Quest’anno la Basilicata e l’Italia festeggiano Matera - Capitale europea della cultura 2019.
Nell’ambito del programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, è stato inserito il progetto “Capitale per un giorno”, dedicato a tutti i comuni della Basilicata.
Il Comune di Barile sarà Capitale per un giorno il 4 ottobre p.v., attraverso un programma coprodotto dal Comune di Barile e la Fondazione Matera Basilicata 2019, è stato così deciso di cogliere questa importante occasione per far conoscere la storia, le tradizioni della nostra comunità.
In linea con questi obiettivi, la comunità di Barile risponde all’appuntamento, cogliendo l’opportunità di far conoscere tutte le sue peculiarità in tema di turismo, accoglienza, folklore e soprattutto cultura.
La partecipazione al progetto di Matera 2019, Capitale per un giorno, punterà i riflettori su Barile che è uno dei paesi lucani di origine Arbëreshe (greco-albanese), di cui da secoli si conservano lingua, tradizioni e culti religiosi. Le origini albanesi risuonano nella pronuncia arbëreshë (greco-albanese) del suo nome, “Barilli”. La cultura arbereshe è la radice identitaria nelle sue multiformi manifestazioni. Gli elementi identificativi sono stati e sono la religione, rito bizantino di lingua greca, l’arbëreshë, lingua parlata di forma dialettale che si collega con la variante linguistica del sud dell’Albania. Il nostro passato è ricco di storia e di elementi antropologici; nella sua diversità si sono intrecciati nel nostro tessuto umano tramandandosi attraverso i costumi, le tradizioni, la lingua.
Questo sentire storico e civile è profondamente rimescolato da processi che sono etnici, antropologici, religiosi. La lingua è un patrimonio che non è da attribuirsi ai singoli o al singolo ma ad una civiltà che dà il senso comunitario ad un popolo; il nostro bilinguismo rafforza il nostro senso di appartenenza, il senso comunitario, che ci ha permesso di recuperare le identità attraverso una maggiore conoscenza, dalle forme antropologiche alla lingua, dai beni culturali ai costumi. Una profonda acquisizione dei valori culturali di origine della civiltà contadina espressione etica di una testimonianza di civiltà da tramandare.
L’ obiettivo principale è la rivalorizzazione delle origini, la riflessione sulle origini e la connessione con la tradizione mediante le Arti Figurative.
Il programma Capitale per un giorno di Barile sarà denominato “Sheshë” - Anima e Tradizione, e sarà così strutturato:
• un percorso di SCATTI FOTOGRAFICI focalizzati sugli “oggetti della memoria” della vita lavorativa e domestica, in modo particolare Sheshë (Scescio), grotte scavate come fossero un formicaio dove originariamente si svolgevano tutte le attività della comunità. Oggi quelle grotte custodiscono, cullano nel silenzio uno dei Vini più Intensi della produzione italiana “l’Aglianico”, grazie alla perfetta temperatura e all’ideale umidità, costanti nelle stagioni dell’anno. Una location questa delle grotte, dove viveva il Popolo raccontato da Carlo Levi negli anfratti che non prendono altra luce ed aria se non dalla porta; un luogo che senza concedere nulla, dà tutto. Quando 55 anni fa Pierpaolo Pasolini ne fece set straordinario e naturale delle scene “Il Vangelo secondo Matteo”. Il Percorso del nostro progetto dunque proprio per questo motivo rievocherà la location delle Grotte ed in particolare la grotta della Natività della celebre pellicola di Pasolini.
• La rievocazione ed il racconto popolare contadino mediante la realizzazione di “MURALES” che narrino la cultura orale, popolare; testimoni delle radici e la identità della minoranza etnico-linguistica arbëreshe. Strumento mediante il quale si prende contatto immediato con il territorio, la natura, l’ambiente, il paesaggio. Un paesaggio agrario, un ambiente socio-culturale, identitario, che, rivisitato e reinterpretato, possa consentire di produrre nuova cultura in questo “piccolo angolo di mondo”. I contrasti tra civiltà contadina di ieri e vita globalizzata e ipertecnologica di oggi, che trovano difficoltà a parlarsi e ad incontrarsi (che stentano ad entrare in connessione), malgrado il web, le reti e i percorsi multimediali.
• Una tavola rotonda sulle tematiche antropologiche della cultura arbëreshe. La difesa della lingua come patrimonio da salvaguardare in un processo multimediale con tracciati miranti alla tutela di una cultura che non è più solo orale. Oggi la lingua non è solo un codice alfabetico ma contiene percorsi identitari che sono, appunto, le espressioni di appartenenza di un popolo. Si mantiene viva, perché ha consapevolezza, è orgoglio delle proprie radici, della diversità in un mondo oggi globalizzato e in crisi di identità.
I punti di forza di questa manifestazione saranno, collaborazione, accessibilità, passione e marginalità.
Collaborazione: intesa quale scambio interculturale per valorizzare, custodire e tramandare usi, costumi e culti religiosi, coinvolgendo tutta la comunità locale.
Accessibilità: un percorso, semplice, fruibile, immediato ed emozionale che sia coerente con i valori della nostra cultura che carpisca l’interesse intergenerazionale, in grado di far conoscere la nostra storia.
Passione: riscoprire valori ed emozioni di un sentimento di appartenenza, un forte legame con la Terra di origine mediante l’espressione passionale dell’arte (scatti fotografici- e raffigurazioni pittoriche- murales), dell’approfondimento culturale.
Marginalità: la sfida sarà quella di far emergere la comunità utilizzando l’evento straordinario di “Matera-Basilicata2019” come opportunità di aprirsi al “mondo”.
Una occasione questa imperdibile, di promozione turistica e perché no anche economica, imperdibile per puntare a rigenerare un luogo, a modificarne l’immagine e farla conoscere meglio. Un evento che metterà in risalto la capacità artistica della comunità e la spasmodica volontà di conservare le proprie tradizioni, il proprio folklore e la storia di questi luoghi. Questa è l’occasione per creare un indotto di natura culturale e una spinta ai barilesi a cercare di rendere materiale il proprio patrimonio intangibile.
IL SINDACO
Antonio MURANO