Matera2019: I-DEA: le immagini di Visione Unica a cura di Studio Formafantasma
Ha inaugurato l'8 giugno 2019 Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation.
Fino al 15 settembre 2019
IMMAGINI PER LA STAMPA E GIRATO PER LE TV SCARICABILI QUI: https://bit.ly/31p54Tz
Si è aperta sabato 8 giugno 2019 (fino al 15 settembre 2019) presso Cava Paradiso la mostra Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation a cura dello Studio Formafantasma, secondo appuntamento di I-DEA, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Attingendo da una varietà di archivi locali e risorse non ortodosse che implicitamente mettono in crisi l'idea stessa di archivio e di cosa significhi conservare informazioni, Visione unica è una installazione formata da 5 proiezioni, 10 schermi digitali ed una ristretta selezione di oggetti vernacolari. Distribuiti nello spazio come a comporre un panorama percepibile nella sua totalità, e posti all'ingresso della mostra, gli schermi ed i loro contenuti possono essere letti dal visitatore sia in maniera individuale sia come parte del tutto. Materiali estremamente eterogenei tra loro come fotografie, cartografie di tipo scientifico, documentari, documenti storici e interviste, sono esposti utilizzando un medium unico, quello filmico.
Se a primo sguardo i documenti selezionati possono apparire eterogenei con il passare del tempo emerge un tema costante: l'antropizzazione del territorio. La selezione dei materiali però osserva tale fenomeno accostando tra loro strategie contemporanee, moderne, vernacolari, scientifiche e magiche. Il tentativo non è tanto quello di mostrare l'approccio scientifico o tecnico come una evoluzione più' efficace di sistemi primitivi, quanto di vedere la relazione dell'uomo con l'ambiente che lo circonda come estremamente complessa e necessitante di costante monitoraggio e rivalutazione.
Fin dal dossier di candidatura abbiamo dichiarato il desiderio di allargare i confini della città andando oltre la Gravina e valorizzando le Cave posizionate lungo la via Appia, con l'obiettivo di ricucire lo strappo tra la città e il suo "lato selvaggio". Grazie al progetto idea, Cava Paradiso, con la rivitalizzazione del suo hangar industriale che ospita le cinque mostre, si configura come una nuova polarità della contemporaneità per Matera, oltre che un luogo di straordinaria bellezza e suggestione, ha commentato Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e relazioni della Fondazione Matera 2019.
Abbiamo voluto mettere il progetto I-DEA al centro del programma culturale proprio per riconoscere l'importanza della storia all'interno del contemporaneo e abbiamo scelto di fare questo lasciando alle spalle tutte quelle che sono le prassi affermate di rappresentazione degli archivi. Ci siamo assunti un rischio e ci siamo spostati su un versante completamente opposto dando una serie di interpretazioni soggettive, sia ravvicinate che a distanza. Speriamo che da questa lettura degli archivi e attraverso le cinque mostre del progetto I-DEA possa essere evidente che la cultura di oggi non è una cosa separata dal passato. Attraverso il ciclo di cinque mostre, cercheremo di dare una visione totale e trasversale della straordinaria ricchezza degli archivi della Basilicata, spiega Joseph Grima, curatore del progetto I-DEA.
Gli archivi coinvolti nella mostra a cura di Studio Formafantasma sono: l'Archivio Centrale dello Stato, l'Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione Agricola (ALSIA), l'Agenzia Spaziale Italiana, Centro di Geodesia Spaziale Giuseppe Colombo, l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, gli Archivi di Etnomusicologia, l'Archivio di Stato Matera, l'Archivio Privato Enzo Viti, l'Associazione al Parco Onlus Satriano, la Biblioteca Digitale Italiana, la Cineteca di Bologna, il Consorzio di Bonifica della Basilicata, l'Ethnomusicology and Visual Anthropology Lab (LEAV), l'Etnomediateca del Laboratorio Etnoantropologico, DiCEM, Università degli Studi della Basilicata, l'Eumetsat, la Fondazione Adriano Olivetti, la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (AAMOD), Google Earth, Infrastruttura Regionale di Dati Spaziali della Regione Basilicata, il Consorzio di Bonifica della Basilicata, Matera, la Parrocchia di Sant'Antonio Acerenza, Matera Sotterranea, la Proloco di Aliano, la Proloco Rionero in Vulture, la Proloco di Teana, la Proloco di Tricarico, Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali, Titanus Film.
I-Dea e Open Design School e sono i due progetti pilastro di Matera Capitale Europea della cultura 2019 a cura di Joseph Grima, sotto la supervisione di Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e relazioni della Fondazione, e con il project management di Rita Orlando. Chiara Siravo è curatrice associata del progetto I-DEA. L'allestimento è stato realizzato da Open Design School. (segue in allegato)
I-DEA
Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation
A cura di Studio Formafantasma
Fino al 15 settembre 2019
Cava Paradiso – Contrada La Palomba
SS7 Matera, 75100
Accesso tramite Passaporto Matera 2019, acquistabile anche presso Cava Paradiso
Responsabile della Comunicazione:
Santa Nastro - +39 3928928522 This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
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www.ideamatera.eu
www.matera-basilicata2019.it