Matera per un anno sarà la porta d’Europa, ma anche il suo specchio. Il progetto Matera Città Aperta è un esperimento per capire quanto la Città, e quindi l’Europa, sia realmente “aperta”.

Nella piazza principale della Città viene tracciata una linea che la divide in due parti.

Nei giorni successivi la separazione diventa materiale, crescendo fino a trasformarsi in un limite invalicabile, un muro che racconta le contraddizioni in cui viviamo: da una parte una società iperconnessa, dall’altra una realtà segnata da separazione e diseguaglianze.

Uno spettacolo costruito ad episodi che si sviluppa nell’arco di una settimana. La Città viene coinvolta in una provocazione distopica, con l’intento di costruire, nel tempo, nuove visioni utopiche.

L’obiettivo è quello di accendere un fuoco sui temi della diversità, costruzione di barriere, esercizio del potere, ma anche accessibilità, inclusione, abbattimento e superamento di confini.

A trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino a Matera si celebra la Cultura Europea, mentre nuovi muri nascono per difendere vecchi confini, dal corridoio umanitario nei Balcani, al nuovo muro tra Messico e U.S.A.