Matera 2019
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Nella città dei Sassi l’annuale raduno dei rappresentanti delle Capitali Europee della Cultura passate e future.

Il programma di Matera 2019 conquista la ECoC Family

Mikael Mohamed referente di Marsiglia 2013: Matera con il programma realizzato per il 2019 ha vinto una grande sfida, valorizzare il grande patrimonio storico artistico della città con progetti che prevedono artisti internazionali e produzioni importanti sia per budget che per l’alta qualità.

Un programma di respiro europeo e di alta qualità per idee, realizzazione e presenza di artisti internazionali. Quanto si realizzerà a Matera nel 2019, conquista i rappresentanti delle Capitali Europee della Cultura passate, presenti e future. Nella città dei Sassi fino a sabato 20 per l’annuale raduno che prende il nome di ECoC (European Capitals of Culture) Family Meeting, gli ospiti internazionali hanno potuto conoscere i progetti culturali del 2019 dalla voce di ideatori e protagonisti. Accolti nell’ex convento di Santa Lucia, sede della Fondazione Matera – Basilicata 219, dal presidente Salvatore Adduce e dal direttore Paolo Verri, rappresentanti delle Capitali Europee della Cultura passate di Liverpool e Stavanger 2008, Essen e Pécs 2010, Turku 2011, Maribor e Guimarães 2012, Marseille e Kosice 2013, Mons e Plzen 2015, Wroclaw e San Sebastían 2016, Aarhus e Pafos 2017, Valletta e Leeuwarden 2018, delle future Ecoc Galway e Rijeka 2020, Novi Sad e Eleusis 2021, Kaunas 2022 e della Capitale “gemella” di Matera nel 2019 Plovdiv hanno ascoltato il racconto del lavoro di creazione dei programma e di coinvolgimento degli abitanti fatto a Matera dalla manager culturale Ariane Bieou. A questo incontro istituzionale è seguita la visita ai luoghi in cui prenderanno vita i progetti. Accompagnati da Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni, e da Joseph Grima, direttore scientifico dell’Open Design School, gli ospiti europei hanno raggiunto il belvedere di Murgia Timone. La vista degli antichi rioni Sassi e del Parco delle chiese rupestri è stato il set dove Pietro Laureano, architetto e urbanista e esperto Unesco, ha illustrato “Ars Excavandi”. Prima (sarà inaugurata a Matera il 19 gennaio 2019) delle quattro grandi mostre che racconteranno Matera e la Basilicata dal passato al futuro, Ars Excavandi è una mostra sulle città rupestri nel mondo. Nella Cava Paradiso Joseph Grima ha presentato la performance di musica elettronica Apollo Soundtrack che a luglio vedrà protagonista Brian Eno e il progetto I-DEA sull’analisi e sulla rappresentazione della ricca storia culturale, artistica e antropologica della regione Basilicata attraverso mostre e progetti di ricerca. Progetto che si ispira al lavoro del compositore, scrittore, filosofo e artista visivo John Cage, con I- DEA saranno realizzate 5 mostre multidisciplinari curate da 5 artisti internazionali. Contemporaneamente sarà condotta una ricerca sugli archivi che si concretizzerà in forma di mappa online di open-data. La Biblioteca provinciale Tommaso Stigliani, ultima tappa della giornata, è la sede in cui il Teatro dei Sassi, uno dei project leader lucani, sta realizzando in collaborazione con la Scuola Holden “L’atlante delle emozioni della città”. Un progetto che ha già coinvolto oltre 400 cittadini che, realizzando ciascuno la propria mappa emozionale di Matera, hanno offerto agli scrittori della Scuola Holden lo spunto per scrivere 15 racconti e ad artisti come Stefano Faravelli di realizzare delle opere d’arte. Mappe, racconti e sculture confluiranno in una mostra che, per impianto espositivo, non mancherà di suscitare emozioni.

“Matera con il programma realizzato per il 2019 ha vinto una grande sfida – ha dichiarato Mikael Mohamed, referente di Marsiglia 2013 e oggi responsabile delle relazioni internazionali del MuCem, il Museo delle Civiltà d’Europa e del Mediterraneo – nelle altre Capitali europee della Cultura sono state realizzate grandi opere, farlo qui con il grande e importante patrimonio culturale che avete era impensabile. Chi ha lavorato al programma culturale di Matera 2019 ha saputo valorizzare questi luoghi magnifici con progetti che prevedono artisti internazionali e produzioni importanti sia per budget che per l’alta qualità. Realizzazioni che, oggi, si vedono solo nelle grandi capitali come Parigi, Berlino, Londra. Matera 2019 ha un programma culturale da Capitale europea della Cultura”.

La giornata di ieri e quella odierna vedono in città anche la presenza di 30 giornalisti dell’Associazione della stampa estera in Italia, fra cui corrispondenti di CBS news, ARD - Radio Televisione Tedesca, Berliner Zeitung, AFP - Agence France-Presse, guidati in un press tour alla scoperta della città e del programma culturale di Matera 2019.

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All’interno del programma culturale Di Leo sarà partner per le attività nelle scuole lucane 

Appuntamento il 19 novembre con il progetto ‘Patrimonio in gioco’

Matera, 16 ottobre 2018 – La Di Leo Pietro Spa, impegnata nella produzione di prodotti da forno con origini nel 1663 ad Altamura e con sede a Matera, sarà ‘School partner’ di Matera Capitale Europea della Cultura per il 2019. La partnership è stata annunciata durante l’incontro avvenuto nella sede della Fondazione Matera Basilicata 2019, tra il direttore generale della Fondazione, Paolo Verri, e il cavaliere del lavoro Pietro Di Leo, amministratore unico della Di Leo Pietro Spa.

Di Leo, leader in Puglia e Basilicata nel segmento salutistico – integrale e ottavo produttore di biscotti a livello nazionale, rafforza l’impegno su Matera 2019, già avviato nel 2014 con numerose attività per sostenere la città dei Sassi come Capitale europea della cultura: le campagne pubblicitarie “Occasione colta” e “Cotti per Matera” sui principali quotidiani nazionali, l’evento “Concertiamoci per Matera” con i sindaci dell’Alta Murgia, la realizzazione in piazza San Pietro del biscotto più lungo d'Europa nonché il lancio sul mercato dei Caveosi, i biscotti dedicati a Matera realizzati con materie prime del territorio lucano. E poi le tante iniziative svolte nelle scuole con i progetti "Porta la scuola nel 2019" e “Racconta il buono di Matera” per divulgare a oltre 1.000 studenti delle scuole lucane i valori della candidatura di Matera.

«Continuiamo con entusiasmo a essere al fianco di Matera – ha dichiarato Pietro Di Leo - che si appresta a vivere un appuntamento storico. Del programma culturale abbiamo deciso di condividere il filone ‘futuro remoto’ perché, più degli altri, sembra contenere elementi della nostra visione: proiettarci verso il futuro diffondendo anche tra le nuove generazioni i più recenti valori salutistici, prendendo le mosse, però, da ‘tutto il buono di una volta’, cioè da quel patrimonio di tradizione, genuinità e artigianalità che si tramanda nella nostra azienda da centinaia di anni».

Tra le iniziative che vedranno protagonista Di Leo nell’ambito del ricco programma di ‘Matera 2019’ un ruolo principale sarà dedicato alle attività da realizzare, in qualità di ‘School partner’, con le scuole del territorio, a cominciare dal progetto ‘Patrimonio in gioco’, che coinvolge 60 classi primarie e secondarie di primo grado della Basilicata nella scoperta, in un’ottica nuova, del concetto di ‘patrimonio’ e che le vedrà protagoniste, il prossimo 19 novembre, di un evento organizzato dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 in collaborazione con il Miur.

«Pietro Di Leo è stato da sempre il più acceso sostenitore della candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019 – ha sottolineato Paolo Verri -, ed è stato anche la persona che ci ha fatto lavorare sul concetto di Murgia e su quello di responsabilità sociale e aziendale. La prima volta che andai a visitare l’azienda Di Leo mi resi conto di come la bontà si trasforma in un prodotto industriale di qualità e perciò sono fiero del fatto che questa azienda abbia deciso di continuare a sostenere Matera 2019. A tal proposito vorrei ricordare la prima campagna che Di Leo fece su “Il Sole 24 Ore” con lo slogan "Occasione colta”, mostrando di esse un grande comunicatore, come lo conferma la campagna che si potrà vedere a breve in giro, “Siamo sempre più cotti per Matera”. Credo che questo innamoramento per la città passerà da Di Leo a tutti i suoi consumatori e farà un gran bene a noi e al territorio».

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La Fondazione Matera Basilicata e la città di Matera si preparano a vivere una settima intensa grazie a una serie di appuntamenti europei cui prenderanno parte diversi ospiti.

La prima tappa di questa settimana sarà il 17 ottobre, giorno in cui ricorre il quarto anniversario dalla proclamazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. In tale occasione, TRM network, in collaborazione con la Fondazione Matera Basilicata 2019, organizza, nell’ambito del nuovo format televisivo “2019 Chiamata alle arti” finalizzato a raccontare il coinvolgimento della comunità in vista di Matera 2019, un dibattito in diretta tv da Piazza San Giovanni dalle ore 17:00 alla 19:00 che vedrà protagonisti gli studenti del Liceo Classico Duni, ancora senza una sede per la propria scuola. All’incontro, incentrato sul ruolo della cultura per la città di Matera oggi e dopo il 2019, prenderanno parte, fra gli altri, anche il Presidente e il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce e Paolo Verri, e la Dirigente scolastica, Patrizia Di Franco. Gli allestimenti utilizzati nell’incontro saranno curati dall’ Open Design School, progetto di Matera 2019.

Dal 18 al 20 ottobre Matera ospiterà poi l’Ecoc Meeting, il raduno dei rappresentanti delle Capitali Europee della Cultura passate e future che ogni anno si tiene in una delle città che avrà il titolo l’anno successivo. In particolare arriveranno a Matera rappresentanti di Stavanger 2008, Liverpool 2008, Essen 2010, Pécs 2010, Turku 2011, Maribor 2012, Marseille 2013, Kosice 2013, Mons 2015, Wroclaw 2016, San Sebastían 2016, Pafos 2017, Aarhus 2017, Valletta 2018, Leeuwarden 2018, Plovdiv 2019, Rijeka 2020, Galway 2020, Novi Sad 2021, Kaunas 2022. Nel corso delle tre giornate di lavoro, gli ospiti europei avranno la possibilità di sperimentare uno speciale percorso di visita della città attraverso i luoghi e le persone, che sarà proposto ai visitatori nel 2019, e di pranzare nelle case di famiglie materane, proprio come avvenuto nel 2014 in occasione della visita della Commissione che poi assegnò a Matera il titolo di Capitale Europea della Cultura. Nelle stesse giornate, sarà in visita a Matera anche una delegazione di 30 rappresentanti dell’Associazione della stampa estera in Italia per approfondire il programma di Matera 2019 e conoscere da vicino la città.

Il 19 ottobre, decima tappa di avvicinamento al 2019, la Fondazione Matera Basilicata 2019, grazie alla collaborazione con RAI Cinema, proporrà al pubblico e agli ospiti internazionali, alle ore 18:30 presso il Cinema Piccolo, la proiezione gratuita e in anteprima di “Opera senza autore”, scritto e diretto da Florian Henckel Von Donnersmarck, dedicato a Gerhard Richter, uno dei massimi pittori del nostro tempo. Il film, scelto personalmente dall’Amministratore delegato di RAI Cinema, Paolo Del Brocco, per la sua importanza culturale, è stato presentato quest’anno alla 75° Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia ed è stato selezionato per rappresentare la Germania ai premi Oscar 2019 nella categoria Oscar al miglior film in lingua straniera.

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L'accordo di partnership è stato sottoscritto da Pasquale Lorusso e Paolo Verri

 

“Abbiamo voluto ribadire, con questo accordo di partnership, la vicinanza della nostra azienda alla città di Matera e a questo riconoscimento che la proietta ancora di più verso una dimensione internazionale”.

Sono le parole pronunciate da Pasquale Lorusso, Presidente di BAWER Spa, in occasione della sottoscrizione ufficiale dell'accordo di partnership tra l'azienda materana, leader mondiale nel mercato delle cassette portattrezzi per veicoli industriali, e la Fondazione Matera – Basilicata 2019.

L'intesa è stata siglata il 27 agosto nella sede della Fondazione, da Pasquale Lorusso e dal Direttore di Matera 2019, Paolo Verri, e qualifica BAWER come “bronze partner”, includendo l'azienda materana nella ristretta cerchia degli sponsor che sosterrano ufficialmente MATERA 2019 con un contributo economico importante.

“Il mondo dell'impresa – ha dichiarato Pasquale Lorusso - ha il dovere morale di sostenere i processi di crescita e sviluppo culturale e, per questa ragione, BAWER ha confermato la volontà di essere al fianco della Fondazione Matera 2019 per sostenere idee, progetti e programmi. Se il mondo dell'economia ha la responsabilità sociale di essere vicina alla cultura, è altrettanto vero che la cultura genera ritorni diretti ed indiretti per il sistema economico locale. E' un circuito virtuoso che la nostra azienda ha scelto di sostenere da tempo, offrendo un impegno concreto e tangibile nel mondo della cultura e dello sport”.

