Mostre, residenze, performance artistiche, cooking class, laboratori, spettacoli ed un unico indiscusso protagonista: il pane.

Breadway, il progetto co-prodotto da Murgiamadre, è stato un viaggio-esperienza tra le strade del quartiere Piccianello che ha fatto rivivere la tradizione del pane dal 6 al 9 giugno in un percorso alternatosi tra panifici, l’ex mulino e altri luoghi simbolici del Rione.

Il “festival del pane” unisce la narrazione delle tradizioni locali alle espressioni artistiche contemporanee. Cittadini temporanei e abitanti culturali sono stati coinvolti in un’esperienza coinvolgente che li ha avvicinati ad un patrimonio di saperi e sapori.

Sono due le mostre che riaprono le porte dell’ex Mulino Alvino, il primo mulino costruito a Matera a fine ‘800, dando il via alla rassegna con l’esposizione dei lavori realizzati dagli studenti di Ied Barcelona e dei progetti che hanno partecipato alla call lanciata da Adi per ridisegnare nuove forme di pane.

Gli studenti dell'Istituto Europeo di Design hanno lavorato su diversi aspetti legati alla panificazione: dall’origine, partendo dagli ingredienti che lo compongono, sino ai resti raffermi. Pane che alimenta il nostro corpo, pane che diventa prodotto di design e che ci permette di sperimentare e realizzare un nuovo oggetto riciclandone gli avanzi.

La call lanciata a febbraio dall’Associazione per il Design Industriale invece invitava i partecipanti alla creazione e alla proposta di nuove forme di pane attraverso una formula che non si ferma all’aspetto prettamente alimentare, ma guarda oltre, come i grandi chef ci hanno abituato a vedere. Cuochi e designer condividono infatti un processo creativo molto libero. Due professioni molto vicine la cui unica differenza è che nel primo caso il risultato è effimero e tende a svanire dopo qualche boccone.

Non solo i progetti di design, ma anche le performance dei cinque artisti e food performer internazionali selezionati da Indisciplinarte partono da un lungo processo creativo di costruzione che ruota attorno al tema del pane.

Rares Augustin Craiut e Xavier Gorgol ci hanno guidato tra le mura del Panificio Perrone in una vera e propria lezione anatomica in cui ad essere sezionato è stato il pane di Matera megafono di ricordi di viaggi e migrazioni attraverso le storie raccolte con una call di chi ha lasciato il Paese.

Floriane Facchini e la sua Compagnie ha tirato fuori dai cassetti ogni sorta di ricordo intervistando gli abitanti di Piccianello i cui volti e storie hanno arricchito le facciate delle case del quartiere. Per la performance finale Cucine(s) Matera un’allegra parata ha guidato i visitatori tra le tappe di questa installazione effimera in cui è il pane il tratto comune.

Catalina Pollack Williamson con un caratteristico panifico mobile ascolta le storie dei partecipanti e ne impasta il contenuto partendo proprio da memoria e tradizioni. Nella bucolica location della Chiesa Rupestre di Cristo La Gravinella, Gosie Vervloessem con un rituale mistico ha impastato il pane dando vita ad una creatura magica. Infine, con Harinera Panem et Circenses, la cilena Andrea Paz e Colectivo Harinera Site Specific, abbiamo rivissuto l’antica tradizione della crapiata in versione contemporanea.

Oltre alle performance anche tanti workshop sul tema del pane tra cui il Cooking Class a cura dell’Ass. Cuochi Materani Derado Vandemoortele e Consorzio I.G.P. pane di MATERA, i laboratori per bambini a cura di Cozinha Nomade all’ombra dei pini dei cortili della Scuola Marconi e il lavoro di raccolta e archivio di Paneuropa, ovvero una mappa ridisegnata dell’Europa sulla base delle diverse forme di pane del continente.

Ad allietare le calde serate estive i concerti dei Musica da cucina, dove gli utensili diventano strumenti, lo ska con sfumature indie e reggae degli Skanderground, lo Show cooking Blues dei Route 96 e il sound Swing, Jive e Dixieland degli Spaghetti brothers.

Con Breadway il pane diventa simbolo di condivisione, religiosità e sacralità, ma anche di creatività per creare una nuova comunità consapevole. Breadway è la riscoperta della convivialità e del piacere dello stare insieme in nome del pane.