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Il museo pop dei piccoli oggetti rifiutati

Dopo due mesi di esposizione ha chiuso le sue porte il museo itinerante che espone frammenti, tracce e piccoli oggetti ri-fiutati raccolti per il progetto M.E.M.O.RI. coprodotto da La Luna al guinzaglio.
Si tratta di un museo che nasce da un viaggio alla ricerca di souvenir e cose fatte a mano tra Europa e Mediterraneo che ha fatto tappa nelle cinque città portuali di Genova, Malaga, Marsiglia, Tétouan e Tunisi e all’interno dei confini lucani tra Bernalda, Matera, Muro Lucano, Potenza e Venosa. Nell’attraversare i luoghi, l’oggetto della ricerca è mutato insieme al senso stesso del souvenir, generando un passaggio dall’oggetto tipico all’oggetto topico.
Che cos’è un oggetto ri-fiutato? Tappi di bottiglia, biglietti aerei, confezioni, foglie, oggetti accidentali trovati in tasca o per strada. La collezione del Museo Euro-Mediterraneo dell'Oggetto RI-fiutato presenta Oggetti rifiutati non per loro natura, ma perché “fiutati di nuovo”. Oggetti che scartiamo in maniera automatica e spesso irragionevole e che possono invece trovare nuova vita.
Si tratta di un museo pop, un museo popolare che potrebbe essere allestito da chiunque perché fatto di piccoli oggetti, oggetti di poco conto frutto di incontri occasionali: frammenti di pietre, fili e tessuti riletti attraverso caleidoscopi, manopole e lenti d’ingrandimento.
Nella cornice della Chiesa Rupestre Santa Maria de Armenis che ha riaperto le sue porte dopo anni di chiusura per ospitare i contenuti del programma culturale di Matera 2019, dal 3 maggio al 7 luglio sono stati esposti tutti gli oggetti rielaborati come atto di rispetto verso la memoria che portano con sé, ma anche come gesto di salvaguardia del pianeta e quindi di noi stessi. La magia del M.E.M.O.RI. sta proprio nella narrazione di questi scarti e nell’incontro interattivo con tali oggetti. Il visitatore infatti è invitato ad attivare una "mano-missione" ovvero a mandare la sua mano in missione per stabilire un contatto diretto con il reperto e accedere alla sua memoria interna.
Nei 30 giorni di apertura M.E.M.O.RI. ha intercettato circa 1300 cittadini temporanei provenienti dall’Italia e dall’estero ma soprattutto dal mondo delle scuole, università, associazioni, fondazioni e centri estivi coinvolgendo adulti e bambini, educatori, docenti, gruppi associativi e pubblici con disabilità.
La collezione è divisa in un Anarchivio seguito da 5 sezioni che prendono il nome di Stanze, spazi in cui si invita a stare, a darsi tempo, rallentare, esplorare. L’Anarchivio è un archivio insolito che conserva, attraverso una raccolta di documenti e testimonianze, la memoria degli oggetti esposti e della metodologia di ricerca adottata nel processo di indagine. La Stanza dei Segni è lo spazio della mano che sfiora, stringe e affonda, ambasciatrice del nostro corpo che nel toccare lascia un segno, deposita un senso, sancisce il suo passaggio. La Stanza dei Frammenti è il luogo della fragilità e delle cose piccole, in cui gli oggetti parlano attraverso i loro resti e i dettagli, piuttosto che tramite la completezza. La Stanza delle Cadute è il raduno dei reperti più umili, raccolti da terra durante gli attraversamenti nelle botteghe artigiane; è il luogo in cui parlano le cose che cadono e che si perdono: segatura, fili, avanzi di lavorazione, bottoni. Nella Stanza delle Ripetizioni i reperti collezionati celebrano la ciclicità, il ritorno, la circolarità, le forme della materia. L’ultima stanza, quella delle Chimere aperta il 27 maggio è ispirata dalle suggestioni artistiche dell’artista giapponese Kaori Kato sull’universo del mito. È lo spazio in cui si avanza verso il futuro cavalcando suggestioni che hanno radici nel passato: oggetti, manufatti, attrezzi da lavoro e visitatori si trovano insieme ad essere parti di una stessa creatura, elementi della medesima struttura.