“Siamo davvero grati all'azienda Bawer – ha dichiarato Paolo Verri, Direttore Fondazione Matera – Basilicata 2019 – per aver voluto confermare in modo concreto la sua vicinanza a Matera 2019, che si aggiunge a quanto già fatto lungo il percorso di candidatura. Il sostegno delle aziende locali rappresenta per noi un “valore aggiunto” straordinariamente prezioso, per la realizzazione del programma culturale descritto nel dossier di candidatura”.

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QUANDO UN’AZIENDA SI IDENTIFICA CON IL SUO TERRITORIO

Matera, 10 ottobre 2018 – Siglata tra Lucano 1894 e la Fondazione Matera Basilicata 2019 una partnership speciale fin dal nome. L’accordo sottoscritto il 4 ottobre tra Paolo Verri, direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019 e Rosistella Provinzano, Presidente di Lucano 1894, prevede che l’azienda sia Essential partner della Capitale Europea della Cultura 2019. Un titolo che definisce sia la storia di Lucano 1894 e il suo impegno per il territorio, sia il luogo creato dall’azienda per l’occasione, destinato a rendere palpabili “le essenze e l’essenza” della Lucania per i tanti visitatori attesi.

Si chiamerà infatti Essenza lo spazio espositivo e multi-tematico che aprirà le porte accanto alla sede storica dell’azienda a Pisticci. Un viaggio nel mondo di Amaro Lucano, un percorso immersivo in cinque differenti aree tematiche (Lucania, Lucano, Amaro, Storia e Pacchiana) che ripercorreranno la storia dell’azienda accompagnando il visitatore in un’indimenticabile esperienza all’interno di uno spazio multisensoriale nel quale Lucano mostra al pubblico le sue vere radici, puntando a diventare un nuovo polo di aggregazione culturale al servizio di Matera 2019.

Rosistella Provinzano entra nel merito delle motivazioni: “Amaro Lucano è molto di più di un distillato; racchiusa nella sua bottiglia c’è l’evoluzione del costume e della società italiana attraverso la storia di un territorio. Una storia rappresentata bene da quella “Pacchiana” sulle nostre etichette, un simbolo dell’operosità lucana conosciuto ovunque con il quale anche la nostra azienda si identifica”.

“Per anni Amaro Lucano ha portato da solo la bandiera dell’identità lucana in Italia e nel mondo” ha spiegato lo stesso Paolo Verri. “Dal 2014 si è aggiunta a questo racconto la storia vincente di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. La somma di questi due potenti strumenti di promozione del territorio, ovvero l’azienda Amaro Lucano che nel 2019 festeggerà i suoi 125 anni, e il percorso comunitario di Matera 2019, non poteva che dare vita a un grande matrimonio, con l’obiettivo principale di generare nuova produzione culturale. L’apertura nel 2019 dello spazio espositivo aziendale Lucano Essenza, consentirà infatti di avere un altro luogo di punta per chi sceglierà di visitare Matera”.

 “Da 125 anni Matera è casa nostra – ribadisce Francesco Vena, Ceo di Lucano 1894 – e l’accordo con la Fondazione Matera Basilicata 2019 ci rende orgogliosi di dare il nostro contributo per far conoscere al mondo i luoghi dove nasce il nostro prodotto più famoso. Un’occasione per trasmettere ai visitatori anche la passione per il lavoro e per le nostre radici. Valori che contraddistinguono i lucani e che sono stati così determinanti per il successo della nostra azienda. Credo che anche il Cavalier Vena di fronte a questo impegno si chiederebbe davvero ‘Cosa vuoi di più dalla vita?’ “

 Una partnership naturale, quindi, per un’azienda fondata nel 1894 a pochi chilometri da Matera, quando il cavalier Pasquale Vena ha scelto di chiamare semplicemente “Lucano” il suo amaro distillato dalle erbe del luogo. Nome preservato dalle successive generazioni della famiglia Vena che hanno battezzato “Lucano” prima l’azienda e poi il grande gruppo degli spirits nato da quella straordinaria intuizione. Un Gruppo che continua a portare il nome di Matera nel mondo, con oltre il 15% di quota export Amaro Lucano e una diffusione in tutti i 5 continenti.

Con il tempo questo sodalizio con la città dei Sassi si è rafforzato: tra le opere realizzate per Matera spicca la creazione nel 2016 di “Lucano La Bottega”, un luogo d’accoglienza per dare alla città e ai tanti turisti “un assaggio” di storia e cultura del territorio attraverso un prodotto che ne incarna tutti i valori. Un concetto di cui Lucano Essenza è la naturale evoluzione.

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Il programma culturale di Matera 2019 e l’offerta turistica della Basilicata sono state presentate oggi in un incontro a Rimini in occasione di TTG, la fiera b2b dedicata alla promozione del turismo mondiale in Italia e dell’offerta turistica italiana nel mondo, nella quale la regione Basilicata è presente con un proprio stand promozionale. All’incontro hanno preso parte il Direttore dell’Agenzia di promozione territoriale della Basilicata, Mariano Schiavone , il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Paolo Verri, l’Assessore al Turismo del Comune di Matera, Mariangela Liantonio, che hanno sottolineato come la Basilicata sia diventata la seconda destinazione turistica più scelta in Italia.

“Alla Basilicata, che è al momento il parco più interessante d'Italia, registrando quasi lo stesso numero di pernottamenti del Parco di Yellowstone, Matera 2019 aggiunge la qualità di una offerta culturale eccellente – ha spiegato Verri-. Matera è sia un patrimonio rupestre di grande fascino, ma è anche un luogo dove i cittadini hanno reinventato una città a misura d'uomo. E i cittadini sono proprio al centro del programma culturale del 2019, attraverso progetti come Lumen sull’allestimento della città mediante l’autocostruzione di istallazioni luminose, Gardentopia, incentrato sulla cura del verde urbano e che darà vita a 19 giardini di comunità in tutta la regione, o ancora i progetti dedicati alle scuole, per i quali stiamo stringendo accordi di collaborazione con gli operatori turistici del metapontino in relazione al tema dell’ospitalità. A questi si aggiungono le grandi coproduzioni come il Purgatorio di Dante, coprodotto con il Teatro delle Albe/Ravenna Festival o la realizzazione della Cavalleria Rusticana nei Sassi insieme al Teatro San Carlo di Napoli, progetti che vedranno i cittadini protagonisti nella fase di produzione e in quella scenica. Il programma del 2019, riassunto nello slogan Open Future, è un racconto che parte da Matera per aprirsi ad una riflessione generale sulla cultura europea e sul suo futuro, a partire dalla quattro grandi mostre che si svilupperanno nel corso dell’anno: Ars Excavandi, Rinascimento visto da Sud, La Poetica dei numeri primi, Stratigraphy-Osservatorio dell’Antropocene. Numerose inoltre le collaborazioni internazionali, fra cui quelle con Tunisi, Rosario, San Francisco e Petra, la città giordana con cui verrà realizzata una mostra fotografica a cura di Carlos Solito che crea sinergie fra due città scavate e patrimonio Unesco. Ogni giorno i visitatori avranno l’opportunità non solo di vedere sempre qualcosa, ma di incontrare un cittadino da cui apprendere storie e racconti sulla città, facendo una vera e propria esperienza di cittadinanza temporanea. Ciascun visitatore sarà a sua volta invitato a portare con sé un oggetto che rappresenta la propria idea di cultura, così da produrre una grande istallazione rappresentativa delle diverse sensibilità culturali arrivate in città”.

"La forza comunicativa di Matera – ha commentato Mariano Schiavone, direttore generale Apt Basilicata - si conferma chiave di accesso privilegiata nei luoghi importanti del turismo italiano. Anche al Ttg di Rimini, infatti, che é uno dei primissimi appuntamenti di settore, l'interesse che suscita e il protagonismo che si ritaglia la nostra Capitale Europea della Cultura, rappresenta una opportunità per l'intero turismo della Basilicata, ricco di una offerta di qualità che può essere maggiormente valorizzata proprio grazie a Matera".

"Con la vittoria del titolo di Capitale Europea della Cultura 2019 - ha concluso l'Assessore Liantonio - la città di Matera sta vivendo una situazione di particolare eccezionalità, confermata dall'incremento delle presenze turistiche. La forza del programma che si sta costruendo per il prossimo anno è racchiusa nel grande coinvolgimento della comunità, frutto di un lavoro sinergico tra Comune e Fondazione".

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Sono stati presentati ieri presso Casino Padula a Matera, sede di Open Design School, i progetti di Matera 2019 Lumen e Social Light attraverso i quali la città verrà “vestita di luce” grazie al contributo dei cittadini e al sostegno di Enel, in vista delle celebrazioni di Matera Capitale Europea della Cultura.

Come ha spiegato Tommaso Santoro Cayro, project manager della Fondazione Matera Basilicata 2019, Lumen reinterpreta l’antica tradizione delle luminarie dando vita a grandi architetture luminose a forma di map pointer, ovvero i puntatori delle mappe di geolocalizzazione, che saranno collocate nei principali accessi e quartieri della città, in modo particolare quelli più periferici, e lungo i percorsi connessi agli eventi di Matera 2019. L’idea nasce da una suggestione della light designer romana Giovanni Bellini che circa un anno fa è stata chiamata dalla Fondazione per sviluppare il progetto contenuto nel dossier di Matera 2019. Dopo i primi sopralluoghi in città, la Bellini ha ripercorso in maniera virtuale le strade attraversate fisicamente,  servendosi proprio delle mappe digitali. Da qui l’idea di unire un elemento globale, quale appunto il puntatore digitale, a un elemento della tradizione locale quale le luminarie, che nella città di Matera trovano la loro massima espressione in occasione dei festeggiamenti per la Madonna della Bruna. Per realizzare le grandi architetture luminose (5 metri per 3 metri), sono stati organizzati dei laboratori partiti già ieri mattina e che per tutti i weekend di ottobre vedranno protagonisti, in mattinata, gli studenti di due istituti superiori materani (IPSIA "Leonardo Da Vinci" e ITCG "Loperfido - Olivetti") e, nel pomeriggio i cittadini, presso la sede di Open Design School, coinvolti in operazioni di trattamento del legno che fa da base alle istallazioni, carteggiatura, stuccatura e pitturazione. A supportare il loro lavoro ci saranno alcuni artigiani locali, cui è affidato il compito di realizzare le strutture portanti in legno. Un’altra parte di architetture luminose sarà realizzata invece da alcune delle maggiori aziende di luminarie del Sud. Una volta completate le strutture, si procederà all’istallazione delle lampadine e il fissaggio delle strutture in 15 punti strategici della città.

Con Social light il progetto di valorizzazione della risorsa luminosa assume poi una dimensione, appunto, sociale. Fra novembre e dicembre i cittadini sono chiamati a “farsi luce”, costruendo un elemento luminoso di piccole dimensioni, da poter portare con sé, appendere al balcone o alla porta della propria abitazione, e uno da donare alla città per illuminare i percorsi che connettono i punti in cui sono state collocate le grandi istallazioni di Lumen. Anche in questo caso Giovanna Bellini ha immaginato degli elementi luminosi circolari che, da un lato, riprendono la forma tradizionale del setaccio e del tamburello, dall’altro ricordano il pallino azzurro che crea la connessione fra due punti nelle mappe di geolocalizzazione. Per rendere l’oggetto portatile, verrà montata su di esso una cinghia in tessuto ed un piccolo pannello solare con una batteria di accumulo, che consente la ricarica nelle ore diurne e l’illuminazione in quelle notturne. Nella fase di prototipazione di tali oggetti sono state coinvolte due realtà locali, l’azienda Frascella e l’azienda Calia.

Massimiliano E. Burgi, responsabile della dimensione “città e cittadini” della Fondazione Matera Basilicata 2019, ha spiegato che i workshop di Social Light si svolgeranno presso dieci realtà cittadine che hanno dato la propria disponibilità ad accogliere le attività laboratoriali: la Cooperativa di comunità Primear insieme a La Città essenziale, le associazioni RisVolta e Giallo Sassi, l’Unitep, il Plesso Nitti dell’Istituto comprensivo “Pascoli”, l’Associazione Italiana Persone Down - Matera, il Centro Diurno ASM, l’Associazione Il Quartiere si muove di San Pardo (che ha alle spalle una grande esperienza nella realizzazione di luminarie attraverso il riciclo degli oggetti), l’associazione Genitori h24, gli Scout CNGEI e AGESCI. Altre realtà stanno manifestando la loro disponibilità ad aderire al progetto. Fondamentale sarà inoltre la collaborazione con l’Associazione Maria SS della Bruna, che darà vita a delle istallazioni specifiche in occasione della Festa del 2 luglio, e con il Comune di Matera - di cui ha portato i saluti l’assessore alle Politiche sociali, Marilena Antonicelli - , immaginando insieme una connessione natalizia con il progetto, attraverso il coinvolgimento speciale delle scuole.  Nel 2019 i laboratori verranno inoltre replicati per consentire anche ai “cittadini temporanei” di realizzare e portare poi con sé il proprio oggetto luminoso.

