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Il team di Open Design School si rinnova!

AVVISO PER LA SELEZIONE DI ESPERTI PER L’IDEAZIONE DI NUOVI FORMAT SPAZIALI PER EVENTI DAL VIVO NELL’ AMBITO DEL FESTIVAL “SO FAR, SO CLOSE”
(aggiornamento del 14 Agosto 2020)
Dopo attenta selezione delle 60 candidature ricevute, diamo il benvenuto ai 6 nuovi professionisti che si uniranno al nuovo gruppo di lavoro di Open Design School:
Immacolata Alianelli, Progettista, Matera
Vito Battista, Visual Designer, Noicattaro (BA)
Francesco Angelo Convertini, Designer esperto di autocostruzione, Locorotondo (BA)
Francesco Lipari, Progettista, Campofranco (CL)
Grazia Mappa, Progettista, Grottaglie (TA)
Saverio Massaro, Social Designer, Altamura (BA)
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(deadline iscrizioni ore 23:59 del 27 luglio 2020)
L’Open Design School, il dipartimento di design della Fondazione Matera-Basilicata 2019, intende creare un nuovo gruppo di lavoro multidisciplinare per lo studio di nuovi sistemi spaziali e il ripensamento delle relazioni sociali, con i limiti imposti dalla attuale pandemia, per gli eventi dal vivo.
I progetti, sviluppati insieme al team artistico, saranno realizzati nell’ambito del festival So Far, So Close, ideato e realizzato dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 e daranno vita ad un toolkit in formato open source per rendere la sperimentazione accessibile a tutti.
OPEN DESIGN SCHOOL
Open Design School è un laboratorio di sperimentazione e innovazione interdisciplinare, nato come progetto pilastro al servizio del programma culturale di Matera 2019 e che costituisce parte fondamentale della legacy della Capitale Europea della Cultura.
È una piattaforma orizzontale ed interdisciplinare senza rigide gerarchie, che promuove un approccio peer-to-peer e learning by doing, in un clima di reciproco arricchimento.
Per approfondimenti: sito web - manuale
RATIONALE “SO FAR, SO CLOSE”
La Fondazione Matera – Basilicata 2019 persegue le finalità previste nel dossier di candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura 2019, con particolare riferimento alla ricchezza e alla diversità delle culture in Europa, alla promozione della cultura e dello sviluppo delle città.
Fino a tutto il 2022, la Fondazione sarà impegnata nel consolidamento della legacy, ovvero a rafforzare il posizionamento, di Matera e della Basilicata, nel settore della creatività, per diventare una piattaforma culturale del Mezzogiorno.
In quest’ottica, si inserisce il Festival “So far, so close” dedicato alla co-creazione di eventi dal vivo e progetti di arte pubblica, con una forte dimensione regionale, attraverso un processo di co-creazione attivato dall’Open Design School.
Nello specifico, il metodo dell’Open Design School prevede laboratori in cui mettere insieme professionalità di discipline diverse provenienti dal mondo, dall’Italia e dalla Basilicata: dagli epidemiologi agli ingegneri della sicurezza, dai designer agli artigiani, dagli architetti agli artisti al pubblico stesso. Si tratta di un progetto di ricerca di nuove relazioni e di codifica dei comportamenti sociali, per far sì che, nonostante la distanza, i partecipanti allo spettacolo si sentano pienamente coinvolti e protagonisti dello stesso, in una logica di co-creazione che è stato fiore all’occhiello di Matera 2019.
I progetti riguarderanno diverse aree tematiche e discipline artistiche secondo la specificità dei luoghi del festival: aree periferiche, aree interne e aree naturali e i grandi contenitori culturali come Cava del Sole, luogo fortemente iconico di Matera 2019.
Il gruppo di lavoro sarà coordinato dal team ODS e lavorerà in collaborazione con il curatore del festival, con i performer e con altri esperti per affrontare in modo creativo la sfida della progettazione degli eventi pubblici ai tempi del COVID.
CALENDARIO ATTIVITÀ
03 - 07 agosto
warm-up
workshop intensivo di progettazione e definizione di macro linee guida (possibilità di partecipazione online per gli stranieri).
24 agosto - 30 ottobre
ricerca applicata
produzione degli allestimenti spaziali, sistema dei segni e codifica delle relazioni e dello spazio, studio dei flussi, creazione del manuale open source (partecipazione in presenza).
