Matera 2019

 Ieri pomeriggio si è svolta presso la sede di Casino Padula, nel quartiere materano di Agna Le Piane, la seconda Open Review dell’Open Design School, il momento pubblico settimanale aperto a tutti per illustrare i lavori che si stanno svolgendo nell’ambito di uno dei progetti pilastro di Matera 2019. Focus della discussione è stata la presentazione dei primi risultati del lavoro di mappatura dei luoghi della città di Matera che potranno ospitare gli appuntamenti del 2019. L’attività, svolta nell’arco di due mesi a partire dall’8 gennaio, ha visto coinvolto il team del workshop denominato proprio “I luoghi di Matera 2019”, composto da sei professionisti selezionati con bando internazionale: Annegret Boenemann, social designer da Menden (Germania), Silvia Canfora, architetto di Milano, Pierangelo Laterza, fotografo di Montescaglioso, Rossella Nicoletti, architetto urbanista di Matera, Francesca Raimondi, architetto di Teana, Gustavo Velho, visual designer di San Paolo (Brasile).

Come spiegato da Rita Orlando, project manager della Fondazione Matera Basilicata 2019 e da Marco Laterza, uno dei due coordinatori tecnici della scuola, il lavoro di mappatura ha consentito di censire ben 215 luoghi della città di Matera, attraverso dei sopralluoghi funzionali alla raccolta di informazioni dettagliate sui vari spazi in termini di infrastrutture, impianti, capacità, accessibilità, servizi, presenza di punti panoramici o scavati, con un’attenzione particolare al contesto circostante e alle possibili suggestioni artistiche. L’attività non si è concentrata solo sul centro della città e sui luoghi in cui solitamente si svolgono gli eventi, ma ha allargato il suo raggio a tutto il contesto urbano, partendo proprio dalle periferie e da quei luoghi più inusuali, comprese scuole e chiese, studiando la città come sistema complesso di cui far emergere le tante ricchezze sconosciute. Fondamentale nel lavoro è stato il dialogo con i project leader della scena creativa lucana per conoscere le loro esigenze legate all’individuazione degli spazi più idonei per realizzare i progetti che andranno a comporre metà del programma culturale del 2019.

Le informazioni raccolte, insieme al ricco materiale fotografico realizzato, sono state successivamente digitalizzate ed inserite all’interno di una mappa online open source, al momento resa disponibile solo per i project leader, che hanno così la possibilità sia di avere tutti i dettagli sui luoghi di loro interesse, sia di proporre la mappatura di luoghi non ancora censiti. La seconda fase del lavoro prevede di estendere la mappatura al resto della Basilicata, poiché diverse saranno le iniziative che i project leader realizzeranno in tutta la regione già a partire dal 2018. Una volta completata l’attività di mappatura, la mappa online sarà fruibile da parte di tutti, con la possibilità per ognuno di utilizzare i dati in essa contenuti, proprio nello spirito di apertura che caratterizza l’Open Design School e Matera 2019.

Al termine della presentazione, diversi sono stati i suggerimenti proposti dal pubblico presente, sia riguardo al perfezionamento della fruibilità della mappa e sia in termini di possibili utilizzi della stessa, per generare delle nuove narrazioni della città e dell’intera regione.

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