Ogni sala presenta un'opera in prestito ed è quindi collegata ad un Museo Spontaneo, un sistema diffuso di musei in rete aperti in diversi luoghi da cittadini, persone, associazioni. Sono sezioni esterne del M.E.M.O.RI. che, attivando un vero e proprio protocollo museologico per allestimento e inaugurazione, vengono aperte in altri luoghi ad opera di chiunque voglia trasformare la propria collezione privata in esposizione, racconto, accoglienza: ce n’è uno a Potenza a casa di un'artista, a Genova in una palestra di Tai Chi, nel Liceo artistico di Matera e altrove in Europa. Con l'app MemorAbilia, costruita appositamente per il progetto, è possibile scoprire di più sull’opera in prestito, su cos'era, chi la ospita e la sua dimensione nel Mediterraneo. L’applicazione, scaricabile sia su smartphone Android che iOs, arricchisce la fruizione del M.E.M.O.RI. con un’audioguida in inglese e italiano, approfondimenti scientifici, animazioni 3D e racconti in rima.
Tanti eventi e appuntamenti hanno anticipato, integrato e arricchito la dimensione espositiva del museo M.E.M.O.RI. al fine di accogliere nuove riflessioni sul tema del Mediterraneo, delle relazioni, dei linguaggi e dell’arte. Tra gli ospiti dei laboratori il fondatore del Museo Tolomeo Fabio Fornasari, l’antropolo e giornalista Duccio Canestrini, il fantasiologo Massimo Gerardo Carrese, il foto reporter Antonio Politano, le artiste Kaori Kato, Hassan Echair e Farah Khelil, la curatrice Maria Rosa Sossai, Fabio Bonelli e lo scrittore Gianluca Caporaso.
Ora che ha chiuso l’esposizione a Matera, la collezione del M.E.M.O.RI. riprenderà il suo viaggio approdando prima a Potenza, poi al Festival della Scienza di Genova, Bologna, Anversa e Malaga e chissà che non si arricchisca di ulteriori oggetti da ri-fiutare, rielaborare e salvaguardare.
Gardentopia Day 2, nel cuore della Basilicata tra i giardini di comunità

L'arte contemporanea entra nel cuore della Basilicata con il tour dei giardini di comunità di Gardentopia Day #2, un grande progetto che promuove la cultura del verde e la cittadinanza attiva grazie a nuove sinergie tra cittadini e artisti. Un’occasione per far incontrare tra loro i cittadini che lavorano alla gestione di questi spazi verdi urbani e partecipare agli interventi artistici e di socializzazione che qui sono realizzati da artisti provenienti da tutto il mondo, selezionati dalla curatrice del progetto Gardentopia, Pelin Tan. Tra cibo, coltivazione e filosofia il programma della giornata è iniziato da Matera, dove dalle 9 da Piazza Matteotti sono partiti 2 autobus con più di 100 cittadini, per iniziare un Gardentopia tour fra i comuni della Basilicata, percorrendo due tratte diverse. La prima tratta ha previsto una prima sosta mattutina al giardino di comunità di Irsina dove il pubblico ha partecipato all’intervento artistico “Radio di comunità” con la performance Radio Instabile degli artisti Futurefarmers e Maria Pecchioli che hanno lavorato con gli abitanti locali, piante e altro per immaginare collettivamente un nuovo "racconto di meraviglia". Il racconto è stato trasmesso localmente via radio e attraverso una serie di altoparlanti a forma di seme, migrando di mano in mano in tutto il paese. La seconda tappa ha attraversato il giardino di comunità di Campomaggiore dove a mezzogiorno è iniziato il “Pic-nic di comunità” animato dalle musiche dei Pu.Ba.La selectors e reso ancora più gustoso dalle tisane della Tisaneria Mobile. In parallelo, la seconda tratta ha previsto una prima sosta al giardino di comunità di Metaponto con la performance Epicurean garden del collettivo greco Errands, composto da architetti, artisti visuali e sociologi. Il gruppo ha realizzato un giardino epicureo secondo i modelli di vita del filosofo greco Epicuro. La seconda tappa presso il giardino di comunità di Stigliano ha invece previsto il “Pic-nic di comunità” animato dalla Euroband La Murgia’s street band. Tutti gli autobus si sono poi ritrovati alle 19 presso il giardino di comunità di Castelsaraceno per la “Cena di comunità”, accompagnata da due diverse attività: la performance dell’artista tailandese Rirkrit Tiravanija, noto per la creazione di relazioni sociali negli spazi d'arte e ampiamente riconosciuto come uno degli artisti più influenti nell'arte socialmente impegnata; e il talk del filosofo Nicola Perullo. L’artista tailandese Rirkrit Tiravanija ha concluso il Gardentopia Day #2 dando vita a una performance di cottura e a un’installazione nel giardino, cucinando con ingredienti locali e thai presso la NaturalMensa di Castelsaraceno, una mensa ecosostenibile con un servizio di pranzo sperimentale a base di prodotti biologici.
