Matera 2019

Il 15 e 16 maggio 2025, Matera ha accolto la prima visita ufficiale dell’Advisory Committee della Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026. La città ha avuto l'opportunità di presentare il proprio impegno e la visione del progetto "Terre Immerse" attraverso incontri istituzionali, visite culturali e sessioni di lavoro. I membri del Committee presenti erano Ayman Elsherbiny, analista presso il Gabinetto del Segretario generale dell’Unione per il Mediterraneo, e Alessandro Lamonica, Direttore dell’Unità Politiche Pubbliche della Fondazione Anna Lindh.

La visita si è aperta con un incontro con il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019. I rappresentanti dell’Advisory Committee hanno espresso apprezzamento per il lavoro già in corso e per l’articolata rete di soggetti coinvolti. Un punto di partenza solido, che ha reso possibile entrare subito nel merito delle attività previste per il 2026 e ha confermato come l'eredità di Matera 2019 continui a generare valore e visione per il futuro.

Segni di dialogo incisi tra storia e presente

Tra i momenti più evocativi della visita, quello al Museo Diocesano, dove il Vangelo in arabo del XVI secolo ha offerto una potente immagine di dialogo interreligioso. In Cattedrale, un capitello che raffigura insieme un arabo, un cristiano e un ebreo ha colpito i visitatori per il suo messaggio universale di convivenza. Testimonianze che raccontano un passato di intrecci e coabitazione, di cui la città continua a essere custode e interprete.

Durante l’esplorazione nei Sassi, il Committee ha potuto conoscere due esempi significativi dell’accoglienza turistica materana: uno fondato sull’artigianato solidale e sull’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, l’altro capace di fondere ospitalità alberghiera e produzione culturale. A suggello dell’incontro, è stato offerto loro un campanaccio in cartapesta, realizzato dalla cooperativa sociale Oltre l’Arte: un oggetto simbolico che richiama il tema della transumanza culturale, centrale nel progetto di Matera 2026.

Terre Immerse: il progetto per il 2026

Il momento pubblico della visita si è tenuto presso il Salone Camerale della Camera di Commercio, dove è stato presentato il programma delle Capitali Mediterranee della Cultura e del Dialogo. Con uno sguardo all’esperienza in corso a Tirana e Alessandria, l’attenzione si è poi concentrata su Matera e sul progetto "Terre Immerse", evidenziandone le linee guida, le prospettive e le opportunità che potrà generare per la città e per l’intera regione.

La seconda giornata si è concentrata sul tema della formazione. I rappresentanti dell’Advisory Committee hanno incontrato l’Istituto di Scienze Religiose della Pontificia Università Meridionale, avviando un dialogo sulle future collaborazioni in ambito teologico e interreligioso. Con l’Università degli Studi della Basilicata si è parlato di progetti già avviati sull’area mediterranea: scavi archeologici a Tétouan, studi etnomusicologici, ricerche su migrazioni e patrimonio. Una pluralità di sguardi e competenze che potranno contribuire ad arricchire i contenuti del 2026.

Il lavoro svolto con il team della Fondazione Matera Basilicata 2019 ha permesso di approfondire strategie, strumenti e possibilità di sviluppo del programma, con un’attenzione particolare ai partenariati e alla partecipazione delle comunità. Una visita che ha tracciato i primi tratti di un percorso che vedrà ancora l’Advisory Committee tornare in città nei prossimi mesi, dopo la tappa a Tétouan, per una nuova fase di confronto e valutazione.

Un percorso che unisce

Questa prima visita ha rappresentato un passaggio cruciale non solo per Matera, ma per l’intero progetto. Un momento in cui parole, visioni e gesti hanno iniziato a tradursi in azioni condivise. Un Mediterraneo che si racconta non solo con la voce, ma con i simboli, le pietre e i gesti che continuano a parlare di futuro.