di Geodesia Spaziale di Matera. 
Le riflessioni emerse nel corso di queste giornate sono state raccolte in un documento di sintesi con le raccomandazioni degli esperti intervenuti.  
Per approfondimenti sul progetto è possibile consultare il sito.

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Confindustria e Matera 2019 lanciano il bando “Matera 2019: l’open future delle imprese italiane rivolto a 50 imprese, soprattutto Pmi, per renderle protagoniste di Matera Capitale europea della Cultura.
Il progetto vuole valorizzare le imprese innovative che trovano nella cultura una fondamentale leva di competitività e favorire il dialogo tra cultura e impresa. Saranno selezionate quelle realtà che, in tutto il paese, si contraddistinguono per una visione imprenditoriale innovativa in cui si combinano fattori economici, territoriali e culturali, nel segno dell’innovazione, della coesione e della competitività.

Un’occasione per far emergere quelle realtà imprenditoriali in cui il fattore culturale dimostra la sua capacità di entrare all’interno dei processi di creazione del valore economico territoriale. Nell’Italia che cresce e che cambia, queste realtà sono sempre più numerose e competitive. Sono imprese che dialogano costantemente con la società e i cittadini e, insieme, costruiscono un futuro basato sull’apprendimento reciproco, sulla creatività e sui valori condivisi alimentando lo sviluppo in una logica capace di coniugare cultura, prodotto e territorio. Con questa iniziativa si contribuirà, infine, al dibattito pubblico sul legame, ancora troppo poco valorizzato e apprezzato, tra economia e cultura nel segno dell’innovazione. 

Le realtà selezionate avranno a disposizione, per tutto il 2019 e a rotazione settimanale, uno spazio espositivo appositamente riservato e offerto da Matera 2019, in cui presentarsi e raccontarsi al mondo per l’occasione. La partecipazione è riservata alle imprese e alle Associazioni di Confindustria, nonché alle reti d'impresa associate a RetImpresa.

Con un'anteprima a Matera e una prima tappa a Bari, inizia un viaggio nelle regioni italiane per raccontare alle imprese del sistema di Confindustria le opportunità che si aprono con Matera 2019 per le aziende che operano nel settore della cultura e della innovazione.

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Lectio Magistralis Ulrich Fuchs
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Il 26 marzo alle 18:30 a Casa Cava, Matera 2019 avrà il piacere di ospitare la lectio magistralis di Ulrich Fuchs.
Docente di diverse università europee, Fuchs ha un’ampia esperienza nelle Capitali Europee della Cultura: project manager dal 2003 al 2005 del team che ha preparato la candidatura di Brema a Capitale Europea della Cultura nel 2010, è stato tra il 2005 e il 2010 direttore artistico di Linz 2009, poi vice direttore artistico e direttore di Marsiglia Provenza 2013 fra il 2010 e il 2014. Dal 2014 è membro e presidente della Giuria di esperti della Commissione Europea per la selezione e il monitoraggio delle Capitali europee della cultura.
Nella sua lectio, Fuchs approfondirà il tema della nuova identità delle Capitali Europee della Cultura e del rinnovato approccio adottato nella selezione da parte della Commissione Europea, soffermandosi sulla visione e la complessità operativa che caratterizza i progetti delle Ecoc.
Un focus sarà inoltre dedicato ai rischi e le opportunità per le città connessi al conseguimento del titolo, con una testimonianza privilegiata sull'esperienza diretta di Fuchs a 10 anni di distanza da Linz 2009 e a 5 anni da Marsiglia 2013, anche sotto il profilo umano.
L’incontro costituisce l’ultima tappa del percorso di build up dei Makers & Linkers, ossia di potenziamento delle competenze, che ha coinvolto 40 profili tra senior e junior selezionati per diventare professionisti della gestione e produzione culturale (Makers) ed esperti di coinvolgimento del pubblico (Linkers) in vista di Matera 2019.
La lectio di Ulrich Fuchs, aperta al pubblico fino ad esaurimento dei posti disponibili, verrà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook di Matera 2019.

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“Dalla comunità alla community”: il titolo coglie il senso di una iniziativa organizzata insieme da Matera 2019, Uisp Matera, Unione delle Proloco e Twitteratura, che si terrà nelle giornate del 18 e 19 marzo presso la sede di Open Design School (Casino Padula, Agna Le Piane).
L’iniziativa rappresenta la terza tappa di avvicinamento al 19 gennaio 2019, data della cerimonia inaugurale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
La giornata del 18 marzo sarà dedicata alla festa del progetto “SportAntenne sostenuto da Uisp Nazionale e promosso anche da Uisp Matera, che da novembre 2017 ha coinvolto 150 migranti ospiti degli Sprar e dei Centri di accoglienza della Basilicata in diverse attività sportive con l’intento di combattere le discriminazioni. Nell’arco della giornata gli spazi all’aperto e al chiuso di Casino Padula raccoglieranno una serie di attività sportive, ludiche che coinvolgeranno i partecipanti della festa, le associazioni locali e la comunità intera.

