Matera 2019

Direttamente dalla community di Matera 2019.

Pio Acito, vulcanico ed inarrestabile coordinatore di Legambiente a Matera, apre una Missione.

"La Città di Matera negli ultimi 25 anni ha deciso di espandersi oltre il crinale murgiano e di strabordare verso la valle del Bradano, ie n questa divagazione urbana ha travolto ogni forma di NATURA preesistente e spesso anche di storia (complesso rupestre dei 4 Evangelisti, Cripta di San Giacomo, Cristo la Gravinella, Cristo Docente, La Vaglia, e così via). La Città di Matera NON può presentare al viaggiatore ospite per l'anno 2019  questo come sua prima immagine e, mentre dovrebbe migliorare la sua qualità architettonica, dovrebbe realizzare una cinta di sicurezza VERDE, dovrebbe affidarsi alla Madre Terra. Legambiente si propone come referente del progetto 2019 PIANTIAMOLA, 100mila alberi proteggono Matera: in particolare, le due coste di Matera di Aia Del Cavallo e di Matinelle  - così che fino al 2019 la città si possa presentare con una faccia diversa.

Un progetto senza controindicazioni, un medicamento buono a prescindere, che potrà vedere coinvolti: la Regione Basilicata con i fondi per la forestazione, la Provincia di Matera per gli operai forestali ed il vivaio, le scuole per la manutenzione periodica, le Associazioni per la formazione e la garanzia del progetto, unMonastery per la diffusione e l'avvio del progetto." 

L'iniziativa è ampiamente commentata (citiamo fra gli altri un dibattito culturale molto interessante apertosi fra Pio Acito e Pietro Laureano sul concetto di agricoltura diverso - o uguale? - rispetto a quello di forestazione) e ne sono state dibattuti gli addentellati organizzativi e logistici. Il primo incontro fra i protagonisti interessati si è tenuto il 12 Aprile. Nel secondo, previsto per il 6 Maggio, verranno esaminati (è sempre Pio che parla):

"... la cartina delle proprietà dei suoli per verificare se ci sono terreni demaniali nelle aree interessanti per il progetto; un progetto per i vivai boschivi delle scuole; il calendario del corso antincendio boschivo per Volontari; i risultati degli incontri con Provincia e forse Regione per i piani di "forestazione" e le disponibilità degli operai e dei vivai forestali esistenti; una ipotesi di costi di progettazione ed attuazione, assieme alla ricerca di giovinastri competenti in "forestazione" ( che è cosa abbastanza diversa dagli orti urbani e guerrilla garden ... sempre benedetti e benvenuti!)."

E' un progetto ambizioso, certo. Ma è in linea con il concetto di città verde, città ecologicamente sostenibile, città patrimonio dei suoi cittadini, oltre che dell'UNESCO, che tsanno prendendo corpo nel dossier di candidatura. Un progetto a medio - lungo termine, che prende forza in vista della candidatura, ma che può essere realizzato a prescindere dalla assegnazione del titolo.

Un seme - un albero - ogni mille parole, come propone Legambiente.