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Gardentopia Day 2, nel cuore della Basilicata tra i giardini di comunità

L'arte contemporanea entra nel cuore della Basilicata con il tour dei giardini di comunità di Gardentopia Day #2, un grande progetto che promuove la cultura del verde e la cittadinanza attiva grazie a nuove sinergie tra cittadini e artisti. Un’occasione per far incontrare tra loro i cittadini che lavorano alla gestione di questi spazi verdi urbani e partecipare agli interventi artistici e di socializzazione che qui sono realizzati da artisti provenienti da tutto il mondo, selezionati dalla curatrice del progetto Gardentopia, Pelin Tan. Tra cibo, coltivazione e filosofia il programma della giornata è iniziato da Matera, dove dalle 9 da Piazza Matteotti sono partiti 2 autobus con più di 100 cittadini, per iniziare un Gardentopia tour fra i comuni della Basilicata, percorrendo due tratte diverse. La prima tratta ha previsto una prima sosta mattutina al giardino di comunità di Irsina dove il pubblico ha partecipato all’intervento artistico “Radio di comunità” con la performance Radio Instabile degli artisti Futurefarmers e Maria Pecchioli che hanno lavorato con gli abitanti locali, piante e altro per immaginare collettivamente un nuovo "racconto di meraviglia". Il racconto è stato trasmesso localmente via radio e attraverso una serie di altoparlanti a forma di seme, migrando di mano in mano in tutto il paese. La seconda tappa ha attraversato il giardino di comunità di Campomaggiore dove a mezzogiorno è iniziato il “Pic-nic di comunità” animato dalle musiche dei Pu.Ba.La selectors e reso ancora più gustoso dalle tisane della Tisaneria Mobile. In parallelo, la seconda tratta ha previsto una prima sosta al giardino di comunità di Metaponto con la performance Epicurean garden del collettivo greco Errands, composto da architetti, artisti visuali e sociologi. Il gruppo ha realizzato un giardino epicureo secondo i modelli di vita del filosofo greco Epicuro. La seconda tappa presso il giardino di comunità di Stigliano ha invece previsto il “Pic-nic di comunità” animato dalla Euroband La Murgia’s street band. Tutti gli autobus si sono poi ritrovati alle 19 presso il giardino di comunità di Castelsaraceno per la “Cena di comunità”, accompagnata da due diverse attività: la performance dell’artista tailandese Rirkrit Tiravanija, noto per la creazione di relazioni sociali negli spazi d'arte e ampiamente riconosciuto come uno degli artisti più influenti nell'arte socialmente impegnata; e il talk del filosofo Nicola Perullo. L’artista tailandese Rirkrit Tiravanija ha concluso il Gardentopia Day #2 dando vita a una performance di cottura e a un’installazione nel giardino, cucinando con ingredienti locali e thai presso la NaturalMensa di Castelsaraceno, una mensa ecosostenibile con un servizio di pranzo sperimentale a base di prodotti biologici.
Gardentopia Day 1, tour a Matera tra i giardini di comunità

Con l’inizio della primavera il primo Gardentopia Day ha trasformato i giardini di Matera in luoghi di comunità. E da qui è partita la seconda fase di un grande progetto che promuove la cultura del verde e la cittadinanza attiva anche grazie a collaborazioni inedite tra cittadini e artisti. A curare lo sviluppo del progetto nel corso del 2019 sarà la sociologa e storica dell'arte turca Pelin Tan. Il primo Gardentopia Day si è aperto nella mattinata con la realizzazione del nuovo giardino di comunità a Casino Padula, sede di Open Design School a Matera, grazie al coinvolgimento di alunni e docenti dell’IC Padre Semeria plesso Don Milano, dell’Istituto Agrario Briganti e del Liceo Artistico C. Levi. Gli studenti sono stati i protagonisti della performance del “Giardino evolutivo - 100 alberi per Gardentopia” dell’artista Luigi Coppola, attivista e promotore di progetti di arte pubblica. Con questa azione inaugurale, si è cominciato a piantumare i primi dei 100 alberi di molte varietà di frutti minori destinati ai giardini pubblici della rete lucana. Nel pomeriggio gli alberi sono stati consegnati ai rappresentanti dei 22 comuni lucani che hanno aderito al progetto