La comunità fisica passa il testimone alla comunità digitale: nella giornata del 19 marzo, alle ore 18:30, verrà presentata la nuova piattaforma della Community di Matera 2019, un luogo aperto nel quale i cittadini hanno la possibilità di proporre progetti da realizzare per l’anno da Capitale Europea della Cultura. Un sito aperto alla partecipazione di chiunque, e aperto all’Europa, il cui obiettivo finale è imparare a progettare insieme. A Casino Padula ne verranno illustrati il funzionamento, la missione, gli obiettivi, le regole del gioco.

Dopo la presentazione, riscaldata da un bicchiere di vino, la comunità si sposterà intorno ai tradizionali falò del 19 marzo, preparati dagli abitanti del quartiere di Agna Le Piane e dalla parrocchia di S. Giuseppe. Questa tradizione, celebrata a Matera e in tutta la Basilicata (Barile, Montescaglioso, Tursi), verrà raccontata sul web grazie ai volontari del webteam di Matera 2019, ai makers e linkers di Matera 2019, e al partenariato con la comunità delle proloco di Basilicata (UNPLI) e alla comunità raccolta intorno a Tw Letteratura, l’associazione italiana che divulga la letteratura attraverso il linguaggio di Twitter: un racconto collettivo di una tradizione popolare, di un rito propiziatorio che segna la fine dell’inverno, il ritorno del sole e l’inizio di una nuova stagione. Come nelle migliori tradizioni della community Matera 2019, chiunque puó partecipare, da qualunque punto della Basilicata: basta condividere racconti di fuochi, poesie, musica e storie di riti di passaggio, usando l’hashtag #fuochidicomunità.

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Il 23 e 24 febbraio in occasione dell'Anno europeo del patrimonio culturale (l’iniziativa promossa dal Mibact), Matera 2019 e Unesco Giovani realizzano un ricco programma di iniziative.

Circa 200 i partecipanti provenienti da tutta Italia che prenderanno parte ai congressi, alle attività aperte al pubblico e ai workshop organizzati da Matera 2019 e Unesco Giovani.

All’interno del programma è inserita anche la mostra Trecento'19 – Duemila'19 - 319 copertine d'autore della «Lettura» per Matera capitale europea della cultura 2019 organizzata da Matera 2019, Fondazione Corriere della Sera e Polo museale della Basilicata che espone le prime 319 copertine del supplemento culturale del «Corriere della Sera», pubblicate dal 13 novembre 2011 al 7 gennaio 2018.

Il 24 febbraio alle ore 10:00 a Casa Cava, ospiti di livello nazionale ed internazionale, interverranno alla conferenza pubblica sul tema Il turismo ai tempi della sharing economy: utopia o distopia?

Nell'ottica di sperimentare un nuovo modo per i visitatori di vivere la città mettendo al centro non solo i luoghi, i monumenti, ma anche le persone, Matera 2019 ha organizzato People, places and Purposes dalle 17 alle 19.30 di sabato 24 febbraio.
Un itinerario esplorativo del patrimonio tangibile ed intangibile fra i luoghi, le persone ed i progetti di Matera 2019 che si articolerà in numerose tappe che vanno dal quartiere Sassi fino alla zona Sud con il quartiere Agna Le Piane. I posti per partecipare all'itinerario sono limitati, è necessaria l'iscrizione.


PROGRAMMA:

Venerdi 23 Febbraio

15:00 - 18:00
Cerimonia di apertura “Unesco Italian Youth Forum”
Auditorium Gervasio

Il nuovo corso di #UNESCOgiovani, Paolo Petrocelli
Motivational speaker: Pierluigi Sacco
25 anni di Matera patrimonio Unesco: Vito de Filippo, Sottosegretario MIUR - Luisa Montevecchi, Direttore del Servizio I, Coordinamento – Ufficio UNESCO - Marcello Pittella, Presidente Regione Basilicata - Raffaello De Ruggieri, Sindaco di Matera - Aurelia Sole, Presidente Fondazione Basilicata - Matera 2019 - Mariano Schiavone, Direttore APT Basilicata

Anno europeo del patrimonio
Motivational speaker: Fabio Maccione, Senior Public Affairs Manager Flixbus Italia
Relatori: Lorena Aldana, Member of the European Cultural Heritage expert - Marta Ragozzino, Direttrice Polo Museale Basilicata - Paolo Verri, Direttore Generale e Serafino Paternoster, Ufficio Stampa Fondazione Matera-Basilicata 2019 (Focus “Città invincibili”) - Teresa Gualtieri (responsabile nazionale FICLU della realizzazione dell'Agenda 2030)

I giovani per il patrimonio
Motivational speaker: Adama Sanneh, co- founder Moleskine Foundation
Relatori: Tommaso Murè, UN Youth Delegate – Italy - Giuseppina Del Marco, UN Youth Delegate – Italy - Manon Champier, PhD candidate e You-tuber «C’est une autre histoire»

19:00 - 21:00
Inaugurazione mostra Trecento'19 – Duemila'19 - 319 copertine d'autore della «Lettura» per Matera capitale europea della cultura 2019
Museo Ridola

Mostra organizzata dalla Fondazione Matera-Basilicata2019, dalla Fondazione "Corriere della Sera" e dal Polo museale della Basilicata. In esposizione le prime 319 copertine del supplemento culturale del «Corriere della Sera», pubblicate dal 13 novembre 2011 al 7 gennaio 2018.

