Oltre 50mila persone si sono riversate in strada per festeggiare il 19 gennaio la cerimonia d’apertura dell’anno straordinario di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.

Tre giorni di festa che hanno fornito un’anteprima di quello che vedremo declinato lungo tutto il corso dell’anno. Tanti i momenti clou di una cerimonia durata in pratica 72 ore e partita già da venerdì 18 con Matera Alberga e le installazioni d’arte di Filippo Riniolo, Dario Carmentano e Alfredo Pirri nei rispettivi alberghi Locanda di San Martino, Le dimore dell'Idris e Corte San Pietro. Un progetto ideato da Francesco Cascino e curato insieme a Christian Caliandro che, ricreando il vicinato di una volta nelle strutture più suggestive della città, ha subito fornito ad abitanti e cittadini temporanei un importante momento di condivisione. A questo si sono aggiunti i percorsi di visita della città segnati dalle installazioni luminose del progetto Lumen/Social Light, attraversati insieme alle altre Capitali Europee della Cultura, qui in visita per la Cerimonia d’apertura.

Lo spettacolo del 19 gennaio è cominciato con Open Sounds, presentato da Doris Zaccone, Filippo Solibello e Francesco Giorda. Un momento in cui le bande lucane ed europee dirette dal maestro Giovanni Pompeo e a seguire la banda della Polizia di Stato - composta anche da musicisti della Fanfara dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza - hanno animato la rinnovata Cava del Sole davanti a circa 5mila cittadini, suonando l’Inno alla Gioia, uno dei simboli dell’Unione Europea.

Il grande simposio istituzionale, presentato da Marino Sinibaldi di Radio3 con gli interventi delle autorità tra cui quelli del Commissario Europeo Tibor Navracsics e del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, si è svolto all’interno di “Serra del Sole”, lo spazio polifunzionale presentato alla città per la prima volta con l’esibizione sul palco anche dell’arpista Giuliana De Donno e della soprano bulgara Valya Balkanska.

1600 musicisti delle bande si sono poi riversati nei 12 quartieri della città coinvolti in Open City, il secondo momento della Cerimonia in cui i colori e le sinfonie di tutta Europa hanno accompagnato i 1500 pasti forniti sulle tavole imbandite dai cittadini. Con Open Lights i Sassi sono diventati lo specchio del cielo stellato con 2500 candele accese. Un momento che ha catalizzato le emozioni della mattina nello sguardo ipnotico dei cittadini verso la scenografia dei Sassi accesi da mille lumini e accompagnata da due cori polifonici (Cantori Materani e Pierluigi da Palestrina) che da Piazza Duomo riecheggiavano nel Sasso Barisano. Da lì una mongolfiera a forma di luna, visibile da tutto il Sasso Barisano, si muoveva verso l’alto accompagnata dallo spettacolo acrobatico della Compagnia dei Folli. Open Show è stato dedicato alla diretta Rai, condotta da Gigi Proietti con grandi ospiti sul palco tra cui la cantante Skin, l’attore Rocco Papaleo, il compositore Stefano Bollani e le esibizioni della compagnia Supernova e di Arturo Brachetti.  

Quasi 5 milioni di telespettatori in Eurovisione e una diretta Facebook da tutte le sedi Enit del mondo hanno assistito a questo momento, concluso con il saluto inaugurale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha ricordato il valore di Matera come città simbolo del Mezzogiorno d'Italia che vuole innovare.

Con Open Future la parata di bande, lo spettacolo dei cavalli luminosi della Compagnie des Quidams e la performance con il celestiale carillon aereo dei Transe Express, hanno incantato le vie del centro gremite e festanti.

È Open the Night, con 12 bar della città aperti fino alle prime luci dell’alba, l’ultimo momento della Cerimonia. La chiusura naturale di questi straordinari 3 giorni di festa culminati domenica 20 gennaio nell'inaugurazione delle mostre Mater(i)a P(i)etra e Ars Excavandi a Matera e nella festa dei comuni lucani con la performance delle bande ospitate.