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Suoni di Pietra – MaterArmoniae

- Project Leader/Coproduzione/Ecc.:
Realizzato in coproduzione da
Ateneo Musica Basilicata - Immagine progetto:
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- Instagram:
- Partner di progetto:
Finisterre srl, Italia
Fondazione Scuola di Musica di Fiesole, Italia
Fondazione Musica per Roma, Italia
Associazione culturale D'Orfeu, Portogallo
World Music Festival, Slovacchia
Accademia d'Ungheria, Italia - Artisti:
Ambrogio Sparagna, Italia
Carlo Goldstein, Italia
MaterOrchestra, Italia
Ensemble Meridies, Italia
Gianvincenzo Cresta, Italia
Valya Balkanska, BulgariaThe Sound of the Spirit: Nicola Campogrande, Valya Balkanska, Caterina Pontrandolfo, Mirna Kassis, Sainkho Namtchilak & Actores Alidos, Orchestra Filaminica Federiciana, Orchestra della Basilicata, Coro Giovanile Italiano, Cori ABACO
- Evento:
- Campo aggiuntivo 5:
Realizzato con il sostegno di BCC Basilicata
Matera è l’unico posto in cui i sassi sono anche quartieri. Da adesso saranno anche musica, senza tempo. Un viaggio per riscoprire la musica popolare lucana e riportarla nel 2019. Verranno tracciati sulla mappa della città i luoghi in cui più si respira la tradizione secolare e, tramite un bando internazionale, verranno commissionate a giovani talenti 5 opere musicali contemporanee e strumentali, che riprendano e rinnovino il repertorio musicale popolare della Basilicata.
Parte il countdown per la grande festa 'Open Future, Together!'

L’anno di Matera Capitale Europea della Cultura sta per terminare, ma gli appuntamenti speciali non sono ancora finiti.
19 giorni, 19 ore e 19 minuti di spettacoli teatrali, performance musicali e di danza digitale, laboratori a cura di Samsung, mostre e un festival dedicato interamente all'incontro tra cultura e digitale, uno dei temi centrali del dossier di candidatura che guarda al futuro come eredità di questo percorso straordinario.
L'Open Culture Festival prevede una serie di iniziative dedicate alla cultura digitale, all’innovazione tecnologica, ai temi caldi per l'offerta culturale del futuro con esperienze interattive, giochi multimediali, intrattenimento e le testimonianze dei più importanti player del mercato digitale.
Il conto alla rovescia ci accompagnerà ogni giorno fino ad arrivare al 20 dicembre con la grande festa Open Future, Together! con grandi nomi della musica internazionale che si esibiranno in Cava del Sole alla presenza di un pubblico caloroso e festoso.
Per conoscere tutte le modalità di accesso agli appuntamenti dall’1 al 20 dicembre consulta il programma 'speciale countdown' su Matera Events e segui i canali Facebook, Instagram e Twitter di Matera 2019.
Buon futuro aperto a tutti!
Gardentopia, residenze artistiche per riflettere sui beni comuni

Sono 32 le residenze artistiche che hanno interessato e continuano a interessare la Basilicata, nel quadro, più ampio, del progetto Gardentopia. Artisti singoli e collettivi stanno attraversando i giardini, gli orti e, più in generale, lo spazio pubblico della regione per riflettere, insieme ai cittadini, sulla loro funzione, cercando di tradurre in pratica virtuosa il concetto di bene non più pubblico, ma comune.
Esistono diversi format nei quali le residenze artistiche si sono declinate, da quello laboratoriale, più breve, a quello che ha indagato il patrimonio anche immateriale del territorio, sino a quello, necessariamente di più largo respiro, che ha trasformato lo spazio pubblico nei luoghi esplorati dagli artisti.
Nel modello laboratoriale di residenza, sono stati realizzati workshop con target specifici che non hanno investito l’aspetto dello spazio fisico. Una conoscenza è stata trasferita o messa in rete dall’artista ai cittadini, i quali, a loro volta, ne hanno trasferite altre all’artista stesso. È il caso, solo per citare un esempio, della residenza di Otobong Nkanga a Casino Padula, a Matera, e a Pietragalla.
Diverso, invece, il format utilizzato nelle residenze di Martina Muzi e Nomedas and Gediminas Urbonas, rispettivamente a Sasso di Castalda e Vaglio Basilicata, più lunghi dei precedenti, nei quali si è attivata una ricerca sul campo attraverso i cittadini, con al centro non soltanto l’orto o il giardino comunale, ma l’intero territorio del paese. Lo studio e la rielaborazione del patrimonio materiale e immateriale sono stati un mezzo per ridare centralità al territorio, lasciando in eredità ai cittadini un spazio comune in continua evoluzione e mai compiuto.
Il terzo e ultimo modello delle residenze di Gardentopia ha, infine, ragionato sulla trasformazione dello spazio pubblico. Artisti e architetti del paesaggio hanno immaginato nuove forme di gestione dei beni comuni, riflettendo anche sulla sostenibilità degli spazi. Due esempi di questo approccio sono state le residenze di Volumezero a Montemilone e Lavello e di Luigi Coppola a Casino Padula a Matera.
Il ciclo delle residenze di Gardentopia sta per avviarsi a conclusione. La riflessione sui nuovi modi di pensare lo spazio comune certamente continuerà.
Fusion Urban Games Festival a Matera dal 31 ottobre al 2 novembre

