Matera 2019

“Comanda il banditore che ciascuna famiglia [dei Sassi] tramontato il sole, immediatamente dimostri il lume davanti le loro case. Onde […] pare a quelli che sono nella terza parte della città sopra il colle, di vedere sotto i piedi il cielo pieno di vaghe stelle distinte in diverse figure” (Leandro Alberti “Descrittione di tutta Italia”, Venezia, 1568)

Il 10 agosto, nella serata di San Lorenzo dedicata all’osservazione della volta e delle stelle, la Fondazione Matera Basilicata 2019, in collaborazione con Comune di Matera, APT Basilicata, Parco della Murgia Materana, Associazione Volontari Open Culture 2019, organizza “Matera cielo stellato. A riveder le stelle”. Un evento in formato diffuso nel Sasso Caveoso a Matera, che riprende l’antica tradizione di “Matera cielo stellato”, riattualizzata da Francesco Foschino nel 2013, durante la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura, e poi in occasione della Cerimonia inaugurale di Matera 2019, insieme a Saverio Tarasco e Vito Cappuccio.

L’iniziativa, pensata come occasione per riaccendere le luci sulla cultura dopo l’esperienza della pandemia, intende sviluppare uno dei temi al centro del G20 che ha fatto tappa anche nella città dei Sassi lo scorso 29 giugno, ovvero quello della cura del pianeta. Nel programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, diverse sono state le progettualità che hanno lavorato sul tema della sostenibilità ambientale, e fra queste il progetto Interreg Europe “Night Light”, finalizzato a migliorare le politiche regionali per ridurre l’inquinamento luminoso, sensibilizzare sul risparmio energetico, proteggere e valorizzare il cielo notturno anche con proposte di ecoturismo, come l’astroturismo. La Basilicata risulta, infatti, essere una delle regioni italiane con una maggior percentuale di cielo buio e una grande estensione di parchi naturali, dal Pollino alla Murgia Materana, che possono garantire la tutela e la salvaguardia degli ecosistemi naturali incluso il cielo. Proprio in questa direzione si muove l’iniziativa del 10 agosto.

All’imbrunire, intorno alle 21.15, in parte del Sasso Caveoso si spegnerà la pubblica illuminazione mentre verranno accesi dei piccoli lumi, trasformando il cuore della città, fino alla Murgia, in un vero e proprio cielo stellato. Dalla rupe della Chiesa di Madonna de Idris si leveranno le voci e i suoni degli artisti Arsene Duevi, musicista, cantante ed etnomusicologo del Togo, e Dudu Kouatè, polistrumentista nato in Senegal, fusi a quelli di Valentina Pinto (in arte Midorii) cantante jazz, arrangiatrice e violinista, astro nascente sulla scena musicale nazionale, accompagnata dal pianista Nicola Pannarale, formati entrambi presso il Conservatorio di Matera. Una fusione di ritmi all’insegna dell’incrocio fra culture. Avvolti da questa speciale atmosfera fruibile dai diversi affacci sul Sasso Caveoso in maniera diffusa, cittadini permanenti e temporanei, saranno quindi invitati a rivolgere lo sguardo dal cielo stellato della città fino in alto, per godere del cielo buio ed osservare le stelle. A supportare l’organizzazione dell’iniziativa ci sarà anche l’Associazione Volontari Open Culture 2019. Per questioni logistiche, dalle 20:30 alle 22:30 resterà chiuso al traffico il tratto compreso fra Porta Pistola e Piazza San Pietro Caveoso. “Matera cielo stellato. A riveder le stelle” sarà trasmesso in diretta streaming sui canali social di Matera 2019 e in diretta televisiva su TRM network.

«Con questa iniziativa – spiega Giovanni Oliva, Direttore Generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 - intendiamo sensibilizzare sul valore del cielo notturno, connesso al tema dell’inquinamento luminoso. Abbiamo così scelto una formula molto suggestiva, per stimolare cittadini e visitatori, nella sera più speciale per l’osservazione delle stelle, a non tenere lo sguardo rivolto verso il basso ma ad alzarlo e ammirare il cielo, riappropriandosi di questo contatto diretto con la natura, sulla scia della celebre riflessione del filosofo Immanuel Kant “il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me”. Ringraziamo per questo i vari soggetti che stanno lavorando sinergicamente insieme a noi per la riuscita del progetto: Francesco Foschino con Saverio Tarasco e Vito Cappuccio, l’APT Basilicata, il Parco della Murgia Materana, il Comune di Matera, la Regione Basilicata e in particolare il Dipartimento Ambiente ed Energia, l’Associazione Volontari Open Culture 2019».

«La Basilicata – sottolinea Antonio Nicoletti, Direttore di APT Basilicata - è una terra da vivere e da scoprire non solo per ciò che offre sulla superficie terrestre, ma anche per il rapporto che lega questo territorio alla volta celeste. Qualcosa che già i nostri antenati avevano percepito e studiato, e che oggi dà testimonianza di sè, oltre che nei siti di interesse archeologico, anche negli osservatori astronomici di Matera, Anzi, Castelgrande, collocati in zone dove il cielo è terso e senza inquinamento luminoso. Iniziative come "Matera cielo stellato", con una forte radice storica, ci consentono di proporre agli appassionati di venire "a riveder le stelle" in Basilicata, dove cielo e terra dialogano con voci pure e immutate da tempo immemore».

 

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