Sabato 24 febbraio

10:00 - 12:30
Il turismo ai tempi della sharing economy: utopia o distopia? (a cura di Matera 2019) 
Casa Cava

Ospiti:
Raffaello De Ruggieri - Sindaco Città di Matera
Francesco Tapinassi, Dirigente settore Turismo Ministero dei beni e delle attività culturali e turismo, MiBACT
Tommaso Sacchi, Capo Segreteria culturale, Curatore dell'Estate Fiorentina
Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e relazioni, Fondazione Matera-Basilicata 2019
Ottavia Ricci, Consulente esperto per le politiche del turismo sostenibile, MIBACT
Caso Studio: Claartje van Ette, Città di Amsterdam
Modera: Emmanuele Curti

17:00 - 19:30
"People, places and Purposes" (a cura di Matera 2019)

Itinerario esplorativo del patrimonio tangibile ed intangibile fra i luoghi, le persone ed i progetti di Matera 2019. Vorremmo sperimentare un nuovo modo per i visitatori di vivere la città, mettendo al centro non solo i luoghi (“i monumenti”), ma anche le persone che a vario titolo li abitano e fanno vivere, e quanto lì può succedere, soprattutto in prospettiva Matera 2019.

Posti limitati. Necessaria prenotazione al link.

 

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Parte il percorso di Build Up destinato ai Makers & Linkers di Matera 2019

Il 16 e 17 febbraio prende il via il percorso di build up, ovvero di potenziamento delle competenze, destinato ai 40 profili fra senior e junior dei Makers e Linkers di Matera 2019.

Il percorso durerà fino alla fine di marzo e prevede incontri con esperti nazionali e internazionali sui temi del Community building, Dimensione europea, Turismo e cultura - sostenibilità, Audience development, Grandi eventi, direzione tecnica e sicurezza, Management.

Momento di particolare importanza è la Lectio Magistralis di Ulrich Fuchs, cattedratico tedesco che dal 2014 fa parte del gruppo di esperti della Commissione Europea che seleziona e monitora le capitali europee della cultura. Un onore per Matera 2019 averlo qui, un piacere ascoltarlo per le sue visioni di futuro e di Europa sempre illuminanti.

Tale processo di potenziamento delle competenze permetterà ai Makers e Linkers di acquisire un linguaggio comune legato alla filosofia di Matera 2019 e allo sviluppo e attuazione dei progetti. Particolare attenzione è rivolta ai giovani under 30, per investire nella loro crescita e creare un vivaio di figure che potranno spendere le loro competenze a Matera e nel Sud anche dopo il 2019.

Al termine del percorso verrà creato un albo di professionisti del management e produzione culturale (i makers) e di esperti di coinvolgimento del pubblico (i linkers), dal quale sia Matera 2019 sia i soggetti attuatori dei progetti del programma culturale potranno attingere in caso di necessità. Saranno risorse con un profondo legame con la Basilicata e con il Sud Italia, capaci di combinare cura e attenzione nei confronti del contesto locale e competenze gestionali e internazionali consolidate.

 

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Il 19 febbraio, con la giornata dedicata ai volontari, Matera 2019 lancia una campagna di adesione, aperta e partecipata, con una grande festa al Palasassi di Matera.

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Meno uno è una grande festa di comunità che, a un anno esatto dalla cerimonia d'apertura di Matera 2019, avvierà il conto alla rovescia verso l'anno da Capitale Europea della Cultura.

Il 19 e 20 gennaio tutti saranno chiamati ad unirsi al cantiere culturale di Matera 2019 collaborando alla costruzione di un'enorme architettura in cartone, ideata dall’artista visivo Olivier Grossetête.

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I Sassi e le vie del centro di Matera si trasformano in un caleidoscopio di luci e di suoni nella notte del 29 settembre con Dreamland, l'evento che celebra l'identità culturale di Matera e di tutta la Basilicata nei luoghi e con i simboli più rappresentativi della tradizione.

Dreamland, realizzato con la direzione artistica di Paolo Irene, mette in scena il ritorno di usi e costumi per scoprire l'unicità di Matera attraverso i suoi abitanti. È infatti il coinvolgimento che caratterizza l'ecosistema culturale di Matera 2019 e che in questa notte del tutto speciale, sotto forma di parata itinerante, collettiva e partecipata, includerà il pubblico con compiti attivi attraverso due diversi itinerari che partono da Piazza Vittorio Veneto alle 22 fino ad arrivare a Piazza San Pietro Caveoso. Dreamland propone un inedito “soundscape”, un paesaggio musicale del tutto nuovo che recupera gli elementi sonori nelle radici della comunità grazie alla Bandarmonica dei Sassi - BAS -  al debutto con un'orchestra di ventidue elementi provenienti da tutta la regione.

