Appuntamento con la sezione “Pensiero geo-logico”: il paesaggio diviene lo scenario per dibattere di questioni protagoniste del dibattito filosofico e scientifico internazionale.

 

πάντα ῥεῖ «tutto scorre» era la preposizione con cui gli eraclitei esprimevano l’eterno divenire della realtà, paragonando quest’ultima a un fiume che solo apparentemente rimane uno e identico, ma che in effetti continuamente si rinnova e si trasforma.

Lungo questa prospettiva acquisiamo la consapevolezza che, pur tuffandoci due volte di seguito in un corso d'acqua, non riusciremmo mai a fare esperienza dello stesso fiume. E saremmo noi stessi sempre diversi.

Il concetto filosofico del divenire, opposto a quello di essere, muove la sezione “Pensiero geo-logico” di Petrolio. Uomo e natura nell’era dell’Antropocene, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 coprodotto da Associazione Basilicata 1799 e Fondazione Matera Basilicata 2019 dedicato al pensiero e alle arti performative, e sviluppato nella Città dei Sassi tra Parco del castello Tramontano e il campus dell’Università degli Studi della Basilicata.

 

Venerdì 6 dicembre alle ore 15.30 presso il campus universitario di Matera è previsto il seminario Panta Rei. Paesaggi dell’acqua, a cura di Mariavaleria Mininni del Dicem (Dipartimento delle culture europee e del Mediterraneo) dell'Unibas, e di Annalisa Metta, del Dipartimento di Architettura dell'Università Roma Tre. Interverranno i curatori della sezione, Francesco Scaringi e Giuseppe Biscaglia.

 

La sezione “Pensiero Geo-Logico” affronta il paesaggio di Matera – l'approccio al paesaggio in generale - come una scogliera, come paesaggio dello scorrere dell’acqua che scava in verticale, del ritiro dei mari nel processo di formazione delle terre emerse.

Il pensiero geo-logico in cui si colloca questa esplorazione vuole coinvolgere studenti, cittadini, dilettanti del giardinaggio come pratica e tutti coloro che assumono il giardino come nozione.

 

L'idea è presidiare un’area della speculazione capace di coinvolgere il pubblico su alcune delle questioni rilevanti che emergono nel dibattito filosofico e scientifico internazionale, intorno alle epocali mutazioni dei rapporti tra umano e naturale.

 

Proprio a Matera una simile riflessione incrocia inevitabilmente la dimensione geologica, la quale costituisce un territorio mentale, a metà strada tra ecologia e antropologia: ne deriva un confronto tra natura e città.

La discussione prenderà le mosse su questi temi, esplorando concetti e progetti sull’acqua, utilizzando un materiale eclettico per comunicare la dimensione estraniante in situ e in visu del progetto del paesaggio.

 

Petrolio. Uomo e natura nell’era dell’Antropocene è un progetto di Matera Capitale europea della cultura 2019 co-prodotto con Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Associazione Basilicata 1799, ed è realizzato con il fondo etico di BCC Basilicata in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata. È curato da Francesco Scaringi e Giuseppe Biscaglia.

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