Matera 2019

Si chiude la rassegna di Circus+ con numeri importanti che segnalano una grandissima attenzione e partecipazione. 5 weekend di programmazione dedicati ai 5 temi del dossier durante i quali il pubblico di Matera 2019 si è riunito in cerchio per assistere agli spettacoli circensi più sbalorditivi ed emozionanti d’Europa.

23 compagnie internazionali coinvolte, 112 artisti provenienti da 10 nazioni differenti e dal Sud Italia, e 5 band si sono esibiti alternandosi tra gli spazi del Grand e Petit Chapiteau dal 14 febbraio al 17 marzo.

Un ricco programma che ha segnato sempre il tutto esaurito ai 37 spettacoli, 6 incontri tra presentazione di un libro e proiezioni di film dedicati al mondo del circo e decine di performance a cui hanno preso parte circa 10000 spettatori accolti calorosamente da 160 volontari entusiasti. A questo numero si aggiunge il pubblico online coinvolto sui social di Matera 2019: foto, video e la diretta integrale di uno degli spettacoli hanno raggiunto su Facebook 19000 visualizzazioni e 3021 su Linkedin, 275 like in media per i post su Instagram e 1594 visite sul canale Youtube.

Tantissime le attrezzature usate dagli artisti: da quelle tradizionali come fune, corda, trapezio, tessuto, clave, bolas, palline, scala, sfera, piatti cinesi, cappelli, corda magica, mini bicicletta, rola bola, roue cyr, hula hoop, monociclo, palo cinese, diablo, pallone comico, a quelli più insoliti come un abat-jour, una corda fileuse, un tubo d’acqua, borse di plastica e gonne roteanti.  

Il primo weekend Circo come trasformazione dedicato a Radici e Percorsi, il tema del dossier che lega la tradizione alle sue forme contemporanee, le esibizioni hanno portato in scena il frutto della contaminazione di varie culture e discipline, dalla danza al teatro, fondendosi con le arti performative.

In scena due coppie di artisti, dai distinti saperi e vocazioni, fusi in una sintesi di avanguardia. L’attore e performer Antonio Rezza e l’artista e autrice Flavia Mastrella, l'acrobata aerea uruguaiana Fabiana Ruiz Diaz e l'artista multidisciplinare italiano Giacomo Costantini della compagnia El Grito.

Acqua, vento e altri elementi naturali sono stati i protagonisti della scena per il secondo ciclo di appuntamenti, Circo come transizione, dedicato a Utopie e Distopie, il tema della mutazione. Anche questa settimana sono stati due i soggetti artistici Phia Menard con una doppia performance e il derviscio Ziya Azazi.

Per il terzo fine settimana dedicato a Continuità e Rotture abbiamo allestito spettacoli di attrezzistica in cui lo strumento diventa opera d’arte e si fonde con l’artista stesso per Circo come aggregazione. Sono scesi in pista tre artisti internazionali: la francese Cecile Mont Reynaud, l’italiana Martina Nova e il tedesco Jorg Muller seguiti dal duo di clown belgi Okidok.

Lo spirito di squadra che caratterizza i migliori gruppi circensi è stato il focus della quarta rassegna Circo come collaborazione. Gli artisti coinvolti sono maestri nelle arti e discipline che richiedono coordinamento e visione d’insieme: uno spunto alla riflessione sull’intelligenza collettiva per sfidare le capacità umane. Lo spettacolo del Groupe Acrobatique de Tanger, composto da 12 acrobati e 2 musicisti dal Marocco, sfida la legge di gravità in evoluzioni corali e stupefacenti mentre ll Forum Nuovi Circhi ha riunito la quasi totalità delle compagnie di Circo Contemporaneo italiane: Circo Paniko, MagdaClan Circo, Side Kunst Cirque, Circo Zoé, Arterego, Circo Krom, Circo Patuff, Teatro Nelle Foglie, L'Iglù, Circo Baraka per un totale di 46 elementi.

Per Circo come innovazione, quinto appuntamento legato a Futuro Remoto, la sfida della tradizione circense è stata riletta attraverso la contaminazione tra le arti con i cinque scatenati acrobati/ballerini The Black Blues Brothers, Mister David and The Family DEM e il ritorno de El Grito.

Scopri le foto di tutti gli spettacoli e il video racconto di tutta la rassegna di Circus+.

 

 

Hanno collaborato a Circus+: Circostrada Network europeo e CircusNext Label europeo.
Circus+ è inoltre sostenuto da: Ambasciata di Francia e Institut Français.