La BAS - ideata da Paolo Irene, prodotta da Matera 2019 e diretta da Claudio Mola e Pasquale Gravela insieme ad Antonello Gravela e a Gianni Grilli per gli ottoni - si dividerà in due bande, quella ritmica del Caveoso e quella armonica del Barisano. Saranno tutti i partecipanti a decidere da che parte stare. All’arrivo delle parate in Piazza San Pietro Caveoso, sulla cassa armonica appositamente allestita, si terrà poi il primo vero concerto di composizione della Banda Armonica dei Sassi.

Al termine del concerto la Banda salirà su un carro trainato da muli e lascerà la Piazza suonando sul carro. La parata vedrà il coinvolgimento di artigiani locali per la costruzione di grandi maschere in cartapesta raffiguranti le tipiche figure antropomorfe locali e sarà accompagnata da strumenti tradizional  tra cui la celebre cupa-cupa, suonata all'unisono dai cittadini in un crescendo ritmico che riporta alle radici profonde di questa terra. Ad accompagnare la Banda ci saranno dunque i personaggi della mitologia lucana prodotti nei laboratori d’arte presso lo studio di Raffaele Pentasuglia, gli artisti de "Lacaposciuc" di Michele Lampiao Noviello e le cento cupa cupa in terracotta costruite con Rino Locantore che suoneranno cittadini. Sono aperte le iscrizioni ai laboratori d'arte curati da Raffaele Pentasuglia, che si terranno il 27, il 28 e il 29 settembre dalle ore 15 alle ore 17. Ai laboratori finalizzati a realizzare grandi maschere di cartapesta da utilizzare per la sfilata, possono partecipare i primi 50 cittadini che si iscriveranno. Per partecipare basta mandare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Ironia, colore e divertimento invaderanno le strade di Matera in nome delle tradizioni fieramente mantenute ma con uno sguardo profetico rivolto ai futuri linguaggi dell'arte di strada.

 

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Aggiornamento del 24 aprile 2018

Il bando per le scuole "Patrimonio in gioco" ha riscosso un grande successo e abbiamo ricevuto la candidatura di 60 scuole di tutta la Regione. Nel mese di maggio partiranno le prime 19 scuole e, secondo l'orientamento del cda, il programma sarà esteso nel mese di settembre a tutte le altre scuole che si sono candidate.

Di seguito l'elenco delle prime 19 scuole che partiranno con il progetto:

Nome Istituto Grado
ISTITUTO COMPRENSIVO N. 1 "L. MILANI" DI POLICORO - POLICORO Primaria
ISTITUTO COMPRENSIVO "P.G. SEMERIA" - MATERA Primaria
IC "R.MONTANO" - STIGLIANO Secondaria 1° Grado
ISTITUTO COMPRENSIVO DI TITO - TITO Secondaria 1° Grado
ISTITUTO COMPRENSIVO "D'ONOFRIO" - FERRANDINA Primaria
IC "F. GIANNONE" - OPPIDO LUCANO Primaria
I.C. "MINOZZI-FESTA" - MATERA Secondaria 1° Grado
ISTITUTO COMPRENSIVO B.CROCE LATRONICO PZ - EPISCOPIA Secondaria 1° Grado
ISTITUTO COMPRENSIVO EX SCUOLA MEDIA "PASCOLI" - MATERA Primaria
ISTITUTO COMPRENSIVO " C. GENNARI" - MARATEA Primaria
IC A. ILVENTO - GRASSANO Primaria
ISTITUTO COMPRENSIVO BRAMANTE  6 - MATERA Secondaria 1° Grado
ISTITUTO COMPRENSIVO "L. DA VINCI" - TRAMUTOLA Primaria
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO "16 AGOSTO 1860" - CORLETO PERTICARA - POTENZA    Primaria
ISTITUTO COMPRENSIVO EX S.M. "TORRACA" - MATERA Primaria
IC SATRIANO DI LUCANIA - SAVOIA DI LUCANIA Primaria
ISTITUTO COMPRENSIVO TORRACA BONAVENTURA - POTENZA Primaria
I.C. FIORENTINO - MONTALBANO JONICO Primaria
I.C. L. MILANI - POTENZA Primaria

 

Nella mappa è possibile visualizzare tutte le scuole che si sono candidate per partecipare al progetto. Clicca qui per visualizzare la mappa a tutto schermo.

Mappa scuole Facciamo Cultura Giocando

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Matera 2019, nell’ambito dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale e del protocollo d’intesa stipulato con il MIUR, promuove un percorso di valorizzazione del patrimonio culturale rivolto alle scuole lucane del primo ciclo in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. 
Coinvolgeremo 19 scuole della Basilicata (14 primarie e 5 secondarie di I grado) nella scoperta, in una nuova ottica, del concetto di “Patrimonio” rendendo più accessibile tale espressione nel suo significato più ampio.