A sostenere il progetto Lumen/Social Light non poteva che essere Enel, uno dei principali operatori integrati globali nel settore dell'energia elettrica, da sempre impegnata nella promozione dell’arte e della cultura. “Abbiamo sin da subito voluto sposare questo progetto di Matera 2019 dedicato ad un uso virtuoso della luce mediante la partecipazione della collettività – ha sottolineato Angelo Di Giovine, Responsabile Affari Istituzionali Territoriali Puglia e Basilicata di Enel -. ENEL nell’ambito delle proprie attività, da sempre, opera nel settore dell’illuminazione pubblica e di quella artistica; moltissimi sono i monumenti sui quali siamo intervenuti e che attraverso la luce diventano ancora più belli e imponenti. E’ a tutti evidente che nel tempo, la luce, da risorsa che, illuminando la notte, ha consentito la socializzazione, ha subito un’evoluzione, trasformandosi in elemento intelligente, funzionale al risparmio energetico, e si è arricchita di nuovi significati. Il progetto di Matera 2019 è piaciuto ad ENEL per la sua capacità di interpretare questi nuovi significati, passando dal concetto di “punto luminoso” ad un qualcosa che diventa fluido e mobile, e che accompagnerà il cammino di ogni cittadino di Matera. Non potevamo perciò non cogliere questa preziosa occasione, tappa di avvicinamento a “Matera 2019”, perché crediamo fortemente in questo percorso e vogliamo dare il nostro sostegno alla Fondazione Matera Basilicata 2019 per traguardare insieme quello che di sicuro sarà un successo per tutta la città, per la regione e per il nostro Paese”.

Da lunedì 8 ottobre sarà possibile iscriversi ai laboratori di Social Light inviando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o compilando il form presente sul sito www.matera-basilicata2019.it .

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Grazie al lavoro di collaborazione tra l’Agenzia di Promozione Territoriale Basilicata e la Fondazione Matera Basilicata 2019, la città di Matera e l’intero territorio lucano saranno anche quest’anno protagonisti di TTG Travel Experience in programma dal 10 al 12 ottobre a Rimini. Giunta alla sua 55° edizione, TTG è la manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale in Italia e per la commercializzazione dell’offerta turistica italiana nel mondo, unica fiera in Italia totalmente b2b.

Le eccellenze turistiche della Basilicata e il programma culturale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 saranno rappresentate all’interno di uno spazio espositivo del padiglione fieristico riminese (Area Espositiva A7 115-126). Inoltre, nella giornata del 10 ottobre, dalle 10:45 alle 11:55 presso lo spazio Italy Arena (Padiglione A5), l’Agenzia di Promozione Territoriale Basilicata e la Fondazione Matera Basilicata 2019 saranno protagoniste di un incontro durante il quale verrà presentata l’offerta turistica della Basilicata e “Matera 2019? Open Future! La Capitale Europea della cultura si presenta”.

“Il programma di Matera 2019 – spiega Paolo Verri, Direttore Generale della Fondazione Matera Basilicata 2019 - si sviluppa su 48 settimane a partire dalla cerimonia inaugurale del 19 gennaio, nella quale 54 bande, provenienti dalle Capitali Europee della Cultura e dai Comuni della Basilicata, faranno il loro ingresso a Matera suonando i loro strumenti. Da quel momento ci saranno iniziative ogni giorno, molte delle quali in contemporanea, distribuite in diversi luoghi della città di Matera e della regione, che avranno l’ambizione di contribuire a prefigurare il futuro cercando di dare risposte alle domande poste dai 5 temi del dossier di candidatura: Radici e Percorsi, Continuità e Rotture, Futuro Remoto, Utopie e Distopie, Riflessioni e Connessioni. Ben metà delle produzioni sono frutto del percorso di co-creazione fatto insieme alla scena creativa lucana, collegata a un ampio ventaglio di artisti, reti e istituzioni sia nazionali che europee. L’altra metà del programma sarà realizzata grazie ad accordi con diverse istituzioni culturali europee ed italiane, a partire dall’altra Capitale europea della cultura, la nostra amica e gemella Plovdiv, con cui realizzeremo tre grandi progetti culturali e ci scambieremo le due principali mostre”.

“In questa importante vetrina internazionale, - sottolinea Mariano Schiavone, Direttore dell’Agenzia di Promozione Territoriale Basilicata - la Basilicata si presenta come meta turistica tra le più richieste, con una offerta capace di suscitare interesse e soddisfazione grazie al suo straordinario patrimonio e a Matera Capitale Europea della Cultura 2019”.

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Matera si prepara all’anno da Capitale Europea della Cultura e, in particolare, alla prima tappa della cerimonia inaugurale del 19 gennaio 2019, con il lancio dei progetti Lumen e Socialight. Sviluppate con il coinvolgimento di Enel e dei cittadini, le due iniziative fanno sì che la luce diventi un elemento per “vestire” la città e alcuni suoi monumenti.

I progetti saranno presentati al pubblico venerdì 5 ottobre alle ore 19:00 presso Casino Padula a Matera, sede di Open Design School.

Lumen, in particolare, proietta nel futuro l’antica tradizione delle luminarie, solitamente usate nel Sud Italia per impreziosire i momenti rituali e di festa nei centri cittadini, portando architetture di luce in tutti i quartieri di Matera. Saranno illuminati luoghi simbolo della città che ospiteranno gli appuntamenti del programma di Matera 2019 attraverso la realizzazione di grandi oggetti luminosi a forma di puntatori progettati dalla light designer Giovanna Bellini, nei quali si fonde la tradizione delle luminarie e la più contemporanea forma di localizzazione dei siti sulle mappe digitali. Questi elementi saranno realizzati in parte da famose aziende di luminarie del Sud Italia e in parte dai cittadini nel corso di alcuni laboratori che si terranno tutti i venerdì e sabato di ottobre, nel pomeriggio presso Casino Padula, sede di Open Design School e la mattina presso l’Istituto Professionale Statale per l'Industria e l'Artigianato "Leonardo Da Vinci" e l’Istituto Tecnico Statale Commerciale e Geometra "Loperfido - Olivetti". I laboratori hanno già fatto registrare il tutto esaurito dopo la campagna di adesioni lanciata in occasione di Materadio.

Socialight lavora invece sulla connessione tra queste istallazioni artistiche attraverso l’autocostruzione, da parte dei cittadini, di piccoli oggetti luminosi, che daranno vita a nuovi modelli di illuminazione pubblica, generando un uso virtuoso della luce. Per tutto il mese di novembre i cittadini potranno partecipare a dei workshop che si terranno in 10 luoghi della città, per “farsi luce” e costruire percorsi luminosi, con l’obiettivo di dare alla città una lettura nuova ed emozionante anche in spazi concepiti come anonimi e poco vissuti.

Il 19 dicembre 2018, in occasione dell’ultima tappa di avvicinamento al 19 gennaio 2019, ci sarà l’accensione di tutti gli oggetti luminosi in città, come prova generale per la cerimonia inaugurale di Matera Capitale Europea della Cultura.

È possibile iscriversi ai laboratori di Socialight a partire dal 5 ottobre e fino alla fine di novembre inviando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o compilando il form presente sul sito www.matera-basilicata2019.it.

I progetti Lumen e Social Light sono sostenuti da Enel, uno dei principali operatori integrati globali nel settore dell'energia elettrica, da sempre impegnata nella promozione dell’arte e della cultura.

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Diversi gli ospiti internazionali in visita questa settimana presso la Fondazione Matera Basilicata 2019 per sviluppare e produrre le iniziative del cartellone 2019 o per scambiare esperienze nel settore del design e della partecipazione pubblica.

In questi giorni è a Matera Pelin Tan, sociologa e storica dell'arte turca, visiting professor all'Università di Cipro, che ha dedicato la sua ricerca e pratica curatoriale all'architettura socialmente impegnata e all'arte contemporanea. Pelin Tan sarà la curatrice del progetto Gardentopia, dedicato alla valorizzazione del verde e alla partecipazione attiva della cittadinanza attraverso la trasformazione di aree pubbliche dismesse e abbandonate in giardini ed orti di comunità.

Pelin Tan sta incontrando i cittadini e le associazioni che curano i giardini di comunità già realizzati fra Matera e Potenza e i sindaci della Basilicata che hanno manifestato la propria adesione alla nuova edizione del progetto, finalizzato a creare giardini in tutta la regione. Tan è stata "invited curator" del team Tracer da Witte de With e Tent art institutions di Rotterdam (2003 - 2004) alla mostra Tracer dove si è concentrata sulla migrazione e l'impegno urbano. È nel consiglio del Consorzio pedagogico sul patrimonio dei rifugiati (Dheisheh Palestinian Refugee Camp), consigliere di Visible Awards - Cittadellarte, membro del Consiglio di amministrazione di Sussmann Foundation / Vienna e consulente di The Silent University. Ha partecipato a diverse esposizioni d'arte internazionali e collaborato con università di tutto il mondo.

Dal 3 al 7 ottobre la Fondazione Matera Basilicata 2019 ospiterà lo studio Formafantasma, selezionato come curatore di una delle mostre di I-DEA, che intende reinterpretare in chiave artistica il ricco patrimonio archivistico delle Basilicata.

Studio Formafantasma è stato fondato da Andrea Trimarchi e Simone Farresin , un duo di designer italiani con base ad Amsterdam, in Olanda. Il loro lavoro esplora il rapporto tra tradizione e culture locali e, attraverso ricerche ed esperimenti sui materiali, affronta con un approccio critico tematiche relative alla sostenibilità e al ruolo degli oggetti come canali culturali. Il lavoro di Studio Formafantasma è stato presentato e pubblicato a livello internazionale in musei come il MoMA di New York, Victoria and Albert Museum di Londra, Metropolitan Museum di New York, Chicago Art Institute, TextielMuseum di Tilburg, Stedelijk Museum Amsterdam, Fondazione Cini di Venezia, MUDAC Lausanne, Mint Museum of Craft and Design in North Carolina e MAK Museum di Vienna. Tali musei hanno integrato i prodotti di design firmati da Studio Formafantasma nelle loro collezioni permanenti.

Nei giorni scorsi, inoltre, alcuni rappresentanti di Kaunas 2022, la città lituana che sarà Capitale Europea della Cultura nel 2022, hanno incontrato la project manager di Open Design School, Rita Orlando, presso la sede di Casino Padula. Durante il colloquio, cui ha partecipato anche una rappresentante del Vilnius Design College, si sono approfondite le dinamiche produttive e di sostenibilità del progetto Open Design School, della sua importante funzione di sviluppo di nuove conoscenze e di conservazione degli antichi saperi e maestranze territoriali. Inoltre sono state illustrate le dinamiche di coinvolgimento della comunità locale, i progetti riguardanti i luoghi di Matera 2019, con il lavoro di mappatura di più di 400 siti in tutta la regione Basilicata, e l'attuale sistema di progettazione adottato da Open Design School per la realizzazione degli allestimenti di Matera 2019. Da entrambe le parti si è esternata la volontà di proseguire lo scambio di idee ed esperienze fra capitali con collaborazioni più mirate.

"Le attività di Matera2019 – afferma Rossella Tarantino, manager Sviluppo e Relazioni della Fondazione – si muovono sempre di più per rafforzare le relazioni internazionali attraverso la collaborazione con realtà di straordinario rilievo. La grande esperienza di Pelin Tan e di Studio Formafantasma ci aiuterà da una parte a rafforzare uno dei progetti più importanti del dossier, Gardentopia, e dall'altro, con Studio Formafantasma, a realizzare una grande mostra a partire dal ricco patrimonio archivistico della Basilicata. Ma soprattutto aiuterà la comunità ad aprirsi ad una nuova visione dell'arte e della vita di comunità provando a individuare le risposte migliori alle difficili sfide che abbiamo davanti".

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Siglata la partnership tra Calia Italia e la Fondazione Matera2019.

Matera, 1 ottobre 2018 – Nella sede della Fondazione di Matera Basilicata 2019, Roberto Caputo, Presidente del CDA di Calia Trade, l’Architetto Saverio Calia, Direttore Generale Marketing e Sviluppo Calia Italia, e Paolo Verri, Direttore Generale della Fondazione Matera Basilicata 2019, hanno firmato l’accordo di partnership che qualifica Calia Italia come “Official Comfort Supplier” di Matera 2019.

La collaborazione fortemente voluta e sostenuta da Saverio e Giuseppe Calia, titolari dell’azienda, conferma l’impegno di Calia Italia nelle attività di promozione della città di Matera e della sua cultura a livello nazionale e internazionale con attività che ne favoriscano, oltre allo sviluppo economico, anche la crescita sociale e culturale e che facciano del binomio cultura-lavoro la chiave del successo dell’azienda e del territorio.

L’azienda ha da sempre prestato attenzione al territorio di appartenenza sostenendo con orgoglio e convinzione la candidatura della città di Matera a “Capitale Europea della Cultura 2019” già dal 2014 e, nel corso degli anni, dedicandole spazi all’interno degli stand fieristici durante i principali appuntamenti nazionali ed internazionali dell’arredamento e del design.

