Matera 2019

Apprendiamo con profonda tristezza della scomparsa di Enrique Irazoqui, attivista e artista cui la nostra città è stata fortemente legata nel corso degli anni. Fu suo il volto del Cristo scelto da Pier Paolo Pasolini per il suo “Vangelo secondo Matteo”, girato in una Matera d’altri tempi, contribuendo a consacrarla quale set biblico a livello internazionale ma anche a riaccendere l’interesse verso i Sassi, che da lì a qualche anno sarebbero diventati Patrimonio mondiale dell’umanità. «Proprio per questa ragione – sottolinea il Presidente della Fondazione, Salvatore Adduce - nel 2011, mentre Matera si candidava al titolo di Capitale Europea della Cultura 2019, in qualità di sindaco conferii ad Irazoqui la cittadinanza onoraria su proposta dell’associazione “Pasolini” del compianto Mimì Notarangelo». Nel 2019, quando Matera celebrava il suo anno speciale, il maestro è tornato a Matera per il progetto della Capitale Europea della Cultura “Topoi. Teatro e Nuovi Miti” coprodotto, fra gli altri, da Fondazione Matera Basilicata 2019 e Consorzio Teatri Uniti di Basilicata, chiamato dal regista svizzero Milo Rau a prendere parte al suo lavoro teatrale e poi cinematografico “Il Nuovo Vangelo”, nel ruolo di Giovanni Battista. Un film che è un manifesto di solidarietà agli ultimi del mondo contemporaneo, i migranti, nei giorni scorsi applaudito alle Giornate degli Autori, la sezione parallela del Festival del Cinema di Venezia. Il ricordo di Enrique Irazoqui rimarrà indelebile in tutti coloro che hanno avuto l’onore e il privilegio di conoscerlo.