Gardentopia Day 1, tour a Matera tra i giardini di comunità

Con l’inizio della primavera il primo Gardentopia Day ha trasformato i giardini di Matera in luoghi di comunità. E da qui è partita la seconda fase di un grande progetto che promuove la cultura del verde e la cittadinanza attiva anche grazie a collaborazioni inedite tra cittadini e artisti. A curare lo sviluppo del progetto nel corso del 2019 sarà la sociologa e storica dell'arte turca Pelin Tan. Il primo Gardentopia Day si è aperto nella mattinata con la realizzazione del nuovo giardino di comunità a Casino Padula, sede di Open Design School a Matera, grazie al coinvolgimento di alunni e docenti dell’IC Padre Semeria plesso Don Milano, dell’Istituto Agrario Briganti e del Liceo Artistico C. Levi. Gli studenti sono stati i protagonisti della performance del “Giardino evolutivo - 100 alberi per Gardentopia” dell’artista Luigi Coppola, attivista e promotore di progetti di arte pubblica. Con questa azione inaugurale, si è cominciato a piantumare i primi dei 100 alberi di molte varietà di frutti minori destinati ai giardini pubblici della rete lucana. Nel pomeriggio gli alberi sono stati consegnati ai rappresentanti dei 22 comuni lucani che hanno aderito al progetto dopo la chiamata di Matera 2019 a tutta la Basilicata in collaborazione con l’Anci regionale, ovvero Bernalda, Stigliano, Salandra, Oliveto Lucano, Campomaggiore, Pietrapertosa, Irsina, Palazzo San Gervasio, Vaglio di Basilicata, Pietragalla, Montemilone, Lavello, Maschito, Barile, Rionero in Vulture, Rapone, Muro Lucano, Vietri di Potenza, Sasso di Castalda, Chiaromonte, San Costantino Albanese, Castelsaraceno, oltre Matera e Potenza. Piantare questi alberi nei giardini di comunità è stato un atto simbolico per dare avvio a una rete su tutto il territorio regionale agevolate dalla presenza degli artisti che useranno l’arte come strumento per coinvolgere la comunità. Il progetto del “Giardino evolutivo” illustrato dall’artista Coppola lavora sul tema della biodiversità superando l’idea della monocultura proprio come grazie all’agricoltura piante arrivate dai luoghi più diversi sono diventate piante che noi oggi consideriamo come nostre avendole accolte e integrate nel nostro territorio. Un tour in risciò e bici elettriche tra i tre giardini di comunità della città di Matera, ciascuno animato da una performance per il pubblico presente ha animato il pomeriggio del Gardentopia Day 1. Il giardino dei Momenti nel quartiere Lanera, gestito dall’Associazione delle MOM- Mamme materane all’opera, ha ospitato lo spettacolo di magia a cura dell’Associazione “Lacaposciuc A.S.D”. Da Agoragri il food design con Cozinha Nomade mentre alla Pascoli, nel giardino Spighe Bianche di via Lazzazzera, c’è stata l’esibizione dei Cantori Materani diretti da Alessandra Barbaro. Il tour si è concluso con il ritorno a Casino Padula per partecipare a una performance di Contini e passare la prima serata di primavera con un dj set.
