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Stati Generali della Cultura 2025: Matera chiude il percorso con uno sguardo condiviso sul Mediterraneo
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La tappa conclusiva degli Stati Generali della Cultura si è svolta a Matera il 3 dicembre, nei suggestivi spazi di Casa Cava. Una giornata intensa, attraversata da interventi e prospettive che hanno restituito l’immagine di un Mediterraneo vivo, complesso, fatto di continuità più che di confini. Studiosi, amministratori, ricercatori, artiste e rappresentanti istituzionali hanno composto un mosaico di voci che ha raccontato come le città – grandi e piccole, costiere o interne – siano oggi impegnate a ridefinire il proprio ruolo in questo scenario.
Fin dall’avvio è emersa una consapevolezza condivisa: il Mediterraneo non è soltanto un mare o una linea di separazione, ma una trama di passaggi, rotte, memorie che ancora oggi modellano territori e comunità. Gli interventi della mattina hanno riportato alla luce storie e dinamiche che attraversano l’area euro-mediterranea, mostrando quanto queste stratificazioni continuino a incidere sulle identità contemporanee.
La sessione dedicata alle culture condivise ha messo a fuoco temi che da anni accompagnano il lavoro della Fondazione: il valore delle relazioni tra territori, la necessità di costruire reti solide e inclusive, la ricerca di nuove forme di cooperazione culturale. Molti dei relatori presenti sono interlocutori con cui, nel tempo, la città e la Fondazione hanno condiviso riflessioni, progettualità o percorsi comuni: la loro presenza ha fatto emergere continuità, non solo spunti teorici.
Il confronto sul welfare culturale ha mostrato come la cultura può contribuire in modo concreto alla qualità della vita, rafforzando legami sociali, contrastando solitudini, generando benessere. Un tema che risuona in modo particolare nel contesto lucano, dove negli ultimi anni diversi comuni e istituzioni hanno avviato sperimentazioni che intrecciano servizi alla persona e pratiche culturali.
Nel pomeriggio l’attenzione si è spostata sulle città come luoghi di progettazione culturale continua. Da Matera a Bari, da reti locali a relazioni internazionali, sono emerse esperienze che mostrano come la cultura possa entrare stabilmente nei processi amministrativi e nella vita quotidiana delle comunità. Matera e Gorizia – entrambe coinvolte in percorsi di carattere europeo e internazionale – hanno portato un contributo che intreccia responsabilità istituzionali, visioni future e possibilità di cooperazione.
La giornata si è chiusa con la proiezione del video Mediterraneo, il video ufficiale di Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026, diretto da Alessandro Rak e prodotto da Riva Dei Ginepri Production e Mad Entertainment Spa per MaTiFF – Matera International Film Festival: un racconto visivo che restituisce l’essenza di un Mediterraneo che unisce, custodisce tracce e ricompone memorie in nuovi immaginari.
L’incontro di Casa Cava Casa Cava ha offerto alla Fondazione un’ulteriore occasione per ascoltare, mettere in relazione, far dialogare competenze diverse. Un passaggio che rilancia il percorso verso il 2026: un cammino che continuerà a intrecciare ricerca, prossimità e apertura, guardando a un Mediterraneo capace di generare visioni condivise e processi di trasformazione reale.
Il programma completo della giornata e le registrazioni dei panel saranno disponibili sul sito del Sole 24 Ore https://24oreventi.ilsole24ore.com/stati-generali-della-cultura-2025-matera/
Córdoba e Saida, Capitali Mediterranee della Cultura e del Dialogo 2027: un Mediterraneo che cresce insieme
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Siamo felici di salutare la designazione di Córdoba (Spagna) e Saida (Libano), designate come Capitali Mediterranee della Cultura e del Dialogo 2027 nel corso del 10º Forum Regionale dell’Unione per il Mediterraneo, celebrato nella Giornata del Mediterraneo. Una scelta che conferma il ruolo crescente del programma MCCD (Mediterranean Capitals of Culture and Dialogue) nella cooperazione culturale euromediterranea.
Le motivazioni alla base della selezione descrivono due città diverse e complementari. Córdoba, radicata in una storia che l’ha vista capitale romana e cuore del Califfato di al‑Andalus, è oggi un luogo di convivenza, vitalità intellettuale e fusione di linguaggi culturali. Saida, città costiera con una storia abitativa ininterrotta che supera i seimila anni, è uno dei più antichi crocevia del Mediterraneo, dove memorie fenicie, romane, arabe, crociate e ottomane convivono con una scena culturale giovane, plurale e in trasformazione. Due prospettive che interpretano in modo originale l’identità mediterranea e la volontà di costruire nuove forme di dialogo fra le sponde.
Per Matera, Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026, questa designazione si inserisce con naturalezza nel percorso già tracciato e rafforza una rotta comune. La Fondazione, che ha accompagnato fin dall’inizio il processo di candidatura e sta guidando la fase di implementazione del programma, riconosce in questa continuità un tassello prezioso del lavoro condiviso nel quadro euromediterraneo.