“Siamo molto orgogliosi – afferma il direttore generale della Fondazione, Matera-Basilicata 2019, Paolo Verri – che Calia Italia sia salita formalmente a bordo di Matera 2019 aggiungendosi alle altre imprese del territorio che stanno sostenendo il nostro programma culturale. Il ruolo dei privati è di fondamentale importanza non solo per dare ulteriore solidità al lavoro che stiamo facendo, ma anche perché il cammino dell’anno da capitale europea della cultura deve vedere tutti protagonisti, cittadini, istituzioni e imprese al fine di dare continuità al percorso anche oltre il 2019”.
CALIA ITALIA
Calia Italia, fondata a Matera nel 1965, è l’azienda più antica del Distretto del Mobile Imbottito della Basilicata.
Progetta, realizza ed esporta in tutto il mondo divani e poltrone in pelle e tessuto rinomati per l’artigianalità, la cura dei dettagli, l’attenzione per il design e l’inconfondibile comfort.
Con la direzione artistica di Saverio Calia e la strategia commerciale di Giuseppe Calia, il brand Calia Italia è oggi in grado di proporre oltre 50 nuovi modelli l’anno, con un’ampia varietà di rivestimenti in pelle e tessuto. Grazie ad una gamma di circa 40 diversi articoli con oltre 400 varianti colore, vanta un’offerta realmente trasversale in grado di soddisfare le esigenze dei diversi target di riferimento.
Calia Italia distribuisce la propria offerta ad un mercato internazionale in continua espansione, che dall’Europa si apre al Medio Oriente e tocca l’Estremo Oriente con Cina, Korea e Giappone in testa, forte di una produzione tutta italiana, localizzata nella Murgia materana, cuore del Distretto dell’imbottito, e di un sistema logistico all’avanguardia.
I divani Calia Italia si caratterizzano per l’attenta e minuziosa cura artigianale che fa sì che si possano considerare dei pezzi unici perché interamente fatti dalle mani dell’uomo, e quindi mai perfettamente identici. Progetti che nascono nel cuore dell’azienda, forti di quell’esperienza e sensibilità alimentati da oltre 50 anni di produzione, in continua crescita e sperimentazione perché il bello sia sempre e soprattutto comodo.

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La Fondazione Matera – Basilicata 2019 indice una selezione pubblica per titoli e colloquio riservata a persone con disabilità, appartenenti alle categorie di cui all'art. 1 della L.68/99, iscritte nell'elenco di cui all'articolo 8 della stessa legge n. 68/99, tenuto dai competenti servizi pubblici, per l'assunzione di n. 1 unità di personale da inquadrare al 4° Livello del CCNL Commercio, profilo professionale "Addetto di Segreteria e Front Office". Il posto messo a selezione è a tempo pieno e determinato di 12 mesi, rinnovabili.

Ai candidati è richiesto, fra gli altri requisiti, di avere almeno 6 mesi di esperienza, anche discontinui negli ultimi 5 anni anteriori alla data di scadenza dell'Avviso, con rapporto di lavoro subordinato o collaborazione a progetto o co.co.co per lo svolgimento di parte delle mansioni dell'Addetto di segreteria e Front Office.

La domanda di candidatura, insieme alla documentazione richiesta, deve pervenire, pena l'esclusione, a mezzo posta elettronica certificata (PEC), entro e non oltre il 21 ottobre 2019 all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per tutte le informazioni relative alla documentazione da produrre, i criteri di valutazione dei titoli e la prova di selezione, è possibile consultare l'Avviso pubblico sul sito www.matera-basilicata2019.it , nella sezione Open Call e/o Amministrazione Trasparente - Bandi di concorso, dove saranno pubblicate le graduatorie generali di merito, unitamente alla nomina dei vincitori.

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Continua il processo di coinvolgimento dei cittadini guidato dalla Fondazione Matera-Basilicata2019 e iniziato già in fase di candidatura. Come nel mese di ottobre del 2014, quando il comitato Matera2019 invitò i materani ad aprire le porte delle loro case per ospitare a pranzo i commissari della giuria di valutazione, la Fondazione oggi chiede alle famiglie di ospitare a pranzo, nella giornata del 20 ottobre, i rappresentanti delle capitali europee della cultura che parteciperanno dal 18 al 20 ottobre all'ECoC Family Meeting, il raduno annuale delle Capitali Europee della Cultura.

L'Ecoc Family Meeting è ormai il tradizionale appuntamento che si svolge ogni anno nelle città che si preparano a vivere l'anno da capitale europea della cultura.

Per tre giorni saranno a Matera i rappresentanti di una trentina di città, da Liverpool 2008 a Kaunas 2022 passando per capitali quali Marsiglia 2013, Mons 2015, San Sebastian 2016, Wroclaw 2016 e tante altre ancora. Ovviamente ci saranno anche i rappresentanti delle attuali capitali europee della cultura, Leewardeen 2018 e La Valletta 2018, oltre alla nostra gemella Plovdiv 2019.

"Vogliamo cogliere questa opportunità – spiega Rossella Tarantino, manager Sviluppo e relazioni internazionali della Fondazione – per far vivere la città ai nostri ospiti europei non come turisti, ma come cittadini temporanei, proprio come facemmo con la giuria di valutazione. Crediamo, infatti, che l'esperienza di Matera, anche in relazione al coinvolgimento dei cittadini, possa essere di esempio per le capitali europee della cultura. Si tratta di una bella occasione per aprire le porte delle nostre case ai rappresentanti delle altre capitali per scambiarsi informazioni, esperienze, emozioni e conoscere quanto stia avvenendo o è già avvenuto nel grande circuito delle Capitali Europee della Cultura".

Le famiglie materane interessate ad accogliere a pranzo sabato 20 ottobre gli ospiti europei possono inviare una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o compilare il form dedicato presente sul sito www.matera-basilicata2019.it entro il 03 ottobre 2018.

Il team di coordinamento dell'ECoC Family Meeting valuterà le candidature pervenute e comunicherà quali famiglie sono state selezionate entro il 5 Ottobre 2018. Ogni famiglia potrà decidere di ospitare fino a un massimo di sei persone, che saranno accompagnate da un rappresentante della Fondazione Matera Basilicata 2019.

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Si è svolta questa mattina, presso la sede della Fondazione Matera Basilicata 2019 in Via La Vista a Matera, la conferenza stampa di presentazione di “Dreamland – un viaggio onirico nei due Sassi” in programma a Matera il 29 settembre a partire dalle ore 22:00, che vedrà il coinvolgimento attivo della comunità in una “processione laica” fra musica e luci all’insegna della tradizione lucana, per dare vita alla Bandarmonica dei Sassi.

“La Fondazione ha voluto riprendere un progetto sperimentato nella sua prima edizione da Paolo Irene lo scorso anno e che ha riscontrato apprezzamento da parte della comunità, arricchendolo nella dimensione della partecipazione e della qualità tecnico-artistica, affinchè possa diventare una vera e propria tradizione e durare nel tempo – ha sottolineato Paolo Verri, direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019-. All’insegna della tradizione sono infatti gli elementi centrali di questa iniziativa: le maschere di cartapesta e lo strumento musicale del “cupa cupa”, che per l’occasione saranno realizzati in grandi quantità per essere utilizzati dai cittadini, con l’auspicio che ogni lucano possa averne uno a testa e dare vita ad un nuovo archivio dell’identità regionale”.

“Abbiamo voluto investire sulla dimensione autoriale e il coinvolgimento degli artisti locali con la creazione di opere originali, le maschere, che si ispirano alla tradizione magico- onirica della Basilicata – ha spiegato Agostino Riitano, project manager supervisor della Fondazione Matera Basilicata 2019-. Il progetto interseca il dossier di Matera 2019 su quattro grandi livelli: la relazione fra sogno e magia, uno degli otto valori chiave del dossier; la partecipazione diretta dei cittadini, data sia dalla possibilità per ognuno di costruire la propria maschera di cartapesta attraverso dei laboratori guidati dall’artista Raffaele Pentasuglia, sia di suonare uno dei 100 cupa cupa realizzati dal team di Rino Locantore. I cittadini inoltre saranno dotati di un dispositivo luminoso durante il percorso, e il tema della luce è centrale nel progetto del dossier Lumen/Social Light in vista della cerimonia inaugurale di Matera Capitale Europea della Cultura; infine l’elemento delle bande, con la costituzione della Bandarmonica dei Sassi, che insieme alle altre suonerà proprio durante la cerimonia inaugurale del 19 gennaio 2019”.

Paolo Irene, direttore artistico di Dreamland, ha illustrato lo svolgimento della manifestazione, con raduno della comunità in Piazza Vittorio Veneto, dove la Bandarmonica dei Sassi, costituita da 22 musicisti locali, suonerà il suo primo pezzo per poi dividersi in due parti. Quella armonica, composta da soli fiati, percorrerà Via Ridola per arrivare nel Sasso Caveoso. Quella ritmica, munita di cupa cupa e guidata dal banditore Rino Locantore, si porterà nel Sasso Barisano passando per via Fiorentini. Le due parti della banda, seguite dal corteo dei cittadini e dalle 10 maschere in cartapesta ispirate alla leggenda lucana, si incontreranno nuovamente in Piazza San Pietro Caveoso, in una fusione di musica e luce. Ai cittadini saranno infatti distribuito 1000 elementi luminosi e 100 cupa cupa da suonare. I musicisti saliranno quindi su una grande cassa armonica per dare il via al gran concerto della Bandarmonica dei Sassi, diretta da Claudio Mola, che sarà poi trasportata via sul tipico carro della festa della Bruna trainato dai buoi.

Raffale Pentasuglia, l’artista materano che ha realizzato il carro trionfale nella scorsa edizione della festa, ha illustrato il lavoro di ricerca svolto per la realizzazione delle maschere in cartapesta, che si ispirano a figure tradizionali lucane come il “capraro”, il “serparo”, il “brigante, il “munacicchio”, la fattucchiera, i contadini, i lupi mannari, e che i cittadini potranno produrre nel corso di alcuni laboratori dal 27 al 29 settembre (ore 15:00-17:00 ) e poi portare con sé nel percorso fra i Sassi.

“Con questa attività – ha sottolineato ancora Agostino Riitano - inauguriamo lo spazio laboratorio nel Complesso del Casale, che sarà utilizzato per tutto il 2018 e il 2019 anche come sede di residenze artistiche, affinchè i Sassi siano sempre più un luogo di produzione creativa diffusa, in cui intrecciare tradizione e sperimentazione. Un evento come Dreamland ci consentirà inoltre di verificare la relazione dei grandi flussi di pubblico con il patrimonio dei Sassi, che nel 2019 non dovranno essere solo una scenografia, ma uno spazio da abitare. Tutte le iniziative messe in campo dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 nel corso del 2018 sono infatti un test su specifici aspetti che saranno centrali per gli eventi del 2019”.

Rino Locantore, cui è affidata la realizzazione dei cupa cupa e la guida di chi li suonerà, ha raccontato la storia di questo strumento, nato in Africa Centrale da un buco nella terra, mettendo in connessione il suo suono cupo con quello delle caverne e del Palombaro grande e ricordando che a farlo suonare è proprio l’acqua, elemento di cui Matera è ricca.

Le conclusioni sono state affidate all’assessore al Turismo del Comune di Matera, Mariangela Liantonio, che ha espresso il plauso dell’Amministrazione per l’iniziativa Dremland, capace di fondere insieme gli elementi della tradizione locale e stimolare la partecipazione della comunità, come assaggio di quello che avverà nel 2019.

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Si terrà sabato 29 settembre, alle ore 22, Dreamland, un viaggio onirico nei due Sassi promosso dalla Fondazione Matera-Basilicata2019 con la direzione artistica di Paolo Irene.

Una manifestazione che, anche in questo caso, mette al centro il coinvolgimento dei cittadini perchè ciascuno possa sentirsi protagonista del cammino verso il 2019.

La musica e la luce si divideranno nelle vie dei due rioni Sassi per rincontrarsi alla grande festa in piazza San Pietro Caveoso, dove la bandarmonica diretta da Claudio Mola e Gianni Grilli per gli ottoni, suonerà le musiche antiche della Lucania.

"I due Sassi, Caveoso e Barisano - spiega Irene - rappresentano due degli infiniti tunnel spazio temporali dove la musica e la luce si perderanno incanalandosi e correndo veloce per poi rifondersi al centro dei due Sassi, nella piazza San Pietro Caveoso. Ogni cittadino potrà pertanto scegliere se stare dalla parte ritmica del Caveoso o dalla parte armonica del Barisano".

Ad accompagnare la banda ci saranno i personaggi della mitologia lucana di Raffaele Pentasuglia, gli artisti de "Lacaposciuc" di Michele Lampiao Noviello e i cento cupa cupa in terra cotta costruite con Rino Locantore che suoneranno i cittadini.

Sono aperte le iscrizioni ai laboratori d'arte curati da Raffaele Pentasuglia, che si terranno il 27, il 28 e il 29 settembre dalle ore 15 alle ore 17. Ai laboratori finalizzati a realizzare grandi maschere di cartapesta da utilizzare per la sfilata, possono partecipare tutti i cittadini. Per iscriversi basta mandare una mail al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. I laboratori saranno aperti ai primi 50 cittadini che si iscriveranno.

