Matera 2019

Ripartire da alcune delle fasce più colpite dall’emergenza Coronavirus, i malati, gli anziani, gli operatori sanitari e i musicisti, per riprendere il viaggio di Matera 2019 lì dove è stato interrotto. È stato questo lo spirito che ha animato le iniziative che abbiamo organizzato insieme al  Comune di Matera fra la città dei Sassi e Potenza il 21 giugno per la 26esima edizione della Festa della Musica, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dall’Associazione italiana per la promozione della festa della musica.

In continuità con il percorso fatto nell’anno della Capitale Europea della Cultura, abbiamo deciso di portare la musica nei luoghi emblemi della battaglia al Covid-19 dei due capoluoghi lucani, ovvero gli ospedali e le RSA. Gli Ospedali sono stati, infatti, i presidi dove diverse professionalità fra dirigenti, medici, infermieri, oss e amministrativi, hanno risposto in maniera egregia ed instancabile ad una emergenza senza precedenti, ma anche dove i pazienti vivono ormai da diverso tempo una degenza senza la visita e il conforto dei propri cari. Allo stesso modo, le RSA sono i luoghi i cui residenti e gli operatori hanno vissuto necessariamente in condizioni di isolamento e reclusione. Portare la musica in questi luoghi è stato da un lato un gesto di ringraziamento, di vicinanza e sollievo ai protagonisti di questa fase delicata e dall’altro il segnale che le arti e la cultura sono un balsamo prezioso, capace di alleviare le ferite più profonde dell’anima e della mente.

La giornata è iniziata a Matera con le note della Bassa Musica “Nunzio Paolicelli”- Città di Matera che ha portato allegria nello spazio esterno della Residenza Sanitaria Assistenziale "Brancaccio", per proseguire all’Ospedale Madonna delle Grazie con i violini, il violoncello e il contrabbasso del quartetto "L'altro 900",  esibitosi fra la hall e gli spazi antistanti il reparto infettivi e la zona di osservazione. 

Nel pomeriggio, gli anziani della RSA “Raffaele Acerenza" di Potenza hanno accolto con gioia i brani della migliore tradizione italiana del “Soranno Sax Quartet”, mentre il “Trio Accord” con violino, violoncello e fisarmonica, accompagnato dalla possente voce del soprano, ha fatto risuonare di note e canto l’Ospedale “San Carlo”, fra la hall, il corridoio del reparto di rianimazione e l’ingresso della pneumologia.  Ad emozionare in particolare i presenti, fra medici, infermieri e operatori, l’Ave Maria di Schubert, “forse la più celebre preghiera in musica, in grado di toccare tutti i cuori provati da questo difficile periodo”, come ha sottolineato Giovanna D’Amato, di Ateneo Musica Basilicata, che ha collaborato all’organizzazione dell’iniziativa.

In contemporanea, il Comune di Matera, in collaborazione con l’Associazione Onyx Jazz Club, attraverso una call pubblica ha raccolto sul palco di Casa Cava, a Matera, 18 tra cantanti, cantautori, musicisti e gruppi musicali di ogni età e ogni genere musicale, in un’esibizione trasmessa in diretta streaming fino a tarda sera. 

Dopo i difficili mesi che ci lasciamo alle spalle, la musica, linguaggio universale per antonomasia, è stato lo strumento per donare serenità, ridurre le distanze, riallacciare relazioni, ripartire a fare cultura per e con la comunità.