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L'8 e il 9 maggio Matera 2019 celebra la Festa dell’Europa in collaborazione con Materahub. Un'occasione per costruire un dibattito aperto e orizzontale su cosa vuol dire essere cittadini europei, non solo in senso formale ma anche in termini di identità e valori e al contempo individuare quali opportunità è possibile cogliere in Europa. Incontreremo i ragazzi e le ragazze perché sono loro ad avere nelle mani la costruzione del futuro dell’Europa.

PROGRAMMA

Martedì 8 maggio ore 18:30 - 20:30
"Bar Europa" con gli studenti delle scuole superiori di Matera
Burbaca - Via XX settembre, 14, Matera
 

«L'Europa è innanzitutto un caffè pieno di gente e di parole.» Da qui nasce il format "Bar Europa" ideato e, per l'occasione, animato da Michele Gerace.
Michele Gerace, presidente dell'Osservatorio sulle Strategie Europee per la Crescita e l'Occupazione e conduttore radiofonico dell'omonima rubrica al Rock Night Show su Radio Godot, in ufficio alle prese con il diritto e le politiche dell'Unione europea, animerà il dibattito tra i presenti.

Mercoledì 9 maggio ore 8.30 - 12.00
Matera 2019, l'Europa da noi e noi in Europa
Aula Magna del Liceo Scientifico “Dante Alighieri” di Matera

Incontro-laboratorio di co-design per studenti delle classi IV e V delle scuole superiori materane per costruire insieme nuove opportunità per connettersi all’Europa nell’anno da Capitale che vedrà come facilitatori Raffaele Vitulli di materahub, Stefania Clemente del Comincenter, Lucia Ygritte dell'associazione B-Link, Giuseppe Colucci dell'Associazione Mt-Europe, Rossella Tarantino e Massimiliano Eustachio Burgi di Matera 2019.

Mercoledì 9 maggio ore 17:30
Conoscere l’Europa, l’Europa che vogliamo - evento collaterale
Sala Levi di Palazzo Lanfranchi

Mostra-convegno a cura dell’UNITEP con il patrocinio del DICEM dell’Università degli Studi della Basilicata e del Polo Museale della Basilicata.

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Il teatro protagonista del 19 maggio con gli appuntamenti dell'evento “Di palco in palco”, una giornata che avvicina il pubblico agli spettacoli dal vivo con un focus sul teatro per l'infanzia. L'iniziativa è realizzata insieme al Polo museale della Basilicata, Teatri Uniti di Basilicata, Sat (Spettacolo arte e territorio) e Italia Festival.

Tra gli appuntamenti di questa giornata anche alcune iniziative del "Maggio all'infanzia 2018", il Festival di teatro per bambine e bambini, ragazze e ragazzi giunto alla sua XXI edizione, che quest’anno si svolge anche a Matera dal 12 al 27 maggio in diversi luoghi della città e prevede tre spettacoli dedicati ai bambini. Il programma completo è disponibile su maggioallinfanzia.it.

Nella serata proponiamo al pubblico di grandi e bambini la live-media opera “Dökk”, una produzione fuse* e le attività organizzate dal Polo Museale della Basilicata nell'ambito della manifestazione nazionale "Notte dei musei".

Tutti gli spettacoli saranno a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.


PROGRAMMA

Alle 10.00
Palazzo Lanfranchi - Sala Levi

Fuori dagli schemi: i festival come luogo dell’innovazione tra periferia e metropoli. Il ruolo dell’Europa
Convegno per operatori del settore organizzato da Italiafestival in collaborazione con Teatri di Bari, Matera 2019, Teatri Uniti di Basilicata e Agis.

Alle 11.00 e alle 17.00
Chapiteau - Castello Tramontano

Thomas Noone Dance
MOLSA (Spagna – Catalogna) 
da 8 anni (*)
Basato sul libro “Molsa” di David Cirici. Regia e coreografia: Thomas Noone. Assistente alla regia: Nuria Martínez. Ballerini: Joel Mesa y Paula Tato, Pierfrancesco Porrelli e Eleonora Tirabassi. Attore: Blai Rodriguez. Disegno e realizzazione dei pupazzi: Martí Doy. (*)

Alle 11.00 e alle 19.00
Chiesa del Carmine

Farrés brothers
TRIPULA (Spagna – Catalogna)  spettacolo annullato
da 5 anni (*)
Di Jordi Palet Pep Farrés Jordi Farrés. Drammaturgia: Jordi Palet i Puig. Con Jordi Farrés Pep Farrés. Regia: Jordi Palet i Puig. Scenografia e pupazzi: Jordi Enrich, Farrés brothers i cia, Alfred Casas.

Alle 19.00
Auditorium “R. Gervasio”

UNA DISUBBIDIENZA STRAORDINARIA - IAC
da 11 anni (*)
Testo di Elsa Morante da “Il mondo salvato dai ragazzini”. Regia: Andrea Santantonio. Con Nadia Casamassima

Alle 20:30 ingresso e alle 21:00 sipario
Teatro Duni

DÖKK - una produzione fuse*
live-media opera
Performance di danza e arte digitale altamente immersiva e multisensoriale in cui l’interazione sincronica fra la coreografia, il corpo della performer e le proiezioni digitali visive e sonore stimolano nel pubblico una profonda empatia, anche rispetto a quanto avviene oltre lo spazio fisico.