La conferenza stampa di presentazione dell'evento si terrà giovedì 27 settembre, alle ore 10.30, nella sede della Fondazione Matera-Basilicata2019, in via La Vista 1.

Interverranno il presidente, Salvatore Adduce, il direttore generale, Paolo Verri, Paolo Irene oltre ad alcuni dei protagonisti di questo viaggio.

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Circa 200 artisti, più di 20 ore di diretta radiofonica, una ventina di giornalisti accreditati, quattro radio locali coinvolte, 30 eventi in diretta, una trentina di eventi off, una decina di progetti originali in esclusiva

Dopo oltre 20 ore di diretta radiofonica si è conclusa la parte on di Materadio, La Festa di Rai Radio3 coprodotta dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019. Per tre giorni più di 20 mila persone hanno avuto la possibilità di seguire dal vivo i programmi radiofonici, i concerti e gli spettacoli teatrali a cui si aggiungono le centinaia di migliaia di persone che hanno seguito la manifestazione attraverso il canale radiofonico, la diretta streaming video e le pagine social. "Una manifestazione cresciuta tantissimo sia come pubblico che come qualità delle proposte", ha detto il direttore generale della Fondazione, Paolo Verri, nel corso della tradizionale conferenza stampa di chiusura di Materadio. "Numeri di segno positivo - ha aggiunto il direttore di Rai Radio3, Marino Sinibaldi - che ci danno la cifra della totale condivisione intorno a questo progetto culturale sia da parte della comunità materana sia da parte del pubblico che ci segue da ogni parte d'Italia".

"Sono passati poco meno di dieci anni dalla prima edizione -ha detto il presidente della Fondazione Matera-Basilicata2019, Salvatore Adduce - e la crescita di Materadio si tocca con mano. Materadio è il più tangibile esempio di buone prassi nel campo delle politiche pubbliche".

Alla conferenza stampa ha partecipato anche Claudio Cappon, presidente di Copeam, la conferenza permanente dell'Audiovisivo del Mediterraneo, a Materadio con il dj set di Marzia Puleo.

Qualche numero di questa edizione straordinaria: circa 200 artisti, più di 20 ore di diretta radiofonica, una ventina di giornalisti accreditati, quattro radio locali coinvolte, 30 eventi in diretta radiofonica rai, una trentina di eventi di eventi off, una decina di progetti originali in esclusiva. E ancora, per la parte tecnica: tre palchi, uno spazio "Village", quaranta giorni di montaggio, 50 tecnici in backstage, 45 contratti artistici.

Una edizione davvero speciale che, nella seconda giornata, ha raccolto un grande successo di pubblico anche in Piazza San Francesco con l'appuntamento Hollywood Party condotto da Steve della Casa e Dario Zonta che hanno conversato con l'attore-regista Valerio Mastrandrea e il regista iraniano Mohsen Makhmalbaf. Un dialogo a tutto campo sul senso del cinema in un mondo Globale che ha bisogno di più Locale e viceversa. "La Basilicata la conoscevo già per via del nonno lucano - ha esordito Valerio Mastrandrea - ma ultimamente l'ho vissuta a lungo per via di un nuovo film, una rivisitazione della storia dei Tre moschettieri". Tutto il mondo e la regia di Mohsen Makhmalbaf ruota sul tema Globale e Locale : "Sono impegnato anche qui nella bellissima Basilicata con il Lucania Film Festival nell'ambito di uno dei progetti coprodotti dalla Fondazione Matera2019 e sto girando un po' ovunque tra Matera, Pisticci e tanti altri luoghi bellissimi".

Originale e suggestiva la performance andata in scena con Anna Foglietta. La bravissima attrice si è confrontata con una drammaturgia che prende spunto dall'opera di Boccaccio, per raccontare la storia dei nostri tempi: dove una madre per salvare i suoi figli dalla guerra che imperversa nel suo paese decide di affrontare uno di quei viaggi della speranza divenuti tristemente noti.

Ha avuto inizio con la musica di qualità la terza e ultima giornata di Materadio con il programma “Lezioni di musica” condotto da Giovanni Bietti. Ospite di questa straordinaria lezione sugli strumenti ad arco dal titolo “Per violino solo” il musicista Francesco D’Orazio. Alla fine dell’esibizione il pubblico non ha lesinato applausi per D’Orazio che ha raccontato la sua esperienza diretta con Luciano Berio durante l’esibizione al Festival di Salisburgo, diversi anni fa. Per il Teatro di Radio 3 l’attore, regista e scrittore Davide Enia, da piazza San Francesco, ha proposto un’anteprima dello spettacolo “Scene dalla frontiera -L’abisso” tratto dal suo libro “Appunti per un naufragio” (Sellerio, 2017). Accompagnato dalla chitarra elettrica di Giulio Barocchieri, Davide Enia ha emozionato la piazza con un lungo e drammatico racconto sugli sbarchi di Lampedusa.

Tanto pubblico anche nel Materadio Village dove era istallata la Chit Chat, una sorta di videotelefono a muro. Durante la festa di Radio 3 la Chit Chat ha registrato centinaia di video della durata di 30 secondi, lasciati spontaneamente dal pubblico alla domanda: come comunicheremo tra 500 anni? “Il risultato di questa installazione - afferma Luca Acito, inventore dell’inconsueta postazione multimediale- sarà un montaggio delle varie risposte che entrerà a far parte di una delle 10 puntate di una serie web che sto girando usando il chit chat: la serie si chiamerà ‘il futuro visto dalla terra’. I videomessaggi potranno essere utilizzati per la comunicazione creativa e virale sui social network, a ricordo dell’evento Materadio 2018".

Poi spazio assoluto alla costruzione dei ponti che creano connessioni tra Locale e Globale. Presso l'Auditorium R. Gervasio suggestivo concerto, condotto da Nicola Pedone, dell' Alessandro Carbonare Clarinet Trio, composto dall'ideatore del progetto Alessandro Carbonare (primo clarinetto dell'orchestra nazionale dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e storico collaboratore di Claudio Abbado), Perla Cormani e Luca Cipriano. E a unire, "Senza confini: ebrei e zingari", lo spettacolo conclusivo di e con Moni Ovadia insieme a Paolo Rocca (clarinetto), Albert Florian Mihai (fisarmonica), Petrica Namol (contrabbasso) e Florian Preda (cimbalon). Questo omaggio a Plovdiv - luogo di nascita di Moni Ovadia e città che nel 2019 insieme a Matera sarà capitale europea della cultura - attraverso un recital che ha inteso scardinare i conformismi e dare voce al popolo degli uomini, ha raccontato il destino di "diversi" che per secoli ha accomunato i due popoli "fratelli" Rom ed Ebrei.

Nel corso della giornata odierna, nell'ambito del programma off di Materadio, anche la performance artistica di Fabiano Lioi "Colorare per nascondere, svelare per comunicare", svoltasi in piazza Vittorio Veneto e che ha visto migliaia di persone giù per terra a colorare su una base disegnata dall’artista in precedenza. Su un foglio di carta Lioi aveva disegnato a pastello una barca con delle margherite attratte dal sole, il simbolo dell’euro. Come i fiori, i migranti sognano la luce, l’Europa, la pace. Bambini, donne, uomini di ogni categoria e provenienza hanno riempito e completato l’opera di Lioi, dipingendo la propria idea personale e costruendo una mappa politica emotiva collettiva. Un esperimento riuscito. Dai giapponesi ai materani, dai francesi agli spagnoli, tutti si sono divertiti a contribuire al disegno. Armonia collettiva da visioni personali, questo l’obiettivo del gioco. Un serissimo gioco coinvolgente e liberatorio promosso dalla Fondazione Matera-Basilicata2019 in collaborazione con Arteprima.

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Grande apertura nel pomeriggio per la Festa di Materadio 2018, coprodotta da Rai Radio 3 e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, con Fahrenheit dove Marino Sinibaldi ha incontrato dapprima Gianrico Carofiglio e poi Nicola Lagioia e Nadia Terranova.

Nell'Auditorium R. Gervasio il tema Locale e Globale si è confrontato con il peso specifico di parole quali Indignazione, Metodo e Accoglienza, perché se da un lato chi scrive non può dimenticare quali siano le proprie responsabilità, dall'altro i singoli hanno il dovere di esprimere il proprio senso civico.

"Le persone spesso considerano sinonimi Sdegno e Indignazione, - ha esordito Gianrico Carofiglio - mentre invece non potrebbero essere più diverse. La prima, lo Sdegno, si nutre del rancore e del disprezzo nei confronti di qualcuno ed esclude quindi un Impegno a favore di quel qualcuno; l'Indignazione attraverso la Ribellione si impegna a rimuovere l'ingiustizia che indigna." "Se hai un Metodo allora hai cura delle parole, ne conosci la densità e puoi usare quelle positive per rivedere il mondo - ha proseguito lo scrittore ed ex magistrato - che ha bisogno dell'azione individuale di ciascuno di noi, persone disposte a sporcarsi i piedi, a metterli nel fango appunto. Da qui il titolo del mio libro, con Jacopo Rosatelli, Con i piedi nel fango. Conversazioni su politica e verità, che vuole rimettere al centro l'idea che il progresso civile sia il risultato della indignazione dei singoli nei confronti delle ingiustizie."

E sulla necessità di cambiare Metodo, appunto, e passare da un registro fatto di parole quali muri, respingimenti, nemico, Marino Sinibaldi ha tracciato, insieme ai suoi ospiti il ricordo del giornalista Alessandro Leogrande scomparso l'anno scorso. "Oggi parliamo tanto di Alessandro - ha detto Nicola Lagioia - perché lui aveva intercettato quelli che sarebbero diventati i temi dell'attualità: Taranto, il caporalato, i migranti e l'ha fatto quando tutti guardavamo da un'altra parte. Ci è risucito perché aveva un Metodo: raccontare le storie delle persone andando nei luoghi dove abitavano, studiando, domandando. Così ha costruito un modello narrativo dove l'Accoglienza aveva sostituito il respingimento." "Ecco che il suo esempio - ha proseguito Nadia Terranova - deve diventare un modello positivo che educhi le giovani generazioni a un approccio che veda l'altro non come un nemico ma come uno di noi."

A chiudere il primissimo pomeriggio l'appuntamento, condotto da Rossella Panarese e Marco Motta di Radio3 Scienza, con l'astrofisica Sandra Savaglio e la matematica Sandra Lucente. Storie di coraggio e visioni, dove la scienziata Sandra Savaglio, diventata nota per essere apparsa sulla copertina europea di Time come simbolo della scienza globale, ha dichiarato l'amore incondizionato per il suo Sud "perché secondo me ci vuole più coraggio a stare all'estero che a vivere e lavorare a Cosenza". Un ordinario straordinario che Sandra Lucente conosce bene, e che ha trattato nel suo prossimo libro "Chiedimi la Luna", anche quando per parlare di Matera dice: "Se la parola labirinto racconta in maniera corretta il paesaggio dei Sassi, possiamo pensare di usare anche un linguaggio matematico e pensare a quante curve ci sono in un labirinto. Ecco che avremo "parole matematiche" che disegneranno nuove geometrie".

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Il pensiero e la visione di Levi Strauss, Hannah Arendt e Robinson Crusoe a confronto su globale e locale. Sono stati questi i personaggi “storici” che hanno dato vita alla trasmissione “Tutta l’umanità ne parla” di Rai Radio 3, condotta dal duo Eduardo Camurri e Pietro Dal Soldà, trasmessa in diretta da Matera per Materadio, la manifestazione coprodotta dalla Fondazione Matera - Basilicata2019. A rappresentare il pensiero di Levi Strauss c’era l’architetto materano Pietro Laureano; Hannah Arendt è stata personificata da Laura Boella e infine a far parlare Robinson Crusoe è stato lo scrittore premio Strega, Nicola Lagioia. Incalzati dai due conduttori, i tre personaggi incontratisi nello spazio senza tempo di piazza San Francesco hanno discusso con leggerezza ed ironia di globalizzazione ed identità locale, immedesimandosi nel pensiero del personaggio interpretato. Ne è venuto fuori un confronto interessante che ha toccato temi di stretta attualità come “l’invasione” turistica in una città come Matera, ma anche il valore del viaggio come momento di conoscenza, crescita ed arricchimento personale. Nel finale, ognuno degli ospiti ha esposto al pubblico di Materadio una visione, ora poetica ora concreta, di un modello di globalizzazione sostenibile per il futuro. 