Coldiretti ha offerto i cento alberi e le cento balle di fieno che hanno definito lo spazio del grande anfiteatro all’aperto di Casino Padula e la frutta ai partecipanti. Il Giardino Evolutivo è un progetto partecipativo che vuole sperimentare insieme a una vasta rete di giardini collettivi una visione aperta della pratica della riproduzione vegetale cercando di sfuggire alle logiche della dominazione della natura, dell’uniformità, della monocultura e
abbracciando logiche di ibridazione intraspecie, contaminazione, circolazione e complessità.
Matera - Giappone: call per uno scambio culturale tra artisti lucani e giapponesi

Lavori nel mondo dell’arte e della cultura e vivi in Basilicata? Vorresti ospitare un artista giapponese nel 2019 che ricambierà ospitandoti in Giappone nel 2020?
Il Passport program ha come obiettivo quello di avviare un programma biennale di reciproco scambio culturale tra artisti italiani e giapponesi per incoraggiare l’osmosi di idee e di conoscenze e lo sviluppo di relazioni profonde e durature tra la comunità artistica lucana e quella giapponese.
Nel 2019 gli artisti e i professionisti lucani ospiteranno un artista giapponese o residente in Giappone; nel 2020 gli artisti e i professionisti culturali giapponesi accoglieranno gli artisti lucani nel Sol Levante. Il progetto è gestito in partenariato tra Matera 2019 e EU-Japan Fest, organizzazione non governativa giapponese la cui mission è sostenere contatti culturali di ogni genere con le Capitali Europee della Cultura.
Possono partecipare alla call artisti e professionisti del settore culturale residenti in Basilicata che lavorano in ogni campo del settore artistico (compreso artigianato artistico, design, grafica, architettura).
Per partecipare ed ospitare un artista giapponese occorre leggere con attenzione il bando in Amministrazione trasparente e compilare il modulo di iscrizione.
Agli artisti o professionisti lucani spettano i costi di alloggio e vitto dell’artista giapponese per tutta la durata della permanenza in Italia (la durata del soggiorno va da un minimo di 5 ad un massimo di 10 giorni, escluse le giornate di viaggio da e verso il Giappone). Matera 2019 contribuirà con una quota forfettaria pari a 20 euro al giorno per ciascun artista ospitato, fino ad un massimale di 200 euro. Maggiori informazioni sono contenute nel bando. Il termine per presentare domanda scade il 31 ottobre 2019.
Di seguito l'elenco degli artisti giapponesi:
NOME | TIPOLOGIA | CONTATTI |
---|---|---|
MIWA AKIKO DANCE | DANZA - MUSICA - TEATRO | Website |
DANCER HARU | DANZA - MUSICA - TEATRO | Website |
MAIKO YAMAZAKI | DANZA - MUSICA - TEATRO | Website |
NARI KOIZUMI | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
HIROKO OKADA | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
HARUKA NAKAJIMA | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
HAGISO | Website | |
ROMANIAN MUSIC SOCIETY IN JAPAN | MUSICA | Website |
YUKO NORIDOMI | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | |
AYAIRO | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
MATSUO YUKI | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
TAKEO OSHIMA | LETTERATURA - POESIA | Website 1 / Website 2 |
SANAE YAMAMOTO | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
YUZU NATSUMI | MUSICA | Website |
JOH TACHIBANA | LETTERATURA - POESIA | Website Youtube |
TENDO TAIJIN | LETTERATURA - POESIA | Website |
YASUKO OKI | FOTOGRAFIA | Website |
TAKAFUMI KANO | FOTOGRAFIA | |
SHIN ITAGAKI | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
YUKI NAGAE | LETTERATURA - POESIA | Youtube |
KUJIRA SAKISAKA | LETTERATURA - POESIA | Youtube |
HARUKA YAMADA | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
CHIEMI FUKUMORI | DANZA - MUSICA - TEATRO | Website |
SOUTARO HITO | DANZA - MUSICA - TEATRO | Youtube |
ATOM | FOTOGRAFIA | Website |
YUURI | LETTERATURA - POESIA | Website |