Alle 21:00
Museo di Palazzo Lanfranchi – Chiostro

GIOVANI BAND DI MATERA
In collaborazione con la Consulta degli Studenti della Provincia di Matera.

Alle 21.00
Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola - Giardino

SERATA IN MUSICA
Con Aldo Bagnoni e Co.

 

(*)  Per questi spettacoli è consigliabile prenotare contattando Teatri Uniti di Basilicata | Via don Minzoni, 38 Tel 0835 337220

TIM main partner dell'iniziativa.

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Nell’ambito della Move Week 2018 - la settimana europea del “movimento” - si è tenuto a Matera l’evento Open Playful Space, coprodotto da Matera 2019 e Uisp Basilicata per esaltare la creatività spontanea generata dall'arte e dallo sport nei contesti urbani.

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Nell'agenda di giugno l'evento "Sport Stories: gol, canestri e schiacciate" di martedì 19. Anche questo mese, come in ogni 19 dei mesi precedenti e durante tutto il 2018, Matera 2019 propone una serie di eventi come tappa di avvicinamento al 19 gennaio 2019, data inaugurale di Matera Capitale Europea della Cultura.

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Il 19 giugno lo sport è sceso in campo e Matera è diventata teatro di pratiche sportive, consolidate ed emergenti, nell'ambito dell'evento "Sport Stories: gol, canestri e schiacciate", sesta tappa di avvicinamento al 19 gennaio 2019. Che Matera sia sempre stata una città sportiva lo si evince dai grandi riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti in particolare grazie alle storiche imprese della PVF Matera che è riuscita a riscattare un'intera città e ad aggregarla grazie all'amore per la pallavolo.

Proprio la pallavolo, con lo spettacolo teatrale del campione Andrea Zorzi “La leggenda del pallavolista volante”, è stata protagonista della serata. Anche grazie all'ironia dell'attrice Beatrice Visibelli lo show ha narrato le gesta eroiche dei personaggi che hanno accompagnato la vita e la carriera di questo autentico mito dello sport italiano.

I ricordi evocati dallo spettacolo passano per le vittorie conquistate dai campioni della storica nazionale di quegli anni. Li chiamarono generazione di fenomeni, e li ricordiamo ancora tutti: Paolo Tofoli, Lorenzo Bernardi, Andrea Lucchetta, Andrea Giani, Luca Cantagalli, Andrea Gardini, Roberto Masciarelli, Marco Bracci.

Li guidava Julio Velasco, l'allenatore-filosofo. "Il pallavolista volante" si sofferma sulle vittorie ma anche sulle sconfitte, come quelle delle Olimpiadi di Barcellona '92 e Atlanta '96. Perché lo sport serve anche per imparare a perdere, oltre che a vincere.

Anche il basket, da sempre punto di riferimento dello sport cittadino, ha avuto un ruolo centrale nella pluralità di eventi della giornata. Al Palasassi e al palazzetto di Lanera, il coach della Nazionale di basket Meo Sacchetti ha incontrato i campioni del futuro provenienti da tutto il mondo e protagonisti del "Minibasket in piazza" in nome dell’inclusione sociale e nel segno della comune passione per il basket. Il mister ha poi proseguito il suo tour della città incontrando anche i giovani atleti della Virtus Matera negli spazi antistanti lo Stadio XXI Settembre-Franco Salerno di Matera. Romeo Sacchetti è stato un idolo per intere generazioni, non solo per chi pratica questo sport. E' un maestro di vita che ha insegnato a tutta l'Italia che prima di ogni vittoria c'è il desiderio di conquistarla. Straordinaria anche la cerimonia di apertura del minibasket al Parco del Boschetto "Giovanni Paolo II", composta dai colori di ogni nazione del mondo per consegnare ai giovani atleti le chiavi della città di Matera.

La mostra sui 120 anni della FIGC ha impreziosito questa straordinaria giornata di sport tra centinaia di tifosi in cerca di una foto ricordo con i CT delle nostre nazionali di calcio maschile e femminile, Roberto Mancini e Milena Bertolini, e con l’ex calciatore Alessandro Costacurta, oggi subcommissario della FIGC, e i materani Michele Uva, vice presidente della UEFA e Franco Selvaggi, campione del mondo con la Nazionale Italiana nel 1982.

Il percorso espositivo oltre a raccogliere i trofei più rappresentativi vinti dalla Nazionale e alcuni cimeli, fa rivivere la Storia d'Italia attraverso i ricordi di quelle "notti magiche".

Con Sport Stories i grandi nomi degli sport di squadra hanno diffuso i valori e gli ideali che li hanno guidati, condividendo emozioni e lanciando dichiarazioni importanti come quella rimasta nel cuore di tutti lanciata da mister Roberto Mancini: "Facciamo squadra come ha fatto Matera per il 2019"!
Le magliette delle varie nazionali dedicate dalle rispettive federazioni sportive a Matera 2019 hanno fatto il giro della città con i personaggi simbolo dell'evento e nei luoghi di
aggregazione più rappresentativi di questi sport con il tam tam che sui social si è propagato con l'hashtag #sportstories19

Il sipario sul 19 è calato con il medium teatrale diventato insegnamento valoriale e performativo, in una memorabile giornata di sport conclusa con l’estasi mistica del pallavolista volante Andrea Zorzi e con Matera sempre più vicina al 2019 grazie a uno dei concetti chiave per raggiungere le vittorie: il gioco di squadra.