Il grande archeologo e storico dell’arte del Vicino Oriente Antico, Paolo Matthiae è stato il protagonista, insieme a Pietro Laureano, della trasmissione “A3, il formato dell’arte” trasmessa in diretta da piazza San Francesco e condotta da Elena del Drago. Matthiae ha raccontato la sua esperienza come direttore della spedizione italiana ad Ebla della quale è considerato lo scopritore. I resti di Ebla si trovano nei pressi della moderna Tell Mardikh, circa 60 km a sud-ovest di Aleppo, nella Siria settentrionale. L’archeologo è stato il protagonista di questa lunga campagna di scavi, durata ben 47 anni, dal 1963 al 2010, quando ha dovuto interrompere il suo lavoro a causa della guerra civile siriana. Pietro Laureano ha raccontato alla piazza il percorso e gli studi che hanno portato Matera all’iscrizione nel Patrimonio Unesco nel 1993. “I miei viaggi nel Sahara -ha spiegato l’architetto Laureano- mi hanno aperto la strada allo studio dell’acqua e dei modi per conservarla in un ambiente ostile come quello africano. E’ stata quella mia esperienza, fatta insieme ai touareg, il fondamento per rileggere la storia di Matera con un punto di vista differente. Sentivo l’esigenza di presentare al mondo l’eccezionalità di questa città e di lì è iniziato il mio impegno per iscrivere i Sassi nel registro dei monumenti tutelati dall’Unesco. Oggi quei concetti millenari che sono alla base del recupero dell’acqua piovana, del riciclo e dell’uso dei materiali autoctoni, prefigurano la città del futuro che è un concetto globale, partito dalla realtà locale di Matera”.
Nel finale della trasmissione Marta Ragozzino, direttore del Polo museale della Basilicata, ha illustrato i principali eventi programmati nel 2019.
La mattinata di Materadio sì è conclusa all’auditorium Gervasio dove il pianista Roberto Cominati ha incantato il pubblico con una sua esibizione in solitaria caratterizzata dallo stile “impeccabile e mimetico” di cui è capace.

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Con il “Concerto per Antonio Infantino” si è aperta, questo pomeriggio, Materadio 2018 la festa di Rai Radio 3 a Matera. Con il tema globale/locale Materadio torna nella città dei Sassi per l’ottavo anno consecutivo. La musica il ritmo e la poesia nel ricordo di Antonio Infantino hanno caratterizzato la performance di Luigi Cinque accompagnato sul palco da un gruppo di artisti che hanno infiammato piazza San Francesco gremita di gente. 

“Il viaggio con Infantino - ha detto Cinque- mi ha permesso di stargli accanto per due anni. Seppur geograficamente breve è stato un viaggio con una dinamica di pensiero molto lunga. Emerge nel mio film, The Fabuolus Trickster, un ritratto originale di Infantino come colui che cammina sulla soglia per celebrare la tradizione di questa regione attualizzandne i contenuti in maniera minimale. Il documentario su Antonio Infantino verrà verrà proiettato domenica sera alle ore 19 al cinema Piccolo.
Il pomeriggio di Materadio è proseguito nell’Auditorium Gervasio dove Marino Sinibaldi ha condotto la trasmissione Fahrenheit. Ospiti del direttore di Rai Radio 3 Jhumpa Lahiri, premio Pulitzer nell’anno 2000, e Tahar Ben Jelloun nato in Marocco e diventato uno dei più affermati scrittori in lingua francese. Durante la diretta da Matera si è discusso dei processi di identità in rapporto al tema della globalizzazione e all’esperienza personale dei due autori, riversata poi nei loro scritti.
Jhumpa Lahiri ha avuto una impressione positiva passeggiando nella Città dei Sassi. “E’ una sensazione potente - ha spiegato la scrittrice - quella che la città mi trasmette, un posto singolare e fuori dal tempo, tuttavia aperto in maniera commovente verso il mondo, per cui del tutto aderente al tema globale/locale sposato quest’anno da Materadio”. Per Tahar Ben Jelloun l’esperienza di Matera è stata invece un piacevole ritorno. “E’ la seconda volta che sono qui, in questa città che trovo a misura d’uomo e voglio tornarci ancora. Per restare al tema di Materadio, la mia è una identità molteplice, animata da un pizzico di follia per cui mi sento al tempo stesso marocchino, francese e italiano, ed in questo caso materano”. La lettura di un brano tratto dal racconto “Il diavolo e il ferramenta” (un matrimonio lucano) di Nicola Lagioia ha aperto il filo rosso della festa di Radio 3. Il racconto che si svilupperà in otto tappe durante questa edizione di Materadio è stato interpretato da Tommaso Ragno, accompagnato dalla musica della scuola di Musica Elettronica e Applicata del Conservatorio “Duni” di Matera. L’interpretazione appassionata, ed a tratti ironica, di questo racconto incentrato sul ritorno in Basilicata di un uomo di mezza età dopo il divorzio ha entusiasmato e divertito il pubblico dell’auditorium.

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Gli incontri previsti nel Conference point intendono offrire alla cittadinanza e al pubblico di Materadio l’opportunità per approfondire il programma 2019 che sarà presentato durante la conferenza stampa di venerdì mattina, attraverso la proposta di n. 5 talk di 1h ciascuno riconducibili alle due sezioni del programma culturale 2019 (i progetti della Fondazione e i progetti PL).

La sezione dei progetti in capo alla Fondazione verrà approfondita con n. 2 talk sui temi della co-creazione e delle co-produzioni internazionali. La sezione dei progetti PL verrà approfondita con n. 3 talk ispirati ad alcune delle principali tematiche a cui fanno riferimento i progetti che rappresentano il 50% del programma di Matera Capitale.

Il Materadio Village verrà anche utilizzato per accogliere i firma-copie e le interviste aperte agli autori ospiti del programma di Materadio, nonché la conferenza stampa finale dell'evento prevista domenica 23 settembre alle ore 12:30.

Nota per i giornalisti: durante i tre giorni di evento, nei momenti in cui non ci saranno Open talk, il Conference Point del Materadio Village è a disposizione di quanti avranno bisogno di uno spazio per incontrare gli ospiti di Materadio e/o per effettuare interviste; per facilitare il lavoro sarà a disposizione dei giornalisti un collegamento wi-fi gratuito (su richiesta di password all'info point).

 

Open Talk del Materadio Village
(tutti i talk si svolgeranno presso il Conference Point del Materadio Village; ai talk parteciperanno i manager e i project manager della Fondazione Matera-Basilicata 2019, assieme ai referenti dei partner e dei Project Leader della Fondazione e ad alcuni degli artisti protagonisti del programma culturale 2019)

Sabato 22 settembre 2018

12:00 – 13:00 Open talk "Dire, fare, restare comunità"

14:00 – 15:00 Open talk "Voci dal futuro"

15:30 – 16:30 Open talk "La più bella delle vergogne"

18:00 – 19:00 Open talk "Da Matera all'Europa"

Domenica 23 settembre 2018

11:30 – 12:30 Open talk “Dall'Europa a Matera”

12:30 – 13:00 Conferenza stampa di chiusura

 

Firma-copie degli autori ospiti di Materadio

Giovedì 20 settembre 2018 (Materadio off)
18:00 Claudio Trotta

Venerdì 21 settembre 2018
17:00 Jhumpa Lahiri, presso il Conference Point
19:00 Tahar ben Jelloun

Sabato 22 settembre
17:30 Giovanni Carofiglio

Domenica 23 settembre
12:00 Davide Enia

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"E' davvero molto interessante la proposta del ministro per i Beni e le Attività culturali, Alberto Bonisoli, riguardante la possibilità di portare a Matera le opere che un'importantissima e prestigiosa istituzione di fama mondiale come la Scala di Milano, traduce per i bambini". Lo afferma il presidente della Fondazione Matera-Basilicata2019, Salvatore Adduce. "Si tratta di una felice intuizione anche perchè pienamente coerente con i contenuti del dossier "Open Future" che, in diversi progetti, mette al centro un pubblico molto interessante, come quello dei bambini, e sperimenta nuove forme di coinvolgimento e di divulgazione per rendere la cultura davvero a portata di tutti. 

Ritengo che ci sia lo spazio e l'interesse della Fondazione Matera-Basilicata2019 ad accogliere questa come altre proposte che potranno arrivare dal ministero per rafforzare e impreziosire ulteriormente il programma culturale di Matera2019 che presenteremo venerdì nell'apposita conferenza stampa.
Subito dopo questo importante appuntamento entreremo nel merito per realizzare concretamente questa proposta di cui siamo onorati".

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Per la prima volta a Matera verrà proiettato il film documentario "The Fabulous Trickster - In viaggio con Antonio Infantino", dedicato al musicista di Tricarico a pochi mesi della scomparsa

Si apre il sipario sulla ottava edizione di Materadio, la festa di Rai Radio3 co-prodotta dalla Fondazione Matera-Basilicata2019 e che quest'anno tornerà, come nella prima edizione, nel parco del Castello Tramontano per i concerti serali di Max Gazzè e Seun Kuti, l'erede di Fela Kuti.

La novità di questa edizione è nel ricco programma off, vale a dire non in diretta radiofonica, che vede alcuni momenti di eccezione.

Da non perdere l'appuntamento clou del programma off di Materadio. Per la prima volta a Matera, grazie alla collaborazione della Lucana Film Commission e di Rai Radio3 verrà proiettato domenica, 23 settembre, al cinema Piccolo, il film "The Fabulous Trickster - In viaggio con Antonio Infantino", un grande documentario dedicato al musicista di Tricarico a pochi mesi della scomparsa. Introdurranno il film il regista, Luigi Cinque, il direttore della Lucana Film Commission, Paride Leporace, e Valerio Corzani, di Rai Radio3.

“Conoscevo la musica e l’arte di Infantino - afferma Cinque - da moltissimi anni, quando mi è capitato di incontrarlo di nuovo in un piccolo festival, a Tricarico. Mi è sembrata, la sua, una storia e una magia che andavano raccontate. Ho lavorato con lui per due anni, lo abbiamo scritto in parte insieme, ora è diventato un doloroso omaggio alla sua memoria. Un omaggio necessario, perché Infantino è riuscito ad avere una dialettica veloce e folle con la realtà, è riuscito ad essere totalmente libero in una dimensione che socialmente e politicamente si è fatta piu stretta rispetto agli anni Settanta e Ottanta. Mi piace dire che era un marziano pitagorico nella Firenze delle transumanze turistiche. E tutti gli dobbiamo qualcosa”.

"A sei anni della nascita della Lucana Film Commission - afferma Leporace - si rinnova ancora una volta la preziosa collaborazione con Materadio. La presenza di Valerio Mastandrea e Mohsen Makhmalbaf a Hollywood party, entrambi impegnati in due diversi progetti cinematografici lucani, e la proiezione del bel documentario su Antonio Infantino rinnovano la possibilità di comunicare agli ascoltatori di Radiotre le migliori attività della Lucana Film Commission".

Sempre nella giornata di domenica mattina, 23 settembre, dalle ore 11,37 alle ore 19,07, in piazza Vittorio Veneto (fronte ex Banco di Napoli), si terrà una performance artistica di Fabiano Lioi dal titolo "Colorare per Nascondere, Svelare per comunicare" organizzata in collaborazione con Arteprima. "Lioi - afferma Francesco Cascino, presidente di Arteprima - mette in opera la sua performance partecipAttiva e coinvolge tutti quelli che vorranno fare questa esperienza concreta e giocosa di rimando e metafora. Prepariamoci tutti a colorare per terra per immaginare altri modi di guardare e vedere la realtà quotidiana e diventarne lettori protagonisti. E' già successo a Napoli, Milano, Venezia riscuotendo ovunque grande consenso e ora anche a Matera".

Fra le tante novità di questa edizione il Materadio Village allestito dalla Fondazione Matera-Basilicata2019 e, in particolare, dall'Open Design School con strutture removibili che serviranno ad ospitare talk show, presentazioni di libri e di progetti di Matera2019.

Sempre qui, in piazza San Francesco, dal 21 al 23 settembre, sarà ospitata una istallazione di videomessaggi a cura di Luca Acito denominata "Chit Chat". "Il ChitChat- spiega Acito - è un sistema di ripresa automatico progettato dallo Studio Antani, un video box inserito all’interno di un vecchio telefono a muro. Un sistema innovativo e fresco per raccogliere videomessaggi di massimo 30 secondi e per raccontare in maniera dinamica i pareri della gente. Il ChitChat coinvolge direttamente le persone e genera curiosità, animazione e interazione. I contenuti video raccolti dal ChitChat hanno un potenziale virale di condivisione web elevatissimo".

A chiudere il programma off di Materadio sarà domenica sera, 23 settembre, alle 21, in piazza San Francesco, l'orchestra del chitarrista Dino Plasmati che si esibirà accanto a una stella del jazz internazionale, il sassofonista Bobby Watson.

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Giovedì, 20 settembre, alle ore 18, al Materadio Village allestito in piazza San Francesco, a Matera, Claudio Trotta presenta il suo ultimo libro "No Pasta No Show". A moderare l'incontro sarà il direttore generale della Fondazione Matera-Basilicata2019, Paolo Verri.

No pasta no show è l’entusiasmante autobiografia di Claudio Trotta – promoter e produttore di spettacoli dal vivo tra i più importanti e stimati a livello internazionale – ma è soprattutto l’affresco di un’epoca, un pezzo di storia italiana illuminato da una prospettiva particolare e affascinante: quella dei concerti, degli spettacoli dal vivo, della musica come partecipazione e progetto culturale. E’ un documenti che analizza come tutto sia cambiato in questi 40 e più anni e non sempre per il meglio. È una galleria di personaggi indimenticabili, tratteggiati con freschezza da chi ha avuto la fortuna di conoscerli dal vivo: ed è il racconto di una passione intramontabile, una dichiarazione d’amore nei confronti della musica e della Bellezza. Un amore che l’autore non ha mai smesso di rinnovare e che ancora una volta, come ha fatto negli ultimi quarant’anni, vuole condividere con gli altri.