dopo la chiamata di Matera 2019 a tutta la Basilicata in collaborazione con l’Anci regionale, ovvero Bernalda, Stigliano, Salandra, Oliveto Lucano, Campomaggiore, Pietrapertosa, Irsina, Palazzo San Gervasio, Vaglio di Basilicata, Pietragalla, Montemilone, Lavello, Maschito, Barile, Rionero in Vulture, Rapone, Muro Lucano, Vietri di Potenza, Sasso di Castalda, Chiaromonte, San Costantino Albanese, Castelsaraceno, oltre Matera e Potenza. Piantare questi alberi nei giardini di comunità è stato un atto simbolico per dare avvio a una rete su tutto il territorio regionale agevolate dalla presenza degli artisti che useranno l’arte come strumento per coinvolgere la comunità. Il progetto del “Giardino evolutivo” illustrato dall’artista Coppola lavora sul tema della biodiversità superando l’idea della monocultura proprio come grazie all’agricoltura piante arrivate dai luoghi più diversi sono diventate piante che noi oggi consideriamo come nostre avendole accolte e integrate nel nostro territorio. Un tour in risciò e bici elettriche tra i tre giardini di comunità della città di Matera, ciascuno animato da una performance per il pubblico presente ha animato il pomeriggio del Gardentopia Day 1. Il giardino dei Momenti nel quartiere Lanera, gestito dall’Associazione delle MOM- Mamme materane all’opera, ha ospitato lo spettacolo di magia a cura dell’Associazione “Lacaposciuc A.S.D”. Da Agoragri il food design con Cozinha Nomade mentre alla Pascoli, nel giardino Spighe Bianche di via Lazzazzera, c’è stata l’esibizione dei Cantori Materani diretti da Alessandra Barbaro. Il tour si è concluso con il ritorno a Casino Padula per partecipare a una performance di Contini e passare la prima serata di primavera con un dj set.
Coldiretti ha offerto i cento alberi e le cento balle di fieno che hanno definito lo spazio del grande anfiteatro all’aperto di Casino Padula e la frutta ai partecipanti. Il Giardino Evolutivo è un progetto partecipativo che vuole sperimentare insieme a una vasta rete di giardini collettivi una visione aperta della pratica della riproduzione vegetale cercando di sfuggire alle logiche della dominazione della natura, dell’uniformità, della monocultura e
abbracciando logiche di ibridazione intraspecie, contaminazione, circolazione e complessità.
Matera - Giappone: call per uno scambio culturale tra artisti lucani e giapponesi

Lavori nel mondo dell’arte e della cultura e vivi in Basilicata? Vorresti ospitare un artista giapponese nel 2019 che ricambierà ospitandoti in Giappone nel 2020?
Il Passport program ha come obiettivo quello di avviare un programma biennale di reciproco scambio culturale tra artisti italiani e giapponesi per incoraggiare l’osmosi di idee e di conoscenze e lo sviluppo di relazioni profonde e durature tra la comunità artistica lucana e quella giapponese.
Nel 2019 gli artisti e i professionisti lucani ospiteranno un artista giapponese o residente in Giappone; nel 2020 gli artisti e i professionisti culturali giapponesi accoglieranno gli artisti lucani nel Sol Levante. Il progetto è gestito in partenariato tra Matera 2019 e EU-Japan Fest, organizzazione non governativa giapponese la cui mission è sostenere contatti culturali di ogni genere con le Capitali Europee della Cultura.
Possono partecipare alla call artisti e professionisti del settore culturale residenti in Basilicata che lavorano in ogni campo del settore artistico (compreso artigianato artistico, design, grafica, architettura).
Per partecipare ed ospitare un artista giapponese occorre leggere con attenzione il bando in Amministrazione trasparente e compilare il modulo di iscrizione.
Agli artisti o professionisti lucani spettano i costi di alloggio e vitto dell’artista giapponese per tutta la durata della permanenza in Italia (la durata del soggiorno va da un minimo di 5 ad un massimo di 10 giorni, escluse le giornate di viaggio da e verso il Giappone). Matera 2019 contribuirà con una quota forfettaria pari a 20 euro al giorno per ciascun artista ospitato, fino ad un massimale di 200 euro. Maggiori informazioni sono contenute nel bando. Il termine per presentare domanda scade il 31 ottobre 2019.