CHI CERCHIAMO
Il gruppo di lavoro sarà formato da 5 professionisti selezionati tra le seguenti aree di specializzazione (vedi “Avviso Pubblico per l’istituzione dell’Elenco aperto degli Operatori Economici e degli Esperti della Fondazione Matera-Basilicata 2019”, Allegato 1 “Aree di specializzazione e fasce di importo) :
- 2 progettisti con esperienze nel campo degli allestimenti di festival o eventi, della progettazione accessibile, di urbanismo tattico e paesaggio [cat.E09]
- 1 designer / esperto di autocostruzione con esperienza di fabbricazione (analogica e/o digitale), DIY, approccio hands-on [cat.E10]
- 1 service/social designer con esperienza nel design delle relazioni e/o nella facilitazione dei processi [cat.E10]
- 1 visual designer [cat.E11]
I partecipanti saranno all’incirca 1/3 provenienti da Matera e Basilicata, 1/3 provenienti dal resto d’Italia e 1/3 internazionali.
COSA CHIEDIAMO
Impegno full-time
Obbligo di residenza a Matera
Capacità di lavoro in team multidisciplinari
Attitudine alla condivisione
Conoscenza e condivisione dei valori del movimento Open Design
Passione per Matera!
Per i professionisti stranieri è prevista la possibilità di partecipazione da remoto alla fase di warm-up.
COSA OFFRIAMO
Contribuire al consolidamento della legacy della Capitale Europea della Cultura 2019 e al dibattito nazionale ed Europeo sulle nuove modalità di fruizione della cultura.
La partecipazione ad una ricerca sperimentale e multidisciplinare rispetto alla progettazione degli eventi dal vivo.
La disponibilità di un laboratorio d prototipazione digitale e analogica per testare e autoprodurre le soluzioni immaginate.
La possibilità di lavorare con un team creativo variegato, a stretto contatto con il curatore, performer, artisti, tecnici specializzati per trovare delle risposte innovative a una tematica di forte attualità.
L’opportunità di scoprire vari luoghi della Basilicata.
Compenso lordo totale pari a € 3.500, più IVA e/o oneri previdenziali, assistenziali e fiscali a carico della Fondazione Matera-Basilicata 2019, da corrispondere in rate mensili.
Rimborso spese di viaggio per gli stranieri, fino ad un massimo di € 500, per la partecipazione in presenza alla fase di warm-up.
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
Per partecipare alla selezione è necessario iscriversi all'Elenco aperto degli Operatori Economici e degli Esperti della Fondazione Matera-Basilicata 2019:
https://eprocurement.matera-basilicata2019.it/PortaleAppalti/it/ppgare_doc_istruzioni.wp
Tutti gli interessati dovranno, inoltre, inviare una comunicazione, corredata da portfolio e lettera motivazionale, al seguente indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Le comunicazioni, corredate di tutti i documenti firmati, dovranno pervenire, a pena di esclusione, entro e non oltre le 23:59 del 27 luglio 2020.
Per tutte le informazioni riguardanti l’iscrizione all’elenco di cui sopra, si rimanda all'Avviso Pubblico per l’istituzione dell’Elenco aperto degli Operatori Economici e degli Esperti – Sezione Esperti, Riferimento procedura E00002, disponibile sul portale.
Per eventuali richieste di assistenza per le iscrizioni cliccare su:
https://eprocurement.matera-basilicata2019.it/PortaleAppalti/it/ppgare_doc_assistenza_tecnica.wp
Si precisa che è possibile caricare il CV anche in formato non europeo.
Per chi fosse già iscritto al portale si prega di controllare la validità dell’iscrizione e provvedere all’eventuale rinnovo.
L’invio della comunicazione non fa sorgere, in capo al soggetto, alcun diritto o aspettativa ad ottenere un incarico professionale di qualsiasi natura presso la Fondazione.
PROCEDURA DI SELEZIONE
La selezione avverrà attraverso comparazione e valutazione dei curricula e successivo colloquio per gli esperti ritenuti in possesso dei requisiti tecnico-professionali richiesti dal presente avviso.