Nel corso dell'incontro materano Trotta ricorderà Ry Cooder al Rolling Stone di Milano, il 4 maggio del 1982, e un ragazzo in lacrime quando la band iniziò a suonare. Ricorderà il genio di John Martyn e la sua chitarra che sul palco sembravano un’orchestra intera, nonostante diciassette birre, una bottiglia di whisky e un litro e mezzo di vino rosso tracannati dal cantautore scozzese durante lo spettacolo. Racconterà di quando il leader dei Guns N’ Roses smontò una camera d’albergo per trasformarla in una palestra. E, inoltre, ricorderà Bruce Springsteen quando una sera, dopo una cena sui navigli, mollò tutti e si perse per le vie del capoluogo lombardo. Da solo, senza avvisare nessuno. Questo e moltissimo altro ancora verrà raccontato dal punto di vista dell’autore, che in quarant’anni di carriera e di vita on the road ha contribuito a promuovere e a far conoscere nel nostro Paese le stelle di prim’ordine della scena musicale internazionale, organizzando show e festival di grande successo.

Claudio Trotta (Milano, 1957) è uno dei più stimati e importanti produttori e promoter indipendenti di spettacoli dal vivo nel mondo. Ha lavorato con moltissimi artisti internazionali e italiani, tra cui Bruce Springsteen, AC/DC, Kiss, Sting, David Bowie, Guns N’ Roses, Iron Maiden, Aerosmith, Frank Zappa, Stevie Wonder, Metallica,The Chemical Brothers,The Cure,50 Cent,Peter Hammill,Tracy Chapman,Laurie Anderson,Van Morrison,Jack Johnson,Paul Weller,Ben Harper,John Mellencamp,Def Leppard,Slayer,Slipknot,Prodigy, Elio e le Storie Tese, Litfiba, Renato Zero, Luciano Ligabue, Negramaro,Niccolò Fabi,Gianna Nannini,Tiziano Ferro,Roberto Vecchioni,Tiromancino,Timoria e tanti altri.

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Matera Basilicata 2019: un percorso collettivo verso la migliore Capitale Europea della Cultura possibile

Un investimento complessivo per la realizzazione del programma culturale di 48 milioni di euro dall'inizio della candidatura derivanti da fondi regionali (11 meuro), nazionali (30 meuro) e privati (7 meuro). Una programmazione di 48 settimane. La metà del programma culturale, 27 progetti, realizzati da associazioni culturali lucane con un investimento della Fondazione di 6 milioni di euro. Questi progetti stanno coinvolgendo nella fase di produzione e realizzazione, direttamente e indirettamente, circa 3 mila lucani e una centinaio di partner internazionali. Gli artisti e curatori coinvolti sono 117. I paesi europei coinvolti sono 27, e, direttamente e indirettamente, sono state coinvolte tutte le regioni italiane. L'80 percento del programma culturale è caratterizzato da produzioni originali, vale a dire anteprime assolute a livello mondiale. Al momento sono 12 gli sponsor, 6 nazionali e 6 locali.

Sono solo alcuni dei numeri che caratterizzano il programma culturale di Matera, capitale europea della cultura, che inizierà il 19 gennaio e si concluderà il 19 dicembre e resi noti nel corso di una conferenza stampa svoltasi stamane nell'auditorium "Gervasio" di Matera alla presenza del ministro per i Beni e le Attività culturali, Alberto Bonisoli.

Alla conferenza stampa, moderata dal direttore di Rai Radio3, Marino Sinibaldi, introdotta con una performance musicale dal sassofonista Bobby Watson e dal chitarrista Dino Plasmati, ha partecipato anche Max Gazzè con il suo gruppo presentando il concerto che si terrà stasera, alle 21.30, al parco del Castello nell'ambito di Materadio.

“Insieme” - ha detto il presidente della Fondazione Matera-Basilicata2019, Salvatore Adduce - era il titolo del primo dossier con cui Matera si candidava nel 2014 come Capitale Europea della Cultura per il 2019. “Insieme” è stata la parola che ha guidato tutto il lavoro svolto da quel momento per costruire il programma del 2019, racchiuso nel secondo dossier dallo slogan “Open Future”, proprio ad indicare il passo successivo al percorso sino a quel momento condiviso: costruire, attraverso la cultura che ci tiene insieme, un futuro aperto in tutte le sue molteplici declinazioni.

Oggi presentiamo quasi tutto il programma del 2019, per cui possiamo ritenere mantenuta la promessa contenuta in quel dossier risultato vincente. Ciò che però ci dà maggiore orgoglio raccontare, non è cosa faremo ma come lo stiamo facendo.

Il programma di Matera 2019 è infatti una grande operazione collettiva basata su un processo di co-creazione, ovvero di lavoro fatto insieme a tutti i soggetti coinvolti, a partire dalla scrittura del dossier fino ad arrivare alla progettazione e alla realizzazione di tutte le attività del 2019. Nel loro complesso queste non rappresentano un semplice festival di eventi, ma il frutto di un lavoro inedito per una Capitale Europea della Cultura che vede costantemente dialogare gli operatori della scena creativa locali, i partner europei, le istituzioni, le imprese e i cittadini. Il nostro obiettivo è far sì che questo trend continui a crescere e a portare i suoi frutti anche oltre il 2019", ha concluso Adduce.

Il programma di Matera Capitale Europea della Cultura si sviluppa su 48 settimane a partire dalla cerimonia inaugurale del 19 gennaio, nella quale 54 bande, provenienti dalle Capitali Europee della Cultura e dai Comuni della Basilicata, faranno il loro ingresso a Matera suonando i loro strumenti. Da quel momento ci saranno iniziative ogni giorno, molte delle quali in contemporanea, distribuite in diversi luoghi della città di Matera e della regione, che avranno l’ambizione di contribuire a prefigurare il futuro cercando di dare risposte alle domande poste dai 5 temi del dossier di candidatura: Radici e Percorsi, Continuità e Rotture, Futuro Remoto, Utopie e Distopie, Riflessioni e Connessioni.

"Ben metà delle produzioni - ha detto il direttore generale della Fondazione, Paolo Verri - sono frutto del percorso di co-creazione fatto insieme alla scena creativa lucana, collegata a un ampio ventaglio di artisti, reti e istituzioni sia nazionali che europee. L’altra metà del programma sarà realizzata grazie ad accordi con diverse istituzioni culturali europee ed italiane, a partire dall’altra capitale europea della cultura, la nostra amica e gemella Plovdiv, con cui realizzeremo tre grandi progetti culturali e ci scambieremo le due principali mostre.

Oltre ai progetti con Plovdiv, si contano attività di coproduzione con tutti gli stati europei tramite il network delle capitali europee della cultura e grandi collaborazioni internazionali con il Giappone, con cui si costruirà la 27° edizione dell’Eu Japan Fest, con l’Argentina, con la Giordania e con la Tunisia.

Ovviamente, nel 2019, Matera rappresenta l’Italia: a tal fine nacque in candidatura il progetto Italia 2019, che vede protagonista la città di Ravenna: la Fondazione Ravenna Manifestazioni è partner fondamentale per la creazione di “PURGATORIO - Chiamata Pubblica per la Divina Commedia” di Dante Alighieri; moltissime le realtà italiane culturali coinvolte nel programma, tra cui spiccano – oltre alla RAI Radio Televisione Italiana - il più antico teatro lirico d’Italia, il Teatro San Carlo di Napoli con cui produrremo la Cavalleria Rusticana, la prima volta di un’opera lirica allestita e performata nei Sassi con la comunità protagonista. Solo questi due momenti prevedono oltre 1500 cittadini da tutta Italia coinvolti nelle fasi produttive del progetto, con un mese di prove e due settimane di spettacolo a favore di tutti i cittadini temporanei che sceglieranno Matera quale destinazione culturale dell’anno.

Ogni giorno del 2019 ci saranno cinque attività da svolgere: visitare una mostra, assistere ad uno spettacolo dal vivo, passeggiare attraverso percorsi naturali attrezzati e allestiti in maniera originale, incontrare un cittadino materano o lucano con cui discutere del passato, del presente e del futuro della nostra civiltà, contribuire alla costruzione della mostra di chiusura portando un oggetto simbolico della propria idea di cultura.

L’anno infatti si dipanerà come un grande racconto della storia dell’umanità, una grande sinfonia divisa in quattro stagioni e cinque movimenti: quattro grandi mostre che racconteranno Matera e la Basilicata dal passato al futuro: “Ars Excavandi” sulle città rupestri nel mondo (curata dall’architetto e urbanista, esperto Unesco Pietro Laureano, sarà inaugurata a Matera il 19 gennaio 2019); “Rinascimento visto da Sud” incentrata sulle più importanti emergenze culturali (curata da Marta Ragozzino, Direttrice del Polo Museale della Basilicata, aprirà a Matera il 19 aprile 2019); “La poetica dei numeri primi” sulla scienza e la matematica con un focus su Pitagora (curata da Piergiorgio Odifreddi, uno dei maggiori divulgatori scientifici italiani, verrà inaugurata il 21 giugno del 2019 a Metaponto); “Stratigrafie. Osservatorio dell’Antropocene” che indaga la nuova era geologica definita dalle azioni dell’uomo (curata dal fotografo e film-maker Armin Linke, sarà inaugurata a Matera il 6 settembre 2019).

A questi primi quattro capitoli corrispondono poi oltre 60 progetti originali, più di uno per settimana, metà realizzati dalla scena creativa lucana in collaborazione con partner europei e metà provenienti dal resto d’Europa in collaborazione con partner locali: un mix che unisce tradizione e innovazione, mondo analogico e mondo digitale.

Tutto la città e la regione saranno allestite in maniera coerente grazie al lavoro dell’Open Design School, laboratorio interdisciplinare costituito da professionisti provenienti dalla Basilicata, dal resto d’Italia e dall’Europa, che progetterà e realizzerà le strutture (palchi, allestimenti, segnaletica) funzionali agli eventi del 2019. Il tutto si dipanerà lungo cinque percorsi urbani, assolutamente inediti, anch’essi collegati ai 5 temi del programma.

Nel programma spicca la progettazione esecutiva dell’I-DEA, progetto noto come “archivio degli archivi”, con il coinvolgimento di 5 grandi artisti internazionali che utilizzeranno i principali archivi della Basilicata come fonte di ispirazione per 5 grandi, memorabili, installazioni pubbliche – la prima delle quali curata da un nume tutelare della cultura fotografica italiana ed europea, Mario Cresci.

La dimensione regionale di Matera Basilicata 2019 sarà data dal progetto “Capitale per un giorno”, grazie a cui ogni comune della Basilicata avrà la possibilità di realizzare delle proprie iniziative in linea con i valori e i temi del dossier di Matera 2019, e raccontare i grandi protagonisti del Novecento lucano: Levi, Olivetti, Pierro, Scotellaro, Sinisgalli e molti altri. Un progetto che si integra al meglio con quello promosso insieme alla Diocesi di Matera Irsina “I Cammini: alla scoperta delle tracce di religiosità nel territorio Matera-Basilicata” che coinvolgerà tutte le diocesi lucane con oltre 100 appuntamenti – molti dei quali di musica sacra – che valorizzeranno lo straordinario patrimonio ecclesiastico della regione.

Centrale in tutti i progetti è la dimensione del coinvolgimento e della partecipazione delle comunità, sia quella dei cittadini permanenti che nel dossier abbiamo definito come “abitanti culturali” sia dei visitatori che preferiamo invitare ad essere in realtà dei “cittadini (con)temporanei”.

L’impegno degli “abitanti culturali” è testimoniato da alcuni grandi progetti collettivi: non solo quelli artistici sopra esemplificati, ma soprattutto quelli per migliorare la qualità della città in maniera permanente. Gardentopia e Lumen sono due grandi utopie che consistono nel costruire giardini di comunità e percorsi di luce entrambi realizzati dai cittadini con l’ausilio di designer nazionali e internazionali. Oltre 3000 persone saranno protagonisti di laboratori in cui il tema della luce sarà declinato in maniera originale diventando parte integrante della cerimonia inaugurale.

Inoltre, attraverso la piattaforma e lo spazio fisico della community – strumento già sperimentato con successo nel corso della candidatura - ogni cittadino potrà proporre e cercare di realizzare, insieme ad altri soggetti, dei piccoli progetti a beneficio della comunità.

D’altra parte, il visitatore di Matera e della Basilicata non avrà solo modo di sperimentare una città laboratorio, il cui programma è il risultato di sforzi collettivi pari a quelli che hanno consentito la costruzione dei due Rioni Sassi; ci si potrà divertire con la musica, il cinema, la danza, la scienza, incontrando personaggi unici, uno fra tutti il grandissimo Brian Eno, produttore di fama mondiale, che porterà a Matera il 18 luglio presso la Cava del Sole in anteprima assoluta il nuovo spettacolo dedicato ai 50 anni della discesa del primo uomo sulla Luna.

