Matera 2019

Una prima giornata è stata dedicata all’incontro con tutti candidati che hanno partecipato alla call, mentre negli altri due appuntamenti si è avviato il lavoro di co-creazione con i project leader selezionati

Si sono conclusi con grande successo gli incontri seguiti alla call per la selezione dei project leader che dovranno realizzare i progetti di Matera 2019 in co-creazione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019. Nel primo appuntamento, ospitato lo scorso 20 giugno presso Casa Cava a Matera, la manager culturale della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Ariane Bieou, insieme a Ida Leone, coordinatrice del programma di Build-up, hanno incontrato tutti i candidati che hanno partecipato alla selezione, sia ammessi che non ammessi, per verificare insieme le tendenze emerse dalle proposte, le criticità progettuali, le prossime mosse ed i passi da fare insieme. Ben 81 le candidature arrivate, 31 delle quali sono state selezionate, superando quindi la soglia di 24 inizialmente prevista. I project leader selezionati sono inoltre distribuiti su 20 dei 24 progetti del dossier inseriti nell’avviso pubblico, mentre sono state circa 250 le iscrizioni in qualità di partner dei progetti. Un risultato che sottolinea un grande fermento progettuale da parte della scena creativa lucana e che ha consentito altresì di ri-mappare, a distanza di alcuni anni dalla stesura del dossier, le risorse presenti e attive sul territorio.
Come ha spiegato in apertura dell’incontro il Direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Paolo Verri, in questo percorso non ci sono vincitori ed esclusi, in quanto tutti coloro che si sono messi in gioco avranno l’opportunità di partecipare alla costruzione dei progetti del 2019, secondo modalità diverse. La manager culturale Ariane Bieou è invece entrata nel dettaglio della selezione, illustrando i criteri utilizzati dalla commissione: dimensione europea, coinvolgimento del pubblico e partecipazione, sostenibilità ambientale, sociale ed economico/finanziaria, collaborazione e condivisione (out put, creative commons), livello di «coraggio» del progetto esecutivo, capacità manageriale e responsabilità gestionale. La Bieou è poi passata ad analizzare in maniera globale i punti di forza delle progettualità presentate e gli elementi che invece necessitano di un miglioramento. Fra i primi ci sono la grande reattività e voglia di partecipazione da parte della scena creativa lucana, la capacità di coinvolgimento delle comunità, le reti già costruite sul territorio lucano utili a fronteggiare eventuali problematiche, la grande forza creativa. Gli elementi di criticità emersi nelle proposte progettuali sono invece una dimensione europea ancora da creare o sviluppare, un quadro di riferimento artistico da potenziare maggiormente a livello nazionale e internazionale, l’attenzione alla fase del processo piuttosto che al risultato realmente fruibile per il pubblico, un partenariato troppo ampio o troppo ristretto, la sostenibilità delle risorse sia finanziarie che umane. A coloro che hanno voluto accettare l’importante sfida della realizzazione dei progetti per il 2019, la Bieou ha chiesto un vero e proprio atto di responsabilità su più fronti: nella realizzazione del progetto, finanziaria e di flusso di cassa, amministrativa e di rendiconto, nella contrattualizzazione e nel rispetto delle scadenze, nel coordinamento del partenariato, nel processo di coinvolgimento del pubblico.
Il 26 e 27 giugno è invece partito presso la sede de Le Monacelle, il primo workshop di co-creazione con i 31 Project Leader selezionati e che porterà alla realizzazione di 20 degli oltre 50 progetti del dossier di Matera 2019. I due incontri, condotti da Ariane Bieou e Ida Leone con il supporto di Agostino Riitano, consulente esperto di politiche culturali già co-autore di molti dei capitoli del dossier, sono stati un’occasione per sviscerare tutta una serie di criticità, da quelle presenti nelle idee progettuali dei Leader vincitori del bando a quelle del sistema cultura in senso ampio, fino ad arrivare alle criticità specifiche percepite dai singoli. Un lavoro di scavo, finalizzato a cercare anche possibili soluzioni, tutti insieme, discutendo in plenaria e per gruppi (dis)omogenei, nei quali cercare affinità e differenze. Durante gli incontri, ai 31 project leader sono stati assegnati due voucher, rispettivamente di 2.000 e di 2.019 euro, per acquisire professionalità utili alla scrittura del progetto. Un vero e proprio “go&see” che consenta di spostarsi in Italia e in Europa per partecipare quanto più attivamente possibile ad eventi e manifestazioni da cui farsi ispirare, stringere accordi di partenariato e allargare la propria rete. Le prossime due tappe del workshop con i project leader si svolgeranno il 10 e 11 luglio, il 17 e 18 luglio, il 5 e 6 settembre, mentre è in preparazione un camp collettivo, con l’obiettivo di arrivare al 24 ottobre con una progettazione esecutiva approfondita dai confronti e dal lavoro fatto insieme. In quella data, un nuovo avviso pubblico selezionerà i progetti esecutivi migliori, nei quali investire le risorse della Fondazione Matera-Basilicata 2019 per un lavoro di realizzazione che durerà tutto il 2018 e dovrà concludersi in tempo utile per essere inserito nelle programmazione del 2019.

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