 

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Materadio, la Festa di Rai Radio3, torna per l’ottavo anno consecutivo a Matera dal 21 al 23 settembre!

Come nelle ultime edizioni, Materadio raccoglie importanti spunti di riflessione collegandoli a uno dei 5 temi del dossier di candidatura di Matera Capitale europea della cultura per il 2019. Il tema di questa edizione - Connessioni e Riflessioni - vuole approfondire la relazione tra locale e globale in uno scenario dove il primo problema che si pone è l'esatta identificazione dei principi di congiunzione nel fragile tessuto della democrazia di oggi.

I flussi migratori sono le principali connessioni odierne oltre a quelle che navigano sul web. E sono proprio questi i temi più rappresentativi delle due grandi personalità del mondo della cultura che saranno omaggiati nel corso dei relativi approfondimenti a loro dedicati nel corso di Materadio. Il primo sarà per Antonio Infantino, fondatore dei Tarantolati di Tricarico, che allargò le sue connessioni fino a raggiungere i principali palcoscenici europei con la sua trance pop costruita sulla antichissima relazione fra musica e tradizione pitagorica, in una commistione virtuosa di suoni e numeri. Dal grande scrittore Alessandro Leogrande abbiamo invece ereditato ispirazioni illuminanti proprio sul tema della frontiera sul quale oggi si pone la sfida di trovare un equilibrio tra la necessità di costruire reti in una democrazia a rischio. Saranno gli scrittori Nicola Lagioia e Nadia Terranova ad omaggiarne il ricordo. 

Al poeta e musicista lucano sarà inoltre dedicato un concerto con Luigi Cinque, Antonello Salis e i Tarantolati di Tricarico. 

Rischi e opportunità del binomio locale/globale saranno affrontati poi con un Premio Pulitzer, Jhumpa Lahiri e con Tahar Ben Jelloun, scrittore, poeta e saggista marocchino, noto al grande pubblico per i suoi scritti sull'immigrazione e il razzismo. E poi ancora attraverso la visione di un antropologo come Marco Aime e di Guido Barbujani, professore di genetica, per cercare di riflettere sul significato che oggi le parole razza e identità rappresentano nell’immaginario collettivo. Le connessioni non legano solo paesi, ma anche tempi storici. Ed è per questo che Pietro Laureano e Paolo Matthiae ci insegneranno ad “ascoltare le pietre” al fine di valorizzare meglio la natura molteplice degli elementi identitari del nostro patrimonio. A fare da connettore tra le varie riflessioni sarà un testo di Nicola Lagioia che, come produzione originale, verrà letto e interpretato da Tommaso Ragno con le sonorizzazioni dal vivo di Matera Elettrica, la Scuola di Musica Elettronica e Applicata del Conservatorio di Musica "E. R. Duni" di Matera.

Non mancheranno gli appuntamenti con il teatro, che quest’anno porteranno sul palco di Materadio Anna Foglietta con le “Storie dal Decamerone – Una guerra”, Silvio Orlando con uno spettacolo tratto dal romanzo di Romain Gary “La vita davanti a sé”, Davide Enia con uno spettacolo in anteprima, L’abisso. E poi ancora saranno nostri ospiti: lo scrittore Gianrico Carofiglio, l’attore Valerio Mastandrea ai microfoni di Hollywood Party e le scienziate Sandra Savaglio e Sandra Lucente.

I grandi spettacoli serali cominceranno dall’esibizione di un’icona del jazz moderno, il sassofonista americano Bobby Watson, che affiancherà il chitarrista jazz Dino Plasmati e il suo Ljp Quartet. Protagonista di un originale progetto, che vede insieme musica colta e musica popolare, sarà invece l’artista Max Gazzè che presenterà due specifici progetti: uno con l’orchestra sinfonica del Conservatorio di Matera e l’altro con la banda musicale di Montescaglioso e Grottole. Mentre la sera del sabato si esibirà il gruppo di Seun Kuti, figlio di Fela Kuti, nuovo paladino dell’afro-beat.

Materadio si concluderà con un omaggio a Plovdiv, la città che nel 2019, insieme a Matera, sarà Capitale Europea della Cultura. Ad esibirsi sarà Moni Ovadia con uno spettacolo che non poteva non chiamarsi “Senza confini: ebrei e zingari”. 

Si tratta di un’edizione molto speciale con il palinsesto che prevederà dirette direttamente da Matera di molti programmi di Radio 3 anticipando così il grande appuntamento con il 2019, l’anno in cui 50 settimane di programmazione, spettacoli, grandi mostre e allestimenti, faranno di Matera la capitale d’Italia e d’Europa per un anno.