Dal 31 ottobre al 2 novembre con 15 giochi diversi più di mille cittadini di tutte le età hanno avuto l’opportunità di esplorare angoli segreti della città, cercare indizi, risolvere misteri, cooperare e combattere, sfidando altri giocatori e provare ad essere vincitori. Fusion Urban Games Festival ha ridato nuova vita agli spazi urbani grazie alla realtà virtuale ma anche alla riscoperta dei giochi tradizionali, grazie all’incontro con fantasmi, alle bambole di porcellana e a personaggi bizzarri alla ricerca di gemme e code, al mistero della morte del conte Tramontano, alle missioni ecologiche e alla poesia urbana.
Tre giorni di puro divertimento hanno caratterizzato il festival prodotto con Plovdiv 2019, l’altra Capitale Europea della Cultura e all’interno del più ampio programma congiunto di attività “Plotera weeks – Plovdiv and Matera together for an Open Future”. I giochi sono stati pensati da un team di game designer selezionati tramite una chiamata pubblica rivolta a tutta Europa e che ha premiato progetti provenienti da Russia, Polonia, Bulgaria, Germania, Inghilterra, Slovenia, Romania e Italia. Fusion Urban Game Festival sin dalla prima giornata ha avuto come terreno di gioco anche le zone periferiche di Matera tra cui Serra Venerdì per il gioco dedicato all’ecologia “Clean Game” e il quartiere di Agna Le Piane a Casino Padula, sede dell’Open Design School dove è stato anche allestito uno dei due Village dedicati all’evento. Qui con uno speciale set VR i partecipanti si sono potuti immergere nella realtà virtuale, mentre con gli smartphone hanno dato la caccia ai fantasmi di personaggi leggendari. Non sono mancate anche sessioni di antichi giochi sconosciuti ai nativi digitali. Negli stessi giorni, un’altra parte del Village è stata realizzata in Piazza San Francesco, punto nevralgico da cui sono cominciati i percorsi di alcuni giochi ma anche infopoint per cittadini temporanei e non, da cui effettuare la registrazione ad alcuni giochi e trovare materiale informativo e promozionale sulla Capitale Europea della Cultura gemella, Plovdiv 2019. Tra i vari giochi proposti "Detective tra i Sassi", un avvincente gioco per gli appassionati del "giallo" che attraverso una serie di indizi hanno dovuto scoprire il responsabile della morte del conte Tramontano, avvenuta nel 1514. Ma anche "Red lady's case", il "Puzzle narrativo" e il "Poema urbano", che hanno coinvolto in maniera travolgente i partecipanti al festival dei giochi urbani. Anche l’urban game Penombra, una versione “internazionale” del progetto coprodotto con l’associazione “Il Vagabondo”, ha regalato emozioni attraverso un viaggio nel futuro distopico di una Matera dell’anno 2119 trasformata, divisa e sotto una minaccia misteriosa.
Il Festival dopo l’edizione di Matera si è svolto anche a Plovdiv dall’8 al 10 novembre, confermandosi per le due città un importante strumento di attivazione sociale e di inclusione territoriale.