Di seguito l'elenco degli artisti giapponesi:
NOME | TIPOLOGIA | CONTATTI |
---|---|---|
MIWA AKIKO DANCE | DANZA - MUSICA - TEATRO | Website |
DANCER HARU | DANZA - MUSICA - TEATRO | Website |
MAIKO YAMAZAKI | DANZA - MUSICA - TEATRO | Website |
NARI KOIZUMI | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
HIROKO OKADA | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
HARUKA NAKAJIMA | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
HAGISO | Website | |
ROMANIAN MUSIC SOCIETY IN JAPAN | MUSICA | Website |
YUKO NORIDOMI | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | |
AYAIRO | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
MATSUO YUKI | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
TAKEO OSHIMA | LETTERATURA - POESIA | Website 1 / Website 2 |
SANAE YAMAMOTO | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
YUZU NATSUMI | MUSICA | Website |
JOH TACHIBANA | LETTERATURA - POESIA | Website Youtube |
TENDO TAIJIN | LETTERATURA - POESIA | Website |
YASUKO OKI | FOTOGRAFIA | Website |
TAKAFUMI KANO | FOTOGRAFIA | |
SHIN ITAGAKI | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
YUKI NAGAE | LETTERATURA - POESIA | Youtube |
KUJIRA SAKISAKA | LETTERATURA - POESIA | Youtube |
HARUKA YAMADA | ARTE - PERFORMANCE - STREET ART | Website |
CHIEMI FUKUMORI | DANZA - MUSICA - TEATRO | Website |
SOUTARO HITO | DANZA - MUSICA - TEATRO | Youtube |
ATOM | FOTOGRAFIA | Website |
YUURI | LETTERATURA - POESIA | Website |
I-DEA, da Mario Cresci a Formafantasma, in mostra gli archivi lucani

Con il progetto I-DEA la potenza degli archivi viene espressa in forme sperimentali e contemporanee in uno degli spazi espositivi più all’avanguardia tra i luoghi di Matera 2019: l’hangar Paradiso, situato nell’omonima cava alle porte della città.
Il fotografo Mario Cresci con la mostra “Le Due Culture. Artefatti e Archivi” ha inaugurato il 22 marzo questo straordinario itinerario artistico basandosi su un processo di ricerca che ha fatto emergere un Meridione e una regione del tutto nuovi. Con un materiale d’archivio che
ha incluso fotografia, artigianato, scienza e macchine, Cresci ha suggerito una rappresentazione del territorio dalla seconda metà del XX secolo ai primi decenni del XXI secolo con Leonardo Sinisgalli e Mimmo Castellano, le sculture in legno di Di Trani e suo figlio, fino alla rivisitazione della preistoria di Gianfranco Lionetti e al suo archivio personale.
La mostra di Mario Cresci ha lasciato spazio a "Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation” a cura dello studio Formafantasma. Inaugurata l’8 giugno, continuerà fino al 15 settembre. I due designer di Studio Formafantasma sono tra i più interessanti nel panorama internazionale del design e hanno proposto per I-DEA una video-installazione formata da 5 proiezioni, 10 schermi digitali ed una ristretta selezione di oggetti vernacolari.
Distribuiti nello spazio come a comporre un panorama percepibile nella sua totalità, e posti all’ingresso della mostra, gli schermi e i loro contenuti possono essere letti dal visitatore sia in maniera individuale sia come parte del tutto. Visione Unica pone l’accento sull’antropizzazione del territorio, ovvero sugli interventi che l'uomo fa per dare forma all'ambiente in cui vive. Una delle caratteristiche principali delle mostre di I-DEA è quella di mantenere alcuni elementi delle precedenti. Per Visione Unica dello Studio Formafantasma i curatori hanno deciso di lasciare in mostra gli “intagliati” a mano di Giovanni e Giuseppe Di Trani, guardiano del Museo Ridola a Matera durante gli anni 60 e 70, che rappresentano
figure umane legate alla natura, al reale e alla vita contadina.
Gli allestimenti sono stati realizzati da Open Design School grazie al contributo di Bawer SPA, bronze partner di Matera 2019.
I-DEA è curato da Joseph Grima ed è uno dei progetti pilastro di Matera 2019: un esperimento che vede gli archivi e le collezioni come degli organismi viventi attraverso i quali interpretare le complessità stratificate della storia di Matera e della Basilicata. Cinque artisti e designer si alterneranno all’Hangar Paradiso lasciando in eredità nello spazio espositivouna parte della mostra precedente, per dare così continuità al processo di riscoperta del nostro grande patrimonio culturale.