Anche quest’anno nell’ambito di Materadio sarà presente nella Mediateca di Matera, in Piazza Vittorio Veneto, e nel Materadio Village in piazza San Francesco, il progetto Rai Porte Aperte, in collaborazione con la Sede Rai per la Basilicata. La Rai apre le sue porte a tutti gli studenti per far conoscere le tante professionalità che costituiscono il suo vasto universo.

Materadio quest’anno diventa anche un evento diffuso con un programma “off”, in una città che pulsa e che per un’intera settimana appassionerà e stupirà con una incredibile offerta di eventi, performance ed esperienze anche oltre il palinsesto ufficiale.

Materadio è una iniziativa di Rai Radio 3 coprodotta da Matera 2019.

Matera 2019 è sostenuta da Tim (Main Partner), BawerCalia e Saicaf (Official Suppliers) Amaro Lucano (Essential Partner), Trenitalia (Official Carrier)

Scopri il programma completo su Matera Events

 

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I progetti culturali contenuti nella sezione "Futuro Remoto" consentono una accurata riflessione sul rapporto millenario dell'umanità con lo spazio e le stelle. Un rapporto che, ripercorrendo i passi di uno dei residenti più illustri della regione, Pitagora, esplora l'antica bellezza universale della matematica; al tempo stesso, verranno analizzate le infinite possibilità del dialogo fra uomo e natura, ambientando concerti e percorsi di visita in luoghi di suggestione spirituale (come le chiese rupestri) o cosmologica (come il Centro di Geodesia Spaziale). Pratiche antichissime e nuovi modelli di vita saranno offerti in prova, ipotizzando nuovi modelli di sviluppo per i prossimi decenni.

Come in molte altre città europee, il rapporto di Matera con la modernità è conflittuale: venticinque anni dopo l'iscrizione dei Sassi — un tempo "vergogna nazionale" — nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, la città sta ancora cercando di venire a patti con la sua identità fisica. La sezione del programma denominata "Continuità e rotture" rappresenta un'opportunità per elaborare una terapia collettiva, la possibilità di affrontare non solo la vergogna della città in sé, quanto le sue molteplici forme a livello europeo, che spaziano dalle crescenti diseguaglianze sociali, al risorgere del razzismo, all'incapacità di molti paesi europei di offrire futuro e speranza ai loro giovani e al dramma dell'esodo di disperati in fuga dalle guerre in corso in Africa e in Asia. Matera 2019 sarà un'occasione per vedere la bellezza non solo nei teatri e nei musei, ma anche negli spazi che abitiamo quotidianamente.

Il tema "Riflessioni e Connessioni" prende le mosse dal classico motto latino, in seguito  adottato da Lorenzo de' Medici, "Festina lente" (affrettati lentamente): dobbiamo riscoprire il valore del tempo e della lentezza, prendere le distanze dall'egemonia del presente immediato e fare un passo indietro rispetto al ritmo accelerato che scandisce la vita del XXI secolo. Il programma culturale intende inoltre provare che l'arte, la scienza e la pratica diffusa della cittadinanza culturale possono rappresentare in tutta Europa gli elementi catalizzatori di un nuovo, rivoluzionario modello di comunità, radicato nella "pratica della vita quotidiana". L'ambiente fisico di Matera ci incoraggia a ripensare le cose ab initio e a considerare questioni essenziali e valori fondamentali.

Partendo dalla insopprimibile tensione utopica della storia di Matera, il tema "Utopie e Distopie" intende testare nuovi schemi innovativi che rappresentino una sfida ai preconcetti: che per le città del Sud il turismo sia l'unica strada percorribile per raggiungere la stabilità economica, la tecnologia il solo modello di mediazione possibile nelle relazioni, la monocultura industriale l'unica opportunità di sviluppo e l'enogastronomia il principale fattore identitario di un territorio. C'è bisogno di un cambiamento di mentalità profondo, che vada oltre gli atteggiamenti fatalistici, il familismo amorale e l'opacità di informazione e gestione della cosa pubblica, che troppo spesso hanno bloccato il rinnovamento del Sud Italia.  Attraverso una serie di giochi e sport urbani e rurali, Matera verrà trasformata in un terreno su cui immaginare alternative possibili a realtà che diamo per scontate.

La sezione "Radici e Percorsi" esplora precisamente le straordinarie possibilità della cultura della mobilità che accomuna l'Europa. L'istinto al movimento è radicato nella vita quotidiana di Matera, sin dalla tradizione della "transumanza", che ogni anno vede le mandrie di bestiame attraversare la Murgia. La mobilità è la linfa vitale della regione: dalla Magna Grecia a Roma, o all'epoca dei Bizantini e dei Longobardi, Arabi, Svevi o Angioini, la Basilicata ha sempre rappresentato uno spazio di incontro e convergenza. Di recente, al pari di molte altre regioni rurali d'Europa, Matera ha dovuto affrontare devastanti diaspore migratorie, per poi vedere l'inizio di un ritorno, in tempi molto vicini a noi, di una generazione di giovanissimi, attratti dai valori espressi dalla cultura meridionale.