
Matera e il Mediterraneo: un dialogo lungo otto secoli
C’è un punto in cui il Medioevo incontra il Mediterraneo. Non è una data, né una leggenda: è un luogo. E quel luogo è Matera.
Ne abbiamo avuto la prova sabato 26 luglio, in una delle corti più suggestive della città antica, con la lezione-spettacolo dello storico e scrittore Alessandro Vanoli, accompagnato dal professor Fulvio Delle Donne. Titolo: “Matera nel Medioevo: una storia mediterranea”.
Un racconto denso e immaginifico, in cui la città si è mostrata per ciò che è stata davvero: un crocevia di culture, simboli e poteri in dialogo tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud, tra terra e mare.
L’iniziativa, inserita nel programma del progetto Fantastico Medioevo e promossa dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, è parte del percorso che conduce a Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026.
Non si è trattato solo di un evento culturale, ma di un gesto narrativo: un modo per restituire alla città il suo ruolo profondo di ponte tra civiltà, oggi più che mai necessario da riscoprire e condividere.
Nel Medioevo fu parte di un sistema politico e culturale avanzato, segnato dalla presenza normanna e dalla visione di Federico II, figura chiave dell’identità mediterranea: imperatore laico, curioso, multiculturale.
E proprio la Basilicata federiciana, con Melfi, Lagopesole, Acerenza, Venosa, si conferma ancora oggi luogo di eredità e futuro, teatro di una narrazione che unisce diritto, sapere, dialogo.
Fantastico Medioevo è il nome di questo racconto lungo tre anni. Un progetto ambizioso e diffuso che – con mostre, installazioni, eventi, laboratori scolastici e produzioni digitali – riporta al centro un passato mai così attuale.
Il progetto, promosso dalla Presidenza della Giunta regionale della Basilicata e coordinato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, è finanziato con risorse del Fondo Unico Nazionale Turismo (FUNT) e del Programma Operativo Complementare Basilicata (POC), ed è realizzato in collaborazione con Apt Basilicata, Lucana Film Commission e Regione Normandia.
Un futuro che ha un nome e una data: Matera 2026.
E un orizzonte condiviso: un Mediterraneo che non divide, ma unisce.