Matera 2019

Un’Opera lirica composta con la comunità, una storia collettiva scritta a 150 mani che parte da un’indagine: il silenzio che racconta una rottura fortissima nelle vite degli abitanti della città dei Sassi, un tempo così abitata e chiassosa. È questa Silent City, una narrazione che parte dalle persone i cui interlocutori privilegiati sono i bambini e gli anziani, generazioni silenti a cui l’opera dà voce insieme a compositori, musicisti, scrittori, cantanti, attori, educatori teatrali e artisti internazionali.

Il progetto è co-prodotto dalla Compagnia Teatrale l’Albero , collettivo artistico diretto da Alessandra Maltempo e Vania Cauzillo, che ha già sperimentato nuove forme di creazione artistica per i nuovi pubblici dell’Opera. L’innovazione di Silent City parte da una sfida: portare l’Opera dove non c’è tradizione d’Opera né un teatro lirico. L’idea è di ricreare la necessità di un genere, ritrovare l’appartenenza ad un linguaggio, quello del teatro in musica, che sembra oggi lontanissimo dalle persone.

La comunità diventa compositore e riscopre l’Opera come genere in cui esprimersi, in cui poter addirittura riconoscersi. Un esperimento unico in Italia di Community Opera che coinvolge attivamente le comunità informali che si riallacciano a partire dalla memoria storica dell’abitare antico dei Sassi di Matera.

Ogni fase di costruzione dell’Opera (la storia, la musica, il libretto, le scene, i costumi) è stata aperta alla comunità partendo dalle storie raccolte dal drammaturgo Andrea Ciommiento, creatore scenico e curatore di progetti d’arte relazionale, che ha incontrato a Matera, Potenza e Melfi decine di bambini, le loro famiglie, studenti, giovani professionisti e cittadini over 60. Partire dalla memoria comune per costruire una storia collettiva: tre ragazzi del presente che un giorno fuggono nella parte dimenticata della loro città, un luogo antico e roccioso dove incontreranno il bambino del silenzio.

In una seconda fase il compositore inglese Nigel Osborne, pioniere nell’uso della musica per l’infanzia nei conflitti di guerra, Tommaso Ussardi, direttore dell’Orchestra Senzaspine e Ubah Cristina Ali Farah, librettista e poetessa italo-somala, hanno collaborato per la creazione delle musiche e del libretto  dell’Opera lasciandosi ispirare dalle storie raccolte e rielaborate nei primi laboratori.

Dopo mesi di lavorazione sulla co-creazione dell’Opera lirica contemporanea e inedita, l’enorme processo di Silent City si avvicina ora alla sua fase conclusiva. Per la realizzazione dell’Opera la Compagnia Teatrale l’Albero, l’Orchestra Senzaspine e Opera Circus, partner di progetto, sono alla ricerca di cantanti residenti in Italia e in Europa che entreranno a far parte del cast di Silent City. I ruoli in concorso sono diversi e la scadenza per l’invio delle candidature è fissata al 5 maggio 2019. Nella call pubblicata sul sito della Compagnia è possibile trovare tutte le informazioni su come partecipare.

Gli artisti selezionati avranno l’opportunità di essere protagonisti di un progetto che veicola una cultura aperta in tutte le sue molteplici declinazioni: aperta perché accessibile a tutti; aperta nei confronti dei pensieri e delle sensibilità; aperta perché fondata sul dialogo con i luoghi e le comunità.