Matera 2019

Roma. 17 marzo 2016. Dopo la proclamazione di Matera, Capitale Europea della Cultura per il 2019, e dopo la nomina delle altre 5 città finaliste a Capitale Italiana della Cultura 2015, riprende il cammino del Programma Italia2019, promosso dal CIDAC, l’associazione delle città d’arte e di cultura, e da Governo e Parlamento attraverso la modifica legislativa all’art. 7, comma 3‐quater del decreto legge n° 83 del 2014 che ha istituito, appunto, il Programma Italia 2019.
Per presentare il lavoro fatto dalla Città Candidate, e indicare le concrete modalità per dare avvio al Programma, il Cidac questa mattina ha organizzato a Roma, nella Biblioteca degli Atti Parlamentari in Piazza della Minerva, un incontro operativo con Sindaci e Assessori alla Cultura, Parlamentari e Rappresentanti del Governo.
“L’obiettivo di Italia 2019 – afferma Ledo Prato, segretario generale del Cidac - è favorire l’ammodernamento delle 18 Città candidate e fare in modo che il 2019, dopo l’Expo 2015, rappresenti un nuovo grande evento nazionale capace di attirare milioni di turisti. Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, sarà capofila di questo progetto e le città rinnovate potranno concorrere a costruire, con Matera, un grande palinsesto di eventi, mostre e manifestazioni che facciano dell’Italia la Capitale Europea della Cultura 2019”.
A coordinare l’incontro odierno, presieduto da Nino Daniele, Assessore alla Cultura di Napoli e Presidente CIDAC, è stato il Direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Paolo Verri.
“In questi cinque anni che hanno accompagnato la competizione per diventare Capitale europea della cultura per il 2019 – ha detto Verri - molte città, e non solo quelle entrate nella short list, hanno speso risorse e costruito progetti che oggi non possono essere cancellati. Si tratta di risorse, non solo economiche, ma anche e soprattutto culturali che vanno rimesse in moto, valorizzate e connesse al grande programma di Matera2019. Il nostro dossier di candidatura prevede la collaborazione con 20 città italiane, una per regione, con 27 città europee, una per ogni stato dell’Unione e con 5 città d’oltre oceano, una per ogni continente. Per le città italiane possiamo immaginare di connettere tutte le città che hanno partecipato alla competizione per riprendere i loro progetti e collegarli al nostro dossier”. L’On. Marina Sereni, Vice Presidente della Camera, nonché prima firmataria delle iniziative parlamentari a sostegno del Programma Italia2019, condividendo le considerazioni di Paolo Verri, ha invitato il Governo ad assumere il coordinamento del Programma, ad individuare le risorse necessarie, ad adottare decisioni rapide per consentire di realizzare gli interventi entro il 2018.
L’assessore all’Urbanistica del Comune di Matera, Francesca Cangelli, ha illustrato il lavoro che si sta facendo nella città dei Sassi soprattutto in riferimento ai contenitori culturali e agli investimenti in programma.
In rappresentanza di Lecce è intervenuto il Sindaco, Paolo Perrone, Vice Presidente dell’ANCI, che, come gli altri rappresentanti di tutti i Comuni presenti, ha sottolineato l’importanza di Italia2019. “Un grande programma culturale per il Paese e per l’Europa. Ma occorre un coordinamento e occorrono finanziamenti certi”, ha detto.
Anche Perugia 2019, attraverso l’Assessore Teresa Severini, ha dato la disponibilità a partecipare attivamente al Programma soffermandosi sulla importanza che l’arte contemporanea può avere per il rilancio delle città e il palinsesto del 2019. “Ma prima di tutto – ha detto Alberto Cassani, di Ravenna 2019 – occorre un’ampia condivisione dei valori che sono alla base di Italia 2019. Quindi collaborazione e interventi di carattere strategico per le città e per il Paese”. Ed ha ricordato l’importanza delle Celebrazioni per Dante Alighieri di cui nel 2021 ricorreranno i 700 anni dalla morte.
Bruno Valentini, Sindaco di Siena, ha sottolineato la necessità di “imparare dagli errori valorizzando la partecipazione dei cittadini e sottoscrivendo intese con le singole regioni per dare vita ai migliori progetti dei dossier, con particolare riferimento a quelli con un forte carattere innovativo”.
Monica Barni, Assessore alla Cultura della Regione Toscana, si è soffermata sull’importanza del Masterplan per Italia 2019, anche per utilizzare le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione. “La Regione Toscana è pronta a collaborare per individuare un modello applicativo di Italia2019, di concerto con le altre Regioni, il Governo e i Comuni interessati.” Per il Ministero delle Infrastrutture, è intervenuto l’Arch. Francesco Giacobone, il quale ha sottolineato come i progetti di rigenerazione urbana, che caratterizzano molti dei dossier di candidatura, possono trovare una utile sponda nelle misure adottate dal MIT, a partire dalle risorse stanziate nella Legge di Stabilità per le periferie urbane.
All’incontro è intervenuto, fra gli altri, Pier Paolo Baretta, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze: “Come è successo a Torino nel 2006, occorre puntare su cultura e turismo, in un rapporto integrato ed equilibrato fra questi due comparti produttivi, perché il Paese possa riprendere la strada di uno sviluppo sostenibile basato sull’innovazione. Le risorse ci sono. Il MEF potrebbe, di concerto con gli altri Ministeri, le Regioni e i Comuni, individuare le risorse necessarie per realizzare il Programma Italia2019 utilizzando tutte le misure già adottate da Governo e Parlamento”.

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