Nessuno a Matera - ha concluso Verri - sarà un semplice turista, ma avrà la possibilità inserirsi nella dimensione comunitaria che caratterizza il percorso di Matera 2019, grazie anche allo speciale “Passaporto 2019”. Tale strumento consentirà non solo di accedere, al prezzo di 19 euro, a tutte le manifestazioni organizzate dalla Fondazione nel 2019, ma di acquisire la cittadinanza temporanea da cui deriva un diritto-dovere: il diritto di vivere con calma e approfondimento l’offerta culturale e il dovere di portare un oggetto a Matera, simbolo della propria idea di cultura. La somma dei diversi oggetti genererà la quinta e ultima mostra di Matera 2019, “Open Future”, che racconterà chi sono gli amanti della cultura in Italia e in Europa, le loro passioni, i loro stili di vita.

 

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I tre animatori di comunità saranno nella Capitale Europea della Cultura 2018 da 25 al 27 maggio

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I nominativi degli ammessi sono consultabili nella sezione del sito “Amministrazione trasparente” – “Bandi di concorso”

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Protagonista dell'incontro, venerdì 23 marzo alle 18:30, sarà lo studio lo SMALL Lab

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Docente presso diverse università europee, Fuchs ha una lunga e ampia esperienza nelle Capitali Europee della Cultura

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Si è tenuta oggi, presso il Palazzotto del Casale, a Matera, la riunione del Cda della Fondazione Matera Basilicata 2019.

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Confindustria e Fondazione Matera Basilicata 2019 lanciano il bando "Matera 2019: l'open future delle imprese italiane" rivolto a 50 imprese, soprattutto Pmi, per renderle protagoniste di Matera Capitale europea della Cultura.

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Ieri pomeriggio presso Casa Cava a Matera la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha ospitato la lectio magistralis di Ulrich Fuchs

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Lo spazio è stato allestito e realizzato dall'Apt Basilicata e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 per dare informazioni sui servizi turistici in Basilicata e promuovere Matera Capitale Europea della Cultura 2019

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Nei prossimi giorni il nuovo presidente terrà una conferenza stampa

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Il premio è stato conferito nell'ambito della Green Week a Trento

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Uno spazio virtuale in cui i cittadini possono incontrarsi per lavorare insieme alla proposta, discussione e realizzazione di progetti di comunità

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L'elaborato di Ettore Concetti è stato l'unico ad aver raggiunto il punteggio minimo utile a collocarsi nella graduatoria finale. E quindi, così come previsto dal bando, non si è proceduto alla votazione popolare

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Si è svolta presso la sede della Camera di Commercio di Matera la riunione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019.

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Venerdì, 9 marzo, a partire dalle 18:30, negli spazi del Casino Padula, nel rione Agna, secondo incontro pubblico con l’Open Design School.

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Nella sezione "Amministrazione trasparente" sono pubblicate le gradutarorie degli ammessi alle prove orali per 5 profili

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Conclusa la mappatura della città di Matera si procederà a quella di tutta la Basilicata 

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Venerdì 16 marzo alle 10:30 presso Casino Padula, nel Quartiere di Agna Le Piane, si terrà la conferenza stampa di presentazione della manifestazione che si terrà nelle giornate del 18 e 19 marzo

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L'area allestita e realizzata da Apt Basilicata e Fondazione Matera-Basilicata 2019 sarà inaugurata giovedì 15 marzo, alle ore 13

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Il 18 marzo sarà dedicato alla festa del progetto Uisp "SportAntenne", il 19 marzo verrà presentata la community di Matera 2019

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Il progetto è legato al miglioramento delle politiche regionali per ridurre l’inquinamento luminoso e proteggere e valorizzare il cielo notturno.

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Per tre giorni i cittadini europei che nella loro regione lavorano in un progetto di comunità avranno la possibilità di confrontarsi tra loro, lavorando insieme sui rispettivi progetti, scambiando esperienze e reti

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A Tricarico, nella festa dedicata a Scotellaro, l'incontro con i sindaci lucani per valorizzare nel 2019 tutti i centri della Basilicata

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Il 22 aprile sarà invece dedicato alle iniziative organizzate dalla Community di Matera 2019

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Presenti il Sindaco De Ruggieri, il Presidente Adduce, il Segretario Generale Oliva e i manager Tarantino e Romaniello

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Nella sezione Bandi di concorso disponibile anche l' albo di Makers e Linkers

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Alla call hanno partecipato circa 60 classi provenienti da istituti scolastici di tutta la Basilicata

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Grazie a questa collaborazione, saliranno sul palco della festa materana  gli "Indigo face", vincitori del contest 1MEurope 2018 

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Le iniziative in programma si svolgeranno tra l'8 e il 9 maggio in collaborazione con Materahub

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L'artista britannico farà tappa a Matera il 3 luglio con il tour “Ma Ogni Giorno Il Sole Tramonta”.

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Si è appena concluso a Bruxelles l’ultimo incontro formale su Matera 2019 con la Giuria della Commissione Europea che monitora le Capitali Europee della Cultura.

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Nella serata (ore 21:00) lo spettacolo teatrale e circense “I fuochi di San Pancrazio” ispirato a un soggetto cinematografico di Rocco Scotellaro

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L'Open Talk si terrà venerdì 6 aprile, alle ore 18.30, al Casino Padula

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Il 19 aprile sarà all'insegna della lettura con una speciale iniziativa nel nome di Rocco Scotellaro. 

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Nella giornata di ieri si è riunito presso il Palazzotto del Casale a Matera il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019.

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L'appuntamento è per Venerdì 13 aprile alle 18:30 presso Casino Padula a Matera

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Il segretario generale, Giovanni Oliva: “Partecipazione all’insegna della proficua sinergia istituzionale fra Regione Basilicata e Fondazione Matera-Basilicata2019”

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Ieri pomeriggio a Matera, presso la sede della Camera di Commercio, si è riunito il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019.

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Si comincia a Tricarico il 19 aprile con una speciale festa di compleanno per Rocco Scotellaro. Si chiude a Matera il 23 aprile, giornata mondiale del libro, con la scrittrice e docente Antonella Cilento

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In occasione dell'Anno Europeao del Patrimonio, 19 scuole della Basilicata potranno partecipare ad un percorso di scoperta del territorio attraverso l'uso delle tecnologie

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Si tratta di incontri promossi dall’Open design School aperti al pubblico e finalizzati a confrontarsi con le migliori pratiche internazionali in materia di creatività e open data.

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Si è svolta oggi presso Casa Cava, a Matera, la presentazione del nuovo logo della Fondazione Matera Basilicata 2019, risultato vincitore del bando indetto nel febbraio 2016.

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Si è conclusa con il parere positivo di tutti i rappresentanti degli enti interessati la conferenza di servizi svoltasi oggi in municipio per esaminare il progetto di riqualificazione della Cava del Sole anche alla luce delle recenti indagini geologiche.

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Fra i punti all’ordine del giorno, l’esito della selezione dei Project Leader, il regolamento per il personale interno, il protocollo d’intesa con l’APT Basilicata, il progetto del bilancio consuntivo 2016.

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Il team di lavoro selezionato è costituito da collaboratori e professionisti specializzati in diversi campi, con diversi background e nazionalità

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La festa del “Meno Uno” che il 19 e 20 gennaio avvia il conto alla rovescia verso l’anno di Matera da Capitale Europea della Cultura si arricchisce di grandi ospiti.

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La conferenza si terrà mercoledì 17 gennaio 2018 alle ore 10:30 presso la Mediateca Provinciale a Matera

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 I candidati ammessi alla prova orale saranno convocati esclusivamente mediante avviso pubblicato sul sito internet istituzionale

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Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione della festa collettiva che il 19 e 20 gennaio avvia il conto alla rovescia verso il 2019

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Il rosone della chiesa di cartone andrà ad arricchire l'allestimento del prossimo carro della Bruna a rappresentare il cammino collettivo di Matera verso l'anno da capitale. Grande partecipazione in piazza e sui canali social

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L'accordo quadro è stato sottoscritto oggi a Policoro tra Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Regione Basilicata, Comune di Matera, Comune di Policoro

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha pubblicato l’elenco dei 27 Project Leader della scena creativa lucana i cui progetti sono stati selezionati per andare a comporre la metà del programma culturale del 2019.

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Il 19 gennaio 2018, un anno esatto prima della cerimonia inaugurale di Matera Capitale Europea della Cultura che si terrà il 19 gennaio 2019, la Fondazione Matera Basilicata 2019 avvia il conto alla rovescia verso questa importante data con la grande festa collettiva del “Meno uno”.

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Si è svolta questa mattina, 7 dicembre 2017, presso la Camera di Commercio di Matera, la riunione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019, come prosecuzione dei lavori cominciati nella precedente seduta del 29 novembre scorso.

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E’ indetta una procedura pubblica di selezione per l’assunzione a tempo determinato (18 mesi) di 10 unità lavorative che andranno a rafforzare lo staff della Fondazione Matera Basilicata 2019.

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Si è svolta ieri pomeriggio, 14 dicembre 2017, presso il Comune di Matera, la seduta congiunta del Consiglio di Amministrazione e del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Matera Basilicata 2019.

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Il 21 settembre verrà inaugurato ufficialmente Agoragri, il terzo giardino di comunità del progetto Gardentopia realizzato a Matera. 

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In occasione delle festività, la Fondazione e il Comune di Matera portano le illuminazioni tipiche del Natale in diversi quartieri della città 

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Si parlerà anche di Matera 2019 alla Conferenza dei Direttori degli Istituti italiani di Cultura in programma il 21 e 22 dicembre 2017 a Roma presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

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In vista dell’imminente lancio della community di Matera 2019, la Fondazione Matera Basilicata 2019 ha organizzato, il 16 e 17 dicembre scorsi a Matera, due giornate di incontro e formazione sul tema del community management. 

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 ha pubblicato sul proprio sito web www.matera-basilicata2019.it nella sezione Amministrazione trasparente/Bandi di concorso, gli esiti dell’ "Avviso pubblico per la selezione di Makers e Linkers nell’ambito del programma Build-Up Matera 2019”.

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Ha avuto un grandissimo coinvolgimento e apprezzamento del pubblico la festa collettiva del “Meno Uno” svoltasi il 19 e 20 gennaio con cui Matera ha avviato il conto alla rovescia verso il 19 gennaio 2019

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Il Segretario Generale rafforzerà l’azione e l’operatività del Presidente, nella sua attività di promozione di relazioni istituzionali e rapporti di collaborazione a sostegno delle iniziative della Fondazione

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Il protocollo è  finalizzato alla promozione congiunta delle due città in vista delle celebrazioni di Matera capitale europea della cultura per il 2019

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Tra gli ospiti  ci saranno la Krikka Reggae, Roy Paci e John Lui, Rocco Papaleo, Consuelo Mangifesta, con la conduzione di Carlo Massarini.

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Si è svolta ieri pomeriggio, 16 febbraio 2018, presso la Camera di Commercio di Matera, la riunione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera Basilicata 2019.

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Si terrà il giorno 28 febbraio alle ore 18:30 presso Casa Cava la presentazione del nuovo logo della Fondazione Matera Basilicata 2019

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La mostra Trecento’19 – Duemila’19. 319 copertine d’autore della Lettura per Matera capitale europea della cultura 2019 è coprodotta da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Polo museale della Basilicata

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La Fondazione Matera Basilicata 2019 insieme al Comitato Giovani dell’Unesco organizza una serie di iniziative dal titolo “Patrimonio in gioco - la sfida di Matera 2019 e l'Unesco Italian Youth Forum” il 23 e 24 febbraio

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L'incontro si svolgerà presso Casa Cava alle 18:30 e sarà trasmesso in diretta tv e streaming

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L'iniziativa è stata un’occasione per riflettere, in concomitanza con il forum dei Giovani Unesco, sul nostro patrimonio culturale, dalla sua fruizione alla sua tutela.

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La Fondazione Matera-Basilicata 2019 e l'Unesco Italian Youth Forum, in occasione dell'Anno europeo del patrimonio culturale e sotto l'egida del Ministero dei Beni culturali hanno predisposto un ricco programma di iniziative nei giorni 23 e 24 febbraio.

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Il 16 e 17 febbraio prende il via il percorso di build up, ossia di potenziamento delle competenze, destinato ai 40 profili fra senior e junior selezionati attraverso l’avviso pubblico per Makers e Linkers di Matera 2019.

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Gli studenti hanno presentato i loro progetti, scoprendo quelli di Matera 2019

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Il cartone raccolto dopo la distruzione dell’opera ideata da Grossetête è stato conferito a un impianto autorizzato per il recupero

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Si riporta il contributo di Aurelia Sole e Paolo Verri inserito nel catalogo della mostra dell'artista Nicola Filazzola inaugurata il 25 gennaio a Napoli presso Castel dell’Ovo

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Sono in dirittura di arrivo le procedure per consentire l'assegnazione delle risorse da parte del Mibact destinate alla Cava del Sole.

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