Giovanni Caserta, professore e storico materano
Che penso di Matera 2019 e cosa posso fare
Sono convinto che intorno al 2019, anno molto lontano, si stanno consumando troppe energie. Con questo, non voglio dire che la corsa per il riconoscimento 2019 sia inutile; voglio solo dire che è per qualcosa per cui vale la pena correre, ma senza utopie e senza illusioni, ovvero senza perdere i contatti con la vera realtà.
Tema forte
Mi si chiede, anche, su che cosa puntare, per un eventuale riconoscimento del titolo. Si punti sulla "diversità", cioè su una storia "meridionale", fatta di feudalesimo, povertà, superstizione, grotte invece che case, controriforma religiosa, barocco... I Sassi sono una struttura feudale, la Chiesa nel periodo controriformista è stata una potenza.
Importanza del vicinato come tema, anche se si deve comprendere che il sistema sociale del vicinato era una necessità di mutuosoccorso e di sopravvivenza.
La cultura e l'arte rinascimentale, come la cultura e l'arte classica, a Matera non ebbero luogo. Può anche darsi che la Commissione europea, chiamata a giudicare, possa farsi impressionare da detta diversità. Una realtà capovolta che può interessare l'Europa. Ben venga allora il titolo; ma non ci si illuda di aver risolto il problema di una base improduttiva.