CHIARIMENTI
Per ulteriori chiarimenti sul progetto gli interessati potranno inviare una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
INFORMAZIONE E PUBBLICITÀ
Del presente Avviso, nonché degli esiti della procedura comparativa, verrà data idonea pubblicità sul sito istituzionale e sui canali social dedicati della Fondazione Matera-Basilicata2019.
Festa della Musica 2020, per ripartire con la cultura

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Ripartire da alcune delle fasce più colpite dall’emergenza Coronavirus, i malati, gli anziani, gli operatori sanitari e i musicisti, per riprendere il viaggio di Matera 2019 lì dove è stato interrotto. È stato questo lo spirito che ha animato le iniziative che abbiamo organizzato insieme al Comune di Matera fra la città dei Sassi e Potenza il 21 giugno per la 26esima edizione della Festa della Musica, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dall’Associazione italiana per la promozione della festa della musica.
In continuità con il percorso fatto nell’anno della Capitale Europea della Cultura, abbiamo deciso di portare la musica nei luoghi emblemi della battaglia al Covid-19 dei due capoluoghi lucani, ovvero gli ospedali e le RSA. Gli Ospedali sono stati, infatti, i presidi dove diverse professionalità fra dirigenti, medici, infermieri, oss e amministrativi, hanno risposto in maniera egregia ed instancabile ad una emergenza senza precedenti, ma anche dove i pazienti vivono ormai da diverso tempo una degenza senza la visita e il conforto dei propri cari. Allo stesso modo, le RSA sono i luoghi i cui residenti e gli operatori hanno vissuto necessariamente in condizioni di isolamento e reclusione. Portare la musica in questi luoghi è stato da un lato un gesto di ringraziamento, di vicinanza e sollievo ai protagonisti di questa fase delicata e dall’altro il segnale che le arti e la cultura sono un balsamo prezioso, capace di alleviare le ferite più profonde dell’anima e della mente.
La giornata è iniziata a Matera con le note della Bassa Musica “Nunzio Paolicelli”- Città di Matera che ha portato allegria nello spazio esterno della Residenza Sanitaria Assistenziale "Brancaccio", per proseguire all’Ospedale Madonna delle Grazie con i violini, il violoncello e il contrabbasso del quartetto "L'altro 900", esibitosi fra la hall e gli spazi antistanti il reparto infettivi e la zona di osservazione.
Nel pomeriggio, gli anziani della RSA “Raffaele Acerenza" di Potenza hanno accolto con gioia i brani della migliore tradizione italiana del “Soranno Sax Quartet”, mentre il “Trio Accord” con violino, violoncello e fisarmonica, accompagnato dalla possente voce del soprano, ha fatto risuonare di note e canto l’Ospedale “San Carlo”, fra la hall, il corridoio del reparto di rianimazione e l’ingresso della pneumologia. Ad emozionare in particolare i presenti, fra medici, infermieri e operatori, l’Ave Maria di Schubert, “forse la più celebre preghiera in musica, in grado di toccare tutti i cuori provati da questo difficile periodo”, come ha sottolineato Giovanna D’Amato, di Ateneo Musica Basilicata, che ha collaborato all’organizzazione dell’iniziativa.
In contemporanea, il Comune di Matera, in collaborazione con l’Associazione Onyx Jazz Club, attraverso una call pubblica ha raccolto sul palco di Casa Cava, a Matera, 18 tra cantanti, cantautori, musicisti e gruppi musicali di ogni età e ogni genere musicale, in un’esibizione trasmessa in diretta streaming fino a tarda sera.
Dopo i difficili mesi che ci lasciamo alle spalle, la musica, linguaggio universale per antonomasia, è stato lo strumento per donare serenità, ridurre le distanze, riallacciare relazioni, ripartire a fare cultura per e con la comunità.
Artlab2020: la cultura per il rilancio dei territori

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Matera passa il testimone a Bergamo a chiusura della prima tappa di Artlab 2020, un'edizione realizzata totalmente online dal 9 al 13 giugno, incentrata sulla condizione del settore culturale durante l’emergenza sanitaria e sulle sue prospettive future. Con il suo percorso di rinascita fino alla nomina a Capitale Europea della Cultura, Matera è diventata un riferimento per Bergamo, città duramente colpita dal Coronavirus e che ospiterà a settembre la seconda tappa di Artlab. Tra le azioni previste per la sua ripartenza, c’è l’unione con la città di Brescia per la candidatura al titolo di Capitale italiana della cultura 2023, proprio sulla scia di Matera 2019. Non un semplice titolo, ma un percorso per ridare entusiasmo al territorio, mettendo la cultura al centro della ricostruzione futura.
