La candidatura ufficiale di Matera a Capitale Europea della Cultura (ECOC) parte da qui, in barba al detto popolare secondo il quale di venerdì non bisognerebbe mai sposarsi, né cominciare qualcosa, né – appunto  partire. La conferenza stampa di presentazione della candidatura e del Comitato Promotore si è svolta a Palazzo Lanfranchi, a Matera: quello che segue è il resoconto piuttosto emozionato di un giorno che abbiamo percepito come importante.

Prima dell’inizio dei discorsi ufficiali, quasi a battesimo della candidatura, abbiamo ascoltato Gillo Dorfles, presente a Matera per la presentazione di una sua mostra: il ricordo dell’amico Carlo Levi e il racconto di una Basilicata magica, e la sua benedizione su una candidatura da lui ritenuta verosimile, e anzi da sostenere e incoraggiare. Un padrino d’eccezione.

Dai discorsi che seguono, il primo messaggio forte che cogliamo è questo: Matera Capitale Europea della Cultura è un processo che riguarda i cittadini di Matera, della Basilicata e tutti i lucani presenti nel mondo. Esattamente a questo scopo, nel Comitato promotore, oltre al Sindaco di Matera Salvatore Adduce, che lo presiede, siedono i rappresentanti delle massime istituzioni regionali (il Governatore della Regione Vito De Filippo, i Presidenti delle Province di Potenza e Matera Piero Lacorazza e Franco Stella, il Sindaco di Potenza Vito Santarsiero), i rappresentanti della vita economica e culturale dell’intero territorio (il Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata Mauro Fiorentino, il Presidente della Camera di Commercio Angelo Tortorelli). Ci sono gli uomini che rappresentano tutti i volti della città di Matera, la sua storia, il suo intenso ed immenso patrimonio storico e culturale (Romeo Sarra, Raffaello De Ruggieri, Manuello Doriano).
Abbiamo davanti quasi 2 anni di lavoro per entrare nella rosa delle città finaliste, altri 2 anni per sapere se abbiamo vinto: il secondo messaggio di fondo che cogliamo parla – unanimemente - di opportunità da non sprecare. In altre parole, se anche alla fine dei 4 anni la candidatura dovesse non andare a buon fine, la speranza di tutti è che il processo messo in moto ci avrà comunque lasciato una preziosa eredità: un nuovo modo per fare succedere le cose, per confrontarsi, per rapportarsi, per far funzionare più macchine amministrative insieme, per legare a doppio filo le città e i Palazzi in un unico comune obiettivo.

Il Comitato, nella prima seduta ufficiale, subito prima della conferenza stampa, ha nominato il suo Direttore. È Paolo Verri, torinese, 45 anni, editore, organizzatore di eventi di portata mondiale, fra i quali il Salone del Libro, la candidatura di Torino a sede delle Olimpiadi invernali nel 2006, Italia150. Paolo Verri ci mette davanti agli occhi un sogno: Matera comunità modello per il Sud, per l’Italia e per il mondo, Matera città europea, materani che fanno squadra fra loro e con gli altri lucani, in Basilicata e nel mondo, per offrire al mondo una città creativa, scrigno di cultura, ma anche pulita, sostenibile, inclusiva.

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