Matera 2019

I suoni della tradizione lucana, araba e nordafricana si incontrano e si fondono con la musica elettronica contemporanea

L’accoglienza e il dialogo fra popoli è il tema al centro della collaborazione per la Festa della Bruna 2022 tra l’Associazione Maria SS della Bruna, la Diocesi di Matera-Irsina e la Fondazione Matera Basilicata 2019, che nel loro lungo percorso insieme hanno sempre voluto dare una lettura contemporanea e sperimentale di questo evento, affidando alle Arti la valorizzazione di elementi religiosi e antropologici.

Il 3 luglio alle 22:00 in Piazza Vittorio Veneto, la cassa armonica che tradizionalmente ospita i concerti delle bande e che rappresenta un elemento simbolico per la Festa, si trasforma in una architettura generativa per accogliere la performance “Open Sound Matera Session”, frutto dell’originale incontro fra stili musicali e artisti diversi. Ideato nel 2019 dall’impresa culturale lucana Multietnica per il programma di Matera Capitale Europea della Cultura e riproposto in una nuova forma durante la Giornata delle Capitali Europee della Cultura ad Expo 2020 Dubai a ottobre 2021, il progetto pensato per la Festa della Bruna si arricchisce di nuove contaminazioni, configurandosi come un dialogo sonoro a più voci.

Da un lato andrà a creare un ponte tra la produzione musicale elettronica contemporanea e le pratiche sonore legate ai rituali più rappresentativi della tradizione lucana; dall’altro farà esibire insieme, come esito di un lavoro di co-creazione artistica e ibridazione culturale, un producer della scena musicale elettronica italiana, Gaetano Dragotta, in arte go-Dratta, i suonatori tradizionali della Basilicata Alberico Larato (zampogna, cucù e lira) e Rino Locantore (percussioni e cupa cupa), il musicista arabo Imad Kawala (caval), la cantante di origini algerine Badrya Razem (voce). In apertura, lo spoken dj set "Road to OSA" di Alioscia aka BBDai che racconta tra musica e parole della genesi di "OSA" -progetto del format Open Sound- di cui Alioscia Bisceglia cura la supervisione artistica. Il viaggio parte dall'Open Sound Library, repertorio open source in cui sono stati raccolti e catalogati campionamenti di suoni della tradizione lucana, per prosegue attraverso ricerca, scoperta e costruzione, fra sperimentazione, elettronica, strumenti tradizionali e interazione con i musicisti del territorio. Così, nella doppia veste di dj selecter e Ambassador del progetto, Alioscia racconta la strada che ha portato alle composizioni e performance inedite nate da questo percorso tra il 2019 e il 2021.

“Lo slancio con cui Matera è stata proiettata verso il futuro è stato il frutto, in gran parte, del meraviglioso lavoro svolto dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 che, ancora oggi, promuove questo splendido territorio – sottolinea il Presidente dell’Associazione Maria SS. della Bruna, Bruno Caiella. La Festa della Bruna, da sempre, rappresenta per Matera il momento più solenne: attraverso i suoi riti, tra sacro e profano, rinnova tra la gente quel senso di comunità, di devozione e di appartenenza alla nostra Città. La collaborazione e l'amicizia che unisce la Fondazione e l'Associazione è dunque naturale, sincera e proficua. Sono felice, dopo la positiva esperienza dell'anno passato, in cui si è realizzato l'evento della Poster Art, di aver stretto, anche quest'anno, questa meravigliosa partnership! La Città tornerà, infatti, a rivivere la splendida performance di Open Sound Matera Session con l'augurio che il linguaggio universale della musica ci continui a riunire, sempre, anche oltre la Festa”.

“In questo anno speciale che segna la ripartenza della Festa più importante per Matera, torniamo a collaborare con l’Associazione della Bruna attraverso un progetto musicale che rielabora artisticamente diversi elementi della festa stessa – spiega il Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019, Giovanni Oliva -. La musica, elemento imprescindibile della Festa della Bruna, diventa in tal modo occasione di incontro fra tradizione e innovazione ma anche abbraccio fra culture, continuando a diffondere il messaggio dell’Open Future lanciato da Matera Capitale Europea della Cultura 2019”.