Nelle stesse ore, l’attenzione internazionale verso il programma MCCD ha conosciuto un nuovo slancio. Al Consiglio dei Ministri della Cultura dell’Unione Europea, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha richiamato l’importanza dell’edizione 2026 delle Capitali Mediterranee della Cultura e del Dialogo, che vedrà Matera e Tétouan protagoniste di un anno dedicato alla cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo. Il Ministro ha sottolineato il valore culturale e sociale dell'iniziativa, sottolineando la necessità di uno sforzo comune per contrastare le forme di esclusione, discriminazione o emarginazione basate sull'identità etnica o religiosa, e ha incoraggiato i partner europei a sostenere approcci più aperti e collaborativi.
Stati Generali della Cultura 2025: Matera ospita la tappa conclusiva
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Il 3 dicembre gli Stati Generali della Cultura 2025 fanno tappa a Matera per concludere il percorso di quest’anno. È un momento che permette di ritrovare fili già vivi: relazioni, incontri e collaborazioni che in questi anni hanno alimentato visioni e progettualità condivise.
Insieme al Comune di Matera e al Sole 24 Ore abbiamo costruito una giornata che mette in relazione voci e prospettive diverse. Persone che, a vario titolo, hanno attraversato o accompagnato i nostri processi, contribuendo a comporre quella geografia di relazioni che oggi sostiene la visione di Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026.
Il programma affronta i temi che ci sono più familiari: le rotte culturali che uniscono l’Europa al Mediterraneo, le identità che si stratificano nei paesaggi interni, le città come crocevia di storie e di prossimità, il welfare culturale come infrastruttura di benessere e legame sociale. Un dialogo che prende forma attorno a idee e pratiche che vivono e trasformano il Mediterraneo “di dentro”.
Nel corso della giornata si alterneranno interventi di studiosi, amministratori, scrittori, economisti e protagonisti della scena culturale italiana e mediterranea. Si partirà dalle storie e dalle rotte che hanno modellato il Mediterraneo fino ad oggi, per poi entrare nei temi delle culture condivise, delle città come luoghi di ricerca e innovazione e del welfare culturale come leva di benessere e coesione. Il pomeriggio sarà dedicato ai racconti d’autore e alle esperienze che stanno trasformando i territori, fino ad arrivare alle prospettive future legate a Matera 2026.
Per noi è l’occasione di continuare il nostro lavoro: tessere relazioni, mettere in dialogo esperienze diverse affinché la cultura torni a essere un luogo abitabile, una risorsa comune, una pratica di futuro.
Una giornata aperta alla partecipazione in presenza e online, per immaginare insieme ciò che ci attende nel 2026 e oltre.
>> Il programma completo della giornata e la registrazione gratuita sono disponibili a questo link: https://24oreventi.ilsole24ore.com/stati-generali-della-cultura-2025-matera/
Il logo di Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026
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Ecco il logo di Matera Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo 2026, esito del concorso promosso in collaborazione con AIAP Associazione italiana design della comunicazione visiva. Il logo è stato selezionato tra 80 proposte italiane e internazionali, valutate da una commissione di esperti. Alla fase finale sono arrivati cinque studi, chiamati a sviluppare i progetti completi. Il bando prevedeva anche il coinvolgimento attivo di giovani under 25 nei team progettuali.
Il segno
Il logo è stato ideato dallo studio FM milano. A prima vista si presenta come una lettera “M”, ma si rivela subito come molto di più: un segno universale, fluido, essenziale, modulare. La sua forza sta nella capacità di accogliere più significati senza perderne uno.
L’elemento chiave del logo è il suo doppio profilo curvilineo. Le due linee che lo compongono si rincorrono e si sfiorano, evocando una forma d’onda sonora. Questo movimento racchiude l’idea di dialogo: uno scambio continuo, una vibrazione che attraversa lingue, culture, tempi e territori diversi.
Ma quelle stesse curve possono anche essere lette come rilievi geografici, orizzonti marini, strati geologici: elementi che rimandano a Matera, al Mediterraneo, alla sua storia fatta di sedimentazioni e passaggi.
In questo senso, la “M” non è solo l’iniziale di Matera, ma anche la sintesi visiva di un territorio complesso e stratificato, e insieme il simbolo di un progetto aperto e collettivo.
Identità dinamica
Il sistema visivo che accompagna il logo è stato pensato per essere dinamico, accessibile, contemporaneo. La forma della “M” è modulare: può essere compattata o estesa, per comunicare diversi gradi di intensità del messaggio – da un sussurro a un richiamo.
La palette cromatica prende ispirazione dalla macchia mediterranea: colori profondi, terrosi, vegetali, capaci di evocare le atmosfere del Sud. Il carattere tipografico scelto è l’Inclusive Sans, pensato per garantire leggibilità e accessibilità, anche nei contesti digitali.
Completano l’identità una serie di icone e un sistema visivo aperto, che potrà adattarsi ai diversi contenuti e formati della comunicazione culturale.