In questa speciale edizione di Artlab, che ha visto come main partner la Fondazione Matera Basilicata 2019, il cluster Basilicata Creativa e il Consorzio Materahub, Matera ha scelto di raccontare il suo percorso attraverso alcuni dei processi di rigenerazione a base culturale sperimentati nelle aree interne della Basilicata, inserendosi nella riflessione suoi luoghi marginali del nostro Paese avviata già prima dell’emergenza Covid e riesplosa oggi nel dibattito nazionale. In diretta dal Centro Polivalente - Palestra di Resilienza “D’amoroso foco” è arrivata la testimonianza di uno spazio pubblico rigenerato per far sì che la creatività giovanile possa essere il punto di riferimento per i cittadini. La comunità è anche al centro del progetto “Wonder Grottole” che lo scorso anno, grazie alla partnership con Matera 2019 e Airbnb, ha dato vita ad Italian Sabbatical, iniziativa attraverso cui 5 volontari provenienti da diverse parti del mondo hanno vissuto per i mesi estivi nel borgo di Grottole, innescando uno scambio di esperienze, competenze e sguardi sul territorio con gli abitanti del posto. La riflessione sul turismo e il concetto di “cittadino temporaneo”, che sposta l’attenzione dai luoghi alle persone, è stato sin dall’inizio al centro del programma di Matera 2019. Una delle strade per evitare la competizione fra residenti e turisti causata dall’overtourism, è stata quella di allargare i confini della città e della regione e, in questo senso le aree interne giocano un ruolo fondamentale. Diversi perciò sono stati i progetti di Matera 2019 che hanno coinvolto le comunità “remote” della Basilicata, da Capitale per un giorno ad AltoFest, a Gardentopia. In queste comunità la presenza degli artisti, che hanno lavorato sulla valorizzazione dei patrimoni materiali e immateriali del luogo, ha consentito di generare uno sguardo differente sul proprio territorio in chi lo abita e di portare nuovi stimoli.
Il tema dello spazio pubblico è inoltre al centro delle ricerche e delle attività dell’Open Design School, il laboratorio sperimentale di Matera 2019, che ha realizzato una mappatura dei luoghi della Basilicata in cui poter ospitare gli appuntamenti della Capitale Europea della Cultura. Un’attività attraverso cui è stato possibile rileggere il territorio, realizzata con il coinvolgimento di tecnici, ma anche di creativi e delle comunità che hanno svelato tali spazi. Il concetto di patrimonio culturale in questo modo si amplia, abbracciando anche la valenza sociale dei luoghi, ossia quanto un spazio ha un portato di valore per le comunità che lo abitano. Nei luoghi si sedimentano storie; sono come organismi viventi, che si trasformano nel tempo.
Uno dei luoghi coinvolti per raccontare Matera all’interno di Artlab 2020 è stato il quartiere de La Martella, nato nella periferia della città, a seguito dello sfollamento dei Sassi e frutto della sperimentazione urbanistica di Adriano Olivetti, incentrata sui bisogni della comunità. La piazza centrale del borgo, insieme al Teatro Quaroni, hanno ospitato la performance “Sono qui” realizzata da #reteteatro41, una rete di 4 compagnie teatrali lucane protagoniste di Matera 2019: IAC (Matera), L’Albero (Melfi), Petra (Satriano), Gommalacca (Potenza). Una riflessione performativa sulle nuove relazioni tra spazio abitato e comunità. Un vero e proprio manifesto dei creativi lucani per la ripartenza post-Covid e post-Matera 2019, che mira a rimettere al centro delle politiche culturali regionali il teatro, l’arte, la musica, lavorando insieme alle comunità, negli spazi pubblici di tutta la Basilicata.
A chiudere l’edizione materana di Artlab è stato il confronto sulle pratiche e le politiche culturali per le aree interne, cui hanno preso parte operatori culturali, policy makers, fondazioni tra cui Fondazione Matera Basilicata 2019, Fondazione Simbola, Fondazione con il Sud, con le conclusioni affidate a Francesco Monaco, Consulente del Ministro Provenzano per le Aree Interne e Coordinatore SNAI - Strategia Nazionale Aree Interne.
