Matera 2019: disegnare mappe di relazione tra le sponde del Mediterraneo attraverso la danza.
Si avviano i lavori di “Sedimenti”, la sezione del progetto Petrolio dedicata al dialogo tra giovani coreografi per la creazione di un’opera collettiva negli spazi pubblici.

Continua il percorso di creazione internazionale che porterà sulle scene di Matera 2019 il meglio delle arti performative e della danza per il progetto Petrolio. Uomo e natura nell’era dell’Antropocene. Dal 24 al 31 marzo 2019 si svolgerà presso il PARC di Firenze la Mediterranean Choreographic Research, prima tappa di “Sedimenti”, la sezione del progetto a cura di Massimo Carosi dedicata al dialogo e all’incontro tra giovani coreografi del Mediterraneo.
Petrolio è un progetto di Matera capitale europea della cultura 2019 co-prodotto con Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Associazione Basilicata 1799 curato da Francesco Scaringi e Giuseppe Biscaglia.

Sedimenti è un percorso creativo che si sviluppa in quattro tappe per la realizzazione di uno spettacolo di danza che debutterà a Matera il 23 giugno 2019, per poi circuitare in importanti festival italiani e europei. La creazione collettiva, realizzata dalla collaborazione fra quattro artisti provenienti da differenti paesi del Mediterraneo (Italia, Spagna e Libano), sarà concepita per spazi pubblici, adattandosi di volta in volta al contesto che la accoglierà.
La danza negli spazi pubblici assume oggi un rilievo non solo artistico e culturale, ma anche sociale e politico particolarmente evidente lungo le sponde del Mediterraneo, dove in alcuni contesti questa arte si è fatta promotrice di istanze della società civile ed è divenuta una forma attiva di elaborazione culturale e politica.
Questa iniziativa vuole essere primariamente un’occasione di incontro e conoscenza fra giovani artisti del Mediterraneo e fra questi e gli operatori, i critici e il pubblico italiani ed europei. I coreografi saranno chiamati a dare corpo a una danza che sappia fondere esperienze, visioni ed estetiche individuali in un’opera collettiva con l’intento di disegnare mappe di relazione uomo-ambiente tra le diverse sponde del Mediterraneo.
Il Mediterraneo è attraversato oggi da conflitti, movimenti sociali, politici e religiosi, che da una riva all’altra sembrano mettere in crisi quell’attitudine all’incontro e allo scambio fra popoli, culture, conoscenze, propri di questo “mare tra le terre”.
L’elaborazione di metodologie di condivisione e di co-creazione fra autori con provenienze, visioni e percorsi artistici differenti è, quindi, una sfida culturale cruciale, oltre che il possibile innesco di nuove traiettorie di ricerca coreografica.

La Mediterranean Choreographic Research è la residenza creativa di sette giorni che dà avvio a Sedimenti.
Vi partecipano otto coreografi under 35, selezionati dal curatore Massimo Carosi insieme ai partner del progetto sulla base della qualità della loro ricerca e produzione artistica, della capacità d’innovazione di linguaggi e per la volontà di sperimentarsi in un processo di creazione collettiva.
Bassam Abou Diab (Libano), Raquel Buil (Spagna), Yeinner Chicas (Spagna), Olimpia Fortuni (Italia), Danila Gambettola (Italia), Kallas Nivine (Libano), Leonardo Maietto (Italia) e Fabio Novembrini (Italia) sono invitati a condurre gli altri in una propria pratica di lavoro, a presentare la propria ricerca autorale e a ideare un dispositivo coreografico di co-creazione. La residenza, volta a creare un’occasione di incontro e conoscenza fra gli artisti, nonché di sviluppo di idee progettuali, vede la presenza di Marco Mazzoni, coreografo, performer e artista visivo di grande esperienza, in qualità di tutor per un accompagnamento nel processo.
Alla fine della Mediterranean Choreographic Research il curatore di Sedimenti e i partner del progetto incontreranno gli autori per un momento di condivisione e dei colloqui. Sulla base degli esiti di questi incontri, Massimo Carosi, insieme ai partner, individuerà i quattro autori a cui affidare un progetto produttivo di co-creazione attraverso un format capace di mettere in dialogo percorsi artistici e visioni differenti.

Le tappe successive delineano un itinerario capace di connettere luoghi particolarmente significativi dell’identità storica e culturale delle comunità del Mediterraneo. Insieme a Matera, Firenze, Beirut e Ravenna, siti di straordinaria rilevanza per la storia e la cultura di questa area del mondo, accoglieranno gli artisti in residenze produttive, fino al debutto.
Lo spettacolo, esito di questo processo di confronto e di creazione fra coreografi di differente provenienza, circuiterà poi in importanti festival a Saragozza in Spagna e a Bologna, Ravenna, Potenza e Anghiari in Italia.

 

Petrolio. Uomo e natura nell’era dell’Antropocene
sezione Sedimenti

prodotto da
Matera Capitale europea della cultura 2019
coprodotto con Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Associazione Basilicata 1799

in partnership con
Associazione Cantieri,
Associazione Culturale Danza Urbana,
Asociación Cultural Las Voces Humanas,
Cooperativa Anghiari Dance Hub,
Fondazione Fabbrica Europa,
Fondazione Ravenna Manifestazioni,
Maqamat,
Network Anticorpi XL

curatori di Petrolio
Francesco Scaringi e Giuseppe Biscaglia

curatore di Sedimenti
Massimo Carosi

tutor
Marco Mazzoni

mentori
Omar Rajeh, Selina Bassini

direttore di produzione
Luca Nava

coreografi
Bassam Abou Diab,
Raquel Buil,
Yeinner Chicas,
Olimpia Fortuni,
Danila Gambettola,
Kallas Nivine,
Leonardo Maietto,