Sul sito della Fondazione Fizaccaraldo è possibile rivedere tutte le sessioni plenarie, le pillole di approfondimento e i webinar di Artlab Matera.
Matera 2019 leader del progetto europeo DeuS

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“DeuS - European Open Design School for Sustainable Regional Development Project” è un progetto internazionale di Formazione professionale (VET) che mira a co-creare un metodo di apprendimento e formazione a livello europeo su progettazione, pensiero critico e imprenditorialità per trovare soluzioni creative ed economiche alle sfide locali, sbloccando il potenziale del settore culturale e creativo.
Finanziato dal programma Erasmus +, il progetto, di durata biennale, è gestito da un partenariato di 9 paesi europei: Fondazione Matera Basilicata 2019 (capofila) e Consorzio Materahub Industrie Culturali e Creative per l’Italia, Vytautas Magnus University – VMU (Lituania), XAMK – South Eastern University of Applied Sciences (Finlandia), ECBN – European Creative Business Network (Paesi Bassi), University of Wales Trinity Saint David Royal Charter – UWTSD – Creative Industries Research and Innovation Centre – CIRIC (Regno Unito), Creative Region Linz & Upper Austria GmbH (Austria), Creative Business Cup Foundation (Danimarca), Valletta 2018 Foundation (Malta), Creative Industry Košice – CIKE (Slovacchia).
DeuS è modellato intorno al progetto pilastro di Matera 2019, Open Design School: la sua metodologia di laboratorio di progettazione che utilizza un approccio peer-to-peer, in cui professionisti di qualsiasi disciplina lavorano insieme condividendo conoscenze e competenze e testando le soluzioni con la comunità locale, viene infatti applicata all’attività formativa al centro del progetto DeuS.
Questa metodologia formativa diventerà una vera e propria “cassetta degli attrezzi” che disponibile su una Creative Knowledge Platform, una piattaforma online grazie alla quale il sistema educativo, in particolare quello VET (vocational and educational training) ei professionisti delle industrie culturali e creative (ICC) potranno attingere ad una offerta formativa open source, basata su un approccio partecipativo e di co-creazione. La piattaforma, inoltre, mira anche a costituire una community per i diversi target del settore ICC, incoraggiando la collaborazione intersettoriale e transfrontaliera e favorendo l’incontro tra creativi, policy makers e cittadini.
Gli utenti avranno a disposizione una formazione, degli strumenti e delle fonti di alto livello e di facile utilizzo a supporto dell'apprendimento permanente nei settori culturali e creativi con una risposta focalizzata e pragmatica anche alle esigenze critiche del settore ICC emerse a seguito della crisi dovuta al Coronavirus. Accanto all'universo digitale, il progetto darà vita a delle sessioni collaborative in tutta Europa, focalizzate sulla risoluzione dei problemi. Il progetto sarà una sfida per il concetto di sviluppo locale sostenibile, concentrandosi sul potere trasformativo delle industrie culturali e creative.
L'obiettivo finale di DeuS è rendere il capitale umano, le comunità locali e gli operatori del settore culturale e creativo all'avanguardia nelle strategie di sviluppo regionale. Questo sarà reso possibile attraverso la combinazione della Creative Knowledge Platform con gli eventi di formazione e di co-creazione dal vivo. Il progetto intende favorire un dialogo aperto con i decisori politici e mostrare loro che la comunità di educatori, creativi e forze locali costruita dal progetto è la chiave per abilitare soluzioni innovative, sostenibili e durature di cui abbiamo bisogno.
La prima fase del progetto prevede il lancio di quattro sondaggi rivolti ad altrettante categorie di soggetti attivi nel settore culturale e creativo - freelance, imprese, educatori, ricercatori/enti/istituzioni -, con l’obiettivo di comprenderne le esigenze, sfide, ostacoli, soluzioni innovative, a partire dalle quali creare poi un programma di formazione ottimizzato.
Attraverso il progetto DeuS, si iniziano a mettere a frutto le eredità dell’esperienza di Matera 2019. Il bagaglio di competenze e buone pratiche sviluppate nel percorso da Open Design School, verrà infatti trasferito in un think thank internazionale, offrendo soluzioni innovative a beneficio del settore creativo e culturale locale ed europeo.